Storia
Economica
Appunti e materiale
a cura di Alessio Brunelli
INDICE
1. La germania
2. L’italia: parte 1
3. L’italia: parte 2
4. Il mercantilismo
5. La moneta
6. Rivoluzioni industriali e teorie
7. La seconda rivoluzione industriale
GERMANIA: i momenti che scandiscono l'evoluzione della Germania sono due: lo zolverein 1833
e l'unificazione 1871. Quindi possiamo dividere lo sviluppo in queste tre fasi. Fase I: prima del
1833 è un paese molto diviso anche in questo periodo cade l'epoca napoleonica e aveva cercato di
dare una unità, la cosa più importante è la consapevolezza degli stati tedeschi che intorno a loro
qualcosa stava cambiando cioè il Belgio e la francai stavano industrializzarsi quindi le idee
innovative iniziavano a circolare anche in Germania anche le c'erano molte differenze e barriere
doganali diversi pesi e misure e monete, ad est dell'Elba c'è ancora il prevalere di un sistema
economico di tipo feudale, scarsa produttività della terra, pochi capitali ma ci si rende conto che ci
sono delle opportunità da cogliere. Fase II: dal 1833 creazione di unione doganale per creare i dazi
interni unificati e istituire un'unica barriera doganale nei confronti dell'esterno (la creazione di un
mercato è la premessa fondamentale per avere l'industrializzazione--> se non c'è mercato dove
mettere i prodotti cosa li produco a fare?) dagli anni 40 inizia la produzione delle ferrovie fino ad
anni 70 quindi in Germania si attirano i capitali esteri e tecnologia estera quindi subito si fa ricorso
all'estero ma poi ci vuole poche perché le industrie tedesche inizino a creare loro questi prodotti.
Grandi industrie che si sviluppano molto velocemente industrie siderurgiche meccaniche chimiche
quindi ad alta intensità che capitali quindi hanno bisogno di molto credito e questo glielo danno le
banche miste e detengono partecipazioni di azioni nella banca che finanzia debito a medio lungo
termine per costruire gli impianti e le imprese hanno partecipazioni delle banche quindi si tengono a
galla insieme. Si creano molto velocemente anche grazie alla formazione di banche miste
(ghelscintron): le più famose sono le banche delle tre D (doic, darmstader, disconto) che nascono tra
60 e 70. Tra 50 e 70 si ha take off di Rostow. Ha elementi della seconda ma che si presentano molto
presto. La dotazione di risorse: non si conoscevano i giacimenti più ricchi e più importanti che si
scopriranno solo negli anni 30 e subito non riesce a sfruttarli perché servono capitali e tecnologia
(bacini carbonifero della Rur) dopo 20 30 anni si trova con risorse enormi. Fase III: il sostegno delle
banche miste è cruciale soprattutto nella estrazione mineria, la meccanica pesante ma anche i settori
nuovi come industria chimica, elettromeccanica, elettrica, la Germania arriva a fine secolo a
sottrarre la leadership alla gran Bretagna che a deteneva da due secoli (la leadership a livello
mondiale sarà detenuta da USA). Su che produzione si lanciano: su beni strumentali non di
consumo, diversificano molto la loro produzione e forte legame tra scienza e istruzione universitaria
e tecnologia e industria infatti si sviluppano settori tecnologicamente evoluti. Se per alcuni
aspetti(la tempistica) si sviluppa insieme agli Usa poi prendono due strade opposte: 1890 in Usa
antitrust vieta accordi delle imprese in regime di monopolio per spartirsi il mercato, mentre in
Germania questo viene tutelato con leggi apposite e così si creano dei colossi enormi (Bayer).
Comparto farmaceutico e dei coloranti e elettrico e elettromeccanico quello dei grandi cartelli.
Ricordarsi che sono grosso industrie e concentrate in luoghi anche ristretti.
ITALIA: Qual era la situazione del paese prima dell'unità? Era diviso, dal punto di vista industriale
c'erano in alcune regioni alcuni distretti industriali che erano economicamente evoluti (regno
sabaudo si era lanciato nella creazione di ferrovie al momento dell'unità è l unico che aveva
ferrovie, lombardo veneto siderurgica sotto l'Austria, toscana solo cartiere fonderie più si va verso
sud più la situazione è difficile quindi settore secondaria caratterizzato da una forte presenza del
lavoro a domicilio. Al momento dell'unità 60% degli addetti sono nell'agricoltura e stessa % per il
PIL. Anche qui tutte le differenze possibili, moneta, pesi e misure, amministrazione, sistema
tributario, sistema giuridico. 1861-1876 governo della destra storica ha come scopo l'unità codice
civile, codice di commercio, creata rete infrastrutturale, costruite strade e ferrovie da parte di privati
su concessione statale. Il problema è che mancano i capitali e la tecnologia quindi si affida agli
stranieri e arriveranno Belgi, Tedeschi, francese e il materiale rotabile insieme al carbone sarà
importato dall'estero cmq viene pian piano creata rete infrastrutturale. Seguono l'impronta di Cavour
quindi politiche improntate sul liberismo, l'Italia non si preoccupa di creare barriere per proteggere
li piccole industrie che stavano nascendo. Le imprese esistenti sono piccole con manodopera poco
qualificata. Spesso lavorazione di domicilio. Si sviluppa industria serica, poco siderurgica e poco
meccanica. Lo stato in questa fase in cui deve investire molto per creare infrastrutture è fortemente
indebitato in più c'è guerra con Austria, corso forzoso della lira e altro obiettivo è quindi sanare le
finanze pubbliche. Una prima svolta importante si ha a partire dagli anni 70: a livello generale si ha
un ritorno verso il protezionismo come in tutta Europa. 1876 sale al governo la sinistra e c'è questa
svolta al protezionismo (le risorse che arrivano dall'America, protezione richiesta dal settore
primario e dell'industria nascente e fra questi spicca Alessandro Rossi industriale laniero). Prime
tariffe protettive istituite nel 1878 per difendere cerealicola, 1887 difesa su altri prodotti agricoli e
un po' industriali (protetto il siderurgico e non il meccanico) perché non sono uniti gli industriali e il
governo opera scelte di cui non si vede bene una logica precisa. Grazie a questa protezione si
scatena guerra tariffaria con la Francia e anni 70 80 è chiamato periodo della grande depressione per
protezionismo ma dagli anni 80 inizia in Italia una prima fase di industrializzazione e nascono
grazie a forte difesa da parte dello stato (terni1884 e falc 1886) protezione a livello anche di
commesse pubbliche cioè lo stato gli garantisce il lavoro (soprattutto per costruzione di ferrovie che
si smettono pian piano di importare dall'estero). Dalla fine del secolo 1895 fino a 1914 si ha il vero
e proprio decollo industriale italiano è una prima fase di crescita rapida che coincide con un
momento di sviluppo dell'economia europea quindi proseguono i settori chiave (siderurgica) ma
nasce anche chimica, elettrica quindi più avanzati elettrica grazie alla grande presenza dell'acqua
quindi idroelettrica e cosi si svincola dall'importare carbone e anche tessile si sviluppa e queste
cercano anche mercati lontani il tutto accompagnato da uno sviluppo del settore bancario. Mentre
nel caso tedesco si parla subito delle banche miste e di prima e di seconda generazione e basta in
Italia invece è diverso perché mancano i capitali ma non si punta subito sulle banche miste ma si
segue un modello simile al modello francese (di cui non abbiamo parlato) credit mobilier in francai
che era una banca di investimenti che operava solo con credito all'industria che ad un certo punto
fallisce perché c'era forte disparità tra raccolta di denaro (breve termine) e investimenti a imprese a
medio lungo termine (imprese) quindi c'è problema. In Italia uguale si chiama anche credito
mobiliare come anche la baca generale che falliranno fine 80 inizio 90 a questo punto si cambia
rotta 1894 nasce la banca d Italia come banca centrale inizialmente non è l unica banca che ha il
potere di emissione ma ha un ruolo di vigilanza e controllo e tra 1894 e 95 nascono le principali
banche miste italiane sul modello tedesco e sono 3: 1894 banca commerciale italiana COMIT, 1895
banco di Roma, credito italiano CREDIT. Grandi banche che si spartiscono i finanziamenti alle
imprese ognuna finanzia il suo reparto e finanziano pesantemente le industrie secondo lo stesso
rapporto che c'era in Germania. Lo sviluppo coincide con questo periodo infatti. Cruciale è anche
l'intervento dello stato con concessione, credito agevolato, commesse pubbliche, quindi
caratteristiche classiche dei late comers quindi intervengono i fattori sostitutivi; il centro dello
sviluppo è il triangolo industriale ognuno con i suoi settori. Forte concentrazione industriale e forte
urbanizzazione. L'Italia arriva alla prima guerra mondiale non pronta dal punto di vista degli
armamenti e la spinta è notevole alla produzione del materiale bellico e succede che la produzione
italiana si riconverte verso una produzione bellica e la dimensione degli impianti aumenta
enormemente e si arriva ad un regime di piena occupazione (per tutti è cosi riconversione, spinta e
piena occupazione). Durante la guerra ci deve essere dirigismo statale cioè dice cosa deve produrre
perché si è in economia di guerra e le imprese durante la guerra si arricchiscono enormemente 4300
operai mentre durante la guerra 40000, l'Ansaldo da 6000 a 56000 operai. Ovviamente terminata la
guerra tutto ciò non può non portare a dei problemi: quando termina la guerra questi complessi
industriali sono sovradimensionati perché non c'è più la domanda bellica inoltre tipo FIAT deve
smettere di produrre i carriarmati quindi deve riconvertirsi e anche grossa inflazione cioè lo stato
per continuare a finanziare le commesse pubbliche ha emesso moneta e quindi la moneta si è
svalutata, la gente che è andata a combattere torna quindi disoccupazione 1919 1920 biennio rosso
periodo di forte tensione sociale, serrate, fabbriche occupate ma era solo la difficile epoca della
riconversione e si sente molto in Italia perché la crescita è stata enorme. Le industrie italiane dopo si
diffondono anche in altri luoghi crescono settori più avanzati quindi industria chimica, meccanica,
elettrica e non più cotone e siderurgica. Legame banca e industria continua anche in questo periodo
di crisi e lo stato negli anni 20 interviene più volte per salvare la baracca perché le banche erano nei
problemi e lui salva. Nel 1922 Mussolini al potere forma un nuovo governo fascista e ci sono
provvedimenti importanti: interventi nel settore primario cioè si rende conto che in Italia
l'agricoltura è ancora importante quindi fa bonifica integrale 1924-1928 quindi grandi opere con
sostegno all'occupazione e serve anche al governo per garantirsi il consenso e fare ripartire
l'economia. L'aspetto positivo sono le opere pubbliche che vengono fatte con grandi efficienza e
velocità: autostrade e stazioni. La logica era politica di sostegno all'economia e pubblicizzare il
regime.
1925 la battaglia del grano cioè sostegno dei prezzi vengono fissati dei prezzi minimi e dazi sul
grano estero e premi alla produzione in realtà questa politica non ha risvolti positivi perché molti
addetti del primario abbandonano settori più specializzati (vino olio e agrumi) e più redditizi per
fare grano.
1926 legge bancaria: la banca d Italia viene nominata l'unico istituto di emissione ed aumenta il
ruolo della banca d'Italia ed è più facile fare una politica con una sola banca.
1927 sempre con finalità pubblicitarie viene fissato un cambio della lira a quota 90: siamo in un
epoca nella quale è adottato dal punto di vista monetario il sistema del gold standard in un regime
di cambi fissi cioè dichiara una certa quantità di moneta così i cambi erano fissi e succede che
Mussolini non era soddisfatto del cambio lira sterlina così fa rivalutazione della lira e la decide in
modo tale da fare un cambio con la sterlina che non è motivato da riprese economiche quindi crea
un valore che è superiore del quello reale il cambio era 153 lire per una sterlina e si passa a 90
quindi è fortemente rivalutata e anche il dollaro 19 lire per un dollaro: si attirano capitali esteri, ma
subiscono un brusco calo le esportazioni ed erano importanti in Italia.
1929 crisi borsistica di Wall Street: ha effetti sull'economia europea in un paio di anni e così pure in
Italia. Lo stato italiano viene solo parzialmente colpito perché non aveva grandi rapporti con usa,
aggiungiamoci che lo stato era già intervenuto parecchio per sostenere l industria.
1931 Costituisce L IMI per aiutare grandi banche miste in crisi ma questo non risolve le cose,
1933 IRI ha il ruolo di acquisire il controllo delle banche in crisi e di conseguenza acquisire il
controllo delle imprese finanziate da quelle banche quindi acquisire il controllo del 40% delle
imprese italiane: avrebbe dovuto acquisire partecipazioni, risanarle e riprivatizzarle tanto è vero che
l'IRI viene diviso in due sezioni finanziamenti alle imprese in crisi e sezione smobilizzi una volta
sanate devono essere cedute; ma si capisce che non riesce a svolgere la seconda fase perché non ci
si riesce a liberare di questi colossi così l IRI diventa dal transitorio a permanente quindi sistema
basato sullo stato imprenditore che detiene il più controllo delle imprese più grandi (solo ora si vede
lo smantellamento di questo sistema) è una gigantesca holding con sotto holding che controllano le
partecipazioni che l'IRI si è trovato sulla groppa. Negli anni 30 le politiche fasciste prendono anche
una brutta piega cioè si stringe con la Germania e politiche autarchiche e rapporti solo con la
Germania, asse con Germania e Giappone, politiche coloniali di espansione. Negli anni trenta
continua un pochino a crescere anche grazie alle politiche di riarmo quindi non sono anni felici i 30
mentre i 20 sono abbastanza felici. Le politiche messe in atto nella seconda guerra mondiale è come
nella prima ma con ancora più intensità (5 volte) e in più la distruzione quindi poi ricostruzione
grazie a finanziamenti del piano marshall quindi americani che porteranno al boom economico
italiano del dopoguerra.
Francia:
-al pari con l inghilterra
-si blocca con la rivoluzione francese
-cotone
-napoleone 3
-ferrovie
-carestie
-protezionismo
Germania:
-prima del 1833 disione e consapevolezza
-nel 1833 zolverrein dazi uniti,premessa industrializzazione,capitali esteri, banche miste
-grande bisogno banche miste
-sono tutelati i cartelli a differenza che negli usa
Usa:
-boom demografico
-labour saving
-cotone legno acciaio
-asm
-antitrust
Italia:
-prima del 1861 divisione,agricoltura
-1861-1876 de3stra storica cavour:dare unità,infrastrutture,mancanza capitali
-liberismo
-
Lo sviluppo economico dell’Italia
Premesse
1815 Fine periodo napoleonico e Restaurazione
1848 Moti popolari e prima guerra di indipendenza
1860-61 Seconda guerra di indipendenza e unità nazionale
Da un punto di vista dello sviluppo industriale negli stati
preunitari vi sono condizioni di partenza molto diverse:
- Regno
sabaudo
(Piemonte,
Liguria,
Sardegna):
meccanizzazione filatura del cotone, costruzione di ferrovie
(Cavour)
- Lombardo-Veneto (soprattutto Lombardia): industria serica,
cotonifici, meccanica, siderurgia
- Toscana: le industrie sono più rare (Ginori porcellane,
cartiere, fonderie…)
- Stato pontificio: scarsa presenza manifatturiera
- Regno delle Due Sicilie: qualche sviluppo industriale dagli
anni ’20 grazie alle agevolazioni concesse a operatori
stranieri (tessile e metalmeccanica)
È dunque una realtà diversificata e non omogenea.
1
Dall’unità in poi
1861-1876 governo della Destra storica: pareggio del bilancio,
liberismo
1861-1880
- ripresa della seta (dopo la pebrina) e prevalenza del tessile
- poca siderurgia e metallurgia
- imprese piccole, modesta dotazione tecnica, manodopera
poco qualificata, ancora molto lavoro a domicilio.
Costruzioni ferroviarie: nel 1865 si abbandona (per le difficoltà
finanziarie del Regno) la costruzione diretta e si sceglie la via
privatistica. Si emette debito pubblico per riscattare le ferrovie
romane e quelle ex-austriache
- 1862: nasce la lira italiana (sistema bimetallico e pluralità istituti
di emissione)
- 1866 difficoltà guerra con l’Austria e introduzione corso forzoso
che finisce nel 1881 (non si può in alternativa ne’ aumentare la
pressione fiscale, ne’ l’indebitamento)
- 1870 Breccia di Porta Pia: Roma capitale.
- 1874 legge bancaria. Sei banche di emissione: Banca Nazionale
del Regno d’Italia (nata nel 1867 dalla Banca nazionale degli Stati
sardi, risultato della fusione avvenuta nel 1849 fra la Banca di
Genova e quella di Torino), cui è riservato il 60%, Banca
Nazionale Toscana, Banca Toscana di Credito per le Industrie e il
Commercio, Banco di Napoli, Banco di Sicilia, Banca Romana.
2
Nascono altre banche: Società di Credito Mobiliare Italiano (1863)
e la Banca Generale (1873) che operano sul modello del Crédit
Mobilier francese (investimento settore industriale), Banco di
Sconto e Sete (1863) (le prime 2 falliscono negli anni ’80)
Nascono le Casse di Risparmio (Cariplo 1823) e le Banche
popolari (1864 popolare di Lodi)
1876-1900 Sinistra storica, protezionismo (1878 e 1887 – guerra
doganale con la Francia),
Anni ’80
- crescono cotonificio e meccanica
- si affermano le prime grandi imprese del settore siderurgico:
Terni (1884) e Falck (1886) anche grazie alle commesse
pubbliche per ferrovia e navigazione
1885 ristrutturazione settore ferroviario: lo stato riscatta la
proprietà, ma concede in gestione l’esercizio a tre società: lo stato
finanzia le nuove tratte e le compagnie il materiale rotabile (1905
nazionalizzazione completa e nascita FS)
1889-1894 gli anni “più neri” dell’economia del nuovo regno
Scandalo Banca Romana, fallimento di Banca Generale e del
Credito Mobiliare. Nel 1894 nuovamente sospesa la convertibilità
La Banca Romana viene liquidata e, dalla fusione fra la Banca
Nazionale del Regno e le due Banche toscane con diritto di
emissione nasce la Banca d’Italia (1894), con poteri di stretto
controllo sui due istituti meridionali che conservano diritto di
emissione.
3
Banche miste:
1894 nasce la Comit e nel 1895 il Credit, Banco di Roma (in realtà
fondato nel 1880, ma rimasto nell’ombra)
1900-1914 Età giolittiana: protezionismo, governo liberale,
intervento dello stato
1911 il 55% del valore aggiunto industriale è concentrato nelle
regioni del triangolo; il 29% nel nord est e nel centro e solo il 16%
al sud (preesistente divario, assenza di infrastrutture, capitale
estero disincentivato.
1915-1922 Guerra e dopoguerra: economia di guerra e
riconversione, biennio rosso
- 1915 Entrata in guerra
grandi vantaggi per l’industria che si sviluppa enormemente:
mobilitazione industriale: Fiat da 4.300 a 40.000 operai,
Ansaldo da 6.000 a 56.000 operai (anche Ilva e Montecatini)
Questa forte crescita pone a molte imprese industriali delicati
problemi di riconversione una volta terminata la guerra (es:
Ansaldo fallisce e trascina con sé la Banca Italiana di Sconto)
- 1919-1920 biennio rosso: occupazione campi (1919) e fabbriche
(1920)
Dopo la guerra spostamento nella composizione settoriale
dell’industria (crescono meccanica, chimica, elettricità a scapito di
siderurgia e tessile)
L’industria si diffonde anche fuori dal “triangolo”
4
1922-1943 Fascismo: dirigismo, autarchia, economia corporativa
- 1924 e 1928 importanti provvedimenti per la bonifica (c.d.
bonifica integrale) e la sistemazione idrogeologica di diverse
aree del paese
- dal 1925 battaglia del grano: sostegno dei prezzi (dazio sul
grano) e premi alla produzione finalizzati a limitare l’import
di grano. Di fatto è un fallimento perché grazie a tali incentivi
la superficie a grano aumenta del 15%, ma a scapito delle
aree di produzione specializzata
- pareggio del bilancio e “quota 90”
- 1926 legge bancaria: unicità istituto di emissione
- 18 agosto 1926: discorso di Mussolini a Pesaro e quota ’90
(cambio Lit. / Lst.) in una situazione in cui il cambio è 153
- fine 1927 la lira viene nuovamente ancorata all’oro a 92,46
lire per Lst e si rientra nel gold standard
- 1925 accordo di Palazzo Vidoni (Governo e Confindustria),
con il quale si riserva la contrattazione collettiva ai soli
sindacati fascisti
- 1929 Concordato con la chiesa cattolica
- Effetti della crisi del 1929 si avvertono in Italia solo a partire
dal 1931:
- nasce l’IRI (avvento dello stato imprenditore)
- 1931 IMI creato per aiutare le banche miste Comit e Credit
(fratellanza siamese con il settore industriale in crisi)
- 1933 IRI: sezione finanziamento industriale e smobilizzi
(salva le banche e viene controllare quote rilevanti di
capitale di spa industriali: di fatto lo stato si sostituisce alla
banca mista e l’IRI che doveva essere temporaneo diviene
permanente)
5
- 1934 creazione delle corporazioni, un sistema (poco
applicato) di regolazione dei rapporti di lavoro e dell’attività
economica nazionale, che prevede la partecipazione di
rappresentanti dei lavoratori e degli imprenditori.
- 1936 nuova legge bancaria: la Banca d’Italia diviene Istituto
di Credito di Diritto Pubblico con accresciuti poteri di
controllo sul sistema bancario e il divieto di intrattenere
relazioni con i privati e si introduce il principio della
specializzazione del credito.
- colonialismo, militarismo (1935 guerra d’Etiopia), autarchia
- 1938 patto di ferro con Hiltler e leggi razziali
- la fallimentare partecipazione alla seconda guerra mondiale
1940-1950 Guerra e ricostruzione (1950 nasce la Cassa per il
Mezzogiorno)
1950-1963 Boom economico: l’Italia diviene a tutti gli effetti un
paese industriale solo dopo la seconda guerra mondiale, anche se
la situazione non è omogenea dal punto di vista territoriale.
Nel periodo 1955-63 (soprattutto nel quinquennio 1958-63) si
raggiungono contemporaneamente tre importanti obiettivi:
- elevati investimenti;
- prezzi stabili;
- equilibrio nella bilancia dei pagamenti.
- 1951 CECA (Francia, Belgio, Olanda, Lussemburgo, Germania e
Italia)
- 1957 MEC (patto di Roma)
6
1964-1980 Consolidamento e crisi
1963-64 primi segnali di rallentamento della crescita, che diventa
grave a partire dal 1973 per la crisi petrolifera.
- crollo del sistema di cambi fissi di Bretton Woods e inizio
periodo di cambi fluttuanti
- forte inflazione (nel 1980 è al 21%)
1968 contestazione operaia e studentesca
1969 autunno caldo
Le conquiste sociali
Sul versante del welfare:
1969 aumento pensioni (da ottica previdenziale a ottica sociale)
1970 nuovo statuto dei lavoratori
1975 scala mobile
1978 sistema sanitario nazionale
È un periodo di difficoltà e di stagnazione che portano, soprattutto
nei primi anni ’80 a una ristrutturazione industriale:
- perdita occupati nella grande impresa;
- crescita delle piccole imprese grazie a subforniture labour
intensive;
- progressiva terziarizzazione dell’economia.
7
Il caso italiano
Alla unificazione
­ paese a basso reddito e bassa crescita → PIL pro capite 1820 = 68.3% di GB 1870 = 46.3% di GB 91% di F
77% di F
102.5 di D
93.1 di D
­ fondamentalmente agricolo → +60% pop. attiva occupata in agricoltura
→ ~59% del PIL da settore primario
­ rete ferroviaria poco sviluppata
~2k km contro 9k F e 17k GB
­ mercati segmentati
­ forti differenze tra aeree geografiche
→ dualismo N­S
1
1860­1880
governi della Destra storica (→1876)
­ unificazione giuridico­amministrativa del paese
→ codici civile e di commercio su esempio F; legge Casati; coscrizione
­ rete infrastrutture
→ strade +20mila km
→ telegrafo da ~10mila → 21.4mila km
→ ferrovie da ~1.8mila → ~7.7mila km
­ impostazione liberista → apertura mercati internazionali
→ export materie prime e staple products (industrie “naturali”)
→ soppressione dogane interne; estensione tariffa piemontese a tutto paese
→ trattati commerciali piemontesi in vigore per tutta I
→ accordo con F 1863 → abbassamento tariffe
­ perseguimento del pareggio di bilancio
stato fortemente indebitato → guerre + debito stati preunitari
2
Costruzione ferrovie
­ metodo della concessione in esercizio
→ società private costruiscono ed esercitano linee
→ stato garantisce interesse su K anticipati + contributo per km in esercizio
(sistema molto costoso)
­ binari e materiale rotabile importato → no stimolo a industrializzazione
­ K in larga misura estero (F)
Mercato K
­ dimensione ridotta
­ dominato da stato → debito pubblico
→ scarsità di K, ma anche “spiazzamento”
Settori
­ tessile cresce → in particolare seta → export F e GB
­ metallurgia, metalmeccanica → non competitiva → import acciaio, macchinari
→ avvio lento e capillare di processo industrializzazione, limitato ad alcune zone
­ esiguità risorse disponibili
­ ristrettezza mercato interno
3
Svolta protezionista
da anni 1870
­ calo generalizzato mondiale prezzi derrate agricole → export USA, rivoluzione trasporti
↓
“Grande depressione” → crisi agraria europea
1878 Italia (come altri paesi europei) adotta nuove tariffe su cereali
1887 tariffa protezionistica
→ su alcuni settori/prodotti industriali
→ su alcuni prodotti agricoli
conseguenze
→ guerra commerciale con F
→ rafforzamento latifondo S (cereali), caduta produzioni maggior VA (frutta, vite, olivo)
→ poco coerenti dazi industriali
­ siderurgia protetta, meccanica no
4
Intervento stato
Nuova impostazione protezionista stimola sviluppo industria, aiutata anche direttamente
crescono e si ammodernano → cotone, chimica, acciaio
anni 1880
­ completamento rete ferroviaria (16mila km 1890)
­ rafforzamento esercito e marina → Crispi
­ sostegno industria
­ siderurgia → Terni 1884, commesse statali
­ cantieristica → premi a costruzione naviglio mercantile
­ meccanica → commesse statali
Ancora presenti elementi di fragilità
­ crisi edilizia fine anni 1880 → crisi finanziaria
­ incapacità assorbire alta S lavoro → si intensifica migrazione oltreoceano
[rimesse emigrati]
5
1895­1914
prima fase di crescita sostenuta
­ fase espansiva internazionale
­ diffusione nuove tecnologie e settori
→ processi chimici
→ produzione acciaio da minerale fosforoso (costo ­80%)
→ elettricità, petrolio, motore a combustione interna
Italia
­ impiego fertilizzanti accresce produttività agricola, sbocco per industria
­ cresce formazione risparmio, nascono nuove banche (Gerschenkron)
­ nasce industria elettrica → forza idrica
­ nascono comparti nuovi → auto, gomma, chimica
­ si irrobustisce tessile → elettricità → export Balcani, America Latina
Stato
­ rilevanti commesse militari
­ ferrovie (nazionalizzate 1905)
→ 1/3 produzione metalmeccanica, metallurgia
6
Sviluppo industriale è polarizzato → concentrato nel Triangolo industriale
Sud rimane sostanzialmente escluso dal boom giolittiano
↓
VA industriale
NO = 55%, NEC = 29%, S = 16%
1GM
mobilitazione porta
→ crescita dimensionale grandi imprese (siderurgia, meccanica, chimica)
→ integrazione verticale e/o orizzontale
→ declino industria produzione beni consumo
Anni 20
­ gigantismo aggrava crisi di riconversione
→ scalata alle banche 1918, 1924
→ fratellanza siamese, banche holding
→ necessario intervento statale, diretto o indiretto
7
Intervento stato – economia mista
­ struttura industriale oligopolistica accentuata da 1GM
­ trasformazione grandi banche
­ politiche deflattive metà anni '20
↓
Grande crisi colpisce sistema già duramente provato (da 1930)
­ caduta dei corsi azionari della produzione e dei prezzi
­ aumento disoccupazione
­ ritiro di depositi delle grandi banche
↓
Stato interviene per evitare il crollo sistema e salvare patrimonio industriale
­ IMI 1931 → sostituto delle banche universali
­ IRI 1933 → acquisisce controllo banche => imprese industriali (~40% spa italiane)
→ riordino e privatizzazione
→ privatizzazione impossibile → 1937 ente permanente
8
Struttura IRI
controlla almeno 51% holding settore
imprese partecipate NON differiscono giuridicamente dalle imprese private.
Holding di settore:
STET (1934) ­­> telecomunicazioni
FINMARE (1936) ­­> settore armatoriale
FINSIDER (1937) ­­> siderurgia
9
Ideatore e plenipotenziario del governo per operazione IRI → Alberto Beneduce
Come Nitti è convinto della necessità di industrializzazione rapida ­ superamento arretratezza
­ modernizzazione del Paese
­ soluzione della “Questione nazionale” → divario Nord­Sud
Problema è finanziare industria → raccogliere e incanalare risparmio privato diffuso
→ speciali enti pubblici (Crediop, 1919; Icipu, 1924)
Logica di Beneduce:
→ stato come proprietario indirizza lo sviluppo (NON lo dirige)
→ imprese vengono gestite da managers con criteri privatistici
(competitività, efficienza economica)
→ riorganizzazione dei gruppi societari con logica settoriale (NO conglomerate)
10
Situazione immediato dopoguerra
Industria
distruzioni = 1/10 del valore K 1938, con differenze geografiche rilevanti
→ “Triangolo industriale” meno colpito dei centri della industria pesante meridionali
(cantieristica, siderurgia)
→ metallurgia = perdita impianto Cornigliano e semi­distruzione di Bagnoli
→ settore aeronautico scompare (divieto di costruire aerei fino ai primi anni '50)
Agricoltura settore forse + colpito → Emilia; Lazio, Toscana, Veneto, Abruzzo e Marche
(buona parte del patrimonio arboreo e zootecnico perduto)
Trasporti e comunicazioni
­ marina mercantile ridotta a 1/6
­ parco autocarri ridotto a ½
­ linee ferrovie interrotte: tra 33% e 50% dei binari, ponti e linee aeree distrutte
­ molte strade impraticabili
Inoltre → reddito pro­capite dimezzato, razione alimentare diminuita di 1/3
11
Problemi
­ emergenza alimentare
­ inflazione e disoccupazione
­ riconversione industriale
­ ricostruzione (abitazioni, infrastrutture) ­ importazioni più urgenti ed emergenza alimentare → aiuti americani (UNRRA)
­ primi provvedimenti governo 1946­47
→ Tesoro concede anticipazioni a IRI
→ FIM = Fondo per Industria Meccanica
→ garanzia prestito Export­Import Bank → riconversione industria ($ 100 mln)
Prevale però orientamento liberista (no politiche di piano → Europa)
Svolta si ha con
→ politica monetaria deflattiva
→ partecipazione al Piano Marshall
12
IV Governo De Gasperi (DC, PLI, PRI, PSLI) maggio 1947
→ negozia partecipazione italiana a ERP
→ Einaudi ministro del Bilancio (4 giugno) e inizia politica monetaria deflattiva TUS da 4 → 5,5% ed aumento delle riserve bancarie
Italia prepara un “piano” a lungo termine da presentare a OECE e ECA (estate 47­ estate 48)
↓
“Piano quadriennale di sviluppo dell'economia italiana”
→ Centro studi e piani tecnico­economici dell'IRI (Pasquale Saraceno)
­ forzare investimenti produttivi (infrastrutture, beni capitali)
→ comprimere costi, aumentare esportazioni
→ riequilibrio duraturo bilancia pagamenti
→ capacità di fronteggiare concorrenza internazionale
­ implica:
→ compressione consumi
→ rifiuto manovre di sostegno domanda (keynesiane)(*)
→ industrializzazione tappe forzate
(*) problema è offerta (insufficiente dotazione di capitale)
13
Fondi ERP destinati a Italia circa $ 1,47 mld (11% totale)
­ circa 60% a metalmeccanica, energia, trasporti e telecomunicazioni
­ solo il 29% per agricoltura
Industria meccanica→ considerata settore portante
­ ottiene metà prestito EXIMBANK → $ 50 mln
­ 23% prestiti agevolati IMI­ERP (fondi contropartita)
Energia
­ da USA importazioni di macchinari per impianti termoelettrici
­ costruzione nuovi impianti idroelettrici
→ produzione energia elettrica raddoppia nel 1952 rispetto 1938
→ nuove raffinerie: quadruplica capacità tra 1938 e 1952
14
Boom economico
precondizioni
­ abbattimento dell'inflazione → cambi stabili
­ stabilizzazione cambio $ → riequilibrio bilancia pagamenti e avvio accumulazione riserve
ciò rende possibile:
­ stabilità in accumulazione K (non distorta da forti mutamenti dei prezzi relativi)
­ liberalizzazione commercio estero (La Malfa 1951, CECA 1951)
Banca d'Italia (Menichella) promuove qs politica di stabilità e di apertura internazionale che favorisce accumulazione K industriale
Domanda interna traina la crescita 1951­57 → componente principale è accumulazione K
­ investimenti in costruzioni (+13,5%)
→ edilizia popolare (Piano Fanfani 1949)
→ opere pubbliche (Cassa Mezzogiorno 1950, riforma agraria)
­ investimenti in impianti e macchinari (+6%)
15
Parte importante di qs investimenti è di origine pubblica
↓
Industria di base (pubblica) viene potenziata → input per settori a valle a costi internazionali (sostituzione importazioni)
→ esempio Piano Sinigaglia
Apertura internazionale → importanti effetti su offerta
→ rapido adeguamento tecnologie adottate all’estero → elevati incrementi produttività
→ produzione beni consumo richiesti in paesi a reddito più alto (auto, elettrodomestici)
↓
si affermano via via:
­ aree di sviluppo occupazione
­ crescita redditi
↓
progressiva affermazione modelli di spesa prevalenti in paesi più avanzati
16
1958­1963 → rilevanza D estera
1957 Mercato comune europeo
→ forte riduzione del protezionismo, impennata interscambio commerciale
→ export italiano ­­> paesi MEC = 20,7% (1953) → 40% (1966)
→ per la maggior parte si tratta di prodotti industriali finiti
(1961→ rappresentano 60% dell'export)
settori principali: auto, metallurgia, fibre tessili e artificiali, prodotti derivati da petrolchimica
Incremento degli investimenti molto elevato
­ 1958­63 → tasso medio annuo 22,6% sul PIL
­ soprattutto investimenti industriali privati
→ metallurgia = 32%
→ meccanica = 21% A boom investimenti segue quello dei consumi privati
1963 incremento 10%(aumento retribuzioni), con esplosione della spesa in beni di consumo durevole
(mezzi di trasporto +30% medio annuo)
17
Protagonisti boom economico
grande impresa
pubblica → “formula Beneduce”
→ separazione proprietà­controllo
→ modernizzazione, settori di base (metallurgia, energia, chimica, meccanica)
→ “oneri impropri” (anni '60)
privata
→ innovazione tecnologica e organizzativa (meccanica, chimica, gomma)
→ mass production
piccola impresa
consumi nuovi, meccanizzazione, innovazione distribuzione e marketing
­ elettrodomestici ­ abbigliamento, calzature, arredamento
­ alimentare
→ da dimensione semi­artigianale a medio o grandi imprese in 20 anni
→ organizzazione distrettuale, flessibilità
18
Le nuove potenze europee
XVII s.
Inizia affermazione stati-nazione --> processo di unificazione politica ed economica
- trasferire funzioni al centro sottraendole a poteri locali
- centralizzazione poteri
amministrazione centralizzata, burocrazia
difesa del territorio
anche nel senso di autosufficienza in guerra
=> estensione territoriale e dei possedimenti oltremare
Tutto ciò costa, quindi:
- sistema fiscale organizzato ed efficiente
- nuove entrate
- interesse per economia --> maggior ricchezza sudditi = maggior gettito fiscale
Tre esempi importanti: Olanda, Francia, Inghilterra
si affermano come potenze europee ciascuna con proprie forme di
- amministrazione pubblica
- rappresentanza interessi
- intervento stato in economia
diverse da quelle viste sin qui
1
Paesi Bassi
XV-XVI s. Fiandre comprendono attuali B, NL, Lussemburgo
sottoposte corona spagnola
metà XVI s. parte N del paese aderisce a Riforma Protestante
guerre religione con Spagna – Carlo V
- Filippo II da 1558 tenta abolizione autonomie cittadine e persecuzione protestanti
--> rivolta 1568 in forza della “clausola di ribellione”
1579 Unione di Utrecht = patto tra 7 province N => Province Unite = NL
1581 dichiarazione indipendenza P.U. = de facto Paesi Bassi divisi
- Sud rimane spagnolo e cattolico (Belgio)
- N indipendente e protestante (NL)
Guerra con Spagna continua fino a tregua 1609 e successivo formale
riconoscimento Repubblica olandese solo nel 1648
2
Repubblica delle Province Unite
3
Paesi Bassi sono repubblica oligarchica
- Stati Generali = politica estera della Repubblica
- Stati provinciali
- consigli cittadini = gestione affari interni/locali
Governo nazionale fondato su Stati Generali
deliberano ad unanimità, 1 provincia = 1 voto
- città + influenti dominano consigli provinciali
- consigli cittadini (20-40 persone) = espressione oligarchia borghese
“Reggenti”
inizialmente cittadini + facoltosi (mercanti) o nobiltà provinciale e ricchi agricoltori
metà XVII --> ricchi rentiers
proprietari terrieri, possessori titoli di stato
4
Supremazia commerciale
Già potenza commerciale inizio ‘600, crescono fino almeno metà secolo
traffici collegano porti olandesi con porti di Mare del Nord, Baltico, Golfo
Biscaglia, Mediterraneo => commercio NL = 3/4 totale
- Baltico --> cereali, legname, attrezzature navali --> Europa O,
Mediterraneo
- Europa S,O --> vino, sale
Olanda --> manufatti (specie tessili), aringhe --> Baltico
pesca lavorazione e commercio aringhe molto importante
- ¼ popolaz. dipende da qs attività
NB aringa conservata sostituisce carne per europei
Olandesi trovano sistema per lavorare pesce in mare = pesca prolungata
- abbattimento costi
- aumento produzione
- consegna diretta da peschereccio a mercato finale
5
Già visto che agricoltura molto avanzata
specializzata in prodotti alto valore aggiunto
- carni, burro, formaggio, piante industriali --> export in Europa
Cantieristica all’avanguardia
navi e imbarcazioni di vario genere migliori di quelle concorrenti (E, F, UK)
stazza maggiore
costi produzione inferiori
costi di gestione inferiori
Specializzazione NL = trasformazione, riesportazione
- import materie prime/semilavorati --> legname, canapa, lana grezza
- lavorazione
- esportazione prodotti finiti + alto VA --> mercantili e pescherecci, cordame e
vele, pannilana
Fattore che facilita qs. sviluppo manifatturiero-commerciale NL
--> immigrazione minoranza religiose da altri paesi/regioni
Protestanti da B (XVI), ebrei da E e P (da XV-XVI s.), ugonotti da F (da 1685)
- spesso maestri artigiani, mercanti
6
Anversa
Importante centro di traffico già nel XIV e XV s. (supera Bruges)
XVI s. emporio, centro commerciale e finanziario di importanza europea
- politica di Filippo II
- ribellione e indipendenza P.U.
- guerra degli 80 anni (1565-1648)
decadenza di Anversa sia in attività commerciali e finanziarie, sia come porto
blocco da parte olandesi
emigrazione mercanti, banchieri
protestanti, ebrei --> trasferimento know how, K
ciò favorisce Amsterdam
Amsterdam XVII s.
- emporio europeo
- centro finanziario e mercantile
principale piazza finanziaria europea
7
Economia olandese libera da vincoli istituzionali
- governo centrale debole --> federazione di città
- corporazioni scarsa importanza
non molto diffuse
molto meno potenti che altrove
- Mare liberum
(Huis van Groot, 1609)
no controllo sui mari da parte delle potenze europee
- città generalmente si fondano su libero scambio
no dazi --> tariffe solo per ragioni fiscali, non protettive
commercio oro e argento completamente libero
Eccezioni
- pesca d’altura delle aringhe = 5 città monopolio legale (Consiglio della pesca)
- compagnie commerciali
altri paesi commercio coloniale --> monopolio stato
NL delega a società per azioni private
- commercio con colonie
- funzioni e poteri statali nelle colonie
8
Compagnia Olandese delle Indie Orientali
V.O.C. = Vereenigde Oostindische Compagnie, 1602
- Deriva da fusione 8 compagnie preesistenti già attive
nel commercio con Asia
- Ottiene monopolio commercio con Asia da Stati
Generali
Struttura VOC
- K da 6 “camere”, quote variabili (Amsterdam ctrl metà K)
- partecipazioni K divise in azioni, offerte poi al pubblico
- per prima volta partecipazione è stabile
non dura solo il tempo di 1 “affare”
bensì un certo n. di anni = 10
- azioni al portatore --> sviluppo mercato secondario titoli
NB 1612 VOC diventa società permanente
9
Colonialismo olandese
Fondato su azione delle Compagnie commerciali
- monopolio traffici
- funzioni governo
VOC stabilisce basi commerciali --> ctrl economie locali
- ctrl su produzione spezie = evitare sovrapproduzione
- no ctrl diretto su territori = alleanze potentati locali
- gestione flessibile = autonomia agenti
max profitto, min costo
Navi sempre cariche – a differenza portoghesi
--> manufatti europei (NL o altri) --> pagare import coloniali
1621 Compagnia olandese Indie Occidentali --> modello diverso
- colonie radicate Brasile, Guyana, Antille e Nuova Olanda (Hudson)
10
La finanza
Borsa di Amsterdam
- maggior mercato NL --> mercanti, banchieri, intermediari
- tratta merci, metalli preziosi, titoli
- sistema di regole precise e condivise
trasparenza trattazioni
alta liquidità
diffusione accesso a investimento
- strumenti finanziari molto moderni
titoli di credito = cambiale, moneta non metallica
titoli di stato
azioni delle compagnie
assicurazioni, contratti a termine
fondi comuni di investimento
1609 Amsterdamsche Wisselbank = Banca di Amsterdam
- banca pubblica --> fondata con egida città
- banca di cambio NON di emissione e sconto
depositare e trasferire fondi
non emette banconote
non presta denaro a mercanti --> sconto cambiali
Fornisce mezzi di pagamento, ma non crea moneta
11
Secolo d’oro olandese
Paesi Bassi nel XVII s. --> economia molto dinamica, prima potenza economica
europea
Riassumendo: fattori che spiegano qs. sviluppo
- apertura ai commerci, mercantilizzazione
progressi in agricoltura e industria
controllo traffici europei
--> innovazione tecnologica
--> sfruttamento energia
- istituzioni “liberali”, tolleranza religiosa
- nuove istituzioni economiche
società per azioni
sviluppo strumenti e mercati finanziari
12
Francia
Regno retto da monarchia assoluta
centralizzazione potere stato da fine guerra 100 anni (metà XV s.)
XVI s. Francia coinvolta in lunga serie di conflitti, espansione territoriale
- contro Asburgo = Impero tedesco e spagnoli
- guerre civili e religiose in seguito a Riforma
--> aumento tassazione
--> indebitamento costante della corona
casi di bancarotta (parziale o totale) XVI s. = difficoltà ottenere nuovi prestiti
--> vendita uffici = funzioni giudiziarie, amministrative, fiscali
conseguenze
- aumento entrate breve periodo
- molti nuovi uffici senza funzioni o moltiplicazione uffici
- inefficienza/corruzione funzionari
- ampliamento nobiltà = esenzioni da certe tasse --> diminuzione base imponibile
13
Nonostante creazione nuovi funzionari, necessario affidare gran parte
esazione imposte in appalto a privati
Esattori
(ricchi finanzieri)
- pagano somma stabilta a stato
- privilegio esigere particolari tasse
aides --> imposte su consumi
gabelle --> imposta (fissa) su monopoli (sale, polvere sparo ecc.)
dazi e pedaggi su merci in transito (interni ed esterni)
effetto = aumento pressione fiscale per popolazione, gettito limitato
Tentativi di riforma sistema fiscale soprattutto da Colbert in avanti, ma risultati
non sempre soddisfacenti
14
XVI-XVII s.
Processo costruzione stato-nazione
- centralizzazione potere regio
- “politica di potenza”
- nazionalismo economico
si fa dunque strada idea --> necessità autosufficienza economica
--> favorire economia e produzione nazionale a scapito di quella estera
- stato promotore di iniziative economiche --> rafforzare apparato produttivo
- attivo bilancia commerciale --> export > import
- sviluppare produzione e commercio nazionale
- favorire produzioni export
- scoraggiare import --> dazi
qs. tipo di politica economica è nota come mercantilismo
15
J.-B. Colbert (1619-1683)
protagonista nel XVII di politica economica mercantilista francese e tentativo di
riordino sistema fiscale e di finanza pubblica
Ministro delle finanze di Luigi XIV
Obiettivi:
- risanare finanze del regno
- promuovere produzione manifatturiera e commercio; espansione coloniale
Risanamento finanze
- abroga un terzo debito della corona --> bancarotta
- istituzione Chambre de Justice
rompere reti clientele di finanzieri che speculano su debito corona
multe, riduzione arbitraria tassi su prestiti
...
- riorganizzazione esazione imposte fondiarie
evitare frodi, appropriazioni indebite ecc. da parte di funzionari
- prima riforma --> esattori 25% totale imposta
- dopo riforma --> esattori <4% totale imposta
=> riduzione 20% carico fiscale in -10 anni
16
- epurazione periodica dei registri di nobiltà
allargamento base imponibile
Intervento pubblico diretto su economia
Colbert dapprima promuove grande indagine su stato economico F
- generale ritardo soprattutto verso NL
- debolezza flotta
- sistema incentivi
da esenzioni fiscali a privative
prestiti agevolati su commesse pubbliche
premi in denaro
onorificenze
- manifatture reali
alta qualità, beni di lusso
poi produzioni “strategiche”
- protezionismo
alti dazi doganali
- persegue politica di espansione coloniale --> compagnie monopolistiche
favorire commercio francese
sottrarre quote ad altre potenze
- sono emanazione stato, non libera iniziativa
investimento privati scarso
17
Sistema di incentivi e controlli basato su riorganizzazione amministrativa e
burocratica --> rete di ispettori e intendenti
Intendenti
- presenti in ogni provincia, reclutati localmente
- agenti periferici governo centrale, ampi poteri
- rete informativa centro <--> periferia (realizzano enquête)
sorta di precursori dei prefetti
- rendono possibile attuazione immediata decisioni governo
- portano al centro istanze periferiche
Consiglio di Stato
- organo supremo giustizia amministrativa --> controversie contribuenti-esattori
Ordonnance de Commerce 1673 --> codifica diritto commerciale
Qs istituzioni anticipano riforme amministrative degli stati europei
burocrazia impersonale e imparziale
slegata da poteri locali
18
Tuttavia su medio lungo periodo
- riforme sistema fiscale limitate
Colbert non riesce a intaccare:
sistema appalti su altre imposte
dazi interni
--> necessità finanziarie corona + lobby interessi aristocratici, esattori
In sostanza sistema fiscale
troppo oneroso
instabile
- dirigismo in economia
spegne libera iniziativa
danneggia sviluppo capacità imprenditoriale
- protezionismo
colpisce negativamente sviluppo centri commerciali + dinamici
Rouen, Saint-Malo, Nantes
19
Inghilterra
XVII s. è periodo travagliato per paese
- lotte religiose tra cattolici, anglicani, puritani
- 1625-49 Carlo I
tenta governare senza parlamento
esigere imposte senza approvazione parlamentare
persecuzione puritani
1642-1648
guerra civile tra corona e parlamento
Cromwell guida esercito puritano, sconfigge Carlo I
1649-60 Repubblica
degenera poi in dittatura di Cromwell (Lord Protettore, 1653)
1660-1688 Restaurazione degli Stuart
- sperperi e trucchi finanziari di Carlo II e Giacomo II
- timore riaccendersi lotte religiose
--> 1688 Glorious Revolution
Parlamento destituisce Stuart --> trono a William of Orange e figlia Mary
Nasce monarchia costituzionale
20
anni 1690 --> innovazioni istituzionali
Declaration of Right -> Bill of Rights 1689
- giustizia sottratta ctrl re
- tasse solo con approvazione parlamento
- no esercito in tempo di pace
- nessuna interferenza re in elezione parlamentari
- immunità parlamentare
1693 controllo parlamentare su finanza pubblica
- bilancio stato separato da quello della corona
- debito pubblico nazionale
1694 Banca d’Inghilterra
- società per azioni, responsabilità limitata
- banca di emissione banconote
- cassiere del governo
--> privilegi esclusivi per
- prestito Lg 1,2 mln a corona
- crediti vari + creazione debito pubblico nazionale (1696)
--> sviluppo mercato dei titoli
21
Serie di innovazioni politico-istituzionali --> fine assolutismo
- monarchia costituzionale
- limitazione potere regio
- aumento prerogative parlamento
Importante anche per economia
--> attività economica non + sottoposta arbitrio sovrano assoluto
Economia inglese XVI-XVII s. cresce nonostante crisi politica
- ‘500 UK diventa esportatore manufatti --> new draperies
- cresce industria siderurgica
- modernizzazione agricoltura, enclosures
- XVII s. commercio (internaz.) traina economia
Grande sviluppo marina da metà XVII s.
- tonnellaggio quasi triplica --> da 90 a 260mila
già importante, a fine XVII s. supera marina olandese
22
Espansione coloniale
XVI s. guerra “di corsa” contro Spagna
pirateria rotte atlantiche
XVI-XVII
Inghilterra usa compagnie commerciali come NL
- privilegi commerciali su certe aree
- monopolio commercio certi prodotti
da ‘500
- tentativi di insediamento in N America
- colonie nelle isole caraibiche
successi di insediamento da inizio ‘600
piantagioni zucchero
piantagioni tabacco, cotone, riso
contrabbando e pirateria a spese spagnoli e portoghesi
tratta degli schiavi
pellicce
in seguito anche derrate alimentari
23
New England crescita popolazione molto sostenuta
1620-30 primi insediamenti
1700 = 250mila ab.
1775 = 2 mln
Tipo di colonialismo/colonizzazione differente da E, NL
- emigrazione agricoltori e commercianti
- emigrazione per motivi religiosi
cattolici --> Maryland, 1634
puritani --> Massachusetts, 1620
congregazionalisti --> Connecticut, 1639
--> import manufatti da madrepatria
East India Company, 1600
come già fatto olandesi --> mina predominio portoghese in India
- monopolio del commercio inglese in oriente
- spezie, tè, coloranti
- poi cotone
- progressivamente = autorità politica che governa India britannica
24
Mercantilismo inglese
come NL --> sviluppo commercio attraverso compagnie
tentativo di sottrarre quote di mercato alle altre potenze
- Spagna, Portogallo
- soprattutto NL
Leggi sulla navigazione --> Navigation Acts (XVII s)
1651
- strappare NL quasi monopolio trasporto marittimo e pesca in acque UK
--> interdizione a navi straniere dei porti inglesi
provoca guerra con NL
Navigation Act 1660 e Staple Act 1663 --> disposizioni + rigide
Obiettivi
- proteggere marina mercantile e flotta da pesca
- monopolio su commercio con colonie
- proteggere cantieristica (--> scarsissimi risultati)
25
Stabiliscono
- tutte merci importate in UK trasportate su navi UK o del paese di provenienza
navi britanniche = proprietario, capitano, ¾ ciurma, britannici
- navi di sola costruzione inglese
- import pesce e commercio costiero esclusiva a navi inglesi
- commercio con colonie --> naviglio britannico
Inoltre
- import colonie di prodotti industriali esteri
- export prodotti coloniali in paesi esteri
--> scalo in porti inglesi = scarico, ispezione, tassa, ricarico e spedizione
aumenta costo per coloni
Obiettivo è soprattutto danneggiare olandesi --> mantengono primato metà ‘700
altri obiettivi
crescita marina mercantile e commercio marittimo UK
26
Altro esempio di intervento normativo su economia
mantenimento monopoli
metà XVII s. EIC importa calicò --> danneggia industria laniera
1701 Calico Act (lanieri) --> divieto import calicò
--> nasce industria inglese stampaggio cotoni
1721 nuovo Calico Act rafforza divieti
qs. favorisce:
nascita industria inglese del cotone --> import cotone grezzo
fallimento industria indiana --> import tessili inglesi
27
La moneta
La moneta è qualunque merce che svolge le seguenti funzioni:
- intermediaria negli scambi (alternativa al baratto);
- mezzo di pagamento (potere liberatorio illimitato);
- misura dei valore (espresso in termini di prezzo);
- riserva di valore (permette di separare atto di vendita e atto
di acquisto nel tempo e nello spazio).
Numerose merci sono servite come moneta nelle società umane
(sale, bestiame, conchiglie, ecc.)
Si sono preferito poi alcuni metalli (oro, argento, rame, bronzo e
altre leghe) poiché alterabili o conservabili nel tempo, oppure
capaci di racchiudere in poco peso grande valore.
Nei sistemi monetari a base metallica le monete sono pezzi di
metallo di cui lo stato garantisce contenuto e peso.
a) moneta effettiva: insieme delle monete metalliche e/o cartacee
circolante = stock monetario
b) moneta di conto: è l’unità di base di misura dei prezzi (lira,
dollaro, euro, ecc.) in cui tutte le altre monete sono convertibili.
Nei sistemi monetari metallici è una moneta “immaginaria”
c) parità monetaria: è la quantità di metallo monetato a cui
corrisponde il valore di una unità di conto (cioè il legame fra
moneta effettiva e moneta di conto). Esempio: al Genovino d’oro
del 1341 [moneta effettiva] di 3,567 grammi è attribuito il valore
di 1 lira e 5 soldi [moneta di conto], da cui 1 £ = 2,854 gr. oro.
Il sistema monetario adottato da Carlo Magno nel IX secolo era un
sistema a base argentea e prevedeva che la Zecca da ogni libbra
(pound) di argento dovesse coniare 240 denari.
Era dunque fissata una parità monetaria: 1 denaro = 1/240 di
libbra.
16
La libbra o lira come unità di conto si divideva in 20 soldi, ossia:
1 lira = 20 soldi = 240 denari
Questo sarebbe rimasto per secoli il sistema di misura dei valori.
Le monete effettive
A seconda dell’autorità che coniava le monete (re, principi, cittàstato) circolavano altrettante lire (£) cioè unità monetarie, distinte
in base al tipo e quantità di denari che se ne ricavava: lire di
bolognini, di genovini, di tornesi, di sterlini, ecc.
Le necessità degli scambi portarono ad usare leghe di rame e
argento per ottenere dalla libbra un maggior numero di denari
(monete di biglione)
Moneta grossa e moneta piccola
Le esigenze dei mercanti di effettuare grossi pagamenti portarono
alla formazione di due sistemi monetari paralleli:
La moneta piccola (denari, soldi di rame e biglione) serviva ai
piccoli scambi in città e in campagna;
La moneta grossa (scudi, ducati d’argento, grossi, sesini, ecc.)
poteva impiegarsi in grossi pagamenti o trasferimenti di denaro da
paese a paese.
La moneta d’oro
Nell’alto medioevo l’oro aveva continuato a circolare nell’area
mediterranea grazie all’impero bizantino (bisante d’oro) e
all’espansione araba (dinar arabo).
Dopo la fase carolingia (sistema monetario argenteo), i grandi
mercanti sentirono la necessità di monete ad alto contenuto di
valore e di strumenti creditizi. Attorno alla metà del 1200 si
coniarono in Italia le prime monete d’oro: il fiorino, il genovino
d’oro e il ducato d’oro veneziano (o zecchino).
Le monete d’argento non scompaiono (bimetallismo).
17
A partire dalla metà del XIII secolo si diffonde l'uso della moneta
in tutti i campi della vita economica. È un processo:
graduale;
che avviene con modalità diverse da luogo a luogo;
è ritardato anche dall’insufficienza di metalli monetabili.
Fino a metà ’400 la quantità di metalli disponibili per la
coniazione è scarsa. Dopo i metalli disponibili aumentano grazie:
- al ritrovamento di nuovi giacimenti (es: oro del Senegal e della
Guinea);
- alla messa a punto di tecniche che permettono di aumentare le
rese (uso della polvere da sparo, amalgama con il mercurio);
L’incremento diventerà significativo nel ’500 grazie allo
sfruttamento dei giacimenti americani, tanto che si è parlato di
rivoluzione dei prezzi.
Teoria sviluppatasi negli anni ’30 del XX secolo, in conseguenza
degli studi dello statunitense Hamilton.
Importazioni argento:
1530-1580
piuttosto scarse
1582-1630
oltre 11.000 tonnellate (e solo 76 d’oro)
Il massiccio arrivo di argento determina un incremento dei prezzi
interni che in Spagna è di 1 a 4 (1550-1615), in Francia 1 a 3 e a
Firenze 1 a 2.
Questo per effetto dell’equazione di FISHER.
MV=PQ
18
Ovvero l’arrivo dei metalli preziosi (soprattutto argento) avrebbe
provocato una perdita di valore della moneta metallica rispetto ai
prodotti presenti sul mercato.
Principali critiche al concetto di rivoluzione dei prezzi:
1) è una rivoluzione modesta (crescita di ~ 2% su base annua);
2) gli arrivi di metalli preziosi non hanno seguito in realtà il trend
ricostruito da Hamilton, che non solo sottovaluta il ruolo delle
miniere minori (ha studiato solo Potosì, ma non Zacatecas e
Guanajuato), di contrabbando, pirateria e arrivi in altri paesi
europei diversi dalla Spagna;
3) nel ’600 in realtà non si riduce l’afflusso di argento in Europa;
4) è stato in maggior misura l'incremento demografico iniziato
nella seconda metà del ’400 a provocare la crescita dei prezzi;
5) le teorie monetarie sopravvalutano il ruolo della moneta e dei
prezzi nelle economie preindustriali (sono diffusi autoconsumo
e scambi al di fuori del mercato).
La moneta cartacea
Antenati: biglietti di credito rilasciati da banchi pubblici (es.: S.
Giorgio), sono nominativi, trasferibili mediante girata e pagabili a
vista in moneta metallica.
Dopo un episodio svedese (banca Palmstruck 1663), che ha
puramente valore storico (dovuto alla scomodità d’uso delle
monete metalliche e non alla necessità di mezzi di scambio
supplementari), nel 1694 la Banca d’Inghilterra emette moneta
cartacea pagabile in moneta metallica.
Le banconote non sono a taglio fisso, ma sono emesse per
l’importo richiesto dal cliente.
19
L’avvento del gold standard
Con il grande sviluppo del commercio internazionale nel secolo
XIX il sistema che si affermò fu il gold standard (l’unità di conto
equivale ad un certo peso d’oro), adottato dall’Inghilterra sin dal
1717.
L’unità di conto, la sterlina d’oro (sovrana), fu resa equivalente a
113,0016 grani di oro fino.
A questo valore dovevano riferirsi le banconote in sterline, che
pertanto erano convertibili in oro alla presentazione
Le regole del Gold Standard
Il parlamento inglese stabilì con legge i principi di funzionamento
del regime aureo:
1) La zecca reale doveva comprare e vendere oro in quantità
illimitate a prezzo fisso.
2) La Banca d’Inghilterra era tenuta a convertire a richiesta
banconote e titoli di deposito in oro.
3) Nessuna restrizione poteva essere imposta sulla importazione o
esportazione dell’oro.
4) La quantità d’oro posseduta dalla Banca d’Inghilterra definiva
la quantità di titoli di credito (es: banconote) che essa poteva
emettere.
20
Scambi e commerci
Diversi livelli di scambio
⇒ autoconsumo (assenza di scambio)
⇒ mercato locale
⇒ traffici a media e lunga distanza
⇒ le fiere
Ostacoli allo sviluppo del commercio
⇒ cattivo stato delle vie di comunicazione terrestri
⇒ limiti dovuti ai mezzi di trasporto disponibili
I trasporti sono dunque lenti, faticosi e costosi. Si trasportano
quindi su lunghe distanze soprattutto generi di prima necessità (es.
prodotti alimentari) dei quali non si può fare a meno o merci di
alto valore (il cui trasporto è comunque conveniente).
Prodotti scambiati
⇒ beni di sussistenza (cerali, bestiame)
⇒ materie prime (es.: fibre tessili, materie tintorie)
⇒ manufatti
⇒ spezie e prodotti di lusso.
21
Scambi tra Europa e America (XVI secolo)
INTRODUZIONE DI NUOVE SPECIE
Europa
Vite
Caffè
Agrumi
Frumento
Suini
Ovini
Equini
Canna da zucchero
America
Tabacco
Fagioli (alcune specie)
Cacao
Mais
Pomodoro
Patata
Peperoncino
Tacchini domestici
ESPORTAZIONI DI MERCI E MATERIE PRIME
Europa
America
Argento e oro
Caffè
Canna da zucchero
Cotone
Cacao
Tabacco
Manufatti industriali
Prodotti tessili
Principali flussi commerciali mondiali (secoli XVI-XVII)
America
Europa
Argento
Oro
Caffè
Asia orientale
Spezie
Argento
Tabacco
Porcellane
Tè
Seta
Canna da Zucchero
Manufatti
Prodotti tessili
Cotone
industriali
Lacca
Oro
Africa centrale
Cacao
Schiavi
22
per parlare di prima rivoluzione industriale bisogna riprendere
LA TEORIA DI ROSTOW. I cinque stadi della teoria di Rostow.
I: società tradizionale--> ovvero forte vincolo che ostacola la crescita sono le risorse alimentari
che non riescono a sostenere un aumento della popolazione oltre un certo limite.
II: delle precondizioni--> si iniziano a verificare tutta una serie di cambiamenti che favoriranno
l'avvio del processo di industrializzazione: rivoluzione agraria passaggio da rotazione biennale a
triennale nuove sementi nuovi tipi di prodotti che hanno resa più elevata e ha una immediata
conseguenza che è la rivoluzione demografica (cresce ad un tasso di crescita mai visto prima ed è
importante perché vuol dire più manodopera e aumento della domanda di beni quindi si amplia il
mercato) cioè le risorse alimentari non sono più un vincolo (vedi enclosures in Inghilterra mettere a
coltura terre fino a quel momento improduttive e ulteriore spinta sull'agricoltura) e meno persone
producono di più allora si libera la forza lavoro e così altri possono andare a lavorare nelle
fabbriche si avvia questo processo di organizzazione di lavoro che continua fino ad ora cioè
spostamento della forza lavoro pochi producono per tanti e quelli che si liberano possono lavorare
in altri settori, prime industrie; rivoluzione dei trasporti rapida efficiente e a basso costo deve essere
la collocazione dei prodotti sul mercato (nella metà del 700 si costruiscono canali che mettono in
relazione fiumi, 1830 parliamo di vapore e quindi di ferrovie come elemento che accompagna la
fase della prima rivoluzione industriale, prima spostare merci per lunghe distanze costava molto
quindi ora si possono trasportare anche cereali, se i trasporti diventano più efficaci ed economici si
liberano risorse, quello che risparmio rispetto a prima posso impiegarlo per qualcos'altro, ferrovia
vuol dire impiego del carbone, rotaie, locomotive e vagoni quindi è un circolo (le industrie
richiedono le ferrovie per materie prime e prodotti e le ferrovie richiedono industrie); rivoluzione
commerciale aumento commerci servono per creare capitali da investire nelle industrie, l'Inghilterra
si sviluppa per prima anche grazie ai capitali creati dal commercio con le colonie, sviluppo del
credito quindi aumentano le necessità di capitali e aumentano le dimensioni delle imprese quindi le
imprese non si basano più sull'autofinanziamento ma ci sono banche che prestano capitali .
III: decollo industriale, take off--> processo di accelerazione economica spontaneo o indotto che
in 20 30 anni trasforma l'economia e la porta stabilmente ad un livello produttivo più elevato. Vuol
dire che secondo Rostow questo cambiamento è molto rapido 20 30 anni così veloce secondo molti
studiosi non lo è stato ma l'elemento importante è che quando si ha questa fase di crescita la
produzione si assesta su un livello più elevato e non torna più indietro anzi cresce sempre di più e
questo grazie alle innovazioni tecnologiche, grazie a quelle precondizioni di prima. Per ogni paese
mette delle date del take off 1750/1770 in Inghilterra 1890/1914 in Italia tasso di investimenti
rapportato alla produzione nazionale quando raggiungono il 10 % si parla di take off. Cosa succede
durante il take off? si sviluppano i settori di base ovvero i settori trainanti: estrazione di carbone,
industria metallurgica (ferro e ghisa), industria tessile (cotone che è prodotto nuovo per l'epoca);
man mano si vedrà la forza lavoro che si sposta verso questi settori nascono imprese leader in questi
settori e pian piano nasceranno anche imprese correlate a queste (industria meccanica per produrre
macchinari per industria tessile poi settore dei lubrificanti).
IV: maturità--> ulteriore aumento dei tassi di investimento dal 10 al 20% perché si devono
sviluppare anche gli altri settori mentre gli investimenti inizieranno a rallentare nei settori trainanti
cioè alcuni settori saranno ormai maturi, alla fine di questa fase gli investimenti man mano iniziano
a diminuire.
V: età dei consumi di massa--> la domanda aumenta fortemente aumentano i consumi e le imprese
si trovano con la necessità di fare un nuovo tipo di investimenti tali da standardizzare la loro
produzione e poter usufruire delle economie di scala. Standardizzare la produzione: produrre beni
tutti uguali più velocemente e a costi inferiori adottando la catena di montaggio (modello di
industrializzazione americano american sistem of manifacturing) che crea tutto un altro mercato
cioè il mercato dei pezzi di ricambio visto che i prodotti sono tutti uguali allora mi si rompe un
pezzo e lo cambio. Prima anche se era prodotto dalle macchine il prodotto era unico e non c'era la
catena di montaggio quindi non si può assolutamente applicare alla rivoluzione inglese.
LA TEORIA DI ALEXANDER GERSCHENKRON (seconda rivoluzione industriale): è uno dei
primi che critica Rostow perché dice che è inadeguato per descrivere il processo di
industrializzazione dei late comers o second comers cioè a chi arriva dopo mentre chi arriva primo
più o meno questo modello può essere applicato. Lui conosce bene i paesi dell'est e questi arrivano
dopo, lui è russo. Crea un modello:
Primo concetto: vantaggi dell'arretratezza --> i paesi che si industrializzano così tardi si
industrializzano molto più velocemente più è arretrato più si industrializza velocemente perché può
usufruire di questi vantaggi: può sfruttare la tecnologia altrui quindi non si deve inventare nulla.
Inoltre quello che si è sviluppato prima di lui avrà anche i capitali e andranno ad investire in quel
paese, non avrà bisogno dei prerequisiti che abbiamo detto prima cioè spesso è poco rilevante la
rivoluzione agraria e demografica, i settori trainanti saranno altri costruzione di grandi industrie
elettriche chimiche e siderurgiche quindi presenza di grandi complessi industriali, non si lancia in
produzione di beni di consumo perché i redditi nel paese sono bassi perché è arretrato iniziano a
produrre prima beni strumentali macchinari acciaio per creare le infrastrutture di questi paesi si
investe nell'edilizia nelle ferrovie.
Secondo concetto: cosa fa si che tutto ciò accada? Interventi dei fattori sostitutivi cioè ci vuole un
qualcosa di esterno al normale andamento dell'economia che faccia da stimolo per l'avvio
dell'industrializzazione: sono due--> lo stato e le banche. Lo stato capisce che non può rimanere
indietro e in certi casi diventa stato imprenditore oppure garantisce la sopravvivenza di imprese nel
paese grazie alle commesse pubbliche cioè lo stato gli dà la certezza di una domanda. In Russia le
ferrovie saranno costruite completamente dai francesi grazie allo stato. Discorso banche: importante
il caso italiano esigenza di capitali per partire che possono arrivare dall'estero e nascita della banca
mista cioè che opera sia nel breve che nel medio lungo periodo e banche che hanno partecipazioni
nelle grandi imprese e imprese che hanno partecipazioni nella banca quindi banche e imprese che si
tengono a galla a vicenda investendo in partecipazioni (1894 1895 banca commerciale e credito
italiano).
RIVOLUZIONE INDUSTRIALE: definizione--> processo di cambiamento economico,
tecnologico e sociale (non ne parleremo ma aumento il ruolo dell'imprenditore, più efficiente
controllo dell'organizzazione del lavoro) che trasforma l'economia di un paese da società
prevalentemente agricola ad una società dominata dallo sviluppo delle industrie. Andiamo nello
specifico cioè nella rivoluzione inglese: perché la rivoluzione industriale è avvenuta per prima in
Inghilterra? il clima politico istituzionale: da tempo il parlamento avevo assunto il controllo politico
del paese a scapito della corona quindi più garanzie dal punto di vista economico cioè non si
potevano immettere nuovi tributi senza l'accettazione del parlamento, garanzia della proprietà
privata, tutela delle invenzioni cioè si potevano registrare i brevetti e goderne degli utili per un certo
periodo di tempo quindi stimolo per innovazione, diffusione delle idee di Adam Smith. Società
dinamica e lo stato era solo garante delle regole e il mercato era lasciato libero quindi grande
stimolo all'attività economica, grande disponibilità di capitali accumulati con il commercio
coloniale, grandi disponibilità di risorse (carbone giacimenti facilmente utilizzabili e mercato di
approvvigionamento privilegiato con le colonie) prodotti collocati in Inghilterra che aveva sistema
dei trasporti già molto sviluppati come navigazione di cabotaggio, strade a pedaggio, il fatto di
essere un'isola la preservava dal combattere guerre sul suo territorio, e poi sbocco anche in Europa
Olanda penisola scandinava i paesi vicini chiedevano i loro prodotti e in più le sue colonie
americane importano molti prodotti inglesi poi le colonie diventano ex colonie (Commonwealth).
Nella prima fase l'offerta di manodopera non è sufficiente perché lo spostamento di manodopera
dall'agricoltura non è immediato quindi la prima spinta è verso la macchinizzazione è meglio un
macchinario che sostituisce un uomo piuttosto che pagare un uomo a peso d'oro, poi non è più così
grazie al grande fenomeno di urbanizzazione quindi poi diventa a basso costo e la diffusione dei
macchinari quindi non sarà cosi evidente, mentre il caso americano è basato sulla carenza totale di
manodopera (costa tanto la manodopera allora uso macchinari e viceversa). Quali sono le
innovazioni più importanti? Si evidenziano delle strozzature in determinati processi produttivi cioè
più di tanto non si riusciva a produrre di un determinato bene visto che i processi sono tanti ci sono
dei blocchi e saltano fuori questi problemi quando cresce molto la domanda e allora nascono queste
innovazioni per risolvere questi problemi concreti. L'innovazione risolve un problema ma questo si
ripresenta in un processo più a valle quindi le innovazioni sono innovazioni a grappolo: viene
immessa sul mercato un nuovo software ma tutti dicono aspettiamo un attimo che è pieno di bug
quindi c'è innovazione ma poi si creano innovazioni che migliorano la prima innovazione.
Comparto tessile: innovazione del cotone. perché non la lana? del cotone ne avevano molto grazie
alle colonie, i macchinari rudimentali lavorano il cotone che è facile da lavorare ed è più resistente e
più elastico, il cotone dà origine ad un prodotto finale più leggero e più facilmente colorabile e
incontra meglio il gusto degli inglesi (calicot act 1702: provvedimento mercantilista il tessuto
stampato colorato proveniente dall'india chiamato calicot incontra molto i gusti inglesi allora si
vieta la sua importazione perché vogliono produrlo internamente). Iniziano a produrre ma qual e la
prima strozzatura? La filatura era un tipo di attività svolta manualmente ed era molto lento rispetto
alla fase successiva che è la tessitura, quindi vengono inventati i macchinari per migliorare la
filatura 1769 filatoio a rulli meccanico poi spoletta volante (jenny) molto più piccolo e più pratico
poi 1779 il macchinario migliore che mette insieme in due precedenti mule jenny. Quindi
innovazioni nella filatura per superare le strozzature del processo produttivo. Ma poi la strozzatura
si sposta più avanti cioè i telai che sembravano così efficienti non sono più adeguati alla filatura
1787 telaio meccanico. Comunque l'applicazione di questi macchinari è piuttosto lenta 1820 30 per
vedere impiego massiccio. Le innovazioni riguardano anche l'altro settore importante: il carbone è
estratto dalle miniere--> scavi in profondità e trovi l'acqua ma bisogna toglierla per continuare a
scavare quindi 1705 pompa a vapore per estrarre l'acqua, il carbon cock era conosciuto già nelle
epoche precedenti ma non si sapeva come usarlo in maniera efficiente 1709 riesce ad usare il carbon
cock per scaldare e produrre la ghisa poi processo di pudellaggio 1784 procedimento che consente
un migliore utilizzo del carbon cok per produrre ferro e ghisa e poi la macchina a vapore anche
questa con vari passaggi e innovazioni 1769/1775 che avrà cmq la sua massima applicazione nel
comparto dei trasporti (ferrovie e navi).
Perché nella seconda metà del 700? Non c'erano capitali e innovazioni quindi non c'erano ancora le
precondizioni necessarie. Vediamo due dati che riguardano l'Inghilterra: l'apice della crescita inglese
è nella metà dell 800 2,5 % aumento PIL annuo poi continua a crescere fino all'inizio del 900 ma
nel frattempo è superata dall'America e poi dalla Germania. Nell'apice produce metà della ghisa che
serve al mondo intero, la produzione di carbone c'è altro dato. Quando c'è leadership così c'è
stabilità nei cambi quindi effetto favorevole anche per gli altri paesi.
Due parole sugli inseguitori:
BELGIO--> è il primo nel continente e applica un modello di industrializzazione molto simile a
quello britannico. Grandi tradizioni nel passato quindi buone disponibilità di capitali (fiandre),
grandi disponibilità di carbone con giacimenti facilmente accessibili, grandi giacimenti di ferro,
zinco e piombo, industria cotoniera che si sviluppa molto velocemente nella città di Gand,
innovazioni che arrivano in Belgio molto velocemente nel giro di pochi anni o grazie a uomini del
posto o con uomini di affari che arrivano, essendo stato sotto dominio napoleonico scambi
commerciali con Francia per mercati di sbocco, lo stato belga finanzia la costruzione delle ferrovie
che va di pari passo con la industrializzazione per il discorso del circolo, 1835 bank de belgique ma
non è una banca centrale ma è privata e di investimento per finanziare le industrie nascenti in 4 anni
contribuisce alla costituzione di 22 imprese ed è molto alimentata anche con capitali francesi,
l'economia comunque rimane sempre molto collegata con il rapporto con l'estero dove colloca i suoi
prodotti. Quindi i settori caratteristici sono quelli della prima rivoluzione.
FRANCIA--> il modello di industrializzazione francese pur essendo di poco ritardato rispetto a
quello del Belgio è un modello un po particolare. 1770 la Francia non era così diversa
dall'Inghilterra che stava per industrializzarsi ma poi succede che l'Inghilterra si industrializza
mentre in Francia c'è rivoluzione che frena l'industrializzazione e col blocco continentale di
Napoleone. La crescita cmq si ha ma un po particolare: non si ha vera e propria rivoluzione
demografica, rimane con un basso livello di industrializzazione cioè non si formano grandi città, la
percentuale degli addetti all'agricoltura non scende per nulla 1913 40% nell'agricoltura ma questo
non vuol dire che non nascono le industrie, nascono una miriade di piccole imprese quindi imprese
di ridotte dimensioni, dotazione di risorse naturali inferiore rispetto a quella di Inghilterra e Belgio
carbone un po viene importato e le miniere sono abbastanza inaccessibili perché in profondità è
troppo costoso.
Seconda Rivoluzione industriale
Periodo → fine XIX – metà XX secolo circa
Paradigma energetico-tecnologico
→ motore elettrico
→ motore a combustione interna
petrolio
→ acciaio, elettricità, chimica, trasporti
 Nuovi settori
 Diffusione responsabilità limitata → SA, SpA
 Grande impresa, alta intensità di capitale
1
Acciaio - 1
Contenuto di C → ferro battuto < ACCIAIO < ghisa
3 modi di produrre acciaio:
- aggiungendo C a ferro → (cementificazione, carbonizzazione)
- togliendo C a ghisa
→ (decarbonizzazione)
- fondere rottami di ferro con ≠ tenore C
Proprietà acciaio: resistenza, robustezza, flessibilità
→ ghisa: dura ma fragile (da stoviglie a cannoni)
→ ferro battuto: malleabile, minor resistenza (componenti macchine, chiodi, serrature)
1° RI produzione ferro da decarbonizzazione ghisa
→ puddellaggio (Cort 1784), uso coke (Darby 1709)
2
Acciaio - 2
1. Cementificazione (da I millennio a.C.): cuocere ferro battuto a contatto diretto del
carbone di legna, battendolo con martello
2. Acciaio al crogiolo (da 1740): forni a riverbero alimentati a coke per portare acciaio a
punto di fusione → Krupp lo adopera per cannoni
però sistema molto costoso: 1° RI dominata da ferro
1850 → età ferro raggiunto maturità → problema costruire macchine in acciaio a basso costo
Convertitore Bessemer (1856)
Impurità della ghisa → C
Insufflando aria si libera C che viene usato come combustibile per fondere ghisa
giusta quantità di C ottenuta
1. smettendo di insufflare aria
2. aggiungendo C
Funziona solo con minerale a basso contenuto di fosforo (Svezia, Spagna)
3
Convertitore Bessemer - funzionamento
a) ghisa versata in una storta
ricoperta di materiale refrattario
b) aria insufflata ad alta pressione
dalla base provoca combustione del
carbonio e delle impurità
c) a fine processo l’acciaio ottenuto
da fusione viene colato dal forno
4
Acciaio - 3
Forni Martin-Siemens (1865)
- utilizza gas residui per scaldare combustibile e aria
- carica ghisa + ferro (rottame) nelle proporzioni giuste
→ utilizzo combustibile di qualità inferiore + rottame = minori costi
→ permette miglior controllo qualitativo → evita rotture che accadono a acciaio Bessemer
NON risolve problema del minerale fosforoso
Gilchrist e Thomas (GB) 1878 → risolvono problema fosforo
aggiungono calcare ai mattoni del rivestimento dei forni Bessemer → scorie basiche
Molto importante per giacimenti di minerale in Europa (D, B)
NB da scorie basiche del processo Thomas → D --> fertilizzanti al fosforo
5
Chimica - 1
Settore in cui molto rilevante ricerca scientifica pura
Centro dello sviluppo è Germania → tradizione ricerca scientifica sistematica, istruzione
scientifica formale e scuole tecniche
(Giannetti 1997)
Principali prodotti chimici → fertilizzanti e coloranti
Anilina (1856 GB, Perkin cercava di produrre chinino artificiale)
→ è intermedio per produzione di coloranti e farmaci
Alizarina, colorante sintetico scoperto da gruppo di ricerca tedesco
Indaco (1880 Adolf von Bayer, perfezionato 1897)
Acido solforico → nuovi processi produzione 1875 (D diventa leader)
→ composto base per chimica inorganica
→ disidratante, reagente, solvente, regolatore di pH
Usato produzione di farmaceutici, coloranti, fertilizzanti, acciaio, detergenti, esplosivi, fibre
sintetiche, vernici
6
Chimica - 2
Da acido solforico → D leader nella sintesi di
Ammoniaca (Haber 1904)
→ innumerevoli usi industriali:
fertilizzanti, esplosivi, sintesi di acido nitrico e bicarbonato di sodio, vernici, industria del
freddo, fibre sintetiche, materie plastiche, industria cartaria, della gomma, metallurgia ....
Nitrati (Bosch 1913) → fertilizzanti
Necessità perfezionamento sistema Leblanc per produzione soda (bicarbonato di sodio)
[→ fabbricazione del vetro, industria della carta, produzione detergenti]
Solvay 1861 introduce nuovo metodo
→ elimina acido cloridrico
→ ricicla ammoniaca e biossido di carbonio
7
Elettricità
Esperimenti uso elettricità → inizio '800
1808 Davy dimostra possibile utilizzo per illuminazione
1821 Faraday costruisce primo motore elettrico e poi dinamo (1832)
Da anni 1840 uso principale elettricità è in telegrafia
→ Cooke brevetta sistema a 5 fili
→ Morse inventa codice omonimo → sistema a unico filo
Diffusione elettricità ostacolata da problemi di coerenza tra diverse parti del sistema:
produzione, trasmissione a distanza, utilizzo per illuminazione o forza motrice
Anni 1860 → studi di Werner von Siemens → generatore
Anni 1870 → si diffonde illuminazione pubblica e tramvie
Anni 1880
→ invenzione del trasformatore e adozione generalizzata AC = trasmissione a distanza
→ prime lampadine moderne (Edison e Swan) = illuminazione abitazioni
8
Trasporti - 1
Incremento traffici marittimi XVII secolo impone adeguamento e modernizzazione trasporti
interni
→ aumento popolazione = maggior D prodotti basso valore unitario, alto volume
Canali per integrazione vie fluviali realizzati in molti paesi europei
F
→ XVII sec. canale di Linguadoca congiunge Atlantico a Mediterraneo via Tolosa;
canale congiunge Loira a Senna
UK → 1660-1749 oltre 200 provvedimenti del Parlamento per canali
→ 1750-1820 costruite 3000 miglia di vie navigabili
[K privati]
USA
→ fiumi direttrice N→S ma colonizzazione E→O
↓
opera più importante Sistema dei canali Erie (1817-24) → Grandi Laghi collegati a porto
New York (finanziato da Stato NY)
9
Trasporti - 2
Strade
F → Corps des Ponts et Chaussées (1716), Ecole des Ponts et Chaussées (1747)
costruzione e manutenzione strade
1776 → 40mila Km di strade maestre
1790-1820 → tecniche costruz. CPC e (UK) Telford e McAdam → eliminazione acqua
Sistema amministrato centralmente = miglior rete stradale di antico regime
UK → turnpikes
- consorzi di pedaggio per manutenzione (e costruzione) strade
- strade a pedaggio → 1750 = 3400 miglia, 1770 = 15mila; max estensione 1836 (22mila)
Spesso pedaggi elusi → inizio '800 solo 6% strade in buone condizioni
10
Ferrovie - 1
Frutto di combinazione principi noti → carrelli e binari miniere, motore a vapore
Liverpool-Manchester (1829) → prima linea ferroviaria moderna
Strada ferrata
- cambia percezione tempo e spazio (triplica velocità via terra – diligenza)
- lega «mezzo e via» di comunicazione (locomotiva-binario)
→ monopolio su linea dipende da motivi tecnici, economici (produttività), sicurezza
Rocket 1829
11
Ferrovie - 2
Sviluppo in 3 fasi
- Pionieristica 1830-1850
→ UK, USA centro-orientali, alcuni paesi europei
- Età dell'oro 1850-1870 → strutturarsi reti continentali europea e nordamericana
- Completamento 1870-1900 → grandi collegamenti internazionali, intercontinentali
Fase 1 – 1830-1850
UK → sviluppo è tumultuoso (railway mania) e disordinato
nel solo 1835 → Parlamento autorizza investimenti Lg 35 mln (+ che tutti canali)
- aziende private NON coordinano sforzi = NO rete unitaria
- linee locali indipendenti spesso in contrasto tra loro
1842 → organismo per coordinamento traffico → strutturazione della rete
soddisfano D trasporto di paese industriale
12
Ferrovie - 3
USA → ferrovia vitale per trasporti nel continente
1830
32
miglia di binari
1835
1000
1845
3000
1850
9000
1860
30mila
soddisfa D trasporto agricoltura + spinge il processo di industrializzazione
Finanziamento
→ Stati impegnati in programmazione e promozione molte linee
→ fondi pubblici (statali e federali) < 25% totale
→ K raccolto con obbligazioni => nascita mercato primario e secondario
→ K larga misura esteri (UK)
Qualitativamente e tecnicamente meno progredite di quelle inglesi (velocità 2/3)
→ velocità costruzione
→ labour saving
13
Ferrovie - 4
Europa
Belgio → Stato programma sistema organico e fornisce K
→ industrializzazione permette sostituzione materiale UK (1835-45)
→ linee secondarie concesse a imprese private
Germania → spartane su modello USA
→ due aree Renania e Berlino (Prussia) → 1840-1850 da 450 a 6000 Km
→ 1843 produzione D copre ½ domanda locomotive
→ K privati, subentro dello Stato → 1860 Prussia 55% della rete
Francia → vero “decollo” ferrovie da Secondo Impero (1852)
Ripartizione ruoli:
- Stato
→ progetta struttura rete, costruisce massicciata, ponti e gallerie
- società concessionarie → materiale rotabile, personale, gestione
14
Ferrovie - 5
Fase 2 – 1850-1870
strutturazione delle reti continentali → da 15 a 65mila miglia ferrovie
F → da fine anni 1850 Parigi diventa maggior mercato titoli ferroviari
Rothschild e Péreire maggiori promotori costruzione in paesi Mediterraneo e Balcani
tecnologia energy saving → locomotive doppia espansione
Si viene a formare un mercato mondiale integrato (derrate da oltreoceano a prezzi bassi)
→ crisi agraria di fine periodo
15
Ferrovie - 6
Fase 3 – 1870-1900
- completamento delle reti secondarie (meno redditizie)
- collegamenti internazionali
trafori alpini: Moncenisio (1857-71), Gottardo (1882), Sempione (1906)
- transcontinentali
USA
→ 1868 linea St. Louis – San Francisco = 8 giorni (Pony Express 12 gg. 1860)
→ 1883-93 linea coast to coast (poi altre 3 + una in Canada)
Russia → Transiberiana 1891-1903 → 6mila Km – colonizzazione Siberia
Trasformazioni struttura economica
- stimolo a siderurgia e meccanica
- mobilitazione credito, creazione mercati per K
- ampliamento mercati
- crescita settore agroalimentare → maggior mobilità materie prime
- organizzazione aziendale, meccanizzazione lavoro ufficio
USA
→ ferrovie prime imprese multidivisionali
→ tecniche innovative contabilità, sistemi meccanografici (Hollerit)
16
Comunicazioni: telegrafo e telefono
Sistema di trasporto è efficiente se informazioni necessarie al controllo viaggiano più veloci
dei mezzi del sistema stesso
→ ferrovie esigono nuovo mezzo di comunicazione: telegrafo elettrico
Diverse soluzioni da ricercatori diversi in luoghi diversi
→ successo dipese da capacità di soddisfare al meglio stimoli del mercato
→ telegrafo adottato dapprima su tronchi ferroviari si sviluppa in altri ambiti
Innovazioni importanti → Morse (1835-38): punta scrivente, alfabeto 4 impulsi per lettera,
relè di ritrasmissione → ne decreta successo
Per sviluppo necessaria armonizzazione normativa e standardizzazione tecnica
1855 Unione telegrafica europea occidentale → 1865 Unione telegrafica internazionale
(1° organismo sovranazionale a carattere tecnico-amministrativo)
1858 Codice Morse adottato universalmente
17
Da anni 1860 diventa fondamentale anche per mercati finanziari
→ railways mania (1840-50): borse provinciali UK comunicano telegraficamente
→ 1851 cavo sotto Manica
→ 1866 cavo transatlantico permanente
Effetti → mercati operano in “tempo reale”
abbattimento arbitraggi e convergenza quotazioni
Come nasce:
USA
→ intervento pubblico poi business privato (Morse chiede finanziamenti 1844)
UK → come ferrovie: affare privato; dal 1868 assunto da stato (disservizi, tariffe)
(1° caso di nazionalizzazione servizio pubblico)
F → statale, solo dal 1850 si apre a servizi commerciali
passo successivo: telegrafo come strumento di conversazione → 1896 Filadelfia
→ prima centrale che permette di collegare direttamente utenti comunità finanziaria
18
Telefono
Compare su scena economica grazie a Bell, 1877
→ permette di trasmettere + rapidamente del telegrafo (100-200 parole minuto contro 15-20)
rimane confinato a mondo affari per tutto ‘800, si estende a comunicazione privata da inizio
‘900
USA
1907 → 25% famiglie ha telefono
1927 → 40%
grazie a capacità di sostituire enorme numero di dispacci telegrafici e a strategia della Bell, poi
AT&T
Europa
→ diffusione lenta e limitata a grandi città; diffusione di massa solo dopo 1950
19
Seconda RI: i casi nazionali
Gli USA
industria USA nasce imitando quella UK, ma presto assume ritmi e caratteri del tutto originali
Perché:
- gap temporale tra due processi
- differenza profonda nella dotazione risorse
→ resource e capital intensive
→ labour saving
- diversa struttura D
→ dimensioni mercato
→ qualità prodotto
→ gusto consumatore
Inglesi definiscono questo processo originale American system of manufacturing
1
Sorpasso USA
da anni 1880 primato industriale passa da UK a USA → settori interessati da ASM
↓
meccanica (macchine utensili, agricole, tessili, etc.), legno, motori, automobili, ed inoltre
chimica, elettromeccanica, prodotti alimentari, beni di consumo
Produzione manifatturiera, quota % sul totale
USA
1870
1880-85
1896-1900
23,3
28,6
30,1
UK
31,8
26,6
19,5
(dati da Toninelli 1997)
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American system of manufacturing
Forse è innovazione tecnologica + rilevante del XIX secolo → sistema di produzione
nuovo
- standardizzazione del prodotto
- intercambiabilità delle parti
Può essere definito applicazione di macchine utensili specializzate a una sequenza di
operazioni, in modo da ottenere maggiore velocità operativa e di movimentazione dei
materiali
(Mokyr, Twenty-five centuries of technological change, 1993)
Idea non è nuova: vantaggio della intercambiabilità delle parti noto in Europa da '700
F → 1785 produzione di percussori per moschetti con parti intercambiabili
Si afferma tuttavia in USA dopo 1850
Realizzazione di componenti perfettamente uguali è problema tecnico complesso
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American system of manufacturing
Complessità realizzazione componenti identici
→ iniziali esitazioni anche per imprese che adotteranno con successo ASM
(McCormick, Singer, Colt, Remington, Yalenelle ....)
Dopo guerra civile americana si diffonde: armi, orologi, falciatrici meccaniche, macchine da
cucire, macchine per scrivere, quindi biciclette e automobili
Europa → diffusione lenta
1) domanda di consumi + sofisticati
2) resistenza aristocrazie operaie → ASM elimina fase di “aggiustaggio”
3)
Europa → L abbondante, K + scarso
USA
→ K + abbondante, L scarso
(Habakkuk, American and British technology in the 19th century, 1962)
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Diffusione dello ASM
Avviene per gradi ed evolve in mass production grazie a miglioramenti cumulativi e
incrementali in ampio spettro di industrie tecnologicamente collegate
miglioramenti nei macchinari ← si applicano → miglioramenti nei prodotti finali
Passaggio finale del processo che porta a produzione di massa
- catena di montaggio → moving the work to the man
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1913 linea montaggio sperimentata per prima volta negli stabilimenti Ford di Highland
Park (magneti)
→ produzione auto passa da 83mila a 190mila in un anno
Cardini del modello industriale USA nel ‘900
- fordismo → sostituzione della macchina al lavoro umano
- taylorismo (scientific management) → migliore organizzazione produttiva, data la
tecnologia
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Applicazione del fordismo e del taylorismo a diversi settori
→ raddoppio produzione manifatturiera USA tra 1913 e 1929
Settori
1. automobile → principale comparto nel 1929 = 10% forza lavoro complessiva del paese
2. prodotti “nuovi”: materiale elettrico, elettrodomestici
3. chimico-farmaceutico (petrolchimica)
4. alimentare → preparazione, packaging, conservazione
5. gomma, editoria,tabacco
Sono settori molto dinamici
- tecnologicamente
- politiche commerciali
da fine ‘800 caratterizzati da processi di integrazione verticale e orizzontale → dominio
della grande impresa manageriale
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Germania
Gerschenkron:
→ attiva presenza dello stato
→ interdipendenza banca-industria = banca universale (fattori sostitutivi a
prerequisiti)
due fasi nel processo di industrializzazione
- pre unificazione
- post unificazione
1) massicci investimenti nelle ferrovie anni 1840-70
ferrovie → ruolo centrale nel processo di modernizzazione (come per USA)
↓
- finanziate da Großbanken (anni 1850 →)
- stimolano crescita altri settori: meccanica, metallurgia
- organizzazione → grande impresa
nel 1870 operativi 15mila km strada ferrata
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2) da anni 1870
grazie K disponibili (5 mld franchi) → completamento rete ferrovie (28k km 1875)
contributo banche universali diventa centrale per
- settori a monte ferrovie (minerario, metallurgico, meccanica pesante)
- settori nuovi + dinamici → elettricità, elettromeccanica, chimica
↓
leadership europea
1873-1913 → PNL triplica grazie ad attività industriali
tasso di crescita PNL
anni 1870-1890 oltre 3% annuo
1901-1913 tra 4 e 5% annuo
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3 aspetti significativi del modello di industrializzazione tedesco
1. tendenza concentrazione impianti → ruolo importante grande impresa
2. pratiche di cooperazione fra imprese → accordi di cartello
[capitalismo organizzato]
3. forte legame scienza-industria
Evidenti in 3 settori portanti
→ meccanica industriale pesante (grandi macchine, elettromeccanica)
→ chimica
→ metallurgia
Enfasi è su beni industriali NON su beni di consumo
→ necessitano forti investimenti iniziali (banche)
→ spinta a crescita data
- da vantaggi di economie di diversificazione (meccanica, chimica)
- da vantaggi di costo da economie di scala (metallurgia)
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Germania vs USA
Entrambi
- basano crescita su settori alta intensità tecnologica che necessitano continua innovazione
→ legame tra università e industria
→ legame tra scienza e tecnologia
- tendenza al big business
Differenze
USA → vieta trusts (1890) → tendenza M&A
Germania → cartellizzazione riconosciuta legittima e protetta da stato (1897)
(n. cartelli 4 nel 1875, 106 nel 1890, 305 nel 1905, 2100 nel 1930)
- da primo ‘900 → Konzerne e IG
prevedono → accordi formali, scambio azioni, suddivisione profitti (IG)
esempio IG-Farben (1916) → riunisce + grandi produttori coloranti sintetici
→ big 3 = Bayer, Hoechst, Basf
1937 → 98% coloranti, 50% farmaceutica, 70% pellicole, etc.
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