SCUOLA SUPERIORE SECONDARIA DI II GRADO DOCENTE FORMATORE Phd Student M.Maniscalco Corso Neoimmessi in ruolo 2015/16 ESERCITAZIONE DI GRUPPO In assetto di gruppo, analizzare i punti di debolezza e di forza, relativi al caso di seguito riportato, per strutturare un intervento inclusivo, a partire dall’input teorico dell’esperto (METODOLOGIE E STRATEGIE INCLUIVE) che faccia capo ad una didattica speciale di qualità. STUDIO DI CASO Luca ha 14 anni e frequenta la I classe del Liceo delle Scienze Umane “G. Leopardi”. La famiglia nel mese di Settembre ha fornito alla scuola una certificazione rilasciata dall’ASP di appartenenza riferibile all’anno 2014/15, dalla quale si evince un Disturbo Specifico d’Apprendimento, quale appunto la Dislessia. Luca si mostra ben integrato nel gruppo classe, nel quale si respira una clima di serenità e di accoglienza nei confronti dello stesso. La famiglia riferisce che il figlio mostra una percezione di sé distorta e di conseguenza una scarsa autostima, che lo rende ansioso e demotivato, specialmente nella relazione con alcuni docenti. Dalla scuola Media non è pervenuta alcuna documentazione relativa ad eventuali iniziative didattiche personalizzate o PDP. PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO Anno Scolastico 2015/16 Scuola secondaria Indirizzo di studio Classe Sezione Coordinatore di classe 1. DATI RELATIVI ALL’ALUNNO Cognome e nome Data e luogo di nascita Diagnosi specialistica 1 Redatta da Si veda certificazione custodita in segreteria alunni………… … presso …...................................... in data ……………………. Specialista/i di riferimento : …………………. Eventuali raccordi fra specialisti ed insegnanti ………………………………………………………………………. Informazioni dalla famiglia La famiglia ha sempre collaborato con la scuola per il successo scolastico del figlio. Riferisce che, nel percorso scolastico precedente, non sempre si è mostrato motivato e non possiede una buona dose di autostima. Ha informato il C.D.C. sui disturbi specifici del figlio e riferisce che l’uso di strumenti compensativi favoriscono il processo di apprendimento dello stesso. La famiglia comunica, anche, che il figlio viene supportato costantemente nello studio a casa e che la comprensione, la memorizzazione dei contenuti letti risulta lenta e faticosa. Osservazioni effettuate in classe Punti di Forza agio Grande volontà nel riuscire e nell'affrontare gli impegni Punti di debolezza difficoltà di attenzione e concentrazione di studio in modo efficace Scarsa autostima Note 1. Informazioni ricavabili da diagnosi e/o colloqui con lo specialista 2. Documentazione del percorso scolastico pregresso mediante relazioni relative ai cicli precedenti 3. Rilevazione delle specifiche difficoltà che l’alunno presenta; segnalazione dei suoi punti di fragilità o di forza: interessi, predisposizioni e abilità particolari in determinate aree disciplinari. 2. DESCRIZIONI DEL FUNZIONAMENTO DELLE ABILITÀ STRUMENTALI LETTURA (velocità, correttezza, comprensione) diagnosi osservazione L’alunno non legge correttamente ed ad alta voce, se invitato a farlo, manifesta una certa ansia ed evita di farlo spontaneamente; la velocità di lettura è inferiore a quella dei suoi compagni. L’espressione orale non presenta evidenti difficoltà, anche se l’alunno appare più sereno nel colloquio informale con i pari. Non è in grado di comprendere un testo e di memorizzare. SCRITTURA (tipologia di errori, grafia, produzione testi:ideazione, stesura,revisione) Diagnosi osservazione La produzione scritta evidenzia un lessico ristretto, pochi errori ortografici e morfosintattici e qualche difficoltà nell’uso della punteggiatura e delle maiuscole. L’alunno rifiuta di usare il vocabolario, riferendo di non essere in grado di farlo e manifesta ansia a tale richiesta. Le competenze testuali (ideazione, stesura e revisione) sono accettabili. CALCOLO (accuratezza e velocità nel calcolo a mente e scritto) diagnosi osservazione Nessuna lentezza nell’ambito dell’abilità del calcolo e nelle procedure esecutive. Porta a termine le consegne L’alunno si impegna e segue con interesse, a volte si distrae durante lezioni frontali che prevedono formalizzazione ed astrazione di argomenti; se coinvolto però riprende le attività proposte. Nelle rappresentazioni grafiche l’alunno segue con maggiore interesse e successo. Sintesi della RELAZIONE DIAGNOSTICA (datata ottobre 2008) Dalla diagnosi effettuata da personale specializzato del Servizio Sanitario Nazionale si ricavano le seguenti indicazioni diagnostiche: dislessia, caratterizzata da velocità di lettura ai limiti inferiori della norma e lievi difficoltà visuo-spaziali. Il livello intellettivo e le capacità relazionali sono risultate adeguate all'età. La scrittura è risultata nella norma. Non sono stati riscontrati difficoltà nell’area del calcolo E' pertanto consigliato, in ambito scolastico, di attuare le strategie didattiche previste dalla normativa vigente. Note 1. Informazioni da diagnosi specialistica 2. Osservazione libera e sistematica (tempo impiegato in relazione alla media della classe nella esecuzione dei compiti,...). 3. Livelli di competenza nella lettura e scrittura 4. Comprensione di tipologie di testi (comprensione letterale, inferenziale, costruttiva, interpretativa, analitica, valutativa) 5. Competenza linguistica (sintattica, grammaticale, lessicale, ortografica) 6. Capacità di comprensione e produzione dei numeri, capacità di incolonnarli correttamente, abilità di ragionamento aritmetico, assimilazione e automatizzazione dei fatti numerici 3. CARATTERISTICHE COMPORTAMENTALI L’alunno ha mostrato subito consapevolezza dei propri disturbi e ha riferito a ciascun docente, fin dal primo giorno di scuola, le proprie difficoltà, chiamando a colloquio isolato i suddetti docenti. Nonostante l'alunno abbia acquisito sempre più fiducia nel gruppo classe riferendo della sua caratteristica anche ai nuovi compagni di classe, continua a manifestare, in determinate circostanze, ansia ed eccessiva vivacità e lieve disagio relazionale con taluni docenti. Il clima che, comunque, si è subito creato in classe, è stato di serenità e di accoglienza e perciò l’allievo si è mostrato sempre più sereno e a suo agio. Il suo senso di responsabilità è buono, frequenta con costanza, rispetta le regole scolastiche, partecipa e collabora nei lavori di gruppo. Riconosce le sue difficoltà, e nel lavoro di classe prevale il senso di sfiducia in se stesso e necessita di essere sempre incoraggiato dai docenti. E’ in grado di effettuare autovalutazione. o Collaborazione e partecipazione1 POSITIVA o Relazionalità con compagni/adulti 2 POSITIVA o Frequenza scolastica REGOLARE o Accettazione e rispetto delle regole SI o Motivazione al lavoro scolastico DISCONTINUA o Capacità organizzative 3 NON ADEGUATE o Rispetto degli impegni e delle responsabilità SI o Consapevolezza delle proprie difficoltà 4 ABBASTANZA o Senso di autoefficacia 5 SCARSO o Autovalutazione delle proprie abilità e potenzialità nelle diverse discipline o o NON SEMPRE ADEGUATA Altro ------------------------------------------------------------------- Note 1. Partecipa agli scambi comunicativi e alle conversazioni collettive; collabora nel gruppo di lavoro scolastico,…. 2. Sa relazionarsi, interagire,…. 3. Sa gestire il materiale scolastico, sa organizzare un piano di lavoro,…. 4. Parla delle sue difficoltà, le accetta, elude il problema … 5. Percezione soggettiva di riuscire ad affrontare gli impegni scolastici con successo e fiducia nelle proprie possibilità di imparare 4. CARATTERISTICHE DEL PROCESSO DI APPRENDIMENTO ………………………………………………………………………………………………… Note Informazioni ricavabili da: • diagnosi/incontri con specialisti • rilevazioni effettuate dagli insegnanti 5. STRATEGIE UTILIZZATE DALL’ALUNNO NELLO STUDIO ……………………………………………………………………………………………… Nota Informazioni ricavabili da osservazioni effettuate dagli insegnanti 6. STRUMENTI UTILIZZATI DALL’ALUNNO NELLO STUDIO ………………………………………………………………………………………….. Nota Informazioni ricavabili da osservazioni effettuate dagli insegnanti 7. INDIVIDUAZIONE DI EVENTUALI MODIFICHE DEGLI OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO PREVISTI DAI PIANI DI STUDIO Per tutte le discipline si individuano le seguenti strategie per eventuali modifiche degli obiettivi: ………………………………………………………………………. Note Dopo aver analizzato gli obiettivi disciplinari previsti per ogni ambito dalle Indicazioni Nazionali 2007 ; dalle Indicazioni Nazionali per le scuole secondarie di secondo grado e il Curricolo di scuola elaborato all’interno del P.O.F , previsto dal DPR 275/99 Regolamento autonomia art.8, ogni Istituzione Scolastica è chiamata a realizzare percorsi formativi sempre più rispondenti alle inclinazioni personali dello studente e a individuare le conoscenze non essenziali per il raggiungimento delle competenze imprescindibili 8. STRATEGIE METODOLOGICHE E DIDATTICHE ………………………………………………………………………………………………….. 9. ATTIVITA’ PROGRAMMATE o Attività di recupero curriculare o Attività di consolidamento e/o di potenziamento curriculare o Attività di laboratorio o Attività di classi aperte (per piccoli gruppi) o Attività all’esterno dell’ambiente scolastico se programmati dal c.d.c. o Attività di carattere culturale, formativo, socializzante 10.MISURE DISPENSATIVE Nell’ambito delle varie discipline l’alunno viene dispensato: - dalla lettura ad alta voce; SI NO SI NO - dai tempi standard (tempi maggiori di quelli previsti per gli alunni senza DSA); SI NO - dal copiare dalla lavagna; SI NO - dalla dettatura di testi/o appunti; SI NO - da un eccesivo carico di compiti a casa SI NO - dal prendere appunti; - dallo studio mnemonico - altro: SI NO ---------------------------------------------------------------------------------------------------------- 11. STRUMENTI COMPENSATIVI L’alunno usufruirà dei seguenti strumenti compensativi: - …………………………………………………………… N.B. - Si ricorda che le strutture grafiche (anticipatori organizzativi, tipo diagrammi e/o mappe) possono servire ai ragazzi con DSA per trasporre e organizzare le loro conoscenze. 12.CRITERI E MODALITÀ DI VERIFICA E VALUTAZIONE Si concordano: - ……………………………………………………………… 13. PATTO CON LA FAMIGLIA E CON L’ALUNNO Si concordano: ------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- N.B. Il patto con la famiglia e con l’alunno deve essere costantemente arricchito dalla ricerca della condivisione delle strategie e dalla fiducia nella possibilità di perseguire il successo formativo (a tal fine sono molto utili i rilevamenti oggettivi dei progressi in itinere). Docenti del Consiglio di Classe Dirigente Scolastico _______________________________ ____________________________________ ____________________________________ ____________________________________ ____________________________________ ____________________________________ Genitori Studente ________________________ _____________________________ Tecnico competente (se ha partecipato) ______________________________________