PERSONAGGI ILLUSTRI IN TERRA D’ABRUZZO CIPOLLONE MATTIA (1837-1905) Musicista e religioso Mattia Cipollone nacque a Taranta Peligna il 12 aprile 1837 da Quirico e Marianna Zulli. A causa di motivi lavorativi del padre, noto organista e costruttore di strumenti a tastiera, tornò a Lanciano dove visse nel quartiere di Civitanova. Poche sono le testimonianze sull’infanzia di Mattia ma la tradizione locale ricorda che egli apprese i primi rudimenti dell’arte e dei suoni in ambito familiare e frequentò la cappella musicale della Santa Casa del Ponte, istituzione presente a Lanciano nel XII secolo. Tra il 1857 e il 1860 compose per la sua città delle ballate musicali (La Vergine Lucia, Credo a tre voci, Christus et Miserere, Stabat Mater, Miserere e Sinfonia funebre). Dopo alcuni anni trascorsi nel seminario dei chierici, Mattia si trasferì a Napoli dove nel regio conservatorio di musica di San Pietro a Majella studiò e ottenne il diploma di contrappunto e composizione sotto la guida di Saverio Mercadante e Nicola De Giosa. Dopo le prime esperienze artistiche nel 1860 il suo nome venne inserito nella “Gazzetta Musicale” di Napoli e dal 1865 entrò nell’istituzione musicale cittadina “Il circolo artistico musicale di Napoli” e pubblicò due lavori di genere sacro (un canto per pianoforte “Salve Regina” e le “Armonie per organo in stile ligato”). A lui si devono la composizione di “Ninna nanna a Gesù bambino”, “Inno a San Raffaele”, “La fantasia originale per due violini e pianoforte”, “La cantata di Tobia”, “La messa tempore secondi cholere morbi” e “Dixit dominus e magnificat”. CIPOLLONE MATTIA (1837-1905) - Musicista e religioso PERSONAGGI ILLUSTRI IN TERRA D’ABRUZZO Mattia non abbandonò mai i contatti con la sua terra natale: tornò a Lanciano nel 1864 in occasione della morte del padre e nello stesso anno compose “Messa”, una sinfonia per coro e orchestra sui versi di Francesco Vicoli. Dopo essere rientrato nel capoluogo campano fu chiamato a Palermo dove rimase per circa due anni. Nel 1868 rientrò in Abruzzo e soggiornò a Sulmona, dove venne nominato maestro di cappella della Chiesa della SS. Annunziata, con salario annuo di 425 lire, e fu prescelto come insegnante di musica del collegio Ovidio e dell’Istituto Magistrale femminile di San Cosimo. Ottenne due importanti riconoscimenti che gli permisero di ritagliare uno spazio nel panorama musicale nazionale: uno come compositore onorario della Pontificia Congregazione e Accademia dei maestri e professori di musica di Roma (22 gennaio 1869) e come compositore onorario dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia di Roma (3 maggio 1869). Dopo tanto lavoro e vari riconoscimenti in campo musicale, una vita agiata e numerose frequentazioni dei salotti aristocratici, Mattia fu attratto dalla vita monastica. Nell’estate del 1882 si congedò da tutti gli incarichi e si trasferì a Perugia nel convento di Monteripido, per assecondare la vocazione religiosa. La tradizione ricorda che “l’anno prima a causa di una lunga e misteriosa agonia dello spirito”, Mattia chiese di essere ammesso nell’ordine dei francescani e vestì le sacre lane il 16 luglio 1882 e circa un anno dopo, il 19 maggio 1883, fu ordinato sacerdote con il nome di padre Cristoforo da Lanciano e nominato maestro della cappella della Basilica di Santa Maria degli Angeli. Mattia da questo momento in poi, si dedicò completamente alla composizione musicale di genere sacro e religioso, in modo particolare di brani per organo (circa tremila). A causa di una febbre infettiva il 9 ottobre 1905, lasciò Santa Maria degli Angeli per trovare conforto e riposo nel convento perugino. Nel giro di pochi giorni le sue condizioni peggiorarono e il 13 ottobre morì a causa di una emorragia celebrale. CIPOLLONE MATTIA (1837-1905) - Musicista e religioso PERSONAGGI ILLUSTRI IN TERRA D’ABRUZZO Opere principali: Saggi: • Sulla Musica Contemporanea. Opinioni, Tipografia Municipale Angeletti, Sulmona 1873; Composizioni musicali: • Ballata la Vergine Lucia. Poesia di F.D. Guerrazzi nella Battaglia di Benevento, capit.XXII, Musica di Mattia Cipollone, 1857; • Christus et Miserere, 1859; • Stabat Mater, 1859; • Inno al glorioso Apostolo San Tommaso protettore di Ortona a mare, 1861; • Ester. Azione drammatica da cantarsi a Chieti nella festività di Maria Santissimo del Rosario il giorno 2 ottobre 1864, poesia di Vincoli Francesco, musica Cipollone Mattia, Del Vecchio stabilimento tipografico e litografico, Chieti 1864; • Messa a piena orchestra, 1864; • Eugenia D’Albassini, opera di Caimpoli Domenico, Sulmona 1876; • L’Avemmaria della sera; • Antifona di Santa Cecilia, 1882; • 22 pastorali per le messe della festa del Santo Natale estratte dalla grande collezione di sonatine per organo (per Santa Maria degli Angeli di lanciano) 1898; • Messa semi, liturgica, 1905; • Antifona o Sanctissima anima; • Antifona Salve Sancte Pater; • Armonie per organo in stile ligato, Del Monaco, Napoli; • Bel patire; CIPOLLONE MATTIA (1837-1905) - Musicista e religioso PERSONAGGI ILLUSTRI IN TERRA D’ABRUZZO • Benedictus a basso solo; • Canzone sulla passione di Maria; • Decimo primo Albo, 21 sonatine per organo composte da padre Cristoforo da Lanciano (musica per offertori, elevazioni e comunioni); • Le sette parole dell’agonia di Nostro Signore Gesù Cristo; • Melodie romantico-sacre per organo od harmonium, Venturini tipografia, Firenze-Roma. CIPOLLONE MATTIA (1837-1905) - Musicista e religioso