3. Le ere geologiche

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3. Le ere geologiche
Kevin Chiricò – Mario De Micco – Francesco
Mundo – Alim Kafes
indice
3.1 premessa
3.2 L'età della terra
3.3 Ere geologiche
3.4 L'estinzione dei dinosauri
3.5 L'estinzione dei mammut
3.6 L'estinzione degli organismi marini
3.7 L'era glaciale
PREMESSA:
Il presente lavoro intende illustrare a grandi linee e chiarire le
caratteristiche generali dell'argomento relativo alle ere geologiche.
Esso prende nello specifico in esame i seguenti aspetti:
a) suddivisione del tempo geologico e biologico della terra;
b) le ere geologiche: evoluzione dei viventi e trasformazione della
crosta terrestre;
c) le grandi estinzioni: dei dinosauri, dei mammut e di molti
organismi marini;
d)le grandi glaciazioni.
Il nostro lavoro si propone di guidare il lettore attraverso una
serie di conoscenze di base che consentano la risposta alle
domande qui riportate:
1) con il termine” era glaciale “ cosa si intende?
2) Che cosa è il periodo interglaciale?
3) Quanti sono gli eoni?
4) Come si sono estinti i dinosauri e i mammut?
L'ETA' DELLA TERRA
Grazie ai metodi di datazione assoluta e relativa delle rocce, gli studiosi
hanno suddiviso il tempo geologico della terra in 4 principali unità di
tempo:eoni,ere,periodi,epoche. Ognuna è caratterizzata da grandi eventi
geologici e biologici.
EONE:miliardi di anni.
ERA:centinaia di milioni di anni.
PERIODO:decine di milioni di anni.
EPOCA:milioni di anni.
Gli eoni sono 4:
ADEANO O AZOICO:prima di 3800 milioni di anni fa.
ARCHEOZOICO:tra 3800 e 2500 milioni di anni fa.
PROTEROZOICO:tra 2500 545 milioni di anni fa.
FANEROZOICO:iniziato 545 milioni di anni fa.
I primi 3 eoni occupano circa l'85% di tutta la storia della terra.
Questo lunghissimo periodo è chiamato precambriano ed è caratterizzato
dalla comparsa dai primi organismi acquatici.
Durante l'era Paleozoica, compresa tra 570 e 250 milioni di anni fa, si
diversificano i principali gruppi di organismi.
L’era Mesozoica compresa fra 250 e 65 milioni di anni fa,è suddivisa in tre
periodi:Triassico,Giurassico e Cretaceo;il primo e l’ultimo si conclusero
con estinzioni di massa,probabilmente provocate da impatti di meteoriti.
Il Cenozoico copre il periodo di tempo che va da 65 milioni di anni fa a
oggi; è suddiviso in due periodi, il Terziario e il Quaternario. La prima
parte del Terziario fu caratterizzata da un clima caldo e umido. La fauna
era molto simile a quella odierna;i gruppi più rappresentati erano le rane, i
serpenti,gli uccelli e i mammiferi. Il Quaternario è a sua volta suddiviso in
due epoche: il pleistocene,la più antica,e il Neocene,l’epoca attualmente in
corso.
SUDDIVISIONE DELLA STORIA DELLA TERRA
ERA
PERIODO
QUATERNARIA O OLOCENE
PLEISTOCNE
NEOZOICA
DURATA IN
QUANTI MILIONI DI
MILIONI DI ANNI
ANNI FA?
2
0,006
2
CENOZOICA O
TERZIARIA
PILOCENE
MIOCENE
OLIGOCENE
EOCENE
PALEOCENE
5
15
13
20
10
7
22
35
55
65
MESOZOICA O
SECONDARIA
CRETACICO
GIURASSICO
TRIASSICO
75
55
35
140
195
230
PALEOZOICA O
PRIMARIA
PERMIANO
CARBONIFERO
DEVONIAMO
SILURIANO
ORDOVICIANO
CAMBRIANO
ARCHEOZOICA O ALGONCHIAMO
PRECAMBRINA ARCHEANO
50
65
50
40
65
70
280
345
395
435
500
570
2.030
1.900
2.600
4.500
LE ERE GEOLOGICHE
La suddivisione della storia della Terra in periodi minori è uno strumento
indispensabile per la conoscenza scientifica del passato.
L’era Paleozoica inizia 570 milioni di anni fa, dura complessivamente 340
milioni di anni e costituisce il primo periodo della storia della Terra.
Durante questa era, i fossili divengono abbondanti e gli strati geologici
permettono di ricostruire nei vari periodi l’aspetto geografico del pianeta.
Questo fu interessato da molti mutamenti: le masse continentali
effettuarono migrazioni notevoli e si ricomposero in un’unica massa detta
"Pangea". Gli avvenimenti più importanti di questa era sono: lo sviluppo
dei primi vertebrati acquatici, la nascita degli anfibi, la conquista delle
terre emerse da parte dei vertebrati e l’origine dei rettili.
L’era Mesozoica, iniziata 230milioni di anni fa, durò complessivamente
165 milioni di anni. Dal punto di vista geologico vi fu il frazionamento
dell’enorme continente della Pangea in masse continentali più piccole,
corrispondenti a quelle di oggi. La fauna continentale era dominata dai
rettili, in particolare dai dinosauri, e queste furono le premesse per lo
sviluppo dei mammiferi e degli uccelli, gli animali che oggi dominano il
pianeta. La fine dell’era Mesozoica fu segnata da un avvenimento assai
importante: l’estinzione di un gran numero di gruppi animali, fra i quali
molti rettili dominatori, ciò favorì lo sviluppo dei mammiferi e degli
uccelli. L’era Cenozoica iniziò 65 milioni di anni fa e durò
complessivamente 63 milioni di anni. Durante questa era, i continenti
continuarono il loro movimento di deriva, formando le terre che oggi
conosciamo, e tali movimenti portarono alla formazione delle più alte
catene montuose esistenti al mondo.
Apparvero una eccezionale varietà di specie, nel corso dell’era a molti
gruppi animali altri si sostituirono in una progressiva modernizzazione.
L’era Quaternaria iniziò solo 2 milioni di anni fa con un forte
raffreddamento climatico, una glaciazione che fu la prima di una serie di
cinque che si alternarono nel corso dell’era. L’alternarsi di periodi freddi e
caldi provocò nella fauna e nella flora terrestre notevoli variazioni come la
migrazione di faune da un continente ad un altro conducendo infine alla
situazione faunistica e floristica che oggi conosciamo.
L’era Quaternarie è dunque quella che lega il passato con il presente. Essa
è anche l’era dell’uomo, poiché in questo intervallo la specie umana si
stabilizzò organizzandosi culturalmente e socialmente.
DUE APPROFONDIMENTI A LUNGO STUDIATI: LE
ESTINZIONI E LE GLACIAZIONI
L' Estinzione dei dinosauri
Ci sono voluti 65 milioni di anni, ma alla fine gli esperti sono giunti
all'ipotesi più probabile per la risoluzione di uno dei grandi misteri della
scienza: il motivo per il quale i dinosauri si sono estinti. Secondo
l'opinione più condivisa un asteroide di enormi dimensioni sarebbe
precipitato vicino alla penisola di Yucatan, che fa ora parte del Messico,
con una forza superiore di un miliardo di volte alla bomba atomica
sganciata su Hiroshima e avrebbe creato un cratere con un diametro di
cento chilometri. Nel giro di pochi giorni tutti i dinosauri sarebbero morti.
Secondo tale teoria l'esplosione causata dall'impatto dell'asteroide ha
provocato incendi, terremoti, gigantesche frane e tsunami, ma l'effetto più
devastante è stato il lancio di rocce, detriti e polveri nell'atmosfera, che ha
oscurato completamente il sole e ha creato un inverno globale: nel giro di
due ore la Terra è stata completamente avvolta da una nuvola di polvere e
sul pianeta è diventato buio e molto molto freddo."
Il crollo della temperatura ha ucciso tutti i rettili a sangue freddo come i
dinosauri, mentre alcuni piccoli mammiferi sono riusciti ad adattarsi alle
nuove condizioni e a sopravvivere aprendo la strada, con il tempo,
all'evoluzione degli esseri umani. Questa giornata infernale ha segnato la
fine del regno dei dinosauri, durato 160 milioni di anni, ma si è rivelata un
gran giorno per i mammiferi, che fino ad allora avevano vissuto all'ombra
dei dinosauri.
I sostenitori di questa ipotesi escludono la teoria alternativa propugnata da
molti scienziati favorevoli alla possibilità che i dinosauri si siano estinti
praticamente nello stesso tempo in tutto il mondo a causa di un aumento
straordinario di eruzioni vulcaniche: moltissimi vulcani avrebbero eruttato
lava e cenere provocando una serie di piogge acide che, nel giro di poco
tempo, avrebbero provocato la morte di tutti i dinosauri. Sempre secondo
questa opinione scientifica molti territori, per via della creazione di catene
montuose e innalzamenti della crosta terrestre, sarebbero andati 'in quota',
raffreddandosi e rendendosi inospitali verso i dinosauri.
L'estinzione dei mammut
Che cosa ha ucciso i mammut? Il cambiamento climatico non è niente di
nuovo. Quarantadue mila anni fa, durante l'ultima glaciazione nell'epoca
pleistocenica, i mammut avanzavano rumorosamente tra le steppe
ghiacciate del continente eurasiatico. Queste bestie enormi erano cresciute
nell’arida tundra dell'ultima era glaciale, adattandosi a temperature che
farebbero cadere le dita dei piedi a qualsiasi scimmia senza peli. Ma, dalla
metà dell'epoca olocenica, 6000 anni fa, i ghiacciai avevano iniziato a
ritirarsi e il mammut eurasiatico era sul punto di estinguersi. Ma in ogni
caso, i mammut secondo gli scienziati non si sono estinti solo a causa del
cambiamento climatico, ma anche per via degli esseri umani.
L'estinzione degli organismi marini
Gli invertebrati marini soffrirono le perdite maggiori durante l'estinzione
del Permiano-Triassico.
Alcune analisi statistiche delle perdite in mare alla fine del Permiano
suggeriscono che la diminuzione della diversità fu causata da un aumento
vertiginoso delle estinzioni, piuttosto che da una diminuzione nella
speciazione. L'estinzione colpì soprattutto gli organismi con gli scheletri
composti di carbonato di calcio, specialmente quelli dipendenti da livelli
ambientali di CO2 per produrre i propri scheletri.
I gruppi di invertebrati marini che sopravvissero includevano: l'ordine di
ammoniti ed i crinoidi ("gigli di mare"), che erano quasi estinti, ma in
seguito divennero abbondanti e si diversificarono.
Gli organismi più pesantemente calcificati e con semplici apparati di
respirazione furono i più colpiti.
Questa estinzione ridusse enormemente la diversità morfologica, e ciò
suggerisce che furono i fattori ambientali i responsabili di questa
estinzione. La varietà delle specie e la diversità morfologica si ridussero
ulteriormente al limite Permiano-Triassico; l'estinzione qui non fu
selettiva, compatibile con una causa catastrofica, di breve durata, avente
impatto globale. Durante il Triassico la varietà delle specie crebbe
rapidamente, mentre la diversità morfologica rimase bassa.
Le ere glaciali
Con il termine Era Glaciale si indica un lungo periodo di tempo in cui i
poli della Terra sono ricoperti da più o meno estese. Le Ere Glaciali sono
considerate nel loro complesso le stagioni fredde della storia climatica
terrestre e sono suddivise in Periodi Glaciali, cioè fasi di avanzamento e
grande estensione dei ghiacciai,e in Periodi Interglaciali cioè fasi di ritiro e
limitata estensione dei ghiacciai. Le Ere Interglaciali sono periodi lunghi
in cui non esistono ghiacci ai poli, e separano due Ere Glaciali successive.
In base a questa suddivisione del clima terrestre attualmente è in corso
l'ultima Era Glaciale iniziata circa 3 milioni di anni fa e ci troviamo in un
Periodo interglaciale, ossia in un periodo di generale arretramento dei
ghiacci iniziato circa 10000 anni fa.
Sono esistite almeno cinque Ere Glaciali nella storia della Terra ma solo
quattro sono le principali.
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