Comportamento meccanico dei materiali Equilibrio esterno Cinematica ed equilibrio del corpo rigido Equilibrio esterno Spostamenti virtuali Lavori virtuali ed equilibrio Determinazione statica Numero dei vincoli e determinazione Approfondimenti: lavoro virtuale Approfondimenti: forze e momenti 2 © 2006 Politecnico di Torino 1 Comportamento meccanico dei materiali Equilibrio esterno Equilibrio esterno Spostamenti virtuali (1/9) In un corpo rigido i punti sono tra loro vincolati a distanze invariabili. C P X © 2006 Politecnico di Torino 4 2 Comportamento meccanico dei materiali Equilibrio esterno Spostamenti virtuali (2/9) Ciò implica una relazione tra le velocità dP CP ⋅ dϑ = dt dt C qui disegnate per rappresentare gli spostamenti infinitesimi che hanno luogo nel tempo dt, altrimenti non visibili sul disegno. P X 5 Spostamenti virtuali (3/9) È possibile mettere in relazione diretta gli spostamenti infinitesimi di un punto qualsiasi X dato il moto di un punto P e la rotazione del corpo dϑ : C P dX = dP + i d ϑ PX X © 2006 Politecnico di Torino 6 3 Comportamento meccanico dei materiali Equilibrio esterno Spostamenti virtuali (4/9) Si distingue ora tra gli spostamenti effettivi infinitesimi che il corpo subisce, a un dato istante, a causa di un movimento reale … C P X 7 Spostamenti virtuali (5/9) … e, invece, gli spostamenti infinitesimi che il corpo potrebbe subire (variazione di posizione che si realizza senza che occorre stabilirne la durata di tempo) rispettando solamente i vincoli interni di movimento relativo tra i suoi punti, più eventuali condizioni di vincolo esterno. Questi ultimi sono spostamenti possibili rispettando solo le condizioni di vincolo cinematico, e, per distinguerli da quelli reali, vengono indicati con un simbolo diverso, “ δ “: δX = δP + i δ ϑ PX 8 © 2006 Politecnico di Torino 4 Comportamento meccanico dei materiali Equilibrio esterno Spostamenti virtuali (6/9) Esempio 1 di moto virtuale Esempio 2 di moto virtuale δP δP P P δX δX X X 9 Spostamenti virtuali (7/9) Esempio 3 di moto virtuale δP=0 P Il moto virtuale più generale può essere la composizione dei tre moti qui rappresentati, ciascuno scelto con valori arbitrari, e vettorialmente si scrive: δX = δP + i · δϑ · PX δX X © 2006 Politecnico di Torino 10 5 Comportamento meccanico dei materiali Equilibrio esterno Spostamenti virtuali (8/9) Precisiamo ancora: il moto reale del corpo rigido può essere nullo (quiete) oppure un moto uniforme, o infine un moto accelerato. A ogni istante produce, in un tempo infinitesimo, una variazione di posizione infinitesima “reale”. Uno spostamento virtuale è invece una variazione infinitesima di posizione del corpo tra quelle cinematicamente possibili, senza che si debba effettivamente verificare. 11 Spostamenti virtuali (9/9) Gli spostamenti virtuali sono “variazioni di posizione” infinitesime tra un “prima” e un “dopo” in un tempo irrilevante, e non producono forze d’inerzia. 12 © 2006 Politecnico di Torino 6 Comportamento meccanico dei materiali Equilibrio esterno Equilibrio esterno Lavoro virtuale (1/3) Prendiamo un sistema rigido, e consideriamo la presenza di forze (reali) e di spostamento (virtuale). Descriviamo il moto dei punti A,B,C…., rispetto al punto P: A δA B δB P δP δA = δP + δϑ i PA δB = δP + δϑ i PB δC = δP + δϑ i PC C δC ......... δX = δP + δϑ i PX 14 © 2006 Politecnico di Torino 7 Comportamento meccanico dei materiali Equilibrio esterno Lavoro virtuale (2/3) Nei punti sono inoltre applicate forze: FA FA ,FB ,FC .......,FP A δA P δP B FB δB C FP FC δC 15 Lavoro virtuale (3/3) Il sistema è in equilibrio se il lavoro compiuto dalle forze per uno spostamento virtuale (infinitesimo compatibile con la cinematica del corpo rigido), è nullo. Tale lavoro è la somma: FP ⋅ δP + FA ⋅ δA + FB ⋅ δB + FC ⋅ δC + ........... = 0 δC = δP + δϑ i PC δB = δP + δϑ i PB δA = δP + δϑ i PA (F P + FA + FB + FC + ...) ⋅ δP + δϑ ⋅ (FA ⋅ i PA + FB ⋅ i PB + K FC ⋅ i PC K) = 0 © 2006 Politecnico di Torino 16 8 Comportamento meccanico dei materiali Equilibrio esterno Equazioni di equilibrio (1/2) Siccome δP e δϑ possono essere dati indipendentemente, si ottengono due equazioni: Vettoriale, equivalente a due scalari, FP + FA + FB + FC ........... = 0 lavoro dovuto alla traslazione con P; dice che la somma delle forze deve essere nulla. Scalare FA ⋅ i PA + FB ⋅ i PB + K FC ⋅ i PC... = 0 lavoro dovuto alla rotazione attorno a P … … 17 Equazioni di equilibrio (2/2) … questa dice che la somma dei momenti rispetto al “polo” P deve essere nulla. FA ⋅ i PA = FA PA cos ϕ è il momento di FA rispetto a P (definizione usuale: forza x braccio) perché: FA FA A P FA ⋅ i PA { © 2006 Politecnico di Torino ⇒ A ϕ HP ϕ P PA cos ϕ { 18 9 Comportamento meccanico dei materiali Equilibrio esterno Equivalenza del polo dei momenti (1/4) Se il polo è un altro, Q ≠ P , ovviamente il momento deve essere nullo rispetto a Q δX = δQ + δϑ i QX ⇒ rotazione unica per tutto il corpo! Il lavoro virtuale compiuto in una rotazione attorno a Q più uno spostamento dQ di Q: (abbiamo scelto un Q in cui non è applicata una forza) (F P + FA + FB + FC + ......) ⋅ δQ + +δϑ ⋅ (FP ⋅ i QP + FA ⋅ i QA + FB ⋅ i QB + FC ⋅ i QC + ....) = 0 19 A Equivalenza del polo dei momenti (2/4) (F P + FA + FB + FC + ......) ⋅ δQ + +δϑ ⋅ (FP ⋅ i QP + FA ⋅ i QA + FB ⋅ i QB + FC ⋅ i QC + ....) = 0 ..... = ( QP + PB ) ..... = ( QP + PA ) ..... ma: QX = QP + PX X Fx P Q © 2006 Politecnico di Torino } 20 10 Comportamento meccanico dei materiali Equilibrio esterno A Equivalenza del polo dei momenti (3/4) Sostituendo e raccogliendo: (F + FA + FB + FC + ......) ⋅ δQ + P lavoro della forza risultante applicata in Q, prodotto dalla traslazione di Q ! =0 +δϑ ⋅ (FP + FA + FB + FC + ......) ⋅ i QP + lavoro della forza risultante applicata in Q, prodotto dalla rotazione attorno a P +δϑ ⋅ (FA ⋅ i PA + FB ⋅ i PB + FC ⋅ i PC.......) = 0 lavoro delle forze applicate nei punti A, B, C, … prodotto dalla loro rotazione attorno a P 21 A Equivalenza del polo dei momenti (4/4) Le stesse equazioni già soddisfatte per la riduzione rispetto al “polo” P; FP + FA + FB + FC ....... = 0 FA ⋅ i PA + FB ⋅ i PB + FC ⋅ i PC....... = 0 annullano il lavoro prodotto dalle stesse forze per lo stesso moto ma descritto come roto-traslatorio attorno al “polo” Q. Consegue che si potrà liberamente scegliere il punto si ritiene più comodo che come polo per il calcolo dei momenti. 22 © 2006 Politecnico di Torino 11 Comportamento meccanico dei materiali Equilibrio esterno Equilibrio esterno Vincoli e determinazione (1/3) Una struttura bloccata, o cinematicamente sovradeterminata possiede vincoli che impediscono i movimenti. A ogni grado di libertà (cinematico) bloccato corrisponde una reazione vincolare: cioè, a ogni spostamento bloccato corrisponde una forza, ad ogni rotazione bloccata corrisponde un momento. I vincoli, esercitando forze e momenti, equilibrano i carichi esterni applicati e tengono ferma la struttura. Queste forze e momenti non sono noti, e occorre determinarli. 24 © 2006 Politecnico di Torino 12 Comportamento meccanico dei materiali Equilibrio esterno Vincoli e determinazione (2/3) Alcune strutture hanno reazioni vincolari (componenti scalari) in numero pari alle equazioni di equilibrio indipendenti che si possono scrivere. In tale caso le equazioni di equilibrio consentono di determinare le reazioni vincolari. La struttura è staticamente determinata: date le forze esterne, l’insieme delle reazioni vincolari è unico. 25 Vincoli e determinazione (3/3) Se invece le componenti scalari delle reazioni vincolari sono più delle equazioni di equilibrio che si possono scrivere, queste ultime non possono determinare le reazioni vincolari. La struttura è, in tal caso, staticamente indeterminata: date le forze esterne l’insieme delle reazioni vincolari non è unico. 26 © 2006 Politecnico di Torino 13 Comportamento meccanico dei materiali Equilibrio esterno Struttura determinata (1/4) Esempio 1: struttura staticamente determinata (anche detta isostatica): tre equazioni, tre incognite. FC A B FB C a b FC HA A VA B C VB FB 27 Struttura determinata (2/4) Equazioni: 1- Equilibrio orizzontale: HA + FB = 0 2 - Equilibrio verticale: VA + VB + FC = 0 3 - Momento attorno a C: VA ⋅ a − VB ⋅ b = 0 (tra tutte le scelte possibili, la scelta di C è la più conveniente perché rispetto ad esso sia FB sia FC hanno momento nullo, e quindi non compaiono 28 nella equazione) © 2006 Politecnico di Torino 14 Comportamento meccanico dei materiali Equilibrio esterno Struttura determinata (3/4) Da queste equazioni si ottiene, con qualche passaggio: HA = − FB VA = FC b a+b meglio sempre verificare l’equilibrio: VB = FC a a+b come deve essere! a ⎞ ⎛ b + VA + VB = FC ⎜ ⎟ ≡ FC ⎝a + b a + b⎠ 29 Struttura determinata (4/4) Le equazioni erano tre, ma possono essere sostituite con altre tre più “intelligenti”. Per l’equilibrio orizzontale c’è poco da fare; ma per VA e VB si possono scrivere: Momento attorno a B: VA (a + b ) − FC ⋅ b = 0 → VA = FC b a+b Momento attorno ad A: FC ⋅ a − VB (a + b ) = 0 → VB = FC a a+b 30 © 2006 Politecnico di Torino 15 Comportamento meccanico dei materiali Equilibrio esterno Struttura indeterminata Esempio 2: struttura staticamente indeterminata (anche detta iperstatica): tre equazioni, quattro incognite. FC A B FB C a HA A M A VA b FC B C VB FB 31 Equilibrio esterno © 2006 Politecnico di Torino 16 Comportamento meccanico dei materiali Equilibrio esterno Conteggio delle reazioni vincolari nel piano Sembrerebbe che, dato che le equazioni di equilibrio nel piano sono tre (orizzontale, verticale, momento), ovvero il numero di reazioni vincolari debba essere pari a tre. Da quanto visto fino ad ora sembra che quando i gradi di libertà bloccati siano in numero maggiore di 3 la struttura sia sempre indeterminata, che sia determinata invece se il loro numero è tre. Invece, non è detto! Vediamolo con tre controesempi. 33 Indeterminazione apparente (1/8) Contro-esempio 1 d FC A HA a © 2006 Politecnico di Torino FE D C B E b FC A MA VA d C FE D B VD E 34 17 Comportamento meccanico dei materiali Equilibrio esterno Indeterminazione apparente (2/8) Ci sono 4 reazioni vincolari; ma la struttura non è indeterminata: il “trucco” sta nella cerniera interna B, che divide la struttura in due parti determinate. L’equilibrio orizzontale fornisce HA=0. Per l’equilibrio alla rotazione del solo tratto (B,D,E): d F B ⋅ d − F E⋅ d = 0 cioè: FB FB= FE d FE D B VD E 35 Indeterminazione apparente (3/8) FB =FE … e inoltre per l’equilibrio verticale: − FB − F E + VD = 0 → VD = F B + F E = 2F E FE D VD ⎧M − F ⋅ a + F ⋅ (a + b ) E per l’equilibrio del tratto (A, C, B):⎨ A C − + = V F F ⎩ A C E 0 b a FC FB= FE A HA MA VA © 2006 Politecnico di Torino C B 36 18 Comportamento meccanico dei materiali Equilibrio esterno Indeterminazione apparente (4/8) Contro-esempio 2 (analogo al precedente) FC A B b a 45° D c Apparentemente si hanno 4 componenti di reazioni vincolari 37 Indeterminazione apparente (5/8) Ma, per l’equilibrio alla rotazione, il tratto BD, incernierato agli estremi, deve avere la risultante di VD e HD passante per B (il momento totale rispetto a B deve essere nullo quindi la risultante deve avere braccio nullo). FC A VA HA B 45° VD © 2006 Politecnico di Torino D HD 38 19 Comportamento meccanico dei materiali Equilibrio esterno Indeterminazione apparente (6/8) Quindi:le reazioni vincolari effettivamente incognite sono solo 3 (VA, HA, VD). Risolvetele! B 45° HD VD FC A D B VA HA HD = - VD 39 Indeterminazione apparente (7/8) Vale la pena di notare che è più veloce ed elegante la soluzione grafica: il corpo è soggetto a tre forze, di cui due di direzione nota (FC e la reazione in B). dir. nota FC A dir. nota B VA HA © 2006 Politecnico di Torino HD = - VD Le tre forze devono incontrarsi in un punto comune: che può essere polo dei momenti, quindi il momento rispetto ad esso deve essere nullo. 40 20 Comportamento meccanico dei materiali Equilibrio esterno Indeterminazione apparente (8/8) La costruzione del triangolo delle forze (equilibrio alla traslazione) fornisce i valori delle forze. FC dir. nota FC A dir. nota B VA HA HD = - VD 41 Labilità (1/2) Contro-esempio 3 Ci sono infine casi di vincoli in numero apparentemente sufficiente, ma posti in strutture labili: A C B D 42 © 2006 Politecnico di Torino 21 Comportamento meccanico dei materiali Equilibrio esterno Labilità (2/2) Le reazioni sono 3: VA, HA, VD ma la struttura è un meccanismo C A VA B HA VD D È facile verificare che il tratto BD non può soddisfare all’equilibrio alla rotazione. 43 Equilibrio esterno © 2006 Politecnico di Torino 22 Comportamento meccanico dei materiali Equilibrio esterno Calcolo di una reazione vincolare (1/3) Calcoliamo, a titolo d’esempio, selettivamente una reazione vincolare utilizzando gli spostamenti virtuali: FC A B C a b FC A B C VB 45 Calcolo di una reazione vincolare (2/3) Liberiamo il vincolo in B e assegniamo uno spostamento virtuale compatibile con i vincoli residui, quindi una rotazione attorno ad A: a b FC A B C δϑ VB Spostamento verticale in C: a δϑ Spostamento verticale in B: (a+b) δϑ © 2006 Politecnico di Torino 46 23 Comportamento meccanico dei materiali Equilibrio esterno Calcolo di una reazione vincolare (3/3) Il lavoro virtuale vale: -FC a δϑ + VB (a+b) δϑ =0 a da cui: VB = FC a+b FC A B C δϑ a δϑ VB (a+b) δϑ 47 Equilibrio esterno © 2006 Politecnico di Torino 24 Comportamento meccanico dei materiali Equilibrio esterno Relazioni grafiche tra velocità (1/3) La compatibilità cinematica delle leggi di corpo rigido implica che data una velocità v P in P, e data una velocità v A in A, compatibile, la A velocità v X in X deve essere compatibile con ambedue. Quindi, uguali proiezioni sulle P congiungenti. X 49 Relazioni grafiche tra velocità (2/3) Sottraendo ovunque la velocità vP di P (somma vettoriale col vettore verde = − vP ) si ottengono i vettori blu che rappresentano il A solo moto rotatorio relativo al punto P. =0 X P 50 © 2006 Politecnico di Torino 25 Comportamento meccanico dei materiali Equilibrio esterno Relazioni grafiche tra velocità (3/3) I vettori così ottenuti sono: A P X ortogonali alle rispettive congiungenti con il punto P proporzionali alla distanza tra il punto (di cui sono velocità relativa) e il punto P. 51 Significato del momento di una forza (1\2) Indicato con il vettore blu lo spostamento δAP relativo (virtuale) del punto A rispetto a P (moto relativo di rotazione) il lavoro della forza nella direzione dello spostamento virtuale dovuto alla rotazione è … FA ϕ A δϑ P FA ⋅ i PAδϑ = = FA PA δϑ cos ϕ 52 © 2006 Politecnico di Torino 26 Comportamento meccanico dei materiali Equilibrio esterno Significato del momento di una forza (2\2) Nota bene: significato di “momento di una forza” FA ϕ FA A PA cos ϕ ϕ (i PA ) δϑ P FA cos ϕ (i PA ) δϑ cos ϕ FA ⋅ iPA δϑ = lavoro = FA PA cos ϕ δϑ { momento 53 Equivalenza tra sistemi di forza (1/4) Equivalenza per traslazione di una forza lungo la sua retta d’applicazione: X F' ' X F' X P che la forza sia F' x o F' ' x (uguali in modulo) non cambia né il contributo della forza alla somma delle forze, né il suo momento rispetto a un polo P. 54 © 2006 Politecnico di Torino 27 Comportamento meccanico dei materiali Equilibrio esterno Equivalenza tra sistemi di forza (2/4) Equivalenza per traslazione di una forza su una retta d’azione parallela a quella data: Forza F' in X' : H’P X’ lavoro virtuale= = F '⋅ δP + δϑ (F '⋅ iPX ' ) = F' P = F '⋅ δP + δϑ F ' PH'P 55 Equivalenza tra sistemi di forza (3/4) Il lavoro virtuale di F’ si può scrivere: F '⋅ δP + δϑ F ' PH'P = F '⋅ δP + δϑ F ' PH''P + δϑ F ' H''P H'P con: F ' = F ' ' = F ⇒ = F ''⋅ δP + δϑ F PH''P + δϑ F H'' P H'P { X’ d d H’P H’’P F' F '' X’’ P 56 © 2006 Politecnico di Torino 28 Comportamento meccanico dei materiali Equilibrio esterno Equivalenza tra sistemi di forza (4/4) F '⋅ δP + δϑ F ' PH'P = F ''⋅ δP + δϑ F PH''P lavoro di F ' in X' X’ F' lavoro di F '' in X ' ' d X’’ F '' +δϑ F d lavoro del momento di trasporto Una forza F trasportata su una H’’P retta parallela a distanza d produce un medesimo lavoro P virtuale se si aggiunge M un momento di trasporto: M=F d 57 H’P Coppia (1/2) Due forze di uguale modulo e di segno opposto costituiscono una “coppia”, la cui risultante è nulla il cui momento rispetto a un punto P vale: b F F H’P F H'P P − F H' 'P P = H’’P = F(H'P P − H' 'P P ) = =Fb P Il momento di una coppia di forze è invariante al variare del polo rispetto a cui si calcola il momento 58 © 2006 Politecnico di Torino 29 Comportamento meccanico dei materiali Equilibrio esterno Coppia (2/2) Trasportando le due forze della coppia parallelamente a loro stesse di una comune quantità d il momento di trasporto complessivo è: +F d – F d=0 d b F b F P Una coppia di forze, brevemente “coppia”, ha momento di trasporto nullo. © 2006 Politecnico di Torino 59 30