Diapositiva 1 - lista ippocrate

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Nutrizione come prevenzione
Dagli anni
anni ‘‘70
Dagli
70 ll’oncologia
’oncologia
mondiale
mondiale
studia ilil rapporto
rapporto tra
tra
studia
cibo ee cancro
cancro
cibo
indubbio che
che una
una ““buona
EE’’ indubbio
buona
dieta”
potrebbe
dieta
” potrebbe
evitare complessivamente
complessivamente ilil
evitare
30-40%
di tutti
tutti ii tumori
tumori
30
-40% di
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Catania – 27/28 Ottobre 2006
Dott.ssa Maria Concetta Giuliano
MMG SIMG CT
Nutrizione come prevenzione
o
I 10.000.000 nuovi casi di tumore nel
mondo nel 1996 hanno accelerato i
programmi della prevenzione a tavola,con
l’obiettivo di scendere a 4.000.000 per
anno
Ad oggi però la crescita non si è
arrestata,nel 2000 i casi di neoplasie in
Italia erano 260.767, i malati morti di
tumore erano 115.029
o
Secondo l'Oms, cancro, disturbi
cardiovascolari, diabete e obesità sono la
causa del 60 per cento delle morti nel
mondo, percentuale destinata a salire fino
al 73 per cento entro il 2020
z
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Dott.ssa Maria Concetta Giuliano
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Nutrizione come prevenzione
Un'alimentazione ricca di frutta e verdura
eviterebbe
nel
nel
nel
nel
nel
nel
nel
20-33%
66-75%
33-50%
66-75%
33-50%
33-66%
50-75%
dei casi un tumore del polmone
un carcinoma gastrico
un carcinoma mammario
un tumore del colon e del retto
un tumore della bocca e della gola
un tumore al fegato
un carcinoma all'esofago
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Dott.ssa Maria Concetta Giuliano
MMG SIMG CT
Nutrizione come prevenzione
Anche FAO e OMS (rapporto congiunto
2004 su Dieta e Nutrizione)
raccomandano l'assunzione di un minimo
di 400 g di frutta e verdura al giorno
(escluse le patate) per la prevenzione
delle malattie croniche, quali
cardiopatia, cancro, diabete Tipo 2 e
obesità (“malattie da civiltà”)
e per contrastare le patologie in atto
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Dott.ssa Maria Concetta Giuliano
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Nutrizione come prevenzione
consumo pro capite in Italia
z
carne da 15 kg nel 1952 (per lo più
z
latticini da 30 kg a 68,8 kg pro
z
zuccheri da 2.6 kg a 6 kg.
15→49,5
pollame) a 49.5 kg di oggi
capite, parte per dipendenza dalla
caseomorfina
30→68,85
2,6→6
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Dott.ssa Maria Concetta Giuliano
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Nutrizione come prevenzione
assunzione di latte e latticini
‘Non esiste uno studio che mostri l’utilità di
assunzione di latte o latticini dopo la menopausa e
che le donne che ne consumano di più subiscano
meno fratture
latte e formaggio sono ricchi di proteine animali,
acide, il primo sistema che viene chiamato in
causa per abbassare il livello di acidità è quello
scheletrico
dopo assunzione di proteine animali le ossa cedono
spontaneamente calcio
maggior presenza di calcio nelle urine dei soggetti
che consumano più carne, formaggi o latte
Franco Berrino - responsabile del Servizio di Epidemiologia
dell’Istituto dei Tumori di Milano
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Dott.ssa Maria Concetta Giuliano
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Nutrizione come prevenzione
calcio prevalentemente dai vegetali
‘ Le donne in menopausa
dovrebbero assumere calcio
prevalentemente dai vegetali
ricchi ne sono il sesamo, le
noci, le mandorle, i cavoli
ed i legumi
Non “acidificano” l’organismo
e quindi non impongono alle
ossa di espellere calcio ’
Franco Berrino
responsabile Servizio di Epidemiologia
dell’Istituto dei Tumori di Milano
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Dott.ssa Maria Concetta Giuliano
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Nutrizione come prevenzione
consumo di latticini e livelli ematici di IGF-I
Uno studio a Sheffield (UK) su ragazze
dodicenni riscontrava un'elevazione dei
livelli ematici di IGF-I in seguito ad
aumentato consumo di latticini
uno studio successivo su adulti e di ambo i
sessi, dimostrava che l'aggiunta di tre
porzioni giornaliere (circa 240 gr) di latte
scremato od all'1% di grassi per dodici
giorni fosse associato ad un incremento del
10% delle concentrazioni plasmatiche di
IGF-I.
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Dott.ssa Maria Concetta Giuliano
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Nutrizione come prevenzione
Insulinlike Growth Factor-I (IGF-I)
L’IGF-I (ormone che stimola la
proliferazione cellulare) è stato
associato con un aumento del rischio
di cancro della prostata nell'uomo e
della mammella nella donna.
Il tipo di dieta influenza in modo
rilevante i livelli di IGF-I
Un introito calorico o proteico
eccessivo aumenta i livelli circolanti di
IGF-I
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Dott.ssa Maria Concetta Giuliano
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Nutrizione come prevenzione
EPIC EUROPA - European Prospective Investigation into Cancer and Nutrition
il più vasto studio di
coorte condotto sui
rapporti tra dieta e
salute
- coordinato dall'Agenzia
Internazionale per la
Ricerca sul Cancro
(IARC), appartenente
all'OMSallo scopo di investigare i
rapporti tra dieta,
fattori ambientali e dello
stile di vita, ed
incidenza di cancro e di
altre malattie croniche
519.978 soggetti d'età
compresa tra 25 e 70 anni
arruolati in 10 Paesi Europei
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Dott.ssa Maria Concetta Giuliano
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Nutrizione come prevenzione
EPIC-Oxford
1993-1999
Numero di partecipanti, suddivisi per sesso
e gruppo dietetico di appartenenza
Gruppo dietetico
Carnivori
Pescivori
Vegetariani
Vegani
Totale
Maschi
7.800
1.700
4.200
900
14.600
Femmine
26.100
8.400
14.700
1.700
50.900
Totali
33.900 (52%)
10.100 (15%)
18.900 (29%)
2.600 (4%)
65.500
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Dott.ssa Maria Concetta Giuliano
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Nutrizione come prevenzione
EPIC-Oxford
IGF-1
Confrontando le concentrazioni medie di
IGF-I in carnivori, vegetariani e vegani
di ambo i sessi, i valori medi di IGF-I
sono risultati simili nei vegetariani e nei
carnivori, ma inferiori del 9% negli
uomini vegani e del 13% nelle donne
vegane.
Questi risultati suggeriscono che i vegani
presenterebbero un rischio ridotto per i
tumori ormono-sensibili, come quelli di
mammella e prostata.
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Dott.ssa Maria Concetta Giuliano
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Nutrizione come prevenzione
EPIC EUROPA
studio su dieta, IGF-I e IGFBP-3 tra le donne europee
scopo dello studio era verificare l’esistenza di un rapporto tra
la dieta e i livelli nel siero dell’IGF-I e della proteina di
trasporto IGFBP-3 in 2.109 donne incluse come soggetti di
controllo in uno studio sul tumore al seno all’interno del
progetto EPIC
I livelli di IGF-I circolante nel siero correlavano
moderatamente con l’assunzione di proteine e di minerali, e
con i consumi di formaggio e latte, mentre quelli di IGFBP-3
non risultano legati alla dieta
Norat T, Dossus L, Rinaldi S, Overvad K, Gronbaek H, Tjonneland A, Olsen A, ClavelChapelon F, Boutron-Ruault MC, Boeing H, Lahmann PH, Linseisen J, Nagel G,
Trichopoulou A, Trichopoulos D, Kalapothaki V, Sieri S, Palli D, Panico S, Tumino R,
Sacerdote C, Bueno-de-Mesquita HB, Peeters PH, van Gils CH, Agudo A, Amiano P,
Ardanoz E, Martinez C, Quiros R, Tormo MJ, Bingham S, Key TJ, Allen NE, Ferrari
P, Slimani N, Riboli E, Kaaks R.
Eur J Clin Nutr. 2006 Aug
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Dott.ssa Maria Concetta Giuliano
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Nutrizione come prevenzione
EPIC-Oxford
BMI
Pescivori, vegetariani e soprattutto vegani
hanno un BMI significativamente inferiore
rispetto ai carnivori, in media di 1-2 punti
Le differenze nell'assunzione di
macronutrienti (energia, proteine, grassi,
carboidrati, fibre, zuccheri, alcol) sono
responsabili di circa la metà delle
differenze nel BMI medio tra vegani e
carnivori
Elevate assunzioni di proteine e basse
assunzioni di fibre sono risultate i due
fattori più strettamente associati con
l'aumento del BMI.
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Catania – 27/28 Ottobre 2006
Dott.ssa Maria Concetta Giuliano
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Nutrizione come prevenzione
Insulina e k mammario
Una condizione di insulinoresistenza - secondaria a
obesità - e l’assunzione di
grassi animali possono favorire
il k mammario, per azione
diretta dell'insulina come
growth factor.
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Dott.ssa Maria Concetta Giuliano
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Nutrizione come prevenzione
L’insulino-resistenza del fegato, dei muscoli e del
tessuto adiposo attiva una iperinsulinemia reattiva
per aumento dell’ attività secretoria delle betacellule. L’insulina ha diversi effetti metabolici ed allo
stesso tempo è un fattore di crescita. Essa aumenta
la produzione di altri fattori di crescita insulin-like,
con incremento della patologica proliferazione
cellulare
Suba Z, Ujpal M. Correlations of the insulin resistance and tumor
Magy Onkol. 2006;50(2):127-35. Epub 2006 Aug 4. Hungarian.
Registro Tumori Integrato
Catania – 27/28 Ottobre 2006
Dott.ssa Maria Concetta Giuliano
MMG SIMG CT
Nutrizione come prevenzione
Insulina e k
mammario
Gli acidi grassi omega-3 polinsaturi
ridurrebbero il rischio di sviluppare
insulino-resistenza.
Le proteine ricche in aminoacidi nonessenziali (vegetali), aumentando la
secrezione di glucagone,
manterrebbero indirettamente
normali o bassi i livelli di insulina
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Dott.ssa Maria Concetta Giuliano
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Nutrizione come prevenzione
Registro Tumori Integrato
Catania – 27/28 Ottobre 2006
Dott.ssa Maria Concetta Giuliano
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Nutrizione come prevenzione
Fitoestrogeni e mammella
I fitoestrogeni, sostanze
vegetali simili agli ormoni
femminili molto meno
potenti, sono contenuti nei
semi di molti vegetali
soia - lino
cereali integrali – legumi –
frutta – noci - mandorle
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Catania – 27/28 Ottobre 2006
Dott.ssa Maria Concetta Giuliano
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Nutrizione come prevenzione
Fitoestrogeni e mammella
I fitoestrogeni
"schermano" i recettori della mammella
dall'azione carcinogenica degli estrogeni
endogeni
Nelle vegetariane la maggior perdita di
estrogeni endogeni con le feci con riduzione
del loro livello ematico, fa ipotizzare che
l'effetto carcinogenetico degli stessi a livello
degli organi bersaglio – es. mammella - ne sia
contestualmente ridotto
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Catania – 27/28 Ottobre 2006
Dott.ssa Maria Concetta Giuliano
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Nutrizione come prevenzione
XIII Conferenza Nazionale degli Oncologi - AIOM –
Napoli, Settembre 2006
RECIDIVA CANCRO MAMMELLA
•Tutte le pazienti tendono ad aumentare di 1-3 kg
con la terapia
•le donne obese presentano un rischio di ricaduta
doppio rispetto alle magre
• Una dieta a basso contenuto di acidi grassi riduce
la mortalità nelle donne operate di carcinoma
mammario
•Con 3-5 ore di cammino alla settimana si ha una
riduzione del rischio di morte per il cancro alla
mammella
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Catania – 27/28 Ottobre 2006
Dott.ssa Maria Concetta Giuliano
MMG SIMG CT
Nutrizione come prevenzione
OBESITA’
L’apporto calorico totale e l’eccesso di peso corporeo sono fattori
di rischio per i seguenti tumori
Colon
Retto
Pancreas
Prostata
Stomaco
Endometrio
Mammella
Esofago
Cervice
Linfomi NH
Ovaio
Mieloma
Rene
Laringe
Colecisti
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Dott.ssa Maria Concetta Giuliano
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Nutrizione come prevenzione
EPIC-Oxford
Fibre dietetiche
Essere vegetariani, e soprattutto
vegani, è fortemente associato con
una maggior frequenza di scariche, il
che può conferire protezione nei
confronti del tumore del colon-retto
significativa anche l’associazione
positiva tra motilità intestinale, BMI,
assunzione di fibre dietetiche e
fluidi non alcolici
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Dott.ssa Maria Concetta Giuliano
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Nutrizione come prevenzione
EPIC EUROPA
Fibre dietetiche
Studio prospettico sull'associazione tra
assunzione di fibre con la dieta e
incidenza di carcinoma colorettale
tramite un questionario riguardante
l’alimentazione nel periodo 1992-1998:
Relazione inversa tra l'assunzione di
fibre con la dieta e l'incidenza di
tumore al colon
Un'alta assunzione di fibre potrebbe
ridurre il rischio di carcinoma
colorettale del 40%
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Dott.ssa Maria Concetta Giuliano
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Nutrizione come prevenzione
effetto protettivo della
fibra
l’intestino - colon e retto sembra essere protetto da
un aumento del consumo di
fibra
Nella popolazione Europea
un raddoppio del consumo
(da 13 g a 26 g/die) riduce
del 40% il rischio di
ammalarsi di tumore
colorettale
(Lancet 2003;361(9368):1496501)
basterebbe passare dal pane
bianco all’integrale (150 g di
pane integrale farebbero
guadagnare 3 g di fibra) e
aggiungere 50 g di legumi (89 g di fibra)
ed al posto dei biscotti
assumere fiocchi di cereali
con frutta fresca e secca noci, nocciole, mandorle, +
uvetta o albicocche secche
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Catania – 27/28 Ottobre 2006
Dott.ssa Maria Concetta Giuliano
MMG SIMG CT
Nutrizione come prevenzione
studio EPIC-Italia
In Italia i 5 centri
partecipanti, Firenze,
Varese, Torino, Napoli e
Ragusa, hanno arruolato, tra
il 1993 e il 1998, 47.749
volontari (15.171 uomini e
32.578 donne)
Obiettivo principale di questo
studio di grandi dimensioni è
quello di studiare il ruolo dei
fattori alimentari e legati
allo stile di vita (in
particolare il fumo, il
sovrappeso e l’obesità, e
l’attività fisica) nella genesi
dei tumori.
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Catania – 27/28 Ottobre 2006
Dott.ssa Maria Concetta Giuliano
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Nutrizione come prevenzione
studio EPIC-Italia
Sono state studiate le
concentrazioni di antiossidanti,
in particolare i carotenoidi e
vitamina E.
I centri Italiani, in particolare
i centri dell’Italia meridionale
(Ragusa, Napoli) risultano avere
concentrazioni di carotenoidi
molto superiori a quelle del
resto dell’Europa.
Tra questi spicca il licopene, la
cui fonte principale sono i
pomodori.
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Catania – 27/28 Ottobre 2006
Dott.ssa Maria Concetta Giuliano
MMG SIMG CT
Nutrizione come prevenzione
carotenoidi e cancro
carote, broccoli, mango e
spinaci contengono
Beta Carotene
i pomodori contengono
Alfa Carotene
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Catania – 27/28 Ottobre 2006
Dott.ssa Maria Concetta Giuliano
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Nutrizione come prevenzione
equilibrio fra ossidanti e antiossidanti
Un’alimentazione adeguata riesce a
mantenere in equilibrio ossidanti e
antiossidanti e combattere i radicali
liberi
Assumendo un piatto di fritto misto,
ricco di ossidanti, si può annullare
l’effetto ossidante associando un
alimento con poteri antiossidanti insalata, frutta, un bicchiere di vino
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Catania – 27/28 Ottobre 2006
Dott.ssa Maria Concetta Giuliano
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Nutrizione come prevenzione
vino rosso
una sostanza che si trova nella buccia
dell’uva nera, il RESVERATOLO, sembra
riesca a bloccare alcuni processi chimici
alla base della formazione di cancro.
Tuttavia consumando più di 2 bicchieri di
vino rosso al giorno l’effetto sembra
essere al contrario.
Anche il vino bianco contiene alcuni
antiossidanti, ma molto meno del vino
rosso.
Registro Tumori Integrato
Catania – 27/28 Ottobre 2006
Dott.ssa Maria Concetta Giuliano
MMG SIMG CT
Nutrizione come prevenzione
aglio, cipolla e scalogno,
che appartengono tutti alla stessa
famiglia, secondo una ricerca del
National Cancer Institute
americano sarebbero in grado di
dimezzare il rischio di cancro
della prostata.
Uno studio condotto a
Shangai, su 238 malati di
cancro della prostata e 471
volontari sani,
tramite questionario per
valutare la frequenza con cui
assumevano 122 alimenti
Tra i soggetti abituati a
mangiare ogni giorno almeno
dieci grammi di aglio, cipolla o
scalogno la probabilità di
contrarre la patologia è
risultata circa dimezzata.
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Catania – 27/28 Ottobre 2006
Dott.ssa Maria Concetta Giuliano
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Nutrizione come prevenzione
Assunzione di carne
un consumo moderato di carne è positivo per
ferro, proteine e vitamine del gruppo B.
Ma è un ossidante e aumenta il rischio di
cancro.
Va consumata sempre con frutta, verdura o
qualche altro antiossidante.
Più a rischio la carne rossa perché contiene
più grassi.
Le carni bianche possono essere mangiate
1-2 volte al mese, la carne rossa non più di
1 volta al mese.
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Catania – 27/28 Ottobre 2006
Dott.ssa Maria Concetta Giuliano
MMG SIMG CT
Nutrizione come prevenzione
Proteine animali e vegetali
pochi studi identificano un ruolo delle
proteine nei confronti del rischio di cancro
di mammella, rene, laringe, colon, distinto
da quello dell’assunzione di carne
Per il cancro del colon, la
trasformazione ad opera dei
batteri intestinali delle
proteine animali in composti
ad effetto genotossico,
potrebbe costituire un
ulteriore fattore di rischio
Le proteine vegetali grazie al
limitato contenuto in aminoacidi
essenziali sarebbero in grado di
ridurre le IGF spostando
l’equilibrio Insulina/Glucagone a
favore di quest’ultimo
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Catania – 27/28 Ottobre 2006
Dott.ssa Maria Concetta Giuliano
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Nutrizione come prevenzione
Linee Guide Dietetiche 2006 dell’AHA
1.Segui una dieta ricca in frutta e verdure
2.Scegli frumento integrale, alimenti ricchi di fibre
3.mangia pesce, soprattutto olio di pesce, almeno
2 volte la settimana
4.Minimizza l’introito di cibi e bevande con
zuccheri aggiunti
5. scegli e prepara alimenti con poco o niente sale
6.consuma l'alcool soltanto con moderazione
7.limita l’apporto di grassi saturi a >7% di energia,
grassi trans a >1% e colesterolo a >300mg/die
Le indicazioni sui grassi saturi ed i trans rappresentano i cambiamenti
importanti nelle raccomandazioni dietetiche e si suggerisce la
riduzione del consumo di carne e latticini e di alimenti commerciali
cotti e fritti, quali crackers, patate fritte, torte, pane e biscotti
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Catania – 27/28 Ottobre 2006
Dott.ssa Maria Concetta Giuliano
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Nutrizione come prevenzione
Industria e salute
uno studio ha analizzato le prime 10 industrie
alimentari, le prime 10 compagnie fra la grande
distribuzione, e le 5 più importanti catene di
ristorazione e catering fra cui anche McDonald's e
Burger King
I fattori presi in considerazione sono stati 10:
i più importanti sono la riduzione del contenuto di
sale, grassi e zuccheri, e la riduzione delle porzioni
(secondo le direttive OMS 2004).
Solo un nome ha lavorato su tutti e quattro i settori
chiave per il rinnovamento dell'alimentazione: la
Kraft, 7 su dieci non hanno fatto nulla
Tim Lang and Michael Heasman,Food Wars: The Global Battle for
Mouths, Minds, and Markets. London: Earthscan, 2004, ISBN
1-85383-702-4.
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Catania – 27/28 Ottobre 2006
Dott.ssa Maria Concetta Giuliano
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Nutrizione come prevenzione
Industria e
salute
Tim Lang - Food, health
and - Dept Health
Management & Food
Policy City University University College
London, Sept 5-6, 2005
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Nutrizione come prevenzione
Nutrigenomica
La nutrigenomica è
l’applicazione delle
scienze “omiche”
(genomiche,
trancriptomiche,
proteomiche,
metabolomiche) alla
ricerca nutrizionale
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Nutrizione come prevenzione
nutrigenetica
La nutrigenetica
studia le variazioni
nei geni selezionati
per determinare
indicazioni
personalizzate circa
la nutrizione e la
salute
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Nutrizione come prevenzione
Nutrigenomica
Nelle malattie croniche un piccolo numero
di geni può giocare un ruolo
sproporzionato nello sviluppo della
malattia e può rispondere alla
manipolazione dietetica
Raccomandazioni personalizzate per il cibo
in aggiunta, forse anche in sostituzione,
della prescrizione farmacologica
Incremento del ruolo della prevenzione nel
governo della salute
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Nutrizione come prevenzione
Nutrigenomica
Polimorfismo ACE, tè verde e cancro mammario
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Nutrizione come prevenzione
Folati, MTHFR e Cancro Colorettale
Chen J, et al. Linkage disequilibrium between the 677C-T and 1298
A-C polymorphisms in human methylenetetrahydrofolate reductase
gene and their contributions to risk of colorectal cancer.
Pharmacogenetics 2002; 12(4): 339-42.
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Nutrizione come prevenzione
Folati, MTHFR e Cancro Colorettale
Bassi livelli di folati potrebbero inibire la carcinogenesi
colorettale e gli alti livelli potrebbero promuoverla,
contraddicendo i risultati degli studi epidemiologici che
mostrano un rapporto inverso fra livelli di folati ed il
rischio di cancro colorettale
Y-I Kim - Folate: a magic bullet or a double edged sword for colorectal
cancer prevention? Gut 2006 55: 1387-1389
rischio diminuito di CRC nei soggetti con livelli bassi di acido
folico. La possibilità di ruolo nocivo dei folati nella
carcinogenesi può avere implicazioni nel dibattito in Europa
sulla fortificazione obbligatoria con folati degli alimenti.
B Van Guelpen, J Hultdin, I Johansson, G Hallmans, R Stenling, E Riboli, A
Winkvist and R Palmqvist - Low folate levels may protect against colorectal
cancer - Gut 2006;55:1461-1466
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Catania – 27/28 Ottobre 2006
Dott.ssa Maria Concetta Giuliano
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Nutrizione come prevenzione
PROGRAMMA DIETETICO
calorie totali → Donne 1200 calorie/die Uomini 1500 calorie/die
Grassi → 30% di calorie o meno riducendo i livelli acidi grassi
saturi e trans
Proteine → Da 20 al 25% di calorie in media non meno del 75g/die
Carboidrati → 50% di calorie non meno di 5 porzioni di frutta e
verdura – ridurre al minimo l’assunzione di
zuccheri semplici (zucchero da tavola) e di
zuccheri complessi (amidi)
Fibre alimentari → 20-30g al giorno dagli alimenti
Acqua → Non meno di un litro al giorno
Alcool → Limitato o assente
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Nutrizione come prevenzione
Piramide alimentare
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Nutrizione come prevenzione
dieta tipo
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Nutrizione come prevenzione
dieta tipo
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