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Pagina inziale » Musica » Articolo n. 1237 del 18 luglio 2003
Bhangra Beat
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Era già un po' che questo CD demo mi girava sul tavolo e non mi decidevo mai ad ascoltarlo, ma quando
finalmente l'ho sentito ho deciso che una semplice scheda non bastava: meritava di più.
Il primo brano (che guarda caso si chiama Primo) è quello che ha fatto scattare qualche cosa in me e pensare
"Questi ci sono: hanno trovato il loro sound".
Iperspazio ed Equilibrio Instabile, pur mantenendo le promesse del primo brano, tendono più ad un'omolagazione.
Intendiamoci, siamo ad un livello che pochi gruppi esordienti si possono permettere e, a questo punto, sono
estremamente curioso di ascoltare i loro prossimi lavori (ma anche di vedere gli strumenti d'epoca che usano per le
loro incisioni).
Il gruppo nasce nel Gennaio 2002 dall'unione di tre musicisti della provincia di Pavia: Renzo Carbone - basso, voce (ex Bone Machine, ex
Racine), Sacha Bovina - chitarra, cori (ex Logos) e Daniela Usardi - batteria, cori (ex Racine).
Il nome Bhangra Beat è un richiamo al genere musicale sviluppatosi alla fine degli anni '60 in Inghilterra, con la svolta "psichedelica" dei Beatles,
ed è stato scelto essenzialmente per il suono della parola "beat", associato all'idea di psichedelia, che in effetti caratterizza la musica del gruppo,
definita spesso, da chi ha assistito ai concerti, "psycho-rock".
La caratteristica del gruppo è la ricerca di sonorità assolutamente analogiche, ottenute da strumentazioni d'annata (vecchie chitarre, vecchi ampli,
vecchie batterie, effettistica vintage...), applicate ad una musica che miscela influenze molto varie: dal rock anni 70 modello Who, allo stoner
(Kyuss, Queens of the Stone Age), al noise (Sonic Youth, Us Maple) oltre ad altre fonti di ispirazione quali Neil Young, Motorpsycho, Radiohead,
Tool, Bevis Frond. I testi sono scritti in lingua italiana ed hanno carattere prevalentemente intimista. Tutti i musicisti provengono da precedenti
esperienze in varie formazioni ed hanno accumulato negli anni curricula personali anche molto ricchi (oltre i 200 concerti - esibizioni in tutta Italia e
all'estero - apparizioni televisive e radiofoniche , (Rai, TMC, Italia 1, svariate partecipazioni a concorsi nazionali e manifestazioni di spicco,
collaborazioni con l'artista pavese Marco Lodola), ma sempre a livello non professionistico.
L'intesa tra i componenti della band è immediata, nonostante le diverse esperienze (dal pop-rock al crossover) e le innumerevoli influenze
musicali: il risultato sfocia nella composizione di un notevole numero di brani, tanto che il gruppo può cominciare ad esibirsi 6 mesi dopo la
fondazione. L'attività live inizia nel Luglio 2002 e si svolge prevalentemente in Lombardia, Emilia, Liguria, Piemonte.
Sempre a Luglio 2002 il gruppo registra un demo di tre pezzi che garantisce la partecipazione ad Arezzo Wave (fino alle finali regionali) e a Rock
Targato Italia (il gruppo si esibirà alle finali nazionali in settembre), nonché il passaggio radiofonico in emittenti locali e a Radio Popolare
Network.
Il demo viene inoltre discretamente recensito da portali web del settore e riviste musicali e le recensioni che ho letto
mi trovano concorde nel sottolineare la compattezza del suono, la bontà della scrittura (sia musicale che dei testi) e
l'impatto positivo che l'ascolto del Demo provoca. Non tutti hanno però capito la tipologia dei suoni usati e spesso si
soffermano su particolari che indicano la non comprensione della difficile ricerca intrapresa dai tre musicisti (il fatto
che sia una donna a suonare la batteria può solo essere un fatto curioso ma assolutamente ininfluente per l'ascolto e
la valutazione dei brani). Un'altra cosa che nessuno cita è la somiglianza (molto probabilmente involontaria) del
sound dei Bhangra Beat (ma nessuno ha fatto caso che ricorda Bhangla Desh, di Harrisoniana memoria ?) con
quello dei primi album dei King X: uso delle voci contrapposto a duri riff di chitarra e basso.
I Bhangra Beat stanno attualmente lavorando alla registrazione di un cd di prossima pubblicazione ufficiale.
Furio Sollazzi
Pavia, 18/07/2003 (1237)
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