SERRAVALLE JAZZ 2015 European Sound

SERRAVALLE JAZZ 2015
European Sound
14° edizione
30, 31 agosto, 1 settembre
Serravalle Pistoiese, Rocca di Castruccio
Direzione artistica
Maurizio Tuci
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DOMENICA 30 AGOSTO
ore 18
Oratorio della Vergine Assunta
“Django Reinhardt, il genio zingaro che ha fondato il jazz europeo”
Seminario di FRANCESCO MARTINELLI
ore 21
Rocca di Castruccio
DIMITRI GRECHI ESPINOZA
a seguire
BARGAJAZZ BIG BAND
direttore
MARIO RAJA
Omaggio a John Taylor
Ospite
DIANA TORTO
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LUNEDÌ 31 AGOSTO
ore 18
Oratorio della Vergine Assunta
“La classe di Renato Sellani”
Seminario di MAURIZIO TUCI
ore 21
Rocca di Castruccio
MAURIZIO GERI SWINGTET
MAURIZIO GERI
LUCA GIOVACCHINI
MICHELE MARINI
GIACOMO TOSTI
NICOLA VERNUCCIO
Ospite
CLAUDIA TELLINI
a seguire
THE ROAR AT THE DOOR 4ET
FRANCESCO BEARZATTI
MAURO OTTOLINI
RAFFAELLO PARETI
WALTER PAOLI
Ospite d’onore
NGUYEN LÈ
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MARTEDÌ 1 SETTEMBRE
ore 18
Oratorio della Vergine Assunta
“Musica dal profondo. Viaggio alle origini ancestrali della musica”
Seminario di STEFANO ZENNI
ore 21
Rocca di Castruccio
Premio Renato Sellani
a Alessandro Lanzoni
a seguire
ALESSANDRO LANZONI
Ricordando Renato
a seguire
NICO GORI QUARTET
NICO GORI
ALESSANDRO LANZONI
GABRIELE EVANGELISTA
STEFANO TAMBORRINO
Ospite d’onore
FLAVIO BOLTRO
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COMUNICATO STAMPA
European Sound è il titolo con cui il Serravalle Jazz consacra la sua quattordicesima edizione il
30, 31 agosto e 1 settembre, al Jazz Europeo, protagonista del denso programma che si snoda
tra seminari pomeridiani all’Oratorio della Vergine Assunta e concerti serali en plein air alla
Rocca di Castruccio, a Serravalle Pistoiese, borgo collinare svettante con le sue torri medievali
immerse nella natura.
Serravalle Jazz è organizzato dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Pistoia e Pescia in
collaborazione con il Comune di Serravalle Pistoiese ed ha la direzione artistica di Maurizio Tuci.
Ogni evento è a ingresso libero.
"Siamo giunti ormai alla quattordicesima edizione del festival di Serravalle Jazz” – dichiara il
prof. Ivano Paci, presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Pistoia e Pescia –
“caratterizzato da un format efficace ed ormai consolidato: nato dalla volontà della Fondazione di
integrare e arricchire l'offerta culturale e musicale del territorio, realizzato con la collaborazione del
Comune di Serravalle Pistoiese e con la preziosa direzione artistica di Maurizio Tuci, ogni anno il
festival si riconferma un evento molto atteso, che chiude il periodo estivo richiamando, nella
splendida location della Rocca di Castruccio, una calorosa e straordinaria partecipazione di
pubblico."
Il Festival è considerate tra gli eventi culturali di punta del Comune di Serravalle Pistoiese,
motore anche turistico. “Ospitare il Serravalle Jazz è per noi motivo di orgoglio e l’intera comunità
serravallina si mobiliterà per garantire la migliore accoglienza agli artisti e ai visitatori.” – dichiara
Simona Querci, vicesindaco del Comune di Serravalle Pistoiese – “Ringrazio la Fondazione e il
suo presidente Paci per continuare a scegliere il nostro borgo per un evento tanto importante che
consente di far conoscere Serravalle Pistoiese al di là dei propri confini. Faccio i miei complimenti al
direttore artistico Maurizio Tuci che tutti gli anni propone tematiche di interesse e di attualità”.
Se il festival riconferma la sua formula, il binomio seminari-concerti, introduce anche un elemento di
novità. Da questa edizione, infatti, è istituito il Premio Renato Sellani, in memoria e omaggio allo
straordinario pianista, scomparso alla fine del 2014, che con le sue cinque esibizioni, l’ultima lo
scorso anno e l’amicizia per il festival, ha contribuito non poco al suo sviluppo. Il Premio, a cadenza
annuale, sarà assegnato al pianista che abbia caratteristiche affini a quelle di Renato Sellani:
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leggerezza di linguaggio, swing elevatissimo, eleganza formale. Per questa prima edizione andrà al
giovane pianista fiorentino Alessandro Lanzoni, che grazie alla sua capacità compositiva e
interpretativa si è rivelato tra le promesse del jazz mondiale.
Il Serravalle Jazz 2015 | European Sound porterà il suo sguardo dalle coste statunitensi
dell’Atlantico, dove il jazz, targato come afroamericano è nato, al vecchio continente. “Sappiamo
che l’Europa sta navigando in mari non tranquilli. Noi abbiamo deciso di portare il nostro contributo
incentrando il festival sul Jazz Europeo.” - ha commentato Maurizio Tuci, direttore artistico della
manifestazione – “L’Europa è stato il secondo continente toccato dal Jazz dopo la sua nascita
negli Stati Uniti ed ha dato vita ad un jazz, o ad una pluralità di jazz, con caratteristiche diversificate
nei vari paesi. I musicisti jazz anche quelli italiani che figurano in cartellone sono fautori di una
importantissima integrazione culturale poiché con il loro giravagare in Europa e con il loro
immergersi nelle culture musicali più diverse del continente, assorbendole e facendole proprie, sono
la migliore testimonianza che un jazz europeo è non solo formato da decenni ma continuamente in
evoluzione. Nel jazz non sono mai esistiti gli egoismi nazionali e le barriere culturali. Il jazz in questo
senso dare può a tutti una straordinaria lezione”.
Con la sua predilezione per la storia del jazz, affidata prevalentemente all’approfondimento nei
seminari, il festival rintraccerà gli originari approdi dei primi musicisti americani arrivati in tournée in
Europa soprattutto a partire dalla crisi del ’29 – pensiamo al padre del sassofono jazz, Coleman
Hawkins che girò l’Europa dal 1930 al ’34 -. Fotograferà l’esplosione del primo fenomeno jazz
autoctono europeo, Django Reinhardt. Seguirà le vie dello swing e il revival del Dixieland, l’influsso
del bebop, la commistione tra musicisti americani ed europei, il passaggio dall’originaria
identificazione con il jazz americano alla differenziazione e alla creazione di un jazz “locale”,
espressione dei diversi temperamenti nei vari Paesi Europei, fino al fiorire, negli anni ’80, da una
parte dell’acid jazz, che riprendeva esperienze fusion già avviate, e dall’altra dell’etnojazz,
germogliato dall’incontro con diverse tradizioni di musica etnica europee.
Con l’attenzione rivolta al presente che da sempre lo connota, il festival, nei concerti serali, proporrà
un’esplorazione della scena europea contemporanea, sotto una doppia angolatura. Da un lato,
attraverso la musica di alcuni jazzisti stranieri particolarmente significativi come il pianista inglese
recentemente scomparso John Taylor e il chitarrista e bassista elettrico franco-vietnamita Nguyen
Lè, eclettico astro a livello mondiale della fusion, che con lui si è reinventata, per la prima volta al
Serravalle Jazz. Dall’altro dal punto di vista precipuo di alcuni musicisti italiani, che portando già nel
loro dna una pluralità di origini culturali, come Dimitri Grechi Espinoza (russo-portoghese-italiano)
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o emigrando dall’Italia verso altri Paesi Europei, come Francesco Bearzatti, Flavio Boltro
(entrambi a Parigi), Nico Gori (Copenaghen), Maurizio Geri, hanno dato vita a un jazz di
particolare originalità e impatto.
L’apertura del festival (30 agosto) è all’insegna del jazz intimo e raccolto del sassofonista Dimitri
Grechi Espinoza. Musicista di origini russo-portoghesi, vissuto a New York e trapiantato da anni in
Italia, Grechi Espinoza porta al festival il concerto solo Angel’s Blows, parte del progetto più ampio
Oreb. Usando il sax come unico strumento esplorerà gli echi spirituali di una musica in cui il jazz si
unisce allo studio di diverse culture tradizionali.
Prosegue il gemellaggio felice del festival con la BargaJazz Big Band e il Concorso di BargaJazz.
John Taylor, deceduto improvvisamente a metà luglio, avrebbe dovuto essere, nella prima serata
del festival, l’ospite d’onore della BargaJazz Big Band. Reduce dal concorso di Barga incentrato
sull’opera del pianista inglese, l’orchestra diretta con verve leggera da Mario Raja e composta da
straordinari solisti, eseguirà sul palco la sua musica con il concerto Omaggio a John Taylor per il
quale ha invitato la vocalist dalla classe innata Diana Torto, prima allieva e poi partner di Taylor in
progetti musicali di ampio respiro al centro di tournée in molti Stati Europei, e della registrazione
Triangoli.
Si ispira stilisticamente allo swing manouche di Django Reinhardt contaminato dalla canzone
d’autore italiana, il concerto del Maurizio Geri Swingtet, che aprirà la seconda serata (31 agosto),
con Maurizio Geri (chitarra, voce), Luca Giovacchini (chitarra), Michele Marini (clarinetto),
Giacomo Tosti (fisarmonica/piano), Nicola Vernuccio (contrabbasso) e la presenza vocale di
Claudia Tellini.
La serata proseguirà con la band The Roar At The Door 4et, che schiera quattro dei musicisti più
interessanti e audaci della scena europea. Guidato da Lello Pareti (contrabbasso) – il suo cd "Il
Circo" è nella top ten mondiale 2003 di Down Beat – con il supporto ritmico di Walter Paoli
(batteria) si fregia di Francesco Bearzatti (sax tenore e clarinetto), italiano trapiantato da anni a
Parigi, e di Mauro Ottolini (trombone), grandi solisti già lanciati da anni nell’agone musicale
europeo, vincitori di concorsi e referendum indetti dalle maggiori testate specialistiche del
continente. Per il Serravalle Jazz il quartetto si presenta in una formazione inedita, ospitando il
chitarrista e bassista elettrico franco-vietnamita Nguyen Lè, una delle figure carismatiche del jazz
mondiale attuale, che con la sua musica, negli ultimi venticinque anni, ha riattualizzato il concetto di
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fusion, introducendo nel jazz non solo un’energia rock, ma integrandovi senza urti la musica delle
culture del mondo.
Sarà dedicata al Premio Renato Sellani, assegnato ad Alessandro Lanzoni, l’apertura della terza
serata (1 settembre). Del giovanissimo pianista, pluripremiato ( Premio Massimo Urbani 2006,
Luca Flores 2008, Top Jazz 2013 di Musica Jazz come miglior nuovo talento dell’anno), il
Serravalle Jazz aveva già intuito l’eccezionale talento ospitandolo appena quattordicenne nel 2007.
Allora Lanzoni mandò in visibilio il pubblico con la sua performance di ragazzino, fresco di terza
media ma già dotatissimo. Renato Sellani stesso ne aveva riconosciuto e apprezzato le particolari
qualità pianistiche molto affini alle sue, chiamandolo a suonare con lui.
Sul palco della Rocca, con un concerto di piano solo intitolato Ricordando Renato, Alessandro
Lanzoni unirà il suo universo musicale a quello del pianista scomparso.
Dopo l’esibizione da solista, Alessandro Lanzoni si produrrà ancora, non solo al pianoforte, ma
anche col violoncello, nel Nico Gori Quartet, a cui è affidata la chiusura della quattordicesima
edizione del festival. Il gruppo, capeggiato dal clarinettista e sassofonista Nico Gori, reduce da un
prolungato soggiorno in Danimarca dopo aver suonato in gran parte d’Europa, ha in Lanzoni una
delle giovani costole assieme al contrabbassista Gabriele Evangelista e al batterista Stefano
Tamborrino. Guest star della band, il trombettista italiano e francese di adozione Flavio Boltro,
che torna al festival dopo lo stupefacente concerto in coppia con Danilo Rea nel 2012. Atteso il
programma sul filo delle composizioni connotate da una musica di forte dinamica ed energia
dall’ultimo cd del quartetto Il Gioco dei contrasti e l’incontro con la magia creativa della tromba di
Boltro.
Di rilievo anche il programma dei tre seminari all'Oratorio della Vergine Assunta, scuole
informali per la divulgazione storica del jazz, che oltre a Maurizio Tuci, direttore artistico del
festival, conteranno sulla presenza di due tra i più interessanti e appassionati storici del jazz italiani,
Stefano Zenni e Francesco Martinelli. Sarà quest’ultimo ad aprire il ciclo con il seminario Django
Reinhardt, il genio zingaro che ha fondato il jazz europeo (30 agosto). La classe di Renato
Sellani è il titolo dell’intervento di Maurizio Tuci (31 agosto). Chiude l’appuntamento Stefano
Zenni, con il seminario Viaggio alle origini ancestrali della musica incentrato sulla presentazione
del volume Musica dal profondo di Victor Grauer (1 settembre).
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I concerti, doppi ogni sera, alla Rocca di Castruccio, iniziano alle ore 21. I seminari pomeridiani
all'Oratorio della Vergine Assunta, alle ore 18.
Come tutti gli anni, il Festival è preceduto dalla rassegna cinematografica Aspettando Serravalle
Jazz, organizzata in collaborazione con la Biblioteca San Giorgio di Pistoia. Con il titolo L’età del
Jazz, tre i film in programma, a ingresso libero (3, 17, 24 agosto, Biblioteca San Giorgio).
Ingresso libero a tutti gli eventi.
I concerti sono garantiti anche in caso di pioggia, ma si svolgeranno in sedi diverse, sempre
comunque nel centro di Serravalle Pistoiese.
È previsto un servizio gratuito di bus navetta (parcheggio Masotti/Serravalle Paese) per tutte
le serate dalle ore 20.30 alle ore 00.30.
Info:
SERRAVALLE JAZZ
http://www.fondazionecrpt.it/serravallejazz.html
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Comune di Serravalle Pistoiese
Ufficio Cultura: T. 0573 917204/208
Ufficio Informazioni Turistiche: T. 0573 917308
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Simona Polvani
Responsabile Comunicazione, Ufficio Stampa e Promozione SERRAVALLE JAZZ
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