Storia Economica Appunti e materiale a cura di Alessio Brunelli INDICE 1. La germania 2. L’italia: parte 1 3. L’italia: parte 2 4. Il mercantilismo 5. La moneta 6. Rivoluzioni industriali e teorie 7. La seconda rivoluzione industriale GERMANIA: i momenti che scandiscono l'evoluzione della Germania sono due: lo zolverein 1833 e l'unificazione 1871. Quindi possiamo dividere lo sviluppo in queste tre fasi. Fase I: prima del 1833 è un paese molto diviso anche in questo periodo cade l'epoca napoleonica e aveva cercato di dare una unità, la cosa più importante è la consapevolezza degli stati tedeschi che intorno a loro qualcosa stava cambiando cioè il Belgio e la francai stavano industrializzarsi quindi le idee innovative iniziavano a circolare anche in Germania anche le c'erano molte differenze e barriere doganali diversi pesi e misure e monete, ad est dell'Elba c'è ancora il prevalere di un sistema economico di tipo feudale, scarsa produttività della terra, pochi capitali ma ci si rende conto che ci sono delle opportunità da cogliere. Fase II: dal 1833 creazione di unione doganale per creare i dazi interni unificati e istituire un'unica barriera doganale nei confronti dell'esterno (la creazione di un mercato è la premessa fondamentale per avere l'industrializzazione--> se non c'è mercato dove mettere i prodotti cosa li produco a fare?) dagli anni 40 inizia la produzione delle ferrovie fino ad anni 70 quindi in Germania si attirano i capitali esteri e tecnologia estera quindi subito si fa ricorso all'estero ma poi ci vuole poche perché le industrie tedesche inizino a creare loro questi prodotti. Grandi industrie che si sviluppano molto velocemente industrie siderurgiche meccaniche chimiche quindi ad alta intensità che capitali quindi hanno bisogno di molto credito e questo glielo danno le banche miste e detengono partecipazioni di azioni nella banca che finanzia debito a medio lungo termine per costruire gli impianti e le imprese hanno partecipazioni delle banche quindi si tengono a galla insieme. Si creano molto velocemente anche grazie alla formazione di banche miste (ghelscintron): le più famose sono le banche delle tre D (doic, darmstader, disconto) che nascono tra 60 e 70. Tra 50 e 70 si ha take off di Rostow. Ha elementi della seconda ma che si presentano molto presto. La dotazione di risorse: non si conoscevano i giacimenti più ricchi e più importanti che si scopriranno solo negli anni 30 e subito non riesce a sfruttarli perché servono capitali e tecnologia (bacini carbonifero della Rur) dopo 20 30 anni si trova con risorse enormi. Fase III: il sostegno delle banche miste è cruciale soprattutto nella estrazione mineria, la meccanica pesante ma anche i settori nuovi come industria chimica, elettromeccanica, elettrica, la Germania arriva a fine secolo a sottrarre la leadership alla gran Bretagna che a deteneva da due secoli (la leadership a livello mondiale sarà detenuta da USA). Su che produzione si lanciano: su beni strumentali non di consumo, diversificano molto la loro produzione e forte legame tra scienza e istruzione universitaria e tecnologia e industria infatti si sviluppano settori tecnologicamente evoluti. Se per alcuni aspetti(la tempistica) si sviluppa insieme agli Usa poi prendono due strade opposte: 1890 in Usa antitrust vieta accordi delle imprese in regime di monopolio per spartirsi il mercato, mentre in Germania questo viene tutelato con leggi apposite e così si creano dei colossi enormi (Bayer). Comparto farmaceutico e dei coloranti e elettrico e elettromeccanico quello dei grandi cartelli. Ricordarsi che sono grosso industrie e concentrate in luoghi anche ristretti. ITALIA: Qual era la situazione del paese prima dell'unità? Era diviso, dal punto di vista industriale c'erano in alcune regioni alcuni distretti industriali che erano economicamente evoluti (regno sabaudo si era lanciato nella creazione di ferrovie al momento dell'unità è l unico che aveva ferrovie, lombardo veneto siderurgica sotto l'Austria, toscana solo cartiere fonderie più si va verso sud più la situazione è difficile quindi settore secondaria caratterizzato da una forte presenza del lavoro a domicilio. Al momento dell'unità 60% degli addetti sono nell'agricoltura e stessa % per il PIL. Anche qui tutte le differenze possibili, moneta, pesi e misure, amministrazione, sistema tributario, sistema giuridico. 1861-1876 governo della destra storica ha come scopo l'unità codice civile, codice di commercio, creata rete infrastrutturale, costruite strade e ferrovie da parte di privati su concessione statale. Il problema è che mancano i capitali e la tecnologia quindi si affida agli stranieri e arriveranno Belgi, Tedeschi, francese e il materiale rotabile insieme al carbone sarà importato dall'estero cmq viene pian piano creata rete infrastrutturale. Seguono l'impronta di Cavour quindi politiche improntate sul liberismo, l'Italia non si preoccupa di creare barriere per proteggere li piccole industrie che stavano nascendo. Le imprese esistenti sono piccole con manodopera poco qualificata. Spesso lavorazione di domicilio. Si sviluppa industria serica, poco siderurgica e poco meccanica. Lo stato in questa fase in cui deve investire molto per creare infrastrutture è fortemente indebitato in più c'è guerra con Austria, corso forzoso della lira e altro obiettivo è quindi sanare le finanze pubbliche. Una prima svolta importante si ha a partire dagli anni 70: a livello generale si ha un ritorno verso il protezionismo come in tutta Europa. 1876 sale al governo la sinistra e c'è questa svolta al protezionismo (le risorse che arrivano dall'America, protezione richiesta dal settore primario e dell'industria nascente e fra questi spicca Alessandro Rossi industriale laniero). Prime tariffe protettive istituite nel 1878 per difendere cerealicola, 1887 difesa su altri prodotti agricoli e un po' industriali (protetto il siderurgico e non il meccanico) perché non sono uniti gli industriali e il governo opera scelte di cui non si vede bene una logica precisa. Grazie a questa protezione si scatena guerra tariffaria con la Francia e anni 70 80 è chiamato periodo della grande depressione per protezionismo ma dagli anni 80 inizia in Italia una prima fase di industrializzazione e nascono grazie a forte difesa da parte dello stato (terni1884 e falc 1886) protezione a livello anche di commesse pubbliche cioè lo stato gli garantisce il lavoro (soprattutto per costruzione di ferrovie che si smettono pian piano di importare dall'estero). Dalla fine del secolo 1895 fino a 1914 si ha il vero e proprio decollo industriale italiano è una prima fase di crescita rapida che coincide con un momento di sviluppo dell'economia europea quindi proseguono i settori chiave (siderurgica) ma nasce anche chimica, elettrica quindi più avanzati elettrica grazie alla grande presenza dell'acqua quindi idroelettrica e cosi si svincola dall'importare carbone e anche tessile si sviluppa e queste cercano anche mercati lontani il tutto accompagnato da uno sviluppo del settore bancario. Mentre nel caso tedesco si parla subito delle banche miste e di prima e di seconda generazione e basta in Italia invece è diverso perché mancano i capitali ma non si punta subito sulle banche miste ma si segue un modello simile al modello francese (di cui non abbiamo parlato) credit mobilier in francai che era una banca di investimenti che operava solo con credito all'industria che ad un certo punto fallisce perché c'era forte disparità tra raccolta di denaro (breve termine) e investimenti a imprese a medio lungo termine (imprese) quindi c'è problema. In Italia uguale si chiama anche credito mobiliare come anche la baca generale che falliranno fine 80 inizio 90 a questo punto si cambia rotta 1894 nasce la banca d Italia come banca centrale inizialmente non è l unica banca che ha il potere di emissione ma ha un ruolo di vigilanza e controllo e tra 1894 e 95 nascono le principali banche miste italiane sul modello tedesco e sono 3: 1894 banca commerciale italiana COMIT, 1895 banco di Roma, credito italiano CREDIT. Grandi banche che si spartiscono i finanziamenti alle imprese ognuna finanzia il suo reparto e finanziano pesantemente le industrie secondo lo stesso rapporto che c'era in Germania. Lo sviluppo coincide con questo periodo infatti. Cruciale è anche l'intervento dello stato con concessione, credito agevolato, commesse pubbliche, quindi caratteristiche classiche dei late comers quindi intervengono i fattori sostitutivi; il centro dello sviluppo è il triangolo industriale ognuno con i suoi settori. Forte concentrazione industriale e forte urbanizzazione. L'Italia arriva alla prima guerra mondiale non pronta dal punto di vista degli armamenti e la spinta è notevole alla produzione del materiale bellico e succede che la produzione italiana si riconverte verso una produzione bellica e la dimensione degli impianti aumenta enormemente e si arriva ad un regime di piena occupazione (per tutti è cosi riconversione, spinta e piena occupazione). Durante la guerra ci deve essere dirigismo statale cioè dice cosa deve produrre perché si è in economia di guerra e le imprese durante la guerra si arricchiscono enormemente 4300 operai mentre durante la guerra 40000, l'Ansaldo da 6000 a 56000 operai. Ovviamente terminata la guerra tutto ciò non può non portare a dei problemi: quando termina la guerra questi complessi industriali sono sovradimensionati perché non c'è più la domanda bellica inoltre tipo FIAT deve smettere di produrre i carriarmati quindi deve riconvertirsi e anche grossa inflazione cioè lo stato per continuare a finanziare le commesse pubbliche ha emesso moneta e quindi la moneta si è svalutata, la gente che è andata a combattere torna quindi disoccupazione 1919 1920 biennio rosso periodo di forte tensione sociale, serrate, fabbriche occupate ma era solo la difficile epoca della riconversione e si sente molto in Italia perché la crescita è stata enorme. Le industrie italiane dopo si diffondono anche in altri luoghi crescono settori più avanzati quindi industria chimica, meccanica, elettrica e non più cotone e siderurgica. Legame banca e industria continua anche in questo periodo di crisi e lo stato negli anni 20 interviene più volte per salvare la baracca perché le banche erano nei problemi e lui salva. Nel 1922 Mussolini al potere forma un nuovo governo fascista e ci sono provvedimenti importanti: interventi nel settore primario cioè si rende conto che in Italia l'agricoltura è ancora importante quindi fa bonifica integrale 1924-1928 quindi grandi opere con sostegno all'occupazione e serve anche al governo per garantirsi il consenso e fare ripartire l'economia. L'aspetto positivo sono le opere pubbliche che vengono fatte con grandi efficienza e velocità: autostrade e stazioni. La logica era politica di sostegno all'economia e pubblicizzare il regime. 1925 la battaglia del grano cioè sostegno dei prezzi vengono fissati dei prezzi minimi e dazi sul grano estero e premi alla produzione in realtà questa politica non ha risvolti positivi perché molti addetti del primario abbandonano settori più specializzati (vino olio e agrumi) e più redditizi per fare grano. 1926 legge bancaria: la banca d Italia viene nominata l'unico istituto di emissione ed aumenta il ruolo della banca d'Italia ed è più facile fare una politica con una sola banca. 1927 sempre con finalità pubblicitarie viene fissato un cambio della lira a quota 90: siamo in un epoca nella quale è adottato dal punto di vista monetario il sistema del gold standard in un regime di cambi fissi cioè dichiara una certa quantità di moneta così i cambi erano fissi e succede che Mussolini non era soddisfatto del cambio lira sterlina così fa rivalutazione della lira e la decide in modo tale da fare un cambio con la sterlina che non è motivato da riprese economiche quindi crea un valore che è superiore del quello reale il cambio era 153 lire per una sterlina e si passa a 90 quindi è fortemente rivalutata e anche il dollaro 19 lire per un dollaro: si attirano capitali esteri, ma subiscono un brusco calo le esportazioni ed erano importanti in Italia. 1929 crisi borsistica di Wall Street: ha effetti sull'economia europea in un paio di anni e così pure in Italia. Lo stato italiano viene solo parzialmente colpito perché non aveva grandi rapporti con usa, aggiungiamoci che lo stato era già intervenuto parecchio per sostenere l industria. 1931 Costituisce L IMI per aiutare grandi banche miste in crisi ma questo non risolve le cose, 1933 IRI ha il ruolo di acquisire il controllo delle banche in crisi e di conseguenza acquisire il controllo delle imprese finanziate da quelle banche quindi acquisire il controllo del 40% delle imprese italiane: avrebbe dovuto acquisire partecipazioni, risanarle e riprivatizzarle tanto è vero che l'IRI viene diviso in due sezioni finanziamenti alle imprese in crisi e sezione smobilizzi una volta sanate devono essere cedute; ma si capisce che non riesce a svolgere la seconda fase perché non ci si riesce a liberare di questi colossi così l IRI diventa dal transitorio a permanente quindi sistema basato sullo stato imprenditore che detiene il più controllo delle imprese più grandi (solo ora si vede lo smantellamento di questo sistema) è una gigantesca holding con sotto holding che controllano le partecipazioni che l'IRI si è trovato sulla groppa. Negli anni 30 le politiche fasciste prendono anche una brutta piega cioè si stringe con la Germania e politiche autarchiche e rapporti solo con la Germania, asse con Germania e Giappone, politiche coloniali di espansione. Negli anni trenta continua un pochino a crescere anche grazie alle politiche di riarmo quindi non sono anni felici i 30 mentre i 20 sono abbastanza felici. Le politiche messe in atto nella seconda guerra mondiale è come nella prima ma con ancora più intensità (5 volte) e in più la distruzione quindi poi ricostruzione grazie a finanziamenti del piano marshall quindi americani che porteranno al boom economico italiano del dopoguerra. Francia: -al pari con l inghilterra -si blocca con la rivoluzione francese -cotone -napoleone 3 -ferrovie -carestie -protezionismo Germania: -prima del 1833 disione e consapevolezza -nel 1833 zolverrein dazi uniti,premessa industrializzazione,capitali esteri, banche miste -grande bisogno banche miste -sono tutelati i cartelli a differenza che negli usa Usa: -boom demografico -labour saving -cotone legno acciaio -asm -antitrust Italia: -prima del 1861 divisione,agricoltura -1861-1876 de3stra storica cavour:dare unità,infrastrutture,mancanza capitali -liberismo - Lo sviluppo economico dell’Italia Premesse 1815 Fine periodo napoleonico e Restaurazione 1848 Moti popolari e prima guerra di indipendenza 1860-61 Seconda guerra di indipendenza e unità nazionale Da un punto di vista dello sviluppo industriale negli stati preunitari vi sono condizioni di partenza molto diverse: - Regno sabaudo (Piemonte, Liguria, Sardegna): meccanizzazione filatura del cotone, costruzione di ferrovie (Cavour) - Lombardo-Veneto (soprattutto Lombardia): industria serica, cotonifici, meccanica, siderurgia - Toscana: le industrie sono più rare (Ginori porcellane, cartiere, fonderie…) - Stato pontificio: scarsa presenza manifatturiera - Regno delle Due Sicilie: qualche sviluppo industriale dagli anni ’20 grazie alle agevolazioni concesse a operatori stranieri (tessile e metalmeccanica) È dunque una realtà diversificata e non omogenea. 1 Dall’unità in poi 1861-1876 governo della Destra storica: pareggio del bilancio, liberismo 1861-1880 - ripresa della seta (dopo la pebrina) e prevalenza del tessile - poca siderurgia e metallurgia - imprese piccole, modesta dotazione tecnica, manodopera poco qualificata, ancora molto lavoro a domicilio. Costruzioni ferroviarie: nel 1865 si abbandona (per le difficoltà finanziarie del Regno) la costruzione diretta e si sceglie la via privatistica. Si emette debito pubblico per riscattare le ferrovie romane e quelle ex-austriache - 1862: nasce la lira italiana (sistema bimetallico e pluralità istituti di emissione) - 1866 difficoltà guerra con l’Austria e introduzione corso forzoso che finisce nel 1881 (non si può in alternativa ne’ aumentare la pressione fiscale, ne’ l’indebitamento) - 1870 Breccia di Porta Pia: Roma capitale. - 1874 legge bancaria. Sei banche di emissione: Banca Nazionale del Regno d’Italia (nata nel 1867 dalla Banca nazionale degli Stati sardi, risultato della fusione avvenuta nel 1849 fra la Banca di Genova e quella di Torino), cui è riservato il 60%, Banca Nazionale Toscana, Banca Toscana di Credito per le Industrie e il Commercio, Banco di Napoli, Banco di Sicilia, Banca Romana. 2 Nascono altre banche: Società di Credito Mobiliare Italiano (1863) e la Banca Generale (1873) che operano sul modello del Crédit Mobilier francese (investimento settore industriale), Banco di Sconto e Sete (1863) (le prime 2 falliscono negli anni ’80) Nascono le Casse di Risparmio (Cariplo 1823) e le Banche popolari (1864 popolare di Lodi) 1876-1900 Sinistra storica, protezionismo (1878 e 1887 – guerra doganale con la Francia), Anni ’80 - crescono cotonificio e meccanica - si affermano le prime grandi imprese del settore siderurgico: Terni (1884) e Falck (1886) anche grazie alle commesse pubbliche per ferrovia e navigazione 1885 ristrutturazione settore ferroviario: lo stato riscatta la proprietà, ma concede in gestione l’esercizio a tre società: lo stato finanzia le nuove tratte e le compagnie il materiale rotabile (1905 nazionalizzazione completa e nascita FS) 1889-1894 gli anni “più neri” dell’economia del nuovo regno Scandalo Banca Romana, fallimento di Banca Generale e del Credito Mobiliare. Nel 1894 nuovamente sospesa la convertibilità La Banca Romana viene liquidata e, dalla fusione fra la Banca Nazionale del Regno e le due Banche toscane con diritto di emissione nasce la Banca d’Italia (1894), con poteri di stretto controllo sui due istituti meridionali che conservano diritto di emissione. 3 Banche miste: 1894 nasce la Comit e nel 1895 il Credit, Banco di Roma (in realtà fondato nel 1880, ma rimasto nell’ombra) 1900-1914 Età giolittiana: protezionismo, governo liberale, intervento dello stato 1911 il 55% del valore aggiunto industriale è concentrato nelle regioni del triangolo; il 29% nel nord est e nel centro e solo il 16% al sud (preesistente divario, assenza di infrastrutture, capitale estero disincentivato. 1915-1922 Guerra e dopoguerra: economia di guerra e riconversione, biennio rosso - 1915 Entrata in guerra grandi vantaggi per l’industria che si sviluppa enormemente: mobilitazione industriale: Fiat da 4.300 a 40.000 operai, Ansaldo da 6.000 a 56.000 operai (anche Ilva e Montecatini) Questa forte crescita pone a molte imprese industriali delicati problemi di riconversione una volta terminata la guerra (es: Ansaldo fallisce e trascina con sé la Banca Italiana di Sconto) - 1919-1920 biennio rosso: occupazione campi (1919) e fabbriche (1920) Dopo la guerra spostamento nella composizione settoriale dell’industria (crescono meccanica, chimica, elettricità a scapito di siderurgia e tessile) L’industria si diffonde anche fuori dal “triangolo” 4 1922-1943 Fascismo: dirigismo, autarchia, economia corporativa - 1924 e 1928 importanti provvedimenti per la bonifica (c.d. bonifica integrale) e la sistemazione idrogeologica di diverse aree del paese - dal 1925 battaglia del grano: sostegno dei prezzi (dazio sul grano) e premi alla produzione finalizzati a limitare l’import di grano. Di fatto è un fallimento perché grazie a tali incentivi la superficie a grano aumenta del 15%, ma a scapito delle aree di produzione specializzata - pareggio del bilancio e “quota 90” - 1926 legge bancaria: unicità istituto di emissione - 18 agosto 1926: discorso di Mussolini a Pesaro e quota ’90 (cambio Lit. / Lst.) in una situazione in cui il cambio è 153 - fine 1927 la lira viene nuovamente ancorata all’oro a 92,46 lire per Lst e si rientra nel gold standard - 1925 accordo di Palazzo Vidoni (Governo e Confindustria), con il quale si riserva la contrattazione collettiva ai soli sindacati fascisti - 1929 Concordato con la chiesa cattolica - Effetti della crisi del 1929 si avvertono in Italia solo a partire dal 1931: - nasce l’IRI (avvento dello stato imprenditore) - 1931 IMI creato per aiutare le banche miste Comit e Credit (fratellanza siamese con il settore industriale in crisi) - 1933 IRI: sezione finanziamento industriale e smobilizzi (salva le banche e viene controllare quote rilevanti di capitale di spa industriali: di fatto lo stato si sostituisce alla banca mista e l’IRI che doveva essere temporaneo diviene permanente) 5 - 1934 creazione delle corporazioni, un sistema (poco applicato) di regolazione dei rapporti di lavoro e dell’attività economica nazionale, che prevede la partecipazione di rappresentanti dei lavoratori e degli imprenditori. - 1936 nuova legge bancaria: la Banca d’Italia diviene Istituto di Credito di Diritto Pubblico con accresciuti poteri di controllo sul sistema bancario e il divieto di intrattenere relazioni con i privati e si introduce il principio della specializzazione del credito. - colonialismo, militarismo (1935 guerra d’Etiopia), autarchia - 1938 patto di ferro con Hiltler e leggi razziali - la fallimentare partecipazione alla seconda guerra mondiale 1940-1950 Guerra e ricostruzione (1950 nasce la Cassa per il Mezzogiorno) 1950-1963 Boom economico: l’Italia diviene a tutti gli effetti un paese industriale solo dopo la seconda guerra mondiale, anche se la situazione non è omogenea dal punto di vista territoriale. Nel periodo 1955-63 (soprattutto nel quinquennio 1958-63) si raggiungono contemporaneamente tre importanti obiettivi: - elevati investimenti; - prezzi stabili; - equilibrio nella bilancia dei pagamenti. - 1951 CECA (Francia, Belgio, Olanda, Lussemburgo, Germania e Italia) - 1957 MEC (patto di Roma) 6 1964-1980 Consolidamento e crisi 1963-64 primi segnali di rallentamento della crescita, che diventa grave a partire dal 1973 per la crisi petrolifera. - crollo del sistema di cambi fissi di Bretton Woods e inizio periodo di cambi fluttuanti - forte inflazione (nel 1980 è al 21%) 1968 contestazione operaia e studentesca 1969 autunno caldo Le conquiste sociali Sul versante del welfare: 1969 aumento pensioni (da ottica previdenziale a ottica sociale) 1970 nuovo statuto dei lavoratori 1975 scala mobile 1978 sistema sanitario nazionale È un periodo di difficoltà e di stagnazione che portano, soprattutto nei primi anni ’80 a una ristrutturazione industriale: - perdita occupati nella grande impresa; - crescita delle piccole imprese grazie a subforniture labour intensive; - progressiva terziarizzazione dell’economia. 7 Il caso italiano Alla unificazione ­ paese a basso reddito e bassa crescita → PIL pro capite 1820 = 68.3% di GB 1870 = 46.3% di GB 91% di F 77% di F 102.5 di D 93.1 di D ­ fondamentalmente agricolo → +60% pop. attiva occupata in agricoltura → ~59% del PIL da settore primario ­ rete ferroviaria poco sviluppata ~2k km contro 9k F e 17k GB ­ mercati segmentati ­ forti differenze tra aeree geografiche → dualismo N­S 1 1860­1880 governi della Destra storica (→1876) ­ unificazione giuridico­amministrativa del paese → codici civile e di commercio su esempio F; legge Casati; coscrizione ­ rete infrastrutture → strade +20mila km → telegrafo da ~10mila → 21.4mila km → ferrovie da ~1.8mila → ~7.7mila km ­ impostazione liberista → apertura mercati internazionali → export materie prime e staple products (industrie “naturali”) → soppressione dogane interne; estensione tariffa piemontese a tutto paese → trattati commerciali piemontesi in vigore per tutta I → accordo con F 1863 → abbassamento tariffe ­ perseguimento del pareggio di bilancio stato fortemente indebitato → guerre + debito stati preunitari 2 Costruzione ferrovie ­ metodo della concessione in esercizio → società private costruiscono ed esercitano linee → stato garantisce interesse su K anticipati + contributo per km in esercizio (sistema molto costoso) ­ binari e materiale rotabile importato → no stimolo a industrializzazione ­ K in larga misura estero (F) Mercato K ­ dimensione ridotta ­ dominato da stato → debito pubblico → scarsità di K, ma anche “spiazzamento” Settori ­ tessile cresce → in particolare seta → export F e GB ­ metallurgia, metalmeccanica → non competitiva → import acciaio, macchinari → avvio lento e capillare di processo industrializzazione, limitato ad alcune zone ­ esiguità risorse disponibili ­ ristrettezza mercato interno 3 Svolta protezionista da anni 1870 ­ calo generalizzato mondiale prezzi derrate agricole → export USA, rivoluzione trasporti ↓ “Grande depressione” → crisi agraria europea 1878 Italia (come altri paesi europei) adotta nuove tariffe su cereali 1887 tariffa protezionistica → su alcuni settori/prodotti industriali → su alcuni prodotti agricoli conseguenze → guerra commerciale con F → rafforzamento latifondo S (cereali), caduta produzioni maggior VA (frutta, vite, olivo) → poco coerenti dazi industriali ­ siderurgia protetta, meccanica no 4 Intervento stato Nuova impostazione protezionista stimola sviluppo industria, aiutata anche direttamente crescono e si ammodernano → cotone, chimica, acciaio anni 1880 ­ completamento rete ferroviaria (16mila km 1890) ­ rafforzamento esercito e marina → Crispi ­ sostegno industria ­ siderurgia → Terni 1884, commesse statali ­ cantieristica → premi a costruzione naviglio mercantile ­ meccanica → commesse statali Ancora presenti elementi di fragilità ­ crisi edilizia fine anni 1880 → crisi finanziaria ­ incapacità assorbire alta S lavoro → si intensifica migrazione oltreoceano [rimesse emigrati] 5 1895­1914 prima fase di crescita sostenuta ­ fase espansiva internazionale ­ diffusione nuove tecnologie e settori → processi chimici → produzione acciaio da minerale fosforoso (costo ­80%) → elettricità, petrolio, motore a combustione interna Italia ­ impiego fertilizzanti accresce produttività agricola, sbocco per industria ­ cresce formazione risparmio, nascono nuove banche (Gerschenkron) ­ nasce industria elettrica → forza idrica ­ nascono comparti nuovi → auto, gomma, chimica ­ si irrobustisce tessile → elettricità → export Balcani, America Latina Stato ­ rilevanti commesse militari ­ ferrovie (nazionalizzate 1905) → 1/3 produzione metalmeccanica, metallurgia 6 Sviluppo industriale è polarizzato → concentrato nel Triangolo industriale Sud rimane sostanzialmente escluso dal boom giolittiano ↓ VA industriale NO = 55%, NEC = 29%, S = 16% 1GM mobilitazione porta → crescita dimensionale grandi imprese (siderurgia, meccanica, chimica) → integrazione verticale e/o orizzontale → declino industria produzione beni consumo Anni 20 ­ gigantismo aggrava crisi di riconversione → scalata alle banche 1918, 1924 → fratellanza siamese, banche holding → necessario intervento statale, diretto o indiretto 7 Intervento stato – economia mista ­ struttura industriale oligopolistica accentuata da 1GM ­ trasformazione grandi banche ­ politiche deflattive metà anni '20 ↓ Grande crisi colpisce sistema già duramente provato (da 1930) ­ caduta dei corsi azionari della produzione e dei prezzi ­ aumento disoccupazione ­ ritiro di depositi delle grandi banche ↓ Stato interviene per evitare il crollo sistema e salvare patrimonio industriale ­ IMI 1931 → sostituto delle banche universali ­ IRI 1933 → acquisisce controllo banche => imprese industriali (~40% spa italiane) → riordino e privatizzazione → privatizzazione impossibile → 1937 ente permanente 8 Struttura IRI controlla almeno 51% holding settore imprese partecipate NON differiscono giuridicamente dalle imprese private. Holding di settore: STET (1934) ­­> telecomunicazioni FINMARE (1936) ­­> settore armatoriale FINSIDER (1937) ­­> siderurgia 9 Ideatore e plenipotenziario del governo per operazione IRI → Alberto Beneduce Come Nitti è convinto della necessità di industrializzazione rapida ­ superamento arretratezza ­ modernizzazione del Paese ­ soluzione della “Questione nazionale” → divario Nord­Sud Problema è finanziare industria → raccogliere e incanalare risparmio privato diffuso → speciali enti pubblici (Crediop, 1919; Icipu, 1924) Logica di Beneduce: → stato come proprietario indirizza lo sviluppo (NON lo dirige) → imprese vengono gestite da managers con criteri privatistici (competitività, efficienza economica) → riorganizzazione dei gruppi societari con logica settoriale (NO conglomerate) 10 Situazione immediato dopoguerra Industria distruzioni = 1/10 del valore K 1938, con differenze geografiche rilevanti → “Triangolo industriale” meno colpito dei centri della industria pesante meridionali (cantieristica, siderurgia) → metallurgia = perdita impianto Cornigliano e semi­distruzione di Bagnoli → settore aeronautico scompare (divieto di costruire aerei fino ai primi anni '50) Agricoltura settore forse + colpito → Emilia; Lazio, Toscana, Veneto, Abruzzo e Marche (buona parte del patrimonio arboreo e zootecnico perduto) Trasporti e comunicazioni ­ marina mercantile ridotta a 1/6 ­ parco autocarri ridotto a ½ ­ linee ferrovie interrotte: tra 33% e 50% dei binari, ponti e linee aeree distrutte ­ molte strade impraticabili Inoltre → reddito pro­capite dimezzato, razione alimentare diminuita di 1/3 11 Problemi ­ emergenza alimentare ­ inflazione e disoccupazione ­ riconversione industriale ­ ricostruzione (abitazioni, infrastrutture) ­ importazioni più urgenti ed emergenza alimentare → aiuti americani (UNRRA) ­ primi provvedimenti governo 1946­47 → Tesoro concede anticipazioni a IRI → FIM = Fondo per Industria Meccanica → garanzia prestito Export­Import Bank → riconversione industria ($ 100 mln) Prevale però orientamento liberista (no politiche di piano → Europa) Svolta si ha con → politica monetaria deflattiva → partecipazione al Piano Marshall 12 IV Governo De Gasperi (DC, PLI, PRI, PSLI) maggio 1947 → negozia partecipazione italiana a ERP → Einaudi ministro del Bilancio (4 giugno) e inizia politica monetaria deflattiva TUS da 4 → 5,5% ed aumento delle riserve bancarie Italia prepara un “piano” a lungo termine da presentare a OECE e ECA (estate 47­ estate 48) ↓ “Piano quadriennale di sviluppo dell'economia italiana” → Centro studi e piani tecnico­economici dell'IRI (Pasquale Saraceno) ­ forzare investimenti produttivi (infrastrutture, beni capitali) → comprimere costi, aumentare esportazioni → riequilibrio duraturo bilancia pagamenti → capacità di fronteggiare concorrenza internazionale ­ implica: → compressione consumi → rifiuto manovre di sostegno domanda (keynesiane)(*) → industrializzazione tappe forzate (*) problema è offerta (insufficiente dotazione di capitale) 13 Fondi ERP destinati a Italia circa $ 1,47 mld (11% totale) ­ circa 60% a metalmeccanica, energia, trasporti e telecomunicazioni ­ solo il 29% per agricoltura Industria meccanica→ considerata settore portante ­ ottiene metà prestito EXIMBANK → $ 50 mln ­ 23% prestiti agevolati IMI­ERP (fondi contropartita) Energia ­ da USA importazioni di macchinari per impianti termoelettrici ­ costruzione nuovi impianti idroelettrici → produzione energia elettrica raddoppia nel 1952 rispetto 1938 → nuove raffinerie: quadruplica capacità tra 1938 e 1952 14 Boom economico precondizioni ­ abbattimento dell'inflazione → cambi stabili ­ stabilizzazione cambio $ → riequilibrio bilancia pagamenti e avvio accumulazione riserve ciò rende possibile: ­ stabilità in accumulazione K (non distorta da forti mutamenti dei prezzi relativi) ­ liberalizzazione commercio estero (La Malfa 1951, CECA 1951) Banca d'Italia (Menichella) promuove qs politica di stabilità e di apertura internazionale che favorisce accumulazione K industriale Domanda interna traina la crescita 1951­57 → componente principale è accumulazione K ­ investimenti in costruzioni (+13,5%) → edilizia popolare (Piano Fanfani 1949) → opere pubbliche (Cassa Mezzogiorno 1950, riforma agraria) ­ investimenti in impianti e macchinari (+6%) 15 Parte importante di qs investimenti è di origine pubblica ↓ Industria di base (pubblica) viene potenziata → input per settori a valle a costi internazionali (sostituzione importazioni) → esempio Piano Sinigaglia Apertura internazionale → importanti effetti su offerta → rapido adeguamento tecnologie adottate all’estero → elevati incrementi produttività → produzione beni consumo richiesti in paesi a reddito più alto (auto, elettrodomestici) ↓ si affermano via via: ­ aree di sviluppo occupazione ­ crescita redditi ↓ progressiva affermazione modelli di spesa prevalenti in paesi più avanzati 16 1958­1963 → rilevanza D estera 1957 Mercato comune europeo → forte riduzione del protezionismo, impennata interscambio commerciale → export italiano ­­> paesi MEC = 20,7% (1953) → 40% (1966) → per la maggior parte si tratta di prodotti industriali finiti (1961→ rappresentano 60% dell'export) settori principali: auto, metallurgia, fibre tessili e artificiali, prodotti derivati da petrolchimica Incremento degli investimenti molto elevato ­ 1958­63 → tasso medio annuo 22,6% sul PIL ­ soprattutto investimenti industriali privati → metallurgia = 32% → meccanica = 21% A boom investimenti segue quello dei consumi privati 1963 incremento 10%(aumento retribuzioni), con esplosione della spesa in beni di consumo durevole (mezzi di trasporto +30% medio annuo) 17 Protagonisti boom economico grande impresa pubblica → “formula Beneduce” → separazione proprietà­controllo → modernizzazione, settori di base (metallurgia, energia, chimica, meccanica) → “oneri impropri” (anni '60) privata → innovazione tecnologica e organizzativa (meccanica, chimica, gomma) → mass production piccola impresa consumi nuovi, meccanizzazione, innovazione distribuzione e marketing ­ elettrodomestici ­ abbigliamento, calzature, arredamento ­ alimentare → da dimensione semi­artigianale a medio o grandi imprese in 20 anni → organizzazione distrettuale, flessibilità 18 Le nuove potenze europee XVII s. Inizia affermazione stati-nazione --> processo di unificazione politica ed economica - trasferire funzioni al centro sottraendole a poteri locali - centralizzazione poteri amministrazione centralizzata, burocrazia difesa del territorio anche nel senso di autosufficienza in guerra => estensione territoriale e dei possedimenti oltremare Tutto ciò costa, quindi: - sistema fiscale organizzato ed efficiente - nuove entrate - interesse per economia --> maggior ricchezza sudditi = maggior gettito fiscale Tre esempi importanti: Olanda, Francia, Inghilterra si affermano come potenze europee ciascuna con proprie forme di - amministrazione pubblica - rappresentanza interessi - intervento stato in economia diverse da quelle viste sin qui 1 Paesi Bassi XV-XVI s. Fiandre comprendono attuali B, NL, Lussemburgo sottoposte corona spagnola metà XVI s. parte N del paese aderisce a Riforma Protestante guerre religione con Spagna – Carlo V - Filippo II da 1558 tenta abolizione autonomie cittadine e persecuzione protestanti --> rivolta 1568 in forza della “clausola di ribellione” 1579 Unione di Utrecht = patto tra 7 province N => Province Unite = NL 1581 dichiarazione indipendenza P.U. = de facto Paesi Bassi divisi - Sud rimane spagnolo e cattolico (Belgio) - N indipendente e protestante (NL) Guerra con Spagna continua fino a tregua 1609 e successivo formale riconoscimento Repubblica olandese solo nel 1648 2 Repubblica delle Province Unite 3 Paesi Bassi sono repubblica oligarchica - Stati Generali = politica estera della Repubblica - Stati provinciali - consigli cittadini = gestione affari interni/locali Governo nazionale fondato su Stati Generali deliberano ad unanimità, 1 provincia = 1 voto - città + influenti dominano consigli provinciali - consigli cittadini (20-40 persone) = espressione oligarchia borghese “Reggenti” inizialmente cittadini + facoltosi (mercanti) o nobiltà provinciale e ricchi agricoltori metà XVII --> ricchi rentiers proprietari terrieri, possessori titoli di stato 4 Supremazia commerciale Già potenza commerciale inizio ‘600, crescono fino almeno metà secolo traffici collegano porti olandesi con porti di Mare del Nord, Baltico, Golfo Biscaglia, Mediterraneo => commercio NL = 3/4 totale - Baltico --> cereali, legname, attrezzature navali --> Europa O, Mediterraneo - Europa S,O --> vino, sale Olanda --> manufatti (specie tessili), aringhe --> Baltico pesca lavorazione e commercio aringhe molto importante - ¼ popolaz. dipende da qs attività NB aringa conservata sostituisce carne per europei Olandesi trovano sistema per lavorare pesce in mare = pesca prolungata - abbattimento costi - aumento produzione - consegna diretta da peschereccio a mercato finale 5 Già visto che agricoltura molto avanzata specializzata in prodotti alto valore aggiunto - carni, burro, formaggio, piante industriali --> export in Europa Cantieristica all’avanguardia navi e imbarcazioni di vario genere migliori di quelle concorrenti (E, F, UK) stazza maggiore costi produzione inferiori costi di gestione inferiori Specializzazione NL = trasformazione, riesportazione - import materie prime/semilavorati --> legname, canapa, lana grezza - lavorazione - esportazione prodotti finiti + alto VA --> mercantili e pescherecci, cordame e vele, pannilana Fattore che facilita qs. sviluppo manifatturiero-commerciale NL --> immigrazione minoranza religiose da altri paesi/regioni Protestanti da B (XVI), ebrei da E e P (da XV-XVI s.), ugonotti da F (da 1685) - spesso maestri artigiani, mercanti 6 Anversa Importante centro di traffico già nel XIV e XV s. (supera Bruges) XVI s. emporio, centro commerciale e finanziario di importanza europea - politica di Filippo II - ribellione e indipendenza P.U. - guerra degli 80 anni (1565-1648) decadenza di Anversa sia in attività commerciali e finanziarie, sia come porto blocco da parte olandesi emigrazione mercanti, banchieri protestanti, ebrei --> trasferimento know how, K ciò favorisce Amsterdam Amsterdam XVII s. - emporio europeo - centro finanziario e mercantile principale piazza finanziaria europea 7 Economia olandese libera da vincoli istituzionali - governo centrale debole --> federazione di città - corporazioni scarsa importanza non molto diffuse molto meno potenti che altrove - Mare liberum (Huis van Groot, 1609) no controllo sui mari da parte delle potenze europee - città generalmente si fondano su libero scambio no dazi --> tariffe solo per ragioni fiscali, non protettive commercio oro e argento completamente libero Eccezioni - pesca d’altura delle aringhe = 5 città monopolio legale (Consiglio della pesca) - compagnie commerciali altri paesi commercio coloniale --> monopolio stato NL delega a società per azioni private - commercio con colonie - funzioni e poteri statali nelle colonie 8 Compagnia Olandese delle Indie Orientali V.O.C. = Vereenigde Oostindische Compagnie, 1602 - Deriva da fusione 8 compagnie preesistenti già attive nel commercio con Asia - Ottiene monopolio commercio con Asia da Stati Generali Struttura VOC - K da 6 “camere”, quote variabili (Amsterdam ctrl metà K) - partecipazioni K divise in azioni, offerte poi al pubblico - per prima volta partecipazione è stabile non dura solo il tempo di 1 “affare” bensì un certo n. di anni = 10 - azioni al portatore --> sviluppo mercato secondario titoli NB 1612 VOC diventa società permanente 9 Colonialismo olandese Fondato su azione delle Compagnie commerciali - monopolio traffici - funzioni governo VOC stabilisce basi commerciali --> ctrl economie locali - ctrl su produzione spezie = evitare sovrapproduzione - no ctrl diretto su territori = alleanze potentati locali - gestione flessibile = autonomia agenti max profitto, min costo Navi sempre cariche – a differenza portoghesi --> manufatti europei (NL o altri) --> pagare import coloniali 1621 Compagnia olandese Indie Occidentali --> modello diverso - colonie radicate Brasile, Guyana, Antille e Nuova Olanda (Hudson) 10 La finanza Borsa di Amsterdam - maggior mercato NL --> mercanti, banchieri, intermediari - tratta merci, metalli preziosi, titoli - sistema di regole precise e condivise trasparenza trattazioni alta liquidità diffusione accesso a investimento - strumenti finanziari molto moderni titoli di credito = cambiale, moneta non metallica titoli di stato azioni delle compagnie assicurazioni, contratti a termine fondi comuni di investimento 1609 Amsterdamsche Wisselbank = Banca di Amsterdam - banca pubblica --> fondata con egida città - banca di cambio NON di emissione e sconto depositare e trasferire fondi non emette banconote non presta denaro a mercanti --> sconto cambiali Fornisce mezzi di pagamento, ma non crea moneta 11 Secolo d’oro olandese Paesi Bassi nel XVII s. --> economia molto dinamica, prima potenza economica europea Riassumendo: fattori che spiegano qs. sviluppo - apertura ai commerci, mercantilizzazione progressi in agricoltura e industria controllo traffici europei --> innovazione tecnologica --> sfruttamento energia - istituzioni “liberali”, tolleranza religiosa - nuove istituzioni economiche società per azioni sviluppo strumenti e mercati finanziari 12 Francia Regno retto da monarchia assoluta centralizzazione potere stato da fine guerra 100 anni (metà XV s.) XVI s. Francia coinvolta in lunga serie di conflitti, espansione territoriale - contro Asburgo = Impero tedesco e spagnoli - guerre civili e religiose in seguito a Riforma --> aumento tassazione --> indebitamento costante della corona casi di bancarotta (parziale o totale) XVI s. = difficoltà ottenere nuovi prestiti --> vendita uffici = funzioni giudiziarie, amministrative, fiscali conseguenze - aumento entrate breve periodo - molti nuovi uffici senza funzioni o moltiplicazione uffici - inefficienza/corruzione funzionari - ampliamento nobiltà = esenzioni da certe tasse --> diminuzione base imponibile 13 Nonostante creazione nuovi funzionari, necessario affidare gran parte esazione imposte in appalto a privati Esattori (ricchi finanzieri) - pagano somma stabilta a stato - privilegio esigere particolari tasse aides --> imposte su consumi gabelle --> imposta (fissa) su monopoli (sale, polvere sparo ecc.) dazi e pedaggi su merci in transito (interni ed esterni) effetto = aumento pressione fiscale per popolazione, gettito limitato Tentativi di riforma sistema fiscale soprattutto da Colbert in avanti, ma risultati non sempre soddisfacenti 14 XVI-XVII s. Processo costruzione stato-nazione - centralizzazione potere regio - “politica di potenza” - nazionalismo economico si fa dunque strada idea --> necessità autosufficienza economica --> favorire economia e produzione nazionale a scapito di quella estera - stato promotore di iniziative economiche --> rafforzare apparato produttivo - attivo bilancia commerciale --> export > import - sviluppare produzione e commercio nazionale - favorire produzioni export - scoraggiare import --> dazi qs. tipo di politica economica è nota come mercantilismo 15 J.-B. Colbert (1619-1683) protagonista nel XVII di politica economica mercantilista francese e tentativo di riordino sistema fiscale e di finanza pubblica Ministro delle finanze di Luigi XIV Obiettivi: - risanare finanze del regno - promuovere produzione manifatturiera e commercio; espansione coloniale Risanamento finanze - abroga un terzo debito della corona --> bancarotta - istituzione Chambre de Justice rompere reti clientele di finanzieri che speculano su debito corona multe, riduzione arbitraria tassi su prestiti ... - riorganizzazione esazione imposte fondiarie evitare frodi, appropriazioni indebite ecc. da parte di funzionari - prima riforma --> esattori 25% totale imposta - dopo riforma --> esattori <4% totale imposta => riduzione 20% carico fiscale in -10 anni 16 - epurazione periodica dei registri di nobiltà allargamento base imponibile Intervento pubblico diretto su economia Colbert dapprima promuove grande indagine su stato economico F - generale ritardo soprattutto verso NL - debolezza flotta - sistema incentivi da esenzioni fiscali a privative prestiti agevolati su commesse pubbliche premi in denaro onorificenze - manifatture reali alta qualità, beni di lusso poi produzioni “strategiche” - protezionismo alti dazi doganali - persegue politica di espansione coloniale --> compagnie monopolistiche favorire commercio francese sottrarre quote ad altre potenze - sono emanazione stato, non libera iniziativa investimento privati scarso 17 Sistema di incentivi e controlli basato su riorganizzazione amministrativa e burocratica --> rete di ispettori e intendenti Intendenti - presenti in ogni provincia, reclutati localmente - agenti periferici governo centrale, ampi poteri - rete informativa centro <--> periferia (realizzano enquête) sorta di precursori dei prefetti - rendono possibile attuazione immediata decisioni governo - portano al centro istanze periferiche Consiglio di Stato - organo supremo giustizia amministrativa --> controversie contribuenti-esattori Ordonnance de Commerce 1673 --> codifica diritto commerciale Qs istituzioni anticipano riforme amministrative degli stati europei burocrazia impersonale e imparziale slegata da poteri locali 18 Tuttavia su medio lungo periodo - riforme sistema fiscale limitate Colbert non riesce a intaccare: sistema appalti su altre imposte dazi interni --> necessità finanziarie corona + lobby interessi aristocratici, esattori In sostanza sistema fiscale troppo oneroso instabile - dirigismo in economia spegne libera iniziativa danneggia sviluppo capacità imprenditoriale - protezionismo colpisce negativamente sviluppo centri commerciali + dinamici Rouen, Saint-Malo, Nantes 19 Inghilterra XVII s. è periodo travagliato per paese - lotte religiose tra cattolici, anglicani, puritani - 1625-49 Carlo I tenta governare senza parlamento esigere imposte senza approvazione parlamentare persecuzione puritani 1642-1648 guerra civile tra corona e parlamento Cromwell guida esercito puritano, sconfigge Carlo I 1649-60 Repubblica degenera poi in dittatura di Cromwell (Lord Protettore, 1653) 1660-1688 Restaurazione degli Stuart - sperperi e trucchi finanziari di Carlo II e Giacomo II - timore riaccendersi lotte religiose --> 1688 Glorious Revolution Parlamento destituisce Stuart --> trono a William of Orange e figlia Mary Nasce monarchia costituzionale 20 anni 1690 --> innovazioni istituzionali Declaration of Right -> Bill of Rights 1689 - giustizia sottratta ctrl re - tasse solo con approvazione parlamento - no esercito in tempo di pace - nessuna interferenza re in elezione parlamentari - immunità parlamentare 1693 controllo parlamentare su finanza pubblica - bilancio stato separato da quello della corona - debito pubblico nazionale 1694 Banca d’Inghilterra - società per azioni, responsabilità limitata - banca di emissione banconote - cassiere del governo --> privilegi esclusivi per - prestito Lg 1,2 mln a corona - crediti vari + creazione debito pubblico nazionale (1696) --> sviluppo mercato dei titoli 21 Serie di innovazioni politico-istituzionali --> fine assolutismo - monarchia costituzionale - limitazione potere regio - aumento prerogative parlamento Importante anche per economia --> attività economica non + sottoposta arbitrio sovrano assoluto Economia inglese XVI-XVII s. cresce nonostante crisi politica - ‘500 UK diventa esportatore manufatti --> new draperies - cresce industria siderurgica - modernizzazione agricoltura, enclosures - XVII s. commercio (internaz.) traina economia Grande sviluppo marina da metà XVII s. - tonnellaggio quasi triplica --> da 90 a 260mila già importante, a fine XVII s. supera marina olandese 22 Espansione coloniale XVI s. guerra “di corsa” contro Spagna pirateria rotte atlantiche XVI-XVII Inghilterra usa compagnie commerciali come NL - privilegi commerciali su certe aree - monopolio commercio certi prodotti da ‘500 - tentativi di insediamento in N America - colonie nelle isole caraibiche successi di insediamento da inizio ‘600 piantagioni zucchero piantagioni tabacco, cotone, riso contrabbando e pirateria a spese spagnoli e portoghesi tratta degli schiavi pellicce in seguito anche derrate alimentari 23 New England crescita popolazione molto sostenuta 1620-30 primi insediamenti 1700 = 250mila ab. 1775 = 2 mln Tipo di colonialismo/colonizzazione differente da E, NL - emigrazione agricoltori e commercianti - emigrazione per motivi religiosi cattolici --> Maryland, 1634 puritani --> Massachusetts, 1620 congregazionalisti --> Connecticut, 1639 --> import manufatti da madrepatria East India Company, 1600 come già fatto olandesi --> mina predominio portoghese in India - monopolio del commercio inglese in oriente - spezie, tè, coloranti - poi cotone - progressivamente = autorità politica che governa India britannica 24 Mercantilismo inglese come NL --> sviluppo commercio attraverso compagnie tentativo di sottrarre quote di mercato alle altre potenze - Spagna, Portogallo - soprattutto NL Leggi sulla navigazione --> Navigation Acts (XVII s) 1651 - strappare NL quasi monopolio trasporto marittimo e pesca in acque UK --> interdizione a navi straniere dei porti inglesi provoca guerra con NL Navigation Act 1660 e Staple Act 1663 --> disposizioni + rigide Obiettivi - proteggere marina mercantile e flotta da pesca - monopolio su commercio con colonie - proteggere cantieristica (--> scarsissimi risultati) 25 Stabiliscono - tutte merci importate in UK trasportate su navi UK o del paese di provenienza navi britanniche = proprietario, capitano, ¾ ciurma, britannici - navi di sola costruzione inglese - import pesce e commercio costiero esclusiva a navi inglesi - commercio con colonie --> naviglio britannico Inoltre - import colonie di prodotti industriali esteri - export prodotti coloniali in paesi esteri --> scalo in porti inglesi = scarico, ispezione, tassa, ricarico e spedizione aumenta costo per coloni Obiettivo è soprattutto danneggiare olandesi --> mantengono primato metà ‘700 altri obiettivi crescita marina mercantile e commercio marittimo UK 26 Altro esempio di intervento normativo su economia mantenimento monopoli metà XVII s. EIC importa calicò --> danneggia industria laniera 1701 Calico Act (lanieri) --> divieto import calicò --> nasce industria inglese stampaggio cotoni 1721 nuovo Calico Act rafforza divieti qs. favorisce: nascita industria inglese del cotone --> import cotone grezzo fallimento industria indiana --> import tessili inglesi 27 La moneta La moneta è qualunque merce che svolge le seguenti funzioni: - intermediaria negli scambi (alternativa al baratto); - mezzo di pagamento (potere liberatorio illimitato); - misura dei valore (espresso in termini di prezzo); - riserva di valore (permette di separare atto di vendita e atto di acquisto nel tempo e nello spazio). Numerose merci sono servite come moneta nelle società umane (sale, bestiame, conchiglie, ecc.) Si sono preferito poi alcuni metalli (oro, argento, rame, bronzo e altre leghe) poiché alterabili o conservabili nel tempo, oppure capaci di racchiudere in poco peso grande valore. Nei sistemi monetari a base metallica le monete sono pezzi di metallo di cui lo stato garantisce contenuto e peso. a) moneta effettiva: insieme delle monete metalliche e/o cartacee circolante = stock monetario b) moneta di conto: è l’unità di base di misura dei prezzi (lira, dollaro, euro, ecc.) in cui tutte le altre monete sono convertibili. Nei sistemi monetari metallici è una moneta “immaginaria” c) parità monetaria: è la quantità di metallo monetato a cui corrisponde il valore di una unità di conto (cioè il legame fra moneta effettiva e moneta di conto). Esempio: al Genovino d’oro del 1341 [moneta effettiva] di 3,567 grammi è attribuito il valore di 1 lira e 5 soldi [moneta di conto], da cui 1 £ = 2,854 gr. oro. Il sistema monetario adottato da Carlo Magno nel IX secolo era un sistema a base argentea e prevedeva che la Zecca da ogni libbra (pound) di argento dovesse coniare 240 denari. Era dunque fissata una parità monetaria: 1 denaro = 1/240 di libbra. 16 La libbra o lira come unità di conto si divideva in 20 soldi, ossia: 1 lira = 20 soldi = 240 denari Questo sarebbe rimasto per secoli il sistema di misura dei valori. Le monete effettive A seconda dell’autorità che coniava le monete (re, principi, cittàstato) circolavano altrettante lire (£) cioè unità monetarie, distinte in base al tipo e quantità di denari che se ne ricavava: lire di bolognini, di genovini, di tornesi, di sterlini, ecc. Le necessità degli scambi portarono ad usare leghe di rame e argento per ottenere dalla libbra un maggior numero di denari (monete di biglione) Moneta grossa e moneta piccola Le esigenze dei mercanti di effettuare grossi pagamenti portarono alla formazione di due sistemi monetari paralleli: La moneta piccola (denari, soldi di rame e biglione) serviva ai piccoli scambi in città e in campagna; La moneta grossa (scudi, ducati d’argento, grossi, sesini, ecc.) poteva impiegarsi in grossi pagamenti o trasferimenti di denaro da paese a paese. La moneta d’oro Nell’alto medioevo l’oro aveva continuato a circolare nell’area mediterranea grazie all’impero bizantino (bisante d’oro) e all’espansione araba (dinar arabo). Dopo la fase carolingia (sistema monetario argenteo), i grandi mercanti sentirono la necessità di monete ad alto contenuto di valore e di strumenti creditizi. Attorno alla metà del 1200 si coniarono in Italia le prime monete d’oro: il fiorino, il genovino d’oro e il ducato d’oro veneziano (o zecchino). Le monete d’argento non scompaiono (bimetallismo). 17 A partire dalla metà del XIII secolo si diffonde l'uso della moneta in tutti i campi della vita economica. È un processo: graduale; che avviene con modalità diverse da luogo a luogo; è ritardato anche dall’insufficienza di metalli monetabili. Fino a metà ’400 la quantità di metalli disponibili per la coniazione è scarsa. Dopo i metalli disponibili aumentano grazie: - al ritrovamento di nuovi giacimenti (es: oro del Senegal e della Guinea); - alla messa a punto di tecniche che permettono di aumentare le rese (uso della polvere da sparo, amalgama con il mercurio); L’incremento diventerà significativo nel ’500 grazie allo sfruttamento dei giacimenti americani, tanto che si è parlato di rivoluzione dei prezzi. Teoria sviluppatasi negli anni ’30 del XX secolo, in conseguenza degli studi dello statunitense Hamilton. Importazioni argento: 1530-1580 piuttosto scarse 1582-1630 oltre 11.000 tonnellate (e solo 76 d’oro) Il massiccio arrivo di argento determina un incremento dei prezzi interni che in Spagna è di 1 a 4 (1550-1615), in Francia 1 a 3 e a Firenze 1 a 2. Questo per effetto dell’equazione di FISHER. MV=PQ 18 Ovvero l’arrivo dei metalli preziosi (soprattutto argento) avrebbe provocato una perdita di valore della moneta metallica rispetto ai prodotti presenti sul mercato. Principali critiche al concetto di rivoluzione dei prezzi: 1) è una rivoluzione modesta (crescita di ~ 2% su base annua); 2) gli arrivi di metalli preziosi non hanno seguito in realtà il trend ricostruito da Hamilton, che non solo sottovaluta il ruolo delle miniere minori (ha studiato solo Potosì, ma non Zacatecas e Guanajuato), di contrabbando, pirateria e arrivi in altri paesi europei diversi dalla Spagna; 3) nel ’600 in realtà non si riduce l’afflusso di argento in Europa; 4) è stato in maggior misura l'incremento demografico iniziato nella seconda metà del ’400 a provocare la crescita dei prezzi; 5) le teorie monetarie sopravvalutano il ruolo della moneta e dei prezzi nelle economie preindustriali (sono diffusi autoconsumo e scambi al di fuori del mercato). La moneta cartacea Antenati: biglietti di credito rilasciati da banchi pubblici (es.: S. Giorgio), sono nominativi, trasferibili mediante girata e pagabili a vista in moneta metallica. Dopo un episodio svedese (banca Palmstruck 1663), che ha puramente valore storico (dovuto alla scomodità d’uso delle monete metalliche e non alla necessità di mezzi di scambio supplementari), nel 1694 la Banca d’Inghilterra emette moneta cartacea pagabile in moneta metallica. Le banconote non sono a taglio fisso, ma sono emesse per l’importo richiesto dal cliente. 19 L’avvento del gold standard Con il grande sviluppo del commercio internazionale nel secolo XIX il sistema che si affermò fu il gold standard (l’unità di conto equivale ad un certo peso d’oro), adottato dall’Inghilterra sin dal 1717. L’unità di conto, la sterlina d’oro (sovrana), fu resa equivalente a 113,0016 grani di oro fino. A questo valore dovevano riferirsi le banconote in sterline, che pertanto erano convertibili in oro alla presentazione Le regole del Gold Standard Il parlamento inglese stabilì con legge i principi di funzionamento del regime aureo: 1) La zecca reale doveva comprare e vendere oro in quantità illimitate a prezzo fisso. 2) La Banca d’Inghilterra era tenuta a convertire a richiesta banconote e titoli di deposito in oro. 3) Nessuna restrizione poteva essere imposta sulla importazione o esportazione dell’oro. 4) La quantità d’oro posseduta dalla Banca d’Inghilterra definiva la quantità di titoli di credito (es: banconote) che essa poteva emettere. 20 Scambi e commerci Diversi livelli di scambio ⇒ autoconsumo (assenza di scambio) ⇒ mercato locale ⇒ traffici a media e lunga distanza ⇒ le fiere Ostacoli allo sviluppo del commercio ⇒ cattivo stato delle vie di comunicazione terrestri ⇒ limiti dovuti ai mezzi di trasporto disponibili I trasporti sono dunque lenti, faticosi e costosi. Si trasportano quindi su lunghe distanze soprattutto generi di prima necessità (es. prodotti alimentari) dei quali non si può fare a meno o merci di alto valore (il cui trasporto è comunque conveniente). Prodotti scambiati ⇒ beni di sussistenza (cerali, bestiame) ⇒ materie prime (es.: fibre tessili, materie tintorie) ⇒ manufatti ⇒ spezie e prodotti di lusso. 21 Scambi tra Europa e America (XVI secolo) INTRODUZIONE DI NUOVE SPECIE Europa Vite Caffè Agrumi Frumento Suini Ovini Equini Canna da zucchero America Tabacco Fagioli (alcune specie) Cacao Mais Pomodoro Patata Peperoncino Tacchini domestici ESPORTAZIONI DI MERCI E MATERIE PRIME Europa America Argento e oro Caffè Canna da zucchero Cotone Cacao Tabacco Manufatti industriali Prodotti tessili Principali flussi commerciali mondiali (secoli XVI-XVII) America Europa Argento Oro Caffè Asia orientale Spezie Argento Tabacco Porcellane Tè Seta Canna da Zucchero Manufatti Prodotti tessili Cotone industriali Lacca Oro Africa centrale Cacao Schiavi 22 per parlare di prima rivoluzione industriale bisogna riprendere LA TEORIA DI ROSTOW. I cinque stadi della teoria di Rostow. I: società tradizionale--> ovvero forte vincolo che ostacola la crescita sono le risorse alimentari che non riescono a sostenere un aumento della popolazione oltre un certo limite. II: delle precondizioni--> si iniziano a verificare tutta una serie di cambiamenti che favoriranno l'avvio del processo di industrializzazione: rivoluzione agraria passaggio da rotazione biennale a triennale nuove sementi nuovi tipi di prodotti che hanno resa più elevata e ha una immediata conseguenza che è la rivoluzione demografica (cresce ad un tasso di crescita mai visto prima ed è importante perché vuol dire più manodopera e aumento della domanda di beni quindi si amplia il mercato) cioè le risorse alimentari non sono più un vincolo (vedi enclosures in Inghilterra mettere a coltura terre fino a quel momento improduttive e ulteriore spinta sull'agricoltura) e meno persone producono di più allora si libera la forza lavoro e così altri possono andare a lavorare nelle fabbriche si avvia questo processo di organizzazione di lavoro che continua fino ad ora cioè spostamento della forza lavoro pochi producono per tanti e quelli che si liberano possono lavorare in altri settori, prime industrie; rivoluzione dei trasporti rapida efficiente e a basso costo deve essere la collocazione dei prodotti sul mercato (nella metà del 700 si costruiscono canali che mettono in relazione fiumi, 1830 parliamo di vapore e quindi di ferrovie come elemento che accompagna la fase della prima rivoluzione industriale, prima spostare merci per lunghe distanze costava molto quindi ora si possono trasportare anche cereali, se i trasporti diventano più efficaci ed economici si liberano risorse, quello che risparmio rispetto a prima posso impiegarlo per qualcos'altro, ferrovia vuol dire impiego del carbone, rotaie, locomotive e vagoni quindi è un circolo (le industrie richiedono le ferrovie per materie prime e prodotti e le ferrovie richiedono industrie); rivoluzione commerciale aumento commerci servono per creare capitali da investire nelle industrie, l'Inghilterra si sviluppa per prima anche grazie ai capitali creati dal commercio con le colonie, sviluppo del credito quindi aumentano le necessità di capitali e aumentano le dimensioni delle imprese quindi le imprese non si basano più sull'autofinanziamento ma ci sono banche che prestano capitali . III: decollo industriale, take off--> processo di accelerazione economica spontaneo o indotto che in 20 30 anni trasforma l'economia e la porta stabilmente ad un livello produttivo più elevato. Vuol dire che secondo Rostow questo cambiamento è molto rapido 20 30 anni così veloce secondo molti studiosi non lo è stato ma l'elemento importante è che quando si ha questa fase di crescita la produzione si assesta su un livello più elevato e non torna più indietro anzi cresce sempre di più e questo grazie alle innovazioni tecnologiche, grazie a quelle precondizioni di prima. Per ogni paese mette delle date del take off 1750/1770 in Inghilterra 1890/1914 in Italia tasso di investimenti rapportato alla produzione nazionale quando raggiungono il 10 % si parla di take off. Cosa succede durante il take off? si sviluppano i settori di base ovvero i settori trainanti: estrazione di carbone, industria metallurgica (ferro e ghisa), industria tessile (cotone che è prodotto nuovo per l'epoca); man mano si vedrà la forza lavoro che si sposta verso questi settori nascono imprese leader in questi settori e pian piano nasceranno anche imprese correlate a queste (industria meccanica per produrre macchinari per industria tessile poi settore dei lubrificanti). IV: maturità--> ulteriore aumento dei tassi di investimento dal 10 al 20% perché si devono sviluppare anche gli altri settori mentre gli investimenti inizieranno a rallentare nei settori trainanti cioè alcuni settori saranno ormai maturi, alla fine di questa fase gli investimenti man mano iniziano a diminuire. V: età dei consumi di massa--> la domanda aumenta fortemente aumentano i consumi e le imprese si trovano con la necessità di fare un nuovo tipo di investimenti tali da standardizzare la loro produzione e poter usufruire delle economie di scala. Standardizzare la produzione: produrre beni tutti uguali più velocemente e a costi inferiori adottando la catena di montaggio (modello di industrializzazione americano american sistem of manifacturing) che crea tutto un altro mercato cioè il mercato dei pezzi di ricambio visto che i prodotti sono tutti uguali allora mi si rompe un pezzo e lo cambio. Prima anche se era prodotto dalle macchine il prodotto era unico e non c'era la catena di montaggio quindi non si può assolutamente applicare alla rivoluzione inglese. LA TEORIA DI ALEXANDER GERSCHENKRON (seconda rivoluzione industriale): è uno dei primi che critica Rostow perché dice che è inadeguato per descrivere il processo di industrializzazione dei late comers o second comers cioè a chi arriva dopo mentre chi arriva primo più o meno questo modello può essere applicato. Lui conosce bene i paesi dell'est e questi arrivano dopo, lui è russo. Crea un modello: Primo concetto: vantaggi dell'arretratezza --> i paesi che si industrializzano così tardi si industrializzano molto più velocemente più è arretrato più si industrializza velocemente perché può usufruire di questi vantaggi: può sfruttare la tecnologia altrui quindi non si deve inventare nulla. Inoltre quello che si è sviluppato prima di lui avrà anche i capitali e andranno ad investire in quel paese, non avrà bisogno dei prerequisiti che abbiamo detto prima cioè spesso è poco rilevante la rivoluzione agraria e demografica, i settori trainanti saranno altri costruzione di grandi industrie elettriche chimiche e siderurgiche quindi presenza di grandi complessi industriali, non si lancia in produzione di beni di consumo perché i redditi nel paese sono bassi perché è arretrato iniziano a produrre prima beni strumentali macchinari acciaio per creare le infrastrutture di questi paesi si investe nell'edilizia nelle ferrovie. Secondo concetto: cosa fa si che tutto ciò accada? Interventi dei fattori sostitutivi cioè ci vuole un qualcosa di esterno al normale andamento dell'economia che faccia da stimolo per l'avvio dell'industrializzazione: sono due--> lo stato e le banche. Lo stato capisce che non può rimanere indietro e in certi casi diventa stato imprenditore oppure garantisce la sopravvivenza di imprese nel paese grazie alle commesse pubbliche cioè lo stato gli dà la certezza di una domanda. In Russia le ferrovie saranno costruite completamente dai francesi grazie allo stato. Discorso banche: importante il caso italiano esigenza di capitali per partire che possono arrivare dall'estero e nascita della banca mista cioè che opera sia nel breve che nel medio lungo periodo e banche che hanno partecipazioni nelle grandi imprese e imprese che hanno partecipazioni nella banca quindi banche e imprese che si tengono a galla a vicenda investendo in partecipazioni (1894 1895 banca commerciale e credito italiano). RIVOLUZIONE INDUSTRIALE: definizione--> processo di cambiamento economico, tecnologico e sociale (non ne parleremo ma aumento il ruolo dell'imprenditore, più efficiente controllo dell'organizzazione del lavoro) che trasforma l'economia di un paese da società prevalentemente agricola ad una società dominata dallo sviluppo delle industrie. Andiamo nello specifico cioè nella rivoluzione inglese: perché la rivoluzione industriale è avvenuta per prima in Inghilterra? il clima politico istituzionale: da tempo il parlamento avevo assunto il controllo politico del paese a scapito della corona quindi più garanzie dal punto di vista economico cioè non si potevano immettere nuovi tributi senza l'accettazione del parlamento, garanzia della proprietà privata, tutela delle invenzioni cioè si potevano registrare i brevetti e goderne degli utili per un certo periodo di tempo quindi stimolo per innovazione, diffusione delle idee di Adam Smith. Società dinamica e lo stato era solo garante delle regole e il mercato era lasciato libero quindi grande stimolo all'attività economica, grande disponibilità di capitali accumulati con il commercio coloniale, grandi disponibilità di risorse (carbone giacimenti facilmente utilizzabili e mercato di approvvigionamento privilegiato con le colonie) prodotti collocati in Inghilterra che aveva sistema dei trasporti già molto sviluppati come navigazione di cabotaggio, strade a pedaggio, il fatto di essere un'isola la preservava dal combattere guerre sul suo territorio, e poi sbocco anche in Europa Olanda penisola scandinava i paesi vicini chiedevano i loro prodotti e in più le sue colonie americane importano molti prodotti inglesi poi le colonie diventano ex colonie (Commonwealth). Nella prima fase l'offerta di manodopera non è sufficiente perché lo spostamento di manodopera dall'agricoltura non è immediato quindi la prima spinta è verso la macchinizzazione è meglio un macchinario che sostituisce un uomo piuttosto che pagare un uomo a peso d'oro, poi non è più così grazie al grande fenomeno di urbanizzazione quindi poi diventa a basso costo e la diffusione dei macchinari quindi non sarà cosi evidente, mentre il caso americano è basato sulla carenza totale di manodopera (costa tanto la manodopera allora uso macchinari e viceversa). Quali sono le innovazioni più importanti? Si evidenziano delle strozzature in determinati processi produttivi cioè più di tanto non si riusciva a produrre di un determinato bene visto che i processi sono tanti ci sono dei blocchi e saltano fuori questi problemi quando cresce molto la domanda e allora nascono queste innovazioni per risolvere questi problemi concreti. L'innovazione risolve un problema ma questo si ripresenta in un processo più a valle quindi le innovazioni sono innovazioni a grappolo: viene immessa sul mercato un nuovo software ma tutti dicono aspettiamo un attimo che è pieno di bug quindi c'è innovazione ma poi si creano innovazioni che migliorano la prima innovazione. Comparto tessile: innovazione del cotone. perché non la lana? del cotone ne avevano molto grazie alle colonie, i macchinari rudimentali lavorano il cotone che è facile da lavorare ed è più resistente e più elastico, il cotone dà origine ad un prodotto finale più leggero e più facilmente colorabile e incontra meglio il gusto degli inglesi (calicot act 1702: provvedimento mercantilista il tessuto stampato colorato proveniente dall'india chiamato calicot incontra molto i gusti inglesi allora si vieta la sua importazione perché vogliono produrlo internamente). Iniziano a produrre ma qual e la prima strozzatura? La filatura era un tipo di attività svolta manualmente ed era molto lento rispetto alla fase successiva che è la tessitura, quindi vengono inventati i macchinari per migliorare la filatura 1769 filatoio a rulli meccanico poi spoletta volante (jenny) molto più piccolo e più pratico poi 1779 il macchinario migliore che mette insieme in due precedenti mule jenny. Quindi innovazioni nella filatura per superare le strozzature del processo produttivo. Ma poi la strozzatura si sposta più avanti cioè i telai che sembravano così efficienti non sono più adeguati alla filatura 1787 telaio meccanico. Comunque l'applicazione di questi macchinari è piuttosto lenta 1820 30 per vedere impiego massiccio. Le innovazioni riguardano anche l'altro settore importante: il carbone è estratto dalle miniere--> scavi in profondità e trovi l'acqua ma bisogna toglierla per continuare a scavare quindi 1705 pompa a vapore per estrarre l'acqua, il carbon cock era conosciuto già nelle epoche precedenti ma non si sapeva come usarlo in maniera efficiente 1709 riesce ad usare il carbon cock per scaldare e produrre la ghisa poi processo di pudellaggio 1784 procedimento che consente un migliore utilizzo del carbon cok per produrre ferro e ghisa e poi la macchina a vapore anche questa con vari passaggi e innovazioni 1769/1775 che avrà cmq la sua massima applicazione nel comparto dei trasporti (ferrovie e navi). Perché nella seconda metà del 700? Non c'erano capitali e innovazioni quindi non c'erano ancora le precondizioni necessarie. Vediamo due dati che riguardano l'Inghilterra: l'apice della crescita inglese è nella metà dell 800 2,5 % aumento PIL annuo poi continua a crescere fino all'inizio del 900 ma nel frattempo è superata dall'America e poi dalla Germania. Nell'apice produce metà della ghisa che serve al mondo intero, la produzione di carbone c'è altro dato. Quando c'è leadership così c'è stabilità nei cambi quindi effetto favorevole anche per gli altri paesi. Due parole sugli inseguitori: BELGIO--> è il primo nel continente e applica un modello di industrializzazione molto simile a quello britannico. Grandi tradizioni nel passato quindi buone disponibilità di capitali (fiandre), grandi disponibilità di carbone con giacimenti facilmente accessibili, grandi giacimenti di ferro, zinco e piombo, industria cotoniera che si sviluppa molto velocemente nella città di Gand, innovazioni che arrivano in Belgio molto velocemente nel giro di pochi anni o grazie a uomini del posto o con uomini di affari che arrivano, essendo stato sotto dominio napoleonico scambi commerciali con Francia per mercati di sbocco, lo stato belga finanzia la costruzione delle ferrovie che va di pari passo con la industrializzazione per il discorso del circolo, 1835 bank de belgique ma non è una banca centrale ma è privata e di investimento per finanziare le industrie nascenti in 4 anni contribuisce alla costituzione di 22 imprese ed è molto alimentata anche con capitali francesi, l'economia comunque rimane sempre molto collegata con il rapporto con l'estero dove colloca i suoi prodotti. Quindi i settori caratteristici sono quelli della prima rivoluzione. FRANCIA--> il modello di industrializzazione francese pur essendo di poco ritardato rispetto a quello del Belgio è un modello un po particolare. 1770 la Francia non era così diversa dall'Inghilterra che stava per industrializzarsi ma poi succede che l'Inghilterra si industrializza mentre in Francia c'è rivoluzione che frena l'industrializzazione e col blocco continentale di Napoleone. La crescita cmq si ha ma un po particolare: non si ha vera e propria rivoluzione demografica, rimane con un basso livello di industrializzazione cioè non si formano grandi città, la percentuale degli addetti all'agricoltura non scende per nulla 1913 40% nell'agricoltura ma questo non vuol dire che non nascono le industrie, nascono una miriade di piccole imprese quindi imprese di ridotte dimensioni, dotazione di risorse naturali inferiore rispetto a quella di Inghilterra e Belgio carbone un po viene importato e le miniere sono abbastanza inaccessibili perché in profondità è troppo costoso. Seconda Rivoluzione industriale Periodo → fine XIX – metà XX secolo circa Paradigma energetico-tecnologico → motore elettrico → motore a combustione interna petrolio → acciaio, elettricità, chimica, trasporti Nuovi settori Diffusione responsabilità limitata → SA, SpA Grande impresa, alta intensità di capitale 1 Acciaio - 1 Contenuto di C → ferro battuto < ACCIAIO < ghisa 3 modi di produrre acciaio: - aggiungendo C a ferro → (cementificazione, carbonizzazione) - togliendo C a ghisa → (decarbonizzazione) - fondere rottami di ferro con ≠ tenore C Proprietà acciaio: resistenza, robustezza, flessibilità → ghisa: dura ma fragile (da stoviglie a cannoni) → ferro battuto: malleabile, minor resistenza (componenti macchine, chiodi, serrature) 1° RI produzione ferro da decarbonizzazione ghisa → puddellaggio (Cort 1784), uso coke (Darby 1709) 2 Acciaio - 2 1. Cementificazione (da I millennio a.C.): cuocere ferro battuto a contatto diretto del carbone di legna, battendolo con martello 2. Acciaio al crogiolo (da 1740): forni a riverbero alimentati a coke per portare acciaio a punto di fusione → Krupp lo adopera per cannoni però sistema molto costoso: 1° RI dominata da ferro 1850 → età ferro raggiunto maturità → problema costruire macchine in acciaio a basso costo Convertitore Bessemer (1856) Impurità della ghisa → C Insufflando aria si libera C che viene usato come combustibile per fondere ghisa giusta quantità di C ottenuta 1. smettendo di insufflare aria 2. aggiungendo C Funziona solo con minerale a basso contenuto di fosforo (Svezia, Spagna) 3 Convertitore Bessemer - funzionamento a) ghisa versata in una storta ricoperta di materiale refrattario b) aria insufflata ad alta pressione dalla base provoca combustione del carbonio e delle impurità c) a fine processo l’acciaio ottenuto da fusione viene colato dal forno 4 Acciaio - 3 Forni Martin-Siemens (1865) - utilizza gas residui per scaldare combustibile e aria - carica ghisa + ferro (rottame) nelle proporzioni giuste → utilizzo combustibile di qualità inferiore + rottame = minori costi → permette miglior controllo qualitativo → evita rotture che accadono a acciaio Bessemer NON risolve problema del minerale fosforoso Gilchrist e Thomas (GB) 1878 → risolvono problema fosforo aggiungono calcare ai mattoni del rivestimento dei forni Bessemer → scorie basiche Molto importante per giacimenti di minerale in Europa (D, B) NB da scorie basiche del processo Thomas → D --> fertilizzanti al fosforo 5 Chimica - 1 Settore in cui molto rilevante ricerca scientifica pura Centro dello sviluppo è Germania → tradizione ricerca scientifica sistematica, istruzione scientifica formale e scuole tecniche (Giannetti 1997) Principali prodotti chimici → fertilizzanti e coloranti Anilina (1856 GB, Perkin cercava di produrre chinino artificiale) → è intermedio per produzione di coloranti e farmaci Alizarina, colorante sintetico scoperto da gruppo di ricerca tedesco Indaco (1880 Adolf von Bayer, perfezionato 1897) Acido solforico → nuovi processi produzione 1875 (D diventa leader) → composto base per chimica inorganica → disidratante, reagente, solvente, regolatore di pH Usato produzione di farmaceutici, coloranti, fertilizzanti, acciaio, detergenti, esplosivi, fibre sintetiche, vernici 6 Chimica - 2 Da acido solforico → D leader nella sintesi di Ammoniaca (Haber 1904) → innumerevoli usi industriali: fertilizzanti, esplosivi, sintesi di acido nitrico e bicarbonato di sodio, vernici, industria del freddo, fibre sintetiche, materie plastiche, industria cartaria, della gomma, metallurgia .... Nitrati (Bosch 1913) → fertilizzanti Necessità perfezionamento sistema Leblanc per produzione soda (bicarbonato di sodio) [→ fabbricazione del vetro, industria della carta, produzione detergenti] Solvay 1861 introduce nuovo metodo → elimina acido cloridrico → ricicla ammoniaca e biossido di carbonio 7 Elettricità Esperimenti uso elettricità → inizio '800 1808 Davy dimostra possibile utilizzo per illuminazione 1821 Faraday costruisce primo motore elettrico e poi dinamo (1832) Da anni 1840 uso principale elettricità è in telegrafia → Cooke brevetta sistema a 5 fili → Morse inventa codice omonimo → sistema a unico filo Diffusione elettricità ostacolata da problemi di coerenza tra diverse parti del sistema: produzione, trasmissione a distanza, utilizzo per illuminazione o forza motrice Anni 1860 → studi di Werner von Siemens → generatore Anni 1870 → si diffonde illuminazione pubblica e tramvie Anni 1880 → invenzione del trasformatore e adozione generalizzata AC = trasmissione a distanza → prime lampadine moderne (Edison e Swan) = illuminazione abitazioni 8 Trasporti - 1 Incremento traffici marittimi XVII secolo impone adeguamento e modernizzazione trasporti interni → aumento popolazione = maggior D prodotti basso valore unitario, alto volume Canali per integrazione vie fluviali realizzati in molti paesi europei F → XVII sec. canale di Linguadoca congiunge Atlantico a Mediterraneo via Tolosa; canale congiunge Loira a Senna UK → 1660-1749 oltre 200 provvedimenti del Parlamento per canali → 1750-1820 costruite 3000 miglia di vie navigabili [K privati] USA → fiumi direttrice N→S ma colonizzazione E→O ↓ opera più importante Sistema dei canali Erie (1817-24) → Grandi Laghi collegati a porto New York (finanziato da Stato NY) 9 Trasporti - 2 Strade F → Corps des Ponts et Chaussées (1716), Ecole des Ponts et Chaussées (1747) costruzione e manutenzione strade 1776 → 40mila Km di strade maestre 1790-1820 → tecniche costruz. CPC e (UK) Telford e McAdam → eliminazione acqua Sistema amministrato centralmente = miglior rete stradale di antico regime UK → turnpikes - consorzi di pedaggio per manutenzione (e costruzione) strade - strade a pedaggio → 1750 = 3400 miglia, 1770 = 15mila; max estensione 1836 (22mila) Spesso pedaggi elusi → inizio '800 solo 6% strade in buone condizioni 10 Ferrovie - 1 Frutto di combinazione principi noti → carrelli e binari miniere, motore a vapore Liverpool-Manchester (1829) → prima linea ferroviaria moderna Strada ferrata - cambia percezione tempo e spazio (triplica velocità via terra – diligenza) - lega «mezzo e via» di comunicazione (locomotiva-binario) → monopolio su linea dipende da motivi tecnici, economici (produttività), sicurezza Rocket 1829 11 Ferrovie - 2 Sviluppo in 3 fasi - Pionieristica 1830-1850 → UK, USA centro-orientali, alcuni paesi europei - Età dell'oro 1850-1870 → strutturarsi reti continentali europea e nordamericana - Completamento 1870-1900 → grandi collegamenti internazionali, intercontinentali Fase 1 – 1830-1850 UK → sviluppo è tumultuoso (railway mania) e disordinato nel solo 1835 → Parlamento autorizza investimenti Lg 35 mln (+ che tutti canali) - aziende private NON coordinano sforzi = NO rete unitaria - linee locali indipendenti spesso in contrasto tra loro 1842 → organismo per coordinamento traffico → strutturazione della rete soddisfano D trasporto di paese industriale 12 Ferrovie - 3 USA → ferrovia vitale per trasporti nel continente 1830 32 miglia di binari 1835 1000 1845 3000 1850 9000 1860 30mila soddisfa D trasporto agricoltura + spinge il processo di industrializzazione Finanziamento → Stati impegnati in programmazione e promozione molte linee → fondi pubblici (statali e federali) < 25% totale → K raccolto con obbligazioni => nascita mercato primario e secondario → K larga misura esteri (UK) Qualitativamente e tecnicamente meno progredite di quelle inglesi (velocità 2/3) → velocità costruzione → labour saving 13 Ferrovie - 4 Europa Belgio → Stato programma sistema organico e fornisce K → industrializzazione permette sostituzione materiale UK (1835-45) → linee secondarie concesse a imprese private Germania → spartane su modello USA → due aree Renania e Berlino (Prussia) → 1840-1850 da 450 a 6000 Km → 1843 produzione D copre ½ domanda locomotive → K privati, subentro dello Stato → 1860 Prussia 55% della rete Francia → vero “decollo” ferrovie da Secondo Impero (1852) Ripartizione ruoli: - Stato → progetta struttura rete, costruisce massicciata, ponti e gallerie - società concessionarie → materiale rotabile, personale, gestione 14 Ferrovie - 5 Fase 2 – 1850-1870 strutturazione delle reti continentali → da 15 a 65mila miglia ferrovie F → da fine anni 1850 Parigi diventa maggior mercato titoli ferroviari Rothschild e Péreire maggiori promotori costruzione in paesi Mediterraneo e Balcani tecnologia energy saving → locomotive doppia espansione Si viene a formare un mercato mondiale integrato (derrate da oltreoceano a prezzi bassi) → crisi agraria di fine periodo 15 Ferrovie - 6 Fase 3 – 1870-1900 - completamento delle reti secondarie (meno redditizie) - collegamenti internazionali trafori alpini: Moncenisio (1857-71), Gottardo (1882), Sempione (1906) - transcontinentali USA → 1868 linea St. Louis – San Francisco = 8 giorni (Pony Express 12 gg. 1860) → 1883-93 linea coast to coast (poi altre 3 + una in Canada) Russia → Transiberiana 1891-1903 → 6mila Km – colonizzazione Siberia Trasformazioni struttura economica - stimolo a siderurgia e meccanica - mobilitazione credito, creazione mercati per K - ampliamento mercati - crescita settore agroalimentare → maggior mobilità materie prime - organizzazione aziendale, meccanizzazione lavoro ufficio USA → ferrovie prime imprese multidivisionali → tecniche innovative contabilità, sistemi meccanografici (Hollerit) 16 Comunicazioni: telegrafo e telefono Sistema di trasporto è efficiente se informazioni necessarie al controllo viaggiano più veloci dei mezzi del sistema stesso → ferrovie esigono nuovo mezzo di comunicazione: telegrafo elettrico Diverse soluzioni da ricercatori diversi in luoghi diversi → successo dipese da capacità di soddisfare al meglio stimoli del mercato → telegrafo adottato dapprima su tronchi ferroviari si sviluppa in altri ambiti Innovazioni importanti → Morse (1835-38): punta scrivente, alfabeto 4 impulsi per lettera, relè di ritrasmissione → ne decreta successo Per sviluppo necessaria armonizzazione normativa e standardizzazione tecnica 1855 Unione telegrafica europea occidentale → 1865 Unione telegrafica internazionale (1° organismo sovranazionale a carattere tecnico-amministrativo) 1858 Codice Morse adottato universalmente 17 Da anni 1860 diventa fondamentale anche per mercati finanziari → railways mania (1840-50): borse provinciali UK comunicano telegraficamente → 1851 cavo sotto Manica → 1866 cavo transatlantico permanente Effetti → mercati operano in “tempo reale” abbattimento arbitraggi e convergenza quotazioni Come nasce: USA → intervento pubblico poi business privato (Morse chiede finanziamenti 1844) UK → come ferrovie: affare privato; dal 1868 assunto da stato (disservizi, tariffe) (1° caso di nazionalizzazione servizio pubblico) F → statale, solo dal 1850 si apre a servizi commerciali passo successivo: telegrafo come strumento di conversazione → 1896 Filadelfia → prima centrale che permette di collegare direttamente utenti comunità finanziaria 18 Telefono Compare su scena economica grazie a Bell, 1877 → permette di trasmettere + rapidamente del telegrafo (100-200 parole minuto contro 15-20) rimane confinato a mondo affari per tutto ‘800, si estende a comunicazione privata da inizio ‘900 USA 1907 → 25% famiglie ha telefono 1927 → 40% grazie a capacità di sostituire enorme numero di dispacci telegrafici e a strategia della Bell, poi AT&T Europa → diffusione lenta e limitata a grandi città; diffusione di massa solo dopo 1950 19 Seconda RI: i casi nazionali Gli USA industria USA nasce imitando quella UK, ma presto assume ritmi e caratteri del tutto originali Perché: - gap temporale tra due processi - differenza profonda nella dotazione risorse → resource e capital intensive → labour saving - diversa struttura D → dimensioni mercato → qualità prodotto → gusto consumatore Inglesi definiscono questo processo originale American system of manufacturing 1 Sorpasso USA da anni 1880 primato industriale passa da UK a USA → settori interessati da ASM ↓ meccanica (macchine utensili, agricole, tessili, etc.), legno, motori, automobili, ed inoltre chimica, elettromeccanica, prodotti alimentari, beni di consumo Produzione manifatturiera, quota % sul totale USA 1870 1880-85 1896-1900 23,3 28,6 30,1 UK 31,8 26,6 19,5 (dati da Toninelli 1997) 2 American system of manufacturing Forse è innovazione tecnologica + rilevante del XIX secolo → sistema di produzione nuovo - standardizzazione del prodotto - intercambiabilità delle parti Può essere definito applicazione di macchine utensili specializzate a una sequenza di operazioni, in modo da ottenere maggiore velocità operativa e di movimentazione dei materiali (Mokyr, Twenty-five centuries of technological change, 1993) Idea non è nuova: vantaggio della intercambiabilità delle parti noto in Europa da '700 F → 1785 produzione di percussori per moschetti con parti intercambiabili Si afferma tuttavia in USA dopo 1850 Realizzazione di componenti perfettamente uguali è problema tecnico complesso 3 American system of manufacturing Complessità realizzazione componenti identici → iniziali esitazioni anche per imprese che adotteranno con successo ASM (McCormick, Singer, Colt, Remington, Yalenelle ....) Dopo guerra civile americana si diffonde: armi, orologi, falciatrici meccaniche, macchine da cucire, macchine per scrivere, quindi biciclette e automobili Europa → diffusione lenta 1) domanda di consumi + sofisticati 2) resistenza aristocrazie operaie → ASM elimina fase di “aggiustaggio” 3) Europa → L abbondante, K + scarso USA → K + abbondante, L scarso (Habakkuk, American and British technology in the 19th century, 1962) 4 Diffusione dello ASM Avviene per gradi ed evolve in mass production grazie a miglioramenti cumulativi e incrementali in ampio spettro di industrie tecnologicamente collegate miglioramenti nei macchinari ← si applicano → miglioramenti nei prodotti finali Passaggio finale del processo che porta a produzione di massa - catena di montaggio → moving the work to the man 5 1913 linea montaggio sperimentata per prima volta negli stabilimenti Ford di Highland Park (magneti) → produzione auto passa da 83mila a 190mila in un anno Cardini del modello industriale USA nel ‘900 - fordismo → sostituzione della macchina al lavoro umano - taylorismo (scientific management) → migliore organizzazione produttiva, data la tecnologia 6 Applicazione del fordismo e del taylorismo a diversi settori → raddoppio produzione manifatturiera USA tra 1913 e 1929 Settori 1. automobile → principale comparto nel 1929 = 10% forza lavoro complessiva del paese 2. prodotti “nuovi”: materiale elettrico, elettrodomestici 3. chimico-farmaceutico (petrolchimica) 4. alimentare → preparazione, packaging, conservazione 5. gomma, editoria,tabacco Sono settori molto dinamici - tecnologicamente - politiche commerciali da fine ‘800 caratterizzati da processi di integrazione verticale e orizzontale → dominio della grande impresa manageriale 7 Germania Gerschenkron: → attiva presenza dello stato → interdipendenza banca-industria = banca universale (fattori sostitutivi a prerequisiti) due fasi nel processo di industrializzazione - pre unificazione - post unificazione 1) massicci investimenti nelle ferrovie anni 1840-70 ferrovie → ruolo centrale nel processo di modernizzazione (come per USA) ↓ - finanziate da Großbanken (anni 1850 →) - stimolano crescita altri settori: meccanica, metallurgia - organizzazione → grande impresa nel 1870 operativi 15mila km strada ferrata 8 2) da anni 1870 grazie K disponibili (5 mld franchi) → completamento rete ferrovie (28k km 1875) contributo banche universali diventa centrale per - settori a monte ferrovie (minerario, metallurgico, meccanica pesante) - settori nuovi + dinamici → elettricità, elettromeccanica, chimica ↓ leadership europea 1873-1913 → PNL triplica grazie ad attività industriali tasso di crescita PNL anni 1870-1890 oltre 3% annuo 1901-1913 tra 4 e 5% annuo 9 3 aspetti significativi del modello di industrializzazione tedesco 1. tendenza concentrazione impianti → ruolo importante grande impresa 2. pratiche di cooperazione fra imprese → accordi di cartello [capitalismo organizzato] 3. forte legame scienza-industria Evidenti in 3 settori portanti → meccanica industriale pesante (grandi macchine, elettromeccanica) → chimica → metallurgia Enfasi è su beni industriali NON su beni di consumo → necessitano forti investimenti iniziali (banche) → spinta a crescita data - da vantaggi di economie di diversificazione (meccanica, chimica) - da vantaggi di costo da economie di scala (metallurgia) 10 Germania vs USA Entrambi - basano crescita su settori alta intensità tecnologica che necessitano continua innovazione → legame tra università e industria → legame tra scienza e tecnologia - tendenza al big business Differenze USA → vieta trusts (1890) → tendenza M&A Germania → cartellizzazione riconosciuta legittima e protetta da stato (1897) (n. cartelli 4 nel 1875, 106 nel 1890, 305 nel 1905, 2100 nel 1930) - da primo ‘900 → Konzerne e IG prevedono → accordi formali, scambio azioni, suddivisione profitti (IG) esempio IG-Farben (1916) → riunisce + grandi produttori coloranti sintetici → big 3 = Bayer, Hoechst, Basf 1937 → 98% coloranti, 50% farmaceutica, 70% pellicole, etc. 11