MILANO FINANZA
23 Luglio 2011
TECH
Personal
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IIll nuovo sistema operativo Mac di Apple brilla per semplicità di installazione e uso
Un leone molto docile
di Davide Fumagalli
T
ra le 250 novità introdotte da OS X
Lion, la nuova versione del sistema
operativo Apple per i computer Mac,
quella per molti versi più sorprendente riguarda le modalità di acquisto e
installazione del software. L’aggiornamento
del sistema operativo è infatti acquistabile
solo attraverso Mac App Store, il negozio
virtuale che replica sui computer Apple il
modello di fruizione di iTunes su iPhone
e iPad. In questo modo l’intero aggiornamento del sistema operativo, operazione di
solito non priva di problemi e spesso ostica
per gli utenti meno esperti, si differenzia
dall’installazione di un semplice gioco come
Angry Birds solo per il tempo necessario,
pari a circa 30 minuti nel caso della prova
effettuata con un MacBook Pro da 15 pollici
in configurazione base. Una volta acquistato
OS X Lion, venduto a 23,99 euro e acquistato
in oltre un milione di copie nel solo giorno
del lancio, basta attendere il download del
software e poi lanciare l’applicazione. Dopo
circa mezz’ora senza bisogno di interventi
da parte del proprietario il Mac termina le
operazioni necessarie e, al riavvio, il nuovo
sistema operativo è pronto per l’uso, conservando tutti i dati e le preferenze impostate
nella precedente versione. Un’esperienza
quindi senza sorprese che costituisce il
punto di riferimento a cui anche gli altri
produttori dovrebbero uniformarsi.
Il Mac si controlla con le dita. Tra
le novità più interessanti introdotte da Lion rientrano senza dubbio le
nuove possibilità di controllo del sistema
tramite i gesti multi-touch sul trackpad
dei MacBook o su Magic Mouse e Magic
Trackpad per i Mac da tavolo. Accanto ai
gesti già riconosciuti dal sistema operativo
si aggiunge ora la possibilità di passare
da un’applicazione all’altra, visualizzata
a pieno schermo per sfruttare ogni singolo
pixel dei display, sfogliando il trackpad
con tre dita, così da risparmiare tempo
durante i compiti che richiedono l’uso di
più software allo stesso tempo. Per passare
invece da una pagina all’altra di un sito
web o un documento basta sfogliare il
trackpad con due dita, come si farebbe con
un libro, mentre per ingrandire un punto
di interesse basta fare un doppio tocco
veloce sul trackpad. Funzioni quindi molto
utili e divertenti nell’uso quotidiano che
sono però compatibili solo con i software
già scritti per utilizzarle e non con i più
datati, prodotti da terze parti.
Sempre in tema di controllo, Lion introduce
anche Launchpad, ossia la trasposizione
sul display del Mac dell’interfaccia a icone
per avviare i programmi tipica di iPhone e
iPad. Anche con Launchpad è possibile raggruppare le icone dei programmi installati
sul computer in cartelle trascinandole una
sopra l’altra, così da raggrupparli secondo
le preferenze. L’ultima novità introdotta in
tema di controllo del computer è Mission
Control, che riunisce Exposé e Dashboard
offrendo in un unico colpo d’occhio tutte le
applicazioni attive sul Mac con le relative
finestre e documenti aperti ed è sempre
attivabile scorrendo verso l’alto tre dita sul
trackpad dei MacBook o tramite un doppio
tocco al Magic Mouse con due dita.
Accanto alle nuove funzioni, Lion introduce
però molte migliorie ai programmi più
utilizzati nell’uso quotidiano, a partire da
Safari. Il browser Apple permette ora di
salvare tutte le pagine di proprio interesse
all’interno dell’area Elenco lettura, selezionabile a sinistra della barra degli indirizzi,
MacBook Air e Mini vanno in palestra
Accanto al sistema operativo Apple ha aggiornato anche MacBook Air e Mac
Mini, ora dotati di tutte le caratteristiche ideali per sfruttare le potenzialità di
Lion. MacBook Air, in particolare, adotta ora l’ultima generazione di processori di Intel e l’interfaccia
Thunderbolt introdotta con l’ultimo MacBook Pro,
che innalza di un ordine di grandezza la velocità di
trasferimento dei dati con i dispositivi compatibili,
per il momento purtroppo pressoché inesistenti sul
mercato. Apprezzabile fin da subito la tastiera, di
dimensioni standard e ora anche retroilluminata,
così come la presenza di un disco allo stato solido
al posto del classico hard disk, che rende l’avvio e la
riattivazione del computer pressoché istantanea oltre a migliorare decisamente le prestazioni. Tutte le migliorie non
hanno influito sullo spessore filiforme e il peso di MacBook
Book
Air, mentre il prezzo del modello base è stato limato anche
h per
via del ritiro di MacBook, l’unico a non sfoggiare il guscio Unibody in alluminio.
Prestazioni migliorate grazie a processori e scheda grafica di ultima generazione e
porta Thunderbolt anche per Mac Mini, il piccolo di casa Apple che mantiene il design compatto e la facilità di installazione del precedente modello.
per poterle poi consultare rapidamente,
mentre la funzione di download è gestibile
attraverso l’icona in alto a destra, da cui
è possibile trascinare direttamente sulla
scrivania i file scaricati. Meno evidente, ma
significativa ai fini della sicurezza, la nuova architettura software che impedisce alle
pagine web e alle applicazioni internet di
accedere ai dati e alle risorse del computer,
a tutto vantaggio della sicurezza.
Novità interessanti anche per alcuni dei
programmi parte integrante del sistema
operativo Mac, ovvero Rubrica, iCal e Mail.
La rubrica indirizzi ha una forma grafica
assai simile a quella presente su iPad e
permette di chiamare i contatti tramite
FaceTime, la piattaforma di messaggistica
video di Apple comune anche a iPhone, iPad
2 e iPod Touch di ultima generazione, mentre iCal unisce alla grafica rinnovata anche
una comodissima funzione di inserimento
rapido: basta scrivere l’oggetto dell’impegno nella barra di inserimento mettendo
alla fine della frase l’ora e lasciare a iCal
il compito di creare l’appuntamento nella casella corretta. Rivista anche Mail,
il software per la gestione della posta
elettronica ora compatibile anche con la
piattaforma Exchange 2010 di Microsoft
e capace di raggruppare i messaggi email
a seconda del mittente, così da creare una
sorta di conversazione che facilita il dialogo
elettronico e la ricerca.
Ancora più interessanti le funzioni Salvataggio automatico e Versioni, che
permettono di salvare automaticamente le modifiche apportate ai
documenti mentre ci si lavora, evitando
di doverle salvare manualmente e, soprattutto, scongiurando perdite di dati se il
programma si chiude inaspettatamente.
Una piccola rivoluzione che necessita però
di applicazioni compatibili, per il moment pressoché assenti sul mercato. Utile
to
a
anche
Versioni, la funzione che salva una
nuova
versione di ogni documento ogni
n
o mentre si lavora sul file stesso, creora
a
ando
così una cronologia delle modifiche
che
c vengono però integrate nello stesso
file,
fi per ottimizzare spazio e facilità di
o
organizzazione
delle informazioni. Grazie
a questa funzionalità sarà poi possibile
sfogliare
le varie versioni tramite un’insf
te
terfaccia
grafica simile a quella di Time
Machine,
che permette di recuperare i
M
passaggi desiderati. Anche in questo caso
tutto questo è possibile solo con i programmi compatibili, che secondo le aspettative
affolleranno Mac App Store nei prossimi
mesi. (riproduzione riservata)