© Cornoldi C. – 10° Convegno internazionale “La Qualità dell’integrazione scolastica e sociale” – 13, 14 e 15 novembre 2015
Cesare Cornoldi
(U. di Padova)
BES: dal riconoscimento
dei bisogni
all’individuazione dei
profili psicologici
sottostanti
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BES
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BES
• Il concetto di Bisogni Educativi Speciali (BES) si
fonda su una visione globale della persona che fa
riferimento al modello della classificazione
internazionale del funzionamento, disabilità e
salute (International Classification of Functioning,
disability and health - ICF) come definito
dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS,
2002). I bisogni sono la conseguenza dei profili
sottostanti i singoli bambini, come riconosciuti
dalla psicologia e, nei casi più gravi, descritti nei
Sistemi Diagnostici Internazionali, quali ICD-10 e
DSM-5
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Bisogni di apprendimento
Francesco
• Bisogno di essere aiutato a
sviluppare competenze in
lettura e matematica
Michele
• Bisogno di essere aiutato a
sviluppare competenze in
lettura e matematica
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Francesco, 10anni:
Lettura: RII
Comprensione: RA
Calcolo a mente: RA
Calcolo scritto: PS
Fatti numerici: PS
Problemi: RA
Michele, 11 anni:
Lettura-decodifica: PS
Lettura-Comprensione: RA
Calcolo a mente: RA
Calcolo scritto: PS
Fatti numerici: PS
Problemi: RII
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Francesco, 10anni:
QI tot: 81 (dovuto a forte
discrepanza fra indici
intellettivi: verbale non
ottimale, nonverbale buono,
memoria di lavoro e velocità
di elaborazione molto scarsi)
 Buon adattamento
Michele, 11 anni:
QI tot: 79 (i quattro indici WISC
tutti compresi fra 70 e 85)
 Parziale adattamento
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Item sull’adattamento (Questionario
‘Indicatori BES’)
1) Gestisce in maniera autonoma le attività necessarie alla vita quotidiana? ( es.
organizza il proprio tempo senza bisogno di aiuto) (d230)
1)
1)
1)
1)
1)
1)
1)
1)
1)
Adegua i propri comportamenti alle diverse situazioni? (d250)
Usa il telefono o il telefonino? (d350)
Usa correttamente l’orologio e tiene conto del tempo?
Usa il computer? (d350)
Si orienta negli spazi della scuola? (d460)
Viene a scuola da solo? (d470)
Svolge le attività motorie adeguate al suo livello di età? (d475)
Se si sporca, si lava e cura la propria igiene? (d5101)
Inizia e conclude i compiti assegnatigli? (d220)
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Francesco, 10anni:
QI tot: 81 (dovuto a forte
discrepanza fra indici
intellettivi: verbale non
ottimale, nonverbale buono,
memoria di lavoro e velocità
di elaborazione molto scarsi)
 Buona autonomia
Diagnosi:
DSA lettura
Michele, 11 anni:
QI tot: 79 (i quattro indici WISC
tutti compresi fra 70 e 85)
 Parziale autonomia
Diagnosi:
FIL con difficoltà
generalizzate di
apprendimento
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Francesco, 10 anni:
 Applicare la legge 170
 Rafforzare la strumentalità e
evitare che difficoltà a
questo livello penalizzino la
comprensione
 Promuovere metodo di
studio per DSA
 Valorizzare le competenze
nonverbali
Michele, 11 anni:
 Applicare la Direttiva BES
 Promuovere l’acquisizione
di abilità strumentali
funzionali alle richieste
della vita reale
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DSA e BES: la legge
170, la direttiva
ministeriale ecc.
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BES
• Direttiva Ministeriale 27 dicembre 2012
“Strumenti d’intervento per alunni con bisogni
educativi speciali e organizzazione territoriale
per l’inclusione scolastica”.
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Circolare 6 Marzo
• Fermo restando l'obbligo di presentazione delle certificazioni
per l'esercizio dei diritti conseguenti alle situazioni di disabilità
e di DSA, è compito doveroso dei Consigli di classe o dei team
dei docenti nelle scuole primarie indicare in quali altri casi sia
opportuna e necessaria l'adozione di una personalizzazione
della didattica ed eventualmente di misure compensative o
dispensative, nella prospettiva di una presa in carico globale
ed inclusiva di tutti gli alunni
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Quali tipi di BES sono identificati?
• Vi sono comprese tre grandi sotto-categorie:
quella della disabilità; quella dei disturbi
evolutivi specifici e quella dello svantaggio
socioeconomico, linguistico, culturale.
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BES: disturbi
specifici e
problematiche
generali
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Disturbi specifici
• «Per “disturbi evolutivi specifici” intendiamo,
oltre i disturbi specifici dell’apprendimento,
anche i deficit del linguaggio, delle abilità non
verbali, della coordinazione motoria,
ricomprendendo – per la comune origine
nell’età evolutiva – anche quelli
dell’attenzione e dell’iperattività..»
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Caso intermedio fra 170 e 104
• Il funzionamento intellettivo limite (FIL) può
essere considerato un caso di confine fra la
disabilità e il disturbo specifico
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• Per molti di questi profili i relativi codici
nosografici sono ricompresi nelle stesse
categorie dei principali Manuali Diagnostici e,
in particolare, del manuale diagnostico ICD10, che include la classificazione
internazionale delle malattie e dei problemi
correlati, stilata all'Organizzazione mondiale
della sanità (OMS) e utilizzata dai Servizi
Sociosanitari
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Il concetto di ‘specificità’
• Radicale: v. per es. alcuni approcci frenologici,
alcuni approcci di ‘intelligenza multipla’, teoria
modulare
• Parziale: v. teorie dell’articolazione della
mente
• Non accolto: v. alcuni approcci del
funzionamento globale e del fattore ‘g’
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Parziale specificità
• V. il rapporto fra apprendimenti e intelligenza:
non sono due entità distinte
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Specificità e organizzazione della
mente
• L’idea di specificità rifiuta l’idea di unitarietà
dell’intelligenza, ma è compatibile con due
classi teorie dell’intelligenza:
• 1) multipla: totale specificità
• 2) gerarchica: parziale specificità
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Il modello delle quattro componenti
dell’intelligenza
Fattori
Emotivo - Metacognitivi
Livello delle abilità generali
Strutture
Intellettive
Livello delle abilità specifiche
Livello delle abilità semplici
Esperienza
Memoria
Grado di controllo di ML
Fattori motivazionali e culturali
Livello del controllo massimo
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Linguaggio (v. ‘Indicatori BES’)
29) Quando legge, comprende i legami fra informazioni presenti nel testo?
(.840)
30) Nei testi, comprende il significato di parole nuove sulla base del contesto in
cui sono inserite? (.826)
31) Capisce il contenuto delle lezioni senza bisogno di facilitazioni?
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Disturbi specifici nonverbali: nld (e
dcm)
1) Dimostra buone competenze nei contesti che richiedono l’uso di abilità
visuo-spaziali? (r = .862 con SVS; r= .34 con PMA spaziale)
1) Sa sfruttare adeguatamente lo spazio del foglio quando disegna? ( r= .829
con SVS; r= .25 con PMA spaziale)
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Disturbi specifici non verbali: DCM (e
nld)
32) Sa usare strumenti (forbici, squadra, riga, ecc.) che richiedono l’uso indipendente,
ma coordinato delle mani ? (r con Indice visuospaziale SVS =.827; r con relazioni
spaziali PMA = .29)
33) Il bambino si dimostra poco agile in giochi di destrezza (saturazioni di .66 e .81
rispettivamente nei campioni italiano e olandese)
34) Il bambino ha difficoltà a svolgere attività che comportano movimenti di tutto il
corpo (ad es. vestirsi, afferrare la palla) (.78 e .80)
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ADHD
35) Si distrae facilmente ? (da SVS)
36) E’ spesso irrequieto o iperattivo ? (da SVS)
37) Incontra difficoltà nel mantenere l’attenzione sui compiti o sui giochi in cui
è impegnato? (da SDAI)
38) E’ in movimento continuo come se avesse dentro un motorino che non si
ferma?
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Disturbi dello spettro autistico
39) Presenta difficoltà ad usare modalità di comunicazione non verbale, come
lo sguardo diretto, l’espressione mimica, le posture corporee e i gesti che
regolano l’interazione sociale? (r = .83).
40) E’ completamente assorbito da uno o più tipi di interessi ristretti, ripetitivi
e/o stereotipati? (r = .79)
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Svantaggio socioculturale
1) E’ di ambiente sociale svantaggiato?
27) A causa della sua origine straniera, ha ancora una insufficiente conoscenza
della lingua italiana?
28) Il livello culturale della sua famiglia è molto basso?
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Ma ogni bambino ha la sua
specificità: solo una buona
comprensione delle sue
caratteristiche e risorse
permette di aiutarlo in
maniera ottimale
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Grazie per
l’attenzione