SPILIMBERGO concorso internazionale Fax for Peace

Conferenza:
“VaccinarSì.
Chiariamo i nostri dubbi” –
Roveredo
in
Piano
PN
–
24/5/2017
Il 24/5/2017, presso l’Auditorium di
Roveredo in Piano (PN), in via Donatori
del sangue, 9, alle 20.30, si terrà una
conferenza dal titolo:
“VaccinarSì. Chiariamo i nostri dubbi”.
Parlerà Caterina Cicchirillo, dirigente medico specialista in
igiene, medicina preventiva e controllo malattie infettive.
Moderatori: Marco Santarossa e Diego Martin, attivisti CICAP
della zona del pordenonese.
L’evento ha il patrocinio del CICAP (www.cicap.org), del
Comune di Roveredo in Piano e della locale Azienda per i
Servizi Sanitari.
Ingresso libero e gratuito.
AL FESTIVAL DI MAJANO ASSIEME
A SALMO, 28 LUG. SUL PALCO
ANCHE FRED DE PALMA
Il grande happening rap del 28 luglio al Festival di Majano,
con protagonista il fenomeno del genere Salmo, raddoppia con
l’aggiunta di un secondo grande artista sullo stesso palco,
nella stessa serata. Stiamo parlando di Fred De Palma, astro
nascente del rap italiano, messosi in luce nei circuiti del
freestyle italiano e ora alla vigilia del suo primo grande
tour. I biglietti per l’evento rap dell’estate al Festival di
Majano, sono già in vendita sul circuito Ticketone. Info e
punti vendita su www.azalea.it.
Fred De Palma, astro nascente del rap italiano, dopo aver
partecipato al format di freestyle “MTV Spit” (2013) e dopo
aver pubblicato i primi due album “F.D.P.”(2012) e “Lettera Al
Successo”(2014), si afferma nel panorama musicale nazionale
con il terzo lavoro “BoyFred”, uscito a Ottobre 2015 per
Warner Music, entrato nella top 10 della classifica di vendita
e della certificazione ORO per i singoli “Stanza 365”, “Buenos
Dias”, “Il cielo guarda te”, i cui video hanno ottenuto
complessivamente più di 28 milioni visualizzazioni.
Nell’estate 2017 Fred sarà protagonista sui palchi più
importanti d’Italia, tra cui quello di Majano. E sarà il suo
nuovo album, presto in uscita, dal titolo “HANGLOVER”, per
Warner Music, a dare inizio a questo nuovo percorso
dell’artista. Il disco è anticipato dal singolo “Adios” in
uscita il 19 maggio.
Un doppio grande live al Festival di Majano, che vedrà il suo
culmine con la performance del “rapper mascherato”, il profeta
di questo genere, Salmo. Fra i suoi successi brillano due
album certificati platino: “Hellvisback” (uscito nel 2016 che
ha debuttato al numero 1 della classifica di iTunes e della
FIMI restandoci inchiodato per due settimane) e “Midnite”
disco del 2013, il singolo “1984” certificato platino e l’oro
per il brano “Alba”. Con oltre 42 milioni di visualizzazioni
sul suo canale youtube ufficiale, l’artista rap che ha venduto
di più nel 2016, si è esibito in un tour europeo tra marzo e
aprile, toccando città come Madrid, Barcellona, Parigi,
Dublino, Londra, Berlino, Bruxelles, Amsterdam e Salonicco,
per poi tornare in Italia con un tour primaverile. Non solo
musicista ma anche regista, nel 2014 Jovanotti lo sceglie per
dirigere il video di “Sabato”, per poi invitarlo come special
guest del suo tour negli stadi nel corso del 2015. Salmo ha
letteralmente preso la scena rap italiana e ne ha cambiato i
connotati di genere, introducendovi elementi di elettronica e
rap hardcore come, qui in Italia, ancora non si era visto.
Fra gli altri grandi eventi del Festival di Majano ricordiamo
il concerto dei Litfiba (22 luglio) e la due giorni denominata
Summer Days in Rock con protagonisti Amon Amarth e Arch Enemy
(7 agosto ) e Rival Sons (8 agosto). Biglietti in vendita,
info su www.azalea.it .
I Decibel sul palco del Perla
Casinò & Hotel 19 maggio
Un concerto “suonato per davvero”: dopo il successo di “My My
Generation” e sull’onda del nuovo singolo in rotazione
radiofonica “Gli Anni del Silenzio” i Decibel, storico Gruppo
del punk/rock e della new wave italiana, approdano al Perla
Casinò & Hotel per un attesissimo live venerdì 19 maggio alle
22:00.
La Band presenterà ai suoi fan “Noblesse Oblige”, l’album del
2017 che ha decretato il ritorno sulle scene del Gruppo nella
sua formazione originale, con Enrico Ruggeri alla voce, Silvio
Capeccia alle tastiere e Fulvio Muzio a chitarre e tastiere.
Sul palco di Nova Gorica saranno supportati dal vivo da Fortu
Sacka al basso, Alessandro Polifrone alla batteria e Paolo
Zanetti alla chitarra. Accanto ai brani dell’ultimo lavoro
discografico la scaletta prevede anche i successi del passato,
con particolare riferimento ai pezzi pubblicati tra la fine
degli anni ’70 e i primi anni ’80.
La tappa al Perla Casinò & Hotel fa parte di un tour esclusivo
nei migliori teatri a 40 anni esatti dal “non concerto” di
Milano, espediente inventato da Enrico Ruggeri e compagni per
“spiazzare il potere” e svelare i meccanismi della società
dell’apparenza: era il 1977 e quell’esibizione annunciata e
mai avvenuta diede il via ad una delle più innovative,
originali e anticonformiste vicende della musica italiana.
Il primo album è “Punk” del 1978, seguito dal singolo
“Indigestione Disko” nel 1979; l’anno della consacrazione
definitiva è il 1980 con il 33 giri “Vivo da Re” e la
presentazione di “Contessa” al Festival di Sanremo. Dopo
l’uscita di Enrico Ruggeri, i Decibel diedero vita a
“Novecento” un “concept album” dedicato al secolo che si
avviava alla conclusione, per poi concentrarsi sulla
sperimentazione elettronica e sulla realizzazione di
soundtrack. Nel 1998 la Band pubblica “Desaparecida”, uno dei
primi progetti musicali ad essere distribuiti esclusivamente
online, reinterpretando la musica new age in chiave rock e
latineggiante.
Quello del 19 maggio sarà un gradito ritorno per Enrico
Ruggeri al Perla Casinò & Hotel, a due anni dal concerto nel
quale aveva dedicato a Giorgio Gaber, Enzo Jannacci e Giorgio
Faletti il brano “I Tre Signori”, pubblicato poche settimane
prima in occasione della partecipazione alla finale del
Festival di Sanremo in qualità di ospite.
Cinemazero a Roma mercoledì
17 maggio per la riapertura
del cinema Troisi
Importante riconoscimento nazionale per Cinemazero, che
insieme a sole altre 3 realtà nazionali, sarà protagonista di
una giornata molto particolare dedicata al cinema di qualità e
ai progetti culturali di successo. Dopo quattro anni di
chiusura mercoledì 17 maggio il cinema Troisi a Roma riapre
infatti le sue porte, grazie al progetto pilota
dell’associazione “Piccolo Cinema America”, che da alcuni
anni, con interventi di stima e sostegno di registi del
calibro di Roberto Benigni, Nanni Moretti, Gianfranco Rosi e
molti altri ancora, sta animando con arene cinematografiche
estive le piazze della capitale, raccogliendo
Cinema Troisi
migliaia di spettatori, dopo l’esperienza chiave del “Cinema
America”. L’associazione omonima, costituita tutta da
giovanissimi, dopo aver vinto un concorso pubblico indetto da
Roma Capitale, ha deciso di organizzare per mercoledì uno
speciale Open day per comunicare alla città la volontà e il
prosieguo del progetto che vuole far rivivere il sogno di una
sala d’eccezione per la capitale. Per questa importante
occasione ha invitato così a testimoniare i propri percorsi di
eccellenza proprio Cinemazero, insieme al Cinema
PostModernissimo di Perugia, al Cinema Beltrade di Milano e al
Cinema Stensen di Firenze, sale che da tempo si stagliano nel
panorama nazionale per la capacità di condurre percorsi
culturali che sposano risultati di pubblico con qualità della
proposta.
“Ciascuna di queste sale”- sottolinea Valerio Carocci,
presidente di “Piccolo Cinema America”, argomentando la scelta
di volere l’intervento di queste realtà culturali – “con
diversi percorsi e metodologie di programmazione, è divenuta
un operatore culturale d’eccezione nel suo territorio di
riferimento e un modello da seguire a livello nazionale ed
europeo. In queste sale non è il film programmato a fare il
pubblico, ma la sala cinematografica stessa, che grazie al
rapporto costruito nel quotidiano con lo spettatore e il
territorio ha la forza di imporsi sul sistema distributivo,
sviluppando, inoltre, una multiprogrammazione che consente
l’accesso paritetico al grande schermo a moltissime opere che
altrimenti non troverebbero spazio.”
Gli
Huni
Kuin,
dopo
la
Biennale di Venezia, sbarcano
il 26 maggio a Trieste al
Museo Sartorio e alla Casa
della Musica.
Gli Huni Kuin, abitanti dell’Acre in Amazzonia, dopo la
Biennale di Venezia, faranno scalo a Trieste – attraverso le
fotografie di Mauro Villone – il 26 maggio alle 18 al Museo
Sartorio e alle 19 alla Casa della Musica.
La mostra evento è la prima tappa su cui si fonda l’intero
progetto “Questa Volta metti in
scena…Peter Pan” – promosso
dall’Associazione
culturale
Opera Viva, realizzato con bando
della Regione FVG, il contributo
della Zkb e la collaborazione
del Comune di Trieste, Comune di
Duino Aurisina, Comune di Udine,
Comune città di Capodistria, la
CAN Tartini di Pirano, RTV Koper Capodistria e la Ong Para Ti
di Rio de Janeiro – che giunge quest’anno alla 13a edizione e
prevede, oltre alla mostra evento del 26 maggio, un concorso
artistico per le scuole superiori, stage formativi ed
esposizioni delle opere vincitrici.
Ideato e diretto dall’artista Lorena Matic, l’iniziativa si
focalizza sulla figura di Peter Pan, icona di un tema più che
mai attuale, per parlare di fuga dalla realtà e dalle
responsabilità dell’adulto, definita strategia e non sindrome
dallo psicologo Aldo Carotenuto. Ma anche di Peter Panbambino, con i sogni e le realtà dal mondo dell’infanzia, e
cosa mette a fuoco il suo sguardo sull’ambiente che lo
circonda.
Fotografo,
giornalista,
scrittore,
viaggiatore
di
professione, Mauro Villone per
oltre 30 anni ha girato il mondo
documentando diverse realtà
occupandosi di antropologia
visiva; nato a Torino vive a Rio
de Janeiro, le sue immagini sono
state pubblicate sulle più importanti testate nazionali e
vanta esposizioni in tutto il mondo. La mostra è declinata su
3 percorsi, in 2 sedi espositive e un incontro con l’artista
in arrivo direttamente dal Brasile per un dialogo a più voci
su fotografia, antropologia ed esperienzalità per ribadire lo
stretto legame tra Arte e Società.
E’ attraverso i nuovi linguaggi espressivi dell’arte che
permettono di sensibilizzare la collettività su tematiche
sociologiche, scientifiche e culturali, che si sono
individuati 3 percorsi espositivi.
Al Museo Sartorio La strategia
di Peter Pan evidenzia come
riti, rituali e celebrazioni
siano adottate dagli adulti per
mantenere in vita il fanciullo
che vive in ognuno di noi. Tra
le immagini in mostra, rituali
sciamanici degli Huni Kuin,
popolo Indios dell’Acre in
Amazzonia che solo da 50 anni ha rapporti con il popolo
bianco; dei Fulni-O che vivono nello stato brasiliano di
Pernanbucco che si definiscono essi stessi “bambini” per i
continui canti e danze potentissimi, e altre storie da
scoprire con luoghi e persone che Villone ha vissuto prima di
fotografare.
Alla Casa della Musica Il Flauto di Pan focalizza l’attenzione
su sogni e realtà dell’infanzia, in paesi diversi e Un altro
sguardo, è un’indagine antropologico-sociale condotta dallo
stesso fotografo con i bambini delle Favelas di Rio de
Janeiro, da cui si evince “cosa vede l’occhio del bambino” e
da cui è anche nato un libro. Mostre aperte fino al 25 giungo
2017.
Potete seguire tutti gli aggiornamenti sulla pagina facebook
Opera Viva Trieste o su Twitter @AssocOperaViva o sul sito
www.assocoperaviva.it
TRIESTE MOSAICO DI CULTURE
2017 GLI APPUNTAMENTI DI
MARTEDì 16 MAGGIO 2017
GLI APPUNTAMENTI DI MARTEDì 16 MAGGIO 2017
Ore 10.00 Visita all’Istituto Nautico “Tommaso di Savoia”
inaugurata il 10 giugno del 1754 per volere dell’Imperatrice
Maria Teresa, a cura del Vice-preside Bruno Zvech. Incontro
ore 09.50 in Piazza Attilio Hortis, 1.
Ore 12.00 Visita guidata “Storia e Folklore a Trieste, la sala
dei tessuti e la collezione artistica di Stavropulos”con
Rina Anna Rusconi e la guida civica del Museo di Storia Patria
. Incontro alle ore 11.50 in via Imbriani, 11.
Ore 17.30 Sala Bobi Bazlen di Palazzo Gopcevich, via Rossini
4 – Conferenza su “La letteratura della Dalmazia” di Adolfo
Mussafìa e Marcel Kušar . Traduzione, introduzione e note di
Fulvio Senardi. Con un saggio di Alberto Brambilla del Gruppo
di Ricerca della Sorbonne di Parigi. Libro Edito a cura
dell’Istituto Giuliano di Storia, Cultura e Documentazione di
Trieste e Gorizia. Uno dei rari testi, quello di Mussafìa, che
trattano della letteratura italiana in Dalmazia, già
pubblicato in quella straordinaria opera in più volumi ideata
dal Principe Ereditario Rodolfo d’Asburgo dal titolo: “La
monarchia austro-ungarica in parole e in immagini”. Presenta
Rina Anna Rusconi, intervengono il Prof. Fulvio Senardi e il
Prof. Luca Zorzenon
Il libro “La letteratura italiana in Dalmazia”
Il libro che invitiamo a leggere nella collana “Bibliotechina
del curioso”
dell’«Istituto giuliano di storia cultura e
documentazione di Trieste e Gorizia» dedicata a scritti rari o
dimenticati, contiene una pagina del tutto obliata di (e
sulla) storia della letteratura in lingua italiana della
Dalmazia, a firma dello studioso spalatino Adolfo Mussafia (15
febbraio 1835 – 7 giugno 1905). Delle ragioni e del contesto
in cui nasce il saggio mussafiano sulla Letteratura italiana
di Dalmazia discutono ampiamente i due saggi che contornano il
testo (o meglio, i testi, come poi si spiegherà). Il primo
nasce dalla penna di chi firma questa presentazione, il
secondo è frutto dell’impegno di Alberto Brambilla, del Gruppo
di ricerca della Sorbonne parigina, oltre che autore di
numerosi studi condotti, fra critica letteraria e filolologia,
in vari campi della letteratura italiana, anche giuliana, di
cui è appassionato cultore, e non ultimo in quello della
letteratura che si è lasciata ispirare o ha voluto schierarsi
a fianco dell’irredentismo: Parole come bandiere.
Andrà spiegato, in via preliminare, che il saggio di Mussafia
vide per la prima volta la luce, in tedesco, come parte di un
capitolo dedicato alle letterature della Dalmazia (quella
italiana e quella slava) nell’opera in più volumi Die
österreichisch-ungarische Monarchie in Wort un Bild (La
monarchia austro-ungarica in parole e in immagini) ideata e
pubblicata su stimolo del principe ereditario Rodolfo (lo
sfortunato o sventato protagonista della tragedia di
Mayerling, lui pure – lo si aggiunge come una piccola
curiosità – fra gli studenti di italiano di Adolfo Mussafia).
Tanto che al primo volume della serie, dedicato a Vienna, lo
stesso Rodolfo premetterà una partecipata introduzione.
Consumata la tragedia, i libri continueranno ad uscire, in
tedesco e in ungherese (in omaggio al principio sancito
dall’Ausgleich per cui tutto o quasi tutto – imperatore
escluso naturalmente – doveva essere “duplice” in AustriaUngheria), fino a quell’XI volume, edito nel 1892 che,
dedicato alla Dalmazia, riserva due dei suoi 19 saggi alla
letteratura. Ovvia la necessità di renderlo fruibile in
italiano alla fine dell’Ottocento, sul giornale che era la
voce più autorevole e seguita del Partito autonomista, il
“Dalmata”, ed è lì infatti che apparve per la prima volta
tradotto in italiano. Miccia per le polemiche che avvampavano
allora tra dalmati di lingua e cultura italiana e dalmati
slavi. Sarà ancora riproposto (prima di venir dimenticato) nel
1919 nel calore della polemica fra “dalmatomani” e
“rinunciatari”, ovvero tra coloro che chiedevano il rispetto
integrale della clausole del Patto di Londra e chi voleva
invece reimpostare, accordandola sul nuovo contesto postasburgico, la politica verso gli Slavi del Sud, in continuità
con le basi poste dal Patto di Roma: il fuoco di copertura che
la pamphlettistica poteva offrire agli opposti interessi
apparve un rilevante valore aggiunto. Al focoso D’Annunzio
rispondevano pacatamente con scritti ancor oggi apprezzabili
Prezzolini (La Dalmazia, 1915, Libreria della «Voce»,
riportato all’ordine del giorno dal tormentone di Versailles)
e Salvemini (Salvemini e Maranelli, La questione
dell’Adriatico, 1919, Libreria della «Voce»). Facile arruolare
il Mussafia, scomparso nel 1905, nella schiera di coloro che
miravano al risultato più grande e più pericoloso.
Ora è possibile restituirlo ai lettori nel suo significato più
vero, nella mia nuova traduzione, insieme al saggio che segue
nel volume originale, il contributo sulla Lingua e letteratura
serbocroata di Dalmazia del filologo croato Marcel Kušar
(1858-1940), studioso di origine dalmata (nato ad Arbe – Rab)
e di scuola viennese, docente di slavistica e germanistica in
varie istituzioni scolastiche della Dalmazia (del cui idioma
ciacavo [čakavski] è stato uno dei maggiori esperti), dove
reggerà, prima del pensionamento, il liceo croato di Zara.
Consiglia l’accostamento dei due scritti, seguendo la traccia
del volume “rodolfino”, oltre al sensato obiettivo di voler
dare l’intero della letteratura dalmata nelle sue differenti
declinazioni linguistico-culturali come lo concepivano gli
ambienti di cultura dell’Impero sul finire dell’Ottocento, la
natura particolare, in senso tanto politico-culturale che
“generazionale” dei due saggi di Mussafia e Kušar. Ed è qui il
suo più significativo valore ideologico-intellettuale: i due
studiosi si dividono lo spazio dedicato alla letteratura della
Dalmazia cercando di farne, come richiedeva l’etichetta
ottocentesca del bon ton accademico, un terreno immune dalle
tempeste della Storia, esente dai sotterfugi e dai colpi bassi
delle rivendicazioni e delle polemiche che intanto ammorbavano
il clima politico e civile della società dalmata. In realtà
dai cieli di una apparente, rispettosa neutralità, discendono
messaggi che, a saperli decifrare, esprimono molto bene
l’insanabile conflitto dei due punti di vista che laceravano
il panorama politico, ideologico e intellettuale della
Dalmazia dell’ultimo Ottocento. La visione di Mussafia è
ancora “tommaseana”, nella convinzione che l’identità dalmata,
da difendere e conservare, consista in una irripetibile
sintesi culturale e linguistica di latinità e slavità, e nella
quale nessuno degli apporti, occidentale e orientale, può
essere cancellato senza tradire la Dalmazia e la sua storia.
Per Kušar invece, già proiettato verso il mondo nuovo del
nazionalismo tardo-ottocentesco e novecentesco, la Dalmazia è
terra integralmente slava e in tale slavità deve riconoscersi,
rifiutando ed emarginando ciò che di “straniero” (la lingua e
la cultura italiana) è presente nel suo territorio. Sarà
questa, come sappiamo, la ricetta vincente del nazionalismo
slavo della costa orientale dell’Adriatico.
Andrea Forliano
LA CORSA ROSA AL GIRO DI BOA
Grandi numeri per la prima metà del Giro
100.
Foligno – 15 maggio 2017. La prima parte del Giro d’Italia ha
fatto registrare un grande successo mediatico. Questi i numeri
di questa storica edizione, quando ci troviamo quasi a metà
strada, con Nairo Quintana in Maglia Rosa dopo la vittoria sul
Blockhaus:
Grandi ascolti in TV. Nella fasi finali della tappa di
ieri è stato registrato un picco di 2.749.000 di
telespettatori, pari al 22,2% di share.
Il profilo Twitter del Giro raggiunge le oltre 19,5
milioni di visualizzazioni dei tweet, l’hashtag #Giro100
molto utilizzato anche da squadre e corridori è nei
trending topic ogni giorno durante la diretta della
tappa.
Totalizzate oltre 4,5milioni di visite sul
sito giroditalia.it, numeri raddoppiati rispetto al
2016.
Su Facebook superato il milione di fans, con una reach
settimanale che supera i 7 milioni in tutto il mondo.
Il Giro d’Italia è anche su Instagram con tante immagini
e stories ogni giorno. Superato il milione di likes.
1600 rappresentanti dei media (internazionali, nazionali
e locali) sono stati ad oggi accreditati.
Attraverso il progetto Ride Green, nelle prime 9 tappe
sono stati raccolti otre 31.760 kg di rifiuti, di cui il
88% sarà riciclato.
190 corridori saranno
al
via
della
cronometro
individuale da Foligno a Montefalco di 39.8 chilometri
(la Sagrantino Stage). Il primo corridore a partire sarà
Matteo Pelucchi alle 12.45, chiuderà Nairo Quintana alle
16.24. L’ordine di partenza puo’ essere scaricato qui.
LA TAPPA DI DOMANI
Tappa 10 – Foligno – Montefalco – 39.8 km – dislivello 400 m
Percorso completo che propone un lungo tratto pianeggiante e
rettilineo seguito da salite e discese molto articolate. Si
parte da Foligno e uscendo rapidamente dal centro storico
(strade a carreggiata stretta) ci si immette su strade di
media larghezza prevalentemente rettilinee per oltre 12
chilometri superando Bevagna (rilevamento cronometrico). Si
inizia quindi a salire sempre con pendenze medie del 4/5% fino
alla Madonna delle Grazie dove la strada diventa un falsopiano
sempre leggermente a salire. Discesa veloce e abbastanza
articolata di curve e controcurve fino a San Marco dove la
strada ritorna prevalentemente rettilinea e pianeggiante. A
Bastardo (svolta a U) nuovo Rilevamento cronometrico e inizio
del falsopiano a salire che porterà a Montefalco. Le pendenze
non sono mai elevate, ma non vi sono più tratti di “respiro”.
Finale con alcuni passaggi a carreggiata ristretta fino alle
porte della città murata di Montefalco dove è posto l’arrivo
della cronometro.
Ultimi km
Ultimi chilometri in leggera ascesa. Da segnalare nell’ultimo
chilometro un passaggio in discesa di una “porta” per poi
risalire con una breve e ripida rampa nel rettilineo finale di
200 m su asfalto in salita di larghezza 6 m.
IL GIRO D’ITALIA PER LE POPOLAZIONI COLPITE DAL
SISMA
Insieme alle autorità locali e ad alcuni sindaci delle
popolazioni colpite, la Corsa Rosa ha voluto mandare un
messaggio di solidarietà e un auspicio di ripartenza.
Foligno – 15 maggio 2017. Un messaggio di speranza e
solidarietà è stato lanciato questo pomeriggio dal Giro in
favore delle popolazioni del centro Italia colpite dagli
eventi sismici nel 2016.
Oggi, presso la Sala Consiliare del Comune di Foligno,
alla presenza del Sindaco Nando Mismetti, del Sindaco di
Montefalco Donatella Tesei, del Direttore del Giro d’Italia
Mauro Vegni, di alcuni sindaci dei comuni più colpiti dal
sisma e di Piero Nigrelli, Direttore del Settore Ciclo di
ANCMA, si è svolto un momento simbolico per rilanciare
l’attenzione sul tema.
La Corsa Rosa, in collaborazione con ANCMA (Associazione
Nazionale Ciclo Motociclo Accessori), i comuni di Foligno e di
Montefalco, insieme all’Associazione di pubblica assistenza
Croce Bianca di Foligno, ha voluto donare alcune biciclette,
alcune maglie delle squadre presenti al Giro – autografate dai
corridori – e alcune Maglie Rosa, come segno di vicinanza e
auspicio di “ripartenza” alle popolazioni colpite dal
terremoto.
DICHIARAZIONI
Il Direttore del Giro d’Italia Mauro Vegni ha dichiarato: “Il
Giro d’Italia è parte del tessuto del nostro Paese e non può
non guardare ai problemi del nostro Paese. Come avevamo
annunciato e promesso, abbiamo voluto dare un segnale di
vicinanza e speranza alle popolazioni colpite dal terremoto.
Il Giro d’Italia vuole essere una cassa di risonanza – come lo
è stato in tante altre occasioni nella sua storia – per tenere
alta l’attenzione, su problemi che vorremo non si
dimenticassero. La bicicletta è oggi lo strumento simbolo per
ripartire”.
Il Sindaco di Foligno Nando Mismetti ha detto: “Vorrei
ringraziare i miei colleghi sindaci che sono potuti essere
qui. Il Giro d’Italia è sinonimo di unità del Paese. La Corsa
Rosa ha accompagnato i grandi cambiamenti del nostro Paese,
anche nei momenti più difficili. Ringrazio il Giro d’Italia
per aver voluto fortemente questa iniziativa. La nostra terra
ha bisogno di segnali di speranza e di fiducia per affrontare
questi momenti delicati. Poter ospitare la cronometro del
Sagrantino di questa 100a edizione è di straordinaria
importanza. È un messaggio chiaro che nelle nostre terre si
continua a vivere e ad andare avanti. Il ciclismo è sinonimo
di solidarietà e rispetto delle persone: i migliori valori da
trasmettere alle generazioni più giovani, per costruire il
senso di comunità”.
Donatella Tesei Sindaco di Montefalco ha aggiunto: “Questo
evento è stato fortemente voluto dal Consorzio Tutela Vini
Montefalco, che festeggia i 25 anni. È stato un impegno
straordinario cui ha partecipato l’intera comunità. Il Giro
d’Italia è mezzo di unione della nostra nazione e di
condivisione di forza e solidarietà. Sono contentissima di
poter compiere questo gesto semplice di condivisione con i
comuni colpiti dal sisma.
Piero
Nigrelli,
Direttore
del
Settore
Ciclo
di
ANCMA,
Associazione Nazionale Ciclo Motociclo Accessori, ha voluto
sottolineare come: ”Tante aziende italiane e straniere hanno
voluto raccogliere questo invito di unità e ripartenza in
favore delle popolazioni colpite dal sisma. È solo un piccolo
gesto, un simbolo. La bicicletta è sempre stato simbolo di
ripartenza, ed quello che vogliamo augurare ai comuni che
stanno affrontando questi difficili momenti.
#Giro100
PHOTO CREDIT: LaPresse – D’Alberto / Ferrari / Paolone
/ Spada
Grande lirica al Giovanni da
Udine: quattro opere in scena
nella prossima stagione
Udine, 13 maggio 2017 – Sarà una stagione all’insegna delle
novità e delle grandi proposte sia per quanto riguarda la
prosa che la musica e la danza quella che attende il Teatro
Nuovo Giovanni da Udine. Mentre si stanno predisponendo gli
ultimi ritocchi al denso cartellone 2017/18 una cosa è già
certa: il ritorno in grande stile della musica lirica. Saranno
infatti tre gli appuntamenti e quattro le opere in scena fra
dicembre 2017 e maggio 2018, tutte negli allestimenti del
Teatro Lirico Giuseppe Verdi di Trieste con repliche speciali
riservate alle scuole. Ad aprire la serie sarà il capolavoro
di Pëtr Čajkovskij Eugenio Onegin, in scena il 16 e 17
dicembre 2017, cui seguirà Gianni Schicchi di Giacomo Puccini
nella versione completa e originale abbinata a Il segreto di
Susanna di Ermanno Wolf-Ferrari il 10 e 11 febbraio
2018.Chiuderà il capolavoro mozartiano Così fan tutte, atteso
per maggio 2018.
“Siamo felici di poter offrire al nostro pubblico, nella
prossima stagione, un programma di ottimo livello, sia per
quanto riguarda i titoli che gli allestimenti – dichiara il
presidente Paolo Vidali -. Il Giovanni da Udine ha le
dimensioni adeguate per accogliere grandi spettacoli come
quelli propri della musica lirica, sia per le notevoli
dimensioni del palcoscenico che naturalmente per la presenza
della buca d’orchestra. Grazie all’ottima acustica che ne
deriva, da tutti gli ordini di posti si può godere di un
perfetto ascolto. Il nostro pubblico ha dimostrato ancora una
volta di amare l’Opera e quindi era giusto concentrare i
nostri sforzi per garantire un programma pienamente
all’altezza delle aspettative.”
“Quelli che arriveranno sul nostro palcoscenico sono quattro
autentici gioielli del repertorio lirico – spiega il direttore
artistico musica e danza Marco Feruglio –. Le opere saranno
rappresentate in versione integrale anche per il pubblico
degli studenti cui riserveremo delle recite ad hoc,
continuando così una tradizione che nelle scorse stagioni ci
ha dato grande soddisfazione”.
Come detto sarà Eugenio Onegin, la più celebre e perfetta
opera teatrale di Čajkovskij, ad inaugurare la prossima
stagione lirica del Teatro Nuovo. Composizione intensamente
romantica e rappresentativa della cultura borghese
ottocentesca russa tratta dall’omonimo romanzo di Puskin, andò
in scena per la prima volta il 29 marzo 1879.
Di tutt’altro registro, assai più vivace e divertente sarà
invece il Gianni Schicchi pucciniano che vedremo in scena
cent’anni dopo il suo debutto, avvenuto appunto nel dicembre
1918. L’atto unico, il più eseguito del “Trittico” di Giacomo
Puccini, fu composto su libretto di Giovacchino Forzano
ispirato a un episodio dell’Inferno dantesco. In programma nel
periodo di Carnevale, è un’opera molto gradita al grande
pubblico per le sue meravigliose arie, fra cui la celeberrima
“O mio babbino caro”. Affiancherà il Gianni Schicchi
l’esecuzione de Il segreto di Susanna, atto unico di Ermanno
Wolf-Ferrari su libretto di Enrico Golisciani: divertente
storia di gelosia coniugale, raccolse fin dal suo debutto nel
1910 largo consenso di pubblico in tutti i teatri del mondo
dove fu a lungo rappresentata.
Fuoco d’artificio conclusivo della stagione lirica 2017/18
sarà il capolavoro mozartiano Così fan tutte, terza ed ultima
delle tre opere italiane scritta nel 1789 dal compositore
salisburghese su libretto di Lorenzo da Ponte.
BANDO STAZIONI D’EMERGENZA
atto
IX
2017
–
Teatro
Galleria Toledo Napoli
Stazioni d’Emergenza – IX edizione
Bando di partecipazione
Il teatro Galleria Toledo di Napoli propone per l’anno 2017 il
bando di ammissione alla rassegna “Stazioni D’Emergenza – atto
IX ”, piattaforma di lancio per la nuova creatività teatrale.
Il bando è aperto ad artisti e compagnie, nazionali e
internazionali, con progetti individuali e collettivi
nell’ambito delle arti performative.
Intento programmatico della rassegna Stazioni d’Emergenza è
quello di identificare, nel fertile vivaio delle nuove realtà
del teatro contemporaneo, i percorsi artistici più
interessanti dal punto di vista della ricerca; un
osservatorio, il cui fine è quello di sostenere le compagnie
che dimostrino di avere un percorso di ricerca drammaturgica
avviato, con un giusto e concreto riconoscimento, atto a
consolidare la presenza di nuove identità autoriali e
performative all’interno del panorama italiano.
Nel corso delle precedenti edizioni sono stati individuati e
premiati spettacoli prodotti da compagnie emergenti, tali
quali Babbaluck, Taverna Est, Inbalìa e spettacoli come La
merda del binomio Ceresoli-Gallerano, e Io mai niente con
nessuno avevo fatto di Vucciria Teatro hanno successivamente
trovato grandi consensi e visibilità nelle migliori platee
nazionali e internazionali.
Modalità della selezione
La direzione artistica della rassegna, dopo aver letto i
progetti presentati e visionato ciascuno dei materiali
audiovisivi pervenuti, attuerà una selezione identificativa
tra la rosa dei candidati allo scopo di determinare le
compagnie (o artisti) che parteciperanno alla nona edizione di
Stazioni D’Emergenza – atto IX.
Tempi e modalità di svolgimento della rassegna
Le domande – accompagnate dalla documentazione richiesta –
dovranno pervenire entro e non oltre il 31 luglio 2017, presso
la segreteria organizzativa del teatro Galleria Toledo con
invio di email all’indirizzo: [email protected].
Non saranno ammessi alla selezione i progetti ricevuti in data
successiva.
Le compagnie selezionate saranno invitate a partecipare presso
il teatro Galleria Toledo di Napoli, nel corso del mese di
settembre, verificando con la direzione il periodo più consono
in base alle esigenze del teatro e della compagnia al fine di
definire il programma definitivo della rassegna.
La selezione, effettuata da una commissione di esperti
affiancata dalla Direzione Artistica di Galleria Toledo, avrà
giudizio insindacabile.
La lista delle cinque compagnie o artisti selezionate, sarà
resa pubblica nella prima decade di settembre, sul sito:
galleriatoledo.info,
e
sulla
pagina
facebook:
https://www.facebook.com/galleriatoledo.ilteatro/
Requisiti per l’ammissione:
– possono partecipare compagnie italiane e/o di altra
nazionalità, con spettacoli e progetti anche non in lingua
italiana da dotare di sopratitoli o interpreti;
– non saranno ammesse le compagnie o gli artisti il cui
progetto o proposta spettacolo risulti già programmato nelle
stagioni precedenti nei teatri di Napoli;
Documentazione
Le compagnie dovranno presentare:
– breve biografia della compagnia, curriculum vitae dei
singoli soggetti, progetto di lavoro;
– scheda tecnica;
– video integrale o brani di presentazione dello spettacolo
che descrivano con chiarezza il progetto proposto (non
trailers o montaggi creativi). Non è prevista la restituzione
dei materiali.
– ricevuta di pagamento quota di partecipazione al bando di
euro 25 tramite bonifico c/c 1843 intestato a “IL TEATRO SOC.
COOP.
A.R.L.”
BANCA
DEL
SUD
S.p.A.
IBAN
IT78H0335303400000000001843.
Il teatro ospitante garantirà alle 5 compagnie selezionate:
– scheda tecnica, luci-audio e un tecnico di palcoscenico;
– ufficio stampa e promozione dell’evento;
– eventuale assunzione degli oneri contributivi riferiti a
repliche di spettacoli per tutti gli elementi della compagnia,
con avviamento di attori e tecnici rispettando i minimi del
CCNL
dello
spettacolo,
fatta
eccezione
delle
associazioni/compagnie che hanno una propria agibilità (in
questo caso dovranno indicarlo in sede di presentazione della
domanda);
– il 70% degli incassi al netto delle spese SIAE. Il prezzo
del biglietto per assistere allo spettacolo sarà di euro
10,00.
– Restano a carico della compagnia o artista le spese di
viaggio e di vitto;
Sarà garantita alla compagnia finalista:
– l’inserimento nella stagione artistica 2017/2018 del teatro
Galleria Toledo.
– scheda tecnica, luci-audio e un tecnico di palcoscenico;
– eventuale assunzione degli oneri contributivi riferiti a
repliche di spettacoli per tutti gli elementi della compagnia,
con avviamento di attori e tecnici rispettando i minimi del
CCNL
dello
spettacolo,
fatta
eccezione
delle
associazioni/compagnie che hanno una propria agibilità (in
questo caso dovranno indicarlo in sede di presentazione della
domanda);
– ufficio stampa e promozione;
– un rimborso minimo quale rimborso spesa di euro 1.000
– il 70% degli incassi al netto delle spese SIAE. Il prezzo
del biglietto per assistere allo spettacolo sarà di euro
10,00.
– Restano a carico della compagnia o artista le spese di
viaggio e di vitto;
informativa privacy
I dati raccolti, verranno trattati esclusivamente a fini
amministrativi rispettando il D.Leg. n.196/03 sulla privacy.
informazioni
Galleria Toledo, teatro stabile d’innovazione
via Concezione a Montecalvario , 34 – 80134 Napoli
t. 081- 425037
[email protected]
ERMAL
META
A
LIGNANO
SABBIADORO L’11 AGOSTO
Il concerto di Alvaro Soler a Lignano Sabbiadoro, evento
inserito nel calendario del Lignano Sunset Festival, in
programma il prossimo 11 agosto, si arricchisce oggi di una
straordinaria novità. Ad aprire il concerto sarà nientemeno
che Ermal Meta, fra gli artisti più in vista della nuova scena
cantautoriale italiana, fresco di disco di platino con la sua
“Vietato Morire”, canzone con la quale ha ottenuto il terzo
posto e il premio della critica al Festival di Sanremo. Un
evento nell’evento, che vedrà anche la partecipazione della
giovane cantante friulana Sara Ciutto in apertura di serata. I
biglietti per l’appuntamento, organizzato da Città di Lignano
Sabbiadoro e Sunset Events srl, in collaborazione con la
Regione Friuli Venezia Giulia, l’Agenzia PromoTurismoFVG, sono
in vendita sul circuito Ticketone. Info e punti vendita su
www.azalea.it .
Ermal Meta, autore, produttore, polistrumentista e cantante, è
l’ex
ERMAL META
frontman de La Fame Di Camilla. L’artista si è aggiudicato il
terzo posto a Sanremo 2016 tra le nuove proposte con “Odio Le
Favole”, tratto dal suo primo album da solista “Umano”.
L’estate 2016 ha visto Ermal Meta esibirsi in alcune fra le
cornici più prestigiose d’Italia, mentre in autunno, con
“Umano Tour”, ha toccato i maggiori club italiani,
accompagnato dalle note del più recente singolo, “Gravita Con
Me”. A febbraio 2017, Ermal Meta partecipa a Sanremo tra i Big
col brano “Vietato Morire”, aggiudicandosi il terzo posto
oltre al Premio Critica Mia Martini ed al Premio per la
miglior cover con “Amara Terra Mia” di Domenico Modugno. Come
autore Ermal Meta ha firmato testi per i più importanti
artisti italiani come Marco Mengoni, Francesco Renga, Emma
Marrone, Annalisa Scarrone, Chiara Galiazzo, Patty Pravo (con
cui ha duettato), Clementino, Francesco Sarcina (al cui disco
ha lavorato anche in qualità di produttore e arrangiatore),
Lorenzo Fragola ed Elodie. Il suo brano “Big Boy” ha portato
poi Sergio Sylvestre, alla vittoria ad “Amici”, programma del
quale è attualmente apprezzatissimo giudice.
SARÀ CIUTTO
Strepitosa notizia per uno strepitoso evento, che si annuncia
già come uno dei più attesi dell’estate musicale del Nordest.
Alvaro Soler è fra gli artisti che più si sono messi in
evidenza negli ultimi anni. Durante il tour estivo presenterà
live i brani del suo disco “Eterno Agosto”, certificato “oro”
in Italia. Oltre ai successi “El Mismo Sol” (5 dischi di
Platino e la vittoria al Coca Cola Summer Festival 2015),
“Sofia” (7 dischi di Platino, vittoria di tappa al Coca Cola
Summer Festival 2016) e “Libre” insieme ad Emma Marrone
(Platino), anche il nuovo singolo “Animal”. A soli 26 anni
Alvaro Soler può vantare 36 dischi d’Oro e di Platino in tutto
il mondo e 200 milioni di stream a cui si aggiungono le
visualizzazioni su YouTube e Vevo dove i suoi video hanno
collezionato oltre 450 milioni di views. Figlio di genitori
tedeschi e spagnoli, Alvaro Soler è cresciuto tra Barcellona,
Tokyo e Berlino, città in cui vive. Il suo bagaglio culturale
e personale lo ha portato a sperimentare sempre, mixando i
ritmi gioiosi spagnoli, il minimalismo giapponese e i suoni
urban berlinesi.
In apertura di serata spazio anche a una giovane proposta del
nostro territorio, la latisanese Sara Ciutto. Classe 2000, ha
all’attivo due singoli “Tutti i desideri” e “Dimmi come stai”.
Fra i grandi eventi del Lignano Sunset Festival ricordiamo i
concerti delle star del punk rock mondiale The Offspring (con
Millencolin e Rumatera) il 4 agosto e l’evento “Random – Una
festa a caso“ il 5 agosto. Biglietti in vendita, info su
www.azalea.it .