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Maurizio de Cicco
Presidente e Amministratore Delegato Roche Spa
Roche, contro i tumori femminili un doppio impegno:
ricerca clinica e collaborazione
Come si è sviluppato negli anni l’impegno di Roche sul fronte della ricerca nei tumori femminili?
Da oltre 30 anni, Roche è impegnata sul fronte dei tumori femminili con la ricerca del pathway di HER2
con l’obiettivo di migliorare la salute, la qualità della vita e la sopravvivenza delle donne affette da
tumore al seno HER2 positivo sia in stadio iniziale sia in stadio avanzato. Grazie a questo grande
impegno, Roche ha sviluppato tre farmaci innovativi che hanno contribuito a trasformare il trattamento
di questa terribile malattia: trastuzumab, pertuzumab e trastuzumab emtansine.
Parallelamente, per il tumore all’ovaio, attraverso la ricerca dei meccanismi che regolano lo sviluppo dei
tumori, Roche ha messo a disposizione dei clinici bevacizumab, il primo farmaco anti-angiogenico.
Questa importante molecola è stata in grado, dopo oltre 15 anni di assenza di alternative terapeutiche
valide in questa patologia, di offrire alle donne una speranza di vita in più, prima di allora negata.
Ma l’impegno Roche nella ricerca non si è mai fermato. L’immunoterapia per i tumori ginecologici è un
altro fronte importante di ricerca. Stiamo studiando farmaci immunoterapici su oltre 20 forme diverse
di tumori, tra cui il carcinoma dell’ovaio, della cervice uterina e dell’endometrio. Ci auguriamo che i
risultati possano aprire interessanti prospettive future.
Perché è importante la collaborazione tra aziende farmaceutiche e associazioni nelle quali sono
direttamente coinvolti i pazienti?
Siamo convinti che per un’azienda come Roche, impegnata nella ricerca sui tumori e leader in oncologia,
sia d’obbligo e doveroso collaborare con le associazioni dei pazienti per offrire alle donne un supporto
che vada oltre alla ricerca scientifica e che si concretizzino in progetti in grado, da un lato di diffondere
una corretta informazione soprattutto sui sintomi precoci della malattia, dall’altro di sostenere queste
donne che quotidianamente vivono il peso del tumore mettendo a disposizione dei servizi che possano
migliorare il loro benessere psico-fisico e di conseguenza la loro Qualità della Vita.
In questo senso come è nata e come si è sviluppata la partnership con ACTO onlus?
Con ACTO onlus - Alleanza contro il Tumore Ovarico abbiamo il piacere e l’onore di collaborare dai
tempi della loro nascita, grazie all’entusiasmo e alla lungimiranza della loro fondatrice Mariaflavia
Bideri. Da allora numerose sono le iniziative dedicate all’informazione e alla prevenzione su questa
forma di tumore subdola e poco conosciuta che negli anni abbiamo portato avanti insieme. Un percorso
in continua evoluzione, che è recentemente sfociato in un progetto di più ampio respiro di cui ACTO
onlus è stata partner fondamentale: il premio #afiancodelcoraggio. Si tratta di un concorso letterario,
in cui ACTO ha partecipato come giurata, ideato da Roche con l’ambizione di promuovere un
cambiamento culturale nell’approccio ai tumori femminili e sensibilizzare la società sugli aspetti
psicologici e sociali delle patologie oncologiche. Un’iniziativa nata e pensata per le donne, ma sviluppata
a partire da una nuova prospettiva: quella degli uomini che le hanno accompagnate nel difficile percorso
della malattia e hanno scelto di condividere la loro esperienza in forma di racconto. Per tutti noi è stata
una novità confrontarci con le tante storie, vere e di coraggio attraverso i sentimenti, le paure, gli stati
d’animo di mariti, compagni, figli, fratelli. Questo premio ci ha aiutato a capire come momenti difficili,
nati nel dolore, nella rabbia e nella disperazione, possano in molti casi tramutarsi in un cammino di
speranza.
Inoltre, sempre con loro abbiamo voluto sostenere, per il terzo anno consecutivo, il progetto “Sguardi
d’energia” e la cena di raccolta fondi a cui Roche ha voluto contribuire attraverso l’organizzazione della
serata e con la sua partecipazione.
Perché Roche ha voluto sostenere il progetto “Sguardi d’energia”?
Roche sostiene con grande entusiasmo la campagna itinerante “Sguardi d’energia”. Siamo convinti che
l’informazione resti uno strumento essenziale per contrastare il tumore ovarico, questo nonostante il
nostro impegno negli investimenti e nella ricerca per rendere disponibile l’innovazione al fine di
migliorare sempre più lo scenario terapeutico, soprattutto per patologie come il carcinoma dell’ovaio
per il quale non si registravano da anni novità di rilievo. Bisogna attivarsi per colmare i gap di
conoscenza tra le donne aiutandole a riconoscere per tempo i segni di questa gravissima malattia, ma
anche, e soprattutto, riteniamo essenziale stare accanto a tutte le donne che convivono con il tumore e
che sono in trattamento, offrendo loro servizi dedicati.
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