Domenica XIV del tempo ordinario Adorazione Eucaristica Andate: ecco, vi mando come agnelli in mezzo a lupi. (Lc 10, 3) G. La grazia del Signore nostro Gesù Cristo sia con il vostro spirito, fratelli. T. Amen. Canto In piedi Lodate il Signore dai cieli nell’alto dei cieli lodatelo. Lodatelo voi suoi angeli lodatelo voi sue schiere. Lodatelo sole e luna lodatelo fulgide stelle. Lodatelo cieli dei cieli voi acque al di sopra dei cieli. Preghiera salmodica - Dal Salmo 65 (66) G. Acclamate Dio, voi tutti della terra, cantate la gloria del suo nome, dategli gloria con la lode. Dite a Dio: T. «Terribili sono le tue opere!». «A te si prostri tutta la terra, a te canti inni, canti al tuo nome». G. Venite e vedete le opere di Dio, terribile nel suo agire sugli uomini. T. Egli cambiò il mare in terraferma; passarono a piedi il fiume: per questo in lui esultiamo di gioia. Con la sua forza domina in eterno. G.Venite, ascoltate, voi tutti che temete Dio T. e narrerò quanto per me ha fatto. Sia benedetto Dio, che non ha respinto la mia preghiera, non mi ha negato la sua misericordia. Seduti In ascolto Lc 10, 1-12. 17-20 In quel tempo, il Signore designò altri settantadue e li inviò a due a due davanti a sé in ogni città e luogo dove stava per recarsi. Diceva loro: «La messe è abbondante, ma sono pochi gli operai! Pregate dunque il signore della messe, perché mandi operai nella sua messe! Breve silenzio Andate: ecco, vi mando come agnelli in mezzo a lupi; non portate borsa, né sacca, né sandali e non fermatevi a salutare nessuno lungo la strada. In qualunque casa entriate, prima dite: “Pace a questa casa!”. Se vi sarà un figlio della pace, la vostra pace scenderà su di lui, altrimenti ritornerà su di voi. Restate in quella casa, mangiando e bevendo di quello che hanno, perché chi lavora ha diritto alla sua ricompensa. Non passate da una casa all’altra. Quando entrerete in una città e vi accoglieranno, mangiate quello che vi sarà offerto, guarite i malati che vi si trovano, e dite loro: “È vicino a voi il regno di Dio”. Ma quando entrerete in una città e non vi accoglieranno, uscite sulle sue piazze e dite: “Anche la polvere della vostra città, che si è attaccata ai nostri piedi, noi la scuotiamo contro di voi; sappiate però che il regno di Dio è vicino”. Io vi dico che, in quel giorno, Sòdoma sarà trattata meno duramente di quella città». Breve silenzio I settantadue tornarono pieni di gioia, dicendo: «Signore, anche i demòni si sottomettono a noi nel tuo nome». Egli disse loro: «Vedevo Satana cadere dal cielo come una folgore. Ecco, io vi ho dato il potere di camminare sopra serpenti e scorpioni e sopra tutta la potenza del nemico: nulla potrà danneggiarvi. Non rallegratevi però perché i demòni si sottomettono a voi; rallegratevi piuttosto perché i vostri nomi sono scritti nei cieli». Breve silenzio L. Supplico nella carità, che è Dio (cfr. 1 Gv 4, 16), tutti i miei frati che predicano, pregano, lavorano, sia chierici che laici, di cercare di umiliarsi in tutto, di non gloriarsi, di non rallegrarsi né di esaltarsi interiormente per parole o opere buone, anzi per niente di buono che Dio talora faccia in loro o attraverso di loro, secondo quello che dice il Signore: «Non rallegratevi però perché i demoni vi sono sottomessi» (Lc 10, 20). E sappiamo con certezza che a noi nulla appartiene se non i vizi e i peccati. E dobbiamo rallegrarci, invece, quando saremo sottoposti a diverse prove (cfr. Gc 1, 2) e quando sopporteremo patimenti e tribolazioni dell'anima e del corpo in questo mondo a motivo della vita eterna. Tutti noi frati guardiamoci da ogni orgoglio e vanagloria e preserviamoci dalla sapienza di questo mondo e dai desideri della carne (cfr. Rm 8, 6). Lo spirito della carne, infatti, vuole e si adopera molto per cercare parole, ma poco per agire, non cerca la religione e la santità nello spirito interiore, ma vuole e desidera avere una religiosità e una santità che appaiono esteriormente agli uomini. E di costoro che il Signore dice: «In verità vi dico, hanno ricevuto la loro ricompensa» (Mt 6, 2) [...] E tutto ciò che è buono attribuiamolo al Signore Dio altissimo e sommo, riconosciamo che tutto ciò che è buono è suo e di tutto rendiamo grazie a lui, da cui tutto ciò che è buono procede. E lo stesso altissimo e sommo, solo vero Dio abbia, e a lui siano resi e riceva tutti gli onori e l'adorazione, tutte le lodi e le benedizioni, tutte le grazie e la gloria, lui al quale appartiene ogni cosa buona, lui che è il solo buono. (Francesco d’Assisi, Regola non bollata 17, 5-14. 17-18, SC 285, pp. 154-156) Preghiera d’intercessione In piedi G. A Dio che ci ha convocati con la sua Parola innalziamo con fede le nostre umili richieste: Il silenzio accompagna la preghiera. - Per la tua Chiesa pellegrinante sulla terra: sia povera, non ricerchi grandezze e sicurezze mondane, la sua forza sia unicamente nella tua Parola. - Per gli annunciatori del Vangelo: testimonino il tuo Regno con semplicità e misericordia, siano capaci di una parola di sapienza e di consolazione. - Per tutti i credenti in Cristo: vivano in mezzo agli altri uomini con una condotta bella e buona, si prendano cura soprattutto dei sofferenti e degli ultimi. - Per tutti gli uomini della terra: possano conoscere il tuo amore infinito per loro, la tua volontà di salvare l'umanità intera. G. Dio, onnipotente nell’amore, ascolta la nostra preghiera ed esaudiscila per Gesù nostro Signore. T. Amen. Canto Chi ci separerà Chi ci separerà dal suo amore, la tribolazione, forse la spada? Né morte o vita ci separerà dall'amore in Cristo Signore. Chi ci separerà dalla sua pace, la persecuzione, forse il dolore? Nessun potere ci separerà da Colui che è morto per noi. Chi ci separerà dalla sua gioia, chi potrà strapparci il suo perdono? Nessuno al mondo ci allontanerà dalla vita in Cristo Signore. Benedizione Preghiera per il Giubileo L’assemblea si volge verso l’Icona del Signore Gesù Salvatore G. Signore Gesù Cristo, T. tu ci hai insegnato a essere misericordiosi come il Padre celeste, e ci hai detto che chi vede te vede Lui. Mostraci il tuo volto e saremo salvi. Il tuo sguardo pieno di amore liberò Zaccheo e Matteo dalla schiavitù del denaro; l'adultera e la Maddalena dal porre la felicità solo in una creatura; fece piangere Pietro dopo il tradimento, e assicurò il Paradiso al ladrone pentito. Fa' che ognuno di noi ascolti come rivolta a sé la parola che dicesti alla samaritana: Se tu conoscessi il dono di Dio! G. Tu sei il volto visibile del Padre invisibile, del Dio che manifesta la sua onnipotenza soprattutto con il perdono e la misericordia: T. fa' che la Chiesa sia nel mondo il volto visibile di Te, suo Signore, risorto e nella gloria. Hai voluto che i tuoi ministri fossero anch'essi rivestiti di debolezza per sentire giusta compassione per quelli che sono nell'ignoranza e nell'errore; fa' che chiunque si accosti a uno di loro si senta atteso, amato e perdonato da Dio. G. Manda il tuo Spirito T. e consacraci tutti con la sua unzione perché il Giubileo della Misericordia sia un anno di grazia del Signore e la sua Chiesa con rinnovato entusiasmo possa portare ai poveri il lieto messaggio, proclamare ai prigionieri e agli oppressi la libertà e ai ciechi restituire la vista. C. Lo chiediamo per intercessione di Maria Madre della Misericordia a te che vivi e regni con il Padre e lo Spirito Santo per tutti i secoli dei secoli. T. Amen. Canone Misericordias Domini in aeternum cantabo. Canterò per sempre le misericordie del Signore!