Marchio depositato
PERIODICO DI INFORMAZIONE SOCIO SANITARIA
DELL’ASSL N. 10 “VENETO ORIENTALE”
Anno I1 | Numero II | Giugno 2009
All’interno
Speciale estate: tutto sull’abbronzatura,
la dieta dell’estate, consigli utili per le vacanze
inserto in tre lingue
dedicato ai turisti
l’etichetta
alimentare:
un alleato
prezioso per la
nostra salute
Ictus: come
riconoscerlo
tempestivamente
le Esperienze
all’estero di
Antonio Pulella e
Valeria Drigo
A pagina 4
A pagina 6
A pagina 13
Direttore Responsabile
Mauro Zanutto
Direttore Editoriale
Paolo Stocco
Comitato di redazione
Luigi Basso, Ornella Moretto,
Pierpaolo Pianozza, Federico Rigutto,
Graziano Teso, Mauro Zanutto.
Redazione
Piazza De Gasperi 5
30027 San Donà di Piave (Ve)
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Anno I1 Numero 1I
Registrazione Tribunale di Venezia
N. 19 del 13 settembre 2008
In questo numero
Trimestrale dell’ASSL 10 “Veneto Orientale”
SOMMAR I O
Tumore all’intestino:
se curato in tempo si può guarire
Con la cartella sociale in rete maggior efficacia
nell’organizzazione e nella risposta ai cittadini
L’etichetta alimentare:
un alleato prezioso per la nostra salute
Nuovi ambulatori per il Centro Disturbi del
Comportamento Alimentare
“No” al test di paternità
senza il consenso del figlio
Consegnate due nuove ambulanze
L’obbligo del codice fiscale sulle ricette mediche
Ictus: come riconoscerlo tempestivamente
Speciale estate: tutto sull’abbronzatura, la giusta
dieta, il caldo, consigli utili per le vacanze estive
Adesioni in calo nel volontariato
L’analisi del CSV
“Abitare possibile”: una nuova struttura
per i disabili a Fossalta di Piave
Un contributo economico alle famiglie numerose
L’iniziativa del Comune di Caorle
Esperienze all’estero
Antonio Pulella e Valeria Drigo
La voce dei lettori
Lo sai che?
L’angolo del sorriso
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7-8-9-10
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TUMORE ALL’INTESTINO:
SE CURATO IN TEMPO SI PUO’ GUARIRE
AVVIATO LO SCREENING NEI 20 COMUNI DELL’ASSL10
E’ iniziata la campagna di prevenzione contro il tumore all’intestino, condotta dall’ASSL10 in
collaborazione con i Comuni e l’Associazione Titolari di Farmacia della Provincia di Venezia.
Le donne e gli uomini dai 50 ai 69 anni residenti nel territorio del “Veneto Orientale” saranno
invitati ad eseguire un semplice test, da fare a casa propria, per la ricerca di sangue non visibile ad occhio nudo nelle feci. Entro il 2009 saranno coinvolte 10 mila persone residenti nel
Veneto orientale.
“Il tumore all’intestino è al secondo posto in Italia per frequenza, ma va detto subito
che con la prevenzione si può guarire- spiega Alessandra Favaretto, responsabile
del Centro screening oncologici dell’ASSL10-. Iniziare con questo esame dai 50
anni, consente di passare al setaccio la popolazione più volte prima che questa
arrivi alla fascia d’età più esposta a rischio”.
I test positivi saranno invitati ad eseguire la colonscopia presso l’ospedale di riferimento: esame che può essere contemporaneamente diagnostico e terapeutico, in
quanto consente di osservare la parete dell’intestino ed eventualmente di asportare la lesione. “L’obiettivo dello screening è ridurre la mortalità e migliorare la qualità della vita dimostrando che si possono ottenere
grandi risultati.- continua la dottoressa Favaretto-. Questo è il concetto che sta alla base di tutto e che legittima l’invito delle persone
sane a sottoporsi all’esame. La popolazione che rientra in questa fascia d’età sarà coinvolta con chiamate a cadenza biennale”. Gli inviti a
sottoporsi allo screening contro il tumore all’intestino interesseranno a breve i comuni di San Donà e Musile di Piave, seguiranno via via
tutti gli altri comuni del Veneto Orientale. Al fine di illustrare le modalità e i dettagli sulla raccolta dei campioni da sottoporre ad esame,
prosegue un tutto il territorio (di competenza di questa Azienda Sanitaria) l’organizzazione di incontri pubblici.
Ulteriori informazioni si possono avere al numero 0421-228189 in orario 9.00-12.00.
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EDITORIALE
“CON LA
CARTELLA SOCIALE IN RETE
MAGGIOR EFFICACIA
NELL’ORGANIZZAZIONE
E NELLA risposta
AI CITTADINI”
L’ASSL10 sta procedendo alla realizzazione di un sistema informatico, unico nel territorio di
nostra competenza, che interesserà tutte le realtà territoriali erogatrici di servizi alla persona.
Si tratta nient’altro che della messa in rete della cartella sociale, ossia dell’archivio storico di
prestazioni erogate ad ogni singolo utente.
Ciò garantirà un’omogeneità, ma anche un’integrazione tra le attività sociali erogate dall’Azienda
sanitaria e quelle realizzate dai comuni del Veneto Orientale; sarà possibile adottare un unico
formato di cartella condiviso tra tutti gli enti erogatori di tali servizi; inoltre, verranno messe
a disposizione delle Amministrazioni comunali, su formato elettronico, quindi di immediata
consultazione e reperibilità, tutte le documentazioni per poter accedere alle prestazioni di tipo
residenziale e domiciliare riferite in particolare agli anziani non autosufficienti e disabili.
Nel dettaglio le Amministrazioni comunali potranno assicurare un’unica modalità di
rendicontazione, semplice ed istantanea, relativa a quelle attività per le quali annualmente deve
essere inviata alla Regione Veneto comunicazione. Ponendosi invece dalla parte dell’utenza,
le persone che chiederanno di poter usufruire di prestazioni di tipo sociale potranno ricevere
istantaneamente le informazioni e le documentazioni di cui necessitano, nelle rispettive strutture
comunali, evitando difficoltosi trasferimenti in particolare per chi ha problemi motori.
La proposta complessiva, che sarà messa a disposizione gratuitamente alle amministrazioni
comunali, è stata presentata ed approvata dalla Conferenza dei Sindaci del Veneto Orientale.
Ora il progetto è in fase di illustrazione agli operatori dei comuni di nostra competenza e
posso annunciare sin d’ora che saremo i primi in Veneto ad applicare questa rete informatica
nell’intero l’ambito aziendale.
Ritengo che questo innovativo processo, il cui avvio è previsto entro il 2009, porterà ad una
progressiva integrazione tra i molteplici servizi sociali del territorio, garantirà una maggior efficacia
nell’organizzare e nella risposta da parte dei servizi sanitari e socio-sanitari. Ma ribalterà in
particolare un concetto fondamentale: la cartella sociale non avrà più come punto di riferimento
quali sono i servizi/prestazioni che vengono erogati ad una persona, ma quali sono i veri bisogni
e quali risposte devono essere assicurate. In questo modo l’attenzione viene posta sulla persona
che verrà ad assumere una sempre maggiore centralità.
Claudio Beltrame
Direttore Sociale dell’ASSL10
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SALUTE PUBBLICA
L’ETICHETTA
ALIMENTARE:
UN ALLEATO PREZIOSO
PER LA NOSTRA SALUTE
Ricordiamoci il famoso detto: ”noi siamo ciò che mangiamo”.
E ciò che mangiamo è riportato sulle etichette alimentari, è
dunque importante saperle leggere per conoscere la “vita”
del prodotto che si intende consumare.
Perché leggere un’etichetta
Le etichette dei prodotti alimentari sono l’interfaccia tra il
produttore ed il consumatore. L’etichetta può riportare molteplici informazioni sull’alimento. Il produttore ha comunque
l’obbligo di indicare: il nome del prodotto, l’elenco degli ingredienti, il quantitativo,i termini di scadenza, l’azienda produttrice, il lotto di appartenenza, le modalità di conservazione.
Come leggere un’etichetta
Regola numero uno. Tante più indicazioni sono presenti
sull’etichetta alimentare, tanto migliore sarà la qualità di quel
prodotto. Generalmente infatti, un prodotto di qualità viene
valorizzato elencando le sue proprietà nutrizionali. Per esempio la dicitura “olio extra vergine di oliva di prima spremitura”,
anziché “olio di oliva”, valorizza il prodotto perché specifica
una caratteristica ben precisa di un suo ingrediente. Regola
numero due. L’ordine con cui gli ingredienti appaiono in etichetta è regolato per legge; i vari componenti devono comparire per ordine decrescente di qualità. Pertanto controllando l’ordine degli ingredienti di due prodotti simili possiamo
farci un’idea su quale dei due sia qualitativamente migliore.
Regola numero tre. Controllate il peso netto/sgocciolato
dell’alimento e non fatevi trarre in inganno dalle dimensioni
delle confezioni. Regola numero quattro. Non fidatevi
della scritta “senza zucchero” ma leggete attentamente le
etichette. Se tra gli ingredienti compare una delle seguenti
diciture “sciroppo di glucosio”, “sciroppo di fruttosio”, “maltosio”, “amido di mais”, “sciroppo di cereali”, l’alimento contiene indirettamente dello zucchero. Queste sostanze infatti
hanno un altissimo indice glicemico che le rende del tutto
simili al saccarosio.
Attenzione alla confezione
Non fate troppo affidamento all’immagine riportata in confezione, questa ha il solo scopo di richiamare l’attenzione del
consumatore e non è necessariamente legata all’aspetto reale del prodotto. Allo stesso tempo è bene accertarsi che la
confezione sia integra e non presenti segni di danno o rigonfiamenti.
I tempi di conservazione
Quando si legge l’etichetta di un alimento occorre avere un
occhio di riguardo per i tempi e per le modalità di conservazione. La dicitura “da consumarsi preferibilmente entro“ indica
il termine minimo di conservazione, cioè la data entro la quale il prodotto conserva integre le sue qualità; oltre tale data
può essere liberamente consumato, ma il produttore non ne
garantisce le sue proprietà specifiche. “Da consumarsi entro
il..” indica la data di scadenza cioè la data entro la quale il
prodotto deve essere necessariamente consumato e dunque
4
un vero e proprio
vincolo a cui il consumatore deve attenersi. Spesso si è
portati a scegliere un
alimento anziché un altro per il suo più lungo
periodo di conservazione. A volte però un periodo di conservazione inferiore
sottolinea la qualità del prodotto, che probabilmente contiene un
quantitativo inferiore di conservanti o
ingredienti più pregiati.
Gli additivi alimentari
Gli additivi alimentari sono sostanze che vengono aggiunte al
cibo per migliorarne alcune caratteristiche come il tempo di
conservazione (conservanti), colore (coloranti), sapore (esaltatori di sapidità) ecc, e non hanno alcun valore nutrizionale. Il
loro impiego è regolamentato a livello nazionale e comunitario e vengono indicati con la lettera “E” seguita da un numero. L’uso massiccio di additivi sottolinea spesso la scarsa
qualità dell’alimento dato che in molti casi queste sostanze
vengono usate per mascherare l’assenza di alcuni ingredienti
costosi o per compensare la scarsa qualità delle materie prime. Al supermercato preferite alimenti con un basso contenuto di additivi. Preferite cibi freschi ed evitate i cibi precotti
e confezionati nei quali l’uso di additivi è spesso importante.
dott.ssa Lionella Bertoli
Direttore del “Servizio Igiene Alimenti e Nutrizione”
tabella degli addittivi
La lettera “E” indica che l’additivo è permesso nei Paesi
dell’Unione Europea mentre il “numero” che segue ne definisce la categoria di appartenenza:
Da E100 ad E199 (coloranti):donano all’alimento il colore
voluto
Da E200 ad E299 (conservanti)aumentano la conservabilità e rallentano il deterioramento del cibo.
Da E300 ad E322 (antiossidanti): impediscono che il suo
colore cambi.
Da E325 ad E385 (correttori di acidità): donano all’alimento un gusto acidulo.
Da E400 ad E495(addensanti, emulsionanti e stabilizzanti):
migliorano la consistenza del cibo.
Gli “aromatizzanti” donano agli alimenti odori e sapori.
Il generico “aromi” può riferirsi a prodotti naturali o artificiali; tra i naturali rientrano aceto, limone, zucchero e derivati,
alcol, olio e sale.
attualitÁ
NUOVI
AMBULATORI
PER IL CENTRO
DISTURBI ALIMEntARI
ATTIVATO UN SERVIZIO SPECIFICO PER LE GRAVI OBESITA’
I disturbi del comportamento alimentare sono un problema in
costante aumento tra la popolazione mondiale. Solo gli adulti
in sovrappeso, secondo l’OMS (Organizzazione Mondiale della
Sanità), nel mondo sono più di un miliardo di cui almeno 300 milioni
clinicamente obesi. In Italia il tasso di obesità è incrementato del
9% negli ultimi cinque anni ed ora si contano circa 4 milioni e 700
mila persone obese. L’ASSL10 tempo è attiva su questo fronte
con il Centro per i Disturbi del Comportamento Alimentare di
Portogruaro che, dallo scorso 4 maggio, è stato ulteriormente
ampliato.
Nel condominio “Agli Ippocastani”, in via Sommariva, sono aperti
i nuovi ambulatori che permettono di raggruppare, in una unica
sede, tutte le attività ambulatoriali ed uno specifico servizio per
il trattamento dell’obesità grave che necessita di trattamento
chirurgico. La chirurgia dell’obesità è infatti una delle specializzazioni
dell’Unità Operativa Complessa di Chirurgia di Portogruaro, che
nei prossimi mesi sarà ulteriormente incrementata con l’arrivo a
tempo pieno di un medico dietologo, attualmente in part-time.
Lo spostamento degli ambulatori del Centro Disturbi Alimentari
permette inoltre di ampliare il numero di posti letto nella struttura
riabilitativa residenziale dove trovano ospitalità utenti affetti da
gravi disturbi alimentari (anoressia, bulimia) che provengono da
diverse regioni italiane.
L’incremento dei posti letto è stato altresì previsto in funzione
di una convenzione, siglata dagli assessori regionali alla Sanità di
Veneto e Friuli Venezia Giulia, che prevede l’integrazione per i
trattamenti di queste patologie tra il Centro dell’ASSL10 ed altre
strutture in fase di realizzazione nel territorio friulano.
Per far fronte ai sempre maggiori impegni clinici del Centro
per i Disturbi Alimentari la direzione dell’ASSL10 ha richiesto
alla Regione la possibilità di poter assumere tutto il personale
necessario (psicologi, medico dietologo e psichiatra) per offrire
un corretto e puntuale intervento a quanti si rivolgono a questa
struttura.
CODICE FISCALE
SULLE RICETTE MEDICHE
NO AL TEST
DI PATERNITÀ
A decorrere dal 15 aprile è obbligatorio riportare sulle
ricette mediche il codice fiscale, in assenza del quale, gli utenti
vengono considerati paganti per intero. Le ricette compilate dai
medici prescriventi vengono ora accettate dal Centro Unico di
Prenotazioni (CUP), e negli ambulatori, solo se riportanti il codice
fiscale. Il pronto soccorso continuerà ad erogare prestazioni agli
utenti anche se privi del dato obbligatorio, considerandoli paganti
per intero, fatta salva la possibilità per gli stessi di produrlo entro
48 ore. Trascorso tale tempo, in assenza di risposte, l’Azienda
sanitaria avvierà le procedure di recupero del credito.
fotonotizia
Con la consegna
delle chiavi, da
parte della direzione della Cassa
di Risparmio di
Venezia al Direttore
Generale
dell’ASSL10, Paolo Stocco, dallo
scorso marzo gli
ospedali di San
Donà e Portogruaro possono
contare su due
nuovi mezzi di
soccorso. Si tratta
di due ambulanze
Volkswagen Crafter di ultima generazione, omologate euro 4 e dotate degli ultimi ritrovati tecnologici. L’acquisto è stato possibile grazie
al contributo economico di 240 mila euro elargito dalla Ca.ri.ve. per
il sostegno alle iniziative nei settori socio-assistenziali degli anni 20062009.
SENZA IL CONSENSO DEL FIGLIO
Se non è indispensabile in sede giudiziaria, non si può effettuare il
test sulla paternità e maternità senza il consenso del figlio. Il principio
è stato ribadito dall’Autorità per la privacy affrontando il caso di
un genitore, il quale, nell’ambito di indagini avviate per verificare
l’effettiva consanguineità, aveva effettuato un’analisi genetica ad
insaputa del figlio. L’Autorità ha ritenuto violati i diritti del figlio e
ha vietato al genitore e al suo legale l’ulteriore trattamento dei dati
genetici illecitamente raccolti. Il Garante ricorda che la raccolta e
il trattamento dei dati genetici può avvenire esclusivamente con
il consenso informato, “manifestato previamente e per iscritto”,
dell’interessato. Si può derogare all’obbligo del previo consenso
per far valere o difendere un proprio diritto in sede giudiziaria,
ma solo nel caso in cui l’accertamento sia assolutamente
“indispensabile” e venga svolto nel rispetto delle regole fissate dal
Garante. In particolare, l’obbligo di sottoporre all’interessato una
specifica informativa nel caso in cui l’analisi dei suoi dati genetici
sia volta ad accertare la maternità o paternità.
Andrea Del Negro
Responsabile U.O.S. Affari generali e legali
NUOVE MODALITA’
DI ACCESSO
AL LABORATORIO ANALISI
DI PORTOGRUARO
Dal 1 giugno l’erogazione dei numeri mediante il dispensatore
automatico posto all’ingresso del laboratorio avviene dalle ore
7.00 alle ore 9.00. Di conseguenza vengono ammessi al prelievo
tutti gli utenti che hanno staccato il numero in tempo utile. La
regolamentazione dello sportello prioritario (senza numero)
resta invariata per gli utenti che rientrano nelle categorie
protette. La prenotazione resta riservata solo ad utenti titolari
di cicli continuativi: pazienti oncologici in terapia, utenti in terapia
anticoagulante orale, con impegnative per 8 prestazioni a distanza
di tempo.
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ospedale
ictus: COME
RICONoSCERLO
TEMPESTIVAMeNTE
L’ECCELLENZA DELLA
STROKE UNIT DI PORTOGRUARO
L’ictus (stroke in inglese) è una sindrome caratterizzata dalla nascita improvvisa di deficit focali o globali delle funzioni
cerebrali, di durata superiore alle 24 ore (o ad esito letale),
dovuta a cause circolatorie.
I SINTOMI.
Il paziente con ictus può presentare uno o più di questi
sintomi: incapacità a esprimersi a parole o a capire quel
che viene detto, perdita parziale o totale della forza in una
parte del corpo (in genere vengono colpiti due arti dello
stesso lato), perdita della sensibilità o comparsa di formicolii in una parte del corpo, perdita della vista nella parte
destra o sinistra del campo visivo.
LE CAUSE
In una minoranza di pazienti (circa il 15%), l’ictus è provocato dalla rottura di un vaso cerebrale (ictus emorragico).
In oltre il 75% dei casi, invece, l’ictus è dovuto a una brusca
interruzione dell’afflusso di sangue al cervello (ictus ischemico), causata in genere da una placca aterosclerotica
a carico di una carotide. Le placche aterosclerotiche sono delle vere e proprie lesioni, che
col passare del tempo possono accrescersi,
fino ad ostruire del tutto il lume, oppure
ulcerarsi, liberando frammenti (emboli)
che vanno ad otturare arterie di minor
calibro nel cervello. La formazione di
una placca può cominciare anche prima
dei 50 anni, ma il rischio diventa cospicuo
dopo i 65 anni.
Oltre all’età avanzata, esistono poi altri fattori di rischio: l’ipertensione arteriosa, ipercolesterolemia, diabete, fumo, obesità e inattività
fisica.
IL TASSO DI MORTALITA’
Nel mondo occidentale l’ictus rappresenta la terza causa di
morte e la prima causa di disabilità permanente. In Veneto
si calcola che ogni anno questa sindrome colpisca circa
10.000 persone; di queste, 2.000 muoiono entro breve
termine ed altre 2.000 perdono completamente l’autosufficienza, cambiando radicalmente la propria vita e quella
delle loro famiglie.
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LA STROKE UNIT
Nei casi in cui non sia stato possibile prevenire l’ictus, è
fondamentale riconoscerlo e trattarlo con tempestività.
Per le vittime dell’ictus cerebrale le strutture più idonee
sono le Stroke Unit. Si tratta di unità semi-intensive costituite da personale medico e paramedico specificamente
formato nella gestione della persona colpita da ictus, che
viene seguita dalla fase acuta fino all’inizio del percorso
riabilitativo.
Una delle prime Stroke Unit ad essere state costituite
in Italia (10 anni fa) è quella del presidio ospedaliero di
Portogruaro.
Questa struttura, che sino ad oggi ha accolto più di 3.500
pazienti, dispone di 8 posti letto dotati di monitor per il
controllo delle funzioni vitali. All’interno vi opera uno Stroke Team multidisciplinare composto da medici esperti (in
neurologia, riabilitazione, cardiologia), infermieri dedicati ed
altro personale (logopedisti, dietisti e tecnici della riabilitazione).
Lo Stroke Team si riunisce periodicamente per trattare aggiornamenti, concordare le terapie e riabilitazioni dei pazienti affetti da ictus. La presenza
di personale esperto consente di arrivare
rapidamente ad una diagnosi al punto che
questo modello organizzativo ha ridotto
ad oggi il tasso di mortalità e di disabilità. Mentre infatti il tasso annuo nazionale
di mortalità da ictus è circa del 30%, nelle Stroke Unit la mortalità si è assestata
nell’ultimo anno a circa il 10%.
La struttura di Portogruaro pratica la trombolisi, cioè la terapia d’urgenza dell’ictus, che
consiste nella somministrazione endovenosa di una
sostanza (Alteplase) in grado di sciogliere il trombo che
ostruisce il vaso sanguigno provocando l’ischemia cerebrale. Questa terapia non è tuttavia utilizzabile nei casi di ictus
emorragico e in tutti i soggetti a rischio di emorragie cerebrali. Nei pazienti candidabili alla trombolisi è necessario
intervenire entro le 3 ore dall’inizio dei sintomi.
dott. Sebastiano D’Anna
Direttore di U.O.C. di Neurologia e Stroke Unit
speciale
ESTATE
ESTATE:
TEMPO DI VACANZE E DI SOLE
I CONSIGLI PER UNA CORRETTA ABBRONZATURA
Preparato le valigie? Mare di casa nostra, montagna o mete
esotiche? Dopo un anno trascorso in ufficio o in fabbrica, per
la stragrande maggioranza dei lavoratori è giunto il momento
di partire verso le agognate località di vacanza. Attenzione però
agli eccessi causati spesso dall’entusiasmo di voler “vivere” intensamente i periodi di soggiorno sempre più ristretti in tempi
di crisi economica.
Tra gli inconvenienti più ricorrenti dell’estate c’è senza dubbio
l’esposizione al sole, ecco allora che alcuni semplici consigli potranno prevenire i malanni della “tintarella a tutti i costi”. A rispondere alle domande del caso è la dermatologa Flavia Puglisi.
Dottoressa, il sole fa bene o fa male alla pelle?
L’esposizione al sole non va proibita se fatta, però, con modalità
adeguate. Non bisogna abusare dell’abbronzatura e non è il
caso di pretendere un colorito scurissimo quando la carnagione non lo consente. Tuttavia il sole è indicato anche in alcune
malattie della pelle: la psoriasi ad esempio, patologia caratterizzata dalla comparsa di squame su gomiti, ginocchia, glutei, cuoio
capelluto. Chi soffre di Eczemi cutanei può beneficiare della
foto esposizione.
Oggi le vacanze sono sempre più ridotte, si pretende
un’abbronzatura da urlo con pochi giorni di sole. E’
possibile?
E’ una esigenza comprensibile ma non tollerabile. Le esposizioni
prolungate, tante ore in pochi giorni, sono dannose. In questo
caso consiglio di assumere un minimo di colorito prima di partire per la vacanza, con qualche lampada abbronzante oppure
con l’uso di autoabbronzanti. Durante il soggiorno usare protezioni solari elevate.
Lei accenna alle protezioni solari: qual è la più
adeguata e quando va applicata?
Il solare va applicato almeno mezz’ora prima di esporsi al sole,
quindi preferibilmente a casa. La sua autonomia è di un paio
d’ore, salvo bagni intermedi, perciò è bene riapplicarlo con
questa cadenza. In merito alla protezione solare in commercio
c’è di tutto ed anche molta confusione. Molti pensano che la
protezione 15 sia elevata ma non lo è. La Colipa, l’European
Cosmetics Association, ha proposto una modifica degli indici
di fotoprotezione, riducendo i codici a bassa-media-alta protezione; questo faciliterà la scelta del solare più adatto al proprio
tipo di pelle.
In commercio ci sono anche compresse che
stimolano l’abbronzatura..
Certo, l’assunzione di integratori, almeno un mese prima di
partire per una vacanza al mare, aiuta a la pelle a prepararsi
al sole. Consiglio però di usare questi prodotti con attenzione:
prima di recarsi in farmacia è bene consultare un dermatologo.
Dopo sole: promosso o bocciato?
Promosso, lo consiglio.
Ha un effetto lenitivo, aiuta a compensare i danni provocati dal
sole ed ha il vantaggio di prolungare l’abbronzatura.
Le persone che hanno tanti nei devono evitare il sole?
Devono esporsi al sole per brevi periodi, evitando le ore centrali della giornata; devono usare sempre alte protezioni anche
se hanno già assunto un certo colorito, consiglio inoltre di applicare stick ad alta protezione sui singoli nei.
Tra uomo e donna ci sono accortezze diverse
sull’esposizione al sole?
Nessuna differenza. Certo è che le donne sono più predisposte ad usare protezioni e a curare maggiormente la propria
pelle. Gli uomini possono trovare in farmacia prodotti per la
protezione solare in spray: facili, veloci da applicare e gradevoli
in quanto non ungono.
Chi invece si ritrova con un eritema solare?
L’eritema solare è caratterizzato da un arrossamento della
pelle associato a prurito. Nelle forme lievi si può attenuare
con impacchi lenitivi a base di acque termali e applicazione di
creme lenitive o , se il caso lo richiede , di cortisonici topici. In
situazioni più severe, caratterizzate da comparsa di bruciore o
bolle, è bene rivolgersi ad un medico. Evitate l’uso improprio
di creme a base di antistaminici per il rischio di insorgenza di
sensibilizzazioni cutanee.
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speciale
ESTATE
il decalogo
DELLA CORRETTA
ESPOSIZIONE AL SOLE
1. Nei primi giorni di vacanza esporsi al sole gradatamente, al
mattino e nel tardo pomeriggio, meglio se in movimento
2. La fotoprotezione mediante indumenti e cappelli è la prima
linea di difesa nei confronti delle radiazioni UV (proteggono
maggiormente gli indumenti scuri di quelli chiari).
3. Applicare filtri e schermi solari ben bilanciati per le radiazioni
UVA e UVB, resistenti all’acqua, su tutte le parti del corpo
scoperte (comprese labbra, orecchie e dorso dei piedi) subito
prima dell’esposizione al sole. Rinnovare l’applicazione ogni 2 ore
e dopo bagni e docce.
4. Utilizzare filtri e schermi solari anche nelle giornate nuvolose.
5. Scegliere prodotti contenenti schermi solari UVA e UVB
(secondo il nuovo metodo internazionale COLIPA — SPF =
Fattore di Protezione Solare) in base all’età e fototipo. *
6. Evitare l’esposizione diretta ai raggi solari dei bambini di età
inferiore ai 6 mesi.
7. Evitare esposizioni solari saltuarie e prolungate, soprattutto
dalle ore 11.00 alle ore 15.00.
8. Evitare di esporsi direttamente al sole se si assumono farmaci
quali: antinfiamrnatori orali e locali, antibiotici , farmaci per
l’ipertensione arteriosa, farmaci modulatori del ritmo cardiaco,
ansiolitici.
9. Evitare di esporsi direttamente al sole se si è portatori di
malattie indotte o aggravate dalla luce come: lupus eritematosi,
dermatomiosite, herpes simplex, herpes zoster - varicella, rosacea,
fotodermatiti, pemfigo, albinismo, melanomi e neoplasie cutanee.
10. Evitare di esporre direttamente al sole zone cutanee
sottoposte nell’ultimo mese a: trattamenti estetici con laser,
peeling chimici, interventi chirurgici (con relative cicatrici).
quale protezione scegliere?
spf
molto alta
BAMBINI DA 6 A 3 ANNI
FOTOTIPO 1
carnagione molto chiara spf
che si scotta sempre e molto alta
non si abbronza
50+
50+
spf alta
30 o 50
FOTOTIPO 2 si scotta spesso e si spf alta
30 o 50
BAMBINI DA 3 A 12 ANNI
carnagione chiara che
abbronza poco
carnagione chiara che si
FOTOTIPO 3 scotta poco e si abbronza spf media
mediamente
carnagione
olivastra
FOTOTIPO 4 che non si scotta e si spf bassa
abbronza sempre
8
15, 20
o 25
6, 10
la giusta
dieta
per l’estate
L’inverno ha portato tanta voglia di mare, ma anche qualche chilo di troppo? Pensare di perdere quei chili accumulati nei mesi
invernali in 15-20 giorni di dieta ferrea sarebbe un grosso errore:
si perderebbero soprattutto liquidi e massa muscolare con rischi
per la salute.
Come comportarsi allora? Evitare pasti abbondanti, ridurre l’apporto di sale facendo attenzione ai cibi che maggiormente lo
contengono: formaggi, prosciutti, insaccati che assieme ai cibi fastfood, particolarmente grassi ed ipercalorici, rappresentano un’insidia per le arterie.
Vanno invece aumentate le porzioni di frutta e verdura, protettive
nei confronti di numerose malattie e con un alto potere saziante.
In spiaggia per esempio, le insalatone accompagnate da una
razione di pane sono un ottimo pasto completo. Basta non esagerare col condimento. Per le uscite serali, oltre alla solita pizza
(salata ed ipercalorica) si può scegliere del buon pesce con una
porzione di verdura e una piccola porzione di pasta o pane (o
pasta/riso col pesce come piatto unico + verdura) evitando che
spritz, vino e amaro accompagnino il tutto.
Nelle giornate più lunghe associate sempre, ad ogni regime
alimentare, una regolare attività fisica che unita all’esposizione alla
luce del sole è salute per le ossa.
In presenza di caldo afoso il primo passo consiste nell’introdurre la giusta quantità di liquidi persi in abbondanza con il sudore e
la respirazione in condizioni climatiche più avverse. Se d’inverno
sono sufficienti 1,5-2 litri di acqua al giorno, tale quota va aumentata in estate, specie per le persone anziane che, non percependo
più lo stimolo della sete, risultano molto spesso disidratate. A tal
proposito arriva in soccorso la frutta fresca di stagione, molto
ricca di acqua e di fibra, che permette anche il reintegro di sali
minerali perduti col sudore e l’apporto di vitamine antiossidanti
utili per contrastare i processi di invecchiamento cellulare. Andranno invece evitate le bibite dolci e ghiacciate, e naturalmente
gli alcolici. Esistono cibi che aumentano l’abbronzatura?
No, ma abbronzare in salute si: alcune sostanze contenute nei cibi
(ad esempio la luteina presente nel cavolo, negli spinaci, nei piselli)
possono svolgere un ruolo protettivo nei processi di invecchiamento della pelle, ridurre il rischio di eritemi e salvaguardare la
salute della retina. Saltuariamente, un buon gelato artigianale!
Adriano Marini
Dietista dell’ASSL10
speciale
ESTATE
afa CALDO:
massima attenzione
per anziani e bambini
I consigli del direttore del Dipartimento d’Urgenza, Dino Vido
Alimentazione. Le persone anziane possono non
avvertire il bisogno di bere liquidi, per questo motivo vanno
incoraggiati ad assumere adeguati quantitativi d’acqua possibilmente a temperatura ambiente e non gasata. L’alimentazione
deve essere leggera con cibi facilmente digeribili, privilegiando
frutta e verdura e preferendo piccoli pasti. Sconsigliato l’uso
di superalcolici. Uguale attenzione va posta anche nei bambini,
specie nei lattanti che non possono ancora esprimersi e non
riescono a manifestare il loro bisogno di bere. Bere acqua in
quantitativi insufficienti porta alla disidratazione, quindi, indicativamente, gli adulti devono assumere almeno un litro e mezzo
di acqua al giorno, con ulteriori specifici distinguo per pazienti
che soffrono di patologie particolari.
All’aperto. E’ sconsigliato uscire di casa nelle ore più calde, meglio uscire di mattina presto o nel tardo pomeriggio,
indossando vestiti leggeri e prodotti con tessuti naturali come
cotone e lino; se ci si espone al sole coprire il capo con un
cappello, utilizzare con parsimonia ventilatori e sistemi di condizionamento dell’aria.
Condizionatori. Evitare l’impatto diretto con i flussi
d’aria prodotti dai ventilatori e condizionatori. Questi ultimi
devono essere programmati privilegiando la funzione deumidificante e comunque creando un temperatura casalinga o,
in ufficio, non eccessivamente inferiore rispetto all’ambiente
esterno. Può essere utile fare qualche doccia durante la giornata che da sollievo contro le alte temperature.
In auto. E’ auspicabile non entrare nell’abitacolo della propria auto ed usare subito la massima potenza del climatizzatore: meglio aspettare qualche minuto in modo che
l’abitacolo acquisisca una temperatura confortevole ma non
eccessivamente bassa. L’esposizione diretta con ventilatori e
condizionatori può causare infezioni delle vie aeree o dolori
osteo-muscolari.
CONSIGLI PRATICI
PER AFFRONTARE GLI “IMPREVISTI” DEL MARE
PUNTURA DI PESCE RAGNO O TRACINA
Si contrae in genere al piede, passeggiando sul bagnasciuga. Produce inizialmente un dolore intensissimo e può irradiarsi successivamente verso l’arto. La pelle si arrossisce. Nei casi gravi può
causare un malessere generale, disturbi cardiocircolatori causati
dalla tossina iniettata dal pesce ragno.
Cosa fare. Uno dei metodi più efficaci è immergere l’arto o
il piede in acqua salata, anche di mare, ad una temperatura di
45/50 gradi centigradi, per un’ora. Ciò al fine bloccare le tossine
iniettate. Non applicare acqua fredda, ghiaccio, strofinare con
alcool o grattarsi la parte colpita, così facendo si favorisce la propagazione della tossina.
RICCI DI MARE
Le spine del riccio possono pungere, provocando dolore e bruciore. Molto spesso si spezzano all’interno della pelle
Cosa fare. Lavare la parte colpita con acqua di mare o disinfettante, e togliere la spina dall’epidermide con una pinzetta. Applicare ripetuti impacchi di aceto, che sciolgono la spina. Assicurarsi
che la spina
o una sua parte sia completamente eliminata dalla pelle.
Altrimenti la spina può
“spostarsi” verso
l’interno e provocare infiammazioni
della cute o anche
lesioni dei tessuti
nervosi.
MORSO DI VIPERA
La persona morsa dalla vipera prova un dolore intenso nella
zona colpita, si sente debole e avverte una sensazione di nausea.
Cosa fare. Se la respirazione e il battito cardiaco sono regolari bisogna far stendere la persona ed isolare l’arto colpito dalla
circolazione: si lega con un laccio l’arto colpito, a distanza di circa
cinque centimetri dal morso. Per questo si può utilizzare una
cintura, una striscia di tessuto o di gomma elastica. Lo scopo è
quello di evitare che il veleno invada tutto l’organismo.
La parte morsicata dalla vipera deve essere posta più bassa del
livello del cuore, quindi sia le gambe sia le braccia non devono
essere sollevate o fatte appoggiare a cuscini o ad abiti ripiegati.
E’ preferibile immobilizzare l’arto colpito con una steccatura, per
evitare che il movimento possa diffondere il veleno nell’organismo, più facilmente. Non si deve applicare ghiaccio sulla ferita né
fare un’iniezione di siero antivipera senza il medico, in quanto la
persona potrebbe essere allergica a questa sostanza. La persona
deve essere accompagnata prima possibile al Pronto Soccorso,
evitando affaticamenti. E’ meglio trasportarlo a braccia o in barella fino all’automobile, perché il moto mette maggiormente in
circolazione il sangue e diffonde maggiormente il veleno.
Per evitare ulteriore agitazione è bene sapere che prima che il
morso di vipera produca effetti gravi devono passare almeno
due ore.
9
speciale
ESTATE
ustioni e
scottature leggere
L’ustione è una lesione dei tessuti (specie pelle e
strati profondi) provocata dal contatto con calore
elevato o sostanze chimiche, quali gli acidi, le basi
forti e i solventi.
cosa fare? Dopo essersi lavato le mani, fare scorrere acqua
fredda sull’ustione per attenuare il dolore. Se non si sono
formate vesciche, ungere con olio di vaselina o stendere la
pomata per le ustioni e coprire con garza sterile. Se invece si
sono formate vesciche, coprirle con garza sterile per evitare
il contatto con l’aria e le infezioni sempre possibili. Non applicare pomate né oli. Non asportare la pelle in prossimità delle
vesciche. Attenzione: le ustioni, anche se superficiali, possono
essere pericolose se sono molto estese. In tal caso chiamate
un medico.
VACANZE IN EUROPA:
PORTATEVI LA NUOVA
TESSERA SANITARIA
per una
balneazione sicura...
Dal 1° novembre 2004 è entrata in vigore anche in Italia la Tessera
Europea di Assicurazione Malattia (TEAM). Tale tessera, in possesso di tutti i cittadini residenti ed emessa dall’Agenzia delle Entrate,
permette di usufruire delle cure medicalmente necessarie nei Paesi
UE, dello Spazio Economico Europeo (Islanda, Norvegia e Liechtenstein) e in Svizzera. Le cure vengono erogate alle stesse condizioni
dei cittadini residenti dei Paesi in cui ci si trova. Nel caso in cui venga
richiesto il pagamento delle prestazioni, esiste la possibilità per l’assistito di presentare domanda di rimborso delle spese eventualmente
sostenute (eccetto gli eventuali ticket) alla Asl di appartenenza, al
rientro in Italia. L’eventuale rimborso avviene sulla base delle tariffe
applicate nello Stato membro. Per ulteriori informazioni e per conoscere quali sono i Paesi extra-UE in cui vigono rapporti in convenzione, è possibile consultare il sito www.ministerodellasalute.it
– sezione “cittadini” – Assistenza sanitaria all’estero e stranieri in Italia.
Jirsovà Maria, Franzo Carmen, Moras Paula
Assistenza Internazionale
Cane o gatto
in vacanza?
Serve IL passaporto
La Commissione Europea dal 2003 ha introdotto precise norme
che disciplinano le movimentazioni di piccoli animali (cani, gatti e
furetti) all’interno dell’Unione Europea, prevedendo l’identificazione
mediante microchip o tatuaggio, nonché l’adozione di un passaporto. Per il rilascio del passaporto (il cui costo è 10 euro a carico del
richiedente) non è necessaria la presenza dell’animale a meno che non sia ancora registrato in
BANCA ANAGRAFE CANINA (BAC). La
validità del passaporto corrisponde alla vita
dell’animale, è tuttavia evidente che la mancata segnalazione dell’atto vaccinale sullo
stesso documento, lo rende inutilizzabile nei
Paesi che lo riconoscono. Per quanto riguarda le movimentazioni di piccoli animali verso
Paesi non Comunitari, è necessario far riferimento alle disposizioni legislative in vigore
nei singoli Stati; se questi differiscono dal
regolamento previsto nell’Unione Europea,
al controllo di frontiera verrà richiesto altro
tipo di certificazione. E’ dunque consigliato
che il proprietario dell’animale contatti, prima
10
Un semplice bagno rinfrescante, nel mezzo di una giornata di sole,
può nascondere mille insidie; in alcuni casi mettere a repentaglio la
vita del bagnante. Ecco allora alcuni consigli della Guardia Costiera per una balneazione sicura.
Non fare il bagno se non sei in perfette condizioni psicofisiche; anche se sei un buon nuotatore non forzare il tuo fisico; dopo una lunga esposizione al sole entra in acqua gradualmente; lascia trascorrere
almeno tre ore dall’ultimo pasto prima di fare il bagno; non entrare
in acqua quando è esposta la bandiera rossa; se non sai nuotare
bagnati in acque molto basse; non allontanarti oltre i gavitelli che
delimitano la zona di sicurezza per la balneazione; non allontanarti
dalla spiaggia oltre i 50m usando materassini, ciambelle, galleggianti
o piccoli canotti gonfiabili; evita di tuffarti dagli scogli. Osserva quanto previsto nelle ordinanze per la disciplina delle attività balneari, in
particolare: non recare disturbo alla quiete dei bagnanti (schiamazzi,
giochi, radio a volume elevato); non portare animali sulla spiaggia, ad
eccezione delle zone ove previsto; non montare tende, accendere
fuochi, campeggiare sulla spiaggia.
della partenza, l’ambasciata o il consolato del Paese di destinazione
per richiedere le modalità di esportazione ed eventuali modelli di
certificazione sanitaria previsti. Per i dettagli sulle vaccinazioni e altre
informazioni rivolgersi ai Servizi Veterinari di San Dona’ di Piave: tel.
0421-228151 o 0421-228152, oppure ai Servizi Veterinari di Portogruaro: tel. 0421-396800.
Denis Marchesan - Servizi Veterinari
COSA METTERE
IN VAlIGIA
PER UN VIAGGIO
ALL’ESTERO
Repellenti ed insetticidi contro zanzare ed altri insetti •
Antifebbrili e antidolorifici •Antibiotici a largo spettro
• Piccoli strumenti come termometro, siringhe
sterili, laccio emostatico, forbici • Materiale di
medicazione come disinfettanti, cerotti, garze sterili
guanti monouso •Farmaci antidiarroici • Soluzione reidratanti in caso
di diarrea, in particolare per anziani e bambini • Antispastici in caso di
coliche •Creme solari ad elevata protezione • Disinfettanti per le vie
urinarie • Pomate antibiotiche e cortisoniche • Antichinetosico per il
mal d’aria, mal di mare • Collirio • Antistaminici topici o sistemici per
reazioni allergiche o punture d’insetti
IL VOLONTARIATO
ADESIONI IN CALO
NELVOLONTARIATO
L’ANALISI DEL CSV
In provincia di Venezia le associazioni di volontariato iscritte
al registro regionale sono 352. Di queste, per quanto
concerne il Veneto orientale, 49 si trovano nel mandamento
di Portogruaro e 54 in quello di San Donà di Piave. Le risorse
umane impegnate nel volontariato sono in ribasso.
I dati emergono dalla seconda “Festa del volontariato” che
si è svolta a fine maggio al parco San Giuliano di Mestre
su organizzazione del Centro di Servizio per il Volontariato
(CSV) e del Coordinamento delle Associazioni di Volontariato
della Provincia di Venezia (C.A.V.V.).
La giornata dedicata alle persone che ogni giorno impiegano
gratuitamente il proprio tempo libero per la collettività, è stata
luogo di incontro e di dialogo, ma in particolare un momento
di analisi sullo stato attuale e sul futuro del volontariato. “ Il
Veneto orientale risente purtroppo di una crisi di adesioni
che affligge l’intera provincia di Venezia, le altre province del
Veneto e tutta Italia - spiega il presidente del CSV, Federico
Rigutto-. A fronte di questo il CSV ed il C.A.V.V. stanno
cercando di coinvolgere le scuole, soprattutto le secondarie,
per invogliare i ragazzi a far parte della grande famiglia del
volontariato. Perché è importante più che mai, in questo
Alcuni partecipanti alla
“Festa del volontariato” di Mestre
momento, invertire la tendenza e reperire nuove risorse
umane a fronte di una richiesta di bisogni sociali crescente tra
la popolazione”. Per il mondo del volontariato si prospetta
un futuro austero: “I nostri programmi -continua Riguttodipendono dai fondi erogati dalle fondazioni bancarie. Ebbene
nel 2010 l’entità dei fondi sarà in calo dal 50 al 60%, per
il prossimo futuro il nostro coordinamento punterà quindi
ad una organizzazione del volontariato tesa al risparmio e
al taglio di ogni possibile sperpero”. In questo contesto il
CAV prevede una sola soluzione per mantenere più efficace
possibile il lavoro del volontariato: “Far rete, creare progetti
congiunti tra le associazioni in modo da poter operare ad
ampio raggio -conclude Rigutto-. L’unione farà la forza. Solo
così il mondo del volontariato, che conta su tantissime
persone straordinarie, potrà superare gli attuali momenti di
crisi economica e di risorse umane”.
“ABITARE POSSIBILE”
UNA NUOVA STRUTTURA
PER I DISABILI A FOSSALTA DI PIAVE
Si chiama “Abitare Possibile” e non è un concetto astratto.
A Fossalta di Piave sarà una realtà a partire dal prossimo
autunno, periodo in cui inizierà la costruzione di una struttura
innovativa destinata ad ospitare persone disabili parzialmente
autonome.
Il progetto, già finanziato con 150 mila euro dalla Regione
Veneto, è un’iniziativa dell’associazione “La Casa Rossa” e prevede la costruzione di 18 unità abitative su un’area di 6000
metri quadrati adiacenti all’attuale sede di via Lampol. Al suo
interno il disabile avrà la possibilità di vivere in autonomia con
l’utilizzo della domotica (scienza che studia tecnologie atte
a migliorare la qualità della vita), di servizi in comune come
la cucina e la lavanderia, e la possibilità di poter condividere
l’abitazione con un genitore.
“Il progetto- spiega la presidente dell’associazione, Anna
Botter- è dedicato alle persone adulte con disabilità psicofisica. E’ finalizzato a dar loro autonomia sociale e se possibile
lavorativa: in questo consiste la grande innovazione. Le unità
abitative modulari rappresentano una soluzione privilegiata
per queste finalità, mentre le parti comuni consentono
l’acquisizione di una prima esperienza comunitaria,
indispensabile per giungere all’inclusione sociale”.
A breve nascerà un gruppo di lavoro composto dai Comuni
che aderiscono al progetto, i quali potranno acquistare il
diritto di abitazione sia come Amministrazione che per il
privato. A settembre dovrebbe iniziare la costruzione delle
prime 4 unità abitative. “Abitare Possibile” sarà la terza
struttura gestita dall’associazione La Casa Rossa O.N.L.U.S. e
“Persona Giuridica Privata”, una realtà che opera a Fossalta
di Piave dal 1985 con un centro diurno per il recupero e la
riabilitazione socio-educativa dei disabili; dal 2004 anche con
una comunità alloggio per l’accoglienza temporanea e a lungo
termine.
“Possiamo dire con orgoglio-conclude Anna Botter- che
grazie alla collaborazione dei Comuni, dell’ASSL10 e di tante
persone credono nel nostro impegno, si concretizzano i sogni
iniziati 24 anni fa, quando iniziammo tutto questo per aiutare i
disabili che venivano considerati solo un peso per la società”.
11
dai comuni
a caorle:
UN CONTRIBUTO ECONOMICO
ALLE FAMIGLIE NUMEROSE
Riconoscendo il ruolo centrale della famiglia come elemento
fondante della società, l’Amministrazione comunale di
Caorle è impegnata nel sostegno dei nuclei numerosi. Per
questo motivo, ed in riferimento alla deliberazione della
Giunta Regionale del 9 dicembre 2008, abbiamo redatto e
presentato in Regione un progetto a sostegno delle famiglie
numerose che prevede, in via sperimentale, l’abbattimento
di una serie di costi a cui devono far fronte quotidianamente.
Per quanto riguarda i nuclei con figli in età scolare, il Comune
sta già attuando la riduzione del 50% sul costo del buono
mensa a partire dal secondo figlio, l’esenzione totale del
costo per l’abbonamento scolastico a partire dal terzo figlio,
l’abbonamento gratuito ai possessori della tessera “fasce deboli”,
per tutti i servizi di trasporto urbano e scolastico e la riduzione
della tariffa del centro estivo a partire dal secondo figlio.
A Caorle 7 nuclei familiari hanno un numero di figli pari o
superiore a quattro, altri 67 hanno un numero di figli pari
a tre. Pertanto 74 nuclei familiari sono interessati a questo
progetto di sostegno economico.
Il Comune intende dunque integrare il reddito percepito
qualora questo non raggiunga la soglia del “Minimo Vitale”
stabilito in misura pari alla pensione sociale. Il tutto attraverso
contributi economici che permetteranno di abbattere costi
come: l’addizionale comunale IRPEF; il trasporto scolastico e
pubblico; la frequenza a centri estivi e grest, la partecipazione
a campi scuola, viaggi di istruzione; l’iscrizione ad associazioni
culturali e sportive; spese mediche non riconosciute dal
Servizio Sanitario Nazionale, spese per la partecipazione a
corsi didattici ed infine per la tariffa di igiene ambientale (TIA).
E’ stimato che l’intervento a sostegno potrà essere definito in
almeno 800 euro a famiglia e pertanto il valore economico
complessivo del progetto sarà di 59.200 euro, di cui 17.000
finanziati recentemente dalla Regione Veneto. In verità ci
attendevamo un contributo economico maggiore da parte
della Regione, anche in considerazione del fatto che le casse
comunali non ci consentono di arrivare alla totale copertura
del progetto. Cercheremo tuttavia di spalmare questo
contributo economico in modo da soddisfare le aspettative
delle famiglie che rappresentano il caposaldo di questa nostra
società.
Luca Antelmo
Assessore ai Servizi alla Persona - Comune di Caorle
I NOSTRI SERVIZI
PRESSO I COMUNI DI:
JESOLO, CEGGIA, ERACLEA E TORRE DI MOSTO
• Raccolta porta a porta
• Raccolta rifiuti stradale
• Spazzamento e lavaggio strade
• Pulizia dell’arenile
GESTIONE IMPIANTI:
• Gestione Ecocentro di Jesolo
• Gestione Ecocentro di Eraclea
• Gestione Stazione di Travaso di Jesolo
• Gestione Discarica Piave Nuovo di Jesolo
GESTIONE Tariffa Igiene Ambientale
• per i Comuni di Jesolo ed Eraclea
NUMERI UTILI
SEDE AMMINISTRATIVA
UFFICIO T.I.A.
Sportello T.I.A. di Eraclea
Orario di apertura al pubblico
Orario di apertura al pubblico
Nuovi orari Ecocentro di Jesolo
dal lunedì al venerdì
dalle 9.00 alle 13.00
martedì dalle 15.00 alle 18.30
giovedì dalle 08.45 alle 13.00
venerdì dalle 10.30 alle 14.45
lunedì, mercoledì e giovedì
dalle 13.00 alle 16.00
sabato dalle 13.00 alle 15.00
martedì e venerdì chiuso
piazza Brescia 10/c, Jesolo Lido
Tel. 0421/372708
12
Piazza Brescia 5, Jesolo Lido
Tel. 0421/371500
presso Municipio
martedì dalle 8.45 alle 12.00
all’estero
le interviste a...
... antonio pulella
Antonio Pulella, specialista in Pediatria, Ginecologia e Ostetricia, è direttore dell’Unità Operativa Complessa di Pediatria nell’ospedale di Portogruaro. Dal 2 dicembre 2008 al 6
marzo 2009 è stato richiamato alle armi per partecipare nel
sud del Libano alla missione UNIFIL (United Nations Interim
Force in Lebanon). Come previsto dalla Risoluzione del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite lo scopo della missione
(tutt’ora in corso) è riportare il Libano ad una situazione di
pace e sicurezza; stabilire le condizioni necessarie per un accordo permanente di “cessate il fuoco”.
Dottor Pulella, qual è stato il suo ruolo nella missione?
Curare i bambini residenti nel territorio di competenza della Brigata Pozzuolo del Friuli. Prima di allora non era mai successo che
un pediatra fosse impegnato in questa missione. Io avevo tuttavia già operato all’estero: tra il 1989 ed il 1990 in Mozambico,
nell’ambito di un programma di cooperazione materno-infantile
gestito dall’Istituto Burlo Garofolo di Trieste.
Quale realtà ha trovato in Libano?
Nel sud del Libano il sistema sanitario ha una struttura estremamente debole e la diseguaglianza contribuisce a creare difficoltà
nell’accesso ai servizi, oltre al lavoro pratico ho quindi dovuto
cogliere l’essenza dei problemi e delle patologie, restando strettamente legato alla realtà, analizzando i bisogni primari.
Quanti bambini ha curato?
Ho visitato circa mille bambini che raggiungevo in due orfanotrofi,
in un centro per diversamente abili ed in vari ambulatori distribuiti nei paesini più poveri. A loro e alle loro famiglie ho cercato di
dare risposte, di trasmettere ciò
che della nostra cultura medica fosse esportabile. Ho
anche ricevuto tanto, dai
loro sorrisi, dalle espressioni di gratitudine.
Ci sono mai stati momenti di tensione?
Ci sono stati alcuni
momenti di altissima
tensione quando tra il
sud del Libano e Israele c’è stato uno scambio di fuoco, abbiamo
continuato a svolgere
indefessamente il nostro
compito senza paura. La
presenza del contingente
militare ha impedito che la
tensione evolvesse in un nuovo fronte bellico.
Come ha giudicato
l’Esercito italiano il suo lavoro?
Posso dire con soddisfazione di aver riscosso unanimi consensi
ed apprezzamenti. L’impiego del pediatra ha contribuito ad accrescere il prestigio del contingente militare italiano nel contesto
internazionale, alla fine della missione sono stato insignito di un
encomio.
...valeria drigo
Valeria Drigo lavora come infermiera nell’unità di Terapia Intensiva dell’ospedale di Portogruaro. Dal 24 settembre 2008
al 5 marzo 2009 è stata in Sudan dove, nell’ambito di una
missione umanitaria coordinata da Emergency, ha prestato
servizio nel centro di cardiochirurgia di Soba, ospedale a circa
20 km dalla capitale Khartoum.
Valeria, com’è nata questa esperienza?
“E’ nato tutto da alcuni conoscenti che mi avevano raccontato
la loro grande esperienza. Ho capito che avrei potuto sostenerla
anch’io, che potevo aiutare chi
è sfortunato, che poteva
essere anche una grande
opportunità personale.
A quel punto mi sono
lanciata”.
Che realtà ha trovato in Sudan?
“C’è una realtà fatiscente, moltissima povertà
a cui non ci
si abitua mai.
Dai sudanesi
abbiamo però
molto da impa-
rare: sono persone socievoli, solari, cercano sempre di farti sentire
a casa tua perché sei un loro ospite”.
Come si svolgeva il proprio lavoro?
“Lavoravo la maggior parte del tempo nella terapia intensiva di
Cardiochirurgia. Non ho mai lavorato così tanto: turni lunghissimi, senza sosta. Lì c’è tantissimo da fare: nessuno noi si è mai
lamentato. Straordinarie anche le attrezzature a disposizione:
Emergency ha costruito un ospedale all’avanguardia anche per
i canoni occidentali, utilizza metodi di lavoro ed apparecchiature
di ultimissima generazione.
Cosa è cambiato in lei dopo il ritorno dal Sudan?
“E’ cambiato tantissimo sul piano personale. Ora vedo le stesse
cose che ho lasciato prima di partire con un punto di vista molto
diverso, le affronto anche in modo diverso, ricordando che c’è
tantissima gente che vive solo per mangiare”
Momenti di paura?
“Qualcuno, quando, di tanto in tanto, ci consigliavano di non uscire in serti periodi serali. Devo però dire che non abbiamo corso
nessun pericolo”.
Momento difficili?
“Purtroppo quanto per alcuni bambini sapevi che non ci sarebbe
stato più nulla da fare”.
Rifarebbe questa esperienza?
“Perché no. Possibilità permettendo non lo escludo. Queste persone, queste operazioni umanitarie, hanno bisogno del contributo
di tutti”.
13
dai lettori
LA VOCE
DEI LETTORI
L’ASSESSORE REGIONALE
ALLE POLITICHE SANITARIE
RISPONDE AD UN NOSTRO LETTORE
In seguito alla pubblicazione di una lettera inviata a “10 in Salute”da Donatella B. di Portogruaro, in cui
la lettrice segnalava la prescrizione insufficiente di aghi per gli insulonipendenti, è arrivata la risposta dell’Assessore
Regionale alle Politiche Sanitarie Sandro Sandri. Riportiamo in seguito uno stralcio della lettera pervenuta lo scorso maggio.
“La problematica da Lei sollevata circa la mancata completa copertura assistenziale nell’erogazione dei presidi
destinati alla somministrazione dei farmaci per i pazienti costretti a diversi somministrazioni giornaliere di insulina
richiede infatti un intervento più immediato a modifica delle disposizioni regionali vigenti. A tal fine è stato costituito
ed ha operato, nei mesi scorsi, un tavolo di lavoro costituito da clinici diabetologi e da operatori delle Aziende
Sanitarie che ha discusso le criticità riscontrate nelle attuali disposizioni ed ha proposto delle modifiche per adeguare
l’assistenza affinché tutti gli assistiti, pur nelle diverse e anche meno frequenti forme di diabete di cui sono portatori,
possano ricevere assistenza adeguata. Nelle prossime settimane sottoporrò all’approvazione della Giunta Regionale
il provvedimento che, a conclusione dell’istruttoria espletata e a recepimento delle proposte del tavolo tecnico
possa rendere operative le nuove disposizioni, in base alle quali vi sarà adeguata risposta anche ai Suoi bisogni”.
Sandro Sandri
Assessore Regionale alle Politiche Sanitarie
Inviateci lettere, domande, suggerimenti, a:[email protected] oppure scriveteci a questo indirizzo:
“10 in Salute” c/o ASSL 10, Piazza De Gasperi 5, 30027 San Donà di Piave (Ve).
Pubblicheremo i vostri interventi sul prossimo numero. Le lettere anonime non saranno prese in considerazione.
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ribassi
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mese
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e
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dallaneldottoressa
Patrizia
ribassicome
sono testimoniato
entrati in vigore
mese di marzo
e sono
la manifestazione
che l’azienda
Ragazzo, Responsabile
della Sezioneconcreta
Controllodell’attenzione
e Sviluppo Tecnologico
la manifestazione concreta dell’attenzione che l’azienda
dei Processi, che rivolge
si occupa
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utenti.qualità dell’acqua nei suoi molteplici
rivolge agli utenti.
azienda servizi integrati
aspetti.
Più precisamente sono stati stabiliti ribassi per le tariffe
precisamente
sono stati
stabiliti
ribassi
per le tariffe
Soggetta all’attività di direzione e
- Dottoressa, madièPiù
vero
che l’acqua
beviamo
viene
controllata
progettazione
per che
conto
terzi, diminuite
del 30%, e
coordinamento della Piave Servizi S.c.r.l.
di progettazione
per conto
terzi,si diminuite
deluna
30%, e
tutti i giorni? Certo,
questo
la nostra
azienda
è dotata
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per iper
costi
dell’allacciamento
alla rete
aziendale,
per i
per ialtamente
costi dell’allacciamento
alla
rete eaziendale,
per i
sezione - con laboratori
qualificati
per
la
gestione
il
controllo
quali si è attuata una diminuzione del 10%. Sono stati,
quali si è attuata una diminuzione del 10%. Sono stati,
dell’intero processo di potabilizzazione.
inoltre, eliminati i contributi che gli utenti pagavano per
inoltre, eliminati i contributi che gli utenti pagavano per
- Quali controlli vengono effettuati?
le spese dinei
contratto
(25 )die produzione
per le autorizzazioni
allo
Vengono effettuate analisi sia chimiche che microbiologiche
diversi punti
(risorsa di allo
le spese di contratto
(25 ) e per le autorizzazioni
scarico
fognario
delle
utenze
ad
uso
domestico
(100
).
Soggetta
all’attività
di
direzione
e
coordinamento
della
Piave
partenza,
fasi didi direzione
potabilizzazione
e consegna
con
frequenza
in funzione
scarico
fognario
delle giornaliera
utenze ad uso
domesticodella
(100 ).
Soggetta all’attività
e coordinamento
della Piave finale)
Servizi S.c.r.l.
Queste
importanti
novità
sono
state
presentate
significatività. Inoltre
negli
ultimi anni, per escludere Queste
alterazioni importanti
qualitative alnovità
rubinettosono
i controlli
sonopresentate
stati
Servizi
S.c.r.l.
state
dei Comuni
soci del 10lemarzo
2009
estesi anche alle reti domestiche, presso “utenzenell’assemblea
sentinella”
individuate
per
rappresentare
diverse
nell’assemblea dei Comuni soci del 10 marzo 2009
durante
la
quale
è
stato
approvato
il
budget
per
l’anno
tipologie di acqua fornita nel territorio.
durante la quale è stato approvato il budget per l’anno
2009. Ovviamente! Il nostro lavoro garantisce un‘acqua
- Un’ultima battuta, ma lei beve l’acqua del rubinetto?
2009.
di buona qualità e non solo conforme ai limiti di legge. Le assicuro che l’acqua che beviamo, come si può
confrontando
i dati
forniti-inspiega
bollettail e
nel nostro Luigi
sito, èd’Elia
del tutto
a quella imbottigliata.
“Un verificare
importante
obiettivo per
il 2009
Presidente
- èparagonabile
quello di proseguire
il miglioramento
“Un importante obiettivo per il 2009 - spiega il Presidente Luigi d’Elia - è quello di proseguire il miglioramento
dell’efficienza organizzativa per garantire all’utenza un servizio a minor costo, assicurando la qualità della
dell’efficienza
organizzativa
garantire
all’utenza dell’azienda,
un servizio Comm.
a minorLuigi
costo,
assicurando
la qualità
“L’acqua distribuita
da A.S.I.per
– dichiara
il Presidente
d’Elia
- dimostra che
scelte della
prestazione”.
prestazione”.
strategiche in termini di tecnologie e competenze sono strumenti indispensabili di garanzia e qualità”.
CONTATTI
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TELEFONO: 0421.4811
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FAX : 0421.44196
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www.asiservizi.it
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SportellodidiSan
San Donà
Donà di
Sportello
di Piave
Piave
Via
Sauro,
21: Donà di Piave
Sportello
di San
Via
N.N.Sauro,
21:
Da
lunedì
giovedì
Via
N. Sauro,
21: :: 8.30
Da
lunedì
aagiovedì
8.30 -12.30
-12.30| |
15.00
-16.00
Da lunedì
a giovedì : 8.30 -12.30 |
15.00
-16.00
Venerdì
: 8.30 - 12.30
15.00 -16.00
Venerdì
: 8.30 - 12.30
Venerdì : 8.30 - 12.30
Sportello
di di
Jesolo
Sportello
Jesolo
Via
Mameli:
Sportello
Via
Mameli:di Jesolo
Lunedì,
mercoledì, venerdì: 8.30 - 11.30
Via Mameli:
Sportello
di Caorle
Sportello
di Caorle
Loc. Loc.
Ponte
Bilancia:
Sportello
di
Caorle
Ponte
Bilancia:
MartedìLoc.
e giovedì:
- 11.40
Ponte 8.40
Bilancia:
Lunedì, mercoledì, venerdì: 8.30 - 11.30
Lunedì, mercoledì, venerdì: 8.30 - 11.30
Martedì e giovedì: 8.40 - 11.40
Martedì e giovedì: 8.40 - 11.40
il glossario
Lo sapevi che
Deficit neurologi focali. Per “Focale” si intende che il sintomo
è riferibile ad un deficit dovuto ad una lesione di una determinata zona del cervello che riceve sangue da una specifica arteria
celebrale.
Per diagnosi precoce si intende la diagnosi effettuata nella fase
iniziale di sviluppo della malattia. L’individuazione precoce di una
malattia tumorale offre, oltre che maggiori possibilità di cura, anche di attuare interventi meno aggressivi e quindi garantire una
migliore qualità della vita. Esempi di metodiche utilizzate per formulare una diagnosi precoce sono: la mammografia per il tumore
della mammella; il pap-test per il tumore al collo dell’utero; la
a cura di Ornella Moretto
colonscopia per il tumore dell’intestino; l’analisi della cute per il
tumore della pelle.
Il polipo è una formazione che ha l’aspetto di un peduncolo in
genere a carattere infiammatorio circoscritto alla mucosa. Spesso
si presenta sulla mucosa nasale, uterina, intestinale. Può essere definita come una lesione pre-tumorale anche se con un’aspettativa
bassa di trasformarsi in maligna.
La carotide è un’arteria situata ai lati del collo che porta il sangue dal cuore alla testa.
angolO
del sorriso
“LA LINGUETTA”
Piccolo trucco di magia, semplice semplice…
Non vi serve nessun tipo di materiale, basta semplicemente il dito
indice e la vostra faccina.
Schiacciando il naso con il dito, dalla bocca uscirà la vostra linguetta…
Tirando l’orecchio destro la linguetta si sposterà a destra, schiacciando il naso la lingua ritornerà al centro… se invece tirate l’orecchio
sinistro la lingua si sposterà a sinistra, per riportarla al centro altra
schiacciatina al naso e per farla sparire? Tirate il “sottomento” e la
lingua ritornerà nella vostra bocca! Voglio dire che, anche se il dolore
del mondo ci fa male, dobbiamo mantenere l’amore e la pace nelle
nostre vite. Dobbiamo cogliere ogni opportunità per gridare il nostro
entusiasmo. Siate esempio di gioia.
Patch Adams (Salute)
a cura di
giochidifantasia
PAZ-ZOO!
Questo è un gioco di fantasia. Bisogna inventare degli animali
strani, nati dall’unione di due animali diversi. Per ciascuno di loro
bisogna poi inventare un nome.
ESEMPIO:
LEORAFFA = leone+ giraffa: è un animale con la pelliccia, la
criniera e un collo lungo lungo!
GALLURO = gallo + canguro: ha la cresta e il becco, salta e fa
chicchiriccì… ma ha anche il marsupio sulla pancia per i cuccioli!
COCCORCELLO = coccodrillo + porcello…
La variante potrebbe essere di dire che si è andati in uno zoo
un po’ particolare e far indovinare alla gente l’ipotetico verso di
questi strani animali.
barzellette
Un uomo è andato dal dottore che gli ha dato sei mesi di vita.
Poiché l’uomo non era in grado di pagare l’intera parcella, il medico gli ha dato altri sei mesi di vita
(Milton Berle)
Da medico di famiglia..
“Dottore, ho una diarrea spaventosa”.
“Ha provato con un limone?”.
“Certo, ma appena lo tolgo ricomincia !”.
“Le avevo consigliato un grappino e poi un bagno caldo, per il
suo raffreddore.
Perché non ha seguito la mia prescrizione?”.
“L’ho seguita dottore, ma il bagno caldo non ce l’ho proprio fatta
a berlo tutto!”
Il celebre chirurgo al suo nuovo assistente che sta eseguendo per
la prima volta una operazione:
“No, no! Si tratta di una semplice appendicite …rimetta tutta
quella roba dove l’ha trovata!”
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ANTIFURTO
ANTINCENDIO
TVCC
RIVELAZIONE FUGHE GAS
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OG 11 class. 1^ OS 30 class. 3^
OS 05 class. 2^