MILANO FINANZA 23 Luglio 2011 TECH Personal 49 IIll nuovo sistema operativo Mac di Apple brilla per semplicità di installazione e uso Un leone molto docile di Davide Fumagalli T ra le 250 novità introdotte da OS X Lion, la nuova versione del sistema operativo Apple per i computer Mac, quella per molti versi più sorprendente riguarda le modalità di acquisto e installazione del software. L’aggiornamento del sistema operativo è infatti acquistabile solo attraverso Mac App Store, il negozio virtuale che replica sui computer Apple il modello di fruizione di iTunes su iPhone e iPad. In questo modo l’intero aggiornamento del sistema operativo, operazione di solito non priva di problemi e spesso ostica per gli utenti meno esperti, si differenzia dall’installazione di un semplice gioco come Angry Birds solo per il tempo necessario, pari a circa 30 minuti nel caso della prova effettuata con un MacBook Pro da 15 pollici in configurazione base. Una volta acquistato OS X Lion, venduto a 23,99 euro e acquistato in oltre un milione di copie nel solo giorno del lancio, basta attendere il download del software e poi lanciare l’applicazione. Dopo circa mezz’ora senza bisogno di interventi da parte del proprietario il Mac termina le operazioni necessarie e, al riavvio, il nuovo sistema operativo è pronto per l’uso, conservando tutti i dati e le preferenze impostate nella precedente versione. Un’esperienza quindi senza sorprese che costituisce il punto di riferimento a cui anche gli altri produttori dovrebbero uniformarsi. Il Mac si controlla con le dita. Tra le novità più interessanti introdotte da Lion rientrano senza dubbio le nuove possibilità di controllo del sistema tramite i gesti multi-touch sul trackpad dei MacBook o su Magic Mouse e Magic Trackpad per i Mac da tavolo. Accanto ai gesti già riconosciuti dal sistema operativo si aggiunge ora la possibilità di passare da un’applicazione all’altra, visualizzata a pieno schermo per sfruttare ogni singolo pixel dei display, sfogliando il trackpad con tre dita, così da risparmiare tempo durante i compiti che richiedono l’uso di più software allo stesso tempo. Per passare invece da una pagina all’altra di un sito web o un documento basta sfogliare il trackpad con due dita, come si farebbe con un libro, mentre per ingrandire un punto di interesse basta fare un doppio tocco veloce sul trackpad. Funzioni quindi molto utili e divertenti nell’uso quotidiano che sono però compatibili solo con i software già scritti per utilizzarle e non con i più datati, prodotti da terze parti. Sempre in tema di controllo, Lion introduce anche Launchpad, ossia la trasposizione sul display del Mac dell’interfaccia a icone per avviare i programmi tipica di iPhone e iPad. Anche con Launchpad è possibile raggruppare le icone dei programmi installati sul computer in cartelle trascinandole una sopra l’altra, così da raggrupparli secondo le preferenze. L’ultima novità introdotta in tema di controllo del computer è Mission Control, che riunisce Exposé e Dashboard offrendo in un unico colpo d’occhio tutte le applicazioni attive sul Mac con le relative finestre e documenti aperti ed è sempre attivabile scorrendo verso l’alto tre dita sul trackpad dei MacBook o tramite un doppio tocco al Magic Mouse con due dita. Accanto alle nuove funzioni, Lion introduce però molte migliorie ai programmi più utilizzati nell’uso quotidiano, a partire da Safari. Il browser Apple permette ora di salvare tutte le pagine di proprio interesse all’interno dell’area Elenco lettura, selezionabile a sinistra della barra degli indirizzi, MacBook Air e Mini vanno in palestra Accanto al sistema operativo Apple ha aggiornato anche MacBook Air e Mac Mini, ora dotati di tutte le caratteristiche ideali per sfruttare le potenzialità di Lion. MacBook Air, in particolare, adotta ora l’ultima generazione di processori di Intel e l’interfaccia Thunderbolt introdotta con l’ultimo MacBook Pro, che innalza di un ordine di grandezza la velocità di trasferimento dei dati con i dispositivi compatibili, per il momento purtroppo pressoché inesistenti sul mercato. Apprezzabile fin da subito la tastiera, di dimensioni standard e ora anche retroilluminata, così come la presenza di un disco allo stato solido al posto del classico hard disk, che rende l’avvio e la riattivazione del computer pressoché istantanea oltre a migliorare decisamente le prestazioni. Tutte le migliorie non hanno influito sullo spessore filiforme e il peso di MacBook Book Air, mentre il prezzo del modello base è stato limato anche h per via del ritiro di MacBook, l’unico a non sfoggiare il guscio Unibody in alluminio. Prestazioni migliorate grazie a processori e scheda grafica di ultima generazione e porta Thunderbolt anche per Mac Mini, il piccolo di casa Apple che mantiene il design compatto e la facilità di installazione del precedente modello. per poterle poi consultare rapidamente, mentre la funzione di download è gestibile attraverso l’icona in alto a destra, da cui è possibile trascinare direttamente sulla scrivania i file scaricati. Meno evidente, ma significativa ai fini della sicurezza, la nuova architettura software che impedisce alle pagine web e alle applicazioni internet di accedere ai dati e alle risorse del computer, a tutto vantaggio della sicurezza. Novità interessanti anche per alcuni dei programmi parte integrante del sistema operativo Mac, ovvero Rubrica, iCal e Mail. La rubrica indirizzi ha una forma grafica assai simile a quella presente su iPad e permette di chiamare i contatti tramite FaceTime, la piattaforma di messaggistica video di Apple comune anche a iPhone, iPad 2 e iPod Touch di ultima generazione, mentre iCal unisce alla grafica rinnovata anche una comodissima funzione di inserimento rapido: basta scrivere l’oggetto dell’impegno nella barra di inserimento mettendo alla fine della frase l’ora e lasciare a iCal il compito di creare l’appuntamento nella casella corretta. Rivista anche Mail, il software per la gestione della posta elettronica ora compatibile anche con la piattaforma Exchange 2010 di Microsoft e capace di raggruppare i messaggi email a seconda del mittente, così da creare una sorta di conversazione che facilita il dialogo elettronico e la ricerca. Ancora più interessanti le funzioni Salvataggio automatico e Versioni, che permettono di salvare automaticamente le modifiche apportate ai documenti mentre ci si lavora, evitando di doverle salvare manualmente e, soprattutto, scongiurando perdite di dati se il programma si chiude inaspettatamente. Una piccola rivoluzione che necessita però di applicazioni compatibili, per il moment pressoché assenti sul mercato. Utile to a anche Versioni, la funzione che salva una nuova versione di ogni documento ogni n o mentre si lavora sul file stesso, creora a ando così una cronologia delle modifiche che c vengono però integrate nello stesso file, fi per ottimizzare spazio e facilità di o organizzazione delle informazioni. Grazie a questa funzionalità sarà poi possibile sfogliare le varie versioni tramite un’insf te terfaccia grafica simile a quella di Time Machine, che permette di recuperare i M passaggi desiderati. Anche in questo caso tutto questo è possibile solo con i programmi compatibili, che secondo le aspettative affolleranno Mac App Store nei prossimi mesi. (riproduzione riservata)