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Archeologia, robot subacqueo cerca antica città fenicia di
Othoca
19 Maggio 2016 ore 15:35
Autore: Ansa News.
Categoria:
Notizie / Arte e Cultura
URL della pagina:
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Data scaricamento: 10 Giugno 2017 ore 20:54
Analizzando le anomalie segnalate dall'ecoscandaglio puntano a individuare non solo nuovi depositi di anfore o altro materiale archeologico, ma anche la
presenza di strutture che potrebbero ricondurre, per esempio, all'antico porto
Un robot acquatico equipaggiato con un ecoscandaglio per ricostruire la storia geologica dello stagno di
Santa Giusta e saperne così di più sull'antica città fenicia di Othoca.
Da lunedì a oggi, il robot ha percorso e scandagliato una superficie di circa un chilometro quadrato
all'interno della quale negli anni scorsi gli archeologi della Soprintendenza e dell'Università di Cagliari
avevano individuato, a circa 600 metri di distanza dall'attuale linea di costa, un imponente giacimento di
anfore risalenti al periodo compreso tra il settimo e il secondo secolo avanti Cristo. L'arrivo del robot è
frutto della collaborazione tra i centri di ricerca del Cnr, l'Iamc di Torregrande, l'Isram, il Consorzio
Ambiente di Bologna, la Soprintendenza ai Beni archeologici, l'Università di Cagliari e il Comune di
Santa Giusta.
La montagna di dati raccolti in questi giorni sarà ora valutata dagli archeologi. Due gli obiettivi:
analizzando la stratigrafia del fondale gli esperti sperano di poter capire quale potesse essere la linea di
costa 2.500 anni fa; analizzando invece le anomalie segnalate dall'ecoscandaglio puntano a individuare
non solo nuovi depositi di anfore o altro materiale archeologico, ma anche la presenza di strutture che
potrebbero ricondurre, per esempio, all'antico porto di Othoca.
Nei giorni scorsi, in collaborazione con l'Area Marina Protetta Sinis Mal di Ventre, il robot acquatico ha
operato anche al largo della foce del fiume Tirso, percorrendo complessivamente una quarantina di
miglia marine. Pagina 1 di 1