Lezioni di Fisica Moto di una carica sotto l’azione di un campo elettrico uniforme Prof. Ettore Limoli Il problema Una carica q, di massa m, viene immessa con velocità v0 tra le armature di un condensatore piano. Il campo elettrico E, all’interno del condensatore, deflette la carica che, uscita fuori dall’azione di E, colpisce uno schermo posto a distanza D dal condensatore. Nota la lunghezza β delle armature, la distanza d tra le armature, la tensione V tra esse, si determini il punto dello schermo che viene colpito. Approccio risolutivo Si introduce un sistema di riferimento cartesiano ortogonale come in figura. In rosso sono segnate le linee di campo E che è diretto verso il basso, quindi, l’armatura superiore è caricata positivamente e quella inferiore negativamente. La traiettoria, di colore blu, della carica q fa supporre che q sia una carica negativa, dato che viene attratta dall’armatura positiva posta sopra. Uscendo dal campo E la traiettoria diviene rettilinea perché la carica non è più sottoposta a forze. Per semplicità di trattazione si sta escludendo il peso della particella carica. All’interno del campo elettrico uniforme la carica q è sottoposta ad una forza costante F = q E. Essendo E = V/d, l’accelerazione subita dalla carica è: π = πΉ π = ππ ππ . Consideriamo il moto secondo i due assi cartesiani: π₯ = π£0 π‘ { π¦ = π¦0 + 1 π π‘2 2 Poiché il moto è rettilineo uniforme lungo l’asse X e rettilineo uniformemente accelerato l’ungo l’asse Y. Ricavando t dalla prima equazione e sostituendo nella seconda. Si ha l’equazione cartesiana della traiettoria: π¦ = π¦0 + 1 2 π π₯2 π£02 . 1 Si tratta quindi di una parabola. Si noti che E ha segno negativo essendo diretto in direzione opposta all’orientamento dell’asse Y. Se la carica è negativa a sarà positiva e la parabola volgerà la concavità verso l’alto. Nel punto di ascissa π₯ = β il campo E cesserà la sua azione e la carica proseguirà seguendo la tangente alla parabola in detto punto. π π΄= 2 2π£0 Posto: { , l’equazione della parabola diventa: π¦ = π΄π₯ 2 + π΅. L’equazione della tangente è: π΅ = π¦0 π¦ − (π΄β2 + π΅) = 2π΄β(π₯ − β) Dove il coefficiente angolare è dato dalla derivata prima calcolata nel punto di ascissa β. Ponendo a sistema con la retta π₯ = β + π·, che è l’equazione dello schermo, otteniamo l’ordinata del punto colpito: π¦ = (π΄β2 + π΅) + 2π΄β(β + π· − β) = π΄β2 + 2π΄βπ· + π΅. Ovviamente, si è supposto che la carica attraversi tutto lo spazio interno fra le armature senza urtarle. Questo, chiaramente, dipende dai dati iniziali del problema. Esempio Un elettrone, carica q = -1,6ο10-19 C, massa m = 9,1ο10-31 kg, viene immesso tra le armature del condensatore a distanza y0 = 0,02 m dall’armatura inferiore con velocità iniziale v0 = 1,5ο106 m/s. Il condensatore ha le seguenti caratteristiche: β = 0,10 m; d = 0,10 m; V = -10 V. Alla tensione diamo valore negativo perché il campo E è diretto nel verso opposto agli assi. Lo schermo viene posto a distanza D = 0,1 m, pertanto, nel nostro riferimento, sarà la retta di equazione x = 0,2. Eseguiamo i calcoli con l’ausilio del foglio elettronico. La zona con sfondo grigio riporta i valori calcolati mediante formule, le altre zone riportano i dati del problema. 2 (*) Un valore negativo di V indica un opposto orientamento del campo rispetto all’asse Y. I nomi assegnati sono: Le formule sono le seguenti Il grafico della traiettoria è stato ottenuto con lo stesso foglio elettronico tabulando la traiettoria. Per semplicità di trattazione questo calcolo è stato omesso. 3 Il punto colpito ha coordinate (xS, yS). Nel calcolo di yS è stata usata la funzione SE() perché non è detto che i dati iniziali consentono alla carica di attraversare il condensatore. L’uso dello schema di calcolo col foglio elettronico ci consente di variare i dati del problema e vedere cosa succede. Ad esempio, se riduciamo la velocità iniziale v0 potrebbe essere colpita l’armatura e avere yS = d. Prof. Ettore Limoli 4