14 Giovedì 26 Gennaio 2017 ESTERO - LE NOTIZIE MAI LETTE IN ITALIA Chiude per l’inarrestabile diminuzione dei lettori, Filmdienst, la guida religiosa sui film Cattolici tedeschi senza briglie Vedono i film senza preoccuparsi del giudizio morale da Berlino ROBERTO GIARDINA S ta per chiudere Filmdienst, la guida cattolica al cinema che usciva dal primo dopoguerra ogni due settimane. Forse resterà solo un’edizione digitale. Tutti se ne rammaricano anche se ormai pochi la leggevano. Quando andavo al Gonzaga di Palermo, al sabato pomeriggio veniva proiettata una pellicola gratuita. La sala era sempre affollata, non tanto perché lo spettacolo fosse gratis. Ci si ritrovava con i compagni a far chiasso, e si stringeva amicizia con quelli delle altre classi. Gianni e Pinotto, o Stanlio e Ollio non destavano preoccupazioni. Ricordo uno straziante Cielo sulla palude. Non si capiva perché il cattivo volesse uccidere Santa Maria Goretti. Ma ai censori era sfuggita la scena, erotica per i tempi, in cui la ragazzina a gambe nude muove qualche passo sulla spiaggia di Nettuno. Come vedete, la ricordo. Non so se i film arrivassero già censurati, oppure fossero i gesuiti a operare dei tagli. Ne dubito perché erano (e sono) molto aperti. Però, a volte, le storie erano incomprensibili, fra tagli e pezzi mancanti per vecchiaia. In una bacheca, infine, venivano segnalati e giudicati i film in programmazione nei cinema cittadini, con pallini di diverso colore: rosso, proibito; verde, per tutti, e poi sfumature varie, tra consigliati, con riserva, e così via. Andavo alle medie, e avevo interessi particolari, mi piaceva la rossa Deborah Kerr, ma le Miniere di re salomone era per tutti. Non capii perché Via col vento si fosse meritato un pallino rosso. In Germania Filmdienst ha continuato a distribuire pallini dal primo numero nell’ottobre del 1947, quando non era ancora nata la Repubblica Federale, a cura della Katholische Filmkommission. Quattro redattori, compreso il direttore, 6.500 copie nei tempi migliori, ora meno che dimez- dipende da preoccupazioni religiose. Ancor meno sono i film condannati da un Wir raten ab, sconsigliati. La copertina della rivista tedesca, cattolica, di cinema, Filmdienst zate, troppo poche per garantirne la sopravvivenza. All’inizio si chiamava Filmdienst der Jugend, una pubblicazione per i giovani spettatori, ma ben presto si trasforma in un’autentica rassegna critica. Ben fatta, si rammarica l’Associazione dei critici tedeschi, che ne chiede il salvataggio. Fino agli anni 60, il Filmdienst era una guida per le parrocchie che, come nella mia Palermo, comunicavano i giudizi nella bacheca, per i fedeli. E i produttori si preoccupavano del A LONDRA IL 23% DEGLI HOMELESS. ALTI AFFITTI E TAGLI AL SOCIALE Gran Bretagna, 255 mila senzatetto May stanzia 50 milioni di sterline DI MAICOL MERCURIALI N noni di locazione, la mancanza di case a prezzi accessibili e tagli al sostegno sociale», ha spiegato Campbell Robb, direttore dell’associazione. «Per il bene delle generazioni future dobbiamo porre fine a questa crisi». Molte persone trovano un riparo temporaneo in strutture di accoglienza. Ma come detto sono oltre 4.100 quelle che ogni notte dormono su una panchina o sotto un ponte. La maggior parte a Londra, 960 pari al 23% del totale in Inghilterra, con il quartiere di Westminister tra quelli più critici. Nella capitale, tuttavia, la percentuale dei senza fissa dimora è in leggero calo, visto che fino al 2015 qui si concentravano il 26% degli homeless inglesi. ell’agenda politica di Theresa May non c’è solo la Brexit. Ma dalle parti di Downing Street si fa sempre più pressante il tema della povertà. In Inghilterra, infatti, secondo gli ultimi dati diffusi dal governo ci sarebbero oltre 4.100 persone che ogni notte dormono all’addiaccio. E il dato del 2016 è in crescita di ben il 16% rispetto a quello dell’anno precedente, anche se diverse associazioni di volontariato hanno fatto presente come questa stima possa essere sottodimensionata rispetto alla reale consistenza del fenomeno. Alla vigilia dello scorso Natale il primo ministro inglese aveva annunciato interventi in campo sociale per diverse decine di milioni di sterline, tra cui 50 milioni (circa 58,5 milioni di euro) per Theresa May. 4.100 persone ogni aiutare i senza tetto. notte dormono all’addiaccio in Uk Anche il principe William si sta dando da fare per accendere i riflettori su questa piaga sociale inglese: recentemente ha visitato una struttura che ospita giovani che non hanno un tetto sotto cui dormire e ha invitato a sostenere le organizzazioni che si adoperano per queste persone. Secondo Shelter, l’associazione a sostegno delle persone senza fissa dimora, in Gran Bretagna ci sono circa 255 mila cittadini senza casa. «Questo è il tragico risultato di una nazione che lotta sotto il peso di altissimi ca- «Il numero delle persone che dormono nelle nostre strade continua ad aumentare a un ritmo spaventoso», ha affermato Jon Sparkes, direttore dell’associazione Crisis. «Dietro queste statistiche ci sono migliaia di persone disperate, che dormono nelle stazioni, nei parchi, ovunque riescano a trovare un riparo dagli agenti atmosferici. Dormire all’addiaccio rovina le vite, rende le persone più vulnerabili e soggette a violenza e abusi, influisce negativamente sulla salute, anche psichica. Le nostre più recenti ricerche mostrano come i senzatetto siano 17 volte più soggetti a episodi di violenza. Non c’è tempo da perdere. Il governo deve intervenire», ha concluso Sparkes, «per espandere il piano di prevenzione dedicato a questo fenomeno». © Riproduzione riservata giudizio che poteva influire sul successo economico della pellicola. Ma, di anno in anno, il giudizio della rivista divenne sempre più indipendente, e i critici erano sempre meno influenzati dalla morale corrente. Per esempio, Filmdienst diede un giudizio positivo del Silenzio di Bergman, o di Teorema di Pasolini. Oggi, appena il 5% delle opere esaminate si merita un Sehenswert, da vedere, ma il consiglio non Anche in Germania, i quotidiani non svolgono più il loro compito d’informazione. Dei film parlano con risalto per i loro interpreti, e i loro scaldaletti. Niente di male, ma si dimenticano le schede critiche, a parte in occasione dei festival. Prima venivano recensiti anche le pellicole di serie C. È vero che i cinema oggi sono vuoti, ma Filmdienst dà informazioni accurate su dvd, e sui film per la tv, comprese le trame di cui pochi critici si preoccupano ancora. Un lavoro affidato a un team di una trentina di collaboratori. L’archivio del quindicinale, accessibile agli abbonati, comprende 75 mila film, ed è considerato prezioso dai critici, anche luterani o atei. Una storia del cinema tedesco. A metà marzo si deciderà se chiudere, o andare avanti a tutti i costi. © Riproduzione riservata Nuova scoperta della John Hopkins Pista batterica sulla poliartrite L’ artrite reumatoide è una malattia autoimmune tra le più diffuse ma la sua origine è ancora difficile da identificare. Un lavoro pubblicato sulla rivista Science Translational Medicine, dei ricercatori americani della Johns Hopkins University ha identificato un meccanismo che potrebbe spiegarla mettendo in evidenza il ruolo nuovo di un batterio che potrebbe essere coinvolto nello scatenamento della patologia e nella sua persistenza. Alcuni pazienti presentano una infiammazione cronica tra le gengive e i denti chiamata parodontite con proliferazione di un insieme particolare di batteri. Quando i ricercatori hanno analizzato il liquido gengivale, hanno trovato le stesse modifiche sulle stesse proteine come già nelle articolazioni dei malati di artrite reumatoide. Gli scienziati sono riusciti a isolare una specie di batterio (Aggregatibacter actinomycetemcomitans,o Aa) capace di indurre queste modifiche attraverso la produzione di una tossina. «L’ipotesi dell’origine batterica in alcuni casi della malattia non è nuova», ha dichiarato a Le Figaro Olivier Vittecoq, reumatologo, ricercatore all’ospedale universitario di Rouen, «ma è la prima volta che le modificazioni indotte dai batteri Aa corrispondono effettivamente a quelle osservate nelle articolazioni dei pazienti». Se il terreno genetico interviene nel 20% dei casi della malattia, si è sospettato a lungo anche di cause ambientali. Adesso è aperta la pista a livello della bocca, ma il meccanismo scoperto dai ricercatori francesi potrebbe agire anche all’interno di altre mucose sotto l’effetto di batteri e tossine differenti, secondo i ricercatori. Nello stomaco, ad esempio, dove il microbiota intestinale è disturbato da fattori ambientali. La scoperta ha già conseguenze pratiche: ad esempio sottolinea l’importanza che potrebbe avere l’igiene orale e dentaria per prevenire e controllare la malattia. © Riproduzione riservata