GINGKO BILOBA GINGKO BILOBA Un albero

GINKO
(Ginkgo Biloba da pianta fresca in idromele)
SCHEDA TECNICA RISERVATA AGLI ADDETTI DEL SETTORE
(Medici, Farmacisti, Erboristi diplomati, ecc.)
GINGKO BILOBA Un albero medicinale
".Testimonianze fossili indicano, infatti, che questa pianta era
presente sulla Terra da oltre cento milioni di anni: è l'unica specie
sopravvissuta di una famiglia di piante diffuse nel giurassico,
all'epoca dei grandi dinosauri. Poco si conosce della flora preistorica,
ma per certo si sa che le prime piante portatrici di semi
(gimnosperme) apparvero sulla terra oltre 350 milioni di anni fa,
erano senza fiori e non davano frutti. Di queste piante oggi rimangono
tre gruppi: le conifere (pini, abeti, larici, ginepri, cipressi e le
sequoie), le cicadee (piante tropicali e subtropicali) e le ginkgoine, o
meglio il ginkgo, una pianta prodigiosa che dopo centinaia di milioni
di anni sopravvive grazie alle sue notevoli capacita' di
adattamento. Conosciuto con il nome scientifico di Salisburia
Adiantifolia, il Gingko una volta era diffuso in tutto l'emisfero nord ma, nonostante l'intenso
freddo dopo l'era glaciale era ancora presente in Cina, Giappone e Corea. Per questo motivo
viene impropriamente chiamato "fossile vivente" mentre sarebbe piu' corretto parlare di un
albero dalle grandissime capacita' di resistenza e adattamento. Infatti oltre che al freddo
resiste alla siccita', e' immune agli insetti, ai funghi e a ogni specie di parassiti oltre che
all'inquinamento atmosferico e industriale. Da sempre comune in Oriente, la pianta arriva in
Europa, per la precisione in Inghilterra, solo a meta' del XVIII° secolo e piu' tardi viene
piantato in America dove in principio, grazie alla sua bellezza e' coltivato essenzialmente a
scopo ornamentale in parchi, giardini e orti botanici. Attualmente, nella Carolina del Sud e
nel Maryland esistono migliaia di ettari di piantagioni destinate alla produzione di foglie di
gingko per uso medico e cosmetico.Le proprieta' terapeutiche della pianta sono leggendarie
e la storia della medicina annovera gli estratti delle foglie di gingko fra i primi rimedi usati
dall'uomo. Per i cinesi la forma bilobata delle foglie, da cui il nome Gingko Biloba, 3000
anni avanti Cristo rappresentava la compresenza dello yin e dello yang, le due forme di
energia che governano la vita dell'uomo, delle cose e della natura. In Giappone simboleggia
autorita' e compare sugli stemmi nobiliari e su costumi dei lottatori di sumo. Gli antichi
fitoterapeuti orientali usavano l'estratto come tisana contro l'asma, i geloni e per i problemi
circolatori. Anche in India, da secoli, si ha notizia del "soma" o elisir di longevita', la cui
composizione vede presenti in grandi quantita' le foglie di gingko biloba. Se il Gingko
biloba e' da secoli una delle pianti piu' importanti e prestigiose della tradizione curativa
orientale, e' solo da qualche decennio che e' diventato oggetto di una importante attenzione
scientifica della farmacopea occidentale. Originario della Cina, scomparve quasi duemila
anni fa a causa dell'espansione di tante coltivazioni, ma fu salvato dai monaci buddisti che
lo consideravano un albero sacro e lo coltivavano nelle vicinanze dei loro templi.Alle
temperature elevate il ginkgo biloba secerne una resina che ritarda la combustione; si pensa
che la proprietà di proteggere dal fuoco sia anche una delle ragioni per cui specialmente in
Cina ed in Giappone questi alberi circondano ancora oggi i templi buddisti. Si racconta che
quando nel 1945 sul Giappone si scateno' la furia dei bombardamenti atomici un vecchio
Gingko che si trovava all'esterno dell'Osservatorio di Hiroshima ando' completamente
carbonizzato. Qualche giorno piu' tardi, pero', dai resti del tronco sorgeva un bocciolo
vigoroso e gia' colorato. Le sue foglie sono usate dall'antica medicina cinese da migliaia di
anni. Il tè fatto con esse è considerato un tonico per la mente, le dà vigore; ed è apprezzato
soprattutto dai cinesi più anziani.
INDICAZIONI:
Azione vasodilatatrice, Migliora la circolazione sanguigna del
cervello, Azione antiossidante contro i radicali liberi,
Favorisce la circolazione microcapillare periferica.
In questi ultimi anni nel mondo scientifico c'è un grande interesse per lo
studio delle proprietà medicinali del ginkgo biloba. Si è costatato che
l'estratto delle sue foglie ha un'azione vasodilatatrice, provoca un aumento
dell'apporto di sangue e di ossigeno al cervello, migliora complessivamente
il funzionamento della mente e favorisce la circolazione microcapillare
periferica. Le foglie sono ricche di flavonoidi, terpeni, vitamina C e di
carotenoidi simili al betacarotene, principi dalle proprietà antiossidanti,
utili per combattere i radicali liberi. I farmaci a base di questa pianta si assumono per via orale e sono ben tollerati
perché praticamente privi di tossicità. Recentemente una grande azienda fitofarmaceutica europea ha realizzato un
grosso impianto di questi alberi nel Sud Carolina (Usa), e gli estratti ricavati dalle foglie li commercializza in America e
in Europa. Il ginkgo biloba è un albero dioico: esistono di esso, piante che portano solamente fiori maschili e piante che
portano solamente fiori femminili, esso può raggiungere i 30 metri d'altezza, cresce lentamente, e secondo gli studiosi
potrebbe vivere migliaia d'anni e per questo è chiamato "l'albero dell'eterna giovinezza .
La scoperta dei principali principi attivi indicati con il nome di gingkolidi e rappresentati da
flavonoidi e diterpeni, ha dato luogo alla realizzazione di numerose ricerche nell'ambito di diverse
patologie e alla pubblicazione di nuovi dati sulle molteplici proprieta' terapeutiche della pianta.
Hofferberth, in uno studio in doppio cieco, ha dimostrato che con un estratto dalle foglie di Gingko
Biloba standardizzato a contenere il 24% di flavone-glicosidi e il 6% di terpenoidi, si ottengono
notevoli risultati nella cura di molti sintomi associati all'invecchiamento e al deterioramento
neurologico che si manifesta nelle prime fasi della malattia di Alzheimer. Il Prof. Med,
dell'Universita' tedesca di Nuernberg ha valutato la variazione della memoria a breve termine
dimostrando che l'estratto di Gingko Biloba produce un miglioramento statisticamente significativo
a partire dalle prime settimane di trattamento rispetto al placebo. Nel 1983, i ricercatori dell'Istituto
Henri Beafour hanno dimostrato che i gingkolidi sono dei potenti antagonisti recettoriali specifici
del PAF (Fattore di attivazione piastrinico), un importante mediatore fosfolipidico dei processi
infiammatori, prodotto da diverse cellule (neutrofili, eosinofili, monociti, macrofagi, piastrine,
cellule endoteliali) che e' implicato anche in diverse patologie fra cui lo shock, l'allergia, l'ischemia,
l'asma, i disordini del sistema immunitario e nervoso e in caso di alterazioni della microcircolazione
sanguigna e linfatica. Negli Stati Uniti, i nutrizionisti consigliano il ricorso a un estratto di foglie di
gingko biloba in caso di depressione lieve, impotenza, sclerosi multipla, malattia di Parkinson e
sindrome pre-mestruale.
Ben conosciuta infine l'azione anti-radicali liberi che rende questo prodotto un ottimo strumento per
contrastare i danni tipici da stress ossidativo, in particolare quelli tipici dell'invecchiamento e del
photoaging
Il prodotto GINGKO non è un farmaco ed è costituito dall’estratto delle foglie di GINGKO BILOBA , le cui
proprietà terapeutiche sono conosciute e sono state avallate da numerose ricerche scientifiche come
riportato dalla bibliografia scientifica mondiale; Il prodotto GINGKO presentandosi quale prodotto erboristico
non può vantare alcun indice terapeutico. Resta il fatto che i nostri clienti sono soddisfatti dello stato di
benessere che esso procura.
MODALITA’ D’USO:
(Confezione in flacone da 200 mL ) 12 Ml (un cucchiaio), ripetuti se
del caso 3 volte al giorno, totale 36 ml al giorno sono sufficienti per sviluppare la loro piena
efficacia.
(Non somministrare in caso di gravidanza o qualora si assumano farmaci fluidificanti del sangue,
“Prodotti piastrinici”)
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