Storia dell`etnomedicina

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Antropologia ed etnomedicina
L’etnomedicina:
Un approccio una
ai concetti
salute e di malattia
storiadiinfinita
Antonio GUERCI
Cattedra di Antropologia,
Museo di Etnomedicina Antonio Scarpa, Cattedra UNESCO UniTwin
Università degli Studi di Genova
L’ETNOMEDICINA
Da sempre l'uomo per curarsi ha
attinto i rimedi dal suo habitat,
adottando differenti strategie
terapeutiche in funzione delle
caratteristiche climatiche,
pedologiche, fitogeografiche,
faunistiche nonché delle peculiari
tipologie culturali e socio-strutturali.
Antonio GUERCI - Cattedra di Antropologia, Museo di Etnomedicina Antonio Scarpa, Cattedra UNESCO UniTwin, Università degli Studi di Genova
L’ETNOMEDICINA
L'etnomedicina, studio delle medicine
tradizionali dei popoli,
si occupa in una visione temporospaziale dei procedimenti preventivi,
igienici, curativi sia magico-religiosi
che empirici ; questi ultimi impiegano
princìpi provenienti dai tre regni della
natura.
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L’ETNOMEDICINA
Gran parte della medicina tradizionale è il
risultato di processi mentali di tipo intuitivo e
procede nella conoscenza dei fenomeni grazie a
istanze ideative sintetico-induttive: per questo
l'individuo viene esaminato sulla base di una
visione completa del suo essere/esistere.
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L’uomo di Similaun
vissuto circa 5300 anni fa; viaggiava
con la sua piccola farmacia domestica.
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COSA C’ERA DENTRO LA PICCOLA BORSA ?
L’analisi microscopica ha permesso di identificare il poliporo della betulla
(Piptoporus betulinus) ed è stato isolato l’acido poliporenico ad azione
antiflogistica.
Sono state inoltre trovate tracce di Neckera complanata Hedw.
la cui attività antimicrobica, antinfiammatoria e antibiotica è riconosciuta
da tempo.
Infine è stato trovato un fungo usato come esca (Fomes fomentarius). Con
esso, molto probabilmente, il nostro uomo riattizzava le braci che
trasportava con sé. In tal modo aveva la sicurezza di potersi accendere un
fuoco per riscaldarsi ovunque si fosse trovato, e eventualmente cuocere
della carne, allontanare animali indesiderati…
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India
Dentifricio chiamato neem, ottenuto industrialmente
dall’Azadirachta indica A. Juss.
Questa pianta preserverebbe dalla carie dentaria.
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Cina
Il ginseng, "la radice uomo"
(Panax Ginseng L.), è la pianta
mitica dell'Oriente.
La Cina la conosceva da oltre
un millennio e mezzo; come
panacea universale la
ricordava, nel 220 d.C.,
l'imperatore Ciò Ciu King.
Settecento anni fa Marco Polo
descrisse le virtù attribuite in
Cina alla miracolosa radice,
venduta a peso d'oro.
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Africa
Tmima o Knagh.
Collana di chiodi di garofano, ad azione
profilattica, contro le malattie provocate dai ginn.
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Africa
Amuleti e talismani che contengono erbe medicinali
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America
Yoloxoctitl
(Talauma mexicana (DC.) G. Don.),
chiamato flor del corazon.
Anticamente era usato
per i disturbi del ventre,
per rinforzare il cuore, per
combattere la sterilità,
come antiepilettico e
antispasmodico.
Farmacologicamente è stata
accertata un'indubbia azione
cardiaca stimolante.
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Oceania
Radici di kava (Piper methisticum Forst),
per la preparazione di una bevanda rituale.
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Da queste piante, utilizzate da millenni
dalle popolazioni tradizionali, sono stati
estratti princìpi attivi diffusissimi nella
farmacologia moderna
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Alla prof.ssa Tu Youyou venne
conferito il Premio Nobel per
la Medicina, nel 2015, per
avere isolato dall’artemisia
annua un principio attivo
chiamato «artemisinina» oggi
impiegato nella profilassi
antimalarica.
I suoi studi si basarono
sull’impiego etnomedico
millenario in Cina di questa
pianta per combattere la
malaria.
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L’ETNOMEDICINA
Da un iniziale interesse storico-etnografico l'etnomedicina si è rivolta
negli ultimi decenni a ricerche soprattutto di laboratorio
coinvolgendo la biomedicina e in particolare la farmacologia, grazie
anche agli auspici e iniziative dell'Organizzazione Mondiale della
Sanità. Infatti il Programma Medicina Tradizionale dell'OMS nasce
come risposta alle esigenze di rinnovato interesse verso le terapie
popolari e di identificazione ed eventuale utilizzazione, all'interno dei
servizi sanitari nazionali, di quanto essa può validamente offrire.
(Alma Ata, 1978).
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Programma medicine tradizionali
Risoluzioni adottate dall’Assemblea della sanità e dai Comitati regionali dell’OMS
1978
La Dichiarazione di Alma Ata edifica le fondamenta storiche per la politica ufficiale
del Programma MT.
1987
La 40a Assemblea mondiale sollecita gli Stati membri a promuovere programmi
integrati sulle piante medicinali
1988
Dichiarazione di Chiang Mai: Salvare vite salvando le piante, riconoscendo le
medicine tradizionali come elemento essenziale di cura
1989
Viene incoraggiato l'inventario delle pratiche tradizionali nei diversi Paesi
1990
Enunciazione della “Dottrina della sicurezza ragionevole”
1991
Promozione della cooperazione fra medicina tradizionale e assistenza sanitaria
moderna.
2000
Consultazione dell’OMS sulle metodologie di ricerca e di valutazione concernenti la
medicina tradizionale
2003
Il ruolo delle medicine tradizionali per i servizi di salute primaria. Salvaguardia del
sapere medico tradizionale e delle risorse fitoterapeutiche per uno sviluppo
sostenibile.
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(Foto A. Guerci, 1981)
(Foto A. Scarpa, 1957)
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Foto Iside Baldini - 2008
2008 - Mali
Foto Antonio Scarpa
1957 - Guinea-Bissau
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COMPRENSIONE dei SISTEMI di SALUTE
Antropologo
CENSIMENTO degli USI TERAPEUTICI
Etnomedico
Identificazione botanica
Botanico
Interpretazione dell’uso
Botanico
RICERCHE sulle CONVERGENZE di UTILIZZO
Tradizioni orali Medicine dotte
Storico
STUDIO BIBLIOGRAFICO
BANCA DATI
VALUTAZIONE FARMACOLOGICA
Preparazione estratti secondo la tradizione
Caratterizzazione chimica
Protocollo tossico-farmacologico
in vitro
in vivo
IDENTIFICAZIONE CHIMICA
VALUTAZIONE CLINICA
Informatico
Galenico
Chimico
Farmacologo
Tossicologo
Fitochimico
Clinico
RITORNO DELL’INFORMAZIONE
Antropologo
Diffusione
Etnomedico
PROGRAMMA DI SVILUPPO
Economista
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PIANTA MAGICA
PRINCIPIO ATTIVO
NEUROTRASMETTITORE
San Pedro
Mescalina
Noradrenalina
Ayahuasca
Armalina
Serotonina
Funghi
Muscarina
Acetilcolina
Willca
Bufotenina
Dopamina
Antonio GUERCI - Cattedra di Antropologia, Museo di Etnomedicina Antonio Scarpa, Cattedra UNESCO UniTwin, Università degli Studi di Genova
L' iceberg della malattia
Antonio GUERCI - Cattedra di Antropologia, Museo di Etnomedicina Antonio Scarpa, Cattedra UNESCO UniTwin, Università degli Studi di Genova
L' iceberg della malattia
Problemi mentali
Problemi fisici
A volte «l’evidenza» è solo una piccola parte dei problemi
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L' iceberg della malattia
Problemi mentali
Problemi
sociali
Problemi fisici
Vulnerabilità
A volte «l’evidenza» è solo una piccola parte dei problemi
e non sempre la più importante
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Antonio GUERCI - Cattedra di Antropologia, Museo di Etnomedicina Antonio Scarpa, Cattedra UNESCO UniTwin, Università degli Studi di Genova
Sostanze che inducono
“stati altri di coscienza”
impiegate nelle società tradizionali soprattutto
dalle autorità religiose e sanitarie, per:
- accedere a stati psichici particolari
- portare la guarigione (riti sacri,
divinazioni, stregonerie)
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Amanita muscaria L.
(Soma, Fly agaric) Gli Arii (vallata dell'Indo), nella metà del secondo
millennio a.C., avevano quali guide spirituali sacerdoti che
deificavano la soma , pervenuto a noi con l’inno del
Rigveda indiano. Si tratta di una pianta allucinogena il cui
succo, estratto nel corso della liturgia, veniva bevuto dai
celebranti come un inebriante divino.
Secondo Gordon Wasson la soma è il fly agaric il cui uso
Vallata dell’Indo e adorazione risalgono appunto a 4000 anni or sono.
Psilocybe mexicana
Il guaritore messicano (brujo ) ingerisce funghi
allucinogeni per meglio intervenire nella terapia delle
malattie e contro il malocchio.
Messico
Sophora secundiflora
(Frijolitos)
Gli indiani del Messico dal consumo dei semi rossi della
pianta ottengono profezie attraverso stati allucinatori.
Messico
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Mimosa hostilis
(Vinho de Jurema)
Dalla radice della pianta i Pankararùs del Brasile
preparano un vinho de Jurema, usato specialmente nelle
cerimonie religiose per indurre a visioni variopinte di
fiori e uccelli.
La polvere inspirata ha gli stessi effetti della marjuana.
Brasile (Pankararùs)
Lophophora williamsii
(peyote)
Il notissimo peyote è una cactacea che entra in una
bevanda allucinogena del Perù.
Continente americano
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Trichocereus pachanoi B.R.
(San Pedro)
Un'altra cactacea, il "San Pedro", entra in una
bevanda allucinogena del Perù, detta cimora e
usata come medicina per fare diagnosi e
divinazioni.
Perù
Oroxylum indicum Vent.
(indian trumpet
flower)
Coptis teeta
Wall.
Contro la dipendenza da oppio in Birmania vengono
impiegate l’Oroxylum indicum Vent. e la Coptis
teeta Wall., in decotto delle foglie.
Negli ospedali di medicina tradizionale i
tossicodipendenti in cura sono costretti in
Birmania
condizioni alimentari, igieniche e psichiche tali da
indurre uno shock terapeutico che creerebbe in
loro il terrore di ricadere nella schiavitù della
droga.
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Molto diffusa nell'Est della Colombia, in Ecuador, Perù, Bolivia. Gli Amahuaca dell'Alto Rio delle
Amazzoni utilizzano il vino di questa pianta non per scopi edonistici ma per specifici fini
culturali, come giungere a intuizioni sulle abitudini e peculiarità degli animali che cacciano, o
facilitare le relazioni intergruppo aiutandolo a raggiungere un'armonia politica, vista la
mancanza di formali strutture di comando.
AYAHUASCA
Banisteriopsis capii Morton
Ordine: Gruinales
Classe: Dicotyledones
Sottodivisione: Angiospermae
Divisione: Spermatophyta
Principio attivo: armalina
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Le prime analisi sulla
chimica di Hypericum
hanno avuto inizio
verso la metà
dell’ottocento, con
l’isolamento del “rosso
d’iperico”, o ipericina.
Al principio di questo
secolo si è pervenuti
alla determinazione di
alcuni costituenti
dell’olio essenziale e
dei tannini. Ma solo da
quando si sono
affermate le proprietà
antidepressive, si è
assistito a
un’accelerazione
negli studi fitochimici.
Sono tre i meccanismi
biochimici considerati
più importanti
nell’azione
antidepressiva della
droga: l’inibizione delle
monoaminoossidasi
(MAO) e/o delle catecolmetiltransferasi
(COMT); l’inibizione
della ricaptazione di
serotonina,
noradrenalina e
dopamina; l’attivazione
dei recettori dell’acido
gamma-aminobutirrico
(GABA) a livello
sinaptico.
Hypericum perforatum L.
Ordine: Guttiferales
Classe: Dicotyledones
Sottodivisione: Angiospermae
Divisione: Spermatophyta
Principio attivo: ipericina
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Cannabis indica Lamarck.
Ordine: Urticales
Classe: Dicotyledones
Sottodivisione: Angiospermae
Divisione: Spermatophyta
Principio attivo: cannabinolo
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Erythroxylon Coca Lamarck
Ordine: Gruinales
Classe: Dicotyledones
Sottodivisione: Angiospermae
Divisione: Spermatophyta
Principio attivo: cocaina
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Ginkgo Biloba L.
Ordine: Ginkgoales
Sottodivisione: Gymnospermae
Divisione: Spermatophyta
Principio attivo: ginkgolidi
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Classe: Monocotyledones
Sottodivisione: Angiospermae
Divisione: Spermatophyta
Principio attivo: arecolina, guaiacolina
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Museo di Etnomedicina “A. Scarpa”
Areca cathecu L.
Ordine: Spadiciflorales
Museo di Etnomedicina “A. Scarpa”
Catha edulis (Vahl) Forssk. ex Endl.
Ordine: Celastrales
Classe: Dicotyledones
Sottodivisione: Angiospermae
Divisione: Spermatophyta
Principio attivo: D-norpseudoefedrina
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Piptadenia boliviana Benth.
Ordine: Rosales
Classe: Dicotyledones
Sottodivisione: Angiospermae
Divisione: Spermatophyta
Principio attivo: bufotenina
*vilca, huillca, o willca in Peru - cebil o sebil in Argentina
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Panax ginseng C.A. Meyer
Ordine: Umbelliflorales
Classe: Dicotyledones
Sottodivisione: Angiospermae
Divisione: Spermatophyta
Principio attivo: ginsenosidi (panaxosidi)
Museo di Etnomedicina “A. Scarpa”
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Piper Methysticum Forster
Ordine: Piperales
Museo di Etnomedicina “A. Scarpa”
Classe: Dicotyledones
Sottodivisione: Angiospermae
Divisione: Spermatophyta
Principio attivo: kawaina
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Allium sp.
Aloe abyssinica
Apocynum sp.
Asparagus off.
Cinnamomum sp.
Betula alba L.
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Atropa bella-donna L.
Carica papaya L.
Coffea arabica L.
Borago officinalis L.
Cereus grandiflorus Miller
Chenopodium album L.
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Convolvulus arvensis L.
Digitalis sp.
Helleborus niger L.
Hibiscus rosa-sinensis L.
Lactuca sativa L.
Nerium oleander L.
Ocimum sp.
Origanum sp.
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Plantago sp.
Rosa canina L.
Ruta graveolens L.
Salvia officinalis L.
Parietaria officinalis L.
Piper angustifolium Ruiz et Pavon
Trifolium pratense L.
Thymus serpyllum L.
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Acquasibu
Terra dei termitai
Aerugo (verderame)
Aes (rame)
Natron
Alumen
Bitumen
Cerusa (carbonato basico di piombo)
Ematite
Ossido di zinco
Zea mays L.
Juglans regia L.
Solanum tuberosum L.
Fragaria vesca L.
Pistacia lentiscus L.
Rubia tinctorum L.
Lawsonia inermis L.
Ferula communis
Opuntia ficus-indica Usteri
Centella asiatica (L.) Urban
Theobroma cacao L.
Indigofera tinctoria L.
Papaver rhoeas L.
Myrtus communis L.
Struzzo
Dromedario
Vacca
Bue
Asino
Gatto
Maiale
Serpenti
Tartaruga
Rospo
Pecora
Formiche
Miele
Conchiglie
Corallo
Cantaridi
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NOME
LOCALITÀ
IMPIEGO
PIETRA DI MENFI
AES (rame)
CERUSSA
MINIUM
MYSI
PLUMBUM
STIBIUM
GIADEITE
AMETISTA
PIEDRA COLLOLA
PIETRA ANALGESICA
QUARZO
SALE DEL NORD
ARGILLA
DIASPRO
BEZOAR
ANTICO EGITTO
ANTICA ROMA
ANTICA ROMA
ANTICA ROMA
ANTICA ROMA
ANTICA ROMA
ANTICA ROMA
AMERICA PRECOL.
BRASILE
PERU
VENEZUELA
AUSTRALIA
ANTICO EGITTO
AFRICA OCC.
MESSICO
MESSICO
ANESTESIA LOCALE
DOLORI ALLA MILZA
LENITIVO
LENITIVO
LENITIVO
LENITIVO
LENITIVO
DOLORI ADDOMINALI
MAL DI TESTA
ANALGESICO
ANALGESICO
ANALGESICO
DOLORI ADDOMINALI
DOLORI ADDOMINALI
DOLORI VULVARI
ANTIDOLORIFICO
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NOME
MANDRAGORA OFFICINARUM L.
BUXUS SEMPERVIRENS L.
LILIUM CANDIDUM L.
VALERIANA OFFICINALIS L.
PAPAVER sp.
SALIX ALBA L.
RUTA GRAVEOLENS L.
MATRICARIA CHAMOMILLA L.
ORIGANUM MAJORANA L.
LAURUS NOBILIS L.
RICINUS COMMUNIS L.
GLYCYRRHIZA GLABRA L.
ADANSONIA DIGITATA L.
CARICA PAPAYA L.
ERYTHROXYLON COCA Lamarck
PIPER METHISTICUM Forster
LOCALITÀ
IMPIEGO
ANTICA ROMA
ETRURIA
ETRURIA
ETRURIA
ETRURIA
ETRURIA
EUROPA, PERU
LIBANO (XIII Sec.)
LIBANO (XIII Sec.)
LIBANO (XIII Sec.)
SUD AFRICA MADAGASCAR
REP. DOMINICANA ALGERIA,
BRASILE COLOMBIA, INDIA,
SRI LANKA
INDIA
MOZAMBICO
MOZAMBICO
PERU
OCEANIA
CALMANTE DOLORE
ANTIDOLORIFICO
ANTIDOLORIFICO
ANTIDOLORIFICO
ANTIDOLORIFICO
ANTIDOLORIFICO
CEFALEA
DOLORI AL CAPO
DOLORI AL CAPO
DOLORI AL CAPO
ANTIDOLORIFICO
ANESTETICO
ANTIDOLORIFICO
DOLORI REUMATICI
ANESTETICO
ANTIDOLORIFICO
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NOME
ALOE BARBADENSIS Miller
BANISTERIOPSIS CAAPI Morton
DATURA sp.
IPOMEA BATATAS Poiret
YAUHTLI
PIPTADENIA PEREG. Bentham
NICOTIANA TABACUM L.
CITRUS MEDICA L.
ALLIUM SATIVUM L.
SALICE ALBA L.
PIPER sp.
CANNABIS SATIVA L.
ASPARAGUS OFFICINALIS L.
INDIGOFERA spp.
VERNONIA spp.
ZEA MAIS L.
HIBISCUS SULFUREUS
IMPIEGO
LOCALITÀ
PERU
PERU
PERU, MESSICO
PERU
PERU
ORINOCO
MESSICO
AMAZZONIA
BRASIL, VENEZUELA
PELLEROSSA DEL
NORDAMERICA
LIBANO (XIII Sec.)
SUD AFRICA
ZIMBABWE
ZIMBABWE
ZIMBABWE
BOLIVIA
VENEZUELA
ANALGESICO LOC.
ANALGESICO
ANALGESICO
ANESTETICO
ANESTETICO
ANALGESICO
MALE TESTA e DENTI
DOLORI AL CAPO
DOLORI REUMATICI
REUMATISMI
DOLORI AL CAPO
ANESTETICO
ANTIDOLORIFICO
ANTIDOLORIFICO
ANTIDOLORIFICO
DOLORI REUMATICI
REUMATISMI
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NOME
LOCALITÀ
MIDOLLO
VOLPE
LOMBRICHI
RANE
ALLIGATORE (grasso)
BOA (grasso)
TAPIRO (grasso)
OPOSSUM (grasso)
APE (puntura)
STERCO DI VACCA
URINA UMANA
DELFINO (olio)
BURRO
ARMADILLO (urina)
GRILLO
CORALLO (nero)
ANTICA ROMA
EUROPA
EUROPA
EUROPA
EUROPA, MESSICO
BRASILE
BRASILE
BRASILE
BRASILE
VENEZUELA
VENEZUELA
INDIA
INDIA
AMAZZONIA
AMAZZONIA
OCEANIA
IMPIEGO
LENITIVO
ANALGESICO
ANALGESICO
ANTIDOLORIFICO
DOLORI REUMATICI
DOLORI REUMATICI
DOLORI REUMATICI
DOLORI REUMATICI
DOLORI REUMATICI
DOLORI REUMATICI
DOLORI REUMATICI
ANTIDOLORIFICO
ANESTETICO
ANTALGICO
DOLORI REUMATICI
ANTALGICO
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« Farmaci » più diffusi al mondo
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