Conferenza: “VaccinarSì. Chiariamo i nostri dubbi” – Roveredo in Piano PN – 24/5/2017 Il 24/5/2017, presso l’Auditorium di Roveredo in Piano (PN), in via Donatori del sangue, 9, alle 20.30, si terrà una conferenza dal titolo: “VaccinarSì. Chiariamo i nostri dubbi”. Parlerà Caterina Cicchirillo, dirigente medico specialista in igiene, medicina preventiva e controllo malattie infettive. Moderatori: Marco Santarossa e Diego Martin, attivisti CICAP della zona del pordenonese. L’evento ha il patrocinio del CICAP (www.cicap.org), del Comune di Roveredo in Piano e della locale Azienda per i Servizi Sanitari. Ingresso libero e gratuito. AL FESTIVAL DI MAJANO ASSIEME A SALMO, 28 LUG. SUL PALCO ANCHE FRED DE PALMA Il grande happening rap del 28 luglio al Festival di Majano, con protagonista il fenomeno del genere Salmo, raddoppia con l’aggiunta di un secondo grande artista sullo stesso palco, nella stessa serata. Stiamo parlando di Fred De Palma, astro nascente del rap italiano, messosi in luce nei circuiti del freestyle italiano e ora alla vigilia del suo primo grande tour. I biglietti per l’evento rap dell’estate al Festival di Majano, sono già in vendita sul circuito Ticketone. Info e punti vendita su www.azalea.it. Fred De Palma, astro nascente del rap italiano, dopo aver partecipato al format di freestyle “MTV Spit” (2013) e dopo aver pubblicato i primi due album “F.D.P.”(2012) e “Lettera Al Successo”(2014), si afferma nel panorama musicale nazionale con il terzo lavoro “BoyFred”, uscito a Ottobre 2015 per Warner Music, entrato nella top 10 della classifica di vendita e della certificazione ORO per i singoli “Stanza 365”, “Buenos Dias”, “Il cielo guarda te”, i cui video hanno ottenuto complessivamente più di 28 milioni visualizzazioni. Nell’estate 2017 Fred sarà protagonista sui palchi più importanti d’Italia, tra cui quello di Majano. E sarà il suo nuovo album, presto in uscita, dal titolo “HANGLOVER”, per Warner Music, a dare inizio a questo nuovo percorso dell’artista. Il disco è anticipato dal singolo “Adios” in uscita il 19 maggio. Un doppio grande live al Festival di Majano, che vedrà il suo culmine con la performance del “rapper mascherato”, il profeta di questo genere, Salmo. Fra i suoi successi brillano due album certificati platino: “Hellvisback” (uscito nel 2016 che ha debuttato al numero 1 della classifica di iTunes e della FIMI restandoci inchiodato per due settimane) e “Midnite” disco del 2013, il singolo “1984” certificato platino e l’oro per il brano “Alba”. Con oltre 42 milioni di visualizzazioni sul suo canale youtube ufficiale, l’artista rap che ha venduto di più nel 2016, si è esibito in un tour europeo tra marzo e aprile, toccando città come Madrid, Barcellona, Parigi, Dublino, Londra, Berlino, Bruxelles, Amsterdam e Salonicco, per poi tornare in Italia con un tour primaverile. Non solo musicista ma anche regista, nel 2014 Jovanotti lo sceglie per dirigere il video di “Sabato”, per poi invitarlo come special guest del suo tour negli stadi nel corso del 2015. Salmo ha letteralmente preso la scena rap italiana e ne ha cambiato i connotati di genere, introducendovi elementi di elettronica e rap hardcore come, qui in Italia, ancora non si era visto. Fra gli altri grandi eventi del Festival di Majano ricordiamo il concerto dei Litfiba (22 luglio) e la due giorni denominata Summer Days in Rock con protagonisti Amon Amarth e Arch Enemy (7 agosto ) e Rival Sons (8 agosto). Biglietti in vendita, info su www.azalea.it . I Decibel sul palco del Perla Casinò & Hotel 19 maggio Un concerto “suonato per davvero”: dopo il successo di “My My Generation” e sull’onda del nuovo singolo in rotazione radiofonica “Gli Anni del Silenzio” i Decibel, storico Gruppo del punk/rock e della new wave italiana, approdano al Perla Casinò & Hotel per un attesissimo live venerdì 19 maggio alle 22:00. La Band presenterà ai suoi fan “Noblesse Oblige”, l’album del 2017 che ha decretato il ritorno sulle scene del Gruppo nella sua formazione originale, con Enrico Ruggeri alla voce, Silvio Capeccia alle tastiere e Fulvio Muzio a chitarre e tastiere. Sul palco di Nova Gorica saranno supportati dal vivo da Fortu Sacka al basso, Alessandro Polifrone alla batteria e Paolo Zanetti alla chitarra. Accanto ai brani dell’ultimo lavoro discografico la scaletta prevede anche i successi del passato, con particolare riferimento ai pezzi pubblicati tra la fine degli anni ’70 e i primi anni ’80. La tappa al Perla Casinò & Hotel fa parte di un tour esclusivo nei migliori teatri a 40 anni esatti dal “non concerto” di Milano, espediente inventato da Enrico Ruggeri e compagni per “spiazzare il potere” e svelare i meccanismi della società dell’apparenza: era il 1977 e quell’esibizione annunciata e mai avvenuta diede il via ad una delle più innovative, originali e anticonformiste vicende della musica italiana. Il primo album è “Punk” del 1978, seguito dal singolo “Indigestione Disko” nel 1979; l’anno della consacrazione definitiva è il 1980 con il 33 giri “Vivo da Re” e la presentazione di “Contessa” al Festival di Sanremo. Dopo l’uscita di Enrico Ruggeri, i Decibel diedero vita a “Novecento” un “concept album” dedicato al secolo che si avviava alla conclusione, per poi concentrarsi sulla sperimentazione elettronica e sulla realizzazione di soundtrack. Nel 1998 la Band pubblica “Desaparecida”, uno dei primi progetti musicali ad essere distribuiti esclusivamente online, reinterpretando la musica new age in chiave rock e latineggiante. Quello del 19 maggio sarà un gradito ritorno per Enrico Ruggeri al Perla Casinò & Hotel, a due anni dal concerto nel quale aveva dedicato a Giorgio Gaber, Enzo Jannacci e Giorgio Faletti il brano “I Tre Signori”, pubblicato poche settimane prima in occasione della partecipazione alla finale del Festival di Sanremo in qualità di ospite. Cinemazero a Roma mercoledì 17 maggio per la riapertura del cinema Troisi Importante riconoscimento nazionale per Cinemazero, che insieme a sole altre 3 realtà nazionali, sarà protagonista di una giornata molto particolare dedicata al cinema di qualità e ai progetti culturali di successo. Dopo quattro anni di chiusura mercoledì 17 maggio il cinema Troisi a Roma riapre infatti le sue porte, grazie al progetto pilota dell’associazione “Piccolo Cinema America”, che da alcuni anni, con interventi di stima e sostegno di registi del calibro di Roberto Benigni, Nanni Moretti, Gianfranco Rosi e molti altri ancora, sta animando con arene cinematografiche estive le piazze della capitale, raccogliendo Cinema Troisi migliaia di spettatori, dopo l’esperienza chiave del “Cinema America”. L’associazione omonima, costituita tutta da giovanissimi, dopo aver vinto un concorso pubblico indetto da Roma Capitale, ha deciso di organizzare per mercoledì uno speciale Open day per comunicare alla città la volontà e il prosieguo del progetto che vuole far rivivere il sogno di una sala d’eccezione per la capitale. Per questa importante occasione ha invitato così a testimoniare i propri percorsi di eccellenza proprio Cinemazero, insieme al Cinema PostModernissimo di Perugia, al Cinema Beltrade di Milano e al Cinema Stensen di Firenze, sale che da tempo si stagliano nel panorama nazionale per la capacità di condurre percorsi culturali che sposano risultati di pubblico con qualità della proposta. “Ciascuna di queste sale”- sottolinea Valerio Carocci, presidente di “Piccolo Cinema America”, argomentando la scelta di volere l’intervento di queste realtà culturali – “con diversi percorsi e metodologie di programmazione, è divenuta un operatore culturale d’eccezione nel suo territorio di riferimento e un modello da seguire a livello nazionale ed europeo. In queste sale non è il film programmato a fare il pubblico, ma la sala cinematografica stessa, che grazie al rapporto costruito nel quotidiano con lo spettatore e il territorio ha la forza di imporsi sul sistema distributivo, sviluppando, inoltre, una multiprogrammazione che consente l’accesso paritetico al grande schermo a moltissime opere che altrimenti non troverebbero spazio.” Gli Huni Kuin, dopo la Biennale di Venezia, sbarcano il 26 maggio a Trieste al Museo Sartorio e alla Casa della Musica. Gli Huni Kuin, abitanti dell’Acre in Amazzonia, dopo la Biennale di Venezia, faranno scalo a Trieste – attraverso le fotografie di Mauro Villone – il 26 maggio alle 18 al Museo Sartorio e alle 19 alla Casa della Musica. La mostra evento è la prima tappa su cui si fonda l’intero progetto “Questa Volta metti in scena…Peter Pan” – promosso dall’Associazione culturale Opera Viva, realizzato con bando della Regione FVG, il contributo della Zkb e la collaborazione del Comune di Trieste, Comune di Duino Aurisina, Comune di Udine, Comune città di Capodistria, la CAN Tartini di Pirano, RTV Koper Capodistria e la Ong Para Ti di Rio de Janeiro – che giunge quest’anno alla 13a edizione e prevede, oltre alla mostra evento del 26 maggio, un concorso artistico per le scuole superiori, stage formativi ed esposizioni delle opere vincitrici. Ideato e diretto dall’artista Lorena Matic, l’iniziativa si focalizza sulla figura di Peter Pan, icona di un tema più che mai attuale, per parlare di fuga dalla realtà e dalle responsabilità dell’adulto, definita strategia e non sindrome dallo psicologo Aldo Carotenuto. Ma anche di Peter Panbambino, con i sogni e le realtà dal mondo dell’infanzia, e cosa mette a fuoco il suo sguardo sull’ambiente che lo circonda. Fotografo, giornalista, scrittore, viaggiatore di professione, Mauro Villone per oltre 30 anni ha girato il mondo documentando diverse realtà occupandosi di antropologia visiva; nato a Torino vive a Rio de Janeiro, le sue immagini sono state pubblicate sulle più importanti testate nazionali e vanta esposizioni in tutto il mondo. La mostra è declinata su 3 percorsi, in 2 sedi espositive e un incontro con l’artista in arrivo direttamente dal Brasile per un dialogo a più voci su fotografia, antropologia ed esperienzalità per ribadire lo stretto legame tra Arte e Società. E’ attraverso i nuovi linguaggi espressivi dell’arte che permettono di sensibilizzare la collettività su tematiche sociologiche, scientifiche e culturali, che si sono individuati 3 percorsi espositivi. Al Museo Sartorio La strategia di Peter Pan evidenzia come riti, rituali e celebrazioni siano adottate dagli adulti per mantenere in vita il fanciullo che vive in ognuno di noi. Tra le immagini in mostra, rituali sciamanici degli Huni Kuin, popolo Indios dell’Acre in Amazzonia che solo da 50 anni ha rapporti con il popolo bianco; dei Fulni-O che vivono nello stato brasiliano di Pernanbucco che si definiscono essi stessi “bambini” per i continui canti e danze potentissimi, e altre storie da scoprire con luoghi e persone che Villone ha vissuto prima di fotografare. Alla Casa della Musica Il Flauto di Pan focalizza l’attenzione su sogni e realtà dell’infanzia, in paesi diversi e Un altro sguardo, è un’indagine antropologico-sociale condotta dallo stesso fotografo con i bambini delle Favelas di Rio de Janeiro, da cui si evince “cosa vede l’occhio del bambino” e da cui è anche nato un libro. Mostre aperte fino al 25 giungo 2017. Potete seguire tutti gli aggiornamenti sulla pagina facebook Opera Viva Trieste o su Twitter @AssocOperaViva o sul sito www.assocoperaviva.it TRIESTE MOSAICO DI CULTURE 2017 GLI APPUNTAMENTI DI MARTEDì 16 MAGGIO 2017 GLI APPUNTAMENTI DI MARTEDì 16 MAGGIO 2017 Ore 10.00 Visita all’Istituto Nautico “Tommaso di Savoia” inaugurata il 10 giugno del 1754 per volere dell’Imperatrice Maria Teresa, a cura del Vice-preside Bruno Zvech. Incontro ore 09.50 in Piazza Attilio Hortis, 1. Ore 12.00 Visita guidata “Storia e Folklore a Trieste, la sala dei tessuti e la collezione artistica di Stavropulos”con Rina Anna Rusconi e la guida civica del Museo di Storia Patria . Incontro alle ore 11.50 in via Imbriani, 11. Ore 17.30 Sala Bobi Bazlen di Palazzo Gopcevich, via Rossini 4 – Conferenza su “La letteratura della Dalmazia” di Adolfo Mussafìa e Marcel Kušar . Traduzione, introduzione e note di Fulvio Senardi. Con un saggio di Alberto Brambilla del Gruppo di Ricerca della Sorbonne di Parigi. Libro Edito a cura dell’Istituto Giuliano di Storia, Cultura e Documentazione di Trieste e Gorizia. Uno dei rari testi, quello di Mussafìa, che trattano della letteratura italiana in Dalmazia, già pubblicato in quella straordinaria opera in più volumi ideata dal Principe Ereditario Rodolfo d’Asburgo dal titolo: “La monarchia austro-ungarica in parole e in immagini”. Presenta Rina Anna Rusconi, intervengono il Prof. Fulvio Senardi e il Prof. Luca Zorzenon Il libro “La letteratura italiana in Dalmazia” Il libro che invitiamo a leggere nella collana “Bibliotechina del curioso” dell’«Istituto giuliano di storia cultura e documentazione di Trieste e Gorizia» dedicata a scritti rari o dimenticati, contiene una pagina del tutto obliata di (e sulla) storia della letteratura in lingua italiana della Dalmazia, a firma dello studioso spalatino Adolfo Mussafia (15 febbraio 1835 – 7 giugno 1905). Delle ragioni e del contesto in cui nasce il saggio mussafiano sulla Letteratura italiana di Dalmazia discutono ampiamente i due saggi che contornano il testo (o meglio, i testi, come poi si spiegherà). Il primo nasce dalla penna di chi firma questa presentazione, il secondo è frutto dell’impegno di Alberto Brambilla, del Gruppo di ricerca della Sorbonne parigina, oltre che autore di numerosi studi condotti, fra critica letteraria e filolologia, in vari campi della letteratura italiana, anche giuliana, di cui è appassionato cultore, e non ultimo in quello della letteratura che si è lasciata ispirare o ha voluto schierarsi a fianco dell’irredentismo: Parole come bandiere. Andrà spiegato, in via preliminare, che il saggio di Mussafia vide per la prima volta la luce, in tedesco, come parte di un capitolo dedicato alle letterature della Dalmazia (quella italiana e quella slava) nell’opera in più volumi Die österreichisch-ungarische Monarchie in Wort un Bild (La monarchia austro-ungarica in parole e in immagini) ideata e pubblicata su stimolo del principe ereditario Rodolfo (lo sfortunato o sventato protagonista della tragedia di Mayerling, lui pure – lo si aggiunge come una piccola curiosità – fra gli studenti di italiano di Adolfo Mussafia). Tanto che al primo volume della serie, dedicato a Vienna, lo stesso Rodolfo premetterà una partecipata introduzione. Consumata la tragedia, i libri continueranno ad uscire, in tedesco e in ungherese (in omaggio al principio sancito dall’Ausgleich per cui tutto o quasi tutto – imperatore escluso naturalmente – doveva essere “duplice” in AustriaUngheria), fino a quell’XI volume, edito nel 1892 che, dedicato alla Dalmazia, riserva due dei suoi 19 saggi alla letteratura. Ovvia la necessità di renderlo fruibile in italiano alla fine dell’Ottocento, sul giornale che era la voce più autorevole e seguita del Partito autonomista, il “Dalmata”, ed è lì infatti che apparve per la prima volta tradotto in italiano. Miccia per le polemiche che avvampavano allora tra dalmati di lingua e cultura italiana e dalmati slavi. Sarà ancora riproposto (prima di venir dimenticato) nel 1919 nel calore della polemica fra “dalmatomani” e “rinunciatari”, ovvero tra coloro che chiedevano il rispetto integrale della clausole del Patto di Londra e chi voleva invece reimpostare, accordandola sul nuovo contesto postasburgico, la politica verso gli Slavi del Sud, in continuità con le basi poste dal Patto di Roma: il fuoco di copertura che la pamphlettistica poteva offrire agli opposti interessi apparve un rilevante valore aggiunto. Al focoso D’Annunzio rispondevano pacatamente con scritti ancor oggi apprezzabili Prezzolini (La Dalmazia, 1915, Libreria della «Voce», riportato all’ordine del giorno dal tormentone di Versailles) e Salvemini (Salvemini e Maranelli, La questione dell’Adriatico, 1919, Libreria della «Voce»). Facile arruolare il Mussafia, scomparso nel 1905, nella schiera di coloro che miravano al risultato più grande e più pericoloso. Ora è possibile restituirlo ai lettori nel suo significato più vero, nella mia nuova traduzione, insieme al saggio che segue nel volume originale, il contributo sulla Lingua e letteratura serbocroata di Dalmazia del filologo croato Marcel Kušar (1858-1940), studioso di origine dalmata (nato ad Arbe – Rab) e di scuola viennese, docente di slavistica e germanistica in varie istituzioni scolastiche della Dalmazia (del cui idioma ciacavo [čakavski] è stato uno dei maggiori esperti), dove reggerà, prima del pensionamento, il liceo croato di Zara. Consiglia l’accostamento dei due scritti, seguendo la traccia del volume “rodolfino”, oltre al sensato obiettivo di voler dare l’intero della letteratura dalmata nelle sue differenti declinazioni linguistico-culturali come lo concepivano gli ambienti di cultura dell’Impero sul finire dell’Ottocento, la natura particolare, in senso tanto politico-culturale che “generazionale” dei due saggi di Mussafia e Kušar. Ed è qui il suo più significativo valore ideologico-intellettuale: i due studiosi si dividono lo spazio dedicato alla letteratura della Dalmazia cercando di farne, come richiedeva l’etichetta ottocentesca del bon ton accademico, un terreno immune dalle tempeste della Storia, esente dai sotterfugi e dai colpi bassi delle rivendicazioni e delle polemiche che intanto ammorbavano il clima politico e civile della società dalmata. In realtà dai cieli di una apparente, rispettosa neutralità, discendono messaggi che, a saperli decifrare, esprimono molto bene l’insanabile conflitto dei due punti di vista che laceravano il panorama politico, ideologico e intellettuale della Dalmazia dell’ultimo Ottocento. La visione di Mussafia è ancora “tommaseana”, nella convinzione che l’identità dalmata, da difendere e conservare, consista in una irripetibile sintesi culturale e linguistica di latinità e slavità, e nella quale nessuno degli apporti, occidentale e orientale, può essere cancellato senza tradire la Dalmazia e la sua storia. Per Kušar invece, già proiettato verso il mondo nuovo del nazionalismo tardo-ottocentesco e novecentesco, la Dalmazia è terra integralmente slava e in tale slavità deve riconoscersi, rifiutando ed emarginando ciò che di “straniero” (la lingua e la cultura italiana) è presente nel suo territorio. Sarà questa, come sappiamo, la ricetta vincente del nazionalismo slavo della costa orientale dell’Adriatico. Andrea Forliano LA CORSA ROSA AL GIRO DI BOA Grandi numeri per la prima metà del Giro 100. Foligno – 15 maggio 2017. La prima parte del Giro d’Italia ha fatto registrare un grande successo mediatico. Questi i numeri di questa storica edizione, quando ci troviamo quasi a metà strada, con Nairo Quintana in Maglia Rosa dopo la vittoria sul Blockhaus: Grandi ascolti in TV. Nella fasi finali della tappa di ieri è stato registrato un picco di 2.749.000 di telespettatori, pari al 22,2% di share. Il profilo Twitter del Giro raggiunge le oltre 19,5 milioni di visualizzazioni dei tweet, l’hashtag #Giro100 molto utilizzato anche da squadre e corridori è nei trending topic ogni giorno durante la diretta della tappa. Totalizzate oltre 4,5milioni di visite sul sito giroditalia.it, numeri raddoppiati rispetto al 2016. Su Facebook superato il milione di fans, con una reach settimanale che supera i 7 milioni in tutto il mondo. Il Giro d’Italia è anche su Instagram con tante immagini e stories ogni giorno. Superato il milione di likes. 1600 rappresentanti dei media (internazionali, nazionali e locali) sono stati ad oggi accreditati. Attraverso il progetto Ride Green, nelle prime 9 tappe sono stati raccolti otre 31.760 kg di rifiuti, di cui il 88% sarà riciclato. 190 corridori saranno al via della cronometro individuale da Foligno a Montefalco di 39.8 chilometri (la Sagrantino Stage). Il primo corridore a partire sarà Matteo Pelucchi alle 12.45, chiuderà Nairo Quintana alle 16.24. L’ordine di partenza puo’ essere scaricato qui. LA TAPPA DI DOMANI Tappa 10 – Foligno – Montefalco – 39.8 km – dislivello 400 m Percorso completo che propone un lungo tratto pianeggiante e rettilineo seguito da salite e discese molto articolate. Si parte da Foligno e uscendo rapidamente dal centro storico (strade a carreggiata stretta) ci si immette su strade di media larghezza prevalentemente rettilinee per oltre 12 chilometri superando Bevagna (rilevamento cronometrico). Si inizia quindi a salire sempre con pendenze medie del 4/5% fino alla Madonna delle Grazie dove la strada diventa un falsopiano sempre leggermente a salire. Discesa veloce e abbastanza articolata di curve e controcurve fino a San Marco dove la strada ritorna prevalentemente rettilinea e pianeggiante. A Bastardo (svolta a U) nuovo Rilevamento cronometrico e inizio del falsopiano a salire che porterà a Montefalco. Le pendenze non sono mai elevate, ma non vi sono più tratti di “respiro”. Finale con alcuni passaggi a carreggiata ristretta fino alle porte della città murata di Montefalco dove è posto l’arrivo della cronometro. Ultimi km Ultimi chilometri in leggera ascesa. Da segnalare nell’ultimo chilometro un passaggio in discesa di una “porta” per poi risalire con una breve e ripida rampa nel rettilineo finale di 200 m su asfalto in salita di larghezza 6 m. IL GIRO D’ITALIA PER LE POPOLAZIONI COLPITE DAL SISMA Insieme alle autorità locali e ad alcuni sindaci delle popolazioni colpite, la Corsa Rosa ha voluto mandare un messaggio di solidarietà e un auspicio di ripartenza. Foligno – 15 maggio 2017. Un messaggio di speranza e solidarietà è stato lanciato questo pomeriggio dal Giro in favore delle popolazioni del centro Italia colpite dagli eventi sismici nel 2016. Oggi, presso la Sala Consiliare del Comune di Foligno, alla presenza del Sindaco Nando Mismetti, del Sindaco di Montefalco Donatella Tesei, del Direttore del Giro d’Italia Mauro Vegni, di alcuni sindaci dei comuni più colpiti dal sisma e di Piero Nigrelli, Direttore del Settore Ciclo di ANCMA, si è svolto un momento simbolico per rilanciare l’attenzione sul tema. La Corsa Rosa, in collaborazione con ANCMA (Associazione Nazionale Ciclo Motociclo Accessori), i comuni di Foligno e di Montefalco, insieme all’Associazione di pubblica assistenza Croce Bianca di Foligno, ha voluto donare alcune biciclette, alcune maglie delle squadre presenti al Giro – autografate dai corridori – e alcune Maglie Rosa, come segno di vicinanza e auspicio di “ripartenza” alle popolazioni colpite dal terremoto. DICHIARAZIONI Il Direttore del Giro d’Italia Mauro Vegni ha dichiarato: “Il Giro d’Italia è parte del tessuto del nostro Paese e non può non guardare ai problemi del nostro Paese. Come avevamo annunciato e promesso, abbiamo voluto dare un segnale di vicinanza e speranza alle popolazioni colpite dal terremoto. Il Giro d’Italia vuole essere una cassa di risonanza – come lo è stato in tante altre occasioni nella sua storia – per tenere alta l’attenzione, su problemi che vorremo non si dimenticassero. La bicicletta è oggi lo strumento simbolo per ripartire”. Il Sindaco di Foligno Nando Mismetti ha detto: “Vorrei ringraziare i miei colleghi sindaci che sono potuti essere qui. Il Giro d’Italia è sinonimo di unità del Paese. La Corsa Rosa ha accompagnato i grandi cambiamenti del nostro Paese, anche nei momenti più difficili. Ringrazio il Giro d’Italia per aver voluto fortemente questa iniziativa. La nostra terra ha bisogno di segnali di speranza e di fiducia per affrontare questi momenti delicati. Poter ospitare la cronometro del Sagrantino di questa 100a edizione è di straordinaria importanza. È un messaggio chiaro che nelle nostre terre si continua a vivere e ad andare avanti. Il ciclismo è sinonimo di solidarietà e rispetto delle persone: i migliori valori da trasmettere alle generazioni più giovani, per costruire il senso di comunità”. Donatella Tesei Sindaco di Montefalco ha aggiunto: “Questo evento è stato fortemente voluto dal Consorzio Tutela Vini Montefalco, che festeggia i 25 anni. È stato un impegno straordinario cui ha partecipato l’intera comunità. Il Giro d’Italia è mezzo di unione della nostra nazione e di condivisione di forza e solidarietà. Sono contentissima di poter compiere questo gesto semplice di condivisione con i comuni colpiti dal sisma. Piero Nigrelli, Direttore del Settore Ciclo di ANCMA, Associazione Nazionale Ciclo Motociclo Accessori, ha voluto sottolineare come: ”Tante aziende italiane e straniere hanno voluto raccogliere questo invito di unità e ripartenza in favore delle popolazioni colpite dal sisma. È solo un piccolo gesto, un simbolo. La bicicletta è sempre stato simbolo di ripartenza, ed quello che vogliamo augurare ai comuni che stanno affrontando questi difficili momenti. #Giro100 PHOTO CREDIT: LaPresse – D’Alberto / Ferrari / Paolone / Spada Grande lirica al Giovanni da Udine: quattro opere in scena nella prossima stagione Udine, 13 maggio 2017 – Sarà una stagione all’insegna delle novità e delle grandi proposte sia per quanto riguarda la prosa che la musica e la danza quella che attende il Teatro Nuovo Giovanni da Udine. Mentre si stanno predisponendo gli ultimi ritocchi al denso cartellone 2017/18 una cosa è già certa: il ritorno in grande stile della musica lirica. Saranno infatti tre gli appuntamenti e quattro le opere in scena fra dicembre 2017 e maggio 2018, tutte negli allestimenti del Teatro Lirico Giuseppe Verdi di Trieste con repliche speciali riservate alle scuole. Ad aprire la serie sarà il capolavoro di Pëtr Čajkovskij Eugenio Onegin, in scena il 16 e 17 dicembre 2017, cui seguirà Gianni Schicchi di Giacomo Puccini nella versione completa e originale abbinata a Il segreto di Susanna di Ermanno Wolf-Ferrari il 10 e 11 febbraio 2018.Chiuderà il capolavoro mozartiano Così fan tutte, atteso per maggio 2018. “Siamo felici di poter offrire al nostro pubblico, nella prossima stagione, un programma di ottimo livello, sia per quanto riguarda i titoli che gli allestimenti – dichiara il presidente Paolo Vidali -. Il Giovanni da Udine ha le dimensioni adeguate per accogliere grandi spettacoli come quelli propri della musica lirica, sia per le notevoli dimensioni del palcoscenico che naturalmente per la presenza della buca d’orchestra. Grazie all’ottima acustica che ne deriva, da tutti gli ordini di posti si può godere di un perfetto ascolto. Il nostro pubblico ha dimostrato ancora una volta di amare l’Opera e quindi era giusto concentrare i nostri sforzi per garantire un programma pienamente all’altezza delle aspettative.” “Quelli che arriveranno sul nostro palcoscenico sono quattro autentici gioielli del repertorio lirico – spiega il direttore artistico musica e danza Marco Feruglio –. Le opere saranno rappresentate in versione integrale anche per il pubblico degli studenti cui riserveremo delle recite ad hoc, continuando così una tradizione che nelle scorse stagioni ci ha dato grande soddisfazione”. Come detto sarà Eugenio Onegin, la più celebre e perfetta opera teatrale di Čajkovskij, ad inaugurare la prossima stagione lirica del Teatro Nuovo. Composizione intensamente romantica e rappresentativa della cultura borghese ottocentesca russa tratta dall’omonimo romanzo di Puskin, andò in scena per la prima volta il 29 marzo 1879. Di tutt’altro registro, assai più vivace e divertente sarà invece il Gianni Schicchi pucciniano che vedremo in scena cent’anni dopo il suo debutto, avvenuto appunto nel dicembre 1918. L’atto unico, il più eseguito del “Trittico” di Giacomo Puccini, fu composto su libretto di Giovacchino Forzano ispirato a un episodio dell’Inferno dantesco. In programma nel periodo di Carnevale, è un’opera molto gradita al grande pubblico per le sue meravigliose arie, fra cui la celeberrima “O mio babbino caro”. Affiancherà il Gianni Schicchi l’esecuzione de Il segreto di Susanna, atto unico di Ermanno Wolf-Ferrari su libretto di Enrico Golisciani: divertente storia di gelosia coniugale, raccolse fin dal suo debutto nel 1910 largo consenso di pubblico in tutti i teatri del mondo dove fu a lungo rappresentata. Fuoco d’artificio conclusivo della stagione lirica 2017/18 sarà il capolavoro mozartiano Così fan tutte, terza ed ultima delle tre opere italiane scritta nel 1789 dal compositore salisburghese su libretto di Lorenzo da Ponte. BANDO STAZIONI D’EMERGENZA atto IX 2017 – Teatro Galleria Toledo Napoli Stazioni d’Emergenza – IX edizione Bando di partecipazione Il teatro Galleria Toledo di Napoli propone per l’anno 2017 il bando di ammissione alla rassegna “Stazioni D’Emergenza – atto IX ”, piattaforma di lancio per la nuova creatività teatrale. Il bando è aperto ad artisti e compagnie, nazionali e internazionali, con progetti individuali e collettivi nell’ambito delle arti performative. Intento programmatico della rassegna Stazioni d’Emergenza è quello di identificare, nel fertile vivaio delle nuove realtà del teatro contemporaneo, i percorsi artistici più interessanti dal punto di vista della ricerca; un osservatorio, il cui fine è quello di sostenere le compagnie che dimostrino di avere un percorso di ricerca drammaturgica avviato, con un giusto e concreto riconoscimento, atto a consolidare la presenza di nuove identità autoriali e performative all’interno del panorama italiano. Nel corso delle precedenti edizioni sono stati individuati e premiati spettacoli prodotti da compagnie emergenti, tali quali Babbaluck, Taverna Est, Inbalìa e spettacoli come La merda del binomio Ceresoli-Gallerano, e Io mai niente con nessuno avevo fatto di Vucciria Teatro hanno successivamente trovato grandi consensi e visibilità nelle migliori platee nazionali e internazionali. Modalità della selezione La direzione artistica della rassegna, dopo aver letto i progetti presentati e visionato ciascuno dei materiali audiovisivi pervenuti, attuerà una selezione identificativa tra la rosa dei candidati allo scopo di determinare le compagnie (o artisti) che parteciperanno alla nona edizione di Stazioni D’Emergenza – atto IX. Tempi e modalità di svolgimento della rassegna Le domande – accompagnate dalla documentazione richiesta – dovranno pervenire entro e non oltre il 31 luglio 2017, presso la segreteria organizzativa del teatro Galleria Toledo con invio di email all’indirizzo: [email protected]. Non saranno ammessi alla selezione i progetti ricevuti in data successiva. Le compagnie selezionate saranno invitate a partecipare presso il teatro Galleria Toledo di Napoli, nel corso del mese di settembre, verificando con la direzione il periodo più consono in base alle esigenze del teatro e della compagnia al fine di definire il programma definitivo della rassegna. La selezione, effettuata da una commissione di esperti affiancata dalla Direzione Artistica di Galleria Toledo, avrà giudizio insindacabile. La lista delle cinque compagnie o artisti selezionate, sarà resa pubblica nella prima decade di settembre, sul sito: galleriatoledo.info, e sulla pagina facebook: https://www.facebook.com/galleriatoledo.ilteatro/ Requisiti per l’ammissione: – possono partecipare compagnie italiane e/o di altra nazionalità, con spettacoli e progetti anche non in lingua italiana da dotare di sopratitoli o interpreti; – non saranno ammesse le compagnie o gli artisti il cui progetto o proposta spettacolo risulti già programmato nelle stagioni precedenti nei teatri di Napoli; Documentazione Le compagnie dovranno presentare: – breve biografia della compagnia, curriculum vitae dei singoli soggetti, progetto di lavoro; – scheda tecnica; – video integrale o brani di presentazione dello spettacolo che descrivano con chiarezza il progetto proposto (non trailers o montaggi creativi). Non è prevista la restituzione dei materiali. – ricevuta di pagamento quota di partecipazione al bando di euro 25 tramite bonifico c/c 1843 intestato a “IL TEATRO SOC. COOP. A.R.L.” BANCA DEL SUD S.p.A. IBAN IT78H0335303400000000001843. Il teatro ospitante garantirà alle 5 compagnie selezionate: – scheda tecnica, luci-audio e un tecnico di palcoscenico; – ufficio stampa e promozione dell’evento; – eventuale assunzione degli oneri contributivi riferiti a repliche di spettacoli per tutti gli elementi della compagnia, con avviamento di attori e tecnici rispettando i minimi del CCNL dello spettacolo, fatta eccezione delle associazioni/compagnie che hanno una propria agibilità (in questo caso dovranno indicarlo in sede di presentazione della domanda); – il 70% degli incassi al netto delle spese SIAE. Il prezzo del biglietto per assistere allo spettacolo sarà di euro 10,00. – Restano a carico della compagnia o artista le spese di viaggio e di vitto; Sarà garantita alla compagnia finalista: – l’inserimento nella stagione artistica 2017/2018 del teatro Galleria Toledo. – scheda tecnica, luci-audio e un tecnico di palcoscenico; – eventuale assunzione degli oneri contributivi riferiti a repliche di spettacoli per tutti gli elementi della compagnia, con avviamento di attori e tecnici rispettando i minimi del CCNL dello spettacolo, fatta eccezione delle associazioni/compagnie che hanno una propria agibilità (in questo caso dovranno indicarlo in sede di presentazione della domanda); – ufficio stampa e promozione; – un rimborso minimo quale rimborso spesa di euro 1.000 – il 70% degli incassi al netto delle spese SIAE. Il prezzo del biglietto per assistere allo spettacolo sarà di euro 10,00. – Restano a carico della compagnia o artista le spese di viaggio e di vitto; informativa privacy I dati raccolti, verranno trattati esclusivamente a fini amministrativi rispettando il D.Leg. n.196/03 sulla privacy. informazioni Galleria Toledo, teatro stabile d’innovazione via Concezione a Montecalvario , 34 – 80134 Napoli t. 081- 425037 [email protected] ERMAL META A LIGNANO SABBIADORO L’11 AGOSTO Il concerto di Alvaro Soler a Lignano Sabbiadoro, evento inserito nel calendario del Lignano Sunset Festival, in programma il prossimo 11 agosto, si arricchisce oggi di una straordinaria novità. Ad aprire il concerto sarà nientemeno che Ermal Meta, fra gli artisti più in vista della nuova scena cantautoriale italiana, fresco di disco di platino con la sua “Vietato Morire”, canzone con la quale ha ottenuto il terzo posto e il premio della critica al Festival di Sanremo. Un evento nell’evento, che vedrà anche la partecipazione della giovane cantante friulana Sara Ciutto in apertura di serata. I biglietti per l’appuntamento, organizzato da Città di Lignano Sabbiadoro e Sunset Events srl, in collaborazione con la Regione Friuli Venezia Giulia, l’Agenzia PromoTurismoFVG, sono in vendita sul circuito Ticketone. Info e punti vendita su www.azalea.it . Ermal Meta, autore, produttore, polistrumentista e cantante, è l’ex ERMAL META frontman de La Fame Di Camilla. L’artista si è aggiudicato il terzo posto a Sanremo 2016 tra le nuove proposte con “Odio Le Favole”, tratto dal suo primo album da solista “Umano”. L’estate 2016 ha visto Ermal Meta esibirsi in alcune fra le cornici più prestigiose d’Italia, mentre in autunno, con “Umano Tour”, ha toccato i maggiori club italiani, accompagnato dalle note del più recente singolo, “Gravita Con Me”. A febbraio 2017, Ermal Meta partecipa a Sanremo tra i Big col brano “Vietato Morire”, aggiudicandosi il terzo posto oltre al Premio Critica Mia Martini ed al Premio per la miglior cover con “Amara Terra Mia” di Domenico Modugno. Come autore Ermal Meta ha firmato testi per i più importanti artisti italiani come Marco Mengoni, Francesco Renga, Emma Marrone, Annalisa Scarrone, Chiara Galiazzo, Patty Pravo (con cui ha duettato), Clementino, Francesco Sarcina (al cui disco ha lavorato anche in qualità di produttore e arrangiatore), Lorenzo Fragola ed Elodie. Il suo brano “Big Boy” ha portato poi Sergio Sylvestre, alla vittoria ad “Amici”, programma del quale è attualmente apprezzatissimo giudice. SARÀ CIUTTO Strepitosa notizia per uno strepitoso evento, che si annuncia già come uno dei più attesi dell’estate musicale del Nordest. Alvaro Soler è fra gli artisti che più si sono messi in evidenza negli ultimi anni. Durante il tour estivo presenterà live i brani del suo disco “Eterno Agosto”, certificato “oro” in Italia. Oltre ai successi “El Mismo Sol” (5 dischi di Platino e la vittoria al Coca Cola Summer Festival 2015), “Sofia” (7 dischi di Platino, vittoria di tappa al Coca Cola Summer Festival 2016) e “Libre” insieme ad Emma Marrone (Platino), anche il nuovo singolo “Animal”. A soli 26 anni Alvaro Soler può vantare 36 dischi d’Oro e di Platino in tutto il mondo e 200 milioni di stream a cui si aggiungono le visualizzazioni su YouTube e Vevo dove i suoi video hanno collezionato oltre 450 milioni di views. Figlio di genitori tedeschi e spagnoli, Alvaro Soler è cresciuto tra Barcellona, Tokyo e Berlino, città in cui vive. Il suo bagaglio culturale e personale lo ha portato a sperimentare sempre, mixando i ritmi gioiosi spagnoli, il minimalismo giapponese e i suoni urban berlinesi. In apertura di serata spazio anche a una giovane proposta del nostro territorio, la latisanese Sara Ciutto. Classe 2000, ha all’attivo due singoli “Tutti i desideri” e “Dimmi come stai”. Fra i grandi eventi del Lignano Sunset Festival ricordiamo i concerti delle star del punk rock mondiale The Offspring (con Millencolin e Rumatera) il 4 agosto e l’evento “Random – Una festa a caso“ il 5 agosto. Biglietti in vendita, info su www.azalea.it .