tra astronomia e fantascienza: quattro passi nel cosmo

Euro 1,00
Agosto – Settembre 2002
Anno 2 – Numero 8
ASFANEWS
Periodico d’informazione dell’Associazione Scandianese di Fisica Astronomica
PRIMA RASSEGNA CINEMATOGRAFICA DELL’ASFA
TRA ASTRONOMIA E FANTASCIENZA:
QUATTRO PASSI NEL COSMO
Dal 2 luglio al 6 agosto 2002 si sta svolgendo presso
il cinema estivo a Scandiano, in via Vittorio Veneto
(nel giardino delle Scuole Elementari della Rocca),
la rassegna ideata dall'ASFA: "'Tra astronomia e
fantascienza: quattro passi nel cosmo". Ogni film
sarà accompagnato da un intervento di un esperto
dell'ASFA. la rassegna si inserisce nel contesto del
programma la notte ha mille occhi, l'attività del cinema estivo di Scandiano.
Le proiezioni Iniziano alle ore 21.30:
Martedì 2 luglio
martedì 16 luglio
MISSION TO MARS
GATTACA
martedì 30 luglio
ARMAGEDDON
martedì 6 agosto
CONTACT
Il cinema ha un grande schermo di quasi 10 metri di larghezza; l'arena è attrezzata con 250 poltroncine e all'interno dell'edificio della scuola vi è un punto di ristoro con bibite, gelati e caramelle. Il
costo dell’ingresso è di € 5,00 (ridotti € 3,00, soci “Azzurra” € 4,50; usufruiscono della riduzione i
militari e gli obiettori di coscienza, gli spettatori fino a 10 anni di età e oltre i 65, gli invalidi civili e i
portatori di handicap). In caso di maltempo le proiezioni verranno effettuate al cinema M.M.Boiardo
di Scandiano.
Via ca’ de Signori 3/A - 42019 - Iano di Scandiano RE
Telefono: 0522-982657
www.asfa.it
[email protected]
ASFA
RECENSIONE
IL LIBRO DI QUESTO NUMERO:
Enciclopedia di
Astronomia e Cosmologia
Autore: John Gribbin
Editore : Garzanti
Anno: 1998
Pagine 672, € 35,00
Le “garzatine” sono da diversi
anni un punto di riferimento
per chi voglia avere un vasto
database di contenuti specifici
di una certa materia. Quella
che vi presento è senz’altro
un’opera notevolissima, completa ed efficiente, appassionante e coinvolgente.
2577 voci, 465 illustrazioni,
56 tabelle, 54 “box” tematici,
24 tavole ed 8 carte del cielo
danno tutte le informazioni
che possono interessare sulle
teorie cosmologiche,
su
astronomia, missioni spaziali
e vita degli scienziati (con
tantissimi aneddoti). Degni di
nota specialmente i box tematici che, al di fuori della mera
elencazione alfabetica, sono
capaci di fornire in poche pagine dettagliate spiegazioni
sullo stato dell’arte dei più scottanti problemi della cosmologia attuale o di importanti teorie affermate (“La
teoria dell’inflazione”, “Il paradosso di Olbers”, “La nucleosintesi”, “Cunicoli spazio-temporali”, “Catastrofe
barionica”, “La materia oscura”, solo per fare alcuni esempi).
Veramente completa la rassegna delle teorie cosmologiche, tra le quali (oltre a spiegare con dovizia di particolari quella del Big Bang) si dà rilievo anche al Principio Antropico ed alle teorie dello Stato Stazionario,
nonché alla rivoluzionaria teoria delle Superstringhe.
Il tutto presentato da una atipica introduzione di 17 pagine, intitolata “Da dove veniamo?”, nella quale Gribbin fa il punto sulle nostre conoscenze dell’Universo.
L’accattivante prosa del grande divulgatore Gribbin viene ottimamente resa nell’ottima edizione italiana curata da Libero Sosio, che ha anche integrato l’opera con rilevanti contributi personali.
Un vademecum irrinunciabile per chi si interessa di cosmologia, un grande supporto per chi voglia approfondire tematiche scientifiche avvincenti e complesse, una fornita enciclopedia per chi ricerca informazioni e
dati astronomici. Se non sapete che libro portare sotto l’ombrellone, …, beh, sono tre estati che me lo porto
dietro e non ha ancora finito di stupirmi.
Buona lettura …
Cesare Dolcin
2
PROGRAMMA DELLE CONFERENZE DEL CICLO ESTIVO 2002
“SERATE SOTTO LE STELLE”
Sabato 27 luglio
ore 21.30
La diffusione della scienza antica
relatore Marina Incerti
Sabato 3 Agosto
ore 21.30
Le lacrime di San Lorenzo:
cause scientifiche di questo meraviglioso spettacolo
relatore Giuliano Carrozzi
Sabato 10 Agosto
ore 21.30
Serate delle stelle cadenti
serate osservative all'aperto
delle Perseidi
Sabato 24 agosto
ore 21.30
Una passeggiata nel cosmo
relatore Cesare Dolcin
Sabato 31 agosto
ore 21.30
L'arte della cosmologia
SOMMARIO
DEEP SKY – M22
“Laudata sii per la tua pura morte,
o Sera, e per l’attesa che in te fa palpitare
le prime stelle!”
Gabriele D’Annunzio, La Sera Fiesolana
L’oggetto che vi presentiamo è M22, situato
nella costellazione del Sagittario. Questa costellazione contiene ben 15 oggetti del catalogo di Messier, dei quali tutti sono visibili con
piccoli telescopi e 12 anche con un buon binocolo, se la serata lo permette; l’oggetto su
cui ci soffermiamo è un ammasso globulare,
classificato anche come NGC 6656.
Tra gli ammassi più belli del cielo australe, è
già visibile a occhio nudo in una notte limpida
e sotto un cielo buio, ma basta un telescopio
da 114 mm di diametro per mostrare una sfera
luminosa di forma leggermente ovale, ben
risolta fino al centro, mentre lo sfondo
dell’oggetto è costituito da stelle troppo deboli per essere osservate singolarmente. Chi
possiede un telescopio di maggiori pretese, ad
esempio da 20 cm di diametro, potrà riconoscere più chiaramente la forma allungata e
aumentare il numero di componenti visibili.
In particolare, il nucleo risulta esteso e circondato da due aloni di luminosità, decrescente verso l’esterno. In queste condizioni è
rilevabile una condensazione in direzione
Nord, e una stella brillante a sud-est del nucleo.
Tra astronomia e fantascienza: quattro passi
1
nel cosmo
Recensione: il libro di questo numero è
2
“Enciclopedia di Astronomia e Cosmologia”
Conferenze Estate 2002
3
Deep sky: M22
3
Ad occhio nudo
5
Calendario astronomico
6
Quali sono le stelle più luminose ?
8
Articoli da segnalare (Nuovo Orione)
10
I “Responsabili”
10
Foto 1: M22
3
La prima osservazione di M22 risale al 1665,
ad opera dell’astrofilo tedesco Abraham Ihle,
che stava osservando Saturno in opposizione.
Hevelius, venuto a sapere della scoperta di
Ihle incluse M22 nel suo catalogo
“Prodromus Astronomie”. In seguito osservarono M22 Edmund Halley nel 1716, Philippe
de Cheseaux e Jean-Baptiste Le Gentil, che
nell’agosto 1747 lo disegnò descrivendolo
come “molto irregolare, con lunghi filamenti
e una sorta di raggi luminosi tutt’attorno al
suo diametro”. .Messier lo registrò nel suo
catalogo il 5 giugno 1764, definendolo però
“una nebulosa senza stelle vicino a 25 Sagittarii”. Fu William Herschel a risolverlo in stelle, essendo le più luminose solo di 11° magnitudine, e il figlio John lo consigliava come
test di risoluzione per i telescopi. Nel 1918
Duncan contò 75 mila stelle sulle fotografie
effettuate col telescopio di 1.5 m di Monte
Wilson, anche se probabilmente il loro numero si aggira intorno al mezzo milione.
Di magnitudine complessiva intorno alla 5.1,
con un diametro di 24’, M22 è distintamente
ellittico, con asse maggiore che supera del
30% l’asse minore. Si avvicina a noi alla velocità di 145 km/s, ma misurarne la distanza
non è semplice: infatti, l’assorbimento dovuto
alla materia interstellare falsa i dati in modo
imprevedibile; sembra comunque che la sua
distanza sia di circa 7800 anni-luce.
Il suo diametro, anch’esso difficilmente determinabile a causa delle polveri interstellari,
è di circa 50 anni-luce.
Simone Dalla Salda
Foto 2: la costellazione del Sagittario è la più ricca di oggetti Deep Sky, in quanto tra le sue
stelle si cela il centro galattico, ben nascosto dietro alle imponenti nubi di gas, che in questa
regione di cielo formano spettacolari nebulose.
4
AD OCCHIO NUDO
Luglio-Agosto 2002
"L'estate sta finendo….", così diceva una canzone
qualche anno fa.
A cavallo tra Agosto e Settembre , quando la prima
brezza autunnale si infrange contro i nostri abbronzatissimi visi, è un ritornello che mi ritorna spesso in
mente.
Se però l'inizio di settembre rattrista molti studenti e
lavoratori, noi astronomi in questo periodo possiamo
vedere nuove costellazioni e cominciare ad assaporare
le stelle che poi ci meraviglieranno durante tutto l'autunno e l'inverno.
Approfittiamo di una sera serena e ventilata per allontanarci dalle luci della città, cerchiamo un luogo aperto
(e con un ampia visuale) e fermiamoci un poco a rimirare le stelle.
Se osserviamo sommariamente il cielo ci rendiamo
conto che nel giro di due mesi la posizione delle stelle
non è cambiata di molto.
Alcune costellazioni però, invisibili nei mesi precedenti
perché occultate dall'umidità (erano troppo basse!) ,
cominciano a delinearsi distintamente .
Ma vediamo di orientarci nella sfera celeste. Osservando nei pressi dello zenit possiamo notare immediatamente una stella più luminosa di tutte le altre attorno.
E’ Deneb , la coda del Cigno, (mag. 1.1) , stella distante un paio di migliaia di anni luce, cosa che ci può
dare un idea delle sue effettive dimensioni.
Il Cigno adesso si trova in una posizione stupenda ;
sembra si butti in picchiata verso Ovest seguendo la
scia della Via Lattea. Se c’è abbastanza buio la possiamo scorgere , lattiginosa e continua , che forma un
enorme arco congiungente Est e Ovest , passando
sopra le nostre teste.
Individuato facilmente il Cigno, sfruttiamo la direzione
che ci dà il Cigno ( è la stessa della via lattea ) e impariamo a riconoscere le costellazioni che si trovano su
questa banda “spugnosa”. Movendoci verso Ovest si
nota subito la presenza di altre due stelle molto luminose, Vega e Altair che formano con Deneb il famoso
Triangolo Estivo. Ormai questo triangolo si è abbassato
di parecchio rispetto a come lo si vedeva due mesi
prima, segno indiscutibile che è ormai tempo di ricominciare scuola e lavoro (“l’estate sta finendo…”).
L’ aquila , già prima poco visibile ,và ormai del tutto
scomparendo dietro la cortina di umidità atmosferica.
Appena sotto di essa , sulla linea dell’orizzonte, dovrebbero esserci alcune stelle reduci del Sagittario ,
praticamente tramontato.
Torniamo ora indietro seguendo la via Lattea ; superiamo lo zenit e giungiamo fino alla inconfondibile W
di Cassiopea.
In questo periodo dell’anno si trova abbastanza alta ed
è quindi facilmente distinguibile.
Scendendo ulteriormente si giunge al “groviglio” di
stelle del Perseo. Purtroppo non è una costellazione con
5
una forma semplice e ben delineata , ma la sua presenza si nota bene ,per la densità e la luminosità mediamente alta delle sue stelle. Scendendo ulteriormente si
arriva finalmente all’ orizzonte e si dovrebbe incontrare
(se si osserva il cielo tra mezzanotte e l’una ) un oggetto particolarmente brillante e inconfondibile : Saturno.
Questo meraviglioso corpo celeste si trova quest’anno
in mezzo alle “corna” della costellazione del Toro, che
sta sorgendo assieme al pianeta dai grandi anelli.
In questo periodo dell’anno si può cominciare ad apprezzare un altro paio di costellazioni: Pegaso e Andromeda.
Per individuarle bisogna tracciare idealmente la congiungente tra il Perseo e Altair.Circa a metà strada
dovrebbe essere abbastanza facile individuare un quadrilatero molto grosso. Questo è il corpo del Pegaso,
una delle costellazioni più estese del cielo ; attualmente
lo si vede al contrario, cioè con la pancia in alto. Le
gambe posteriori del leggendario animale si trovano
alla nostra sinistra e possiedono molte stelle in comune
con la costellazione di Andromeda.
Quest’ultima è famosa soprattutto per la galassia NGC
224 che prende il nome dalla costellazione e che è
quella più vicina a noi. In buone condizioni di luminosità ,è osservabile anche od occhio nudo, ma ancor
meglio con un semplice binocolo. Sono ,in effetti,
molti gli oggetti del profondo cielo , che si riescono a
distinguere con un semplice binocolo, come , per
esempio, gli ammassi. Per cercarne diversi, si può
“scandagliare” il cielo con il nostro strumento ottico,
proprio tra le stelle delle costellazioni che abbiamo
individuato prima.
Il numero di oggetti visibili aumenta a dismisura , ma
,se facciamo attenzione, si possono individuare zone di
cielo in cui si trovano agglomerati straordinariamente
densi di stelle, che magari ci appaiono come una
“nuvoletta” o un “batuffolo di cotone” . Se siete stati
abbastanza fortunati, avete individuato proprio un
ammasso.
Per andare a colpo sicuro conviene, indubbiamente,
consultare una qualsiasi mappa dettagliata del cielo.
Prima di abbandonare l’osservazione della serata e
andarsene a letto, è indubbiamente interessante notare
che la via lattea non si presenta perfettamente omogenea, ma è assai maculata. Questo fatto è dovuto alla
presenza di “nubi” di gas e particelle, che assorbono la
luce proveniente dalle stelle dietro. A noi ,quindi,
l’effetto è quello di vedere , dove ci sarebbero milioni
di stelle, solamente una macchia nera (che non è altro
che un ombra) , dandoci l’idea di tanti “buchi” nella
Via Lattea.
Francesco Ferretti
CALENDARIO ASTRONOMICO
Agosto – Settembre 2002
Sole
Data
01 ago 2002
11 ago 2002
21 ago 2002
31 ago 2002
10 set 2002
20 set 2002
30 set 2002
Sorge
Tramonta
04:25:21 20:06:17
04:42:16 19:47:07
04:59:37 19:25:39
05:17:02 19:02:37
05:34:26 18:38:38
05:51:49 18:14:11
06:09:24 17:49:47
Luna
Last quarter:
New moon:
First quarter:
Full moon:
Last quarter:
New moon:
First quarter:
Full moon:
Last quarter:
10:22 01-ago-2002
19:15 08-ago-2002
10:12 15-ago-2002
22:29 22-ago-2002
02:31 31-ago-2002
03:10 07-set-2002
18:08 13-set-2002
13:59 21-set-2002
17:03 29-set-2002
APPUNATAMENTI IMPORTANTI:
-8 Agosto: Luna nuova.Periodo perfetto per le osservazioni degli ammassi estivi (M13 , M 57 …)
-sere tra 10 e il 13 Agosto: Sciame meteoritico delle Perseidi . Un appuntamento in perdibile ,vista anche la presenza
della luna al primo ottavo, che vede il suo massimo tra l’11 e il 12
-22 Agosto: Luna piena . Periodo non particolarmente adatto all’osservazione delle costellazioni .
-7 Settembre : Luna nuova. Forse questo sarà l’ultimo periodo in cui potremo osservare nel loro massimo splendore gli
ammassi estivi e le nebulose planetarie…Approfittiamone!!
6
Ephemeris of
Jupiter
Date
01 ago 2002
11 ago 2002
21 ago 2002
31 ago 2002
10 set 2002
20 set 2002
30 set 2002
Distance
6.2474059
6.2142552
6.1614101
6.0897137
5.9999885
5.8936369
5.7724250
Mag
-1.8
-1.8
-1.8
-1.8
-1.9
-1.9
-1.9
Rise
03:34:21
03:07:30
02:40:28
02:13:08
01:45:21
01:16:58
00:47:49
Set
19:43:55
19:10:23
18:36:33
18:02:23
17:27:52
16:52:57
16:17:39
Transit
11:39:15
11:09:03
10:38:37
10:07:52
09:36:43
09:05:04
08:32:50
Geo Dec
+20° 27' 51.2"
+19° 59' 54.5"
+19° 30' 58.7"
+19° 01' 32.8"
+18° 32' 08.7"
+18° 03' 24.5"
+17° 36' 00.1"
Geo R.A.
08h 09m 15.85s
08h 18m 25.67s
08h 27m 20.58s
08h 35m 55.87s
08h 44m 06.62s
08h 51m 47.02s
08h 58m 51.71s
Ephemeris of Saturn
Date
01 ago 2002
11 ago 2002
21 ago 2002
31 ago 2002
10 set 2002
20 set 2002
30 set 2002
Distance
9.7384094
9.6141430
9.4749143
9.3237728
9.1639872
8.9996012
8.8348306
Mag
0.1
0.1
0.1
0.1
0.1
0.1
0.0
Rise
00:52:26
00:17:13
23:38:02
23:01:56
22:25:16
21:47:56
21:09:54
Set
17:25:18
16:50:32
16:15:11
15:39:14
15:02:36
14:25:14
13:47:07
Transit
09:08:51
08:33:52
07:58:24
07:22:24
06:45:47
06:08:28
05:30:26
Geo Dec
+22° 04' 50.3"
+22° 06' 40.5"
+22° 07' 46.6"
+22° 08' 17.3"
+22° 08' 20.7"
+22° 08' 05.1"
+22° 07' 38.0"
Geo R.A.
05h 38m 16.91s
05h 42m 36.31s
05h 46m 26.88s
05h 49m 44.30s
05h 52m 24.23s
05h 54m 22.58s
05h 55m 36.33s
Mag
1.7
1.7
1.8
1.8
1.8
1.8
1.8
Rise
04:39:41
04:38:16
04:36:52
04:35:20
04:33:39
04:31:46
04:29:44
Set
20:19:16
19:52:57
19:25:33
18:57:18
18:28:26
17:59:05
17:29:26
Transit
12:29:52
12:16:01
12:01:37
11:46:44
11:31:26
11:15:49
10:59:57
Geo Dec
+18° 10' 52.0"
+16° 17' 21.1"
+14° 13' 21.7"
+12° 00' 32.3"
+09° 40' 24.9"
+07° 14' 38.3"
+04° 44' 43.8"
Geo R.A.
09h 00m 45.57s
09h 26m 17.47s
09h 51m 16.57s
10h 15m 46.65s
10h 39m 52.74s
11h 03m 39.00s
11h 27m 11.36s
Mag
-4.2
-4.3
-4.3
-4.4
-4.5
-4.5
-4.6
Rise
08:49:33
09:14:01
09:36:22
09:55:59
10:11:38
10:20:32
10:17:34
Set
21:24:40
20:55:34
20:24:54
19:52:42
19:18:40
18:42:15
18:02:49
Transit
15:07:49
15:05:27
15:01:13
14:54:52
14:45:37
14:31:45
14:10:26
Geo Dec
+02° 22' 39.7"
-02° 34' 23.6"
-07° 24' 45.1"
-11° 57' 56.4"
-16° 03' 47.9"
-19° 30' 28.1"
-22° 02' 17.7"
Geo R.A.
11h 39m 16.64s
12h 16m 15.80s
12h 51m 24.15s
13h 24m 22.92s
13h 54m 24.82s
14h 19m 45.32s
14h 37m 28.14s
Ephemeris of Mars
Date
01 ago 2002
11 ago 2002
21 ago 2002
31 ago 2002
10 set 2002
20 set 2002
30 set 2002
Distance
2.6662719
2.6712323
2.6696199
2.6614911
2.6466395
2.6250181
2.5967789
Ephemeris of Venus
Date
01 ago 2002
11 ago 2002
21 ago 2002
31 ago 2002
10 set 2002
20 set 2002
30 set 2002
Distance
0.8471754
0.7675239
0.6877224
0.6087270
0.5315964
0.4577166
0.3896778
N.B. In queste tabelle la distanza dal sole è espressa in u.a. (1 u.a. = 150 milioni di Km), cioè la distanza media sole –
terra. Le posizioni dei pianeti sono date alle ore 23.00 e visualizzate in coordinate geocentriche, utili quindi per i cerchi
graduati del telescopio.
Francesco Ferretti
NON DIMENTICATEVI DI VISITARE IL SITO DELL’ASFA, CONTINUAMENTE AGGIORNATO: www.asfa.it
7
QUALI SONO LE STELLE PIÙ LUMINOSE ?
Non molto tempo fa un amico mi ha mandato un mail chiedendomi: “Quali sono gli astri più luminosi dell'empireo stellare?”.
Se lo avessi avuto di fronte e la domanda fosse stata solo verbale, gli avrei sicuramente risposto “A parte il
Sole, Sirio”, dopodiché gli avrei riportato le altre 4/5 stelle più luminose, almeno tra quelle più facilmente
visibili alle nostre latitudini, e la questione sarebbe finita lì; il fatto di dover rispondere per iscritto mi ha invece spinto ad articolare una serie di riflessioni su quello che stavo per dirgli, infatti per rispondere compiutamente a questa domanda, banale solo in apparenza, è necessario affrontare alcune considerazioni prelim inari.
La quantità di luce (e calore) emessa da una stella è impressionante, ma le distanze che ci separano da esse
sono talmente enormi da far sì che noi siamo in grado di rilevarne ad occhio nudo solo poche migliaia tra le
più vicine; questo perché l’intensità di un fronte d’onda luminoso (generato da una sorgente sferica o puntiforme) decresce in maniera proporzionale al quadrato della distanza dalla sorgente stessa (cioè se io ho in tensità 1 a distanza 1, a distanza 10 avrò intensità 1/100, e così via).
Quanto detto, insieme ad alcune considerazioni di carattere cosmologico (cioè il fatto che l’Universo non sia
infinito ed abbia avuto un inizio – Paradosso di Olbers – e che quindi la luce non abbia ancora fatto in tempo
a raggiungerci da tutti gli astri) fa sì che per stelle lontanissime la quantità di luce che viene raccolta dalle
nostre pupille sia insufficiente ad impressionare le cellule fotosensibili (“coni” e “bastoncelli”) poste sulla
retina dei nostri occhi.
Nell’Universo esistono oltre 100 miliardi di galassie, ciascuna delle quali contenente miliardi di stelle; si
stima che la nostra galassia (nominata Via Lattea) abbia circa 200 miliardi di stelle. Per quanto precedentemente detto, solo un massimo di 6.000 sono visibili ad occhio nudo, in serate terse e senza inquinamento
luminoso nel raggio di decine di chilometri, mentre solo una decina sono visibili di notte dal centro di una
città ben illuminata.
È ovvio quindi che la risposta alla domanda iniziale debba riguardare solo l’immediato “vicinato” del Sole,
cioè quella minuscola frazione di stelle delle quali possiamo avere un’esperienza visiva diretta.
Una seconda considerazione deve riguardare la luminosità relativa tra le stelle che vediamo: siccome mi è
stato chiesto di stilare una classifica delle stelle più luminose, è giusto precisare che tale classifica dipende
dalla distanza che queste stelle hanno da noi. Per intenderci, stelline deboli ma relativamente vicine possono
apparirci più brillanti di stelle che in realtà sono molto più luminose, ma anche molto più lontane!
La classifica che andrò a fare verrà quindi stilata per “magnitudine apparente” crescente, cioè per come viene
da noi percepita l’intensità luminosa delle varie stelle, ma riporterò anche la “magnitudine assoluta” e la
“distanza” dal Sole, come calcolate grazie a rilievi spettrometrici e considerazioni astrofisiche, per palesare
quali siano, tra quelle che vediamo, le stelle realmente più luminose.
Un’altra considerazione va fatta a riguardo dell’unità di misura della luminosità stellare (“magnitudine”),
tutt’altro che immediata o banale.
Un flusso termico, o luminoso, è solitamente misurato in “Watt per metro quadro” (W/m2), ma, eccezion
fatta per il Sole, le grandezze da misurare sono talmente piccole ed i confronti tra stelle diverse talmente
sproporzionati che si è deciso di definire una grandezza (la “magnitudine”, appunto) in scala logaritmica,
secondo la formula:
m = -2,5⋅Log10(kL)
dove “m“ è la magnitudine assoluta, “k” una costante ed “L” la quantità di energia irradiata da una stella. La
magnitudine apparente di una stella è semplicemente quella data dalla luminosità che misuriamo dalla Terra,
mentre si definisce magnitudine assoluta la luminosità che si misurerebbe se ci si potesse trovare ad una distanza di 10 parsec dalla stella osservata (10 parsec = 30.860 miliardi di km); per come definita, più una
stella è luminosa, più la sua magnitudine sarà bassa, fino a diventare negativa per stelle molto massicce. Se
due stelle differiscono di 5 magnitudini, quella a magnitudine più bassa sarà 100 volte più luminosa
dell’altra.
Un’ultima considerazione riguarda il fatto che molte stelle (dette “variabili”) hanno una luminosità oscillante
nel tempo, quindi bisogna considerarne il valor medio.
Ecco dunque la sospirata classifica delle 26 stelle che appaiono più luminose, viste dalla Terra:
8
Nome
Sole
Sirio
Canopo
α Centauri
Arturo
Vega
Capella
Rigel
Procione
Archenar
Betelgeuse
β Centauri
Altair
α Crucis
Aldebaran
Spica
Antares
Polluce
Formalhaut
Deneb
β Crucis
Regolo
Adhara
Castore
χ Crucis
Shaula
Costellazione
Magn.
Distanza Magn.
apparente (anni-lu- assol uta
ce)
-26,74
0,000016 +4,83
Cane Maggiore
-1,44
8,6
+1,45
Carena
-0,62
310
-5,5
Centauro
-0,28
4,4
+4,34
Bootes
-0,05
37
-0,31
Lira
+0,03
25
+0,58
Auriga
+0,08
42
+0,20
Orione
+0,18
800
-6,8
Cane Minore
+0,40
11,4
+2,68
Eridano
+0,45
144
-2,8
Orione
+0,45
430
-5,1
Centauro
+0,61
530
-5,4
Aquila
+0,76
16,8
+2,20
Croce del sud
+0,77
320
-3,6
Toro
+0,87
65
-0,63
Vergine
+0,98
260
-3,4
Scorpione
+1,06
600
-5,3
Gemelli
+1,16
34
+1,09
Pesce australe
+1,17
25
+1,74
Cigno
+1,25
1.800
-7,6
Croce del sud
+1,25
350
-3,9
Leone
+1,36
77
-0,52
Cane Maggiore
+1,50
430
-4,1
Gemelli
+1,58
52
+1,0
Croce del sud
+1,59
88
-0,56
Scorpione
+1,62
700
-4,3
Va detto che, oltre che dalle stelle, il cielo terrestre è nobilitato dal transito degli altri pianeti del
Sistema Solare, che pur riflettendo verso la Terra
una minima parte della luce che ricevono dal Sole,
riescono sovente a superare in luminosità le stelle
più brillanti. Anche in questo caso la luminosità
risente della distanza tra astro e Sole, delle dimensioni dell’astro stesso, della capacità del corpo
celeste di riflettere la luce che riceve (“albedo”) e
dalla distanza di questo dalla Terra (grandezza
fortemente variabile nell’arco dell’orbita dei due
pianeti, e dalla quale dipende principalmente la
grande variabilità della luminosità dei pianeti nel
tempo). Riporto di seguito le magnitudini apparenti massime dei corpi del sistema solare visibili
ad occhio nudo:
Rapporto
con luminosità del Sole
1,0
22,4
13.200
1,57
108
50
71
44.000
7,2
1.100
9.700
13.000
11
2.300
150
2.000
11.000
31
17
94.000
3.200
140
3.700
34
140
4.500
Astro
Luna
Venere
Marte
Giove
Mercurio
Saturno
Colore
Visibilità
da
Reggio Emilia
Giallo – arancio
Bianco
Bianco – giallo
Giallo – arancio
Arancione
Bianco
Giallo – arancio
Blu
Bianco – giallo
Blu
Rosso
Blu
Bianco
Blu
Arancione
Blu
Rosso
Arancione
Bianco
Bianco
Blu
Blu
Blu
Bianco
Rosso
Blu
Sempre
Nov. – Marzo
Mai
Mai
No Autunno
No Inverno
No Giugno
Ottobre–Marzo
Nov. – Aprile
Mai
Ottobre–Marzo
Mai
Maggio – Ott.
Mai
Set. – Marzo
Feb. – Luglio
Aprile – Agosto
Ott. – Maggio
Agosto – Ott.
No Gennaio
Mai
Dic. – Giugno
Nov. – Marzo
Ott. – Maggio
Mai
Aprile – Agosto
Magnitudine apparente massima
-12,7
-4,4
-2,8
-2,6
-1,9
-0,3
Per concludere, non mi resta che dire che se anche
il record di “superstella”, tra quelle più facilmente
visibili ad occhio nudo, spetta a Deneb,
nell’Universo esistono stelle ancora più mostruose: calcoli di astrofisica ci dicono che possono
esistere stelle 4 milioni di volte più luminose del
Sole, ma anche stelline 25.000 volte meno luminose, …, più un’infinità di altri oggetti ancora più
esotici.
Cesare Dolcin
9
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