Programma di sala - I Polifonici del Marchesato

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Rune Baltiche
Musiche dalla lontana Estonia
Cyrillus Kreek (1889-1962)
Mu süda, ärka üles
dai Taaveti laulud (Salmi di David)- Psalm 141
Arvo Pärt (1935)
dai Zwei Slawische Psalmen - Psalm 131
Magnificat
Urmas Sisask (1960)
Heliseb Veljadel, per soprano e coro femminile
Veljo Tormis (1930)
dai Jaanilaulud (Canti di San Giovanni)- Jaani hobu
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Arvo Pärt
Fratres per archi e percussioni
Tõnu Kõrvits (1969)
dal Kreegi vihik (Kreek's Notebook)
May Jesus, Thee Be Praised
Now The Day Has Passed
I Rejoice in Thy Bleeding Wounds
Dear Jesus, Do Receive
I Shall be Your Care
Fly From Your Sorrow
I Gaze at the Mountain
La Bottega Musicale, Coro ed Orchestra
Dario Ribechi, Direttore
Negli ultimi anni, il piccolo paese baltico si sta imponendo sulla scena
internazionale come uno dei poli d’eccellenza della produzione musicale, non
solo corale. Arvo Pärt, per il terzo anno consecutivo designato come il
compositore contemporaneo più eseguito al mondo, è in realtà solo la punta
dell’iceberg di un movimento ben più ampio e radicato nel tempo. Finalmente
liberi dal giogo dell’oppressione sovietica, gli estoni hanno cercato e trovato
nelle proprie musiche un modo di riaffermare la propria identità nazionale.
Mu süda, ärka üles (Svegliati, o mio cuore) ed il Salmo di David 141 di Cyrillus
Kreek, tra gli iniziatori della scuola nazionale, sono brani su testi sacri,
estremamente noti in Estonia, e coinvolgono per la semplicità delle armonie
e delle melodie impiegate, di derivazione popolare.
Il Magnificat, composto nel 1989, è forse il brano corale più eseguito di Arvo
Pärt, dal carattere estremamente meditativo, si presenta con chiari
riferimenti al mondo della monodia gregoriana e della prima polifonia sacra.
ll Salmo 131, o Canto dell'Ascensione, tradotto in russo antico, è invece un
chiaro omaggio alla ricchissima tradizione corale ortodossa russa. Nella
seconda parte del programma, il celebre Fratres, è qui presentato nella
versione per archi e percussioni, e come i due brani precedenti del
compositore, anch’esso è scritto con la tecnica dei Tintinnabuli, e consiste
nella variazione quasi ossessiva ed ipnotizzante dello stesso materiale
melodico e ritmico.
Veljo Tormis, è forse colui che più ha raccolto l’eredità delle generazioni di
musicisti precedenti come Kreek. La musica di Tormis, frutto di un prolifico
incontro tra l’attenta ricerca etno-musicologica ed invenzione compositiva,
sta gradualmente e meritatamente conquistando le più importanti scene
internazionali. Jaani Hobu (Il destriero di San Giovanni, parte di un ciclo più
ampio) è un perfetto esempio della produzione del compositore, sospesa tra
incanto ed ironia.
Il Kreegi Vihik (Kreek’s Notebook) di Tõnu Kõrvits, alla sua seconda
esecuzione italiana, di cui viene qui proposta una selezione, è basato su dei
mottetti per coro a cappella di Cyrillus Kreek, a sua volta elaborazioni di
melodie popolari raccolte nelle diverse regioni dell’Estonia. Il Kreegi Vihik
non è un mero omaggio alla produzione di Kreek, ma un lavoro originale e
denso di suggestioni, dove Kõrvits esibisce tutta la sua maestria di
arrangiatore e compositore. Il meritato successo internazionale di questo
ciclo sta nella raffinata scrittura, dove i vari aspetti melodici, armonici e
ritmici, esaltano la freschezza e semplicità dell’anima popolare dei brani
scelti.
Dario Ribechi si è diplomato Cum Laude nella classe di direzione di Tõnu Kaljuste
presso l’Estonian Academy of Music and Theatre grazie alle borse di studio della De
Sono e Do.Ra. (Archimedes Foundation). Dal 2014 dirige il coro femminile La Bottega
Musicale, il coro PoliEtnico del Politecnico di Torino, e collabora regolarmente in veste
di cantante con il Coro Filarmonico Ruggero Maghini. In Estonia è stato direttore ospite
del coro giovanile Head Ööd, Vend Kammerkoor, ed ha collaborato con le più importanti
istituzioni musicali del paese, quali l’Estonian Philharmonic Chamber Choir, la Pärnu
City Orchestra, e la Tallinn Chamber Orchestra. Ha seguito masterclass con musicisti
del calibro di Colin Metters, Mark Stringer, Stephen Connolly, Eric Whitacre.
La Bottega Musicale, fondata nel 1977 da Gianni Cucci, ha assunto nella sua storia
varie formazioni, dalle voci bianche al coro misto, sino all’attuale ensemble femminile.
Il coro ha partecipato dal 1986 al 2004 a numerosi concorsi internazionali, tra cui
Arezzo, Tortona, Casale Monferrato e Tour, ricevendo quattro primi premi, due secondi
e due terzi. Nel 2009 ha vinto i concorsi internazionali di Rimini e Stresa.
La Bottega
musicale si è esibita per importanti festival in Italia (MITO Settembre Musica,
Organalia) e all’estero (Belgio, Slovacchia, Ungheria). Tra le numerose collaborazioni,
spicca quella come coro laboratorio ai seminari di Javier Busto. Considerata come una
delle formazioni più rappresentative a livello italiano nell’esecuzione del repertorio
gregoriano, dal 2014 è diretta da Dario Ribechi, e sotto la sua guida, si sta aprendo a
nuovi repertori ed esperienze con altre realtà corali e strumentali.
SUONI DAL MONVISO XI EDIZIONE
Sabato 26 settembre 2015 – Ore 21.00
Chiesa Parrocchiale di S. Giovanni Battista, Barge (CN)
La Bottega Musicale, Coro ed Orchestra
Dario Ribechi, Direttore
Ingresso libero
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