17 novembre 2016 Sala Assembleare c/o Amiacque, via Rimini, 34/36 – Milano La gestione sostenibile delle risorse idriche sotterranee: approcci metodologici e strumenti operativi Introduzione al progetto PIA: multidisciplinarietà, conoscenza del sottosuolo e condivisione delle informazioni con altri progetti CAP Maurizio Gorla 1 Agenda 1. Cos’è PIA - Aumentare la conoscenza 2. Stato dell’arte - I vantaggi del «pensare in grande» 3. Dai GeoDB ai modelli 4. Output quanti-qualitativi 5. Condivisione delle informazioni con altri progetti 2 Il primo passo: conoscere il sistema….. 3 Breve excursus storico del progetto PIA • Secondo semestre 2012 – CAP inizia a pensare concretamente ad un progetto esteso alla scala di bacino • Gennaio - Giugno 2013 – fusione di più società di gestione del SII in CAP, il progetto PIA si sviluppa, nasce un primo modello pilota (28 comuni), con baricentro su Sesto S.G. • Giugno 2013 - Gennaio 2015 – collaborazione con ATO e MM, finalizzata a condivisione di conoscenze/dati, e implementazione di GeoDB e progetti specifici a scala locale (i.e. freon-11, anche in collaborazione con Mario Negri) • 2015……..Ulteriore sviluppo del progetto PIA 4 Il progetto Piano Infrastrutturale Acquedotti - PIA PIA = Decision Support System = sistema proattivo di analisi, utile per i Decision Makers • valutazione disponibilità risorse idriche sotterranee • identificazione condizioni ai limiti del sistema (entrate, uscite, no-flusso, ecc.) • riconoscimento variabili climatiche • analisi pressioni demografiche • sviluppo modelli previsionali (flusso, trasporto, reti, ecc.) • confronto di scenari alternativi di policy 5 Il progetto Piano Infrastrutturale Acquedotti - PIA Il progetto è strutturato in step, che includono: • la costruzione di un Geodatabase • l’analisi GIS (compresa la multilayer analysis) • la modellistica numerica Output I dati nel GeoDB analizzati per produrre mappe tematiche quanti‐qualitative e modelli numerici analisi multilayer stato attuale e futuro delle risorse idriche, nonché gli impatti agenti su di esse 6 Cronoprogramma triennale Fasi Tempi di esecuzione per piena operatività Azioni obbligatorie Interfaccia con WEBGIS 1. Modello geologico Primo trimestre 2016 2. Modello di flusso Primo trimestre 2017 3. Modello di trasporto 4. Modello di reti e impianti 5. Interfaccia tra i vari modelli Quarto trimestre 2017 Formazione personale Assunzione Modellista Vedi punto precedente entro fine anno 2014 entro primo trimestre 2015 (propedeutico anche alle fasi 3, 4 e 5) Metà 2015 - layer 2°-3° trimestre 2017 – litologia layer flusso (carta dei flussi idrici sotterranei e della soggiacenza, generale di tutto il bacino e customizzabile a scala locale) Inizio 2018 (se parte nel corso del 2016) Vedi punto precedente Vedi punto precedente. Più check up preliminare per verifica ottimizzazione del sistema e scambio dati tra i vari modelli 4° trimestre 2017 – 3° trimestre 2018 – layer reti layer idrogeochimica ed impianti (carta del chimismo e dei plume inquinanti, generale di tutto il bacino e customizzabile a scala locale)* Formazione personale Assunzione modellista Assunzione modellista + Azioni richieste per raggiungere ufficio + eventuale eventuale consulenza la piena operatività (50-100 ore) consulenza ditta ditta esterna esterna Interni Impianti, WEBGIS, Impianti, reti, Impianti, reti, AMIACQUE depurazione WEBGIS, depurazione WEBGIS, AMIACQUE AMIACQUE Esterni Comuni, MM, Regione Idem come punto Idem come punto Clienti (potenziali/reali) Lombardia, ARPA, precedente precedente Water Alliance, Studi Professionali, ecc.) 2018 Assunzione modellista eventuale consulenza ditta esterna Implementazione modalità di scambio e cooperazione con WEB GIS per layer completi a partire dal 3° trimestre 2018 e completamento nel 2019 + Formazione dell’ufficio del personale Impianti, reti, depurazione Tutti quelli WEBGIS, AMIACQUE precedenti delle fasi Idem come precedente delle fasi punto Tutti quelli precedenti 7 I vantaggi del «pensare in grande» • Riorganizzare e normalizzare omogeneamente i dati con restituzione unitaria e di facile accesso • Condividere i dati e assicurare un sistema di lettura e gestione degli stessi con maggiore rapidità di utilizzo • Elaborare i dati con criteri omogenei e condivisi • Disporre di mappe estese a tutto il bacino anche per le aree di salvaguardia, con un modello di flusso a scala di bacino • Migliorare le capacità previsionali (quali-quantitative) anche tramite elaborazione di trend e per le zone di ricarica poste a nord • Fornire un supporto tecnico alle decisioni • Interpretare fenomeni complessi, confrontando scenari Kin tempi brevi • Sovrapporre gli effetti di due o più fenomeni (i.e. inquinamento + malfunzionamento o arresto di impianti) 8 Approccio multidisciplinare Lo sviluppo di un DSS richiede, per sua natura, il convogliamento di dati derivanti da differenti «punti di vista». Ciò vale già a partire dal modello geologico, e a maggior ragione per i susseguenti modelli (flusso/trasporto, reti, ecc.) Stratigrafia e Sedimentologia Idrogeologia e Idrochimica Geofisica (di superficie e in foro) Modello concettuale del sistema acquifero alla scala di bacino/progetto 9 Approccio multidisciplinare La costruzione di DB e modelli, se concettualmente e strutturalmente ben gestita, consente lo sviluppo di un DSS, le cui finalità ultime sono la gestione sostenibile delle risorse, la qualità dell’acqua e la salvaguardia di salute umana e ambiente GeoDB Modelli alla scala del bacino idrogeologico D.S.S. (P.I.A.) Gestione sostenibile di sistemi acquiferi, impianti e reti 10 Dagli armadi ai GeoDB 11 Il significato di PIA PIA: a regime strumento di analisi e supporto alle decisioni (DSS) 12 Il flusso di lavoro 13 La fase di analisi: la caratterizzazione geologica 14 La fase di analisi: la caratterizzazione idrogeologica 15 La fase di analisi: la caratterizzazione geochimica 16 La fase di analisi: la caratterizzazione geofisica 17 La fase di analisi: il monitoraggio isotopico In collaborazione con le Università La Sapienza e Waterloo 18 La fase di analisi: i dati climatici In collaborazione con Epson Meteo 19 La fase di analisi: la modellistica numerica In collaborazione con POLIMI e DHI 20 Supporto alle decisioni: MLA - indici, classi e pesi FALDA SUP. Deflusso Singoli parametri di deflusso Class. – Ass. peso MAP ALGEBRA IDX_DEFL_SUP Indicatori di sostenibilità – rapporti ionici – Indici sintetici FALDA PROF. Singoli parametri di deflusso Class. – Ass. peso MAP ALGEBRA IDX_DEFL_PROF FALDA SUP. Singoli parametri fisico - chimici Class. – Ass. peso MAP ALGEBRA IDX_QUAL_SUP Idrochimica FALDA PROF. Singoli parametri fisico - chimici Class. – Ass. peso MAP ALGEBRA Class. – Ass. peso MAP ALGEBRA Precipitazioni Class. – Ass. peso MAP ALGEBRA IDX_ETR Litologia Class. – Ass. peso MAP ALGEBRA IDX_PREC Superficie* Rapporti ionici Class. – Ass. peso MAP ALGEBRA IDX_ETR Class. – Ass. peso MAP ALGEBRA IDX_SOST_SUP Sostenibilità* FALDA PROF. Demografia Rapporti ionici Class. – Ass. peso MAP ALGEBRA IDX_QUAL Class. – Ass. peso MAP ALGEBRA IDX_CLIMA Class. – Ass. peso MAP ALGEBRA IDX_SUP Class. – Ass. peso MAP ALGEBRA IDX_SOST IDX_SOST_PROF Class. – Ass. peso MAP ALGEBRA MULTYLAYER Class. – Ass. peso MAP ALGEBRA IDX_PREC ETR FALDA SUP. IDX_DEFL IDX_QUAL_PROF Clima Uso del suolo Class. – Ass. peso MAP ALGEBRA IDX_DEMO ANALYSIS Rapporto sollevato/abitante (2014) Sollevato vs potenziale idrico – Falde trad. e prof. (2014) Supporto alle decisioni: MLA - indici, classi e pesi PIA & WebGIS 25 PIA & WSP: l’EWS del Gruppo CAP © s::can Messtechnik GmbH 26 PIA & Water Alliance Grazie per l’attenzione Innovazione e Sviluppo Tecnologico /Ufficio di Progetto PIA e Bonifiche [email protected] 20090 Assago (MI) Incontro con il Sindaco di Milano Cap Holding Spa Via Del Mulino, 2 Assago Tel. 02.825021 www.gruppocap.it 28