Volume 1, numero 23 Dal 2004 l’autorevole FREEDOMHOUSE ci classifica come paese parzialmente libero per la libertà di stampa. La Settimana di Beppe Grillo, nata in rete, è uno stralcio di quell’informazione che volutamente viene censurata, perchè fa comodo alle multinazionali, alle banche e ai governi al loro servizio. Grazie solo ai nostri sforzi e ai nostri soldi la stiamo portando tra la gente. GLI AMICI DI BEPPE GRILLO Sommario 12.06.2006 Informazione Italia imbavagliata Te la do io la "3" Muro del pianto I morti del Kossovo Gli "ammastellati" Se ti piace questo tipo di informazione libera ed indipendente e hai voglia di condividere idee e progetti Gli amici di Beppe di Castelfranco ti aspettano sul sito http://beppegrillo.meetup.com/186 CASTELFRANCO VENETO BEPPE GRILLO MEETUP GROUP Tre new entry in Parlamento Pulito Forza Ghana!!! Politica Il dipendente Prodi riceve i risultati delle Primarie dei Cittadini Editoriale La pubblicità ha sostituito il prodotto. Il marketing l'industria e i finanzieri gli industriali. Il Paese è desertificato, ma ignaro. Vive in un suo sonnambulismo strano. Non cammina più: deambula. Non ha più sogni, ma neppure incubi. E' spento, grigio, vuoto e però indifferente. Per rianimarlo, dargli un po' di colore fategli leggere la Settimana. Funziona come l'elettroshock, come la pillola rossa. Notizie dal Meetup: (http://beppegrillo.meetup.com/186/boards) FERMA QUESTA TV firma PER UN’ALTRA TV! Siamo agli sgoccioli Continua la raccolta firme PER UN’ALTRA TV. Per chi non avesse letto il numero numero della scorsa settimana, avvisiamo ancora che si stanno raccogliendo le firme per una proposta di legge di iniziativa popolare per la riforma del sistema radiotelevisivo. L’art 71 della Costituzione prevede che anche i cittadini possano legiferare se raccolgono almeno 50.000 firme. A pag. 4 di questo numero ci sono in sintesi le informazioni riguardo questa importante iniziativa. Purtroppo tra poco più di un mese scade il termine per la presentazione delle firme. e mancano ancora più di 10.000 firme e perciò è importante agire ora. Il tempo sta scadendo e chi aveva intenzione di firmare non può più rimandare. Domenica 18 giugno a Montebelluna tutto il giorno raccoglieranno le firme alcuni ragazzi del Meetup di Treviso. Sarà predisposto un banchetto in centro. Eventualmente sempre a Montebelluna presso la Biblioteca comunale si potrà firmare fino alla fine del mese di giugno. La biblioteca si trova in via Dei Martini. (Arrivati in centro all’altezza del monumento dei cadutii che si trova sulla sinistra girare a destra per via Alighieri e proseguire sempre dritti, ci “sbattete” contro). Orari: lunedì pomeriggio 15,00/19.15 martedì/giovedì/venerdì mattina e pomeriggio 9.00/12.15 15.00/19.15 mercoledì orario continuato 9.00/19.15 sabato mattina 9.00/12.15 Ricordatevi di portare un documento. 1 Gli "ammastellati" Italia imbavagliata Muro del pianto 06.06.2006 Informazione 07.06.2006 Il dipendente Prodi riceve i risultati delle Primarie dei Cittadini Politica 08.06.2006 Il Mastella ceppalonico vuole l’amnistia. Gli italiani un po’ meno. I partiti un po’ di più. E vedrete che nell’amnistia ci sarà spazio anche per i reati finanziari, il vero hobby dei politici. 20.000 persone potrebbero essere liberate. Chi sono queste persone? Che reati hanno commesso? Chi li ha subiti? I cittadini vorrebbero, credo, da questo dipendente indifferente ai loro diritti delle informazioni più precise. La carità cristiana la può esercitare chi è stato vittima del reato. La legge deve invece essere solo applicata. Se nei mesi successivi alla scarcerazione alcuni degli ex detenuti dovessero stuprare, rubare, uccidere, allora il cittadino avrà tutto il diritto di fare causa al dipendente ministro della giustizia. Le persone lese gravemente dall’azione criminale dagli amnistiati dovrebbero citare in giudizio il mastellonesempreinpiedi. Nel maggio del 1944, in Ciociaria, i liberatori alleati scatenarono le truppe marocchine del generale Juin, i “goumiers”, contro la popolazione civile: 3500 donne tra gli 8 e gli 85 anni stuprate, 800 uomini sodomizzati e uccisi tra cui don Alberto Terrilli, parroco di Santa Maria di Esperia che morì per le ferite. Alcuni mariti che proteggevano le loro mogli vennero impalati. Da allora si parla di “marocchinato” per indicare chi è stato vittima dei liberatori franconordafricani. Da oggi si potrà parlare di “ammastellato” per chi sarà vittima dell’amnistia. Ho creato una casella di posta per ricevere le testimonianze future degli ammastellati: [email protected] Se passerà l’amnistia sarà a disposizione di tutti coloro che la subiranno e il blog darà la massima evidenza dei messaggi ricevuti. Stasera al Teatro Carcano di Milano, ore 21, ingresso gratuito, si discuterà del bene più prezioso insieme all'acqua: dell'informazione. La serata è stata organizzata dagli Amici di Beppe Grillo di Milano. Io ci sarò e mi porterò dietro Travaglio che di mestiere si informa sull'informazione. Io vorrei che questo governo avesse non dico le palle, ma anche solo qualche spermatozoo di Zapatero e facesse piazza pulita dell'attuale sistema radiotelevisivo in cui comandano i partiti, Publitalia e le grandi aziende. Almeno una rete senza pubblicità, senza rappresentanti di partiti, indipendente, che parli ai cittadini di vera informazione, di cultura, senza censura. Ma li avete visti in faccia i direttori delle reti Rai? Possibile che gli inglesi abbiano la BBC e noi la voce del padrone? Prodi e i gemelli GentiloniRutelli si diano una mossa. Un po' di virilità, un po' di senso del pudore... 2 foto di Mario Bucchich Oggi, ore 12, a Palazzo Chigi, Roma, ho presentato nelle mani del dipendente del Consiglio Romano Prodi le proposte discusse su questo blog attinenti a Energia, Salute, Informazione, Economia e riferite come: “Primarie dei Cittadini”. Le proposte, esempio concreto di democrazia diretta e di partecipazione delle persone alla cosa pubblica, sono state ricevute dal dipendente Romano Prodi con letizia. La gioia, quasi infantile, del dipendente Prodi, era pienamente giustificata dal disporre finalmente di un vero Programma di Governo ed ha commosso ogni persona presente. Nutro la più grande confidenza che il programma dell’Unione, il cui significato è ignoto sia ai cittadini che ai suoi estensori, sarà a questo punto accantonato, anche perchè nessuno lo ha mai letto. Al dipendente Prodi ho dovuto, non me ne voglia, lasciare anche una raccomandata a mano preparata dal mio commercialista contenente una lettera di licenziamento nel caso non consideri con la dovuta attenzione i risultati delle Primarie dei Cittadini. Te la do io la "3" Informazione 09.06.2006 www.angese.it La Gabanelli ha realizzato per Report un servizio (video, testo) sulla società di videofonini “3”, celebre per aver avuto come testimonial il prescritto Andreotti. Dopo aver visto la puntata, secondo la “3”, 18.000 persone hanno disdetto l’abbonamento e 35.000 persone hanno rinunciato a diventare clienti. Invece di confutare, di discutere, di spiegare i temi trattati nella trasmissione, la “3” ha chiesto un risarcimento alla Rai, e quindi agli italiani visto che la Rai è pubblica. Il risarcimento è di 137,5 milioni di euro. Il servizio di Report sulla “3” riguardava il ritardo della sua quotazione in borsa e i suoi servizi a contenuto erotico. La Rai non si è fatta per nulla intimidire e ha sottoscritto un contratto con la “3” per la distribuzione su videofonino della sua programmazione. Tra un porno autoprodotto e l’altro potremmo vedere “I fratelli Karamazov”, “I Promessi Sposi”, “La Piovra” e, ma questo non posso accettarlo, anche “Te la do io l’America” e “Te lo do io il Brasile”. No! Tra tette e culi di casalinghe frustrate io non ci voglio finire e ho deciso di fare causa alla Rai per il doppio della “3”. I gemelli GentiloniRutelli dormono? La Rai ha venduto tutta, dico tutta, la programmazione delle tre reti rai disponibile on line per otto miserabili milioni di euro all'anno a una società che le fa causa? Otto milioni per una programmazione che vale centinaia di milioni di euro e che si può vendere sul mercato internazionale? Vorrei sapere il nome di chi ha deciso questo esproprio fatto ai nostri danni di trasmissioni pagate con il nostro canone. Vorrei sapere chi ha fatto il prezzo. Vorrei sapere tutti i retroscena. Vorrei sapere se c’è un magistrato che vuole interessarsene. Le trasmissioni della Rai sono dei cittadini italiani, non si svendono e soprattutto non si mescolano al porno fai da te. Tre new entry in Parlamento Pulito Muro del pianto 10.06.2006 Tre new entry in Parlamento Pulito. Lo so, lo so. Arrivo tardi. Alcuni me li avete segnalati voi. Ma è difficile star dietro a questo via vai di pregiudicati in Parlamento. Adesso siamo a venti. La via giudiziaria alla politica, a questo siamo arrivati. A delinquenti che fanno le leggi dopo averle violate. E allora, lo dico piano piano a questi venti personaggi: FUORIDALLEBALLE!!! Se vogliono rifarsi una vita, lo facciano con discrezione, lontano dai media, nessuno dirà loro nulla. Ci sono tante altre attività oltre a quella di rappresentare i cittadini. Ascoltare D’Elia nei tg serali redento-e-in-parlamento non è democrazia, è una presa per il c..o. E questo vale ovviamente anche per gli altri 19. I reati non sono tutti uguali. Ma chiunque sia stato condannato dovrebbe avere l’onestà di fare altro, di andare altrove. Non sedere in Parlamento e farsi mantenere dai cittadini. Per finire, ecco i nuovi pregiudicati: - Borghezio Mario (europarlamentare Lega Nord): condannato in via definitiva per incendio aggravato da "finalità di discriminazione", per aver dato fuoco ai pagliericci di alcuni immigrati extracomunitari che dormivano sotto un ponte di Torino, a 2 mesi e 20 giorni di reclusione commutati in 3.040 euro di multa. - De Angelis Marcello (senatore An): condannato in via definitiva a 5 anni di carcere per banda armata e associazione sovversiva come elemento di spicco del gruppo neofascista Terza Posizione. - D'Elia Sergio (deputato Rosa nel Pugno): condannato definitivamente a 25 anni per banda armata e concorso in omicidio per aver fatto parte del vertice di Prima Linea e aver partecipato alla progettazione dell'assalto al carcere fiorentino delle Murate in cui, il 20 gennaio 1978, fu ucciso l'agente Fausto Dionisi. Appena eletto deputato, è stato subito nominato dall'Unione segretario della Camera. Ps: Il “Gran Premio Ruòtati Città di Firenze” per mezzi di trasporto ecosostenibili avrà luogo domenica 11 giugno; ci si può iscrivere all'indirizzo: [email protected] o in mattinata (prima della partenza) in piazza della Repubblica o ancora sul web. 3 Forza Ghana!!! Muro del pianto 11.06.2006 Forza Ghana! Forza Ghana! Forza Ghana! Questi sorridenti ragazzoni del Ghana sono la nostra speranza, il nostro futuro, la nostra salvezza. Se vincono li ospiterò tutti a casa mia, a mie spese, farò una grande festa afrogenovese per celebrare la rinascita del nostro calcio e la sconfitta dei giggirrriva, dei lippizitti. Di quelli foraggiati dagli sponsor che non dicono nienteniente, come mammoletta Del Piero che sta alla Juve da una vita e non ha mai visto nulla. Come Cannavaro, l’avvocato sul campo di Moggi. Come Buffon che scommetteva sulle partite e poi ha pianto. Abbiamo una nazionale che sembra uscita da Regina Coeli, o che forse ci deve entrare. Ma ci sono le eccezioni, e quando mai non ci sono le eccezioni? Ma queste c..o di eccezioni, un Totti a caso, dovevano dare l’esempio e starsene a casa. Questa è la nazionale degli sponsor. Questa è una nazionale figlia legittima e bastarda dello scandalo delle partite truccate, dei bilanci falsi, dei procuratori veri che si aggiravano nei raduni degli azzurri con minacce e lusinghe. E tra i procuratori veri c’è il figlio di Lippi. Ma c..o, Marcello, con tutti i mestieri che ci stanno, proprio quello dovevi fargli fare? E pensi seriamente che non ci sia stato conflitto di interessi con il tuo ruolo di allenatore della nazionale? Dalle dieci pagine di un mese fa sullo scandalo calcio, i giornali sono arrivati ad una, a mezza, a nessuna. Sapete perchè? Credete che si voglia proteggere la nazionale, il clima, i risultati? No, si vogliono tutelare gli interessi degli sponsor che pagano la pubblicità nei giornali, che pagano la pubblicità nelle televisioni, nelle radio. Si vogliono tutelare Sky, la Rai, Publitalia. Se vince l’Italia siamo spacciati, il nostro calcio è morto. Se vogliamo bene all’Italia, al gioco del calcio, a un minimo di onestà, di decenza, dobbiamo gridare: FORZA GHANA!!! Fateli neri i nostri azzurri. I morti del Kossovo Muro del pianto 05.06.2006 La legge di iniziativa popolare, in sintesi (Dal sito www.perunaltratv.it) PROPOSTA DI LEGGE DI INIZIATIVA POPOLARE DI RIFORMA DEL SISTEMA RADIOTELEVISIVO Per assicurare il pluralismo, l'indipendenza, l'obiettività e l'imparzialità dell'informazione audiovisiva in Italia Che cos'è una proposta di legge di iniziativa popolare? Una proposta di legge che raccoglie le firme di 50.000 cittadini italiani deve essere discussa dal Parlamento. Quali sono gli scopi della legge? La legge mira a sanare la duplice anomalia italiana nel campo dei mezzi di comunicazione audiovisivi: da una parte, il duopolio Rai-Mediaset che impedisce l'emergere di nuovi attori e limita il pluralismo; dall'altra, il controllo politico esercitato sul servizio pubblico radiotelevisivo, che non ha pari nel mondo democratico. Un militare mi ha spiegato alcune cose sulla nostra guerra nei Balcani. Mi ha chiesto di promuovere il suo libro il cui ricavato sarà devoluto alle famiglie dei 41 italiani morti e dei 300 malati a causa dell’uranio 238 utilizzato in Bosnia e Kossovo. Ragazzi e famiglie a cui non si interessa nessuno. Così come a nessuno sembra interessare che l’utilizzo di uranio impoverito nelle armi da guerra contamini e uccida civili e militari. Qualche politico ha fatto carriera con la guerra nel Kossovo. Altri italiani, più semplicemente, sono morti e stanno ancora morendo. “Caro Beppe, come d’accordo t’invio la copertina del libro e la scheda da compilare ed inviare all’indirizzo [email protected] per ricevere il libro. L’incasso è ovviamente devoluto alle famiglie dei militari morti e di quelli malati che non hanno la possibilità di curarsi. Le famiglie di questi ragazzi deceduti vivono ma sono morte dentro, i figli, i mariti o padri vengono uccisi due volte: dall’ipocrisia prima e dall’indifferenza poi. Ho creduto nel mio lavoro e dire che i miei amici morivano per colpa di qualche incosciente, credevo fosse un valore morale. Purtroppo non è così, ho pagato sulla mia pelle la verità che non ho alcuna intenzione di tacere, e non perché se cala il silenzio sulla vicenda sarò finito anch’io, ma solo perché i drammi di questi ragazzi devono essere noti a tutti, dietro quei doppio petti eleganti che tanto vantano il sacrificio dei nostri ragazzi in giro per il mondo, vi è l’ipocrisia di uomini che non riescono più a fare i conti con la loro coscienza. Non voglio parlare di me, la storia di questi ragazzi è più importante e chi leggerà il libro capirà e forse, il “Grillo” riuscirà a scuotere le nostre coscienza ancora una volta. Grazie per quello che fai!” Domenico Leggiero. Com'è nata la proposta di legge? La proposta è scaturita dall'appello lanciato da Sabina Guzzanti in occasione dell'uscita del suo documentario, 'Viva Zapatero!' ed è stata stilata da un gruppo di lavoro composto da giornalisti, autori e giuristi, tra cui Tana de Zulueta, Giulietto Chiesa, Marco Travaglio, Giovanni Valentini, Udo Gumpel, Curzio Maltese, Maria Cuffaro e Alberto Gambino. A quali sistemi radiotelevisivi si ispira la proposta di legge? La proposta si basa sul sistema tedesco, che garantisce l'assoluta indipendenza editoriale dei canali pubblici. Come cambierà la Rai se questa proposta venisse approvata? Verrà abolita la Commissione parlamentare di Vigilanza. Al suo posto, un Consiglio per le Comunicazioni audiovisive, i cui membri saranno in maggioranza (11 su 21) nominati dalla società civile (sindacati, artisti, imprenditori, giornalisti, Terzo Settore, accademici, autori, associazioni degli utenti). Dei rimanenti 10 membri, 3 verranno eletti dagli enti locali e 7 saranno nominati dal Parlamento. Il Consiglio per le Comunicazioni audiovisive, e non più il governo ed i presidenti delle Camere, nominerà i 5 membri del Consiglio d'Amministrazione della Rai, che saranno scelti tramite concorso pubblico ed agendo in base a criteri di professionalità, competenza nel campo radiotelevisivo ed indipendenza, ponendo così fine alla lottizzazione ed alla spartizione politica del servizio pubblico. Il mandato del CdA avrà una durata di 6 anni, contro i 5 anni di una legislatura. Come cambierà il panorama radiotelevisivo italiano se la proposta venisse approvata? Nessun operatore televisivo privato potrà raggiungere più del 30% dell'audience nazionale. Nessun operatore televisivo potrà raccogliere più del 30% delle risorse del settore televisivo (canone e pubblicità). 4 ciclostilato in proprio