percorso di recupero per tvi – materiale 2

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Università degli Studi di Bergamo
Facoltà di Lingue e Letterature Straniere - Lingue e Letterature Straniere Moderne e Scienze della Comunicazione
Materiali per recupero in presenza: TVI italiano
PERCORSO DI RECUPERO PER TVI – MATERIALE 2
Legga il testo e poi risponda alle domande che seguono.
“Specie umana” o “uomo”
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Molti antropologi, sociologi, filosofi, invece di specie umana, usano il termine “uomo”. Il
termine stesso “antropologia”, che deriva dal greco antico, significa studio dell’/uomo/.
Ovviamente, in questi casi il nome comune singolare “uomo” vale come termine astratto e sta a
significare l’intera umanità. Tuttavia il suo uso generalizzato e continuo finisce implicitamente
per occultare due questioni molto importanti. L’antropologia non si occupa di individui singoli;
l’antropologia non è lo studio dell’uomo in quanto individuo, né lo studio dell’uomo come
concetto astratto, come idea generale che riassume e sintetizza tutti gli uomini possibili; e non è
neppure lo studio della società intesa come una somma di individui che ne sarebbero gli
elementi componenti. L’antropologia, disciplina o scienza sociale, nasce dalla constatazione che
la specie umana è una specie sociale, poiché gli esseri umani non sopravvivono né vivono se
non in società, in relazione gli uni con gli altri. Pertanto l’antropologia non studia individui, ma
società umane e cioè: le relazioni che intercorrono tra gli individui e che li tengono insieme; le
strutture sociali, vale a dire i sistemi stabili di relazioni tra individui, e i fatti sociali, cioè il
concreto funzionamento materiale e simbolico delle strutture di relazioni; e ancora, studia le
persistenze e i mutamenti che strutture e fatti sociali presentano. Definire dunque l’antropologia
studio dell’uomo è impreciso e ingannevole.
Ma è anche riduttivo: la specie umana non è fatta di soli uomini. La specie umana è una specie
sessuata; più della metà dei suoi componenti è di sesso femminile, e maschi e femmine hanno,
come minimo, anatomia e fisiologia diverse. Questo fatto potrebbe essere irrilevante dal punto di
vista della ricerca antropologica, se l’appartenenza a un sesso o all’altro fosse irrilevante dal
punto di vista sociale. Se, in altre parole, la differenza sessuale non comportasse differenze
sociali. In realtà tutti sappiamo bene che è vero proprio il contrario, e non solo nella nostra ma in
tutte le società. Non si tratta solo del fatto che in tutte le società che conosciamo alle donne sono
assegnati ruoli e compiti diversi da quelli maschili; che in tutte le società agli individui viene
attribuito un valore diverso secondo il sesso a cui appartengono; che in tutte le società questa
diversa attribuzione di valore si esprime per mezzo di simboli diversi, che distinguono appunto gli
appartenenti a un sesso e all’altro. C’è di più: la differenza tra i sessi viene trasformata socialmente
in complementarità tra i sessi, divenendo così la forma di relazione sociale strutturata più generale
che si conosca. In altre parole, la differenza sessuale socialmente organizzata come
complementarità è una forma primaria di organizzazione sociale presente in tutte le società. Questo
non significa né che è l’unica forma primaria di organizzazione sociale, né che è immutabile o
insostituibile. Tuttavia parlare dell’antropologia come studio dell’uomo rischia di mettere tra
parentesi proprio la diversità interna alla specie umana sulla quale si sono primariamente articolate
le relazioni sociali. Sulla base di queste considerazioni, suggerisco che sia più opportuno,
nell’ambito dell’antropologia, parlare di specie umana anziché dell’Uomo universale e di esseri
umani, anziché di uomini.
Testo tratto ed adattato da SIGNORELLI A.,
Antropologia culturale – Un’introduzione,
McGraw-Hill, pag. 4-6 [totale 520 parole]
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SEZIONE A1: COMPRENSIONE TESTUALE
1.
GLOBALE
a. Selezioni la risposta esatta.
1. L’argomento centrale del testo, in generale, è:
a) l’importanza del carattere sociale dell’antropologia, che non deve perdere di vista l’aspetto
relazionale proprio delle società umane.
b) la centralità della categoria “genere sessuale” in antropologia, la quale deve studiare la
specie umana nella sua interezza.
c) l’importanza dell’accuratezza terminologica nella definizione dell’oggetto di studio
dell’antropologia.
d) la diffusione del termine “uomo” in antropologia, che mette in risalto l’individualità degli
esseri umani.
2. Secondo l’autore del testo, in antropologia:
a) parlare di “uomo” e di “specie umana” è indifferente, perché i due termini si equivalgono.
b) parlare di “uomo” è accettabile, purché si usi questo termine in senso astratto.
c) parlare di “uomo” è giusto, perché anche la filosofia e la sociologia ricorrono
frequentemente a questo termine.
d) parlare di “uomo” è improprio, perché questo termine non corrisponde al vero oggetto di
studio dell’indagine antropologica.
2.
ANALITICA
b. In base a quanto dice il testo, indichi se ciascuna affermazione è vera, falsa, o non presente
nel testo.
VERO
FALSO
NON PRESENTE
a. L’antropologia studia la specie umana.
b. L’utilizzo della parola “uomo” è
impreciso, perché nell’indicare il
singolo individuo, essa esclude il
carattere di socialità insito nella specie
umana.
c. Gli antropologi indagano i sistemi di
comunicazione usati dagli esseri umani
nelle loro strutture di relazioni.
d. L’antropologia non può non prendere in
considerazione la distinzione di genere
sessuale nella sua indagine.
e. La differenza di genere è una forma di
organizzazione sociale che riveste un
ruolo importante in tutte le società.
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SEZIONE A2: COMPRENSIONE LESSICALE (RICETTIVA)
c. Trovi nel testo (nei paragrafi indicati) la parola o l’espressione di significato equivalente a
ciascuna di quelle indicate sotto e la trascriva negli spazi bianchi.
NB: le definizioni fornite sono nella forma lemmatica (nomi e aggettivi al maschile singolare,
verbi all’infinito), ma non è detto che il termine da trovare sia al maschile singolare o
all’infinito; può inoltre trattarsi di un’espressione formata da più di una parola.
TRASCRIVA LA PAROLA O L’ESPRESSIONE COSÌ COM’È NEL TESTO.
Esempio:
a.
b.
c.
d.
e.
f.
g.
sinonimo dato (nella forma lemmatica)
cambiamento (par. 1):
nascondere (par. 1):
presa d’atto (par. 1):
stabilità/costanza (par. 1):
fuorviante (par. 1):
non importante (par. 2):
avere come conseguenza (par. 2):
escludere (par. 2):
parola reperita nel testo
mutamenti (r. 15)
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SEZIONE B: MANIPOLAZIONE E SINTESI TESTUALE
d. Il testo che segue è una sintesi del brano che ha appena letto. Completi il testo inserendo in
ogni spazio la parola mancante. Faccia attenzione a mantenere sia lo stile che i contenuti
conformi a quelli dell’originale. NON inserisca più di una parola per ogni spazio.
In questo testo l’autore riflette sull’importanza della correttezza terminologica nella definizione
dell’oggetto di studio dell’antropologia. Questa (1) _____________________ indaga la “specie
umana”, la quale da molti antropologi e in generale da molti studiosi delle scienze umane viene
impropriamente
chiamata
“uomo”.
Le
ragioni
dell’inadeguatezza
insita
in
(2)
_____________________ termine sono principalmente due. In primo luogo, “uomo” indica un
concetto astratto ed universale, lontano da (3) _____________________ di cui l’antropologia si
interessa. Definita dall’autore scienza sociale, l’antropologia non studia infatti le singole persone,
l’idea astratta dell’uomo, (4) _____________________ la società intesa come somma di ogni
individuo, ma si occupa della specie umana come specie sociale, costituita da esseri umani esistenti
in quanto in relazione tra loro. In secondo luogo, (5) _____________________ la specie umana –
oltre che sociale – anche sessuata, il termine “uomo” si rivela ulteriormente (6)
_____________________, proprio perché esclude dall’indagine antropologica una componente
consistente della specie umana stessa, (7) _____________________ quella femminile. Inoltre, (8)
_____________________ l’antropologia è una disciplina sociale, e posto che la categoria del
genere sessuale non consiste (9) _____________________ una mera differenza fisiologica, ma
esercita anche un ruolo determinante nella differenziazione tra i diversi compiti, valori e simboli
(10) _____________________ ora ai maschi, ora alle femmine, (11) _____________________
deriva che la ricerca antropologica non può (12) _____________________ da tale tratto fondante
gli esseri umani. Ancor più determinante nell’indagine antropologica è il fatto che in molte società
la differenza sessuale, interpretata nell’ottica della complementarietà tra i sessi, riveste
un’importanza basilare nell’organizzazione sociale delle società stesse. Nonostante tale
strutturazione non (13) _____________________ né unica, né immutabile, è altresì vero che la
maggior parte delle società è fondata sulla distinzione tra maschio e femmina. Da qui deriva la
scelta dell’autore di optare (14) _____________________ i termini “specie umana” ed “esseri
umani” in luogo di “Uomo” ed “uomini”.
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