TRIESTE MOSAICO DI CULTURE
2017 GLI APPUNTAMENTI DI
MARTEDì 16 MAGGIO 2017
GLI APPUNTAMENTI DI MARTEDì 16 MAGGIO 2017
Ore 10.00 Visita all’Istituto Nautico “Tommaso di Savoia”
inaugurata il 10 giugno del 1754 per volere dell’Imperatrice
Maria Teresa, a cura del Vice-preside Bruno Zvech.
ore 09.50 in Piazza Attilio Hortis, 1.
Incontro
Ore 12.00 Visita guidata “Storia e Folklore a Trieste, la sala
dei tessuti e la collezione artistica di Stavropulos”con
Rina Anna Rusconi e la guida civica del Museo di Storia Patria
. Incontro alle ore 11.50 in via Imbriani, 11.
Ore 17.30 Sala Bobi Bazlen di Palazzo Gopcevich, via Rossini
4 – Conferenza su “La letteratura della Dalmazia” di Adolfo
Mussafìa e Marcel Kušar . Traduzione, introduzione e note di
Fulvio Senardi. Con un saggio di Alberto Brambilla del Gruppo
di Ricerca della Sorbonne di Parigi. Libro Edito a cura
dell’Istituto Giuliano di Storia, Cultura e Documentazione di
Trieste e Gorizia. Uno dei rari testi, quello di Mussafìa, che
trattano della letteratura italiana in Dalmazia, già
pubblicato in quella straordinaria opera in più volumi ideata
dal Principe Ereditario Rodolfo d’Asburgo dal titolo: “La
monarchia austro-ungarica in parole e in immagini”. Presenta
Rina Anna Rusconi, intervengono il Prof. Fulvio Senardi e il
Prof. Luca Zorzenon
Il libro “La letteratura italiana in Dalmazia”
Il libro che invitiamo a leggere nella collana “Bibliotechina
del curioso”
dell’«Istituto giuliano di storia cultura e
documentazione di Trieste e Gorizia» dedicata a scritti rari o
dimenticati, contiene una pagina del tutto obliata di (e
sulla) storia della letteratura in lingua italiana della
Dalmazia, a firma dello studioso spalatino Adolfo Mussafia (15
febbraio 1835 – 7 giugno 1905). Delle ragioni e del contesto
in cui nasce il saggio mussafiano sulla Letteratura italiana
di Dalmazia discutono ampiamente i due saggi che contornano il
testo (o meglio, i testi, come poi si spiegherà). Il primo
nasce dalla penna di chi firma questa presentazione, il
secondo è frutto dell’impegno di Alberto Brambilla, del Gruppo
di ricerca della Sorbonne parigina, oltre che autore di
numerosi studi condotti, fra critica letteraria e filolologia,
in vari campi della letteratura italiana, anche giuliana, di
cui è appassionato cultore, e non ultimo in quello della
letteratura che si è lasciata ispirare o ha voluto schierarsi
a fianco dell’irredentismo: Parole come bandiere.
Andrà spiegato, in via preliminare, che il saggio di Mussafia
vide per la prima volta la luce, in tedesco, come parte di un
capitolo dedicato alle letterature della Dalmazia (quella
italiana e quella slava) nell’opera in più volumi Die
österreichisch-ungarische Monarchie in Wort un Bild (La
monarchia austro-ungarica in parole e in immagini) ideata e
pubblicata su stimolo del principe ereditario Rodolfo (lo
sfortunato o sventato protagonista della tragedia di
Mayerling, lui pure – lo si aggiunge come una piccola
curiosità – fra gli studenti di italiano di Adolfo Mussafia).
Tanto che al primo volume della serie, dedicato a Vienna, lo
stesso Rodolfo premetterà una partecipata introduzione.
Consumata la tragedia, i libri continueranno ad uscire, in
tedesco e in ungherese (in omaggio al principio sancito
dall’Ausgleich per cui tutto o quasi tutto – imperatore
escluso naturalmente – doveva essere “duplice” in AustriaUngheria), fino a quell’XI volume, edito nel 1892 che,
dedicato alla Dalmazia, riserva due dei suoi 19 saggi alla
letteratura. Ovvia la necessità di renderlo fruibile in
italiano alla fine dell’Ottocento, sul giornale che era la
voce più autorevole e seguita del Partito autonomista, il
“Dalmata”, ed è lì infatti che apparve per la prima volta
tradotto in italiano. Miccia per le polemiche che avvampavano
allora tra dalmati di lingua e cultura italiana e dalmati
slavi. Sarà ancora riproposto (prima di venir dimenticato) nel
1919 nel calore della polemica fra “dalmatomani” e
“rinunciatari”, ovvero tra coloro che chiedevano il rispetto
integrale della clausole del Patto di Londra e chi voleva
invece reimpostare, accordandola sul nuovo contesto postasburgico, la politica verso gli Slavi del Sud, in continuità
con le basi poste dal Patto di Roma: il fuoco di copertura che
la pamphlettistica poteva offrire agli opposti interessi
apparve un rilevante valore aggiunto. Al focoso D’Annunzio
rispondevano pacatamente con scritti ancor oggi apprezzabili
Prezzolini (La Dalmazia, 1915, Libreria della «Voce»,
riportato all’ordine del giorno dal tormentone di Versailles)
e Salvemini (Salvemini e Maranelli, La questione
dell’Adriatico, 1919, Libreria della «Voce»). Facile arruolare
il Mussafia, scomparso nel 1905, nella schiera di coloro che
miravano al risultato più grande e più pericoloso.
Ora è possibile restituirlo ai lettori nel suo significato più
vero, nella mia nuova traduzione, insieme al saggio che segue
nel volume originale, il contributo sulla Lingua e letteratura
serbocroata di Dalmazia del filologo croato Marcel Kušar
(1858-1940), studioso di origine dalmata (nato ad Arbe – Rab)
e di scuola viennese, docente di slavistica e germanistica in
varie istituzioni scolastiche della Dalmazia (del cui idioma
ciacavo [čakavski] è stato uno dei maggiori esperti), dove
reggerà, prima del pensionamento, il liceo croato di Zara.
Consiglia l’accostamento dei due scritti, seguendo la traccia
del volume “rodolfino”, oltre al sensato obiettivo di voler
dare l’intero della letteratura dalmata nelle sue differenti
declinazioni linguistico-culturali come lo concepivano gli
ambienti di cultura dell’Impero sul finire dell’Ottocento, la
natura particolare, in senso tanto politico-culturale che
“generazionale” dei due saggi di Mussafia e Kušar. Ed è qui il
suo più significativo valore ideologico-intellettuale: i due
studiosi si dividono lo spazio dedicato alla letteratura della
Dalmazia cercando di farne, come richiedeva l’etichetta
ottocentesca del bon ton accademico, un terreno immune dalle
tempeste della Storia, esente dai sotterfugi e dai colpi bassi
delle rivendicazioni e delle polemiche che intanto ammorbavano
il clima politico e civile della società dalmata. In realtà
dai cieli di una apparente, rispettosa neutralità, discendono
messaggi che, a saperli decifrare, esprimono molto bene
l’insanabile conflitto dei due punti di vista che laceravano
il panorama politico, ideologico e intellettuale della
Dalmazia dell’ultimo Ottocento. La visione di Mussafia è
ancora “tommaseana”, nella convinzione che l’identità dalmata,
da difendere e conservare, consista in una irripetibile
sintesi culturale e linguistica di latinità e slavità, e nella
quale nessuno degli apporti, occidentale e orientale, può
essere cancellato senza tradire la Dalmazia e la sua storia.
Per Kušar invece, già proiettato verso il mondo nuovo del
nazionalismo tardo-ottocentesco e novecentesco, la Dalmazia è
terra integralmente slava e in tale slavità deve riconoscersi,
rifiutando ed emarginando ciò che di “straniero” (la lingua e
la cultura italiana) è presente nel suo territorio. Sarà
questa, come sappiamo, la ricetta vincente del nazionalismo
slavo della costa orientale dell’Adriatico.
Andrea Forliano
LA CORSA ROSA AL GIRO DI BOA
Grandi numeri per la prima metà del Giro
100.
Foligno – 15 maggio 2017. La prima parte del Giro d’Italia ha
fatto registrare un grande successo mediatico. Questi i numeri
di questa storica edizione, quando ci troviamo quasi a metà
strada, con Nairo Quintana in Maglia Rosa dopo la vittoria sul
Blockhaus:
Grandi ascolti in TV. Nella fasi finali della tappa di
ieri è stato registrato un picco di 2.749.000 di
telespettatori, pari al 22,2% di share.
Il profilo Twitter del Giro raggiunge le oltre 19,5
milioni di visualizzazioni dei tweet, l’hashtag #Giro100
molto utilizzato anche da squadre e corridori è nei
trending topic ogni giorno durante la diretta della
tappa.
Totalizzate oltre 4,5milioni di visite sul
sito giroditalia.it, numeri raddoppiati rispetto al
2016.
Su Facebook superato il milione di fans, con una reach
settimanale che supera i 7 milioni in tutto il mondo.
Il Giro d’Italia è anche su Instagram con tante immagini
e stories ogni giorno. Superato il milione di likes.
1600 rappresentanti dei media (internazionali, nazionali
e locali) sono stati ad oggi accreditati.
Attraverso il progetto Ride Green, nelle prime 9 tappe
sono stati raccolti otre 31.760 kg di rifiuti, di cui il
88% sarà riciclato.
190 corridori saranno al via della cronometro
individuale da Foligno a Montefalco di 39.8 chilometri
(la Sagrantino Stage). Il primo corridore a partire sarà
Matteo Pelucchi alle 12.45, chiuderà Nairo Quintana alle
16.24. L’ordine di partenza puo’ essere scaricato qui.
LA TAPPA DI DOMANI
Tappa 10 – Foligno – Montefalco – 39.8 km – dislivello 400 m
Percorso completo che propone un lungo tratto pianeggiante e
rettilineo seguito da salite e discese molto articolate. Si
parte da Foligno e uscendo rapidamente dal centro storico
(strade a carreggiata stretta) ci si immette su strade di
media larghezza prevalentemente rettilinee per oltre 12
chilometri superando Bevagna (rilevamento cronometrico). Si
inizia quindi a salire sempre con pendenze medie del 4/5% fino
alla Madonna delle Grazie dove la strada diventa un falsopiano
sempre leggermente a salire. Discesa veloce e abbastanza
articolata di curve e controcurve fino a San Marco dove la
strada ritorna prevalentemente rettilinea e pianeggiante. A
Bastardo (svolta a U) nuovo Rilevamento cronometrico e inizio
del falsopiano a salire che porterà a Montefalco. Le pendenze
non sono mai elevate, ma non vi sono più tratti di “respiro”.
Finale con alcuni passaggi a carreggiata ristretta fino alle
porte della città murata di Montefalco dove è posto l’arrivo
della cronometro.
Ultimi km
Ultimi chilometri in leggera ascesa. Da segnalare nell’ultimo
chilometro un passaggio in discesa di una “porta” per poi
risalire con una breve e ripida rampa nel rettilineo finale di
200 m su asfalto in salita di larghezza 6 m.
IL GIRO D’ITALIA PER LE POPOLAZIONI COLPITE DAL
SISMA
Insieme alle autorità locali e ad alcuni sindaci delle
popolazioni colpite, la Corsa Rosa ha voluto mandare un
messaggio di solidarietà e un auspicio di ripartenza.
Foligno – 15 maggio 2017. Un messaggio di speranza e
solidarietà è stato lanciato questo pomeriggio dal Giro in
favore delle popolazioni del centro Italia colpite dagli
eventi sismici nel 2016.
Oggi, presso la Sala Consiliare del Comune di Foligno,
alla presenza del Sindaco Nando Mismetti, del Sindaco di
Montefalco Donatella Tesei, del Direttore del Giro d’Italia
Mauro Vegni, di alcuni sindaci dei comuni più colpiti dal
sisma e di Piero Nigrelli, Direttore del Settore Ciclo di
ANCMA, si è svolto un momento simbolico per rilanciare
l’attenzione sul tema.
La Corsa Rosa, in collaborazione con ANCMA (Associazione
Nazionale Ciclo Motociclo Accessori), i comuni di Foligno e di
Montefalco, insieme all’Associazione di pubblica assistenza
Croce Bianca di Foligno, ha voluto donare alcune biciclette,
alcune maglie delle squadre presenti al Giro – autografate dai
corridori – e alcune Maglie Rosa, come segno di vicinanza e
auspicio di “ripartenza” alle popolazioni colpite dal
terremoto.
DICHIARAZIONI
Il Direttore del Giro d’Italia Mauro Vegni ha dichiarato: “Il
Giro d’Italia è parte del tessuto del nostro Paese e non può
non guardare ai problemi del nostro Paese. Come avevamo
annunciato e promesso, abbiamo voluto dare un segnale di
vicinanza e speranza alle popolazioni colpite dal terremoto.
Il Giro d’Italia vuole essere una cassa di risonanza – come lo
è stato in tante altre occasioni nella sua storia – per tenere
alta l’attenzione, su problemi che vorremo non si
dimenticassero. La bicicletta è oggi lo strumento simbolo per
ripartire”.
Il Sindaco di Foligno Nando Mismetti ha detto: “Vorrei
ringraziare i miei colleghi sindaci che sono potuti essere
qui. Il Giro d’Italia è sinonimo di unità del Paese. La Corsa
Rosa ha accompagnato i grandi cambiamenti del nostro Paese,
anche nei momenti più difficili. Ringrazio il Giro d’Italia
per aver voluto fortemente questa iniziativa. La nostra terra
ha bisogno di segnali di speranza e di fiducia per affrontare
questi momenti delicati. Poter ospitare la cronometro del
Sagrantino di questa 100a edizione è di straordinaria
importanza. È un messaggio chiaro che nelle nostre terre si
continua a vivere e ad andare avanti. Il ciclismo è sinonimo
di solidarietà e rispetto delle persone: i migliori valori da
trasmettere alle generazioni più giovani, per costruire il
senso di comunità”.
Donatella Tesei Sindaco di Montefalco ha aggiunto: “Questo
evento è stato fortemente voluto dal Consorzio Tutela Vini
Montefalco, che festeggia i 25 anni. È stato un impegno
straordinario cui ha partecipato l’intera comunità. Il Giro
d’Italia è mezzo di unione della nostra nazione e di
condivisione di forza e solidarietà. Sono contentissima di
poter compiere questo gesto semplice di condivisione con i
comuni colpiti dal sisma.
Piero
Nigrelli,
Direttore
del
Settore
Ciclo
di
ANCMA,
Associazione Nazionale Ciclo Motociclo Accessori, ha voluto
sottolineare come: ”Tante aziende italiane e straniere hanno
voluto raccogliere questo invito di unità e ripartenza in
favore delle popolazioni colpite dal sisma. È solo un piccolo
gesto, un simbolo. La bicicletta è sempre stato simbolo di
ripartenza, ed quello che vogliamo augurare ai comuni che
stanno affrontando questi difficili momenti.
#Giro100
PHOTO CREDIT: LaPresse – D’Alberto / Ferrari / Paolone
/ Spada
Grande lirica al Giovanni da
Udine: quattro opere in scena
nella prossima stagione
Udine, 13 maggio 2017 – Sarà una stagione all’insegna delle
novità e delle grandi proposte sia per quanto riguarda la
prosa che la musica e la danza quella che attende il Teatro
Nuovo Giovanni da Udine. Mentre si stanno predisponendo gli
ultimi ritocchi al denso cartellone 2017/18 una cosa è già
certa: il ritorno in grande stile della musica lirica. Saranno
infatti tre gli appuntamenti e quattro le opere in scena fra
dicembre 2017 e maggio 2018, tutte negli allestimenti del
Teatro Lirico Giuseppe Verdi di Trieste con repliche speciali
riservate alle scuole. Ad aprire la serie sarà il capolavoro
di Pëtr Čajkovskij Eugenio Onegin, in scena il 16 e 17
dicembre 2017, cui seguirà Gianni Schicchi di Giacomo Puccini
nella versione completa e originale abbinata a Il segreto di
Susanna di Ermanno Wolf-Ferrari il 10 e 11 febbraio
2018.Chiuderà il capolavoro mozartiano Così fan tutte, atteso
per maggio 2018.
“Siamo felici di poter offrire al nostro pubblico, nella
prossima stagione, un programma di ottimo livello, sia per
quanto riguarda i titoli che gli allestimenti – dichiara il
presidente Paolo Vidali -. Il Giovanni da Udine ha le
dimensioni adeguate per accogliere grandi spettacoli come
quelli propri della musica lirica, sia per le notevoli
dimensioni del palcoscenico che naturalmente per la presenza
della buca d’orchestra. Grazie all’ottima acustica che ne
deriva, da tutti gli ordini di posti si può godere di un
perfetto ascolto. Il nostro pubblico ha dimostrato ancora una
volta di amare l’Opera e quindi era giusto concentrare i
nostri sforzi per garantire un programma pienamente
all’altezza delle aspettative.”
“Quelli che arriveranno sul nostro palcoscenico sono quattro
autentici gioielli del repertorio lirico – spiega il direttore
artistico musica e danza Marco Feruglio –. Le opere saranno
rappresentate in versione integrale anche per il pubblico
degli studenti cui riserveremo delle recite ad hoc,
continuando così una tradizione che nelle scorse stagioni ci
ha dato grande soddisfazione”.
Come detto sarà Eugenio Onegin, la più celebre e perfetta
opera teatrale di Čajkovskij, ad inaugurare la prossima
stagione lirica del Teatro Nuovo. Composizione intensamente
romantica e rappresentativa della cultura borghese
ottocentesca russa tratta dall’omonimo romanzo di Puskin, andò
in scena per la prima volta il 29 marzo 1879.
Di tutt’altro registro, assai più vivace e divertente sarà
invece il Gianni Schicchi pucciniano che vedremo in scena
cent’anni dopo il suo debutto, avvenuto appunto nel dicembre
1918. L’atto unico, il più eseguito del “Trittico” di Giacomo
Puccini, fu composto su libretto di Giovacchino Forzano
ispirato a un episodio dell’Inferno dantesco. In programma nel
periodo di Carnevale, è un’opera molto gradita al grande
pubblico per le sue meravigliose arie, fra cui la celeberrima
“O mio babbino caro”. Affiancherà il Gianni Schicchi
l’esecuzione de Il segreto di Susanna, atto unico di Ermanno
Wolf-Ferrari su libretto di Enrico Golisciani: divertente
storia di gelosia coniugale, raccolse fin dal suo debutto nel
1910 largo consenso di pubblico in tutti i teatri del mondo
dove fu a lungo rappresentata.
Fuoco d’artificio conclusivo della stagione lirica 2017/18
sarà il capolavoro mozartiano Così fan tutte, terza ed ultima
delle tre opere italiane scritta nel 1789 dal compositore
salisburghese su libretto di Lorenzo da Ponte.
BANDO STAZIONI D’EMERGENZA
atto
IX
2017
–
Teatro
Galleria Toledo Napoli
Stazioni d’Emergenza – IX edizione
Bando di partecipazione
Il teatro Galleria Toledo di Napoli propone per l’anno 2017 il
bando di ammissione alla rassegna “Stazioni D’Emergenza – atto
IX ”, piattaforma di lancio per la nuova creatività teatrale.
Il bando è aperto ad artisti e compagnie, nazionali e
internazionali, con progetti individuali e collettivi
nell’ambito delle arti performative.
Intento programmatico della rassegna Stazioni d’Emergenza è
quello di identificare, nel fertile vivaio delle nuove realtà
del teatro contemporaneo, i percorsi artistici più
interessanti dal punto di vista della ricerca; un
osservatorio, il cui fine è quello di sostenere le compagnie
che dimostrino di avere un percorso di ricerca drammaturgica
avviato, con un giusto e concreto riconoscimento, atto a
consolidare la presenza di nuove identità autoriali e
performative all’interno del panorama italiano.
Nel corso delle precedenti edizioni sono stati individuati e
premiati spettacoli prodotti da compagnie emergenti, tali
quali Babbaluck, Taverna Est, Inbalìa e spettacoli come La
merda del binomio Ceresoli-Gallerano, e Io mai niente con
nessuno avevo fatto di Vucciria Teatro hanno successivamente
trovato grandi consensi e visibilità nelle migliori platee
nazionali e internazionali.
Modalità della selezione
La direzione artistica della rassegna, dopo aver letto i
progetti presentati e visionato ciascuno dei materiali
audiovisivi pervenuti, attuerà una selezione identificativa
tra la rosa dei candidati allo scopo di determinare le
compagnie (o artisti) che parteciperanno alla nona edizione di
Stazioni D’Emergenza – atto IX.
Tempi e modalità di svolgimento della rassegna
Le domande – accompagnate dalla documentazione richiesta –
dovranno pervenire entro e non oltre il 31 luglio 2017, presso
la segreteria organizzativa del teatro Galleria Toledo con
invio di email all’indirizzo: [email protected].
Non saranno ammessi alla selezione i progetti ricevuti in data
successiva.
Le compagnie selezionate saranno invitate a partecipare presso
il teatro Galleria Toledo di Napoli, nel corso del mese di
settembre, verificando con la direzione il periodo più consono
in base alle esigenze del teatro e della compagnia al fine di
definire il programma definitivo della rassegna.
La selezione, effettuata da una commissione di esperti
affiancata dalla Direzione Artistica di Galleria Toledo, avrà
giudizio insindacabile.
La lista delle cinque compagnie o artisti selezionate, sarà
resa pubblica nella prima decade di settembre, sul sito:
galleriatoledo.info,
e
sulla
pagina
facebook:
https://www.facebook.com/galleriatoledo.ilteatro/
Requisiti per l’ammissione:
– possono partecipare compagnie italiane e/o di altra
nazionalità, con spettacoli e progetti anche non in lingua
italiana da dotare di sopratitoli o interpreti;
– non saranno ammesse le compagnie o gli artisti il cui
progetto o proposta spettacolo risulti già programmato nelle
stagioni precedenti nei teatri di Napoli;
Documentazione
Le compagnie dovranno presentare:
– breve biografia della compagnia, curriculum vitae dei
singoli soggetti, progetto di lavoro;
– scheda tecnica;
– video integrale o brani di presentazione dello spettacolo
che descrivano con chiarezza il progetto proposto (non
trailers o montaggi creativi). Non è prevista la restituzione
dei materiali.
– ricevuta di pagamento quota di partecipazione al bando di
euro 25 tramite bonifico c/c 1843 intestato a “IL TEATRO SOC.
COOP.
A.R.L.”
BANCA
DEL
SUD
S.p.A.
IBAN
IT78H0335303400000000001843.
Il teatro ospitante garantirà alle 5 compagnie selezionate:
– scheda tecnica, luci-audio e un tecnico di palcoscenico;
– ufficio stampa e promozione dell’evento;
– eventuale assunzione degli oneri contributivi riferiti a
repliche di spettacoli per tutti gli elementi della compagnia,
con avviamento di attori e tecnici rispettando i minimi del
CCNL
dello
spettacolo,
fatta
eccezione
delle
associazioni/compagnie che hanno una propria agibilità (in
questo caso dovranno indicarlo in sede di presentazione della
domanda);
– il 70% degli incassi al netto delle spese SIAE. Il prezzo
del biglietto per assistere allo spettacolo sarà di euro
10,00.
– Restano a carico della compagnia o artista le spese di
viaggio e di vitto;
Sarà garantita alla compagnia finalista:
– l’inserimento nella stagione artistica 2017/2018 del teatro
Galleria Toledo.
– scheda tecnica, luci-audio e un tecnico di palcoscenico;
– eventuale assunzione degli oneri contributivi riferiti a
repliche di spettacoli per tutti gli elementi della compagnia,
con avviamento di attori e tecnici rispettando i minimi del
CCNL
dello
spettacolo,
fatta
eccezione
delle
associazioni/compagnie che hanno una propria agibilità (in
questo caso dovranno indicarlo in sede di presentazione della
domanda);
– ufficio stampa e promozione;
– un rimborso minimo quale rimborso spesa di euro 1.000
– il 70% degli incassi al netto delle spese SIAE. Il prezzo
del biglietto per assistere allo spettacolo sarà di euro
10,00.
– Restano a carico della compagnia o artista le spese di
viaggio e di vitto;
informativa privacy
I dati raccolti, verranno trattati esclusivamente a fini
amministrativi rispettando il D.Leg. n.196/03 sulla privacy.
informazioni
Galleria Toledo, teatro stabile d’innovazione
via Concezione a Montecalvario , 34 – 80134 Napoli
t. 081- 425037
[email protected]
ERMAL
META
A
LIGNANO
SABBIADORO L’11 AGOSTO
Il concerto di Alvaro Soler a Lignano Sabbiadoro, evento
inserito nel calendario del Lignano Sunset Festival, in
programma il prossimo 11 agosto, si arricchisce oggi di una
straordinaria novità. Ad aprire il concerto sarà nientemeno
che Ermal Meta, fra gli artisti più in vista della nuova scena
cantautoriale italiana, fresco di disco di platino con la sua
“Vietato Morire”, canzone con la quale ha ottenuto il terzo
posto e il premio della critica al Festival di Sanremo. Un
evento nell’evento, che vedrà anche la partecipazione della
giovane cantante friulana Sara Ciutto in apertura di serata. I
biglietti per l’appuntamento, organizzato da Città di Lignano
Sabbiadoro e Sunset Events srl, in collaborazione con la
Regione Friuli Venezia Giulia, l’Agenzia PromoTurismoFVG, sono
in vendita sul circuito Ticketone. Info e punti vendita su
www.azalea.it .
Ermal Meta, autore, produttore, polistrumentista e cantante, è
l’ex
ERMAL META
frontman de La Fame Di Camilla. L’artista si è aggiudicato il
terzo posto a Sanremo 2016 tra le nuove proposte con “Odio Le
Favole”, tratto dal suo primo album da solista “Umano”.
L’estate 2016 ha visto Ermal Meta esibirsi in alcune fra le
cornici più prestigiose d’Italia, mentre in autunno, con
“Umano Tour”, ha toccato i maggiori club italiani,
accompagnato dalle note del più recente singolo, “Gravita Con
Me”. A febbraio 2017, Ermal Meta partecipa a Sanremo tra i Big
col brano “Vietato Morire”, aggiudicandosi il terzo posto
oltre al Premio Critica Mia Martini ed al Premio per la
miglior cover con “Amara Terra Mia” di Domenico Modugno. Come
autore Ermal Meta ha firmato testi per i più importanti
artisti italiani come Marco Mengoni, Francesco Renga, Emma
Marrone, Annalisa Scarrone, Chiara Galiazzo, Patty Pravo (con
cui ha duettato), Clementino, Francesco Sarcina (al cui disco
ha lavorato anche in qualità di produttore e arrangiatore),
Lorenzo Fragola ed Elodie. Il suo brano “Big Boy” ha portato
poi Sergio Sylvestre, alla vittoria ad “Amici”, programma del
quale è attualmente apprezzatissimo giudice.
SARÀ CIUTTO
Strepitosa notizia per uno strepitoso evento, che si annuncia
già come uno dei più attesi dell’estate musicale del Nordest.
Alvaro Soler è fra gli artisti che più si sono messi in
evidenza negli ultimi anni. Durante il tour estivo presenterà
live i brani del suo disco “Eterno Agosto”, certificato “oro”
in Italia. Oltre ai successi “El Mismo Sol” (5 dischi di
Platino e la vittoria al Coca Cola Summer Festival 2015),
“Sofia” (7 dischi di Platino, vittoria di tappa al Coca Cola
Summer Festival 2016) e “Libre” insieme ad Emma Marrone
(Platino), anche il nuovo singolo “Animal”. A soli 26 anni
Alvaro Soler può vantare 36 dischi d’Oro e di Platino in tutto
il mondo e 200 milioni di stream a cui si aggiungono le
visualizzazioni su YouTube e Vevo dove i suoi video hanno
collezionato oltre 450 milioni di views. Figlio di genitori
tedeschi e spagnoli, Alvaro Soler è cresciuto tra Barcellona,
Tokyo e Berlino, città in cui vive. Il suo bagaglio culturale
e personale lo ha portato a sperimentare sempre, mixando i
ritmi gioiosi spagnoli, il minimalismo giapponese e i suoni
urban berlinesi.
In apertura di serata spazio anche a una giovane proposta del
nostro territorio, la latisanese Sara Ciutto. Classe 2000, ha
all’attivo due singoli “Tutti i desideri” e “Dimmi come stai”.
Fra i grandi eventi del Lignano Sunset Festival ricordiamo i
concerti delle star del punk rock mondiale The Offspring (con
Millencolin e Rumatera) il 4 agosto e l’evento “Random – Una
festa a caso“ il 5 agosto. Biglietti in vendita, info su
www.azalea.it .
CastigliondiPrimavera:
il
bello e il buono si mettono
in mostra in riva al mare per
salutare l’arrivo dell’estate
Dal 23 al 25 giugno a Castiglione della Pescaia (GR) torna
l’appuntamento con il festival dedicato alle eccellenze
enogastronomiche, artistiche e artigianali italiane
A Castiglione della Pescaia (Grosseto) l’arrivo dell’estate si
saluta con CastigliondiPrimavera, l’appuntamento che dal 23 al
25 giugno trasformerà uno dei più bei borghi della Costa del
Tirreno in una vetrina del bello e del buono.
La passeggiata che si distende davanti a uno dei mari più
belli d’Italia ospiterà una particolare mostra mercato tutta
da veder, gustare ed ascoltare che offrirà un viaggio
imperdibile tra tradizione e contemporaneità.
Dalla Toscana dello zafferano e della cinta senese fino ai
formaggi sardi, dai tortellini artigianali di Modena per
arrivare alle specialità pugliesi, i golosi potranno fare un
vero e proprio giro d’Italia del gusto.
Grande attenzione anche all’artigianato più originale e
insolito con gioielli fatti ad uncinetto e cappelli fatti a
mano e realizzati “live”, coltelli dai manici pregiati
lavorati in legno d’olivo e ancora borse in cuoio, oggetti in
paglia fiorentina e tanto altro.
Divertente e tutta da scoprire la sezione riservata al food
track: chi lo vorrà potrà assaggiare il gelato che si muove in
una vecchia 500 celeste, oppure scoprire la birreria ricavata
in una roulotte o ancora assaporare una frittura di pesce che
viene preparata in una cabina marittima che su muove su 4
ruote
Immancabile infine un focus dedicato alla terra generosa di
questo angolo di Toscana. CastigliondiPrimavera presenta in
esclusiva l’Aperitivo Maremmano che ogni pomeriggio dalle ore
19 verrà servito nell’area sul lungomare. Mentre alcuni chef
locali prepareranno gustosi finger food con prodotti del
territorio, l’AIS di Grosseto accenderà i riflettori sulle più
particolari bollicine che qui vengono vinificate: oltre al
Vermentino si scopriranno Viogner, Chardonnay e Sauvignon
Blanc.
L’Aperitivo Maremmano sarà realizzato anche inversione junior:
un divertente laboratorio guidato da uno chef, coinvolgerà i
bambini nella
analcoliche.
preparazione
di
finger
food
e
bevande
Alla trascinante e coinvolgente Leggera Electric Folk Band
sarà invece affidato l’intrattenimento musicale con spettacoli
ogni sera nuovi e diversi che avranno come fil rouge la
tradizione musicale popolare toscana.
Al
via
un
corso
per
riconoscere
l’avifauna
attraverso le impronte Il 20
e 21 maggio, alla Riserva
Naturale Regionale del Lago
di Cornino
Un corso (in lingua italiana e spagnola, con traduzione
simultanea) per riconoscere le tracce lasciate dagli animali
durante il loro passaggio. Il 20 e 21 maggio, alla Riserva
Naturale Regionale del Lago di Cornino, nel Comune di Forgaria
nel Friuli, partirà un’interessante iniziativa per
identificare l’avifauna italiana attraverso le impronte. Un
modo non invasivo per conoscere gli animali e il loro
comportamento attraverso i segni che lasciano. Il corso, che
prevede anche la pratica sul campo (identificazione), è
organizzato da KokulandelaASD – CyberTracker Italia assieme
alla Riserva di Cornino. I formatori saranno Luisa Abenza,
tecnico
forestale,
esperta
nel
tracciamento
e
nell’identificazione di tracce e segni di volatili e
formatrice ufficiale per CyberTracker
Conservation, e Toni Romani, dottore in
biologia della fauna ed esperto in nutrizione
animale. Romani ha preso parte a numerosi
progetti di monitoraggio di animali
selvatici, in Italia e all’estero, ed è
formatore ufficiale per CyberTracker
Conservation. Il 20 maggio si comincerà alle
9.
In
programma
una
presentazione
sull’avifauna presente nella Riserva,
un’introduzione allo standard CyberTracker e
alla metodologia e chiavi di lettura avifauna
italiana. Dopo la pausa pranzo, cenni sulle chiavi di lettura
di mammiferi, anfibi, rettili e invertebrati, una parte
pratica indoor e una spiegazione per capire come approcciarsi
a un’impronta sul campo e ai segni di presenza. Domenica 21
maggio, dalle 9 alle 16, escursione su diversi sentieri nei
dintorni della Riserva. I sentieri scelti varieranno in base
alle condizioni atmosferiche. Tutte le tracce e i segni
saranno lasciati dalla natura e non preparati dai formatori.
L’iniziativa è a pagamento. Al termine Kokulandela –
CyberTracker Italia rilasceranno un attestato di
partecipazione. I posti sono limitati. Per iscriversi e per
informazioni
[email protected]
oppure
[email protected].
#3 SATIEROSE 16 E 17 MAG.
TEATRO MIELA TRIESTE
martedì 16 maggio 2017, dalle 19.00
VEXATIONS: SOLILOQUY AFTERWORD OF A PERFORMANCE
Prosegue la rassegna SatieRose e in questa giornata di martedì
propone le:
VEXATIONS: SOLILOQUY AFTERWORD OF A PERFORMANCE
Presentazione e anteprima del documentario di Adriano
Castaldini sulla prima interpretazione dell’integrale di
Vexations per pianoforte e live-electronics. A seguire
incontro con l’artista.
«L’esecuzione dell’integrale di Vexations di settembre è stata
unica per vari aspetti: è stata la prima integrale per
pianoforte e live-electronics, la prima all’aperto, la prima
senza un vero palco e in cui il pubblico si è sentito libero
di avvicinarsi e di parlarmi mentre suonavo, chiedendomi
spiegazione di quell’interpretazione così particolare,
dell’elettronica messa in gioco, a volte con domande molto
tecniche e precise. Questo documentario cerca di mettere
insieme tutte le risposte.» Adriano Castaldini. In questa
occasione lanciamo l’ SOS : a 10 anni dalla Vexations di
Topolò il 7,7,2017 alle ore 23.59 verrà organizzata una 24 ore
di Vexations dedicata a Rosella Pisciotta. Si cercano
pianisti!!!
Contattare
Moreno
Miorelli
http://www.stazioneditopolo.it/
A seguire la proiezione di The Piano ( Lezioni di piano) di
Jane Campion versione originale sottotitolato in inglese ; con
Holly Hunter, Harvey Keitel, Sam Neill, Anna Paquin, Kerry
Walker.
Una donna con problemi di comunicazione con gli altri. Si
trasferisce con lui in un’isola sperduta in Nuova Zelanda. Non
le è concesso di suonare il piano, sua unica consolazione.
Organizzazione Bonawentura in collaborazione con il
Dipartimento di nuovi linguaggi del Conservatorio G. Tartini.
mercoledì 17 maggio 2017, ore 21.00
NOTTE BOREALE
Per Rosella, il cui cuore arde
Una notte fredda ma pulsante, illuminata dai colori tersi di
giovani artisti figurativi che si sono ispi-rati alle
risonanze ghiacciate degli Études boréales (1990) di Ivan
Fedele. La luce finlandese si in-treccia alle provocazioni e
agli smarrimenti sognanti di Satie, trait d’union con le opere
dei più im-portanti autori italiani contemporanei,
impreziosite dalla prima assoluta del giovane compositore
triestino Davide Coppola.
Nel centro un cuore di fuoco che incendia il buio, il video
“Madre bianca”, omaggio alla Tierra del fuego di Ivan Fedele.
Studenti di pianoforte del Conservatorio “G. Tartini” di
Trieste.
Contributi figurativi sono a cura degli studenti del corso di
Scenografia Classe IV F del Liceo Artistico “M. Polo” di
Venezia.
SOS: a 10 anni dalla Vexations di Topolò il 7,7,2017 alle ore
23.59 verrà organizzata una 24 ore di Vexations dedicata a
Rosella Pisciotta. Si cercano pianisti!!! Contattare Moreno
Miorelli http://www.stazioneditopolo.it/
Marco Maria Zanin. Dio è nei
frammenti Galleria Civica di
Modena,
Palazzo
Santa
Margherita MODENA 21 mag.–16
lug.2017
a cura di Daniele De Luigi e Serena Goldoni
inaugurazione 20 maggio 18.00-24.00
Inaugura sabato 20 maggio dalle ore 18.00 alle 24.00, in
occasione della Notte europea dei Musei, nelle sale superiori
di Palazzo Santa Margherita, la personale di Marco Maria Zanin
dal titolo Dio è nei frammenti.
La mostra, attraverso le fotografie e
le sculture del giovane artista,
esplora il tema della memoria e delle
radici nella società contemporanea
mediante un’opera di reinterpretazione
di scarti prodotti dal tempo: detriti
e oggetti che per Zanin, sulla scorta
del filosofo francese Georges DidiHuberman, sono “sintomi” della
sopravvivenza lungo le epoche di
valori umani archetipici. L’indagine
si muove tra la civiltà rurale del
Veneto, sua regione di origine, e la megalopoli di San Paolo,
dove vive alcuni mesi all’anno: due luoghi profondamente
diversi nel modo di vivere il passato e il presente, ma
fortemente legati dai fenomeni migratori dall’Italia al
Brasile tra XIX e XX secolo.
Attrezzi del mondo contadino vengono tagliati e fotografati,
assumendo forme inedite dal carattere totemico, mentre da
frammenti di edifici moderni demoliti sono tratte sculture in
porcellana, oppure nature morte che riecheggiano Giorgio
Morandi, maestro con cui l’artista istituirà in mostra un
intenso dialogo. Gli interventi di trasformazione degli
oggetti di Zanin costituiscono “un invito a lavorare con la
materia psichica della memoria assieme all’immaginazione”.
Marco Maria Zanin è stato selezionato dalla Galleria Civica di
Modena nell’ambito del progetto Level 0, promosso da ArtVerona
in collaborazione con 14 musei e istituzioni d’arte
contemporanea italiani, per offrire supporto e visibilità agli
artisti emergenti esposti in occasione dell’ultima edizione
della fiera, dove l’artista era proposto dalla Galleria Spazio
Nuovo di Roma.
La mostra è patrocinata dall’Ambasciata del Brasile.
Marco Maria Zanin (Padova, 1983) si laurea prima in Lettere e
Filosofia e poi in Relazioni Internazionali, ottenendo un
master in psicologia. Sviluppa contemporaneamente l’attività
artistica, e compie numerosi viaggi e soggiorni in diverse
parti del mondo, mettendo in pratica quell’esercizio di
‘dislocamento’ fondamentale per l’analisi critica dei contesti
sociali, e per alimentare la sua ricerca tesa a individuare
gli spazi comuni della comunità umana. Mito e archetipo come
matrici sommerse dei comportamenti contemporanei sono il
centro della sua indagine, che si snoda sull’osservazione
della relazione tra l’uomo, il territorio e il tempo.
Sceglie come strumento privilegiato la fotografia, che è
spesso usata mescolando tecniche diverse e superando i confini
di altre discipline artistiche. Scrive del suo lavoro: “La
fotografia mi aiuta a riallacciare la realtà fisica a spazi
metafisici che si mescolano con i luoghi più profondi
dell’identità umana, dove il silenzio, più di ogni
descrizione, è la via per avvicinarci a toccare ciò che ci
circonda.”
Tra le mostre personali si
segnalano O Lado Direito do
Avesso, curata da Paulo Miyada,
Oficina Cultural Oswald de
Andrade, São Paulo, Brazil
(2014); Etudes Photographiques,
Galleria Spazio Nuovo, Roma
(2014); Abitare l’Anima, curata
da Fortunato d’Amico, Fondazione
Benetton, Treviso (2014). Tra le
ultime partecipazioni a mostre collettive si segnalano Uno
sguardo italiano, Rencontres d’Arles, Arles (2016); Periscope
curata da Claudio Composti, Festival Fotografico Europeo,
Milano (2016); Duas Naturezas, Central Galeria, San Paolo
(2017); Attualità di Morandi curata da Alessia Masi, Museo
Morandi, MAMBO, Bologna (2017).
Ha fondato, insieme al curatore Carlo Sala e ad altri, Humus
Interdisciplinary Residence, una residenza per artisti, attori
di altre discipline con l’obiettivo di stimolare riletture
delle idenitià locali delle periferie rurali del Veneto.
Vive e lavora tra Padova
www.marcomariazanin.com
e
San
Paolo
mostra Marco Maria Zanin. Dio è nei frammenti
a cura di Daniele De Luigi e Serena Goldoni
del
Brasile.
sede Palazzo Santa Margherita (Sale superiori), corso
Canalgrande 103, Modena
periodo 21 maggio – 16 luglio 2017
inaugurazione 20 maggio ore 18.00-24.00
organizzazione e produzione Galleria Civica di Modena,
Fondazione Cassa di Risparmio di Modena
in collaborazione con Spazio Nuovo Contemporary Art, Roma
con il patrocinio di Ambasciata del Brasile, Italia
orari mercoledì-venerdì 10.30-13.00 e 16.00-19.30; sabato,
domenica e festivi 10.30-19.30. Lunedì e martedì chiuso.
ingresso gratuito
Giovedì 18 maggio ore 21.00
Teatro Miela ON/OFF CRONACHE
SESSUALI
di e con Antonio Cornacchione
Dopo il rapporto Kinsey che svelò al modo tutte le abitudini
sessuali degli americani negli anni ’60, Antonio Cornacchione
prova a scrivere un suo rapporto sulle abitudini sessuali
degli italiani nell’anno in corso.
Si parte dagli anni ’70 per capire se la rivoluzione sessuale
di quegli anni si è compiuta e se ha
finalmente portato la felicità che
prometteva o se invece ha alimentato
soltanto frustrazione in quanto creatrice
di un mondo di illusione lontano dalla
realtà..
Le domande sono semplici e dirette:
Se il sesso è la felicità dell’uomo
moderno… allora le persone più felici
della terra sono gli attori porno?
È vero che non è possibile aprire una
scuola per attori porno in quanto gli
studenti vorrebbero tutti ripetere l’anno?
Ma il sesso è la via più facile per arrivare al successo?
L’orgasmo è un diritto o un dovere?
Dietro al libertino mondo del web resiste un incallito
moralista?
In tutto questo c’entra qualcosa Berlusconi? Una risata vi
seppellirà. Ma era quella del cavaliere?
Si parte da questo per arrivare al racconto di varie storie
che Antonio recita in prima persona.
Il ragazzo timido che si innamora della porno star… L’uomo
maturo che trova il punto g della moglie per errore mentre
cerca i calzini… la femminista che odiava gli uomini e amava
le donne che copiano gli uomini…
organizzazione: Bonawentura
Prevendita c/o biglietteria del teatro tutti i giorni dalle
17.00
alle
19.00.
http://www.vivaticket.it/ita/event/cronache-sessuali/96911
Andrea Forliano