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Giovedì 26 Gennaio 2017
ESTERO - LE NOTIZIE MAI LETTE IN ITALIA
Chiude per l’inarrestabile diminuzione dei lettori, Filmdienst, la guida religiosa sui film
Cattolici tedeschi senza briglie
Vedono i film senza preoccuparsi del giudizio morale
da Berlino
ROBERTO GIARDINA
S
ta per chiudere Filmdienst, la guida cattolica al cinema che
usciva dal primo dopoguerra ogni due settimane.
Forse resterà solo un’edizione
digitale. Tutti se ne rammaricano anche se ormai pochi la
leggevano. Quando andavo al
Gonzaga di Palermo, al sabato
pomeriggio veniva proiettata
una pellicola gratuita. La sala
era sempre affollata, non tanto
perché lo spettacolo fosse gratis. Ci si ritrovava con i compagni a far chiasso, e si stringeva amicizia con quelli delle
altre classi. Gianni e Pinotto, o
Stanlio e Ollio non destavano
preoccupazioni. Ricordo uno
straziante Cielo sulla palude.
Non si capiva perché il cattivo
volesse uccidere Santa Maria
Goretti. Ma ai censori era
sfuggita la scena, erotica per
i tempi, in cui la ragazzina a
gambe nude muove qualche
passo sulla spiaggia di Nettuno. Come vedete, la ricordo.
Non so se i film arrivassero
già censurati, oppure fossero i
gesuiti a operare dei tagli. Ne
dubito perché erano (e sono)
molto aperti. Però, a volte, le
storie erano incomprensibili,
fra tagli e pezzi mancanti per
vecchiaia.
In una bacheca, infine,
venivano segnalati e giudicati i film in programmazione nei
cinema cittadini, con pallini di
diverso colore: rosso, proibito;
verde, per tutti, e poi sfumature varie, tra consigliati, con
riserva, e così via. Andavo alle
medie, e avevo interessi particolari, mi piaceva la rossa Deborah Kerr, ma le Miniere di
re salomone era per tutti. Non
capii perché Via col vento si fosse meritato un pallino rosso.
In Germania Filmdienst
ha continuato a distribuire pallini dal primo numero
nell’ottobre del 1947, quando
non era ancora nata la Repubblica Federale, a cura della
Katholische Filmkommission.
Quattro redattori, compreso il
direttore, 6.500 copie nei tempi
migliori, ora meno che dimez-
dipende da preoccupazioni religiose. Ancor meno sono i film
condannati da un Wir raten
ab, sconsigliati.
La copertina della rivista tedesca, cattolica,
di cinema, Filmdienst
zate, troppo poche per garantirne la sopravvivenza. All’inizio si chiamava Filmdienst der
Jugend, una pubblicazione per
i giovani spettatori, ma ben
presto si trasforma in un’autentica rassegna critica. Ben
fatta, si rammarica l’Associazione dei critici tedeschi, che
ne chiede il salvataggio. Fino
agli anni 60, il Filmdienst era
una guida per le parrocchie
che, come nella mia Palermo,
comunicavano i giudizi nella
bacheca, per i fedeli. E i produttori si preoccupavano del
A LONDRA IL 23% DEGLI HOMELESS. ALTI AFFITTI E TAGLI AL SOCIALE
Gran Bretagna, 255 mila senzatetto
May stanzia 50 milioni di sterline
DI
MAICOL MERCURIALI
N
noni di locazione, la mancanza di case a prezzi accessibili e tagli al sostegno sociale», ha
spiegato Campbell Robb, direttore dell’associazione. «Per il bene delle generazioni future
dobbiamo porre fine a questa crisi».
Molte persone trovano un riparo temporaneo in strutture di accoglienza. Ma come detto
sono oltre 4.100 quelle che ogni notte dormono
su una panchina o sotto un ponte. La maggior
parte a Londra, 960 pari al 23% del totale in
Inghilterra, con il quartiere di Westminister
tra quelli più critici. Nella capitale, tuttavia, la
percentuale dei senza fissa dimora è in leggero calo, visto che fino al
2015 qui si concentravano il 26% degli homeless
inglesi.
ell’agenda politica di Theresa May
non c’è solo la Brexit. Ma dalle parti
di Downing Street si fa sempre più
pressante il tema della povertà. In
Inghilterra, infatti, secondo gli ultimi dati
diffusi dal governo ci sarebbero oltre 4.100
persone che ogni notte dormono all’addiaccio.
E il dato del 2016 è in crescita di ben il 16%
rispetto a quello dell’anno precedente, anche
se diverse associazioni di volontariato hanno fatto presente come
questa stima possa essere sottodimensionata
rispetto alla reale consistenza del fenomeno.
Alla vigilia dello scorso
Natale il primo ministro
inglese aveva annunciato interventi in campo
sociale per diverse decine di milioni di sterline,
tra cui 50 milioni (circa
58,5 milioni di euro) per
Theresa May. 4.100 persone ogni
aiutare i senza tetto.
notte dormono all’addiaccio in Uk
Anche il principe William si sta dando
da fare per accendere i riflettori su questa
piaga sociale inglese: recentemente ha visitato
una struttura che ospita giovani che non hanno un tetto sotto cui dormire e ha invitato a
sostenere le organizzazioni che si adoperano
per queste persone.
Secondo Shelter, l’associazione a sostegno delle persone senza fissa dimora, in
Gran Bretagna ci sono circa 255 mila cittadini
senza casa. «Questo è il tragico risultato di una
nazione che lotta sotto il peso di altissimi ca-
«Il numero delle
persone che dormono nelle nostre
strade continua ad
aumentare a un ritmo
spaventoso», ha affermato Jon Sparkes,
direttore dell’associazione Crisis. «Dietro queste statistiche ci sono
migliaia di persone disperate, che dormono
nelle stazioni, nei parchi, ovunque riescano
a trovare un riparo dagli agenti atmosferici.
Dormire all’addiaccio rovina le vite, rende le
persone più vulnerabili e soggette a violenza
e abusi, influisce negativamente sulla salute,
anche psichica. Le nostre più recenti ricerche
mostrano come i senzatetto siano 17 volte più
soggetti a episodi di violenza. Non c’è tempo
da perdere. Il governo deve intervenire», ha
concluso Sparkes, «per espandere il piano di
prevenzione dedicato a questo fenomeno».
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giudizio che poteva influire
sul successo economico della
pellicola.
Ma, di anno in anno, il
giudizio della rivista divenne
sempre più indipendente, e i
critici erano sempre meno influenzati dalla morale corrente. Per esempio, Filmdienst
diede un giudizio positivo del
Silenzio di Bergman, o di Teorema di Pasolini. Oggi, appena il 5% delle opere esaminate si merita un Sehenswert,
da vedere, ma il consiglio non
Anche in Germania, i
quotidiani non svolgono più
il loro compito d’informazione.
Dei film parlano con risalto
per i loro interpreti, e i loro
scaldaletti. Niente di male,
ma si dimenticano le schede
critiche, a parte in occasione
dei festival. Prima venivano
recensiti anche le pellicole di
serie C. È vero che i cinema
oggi sono vuoti, ma Filmdienst dà informazioni accurate su dvd, e sui film per la
tv, comprese le trame di cui
pochi critici si preoccupano
ancora. Un lavoro affidato a
un team di una trentina di
collaboratori. L’archivio del
quindicinale, accessibile agli
abbonati, comprende 75 mila
film, ed è considerato prezioso dai critici, anche luterani
o atei. Una storia del cinema
tedesco. A metà marzo si deciderà se chiudere, o andare
avanti a tutti i costi.
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Nuova scoperta della John Hopkins
Pista batterica
sulla poliartrite
L’
artrite reumatoide è
una malattia autoimmune tra le più diffuse ma la sua origine è
ancora difficile da identificare.
Un lavoro pubblicato sulla
rivista Science Translational
Medicine, dei ricercatori americani della Johns Hopkins
University ha identificato un
meccanismo che potrebbe spiegarla mettendo in evidenza il
ruolo nuovo di un batterio che
potrebbe essere coinvolto nello
scatenamento
della patologia e nella sua
persistenza.
Alcuni pazienti presentano una
infiammazione cronica tra le gengive e i denti
chiamata parodontite con
proliferazione di un insieme
particolare di batteri. Quando
i ricercatori hanno analizzato
il liquido gengivale, hanno trovato le stesse modifiche sulle
stesse proteine come già nelle
articolazioni dei malati di artrite reumatoide. Gli scienziati
sono riusciti a isolare una specie di batterio (Aggregatibacter actinomycetemcomitans,o
Aa) capace di indurre queste
modifiche attraverso la produzione di una tossina. «L’ipotesi
dell’origine batterica in alcuni
casi della malattia non è nuova», ha dichiarato a Le Figaro
Olivier Vittecoq, reumatologo, ricercatore all’ospedale
universitario di Rouen, «ma è
la prima volta che le modificazioni indotte dai batteri Aa
corrispondono effettivamente
a quelle osservate nelle articolazioni dei pazienti».
Se il terreno genetico interviene nel 20% dei casi della
malattia, si è sospettato a
lungo anche di cause
ambientali. Adesso è
aperta la pista a livello
della bocca,
ma il meccanismo scoperto dai ricercatori francesi
potrebbe agire anche all’interno di altre mucose sotto
l’effetto di batteri e tossine
differenti, secondo i ricercatori. Nello stomaco, ad esempio,
dove il microbiota intestinale
è disturbato da fattori ambientali.
La scoperta ha già conseguenze pratiche: ad esempio sottolinea l’importanza
che potrebbe avere l’igiene
orale e dentaria per prevenire
e controllare la malattia.
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