Anno XLV Repubblica Italiana BOLLETTINO UFFICIALE della Regione Toscana Parte Seconda n. 49 mercoledì, 10 dicembre 2014 Firenze Bollettino Ufficiale: piazza dell'Unità Italiana, 1 - 50123 Firenze - Fax: 055 - 4384620 E-mail: [email protected] Il Bollettino Ufficiale della Regione Toscana è pubblicato esclusivamente in forma digitale, la pubblicazione avviene di norma il mercoledì, o comunque ogni qualvolta se ne ravvisi la necessità, ed è diviso in tre parti separate. L’accesso alle edizioni del B.U.R.T., disponibili sul sito WEB della Regione Toscana, è libero, gratuito e senza limiti di tempo. Nella Parte Prima si pubblicano lo Statuto regionale, le leggi e i regolamenti della Regione, nonché gli eventuali testi coordinati, il P.R.S. e gli atti di programmazione degli Organi politici, atti degli Organi politici relativi all'interpretazione di norme giuridiche, atti relativi ai referendum, nonché atti della Corte Costituzionale e degli Organi giurisdizionali per gli atti normativi coinvolgenti la Regione Toscana, le ordinanze degli organi regionali. Nella Parte Seconda si pubblicano gli atti della Regione, degli Enti Locali, di Enti pubblici o di altri Enti ed Organi la cui pubblicazione sia prevista in leggi e regolamenti dello Stato o della Regione, gli atti della Regione aventi carattere diffusivo generale, atti degli Organi di direzione amministrativa della Regione aventi carattere organizzativo generale. Nella Parte Terza si pubblicano i bandi e gli avvisi di concorso, i bandi e gli avvisi per l’attribuzione di borse di studio, incarichi, contributi, sovvenzioni, benefici economici e finanziari e le relative graduatorie della Regione, degli Enti Locali e degli altri Enti pubblici, si pubblicano inoltre ai fini della loro massima conoscibilità, anche i bandi e gli avvisi disciplinati dalla legge regionale 13 luglio 2007, n. 38 (Norme in materia di contratti pubblici e relative disposizioni sulla sicurezza e regolarità del lavoro). Ciascuna parte, comprende la stampa di Supplementi, abbinata all’edizione ordinaria di riferimento, per la pubblicazione di atti di particolare voluminosità e complessità, o in presenza di specifiche esigenze connesse alla tipologia degli atti. 2 10.12.2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 49 SOMMARIO SEZIONE I DELIBERAZIONE 1 dicembre 2014, n. 1085 PRESIDENTE DELLA GIUNTA REGIONALE - Decreti Approvazione e finanziamento del “Progetto di formazione per i Centri Scolastici Digitali Toscani”. ” 20 _____________ DECRETO 1 dicembre 2014, n. 192 DELIBERAZIONE 1 dicembre 2014, n. 1086 Camera di Commercio, Industria, Artigianato, Agricoltura di Massa-Carrara. Nomina del rappresentante delle associazioni dei consumatori e degli utenti nel consiglio camerale. pag. 9 _____________ DGR 446/2014 “Indirizzi per la realizzazione dell’offerta regionale di istruzione e formazione professionale” - modifica. ” 26 _____________ DELIBERAZIONE 1 dicembre 2014, n. 1090 DECRETO 2 dicembre 2014, n. 193 Conferenza regionale permanente di cui all’arti”9 colo 76-septies della legge regionale n. 40/2005. L.R. n. 30/2009, art. 15 - Direttive ARPAT 2015. ” 62 _____________ DELIBERAZIONE 1 dicembre 2014, n. 1104 GIUNTA REGIONALE - Deliberazioni DELIBERAZIONE 1 dicembre 2014, n. 1077 OCDPC 184/2014 - evento sismico del mese del 21/06/2013 nelle province di Lucca e Massa Carrara - determinazione della percentuale del contributo per gli immobili privati di cui al bando approvato con or” 10 dinanza commissariale n. 3/2014. _____________ DELIBERAZIONE 1 dicembre 2014, n. 1082 Contributo al sostegno della locazione, per la prevenzione dell’esecutività degli sfratti per morosità incolpevole - ripartizione risorse. ” 12 _____________ L.R. 1/06; Delib. C.R. 3/12. Piano regionale Agricolo Forestale (PRAF) 2012-2015. Seconda modifica al documento di attuazione del Piano per l’anno 2014 approvato con delib. GR 745/2014. ” 84 _____________ DELIBERAZIONE 1 dicembre 2014, n. 1107 Progetto pilota Start up - linea 1.1. e linea 1.3 integrazione della Scheda di dettaglio e della Scheda relativa ai criteri di selezione e priorità di cui alla Delibera GRT n. 929/2014. ” 94 CONSIGLIO REGIONALE UFFICIO DI PRESIDENZA - Deliberazioni DELIBERAZIONE 6 novembre 2014, n. 88 DELIBERAZIONE 1 dicembre 2014, n. 1084 DGR 301 del 16 aprile 2014, protocollo regionale tematico tra la Regione Toscana, l’Ufficio Scolastico Regionale per la Toscana, il Centro Giustizia Minorile Toscana - Umbria, il Centro Giustizia Minorile Piemonte - Liguria - Valle D’Aosta, Il Provveditorato Regionale dell’Amministrazione Penitenziaria per la Toscana, per la realizzazione di azioni congiunte nel settore dell’istruzione, formazione, orientamento e lavoro. Approvazione progetto attuativo “Tra le Righe”. ” 15 _____________ Festa della Toscana anno 2014. _____________ ” 101 DELIBERAZIONE 24 novembre 2014, n. 90 Legge regionale 4 febbraio 2009, n. 4 (Spese di rappresentanza del Consiglio regionale) e legge regionale 23 febbraio 2010, n. 15 (Norme sulle sponsorizzazioni e sul marchio del Consiglio regionale). ” 127 _____________ DELIBERAZIONE 25 novembre 2014, n. 91 10.12.2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 49 Istituzione della Commissione d’inchiesta finalizzata all’accertamento delle responsabilità tecniche e politiche relative alla mancata manutenzione e ai lavori per la messa in sicurezza delle zone alluvionate. ” 129 GIUNTA REGIONALE - Dirigenza-Decreti Direzione Generale Presidenza Area di Coordinamento Risorse Finanziarie Settore Tributi e Sanzioni 3 GIUNTA REGIONALE - Decisioni DECISIONE 1 dicembre 2014, n. 48 Costituzione Nucleo operativo per la elaborazione e attuazione dell’accordo di programma sulla reindustrializzazione e sul rilancio economico di Livorno e dell’area costiera livornese. ” 146 ALTRI AVVISI BORDIGONI GINA S.r.l. DECRETO 27 novembre 2014, n. 5517 certificato il 28-11-2014 Tributo speciale per il deposito in discarica dei rifiuti solidi: modifiche alla scheda di dichiarazione annuale. ” 130 _____________ Direzione Generale Diritti di Cittadinanza e Coesione Sociale DECRETO 2 dicembre 2014, n. 5604 certificato il 02-12-2014 Settore “Politiche per le persone immigrate” - affidamento incarico di responsabilità a scavalco al diri” 135 gente Vinicio Ezio Biagi. _____________ Avviso al pubblico dell’istanza di avvio della procedura di verifica di assoggettabilità a V.I.A. ai sensi della l.r. 10/10 e s.m.i.: (piano di coltivazione cava “RAVALUNGA” m33). ” 147 _____________ COOPERATIVA FRA CAVATORI DI GIOIA S.c.r.l. CARRARA (Ms) Avviso al pubblico dell’istanza di avvio della procedura di verifica di assoggettabilità a V.I.A. ai sensi della l.r. 10/10 e s.m.i.: (variante al piano di coltivazio” 148 ne della cava “GIOIA PIASTRONE” n. 173). _____________ CREMO MARMI S.r.l. CARRARA (Ms) Direzione Generale Competitività del Sistema Regionale e Sviluppo delle Competenze Area di Coordinamento Sviluppo Rurale Settore Produzioni Agricole Vegetali Avviso al pubblico dell’istanza di avvio della procedura di verifica di assoggettabilità a V.I.A. ai sensi della l.r. 10/10 e s.m.i.: (variante al piano di coltivazio” 148 ne della cava “VARA” n. 113). _____________ DECRETO 1 dicembre 2014, n. 5605 certificato il 02-12-2014 NUOVA GIOIA S.r.l. CARRARA (Ms) Approvazione modulistica per i corsi per assaggiatori di olio di oliva. ” 138 _____________ Direzione Generale Ambiente, Energia e Cambiamenti Climatici Settore Energia, Tutela della Qualitìtà dell’Aria e dall’Inquinamento Elettromagnetico e Acustico DECRETO 2 dicembre 2014, n. 5627 certificato il 02-12-2014 Proroga della data di inizio lavori di realizzazione del “Parco Eolico Poggio Ceraso e il Macchione”, nei Comuni di Casciana Terme Lari e Santa Luce (PI). ” 144 Avviso al pubblico dell’istanza di avvio della procedura di verifica di assoggettabilità a V.I.A. ai sensi della l.r. 10/10 e s.m.i.: (variante al piano di coltivazione della cava “VENEDRETTA” n. 167). ” 149 _____________ SOCIETA’ APUANA MARMI S.R.L. Avviso al pubblico dell’istanza di avvio della procedura di verifica di assoggettabilità a V.I.A. ai sensi della l.r. 10/10 e s.m.i.: (variante al piano di coltivazione della ” 149 cava “MONTE ZUCCONE o BENEO”). _____________ SOCIETA’ GUALTIERO CORSI S.r.l. CARRARA (Ms) 4 10.12.2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 49 Avviso al pubblico dell’istanza di avvio della procedura di verifica di assoggettabilità a V.I.A. ai sensi della l.r. 10/10 e s.m.i.: (variante al piano di coltivazione della cava “CIMA DI GIOIA” n. 168). ” 150 _____________ ficazione a comunale di altro tratto di strada in variante nel comune di Sesto Fiorentino. ” 166 _____________ UNICA S.r.l. Procedura di verifica di assoggettabilità a V.I.A. ai sensi dell’art. 48 della LR 10/2010, per il progetto “recupero di risorse energetiche nel Fiume Vicano di Pelago - n. 1 impianto mini idroelettrico”, sito in Comune di Pelago (FI). Proponente: SPIKE RENEWABLES S.r.l. ” 167 Avviso attivazione procedura di verifica di cui all’art. 20 del D.Lgs 152/06 smi per la attivazione di impianto per il pretrattamento e la tintura di tessili. Tale impianto sarà situato nel Comune di Prato (PO) all’interno dell’area facente parte dello stabilimento produttivo UNICA S.r.l. in viale Montegrappa 377/1, ed individuabile alla Tavola n. 44 del Regolamento Urbanistico del Comune di Prato. ” 150 SEZIONE II - Decreti AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE DI AREZZO DECRETO 26 novembre 2014, n. 226 Lavori relativi alla rete irrigua ricadente nel comprensorio di “Montedoglio” del Distretto 7 interessante aree nel Comune di Castiglion Fiorentino ” 152 - Primo stralcio. Costituzione servitù. _____________ DECRETO 26 novembre 2014, n. 227 Lavori di costruzione della variante in riva destra Arno alla SR 69 da Levane al confine di Provincia con nuovo ponte sull’Arno e raccordo al casello dell’Autosole. Costituzione servitù. ” 156 _____________ AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE DI FIRENZE DECRETO 1 dicembre 2014, n. 32 Accordo di Programma tra la Provincia di Firenze ed il Comune di Londa per la messa in sicurezza della viabilità pedonale nel tratto tra il confine comunale e la scuola media. ” 157 - Disposizioni DISPOSIZIONE 27 novembre 2014, n. 4412 - Avvisi AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE DI AREZZO Domanda in data 13/11/2014 per rinnovo di concessione di derivazione di acqua pubblica dal corso d’acqua Canale Maestro della Chiana e Allacciante di Sx in Comune di Foiano della Chiana loc. Chiana - Via del Filo per uso irrigazione. Ditta: Az. Agr. Illuminati G.M.M. Pratica n. RIN002_CSU1950_00002. ” 171 _____________ Domanda in data 28/11/2014 per rinnovo di concessione di derivazione di acqua pubblica dal corso d’acqua Torrente Ciuffenna in comune di Loro Ciuffenna loc. Molino di Loro Ciuffenna per uso forza motrice. Ditta: Parigi Fabrizio. Pratica n. RIN001_ CSU1919_00004. ” 171 _____________ AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE DI FIRENZE Concessione derivazione acqua pubblica. Pratica ” 171 n. 3564. _____________ Concessione derivazione acqua pubblica. Pratica n. 3655. ” 171 _____________ Concessione derivazione acqua pubblica. Pratica n. 3710. ” 172 _____________ Concessione derivazione acqua pubblica. Pratica n. 3783. ” 172 _____________ DISPOSIZIONE 17 novembre 2014, n. 4280 Dismissione di un tratto delle strada comunale denominata via del Cantone e contestuale classi- Concessione derivazione acqua pubblica. Pratica n. 3814. ” 172 _____________ 10.12.2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 49 5 Concessione derivazione acqua pubblica. Pratica n. 3845. ” 173 _____________ Concessione derivazione acqua pubblica. Pratica n. 3673. ” 177 _____________ Concessione derivazione acqua pubblica. Pratica ” 173 n. 3846. _____________ Concessione derivazione acqua pubblica. Pratica ” 177 n. 785. _____________ Concessione derivazione acqua pubblica. Pratica n. 3706. ” 173 _____________ Concessione derivazione acqua pubblica. Pratica n. 764. ” 178 _____________ Concessione derivazione acqua pubblica. Pratica n. 3941. ” 173 _____________ Concessione derivazione acqua pubblica. Pratica n. 3862. ” 178 _____________ Concessione derivazione acqua pubblica. Pratica n. 2569. ” 174 _____________ Concessione derivazione acqua pubblica. Pratica n. 3825. ” 178 _____________ Concessione derivazione acqua pubblica. Pratica n. 3604. ” 174 _____________ Concessione derivazione acqua pubblica. Pratica n. 236. ” 178 _____________ Concessione derivazione acqua pubblica. Pratica n. 3608. ” 174 _____________ Concessione derivazione acqua pubblica. Pratica n. 238. ” 179 _____________ Concessione derivazione acqua pubblica. Pratica n. 326. ” 175 _____________ Concessione derivazione acqua pubblica. Pratica n. 1386. ” 179 _____________ Concessione derivazione acqua pubblica. Pratica n. 383. ” 175 _____________ Concessione derivazione acqua pubblica. Pratica n. 3181. ” 179 _____________ Concessione derivazione acqua pubblica. Pratica n. 421. ” 175 _____________ Concessione derivazione acqua pubblica. Pratica n. 293. ” 180 _____________ Concessione derivazione acqua pubblica. Pratica n. 738. ” 176 _____________ Concessione derivazione acqua pubblica. Pratica n. 2181. ” 180 _____________ Concessione derivazione acqua pubblica. Pratica n. 1770. ” 176 _____________ Concessione derivazione acqua pubblica. Pratica n. 3138. ” 180 _____________ Concessione derivazione acqua pubblica. Pratica n. 3553. ” 176 _____________ Concessione derivazione acqua pubblica. Pratica n. 3942. ” 181 _____________ Concessione derivazione acqua pubblica. Pratica n. 3945. ” 177 _____________ Concessione derivazione acqua pubblica. Pratica n. 3901. ” 181 _____________ 6 10.12.2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 49 AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE DI GROSSETO Concessione preferenziale di derivazione di acqua pubblica dal pozzo ubicato in loc. Cutignolo, nel Comune di Orbetello intestata alla Ditta Sereni ” 181 Serena. Prat. 7617/2010. _____________ Concessione preferenziale di derivazione di acqua pubblica dal pozzo ubicato in loc. Priorato n. 17, nel Comune di Orbetello intestata alla Ditta Fanciullo Luigi. Prat. 8088/2010. ” 181 _____________ Concessione preferenziale di derivazione di acqua pubblica dal pozzo ubicato in loc. Pian d’Alma, nel Comune di Scarlino intestata alla Ditta Caturelli Andrea. Prat. 12261/2010. ” 181 _____________ Concessione preferenziale di derivazione di acqua pubblica dal pozzo ubicato in loc. Tre Cerri, nel Comune di Orbetello intestata alla Ditta Colazilli Filomena. Prat. 17220/2011. ” 182 _____________ Concessione preferenziale di derivazione di acqua pubblica dal pozzo ubicato in loc. Priorato, nel Comune di Orbetello intestata alla Ditta Tiribocchi Cesare, Tiribocchi Antonella. Prat. 19287/2012. ” 182 _____________ Concessione preferenziale di derivazione di acqua pubblica dal pozzo ubicato in loc. Priorato, nel Comune di Orbetello intestata alla Ditta Tiribocchi Cesare, Tiribocchi Antonella. Prat. 19289/2012. ” 182 _____________ Concessione preferenziale di derivazione di acqua pubblica dal pozzo ubicato in loc. Polverosa, nel Comune di Orbetello intestata alla Ditta Piersanti Liliana, Bovicelli Silvia, Stella, e Schiano Aurelio Società Agricola. Prat. 21091/2012. ” 182 _____________ AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE DI LUCCA Domanda per la concessione di derivazione acqua pubblica. Pratica n. 5694. ” 182 _____________ Domanda per la concessione di derivazione acqua pubblica. Pratica n. 5851. ” 182 _____________ Domanda per la concessione di derivazione acqua pubblica. Pratica n. 5853. ” 183 _____________ Domanda per la concessione di derivazione acqua pubblica. Pratica n. 5857. ” 183 _____________ Domanda per la concessione di derivazione acqua ” 183 pubblica. Pratica n. 5849. _____________ AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE DI MASSA CARRARA Richiesta di Autorizzazione Unica per la posa di cavo in fibra ottica a banda larga sulla infrastruttura elettrica esistente, elettrodotti aerei a 15 kV, in località varie del Comune di Massa, del Comune di Pontremoli e del Comune di Filattiera della Provincia di Massa-Carrara. Richiedente: ENEL DISTRIBUZIONE SpA (pratica ENEL DI1P0471 e pratica ENEL DI1P0472). ” 183 _____________ AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE DI PISA Autorizzazione unica alla costruzione e all’esercizio di una nuova linea elettrica in cavo sotterraneo da 15 kV da realizzarsi nel Comune di Pisa, loc. Le Rene pratica Enel 284956. - Avviso di conclusione del pro” 184 cedimento. _____________ AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE DI PISTOIA Domanda per la concessione di derivazione acqua pubblica. Pratica n. 32092. ” 184 _____________ Domanda per la concessione di derivazione acqua pubblica. Pratica n. 32094. ” 184 _____________ COMUNE DI BARGA (Lucca) Approvazione stralcio Regolamento Urbanistico oggetto di ripubblicazione. ” 184 _____________ COMUNE DI BIENTINA (Pisa) Variante al Piano Strutturale e al Regolamento Urbanistico U.T.O.E. 3 Area Industriale Prato Grande. Controdeduzioni alle osservazioni e approvazione. ” 185 _____________ 10.12.2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 49 COMUNE DI CAMAIORE (Lucca) Revoca delibera C.C. n. 52 del 27/07/2010. adozione Piano Attuativo del fabbricato denominato “Hotel Marilù” per cambio di destinazione d’uso da alberghiero a residenziale con la formazione di 9 unità ” 185 immobiliare. _____________ COMUNE DI CASOLE D’ELSA (Siena) Adozione del Piano di Lottizzazione “La Vigna” Pievescola Area UMI SD4G art. 91.4 delle N.T.A. del R.U. ” 186 _____________ COMUNE DI CETONA (Siena) Avviso di adozione della Variante n. 3 al Regolamento Urbanistico e contestuale variante al Piano ” 186 Strutturale. _____________ COMUNE DI CIVITELLA IN VAL DI CHIANA (Arezzo) Variante n. 2 al Piano Strutturale. Adozione. _____________ 7 Camucia via dei Mori - adozione ai sensi dell’art. 69 della L.R. n. 1/05. ” 188 _____________ Variante al Regolamento Urbanistico per l’apposizione del vincolo preordinato all’esproprio sulle aree interessate dall’opera pubblica di realizzazione di strada comunale in loc. Le Piagge di Cortona - ado” 188 zione ai sensi dell’art. 17 della L.R. n. 1/05. _____________ COMUNE DI LUCIGNANO (Arezzo) Avviso di adozione di un Piano di Recupero in attuazione della scheda C.31V del Regolamento Urbanistico, del comune di Lucignano. ” 189 _____________ COMUNE DI MARCIANO DELLA CHIANA (Arezzo) Avviso di adozione della variante n. 12/R.U. inerente una zona individuata come B3 ed un comparto di Piano di Recupero in via Molino con modifica alle NTA del RU (Art. 16 c. 1), del Comune di Marciano ” 189 della Chiana. _____________ ” 186 Variante n. 13 al Regolamento Urbanistico. Adozione ” 187 _____________ COMUNE DI COLLE VAL D’ELSA (Siena) Approvazione definitiva variante n. 17 al Regolamento Urbanistico Comunale - comunicazione ai sensi della LR 01/2005 smi e dell’art. 28 della LR ” 187 10/2010 smi. _____________ Approvazione del Piano di Lottizzazione di iniziativa privata denominato “ATPA-Via dell’Agresto” e “ATPA-Via di Casabassa” - approvazione definitiva ai sensi della L.R. 1/2005 smi. ” 188 _____________ Avviso di adozione della variante n. 13/R.U., inerente la disciplina del patrimonio edilizio di valore in territorio extraurbano. Proposta di una variante alla scheda n. 156 ed alle relative norme in allegato alle NTA del Regolamento Urbanistico (Articolo 2, Categoria 4 punto D-4.3), del Comune di Marciano della Chiana. ” 189 _____________ Avviso di adozione della variante n. 14/R.U. finalizzata all’individuazione di una zona Br_Ces08 da assoggettare a Piano di Recupero in via Pescaia, in loc. Cesa, del Comune di Marciano della Chiana. ” 190 _____________ COMUNE DI MONTEMURLO (Prato) Avviso di approvazione della Variante n. 09 al Regolamento Urbanistico per la trasformazione di alcune aree del territorio comunale. ” 190 _____________ COMUNE DI CORTONA (Arezzo) COMUNE DI PALAIA (Pisa) Piano di Recupero per la ricostruzione di volume parzialmente diruto sito in loc. Riccio - Adozione ai sensi dell’art. 69 della L.R. n. 1/05. ” 188 _____________ 3^ variante al Piano di Lottizzazione La Morina approvato con Del. C.C. 28/09 e seguenti in loc. Aggiornamento quadro conoscitivo del Piano Strutturale del Comune di Palaia. TAV. AG03 “Le ” 190 Aree Tartufigene”. _____________ COMUNE DI PESCAGLIA (Lucca) 8 10.12.2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 49 L.R. 10/2010 e smi, artt. 48 e 49. Procedimento di verifica di assoggettabilità. Avviso di avvenuto deposito della documentazione relativa al progetto denominato “Puccetti” per la ricerca di acque minerali su immobili ubicati in fraz. Monsagrati, Comune di Pescaglia (LU) , presentato dalla Ditta Puccetti SpA. ” 191 _____________ COMUNE DI PIAZZA AL SERCHIO (Lucca) Adozione di variante al Piano di Recupero di Piazza Bassa. ” 191 _____________ Camiciottoli/Aglietti” posto in frazione I Ciliegi di proprietà Camiciottoli Stefano, Camiciottoli Alessandro e Aglietti Concetta - adozione con contestuale variante al R.U.C. ai sensi degli artt. 65 e 70 della L.R.T 1/2005 con le procedure dell’art. 17. ” 195 SUPPLEMENTI Supplemento n. 139 al B.U. n. 49 del 10/12/2014 GIUNTA REGIONALE - Deliberazioni DELIBERAZIONE 1 dicembre 2014, n. 1117 COMUNE DI SAN MARCELLO PISTOIESE (Pistoia) Approvazione parziale del Regolamento Urbanistico del Comune di San Marcello P.se, ai sensi degli artt. 17 e 18 della Legge Regione Toscana n. 1 del 03/01/2005 e s.m.i e ripubblicazione a stralcio dello stesso ai fini della partecipazione. ” 191 _____________ Recepimento dell’intesa sancita dalla Conferenza permanente Stato-Regioni in data 20 dicembre 2012 (rep. atti n. 259/CSR) sul documento recante “Discipline per la revisione della normativa dell’accreditamento” in attuazione dell’art. 7, comma 1, del nuovo Patto per la salute per gli anni 2010-2012. Supplemento n. 140 al B.U. n. 49 del 10/12/2014 COMUNE DI SAN QUIRICO D’ORCIA (Siena) Avviso di approvazione del Piano Attuativo “PAPMAA con valenza di Piano Attuativo per realizzazione di nuovo fabbricato da destinare a cantina e ristrutturazione fabbricati ad uso magazzini-rimessa - Proponente Soc. Agr. Poggiarello s.r.l.” ai sensi dell’art. 111 della L.R. 65/2014. ” 194 _____________ COMUNE DI REGGELLO (Firenze) 7° variante urbanistica anticipatrice del 3° R.U.C. realizzazione Piano Attuativo denominato “Intervento - Statuti COMUNE DI CHIUSI DELLA VERNA (Arezzo) Statuto comunale. Approvazione con Atto Consiglio Comunale n. 46 del 26-9-1992. Modificato con Atto Consiglio Comunale n. 62 del 12-7-1994; Atto Consiglio Comunale n. 30 del 27-5-1998; Atto Consiglio Comunale n. 54 del 30-11-2002; Atto Consiglio Comunale n. 36 del 26-11-2013; Atto Consiglio Comunale n. 39 del 25-09-2014. 10.12.2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 49 SEZIONE I PRESIDENTE DELLA GIUNTA REGIONALE - Decreti DECRETO 1 dicembre 2014, n. 192 Camera di Commercio, Industria, Artigianato, Agricoltura di Massa-Carrara. Nomina del rappresentante delle associazioni dei consumatori e degli utenti nel consiglio camerale. IL PRESIDENTE DELLA GIUNTA REGIONALE Vista la legge 29 dicembre 1993, n. 580 (“Riordinamento delle Camere di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura”) ed in particolare l’articolo 12, inerente la costituzione del Consiglio Camerale; Visto il D.M. 4 agosto 2011, n. 156 (Regolamento relativo alla designazione e nomina dei componenti del consiglio ed all’elezione dei membri della giunta delle Camere di Commercio in attuazione dell’articolo 12 della legge 29 dicembre 1993, n. 580, come modificata dal decreto legislativo 15 febbraio 2010 n. 23); 9 organi amministrativi di competenza della Regione), ed in particolare l’art. 1, comma 1 bis, lettera b), in base al quale, alla designazione in oggetto, non si applicano le disposizioni della stessa l.r. 5/2008; Preso atto, come da documentazione presentata dal suddetto designato, del possesso da parte del medesimo dei requisiti di cui all’art. 13 della citata legge 29 dicembre 1993, n. 580 e dell’inesistenza, a suo carico, delle cause ostative ivi previste; DECRETA di nominare il Sig. Giulio Bernacca componente del Consiglio della Camera di Commercio, Industria, Artigianato ed Agricoltura di Massa Carrara, in rappresentanza delle Associazione di tutela degli interessi dei consumatori e degli utenti. Il presente atto è pubblicato integralmente sul B.U.R.T. ai sensi degli articoli 4, 5 e 5 bis della l.r. 3/2007 e sulla banca dati degli atti amministrativi della Giunta regionale ai sensi dell’articolo 18 della l.r. 23/2007. Il Presidente Enrico Rossi Richiamato il precedente decreto n. 14 del 31.1.2014 con il quale, sulla base delle designazioni trasmesse dalle associazioni aventi titolo ai sensi dell’articolo 8 del D.M. n. 501/1996, è stato nominato il Consiglio della Camera di Commercio, Industria, Artigianato ed Agricoltura di Massa Carrara; DECRETO 2 dicembre 2014, n. 193 Considerato che il sopra citato decreto ha rinviato ad atto successivo le determinazioni relative alla nomina del membro in rappresentanza delle Associazione di tutela degli interessi dei consumatori e degli utenti; Vista la legge regionale 24 febbraio 2005, n. 40 “Disciplina del servizio sanitario regionale” ed in particolare l’articolo 76 septies che istituisce la Conferenza regionale permanente, con compiti di indirizzo, coordinamento e verifica del sistema di emergenza urgenza territoriale, e ne individua la composizione come di seguito specificato: a) l’assessore regionale competente, o suo delegato; b) i coordinatori dei comitati di area vasta di cui all’articolo 9, comma 4, o loro delegati; c) il responsabile dell’Osservatorio permanente del sistema di emergenza urgenza, o suo delegato; d) il responsabile del coordinamento regionale delle centrali operative 118, o suo delegato; e) i legali rappresentanti, o loro delegati, dei due organismi regionali maggiormente rappresentativi delle associazioni di volontariato di cui all’articolo 76 ter, comma 3, sulla base dei seguenti criteri: 1) rappresentanza di associazioni che esercitano l’attività nel territorio di almeno sette aziende unità sanitarie locali; Richiamato il decreto n. 166 del 28.10.2014 con il quale si è provveduto ad assegnare il seggio spettante alle associazioni di tutela degli interessi dei consumatori e degli utenti; Vista la nota del 6/11/2014 con la quale il raggruppamento di associazioni composto da Federconsumatori e utenti di Massa-Carrara e ADOC Massa Carrara ha designato il Sig. Giulio Bernacca come componente del Consiglio della Camera di Commercio, Industria, Artigianato ed Agricoltura di Massa Carrara, in rappresentanza delle Associazione di tutela degli interessi dei consumatori e degli utenti; Vista la legge regionale 8 febbraio 2008, n. 5 (Norme in materia di nomine e designazioni e di rinnovo degli Conferenza regionale permanente di cui all’articolo 76-septies della legge regionale n. 40/2005. IL PRESIDENTE DELLA GIUNTA REGIONALE 10 10.12.2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 49 2) numero di associazioni rappresentate; f) il legale rappresentante del comitato regionale della CRI o suo delegato. Richiamato il proprio precedente decreto del 31 ottobre 2012 n. 193 con il quale è stata costituita la Conferenza regionale permanente di cui all’articolo 76-septies della legge regionale n. 40/2005; Considerato che l’articolo 76 septies della L.R. n. 40/2005 prevede che la composizione della conferenza in oggetto venga aggiornata ogni due anni; Vista la nota del 14 novembre 2014 del Direttore generale della Direzione generale dei Diritti di cittadinanza e coesione sociale nella quale viene proposto l’aggiornamento della composizione della Conferenza regionale permanente di cui all’articolo 76-septies della legge regionale n. 40/2005; Preso atto che nella medesima nota il Direttore generale conferma la validità del decreto dirigenziale n. 4215/2012 il quale riconosce l’Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze - Comitato regionale toscano, la Confederazione Nazionale Misericordie d’Italia - Conferenza regionale della toscana, quali organismi regionali maggiormente rappresentativi delle associazioni di volontariato di cui all’articolo 76 ter, comma 3 della legge regionale n. 40/2005; Vista la legge regionale 8 febbraio 2008, n. 5 “Norme in materia di nomine e designazioni e di rinnovo degli organi amministrativi di competenza della Regione”, ed in particolare: - l’articolo 2 comma 2, lettera d), in forza del quale la nomina della Conferenza regionale permanente è di competenza degli organi di governo della regione, in quanto organismo tecnico; - l’articolo 2, comma 5, in forza del quale tutte le nomine e designazioni di competenza degli organi di governo sono effettuate dal Presidente della Giunta regionale; - l’articolo 1, comma 1-bis, lettera c), in forza del quale alla nomina dei componenti della Conferenza regionale permanente, in quanto effettuata in ragione degli uffici da questi ricoperti, non si applicano le disposizioni della medesima; Preso atto che per l’incarico di cui al presente provvedimento non è prevista l’erogazione di alcun compenso; legge regionale n. 40/2005, della quale sono membri di diritto: - l’assessore regionale al Diritto alla salute, o suo delegato; - il coordinatore del comitato di area vasta Nordovest, o suo delegato; - il coordinatore del comitato di area vasta Centro, o suo delegato; - il coordinatore del comitato di area vasta Sud-est, o suo delegato; - il responsabile dell’Osservatorio permanente del sistema di emergenza urgenza, o suo delegato; - il responsabile del coordinamento regionale delle centrali operative 118, o suo delegato; - il legale rappresentante dell’Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze - Comitato regionale toscano, o suo delegato; - il legale rappresentante della Confederazione Nazionale Misericordie d’Italia - Conferenza regionale della toscana, o suo delegato; - il legale rappresentante del comitato regionale della Croce Rossa Italiana, o suo delegato. La Conferenza regionale permanente è aggiornata nella sua composizione ogni due anni, ai sensi dell’articolo 76-septies della legge regionale n. 40/2005. Il presente provvedimento è pubblicato integralmente sul B.U.R.T. ai sensi degli articoli 4, 5 e 5 bis della legge regionale n. 23/2007 e nella banca dati degli atti amministrativi della Giunta regionale ai sensi dell’articolo 18 della medesima legge. Il Presidente Enrico Rossi GIUNTA REGIONALE - Deliberazioni DELIBERAZIONE 1 dicembre 2014, n. 1077 OCDPC 184/2014 - evento sismico del mese del 21/06/2013 nelle province di Lucca e Massa Carrara - determinazione della percentuale del contributo per gli immobili privati di cui al bando approvato con ordinanza commissariale n. 3/2014. LA GIUNTA REGIONALE Visto l’articolo 34 dello Statuto regionale; DECRETA di aggiornare la composizione della Conferenza regionale permanente di cui all’articolo 76-septies della Vista la legge 24/02/1992 n. 225 relativa alla istituzione del servizio nazionale della protezione civile ed in particolare l’articolo 5; Vista la L.R. n. 67 del 29/12/2003 “Ordinamento 10.12.2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 49 del sistema regionale della protezione civile e disciplina della relativa attività”; Preso atto che con DCM del 26 giugno 2013 era stato dichiarato lo stato di emergenza nazionale per l’evento sismico verificatosi il 21 giugno 2013 nel territorio di alcuni comuni delle province di Lucca e Massa Carrara e che tale stato di emergenza è scaduto il 21/06/2014; Preso atto che con OCDPC n. 183 del 25/07/2014 la Regione Toscana è stata individuata quale amministrazione competente al coordinamento delle attività necessarie al completamento degli interventi necessari per il superamento del contesto di criticità determinatosi nel territorio regionale a seguito dell’evento sismico che il 21 giugno 2013 ed il dirigente responsabile del Settore «Sistema regionale di protezione civile» della regione Toscana e’ individuato quale responsabile delle iniziative finalizzate al definitivo subentro della medesima regione nel coordinamento degli interventi; Vista la delibera GRT n. 937 del 03/11/2014 di recepimento dell’OCDPC 183/2014 con cui sono state dettate le modalità per la prosecuzione della gestione commissariale da parte della Regione Toscana; Preso atto che il Commissario delegato aveva approvato il Piano degli interventi con ordinanza commissariale n. 3 del 26 agosto 2013, poi integrata con ordinanze n. 4 del 16 ottobre 2013, n. 2 del 19 maggio 2014, n. 4 del 9 giugno 2014 e n. 7 del 19 giugno 2014; Considerato che per il ripristino delle abitazioni principali distrutte in tutto o in parte o sgomberate a seguito di provvedimenti delle competenti autorità, il Commissario delegato con ordinanza n. 3 del 4/06/2014 aveva approvato le disposizioni per l’assegnazione del primo stanziamento di risorse; Preso atto che a seguito dell’espletamento da parte dei comuni colpiti dall’evento sismico, dell’istruttoria delle domande per il ripristino delle abitazioni principali presentate dagli aventi titolo secondo quanto indicato dall’ordinanza commissariale n. 3/2014, è emerso un fabbisogno finanziario pari ad euro 11.148.002,08; Considerato che in base alle disposizioni approvate dal Commissario delegato con ordinanza n. 3/2014, sulla base del fabbisogno e delle risorse disponibili è possibile determinare, d’intesa con i Comuni interessati, la percentuale di contributo pari al 100% del medesimo fabbisogno finanziario; Preso atto che alla copertura del suddetto fabbisogno finanziario si provvede in parte con le risorse previste dalla DCM del 18/04/2014 per euro 5.000.000,00, ed in 11 parte con una quota delle risorse assegnate con la DCM del 30/06/2014 di complessivi euro 16.000.000,00, per euro 6.148.002,08, risorse già versate sulla contabilità speciale n. 5769, come risulta dalle note del Dipartimento di protezione civile del 21/11/2014 prot. ABI/0061398 e prot. DPC/ABI/61370; Considerato che i Comuni provvederanno alla relativa liquidazione secondo le modalità di cui alle citate disposizioni approvate con l’ordinanza n. 3/2014; Considerato che alcuni Comuni hanno evidenziato la necessità per i beneficiari del contributo in oggetto di una proroga per il termine di ultimazione dei lavori previsto dall’articolo 5 comma 1 delle disposizioni approvate con l’ordinanza commissariale n. 3/2014, di ulteriori sei mesi rispetto a quello ivi indicato, indipendentemente dalla data di inizio dei lavori medesimi; Ritenuto di accogliere tale richiesta, in relazione ai tempi di erogazione delle risorse stanziate dal Dipartimento di protezione civile, come risulta dalle note sopra citate; A voti unanimi DELIBERA 1. per la procedura di contributo a favore delle abitazioni principali distrutte in tutto o in parte o sgomberate a seguito di provvedimenti delle competenti autorità per l’evento sismico del 21 giugno 2013, di determinare d’intesa con i Comuni interessati, sulla base del fabbisogno e delle risorse disponibili, la percentuale di contributo pari al 100% del medesimo fabbisogno finanziario; 2. di stabilire che alla copertura del suddetto fabbisogno finanziario si provvede in parte con le risorse previste dalla DCM del 18/04/2014 per euro 5.000.000,00, ed in parte con una quota delle risorse assegnate con la DCM del 30/06/2014 di complessivi euro 16.000.000,00, per euro 6.148.002,08, risorse già versate sulla contabilità speciale n. 5769 come risulta dalle note del Dipartimento di protezione civile del 21/11/2014 prot. ABI/0061398 e prot. DPC/ABI/61370; 3. di prendere atto che i Comuni provvederanno alla relativa liquidazione secondo le modalità di cui alle citate disposizioni approvate con l’ordinanza n. 3/2014; 4. di stabilire, su richiesta dei Comuni interessati, la proroga di sei mesi del termine stabilito dall’articolo 5 comma 1 delle disposizioni approvate con l’ordinanza commissariale n. 3/2014, indipendentemente dalla data di inizio dei lavori medesimi. 12 10.12.2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 49 Il presente atto è pubblicato integralmente sul B.U.R.T. ai sensi degli articoli 4, 5 e 5 bis della L.R. 23/2007 e sulla banca dati degli atti amministrativi della Giunta regionale ai sensi dell’art. 18 della L.R. 23/2007. Segreteria della Giunta Il Direttore Generale Antonio Davide Barretta rilevati dalla Scuola Superiore dell’Amministrazione dell’Interno - Ufficio Centrale di Statistica, si rileva sull’intero territorio della Regione Toscana una riduzione degli sfratti eseguiti in rapporto ai provvedimenti di sfratto emessi per morosità (si passa infatti dal 61,85 % del 2010 al 51,44 % del 2013), Considerato che tale fenomeno potrebbe essere riconducibile anche all’attuazione della misura di prevenzione sfratti; DELIBERAZIONE 1 dicembre 2014, n. 1082 Contributo al sostegno della locazione, per la prevenzione dell’esecutività degli sfratti per morosità incolpevole - ripartizione risorse. LA GIUNTA REGIONALE Visto il Programma regionale di sviluppo 2011-2015 approvato dal Consiglio regionale con risoluzione n. 49 del 29.6.2011 ed in particolare il progetto integrato di sviluppo 5.2 “ Abitare sociale in Toscana” - punto 2: “sostegno alla locazione”; Visto il Documento di programmazione economica e finanziaria 2014 approvato con risoluzione del Consiglio regionale n. 219 del 18.12. 2013 ed in particolare le “politiche di valorizzazione e qualificazione del patrimonio edilizio - Azione 2 - prosecuzione degli interventi volti ad evitare l’esecuzione dei provvedimenti di sfratto in caso di morosità incolpevole attraverso l’erogazione, tramite i Comuni di specifici contributi che possono essere utilizzati per sanare in tutto o in parte la morosità; Visto il Piano sanitario e sociale integrato regionale 2012-2015, approvato con deliberazione C.R. 91 del 5 novembre 2014; Viste le proprie deliberazioni n. 1088 del 5.12.2011 1151 del 17.12.2012 e 1089 del 16.12.2013, con le quali sono state attivate misure specifiche volte ad evitare l’esecuzione di sfratti che riguardano nuclei familiari in temporanea difficoltà economica determinata dalla perdita o sensibile diminuzione della capacità reddituale, cessazione dell’attività, malattia grave, infortunio o decesso di un componente il nucleo familiare, mettendo a disposizione dei Comuni risorse regionali pari a Euro 12.000.000,00 totali per gli anni 2012 - 2013 e 2014; Considerato che tali risorse hanno consentito ai Comuni di intervenire nelle situazioni critiche per cercare di evitare il provvedimento di rilascio, attraverso tutti i possibili strumenti utili per cercare di evitare la perdita di una abitazione; Preso atto che in base ai dati relativi agli sfratti, Visto il D.L. 102 del 31.8.2013 convertito in Legge 28 ottobre 2013 n. 124, che ha istituito presso il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti un Fondo destinato agli inquilini morosi incolpevoli, per gli anni 2014 e 2015, stabilendo che le risorse sono assegnate prioritariamente alle regioni che abbiano emanato norme per la riduzione del disagio abitativo che prevedono percorsi di accompagnamento sociale per i soggetti sottoposti a sfratto anche attraverso organismi comunali; Visto anche l’art. 1 comma 2, del Decreto interministeriale del 14 maggio 2013, che stabilisce che le Regioni individuano i Comuni ad alta tensione abitativa, di cui alla delibera CIPE n. 87 del 13 novembre 2003, ivi compresi i Comuni capoluogo di provincia non inclusi nella predetta delibera, cui destinare le risorse del fondo in oggetto; Vista la propria delibera n. 1044 del 25.11.2014, con la quale vengono ripartite le risorse del fondo nazionale morosità incolpevole ai comuni capoluogo e ad alta tensione abitativa; Ritenuto, per quanto sopra evidenziato rafforzare tale iniziativa straordinaria mettendo a disposizione dei Comuni una ulteriore quota di risorse disponibili, pari a Euro 4.000.000,00 da ripartirsi in base agli sfratti rilevati nel 2013 secondo i dati ufficiali del Ministero degli Interni; Considerato altresì che tale ripartizione viene operata per ciascun ambito L.O.D.E mentre per quanto riguarda il L.O.D.E fiorentino e quello empolese-valdelsa si stabilisce una ulteriore ripartizione in base ai dati degli sfratti riconducibili alla competenza dei tribunali di Firenze ed Empoli; Ritenuto quindi di procedere alla ripartizione delle ulteriori risorse destinate a ciascun L.O.D.E , secondo quanto riportato nella tabella di ripartizione “Fondo sfratti” di cui all’“Allegato A” parte integrante della presente deliberazione; Ritenuto inoltre, al fine di consentire la massima semplificazione e tempestività delle procedure di utilizzo 10.12.2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 49 delle risorse, di confermare che i comuni ricorrano ai soggetti gestori di cui alla citata legge regionale 77/98 per le funzioni riguardanti l’erogazione dei contributi regionali; Considerato altresì che il periodo iniziale di messa a regime della misura sperimentale si è ormai consolidato e che pertanto, al fine di semplificare ulteriormente la procedura di liquidazione, si ritiene opportuno demandare al soggetto gestore competente per territorio la verifica delle risorse effettivamente utilizzate; Ritenuto opportuno stabilire che, l’utilizzo delle risorse messe a disposizione con il presente atto, potranno essere utilizzate, in ambito LODE, dai Comuni Capoluogo e ad Alta tensione abitativa, subordinatamente al completo utilizzo delle risorse nazionali di cui alla delibera G.R. n. 1044 del 25.11.2014; Ritenuto di riconoscere ai soggetti gestori di cui alla citata legge regionale 77/98, per le funzioni riguardanti l’erogazione e la rendicontazione dei contributi un rimborso spese pari al 2,5% delle risorse assegnate a ciascun LODE; Richiamato l’allegato C, parte integrante della deliberazione n. 250 del 15.04.2013, “indirizzi operativi, criteri e modalità” contenente fra l’altro i requisiti dei destinatari, le specifiche relative alla ripartizione ed erogazione del contributo e le modalità di rendicontazione evidenziando che viene lasciata ai L.O.D.E ogni facoltà in merito a limiti più restrittivi o alla definizione di ulteriori specifici requisiti in relazione alle condizioni sociali ed economiche presenti nell’ambito territoriale di riferimento, nonché ad ulteriori iniziative di sostegno al nucleo familiare interessato che concorrano al conseguimento delle finalità di cui alla misura in questione nonché le scelte operative e procedurali relative alle modalità di attribuzione dei contributi ; Ritenuto quindi di confermare i criteri e le procedure per la ripartizione e l’erogazione dei contributi per morosità incolpevole, così come stabiliti dall’allegato C sopra citato; Ritenuto altresì opportuno, al fine di semplificare le procedure di messa a disposizione delle risorse per un più rapido utilizzo, escludere l’obbligo del completo reimpiego delle somme derivanti da economie; Dato atto che la copertura finanziaria della somma 13 complessiva di € 4.000.000,00 è assicurata sul capitolo 21071 dell’esercizio 2014, che presenta la necessaria disponibilità; Vista la propria deliberazione n. 2 del 7.1.2014 con la quale è stato approvato il bilancio gestionale per l’anno finanziario 2014 e pluriennale 2014-2016; A voti unanimi DELIBERA 1. di approvare il riparto tra i L.O.D.E, delle risorse finalizzate alla prevenzione dell’esecutività degli sfratti per morosità come risulta dalla tabella di ripartizione “fondo sfratti” di cui all’ “Allegato A”, parte integrante del presente provvedimento; 2. di dare atto che la copertura finanziaria della somma complessiva di € 4.000.000,00 è assicurata sul capitolo 21071 dell’esercizio 2014, che presenta la necessaria disponibilità; 3. di stabilire che, l’utilizzo delle risorse messe a disposizione con il presente atto, potranno essere utilizzate, in ambito LODE, dai Comuni Capoluogo e ad Alta tensione abitativa, subordinatamente al completo utilizzo delle risorse nazionali di cui alla delibera G.R. n. 1044 del 25.11.2014; 4. di confermare i criteri e le procedure per la ripartizione e l’erogazione dei fondo regionale per la morosità incolpevole, così come stabiliti dall’allegato C alla propria delibera n. 250 del 15.4.2013 ad eccezione di quanto stabilito al punto 5.6 che dispone di subordinare l’erogazione, al completo reimpiego delle somme derivanti dalle economie; 5. di dare mandato ai settori competenti della Direzione generale diritti di cittadinanza e coesione sociale per ogni adempimento conseguente. Il presente atto è pubblicato integralmente sul B.U.R.T. ai sensi degli art. 4, 5 e 5 bis della legge regionale 23/2007 e sulla banca dati degli atti amministrativi della Giunta Regionale, ai sensi dell’art. 18 della 23/2007. Segreteria della Giunta Il Direttore Generale Antonio Davide Barretta SEGUE ALLEGATO 14 10.12.2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 49 Allegato A TABELLA DI RIPARTIZIONE "Fondo sfratti" in base ai dati del Ministero dell'interno Sfratti 2013 Provvedimenti di sfratto emessi per morosità LODE Ripartizione a livello LODE provinciale Anno Capoluogo Provincia Totali % Importo AREZZO 2013 235 174 409 7,313 € 292.508,49 FIRENZE 2013 696 682 1.378 24,638 € 985.517,61 EMPOLI 2013 0 86 86 1,538 € 61.505,45 GROSSETO 2013 270 86 356 6,365 € 254.603,97 LIVORNO 2013 299 322 621 11,103 € 444.126,59 LUCCA 2013 145 372 517 9,244 € 369.747,90 MASSA CARRARA 2013 78 161 239 4,273 € 170.927,95 PISA 2013 182 422 604 10,799 € 431.968,53 PISTOIA 2013 168 397 565 10,102 € 404.076,52 PRATO 2013 208 245 453 8,099 € 323.976,40 SIENA 2013 93 272 365 6,526 € 261.040,59 2.374 3.219 5.593 100,00 € 4.000.000,00 TOTALI Da parte della Prefettura di Firenze sono pervenuti i dati disaggregati per i Tribunali di Empoli e Pontassieve Relativamente ad Empoli non sono disponibili i relativi dati disaggregati in quanto non Capoluogo e si riferiscono al periodo gennaio-settembre a causa della sezione del Tribunale disciolta 10.12.2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 49 DELIBERAZIONE 1 dicembre 2014, n. 1084 DGR 301 del 16 aprile 2014, protocollo regionale tematico tra la Regione Toscana, l’Ufficio Scolastico Regionale per la Toscana, il Centro Giustizia Minorile Toscana - Umbria, il Centro Giustizia Minorile Piemonte - Liguria - Valle D’Aosta, Il Provveditorato Regionale dell’Amministrazione Penitenziaria per la Toscana, per la realizzazione di azioni congiunte nel settore dell’istruzione, formazione, orientamento e lavoro. Approvazione progetto attuativo “Tra le Righe”. LA GIUNTA REGIONALE Visto il Decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 112 Conferimento di funzioni e compiti amministrativi dello Stato alle Regioni ed agli enti locali, in attuazione del capo I della legge 15 marzo 1997, n. 59; Vista la Legge costituzionale 18 aprile 2001, n. 3 “Modifiche al Titolo V della parte seconda della Costituzione”; Visto il Regolamento recante norme in materia di autonomia delle istituzioni scolastiche, approvato con DPR 8 marzo 1999, n. 275; Visto il Programma Regionale di Sviluppo 2011-2015 adottato dal Consiglio Regionale con risoluzione n. 49 del 29 giugno 2011; Vista la legge regionale 26 luglio 2002, n. 32 “Testo unico della normativa della Regione Toscana in materia di educazione, istruzione, orientamento, formazione professionale e lavoro” e successive modifiche; Visto in particolare l’art. 7, comma 1) della L.R. 32/02, che prevede la promozione dei servizi e interventi volti a rendere effettivo il diritto all’apprendimento e all’istruzione scolastica; Visto il Piano di Indirizzo Generale Integrato (PIGI) 2012-2015, approvato con Deliberazione n. 32 del 17 aprile 2012 dal Consiglio Regionale della Toscana, Azione 1.c.2 “ Educazione formale e non formale degli adulti” che individua, quali destinatari dell’azione, “tutti i cittadini adulti (over 18), italiani e stranieri, ivi compresi i cittadini italiani e stranieri sottoposti a trattamenti privativi o limitativi della libertà. Vista la LR 24 febbraio 2005, n. 41 “Sistema integrato di interventi e servizi per la tutela dei diritti di cittadinanza sociale”, e successive modifiche e integrazioni; Richiamato il Piano Sanitario e Sociale Integrato 15 Regionale 2012 - 2015, approvato con delibera del Consiglio Regionale 5 novembre 2014, n. 91, in particolare il punto 2.2.4. “Le risposte alla condizione carceraria”; Vista la DGR 7 gennaio 2014 n. 3 “Approvazione schema di Protocollo di intesa tra Regione Toscana, Ministero della Giustizia, ANCI Toscana, UNCEM Toscana, UPI Toscana, Tribunale di sorveglianza di Firenze, Tribunale per i minorenni di Firenze e Tribunale per i minorenni di Genova, finalizzato al coordinamento delle politiche regionali in ambito carcerario” che prevede l’attivazione di Protocolli Tematici Collegati e individua le azioni da mettere in atto, con riguardo alle esigenze delle comunità nelle quali insistono gli Istituti di pena, gli Uffici per l’Esecuzione Penale esterna e gli altri Servizi del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria e della Giustizia Minorile, con il comune obiettivo del recupero delle persone in esecuzione di pena considerate nella loro individualità, della finalità di prevenzione primaria e secondaria e dell’obiettivo del contenimento del fenomeno della criminalità; Dato atto che l’art. 5, punto 3d. dell’Allegato A, della citata DGR 7 gennaio 2014 n. 3 rinvia, per quanto nello specifico di Istruzione, Formazione Professionale e Lavoro, ad uno specifico Protocollo Tematico Regionale Collegato; Vista la DGR 301 del 16 aprile 2014, avente ad oggetto: “Approvazione Protocollo regionale tematico tra la Regione Toscana, l’Ufficio Scolastico Regionale per la Toscana, il Centro Giustizia Minorile Toscana - Umbria, il Centro Giustizia Minorile Piemonte - Liguria - Valle D’Aosta, Il Provveditorato Regionale dell’Amministrazione Penitenziaria per la Toscana, per la realizzazione di azioni congiunte nel settore dell’istruzione, formazione, orientamento e lavoro; Visto come l’art. 2 del Protocollo tematico citato al punto precedente, stabilisca che soggetti firmatari si impegnano a coordinare le proprie funzioni, nel rispetto delle reciproche competenze, per il governo del sistema integrato di educazione, istruzione, formazione, orientamento e lavoro, all’interno degli Istituti di pena, attraverso azioni congiunte in specifici ambiti di intervento, fra cui: l’educazione e l’istruzione formale e non formale dei giovani e degli adulti; la formazione linguistica e l’educazione civica dei cittadini stranieri; la formazione/aggiornamento degli operatori; Dato atto che all’art. 7 del citato protocollo tematico, i firmatari si impegnano a garantire, ciascuno nel proprio ambito di intervento, le condizioni organizzative ottimali per la realizzazione di quanto previsto dal medesimo protocollo approvato con DGR 301/2014; 16 10.12.2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 49 Rilevata la necessità, a questo scopo, di attivare modalità di collaborazione con l’Ufficio Scolastico Regionale per la Toscana anche ai fini del coordinamento della presente iniziativa con quante correlate all’attuazione dell’esercizio del diritto allo studio della popolazione adulta; Preso atto che il PRAP, in virtù del proprio ruolo, risulta essere importante interlocutore al fine della conoscenza del contesto carcerario e del supporto al coordinamento di iniziative inerenti le tematiche di cui al citato protocollo tematico; Vista la comunicazione del Ministero della Giustizia, Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria, Provveditorato regionale per la Toscana (PRAP), prot. n. 45037.4 del 29 ottobre 2014, che contiene l’analisi del fabbisogno degli istituti penitenziari, per l’adeguamento e il potenziamento delle biblioteche carcerarie, con la descrizione delle dotazioni di testi nelle lingue maggiormente rappresentate dalla popolazione detenuta straniera e di testi scolastici relativamente alle 25 biblioteche carcerarie, necessari per favorire la partecipazione dei detenuti ai percorsi di istruzione primaria e secondaria; Dato atto che, come risulta dall’analisi di cui al punto precedente, in Toscana sono presenti 18 Istituti di pena, all’interno dei quali sono presenti corsi scolastici di ogni ordine e grado che interessano complessivamente oltre 2.000 detenuti, di cui quasi 1.500 stranieri; Considerata l’opportunità, in tale contesto e in virtù di quanto precedentemente riportato, di promuovere l’attuazione del progetto attuativo del protocollo tematico di cui alla DGR 301/2014 “TRA LE RIGHE”, allegato A) parte integrante e sostanziale del presente provvedimento, quale strumento per favorire la frequenza ai percorsi di istruzione da parte dei detenuti attraverso la disponibilità di una adeguata dotazione libraria, atta a garantire la fruibilità del diritto all’istruzione nelle scuole carcerarie della Toscana; per la Toscana che individua l’Istituto “Russell/Newton” di Scandicci, che opera da molti anni all’interno della Casa Circondariale di Sollicciano, quale scuola polo per l’Istruzione in carcere, di seguito nominata “Istituto Polo Regionale Scuola in Carcere”; Ritenuto per quanto sopra, di destinare la somma di € 86.414,33 (ottantaseimila quattrocentoquattordici/33) all’Istituto Russell/Newton di Scandicci, Istituto Polo Regionale Scuola in Carcere, per provvedere all’acquisizione delle dotazioni librarie, in attuazione del progetto attuativo del protocollo tematico di cui alla DGR 301/2014 “TRA LE RIGHE”, allegato A), parte integrante e sostanziale della presente deliberazione; Ritenuto di demandare al dirigente regionale del Settore Istruzione e Educazione tutti gli atti necessari per la corretta attuazione del progetto attuativo del protocollo tematico di cui alla DGR 301/2014 “TRA LE RIGHE”, citato in precedenza e contenuto nell’Allegato A), parte integrante e sostanziale del presente provvedimento, ivi compresa l’assunzione del relativo impegno di spesa,; Vista la L.R. n. 36 del 6.08.2001 “Ordinamento contabile della Regione Toscana”; Visto il Regolamento di attuazione della L.R. 36/2001 approvato con decreti del Presidente della Giunta Regionale n. 61/R del 19 .12.2001 e n. 23/R del 19.05.2008; Vista la L.R. n. 78 del 24/12/2013 che approva il Bilancio dell’Esercizio Finanziario 2014 e il Bilancio Pluriennale 2014-2016; Vista la D.G.R. n. 2 del 7/1/2014 relativa all’approvazione del Bilancio Gestionale per l’anno 2014 e Pluriennale 2014-2016; Visto il parere del CTD espresso nella seduta del 20 novembre 2014; A voti unanimi Ritenuto necessario, per quanto sopra, al fine di favorire la frequenza ai percorsi di istruzione da parte di tutti i detenuti, nonché la frequenza ai corsi di istruzione e di alfabetizzazione da parte dei detenuti stranieri, di sostenere e finanziare il progetto attuativo del protocollo tematico di cui alla DGR 301/2014 sopra richiamato “TRA LE RIGHE”, allegato A) parte integrante e sostanziale del presente provvedimento, per una spesa complessiva di € 86.414,33 (ottantaseimila quattrocentoquattordici/33), a valere sulle disponibilità del capitolo 61022 del bilancio regionale 2014; 1. Di approvare, per le ragioni esposte in premessa, con la presente proposta di deliberazione, il progetto attuativo del Protocollo tematico di cui alla DGR 301/2014 “TRA LE RIGHE”, di cui all’Allegato A) parte integrante e sostanziale del presente atto, finanziando la relativa spesa di € 86.414,33 a valere sulle disponibilità del capitolo 61022 del bilancio regionale 2014, sulla base del citato protocollo. Visto il Decreto n. 256 del 12 novembre 2014 della Direzione Generale dell’Ufficio Scolastico Regionale 2. Di dare atto che il progetto “TRA LE RIGHE” è stato redatto in base all’analisi del fabbisogno trasmessa DELIBERA 10.12.2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 49 dal Ministero della Giustizia, Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria, Provveditorato regionale per la Toscana, con nota prot. n. 45037.4 del 29 ottobre 2014. 3. Di dare atto altresì che con Decreto n. 256 del 12 novembre 2014 della Direzione Generale dell’Ufficio Scolastico Regionale per la Toscana, è stato individuato nell’Istituto “Russell/Newton” di Scandicci, che opera da molti anni all’interno della Casa Circondariale di Sollicciano, l’Istituto Polo Regionale Scuola in Carcere. 4. Di destinare, per l’attuazione di quanto previsto dalla presente Deliberazione e indicato nell’allegato A) la somma di € di € 86.414,33 (ottantaseimila quattrocentoquattordici/33), all’Istituto Russell/Newton di Scandicci, Istituto Polo Regionale Scuola in Carcere. 17 5. Di demandare tutti gli atti necessari per la corretta attuazione di quanto contenuto nell’Allegato A), parte integrante e sostanziale del presente provvedimento, ivi compreso lo specifico accordo operativo attuativo del progetto “TRA LE RIGHE”, nonché l’assunzione del relativo impegno di spesa, al dirigente regionale del Settore Istruzione e Educazione. Il presente atto è pubblicato integralmente sul B.U.R.T. ai sensi degli articoli 4, 5, e 5 bis della L.R. 23/2007 e sulla banca dati degli atti amministrativi della Giunta Regionale ai sensi dell’art. 18 della legge regionale 23/2007. Segreteria della Giunta Il Direttore Generale Antonio Davide Barretta SEGUE ALLEGATO 18 10.12.2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 49 Allegato A) REGIONE TOSCANA Giunta Regionale Provveditorato Regionale dell’Amministrazione Penitenziaria per la Toscana Ministero dell’Istruzione, dell’ Università e della Ricerca Ufficio Scolastico Regionale per la Toscana Direzione Generale “TRA LE RIGHE” Premessa Il presente progetto è in attuazione di quanto previsto nel protocollo regionale tematico, approvato con Deliberazione della Giunta regionale n. 301 del 16 aprile 2014 “Approvazione Protocollo regionale tematico tra la Regione Toscana, l'Ufficio Scolastico Regionale per la Toscana, il Centro Giustizia Minorile Toscana - Umbria, il Centro Giustizia Minorile Piemonte - Liguria - Valle D'Aosta, Il Provveditorato Regionale dell'Amministrazione Penitenziaria per la Toscana, per la realizzazione di azioni congiunte nel settore dell'istruzione, formazione, orientamento e lavoro”. Il progetto, basato sull’analisi di contesto e del fabbisogno specifico, realizzata dal PRAP, e trasmessa con nota del 29 ottobre 2014, Prot. n. 45037.4, si pone come obiettivo di rispondere agli specifici fabbisogni di potenziamento delle 25 biblioteche presenti negli istituti di pena, andando ad integrare le necessarie dotazioni sia di testi nelle lingue maggiormente rappresentate dalla popolazione detenuta straniera che di testi per percorsi di istruzione primaria e secondaria attuati dagli istituti scolastici toscani all’interno degli istituti di pena. A) Costituzione di micro-dotazioni librarie di testi stranieri nei 18 istituti penitenziari toscani, nelle 10 lingue più parlate. L’attuale offerta libraria delle biblioteche penitenziarie, per quanto con le recenti cospicue donazioni, di circa 9000 volumi, come comunicate dal PRAP nella stessa nota sopra riportata, sia passata dai 66.348 titoli del 2012 a 75.605 di quest’anno, presenta una significativa lacuna rispetto alle poche centinaia di testi in lingua straniera, a fronte di una popolazione straniera che ha raggiunto la media del 47,76 per cento dei detenuti presenti negli istituti di pena: 1610 su 3371 al 31 luglio 2014, appartenenti a 80 nazionalità, con un ampio ventaglio linguistico riconducibile a 10 lingue più diffuse: arabo, albanese, rumeno, serbo, russo, spagnolo, cinese, portoghese, francese e inglese. Le dotazioni previste dovrebbero comprendere, per ciascuna lingua sopra indicata, ma non solo, testi di narrativa contemporanea e testi di saggistica, a seconda delle indicazioni che emergeranno dall’analisi interna della domanda, realizzata anche con la consulenza dei docenti impegnati nei corsi realizzati all’interno degli istituti carcerari. Previsione di spesa: 45.000,00 €. 10.12.2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 49 Allegato A) REGIONE TOSCANA Giunta Regionale Provveditorato Regionale dell’Amministrazione Penitenziaria per la Toscana Ministero dell’Istruzione, dell’ Università e della Ricerca Ufficio Scolastico Regionale per la Toscana Direzione Generale B) Acquisto di testi scolastici per percorsi di istruzione primaria e secondaria di primo e secondo grado Per rispondere al fabbisogno relativo ai libri di testo per i detenuti che frequentano i percorsi di istruzione primaria e secondaria nei 18 istituti penitenziari toscani, si procede, invece che all’acquisto di una dote libraria pro-capite per ciascun detenuto iscritto ai corsi, alla definizione di un budget stabilito in € 4.000,00 per ciascuno dei 4 istituti con il più alto numero di partecipanti ai corsi di istruzione secondaria superiore (Prato, San Gimignano, Porto Azzurro, Volterra) e in € 3.000,00 per gli altri 5 Istituti (Sollicciano, Gozzini, Livorno, Massa e Pisa). Per i corsi di istruzione primaria e secondaria di I grado, nonché per l’alfabetizzazione dei detenuti stranieri, si prevede uno stanziamento fino a un massimo di € 700,00 per ciascun istituto penitenziario. Tali ipotesi consentono l’acquisto di una dotazione libraria, anche se non individuale, ritenuta adeguata, anche se non esaustiva, rispetto alle esigenze degli studenti. Il costo complessivo per l’acquisto dei testi previsti alla presente lettera B) ammonta a € 41.414,33. Il costo complessivo del progetto “TRA LE RIGHE” è di € 86.414,33 (ottantaseimilaquattrocentoquattordici/33) 19 20 10.12.2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 49 DELIBERAZIONE 1 dicembre 2014, n. 1085 Approvazione e finanziamento del “Progetto di formazione per i Centri Scolastici Digitali Toscani”. LA GIUNTA REGIONALE Vista la Legge Regionale 26 luglio 2002, n. 32 “Testo unico della normativa della Regione Toscana in materia di educazione, orientamento, formazione professionale e lavoro” e successive modifiche e integrazioni; Visto il Decreto del Presidente della Giunta Regionale 8 agosto 2003, n. 47/R e successive modifiche e integrazioni con il quale viene approvato il Regolamento di esecuzione della L.R. n. 32/2002; Visto il Programma regionale di sviluppo (PRS) 20112015, approvato con risoluzione del Consiglio regionale n.49/2011, il quale prevede, tra i principi ispiratori, il ruolo centrale dell’istruzione per la costruzione di una società della conoscenza in grado di sostenere una crescita più intelligente, sostenibile e inclusiva; con particolare riferimento agli obiettivi del miglioramento della qualità della scuola dell’obbligo e della diminuzione del fenomeno di abbandono scolastico, e con attenzione al mantenimento dei servizi nelle aree deboli; Preso atto che il suddetto PRS 2011-2015 individua nel contesto degli obiettivi legati alle Politiche integrate per i territori montani della toscana, quale azione fondamentale, quella del proseguire l’attività di promozione dell’utilizzo delle nuove tecnologie, come parziale superamento degli ostacoli naturali caratteristici di questi territori, a supporto della formazione, del lavoro (telecentri), della didattica scolastica (progetti “senza zaino” ed “errequ@dro”), della fornitura di servizi alla persona (telemedicina) e nei rapporti tra gli enti (videoconferenze); e che, per il tramite delle nuove tecnologie, è inteso dare vita ad un sistema di alta qualità dei servizi alla persona; Visto il Piano di Indirizzo Generale Integrato (PIGI) 2012-2015 in materia di educazione, istruzione, orientamento, formazione professionale e lavoro” approvato con Delibera del Consiglio regionale 17 aprile 2012, n. 32 “ ed in particolare: - l’obiettivo globale “1” avente ad oggetto la promozione di percorsi di sviluppo personale, culturale e formativo dei cittadini, attraverso l’offerta di opportunità educative e la crescita qualitativa del sistema scolastico toscano, nel quadro di un approccio integrato per l’apprendimento lungo tutto l’arco della vita; - l’obiettivo specifico “1.b”, avente ad oggetto la promozione della “innovazione e l’efficacia dell’offerta didattica per prevenire la dispersione scolastica, migliorare i livelli di apprendimento e la qualità dell’istruzione facendo leva sul valore aggiunto della programmazione territoriale integrata” e l’obiettivo specifico “1.c”, finalizzato a “fornire alla popolazione opportunità educative e di socializzazione tese a supportare la realizzazione di percorsi personali di apprendimento, nonché l’acquisizione e l’aggiornamento di competenze essenziali per la vita sociale e lavorativa”; - l’azione di cui al punto “1.b.3”, che è specificatamente riferita agli “Indirizzi alle istituzioni scolastiche e interventi a sostegno della qualità dell’offerta didattica”; Visto il D.P.R. 8 marzo 1999, n. 275, con il quale è stato emanato il regolamento recante norme in materia di autonomia didattica e organizzativa delle istituzioni scolastiche, ai sensi dell’art. 21 della legge 59/97 che, tra l’altro, finalizza l’autonomia organizzativa alla realizzazione della flessibilità, della diversificazione, dell’efficienza e dell’efficacia del servizio scolastico, all’integrazione e al miglior utilizzo delle risorse e delle strutture, all’introduzione di tecnologie innovative e al coordinamento con il contesto territoriale; Visto l’art. 47 del D.L. n. 5 del febbraio 2012, che prevede, nel settore dell’innovazione tecnologica e nel quadro delle indicazioni dell’Agenda digitale europea, l’Agenda digitale italiana; Visto il Programma regionale per la promozione e lo sviluppo dell’amministrazione elettronica e della società dell’informazione e della conoscenza nel sistema regionale 2012-2015, approvato dal Consiglio regionale con la Deliberazione 4 dicembre 2012, n. 104, in specifico obiettivo 2.6 - Sviluppare servizi per la scuola e la didattica - azione 2.6.1 che prevede la promozione nelle scuole dell’utilizzo di sistemi e strumenti per favorire lo sviluppo di un’offerta formativa ed educativa anche in modalità interattiva (progetto Errequ@dro e progetto Smart School); Vista la deliberazione della Giunta regionale n. 814 del 17 settembre 2012, di approvazione dell’accordo per l’implementazione del Piano nazionale scuola digitale nelle scuole della Toscana tra Regione Toscana, MIUR e Ufficio scolastico regionale per la Toscana e per la messa in opera di azioni prototipali relative alle azioni [email protected] e [email protected] con l’obiettivo di garantire , attraverso le Tecnologie della Informazione e della Comunicazione (TIC), la piena funzionalità delle scuole di montagna e delle isole in cui il ristretto numero di studenti non consente l’istituzione di classi secondo i parametri di cui al DPR 20 marzo 2009, n.81; Visto il Documento di programmazione economica e finanziaria, approvato con Risoluzione del Consiglio regionale n. 219 del 18 Dicembre 2013 (DPEF 2014) in cui è prevista, nell’ambito della Linea di Intervento 4 dell’area tematica 1 Interventi per migliorare i livelli 10.12.2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 49 di apprendimento e la qualità dell’istruzione, l’Azione 7 giusta la quale “ Saranno attivati Centri Scolastici Digitali Toscani quali strumenti per l’introduzione ed il consolidamento di nuovi modelli organizzativi e didattici che utilizzino le nuove tecnologie nella ridefinizione degli ambienti di apprendimento con particolare riferimento alle aree montane”; Vista la Delibera di Giunta Regionale DGRT n. 1031 del 02.12.2013 avente ad oggetto la Ripartizione del Fondo regionale per la montagna 2013 ed i conseguenti Decreti Dirigenziali n. 6034 del 31.12.2013 avente ad oggetto “Fondo regionale per la montagna 2013: ammissione dei progetti e ripartizione delle risorse alle Unioni e Provincia di Livorno” e n. 6063 del 31.12.2013 avente ad oggetto “Fondo regionale per la montagna 2013: ammissione dei progetti e ripartizione delle risorse ai Comuni Montani”; Considerato che mediante i suddetti Decreti Dirigenziali n. 6034/2013 e n. 6063/2013 risultano finanziati progetti aventi ad oggetto gli acquisti di beni e la realizzazione di opere per l’implementazione dei Centri Scolastici Digitali Toscani negli Istituti scolastici aventi sede nei territori dei seguenti Enti Locali assegnatari del finanziamento: Unione di Comuni Valtiberina, Unione di Comuni Amiata Grossetano, Unione di Comuni Amiata Val d’Orcia, Unione di Comuni Garfagnana, Unione di Comuni Lunigiana, Unione di Comuni Val di Cecina, Unione di Comuni Montagna Pistoiese, Unione di Comuni Val di Bisenzio, Comune di Capraia; Visto altresì il decreto dirigenziale n. 1298 del 03.04.2014 avente ad oggetto l’approvazione delle Linee tecniche di indirizzo per i Centri Scolastici digitali Toscani, adottato in adempimento della previsione di cui al suddetto Protocollo di Intesa e per l’orientamento negli acquisti da effettuarsi a valere del richiamato Fondo della Montagna 2013, ed ammessi con i succitati Decreti Dirigenziali n. 6034/2013 e n. 6063/2013; Vista la Delibera di Giunta Regionale DGRT n. 783 del 2.09.2013 avente ad oggetto l’approvazione del Protocollo di Intesa tra Regione Toscana, Ufficio Scolastico Regionale per la Toscana, Unione Nazionale Comuni Comunità Enti Montani della Toscana ed Istituto nazionale di Documentazione, Innovazione e Ricerca educativa, per lo sviluppo dei Centri Scolastici Digitali Toscani (d’ora innanzi “Protocollo di intesa CSDT)”; Visto il suddetto Protocollo di Intesa CSDT, sottoscritto in data 4.11.2013, ai sensi del cui art. 2 è impegno della Regione Toscana implementare la qualità dell’offerta formativa e garantire la fruibilità del diritto all’istruzione e alla formazione anche nelle aree più disagiate del territorio toscano promuovendo ed assicurando lo sviluppo dei Centri Scolastici Digitali Toscani; 21 Visto il Regolamento 26/R/2013 di attuazione dell’articolo 87 della legge regionale 27 dicembre 2011, n. 68 (Norme sul sistema delle autonomie locali) sulla ripartizione del Fondo regionale per la montagna, ed in particolare l’art. 7 comma 1 in cui è stabilito il termine di 36 mesi per la realizzazione dei progetti ammessi; Considerata pertanto la necessità, in virtù degli impegni assunti mediante il richiamato Protocollo di Intesa CSDT e delle istanze provenienti dai territori interessati, di fronteggiare la esigenza di formazione degli Istituti scolastici coinvolti nella implementazione dei Centri Scolastici Digitali Toscani, al fine di consentire l’avvio del progetto in coerenza e contemporaneità con gli acquisti effettuati a valere del Fondo della Montagna 2013; Preso atto, che nell’ambito del Commissione di indirizzo disciplinata dall’art. 4 del Protocollo di Intesa CSDT, è stato elaborato il “Progetto di formazione per i Centri Scolastici Digitali Toscani” allegato A) al presente atto; Dato atto che i beneficiari del suddetto progetto sono da individuarsi negli Istituti scolastici aventi sede nei territori degli Enti Locali sopra elencati, ovvero i cui progetti sono stati finanziati per la implementazione dei Centri Scolastici Digitali Toscani a valere del Fondo della Montagna 2013, e che deve altresì individuarsi quale beneficiario anche l’Istituto comprensivo del Comune di Livorno quale necessario riferimento per il Comune montano di Capraia; Ritenuto che al fine dell’attuazione del sopra richiamato progetto di formazione si rende opportuno procedere al suo finanziamento per un totale di €80.00,00 a valere del Bilancio regionale 2014 assumendo contestualmente prenotazione generica di impegno sul capitolo 61022; Visto il decreto dell’Ufficio Scolastico Regionale per la Toscana n.253 del 5.11.2014 che individua l’Istituto “Leonardo Da Vinci” di Firenze quale “Scuola Polo Regionale PNSD” ovvero scuola polo per l’attuazione del Piano Nazionale Scuola Digitale in Toscana, che per disposto di detto Decreto ”è in carica per tutte le attività riconducibile al Piano Nazionale Scuola Digitale attuate in Toscana, anche in collaborazione con gli enti ed associazioni, a livello regionale e nazionale” con i compiti di “fornire consulenza alle scuole in fase di acquisto dei materiali per l’attuazione dei progetti riconducibili al Piano Nazionale Scuola Digitale nelle sue varie articolazioni, e di - fornire un supporto nella gestione finanziaria dei fondi a vario titolo riconducibili al Piano Nazionale Scuola Digitale”; Ritenuto opportuno pertanto di assegnare le suddette 22 10.12.2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 49 risorse pari ad €80.000,00 all’Istituto “Leonardo Da Vinci” di Firenze quale Scuola Polo Regionale PNSD affinchè proceda all’attuazione del “progetto di formazione per i Centri Scolastici digitali Toscani” in favore degli Istituti scolastici beneficiari sopra identificati; Ritenuto di demandare l’adozione dei necessari atti al dirigente del Settore Istruzione e Educazione per l’attuazione di quanto previsto dalla presente delibera, ivi comprese la definizione delle modalità di erogazione e rendicontazione nonché l’assunzione dei relativi impegni di spesa; Dato atto che il suddetto intervento comporta oneri finanziari a carico del Bilancio regionale 2014 per € 80.000,00 (ottantamilaeuro) da impegnarsi sul capitolo 61022 con successivi atti del Dirigente del Settore Istruzione ed Educazione; Visto il parere del CTD espresso nella seduta del 20 novembre 2014; A voti unanimi DELIBERA 1 - di approvare, per le motivazioni espresse in narrativa, il “progetto di formazione per i Centri Scolastici Digitali Toscani” allegato A) al presente atto di cui forma parte integrale e sostanziale; 2 - di assegnare la somma di € 80.000(ottantamilaeuro), per il finanziamento del “progetto di formazione per i Centri Scolastici Digitali Toscani” allegato A) al presente atto, all’Istituto “Leonardo Da Vinci” di Firenze, assumendo contestualmente prenotazione generica di impegno sul capitolo 61022 del Bilancio regionale 2014; 3 - di demandare l’adozione dei necessari atti al dirigente del Settore Istruzione e Educazione per l’attuazione di quanto previsto dalla presente delibera, ivi comprese la definizione delle modalità di erogazione e rendicontazione nonché l’assunzione dei relativi impegni di spesa. Il presente atto è pubblicato integralmente sul B.U.R.T. ai sensi degli articoli 4, 5, e 5 bis della L.R. 23/2007 e sulla banca dati degli atti amministrativi della Giunta Regionale ai sensi dell’ art. 18 della legge regionale 23/2007. Segreteria della Giunta Il Direttore Generale Antonio Davide Barretta SEGUE ALLEGATO 10.12.2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 49 Allegato A) PROGETTO DI FORMAZIONE PER I CENTRI SCOLASTICI DIGITALI TOSCANI Finalità: L’obiettivo dell’intervento è quello di supportare i Centri Scolastici Digitali Toscani (CSDT) con adeguata formazione del personale docente ai sensi del protocollo con Usrt, Uncem e Indire di cui alla Dgr 783/2013 sottoscritto il 4/11/2013. L’attività formativa è fondamentale per il successo dell’attivazione dei CSDT che non può limitarsi al mero acquisto degli strumenti tecnologici. L’attività in oggetto era originariamente prevista a carico di Indire ma, da approfondimenti successivi, a cura della Commissione di indirizzo (CDI) prevista dall’art 4 del protocollo sopra citato, è emerso che l’Istituto riesce a coprire esclusivamente le necessità metodologiche relative all’uso delle ICT in classe in funzione dell’attuazione di due modelli metodologici sviluppati dallo stesso Istituto per le Piccole scuole. Per fronteggiare la necessità di formazione tecnologica da parte, in particolare, dei docenti che operativamente dovranno svolgere attività di docenza attraverso la nuova impostazione prevista dai CSDT, è stato elaborato dalla CDI il progetto in oggetto. Le attività previste saranno sostenute attraverso un finanziamento regionale, pari a 80.000 euro, con particolare riferimento alle azioni 1 e 3. Le risorse potranno essere utilizzate anche per i rimborsi spese, fino ad un massimo del 10% delle risorse suddette, anche per le attività di partecipazione dei docenti all’azione 2. In generale le attività di formazione saranno svolte attraverso un coordinamento tra Indire, Regione Toscana e Ufficio scolastico regionale per la Toscana in collaborazione con Uncem. Il finanziamento sarà gestito mediante la scuola polo Leonardo da Vinci di Firenze come da decreto URST n. 253 del 5/11/2014. I soggetti beneficiari saranno gli istituti scolastici aventi sede nei territori delle Unioni di Comuni montani e del Comune di Capraia che sono risultati beneficiari del Fondo regionale per la montagna 2013 di cui ai decreti dirigenziali n. 6034/2013 e il 6063/2013. Sarà finanziabile anche la formazione l’istituto comprensivo del Comune di Livorno che fa da riferimento per l’Istituto posto nel Comune di Capraia. Di seguito la descrizione del progetto. Obiettivi: 1. Avviare la costruzione di una “comunità educante digitale”; 2. Costruire di un curriculum 2.0; 3. Fornire competenze digitali, a partire da quelle di base, ai docenti affinché possano esperire le nuove modalità di didattica e di comunicazione; 4. Diffondere e sperimentare nuove soluzioni di didattica, educative e organizzative con particolare riferimento ai modelli “Didattica digitale” e “Ambiente di apprendimento allargato”; 5. Rafforzare la collaborazione nel team operante per i Centri Scolastici Digitali 23 24 10.12.2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 49 (dirigenti e docenti); 6. Creare una rete di scambio professionale fra docenti di diverse scuole; 7. Consolidare la motivazione alla partecipazione al progetto. Modalità: Le modalità di erogazione della formazione si differenziano per le diverse funzionalità. Seminari in presenza, laboratori presso la propria sede scolastica, formazione on-line e/o video conferenza. È previsto il tutoraggio dei docenti. Destinatari principali: Dirigenti Scolastici Docenti Alunni Altri destinatari: Genitori Operatività: Il progetto si articola in tre azioni di seguito descritte. AZIONE 1: Alfabetizzazione L'azione è destinata ai dirigenti scolastici e ai docenti in particolare per la formazione di base e si articola in seminari in presenza e/o video-conferenze. I dirigenti, in particolare, hanno un ruolo determinante per il successo del progetto: sono chiamati in gioco con le loro capacità gestionali, amministrative e di leadership. La formazione in oggetto intende fornire in primis la formazione di base relativa all’utilizzo di strumenti informatici e dei relativi applicativi qualora nello specifico CSDT risultasse una carenza in tal senso. Sarà possibile inoltre, solo a titolo esemplificativo, sviluppare le competenze in questi ambiti: − la rete di classi (finalità ed organizzazione, esperienze e buone prassi a confronto in ambito nazionale ed internazionale es classi 2.0); − modalità organizzative del personale docente ed ATA; − modalità organizzative nell’ambito educativo-didattica (orari, articolazione delle discipline, disposizione di spazi etc.); − fundraising; − conoscenza e forme acquisto di strumentazione digitale; − la scelta dei software; − legislazione in merito alla trasparenza, riservatezza, copyright; − sicurezza on-line e cyberbullismo; − il registro elettronico e modalità di comunicazione scuola-famiglia. Le forme di erogazione è quella del Seminario e della video conferenza per favorire il confronto e la collaborazione fra dirigenti. I formatori debbono essere tendenzialmente selezionati tra soggetti di riconosciuta esperienza nel settore e da esperti legislativi per gli ambiti citati. 10.12.2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 49 25 Sarà possibile far partecipare ad alcuni momenti dell’azione anche i docenti ed i genitori, in quanto, parte degli argomenti toccati sono di loro interesse. La partecipazione contemporanea ad alcuni momenti chiave può aumentare, inoltre, la consapevolezza dei ruoli e favorisce la collaborazione/crescita della rete. AZIONE 2: Didattica condivisa e ambienti di apprendimento allargati L'azione è destinata prioritariamente ai docenti e sarà condotta da INDIRE. Si articola in un seminario residenziale in una scuola collocata in una posizione tale da consentire la partecipazione dei docenti referenti della rete dei Centri Scolastici Digitali Toscani. Il seminario avrà la durata di due mezze giornate ed avrà carattere operativo relativo all’uso di uno dei due modelli proposti per le attività didattiche dei CSDT: “La didattica condivisa” e/o “l’Ambiente di apprendimento allargato”. Durante le due giornate gli insegnanti verranno coinvolti in simulazioni d’uso del modello prescelto e in attività di progettazione didattica per l’attuazione di attività con altre classi della rete. La formazione continuerà in modalità on line attraverso la piattaforma nella quale gli insegnanti potranno utilizzare materiali in autoformazione sulle tematiche relative alla LIM, ai modelli didattici basati sul one-to-one e all’uso dei sincroni per le attività didattiche in classe. Il percorso sarà inoltre accompagnato da webinar a cadenza periodica per approfondire le stesse tematiche. L’obiettivo generale oltre alla formazione metodologica è quello di creare una rete nazionale di classi che potranno lavorare insieme su tematiche disciplinari. Il sito pubblico è infatti dotato di una funzione “cerca-partner” che consentirà ai docenti di intercettare classi con le stesse caratteristiche di isolamento e/o che lavorano in multilivello. Il ruolo di INDIRE in questo caso sarà quello di assistere le scuole attraverso un’azione di coaching. Di particolare rilievo sarà la figura del Tutor. Uno più docenti, esperti nella didattica 2.0, in qualità di tutor, saranno affiancati al percorso formativo degli insegnanti delle classi. Avranno il ruolo di rispondere ai quesiti, indirizzare le ricerche didattiche ed educative, offrire feed-back rispetto al lavoro che si sta svolgendo. AZIONE 3: Comunità educante L'azione in oggetto è destinata ai genitori. Il CSDT mira alla realizzazione di una comunità educante in cui partecipano gli alunni e gli insegnanti ma, anche, i genitori e gli enti locali. La scuola rimane aperta oltre l’orario di lezione e mette sui banchi anche i genitori, diviene un vero e proprio presidio di cultura, ricerca ed incontro. Il continuum scuola-famiglia è essenziale per la riuscita del progetto. I genitori devono essere formati sulla nuova didattica ed essere consapevoli ma, soprattutto, partecipare al cambiamento. Devono essere pronti a supportare i figli nel percorso formativo a casa come a scuola. La formazione erogata avrà il carattere del laboratorio possibilmente condotti dagli stessi docenti dei propri figli. Saranno, inoltre, offerte iniziative di formazione che offrano conoscenze e aprano il dibattito sulla sicurezza nell’utilizzo del web e sul cyberbullismo. MONITORAGGIO L’attività di monitoraggio sarà coordinata dalla Commissione di indirizzo prevista dall’art 4 del protocollo sopra citato con cadenza periodica trimestrale. 3 26 10.12.2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 49 DELIBERAZIONE 1 dicembre 2014, n. 1086 DGR 446/2014 “Indirizzi per la realizzazione dell’offerta regionale di istruzione e formazione professionale” - modifica. LA GIUNTA REGIONALE Vista la Legge Regionale 26 luglio 2002, n.32 “Testo unico della normativa della Regione Toscana in materia di educazione, istruzione, orientamento, formazione professionale e lavoro”; Visto il D.Lgs. 17 maggio 2005, n. 226 “Norme generali e livelli essenziali delle prestazioni relativi al secondo ciclo del sistema educativo di istruzione e formazione, a norma dell’art. 2 della L. 28 marzo 2003, n. 53” e in particolare il Capo III; Vista la Legge 27 dicembre 2006, n. 296 (Legge Finanziaria 2007) e in particolare l’art. 1, commi 622, 624, 632 e successivo DM n.139/2007 concernente l’obbligo d’istruzione; Visto il D.P.R. 15 marzo 2010, n.87, recante norme per il riordino degli istituti professionali a norma dell’art.64, comma 4, del decreto legge 25.6.2008, n.112, convertito con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n.133, e, in particolare, l’art. 2, comma 3, in base al quale gli istituti professionali possono svolgere, in regime di sussidiarietà e nel rispetto delle competenze esclusive delle Regioni in materia, un ruolo complementare e integrativo rispetto al sistema di istruzione e formazione professionale ai fini del conseguimento di qualifiche e diplomi professionali di cui all’art. 17, comma 1, lettere a) e b), del d.lgs. n.226/2005, inclusi nel repertorio nazionale; Visto l’Accordo tra il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, le Regioni e le Province Autonome di Trento e Bolzano sottoscritto in data 29 aprile 2010, riguardante il primo anno di attuazione 2010/11 dei percorsi di Istruzione e Formazione Professionale a norma dell’art. 27 comma 2 del D.Lgs. 226/2005, che scaturisce dall’attuazione del Titolo V della Costituzione relativamente al passaggio di competenze in materia di istruzione professionale dallo Stato alle Regioni; Visto il Decreto interministeriale 15 giugno 2010, adottato dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca di concerto con il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, che recepisce il suddetto accordo riguardante l’avvio dei percorsi di Istruzione e Formazione Professionale a norma dell’art. 27, comma 2 del decreto legislativo 17 ottobre 2005, n. 226; Vista la direttiva del Ministro dell’Istruzione, del- l’Università e della Ricerca del 28 luglio 2010, n. 65 contenente le linee guida per il passaggio al nuovo ordinamento degli istituti professionali a norma dell’art. 8, comma 6, del D.P.R. 15 marzo 2010, n.87; Vista l’Intesa approvata in sede di Conferenza Unificata in data 16 dicembre 2010 di cui all’art. 13 comma 1-quinques della Legge n. 40/2007, concernente indicazioni e orientamenti per la realizzazione di organici raccordi tra i percorsi quinquennali degli Istituti Professionali e i percorsi di Istruzione e Formazione Professionale; Visto l’Accordo in Conferenza Stato - Regioni del 27 luglio 2011 sugli atti necessari per il passaggio a nuovo ordinamento dei percorsi di Istruzione e Formazione Professionale, recepito con Decreto del Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca di concerto con il Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali dell’11 novembre 2011; Visto l’Accordo in Conferenza Stato - Regioni del 19 gennaio 2012 riguardante l’integrazione del Repertorio delle figure professionali di riferimento nazionale approvato con l’Accordo in Conferenza Stato - Regioni del 27 luglio 2011; Visto il Regolamento di esecuzione della sopra richiamata L.R. 32/2002 emanato con Decreto del Presidente della Giunta regionale 8 agosto 2003, n. 47/R, così come modificato con decreto del Presidente della Giunta regionale del 5 giugno 2009, n. 28/R; Visto il Programma Regionale di Sviluppo 2011-2015 approvato con Risoluzione del Consiglio regionale n. 49 del 29 giugno 2011; Visto il Piano di Indirizzo Generale Integrato 20122015 (P.I.G.I) di cui all’articolo 31 della legge regionale 26 luglio 2002, n. 32, approvato con deliberazione del Consiglio Regionale del 17 aprile 2012, n. 32; Vista la Deliberazione della Giunta Regionale del 22 giugno 2009, n. 532 avente per oggetto “Approvazione del disciplinare per l’attuazione del sistema regionale delle competenze previsto dal Regolamento di esecuzione della L.R. 26 luglio 2002 n. 32” e s.m.i.; Vista la Deliberazione della Giunta Regionale del 19 marzo 2012, n. 217 concernente l’Approvazione dell’Accordo di collaborazione tra la Regione Toscana e l`Ufficio Scolastico Regionale per la realizzazione negli anni scolastici 2012-2013, 2013-2014 e 2014-2015 di percorsi di Istruzione e Formazione Professionale in regime di sussidiarietà da parte degli Istituti Professionali Statali ai sensi dell`art. 12 comma 3 del D.P.R. 15 marzo 2010, n. 87 “; 10.12.2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 49 Vista la Deliberazione della Giunta Regionale del 28 dicembre 2012, n. 1207 e s.m.i con la quale è stato approvato il piano regionale relativo alla programmazione dell’offerta formativa e al dimensionamento delle istituzioni scolastiche autonome per l’anno scolastico 2013/2014 e in particolare l’allegato C relativo ai percorsi di istruzione e formazione professionale per l’anno scolastico 2013/2014; Vista la Deliberazione della Giunta Regionale del 29 gennaio 2013, n. 53 avente per oggetto: DGR 217/2012-Approvazione dell’Accordo di collaborazione tra la Regione Toscana e l`Ufficio Scolastico Regionale per la realizzazione negli anni scolastici 2012-2013, 20132014 e 2014-2015 di percorsi di Istruzione e Formazione Professionale in regime di sussidiarietà da parte degli Istituti Professionali Statali ai sensi dell`art. 12 comma 3 del D.P.R. 15 marzo 2010, n. 87 “Modifica”; Considerato che le figure di cui ai citati Accordi del 29 aprile 2010 e del 19 gennaio 2012 identificano standard formativi nazionali rispetto ai quali le figure professionali regionali rappresentano contestualizzazione rispondente ai fabbisogni professionali del territorio, così come previsto dal D. Lgs. 226/2005, art 27, comma 2, lettera a); Vista la Delibera n.420 del 26-05-2014 avente per oggetto “Istituzione di un Gruppo di pilotaggio per il coordinamento delle attività sperimentali in materia di Poli Tecnico Professionali” che prevede tra le attività sperimentali il potenziamento dei percorsi di istruzione e formazione professionale a carattere complementare e l’avvio di un percorso duale rivolto a studenti in uscita dalla scuola secondaria di primo grado su alcune figure professionali; Vista la Deliberazione della Giunta Regionale del 22 aprile 2013, n. 294 concernente l’approvazione degli “Indirizzi per la realizzazione dell’offerta regionale di istruzione e formazione professionale” e ss.mm.ii, che al paragrafo 2.6 “Risorse” prevede per le azioni di accompagnamento e sostegno ai percorsi di istruzione e formazione professionale realizzati dagli IPS per l’anno scolastico e formativo 2014-2015 sono stanziati 3.608.923,55 Euro. Preso atto delle comunicazioni da parte di ciascuna Provincia e dall’Unione dei Comuni Circondario Empolese Valdelsa al Settore Formazione e Orientamento dell’entità di risorse necessarie per le azioni di accompagnamento e sostegno ai percorsi di istruzione e formazione professionale realizzati dagli IPS per l’anno 2014-2015, ai sensi della succitata DGR 294/2013 e ss.mm.ii, che risulta essere pari a 4.014.490,74 Euro; 27 Visto il Decreto Direttoriale n.6/Segr D.G./2014 del 07/10/2014 con il quale il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ripartisce e assegna alle Regioni e Provincie Autonome le risorse realtive all’annualità 2013 per il finanziamento dei percorsi finalizzati all’assolvimento del diritto dovere nell’istruzione e formazione professionale, ai sensi dell’art.28 comma3 del Decreto Legislativo n.226 del 17/10/2005; Considerato, necessario, rimodulare il finanziamento degli interventi previsti al paragrafo 2.6 “Risorse” della sopra citata DGR 294/2013, e ss.mm.ii. nel modo seguente: - 2.7 Risorse. L’’entità delle risorse previste per le azioni di accompagnamento e sostegno ai percorsi di Istruzione e Formazione Professionale realizzati dagli IPS per l’anno scolastico e formativo 2014-2015 viene quantificata in Euro 4.014.490,74; Considerato altresì che con DGR n. 956 del 3 Novembre 2014 è stata approvata la modifica al Piano Esecutivo Regionale della Garanzia per i Giovani e del documento sulla Governance del Piano di attuazione, di cui alla DGR 511 del 16/06/2014, incrementando il numero dei giovani destinatari della misura 2-B “Reinserimento di giovani 15-18enni in percorsi formativi” e assegnando complessivamente alla suddetta misura per l’a.s.f. 20142015 Euro 11.610.000,00; Ritenuto pertanto necessario, rimodulare il finanziamento degli interventi previsti al secondo capoverso del paragrafo 3.3 “Risorse” della sopra citata DGR 294/2013 e ss.mm.ii. nel modo seguente: - per gli interventi provinciali di formazione per i drop-out ed integrazione dei sistemi per l’anno 20142015 sono stanziati 7.500.000,00 Euro assegnati a valere del Piano esecutivo regionale della Garanzia per i giovani (Fondi YEI); Con DGR n. 956 del 3/11/2014, che modifica il Piano Esecutivo Regionale della Garanzia Giovani, sono state assegnante ulteriori risorse per i drop-out a.s.f. 20142015, pari a 4.110.000.00 Euro. Nello specifico, sulla base dei fabbisogni finanziari espressi dalle Provincie/ Unione dei Comuni Circondario Empolese Valdelsa, le risorse aggiuntive di cui alla suddetta DGR 956/2014, per interventi drop out a.s.f. 2014-2015 sono ripartite come da tabella seguente: Province Massa Lucca Firenze Livorno Pisa Risorse aggiuntive 144.831,00 364.424,00 1.540.000,00 1.377.796,00 186.648,00 28 10.12.2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 49 Pisa Grosseto Unione Comuni Circondario Empolese Valdelsa Totale 186.648,00 233.974,12 259.155,00 4.106.828,12 Considerato di conseguenza necessario apportare le dovute modifiche alle registrazioni contabili assunte a fronte della citata DGR 294/2013 e ss.mm.ii prevedendo di procedere: - all’azzeramento della prenotazione d’impegno n. 2013589 sul capitolo 61049 del Bilancio Regionale 2013 per l’importo di Euro 482.064,32, in quanto risultano finanziati tutti gli interventi di accompagnamento e sostegno ai percorsi di Istruzione e Formazione Professionale realizzati dagli IPS per l’anno scolastico e formativo 2013-2014; - al conseguente aumento della prenotazione d’impegno n. 2013590 sul capitolo 61049 del Bilancio Regionale 2014, per l’importo di Euro 405.567,19 al fine di destinare la somma complessiva di euro 4.014.490,74 alle azioni di accompagnamento e sostegno ai percorsi di Istruzione e Formazione Professionale realizzati dagli IPS per l’anno scolastico e formativo 2014- 2015; - all’aumento delle prenotazioni di impegno per euro 3.661.800 a valere sul Piano Esecutivo Regionale delle Regione Toscana della Garanzia per i giovani di cui alla citata DGR 551 del 16/06/2014 e modifcato con DGR 956 del 3/11/2014, finalizzata all’attuazione degli interventi di formazione per i drop- out per l’anno 20142015, sui seguenti capitoli del bilancio 2014 a valere sulle prenotazioni indicate: - prenotazione n. 2014703 sul capitolo 61735 per euro 2.746.350; - prenotazione n. 2014704 sul capitolo 61749 per euro 915.450; Di dare atto che le risorse residue - pari a euro 448.200,00 - per il raggiungimento del totale delle risorse aggiuntive, da reperirsi sui capitoli di seguito specificati, saranno riportate sul bilancio di previsione 2015 a titolo di avanzo vincolato ai sensi dell’art. 34, comma 6, lettera a) della L.R. 36/2001: Bilancio regionale 2015 Capitolo 61735 € 336.150,00 Capitolo 61749 € 112.050,00; Ritenuto di procedere per le motivazioni di cui sopra all’approvazione degli “Indirizzi per la realizzazione dell’offerta regionale di istruzione e formazione professionale”, di cui all’allegato A), parte integrante e sostanziale della presente deliberazione, che sostituisce l’analogo documento approvato con la DGR 294/2013 e ss.mm.ii; Ritenuto opportuno demandare al Dirigente del Settore Formazione e Orientamento, l’approvazione degli ulteriori atti necessari a dare attuazione alla presente deliberazione; Considerato che l’impegno e l’erogazione delle risorse finanziarie sono subordinati al rispetto dei vincoli del Patto di stabililità; Vista la L.R. n. 78 del 24 dicembre 2013 che approva il “Bilancio di previsione per l’anno finanziario 2014 e pluriennale 2014 - 2016”; Vista la Deliberazione di Giunta Regionale del 07 gennaio 2014, n. 2 “Approvazione bilancio gestionale per l’esercizio finanziario 2014 e bilancio gestionale pluriennale 2014-2016”; Visto il parere favorevole espresso dal Comitato Tecnico di Direzione (C.T.D.) nella seduta del 27 novembre 2014; A voti unanimi DELIBERA 1. di approvare, per le motivazioni meglio espresse in parte narrativa, il documento “Indirizzi per la realizzazione dell’offerta regionale di istruzione e formazione professionale”, di cui all’allegato A), parte integrante e sostanziale della presente deliberazione, che sostituisce l’analogo documento approvato con la citata DGR 294/2013 e ss.mm.ii; 2. di rimodulare il finanziamento degli interventi previsti al paragrafo 2.6 “Risorse” della DGR 294/2013 e ss.mmii, nel modo seguente: - 2.7 Risorse. L’entità delle risorse previste per le azioni di accompagnamento e sostegno ai percorsi di Istruzione e Formazione Professionale realizzati dagli IPS per l’anno scolastico e formativo 2014-2015 viene quantificata in Euro 4.014.490,74; 3. di rimodulare il finanziamento degli interventi previsti al secondo capoverso del paragrafo 3.3 “Risorse” della sopra citata DGR 294/2013 e ss.mm.ii. nel modo seguente: Per gli interventi provinciali di formazione per i dropout ed integrazione dei sistemi per l’anno 2014-2015 sono stanziati 7.500.000,00 Euro assegnati a valere del Piano esecutivo regionale della Garanzia per i giovani (Fondi YEI); Con DGR n. 956 del 3/11/2014, che modifica il Piano Esecutivo Regionale della Garanzia Giovani, sono state assegnante ulteriori risorse per i drop-out a.s.f. 20142015, pari a 4.110.000.00 Euro. Nello specifico, sulla base dei fabbisogni finanziari espressi dalle Provincie/ Unione dei Comuni Circondario Empolese Valdelsa, le risorse aggiuntive, di cui alla suddetta DGR 956/2014, per interventi drop out a.s.f. 20142015 sono ripartite come da tabella seguente: 10.12.2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 49 Province Massa Lucca Firenze Livorno Pisa Grosseto Unione Comuni Circondario Empolese Valdelsa Totale Risorse aggiuntive 144.831,00 364.424,00 1.540.000,00 1.377.796,00 186.648,00 233.974,12 259.155,00 4.106.828,12 4. di apportare le conseguenti modifiche alle registrazioni contabili assunte a fronte della suddetta modifica alla DGR 294/2013 e ss.mm.ii, prevedendo di procedere: - all’azzeramento della prenotazione d’impegno n. 2013589 sul capitolo 61049 del Bilancio Regionale 2013 per l’importo di Euro 482.064,32, in quanto risultano finanziati tutti gli interventi di accompagnamento e sostegno ai percorsi di Istruzione e Formazione Professionale realizzati dagli IPS per l’anno scolastico e formativo 2013-2014; - al conseguente aumento della prenotazione d’impegno n. 2013590 sul capitolo 61049 del Bilancio Regionale 2014, per l’importo di Euro 405.567,19 al fine di destinare la somma complessiva di euro 4.014.490,74 alle azioni di accompagnamento e sostegno ai percorsi di Istruzione e Formazione Professionale realizzati dagli IPS per l’anno scolastico e formativo 2014- 2015; - all’aumento delle prenotazioni di impegno per euro 3.661.800 a valere sul Piano Esecutivo Regionale delle Regione Toscana della Garanzia per i giovani di cui alla citata DGR 551 del 16/06/2014 e modifcato con 29 DGR 956 del 3/11/2014, finalizzata all’attuazione degli interventi di formazione per i drop- out per l’anno 20142015, sui seguenti capitoli del bilancio 2014 a valere sulle prenotazioni indicate: - prenotazione n. 2014703 sul capitolo 61735 per euro 2.746.350; - prenotazione n. 2014704 sul capitolo 61749 per euro 915.450; 5. di dare atto che le risorse residue - pari a € 448.200,00 - per il raggiungimento del totale delle risorse aggiuntive, da reperirsi sui capitoli di seguito specificati, saranno riportate sul bilancio di previsione 2015 a titolo di avanzo vincolato ai sensi dell’art. 34, comma 6, lettera a) della L.R. 36/2001: Bilancio regionale 2015 Capitolo 61735 € 336.150,00 Capitolo 61749 € 112.050,00; 6. di demandare al Dirigente del Settore Formazione e Orientamento l’approvazione degli ulteriori atti necessari a dare attuazione alla presente deliberazione. Il presente atto è pubblicato integralmente sul B.U.R.T. ai sensi degli articoli 4, 5 e 5 bis della l.r. 23/2007 e sulla banca dati degli atti amministrativi della Giunta regionale ai sensi dell’art. 18 della l.r. 23/2007. Segreteria della Giunta Il Direttore Generale Antonio Davide Barretta SEGUE ALLEGATO 30 10.12.2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 49 REGIONE TOSCANA Giunta Regionale Direzione Generale Competitività del sistema regionale e Sviluppo delle Competenze Settore Formazione Orientamento Allegato A INDIRIZZI PER LA REALIZZAZIONE DELL’OFFERTA REGIONALE DI ISTRUZIONE E FORMAZIONE PROFESSIONALE 10.12.2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 49 INDICE 1. PREMESSA.......................................................................................................................... 3 1.1 Il percorso compiuto....................................................................................................... 3 1.2 Gli obiettivi degli Indirizzi ............................................................................................... 4 1.3 Gli aspetti comuni e generali del Sistema Regionale di Istruzione e Formazione Professionale (IeFP) ............................................................................................................ 4 2. IL SISTEMA REGIONALE DI OFFERTA SUSSIDIARIA REALIZZATO DAGLI ISTITUTI PROFESSIONALI DI STATO (IPS) ........................................................................................... 6 2.1 Inquadramento ............................................................................................................... 6 2.2 Progettazione................................................................................................................. 8 2.3.1 Progettazione didattica, valutazione ed esame finale .....................10 2.3.2 Settore Industria e Artigianato e Settore Servizi - modello sussidiario integrativo .................................................................................................11 2.3.3 Settore Servizi- Servizi commerciali - modello sussidiario integrativo12 2.3.4 Settore Servizi per l’enogastronomia e l’ospitalità alberghiera modello sussidiario complementare..........................................................13 2.3.5 Settore Benessere - modello sussidiario complementare................14 2.5 Azioni per allievi in situazioni di disabilità ...................................................................... 15 2.6 Procedure .................................................................................................................... 15 2.6 Risorse ........................................................................................................................ 17 3. NTERVENTI PROVINCIALI DI FORMAZIONE PER I DROP-OUT ED INTEGRAZIONE DEI SISTEMI ................................................................................................................................. 18 3.1 Inquadramento ............................................................................................................. 18 3.2 Procedure .................................................................................................................... 19 3.3 Risorse ........................................................................................................................ 20 4. AZIONI DI CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE, PASSAGGIO TRA I SISTEMI E AZIONI DI SISTEMA............................................................................................................... 22 4.1 Azioni di certificazione delle competenze di base ......................................................... 22 4.2 Azioni per la formazione degli operatori ........................................................................ 22 4.3 Risorse ........................................................................................................................ 22 5. MONITORAGGIO E VALUTAZIONE .................................................................................. 24 5.1 Scambio di buone pratiche ........................................................................................... 24 ALLEGATO N. 1 .................................................................................................................... 25 31 32 10.12.2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 49 INDIRIZZI PER LA REALIZZAZIONE DELL’OFFERTA REGIONALE DI ISTRUZIONE E FORMAZIONE PROFESSIONALE 1. PREMESSA 1.1 Il percorso compiuto Il Sistema Regionale di Istruzione e Formazione Professionale (IeFP) ha preso avvio dall’anno scolastico e formativo 2011/2012 a seguito di una ridefinizione dell’architettura del Sistema Regionale in coerenza con le scelte strategiche adottate dalla Regione Toscana e con l’evoluzione della normativa nazionale di riferimento. Il D.P.R. 15 marzo 2010 n. 87 “Regolamento recante norme concernenti il riordino dell’istruzione professionale”, all’art. 2, comma 3, prevede che gli Istituti professionali possano svolgere, in regime di sussidiarietà e nel rispetto delle competenze esclusive delle Regioni in materia, un ruolo integrativo e complementare rispetto al sistema di Istruzione e Formazione Professionale, di cui al capo III del Decreto Legislativo n. 226/2005, ai fini del rilascio delle qualifiche e dei diplomi professionali inclusi in un repertorio nazionale previsto dall’art.13 della Legge n. 40/2007. Tali qualifiche sono state recepite con: - Decreto del Ministro dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca di concerto con il Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali dell’11 novembre 2011 “Recepimento dell'Accordo tra il Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca, il Ministro del lavoro e delle politiche sociali, le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano, riguardante gli atti necessari per il passaggio a nuovo ordinamento dei percorsi di istruzione e formazione professionale di cui al decreto legislativo 17 ottobre 2005, n. 226, sancito in sede di Conferenza Stato Regioni il 27 luglio 20111” - Accordo Stato- Regioni del 19 gennaio 2012 riguardante l’integrazione del Repertorio delle figure professionali di riferimento nazionale approvato con l’Accordo in Conferenza Stato- Regioni del 29 aprile 2010 Negli Indirizzi per la realizzazione dell’offerta regionale di Istruzione e Formazione Professionale per l’anno scolastico e formativo 2011/2012 (Cfr. DGR 549/2011) e per l’anno scolastico e formativo 2012/2013 (Cfr. DGR 259/2012) sono già confluiti alcuni elementi caratterizzanti il quadro di riferimento nazionale e la sua integrazione con il sistema regionale della formazione professionale. Al fine di fornire direttive sulle modalità di gestione dei percorsi IeFP degli Istituti Professionali di Stato, la Regione Toscana ha approvato le “Linee guida per la gestione, il monitoraggio e la rendicontazione dei progetti di Istruzione e Formazione 1 - - Con l’Accordo si definiscono alcuni rilevanti elementi del Sistema nazionale: il format descrittivo delle figure nazionali e i criteri metodologici di descrizione e aggiornamento periodico del Repertorio nazionale; le aree professionali di riferimento per le figure del Repertorio; gli standard formativi minimi (relativi alle competenze tecnico-professionali delle figure che costituiscono il Repertorio nazionale dell’offerta di IeFP; gli standard minimi formativi relativi alle comp etenze di base linguistiche, matematiche, scientifiche, tecnologiche (fatto salvo il riferimento unitario al profilo educativo, culturale e professionale di cui all'articolo 1, comma 5 e al relativo allegato A) del decreto legislativo 17 ottobre 2005, n. 226); i modelli e relative note di compilazione di attestato finale di qualifica professionale e di diploma professionale; il modello e relative note di compilazione per l’attestazione intermedia delle competenze acquisite per gli studenti che interrompono i percorsi di formazione prima del conseguimento della qualifica o del diploma professionale 10.12.2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 49 INDIRIZZI PER LA REALIZZAZIONE DELL’OFFERTA REGIONALE DI ISTRUZIONE E FORMAZIONE PROFESSIONALE Professionale e le “Linee guida per lo svolgimento degli esami di Istruzione e Formazione Professionale realizzati dagli IPS”. Per la realizzazione dei percorsi IeFP in sussidiarietà, l’Assessorato attività produttive, lavoro e formazione della Regione Toscana e l’Ufficio Scolastico Regionale per la Toscana hanno siglato l’accordo (DGR 53/2013), ad integrazione del precedente, per la realizzazione, negli anni scolastici 2012/2013 – 2013/2014 – 2014/2015, dei percorsi di Istruzione e Formazione Professionale di durata triennale in regime di sussidiarietà, da parte degli Istituti Professionali di Stato del territorio regionale, ai sensi dell’art. 2, comma 3 del DPR 15 marzo 2010, n. 87. 1.2 Gli obiettivi degli Indirizzi I presenti Indirizzi regionali per la realizzazione dell’offerta regionale di istruzione e formazione professionale sono validi a partire dall’a.s.f. 2013/2014 (d’ora in avanti “Indirizzi”). Essi intendono delineare il quadro delle azioni regionali per l’attuazione dei percorsi triennali e delle misure di accompagnamento per i raccordi tra i sistemi ai sensi del Decreto Ministeriale n. 4 del 18 gennaio 2011 - Recepimento intesa istruzione e formazione professionale del 16 dicembre 2010. Gli Indirizzi forniscono indicazioni sulle modalità di attuazione dell’offerta formativa regionale nei seguenti ambiti: 1. il sistema regionale di offerta sussidiaria integrativa/complementare realizzato dagli Istituti Professionali di Stato (IPS), suddiviso per tipologie di offerta formativa; 2. gli interventi provinciali di formazione per i drop- out ed integrazione dei sistemi; 3. le azioni di certificazione delle competenze, passaggio tra i sistemi e azioni di sistema; 4. il monitoraggio e la valutazione. 1.3 Gli aspetti comuni e generali del Sistema Regionale di Istruzione e Formazione Professionale (IeFP) I percorsi di qualifica di Istruzione e Formazione Professionale (IeFP), sia se realizzati all’interno degli IPS (punto 1 sopra richiamato) sia nell’ambito dell’offerta regionale di formazione programmata dalle Province e dal Circondario (punto 2 sopra richiamato) si connotano come un’offerta unitaria sul territorio regionale. Tale unitarietà è assicurata dai seguenti elementi chiave comuni: − rispondenza dei percorsi a quanto previsto dal Decreto Ministeriale n. 4 del 18 gennaio 2011; − conseguimento da parte degli studenti delle unità di competenza previste per l’obbligo di istruzione, ai sensi del Decreto Ministeriale n.139 del 22 agosto 2007; − individuazione delle qualifiche regionali di riferimento per la programmazione dell’offerta del Sistema Regionale di Istruzione e Formazione Professionale, per la progettazione e realizzazione dei percorsi e per il rilascio delle qualifiche professionali e la certificazione delle competenze acquisite dai giovani: le qualifiche regionali di riferimento sono quelle correlate alle qualifiche triennali di cui al Decreto Ministeriale dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca di 33 34 10.12.2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 49 INDIRIZZI PER LA REALIZZAZIONE DELL’OFFERTA REGIONALE DI ISTRUZIONE E FORMAZIONE PROFESSIONALE concerto con il Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali dell’11 novembre 2011 e all’Accordo Stato- Regioni- Province Autonome del 19 gennaio 2012; − conseguimento da parte degli studenti delle competenze previste dalle qualifiche regionali correlate alle qualifiche triennali di cui al Decreto Ministeriale MIUR- MLPS 11 novembre 2011 e all’Accordo Stato-Regioni- Province Autonome del 19 gennaio, così come previsto nell’Allegato 1 ai presenti Indirizzi; − rilascio delle suddette qualifiche e certificazioni (comprese le attestazioni intermedie) a norma della disciplina regionale prevista dal Sistema Regionale delle Competenze ai sensi della DGR 532\09 e s.m.i. e in coerenza con i modelli e relative note di compilazione di attestato finale di qualifica professionale e di attestazione intermedia delle competenze approvate con Decreto Ministeriale, di cui al punto precedente; − attività educative affidate a personale docente in possesso di abilitazione all'insegnamento e ad esperti in possesso di documentata esperienza maturata per almeno 5 anni nel settore professionale di riferimento (ai sensi dell’art. 19 D.Lgs. 226/05); − adozione di un Dossier individuale delle competenze quale documento progressivo descrittivo degli esiti raggiunti e delle competenze comunque acquisite dall’allievo per il conseguimento della qualifica di IeFP. 10.12.2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 49 INDIRIZZI PER LA REALIZZAZIONE DELL’OFFERTA REGIONALE DI ISTRUZIONE E FORMAZIONE PROFESSIONALE 2. IL SISTEMA REGIONALE DI OFFERTA SUSSIDIARIA REALIZZATO DAGLI ISTITUTI PROFESSIONALI DI STATO (IPS) 2.1 Inquadramento La Regione assicura l’articolazione di percorsi di Istruzione e Formazione Professionale (IeFP) di durata triennale ai sensi dell’art. 17 del D. Lgs. 226/2005 per il conseguimento di una qualifica entro il 18° anno di età. In Regione Toscana, a partire dall’anno scolastico e formativo 2010-2011, l’offerta formativa di Istruzione e Formazione Professionale, per il rilascio delle qualifiche triennali negli IPS, è stata programmata annualmente e attuata in regime di sussidiarietà integrativa. Per i soli percorsi finalizzati all’acquisizione della qualifica di Operatore del Benessere (indirizzi Acconciatura ed Estetica), nell’anno scolastico e formativo 2012/2013, è stato introdotto il modello di offerta in sussidiarietà complementare. Il sistema previsto a partire dall’anno scolastico e formativo 2013/2014 si inscrive nel percorso avviato dai precedenti Indirizzi, introducendo alcuni sostanziali elementi innovativi e migliorativi. Con l’anno scolastico e formativo 2012/2013 (al termine del quale si conseguiranno i primi attestati di qualifica professionale negli IPS), si conclude, infatti, il ciclo sperimentale, iniziato con i percorsi avviati nell’a.s.f. 2010/2011, e prende definitivamente avvio la fase a regime dei percorsi in sussidiarietà integrativa. A partire dall’anno scolastico e formativo 2013/2014, la Regione Toscana ha scelto di modificare tale offerta prevedendo una programmazione triennale. In aggiunta ai percorsi IeFP in sussidiarietà integrativa, e ai percorsi in sussidiarietà complementare per il conseguimento della qualifica di Operatore del Benessere (indirizzi Acconciatura ed Estetica), verranno, inoltre, sperimentati a partire dall’a.s.f. 2013-2014 percorsi in sussidiarietà complementare, all’interno degli Istituti Professionali di Stato per i Servizi per l’enogastronomia e l’ospitalità alberghiera, per il conseguimento delle qualifiche professionali di operatore della ristorazione (indirizzi preparazione pasti e servizi di sala e bar), con le modalità previste dall’Accordo tra la Regione Toscana e l’USR. Gli IPS presenteranno pertanto nell’a.s.f. 2013/2014 un progetto contenente la programmazione didattica dell’intero percorso triennale di qualifica. Al termine del terzo anno, qualunque sia il modello adottato, sono rilasciati i titoli di qualifica professionale approvati con Decreto del Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca 11 novembre 2011 e con l’Accordo in Conferenza Stato- Regioni del 19 gennaio 2012, e loro eventuali successive modifiche e integrazioni. Nell’ambito dell’offerta sussidiaria integrativa gli studenti iscritti ai percorsi quinquennali degli Istituti Professionali, che hanno optato per la realizzazione dei percorsi triennali di IeFP, possono acquisire al termine del terzo anno i titoli di qualifica professionale elencati negli Accordi di cui sopra. Nell’ambito dell’offerta sussidiaria complementare gli Istituti Professionali attivano percorsi di IeFP in classi autonome, non integrate negli ordinari percorsi quinquennali, che assumono gli standard formativi e la regolamentazione dell’ordinamento dei percorsi di IeFP. Gli Istituti Professionali per i Servizi per l’enogastronomia e l’ospitalità alberghiera, che realizzano i percorsi in sussidiarietà complementare, favoriscono il passaggio al quarto 35 36 10.12.2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 49 INDIRIZZI PER LA REALIZZAZIONE DELL’OFFERTA REGIONALE DI ISTRUZIONE E FORMAZIONE PROFESSIONALE anno e la prosecuzione del percorso nell’ambito dell’istruzione per il conseguimento del Diploma quinquennale. La realizzazione dei percorsi di Istruzione e Formazione Professionale di durata triennale avviene in attuazione dell’Accordo, di cui in premessa, tra l'Ufficio Scolastico Regionale e la Regione Toscana, ai sensi dell’art.2, comma 3 del D.P.R. 15 marzo 2010, n.87 e alla luce delle comunicazioni pervenute dagli Istituti Professionali di Stato recepite con le Deliberazioni della Giunta Regionale n. 1207/2012, n. 41/2012 e n. 40/2011. Per facilitare una programmazione formativa atta al conseguimento della qualifica triennale di IeFP all’interno degli IPS, la Regione ripartisce tra le Province e il Circondario le risorse per la realizzazione delle azioni di accompagnamento e sostegno ai percorsi degli Istituti Professionali di Stato. Tali azioni saranno atte a rendere adottabili nel percorso di istruzione le metodologie caratteristiche della formazione professionale, rafforzando, a seconda della tipologia di qualifica in uscita e/o della tipologia di offerta sussidiaria (integrativa o complementare) una o più delle azioni tra quelle sotto riportate: A. B. C. D. E. le azioni di tutoraggio per i percorsi di apprendimento in contesto lavorativo; i laboratori di pratica professionale; la compresenza dei docenti; i laboratori per l’acquisizione e il recupero delle competenze; le attività straordinarie per la gestione dei percorsi (progettazione, coordinamento, realizzazione degli esami di qualifica, rendicontazione etc.). A. Azioni di tutoraggio per i percorsi di apprendimento in contesto lavorativo L’articolazione del percorso nei tre anni prevede la realizzazione di ore dedicate all’apprendimento in contesto lavorativo, al fine di favorire l’avvicinamento degli allievi al mondo del lavoro. A tali attività devono essere finalizzate una parte delle ore del percorso, secondo le seguenti modalità: - - per gli allievi degli IPS che abbiano già assolto l'obbligo di istruzione (10 anni nell’Istruzione o nell’IeFP) mediante: o tirocini curriculari/stage ai sensi dell’articolo 18 della Legge 196 del 1997, e del relativo regolamento di attuazione, DM 142/1998; o attività didattiche coerenti con quelle definite nell’ambito dell’alternanza scuola-lavoro2, quali le attività “orientative” dell’alternanza, che comprendono: visite guidate, simulazione di casi, simulazione d’impresa, ecc.. per gli studenti che non hanno compiuto il 16esimo anno di età, attraverso le attività didattiche coerenti con quelle definite nei percorsi di alternanza scuola-lavoro. B. Laboratori di pratica professionale 2 Ai sensi della Legge 53 del 2003 e del decreto attuativo n. 77 del 15 aprile 2005 e sulla base della DGR della Regione Toscana, n. 1111 del 12-12-2011 10.12.2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 49 INDIRIZZI PER LA REALIZZAZIONE DELL’OFFERTA REGIONALE DI ISTRUZIONE E FORMAZIONE PROFESSIONALE Gli IPS assicurano il rafforzamento e l’incremento delle attività formative in laboratorio anche attraverso l’azione congiunta di insegnanti provenienti dall’istruzione e dalla formazione professionale e dal mondo dell’impresa. C. Compresenza dei docenti La compresenza dei docenti potrà essere attuata, oltre che nelle attività di laboratorio di cui al punto B precedente, anche durante le altre attività formative previste dal curricolo di ordinamento. D. Laboratori per l’acquisizione e il recupero delle competenze Nell’ambito del percorso triennale di Istruzione e Formazione Professionale è possibile dedicare parte delle ore formative alla realizzazione di laboratori per il recupero e l’acquisizione delle competenze necessarie per il conseguimento della qualifica triennale. Le attività riferite a tale azione sono attivabili unicamente dagli Istituti Professionali dei Servizi per l’enogastronomia e l’ospitalità alberghiera che optano per l’offerta sussidiaria complementare. I laboratori (di gruppo o personalizzati) sono finalizzati, in prima e seconda classe, prioritariamente al recupero delle competenze di base e, in terza classe, prioritariamente a favorire il passaggio degli allievi al quarto anno dei percorsi di istruzione. E. Attività per la gestione dei percorsi Gli IPS possono utilizzare parte delle risorse a disposizione per le attività di gestione delle attività strettamente legate alla progettazione, gestione e rendicontazione dei percorsi IeFP. In tale attività rientra anche la realizzazione degli esami finali di qualifica. 2.2 Progettazione A partire dall’a.s.f 2013/2014 si richiede agli IPS una progettazione del percorso di qualifica, che tenga conto della programmazione didattica per le I, II e III classi. Il progetto riguarderà anche le II e III classi dei percorsi avviati in prima classe negli anni scolastici e formativi 2011/2012 e 2012/2013. Nei paragrafi seguenti verranno fornite indicazioni per la progettazione in relazione sia al modello di offerta sussidiaria (integrativa o complementare) sia alla tipologia di qualifica in uscita. Ai fini della progettazione dei percorsi di IeFP, la Regione approverà tramite apposito atto del Settore competente i formulari per la progettazione dell’offerta sussidiaria: - Formulario per l’offerta sussidiaria integrativa; Formulario per l’offerta sussidiaria complementare Gli IPS presentano il progetto utilizzando il formulario di cui sopra e lo trasmettono alle Province territorialmente competenti e al Circondario. Il Progetto dovrà presentare le seguenti caratteristiche: - essere riferito allo specifico percorso di qualifica; - prevedere la programmazione didattica delle I, II e III classi; - essere declinato per singola annualità a partire dalla definizione del Piano per il percorso triennale complessivo; - essere differenziato al suo interno per qualifica, indirizzi, compiti, competenze, riferite alle UC del Repertorio Regionale delle Figure professionali correlate alle figure nazionali di cui al Repertorio nazionale dell’offerta di Istruzione e 37 38 10.12.2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 49 INDIRIZZI PER LA REALIZZAZIONE DELL’OFFERTA REGIONALE DI ISTRUZIONE E FORMAZIONE PROFESSIONALE Formazione Professionale di cui al Decreto Ministeriale 11 novembre 2011 e all’Accordo Stato/Regioni del 19 gennaio 2012; - essere articolato in competenze di “base” e “tecnico-professionale”. Il formulario richiederà una progettazione di dettaglio che dovrà prevedere almeno i seguenti elementi minimi: - figura professionale di riferimento; - standard formativi e professionali, associati alla figura; - articolazione progettuale per Unità di Competenze, a cui possono concorrere diversi insegnamenti; - metodologia formativa adottata; - strutturazione e progettazione degli insegnamenti in Unità Formative; - architettura delle prove di verifica per cui dovrà essere coinvolto un Esperto di valutazione e certificazione interno o esterno all’istituto scolastico ed inserito nell’apposito Elenco Regionale (articolazione e struttura delle prove intermedie finalizzate alla valutazione degli apprendimenti, indicando criteri, indicatori, tipologia e quantità delle prove, strumenti/documenti, ecc. e progettazione delle prove finali finalizzate alla verifica delle competenze tecnico- professionali); - descrizione delle azioni di accompagnamento e sostegno programmate (di cui ai punti da A ad E sopra richiamati); - attività inerenti percorsi per l’apprendimento in contesto lavorativo Il formulario include inoltre una previsione dei costi per la realizzazione delle azioni di accompagnamento dell’offerta di IeFP, riferita al singolo anno scolastico e formativo. Il Piano finanziario dovrà contenere, a seconda della tipologia di qualifica in uscita e/o della tipologia di offerta sussidiaria (integrativa o complementare), l’articolazione del preventivo dei costi ammissibili: - - costi di personale per: o co-presenze in aula e laboratorio o tutoraggio nelle attività dei percorsi per l’apprendimento in contesto lavorativo; o progettazione (comprensiva dei costi di progettazione delle prove di verifica), coordinamento, gestione, rendicontazione e monitoraggio progetti o ore aggiuntive del personale ATA al fine di garantire un aumento delle ore di laboratorio o ore di docenza per i laboratori per il recupero e l’acquisizione delle competenze costi per i materiali di consumo per il rafforzamento delle attività di laboratorio e le prove di esame; costi relativi alla Commissione di esame Il piano finanziario potrà avere un valore massimo, dato dal: α) coefficiente massimo di risorse per allievo moltiplicato per il numero totale degli iscritti alle I, II e III classi del singolo percorso di qualifica IeFP. Tale coefficiente è uguale per tutte le tipologie di indirizzo sommato al β) coefficiente massimo di risorse per classe moltiplicato per il numero totale di classi I, II e III del singolo percorso di qualifica IeFP. Tale coefficiente varia in riferimento alla tipologia di indirizzo. Per l’a.s.f. 2014/2015 vengono riconfermati i suddetti coefficienti. 10.12.2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 49 INDIRIZZI PER LA REALIZZAZIONE DELL’OFFERTA REGIONALE DI ISTRUZIONE E FORMAZIONE PROFESSIONALE Per i piani finanziari relativi ai percorsi in sussidiarietà complementare per il Settore dei servizi per l’enogastronomia e l’ospitalità alberghiera viene definito un coefficiente massimo di risorse per classe utile a coprire il costo del personale docente per le 50 ore di recupero previste nei laboratori. La Regione Toscana si riserva la facoltà di modificare tali valori in base alle risorse annualmente disponibili per l’offerta sussidiaria degli IPS. Per quanto concerne i costi del personale, ed in particolare del personale interno docente, amministrativo e ausiliario (ATA), sono riconoscibili solo i costi relativi a ore di servizio “aggiuntive” rispetto al normale orario di lavoro, in coerenza con quanto stabilito dal CCNL scuola. La verifica a consuntivo del finanziamento sarà effettuata sui dati di realizzazione, sulla base dei costi massimi riconoscibili e, per il personale interno, sui costi orari previsti dal CCNL di riferimento per ciascuna ora di servizio, nel limite del finanziamento assegnato. Qualora si ricorra a personale esterno alla scuola, appartenente al mondo del Lavoro e/o della Formazione Professionale, è possibile fare riferimento ai parametri del FSE di cui alla DGR 1179/2011 e s.m.i. 2.3.1 Progettazione didattica, valutazione ed esame finale Gli IPS nel programmare l’attività formativa dei percorsi in sussidiarietà garantiscono una durata minima annuale di 990 ore (D. Lgs. 226/2005) e una durata massima di 1056 ore annue (D.P.R. 87/2010), secondo il seguente quadro orario: QUADRO ORARIO Prima Seconda Classe Istruzione generale Materie d’indirizzo TOTALE Terza min max min max min max 619 660 619 660 464 495 371 396 371 396 526 561 990 1056 990 1056 990 1056 Gli IPS utilizzano la quota di autonomia del 20% dei curricoli e gli spazi di flessibilità (entro il 25% per le prime e seconde classi ed entro il 35% per le terze classi), di cui al D.P.R. 87/2010, per svolgere un ruolo integrativo e complementare rispetto al sistema dell’istruzione e della formazione professionale regionale. Gli IPS, nel programmare i percorsi, garantiscono: - - una quota minima di 1450 ore nell’arco del triennio da dedicare all’acquisizione delle competenze tecnico- professionali necessarie al conseguimento della qualifica (incluse le attività inerenti i percorsi di apprendimento in contesto lavorativo e le attività laboratoriali); un numero di ore necessarie per l’acquisizione nell’arco del triennio delle competenze di base finalizzate all’acquisizione della qualifica triennale, di cui al Decreto del Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della ricerca 11 novembre 2011; 39 40 10.12.2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 49 INDIRIZZI PER LA REALIZZAZIONE DELL’OFFERTA REGIONALE DI ISTRUZIONE E FORMAZIONE PROFESSIONALE - - un aumento delle ore dedicate alle attività di laboratorio rispetto a quanto previsto dall’ordinamento didattico dell’istruzione (allegati A) e B) del D.P.R. 87/2010); un numero di ore da dedicare alle attività inerenti i percorsi di apprendimento in contesto lavorativo non inferiore a 360 ore nell’arco del triennio3. Le ore riservate a tali attività devono essere previste all’interno delle ore complessive del percorso triennale Il percorso formativo dovrà avere struttura modulare ed essere composto da un insieme di Unità Formative. Per i percorsi in offerta sussidiaria integrativa è prevista una progettazione per UF relativa alle sole competenze tecnico-professionali; i percorsi in offerta sussidiaria complementare prevedono invece una progettazione per UF che tenga conto sia delle competenze di base che delle competenze tecnico-professionali. Ciascuna Unità Formativa prevede prove per la valutazione degli apprendimenti in termini di conoscenze e capacità relative alle competenze tecnico-professionali. Gli Istituti garantiscono, in itinere al percorso formativo, la valutazione degli apprendimenti relativi alle competenze di base. L’esame finale di qualifica verifica l’effettivo possesso delle competenze tecnicoprofessionali oggetto della certificazione, ovvero la capacità del candidato di realizzare le performance associate alle competenze oggetto di certificazione. La dimensione tecnico- professionale costituisce pertanto l’elemento fondamentale di riferimento dell’esame e fornisce anche elementi di verifica per quella di base, anche attraverso forme di accertamento e valutazioni integrate rispetto alle due dimensioni. L’ammissione all’esame finale è subordinata al raggiungimento, per ogni allievo, della percentuale minima del 75% di presenza alle attività formative annuali e del minimo 50% di presenza alle attività di apprendimento in contesto lavorativo. L’ammissione all’esame finale è, inoltre, subordinata al raggiungimento di un punteggio minimo relativo alla valutazione intermedia del percorso, espresso in centesimi, che deve essere di almeno 60/100. Il punteggio minimo è dato dalla media aritmetica delle tre valutazioni riferite a: valutazione andamento del percorso; valutazione degli apprendimenti a fine UF (escluso UF stage) e valutazione UF Stage. In casi eccezionali, e debitamente motivati dal Consiglio dei docenti, un allievo può essere ammesso all’esame anche con un punteggio inferiore al 60/100 sulla valutazione intermedia del percorso. In tale caso, è necessario documentare le motivazioni e presentarle, quale documentazione agli atti, alla Commissione di esame. In tale caso il punteggio comunque attribuito sarà considerato valido ai fini del peso dello stesso sulla valutazione finale dell’esame. Nel peso complessivo dell’esame finale (indicato in centesimi) verrà attribuito, per i percorsi IeFP, un peso obbligatorio del 50% relativo alla valutazione intermedia del percorso. Il peso relativo alle prove realizzate nella sessione di esame avrà quindi un peso residuo del 50%. 3 Il percorso in sussidiarietà complementare per operatore del benessere - estetica deve prevedere uno stage della durata di almeno 540 ore ai fini del riconoscimento della qualifica ai sensi della L.r. 28/2004 e del relativo Regolamento di attuazione n. 47/R del 2007. 10.12.2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 49 INDIRIZZI PER LA REALIZZAZIONE DELL’OFFERTA REGIONALE DI ISTRUZIONE E FORMAZIONE PROFESSIONALE 2.3.2 Settore Industria e Artigianato e Settore Servizi - modello sussidiario integrativo Gli IPS afferenti al Settore Industria ed Artigianato e al Settore Servizi (per i soli Istituti Professionali per i Servizi commerciali, si rimanda a quanto detto al § 2.3.3) progettano i percorsi di Istruzione e Formazione Professionale secondo il modello della sussidiarietà integrativa. Gli Istituti Professionali per i Servizi per l’enogastronomia e l’ospitalità alberghiera che offrono i percorsi di Istruzione e Formazione Professionale in sussidiarietà integrativa seguono quanto specificato in questo paragrafo. La Regione Toscana riconosce agli IPS un contributo finanziario per la realizzazione delle seguenti azioni di accompagnamento e sostegno alla realizzazione dei percorsi triennali di IeFP: A. B. C. D. le azioni di tutoraggio per i percorsi di apprendimento in contesto lavorativo; i laboratori di pratica professionale; la compresenza dei docenti; le attività straordinarie per la gestione dei percorsi (progettazione, coordinamento, realizzazione degli esami di qualifica, rendicontazione etc.) Il coefficiente massimo di risorse per allievo per l’anno 2013/2014 è pari a Euro 120,00. Il coefficiente massimo di risorse per classe riconosciuto per l’anno 2013/2014 è pari a Euro 3.000,00. Per l’a.s.f. 2014/2015 vengono riconfermati i suddetti coefficienti. Esempio per un progetto (annualità 2013/2014) con 2 classi di 20 allievi ciascuna: a) N. allievi (totale) 40 b) N. classi (totale) 2 c) Coefficiente allievi 120 d) Coefficiente classi 3.000 Totale massimo finanziamento 10.800 Euro (a*c)+(b*d) I costi relativi alle attività di compresenza in aula e laboratorio, di tutoraggio e i costi relativi agli esami di qualifica finale dovranno riguardare almeno il 75% del costo totale di progetto. Il piano finanziario viene redatto tenendo conto di tali valori massimi sopra definiti. 2.3.3 Settore Servizi- Servizi commerciali - modello sussidiario integrativo Gli IPS afferenti al Settore Servizi- Servizi commerciali progettano i percorsi di Istruzione e Formazione Professionale secondo il modello della sussidiarietà integrativa. 41 42 10.12.2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 49 INDIRIZZI PER LA REALIZZAZIONE DELL’OFFERTA REGIONALE DI ISTRUZIONE E FORMAZIONE PROFESSIONALE La Regione Toscana riconosce agli IPS un contributo finanziario per la realizzazione delle seguenti azioni di accompagnamento e sostegno alla realizzazione dei percorsi triennali di IeFP: A. B. C. D. le azioni di tutoraggio per i percorsi di apprendimento in contesto lavorativo; i laboratori di pratica professionale; la compresenza dei docenti; le attività straordinarie per la gestione dei percorsi (progettazione, coordinamento, realizzazione degli esami di qualifica, rendicontazione etc.) Il coefficiente massimo di risorse per allievo per l’anno 2013/2014 è pari a Euro 120,00. Il coefficiente massimo di risorse per classe riconosciuto per l’anno 2013/2014 è pari a Euro 1.700,00. Per l’a.s.f. 2014/2015 vengono riconfermati i suddetti coefficienti. Esempio per un progetto (annualità 2013/2014) con 2 classi di 20 allievi ciascuna: a) N. allievi (totale) 40 b) N. classi (totale) 2 c) Coefficiente allievi 120 d) Coefficiente classi 1.700 Totale massimo finanziamento 8.200 Euro (a*c)+(b*d) I costi relativi alle attività di compresenza in aula e laboratorio, di tutoraggio e i costi relativi agli esami di qualifica finale dovranno riguardare almeno il 75% del costo totale di progetto. Il piano finanziario viene redatto tenendo conto di tali valori massimi sopra definiti. 2.3.4 Settore Servizi per l’enogastronomia e l’ospitalità alberghiera - modello sussidiario complementare Gli Istituti Professionali per i Servizi per l’enogastronomia e l’ospitalità alberghiera possono scegliere dall’a.s.f. 2013/2014 di offrire percorsi di Istruzione e Formazione Professionale scegliendo tra i due modelli di cui al D.P.R. 87/2010 e secondo quanto previsto dall’Accordo tra la Regione Toscana e l’Ufficio Scolastico Regionale (DGR 53/2013): - sussidiarietà integrativa; sussidiarietà complementare (in via sperimentale). Per gli IPS che scelgono l’offerta formativa in modalità sussidiaria integrativa si rimanda a quanto detto al paragrafo precedente per il “Settore Industria e Artigianato e Settore Servizi” (§ 2.3.2). I percorsi avviati in prima negli anni scolastici e formativi 2011/2012 e 2012/2013 negli Istituti che aderiscono alla sperimentazione dell’offerta sussidiaria complementare, 10.12.2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 49 INDIRIZZI PER LA REALIZZAZIONE DELL’OFFERTA REGIONALE DI ISTRUZIONE E FORMAZIONE PROFESSIONALE continueranno a svolgersi secondo il modello della sussidiarietà integrativa e secondo quanto previsto per il “Settore Industria e Artigianato e Settore Servizi” (§ 2.3.2). In questo paragrafo vengono date informazioni di dettaglio solo per gli IPS che hanno aderito alla sperimentazione del modello complementare per i percorsi di qualifica di operatore della ristorazione (indirizzi preparazione pasti e servizi di sala e bar). La Regione Toscana riconosce agli IPS un contributo finanziario al fine di prevedere: A. un incremento delle ore di laboratorio (max 50 ore annue in aggiunta alle 1056) destinate, in prima e seconda classe, prioritariamente al recupero e all’acquisizione delle competenze di base e, in terza classe, prioritariamente a favorire il passaggio degli allievi al quarto anno dei percorsi di istruzione. B. la realizzazione degli esami finali di qualifica. Il coefficiente massimo di risorse per classe per l’anno 2013/2014 è pari a Euro 2.500,00 (per l’anno 2013/2014 non è previsto il costo degli esami finali di qualifica ma solo dell’incremento delle ore di laboratorio). Per l’a.s.f. 2014/2015 viene riconfermato il suddetto coefficiente. 2.3.5 Settore Benessere - modello sussidiario complementare Gli IPS che progettano i percorsi di Istruzione e Formazione Professionale finalizzati al conseguimento della qualifica professionale di operatore del benessere, indirizzi acconciatura ed estetica, utilizzano il modello della sussidiarietà complementare. La Regione Toscana riconosce agli IPS un contributo finanziario per la realizzazione delle seguenti azioni di accompagnamento e sostegno alla realizzazione dei percorsi triennali di IeFP: A. B. C. D. le azioni di tutoraggio per i percorsi di apprendimento in contesto lavorativo; i laboratori di pratica professionale; la compresenza dei docenti; le attività straordinarie per la gestione dei percorsi (progettazione, coordinamento, realizzazione degli esami di qualifica, rendicontazione etc.) Il coefficiente massimo di risorse per allievo per l’anno 2013/2014 è pari a Euro 120,00. Il coefficiente massimo di risorse per classe riconosciuto per l’anno 2013/2014 è pari a Euro 3.500,00. Per l’a.s.f. 2014/2015 vengono riconfermati i suddetti coefficienti. Per l’a.s.f. 2014/2015 si prevede solo per le terze classi una quota aggiuntiva di Euro 3.500,00 a classe. I costi relativi alle attività di compresenza in aula e laboratorio, di tutoraggio e i costi relativi agli esami di qualifica finale dovranno riguardare almeno il 75% del costo totale di progetto. Il piano finanziario viene redatto tenendo conto di tali valori massimi sopra definiti. Esempio per un progetto (annualità 2013/2014) con 2 classi di 20 allievi ciascuna: a) N. allievi (totale) 40 43 44 10.12.2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 49 INDIRIZZI PER LA REALIZZAZIONE DELL’OFFERTA REGIONALE DI ISTRUZIONE E FORMAZIONE PROFESSIONALE b) N. classi (totale) 2 c) Coefficiente allievi 120 d) Coefficiente classi 3.500 Totale massimo finanziamento 11.800 Euro (a*c)+(b*d) 2.5 Azioni per allievi in situazioni di disabilità Gli Istituti Professionali, al fine di favorire l’inserimento nei percorsi di Istruzione e Formazione Professionale degli alunni in situazioni di disabilità, e al pari di quanto avviene nei percorsi di istruzione, possono progettare percorsi personalizzati, differenziati per obiettivi didattici e formativi rispetto ai normali percorsi IeFP, che tengano conto delle specificità dell’allievo. I percorsi personalizzati possono prevedere anche modalità di valutazione degli apprendimenti differenziati, al fine di accertare le competenze raggiunte. Gli allievi in situazione di disabilità partecipano agli esami finali di qualifica professionale, svolgendo, solo ove necessario, prove differenziate, omogenee al percorso svolto e finalizzate all’attestazione delle competenze acquisite. Per tali allievi è indispensabile prevedere la disponibilità, durante la prova d’esame, di mezzi che abbiano funzionalità strumentale al raggiungimento dei medesimi obiettivi (es. ausili, protesi, tastiere speciali, dizionari braille, etc.). Agli allievi in situazione di disabilità viene rilasciato, al termine del percorso triennale di IeFP4: - attestato di qualifica professionale nel caso in cui l’allievo sia in grado di affrontare le prove previste per l’esame finale di qualifica professionale e si accerti che abbia acquisito tutte le competenze relative alla figura professionale di riferimento; - certificato di competenze relativo alle Unità di Competenze di cui l’allievo ha dimostrato il possesso in sede di esame finale (modello regionale DGR 532/09) e attestazione intermedia delle competenze (Modello Allegato 7 dell’Accordo 27 Luglio 2011) che contiene sia le competenze certificate in sede di esame finale, sia le competenze valutate durante il percorso ma non certificate a seguito dell’esame finale; - attestazione intermedia delle competenze nel caso in cui l’allievo non sia in grado di affrontare le prove previste per l’esame di qualifica professionale ma si sia accertata l’acquisizione durante il percorso di singole competenze, ovvero singole capacità/conoscenze, attraverso le prove intermedie degli apprendimenti. 2.6 Procedure Gli IPS presentano il progetto, comprensivo del piano finanziario per l’a.s.f. 2013/2014 alle Province territorialmente competenti e al Circondario entro il 31 maggio 2013. 4 L’attestato di qualifica professionale e l’attestato di competenze sono le certificazioni rilasciate nell’ambito dei percorsi di IeFP; i modelli sono stati approvati dal Decreto Ministeriale 11 novembre 2011, che recepisce l’Accordo in Conferenza Unificata Stato- Regioni del 27 luglio 2011. Il certificato di competenze è l’attestazione regionale rilasciata nell’ambito dei percorsi di formazione professionale regionale. 10.12.2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 49 INDIRIZZI PER LA REALIZZAZIONE DELL’OFFERTA REGIONALE DI ISTRUZIONE E FORMAZIONE PROFESSIONALE Le Province e il Circondario valutano i progetti sulla base di una Scheda di valutazione predisposta dal settore regionale competente e pubblicano l’elenco dei progetti approvati entro 60 giorni dalla data di cui sopra. La Regione, sulla base dei dati finanziari preventivati a progetto dagli IPS e approvati dalle Province/Circondario, assegna e liquida con decreto regionale alle Province/Circondario il 50% delle risorse richieste. Le Province/Circondario assegnano e liquidano agli IPS provvisoriamente il 50% delle risorse richieste nel Piano finanziario presentato da ciascun Istituto entro 30 giorni dalla data di approvazione del suddetto decreto regionale. Gli IPS trasmettono comunicazione alle Province/Circondario, entro il 15 Gennaio di ogni anno, dei dati quantitativi relativi agli iscritti al 15 ottobre ai percorsi IeFP in I, II e III classe nell’anno scolastico e formativo di riferimento. A tale scopo può essere utilizzato il modello messo a disposizione dalla Regione Toscana - Settore formazione e Orientamento. Inoltre, gli IPS forniscono il preventivo rimodulato delle risorse richieste (mantenendo fermo il riferimento al massimale per allievo e ai parametri per classe). Le Province/Circondario approvano i nuovi preventivi riformulati e comunicano alla Regione il fabbisogno definitivo di risorse. La Regione assegna le risorse definitive tra le Province/Circondario sulla base del nuovo preventivo tenendo conto del valore già erogato. Le Province/Circondario provvedono ad assegnare le risorse definitive agli IPS sulla base della rimodulazione dei piani finanziari, ed erogano un ulteriore acconto agli IPS entro 30 giorni dalla data di approvazione del suddetto decreto regionale di assegnazione definitiva delle risorse, trattenendo per il saldo una quota del 20% del valore complessivo finale del preventivo di progetto. La Regione Toscana entro il 30 aprile di ogni anno definisce le risorse (ed eventualmente i nuovi coefficienti) da destinare alle azioni di accompagnamento a sostegno dei percorsi di istruzione e formazione professionale realizzati dagli IPS per il successivo anno scolastico e formativo. Entro il 31 maggio di ogni anno gli IPS presentano alle Province e al Circondario il piano finanziario per il successivo anno scolastico e formativo e, in base alle risorse assegnate dalla Regione e, per sopraggiunte esigenze progettuali, possono presentare una proposta di rimodulazione delle azioni. Entro tale data, gli IPS, che hanno manifestato l’intenzione di attivare un percorso per una nuova qualifica professionale, presentano il progetto triennale corredato del piano finanziario per il successivo anno scolastico e formativo. Solo per l’a.s.f. 2014/2015 la scadenza del 31 maggio per la presentazione dei piani finanziari (ed eventualmente dei progetti per i nuovi percorsi di qualifica attivati) è prorogata al 30 giugno 2014. Inoltre, gli IPS che richiedono di dare attuazione all’Azione regionale si impegnano a: - - registrare e documentare quanto realizzato con le modalità e modulistica che le Province/Circondario e la Regione renderanno momento dell’approvazione dei progetti e di definizione in via provvisoria delle risorse; ad utilizzare il Dossier individuale delle competenze di cui alla presenti Indirizzi, il cui format verrà aggiornato e approvato dirigenziale dal Settore regionale competente. attraverso la disponibile al preventiva e Premessa ai con decreto 45 46 10.12.2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 49 INDIRIZZI PER LA REALIZZAZIONE DELL’OFFERTA REGIONALE DI ISTRUZIONE E FORMAZIONE PROFESSIONALE Ai fini del monitoraggio dei percorsi IeFP la Regione Toscana ha scelto di utilizzare il sistema informativo FSE. Le Province/Circondario provvederanno ad inserire nel sistema informativo i progetti (avviso/procedura, progetto e attività formativa) degli IPS, inclusa la scheda di previsione finanziaria. Gli IPS si impegnano invece ad alimentare il sistema informativo FSE con i dati di monitoraggio fisico e finanziario. Gli IPS, entro il 31 ottobre di ogni anno, sono tenuti a presentare la documentazione di rendiconto, come definito dalle “Linee guida di gestione, monitoraggio e rendicontazione dei progetti di Istruzione e Formazione Professionale”, approvate dal Settore regionale competente. 2.7 Risorse L''entità delle risorse previste per le azioni di accompagnamento e sostegno i percorsi di Istruzione e Formazione Professionale realizzati dagli IPS per l’anno scolastico e formativo 2014-2015 viene quantificata in Euro 4.014.490,74; Le attività indicate sono finanziate con i fondi assegnati alla Regione Toscana dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali a valere sulla Legge 144/99 art.68 obbligo di istruzione/diritto-dovere. 10.12.2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 49 47 INDIRIZZI PER LA REALIZZAZIONE DELL’OFFERTA REGIONALE DI ISTRUZIONE E FORMAZIONE PROFESSIONALE 3. NTERVENTI PROVINCIALI DI INTEGRAZIONE DEI SISTEMI FORMAZIONE PER I DROP-OUT ED 3.1 Inquadramento L’offerta formativa regionale per i giovani che hanno assolto l’obbligo di istruzione e sono fuoriusciti dal sistema scolastico è programmata dalle Province e dal Circondario, e consente, al termine del percorso, di due anni, l’acquisizione di una qualifica nell'ambito del sistema regionale della formazione professionale. Le attività formative programmate dalle Province e dal Circondario dovranno: − prevedere il riconoscimento dei crediti formativi in ingresso, valorizzando l’esperienza degli allievi sia nei percorsi formativi formali che nelle esperienze formative non formali e informali; − prevedere il raccordo con i Centri per l’Impiego e le Istituzioni scolastiche del territorio provinciale per garantire il passaggio tra i sistemi e l’inserimento nei percorsi provinciali degli allievi in fuoriuscita (a rischio drop- out) da percorsi avviati negli Istituti scolastici; − integrarsi nell’ambito del mix di azioni previste dal Piano esecutivo regionale della Garanzia per i giovani; − attivare percorsi motivazionali e didattici innovativi e mirati, monitorandone costantemente i risultati; in particolare le Province/circondario dovranno selezionare i progetti ponendo particolare attenzione nel valorizzare e premiare le proposte progettuali che prevedono metodologie didattiche innovative e avanzate, specifiche per il target dei percorsi e in grado di trasferire anche quelle competenze chiave utili all’inserimento nel mondo del lavoro da parte degli allievi; − avere data certa per l’inizio e la fine delle attività. La durata dei progetti deve corrispondere, in linea di massima, ai tempi del calendario scolastico; − avere un legame con il mondo produttivo locale tramite offerte di formazione professionale diversificate nel territorio regionale, individuando i settori di intervento, per la realizzazione di percorsi di formazione che offrano effettivi sbocchi occupazionali e individuando gli standard professionali di riferimento tra le figure previste dalle qualifiche regionali correlate alle qualifiche triennali di cui all’Allegato 1 all’Accordo Stato- Regioni- Province Autonome del 29 aprile 2010 (e del Repertorio nazionale dell’offerta di Istruzione e Formazione Professionale di cui all’Accordo del 27 Luglio 2011) e all’Accordo Stato/Regioni del 19 gennaio 2012 così come previsto nell’Allegato 1 ai presenti Indirizzi 2012-2013; − essere attuate dai soggetti accreditati per la formazione professionale secondo il sistema di accreditamento toscano; − prevedere classi con almeno 15 allievi. Rispettando i Livelli Essenziali di Prestazioni fissati dal MIUR (art. 17, comma 1 del D. Lgs. 226/2005) e gli standard di percorso definiti dal Sistema Regionale delle Competenze ai sensi della DGR 532/2009 e s.m.i., il percorso formativo ha durata biennale pari a 2100 ore, articolato secondo le percentuali sotto indicate: − 35% attività di lezioni teoriche, di cui: · il 50% propedeutiche al percorso professionalizzante, · il 50% propedeutiche all’acquisizione/recupero delle competenze di base, − 35% di attività laboratoriale coerente con la figura professionale di riferimento del Progetto, − 30% tirocinio formativo/stage aziendale. 48 10.12.2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 49 INDIRIZZI PER LA REALIZZAZIONE DELL’OFFERTA REGIONALE DI ISTRUZIONE E FORMAZIONE PROFESSIONALE Le ore propedeutiche all’acquisizione delle competenze di base devono essere dedicate anche alla realizzazione di percorsi di recupero di tali competenze per i soggetti che abbiano conseguito una certificazione parziale delle competenze di base ai sensi del DM 139/07 e che siano fuoriusciti dal sistema scolastico. In base al livello ed al grado di completezza della certificazione delle competenze di base posseduta in esito al percorso effettuato dagli allievi nell’istruzione a questi possono essere riconosciuti crediti formativi in ingresso. L’attività di recupero dovrà essere affidata ad una équipe di lavoro composta dagli esperti dei quattro assi, ove necessari, ed un mentore (in via transitoria un tutor/orientatore del Centro per l’Impiego). L’organizzazione didattica dei percorsi di recupero prevede gruppi non superiori a 15 partecipanti per ogni asse e l’attività può essere svolta anche a latere delle attività previste per il percorso formativo biennale. Qualora il numero dei richiedenti la formazione professionalizzante in un determinato settore e territorio non sia tale da consentire l’attivazione del percorso formativo richiesto, e quindi la distanza dalla sede del soggetto accreditato che lo eroga richieda spostamenti tali da non consentire una frequenza regolare del corso, potranno essere introdotte, dal soggetto accreditato stesso, modalità formative e- learning, utilizzando il sistema formativo regionale di TRIO, qualora i percorsi presenti sul portale siano compatibili con la programmazione provinciale e non oltre la percentuale del monte ore di formazione previsto dalla DGR 532/2009 e smi. Ai sensi di quanto previsto dall’Allegato A della DGR 609/2012 gli apprendisti minorenni e maggiorenni assunti in apprendistato per la qualifica potranno usufruire dell’offerta di IeFP per i drop-out di cui ai presenti indirizzi ed essere inseriti nei percorsi attraverso una procedura di riconoscimento crediti che garantisca la durata minima - per gli apprendisti minorenni - delle 600 ore annue di formazione strutturata secondo gli Indirizzi regionali per l’Apprendistato e si integri con il percorso di acquisizione delle competenze nell’ambito lavorativo che l’apprendista realizza in coerenza con il proprio Piano Formativo Individuale. In tal caso i corsi dovranno prevedere una specifica attività finalizzata all’inserimento degli apprendisti. 3.2 Procedure I percorsi formativi dovranno rispondere a specifici avvisi provinciali e del Circondario ed essere progettati sulla base degli standard di progettazione definiti dal Sistema Regionale delle Competenze ai sensi della DGR 532/2009, tenendo conto dei relativi standard di percorso ivi contenuti ed utilizzando il modello di formulario per la redazione di progetti da finanziare (ex art. 17 lettera a) e c) della Legge Regionale 32/2002) a valere sul POR Ob. CRO 2007-2013. Gli avvisi provinciali dovranno essere emanati annualmente entro il mese di maggio e valutati entro il mese di luglio. Le attività dovranno essere avviate entro ottobre. Solo per l’a.s.f. 2014/2015, gli avvisi provinciali dovranno essere emanati entro il 30 giugno 2014, valutati entro il 15 settembre 2014 e le attività dovranno essere avviate entro il 31 ottobre 2014. Per le procedure di attuazione, gestione e rendicontazione si rimanda ai seguenti atti normativi: 10.12.2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 49 INDIRIZZI PER LA REALIZZAZIONE DELL’OFFERTA REGIONALE DI ISTRUZIONE E FORMAZIONE PROFESSIONALE - DGR 532/2009 e s.m.i. - Disciplinare per l’attuazione del Sistema Regionale delle Competenze, per la progettazione di percorsi sulla base degli standard regionali utilizzando il modello di formulario per la redazione di progetti da finanziare; - DGR 1179/2011 e s.m.i. per la gestione e la rendicontazione degli interventi formativi di tipo formale; - DGR 240/11 recante “POR CRO FSE 2007-2013 Reg (CE) 396/2009. Approvazione documento descrittivo della metodologia di semplificazione“. Parametro di costo: utilizzo del costo standard eventualmente previsto a livello nazionale oppure UCS regionali (DGR 240/2011) per la definizione del costo massimo dei percorsi della categoria CUP “Percorsi scolastici formativi all’interno dell’obbligo formativo e formazione all’interno dell’obbligo scolastico” per la classe di ore > 1200: UCS SRP euro 124,3 UCS SFA euro 0,5. Il Settore Formazione e Orientamento provvederà a fornire indirizzi unitari alle Province in ordine alle UCS da adottare. Per il monitoraggio delle attività deve essere utilizzato il DB FSE con le eventuali opportune specifiche che verranno definite per gli interventi finanziati dal Piano esecutivo regionale della Garanzia per i giovani e deve essere altresì garantito l’utilizzo del Dossier individuale delle competenze di cui alla Premessa ai presenti Indirizzi - Gli aspetti comuni e generali del Sistema Regionale di Istruzione e Formazione Professionale (IeFP). L’offerta formativa deve essere garantita con continuità nel tempo e risultare evidente nel territorio valorizzando le proposte realizzate in partenariato: l’affidamento e la revisione dovrebbero essere almeno biennali. 3.3 Risorse Per gli interventi provinciali di formazione per i drop- out ed integrazione dei sistemi per l’anno 2013/2014 sono stanziati complessivi 9.945.076,45 Euro di cui: - 7.945.076,45 Euro assegnati a valere sulle risorse della L. 144/99 art. 68 obbligo di istruzione/diritto dovere; - 2.000.000,00 Euro a titolo di anticipazione del ciclo di programmazione 2014/2020; di ciò dovrà essere data opportuna informazione all’utenza, oltre a dover alimentare il sistema informativo previsto dal programma Garanzia Giovani; Per gli interventi provinciali di formazione per i drop-out ed integrazione dei sistemi per l'anno 2014-2015 sono stanziati 7.500.000,00 Euro assegnati a valere del Piano esecutivo regionale della Garanzia per i giovani (Fondi YEI); Con DGR n. 956 del 3/11/2014, che modifica il Piano Esecutivo Regionale della Garanzia Giovani, sono state assegnante ulteriori risorse per i drop-out a.s.f. 20142015, pari a 4.110.000.00 Euro Nello specifico, sulla base dei fabbisogni finanziari espressi dalle Provincie/ Unione dei Comuni Circondario Empolese Valdelsa, le risorse aggiuntive, di cui alla suddetta DGR 956/2014, per interventi drop out a.s.f. 2014-2015 sono ripartite come da tabella seguente: 49 50 10.12.2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 49 INDIRIZZI PER LA REALIZZAZIONE DELL’OFFERTA REGIONALE DI ISTRUZIONE E FORMAZIONE PROFESSIONALE Province Massa Lucca Firenze Livorno Pisa Grosseto Unione Comuni Circondario Empolese Valdelsa Totale Risorse aggiuntive 144.831,00 364.424,00 1.540.000,00 1.377.796,00 186.648,00 233.974,12 259.155,00 4.106.828,12 Tali risorse potranno essere incrementate da ulteriori risorse residue tra quelle assegnate alle Province e Circondario che risulteranno da accertamenti su annualità precedenti. La ripartizione dei fondi tra le Province/Circondario è attribuito sulla base del coefficiente di ripartizione quantificato dall’IRPET5. 5 I coefficienti di ripartizione del fondo saranno calcolati su base comunale. Successivamente i comuni saranno aggregati su base provinciale. Il calcolo sarà il risultato di una procedura a due stadi. Nel primo stadio ad ogni comune viene attribuito un punteggio pari al peso della popolazione scolastica rispetto al totale region ale (/effetto scala/): i valori sono quindi ottenuti dal rapporto fra il numero di studenti del comune /i/-esimo e il corrispondente valore regionale. Nel secondo stadio l´effetto scala viene corretto per tenere conto della distribuzione comunale dell´incidenza del disagio scolastico (approssimato tramite tre indicatori: ripetente, stranieri, disabili). La formula produce il seguente risultato: tanto più il disagio scolastico è in linea con la media regionale, quanto più ogni comune riceve un punteggio simile al suo effetto scala; all´opposto, quanto più il disagio è maggiore (minore) del livello regionale tanto più ogni comune riceve un punteggio superiore (inferiore) al suo effetto scala. 10.12.2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 49 INDIRIZZI PER LA REALIZZAZIONE DELL’OFFERTA REGIONALE DI ISTRUZIONE E FORMAZIONE PROFESSIONALE 4. AZIONI DI CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE, PASSAGGIO TRA I SISTEMI E AZIONI DI SISTEMA 4.1 Azioni di certificazione delle competenze di base Con la nota 1208 del 12 aprile 2010 il Capo Dipartimento per l’Istruzione ha diramato il Decreto Ministeriale n. 9 del 27 gennaio 2010, con il quale è stato adottato il modello di certificazione dei saperi e delle competenze acquisiti dagli studenti al termine dell’obbligo di istruzione, in linea con le indicazioni dell’Unione europea sulla trasparenza delle certificazioni. Il modello di certificato è adottato formalmente a partire dall’anno scolastico 2010/2011 e sino all’entrata in vigore delle norme di armonizzazione di tutte le certificazioni scolastiche (DPR 122/2009). Le certificazioni di cui ai successivi punti a), b), c) devono essere eseguite sul modello di cui sopra, secondo le seguenti indicazioni: a) A tutti coloro che al termine del biennio della scuola secondaria di secondo grado intendono richiedere la certificazione delle competenze prevista dalla normativa sull’obbligo di istruzione, essa viene rilasciata in modo gratuito dalla scuola cui sono iscritti. b) Per coloro che hanno terminato il periodo previsto dall’obbligo di istruzione (10 anni all’interno del sistema dell’istruzione, anche per coloro che hanno avuto accesso a detto sistema all’età di 5 anni e che hanno 15 anni) anche prima del termine del biennio della scuola secondaria di secondo grado, su richiesta dello studente. c) Per coloro che sono fuori dai percorsi scolastici, la ricostruzione della documentazione di eventuali competenze acquisite in percorsi formali e non formali, di norma, è effettuata dai tutor dell'obbligo formativo diritto-dovere come parte della loro attività. La certificazione delle competenze di base può essere effettuata, anche in modalità integrata, da istituzioni scolastiche secondarie di secondo grado, da Centri per l’Istruzione degli Adulti, da ATS formate da una o più scuole ed agenzie formative accreditate che, a seguito di avviso emesso dalle amministrazioni locali (Province e Circondario), manifestino la loro volontà di assolvere a tale funzione. L’importo massimo omnicomprensivo previsto per ciascuna certificazione delle competenze di base è di Euro 150, equivalente a tre ore di attività. 4.2 Azioni per la formazione degli operatori La Regione Toscana, in collaborazione con l’Ufficio Scolastico Regionale per la Toscana, mette in atto azioni destinate alla formazione degli operatori degli Istituti Professionali di Stato e allo scambio di buone prassi per la progettazione, gestione e valutazione dei percorsi in diritto dovere al fine di una piena attuazione dell’offerta sussidiaria sul territorio regionale. 51 52 10.12.2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 49 INDIRIZZI PER LA REALIZZAZIONE DELL’OFFERTA REGIONALE DI ISTRUZIONE E FORMAZIONE PROFESSIONALE 4.3 Risorse Per le azioni di sostegno ai processi di certificazione delle competenze di base le Province possono attivare interventi attingendo dalle risorse attribuite per la realizzazione degli Interventi provinciali di formazione per i drop-out ed integrazione dei sistemi di cui al paragrafo precedente. 10.12.2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 49 INDIRIZZI PER LA REALIZZAZIONE DELL’OFFERTA REGIONALE DI ISTRUZIONE E FORMAZIONE PROFESSIONALE 5. MONITORAGGIO E VALUTAZIONE L’azione di monitoraggio e valutazione è finalizzata al governo dell’offerta di IeFP sul territorio regionale e ad assicurarne la qualità, l’efficacia e l’efficienza, anche attraverso un processo graduale di miglioramento in itinere delle condizioni organizzative e delle disposizioni che la regolano. Infatti, come previsto all'art. 8 dell'Accordo con l'Ufficio scolastico regionale “I percorsi di Istruzione e Formazione Professionale erogati dagli istituti professionali statali saranno oggetto di monitoraggio e valutazione, anche ai fini della loro innovazione permanente e della ricerca e perfezionamento delle metodologie didattiche, da parte del Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca, del Ministero del Lavoro e Politiche Sociali e della Regione Toscana, che potranno avvalersi anche della collaborazione dell’INVALSI, dell’ANSAS e dell’ISFOL. Nell’ambito della valutazione dei percorsi del sistema di Istruzione e Formazione Professionale, i risultati di apprendimento dei percorsi dell’offerta sussidiaria saranno oggetto di valutazione periodica da parte dell’INVALSI, in accordo con la Regione Toscana e l'Ufficio scolastico regionale. Inoltre, la Regione, in raccordo con il lavoro del Comitato di Coordinamento previsto dall’Accordo tra Regione Toscana e USR e con il monitoraggio dei dati degli allievi realizzato dagli Osservatori scolastici provinciali, avvierà il monitoraggio dei progetti realizzati dagli IPS attraverso: - l’individuazione degli indicatori di monitoraggio maggiormente significativi; - l’analisi e rielaborazione dei dati di avanzamento fisico, procedurale e finanziario, inerenti i progetti avviati dagli IPS. Verrà, quindi, attuato il monitoraggio dei progetti per i ragazzi in dispersione scolastica programmati e gestiti dalle Province/Circondario attraverso l’individuazione degli indicatori maggiormente significativi e l’analisi e rielaborazione dei dati di avanzamento fisico, procedurale e finanziario dei progetti gestiti dalle Province/Circondario. Infine, verrà realizzato il monitoraggio delle azioni di sistema, orientamento e di certificazione delle competenze attraverso l’individuazione degli indicatori maggiormente significativi e l’analisi e rielaborazione dei dati di avanzamento fisico, procedurale e finanziario delle azioni gestite dagli Istituti scolastici e dalle Province/Circondario. 5.1 Scambio di buone pratiche L’Amministrazione regionale, al fine di favorire il confronto e lo scambio di buone pratiche tra gli Istituti Professionali di Stato e gli Enti di Formazione che offrono percorsi di IeFP sul territorio regionale, mette a disposizione un apposito spazio virtuale sulla piattaforma TRIO. Tale spazio, con accesso riservato alle istituzioni di riferimento (Regione, Province, USR, etc.) e ai soggetti che realizzano percorsi di IeFP, consentirà un confronto sugli aspetti della progettazione didattica dei percorsi di qualifica, delle prove di verifica intermedie e finale, nonché la possibilità di costruire un repository dei progetti formativi presentati dai vari Istituti/Enti alle Amministrazioni provinciali. 53 54 10.12.2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 49 INDIRIZZI PER LA REALIZZAZIONE DELL’OFFERTA REGIONALE DI ISTRUZIONE E FORMAZIONE PROFESSIONALE ALLEGATO N. 1 Correlazione tra le figure nazionali - di cui al Decreto del Ministro dell’Istruzione, Università e Ricerca 11 novembre 2011 e all’Accordo Stato-Regioni del 19 gennaio 2012 - e gli standard regionali di riferimento. Premessa Le figure del Repertorio Regionale delle Figure Professionali - RRFP correlate alle 22 figure nazionali - di cui al Decreto Ministeriale 11 novembre 2011 e all’Accordo StatoRegioni del 19 gennaio 2012, rappresentano il riferimento per la progettazione dei percorsi formativi finalizzati al rilascio della qualifica in esito a percorsi triennali di Istruzione e Formazione Professionale (IeFP). Per assicurare agli studenti il conseguimento delle competenze previste dalle qualifiche regionali e nello stesso tempo garantire la copertura degli standard formativi minimi relativi alle competenze tecnico-professionali delle 22 figure nazionali e dei relativi indirizzi, la Regione Toscana ha effettuato un’analisi comparativa dei due repertori finalizzata alla messa a sistema delle Figure del RRFP per i percorsi misti di Istruzione e Formazione Professionale. Le figure regionali di riferimento per i percorsi di IeFP (in totale 27 figure) sono costruite sia nel rispetto degli standard minimi delle figure nazionali nella versione proposta e approvata dall’Accordo, sia coerentemente con le specificità territoriali caratterizzanti la regione toscana e nel rispetto delle professionalità sviluppate sulla base dei fabbisogni a livello locale. La progettazione dei percorsi di IeFP, pertanto, prende a riferimento gli standard delle figure del Repertorio Regionale delle Figure Professionali integrati con i contenuti delle figure nazionali dei percorsi IeFP. In tale prospettiva vengono individuate due macro tipologie di figure nazionali: 1. figure nazionali prive di indirizzi: a ciascuna figura nazionale corrisponde una figura regionale del RRFP; 2. figure nazionali con 2 o più indirizzi: ad ogni indirizzo (di ciascuna figura nazionale 6 che lo prevede) corrisponde una figura regionale del RRFP Rappresenta un’eccezione la figura nazionale di Operatore del benessere suddivisa nei due indirizzi di “Acconciatura” ed “Estetica” in quanto tali professionalità non sono previste nel RRFP ma all’interno del Repertorio Regionale delle Qualifiche disciplinate da normativa di settore. Per la progettazione del percorso finalizzato al rilascio delle due distinte qualifiche, infatti, il riferimento è rappresentato dagli standard formativi e professionali previsti dalle specifiche normative nazionali e regionali per le corrispondenti qualifiche di Acconciatore-Addetto (Legge n.174/2005) e di Estetista-Addetto (L. n.1/1990, L.R. n.28/2004, D.P.G-R .47/R/2007) integrati dalle competenze relative alle figure nazionali di cui all’Accordo Stato-Regioni del 19 gennaio 2012. 6 In questo caso le due distinte figure regionali hanno alcune Aree di Attività in comune tra di loro in virtù del fatto che rappresentano competenze riferibili ad una unica figura nazionale 10.12.2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 49 INDIRIZZI PER LA REALIZZAZIONE DELL’OFFERTA REGIONALE DI ISTRUZIONE E FORMAZIONE PROFESSIONALE Correlazione tra le figure nazionali - di cui Decreto del Ministro dell’Istruzione Università e ricerca 11 novembre 2011 e all’Accordo Stato-Regioni del 19 gennaio 2012 - e le figure del Repertorio Regionale delle Figure Professionali della Regione Toscana (RRFP) Denominazione figura del Repertorio Regionale delle Figure Professionali della Regione Toscana Denominazione figura nazionale/indirizzo Tipologia di offerta sussidiaria ADDETTO ALLA REALIZZAZIONE, RIFINITURA E STIRATURA DI CAPI DI ABBIGLIAMENTO Operatore dell’abbigliamento sussidiaria integrativa ADDETTO AL MONTAGGIO MECCANIZZATO DELLA TOMAIA Operatore delle calzature sussidiaria integrativa ADDETTO AL TRATTAMENTO , ALLA LAVORAZIONE E ALLA CONSERVAZIONE DI MATERIE PRIME , SEMILAVORATI E PRODOTTI CHIMICI Operatore delle produzioni chimiche sussidiaria integrativa ADDETTO ALLA REALIZZAZIONE DI OPERE MURARIE Operatore edile sussidiaria integrativa ADDETTO ALLA PREPARAZIONE, INSTALLAZIONE, CONTROLLO E MANUTENZIONE DEGLI IMPIANTI ELETTRICI Operatore elettrico sussidiaria integrativa ADDETTO ALLA PREPARAZIONE, INSTALLAZIONE, CONTROLLO E MANUTENZIONE DEGLI IMPIANTI ELETTRONICI Operatore elettronico sussidiaria integrativa ADDETTO ALL ’ORGANIZZAZIONE DEL PROCESSO DI REALIZZAZIONE GRAFICA , DI ELABORAZIONE DI UN PRODOTTO GRAFICO E DI PRODUZIONE E ALLESTIMENTO DEGLI STAMPATI Operatore grafico - Stampa e allestimento sussidiaria integrativa ADDETTO ALL ’ORGANIZZAZIONE DEL PROCESSO DI REALIZZAZIONE GRAFICA , DI ELABORAZIONE DI UN PRODOTTO GRAFICO E DI REALIZZAZIONE DI PRODOTTI MULTIMEDIALI Operatore grafico – Multimedia sussidiaria integrativa ADDETTO ALLA PREPARAZIONE, INSTALLAZIONE, CONTROLLO E MANUTENZIONE DEGLI IMPIANTI TERMO IDRAULICI Operatore di impianti termoidraulici sussidiaria integrativa Operatore delle lavorazioni artistiche sussidiaria integrativa ADDETTO ALLA REALIZZAZIONE DI MANUFATTI LIGNEI Operatore del legno sussidiaria integrativa ADDETTO ALLE OPERAZIONI DI MONTAGGIO , FINITURA E MANUTENZIONE DI IMBARCAZIONI DA DIPORTO Operatore del montaggio e della manutenzione delle imbarcazioni da diporto sussidiaria integrativa ADDETTO ALLE LAVORAZIONI ORAFE ADDETTO ALLE LAVORAZIONI DEL MARMO 55 56 10.12.2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 49 INDIRIZZI PER LA REALIZZAZIONE DELL’OFFERTA REGIONALE DI ISTRUZIONE E FORMAZIONE PROFESSIONALE Denominazione figura del Repertorio Regionale delle Figure Professionali della Regione Toscana Denominazione figura nazionale/indirizzo Tipologia di offerta sussidiaria ADDETTO ALLA RIPARAZIONE DI AUTOVEICOLI E AUTOARTICOLATI Operatore alla riparazione dei veicoli a motore- riparazione parti meccaniche ed elettromeccanici del veicolo a motore ADDETTO ALLA RIPARAZIONE, SOSTITUZIONE E VERNICIATURA DI ELEMENTI ACCESSORI DI AUTOVEICOLI Operatore alla riparazione dei sussidiaria veicoli a motore- riparazione di integrativa carrozzerie ADDETTO ALLA LAVORAZIONE, COSTRUZIONE E RIPARAZIONE DI PARTI MECCANICHE Operatore meccanico sussidiaria integrativa ADDETTO ALL 'APPROVVIGIONAMENTO DELLA CUCINA, CONSERVAZIONE E TRATTAMENTO DELLE MATERIE PRIME E ALLA PREPARAZIONE DEI PASTI Operatore della ristorazione Preparazione pasti sussidiaria integrativa o complementare ADDETTO ALL 'APPROVVIGIONAMENTO DELLA CUCINA, CONSERVAZIONE E TRATTAMENTO DELLE MATERIE PRIME E ALLA DISTRIBUZIONE DI PIETANZE E BEVANDE Operatore della ristorazione Servizi di sala e bar sussidiaria integrativa o complementare ADDETTO AL SERVIZIO DI ACCOGLIENZA , ALL'ACQUISIZIONE DI PRENOTAZIONI, ALLA GESTIONE DEI RECLAMI ED ALL 'ESPLETAMENTO DELLE ATTIVITÀ DI SEGRETERIA AMMINISTRATIVA Operatore ai servizi di promozione e accoglienza Strutture ricettive sussidiaria integrativa ADDETTO ALLE ATTIVITÀ DI ASSISTENZA E CONSULENZA TURISTICA AL BANCO E /O AL TELEFONO Operatore ai servizi di promozione e accoglienza Servizi del turismo sussidiaria integrativa ADDETTO ALL 'ORGANIZZAZIONE E GESTIONE DELLE ATTIVITÀ DI SEGRETERIA, ALL'ACCOGLIENZA E ALLE INFORMAZIONI Operatore amministrativo segretariale sussidiaria integrativa ADDETTO ALLE OPERAZIONI DI ASSISTENZA , ORIENTAMENTO , INFORMAZIONE DEL CLIENTE E ALL'ALLESTIMENTO E RIFORNIMENTO DEGLI SCAFFALI Operatore ai servizi di vendita sussidiaria integrativa ADDETTO ALLE OPERAZIONI DI SPEDIZIONE Operatore dei sistemi e dei servizi logistici sussidiaria integrativa ADDETTO ALLA CONDUZIONE DI IMPIANTI DI LAVORAZIONE E CONFEZIONAMENTO DI PRODOTTI AGROALIMENTARI Operatore della sussidiaria trasformazione agroalimentare integrativa ADDETTO AGLI INTERVENTI TECNICI ED AGRONOMICI SULLE COLTIVAZIONI E ALLA GESTIONE DI IMPIANTI, MACCHINE ED ATTREZZATURE Operatore agricolo Coltivazioni arboree, erbacee, orto-floricole sussidiaria integrativa sussidiaria integrativa 10.12.2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 49 INDIRIZZI PER LA REALIZZAZIONE DELL’OFFERTA REGIONALE DI ISTRUZIONE E FORMAZIONE PROFESSIONALE Denominazione figura del Repertorio Regionale delle Figure Professionali della Regione Toscana Denominazione figura nazionale/indirizzo Tipologia di offerta sussidiaria ADDETTO ALLE OPERAZIONI RELATIVE ALLE SPECIE FAUNISTICHE E ALLA GESTIONE DI IMPIANTI, MACCHINE ED ATTREZZATURE Operatore agricolo sussidiaria Allevamento animali domestici integrativa ADDETTO ALLE OPERAZIONI RELATIVE ALLA SILVICOLTURA, ALLA SALVAGUARDIA DELL ’AMBIENTE E ALLA GESTIONE DI IMPIANTI , MACCHINE ED ATTREZZATURE Operatore agricolo Silvicoltura, salvaguardia dell'ambiente sussidiaria integrativa ADDETTO ALLE OPERAZIONI DI NAVIGAZIONE , PESCA E PRIMA PREPARAZIONE DEL PESCATO E DI CONTROLLO DEGLI IMPIANTI DI ACQUACOLTURA /MARICOLTURA Operatore del mare e delle acque interne sussidiaria integrativa 57 58 10.12.2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 49 INDIRIZZI PER LA REALIZZAZIONE DELL’OFFERTA REGIONALE DI ISTRUZIONE E FORMAZIONE PROFESSIONALE Correlazione tra la figura nazionale di Operatore del benessere di cui all’Accordo Stato-Regioni del 19 gennaio 2012 e i profili del Repertorio Regionale delle Qualifiche disciplinate da normativa di settore Denominazione del profilo del Repertorio Regionale delle Qualifiche disciplinate da normativa di settore Denominazione figura nazionale ACCONCIATORE (ADDETTO) Operatore del benessere – Acconciatura sussidiaria complementare ESTETISTA (ADDETTO) Operatore del benessere Estetica sussidiaria complementare Obiettivi formativi in termini di Competenze e relative Abilità minime e Conoscenze essenziali, aggiuntivi rispetto al profilo regionale, necessarie a garantire il pieno riconoscimento nazionale per la qualifica di Acconciatore (addetto) COMPETENZA N. 1 Definire e pianificare fasi delle operazioni da compiere sulla base delle istruzioni ricevute e del sistema di relazioni ABILITA’ MINIME CONOSCENZE ESSENZIALI • Utilizzare procedure e istruzioni per predisporre le diverse fasi di attività. • Normative di sicurezza, igiene, salvaguardia ambientale di settore. • Applicare criteri di organizzazione del proprio lavoro relativi alle peculiarità delle attività da eseguire e dell'ambiente lavorativo. • Principali terminologie tecniche di settore. • Processi di lavoro nei servizi del settore benessere Applicare modalità di pianificazione e organizzazione delle attività nel rispetto delle norme di sicurezza, igiene e salvaguardia ambientale specifiche di settore. • Tecniche di comunicazione organizzativa • Tecniche di pianificazione • • Applicare metodiche e tecniche per la gestione dei tempi di lavoro 10.12.2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 49 INDIRIZZI PER LA REALIZZAZIONE DELL’OFFERTA REGIONALE DI ISTRUZIONE E FORMAZIONE PROFESSIONALE COMPETENZA N. 3 Monitorare il funzionamento di strumenti e attrezzature, curando le attività di manutenzione ordinaria ABILITA’ MINIME CONOSCENZE ESSENZIALI • Applicare le tecniche di monitoraggio e verificare l’impostazione e il funzionamento di strumenti, attrezzature. • Comportamenti e pratiche nella manutenzione ordinaria di strumenti, attrezzature. • Adottare modalità e comportamenti per la manutenzione ordinaria di strumenti, attrezzature. • Procedure e tecniche di monitoraggio • Procedure e tecniche per l'individuazione e la valutazione del malfunzionamento. • Utilizzare metodiche per individuare eventuali anomalie di funzionamento. COMPETENZA N. 4 Predisporre e curare gli spazi di lavoro al fine di assicurare il rispetto delle norme igieniche e di contrastare affaticamento e malattie professionali ABILITA’ MINIME • • CONOSCENZE ESSENZIALI Applicare procedure, protocolli e tecniche di igiene, pulizia e riordino degli spazi di lavoro. • Elementi di ergonomia • Normative e dispositivi igienico-sanitari nei processi di servizio alla persona Adottare soluzioni organizzative della postazione di lavoro coerenti ai principi dell’ergonomia • Procedure, protocolli, tecniche di igiene, pulizia e riordino Adottare soluzioni organizzative e layout degli spazi e della postazione di lavoro funzionali al benessere e alla sicurezza propria e del cliente. COMPETENZA N. 6 Collaborare alla gestione e promozione dell’esercizio ABILITA’ MINIME • • Applicare disposizioni e metodiche per svolgere le comuni operazioni di carattere contabile e fiscale relative al rapporto con il cliente e al magazzino Applicare tecniche di vendita e di promozione di prodotti e servizi CONOSCENZE ESSENZIALI • Strumenti e modalità di pagamento • Tecniche di comunicazione e relazione interpersonale • Tecniche di promozione e di vendita • Tipologia di documenti contabili di base: (ricevute, fatture, bolle, ecc.), loro caratteristiche e procedure di emissione, registrazione e archiviazione 59 60 10.12.2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 49 INDIRIZZI PER LA REALIZZAZIONE DELL’OFFERTA REGIONALE DI ISTRUZIONE E FORMAZIONE PROFESSIONALE Obiettivi formativi in termini di Competenze e relative Abilità minime e Conoscenze essenziali, aggiuntivi rispetto al profilo regionale, necessarie a garantire il pieno riconoscimento nazionale per la qualifica di “Estetista (addetto)” COMPETENZA N. 1 Definire e pianificare fasi delle operazioni da compiere sulla base delle istruzioni ricevute e del sistema di relazioni ABILITA’ MINIME CONOSCENZE ESSENZIALI • Utilizzare procedure e istruzioni per predisporre le diverse fasi di attività. • Applicare criteri di organizzazione del proprio lavoro relativi alle peculiarità delle attività da eseguire e dell'ambiente lavorativo. • • • Normative di sicurezza, igiene, salvaguardia ambientale di settore. • Principali terminologie tecniche di settore. Applicare modalità di pianificazione e organizzazione delle attività nel rispetto delle norme di sicurezza, igiene e salvaguardia ambientale specifiche di settore. • Processi di lavoro nei servizi del settore benessere • Tecniche di comunicazione organizzativa Applicare metodiche e tecniche per la gestione dei tempi di lavoro • Tecniche di pianificazione COMPETENZA N. 2 Monitorare il funzionamento di strumenti e attrezzature, curando le attività di manutenzione ordinaria ABILITA’ MINIME CONOSCENZE ESSENZIALI • Applicare le tecniche di monitoraggio e verificare l’impostazione e il funzionamento di strumenti, attrezzature. • Comportamenti e pratiche nella manutenzione ordinaria di strumenti, attrezzature. • Adottare modalità e comportamenti per la manutenzione ordinaria di strumenti, attrezzature. • Procedure e tecniche di monitoraggio • Procedure e tecniche per l'individuazione e la valutazione del malfunzionamento • Utilizzare metodiche per individuare eventuali anomalie di funzionamento COMPETENZA N. 3 Collaborare alla gestione e promozione dell’esercizio ABILITA’ MINIME • • Applicare disposizioni e metodiche per svolgere le comuni operazioni di carattere contabile e fiscale relative al rapporto con il cliente e al magazzino Applicare tecniche di vendita e di promozione di prodotti e servizi CONOSCENZE ESSENZIALI • Strumenti e modalità di pagamento • Tecniche di comunicazione e relazione interpersonale • Tecniche di promozione e di vendita • Tipologia di documenti contabili di base: (ricevute, fatture, bolle, ecc.), loro caratteristiche e procedure di emissione, registrazione e archiviazione 10.12.2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 49 INDIRIZZI PER LA REALIZZAZIONE DELL’OFFERTA REGIONALE DI ISTRUZIONE E FORMAZIONE PROFESSIONALE • • • • COMPETENZA N. 4 Eseguire i trattamenti di base, individuando i prodotti cosmetici in funzione del trattamento da realizzare ABILITA’ MINIME CONOSCENZE ESSENZIALI Applicare tecniche per identificare i tipi cutanei • Caratteristiche e patologie e lo stato della pelle dell’apparato tegumentario Applicare procedure e metodiche per • Elementi di anatomia, fisiologia, l’individuazione e la predisposizione di prodotti igiene e cosmetologia funzionali agli funzionali alle prestazioni e ai trattamenti interventi estetici eseguiti sulla superficie del corpo • Modalità d’uso di strumenti manuali umano ed apparecchi elettromedicali di Applicare tecniche manuali di base per trattamento l’esecuzione di trattamenti estetici viso e corpo • Terminologia tecnica dei processi di Utilizzare in modo adeguato attrezzature trattamento estetico meccaniche ed elettriche • Tipologia, composizione, modalità funzionali e di applicazione dei prodotti cosmetici e funzionali ai trattamenti estetici • Principali tipologie di trattamento estetico (purificante, dermocosmetico, tonificante, rilassante, linfodrenante) 61 62 10.12.2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 49 DELIBERAZIONE 1 dicembre 2014, n. 1090 tenutasi il 24/11/2014 durante la quale sono state presentate la bozza di direttive 2015; L.R. n. 30/2009, art. 15 - Direttive ARPAT 2015. LA GIUNTA REGIONALE Vista la Legge Regionale 22 giugno 2009, n. 30 “Nuova disciplina dell’Agenzia per la protezione ambientale della Toscana (A.R.P.A.T.)”; Vista la Delibera di Consiglio regionale n. 9 del 30 gennaio 2013 “Aggiornamento della Carta dei Servizi e delle attività dell’Agenzia regionale per la protezione ambientale della Toscana (A.R.P.A.T.) di cui alla deliberazione del Consiglio regionale n. 7 del 27 gennaio 2010, ai sensi dell’art. 13 della L.R. 22 giugno 2009, n. 30 (Nuova disciplina dell’Agenzia regionale per la protezione ambientale Toscana “A.R.P.A.T.”); Rilevato che la Carta di cui sopra definisce, tra l’altro, le attività istituzionali distinguendole in obbligatorie e non obbligatorie; Considerato che, ai sensi dell’art. 30 della citata L.R. 30/2009, è stabilito che le entrate di A.R.P.A.T. sono costituite, tra le altre, alla lettera a) dal contributo regionale ordinario annuale da destinare alle attività istituzionali obbligatorie, e alla lettera b) da contributi integrativi annuali della Regione e degli altri enti da destinare alle attività istituzionali non obbligatorie; Richiamato l’art. 15 della L.R. 30/2009 che prevede l’emanazione da parte della Giunta delle direttive regionali annuali che individuino in particolare: 1. le risorse finanziarie rese disponibili dagli enti; 2. gli indirizzi per l’elaborazione del piano annuale delle attività di A.R.P.A.T.; 3. i criteri per l’integrazione tra A.R.P.A.T. e le strutture del servizio sanitario regionale; Dato atto che le presenti direttive sono coerenti con gli indirizzi del PAER, in corso di approvazione che sostituirà il PRAA e del Piano Integrato Socio Sanitario Regionale 2012-2015 approvato con delibera di Consiglio Regionale n. 91 del 10/11/2014 e con il Piano Regionale Agricolo Forestale 2012- 2015 approvato con la delibera di Consiglio Regionale n. 3 del 24/01/2012; Richiamato l’art. 14 della suddetta norma, con il quale viene prevista, al fine di assicurare la collaborazione fra la Regione e gli altri enti, l’istituzione della Conferenza permanente che si articola in un livello regionale ed in un livello provinciale; Vista la Conferenza permanente di livello Regionale Considerato che gli enti locali non hanno comunicato attività istituzionali non obbligatorie, coperte dai contributi degli enti stessi, da far svolgere ad A.R.P.A.T. nel 2015; Ritenuto opportuno far predisporre ad A.R.P.A.T. il piano delle attività 2015 nonché il relativo bilancio di previsione 2015 e pluriennale 2015/2017; Ritenuto necessario stabilire che il presente atto sarà eventualmente integrato successivamente alla eventuale comunicazione degli enti di cui agli artt. 5 e 10 della L.R. 30/2009 delle attività istituzionali non obbligatorie nonché le relative risorse dagli stessi rese disponibili che intenderanno far svolgere ad A.R.P.A.T. nel corso del 2015; Ritenuto opportuno stabilire che, ai sensi dell’art. 16 comma 4 delle citata L.R. 30/2009, le eventuali ulteriori attività che nel corso dell’anno di riferimento dovessero essere individuate con successivi atti, potranno essere svolte a condizione che le medesime non interferiscano con il corretto svolgimento di quelle già programmate e nel rispetto di quanto previsto dall’articolo 4, comma 4 L.R. 65/2010; Vista la D.G.R.T. n. 26 del 18 gennaio 2010 con la quale è stato approvato il del progetto definitivo del Sistema integrato dei laboratori; Richiamata la D.G.R.T. n. 719 del 02 settembre 2013 “Approvazione schema di accordo per la gestione del Centro del telerilevamento delle emissioni del sistema produttivo del comprensorio del cuoio e di A.R.P.A.T.”; Visto l’Allegato A “Indirizzi per l’elaborazione del Piano Annuale delle Attività 2015”, parte integrante e sostanziale del presente atto; Visto l’Allegato B “Attività Istituzionali Obbligatorie”, parte integrante e sostanziale del presente atto; Visto l’Allegato C “Attività Istituzionali Non Obbligatorie Regionali”, parte integrante e sostanziale del presente atto; Visto l’Allegato D “Elenco finanziamenti di investimento”, parte integrante e sostanziale del presente atto; Richiamato l’art. 38 della L.R. 30/2009 “Norma finanziaria” così come modificato dall’art.28 della l.r. 27 dicembre 2012 n. 77; 10.12.2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 49 Atteso che, le risorse che costituiscono le entrate dell’A.R.P.A.T., nel bilancio di previsione 2014/16 annualità 2015 e, per quanto riguarda i capitoli 41098, 42146, 42105, 42106, e 42395 sul bilancio 2014, di cui all’art. 30 della citata L.R. 30/2009, di parte regionale ammontano a totali Euro 49.784.198,96 secondo la seguente ripartizione: 1) Allegato B “Attività Istituzionali Obbligatorie” Euro 47.847.098,96; 2) Allegato C “Attività Istituzionali Non Obbligatorie Regionali”. Euro 887.100,00; 3) Allegato D “Elenco finanziamenti di investimento” - Euro 1.050.000,00; Considerato che per l’esecuzione delle attività descritte nell’allegato B “Attività Istituzionali Obbligatorie”, la Regione mette a disposizione euro 47.847.098,96 allocati sui seguenti capitoli del bilancio di previsione 2014/16 annualità 2015: Capitolo Descrizione capitolo 26016 “Contributo All’arpat” 43138 Importo euro: 43.942.000,00 “ARPAT Azioni Integrative 2.775.098,96 Previste Dal Praa 2007-2010 - Fondo Sanitario - Spese Correnti" 42098 "Fondo Per Favorire Minore 1.130.000,00 Produzione Di Rifiuti Attività Di Recupero Materie Prime Ed Energia– Trasferimento Ad Arpat” TOTALE 47.847.098,96 63 Ritenuto necessario stabilire le modalità di erogazione delle risorse sopradette secondo il seguente elenco: 1. risorse cap. 26016: trasferimenti in quote mensili confermando la procedura stabilita dalla propria deliberazione n. 524/2000; 2. risorse cap. 43138: - 80% successivamente alla presentazione della prima relazione sullo stato di avanzamento del piano delle attività da presentarsi entro il 31/05/2015 secondo quanto stabilito nell’Allegato A; - saldo pari 20 % del totale successivamente alla presentazione della seconda relazione sullo stato di avanzamento del piano delle attività da presentarsi entro il 30/10/2015 secondo quanto stabilito nell’Allegato A; 3. risorse cap. 42098: trasferimento in un’unica soluzione entro il primo semestre del 2015; Considerato che per l’esecuzione delle attività descritte nell’“Allegato C”, le relative risorse finanziarie, per complessivi Euro 887.100,00 sono allocate sui seguenti capitoli del bilancio di previsione 2014/16 annualità 2015, e per quanto riguarda i capitoli 41098, 42146, 42105, 42106 e 42395 sul bilancio 2014: SEGUE TABELLA 64 10.12.2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 49 Capitolo Descrizione capitolo 55054 Piano regionale agricolo forestale - finanziamento degli interventi nel settore della pesca di parte corrente 42393 Importo euro: 60.000,00 Spese di gestione della rete di rilevamento della qualita' dell'aria di cui all'art. 5, comma 4 l.r. 9/2010 42063 Monitoraggio dell'inquinamento elettromagnetico, acustico e della radiaottivita' ambientale. 41098 Attivita' di monitoraggio qualita' dell'aria eseguite da (risorse Arpat 2014) 42098 Fondo per favorire la minore produzione di rifiuti, le attivita' di recupero materie prime ed energia trasferimento ad Arpat 43112 Monitoraggio della laguna di Orbetello ai sensi dell'art. 11 della l.r. 30/2009, a valere sulle risorse derivanti dal contributo straordinario per la gestione della laguna di orbetello (art. 44, l.r. 77/2012) 42146 Monitoraggio e studi per la tutela delle acque (risorse dall'inquinamento (d.lgs. 152/2006) - finanziamento 2014) statale 104.000,00 42105 Spese per il finanziamento interventi relativi al risparmio (risorse idrico ed al riuso acque reflue nonchi alle finalita' di cui 2014) alla l. 183/89 e successive modifiche (art. 18 comma 3 l. 36/94). trasferimenti pubblici 13.602,72 42106 Trasferimenti alle amministrazioni provinciali per il (risorse finanziamento degli interventi relativi al risparmio idrico 2014) ed al riuso della acque reflue nonche' alle finalita' di cui alla l. 183/89 e successive modifiche (art. 18 comma 3 l. 36/97). 8.626,39 41049 5.000,00 Attuazione direttiva habitat e l. r. 56/2000 - azioni per la tutela di habitat, flora, fauna e forme naturali del territorio -trasferimenti ad enti pubblici . 42395 Spese di gestione della rete di rilevamento della qualita' (risorse dell'aria di cui all'art. 5, comma 4 l.r. 9/2010 2014) 42231 Interventi di bonifica - spese correnti 42233 43061 50.000,00 200.000,00 80.000,00 120.000,00 77.770,89 3.100,00 110.000,00 Interventi prevenzione produzione rifiuti , implementazione raccolta differenziata e recupero materiali e per il completamento dell'attuazione dei piani provinciali - spese correnti Azioni di sostegno alle attivita' di promozione delle politiche ambientali 50.000,00 TOTALE 887.100,00 Dato atto che le risorse sul capitolo 43112 per il monitoraggio della Laguna di Orbetello sono a valere e in diminuzione della prenotazione n. 201489 assunta con DGR n.45 del 28/01/2014 (“Approvazione Schema Accordo art. 15 L. 241/1990 tra Regione Toscana, Provincia di Grosseto e Comune di Orbetello per la gestione integrata della Laguna di Orbetello anni 20142016”), sull’annualità 2015 del bilancio pluriennale 2014/2016; Ritenuto altresì opportuno stabilire che per le risorse 5.000,00 allocate sul capitolo 43061 finalizzate al monitoraggio e controllo della risorsa ittica, della biodiversità marina e dell’ecosistema acque interne e marine. Supporto alla compilazione carta ittica, dovrà essere effettuata nel corso dell’esercizio 2015 opportuna variazione di bilancio in via amministrativa, con storno dell’importo di euro 5.000,00 al corretto capitolo 43154 ai fini della pertinenza della spesa; Ritenuto necessario stabilire che i successivi decreti attuativi delle attività descritte nel citato Allegato C 10.12.2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 49 dovranno essere emanati entro il primo semestre 2015, dai Dirigenti titolari dei suddetti capitoli che stabiliranno anche le modalità di esecuzione di tali attività nonché di erogazione delle risorse, e limitatamente alle risorse attualmente allocate sul capitolo 43061 successivamente all’escutività della variazione di bilancio sopradescritta; Visto l’allegato D “Elenco finanziamenti di investimento” per un totale di Euro 1.050.000,00 allocati nei seguenti capitoli del bilancio di previsione 2014/16 annualità 2015: Capitolo 43063 42251 Descrizione capitolo ARPAT azioni integrative previste dal PRAA 2007-10 spese di investimento Importo euro: 550.000,00 PRAA 2007-2010 macrobiettivo c 1.incentivi per la promozione della mobilita' sostenibile. investimenti in piste ciclabili 500.000,00 TOTALE 65 Considerato che la citata L.R. 30/2009 prevedeva, all’art. 15 che la Giunta Regionale emanasse le direttive annuali entro il 10 di ottobre e che entro il 31 ottobre l’A.R.P.A.T. inoltrasse alla regione la proposta di piano annuale delle attività nonché il bilancio di previsione; Vista la L.R. n. 78 del 24 dicembre 2013, con la quale si approva il bilancio di previsione per l’anno finanziario 2014 ed il bilancio pluriennale 2014/2016; Vista la Delibera di Giunta n. 2 del 7 gennaio 2014 che approva il bilancio gestionale 2014 e il bilancio pluriennale 2014/2016; Visto il parere del CTD espresso nella seduta del 27/11/2014; A voti unanimi 1.050.000,00 Considerato altresì le risorse sul capitolo 43063 per euro 181.000,00 sono a valere e in diminuzione della prenotazione n.2014401 assunta con DGR n.252del 31/03/2014 (“L.R. 30/2009 - art. 16 - approvazione del progetto speciale per il controllo degli aspetti ambientali connessi con l’economia sommersa, l’elusione e l’evasione”) sull’annualità 2015 del bilancio pluriennale 2014/2016; Dato atto che le risorse di cui sopra dovranno essere inserite nel piano degli investimenti che l’Agenzia deve allegare al bilancio di previsione con la descrizione dell’utilizzo secondo le finalità dettagliate nel suddetto allegato; Ritenuto necessario stabilire che i successivi decreti attuativi delle attività descritte nel citato Allegato D dovranno essere emanati entro il primo semestre 2015, dal Dirigente titolare del suddetto capitolo che stabilirà anche le modalità di erogazione delle risorse; DELIBERA 1. di approvare, per le motivazioni di cui alle premesse, gli allegati “A - Indirizzi per l’Elaborazione del Piano Annuale delle Attività 2015”, “B - Attività Istituzionali Obbligatorie”, “C - Attività istituzionali non Obbligatorie a carico della Regione” e “D- Elenco finanziamenti di investimento” quali parti integranti e sostanziali della presente deliberazione; 2. di stabilire che nell’allegato A sopradetto vengono indicati gli indirizzi delle attività che A.R.P.A.T. dovrà svolgere nel corso del 2015 per un totale pari a Euro 49.784.198,96 dettagliati nei punti successivi; 3. di stabilire, per le motivazioni espresse in premessa, che per l’esecuzione delle attività descritte nell’allegato B “Attività istituzionali obbligatorie” la Regione mette a disposizione Euro 47.847.098,96 allocati sui seguenti capitoli del bilancio di previsione 2014/16 annualità 2015: Capitolo Descrizione capitolo 26016 “Cotributo all’Arpat” 43138 42098 Considerato che le attività di cui all’ Allegato D finanziati con i fondi allocati nel capitolo 43063 e 42251 soddisfano quanto previsto dall’art. 3 comma 18 della L. 350/2003 (Legge finanziaria per il 2004) in ordine al finanziamento mediante ricorso all’indebitamento delle spese di investimento e che il rispetto di tale condizione verrà verificato anche successivamente in sede emanazione del decreto di impegno; Importo euro: 43.942.000,00 “Arpat azioni integrative 2.775.098,96 previste dal praa 20072010 - fondo sanitario spese correnti" 1.130.000,00 "Fondo per favorire minore produzione di rifiuti attività di recupero materie prime ed energia– trasferimento ad arpat” TOTALE 47.847.098,96 4. di stabilire le modalità di erogazione delle risorse sopradette secondo il seguente riepilogo: - risorse cap. 26016: trasferimenti in quote mensili 66 10.12.2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 49 confermando la procedura stabilita dalla propria deliberazione n. 524/2000; - risorse cap. 43138: - 80% successivamente alla presentazione della prima relazione sullo stato di avanzamento del piano delle attività da presentarsi entro il 31/05/2015 secondo quanto stabilito nell’Allegato A; - saldo pari 20 % del totale successivamente alla presentazione della seconda relazione sullo stato di avanzamento del piano delle attività da presentarsi entro il 30/08/2015 secondo quanto stabilito nell’Allegato A; Capitolo 55054 42393 42063 41098 (risorse 2014) 42098 43112 42146 (risorse 2014) - risorse cap. 42098: trasferimento in un’unica soluzione entro il primo semestre del 2015; 5. di stabilire per le motivazioni espresse in premessa, che per l’esecuzione delle attività descritte nell’Allegato C “Attività istituzionali non Obbligatorie a carico della Regione”, le relative risorse finanziarie, per complessivi Euro 887.100,00 sono allocate sui seguenti capitoli del bilancio di previsione 2014/16 annualità 2015, e per quanto riguarda i capitoli 41098, 42146, 42105, 42106, e 42395 sul bilancio 2014: Descrizione capitolo Piano regionale agricolo forestale finanziamento degli interventi nel settore della pesca di parte corrente Spese di gestione della rete di rilevamento della qualita' dell'aria di cui all'art. 5, comma 4 l.r. 9/2010 Monitoraggio dell'inquinamento elettromagnetico, acustico e della radiaottivita' ambientale. Attivita' di monitoraggio qualita' dell'aria eseguite da Arpat Importo euro: 60.000,00 Fondo per favorire la minore produzione di rifiuti, le attivita' di recupero materie prime ed energia - trasferimento ad Arpat Monitoraggio della laguna di Orbetello ai sensi dell'art. 11 della l.r. 30/2009, a valere sulle risorse derivanti dal contributo straordinario per la gestione della laguna di orbetello (art. 44, l.r. 77/2012) Monitoraggio e studi per la tutela delle acque dall'inquinamento (d.lgs. 152/2006) finanziamento statale 80.000,00 104.000,00 50.000,00 200.000,00 120.000,00 77.770,89 42105 (risorse 2014) Spese per il finanziamento interventi relativi al risparmio idrico ed al riuso acque reflue nonchi alle finalita' di cui alla l. 183/89 e successive modifiche (art. 18 comma 3 l. 36/94). trasferimenti pubblici 13.602,72 42106 (risorse 2014) Trasferimenti alle amministrazioni provinciali per il finanziamento degli interventi relativi al risparmio idrico ed al riuso della acque reflue nonche' alle finalita' di cui alla l. 183/89 e successive modifiche (art. 18 comma 3 l. 36/97). 8.626,39 41049 Attuazione direttiva habitat e l. r. 56/2000 azioni per la tutela di habitat, flora, fauna e forme naturali del territorio -trasferimenti ad enti pubblici . Spese di gestione della rete di rilevamento della qualita' dell'aria di cui all'art. 5, comma 4 l.r. 9/2010 Interventi di bonifica - spese correnti Interventi prevenzione produzione rifiuti , implementazione raccolta differenziata e recupero materiali e per il completamento dell'attuazione dei piani provinciali - spese correnti Azioni di sostegno alle attivita' di promozione delle politiche ambientali TOTALE 5.000,00 42395 (risorse 2014) 42231 42233 43061 3.100,00 110.000,00 50.000,00 5.000,00 887.100,00 10.12.2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 49 6. di dare atto che le risorse sul capitolo 43112 per il monitoraggio della Laguna di Orbetello sono a valere e in diminuzione della prenotazione n. 201489 assunta con DGR n.45 del 28/01/2014 (“Approvazione Schema Accordo art. 15 L. 241/1990 tra Regione Toscana, Provincia di Grosseto e Comune di Orbetello per la gestione integrata della Laguna di Orbetello anni 2014-2016”), sull’annualità 2015 del bilancio pluriennale 2014/2016; 7. di stabilire che le risorse allocate sul capitolo 43061 finalizzate al monitoraggio e controllo della risorsa ittica, della biodiversità marina e dell’ecosistema acque interne e marine. Supporto alla compilazione carta ittica, dovrà essere effettuata nel corso dell’esercizio 2015 opportuna variazione di bilancio in via amministrativa, con storno dell’importo di euro 5.000,00 al corretto capitolo 43154 ai fini della pertinenza della spesa; 8. di stabilire che i successivi decreti attuativi delle attività descritte nel citato Allegato C dovranno essere emanati entro il primo semestre 2015, dai Dirigenti titolari dei suddetti capitoli che stabiliranno anche le modalità di esecuzione di tali attività nonché di erogazione delle risorse e limitatamente alle risorse attualmente allocate sul capitolo 43061 successivamente all’escutività della variazione di bilancio sopradescritta; 9. di stabilire per le motivazioni espresse in premessa, che le risorse descritte nell’allegato D “Elenco finanziamenti di investimento” per un totale di Euro 1.050.000,00 allocati nei seguenti capitoli del bilancio di previsione 2014/16 annualità 2015: Capitolo 43063 42251 Descrizione capitolo Importo euro 550.000,00 ARPAT azioni integrative previste dal PRAA 2007-10 spese di investimento 500.000,00 PRAA 2007-2010 macrobiettivo c 1.incentivi per la promozione della mobilita' sostenibile. investimenti in piste ciclabili TOTALE 1.050.000,00 10. di dare atto che altresì le risorse sul capitolo 43063 per euro 181.000,00 sono a valere e in diminuzione della prenotazione n. 2014401 assunta con DGR n. 252del 67 31/03/2014 (“L.R. 30/2009 - art. 16 - approvazione del progetto speciale per il controllo degli aspetti ambientali connessi con l’economia sommersa, l’elusione e l’evasione”) sull’annualità 2015 del bilancio pluriennale 2014/2016; 11. di dare atto che le risorse di cui sopra dovranno essere inserite nel piano degli investimenti che l’Agenzia deve allegare al bilancio di previsione con la descrizione dell’utilizzo secondo le finalità dettagliate nel suddetto allegato; 12. di stabilire che i successivi decreti attuativi delle attività descritte nel citato Allegato D dovranno essere emanati entro il primo semestre 2015, dal Dirigente titolare del suddetto capitolo che stabilirà anche le modalità di erogazione delle risorse; 13. di prenotare a favore di A.R.P.A.T. l’importo complessivo di Euro 49.784.198,96 a valere sul bilancio di previsione pluriennale vigente, annualità 2014 e 2015, sui capitoli e per gli importi indicati rispettivamente nei precedenti punti 3, 5 e 9; 14. di stabilire che il presente atto, per le motivazioni espresse in premessa, potrà subire integrazioni successivamente all’eventuale quantificazione delle risorse che gli enti locali dovessero destinare ad A.R.P.A.T. per attività istituzionali non obbligatorie nel corso del 2015 e che le medesime potranno essere svolte a condizione che non interferiscano con il corretto svolgimento di quelle già programmate e nel rispetto di quanto previsto dall’articolo 4, comma 4 della L.R. 65/2010; 15. di stabilire che A.R.P.A.T., per le motivazioni espresse in premessa, presenti alla Giunta Regionale, la proposta di piano annuale delle attività 2015 e il bilancio preventivo economico annuale 2015 e pluriennale 2015/2017 completo della relazione del collegio dei sindaci, entro 20 giorni dall’approvazione del presente atto. Il presente atto è pubblicato integralmente sul B.U.R.T. ai sensi degli art. 4, 5 e 5 bis della L.R. 23/2007 e sulla banca dati degli atti amministrativi della Giunta regionale ai sensi dell’art. 18 della medesima L.R. 23/2007. Segreteria della Giunta Il Direttore Generale Antonio Davide Barretta SEGUONO ALLEGATI 68 10.12.2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 49 !!"!## $ !% "# & &' " # () &' "# * &* +) * +) , # & # &- &) !&!"!%.$! &' # / &') # # &) & ) *& &0& (& * () & & ) ! 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LA GIUNTA REGIONALE Vista la legge regionale 24 gennaio 2006, n. 1 “Disciplina degli interventi regionali in materia di agricoltura e di sviluppo rurale”, che regola l’intervento della Regione in materia di agricoltura e di sviluppo rurale con le finalità di concorrere a consolidare, accrescere e diversificare la base produttiva regionale e i livelli di occupazione in una prospettiva di sviluppo rurale sostenibile; Richiamato l’articolo 2, comma 1, della citata legge che stabilisce che il piano regionale agricolo forestale (PRAF) è il documento programmatorio unitario che realizza le politiche agricole, forestali e di sviluppo rurale definite nel programma regionale di sviluppo (PRS) e specificate nel documento di programmazione economico-finanziaria (DPEF), assumendone le priorità, perseguendone gli obiettivi ed applicandone i criteri di intervento per il periodo di riferimento, nel rispetto degli indirizzi di politica agricola comunitaria e nazionale ed in linea con il criterio della gestione flessibile delle risorse finanziarie; Visto il Programma Regionale di Sviluppo (PRS) 2011-2015, approvato dal Consiglio Regionale con la Risoluzione n. 49 del 29 giugno 2011; Visto il Piano Regionale Agricolo Forestale (PRAF) 2012-2015 approvato con Deliberazione di Consiglio Regionale n. 3 del 24 gennaio 2012; Visto l’art. 17 comma 2 della L.R. 44/2013 “Disposizioni in materia di programmazione regionale”; Vista la decisione della Giunta Regionale n. 4 del 7 aprile 2014 “Direttive per la definizione della procedura di approvazione dei bandi per l’erogazione di finanziamenti”; Richiamate le Delibere di Giunta Regionale 16 aprile 2014, n. 317, 12 maggio 2014 n. 390 e 23 giugno 2014, n. 522 che attivano alcune misure e azioni urgenti del Piano approvando le relative “Schede di attuazione delle misure e delle azioni del Piano - annualità 2014”; Richiamata la Delibera di Giunta Regionale 1 settembre 2014, n. 745 di attuazione generale del Piano Regionale Agricolo Forestale per l’anno 2014, secondo le modalità stabilite dalla L.R. 44/2013; Richiamata la Delibera di Giunta Regionale 27 ottobre 2014, n. 916 “L.R. 1/06; Delib. C.R. 3/12. Piano Regionale Agricolo Forestale (PRAF) 2012-2015. Modifica al documento di attuazione del Piano per l’anno 2014 approvato con Delib. G.R. 745/2014”; Ricordato che il documento di attuazione del Piano è strutturato nei seguenti 3 allegati: - Allegato A: procedure generali di attuazione, gestione, finanziamento e controllo del Piano; - Allegato B: piano finanziario del PRAF - ripartizione delle risorse fra le misure e le azioni del Piano; - Allegato C: schede di attuazione delle misure e delle azioni del Piano; Ritenuto di apportare al documento di attuazione del PRAF per l’anno 2014 alcuni correttivi necessari alla corretta attuazione del Piano; Ritenuto inoltre opportuno di riapprovare, per alcune modifiche tecniche apportate dal dirigente responsabile competente per la materia, la scheda di attuazione del PRAF misura B.1.1 “Acquacoltura” azione a “Ammodernamento impianti di acquacoltura” attivata con la delibera di Giunta Regionale 1 settembre 2014, n. 745; Richiamata la misura A.1.2 “Promozione dell’Innovazione e trasferimento tecnologico nel settore Agricoloforestale” azione g “Attivazione nuovi progetti di ricerca, sperimentazione, trasferimento dell’innovazione e della conoscenza di interesse regionale per il settore vivaistico, come previsto dalla legge regionale 41/2012 art. 2 lettera c)“ che ha dotazione finanziaria di euro 50.000,00 a valere sul capitolo 52310; Ritenuto di azzerare la dotazione finanziaria (euro 50.000,00) della suddetta misura A.1.2 azione g e di incrementare per tale importo la misura A.2.9.a; Richiamata la misura A.1.12 “Valorizzazione della filiera ippica” azione b “Iniziative di qualificazione delle produzioni equine toscane attraverso l’allestimento di spazi idonei alla valorizzazione e commercializzazione di cavalli” che ha dotazione finanziaria di euro 80.000,00; Ritenuto di ridurre la dotazione finanziaria della suddetta misura per euro 5.000,00 a valere su risorse già in disponibilità di ARTEA passando da euro 80.000,00 ad euro 75.000,00 e di incrementare la misura A.2.9.a, come indicato nel capoverso successivo; Ritenuto di incrementare la misura A.2.9 “Sostegno alle attività di valorizzazione delle produzioni agricole, dei prodotti agroalimentari di qualità, del patrimonio agricolo forestale, delle aree interne, delle zone rurali e di montagna” azione a “Sostegno alle attività di 10.12.2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 49 85 valorizzazione delle produzioni agricole, dei prodotti agroalimentari di qualità, del patrimonio agricolo forestale, delle aree interne, delle zone rurali e di montagna” per l’importo di euro 55.000,00 facendo gravare l’importo per euro 50.000,00 dalla riduzione della misura A.1.2.g (cap. 52310) ed euro 5.000,00 dalla riduzione della misura A.1.12.b (risorse già in disponibilità di ARTEA), passando da euro 170.000,00 ad euro 225.000,00; Richiamate, altresì, le misure B.1.3 “Tracciabilità dei prodotti” azione a “Strumenti per l’identificazione del prodotto ittico lungo la filiera” che ha dotazione finanziaria di euro 27.343,59 e la B.2.1 “Diversificazione delle attività di pesca” azione a “Sviluppo di attività secondarie all’attività di pesca e di acquacoltura” con dotazione finanziaria di euro 116.337,07, risorse finanziate dal capitolo 55042; Richiamata la misura B.1.8 “Formazione professionale” azione a “Corsi formazione” che ha dotazione finanziaria di euro 3.104,60; Ritenuto di azzerare la dotazione finanziaria delle suddette misure B.1.3.a e B.2.1.a e di ridurre la dotazione finanziaria della misura B.1.2.a ad euro 124.783,29 con risorse già in disponibilità di ARTEA; Ritenuto di azzerare la dotazione finanziaria della suddetta misura B.1.8.a e di incrementare per l’importo di euro 3.104,60 la misura B.2.4.a; Richiamata la misura B.1.9 “Assistenza tecnica” azione a “Supporto alle Province per l’attuazione della programmazione annuale”che ha dotazione finanziaria di euro 6.536,20; Ritenuto di azzerare la dotazione finanziaria di euro 6.536,20 della suddetta misura B.1.9.a e di incrementare per tale importo la misura B.2.4.a; Ritenuto pertanto di incrementare la misura B.2.4 “Gestione delle risorse alieutiche, studi e ricerche” azione a “Studi, ricerche, indagini” di euro 9.640,80 facendo gravare l’importo sulla riduzione della misure B.1.8.a (per euro 3.104,60) e B.1.9.a (per euro 6.536,20) - capitolo 55054, passando da euro 40.000,00 ad euro 49.640,80; Richiamata la linea di intervento G.1.2 “Piano di comunicazione” che ha dotazione finanziaria di euro 445.000,00 a valere sui capitoli 13118 per euro 150.000,00 e capitolo 52467 per euro 295.000,00; Ritenuto di incrementare la linea di intervento G.1.2 per l’importo di euro 6.000,00 facendo gravare la somma sulla disponibilità di bilancio del capitolo di spesa 52467 “Piano Regionale Agricolo Forestale (PRAF) - Spese per la valorizzazione delle attività a supporto delle produzioni agricole e dei sistemi rurali” passando da euro 445.000,00 ad euro 451.000,00; Ritenuto altresì, a seguito della modifica della linea di intervento G.1.2, di assumere la prenotazione generica sul capitolo 52467 per la somma di euro 6.000,00; Richiamata la misura B.1.1 “Ammodernamento impianti di Acquacoltura” azione a “Ammodernamento impianti di Acquacoltura” che ha dotazione finanziaria di euro 386.130,29 a valere sul capitolo 55042; Ritenuto di incrementare la misura B.1.1.a per l’importo complessivo di euro 518.900,05 facendolo gravare per euro 375.219,39 dalla riduzione della misura B.1.2.a, euro 27.343,59 dalla riduzione della misura B.1.3.a ed euro 116.337,07 dalla riduzione della misura B.2.1.a, tutte a valere sul capitolo 55042, la cui dotazione finanziaria passa pertanto da euro 386.130,29 ad euro 905.030,34; Dato atto che a seguito delle modifiche indicate ai capoversi precedenti è necessario modificare l’allegato B “Piano finanziario del PRAF: ripartizione delle risorse fra le misure e le azioni del Piano” della Delib. GR 745/14, sostituendolo con l’allegato A, parte integrante e sostanziale della presente delibera; Ritenuto necessario riapprovare la misura sotto riportata attraverso la modifica dell’allegato C “Schede di attuazione delle misure e delle azioni del Piano - annualità 2014” della Delib. G.R. 745/14 con l’inserimento della seguente scheda: Sezione B “Pesca marittima ed acquacoltura” Misura B.1.1 “Acquacoltura” azione a “Ammodernamento impianti di acquacoltura” di cui all’allegato B parte sostanziale ed integrante del presente atto; Visto il parere positivo espresso dal CTD nella seduta del 27 novembre 2014; A voti unanimi DELIBERA Richiamata la misura B.1.2 “ Porti di pesca” azione a “Ammodernamento delle aree portuali destinate alla pesca” che ha dotazione finanziaria di euro 500.002,68, finanziata per euro 375.219,39 dal capitolo 55042 e per euro 124.783,29 da risorse già in disponibilità di ARTEA; 1. di modificare l’allegato C “Schede di attuazione delle misure e delle azioni del Piano - annualità 2014” della Delib. G.R. 745/2014, già modificato con delib. GR 916/14, riapprovando la seguente scheda di misura: Sezione B “Pesca marittima ed acquacoltura” 86 10.12.2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 49 Misura B.1.1 “Acquacoltura” azione a “Ammodernamento impianti di acquacoltura” di cui all’allegato B parte sostanziale ed integrante del presente atto; 2. di modificare l’allegato B “Piano finanziario del PRAF: ripartizione delle risorse fra le misure e le azioni del Piano” della Delib. GR 745/14, già modificato con delib. GR 916/14, sostituendo la tabella di ripartizione delle risorse del PRAF fra tutte le misure e azioni con quella riportata in allegato A, parte integrante e sostanziale del presente atto; 3. di prenotare l’importo di euro 6.000,00 a valere sul capitolo 52467 del bilancio di Previsione per l’anno finanziario 2014 e pluriennale 2015 - 2016; 4. di dare atto che gli interventi previsti dalla presente delibera soddisfano quanto previsto dall’art. 3 comma 18 della L. 350/2003 (Legge Finanziaria per il 2004) in ordine al finanziamento mediante ricorso all’indebitamento delle spese di investimento, e che il rispetto di tale condizione verrà verificato anche successivamente. Il presente atto è pubblicato integralmente sul B.U.R.T. ai sensi degli articoli 4, 5 e 5 bis della l.r. 23/2007 e sulla banca dati degli atti amministrativi della Giunta Regionale ai sensi dell’art.18 della l.r. 23/2007. Segreteria della Giunta Il Direttore Generale Antonio Davide Barretta SEGUONO ALLEGATI 10.12.2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 49 ALLEGATO A PIANO FINANZIARIO DEL PRAF: RIPARTIZIONE DELLE RISORSE FRA LE MISURE E LE AZIONI DEL PIANO - ANNO 2014 Codice Titolo Misura Misura Azione Titolo azione c d e A.1.2 Promozione dell'Innovazione e trasferimento tecnologico nel settore Agricoloforestale. f g h l A.1.3 A.1.4 A.1.6 Aumento della competitività degli allevamenti attraverso azioni di miglioramento genetico delle specie e razze di interesse zootecnico. PRE PAR - 127.379,70 52240 SI 820,30 52463 NO 80.000,00 PRE PAR - 300.000,00 52463 NO 25.000,00 52310 SI Ripartizione risorse fra le azioni del PRAF - Promozione progetti di ricerca e innovazione tramite concessione di contributi PRAF C. - 55053 SI 160.000,00 40.000,00 Attività istituzionale dell'Ente Terre regionali toscane - trasferimento all'Ente, istituito con LR 80/2012, delle risorse necessarie alla attuazione del Piano annuale delle attività dell'Ente PRE PAR - 472.734,11 52381 SI 200.000,00 ECO PAR C. - 198.786,73 PRAF C. Vinc. - 146.505,06 c Attività di promozione economica dei prodotti vinicoli ottenuti nel rispetto del Regolamento (Ue) 1308/2013 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 17 dicembre 2013 recante organizzazione comune dei mercati dei prodotti e che abroga i regolamenti (CEE) n. 922/72, (CEE) n. 234/79, (CE) n. 1037/2001 e (CE) 1234/2007 del Consiglio. PRAF C. - 250.000,00 a Partecipazione della Regione Toscana ad organismi PRE PAR - 70.000,00 a investimenti nelle aziende per la tutela del patrimonio zootecnico regionale soggetto a predazione attraverso la realizzazione di opere di prevenzione con erogazione dei fondi agli Enti competenti. 52238 SI 400.000,00 c Valorizzazione delle aree forestali e marginali tramite investimenti nelle aziende zootecniche finalizzati ad una corretta gestione del pascolo e del bosco, all'utilizzo sostenibile delle risorse e alla conservazione del paesaggio ECO PAR I. - a Sostegno alle attività di tenuta dei libri genealogici e dei registri anagrafici e alla esecuzione dei controlli funzionali delle specie e razze animali aventi interesse zootecnico PRAF C. Vinc. PRE PAR 52177 SI 1.006.134,32 436.735,66 511.675,08 PRAF C. - 188.324,92 PRAF I. - 15.000,00 52485 SI 120.000,00 52310 PRE PAR SI - 70.000,00 10.000,00 PRE PAR - 80.000,00 52310 PRE PAR PRAF C. SI - 30.000,00 30.000,00 5.000,00 PRAF C. - 62.838,08 PRE PAR - 12.161,92 52240 SI 116.600,00 b d a Valorizzazione della filiera ippica Risorse del bilancio 2014 da trasferire ad ARTEA a c A.1.12 Attivazione nuovi progetti di ricerca, sperimentazione, trasferimento dell’innovazione e della conoscenza di interesse regionale tramite prestazione di servizio e borse di studio Promozione progetti di ricerca e innovazione da attuare congiuntamente all’Area di Coordinamento della “Ricerca” tramite concessione di contributo. Supporto alle Reti regionali ed europee per la conoscenza e l'innovazione nel settore agricolo, forestale ed agroalimentare prestazione di servizio Attivazione nuovi progetti di ricerca, sperimentazione, trasferimento dell’innovazione e della conoscenza di interesse regionale per il settore vivaistico, come previsto dalla legge regionale 41/2012 art. 2 lettera c) Capitolo di bilancio 2014 / ARTEA Attività di promozione economica dei prodotti agricoli ed agroalimentari attuata attraverso risorse trasferite dallo Stato Attività di promozione economica dei prodotti agricoli ed agroalimentari. Partecipazione della Regione Toscana, nelle materie inerenti lo sviluppo rurale, a società, associazioni, fondazioni ed altri organismi di diritto pubblico o privato regionali, nazionali ed europei. Conclusione progetti di ricerca e sperimentazione di interesse regionale con prestazione di servizio, a seguito del subentro della Regione nelle funzioni di ARSIA 87 b c Incentivazione all’acquisto e all’impiego di animali iscritti nei libri genealogici e nei registri anagrafici Favorire la valutazione genetica degli animali da riproduzione Promozione della partecipazione a momenti di scambio tra allevatori che detengono animali iscritti ai libri genealogici o ai registri anagrafici Strutturazione e miglioramento dell’offerta di servizi di ammansimento e doma del cavallo Iniziative di qualificazione delle produzioni equine toscane attraverso l’allestimento di spazi idonei alla valorizzazione e commercializzazione di cavalli. Convenzione Ispettorato Logistico dell'esercito presso le strutture del CEMIVET di Grosseto 500.000,00 88 10.12.2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 49 ALLEGATO A PIANO FINANZIARIO DEL PRAF: RIPARTIZIONE DELLE RISORSE FRA LE MISURE E LE AZIONI DEL PIANO - ANNO 2014 Codice Titolo Misura Misura A.1.13 Interventi a favore delle filiere produttive vegetali. A.1.14 Interventi a tutela della sanità animale e pubblica Azione Titolo azione b Promozione di progetti di sviluppo zootecnico realizzati dall’Istituto Zooprofilattico Sperimentale per le regioni Lazio e Toscana. A.1.20 A.1.22 b 52310 SI 50.000,00 b Progetti di sviluppo in acquacoltura e pesca dei molluschi 55054 SI 50.000,00 PRE PAR - 245.000,00 PRAF C. - 275.000,00 52381 SI 100.000,00 PRAF C. Vinc. 52490 SI 1.329.380,53 404.453,47 52381 SI 2.800.000,00 ECO PAR C. - 15.000,00 ECO PAR C. - 40.000,00 ECO PAR C. - 80.000,00 d Attività di controllo svolte dall’Organismo Pagatore Regionale ARTEA in riferimento al regolamento (CE) n. 1234/2007 recante organizzazione comune dei mercati agricoli e disposizioni specifiche per taluni prodotti agricoli (regolamento unico OCM) ed in particolare relativamente all’applicazione dell’ OCM viticola confluita nell’OCM unica con regolamento (CE) n. 491/2009 PRAF C. - 40.000,00 g Implementazione Mercato Crediti Carbonio ECO PAR C. - 100.000,00 ECO PAR C. - 40.000,00 a Contributi finanziari in favore dei CAA a Interventi in materia di credito agrario Interventi a supporto delle attività svolte dall’Organismo Pagatore Regionale (ARTEA) in riferimento al regolamento CE 1698/2005, al Programma di Sviluppo Rurale della Regione Toscana 2007-2013 (PSR), alla sottomisura 214 a “Pagamenti agroambientali”, azione 214 a.1 ”Introduzione o mantenimento dell’agricoltura biologica” e azione 214 a.2 ”Introduzione o mantenimento dell’agricoltura integrata” Interventi a supporto di UNCEM per attività di animazione per la promozione della filiera bosco legno energia c Assistenza tecnica. i l m n c A.1.25 Erogazione di un contributo per ridurre gli oneri assicurativi a carico dei produttori agricoli per polizze a difesa delle avversità atmosferiche e zootecniche Erogazione di un contributo per ridurre gli oneri assicurativi a carico dei produttori agricoli per polizze a difesa del bestiame soggetto a predazione Indennizzi per eventi climatici avversi e calamità naturali a b A.1.24 150.000,00 100.000,00 Contributi per l'assicurazione alle produzioni agricole e zootecniche Erogazione di indennizzi per la salvaguardia dei redditi dagli eventi climatici avversi e dalle calamità Contributi finanziari in favore dei CAA per lo svolgimento delle attività di assistenza procedimentale in favore di Province, Comunità Montane ed Artea di cui alla LR 11/98. Interventi in materia di credito agrario SI SI b A.1.19 52381 Ripartizione risorse fra le azioni del PRAF 52253 a A.1.17 Risorse del bilancio 2014 da trasferire ad ARTEA Sostegno in regime de minimis agli allevatori che mettono a disposizione i propri capi quali “sentinelle” da Blue Tongue a A.1.15 Sostegno alle province toscane per la gestione di misure di intervento di programmi europei volti allo sviluppo delle filiere agricole regionali Contributi allo smaltimento delle carcasse degli animali morti in azienda Capitolo di bilancio 2014 / ARTEA Liquidazioni degli importi dovuti a determinati beneficiari per la conclusione di procedimenti amministrativi avviati nella programmazione precedente alla attuazione del Piano Regionale Agricolo Forestale. d A.2.1 Conservazione delle risorse genetiche animali a A.2.2 Tutela e valorizzazione delle risorse genetiche vegetali. d Interventi a supporto delle attività relative ai controlli di condizionalità svolte dall'Organismo Pagatore Regionale ARTEA in riferimento agli art.4, 5 e 6 del regolamento CE 73/2009 e sm e i che stabilisce norme comuni relative ai regimi di sostegno diretto agli agricoltori nell'ambito della politica agricola comune e istituisce taluni regimi di sostegno a favore degli agricoltori Interventi a supporto di UNCEM per attività di animazione per la valorizzazione del legno di Toscana Sostegno realizzazione fabbricati in legno Implementazione del portale della "Banca della Terra" ai sensi dell'articolo 3 della L.R. 80/2012 Liquidazione di importi inerenti eventi calamitosi nel settore agricoltura riconosciuti e avviati nelle programmazioni precedenti al PRAF, al fine della conclusione dei relativi procedimenti Regolamento CEE n. 2328/91, art. 25 e 26 (ex Regolamento C.E.E. n. 1609/89), rimboschimento di terreni agricoli. Pagamento beneficiari inseriti negli elenchi di liquidazione per le annualità anteriori al 2009 e non pagati da AGEA Conservazione delle risorse genetiche animali LR 64/04 "Tutela e valorizzazione delle razze e varietà locali di interesse agrario, zootecnico e forestale", comma 1 art. 5 Commissioni tecnico-scientifiche ECO PAR C. - 80.000,00 52227 SI 100.000,00 ECO PAR C. - PRAF C. Vinc. - 10.000,00 52240 SI 2.837,80 52240 52310 SI SI 12.000,00 28.000,00 52463 NO 500,00 20.000,00 10.12.2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 49 ALLEGATO A PIANO FINANZIARIO DEL PRAF: RIPARTIZIONE DELLE RISORSE FRA LE MISURE E LE AZIONI DEL PIANO - ANNO 2014 Codice Titolo Misura Misura A.2.5 Promozione e sostegno della valorizzazione dei prodotti enogastronomici e del territorio toscano attraverso la creazione e gestione di percorsi turistici del vino, dell'olio e dei sapori. Azione Titolo azione a a b A.2.6 Attività inerenti l’educazione alimentare, la valorizzazione dei prodotti agricoli ed agroalimentari toscani e la tutela della biodiversità autoctona. c d e A.2.8 A.2.9 Interventi per l’informazione e l’educazione sull’apicoltura Sostegno alle attività di valorizzazione delle produzioni agricole, dei prodotti agroalimentari di qualità, del patrimonio agricolo forestale, delle aree interne, delle zone rurali e di montagna. a a a A.2.13 Usi civici del territorio - spese relative alla gestione delle competenze in materia di usi civici. b c A.2.14 Agricoltura sociale. c A.2.15 Sostegno al sistema territoriale delle produzioni agricole e dei prodotti agroalimentari di qualità. a Iniziative di valorizzazione dei prodotti certificati toscani Attività inerenti l’educazione alimentare, la valorizzazione dei prodotti agricoli ed agroalimentari toscani e la tutela della biodiversità autoctona. Liquidazione degli importi dovuti dalla Amministrazione Regionale per l’adempimento di protocolli di intesa sottoscritti dalla Regione per le finalità della misura Liquidazione degli importi dovuti dall’Amministrazione Regionale per l’adempimento del protocollo di intesa sottoscritto dalla Regione Toscana con Navdanya International Onlus Attività inerenti l'educazione alimentare e la valorizzazione dei prodotti agroalimentari toscani Attività inerenti la valorizzazione dei prodotti agricoli ed agroalimentari toscani e la diffusione delle conoscenze sulle caratteristiche dei prodotti del territorio Interventi per l’informazione e l’educazione sull’apicoltura Sostegno alle attività di valorizzazione delle produzioni agricole, dei prodotti agroalimentari di qualità, del patrimonio agricolo forestale, delle aree interne, delle attività finalizzate al raggiungimento della corretta gestione dei beni civici comunali o frazionali attività di ricerca, ricognizione e verifica dei beni civici in Toscana Investimenti per la realizzazione di opere di prevenzione danni causati da predatori per la tutela dell'esercizio del diritto di uso civico di pascolo Interventi di utilizzo dell’attività agricola per scopi di utilità sociale. Prosecuzione intervento relativo alla misura A.2.14 azione a del PRAF annualità 2012 Sostegno al sistema territoriale delle produzioni agricole e dei prodotti agroalimentari di qualità. B.1.1 Ammodernamento impianti di Acquacoltura. a Ammodernamento impianti di Acquacoltura. B.1.2 Porti di pesca. a Ammodernamento delle aree portuali destinate alla pesca B.1.3 Tracciabilità dei prodotti a B.1.8 Azioni con le organizzazioni professionali del settore. Formazione professionale. a B.1.9 Assistenza tecnica. a B.2.1 Diversificazione delle attività di pesca. a B.1.7 a a c B2.3 Attuazione di interventi previsti nell’ambito dei piani di gestione di interesse regionale. d B.2.4 Gestione delle risorse alieutiche, studi e ricerche. C.1.1 Sostegno alle attività di prevenzione dei danni alle colture causate dalla fauna selvatica. C.2.1 Contributo regionale per lo svolgimento di attività delegate ed istituzionale relative alla gestione faunistico-venatoria. a a a b c C.2.2 C.2.3 D.1.2 Sostegno alle attività di valorizzazione dell'ambiente e della fauna di interesse regionale. Attuazione degli interventi di programmazione faunistico venatoria. Aggiornamento del personale addetto alle utilizzazioni forestali ed alle sistemazioni idraulico forestali. a a a Strumenti per l’identificazione del prodotto ittico lungo la filiera Azioni volte allo sviluppo dell’associazionismo a livello regionale Corsi di formazione supporto alle Province per l'attuazione della programmazione annuale Sviluppo di attività secondarie all’ attività di pesca e di acquacoltura Gestione delle risorse ittiche Monitoraggio inerente la consistenza dello stock regionale di anguilla Pesca del novellame di anguilla, ripopolamento e altre azioni previste dal piano di gestione dell’anguilla – attuazione regionale Studi, ricerche, indagini Sostegno alle attività di prevenzione dei danni alle colture causati dalla fauna selvatica Esercizio delle funzioni amministrative attribuite ai Comuni Esercizio delle funzioni attribuite alle Province Contributo alle associazioni venatorie riconosciute a livello nazionale per le proprie attività e iniziative istituzionali iniziative e attività di monitoraggio faunistico di interesse regionale in materia faunisticovenatoria Attuazione degli interventi di programmazione faunistico venatoria Spese non eligibili sulla misura 111 del PSR 2007-2013 89 Capitolo di bilancio 2014 / ARTEA Risorse del bilancio 2014 da trasferire ad ARTEA 52381 SI 100.000,00 52381 SI 100.000,00 PRAF C. - 20.000,00 52381 SI 30.000,00 Ripartizione risorse fra le azioni del PRAF PRE PAR - 50.000,00 52381 SI 100.000,00 PRAF C. - 2.259,97 52173 SI 1.610,84 52381 SI 96.129,19 52381 ECO PAR C. PRAF C. SI - 15,53 109.984,47 125.000,00 52310 SI 50.000,00 52381 SI 50.000,00 52381 SI 50.000,00 52464 NO 65.000,00 52311 SI 30.000,00 PRE PAR - 800.000,00 52381 SI 50.000,00 55042 SI 905.030,34 55042 PRAF I. Mutuo PRAF I. SI - 93.132,97 31.650,32 55042 SI 55054 SI 150.000,00 55054 SI - 55054 SI - 55042 SI 55042 SI 7.129,80 - 55054 SI 25.000,00 55054 SI 50.000,00 55054 SI 49.640,80 55053 SI 584.862,98 55053 SI 175.458,90 55053 SI 350.917,79 55053 SI 160.000,00 55053 SI 300.000,00 55053 SI 3.830.852,54 52226 SI 20.000,00 90 10.12.2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 49 ALLEGATO A PIANO FINANZIARIO DEL PRAF: RIPARTIZIONE DELLE RISORSE FRA LE MISURE E LE AZIONI DEL PIANO - ANNO 2014 Codice Titolo Misura Misura Azione Titolo azione Capitolo di bilancio 2014 / ARTEA Risorse del bilancio 2014 da trasferire ad ARTEA Ripartizione risorse fra le azioni del PRAF D.1.3 Addestramento del personale impiegato nel sistema regionale di prevenzione e lotta attiva agli incendi boschivi. a Addestramento del personale impiegato nel sistema regionale di prevenzione e lotta attiva agli incendi boschivi. 52248 NO 636.993,72 D.1.4 Adeguamento dotazioni strumentali e di sicurezza. a Assegnazione agli Enti competenti Per acquisto DPI, attrezzature, adeguamenti D.Lgs 81/2008 per le utilizzazioni forestali 52238 SI 400.000,00 D.1.5 Interventi a favore della tartuficoltura. a Finanziamento programmi Amministrazioni provinciali 52173 SI 330.000,00 52227 52264 52238 52226 52311 PRAF I. Mutuo 52227 52227 SI SI SI SI SI SI SI 45.000,00 550.000,00 1.300.000,00 1.515.996,57 40.000,00 920.358,33 653.155,87 830.000,00 a D.2.1 Interventi pubblici forestali. c e f D.2.2 D.2.3 D.2.4 D.2.5 D.2.8 Monitoraggio delle fitopatie in ambito forestale e supporto degli interventi di difesa Produzione e distribuzione materiale forestale autoctono. Previsione, prevenzione e lotta agli incendi boschivi. Attività di informazione sui prodotti secondari del bosco. Sostegno al processo della “foresta modello”. D.3.1 Cura e gestione del patrimonio agricolo forestale regionale. D.3.2 Interventi per la valorizzazione del patrimonio agricolo forestale regionale. Interventi di difesa fitosanitaria a Attività vivai regionali a Finanziamento agli enti competenti e contributi ai Comuni b Contributi ai soggetti convenzionati c Contratti con soggetti privati d finanziamento agli Enti competenti e contributi ai Comuni - investimenti a Interventi di informazione ed educazione a a d e c d E.2.2 E.2.4 F.1.2 Sostegno alle attività di valorizzazione della pesca, fauna ittica e ambienti acquatici di interesse regionale. a Trasferimenti per interventi di tutela delle risorse ittiofaunistiche ripristino e mantenimento degli equilibri biologici. a Supporto tecnico alle attività di tutela della fauna ittica e degli ambienti fluviali. Organizzazione di manifestazioni espositive attinenti l’agricoltura le foreste e le attività rurali al fine di valorizzare le produzioni agricole e artigianali di qualità con il coinvolgimento dell’artigianato, del turismo, del commercio, dei sistemi formativi e della valorizzazione del patrimonio artistico e culturale regionale a a a b F.1.3 Liquidazione spese non eligibili del PSR e di quelle derivanti dagli incrementi delle aliquote IVA Copertura spese non eligibili del PSR 20072013 Mis. 226/227 Int. pubblici for. urgenti Supporto alla programmazione di interventi di difesa del territorio a a E.2.1 Int. pubblici for. in amministrazione diretta / spese investimento c Trasferimenti agli Enti competenti per realizzazione Foreste Modello Cura e gestione PAFR in amministrazione diretta /spese investimento Cura e gestione PAFR in affidamento Cura e gestione PAFR urgenti Interventi strutturali per la valorizzazione del PAFR Interventi di pianificazione per la valorizzazione del PAFR Certificazione forestale dei complessi del PAFR Contributi per la promozione, sostegno dell’esercizio della pesca dilettantistica e quanto ad essa collegato Finanziamento alle Amministrazioni provinciali di progetti coerenti con le finalità di cui alla L.R. 7/2005 e agli atti di programmazione Supporto tecnico specialistico da parte di ARPAT Compartecipazione nell’organizzazione di eventi espositivi legati alla valorizzazione intersettoriale dei territori rurali e dei sistemi di qualità legati alle produzioni tipiche di qualità. integrazione dell’importo dell’IVA per prestazioni svolte alla Regione Toscana nell’anno 2013 Spesa per il pagamento dell'IVA per le misure 111, 226 e 511 del PSR 2007-2013 Spesa per il pagamento dell'IVA relativa a progetti FEP di interesse comune 52227 SI 50.000,00 52227 SI 25.000,00 52240 PRAF C. 52253 PRE PAR 52253 52240 55053 52249 52198 52381 52362 52491 52248 52247 52252 SI SI SI SI SI SI SI SI NO NO NO SI SI 26.725,70 53.274,30 3.487.000,00 66.022,90 5.000,00 513.000,00 53.977,10 950.000,00 400.000,00 30.000,00 350.000,00 9.302,86 75.703,42 540.000,00 170.000,00 52450 SI 130.000,00 52240 SI 15.000,00 52238 52238 52238 52238 SI SI SI SI 2.300.000,00 1.911.000,00 322.000,00 100.000,00 52375 SI 300.000,00 52375 SI 200.000,00 52375 SI 20.000,00 55053 SI 42.543,72 55054 SI 33.363,28 55054 SI 548.100,00 55054 SI 5.000,00 PRAF C. - 150.000,00 52381 SI 600,00 52459 52459 NO NO 13.000,00 154.773,80 52496 NO 140.000,00 d Copertura spese non eligibili del PSR 20072013 sostenute dall'Agenzia Regionale Toscana per le Erogazioni in Agricoltura (ARTEA) nell'ambito della misura 511 PRAF C. - 160.000,00 F.1.8 Progetto sperimentale per il trattamento e la commercializzazione della fauna selvatica a Progetto sperimentale per il trattamento e la commercializzazione della fauna selvatica 52311 SI 60.000,00 F.1.10 Cofinanziamento dei Contratti di filiera e di distretto ai sensi del Decreto Ministeriale 22 novembre 2007 emanato dal Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali. a Erogazione di un contributo ad imprese inserite in un contratto di filiera e di distretto di interesse regionale 52381 SI 750.000,00 F.1.11 Trasferimenti di risorse per la gestione ottimale della fauna selvatica e del territorio situato entro il Parco Regionale della Maremma b Trasferimenti al parco Regionale della Maremma per interventi di investimento su terreni ricadenti nel territorio del Parco e volti al recupero e alla protezione dell'ambiente del Parco Regionale 52311 SI 30.000,00 10.12.2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 49 ALLEGATO A PIANO FINANZIARIO DEL PRAF: RIPARTIZIONE DELLE RISORSE FRA LE MISURE E LE AZIONI DEL PIANO - ANNO 2014 Codice Titolo Misura Misura F.1.12 Azione Titolo azione Attivazione di studi, indagini e progetti a supporto delle attività di programmazione delle misure del PSR 2014-2020 inerenti la Priorità 1 - “promuovere il trasferimento di conoscenze e l’innovazione nel settore agricolo e forestale e nelle zone rurali” tramite prestazione di servizio. a a F.1.13 Partecipazione della Regione Toscana ad EXPO Milano 2015 b c F.1.14 Attuazione di interventi in materia di conservazione del lupo "canis lupus" e prevenzione/riduzione delle predazione in Toscana G.1.1 TOP UP Piano di Sviluppo Rurale G.1.2 Piano della Comunicazione a Affidamento di studi, indagini e progetti a supporto delle attività di programmazione delle misure del PSR 2014-2020 inerenti la Priorità 1 - “promuovere il trasferimento di conoscenze e l’innovazione nel settore agricolo e forestale e nelle zone rurali” tramite prestazione di servizio Attività volte a favorire la promozione, la valorizzazione e la divulgazione di azioni innovative e buone pratiche del settore agricolo e agroalimentare della Toscana nell'ambito di EXPO Milano 2015 Partecipazione della Regione Toscana a Milano Expo 2015 attraverso la realizzazione di attività promozionali Finanziamenti per attività propedeutiche alla partecipazione della Regione Toscana a Milano Expo 2015; Indennizzo aziende zootecniche a seguito del danno da predazione PIANO FINANZIARIO DEL PRAF PER L'ANNO 2014 91 Capitolo di bilancio 2014 / ARTEA Risorse del bilancio 2014 da trasferire ad ARTEA 52381 NO 52381 SI 100.000,00 55053 SI 186.615,90 52381 SI 63.384,10 52497 NO 230.000,00 52253 SI 400.000,00 52311 13118 52467 SI NO NO 660.000,00 150.000,00 301.000,00 43.804.435,69 Ripartizione risorse fra le azioni del PRAF - 92 10.12.2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 49 Allegato B Scheda di attuazione PRAF - misura B.1.1 - azione a Codice misura B.1.1 Titolo misura: Acquacoltura Titolo azione Azione a: Ammodernamento impianti di acquacoltura Descrizione dell’ azione: La misura sostiene investimenti destinati all’ampliamento ed all’ammodernamento di impianti di acquacoltura, in particolare al fine di migliorare le condizioni di lavoro, l’igiene, la salute dell’uomo o degli animali e la qualità dei prodotti, ridurre l’impatto negativo o accentuare gli effetti positivi sull’ambiente dell’attività di acquacoltura. Beneficiari: Imprese che svolgono attività di acquacoltura; l’aiuto è limitato alle micro, piccole e medie imprese. Soggetti di diritto pubblico che svolgono attività di acquacoltura. Limitazioni e condizioni specifiche di accesso Sono ammissibili esclusivamente domande di contributo per progetti cantierabili al momento della presentazione della domanda. Forma del sostegno Il sostegno consiste in contributi pari al 40% della spesa ammessa per investimenti realizzati da soggetti di diritto privato e pari al 100% della spesa ammessa per investimenti realizzati da soggetti di diritto pubblico. Il contributo massimo concedibile è di ¼ 150.000 per domanda. In alternativa, può essere attivata una forma di aiuto in regime “de minimis” ai sensi del Reg. CE n.717/2014. In tal caso l’importo massimo concedibile è di euro 30.000 per beneficiario nel triennio di riferimento, come disposto dallo stesso regolamento. Priorità Le domande pervenute e riconosciute ammissibili sono inserite in una graduatoria formata impiegando i seguenti criteri di priorità: Criteri di selezione Descrizione Progetti i cui lavori sono già conclusi Progetti che prevedono il mantenimento dei posti di lavoro Peso% 20 6 Valore 10 3 Progetti che prevedono la creazione di nuovi posti di lavoro 10 5 Presenza di almeno una donna tra i soci della ditta richiedente 10 5 Progetti presentati dalle micro e piccole imprese Progetto esecutivo provvisto di tutte le autorizzazioni e concessioni previste per l’avvio dell’investimento Integrazione verticale delle attività di allevamento Allevamento di nuove specie con buone prospettive di mercato Miglioramento delle condizioni lavorative e di sicurezza dei lavoratori Investimenti relativi al commercio al dettaglio svolto nell’azienda quando tale commercio formi parte integrante dell’impresa di acquacoltura Progetti che prevedono l’utilizzo di tecniche di acquacoltura che riducono l’impatto negativo o accentuano gli effetti positivi sull’ambiente in modo sostanziale rispetto alle normali pratiche utilizzate nel settore dell’acquacoltura TOTALE 12 2 6 1 6 8 10 8 3 4 5 4 8 4 100 50 10.12.2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 49 Per le specifiche sui singoli criteri si rimanda al DAR vigente per il fondo FEP. Spese ammissibili Per poter essere ammesse a contributo, le spese sostenute dai beneficiari devono essere conformi ai requisiti previsti dai regolamenti (UE) inerenti i fondi per il sostegno al settore della pesca e dell’acquacoltura e devono essere dimostrate da fatture quietanzate o da documenti contabili aventi forza probatoria equivalente e dai relativi giustificativi di pagamento. Non sono ammesse spese in economia. Responsabile del procedimento. Il responsabile del procedimento è individuato nell’ambito dell’ufficio che attiva le procedure per la selezione degli interventi da finanziare e di quello che cura la liquidazione dei contributi. Modalità attuative e scadenze I contributi previsti dalla presente misura sono assegnati mediante bando pubblico per la selezione delle domande, ripartite a livello provinciale. Il bando viene emanato dalla Regione Toscana, tenendo conto dell’ammontare dei fondi disponibili e dei tempi di esecuzione richiesti dalle diverse procedure in relazione alla tempistica generale stabilita per il presente PRAF. 93 94 10.12.2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 49 DELIBERAZIONE 1 dicembre 2014, n. 1107 Progetto pilota Start up - linea 1.1. e linea 1.3 integrazione della Scheda di dettaglio e della Scheda relativa ai criteri di selezione e priorità di cui alla Delibera GRT n. 929/2014. LA GIUNTA REGIONALE Richiamata la propria Decisione n. 4 del 7/04/2014 (“Direttive per la definizione della procedura di approvazione dei bandi per l’erogazione di finanziamenti”); Vista la Delibera di Giunta Regionale n. 566 del 7/7/2014, avente ad oggetto “Prse 2012-2015. Indirizzi per la riorganizzazione del sistema regionale del trasferimento Tecnologico”, la quale prevede, al punto 6) del dispositivo: di “predisporre il progetto pilota Start up house per favorire la presenza di neo imprese negli spazi disponibili dei centri servizi, dei poli tecnologici, oltre che degli incubatori presenti sul territorio regionale”; Ritenuto opportuno, per la linea di azione 1.1 “Start up house” integrare la Scheda di dettaglio e la Scheda relativa ai criteri di selezione e priorità , già approvate con la Delibera GRT n. 929/2014, con ulteriori disposizioni inerenti la scelta dei beneficiari, i contenuti e le modalità di realizzazione dell’intervento; Ritenuto inoltre opportuno, per la linea di azione 1.3 “Start up microcredito Giovani”, aggiornare la Scheda di dettaglio, correggendo alcuni refusi presenti nel testo già approvato (allegato 3a alla Delibera GRT n. 929/2014); Dato atto che le integrazioni apportate non comportano ulteriori oneri a carico del bilancio regionale; Visto il parere del CTD espresso nella seduta del 20 novembre 2014; A voti unanimi DELIBERA Vista la Delibera di Giunta Regionale n. 866 del 13/10/2014, avente ad oggetto “PRSE 2012-2015. Por CReO Fesr 2007-2013. Por Fesr 2014-2020: gestione in anticipazione. Progetto pilota Start up house ”, con la quale: - sono stati approvati il Progetto pilota Start up house e i relativi indirizzi operativi; - è stato dato mandato ai Settori competenti della DG Competitività sistema regionale e sviluppo delle competenze di attivare le procedure delle tre linee di azione previste dal progetto; - è stato rimandato a successiva delibera la quantificazione delle risorse necessarie e la definizione dei criteri di selezione degli avvisi in attuazione delle tre linee di azione previste dal progetto; 1. di approvare, per la linea di azione 1.1 “Start up house”, la Scheda di dettaglio (allegato 1) e la Scheda relativa ai criteri di selezione e priorità (allegato 1a), allegate al presente provvedimento, del quale costituiscono parte integrante e sostanziale, integrate con ulteriori disposizioni inerenti la scelta dei beneficiari, i contenuti e le modalità di realizzazione dell’intervento, in sostituzione di quelle già approvate con la Delibera GRT n. 929/2014 (1); Vista la Delibera di Giunta Regionale n. 929 del 27/10/2014, avente ad oggetto “Approvazione delle schede relative alle tre linee di azione previste dal Progetto pilota Start up house di cui alla Delibera GRT n. 866/2014”, con la quale sono stati approvati i seguenti documenti: - per la linea di azione 1.1 “Start up house”: scheda di dettaglio (allegato 1) e criteri di selezione e priorità (allegato 1a); - per la linea di azione 1.2 “Start up impresa giovanile”: scheda di dettaglio (allegato 2) e criteri (allegato 2a); - per la linea di azione 1.3 “Start up microcredito Giovani”: scheda di dettaglio (allegato 3a); Il presente atto è pubblicato integralmente sul B.U.R.T. ai sensi degli articoli 4, 5 e 5 bis della L.R. 23/2007 e sulla banca dati amministrativi della Giunta regionale ai sensi dell’art. 18 della L.R. 23/2007. 2. di approvare, per la linea di azione 1.3 “Start up microcredito Giovani”, la Scheda di dettaglio (allegato 3), allegata al presente provvedimento, del quale costituisce parte integrante e sostanziale, in sostituzione di quella già approvata con la Delibera GRT n. 929/2014. Segreteria della Giunta Il Direttore Generale Antonio Davide Barretta SEGUONO ALLEGATI (1) N.d.r. Pubblicata sul B.U. n. 44/2014 10.12.2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 49 ALLEGATO 1 – SCHEDA DI DETTAGLIO START UP HOUSE AZIONE 1.1 START UP HOUSE Si tratta di incrementare l’utilizzo delle strutture di incubazione e di innovazione tecnologica presenti nel territorio regionale andando a coordinare ed agevolare le esigenze del sistema economico imprenditoriale (con particolare riferimento alle imprese di nuova costituzione ed innovative) con quelle del sistema della ricerca e del trasferimento tecnologico ed il Finalità dell’Azione patrimonio degli enti pubblici (come di seguito dettagliati). L’Azione si propone pertanto di riqualificare il patrimonio dei soggetti beneficiari mediante il finanziamento di piccoli lavori di adeguamento degli stessi per realizzare strutture attrezzate ad accogliere imprese di nuova costituzione. Enti locali situati sull’intero territorio regionale, Università pubbliche ed Enti Soggetti beneficiari di ricerca pubblici. Ai sensi della L.R. n. 35/2000, gli aiuti per la realizzazione dei progetti di investimento sono concessi nella forma di contributo in conto capitale nella misura del 80% dell’investimento ammissibile compreso tra euro 10.000,00 e euro 50.000,00, con un cofinanziamento del soggetto beneficiario pari al 20% dell’investimento ammissibile. Qualora l’intervento di riqualificazione riguardi una struttura con superficie Tipologia di aiuto superiore a 250 mq, il progetto potrà essere ripartito in 2 lotti (o in 3 lotti se la ed intensità superficie è superiore a 500 mq). Ogni lotto dovrà essere oggetto di domanda dell’agevolazione di contributo separata. Il contributo è concesso a condizione che il modulo sia disponibile per le imprese entro 6 mesi dalla data di comunicazione dell’avvenuto riconoscimento del contributo. Gli importi dell’investimento si riferiscono alla struttura di servizi nel suo complesso. Sono ammissibili quei progetti per piccoli lavori di adeguamento alle strutture per consentire l’utilizzo dei moduli da parte delle imprese di nuova costituzione. Sono ammissibili le spese per: − opere edili; − opere impiantistiche; − acquisti di attrezzature; − acquisti di arredi; Spese Ammissibili − spese tecniche (nella misura massima del 10% dell’importo delle opere edili ed impiantistiche del progetto definitivo dell’intervento). L’imposta sul valore aggiunto (IVA) non costituisce costo ammissibile, salvo che sia indetraibile. Il valore complessivo delle spese per opere edili ed impiantistiche non può essere inferiore al 20% dell’investimento ammissibile. Criteri di selezione e priorità I criteri di selezione dei progetti di investimento sono i seguenti: − tipologia servizi offerti dalla struttura; − spesa per singolo modulo; − tipologia di spese ammissibili; − localizzazione struttura ospitante i moduli. Il criterio di priorità dei progetti di investimento è il seguente: − minore spesa complessiva in termini assoluti. 95 96 10.12.2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 49 Quadro finanziario Per il dettaglio dei criteri e dei punteggi si rimanda all’Allegato 1a. Euro 2.000.000,00 (risorse regionali stanziate sui capitoli 54023 e 51384 del bilancio gestionale 2014 ) 10.12.2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 49 Allegato 1a - Criteri di selezione e priorità AZIONE 1.1 START UP HOUSE Criteri di selezione Tipologia servizi offerti dalla struttura Spesa per singolo modulo (investimento ammissibile/n. moduli) (valori in euro) Tipologia di spese ammissibili di cui è stato richiesto il finanziamento punteggio "Servizi comuni" offerti direttamente dalla struttura, di cui all’elenco della specifica sezione della banca dati del gestionale punti 0,3 per ogni servizio offerto "Servizi forniti alle imprese" offerti direttamente dalla struttura, di cui all’elenco della specifica sezione della banca dati del gestionale punti 0,1 per ogni servizio offerto < 2.500,00 ¢ 2.500,00 < 5.000,00 ¢ 5.000,00 < 10.000,00 ¢ 10.000,00 < 25.000,00 ¢ 25.000,00 punti punti punti punti punti Opere edili e/o impiantistiche punti 3,0 Opere edili e/o impiantistiche e attrezzature punti 2,0 Opere edili e/o impiantistiche, attrezzature e arredi punti 1,0 Opere edili e/o impiantistiche, attrezzature, arredi e spese tecniche punti 0,5 5,0 4,0 3,0 2,0 1,0 - Aree interne (come definite nella delibere della Giunta Regionale n. 289 del 7.4.2014 e n. 406 del 19.5.2014 e s.m.i.) Localizzazione struttura ospitante i moduli - Territori compresi nell’Area di punti 3,0 crisi di Piombino e nelle altre Aree di crisi complessa riconosciute da provvedimento statale o regionale Altre aree Criteri di priorità Minore spesa complessiva in termini assoluti punti 1,0 97 98 10.12.2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 49 Allegato 3 – Scheda di dettaglio AZIONE 1.3. – START UP MICROCREDITO GIOVANI Finalità generale Obiettivo operativo Territori interessati Realizzare quanto previsto dal Programma Regionale di Sviluppo 2011/2015, approvato con Risoluzione n.49 del 29/06/2011, che prevede tra l’altro, il progetto Giovani Sì ed interventi di sostegno all'occupazione giovanile e di sviluppo economico. In particolare la finalità è quella di favorire l'accesso al microcredito da parte di giovani tra i 18 ed i 40 anni, che vogliono intraprendere un’attività imprenditoriale. Sostenere e sviluppare l’occupazione giovanile che si realizzi con l'avvio di piccole iniziative imprenditoriali, grazie alla concessione di piccoli finanziamenti agevolati a tasso zero. Intero territorio regionale toscano MPMI la cui costituzione è avvenuta nel corso dei due anni precedenti alla data di presentazione della domanda di accesso all’agevolazione. Persone fisiche che costituiranno l’impresa entro sei mesi dalla data di notifica del provvedimento di concessione. Soggetti beneficiari e requisiti di ammissibilità Settori ammissibili In particolare: a) per le imprese individuali, l’età del titolare dell’impresa non deve essere superiore a quaranta anni al momento della costituzione; b) per le società, l’età dei rappresentanti legali e di almeno il cinquanta per cento dei soci che detengono almeno il cinquantuno per cento del capitale sociale della società medesima non deve essere superiore a quaranta anni al momento della costituzione; il capitale sociale deve essere interamente sottoscritto da persone fisiche. c) per le cooperative, l’età dei rappresentanti legali e di almeno il cinquanta per cento dei soci lavoratori che detengono almeno il cinquantuno per cento del capitale sociale non deve essere superiore a quaranta anni al momento della costituzione. La data di costituzione coincide : a) per le imprese individuali, con la data di iscrizione alla Camera di Commercio,Industria, Artigianato e Agricoltura; b) per le società di persone, con la data di costituzione risultante dall’atto costitutivo; c) per le società di capitali, con la data di iscrizione nel registro delle imprese risultante dal certificato di iscrizione alla Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura. Ai fini dell’ammissibilità, verrà verificato, oltre ai requisiti di ammissibilità normalmente previsti ed elencati nel c.d. “bando standard” approvato con DGR 755 del 9/9/2014, il possesso della redditività economica tale da permettere la restituzione del prestito (cash-flow). Non verrà verificato merito di credito, né il possesso di altri parametri finanziari. Sono ammissibili le iniziative nei settori che rientrano nelle sezioni della Classificazione delle attività economiche ATECO ISTAT 2007 così come definite dalla Raccomandazione della Commissione n. 361/2003, nella forma di: ditte individuali; società di persone; società cooperative; società di capitale rientranti nelle tipologie di seguito elencate. 10.12.2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 49 Al bando destinato alle imprese dei settori INDUSTRIA, ARTIGIANATO E COOPERAZIONE saranno ammessi i seguenti codici ISTAT ATECO 2007: B - ESTRAZIONE DI MINERALI DA CAVE E MINIERE; C - ATTIVITÀ MANIFATTURIERE; D - FORNITURA DI ENERGIA ELETTRICA, GAS, VAPORE E ARIA CONDIZIONATA; E – FORNITURA DI ACQUA; RETI FOGNARIE, ATTIVITÀ DI GESTIONE DEI RIFIUTI E RISANAMENTO; F – COSTRUZIONI; G- COMMERCIO ALL’INGROSSO E AL DETTAGLIO; RIPARAZIONE DI AUTOVEICOLI E MOTOCICLI esclusivamente per i seguenti codici: 45.2 ; 45.40.3, 45.40.30; H – TRASPORTO E MAGAZZINAGGIO ad esclusione dei seguenti codici: 49.39.01; 52.22.0; 52.22.09 J – SERVIZI DI INFORMAZIONE E COMUNICAZIONE; esclusivamente per i seguenti codici: 61; 62, 63.1, 63.12, 63.99, 63.99., 63.99.00 M – ATTIVITÀ PROFESSIONALI, SCIENTIFICHE E TECNICHE ad esclusione dei seguenti codici: 71.11 71.11.00, 73.11, 73.11.0, 73.11.01, 73.11.02, 74.2, 74.3. N – NOLEGGIO, AGENZIE DI VIAGGIO, SERVIZI DI SUPPORTO ALLE IMPRESE; ad esclusione di 77.21.02, 77.22, 79, 82.3 Q – SANITÀ E ASSISTENZA SOCIALE; S – Altre attività di servizi, esclusivamente per i codici 95 e 96. _____________________ Al bando PER I SETTORI TURISMO E COMMERCIO E CULTURA saranno ammessi i seguenti codici ISTAT ATECO 2007: G – COMMERCIO ALL’INGROSSO E AL DETTAGLIO; RIPARAZIONE DI AUTOVEICOLI E MOTOCICLI, con esclusione dei seguenti codici: 45.2 , 45.40.3, 45.40.30, 46.1; H – TRASPORTO E MAGAZZINAGGIO, esclusivamente per i seguenti codici: 49.39.01, 52.22.0, 52.22.09. I – ATTIVITÀ DEI SERVIZI DI ALLOGGIO E DI RISTORAZIONE; J – SERVIZI DI INFORMAZIONE E COMUNICAZIONE; ad esclusione dei codici 61; 62, 63.1, 63.12, 63.99, 63.99., 63.99.00. M – ATTIVITÀ PROFESSIONALI, SCIENTIFICHE E TECNICHE esclusivamente per i codici: 71.11, 73.11.0, 74.2, 74.3 N – NOLEGGIO, AGENZIE DI VIAGGIO, SERVIZI DI SUPPORTO ALLE IMPRESE; esclusivamente per i codici: 77.21.02; 77.22, 79, 82.3 P – ISTRUZIONE, esclusivamente per i codici 85.52; R - ATTIVITÀ ARTISTICHE, SPORTIVE, DI INTRATTENIMENTO E DIVERTIMENTO S – ALTRE ATTIVITA’ DI SERVIZI:esclusivamente per i seguenti codici: 96.04.2 e 96.04.20. Gli uffici regionali competenti provvederanno all’emanazione di due bandi distinti destinati rispettivamente alle imprese dei settori manifatturieri e servizi e alle imprese dei settori commercio, turismo e cultura. I bandi specificheranno i codici ATECO esclusi, nel rispetto di quanto disposto dalla Giunta Regionale con propria deliberazione n. 643 del 28/07/2014. 99 100 10.12.2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 49 Spese ammissibili Tipologia ed entità dell’aiuto Istruttoria e definizione della graduatoria Per investimenti: − macchinari, attrezzature e arredi (anche usati); − acquisto di brevetti e software; − opere murarie ed assimilate comprese quelle per l’adeguamento funzionale dell’immobile per la ristrutturazione dei locali, nel limite del 50% del totale delle spese ammesse; − investimenti atti a consentire che l’impresa operi nel rispetto di tutte le norme di sicurezza dei luoghi di lavoro, dell’ambiente e del consumatore e, tra questi, investimenti specifici volti alla riduzione dell’impatto ambientale, allo smaltimento o riciclaggio dei rifiuti e alla riduzione dei consumi energetici o idrici. Per liquidità: − spese di costituzione; − acquisizione di consulenze e servizi connessi all’avvio e/o allo sviluppo dell’attività d’impresa; − spese generali (es. utenze, affitto, stipendi); − scorte; − materie prime; Il bando specifica le spese escluse ed eventuali ulteriori diverse percentuali di ammissibilità delle spese sopra elencate. Finanziamento agevolato a tasso zero, non supportato da garanzie personali e patrimoniali, concesso ai sensi del Regolamento de minimis. L’importo del finanziamento va da un minimo di 5.000,00 ad un massimo di 15.000. La durata del finanziamento va da 36 a 120 mesi, con un preammortamento di 12 mesi. Sono ammesse le spese sostenute a partire dalla data del 01 ottobre 2014. A conclusione dell’istruttoria di ammissibilità, è redatta la graduatoria dei soggetti ammessi all’agevolazione in base all’ordine cronologico di arrivo delle domande. Seguono i seguenti criteri di priorità: - minore età anagrafica dei richiedenti; - giovani provenienti dai percorsi di orientamento e formazione previsti dal programma youth guarantee (garanzia giovani), in assenza di una analoga misura regionale o nazionale a loro destinata; Il bando disciplinerà i tempi e le modalità di presentazione delle domande di finanziamento. A conclusione dell’attività istruttoria, finalizzata alla verifica della sussistenza dei requisiti richiesti, i soggetti ammessi all’agevolazione riceveranno notifica entro 30 gg. dalla pubblicazione del provvedimento di ammissione. Modalità di richiesta, erogazione e restituzione Entro il termine di 30 giorni dalla notifica del provvedimento di ammissione dovrà essere sottoscritto il contratto di finanziamento. L’erogazione dell’intero finanziamento, subordinata alla suddetta sottoscrizione del contratto, avverrà a seguito della presentazione della rendicontazione di almeno il 50% delle spese ammesse La rendicontazione delle spese relative a tutto il progetto/investimento deve, comunque, avvenire entro 10 mesi firma del contratto. L’importo concesso è versato sul conto corrente del beneficiario il primo giorno del mese successivo alla data di approvazione della rendicontazione. Tale data è il termine iniziale per l’avvio del piano di pre-ammortamento. Il rimborso avviene in rate semestrali posticipate costanti. 10.12.2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 49 CONSIGLIO REGIONALE UFFICIO DI PRESIDENZA - Deliberazioni DELIBERAZIONE 6 novembre 2014, n. 88 101 rispettosa dei principi sanciti dalla Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea; 2. ogni anno la Festa, incentrata su un tema specifico, viene celebrata con iniziative e manifestazioni che si svolgono su tutto il territorio regionale, coinvolgendo soggetti pubblici e privati; Festa della Toscana anno 2014. L’UFFICIO DI PRESIDENZA Viste le norme che definiscono le competenze dell’Ufficio di presidenza ed in particolare: - l’articolo 15 dello Statuto; - la legge regionale 5 febbraio 2008, n. 4 (Autonomia dell’Assemblea legislativa regionale); - l’articolo 11 del regolamento 27 gennaio 2010, n. 12 (Regolamento interno dell’Assemblea legislativa regionale); - l’articolo 2 del regolamento interno 24 aprile 2013, n. 20, (Regolamento interno di amministrazione e contabilità RIAC); Richiamata la legge regionale 21 giugno 2001, n. 26 con la quale è stata istituita la “Festa della Toscana” ed, in particolare, l’articolo 2 “Programmi e modalità organizzative” nel quale si prevede che l’Ufficio di presidenza del Consiglio regionale determina con propria deliberazione i programmi e ne stabilisce le modalità organizzative; Richiamata la legge regionale 4 febbraio 2009, n. 4 (Spese di rappresentanza del Consiglio regionale) ed in particolare l’articolo 1, comma 3 bis, nel quale si prevede che non costituiscono spese di rappresentanza le spese inerenti la realizzazione di eventi, iniziative e progetti di carattere istituzionale deliberati dall’Ufficio di presidenza, direttamente o in compartecipazione con altri soggetti, volti all’attuazione dei principi e delle finalità dell’ordinamento regionale di cui agli articoli 3 e 4 dello Statuto, delle disposizioni della legge regionale 21 giugno 2001, n. 26 (Istituzione della Festa della Toscana) e delle relazioni istituzionali di cui all’articolo 5 della legge regionale 5 febbraio 2008, n. 4 (Autonomia dell’assemblea legislativa regionale); Premesso che: 1. con legge regionale 21 giugno 2001, n. 26 è stata istituita la “Festa della Toscana” quale solenne occasione per meditare sulle radici di pace e di giustizia del popolo toscano, per coltivare la memoria della sua storia, per attingere alla tradizione di diritti e di civiltà, che nella Regione Toscana hanno trovato forte radicamento e convinta affermazione, per consegnare alle future generazioni il patrimonio di valori civili e spirituali, che rappresentano la sua originale identità, rigorosamente inserita nel quadro dell’unità della Repubblica Italiana, Considerato che la Festa della Toscana è un’iniziativa istituzionale promossa dal Consiglio regionale della Toscana, rivolta all’attuazione dei principi e delle finalità dell’ordinamento regionale di cui agli articoli 3 e 4 dello Statuto e delle disposizioni della legge regionale 21 giugno 2001, n. 26; Vista la deliberazione dell’Ufficio di presidenza 17 giugno 2014, n. 56 nella quale è stato deciso di: 1. dedicare l’edizione 2014 della Festa della Toscana al tema “Toscana. Guardare oltre. I nostri confini, le nostre abitudini, le nostre convinzioni. Per una toscana terra del mondo”; 2. svolgere, come di consueto, molteplici manifestazioni articolate su tutto il territorio regionale (convegni, mostre, concerti, spettacoli, pubblicazioni) organizzate sia direttamente dal Consiglio regionale, sia da soggetti diversi, quali enti, associazioni, enti locali, scuole; 3. approvare il documento “Linee di indirizzo della Festa della Toscana, edizione 2014”, concernente anche i criteri per la gestione delle iniziative realizzate da enti locali e da altri soggetti pubblici e privati; 4. fissare in euro 350.000,00 la spesa massima per la realizzazione delle iniziative in programma; 5. pubblicare un avviso pubblico per la concessione di compartecipazioni finanziarie ad enti locali, enti pubblici non economici, onlus ed altri soggetti senza scopo di lucro che intendano promuovere nell’ambito della Festa della Toscana eventi da inserire nel programma. Vista la decisione dell’Ufficio di presidenza 25 giugno 2014, n. 2 con la quale sono state approvate le linee guida per l’utilizzo del marchio della Festa della Toscana 2014; Vista la deliberazione dell’Ufficio di presidenza 10 luglio 2014, n. 62 con la quale è stato approvato lo schema dell’avviso pubblico per la presentazione di domande di compartecipazione per la realizzazione di iniziative e progetti nell’ambito della Festa della Toscana 2014; Visto il decreto dirigenziale del 18 luglio 2014 n. 334 “Festa della Toscana edizione 2014. Indizione avviso pubblico e prenotazione impegno di spesa”; Considerato che l’Ufficio di presidenza, nella seduta odierna, ha provveduto: 1. ad esaminare le proposte presentate sulla base delle schede istruttorie predisposte dal medesimo Settore 102 10.12.2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 49 Rappresentanza e relazioni istituzionali. Assistenza generale alla CPO; 2. a determinare le compartecipazioni finanziarie a favore di enti locali, enti pubblici non economici, onlus ed altri soggetti senza scopo di lucro; Ritenuto di approvare: 1. l’elenco degli eventi promossi direttamente dal Consiglio regionale, che fa parte integrante e sostanziale del presente atto (allegato A) prevedendo una spesa massima di euro 69.860,00; 2. l’elenco delle compartecipazioni finanziarie del Consiglio regionale agli eventi proposti da enti locali, enti pubblici non economici, onlus ed altri soggetti senza scopo di lucro, che fa parte integrante e sostanziale del presente atto (allegato B) per una spesa massima di euro 272.680,00; A voti unanimi della Festa della Toscana 2014 sulla base degli elenchi approvati nella seduta odierna; 4. di autorizzare i destinatari delle compartecipazioni finanziarie di cui al punto 2) all’utilizzazione del marchio della Festa della Toscana secondo le modalità indicate nel disciplinare sull’uso del marchio approvato con decisione Ufficio di presidenza 25 giugno 2014, n. 2; 5. di rinviare ad atto successivo l’approvazione di eventuali ulteriori iniziative da compartecipare nell’ambito della Festa della Toscana 2014 con le risorse eventualmente ancora disponibili; 6. di dare atto che la Festa della Toscana è un’iniziativa istituzionale promossa dal Consiglio regionale della Toscana, rivolta all’attuazione dei principi e delle finalità dell’ordinamento regionale di cui agli articoli 3 e 4 dello Statuto e delle disposizioni della legge regionale 21 giugno 2001, n. 26; DELIBERA 1. di confermare la spesa complessiva di massima di 350.000,00 euro prevista nella citata deliberazione dell’Ufficio di presidenza 56/2014; 2. di approvare: a. l’elenco degli eventi promossi direttamente dal Consiglio regionale, che fa parte integrante e sostanziale del presente atto (allegato A) prevedendo una spesa massima di euro 69.860,00; b. l’elenco delle compartecipazioni finanziarie del Consiglio regionale agli eventi proposti da enti locali, enti pubblici non economici, onlus ed altri soggetti senza scopo di lucro, che fa parte integrante e sostanziale del presente atto (allegato B), per una spesa massima di euro 272.680,00; 3. di dare mandato al dirigente del Settore Rappresentanza e relazioni istituzionali. Assistenza generale alla CPO di definire il programma degli eventi culturali 7. di stabilire che i dirigenti competenti per materia sono tenuti all’attuazione della presente deliberazione procedendo alla predisposizione dei necessari atti amministrativi e all’attuazione degli adempimenti organizzativi per la realizzazione della Festa della Toscana 2014. Il presente atto è pubblicato integralmente sul Bollettino Ufficiale della Regione Toscana ai sensi dell’articolo 5, comma 1, della l.r. 23/2007 e nella banca dati degli atti del Consiglio regionale ai sensi dell’articolo 18, comma 1, della medesima l.r. 23/2007. Il Presidente Giuliano Fedeli Il Segretario Alberto Chellini SEGUONO ALLEGATI Convegno "Gli enti locali per un mondo libero dalle armi nucleari" 1 di 3 - Deliberazione Ufficio di presidenza 6 novembre 2014, n. 88 - Allegato A 3 Consiglio regionale (data da definire) Matinée per le scuole Teatro Cantiere Florida, Firenze 25/02/205, ore 10:00 Consiglio regionale, 10/10/2014 Partenariato Pubblico Privato e Project Financing, con riferimento al contratto di sponsorizzazione dei beni culturali Progetto articolato consistente in una performance teatrale e readings “Orizzonte degli eventi – limiti da affrontare, superare e risolvere” 2 a cura di Versiliadanza, in collaborazione con il Liceo Artistico Statale di Porta Romana e Sesto Fiorentino 1 data/luogo evento Festa della Toscana 2014 - Eventi promossi direttamente dal Consiglio regionale ALLEGATO A 10.12.2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 49 103 Convegno sul tema "La regione toscana per le riviste di cultura" + allestimento esposizione principali riviste di cultura italiane a cura di CRIC - Coordinamento Riviste di Cultura italiane Convegno internazionale "Delitti e pena: 250 anni dopo Beccaria. Il fallimento del carcere" a cura del Garante dei diritti dei detenuti 2 di 3 - Deliberazione Ufficio di presidenza 6 novembre 2014, n. 88 - Allegato A 9 8 7 Presentazione del libro "Tracce nascoste - I racconti della non violenza di Andrea Galasso a cura dell'Associazione Culturale Concentus Mostra della Polizia di Stato dal titolo "La polizia di Stato: un viaggio tra passato e futuro" La mostra sarà suddivisa in tre sezioni: Atti eroici Storia della Polizia di Stato In nome della Legge - Tracce satiriche della Polizia italiana tra Otto e 6 Novecento Sono previste giornate sul tema della sicurezza stradale dedicate agli studenti all'interno delle quali verranno effettuate dimostrazioni dei cani anti-droga e simulazioni dello stato di ebbrezza attraverso l'ausilio di particolari occhiali. Auditorium di Santa Apollonia 21 e 22 novembre 2014 Consiglio regionale della Toscana, 11 dicembre 2014 Palazzo Panciatichi, 25 Novembre 2014 Palazzo Panciatichi e Palazzo Covoni dal 12 al 26 gennaio 2015 Villa Bardini, Costa San Giorgio 2, Firenze dal 22 febbraio al 22 marzo 2015 Realizzazione della Mostra fotografica dell’autore George Tatge dal titolo di “Italia Metafisica" a cura della Fondazione Parchi Monumentali Bardini e Peyron 5 Presentazione in occasione della giornata conclusiva del Premio Franca Pieroni Bortolotti 2014, Palazzo Bastogi, Sala delle Feste 13 dicembre 2014 Ricerca storica e storiografica in occasione del ventennale del Premio Franca Pieroni Bortolotti, pubblicazione in formato e-book e 4 distribuzione di un numero limitato di copie a cura della Società Italiana delle Storiche 104 10.12.2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 49 Seduta Solenne del Consiglio regionale 15 3 di 3 - Deliberazione Ufficio di presidenza 6 novembre 2014, n. 88 - Allegato A Importo di spesa Presentazione del volume "La Toscana dei cittadini. La partecipazione 16 della società civile allo Statuto regionale del 2005 e l'evoluzione del regionalismo di oggi" a cura di Piero Pizzi Palazzo Aperto 14 12 € Sala Gonfalone 18 dicembre 2014 Aula Consiliare 30 novembre 2014 69.860,00 Palazzi Bastogi, Covoni e Panciatichi 30 novembre 2014 date da definire Firenze, 30 novembre - 4 dicembre Cenacolo di Santa Croce in Firenze gennaio 2015 (data da definire) Concerto musiche della corte del Granduca Ferdinando III a cura del Centro Associazioni culturali fiorentine 11 Safari d'arte - caccia al tesoro: Dante ieri, oggi e domani" a cura della Societa Dante Aligiheri Programma radiofonico plurisettimanale: "Incontri musicali in terra di 13 Toscana" a cura di Rete Toscana Classica Scuola di guerra aerea di Firenze dal 10 al 13 dicembre 2014 Ciclo di iniziative "Aeronautica Militare in Toscana: dalla leadership al Potere aereo" a cura della Scuola di Guerra aerea 10 10.12.2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 49 105 Volume dal titolo: "La famiglia come punto di forza nella riabilitazione della € disabilità" Convegno "Archivi dei sentimenti e culture femministe dagli anni '70 ad € oggi" Pubblicazione dal titolo "Dall'Eden alla terza guerra mondiale. Un inedito di € Amintore Fanfani" titolo iniziativa Contempoartensemble Fabbrica d'opera associazione di promozione sociale La Conchiglia Onlus: amici della Chirurgia Pediatrica € 1 di 21 - Deliberazione Ufficio di presidenza 6 novembre 2014, n. 88 - Allegato B Arezzo e provincia, oltre i confini Concerto "Histoire du Soldat", musica di Igor Stravinskij, libretto di C.F. Ramuz € € Grande concerto di Natale con la compagnia de "Il festival di Puccini e la € sua Lucca" Intervento psico-educazionale "Alimentazione e attività motoria. Il Ben-essere come Stile di vita". Pubblicazione volume dal titolo Opificio toscano di "Vilfredo Pareto minatore e agricoltore € economia, politica e storia nella Toscana del secondo Ottocento". Centro di Studi Storici Economici e Sociali "Amintore Fanfani" Il Giardino dei Ciliegi Istituto storico aretino della Resistenza e dell'Età contemporanea 8 7 6 5 4 3 2 Associazione Toscana Idrocefalo e Spina Bifida (A.T.I.S.B.) onlus 1 Proponente - 1.500,00 2.500,00 1.000,00 1.000,00 2.000,00 2.000,00 2.000,00 compartecipazione concessa Sala delle Feste Sala servizi tipografici fino a euro 1.500,00 utilizzo gratuito Sala istituzionale/servizi tipografici Festa della Toscana edizione 2014: eventi promossi da enti e associazioni senza scopo di lucro ALLEGATO B 106 10.12.2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 49 Associazione ArteMia A.p.S. € 2 di 21 - Deliberazione Ufficio di presidenza 6 novembre 2014, n. 88 - Allegato B 1.000,00 4.500,00 4.000,00 € € 2.000,00 2.500,00 compartecipazione concessa € "Confrontiamoci" il patrimonio artistico della Toscana come ponte culturale per € un dialogo tra i popoli Verso un giorno nuovo. Sottotitolo: "Exactamento" ovvero adattamento creativo Ass.C.A. Associazione Cerebrolesioni Acquisite Onlus Toscana. Guardare oltre. I nostri confini, le nostre abitudini, le nostre Comune di Portoferraio convinzioni. Per una Toscana terra del mondo. . 11 Il mondo toscano e la Toscana nel Fondazione Scuole Libere mondo. 12 Il padule di Fucecchio. Dagli Etruschi Comune di Monsummano ai Lorena fino ai giorni nostri. Terme 13 10 9 titolo iniziativa Proponente Sala utilizzo gratuito Sala istituzionale/servizi tipografici 10.12.2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 49 107 Fiera del Libro Toscano Archetipo La Compagnia delle Seggiole Comune di Pisa Comune di Reggello Tutte le madri cantano Il volo di Michelangelo titolo iniziativa € € Premio scrittore toscano 2014 Conferenza spettacolo "Un popolo e il deserto" e spettacolo teatrale "Paesi al di là dal mare" William Shakespeare vs Galileo Galilei € € € Toscana Terra del mondo: Zakir, uno di noi - La Festa della Toscana 2014 € dedicata a Zakir Hossain 3 di 21 - Deliberazione Ufficio di presidenza 6 novembre 2014, n. 88 - Allegato B 19 18 17 16 15 14 A.P.S. Teatri d'Imbarco Proponente - 2.000,00 3.000,00 2.000,00 2.000,00 3.000,00 compartecipazione concessa Sala utilizzo gratuito Sala istituzionale/servizi tipografici 108 10.12.2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 49 Museo Galileo – Istituto e Museo di Storia della Scienza Comune di Montaione (in compartecipazione con Comune di Gambassi Terme) CESVOT Associazione Habanera Teatro dell'Elce Firenze Progetto "Toscana oltre i confini: culture a tavola" Paesaggi musicali toscani d'autunno titolo iniziativa € € € “SOCIETY & SOCIAL”. Mostra internazionale di campagne di pubblicità sociale per creare la cultura della solidarietà Storie di Toscana Toscana oltre i conflitti: arte, musica e teatro € € € “La sordità che unisce: inclusione delle € culture straniere in territorio toscano” “Il museo del Granduca. L’educazione come fattore di sviluppo per il superamento dei limiti personali e sociali” 4 di 21 - Deliberazione Ufficio di presidenza 6 novembre 2014, n. 88 - Allegato B 26 25 24 Ente nazionale per la protezione e l’assistenza dei sordi - onlus 23 22 21 20 Comune di Pienza ente capofila (con Comune di S. Quirico d'Orcia e Associazione culturale musicale Onk Music) Proponente - 800,00 2.000,00 500,00 3.000,00 2.000,00 3.000,00 compartecipazione concessa sala e servizi tipografici fino a 1.000,00 euro sala e servizi tipografici fino a 1.000,00 euro utilizzo gratuito Sala istituzionale/servizi tipografici 10.12.2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 49 109 titolo iniziativa Circolo Fotografico Arno Figline V.no ABIO Associazione per il Bambino in Ospedale Firenze Teatro Solare di Fiesole Città Infinite Lucca € € € Mostra "Cento immagini per cento anni di storia" € RICORDI - "Ricordare: dal latino re€ cordis, ripassare dalle parti del cuore" Guardare oltre i confini del Pronto Soccorso e degli ambulatori: l'attesa dei € bambini…." Ricerca "La Toscana elettorale (18611946) e seminario di studi per la sua presentazione Le "Città infinite" della Toscana aperte verso il mondo 5 di 21 - Deliberazione Ufficio di presidenza 6 novembre 2014, n. 88 - Allegato B 37 36 35 34 "Un po' di te" Documentario "Case del Pop - Viaggio ARCI Comitato territoriale nei luoghi simbolo della cultura civile € Firenze della Toscana" Associazione Daniele Mariano onlus (Firenze) € 1.500,00 800,00 1.500,00 1.000,00 2.000,00 3.000,00 2.000,00 3.500,00 - Unione Giuristi Cattolici Convegno dal titolo "Nuove tensioni nel Italiani - Unione locale di matrimonio civile" € Firenze Grosseto oltre la storia: viaggio tra le generazioni - € Comune di Grosseto 1.000,00 compartecipazione concessa € Centro Studi Sidney Sonnino (Montespertoli FI) 33 32 31 30 29 27 Associazione Non mimosa 35 Giallo. Storie dai sottosuoli ma girasole Confederazione Presentazione Associazione Culturale Multietnica Internazionale OutOf Musica School&Productions (Firenze) Florence 28 Proponente sala servizi tipografici fino a 1.000,00 euro Sala sala e servizi tipografici fino a 1.000,00 euro servizi tipografici fino a 1.000,00 euro utilizzo gratuito Sala istituzionale/servizi tipografici 110 10.12.2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 49 Associazione culturale no profit Toscana Media Arte Fondazione Valdarno Associazione per il Cinema e il Turismo (Cecina - LI) Fondazione Giovanni Michelucci Associazione culturale Giotto in Musica Percorsi Bio Salute € € € € Giornata di studio “Razzista chi ?” “Guardare Oltre. Il Valdarno ai tempi della globalizzazione. Esperienze”. € € La lirica come capacità di guardare oltre gli schemi, oltre i confini per un'apertura al mondo: il contributo della € Toscana Giovanni Michelucci - Ernesto Balducci: la città mondo Luigi Boccherini esportatore di cultura Guardare per andare oltre. Dal Piccolo al Grande Tradizioni toscane che hanno origini lontane Circolo ARCI Isolotto 6 di 21 - Deliberazione Ufficio di presidenza 6 novembre 2014, n. 88 - Allegato B Unione Nazionale Ufficiali Presentazione libro "Vincenzo Ricasoli in congedo d'Italia - Sez. (1814-1891) - Patriota, soldato e € Firenze agricoltore in Maremma" 45 Progetto "La nostra Toscana" laboratori musicali presso le scuole del Filarmonica Sangiulianese territorio del comune; rappresentazione € teatrale presso Teatro Rossini di Pontasserchio; escursioni guidate sui monti pisani 46 TUA Associazione Compagnia Spettacolo di teatro danza sul tema DanzArte € della violenza di genere 47 44 43 42 41 40 39 38 titolo iniziativa Proponente 1.000,00 1.000,00 200,00 1.000,00 1.000,00 1.000,00 2.000,00 700,00 1.000,00 500,00 compartecipazione concessa sala e servizi tipografici fino a 1.000,00 euro utilizzo gratuito Sala istituzionale/servizi tipografici 10.12.2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 49 111 Associazione culturale Cinemì Cinemà Teatro D'Almaviva Carmignano Associazione Culturale Hey Art Comune di Poggio a Caiano UISP sportpertutti comitato di Grosseto Centro Internazionale di Studi sul Religioso Contemporaneo (CISRECO) Arts & Crafts Grosseto € € Il cielo non ha muri: viaggio a Betlemme, manifestazione ad Arezzo (teatro Virginian) con mostra fotografica e spettacolo teatrale per l'infanzia, scaturiti dal viaggio a Betlemme Apparizioni: azioni teatrali sorprendenti "Mend of me": intrecci femminili nell'arte contemporanea toscana" Autori di oggi, capolavori di ieri. I classici internazionali del Novecento riletti da grandi scrittori. Spettacolo di danza e ginnastica dal titolo: Toscana. Guardare oltre. I nostri confini, le nostre abitudini, le nostre convinzioni. Per una Toscana terra del mondo. € € € € € Seminario di studi "Nani sulle spalle di giganti. Guardare oltre in Toscana nello € spazio e nel tempo" Influenza della rivoluzione francese e del periodo napoleonico in Toscana: mostra costumi d'epoca e conferenza sull'abolizione della pena di morte LeggendARIA TOSCANA 2014 Festival di arte sulla Toscana matriarcale: le donne nella leggenda, nella storia, nell'era contemporanea Comitato Livornese per la promozione dei valori risorgimentali 7 di 21 - Deliberazione Ufficio di presidenza 6 novembre 2014, n. 88 - Allegato B 55 54 53 52 51 50 49 48 titolo iniziativa Proponente 2.000,00 2.000,00 1.000,00 1.500,00 2.000,00 500,00 1.500,00 1.000,00 compartecipazione concessa utilizzo gratuito Sala istituzionale/servizi tipografici 112 10.12.2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 49 Sbandieratori dei borghi e sestieri fiorentini Figline V.no L'arte della bandiera: un ponte tra la Toscana e il mondo Conferenza divulgativa sull'arte della bandiera - presentazione volume "Cinquant'anni" 8 di 21 - Deliberazione Ufficio di presidenza 6 novembre 2014, n. 88 - Allegato B 2.800,00 3.000,00 1.000,00 1.200,00 500,00 1.750,00 2.000,00 € € € € € € 2.000,00 2.000,00 compartecipazione concessa € € Storie liberate - Un percorso itinerante sulle tracce della Resistenza toscana, tra musica, teatro, narrazione e € illustrazione titolo iniziativa Movimento Cristiano Oltre la crisi: nuovi bisogni e nuove Lavoratori - Presidenza risposte. Il ruolo dell'Associazionismo regionale 58 Coro e Orchestra Desiderio La grande musica in piccoli luoghi della da Settignano Toscana Rassegna musicale 59 Biblioteca Umanistica Italia-Brasile; culture in contatto dell'Università degli Studi di Firenze 60 I ragazzi raccontano: Calenzano terra di accoglienza, un'opportunità in più in Comune di Calenzano Toscana 61 A.Sto.P. Associazione Podesteria di Poggibonsi - Gli stemmi Storica Poggibonsese del Palazzo Pretorio 62 Una finestra diversa oltre i nostri Comune di Loro Ciuffenna confini 63 L'altro in casa: temi, problemi, prospettive dell'integrazione sociale in Comune di Massa Toscana 64 57 56 Allibratori A.p.s. onlus Proponente utilizzo gratuito Sala istituzionale/servizi tipografici 10.12.2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 49 113 Commercio Pistoia Associazione civica del commercio Comune di Lastra a Signa Provincia di MassaCarrara Comune di Fauglia Comune di Vecchiano Associazione Turistica Pro Loco Jacopo da Fivizzano Yes, we info La pena di morte dal 1786 al 2014: la Toscana guarda oltre Oltre il muro Guardare oltre. Incroci di sguardi Pace e giustizia, guardare oltre i nostri confini Fivizzano una città nobile nel mondo Luigi Nono 1924 - 1990. Maestro di suoni e silenzi Amici della Musica di Arezzo 9 di 21 - Deliberazione Ufficio di presidenza 6 novembre 2014, n. 88 - Allegato B 71 70 69 68 67 66 65 titolo iniziativa Proponente € € € € € € € 1.000,00 600,00 2.000,00 900,00 500,00 2.000,00 3.000,00 compartecipazione concessa utilizzo gratuito Sala istituzionale/servizi tipografici 114 10.12.2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 49 € Una Toscana di pace. I diritti umani nelle tavole di Grandi illustratori per ragazzi. Laboratorio di lettura ed arte "Stand up for life Onlus nella cooperazione internazionale: il suo impegno in Africa" 12° mercatino natalizio di Oberdrauburg Chi non è del Chianti… Toscana IUS SOLI Gocce di memoria € € € € € € Liceo Statale "Eugenio Montale" - Pontedera Storie e immagini di una Toscana che guarda oltre € Guardare oltre: il confine. Attualiltà e Istituto d'Istruzione memoria. Le Colline della Fiora nella I € Superiore F. Zuccarelli guerra mondiale: la scoperta del confine Sorano Comune di Cerreto Guidi Città di Fiesole Comune di Signa Opificio Chianti Castellina in Chianti (SI) Fondazione Arezzo Wave 10 di 21 - Deliberazione Ufficio di presidenza 6 novembre 2014, n. 88 - Allegato B 82 81 80 79 78 77 76 Festa in circolo € Pistoia in Palcoscenico - Un viaggio Impresa + evoluzione dei giudato tra monumenti, palazzi e piazze € mestieri e il QR code Pistoia Arciragazzi Comitato di Pisa La Toscana che non ti aspetti. Isola d'Elba una frontiera enogastronomica: storie di un territorio. Elba Taste Campo nell'Elba (LI) Azienda pubblica di 75 Servizi alla persona (ASP) 74 73 72 titolo iniziativa Proponente 2.500,00 2.500,00 1.400,00 - - 3.000,00 3.000,00 - 1.000,00 1.000,00 4.000,00 compartecipazione concessa servizi tipografici fino a 1500 euro servizi tipografici fino a 500,00 euro servizi tipografici fino a 1.000,00 euro sala utilizzo gratuito Sala istituzionale/servizi tipografici 10.12.2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 49 115 Polifonici Senesi Comune di Foiano della Chiana - Area Servizi alla Persona Comune di Buggiano Comune di Carrara Comune di Castel San Niccolò C.RE.A. Coop Sociale Viareggio (LU) Comune di Cantagallo Comune di Vernio titolo iniziativa € € € € € Fior di dolcezza - Suoni nel Mappamondo - Celesti note entro e oltre i nostri confini € "4 fiorini": i Lanzichenecchi in Toscana e la cultura mitteleuropea del € Rinascimento Toscana: Guardare oltre. Le nostre tradizioni. Buggiano terra del mondo Consiglio comunale solenne e Concerto lirico Oltre il Casentino e la Toscana… il nostro sguardo verso il mondo L'arte di stare insieme Paisajes Interiores/isen ngaya/Paesaggi interiori € Lottare per la libertà della Toscana, dell'Europa: gli antifascisti della Val di Bisenzio volontari della Guerra di € Spagna (1936-1939) Castelfiorentino terra di pace… oltre tutti i confini 11 di 21 - Deliberazione Ufficio di presidenza 6 novembre 2014, n. 88 - Allegato B 91 90 89 88 87 86 85 84 83 Comune di Castelfiorentino Proponente - 500,00 1.000,00 1.000,00 1.000,00 1.000,00 3.000,00 1.000,00 1.000,00 compartecipazione concessa servizi tipografici fino a 1500 euro utilizzo gratuito Sala istituzionale/servizi tipografici 116 10.12.2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 49 Comune di Montemurlo Istituto Comprensivo Statale "G. Civinini" Albinia (GR) Comune di Carmignano Comunità Ebraica di Firenze Comune di Anghiari Istituto Comprensivo Gavorrano Comune di Lucignano € € Dalla Toscana al mondo, andata e ritorno. Giochi, danze, musiche e riflessioni… senza frontiere" Livorno città aperta Concorso internazionale di Scienza e Robotica First Lego League italia World Class learning Unleashed € € € Un abbraccio con l'arte: la Toscana terra del mondo € ciclo di conferenze Guardare oltre… consiglio comunale e piccolo concerto, € manifestazione finale in ogni plesso scolastico BiograVie di un territorio. Per uno stradario con luoghi e personaggi di € Montemurlo… oltre i propri confini Consiglio comunale aperto e Spettacolo teatrale "La capacità di andare al di là dei propri confini è nel DNA della nostra regione" I diritti riaprono le porte: quando settanta anni fa, dopo le leggi razziali ricomincia la scuola ebraica 3.000,00 1.000,00 1.500,00 2.000,00 2.000,00 2.000,00 1.000,00 1.500,00 2.000,00 La mia comunità: una finestra aperta sul mondo € compartecipazione concessa 1.000,00 Qui Gela - andata e ritorno titolo iniziativa € 12 di 21 - Deliberazione Ufficio di presidenza 6 novembre 2014, n. 88 - Allegato B 101 Istituto Comprensivo "G. Mazzini" Porto Santo Stefano (GR) Istituto Tecnico Tecnologico Statale "Silvano Fedi-Enrico Fermi" - Pistoia 99 SVS Pubblica Assistenza Livorno 100 98 97 96 95 94 93 92 Proponente utilizzo gratuito Sala istituzionale/servizi tipografici 10.12.2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 49 117 Comune di Pietrasanta Comune di Pontedera Comune di Pontremoli Dei delitti e delle pene: oltre i nostri confini, le nostre abitudini. Le nostre convinzioni. La genialità senza confini. Quando l'eccellenza toscana varca i confini Beyond us: guardare oltre i confini temporali e spaziali Dire. Fare. Guardare: la Toscana oltre la Toscana titolo iniziativa Associazione Cinema dei Ragazzi (Pisa) Electra - APS onlus (Arezzo) Associazione Pratika (Arezzo) Fondazione Terre Medicee Seravezza (LU) La Toscana a scuola: la scuola che voglio Dai Medici alla Toscana di oggi Passaggi di tempo: generazioni a confronto, in una comunità che mantiene la propria identità ma si apre al mondo, per guardare oltre… Toscana all inclusive: la cultura locale come strumento di inclusione sociale 13 di 21 - Deliberazione Ufficio di presidenza 6 novembre 2014, n. 88 - Allegato B 112 111 110 109 106 Comune di Castelfranco Guardare oltre Piandiscò Zefiro Cooperativa Sociale Si intrecciano i fili e i pensieri / vanno onlus gambe e si incrociano i piedi (Lucca) 107 memoria e conoscenza del territorio: racconti, filastrocche, leggende, Comune di Rufina mitologie popolari 108 105 104 103 102 Comune di Santa Maria a Monte (PI) Proponente - € € € € 1.500,00 1.000,00 3.000,00 800,00 3.000,00 € € 2.000,00 1.000,00 1.500,00 1.000,00 3.000,00 € € € € € compartecipazione concessa servizi tipografici fino a 2000,00 euro utilizzo gratuito Sala istituzionale/servizi tipografici 118 10.12.2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 49 Scuola Normale Superiore di Pisa Noidellescarpediverse Arezzo ARNO Associazione Ricerca Neurologica Viareggio Comune di San Casciano in Val di Pesa Server onlus Pistoia Associazione Culturale Straligut Aps Monteroni D'Arbia (SI) Associazione Culture Attive San Gimignano (SI) Comune di Certaldo Circolo ARCI "La staffetta" Vecchiano € € € € € Archivi orali di Toscana: documenti salvati e da salvare. Uno sguardo interdisciplinare Guardare oltre i confini e le abitudini del nostro cervello La beffa toscana - sos cabaret € € € “Una Toscana di cittadini consapevoli” Concerto del Conservatorio Cherubini € Orsigna, Toscana: l'ombelico del mondo Memoria oltre Toscana I confini di Suvignano. Per una Toscana terra di legalità € Toscana. Guardare oltre. I nostri confini, le nostre abitudini, le nostre convinzioni. Per una Toscana terra del mondo Torna a casa, popolo! Metti una sera… alla Smilea Comune di Montale 14 di 21 - Deliberazione Ufficio di presidenza 6 novembre 2014, n. 88 - Allegato B 123 Comune di Castel del Progetto "Di che stoffa siamo fatti?" € Piano Società Filarmonica Santa Concerto su una terra di "confine": € Cecilia Lunigiana, per una terra senza "confini" 124 Casola in Lunigiana (MS) 122 121 120 119 118 117 116 115 114 113 titolo iniziativa Proponente 500,00 1.000,00 1.000,00 1.000,00 1.000,00 1.000,00 1.500,00 1.000,00 3.000,00 1.000,00 500,00 2.000,00 compartecipazione concessa utilizzo gratuito Sala istituzionale/servizi tipografici 10.12.2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 49 119 Comune di Chianni (PI) Comune di Scansano Associazione Nausika Arezzo Comune di Forte dei Marmi Fondazione Luigi Tronci Pistoia Comune di Vaglia Associazione Felix Impruneta (FI) Una mela per Eva Pontassieve (FI) L.E.D. Libertà e Diritti Arcigay Cecina mega + mega Arezzo Comune di Pistoia € Premio per la pace e la solidarietà Diversamente Artisti La Toscana letta e raccontata. Un percorso letterario di letture e scritture per raccontare la Toscana Diario di Siria III Festival della musica e degli strumenti a percussione del mondo I versi dell'orso e i giochi delle stelle laboratorio intergenerazionale di indagine antropologica sulla danza tradizionale locale Realizzazione video "Guardare oltre il tempo" Dalla Toscana: quale futuro per il nostro cibo € € € € € € € € Guardare oltre. I nostri confini, le nostre abitudini, le nostre convinzioni. € Per una Toscana terra del mondo CC_urbanART realizzazione opera di arte urbana sul € muro dell'ex caserma Cadorna Livorno Queer_Porto di Toscana, Terra dei Diritti € Paper View. Le fotografie di Giorgio Perini delle cartiere storiche e i musei della carta in Europa Associazione Puccini Opera (Lucca) 15 di 21 - Deliberazione Ufficio di presidenza 6 novembre 2014, n. 88 - Allegato B 136 135 134 133 132 131 130 129 128 127 126 125 titolo iniziativa Proponente 800,00 2.000,00 1.000,00 500,00 1.000,00 1.000,00 1.000,00 1.500,00 2.000,00 1.500,00 2.000,00 1.000,00 compartecipazione concessa sala e servizi tipografici fino a 1.000,00 euro utilizzo gratuito Sala istituzionale/servizi tipografici 120 10.12.2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 49 Comune di Buti Associazione Culturale IUBAL Arezzo Comune di Rapolano Terme Comune di Pergine Valdarno Comune di Borgo San Lorenzo Coquelicot Teatro Camaiore (LU) Fondazione Archivio Diaristico Arezzo US Acli Massa Carrara Una storia, dieci storie Ricordo…. Quindi sono La Toscana nel Mediterraneo Progetto per le scuole primarie OLEA Convegno sull'olio € € € € € Concerti "Oltre le apparenze e gli schemi compositivi" € "La Scuola va a Teatro" - Spettacoli per la scuola € Oltre i confini, guerre e migrazioni, i diari raccontano 16 di 21 - Deliberazione Ufficio di presidenza 6 novembre 2014, n. 88 - Allegato B 148 147 146 145 € € € € Toscana terra del limes e del sublime 3 concerti in angoli diversi del Comune € Opere migranti: uno sguardo oltre le arti L'abbraccio Iniziative con i bambini delle scuole elementari Incrocio di esperienze Inaugurazione della Raccolta Museale dedicata al tenore Amedeo Bassi Comune di Montespertoli Istituto Tecnico Agrario Statale "Dionisio Anzilotti" Pescia 142 Associazione "Il Gabbiano" 143 San Giuliano Terme (PI) Comune di Pratovecchio Stia 144 141 140 139 138 137 titolo iniziativa Proponente - 1.000,00 2.000,00 1.500,00 1.000,00 980,00 1.500,00 500,00 1.500,00 1.000,00 1.000,00 1.000,00 compartecipazione concessa servizi tipografici fino a 700,00 euro utilizzo gratuito Sala istituzionale/servizi tipografici 10.12.2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 49 121 ASD La Sorba Casciano di Murlo (SI) Comune di Monteriggioni ARCI Comitato di Siena Arcobaleno IGL Istituto Gestalt Lucca Associazione culturale Vespa Pendente - Pisa Istituto Comprensivo Statale "G. Monaco" Castel Focognano (AR) Provincia di Lucca OrientArti Livorno Comune di Pontassieve progetto "Guardare oltre per una Toscana Terra del mondo" mostra dei disegni dei bambini delle scuole elementari, proiezione cinematografica, pranzo multietnico e corteo storico Castel Sant'Angelo Livorno, città toscana delle nazioni Scuole a rifiuti zero titolo iniziativa "Itinerari" concorso fotografico, premiazione, conferenza stampa I valori dello sport per i cittadini del futuro: da Murlo a Bruxelles Evento dedicato all'avviamento allo sport Progetto "Orizzonti" 4 conferenze, stage, esposizione di opere e convegno finale Oltre i confini Leaning Vespa Jamboree 2015 NonsoloToscana Proiezione film, conferenza, rappresentazioni teatrali progetto "Maledetti toscani. Oltre lo stereotipo, a scuola di ironia e satira, per capire il mondo, per difendere i propri diritti" 17 di 21 - Deliberazione Ufficio di presidenza 6 novembre 2014, n. 88 - Allegato B 158 157 156 155 154 153 152 151 150 149 Rifiuti Zero Firenze Proponente € € € € € € € € € € 500,00 1.000,00 1.500,00 500,00 500,00 3.000,00 5.000,00 1.000,00 2.500,00 1.000,00 compartecipazione concessa servizi tipografici finpo a 1.000,00 euro utilizzo gratuito Sala istituzionale/servizi tipografici 122 10.12.2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 49 Associazione Aeffe Ponsacco (PI) Associazione culturale Amaltea San Casciano V.P. (FI) ISIS Vasari Figline Valdarno Fondazione I Care Fucecchio (FI) Obiettivo Comune Castiglion Fiorentino (AR) Comune di Pescia € € € 18 di 21 - Deliberazione Ufficio di presidenza 6 novembre 2014, n. 88 - Allegato B 500,00 1.000,00 1.000,00 1.000,00 500,00 500,00 € € € € € 500,00 1.000,00 1.000,00 2.000,00 1.000,00 500,00 compartecipazione concessa € Naviganti - Eugenio Bennato incontra I Matti delle Giuncaie € I miei piedi hano una memoria Spettacolo teatrale "Toscana terra dei diritti e dell'accoglienza" Il mondo della Toscana, la Toscana nel mondo € Concorso fotografico on-line Terra e libertà: guardare oltre le abitudini e i confini mentali € La Toscana vota la vita titolo iniziativa Università di Siena Dip.to Scienze della La Toscana degli Altri. La Toscana con formazione, scienze umane gli altri e della comunicazione interculturale 165 Ciclo di incontri per celebrare la Festa Istituto Paritario Marsilio della Toscana 2014 Ficino - Diocesi di Fiesole 166 Associazione Carmen La Toscana, il Valdarno e le sue Pievi – Campori incontro tra musica, abitudini e Reggello (FI) tradizioni” 167 Associazione Sportiva Dilettantistica Sport Calcio “Un gioco oltre ogni confine” Balilla 168 Officine della cultura “YULE’ – LA RUOTA DELL’ANNO” Arezzo 169 Orchestra Multietnica di Concerto dell’Orchestra Multietnica di Arezzo Arezzo – OMA 170 164 163 162 161 160 159 Proponente utilizzo gratuito Sala istituzionale/servizi tipografici 10.12.2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 49 123 Pro Loco Pisa Comune di Licciana Nardi Comune di Ponsacco Comune di Casciana Terme Lari € € Toscana in strada - Rassegna di Madonnari in 3D per la pace nel Mondo € Terre di confine. La Toscana terra del mondo Noi, guardiamo oltre 500,00 500,00 2.000,00 1.200,00 1. “Progetto robotica: l’esperienza dei ragazzi di Lari” 2. “Conferenza: la cupola del Brunelleschi – tecniche costruttive e € segreti illustrati dall’architetto Massimo Ricci” 3. “Il volontariato nel mondo” 2.500,00 € 2.000,00 1.000,00 500,00 € € 500,00 1.000,00 € € compartecipazione concessa € 19 di 21 - Deliberazione Ufficio di presidenza 6 novembre 2014, n. 88 - Allegato B 180 179 178 177 176 175 174 173 172 171 titolo iniziativa “RACCONTI CIVILI” – laboratorio di narrazione civile e festival teatrale per ARCI Arezzo la cittadinanza. Laboratorio di narrazione civile, Spettacoli di teatro-narrazione Società Filarmonica “I bambini di Svevia – Una storia di “Giuseppe Verdi” povertà ed emigrazione” “Festa della Toscana 2014 oltre i Città di Follonica confini, oltre le convinzioni per una Toscana terra di mondo” “Bambini e Diritti – una terra senza Comune di San Gimignano confini” “Sguardi oltre i limiti dell’isola: oltre il Comune di Campo mare, il muro e le mura del carcere nell'Elba granducale di Pianosa” Centro servizi donne “Storie toscane dal mondo” immigrate Proponente utilizzo gratuito Sala istituzionale/servizi tipografici 124 10.12.2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 49 Comune di Cascina ARCI Bassa Val di Cecina Fondazione Ivan Bruschi Arezzo Comune di Bibbiena € € “Giorgio la Pira, l’uomo che sapeva guardare oltre”, realizzazione video reportage ed evento di presentazione N. 2 giornate di reading “Toscana: un ponte tra popoli e culture” € Workshop "Photolux Festival" € 750,00 2.000,00 500,00 1.000,00 Coro del Teatro Garibaldi Festival musicale “Daltrocanto-seconda € Figline Valdarno edizione: Toscana Terra del Mondo: laboratori/spettacolo “Briciole e Cosmogonie” 1.000,00 € progetto “Fantasy Fortress” Fosca Associazione Culturale Firenze Photo Lux Lucca ACLI Associazioni Cristiane Lavoratori Italiani Firenze Comune di Sesto Fiorentino 2.500,00 € 20 di 21 - Deliberazione Ufficio di presidenza 6 novembre 2014, n. 88 - Allegato B 193 192 191 190 189 1.500,00 Visita teatrale: "Le 'Sensate esperienze': Scienza, genio e… follia" € 2.000,00 1.000,00 € FASHION-ABLE…CASENTINO! 500,00 Libertas sport day "Lo sport migliora la tua vita e la nostra società" € 1.000,00 1.000,00 500,00 € € compartecipazione concessa € Compositori toscani alla conquista del mondo Sconfinamenti toscani serie di incontri fra cittadini e migranti Pomeriggi musicali titolo iniziativa “Guardando Oltre” I pensieri di Bo' 187 Santa Maria a Monte (PI) FEISCT Federazione Europea Itinerari Storici, Culturali e Turistici Pisa 188 186 185 184 Centro Provinciale Sportivo Libertas Siena Circolo Carrarese Amici della Lirica "A. Mercuriali" 183 182 181 Proponente utilizzo gratuito Sala istituzionale/servizi tipografici 10.12.2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 49 125 21 di 21 - Deliberazione Ufficio di presidenza 6 novembre 2014, n. 88 - Allegato B Totale Moda: un cultura per il futuro Università di Firenze, Via Gino Capponi Progetto “Oltre la città/Toscana terra oltre i confini” e convegno sul tema delle periferie Associazione culturale Semi Cattivi Università degli Studi di Firenze - Corso di Laurea Cultura e Progettazione 195 della Moda 194 titolo iniziativa Proponente € € € 272.680,00 - 500,00 compartecipazione concessa servizi tipografici fino a 1.000 euro utilizzo gratuito Sala istituzionale/servizi tipografici 126 10.12.2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 49 10.12.2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 49 DELIBERAZIONE 24 novembre 2014, n. 90 Legge regionale 4 febbraio 2009, n. 4 (Spese di rappresentanza del Consiglio regionale) e legge regionale 23 febbraio 2010, n. 15 (Norme sulle sponsorizzazioni e sul marchio del Consiglio regionale). L’UFFICIO DI PRESIDENZA Viste le norme che definiscono le competenze dell’Ufficio di presidenza ed in particolare: - l’articolo 15 dello Statuto; - la legge regionale 5 febbraio 2008, n. 4 (Autonomia dell’Assemblea legislativa regionale); - l’articolo 11 del regolamento 27 gennaio 2010, n. 12 (Regolamento interno dell’Assemblea legislativa regionale); - l’articolo 2 del Regolamento interno 24 aprile 2013, n. 20 (Regolamento interno di amministrazione e contabilità RIAC); Vista la legge regionale 4 febbraio 2009, n. 4 (Spese di rappresentanza del Consiglio regionale) ed in particolare: - l’articolo 1, comma 1, lettera b) “spese per l’acquisto di oggetti simbolici di rappresentanza, quali targhe, coppe medaglie realizzazioni artistiche, pubblicazioni e le spese per manifestazioni di saluti, auguri ed altre forme di partecipazione a cerimonie, ricorrenze, festività, commemorazioni ed altri analoghi eventi”; - l’articolo 1, comma 1, lettera c) “spese per contribuire ad iniziative promosse da soggetti esterni, ritenute particolarmente rilevanti e corrispondenti alle finalità istituzionali del Consiglio per le loro caratteristiche di promozione sociale, economica, culturale e sportiva, attraverso la messa a disposizione gratuita di strutture, servizi o mezzi di pertinenza del Consiglio oppure attraverso contributi finanziari”; Vista la decisione dell’Ufficio di presidenza 25 giugno 2014, n. 2 (Festa della Toscana 2014: linee guida per l’utilizzo del marchio), ed in particolare il terzo punto dell’allegato A; Visto il Testo unico delle disposizioni organizzative e procedimentali del Consiglio regionale di competenza dell’Ufficio di presidenza approvato con deliberazione Ufficio di presidenza 19 luglio 2012, n. 48 e successive modificazioni; Vista la richiesta pervenuta da parte dell’Associazione “Il Filo - Idee e notizie dal Mugello” di sostegno economico per la pubblicazione del volume “Il Mugello e la Sieve. Storia antica e moderna di un paesaggio che scompare” di Giuliano Rodolfi. La pubblicazione raccoglie gli studi sul territorio mugellano realizzati nel 127 corso di alcuni decenni dal geologo Giuliano Rodolfi, docente universitario; Vista la richiesta pervenuta da parte di “Emergens, Associazione di volontariato di promozione civile” di sostegno economico, servizi tipografici per la stampa di n. 100 inviti (10x21) n. 30 locandine (A3) n. 150 depliants piegati 3 parti (A4 fronte) e n. 150 copie pubblicazione con spillatura centrale max n. 80 pagine, e uso gratuito di una sala istituzionale per il giorno 15 dicembre 2014 per la realizzazione del convegno “Pronti al Coordinamento - Start up di un C.O.C.”. Il convegno è la fase conclusiva di un progetto svolto dall’Associazione nell’ambito del potenziamento del volontariato di protezione civile promosso dal Dipartimento nazionale; Vista la richiesta pervenuta da parte di “Fondazione F. Turati” di uso gratuito di una Sala istituzionale per la realizzazione del convegno “Gli anziani e l’abitazione - Tra domanda crescente e risposta insufficiente” per il giorno 4 dicembre 2014; Valutato che le sopraindicate iniziative sono ritenute meritevoli di sostegno in quanto corrispondenti alle finalità istituzionali del Consiglio regionale per le loro caratteristiche di promozione culturale, storico e sociale; Viste le richieste di autorizzazione all’utilizzo del marchio della Festa della Toscana 2014 e il relativo inserimento delle iniziative nel programma istituzionale della Festa avanzate da: - Comune di Seravezza, per l’organizzazione dell’incontro La cooperazione sanitaria della Regione Toscana a favore dei bambini palestinesi. L’esperienza di PCRF Italia in Toscana, in data 30 novembre 2014. L’incontro è organizzato in collaborazione con l’Associazione PCRF Italia, assoluta protagonista dell’evento che illustrerà l’attività svolta in territorio palestinese dall’Associazione in favore dell’infanzia; -Associazione “Teatro del Borgo”, per l’organizzazione dell’iniziativa “La veglia nel borgo - Firenze Folk Studio”, in data 30 novembre. Si tratta della serata di apertura del Firenze Folk Studio, uno spettacolo di musiche popolari con artisti provenienti da tutta la Toscana; - Comune di Livorno, per l’organizzazione della “XIII Giornata Internazionale delle Città per la Vita”, in data 30 novembre. L’iniziativa è promossa dalla Comunità di Sant’Egidio congiuntamente dalla Commissione Europea ed ha l’obiettivo di allargare la rete delle città, in Europa e nel mondo, che aderiranno alla proposta delle Nazioni Unite per una nuova moratoria universale delle esecuzioni capitali; - Comune di San Miniato, per l’organizzazione della Seduta Solenne aperta del Consiglio comunale con studenti, in data 1 dicembre 2014; - Associazione Toscani in Friuli, per l’organizzazione 128 10.12.2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 49 del concerto musicale “Giacomo Puccini nel 90° anniversario dalla morte”, in data 30 novembre 2014. L’Associazione Toscani in Friuli è nata con lo scopo di valorizzare l’integrazione nella società friulana della componente rappresentata dai Toscani immigrati in Friuli e dei loro discendenti; Valutato che le sopraindicate iniziative sono meritevoli di essere inserite nel programma della Festa della Toscana 2014 e che i soggetti promotori possono essere autorizzati all’uso del Logo della Festa della Toscana 2014; Vista la mostra di “Due toscani nel West - Fabio Civitelli, Giovanni Ticci e … Tex Willer” che si è svolta dal giorno 17 ottobre 2014 presso il Consiglio regionale; Visto il notevole interesse riscontrato dalla mostra e ritenuto di procedere all’acquisto di alcuni cataloghi da utilizzare come beni di rappresentanza; Vista l’offerta presentata dalla Ditta “Little Nemo” per l’acquisto dei cataloghi: - Il Mio Tex - Fabio Civitelli, al prezzo speciale di € 27.30 ciascuno, per l’acquisto di 10 copie; - L’Avventura e i ricordi - Giovanni Ticci, al prezzo speciale di € 34.30 cad, per l’acquisto di 10 copie; Valutata l’opportunità di acquistare n. 10 cataloghi “Il Mio Tex” e n. 10 cataloghi “L’avventura e i ricordi”, da utilizzare come beni di rappresentanza; Ritenuto di concedere, ai sensi dell’articolo 1, comma 1, lettera c) della legge regionale 4 febbraio 2009, n. 4 (Spese di rappresentanza del Consiglio regionale): - all’Associazione “Il Filo - Idee e notizie dal Mugello” un contributo di € 1.500,00 per la pubblicazione del volume “Il Mugello e la Sieve. Storia antica e moderna di un paesaggio che scompare” di Giuliano Rodolfi; - a “Emergens, Associazione di volontariato di promozione civile” un contributo di € 300,00, servizi tipografici per un costo stimato a carico del Consiglio regionale di € 721,00 e l’utilizzo di una Sala istituzionale del Consiglio regionale per la realizzazione del convegno “Pronti al Coordinamento - Start up di un C.O.C.”; - a “Fondazione F. Turati” di uso gratuito di una Sala istituzionale per la realizzazione del convegno “Gli anziani e l’abitazione - Tra domanda crescente e risposta insufficiente”, per il giorno 4 dicembre 2014; Ritenuto di concedere l’utilizzo del logo della Festa della Toscana ai seguenti soggetti, prevedendo altresì l’inserimento delle iniziative nel programma istituzionale della Festa della Toscana 2014: - Comune di Seravezza, per l’organizzazione dell’incontro La cooperazione sanitaria della Regione Toscana a favore dei bambini palestinesi. L’esperienza di PCRF Italia in Toscana, in data 30 novembre 2014; - Associazione “Teatro del Borgo”, per l’organizzazione dell’iniziativa “La veglia nel borgo - Firenze Folk Studio”, in data 30 novembre; - Comune di Livorno, per l’organizzazione della “XIII Giornata Internazionale delle Città per la Vita”, in data 30 novembre; - Comune di San Miniato, per l’organizzazione della Seduta Solenne aperta del Consiglio comunale con studenti, in data 1 dicembre 2014; - Associazione Toscani in Friuli, per l’organizzazione del concerto musicale “Giacomo Puccini nel 90° anniversario dalla morte”, in data 30 novembre 2014; Ritenuto di acquistare, ai sensi dell’articolo 1, comma 1, della legge regionale 4 febbraio 2009, n. 4 (Spese di rappresentanza del Consiglio regionale), n. 10 copie del catalogo “Il Mio Tex - Fabio Civitelli”, al prezzo speciale di € 27.30 ciascuno per un totale di € 273,00 e n. 10 copie del catalogo “L’Avventura e i ricordi - Giovanni Ticci”, al prezzo speciale di € 34.30 cad, per un totale di € 343,00; Ritenuto, infine, con il presente atto di incaricare i dirigenti dei competenti settori di dare attuazione alla presente deliberazione procedendo all’assunzione dei necessari adempimenti amministrativi; A voti unanimi DELIBERA 1. di concedere, ai sensi dell’articolo 1, comma 1, lettera c) della legge regionale 4 febbraio 2009, n. 4 (Spese di rappresentanza del Consiglio regionale): - all’Associazione “Il Filo - Idee e notizie dal Mugello” un contributo di € 1.500,00 per la pubblicazione del volume “Il Mugello e la Sieve. Storia antica e moderna di un paesaggio che scompare” di Giuliano Rodolfi; - a “Emergens, Associazione di volontariato di promozione civile”: - un contributo di € 300,00, - servizi tipografici per la stampa di n. 100 inviti (10x21) n. 30 locandine (A3) n. 150 depliants piegati 3 parti (A4 fronte) e n. 150 copie pubblicazione con spillatura centrale max n. 80 pagine, per un costo complessivo stimato a carico del Consiglio regionale di € 721,00, - l’utilizzo di una Sala istituzionale del Consiglio regionale per la realizzazione del convegno “Pronti al Coordinamento - Start up di un C.O.C.”; - a “Fondazione F. Turati” l’ uso gratuito di una Sala istituzionale per la realizzazione del convegno “Gli anziani e l’abitazione - Tra domanda crescente e risposta insufficiente”, per il giorno 4 dicembre 2014; 2. di concedere l’utilizzo del logo della Festa della Toscana ai seguenti soggetti, prevedendo altresì l’in- 10.12.2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 49 serimento delle iniziative nel programma istituzionale della Festa della Toscana 2014: - Comune di Seravezza, per l’organizzazione dell’incontro La cooperazione sanitaria della Regione Toscana a favore dei bambini palestinesi. L’esperienza di PCRF Italia in Toscana, in data 30 novembre 2014; - Associazione “Teatro del Borgo”, per l’organizzazione dell’iniziativa “La veglia nel borgo - Firenze Folk Studio”, in data 30 novembre; - Comune di Livorno, per l’organizzazione della “XIII Giornata Internazionale delle Città per la Vita”, in data 30 novembre; - Comune di San Miniato, per l’organizzazione della Seduta Solenne aperta del Consiglio comunale con studenti, in data 1 dicembre 2014; - Associazione Toscani in Friuli, per l’organizzazione del concerto musicale “Giacomo Puccini nel 90° anniversario dalla morte”, in data 30 novembre 2014; 3. di acquistare ai sensi dell’articolo 1, comma 1, della legge regionale 4febbraio 2009, n. 4 (Spese di rappresentanza del Consiglio regionale): n. 10 copie del catalogo “Il Mio Tex - Fabio Civitelli”, al prezzo speciale di € 27.30 ciascuno, per un totale di € 273,00 e n. 10 copie del catalogo “L’Avventura e i ricordi - Giovanni Ticci”, al prezzo speciale di € 34.30 cad, per un totale di € 343,00; 4. di incaricare i dirigenti dei competenti settori di dare attuazione alla presente deliberazione procedendo all’assunzione dei necessari adempimenti amministrativi. Il presente atto è pubblicato integralmente sul Bollettino Ufficiale della Regione Toscana ai sensi dell’articolo 5, comma 1, della l.r. 23/2007 e nella banca dati degli atti del Consiglio regionale ai sensi dell’articolo 18, comma 1, della medesima l.r. 23/2007. Il Presidente Alberto Monaci Il Segretario Alberto Chellini DELIBERAZIONE 25 novembre 2014, n. 91 Istituzione della Commissione d’inchiesta finalizzata all’accertamento delle responsabilità tecniche e politiche relative alla mancata manutenzione e ai lavori per la messa in sicurezza delle zone alluvionate. - l’articolo 15 dello Statuto; - la legge regionale 5 febbraio 2008, n. 4 (Autonomia dell’Assemblea legislativa regionale); - l’articolo 11 del regolamento 27 gennaio 2010, n. 12 (Regolamento interno dell’Assemblea legislativa regionale); - l’articolo 2 del Regolamento interno 24 aprile 2013, n. 20 (Regolamento interno di amministrazione e contabilità RIAC); Visto che lo Statuto, all’articolo 21, comma 1, attribuisce al Consiglio regionale la facoltà di istituire commissioni d’inchiesta su questioni relative a materie di interesse regionale; Rilevato che, ai sensi dell’articolo 21, comma 2, dello Statuto, le commissioni d’inchiesta sono istituite anche senza voto consiliare quando ne facciano richiesta almeno un quinto dei consiglieri; Rilevato, altresì, che ai sensi dell’articolo 56, comma 2, del regolamento interno n. 12/2010, le commissioni di inchiesta sono istituite anche senza voto consiliare, con deliberazione dell’Ufficio di presidenza del Consiglio, quando ne faccia richiesta un numero di consiglieri di minoranza pari ad almeno un quinto dei componenti del Consiglio; Vista la richiesta sottoscritta dai consiglieri appartenenti ai gruppi consiliari di minoranza del 12 novembre u.s., relativa alla istituzione di una commissione d’inchiesta finalizzata all’accertamento delle responsabilità tecniche e politiche relative alla mancata manutenzione e ai lavori per la messa in sicurezza delle zone alluvionate; Visto che ai sensi dell’articolo 21, comma 3, dello Statuto, non possono essere attive nello stesso tempo più di due commissioni d’inchiesta istituite senza il voto consiliare; Visto, l’articolo 56, comma 3, del regolamento interno n. 12/2010; Ritenuto, pertanto, di istituire una commissione d’inchiesta finalizzata all’accertamento delle responsabilità tecniche e politiche relative alla mancata manutenzione e ai lavori per la messa in sicurezza delle zone alluvionate; Ritenuto di stabilire che la commissione d’inchiesta presenti, ai sensi dell’articolo 56, comma 8, del regolamento interno n. 12/2010, la relazione finale entro il 26 gennaio 2015; L’UFFICIO DI PRESIDENZA A voti unanimi Viste le norme che definiscono le competenze dell’Ufficio di presidenza ed in particolare: 129 DELIBERA 130 10.12.2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 49 1. di istituire ai sensi dell’articolo 21, comma 2, dello Statuto e dell’articolo 56 del regolamento interno n. 12/2010, una commissione d’inchiesta finalizzata all’accertamento delle responsabilità tecniche e politiche relative alla mancata manutenzione e ai lavori per la messa in sicurezza delle zone alluvionate; 2. di stabilire che la commissione presenti, ai sensi dell’articolo 56, comma 8, del regolamento interno n. 12/2010, la relazione finale entro il 26 gennaio 2015. Il presente atto è pubblicato integralmente sul Bollettino Ufficiale della Regione Toscana ai sensi dell’articolo 5, comma 1, della l.r. 23/2007 e nella banca dati degli atti del Consiglio regionale ai sensi dell’articolo 18, comma 1, della medesima l.r. 23/2007. Il Presidente Alberto Monaci Il Segretario Alberto Chellini GIUNTA REGIONALE - Dirigenza-Decreti Direzione Generale Presidenza Area di Coordinamento Risorse Finanziarie Settore Tributi e Sanzioni Vista la legge 28 dicembre 1995 n. 549, art. 3, commi da 24 a 40, istitutiva del tributo speciale per il deposito in discarica dei rifiuti solidi; Vista la legge regionale 29 luglio 1996, n. 60 recante “Disposizioni per l’applicazione del tributo speciale per il deposito in discarica dei rifiuti solidi di cui all’art. 3 della L. 549/1995”, ed in particolare l’art. 7 che disciplina la dichiarazione annuale da presentare alla Regione entro il 31 gennaio di ogni anno, redatta su apposita scheda approvata dalla Regione; Visto il decreto dirigenziale n. 5985 del 18 dicembre 2012 (1), con il quale era approvato il modello di dichiarazione annuale del tributo speciale per il conferimento in discarica dei rifiuti solidi, ai sensi del citato art. 7 della L.R. 60/96; Vista la legge regionale 27 dicembre 2012, n. 77 (modifiche dell’art. 30 quater della legge regionale 18 maggio 1998, n. 25) che assoggetta: - con l’art. 52 i rifiuti in uscita dagli impianti di trattamento dei rifiuti urbani indifferenziati e l’eccedenza degli scarti e sovvalli all’aliquota di 12,00 a tonnellata, per i conferimenti effettuati dal 01/01/2014; -con l’art. 53 modifica gli scaglioni e le aliquote per i rifiuti urbani e assimilati agli urbani conferiti dal 01/01/2014 al 31/12/2015; Tributo speciale per il deposito in discarica dei rifiuti solidi: modifiche alla scheda di dichiarazione annuale. Rilevata la necessità di apportare le seguenti modifiche alla sezione “D Conferimenti” già approvato con decreto dirigenziale n. 5985/2012: - modifica dell’aliquota di tributo da applicare ai rifiuti di cui alla tipologia B bis) concernente i rifiuti in uscita dagli impianti di trattamento dei rifiuti urbani indifferenziati diversi dagli scarti e sovvali; - modifica degli scaglioni e delle aliquote da applicare ai rifiuti di tipologia D) “rifiuti urbani e assimilati”; IL DIRIGENTE DECRETA Vista la legge regionale 8 gennaio 2009, n. 1 “Testo unico in materia di organizzazione e ordinamento del personale”, in particolare artt. 6 e 9 inerenti alle competenze dei responsabili di settore; Di approvare, per quanto espresso in narrativa, le modifiche della scheda di dichiarazione annuale del tributo speciale per il deposito in discarica dei rifiuti solidi, allegata al presente atto come parte integrante e sostanziale, precisando che dette modifiche sono da applicarsi fin dalla prossima dichiarazione. DECRETO 27 novembre 2014, n. 5517 certificato il 28-11-2014 Visto il decreto n. 5145 del 21 ottobre 2010 con il quale il sottoscritto è stato nominato responsabile del “Settore Tributi e Sanzioni”; Visto il DPGR 95 del 23 aprile 2012 che alloca presso la D.G. Presidenza le competenze in materia di Politiche Finanziarie e di Bilancio; Il presente atto è pubblicato integralmente sul B.U.R.T. ai sensi degli articoli 4, 5 e 5 bis della L.R. 23/2007 e sulla banca dati degli atti amministrativi della Giunta regionale ai sensi dell’art. 18 della L.R. 23/2007. Il Dirigente Alessio Ferracani Visto il Decreto 1936 del 10 maggio 2012 del Direttore Generale della D.G. Presidenza che definisce il nuovo assetto organizzativo della medesima DG; SEGUONO ALLEGATI (1) N.d.r. Pubblicato sul B.U. n. 1/2013 10.12.2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 49 TRIBUTO SPECIALE PER IL DEPOSITO IN DISCARICA DEI RIFIUTI SOLIDI DI CUI ALL'ART. 3 DELLA L. 28.12.1995, N. 549 (L.R. 29 Luglio 1996, n. 60) DICHIARAZIONE ANNUALE (Art. 7 L.R. n. 60/96) ANNO DI RIFERIMENTO: …………… A. Impianto Tipologia: (Specificare se trattasi di discarica o di impianto di incenerimento senza recupero di energia) Categoria: Aut. n. Data rilascio Data scadenza (Solo in caso di discarica specificare se per rifiuti INERTI, NON PERICOLOSI o PERICOLOSI) Ubicazione: (località) ………………………………………. (Comune) ………………………………. (Prov) ……………. Solo in caso di discarica indicare: Volumi totali autorizzati dal progetto Volumi ancora non utilizzati …………………………………. M3 disponibili ………………………………. M3 Data inizio attività: Data cessazione attività: B. Gestore Persona fisica Cognome e nome: Soggetto diverso da persona fisica (indicare se S.p.a., S.r.l., ecc…) Denominazione/Ragione Sociale: Sede: Via/Piazza …………………….………………..………………. N. ……… (Località) ……..…………...……………. C.A.P. ……………….. Comune ……………….……………………………………………………. Prov. ……………………. n. Tel./Fax ……………...………..…………………. indirizzo e.mail ………………………………………………………… Codice fiscale: Data inizio: Data cessazione: C. Legale rappresentante Cognome e nome: Codice fiscale: Data di nascita: Comune di nascita: Residenza: Via/Piazza …………………….………………..………………. N. ……… (Località) ………………...……………. C.A.P. ……………….. Comune …………………………………………………………………. Prov. ……………………. Data inizio: Data cessazione: 131 25,82 B3) speciali pericolosi diversi da B2) D) Rifiuti urbani e assimilati con produzione pro capite anno < 500 kg riciclaggio e compostaggio di selezione automatica, scarti e sovvalli di impianti C) Fanghi, anche palabili, D1) raccolta differenziata < 35% più addizionale D2) raccolta differenziata> 35% e < 50% più addizionale D3) raccolta differenziata> 50% e < 65% più addizionale D4) raccolta differenziata> 65% C7) Scarti e sovvalli 20% di B bis) C6) Scarti e sovvalli 20% di B1) C5) Fanghi 20% di B3) C4) Fanghi 20% di B2) C3) Fanghi 20% di B1) C2) Fanghi 20% di A2) C1) Fanghi 20% di A1) B bis) Rifiuti in uscita da impianti di B bis) trattamento di urbani indiff. esclusi gli scarti e sovvalli 10,33 7,00 11,00 16,00 23,00 2,07 2,07 5,16 2,07 2,07 1,47 0,87 12,00 10,33 B1) speciali non pericolosi diversi da A) B2) speciali pericolosi stabili e non reattivi B) Rifiuti speciali non pericolosi diversi da A) e rifiuti speciali pericolosi 7,33 Cer 110206 - diversi Cer 110205 diversi da 11 02 05 4,33 aliquote A2) Cer 01 - Cer 17 - Cer 10 - A1) inerti non pericolosi dettaglio tipologia imposta (Euro/Ton) Cer 01, 17, 10, 11 02 06 e speciali non pericolosi cod. A) Rifiuti inerti non pericolosi, di rifiuti Tipologie D Conferimenti 1° Trim. Quantità Tonnellate 2° trim. 3° trim. 4° trim. Totale Tonnellate 132 10.12.2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 49 D5) raccolta differenziata < 35% più addizionale D6) raccolta differenziata> 35% e < 50% più addizionale D7) raccolta differenziata> 50% e < 65% più addizionale D8) raccolta differenziata> 65% dettaglio tipologia E) Rifiuti smaltiti in impianti di incenerimento senza recupero di energia D) Rifiuti urbani e assimilati ad aliquota massima 0,87 1,47 2,07 2,07 5,16 4,60 3,20 2,20 1,40 5,00 3,60 2,60 1,8 E1=20% di A2) E2=20% di B1) E2=20% di B2) E2=20% di B3) E3=20% di D1) E3=20% di D2) E3=20% di D3) E3=20% di D4) E3=20% di D5) E3=20% di D6) E3=20% di D7) E3=20% di D8) 25,82 5,17 8,00 13,00 20,00 9,00 13,00 18,00 25,00 aliquote imposta (Euro/Ton) E1=20% di A1) D13) più addizionale D) Rifiuti urbani e assimilati con D9) raccolta differenziata < 35% più produzione pro capite anno addizionale < 500 kg per i Comuni disagiati che D10) raccolta differenziata> 35% e < hanno diritto alla riduzione 50% più addizionale di 3 euro D11) raccolta differenziata> 50% e < 65% più addizionale D12) raccolta differenziata> 65% D) Rifiuti urbani e assimilati con produzione pro capite anno > 500 kg di rifiuti Tipologie 1° Trim. Quantità Tonnellate 2° trim. 3° trim. 4° trim. Totale Tonnellate 10.12.2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 49 133 2,60 1,60 1,03 1,03 E3=20% di D10) E3=20% di D11) E3=20% di D12) E3=20% di D13) 2,07 4,00 aliquote E3=20% di D9) dettaglio tipologia imposta (Euro/Ton) Tributo importo pagato Euro Settore Tributi e Sanzioni - Via di Novoli 26 - 50127 Firenze Area di Coordinamento Risorse Finanziarie Regione Toscana - Direzione Generale Presidenza Il presente modulo deve essere riempito in ogni sua parte e spedito a : totale versamenti 4° trimestre 3° trimestre 2° trimestre 1° trimestre E. Versamenti effettuati (*) Indicare i soli fanghi di risulta di cui alle finalità dell'art. 21 della L.R. 29/7/1996 n. 60 F) Fanghi di risulta di cui all'art.3 comma 27 secondo periodo, della L. 549/95 (*) E) Rifiuti smaltiti in impianti di incenerimento senza recupero di energia di rifiuti Tipologie Addizionale 20% 1° Trim. 2° trim. Totale pagato Euro 3° trim. 4° trim. data versamento Totale Tonnellate Timbro e Firma ___________________________________ Data _____/_____/_________ pagato Euro Quantità Tonnellate 134 10.12.2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 49 10.12.2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 49 Direzione Generale Diritti di Cittadinanza e Coesione Sociale DECRETO 2 dicembre 2014, n. 5604 certificato il 02-12-2014 Settore “Politiche per le persone immigrate” - affidamento incarico di responsabilità a scavalco al dirigente Vinicio Ezio Biagi. IL DIRETTORE GENERALE Visto l’articolo 2 della legge regionale 8 gennaio 2009, n. 1 “Testo unico in materia di organizzazione e ordinamento del personale”; Visto il decreto del Presidente della Giunta regionale n. 99 del 31.05.2013, con il quale al sottoscritto, a decorrere dalla data del 1° giugno 2013, è stato conferito l’incarico di direttore generale della direzione generale “Diritti di cittadinanza e coesione sociale”; Visto quanto disposto dalla citata legge regionale n. 1/2009 e, in particolare, l’articolo 7 inerente le competenze del direttore generale; Preso atto della deliberazione della Giunta regionale n. 602 del 14.06.2010 e le successive che ne hanno modificato e integrato il contenuto, con le quali sono state definite, nel numero e nelle competenze, le direzioni generali di propria competenza e le relative aree di coordinamento, tra le quali l’area di coordinamento “Sistema sociosanitario regionale” e l’area di coordinamento “Politiche sociali di tutela, legalità, pratica sportiva e sicurezza urbana. Progetti integrati strategici”; Preso atto, inoltre, della deliberazione n. 223 del 24.03.2014, con la quale la Giunta regionale ha provveduto a modificare, così come di seguito indicato, la denominazione e la declaratoria delle due aree di coordinamento citate al punto precedente: - area di coordinamento “Sistema sanitario regionale”; - area di coordinamento “Politiche di solidarietà sociale e integrazione socio-sanitaria”; Richiamato il decreto n.1463 del 10 aprile 2014 per effetto del quale è stato parzialmente modificato l’assetto organizzativo della direzione generale “Diritti di cittadinanza e coesione sociale” e, in particolare, nell’ambito dell’area di coordinamento “Politiche di solidarietà sociale e integrazione socio-sanitaria” è stato costituito il settore “Politiche per le persone immigrate” con responsabilità affidata al Dr. Giovanni Lattarulo, dirigente dipendente del Ministero dell’Interno in regime di comando presso la Regione Toscana; 135 Preso atto che per effetto di quanto disposto dal decreto n. 5091 dell’11 novembre 2014 il comando del Dr. Lattarulo, a seguito di richiesta presentata dallo stesso, sarà revocato a decorrere dalla data del 1° dicembre 2014; Ritenuto, dunque, necessario provvedere alla copertura del settore “Politiche per le persone immigrate” a decorrere dalla medesima data; Sentito il coordinatore dell’area di coordinamento “Politiche di solidarietà sociale e integrazione sociosanitaria”; Visto l’articolo 19 (Incarichi di funzioni dirigenziali) del decreto legislativo n.165/2001 e successive modifiche e integrazioni; Richiamato l’articolo 10 (Affidamento incarichi dirigenziali) del CCNL per il quadriennio normativo 20022005 e per il biennio economico 2002-2003 relativo all’area della dirigenza del comparto “Regioni-Autonomie locali”; Visto l’accordo decentrato integrativo del personale regionale di qualifica dirigenziale per il periodo 19982001 siglato in data 20.04.2000 e richiamato, in particolare, l’articolo 8 relativo all’affidamento e revoca degli incarichi dirigenziali; Visti gli accordi decentrati integrativi del personale regionale della dirigenza sottoscritti in data 25.09.2002 e 06.02.2004 in relazione al cumulo degli incarichi e preso atto dell’integrazione agli accordi del 06.02.2004, siglata in data 15.02.2006; Ritenuto, nell’attesa della conclusione delle procedure dirette a provvedere alla necessaria copertura del settore “Politiche per le persone immigrate” con una figura dirigenziale titolare, di conferire al dirigente Vinicio Ezio Biagi, coordinatore dell’area di coordinamento “Politiche di solidarietà sociale e integrazione socio-sanitaria”, per le motivazioni sopra riportate e sulla base dei suddetti accordi sindacali dell’area dirigenza, la responsabilità a scavalco del medesimo settore per un periodo non superiore a sei mesi, a decorrere dal 1° dicembre 2014 e sino al 31 maggio 2015; Visto il decreto legislativo 30 giugno 2003, n.196, “Codice in materia di protezione dei dati personali”; Vista la direttiva per l’attuazione del decreto legislativo 30 giugno 2003 n. 196, recante “Codice in materia di protezione dei dati personali”, approvata con deliberazione della Giunta regionale n. 319 del 28.4.2014, che attribuisce ai direttori generali la nomina dei responsabili dei trattamenti; 136 10.12.2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 49 DECRETA 1. di attribuire, per le motivazioni espresse in narrativa, al dirigente Vinicio Ezio Biagi l’incarico a scavalco per la responsabilità del settore “Politiche per le persone immigrate”, per un periodo non superiore a sei mesi, a decorrere dal 1° dicembre 2014 e sino al 31 maggio 2015; 2. di attribuire al Dr. Biagi la responsabilità dei trattamenti dei dati personali, come definiti dal decreto legislativo 30 giugno 2003, n. 196, relativamente alle attività ed alle funzioni di competenza disponendo che il medesimo, in qualità di responsabile del trattamento, adotti, nell’ambito della struttura dirigenziale diretta, i provvedimenti e le misure attuative del “Codice in materia di protezione dei dati personali” secondo le disposizioni di dettaglio contenute nella direttiva regionale approvata con deliberazione della Giunta regionale n.319 del 28.04.2014 e nel rispetto delle istruzioni di cui all’allegato n.1 al presente decreto. Il presente atto è pubblicato integralmente sul Bollettino Ufficiale della Regione Toscana ai sensi degli articoli 4, 5 e 5 bis della legge regionale n. 23/2007 e sulla banca dati degli atti amministrativi della Giunta regionale ai sensi dell’articolo 18 della medesima legge regionale n. 23/2007. Il Direttore Generale Valtere Giovannini SEGUE ALLEGATO 10.12.2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 49 Allegato 1 Istruzioni per il responsabile del trattamento dati personali ex articolo 29 comma 5 del decreto legislativo n.196/2003 Il trattamento dei dati personali effettuati nell’ambito delle attività e delle funzioni della struttura dirigenziale in oggetto, che risultano dall’archivio regionale dei trattamenti dati (procedura informatizzata TDP), deve avvenire nel rispetto delle disposizioni della normativa vigente in materia di protezione dei dati personali e delle ulteriori disposizioni impartite con direttiva della Giunta regionale approvata con deliberazione n.319/2014 e sue successive modifiche ed integrazioni. In particolare il Dr. Vinicio Ezio Biagi, in qualità di responsabile del trattamento dei dati personali, deve: a) b) c) d) e) f) g) h) i) j) nominare con ordine di servizio gli incaricati del trattamento; fornire loro le istruzioni relative alle operazioni da compiere e vigilare sulla corretta osservanza delle istruzioni impartite; aggiornare sistematicamente l’individuazione dell’ambito di trattamento consentito ai singoli incaricati, qualora se ne presentino le condizioni; tenere aggiornato l’archivio regionale dei trattamenti dati di propria competenza (procedura TDP); dare l’informativa agli interessati, preferibilmente per iscritto, sugli elementi previsti dall’articolo 13 del decreto legislativo n.196/2003, ogniqualvolta si provveda alla raccolta dei dati personali, predisponendo la necessaria modulistica e facendo espressamente riferimento agli obblighi e i compiti in base al quale è effettuato il trattamento, in caso di dati sensibili e giudiziari; adottare e far adottare dagli incaricati del trattamento le misure di sicurezza secondo quanto previsto dal decreto legislativo n.196/2003 e dalla direttiva regionale approvata con deliberazione della Giunta regionale n.25 del 24.01.2012; procedere con propria determinazione, per conto del titolare, alla designazione del responsabile esterno, qualora l’affidamento all’esterno di un determinato servizio, relativo all’ambito di propria competenza, comporti anche il trattamento di dati personali, con espressa richiesta di idonea garanzia del pieno rispetto delle vigenti disposizioni in materia di trattamento dei dati personali, ivi compreso il profilo relativo alla sicurezza; rispondere alle richieste degli interessati, ai fini dell’esercizio dei diritti dell’interessato, ai sensi degli articoli 7-10 del decreto legislativo n.196/2003 e collaborare con l’Ufficio privacy regionale per rispondere alle istanze del Garante per la protezione dei dati personali; segnalare all’Ufficio privacy regionale la necessità di provvedere alla notificazione al Garante ex articolo 37 del decreto legislativo n.196/2003; identificare le tipologie di dati sensibili e giudiziari trattati nell’ambito delle attività di rilevante interesse pubblico inerenti la propria struttura dirigenziale, nonché le operazioni eseguibili, ai sensi degli articoli 20 e 21 del decreto legislativo n.196/2003, e procedere periodicamente alla verifica della loro completezza e al loro aggiornamento; sovrintendere ai procedimenti di comunicazione, diffusione, blocco, aggiornamento, rettificazione, integrazione e cancellazione dei dati personali; conformare il proprio comportamento alle ulteriori regole previste nella deliberazione della Giunta regionale n.319 del 28.04.2014 per la corretta attuazione del decreto legislativo n.196/2003 da parte degli uffici regionali. 137 138 10.12.2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 49 Direzione Generale Competitività del Sistema Regionale e Sviluppo delle Competenze Area di Coordinamento Sviluppo Rurale Settore Produzioni Agricole Vegetali DECRETO 1 dicembre 2014, n. 5605 certificato il 02-12-2014 Approvazione modulistica per i corsi per assaggiatori di olio di oliva. IL DIRIGENTE Vista la legge regionale 8 gennaio 2009 n. 1 “Testo unico in materia di organizzazione e ordinamento del personale” ed in particolare l’articolo 2 “Rapporti tra organi di direzione politica e dirigenza”, comma 4, e l’articolo 9 “Responsabile di Settore”; Vista la deliberazione della Giunta Regionale n. 602 del 14 giugno 2010 con la quale sono state rispettivamente definite nel numero e nelle competenze le Direzioni Generali e le relative Aree di Coordinamento; Visto il decreto del Direttore Generale n. 5192 del 26 ottobre 2010, con il quale è stata attribuita al sottoscritto la responsabilità del Settore “Produzioni agricole vegetali” della Direzione Generale “Competitività del sistema regionale e sviluppo delle competenze”; Visto il decreto del Direttore Generale n. 1389 del 19 aprile 2013 che apporta modifiche all’assetto organizzativo dell’area di coordinamento “Sviluppo Rurale” e alla declaratoria del Settore “Produzioni agricole vegetali” della Direzione Generale “Competitività del sistema regionale e sviluppo delle competenze”; Vista la Delibera Giunta Regionale n. 911 del 27/10/2014 con la quale sono state aggiornate le procedure per l’autorizzazione dei corsi per assaggiatori di olio di oliva e per la gestione dell’articolazione regionale dell’elenco nazionale dei tecnici ed esperti degli oli di oliva vergini ed extravergini; Richiamato in particolare l’allegato A alla sopra richiamata Delibera GR 911/2014 relativo alle “procedure amministrative per il rilascio dell’autorizzazione per la realizzazione di corsi per assaggiatori di olio di oliva”; Considerato che le procedure contenute nel sopra citato allegato A prevedono che con decreto del dirigente responsabile del settore Produzioni agricole vegetali sia definita la modulistica per fornire le informazioni da allegare alla domanda di autorizzazione per la realizzazione dei corsi per assaggiatori di olio di oliva; Considerato che le procedure contenute nel sopra citato allegato A prevedono altresì che con decreto del dirigente responsabile del settore Produzioni agricole vegetali sia definita la modulistica per dichiarare il rispetto delle condizioni previste nella realizzazione dei corsi per assaggiatori di olio di oliva che deve pervenire al settore sopra citato entro 30 giorni dalla data di termine del corso; Ritenuto pertanto di dover procedere all’approvazione delle modulistiche sopra richiamate; DECRETA 1 - di approvare la modulistica per fornire le informazioni da allegare alla domanda di autorizzazione per la realizzazione dei corsi per assaggiatori di olio di oliva, denominata Modulo 1, riportata in allegato A che costituisce parte integrante e sostanziale del presente decreto; 2 - di approvare la modulistica per dichiarare il rispetto delle condizioni previste nella realizzazione dei corsi per assaggiatori di olio di oliva, denominata Modulo 2, riportata in allegato B che costituisce parte integrante e sostanziale del presente decreto; 3 - di trasmettere il presente decreto al Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, all’Unioncamere Toscana ed alle Camere di Commercio della Toscana; 4 - che il presente atto è pubblicato integralmente sul B.U.R.T. ai sensi degli articoli 4, 5 e 5 bis della l.r. 23/2007 e sulla banca dati degli atti amministrativi della Giunta regionale ai sensi dell’art. 18 della l.r. 23/2007. Il Dirigente Stefano Barzagli SEGUONO ALLEGATI 10.12.2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 49 Allegato A Modulo 1 INFORMAZIONI RELATIVE AL CORSO PER ASSAGGIATORI DI OLIO DI OLIVA (da allegare alla domanda di autorizzazione che deve pervenire alla Regione Toscana – Giunta Regionale – Direzione Generale competitività e sviluppo delle competenze – Settore Produzioni Agricole Vegetali – via di Novoli, 26 – 50127 Firenze - regione [email protected] almeno 45 giorni prima della data di inizio del corso) Ente o organismo organizzatore del corso __________________________________________ (1) , con sede legale nel Comune di ______________________________________________________ , Provincia di ____________ , via /piazza _______________________________________ , n. ___ , C.F. o partita IVA __________________, tel. __________________ , fax ___________________ , e-mail________________________ indirizzo PEC _____________________________________ , Eventuali altri enti o organismi che collaborano all’organizzazione del corso: ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ Sede del corso ___________________________________________________________________ , Comune di ____________________________________________ , Provincia di ______________ , via/piazza __________________________ , n. ____ , tel. ______________ fax _______________ . Data di inizio del corso __________ . Data di termine del corso __________ . Durata complessiva del corso ___ ore. Responsabile del corso: ___________________________________________________________ , nato/a a _____________________________________________ , Provincia di _______________ , il __________ , residente in ________________________________________________________ , via/piazza _______________________________________________________________ , n. ____ , C.F. ________________________, tel. _____________________ cell._____________________ fax _____________________ , e-mail_______________________________ capo panel in possesso di attestato di idoneità conseguito al termine di un corso autorizzato dal Mipaaf rilasciato il _____________ e responsabile del comitato di assaggiatori denominato __________________ , riconosciuto dal Mipaaf con Decreto ______________, designato quale responsabile del corso con atto n. __________ , del __________ / da designare. Esigenze in base alle quali è stata prevista l’organizzazione del corso: (specificare se il corso è stato programmato per far fronte a richieste, istanze già espresse, ad un interesse comunque esistente o in base ad altre esigenze) ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ Numero di partecipanti previsto: ___ Modalità di scelta dei partecipanti: (precisare le modalità, l’ambito territoriale e i criteri di scelta dei partecipanti, nonché l’eventuale preselezione con verifica dei requisiti fisiologici previsti nell’allegato XII al Reg. (CEE) n. 2568/91) ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ 139 140 10.12.2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 49 ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ E’ previsto il pagamento, da parte dei partecipanti, di una quota di iscrizione, pari a Euro ______, per partecipante; Non è previsto il pagamento, da parte dei partecipanti di alcuna quota di iscrizione. Per l’organizzazione e la realizzazione del corso si prevede di dover sostenere un costo complessivo di Euro ______ . A tale costo si prevede di far fronte attraverso le seguenti fonti di finanziamento: FONTI DI FINANZIAMENTO Quote di iscrizione partecipanti Risorse proprie dell’ente o organismo organizzatore Finanziamenti di altri enti o organismi che collaborano all’organizzazione: Finanziamenti di altri soggetti pubblici (specificare): Finanziamenti di altri soggetti privati (specificare): Altre fonti di finanziamento (specificare): TOTALE FINANZIAMENTI Euro (1) Denominazione o ragione sociale dell’ente o organismo organizzatore del corso, che presenta la domanda di autorizzazione Documentazione da allegare alla domanda: 1 – Programma del corso con indicazione delle date e degli orari in cui è previsto lo svolgimento: o delle prove selettive di verifica dei requisiti fisiologici di ciascun candidato, specificate nell’allegato XII al Reg. (CEE) n. 2568/91 con almeno 4 serie di prove per ognuno dei 4 attributi ivi indicati (riscaldo/morchia, avvinato, rancido, amaro); o di almeno 4 prove pratiche atte a familiarizzare l’assaggiatore con le numerose varianti oflatto-gustativo-tattili che offrono gli oli di oliva vergini, nonché con la metodologia sensoriale prevista nell’allegato XII al Reg. (CEE) n. 2568/91; o delle lezioni sulle materie di base del comparto: principi agronomici della coltura dell’olivo, tecnologia della trasformazione e della conservazione degli oli, caratteristiche chimiche e chimico-fisiche degli oli di oliva vergini e relativa normativa, specificando gli argomenti trattati, i nominativi dei docenti e i loro titoli di qualificazione. 10.12.2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 49 2 – Copia dell’attestato di idoneità rilasciato al capo panel designato o da designare quale responsabile del corso, conseguito al termine di un corso di formazione per capi panel: - autorizzato dal Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, ai sensi dell’art. 3 del decreto ministeriale 18 giugno 2014, - oppure autorizzato dal Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, prima del 29/8/2014 (data di entrata in vigore del decreto ministeriale 18 giugno 2014) ai sensi dell’art. 3 del decreto ministeriale 28 febbraio 2012, - oppure autorizzato dal Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, prima del 27/4/2012 (data di entrata in vigore del decreto ministeriale 28 febbraio 2012), ai sensi del decreto ministeriale 30 luglio 2003, - oppure organizzato, prima del 7/9/2003 (data di entrata in vigore del decreto ministeriale 30 luglio 2003), dal Consiglio Oleicolo Internazionale (C.O.I.). 3 – La documentazione di cui al precedente punto 2 deve essere integrata con una copia della dichiarazione rilasciata dal Centro di Ricerca per l’Olivicoltura e l’Industria Olearia (CRA-OLI) di Città S. Angelo (Pescara) o dal soggetto titolare del comitato di assaggio, dalla quale risulti che il capo panel designato o da designare quale responsabile del corso è responsabile di un comitato di assaggio riconosciuto dal Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali; 4 - Bozza dell’attestato di idoneità fisiologica da rilasciare ai partecipanti al termine del corso, che deve contenere, fra l’altro, la dicitura: “Corso realizzato secondo i criteri stabiliti nel Reg. CEE n. 2568/91 e nel DM 18 giugno 2014 ed autorizzato dalla Regione Toscana con decreto dirigenziale n. ____ del __________” . 141 142 10.12.2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 49 Allegato B Modulo 2 CORSO PER ASSAGGIATORI DI OLIO DI OLIVA DICHIARAZIONE RELATIVA AL RISPETTO DELLE CONDIZIONI PREVISTE (da far pervenire al Settore Produzioni Agricole Vegetali della Direzione Generale Competitività del sistema regionale e sviluppo delle competenze della Giunta Regionale entro 30 giorni dalla data di termine del corso) Alla Regione Toscana – Giunta Regionale Direzione Generale Competitività del sistema regionale e sviluppo delle competenze Settore Produzioni Agricole Vegetali Via di Novoli, 26 50127 FIRENZE regione [email protected] Il/La sottoscritto/a ________________________________________________________________ , nato/a a _________________________________________________ , Provincia di ___________ , il __________ , residente in ________________________________________________________ , via/piazza ________________________________________________________________ , n. ___ , nella sua qualità di legale rappresentante dell’organismo __________________________________ ____________________________________________________________________________ (1), con sede legale nel Comune di ______________________________________________________ , Provincia di ____________ , via /piazza _______________________________________ , n. ___ , C.F. o partita IVA __________________, tel. __________________ , fax ___________________, e-mail____________________________, indirizzo PEC ________________________________ ; DICHIARA - che il corso per assaggiatori di olio di oliva autorizzato dalla Regione Toscana con decreto dirigenziale n. ____ , del __________ , si è svolto presso __________________________________ __________________________________________________________________ (sede del corso), Comune di ____________________________________________ , Provincia di ______________ , via/piazza __________________________ , n. ____ , tel. ______________ fax _______________ , dal __________ (data di inizio del corso), al __________ (data di termine del corso), con una durata complessiva pari a ___ ore; - di aver designato, con atto n. ____ , del __________ , quale responsabile del corso il Sig./Sig.ra _______________________________________________________________________________ , nato/a a _____________________________________________ , Provincia di _______________ , il __________ , residente in ________________________________________________________ , via/piazza _______________________________________________________________ , n. ____ , C.F. ________________________, tel. ______________________ cell______________________, fax _____________________ , e-mail____________________________; capo panel in possesso di attestato di idoneità conseguito al termine di un corso autorizzato dal Mipaaf rilasciato il______________________________ e responsabile del comitato di assaggiatori 10.12.2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 49 denominato_____________________________.___________ riconosciuto dal Mipaaf con Decreto ____________ ; , - che hanno partecipato al corso complessivamente n. ___ soggetti, dei quali, n. ___ hanno conseguito l’attestato di idoneità fisiologica all’assaggio dell’olio di oliva, avendo frequentato il corso e superato le prove selettive; - che sono state rispettate tutte le condizioni prescritte nel provvedimento di autorizzazione della Regione Toscana (rilasciata con decreto dirigenziale n. ____ del __________ ). Data __________ FIRMA ____________________________ ________________________________________________________________________________ (1) Ragione sociale o denominazione dell’organismo organizzatore del corso Documentazione da allegare alla dichiarazione: 1 – Calendario di svolgimento del corso con indicazione delle date e degli orari di effettiva realizzazione delle: o delle prove selettive di verifica dei requisiti fisiologici di ciascun candidato, specificate nell’allegato XII al Reg. (CEE) n. 2568/91 con almeno 4 serie di prove per ognuno dei 4 attributi ivi indicati (riscaldo/morchia, avvinato, rancido, amaro); o di almeno 4 prove pratiche atte a familiarizzare l’assaggiatore con le numerose varianti oflatto-gustativo-tattili che offrono gli oli di oliva vergini, nonché con la metodologia sensoriale prevista nell’allegato XII al Reg. (CEE) n. 2568/91; o delle lezioni sulle materie di base del comparto: principi agronomici della coltura dell’olivo, tecnologia della trasformazione e della conservazione degli oli, caratteristiche chimiche e chimico-fisiche degli oli di oliva vergini e relativa normativa, specificando gli argomenti trattati, i nominativi dei docenti e i loro titoli di qualificazione. Occorre evidenziare e motivare le variazioni rispetto al programma allegato alla domanda di autorizzazione. 2 – Relazione sottoscritta dal capo panel responsabile del corso contenente una descrizione dello svolgimento dei lavori (evidenziando eventuali problematiche verificatesi), una valutazione sui risultati conseguiti in rapporto agli obiettivi prefissati e dalla quale risulti che le 16 prove selettive sui quattro attributi previsti dall’allegato XII del Reg. CEE n. 2568/91 (riscaldo/morchia, avvinato, rancido e amaro) ripetuti per quattro volte si sono svolte conformemente alla metodologia stabilita nell’allegato XII al Reg. CEE n. 2568/91. 3 – Elenco completo dei partecipanti al corso con l’indicazione di coloro che hanno conseguito l’attestato di idoneità fisiologica all’assaggio dell’olio di oliva. 4 – Una copia completa della documentazione e del materiale didattico distribuito ai partecipanti durante il corso. 143 144 10.12.2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 49 Direzione Generale Ambiente, Energia e Cambiamenti Climatici Settore Energia, Tutela della Qualitìtà dell’Aria e dall’Inquinamento Elettromagnetico e Acustico DECRETO 2 dicembre 2014, n. 5627 certificato il 02-12-2014 Proroga della data di inizio lavori di realizzazione del “Parco Eolico Poggio Ceraso e il Macchione”, nei Comuni di Casciana Terme Lari e Santa Luce (PI). IL DIRIGENTE Vista la legge regionale 08 gennaio 2009, n. 1 “Testo unico in materia di organizzazione e ordinamento del personale”; Visto l’articolo 2 della legge regionale 08 gennaio 2009, n. 1, che affida alla dirigenza regionale la gestione finanziaria, tecnica ed amministrativa dell’Ente; Vista la delibera n. 602 del 14/06/2010 con la quale sono state individuate le direzioni generali e le aree di coordinamento e ne sono state definite le relative competenze, e successive modifiche ed integrazioni, in particolare quelle di cui alla D.G.R. n. 230 del 02/04/2013; - D.Lgs. 3 marzo 2011, n. 28 “Attuazione della direttiva 2009/28/CE sulla promozione dell’uso dell’energia da fonti rinnovabili, recante modifica e successiva abrogazione delle direttive 2001/77/CE e 2003/30/CE”; - Legge regionale 24.02.2005, n. 39 “Disposizioni in materia di energia”, e successive modifiche ed integrazioni, in particolare l’art. 3 che definisce le competenze della Regione; Visto il Decreto Dirigenziale n. 3398 del 09/07/2010 con cui è stata rilasciata alla richiedente società European Windfarms Italy srl, una Autorizzazione Unica alla costruzione e all`esercizio di un impianto eolico della potenza di 18,00 MWe più altri eventuali 8,00 MWe, denominato “Parco Eolico Poggio Ceraso e il Macchione” nei Comuni di Casciana Terme (PI) e Santa Luce (PI). Lo stesso atto dispone che “Il termine per l’inizio dei lavori non può essere superiore ad un anno dalla data dell’autorizzazione unica; il termine di ultimazione dei lavori, non può essere superiore a tre anni dall’inizio dei lavori. Per comprovate motivazioni, indipendenti dalla volontà del richiedente, il termine per l’inizio e l’ultimazione dei lavori può essere prorogato, con provvedimento motivato”; Visto il decreto del Direttore Generale della DG Politiche Ambientali, Energia e Cambiamenti Climatici n. 2145 del 29/05/2014 con il quale è stata attribuita alla sottoscritta la responsabilità del Settore “Energia, tutela della qualità dell’aria e dall’inquinamento elettromagnetico e acustico”; Visto il Decreto Dirigenziale n. 4901 del 07/11/2011 con cui si è provveduto in particolare a: 1) riconoscere la voltura alla Società “Parco eolico Casciana Terme-Santaluce S.r.l.” con sede legale a Firenze, Via A. Poliziano n. 8 - 50129, dell’autorizzazione unica alla costruzione e all`esercizio dell’impianto eolico della potenza di 18,00 MWe più altri eventuali 8,00 MWe, denominato “Parco Eolico Poggio Ceraso e il Macchione” nei Comuni di Casciana Terme (PI) e Santa Luce (PI) di cui al decreto dirigenziale n. 3398 del 09 luglio 2010; 2) riconoscere alla stessa società una proroga fino al 09/11/2011 della data di inizio lavori di realizzazione del suddetto impianto eolico, mantenendo inalterate le altre prescrizioni del decreto dirigenziale n. 3398 del 09 luglio 2010; Viste le seguenti disposizioni normative: - D.lgs. 29.12.2003, n. 387 “Attuazione della direttiva 2001/77/CE relativa alla promozione dell’energia elettrica prodotta da fonti energetiche rinnovabili nel mercato interno dell’elettricità” e successive modifiche ed integrazioni, in particolare l’art. 12 che detta norme sull’autorizzazione alla costruzione ed esercizio degli impianti di produzione di energia elettrica alimentati da fonti energetiche rinnovabili; - D.M. 10 Settembre 2010 con cui sono state emanate le “Linee guida per l’autorizzazione degli impianti alimentati da fonti rinnovabili” ai sensi dell’art. 12 comma 10 del D.lgs. 387/2003; Visti altresì: - il decreto dirigenziale n. 1768 del 26/04/2012 con il quale si riconosceva alla società “Parco eolico Casciana Terme-Santaluce Srl” la proroga fino al 09/05/2012 della data di inizio lavori di realizzazione del “Parco Eolico Poggio Ceraso e il Macchione”, mantenendo inalterate le altre prescrizioni del decreto dirigenziale n. 3398 del 09 luglio 2010; - il decreto dirigenziale n. 4615 del 08/10/2012 con il quale si riconosceva alla società “Parco eolico Casciana Terme-Santaluce Srl” la proroga fino al 09/11/2012 della data di inizio lavori di realizzazione del “Parco Eolico Poggio Ceraso e il Macchione”, mantenendo inalterate le Vista la Delibera n. 405 del 03/06/2013 recante la soppressione dell’Area di coordinamento “Ambiente, energia e cambiamenti climatici”, riconducendone le competenze, e contestualmente strutture dirigenziali, insieme a relativo personale assegnato, e posizioni organizzative con relativi incaricati, a quelle presidiate dalla Direzione Generale afferente; 10.12.2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 49 altre prescrizioni del decreto dirigenziale n. 3398 del 09 luglio 2010; - il decreto n. 5649 del 04/12/2012 con il quale si riconosceva alla società “Parco eolico Casciana TermeSantaluce Srl” la proroga fino al 09/05/2013 della data di inizio lavori di realizzazione del “Parco Eolico Poggio Ceraso e il Macchione”, mantenendo inalterate le altre prescrizioni del decreto dirigenziale n. 3398 del 09 luglio 2010; - il decreto n. 2300 del 13/06/2013 con il quale si riconosceva alla società “Parco eolico Casciana TermeSantaluce Srl” la proroga fino al 09/11/2013 della data di inizio lavori di realizzazione del “Parco Eolico Poggio Ceraso e il Macchione”, mantenendo inalterate le altre prescrizioni del decreto dirigenziale n. 3398 del 09 luglio 2010; Visto, inoltre, il Decreto Dirigenziale n. 2980 del 14/07/2014 con il quale: a) si riconosce la voltura alla “Società Fabbriche Energie Rinnovabili Alternative srl” con sede legale a Milano, Piazza Cavour n.7 -20121, dell’autorizzazione unica alla costruzione e all`esercizio dell’impianto eolico della potenza di 18,00 MWe più altri eventuali 8,00 Mwe, denominato “Parco Eolico Poggio Ceraso e il Macchione” nei Comuni di Casciana Terme (PI) e Santa Luce (PI) di cui al decreto dirigenziale n. 3398 del 09 Luglio 2010; b) si riconosce alla società “Società Fabbriche Energie Rinnovabili Alternative srl” una proroga fino al 09/11/2014 della data di inizio lavori di realizzazione del “Parco Eolico Poggio Ceraso e il Macchione”, nei Comuni di Casciana Terme (PI) e Santa Luce (PI), di cui è stata autorizzata la costruzione e l’esercizio con il decreto dirigenziale n. 3398 del 09 Luglio 2010, mantenendo altresì inalterate le altre prescrizioni di tale decreto; Vista la richiesta di proroga per ulteriori 12 mesi (fino al 09/11/2015) dell’autorizzazione unica del parco eolico di 18+8 MW da realizzare in località “Poggio Ceraso e il Macchione”, comuni di Casciana Terme (PI) e Santa Luce (PI), inviata mediante PEC dalla stessa Soc. FERA CF/PIVA 13393960151, protocollo in arrivo del settore AOOGRT/248518 del 10/10/2014/P.120.060, con la quale la Società specifica come motivazioni a sostegno di tale richiesta: - che il Comune di Casciana Terme alla data della suddetta richiesta, non ha ancora provveduto alla modifica del piano di classificazione acustica, come previsto nell’Autorizzazione Unica della Regione Toscana (decreto n. 3398 del 09/07/10); - che la Soc. FERA ha intenzione di presentare presso la Regione Toscana una variante all’A.U. rispetto al progetto autorizzato con DD 3398 del 09/07/2010, inerentemente le modifiche che hanno già ottenuto pronuncia favorevole di compatibilità ambientale con con DGR dell’08/08/2014 n. 702. 145 Vista la Delibera G.R.T. n.275 del 08/03/2010 recante pronuncia favorevole sulla compatibilità ambientale del Parco Eolico Poggio Ceraso ed Il Macchione nonché le determinazioni circa il rilascio delle autorizzazioni in ordine al vincolo idrogeologico ed in ordine al vincolo paesaggistico, nella quale si stabilisce in anni cinque la durata dell’efficacia: - della pronuncia di compatibilità ambientale, ai sensi dell’art. 18 comma 7 della L.R. 79/98; - dell’autorizzazione ai fini del vincolo paesaggistico, di cui all’art. 146 del D.Lgs. n. 42/04, ai sensi del medesimo articolo; - dell’autorizzazione ai fini del vincolo idrogeologico, di cui al R.D.L. 3267/23, alla L.R. 39/2000 e al DPGR 48/R03; Dato atto che: - con nota dello scrivente Ufficio datata 20/10/2014 (nostro Prot. n. AOOGRT/256795/P.120.060 del 20/10/2014), inviata al Comune di Casciana Terme, e, per quanto di conoscenza, al Comune di Santa Luce, alla Provincia di Pisa ed alla Società F.E.R.A. srl, si chiedeva riscontro in relazione a quanto affermato dalla Società riguardo alla non ancora effettuata modifica del piano di classificazione acustico; - l’autorizzazione unica effettivamente prevede la modifica di tale piano come attività preliminare all’inizio dei lavori (art.B-2, punto 3.1); Rilevato quindi che le motivazioni apportate dal richiedente per la richiesta di proroga del termine per l’inizio lavori concernono fatti indipendenti dalla sua volontà; Ritenuto quindi, per quanto sopra, di concedere alla richiedente società la proroga per l’inizio lavori fino alla data del termine dell’efficacia della pronuncia di compatibilità ambientale, dell’autorizzazione ai fini del vincolo paesaggistico e dell’autorizzazione ai fini del vincolo idrogeologico e cioè il 07/03/2014; DECRETA 1) di riconoscere alla società “Società Fabbriche Energie Rinnovabili Alternative srl” una proroga fino al 07/03/2015 (compreso) della data di inizio lavori di realizzazione del “Parco Eolico Poggio Ceraso e il Macchione”, nei Comuni di Casciana Terme (PI) e Santa Luce (PI), di cui è stata autorizzata la costruzione e l’esercizio con il decreto dirigenziale n. 3398 del 09 luglio 2010 (1), mantenendo altresì inalterate le altre prescrizioni di tale decreto; 2) di comunicare il presente decreto ai Comuni e alla Provincia interessati. (1) N.d.r. Pubblicato sul B.U. n. 29/2010 146 10.12.2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 49 Il presente atto è pubblicato integralmente sul B.U.R.T. ai sensi dell’art. 5 comma 1 lett. f) della Legge Regionale 23/2007 e sulla banca dati degli atti amministrativi della Giunta Regionale ai sensi dell’art. 18 comma 2 della medesima L.R. 23/2007. Il Dirigente Carla Chiodini GIUNTA REGIONALE - Decisioni DECISIONE 1 dicembre 2014, n. 48 Costituzione Nucleo operativo per la elaborazione e attuazione dell’accordo di programma sulla reindustrializzazione e sul rilancio economico di Livorno e dell’area costiera livornese. LA GIUNTA REGIONALE Vista la delibera G.R. n. 140 del 24.2.2014, con la quale è stata approvata la richiesta al MISE per il riconoscimento di area di crisi industriale complessa del polo produttivo della componentistica automotive di Livorno e Collesalvetti, ai sensi dell’art. 1 comma 3 del decreto ministeriale del 31 gennaio 2013, attuativo dell’art. 27, comma 8, del decreto-legge 22 giugno 2012 n. 83; Preso atto del perdurare della situazione di crisi economica in cui versa l’Area in questione, anche alla luce delle recenti decisioni assunte da rilevanti imprese presenti sul territorio che hanno determinato il deterioramento del tessuto produttivo e manifatturiero locale, concentrando nell’area urbana condizioni di rischio sociale significative; Ritenuto pertanto promuovere un d’accordo di programma tra la Regione, le Istituzioni locali e il Governo per porre in essere tutte le possibili azioni per favorire nuove condizioni per il rilancio competitivo dell’area costiera livornese, una reindustrializzazione dei poli di produzione, la promozione di processi di sostenibilità territoriale; Considerato che i temi nodali e strategici sui quali attivare il Progetto Livorno possono essere così individuati: sviluppo economico - riconoscimento di area di crisi industriale complessa - interventi ex legge 181 - pacchetto integrato di agevolazioni per favorire insediamenti produttivi - priorità interventi orizzontali (ingegneria finanziaria) per consolidamento produttivo - censimento aree per insediamenti produttivi formazione e lavoro - politiche attive del lavoro - ammortizzatori sociali - formazione specializzata - organizzazione del lavoro portuale logistica integrata e mobilità - completamento iter pianificazione del porto - piano di investimenti per lo sviluppo del porto - area retroportuale: interporto di Guasticce - riconoscimento zona franca doganale - integrazione porto/aeroporto di Pisa - nodo ferroviario Livorno: potenziamento linea tirrenica e integrazione Pisa-Vada - viabilità di lunga percorrenza: completamento tirrenica - potenziamento Pisa-Vada per accesso porto e interporto - accessibilità veloce Roma sostenibilità territoriale - sviluppo nuove infrastrutture energetiche - bonifiche aree SIN e SIR - interventi di rigenerazione urbana Ritenuto opportuno pertanto, al fine di favorire una efficace e successiva attuazione dell’Accordo di Programma istituire un Nucleo operativo, quale organismo tecnico di supporto alla Giunta Regionale, composto dalle strutture regionali interessate dalle linee di intervento regionale, attribuendone il coordinamento al Responsabile dell’Area di coordinamento Artigianato, Industria e Innovazione tecnologica della DG Competitività del sistema regionale e sviluppo delle competenze, stabilendo altresì che lo stesso provveda a relazionarsi con le strutture tecniche della Presidenza del Consiglio dei Ministeri e delle Agenzie firmatarie dell’Accordo nonché con le altre DG Regionali eventualmente interessate se non rappresentate nel Nucleo; Visto il programma di attività di Logistica Toscana scrl, che include studi sullo sviluppo della portualità di Livorno e della sua interconnessione con le reti TEN-T; Tenuto, sempre ai fini della predisposizione e dell’attuazione dell’Accordo, di dover assicurare un raccordo tra la Giunta Regionale e le strutture regionali competenti mediante l’individuazione di un Assessore di riferimento nonché di una figura interna al Gabinetto del Presidente; A voti unanimi DECIDE 10.12.2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 49 147 a) di individuare l’Assessore alle Attività produttive, credito e lavoro quale referente della Giunta Regionale per l’attività elaborativa e per applicazione dell’Accordo di programma per la reindustrializzazione e il rilancio economico e produttivo di Livorno e dell’area costiera; DG Competitività del sistema regionale e sviluppo delle competenze cui compete altresì il raccordo tecnico con le strutture ministeriali interessate nonché con le altre Direzioni Generali regionali per le parti di loro competenza se non rappresentate nel Nucleo; b) di assegnare al Responsabile della Segreteria politica del Presidente, in collaborazione con il Presidente di Logistica Toscana scrl, le funzioni di raccordo tra il Nucleo Operativo di seguito istituito, la Presidenza della Regione Toscana e gli organi decisionali delle amministrazioni locali e centrali g) di dare mandato al Coordinatore del Nucleo Operativo di produrre un report quindicinale commentato da trasmettere al Presidente, all’Assessore alle Attività produttive, credito e lavoro, al Responsabile della Segreteria politica del Presidente, nonché agli Enti Sottoscrittori, sullo di avanzamento delle azioni e degli interventi dell’ Accordo di Programma; c) di istituire un Nucleo Operativo quale organismo tecnico di supporto alla predisposizione ed attuazione dell’AdP con le funzioni di: - presidiare la stesura ed attuazione delle Linee di Azioni del futuro AdP da parte dei rispettivi soggetti attuatori - assicurare il monitoraggio delle attività - assicurare il raccordo tecnico con gli enti territoriali e con i Ministeri firmatari l’Accordo di Programma; d) di dare atto che il Nucleo Operativo, che si riunisce ordinariamente ogni quindici giorni, sarà composto, in relazione alle Linee di azione, dai Responsabili delle seguenti strutture regionali: - Area di Coordinamento Programmazione - Area di Coordinamento Industria, Artigianato, Innovazione Tecnologica - Area di Coordinamento Formazione, Orientamento e Lavoro - Settore Controllo Strategico e di Gestione - Area di Coordinamento Attività legislative, giuridiche ed Istituzionali - Settore Rifiuti e Bonifiche - Settore Energia, Tutela Della Qualità Dell’aria e dall’inquinamento Elettromagnetico e Acustico - Settore Programmazione Porti Commerciali, Interporti e Porti e Approdi Turisti; e) Settore Pianificazione del Territorio di dare atto che sono stabilmente invitati a partecipare alle sedute del Nucleo un rappresentante di ARPAT per le problematiche di carattere ambientale e per le procedure di bonifica da realizzare e un rappresentante di Logistica Toscana per gli aspetti legati alla promozione e lo sviluppo dei servizi di logistica portuale. Al Nucleo sono altresì invitati, sulla base dell’ordine del giorno, i rappresentanti dell’Autorità Portuale di Livorno del Comune di Livorno e del Comune di Collesalvetti e della Provincia di Livorno; f) di attribuire il coordinamento dell’attività del Nucleo Operativo al Responsabile dell’Area di coordinamento Artigianato, Industria e Innovazione tecnologica della h) di dare atto che il Nucleo Operativo assicura un sistema unitario di monitoraggio anche con riferimento ad altri accordi per l’area costiera livornese, nonché il coordinamento degli interventi nello stesso previsti, laddove correlati alle azioni dell’Accordo di Programma. Il presente atto è pubblicato sul B.U.R.T. ai sensi degli articoli 4, 5 e 5 bis della l.r. 23/2007 e sulla banca dati degli atti amministrativi della Giunta regionale ai sensi dell’art.18 della L.R. 23/2007. Segreteria della Giunta Il Direttore Generale Antonio Davide Barretta ALTRI AVVISI BORDIGONI GINA S.r.l. Avviso al pubblico dell’istanza di avvio della procedura di verifica di assoggettabilità a V.I.A. ai sensi della l.r. 10/10 e s.m.i.: (piano di coltivazione cava “RAVALUNGA” m33). La Società BORDIGONI GINA S.r.l. con sede in CARRARA, via Don Minzoni n. 25, nella sua qualità di soggetto proponente dell’opera in oggetto; RENDE NOTO CHE - ai sensi e per gli effetti della Legge Regione Toscana n. 10 del 12 febbraio 2010 e s.m.i., è stato depositato presso il Comune di MASSA, il progetto dell’opera (piano di coltivazione) e il relativo “studio preliminare ambientale” ai fini dell’attivazione sulla medesima del procedimento di verifica di assoggettabilità a V.I.A.; - il progetto di cui trattasi rientra nella tipologia di cui alla lettera h), dell’Allegato B3 alla L.R. 10/10 e s.m.i.; - il progetto è localizzato nel territorio della Regione 148 10.12.2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 49 Toscana e, in particolare, nel Comune di Massa (Provincia di Massa); - il progetto è localizzato nel territorio della Regione Toscana e, in particolare, nel Comune di Carrara (provincia di Massa); - il progetto dell’opera prevede: Il progetto si inserisce in un sito, definito bacino industriale, già interessato in maniera cospicua da diversi secoli di presenza dell’attività estrattiva legata alla presenza di un bacino marmifero in cui sono attive altre cave. Il progetto riguarda il piano di coltivazione in prosecuzione delle attività previste dal piano vigente. Il progetto si sviluppa interamente all’interno del complesso estrattivo già autorizzato e riguarda principalmente una coltivazione a cielo aperto su due gradoni. Gli impatti principali sono di tipo transitorio, polveri e rumore in quanto comunque cava già attiva da svariati anni. - il progetto dell’opera prevede: La presente variante al piano di coltivazione della cava 173 si sviluppa interamente all’interno del complesso estrattivo già autorizzato e non prevede coltivazioni in aree di monte vergine che non fossero già state escavate e/o già autorizzate in precedenza. La variante trae esclusivamente origine dalla necessità di coordinare le lavorazioni con le modifiche progettuali delle cave limitrofe determinate dai nuovi assetti societari. Gli impatti principali sono di tipo transitorio, polveri e rumore in quanto comunque cava già attiva da svariati anni; - il “progetto dell’opera” e lo “studio preliminare ambientale” sono depositati in copia presso il Comune di Massa che provvede ad inviarne copia alla Provincia di Massa e all’ARPAT di Massa (amministrazioni interessate ai sensi dell’art. 46 della L.R. 10/10); - il “progetto dell’opera” e lo “studio preliminare ambientale” sono depositati in copia presso il Comune di Carrara che provvede ad inviarne copia alla Provincia di Massa e all’ARPAT di Massa (amministrazioni interessate ai sensi dell’art. 46 della L.R. 10/10); - i principali elaborati del “progetto dell’opera” e lo “studio preliminare ambientale” sono consultabili presso il Comune di Massa; - entro 45 (quarantacinque) giorni dalla data della presente pubblicazione, chiunque vi abbia interesse può far pervenire le proprie osservazioni al Comune di Massa Settore Cave, Via Simon Musico, 54100 Massa (MS). - i principali elaborati del “progetto dell’opera” e lo “studio preliminare ambientale” sono consultabili presso il Comune di Carrara; - entro 45 (quarantacinque) giorni dalla data della presente pubblicazione, chiunque vi abbia interesse può far pervenire le proprie osservazioni al Comune di Carrara Settore Marmo, P.zza II Giugno 1, 54033 Carrara. COOPERATIVA FRA CAVATORI DI GIOIA S.c.r.l. CARRARA (Ms) CREMO MARMI S.r.l. CARRARA (Ms) Avviso al pubblico dell’istanza di avvio della procedura di verifica di assoggettabilità a V.I.A. ai sensi della l.r. 10/10 e s.m.i.: (variante al piano di coltivazione della cava “GIOIA PIASTRONE” n. 173). Avviso al pubblico dell’istanza di avvio della procedura di verifica di assoggettabilità a V.I.A. ai sensi della l.r. 10/10 e s.m.i.: (variante al piano di coltivazione della cava “VARA” n. 113). La Cooperativa fra Cavatori di Gioia s.c.r.l. con sede Via San Martino, 1 a Carrara (MS), nella sua qualità di soggetto proponente dell’opera in oggetto, La Società Cremo Marmi S.r.l. con sede Via Igino Cocchi, 1 a Carrara (MS), nella sua qualità di soggetto proponente dell’opera in oggetto, RENDE NOTO CHE RENDE NOTO CHE - ai sensi e per gli effetti della Legge Regione Toscana n.10 del 12 febbraio 2010 e s.m.i., è stato depositato presso il Comune di Carrara, il progetto dell’opera (variante al piano di coltivazione vigente) e il relativo “studio preliminare ambientale” ai fini dell’attivazione sulla medesima del procedimento di verifica di assoggettabilità a V.I.A.; - ai sensi e per gli effetti della Legge Regione Toscana n. 10 del 12 febbraio 2010 e s.m.i., è stato depositato presso il Comune di Carrara, il progetto dell’opera (variante al piano di coltivazione vigente) e il relativo “studio preliminare ambientale” ai fini dell’attivazione sulla medesima del procedimento di verifica di assoggettabilità a V.I.A.; - il progetto di cui trattasi rientra nella tipologia di cui alla lettera h), dell’Allegato B3 alla L.R. 10/10 e s.m.i. - il progetto di cui trattasi rientra nella tipologia di cui alla lettera h), dell’Allegato B3 alla L.R. 10/10 e s.m.i. 10.12.2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 49 149 - il progetto è localizzato nel territorio della Regione Toscana e, in particolare, nel Comune di Carrara (provincia di Massa); - il progetto è localizzato nel territorio della Regione Toscana e, in particolare, nel Comune di Carrara (provincia di Massa); - il progetto dell’opera prevede: Il progetto riguarda una modesta variante del più ampio progetto di bonifica a confine tra la cava “Vara” e “Belgia C” già autorizzato in raccordo ed aggiornamento del piano di coltivazione della cava 113 anch’esso già autorizzato. Il progetto prevede quindi sia le opere di bonifica del versante sud orientale verso Vara che la prosecuzione dei lavori nei diversi suoi cantieri. Le lavorazioni non interesseranno aree di monte vergine che non fossero già state escavate e/o autorizzate in precedenza. Gli impatti principali sono di tipo transitorio, polveri e rumore in quanto comunque cava già attiva da svariati anni. - il progetto dell’opera prevede: La presente variante al piano di coltivazione della cava 167 si sviluppa interamente all’interno del complesso estrattivo già autorizzato e non prevede coltivazioni in aree di monte vergine che non fossero già state escavate e/o già autorizzate in precedenza. La variante trae esclusivamente origine dalla necessità di riorganizzare le lavorazioni in funzione dei nuovi assetti societari che hanno determinato una modifica nella tipologia delle lavorazioni che determineranno un più razionale sviluppo del giacimento. Gli impatti principali sono di tipo transitorio, polveri e rumore in quanto comunque cava già attiva da svariati anni. - il “progetto dell’opera” e lo “studio preliminare ambientale” sono depositati in copia presso il Comune di Carrara che provvede ad inviarne copia alla Provincia di Massa e all’ARPAT di Massa (amministrazioni interessate ai sensi dell’art. 46 della L.R. 10/10); - il “progetto dell’opera” e lo “studio preliminare ambientale” sono depositati in copia presso il Comune di Carrara che provvede ad inviarne copia alla Provincia di Massa e all’ARPAT di Massa (amministrazioni interessate ai sensi dell’art. 46 della L.R. 10/10); - i principali elaborati del “progetto dell’opera” e lo “studio preliminare ambientale” sono consultabili presso il Comune di Carrara; - i principali elaborati del “progetto dell’opera” e lo “studio preliminare ambientale” sono consultabili presso il Comune di Carrara; - entro 45 (quarantacinque) giorni dalla data della presente pubblicazione, chiunque vi abbia interesse può far pervenire le proprie osservazioni al Comune di Carrara Settore Marmo, P.zza II Giugno 1, 54033 Carrara. - entro 45 (quarantacinque) giorni dalla data della presente pubblicazione, chiunque vi abbia interesse può far pervenire le proprie osservazioni al Comune di Carrara Settore Marmo, P.zza II Giugno 1, 54033 Carrara. NUOVA GIOIA S.r.l. CARRARA (Ms) SOCIETA’ APUANA MARMI S.R.L. Avviso al pubblico dell’istanza di avvio della procedura di verifica di assoggettabilità a V.I.A. ai sensi della l.r. 10/10 e s.m.i.: (variante al piano di coltivazione della cava “VENEDRETTA” n. 167). Avviso al pubblico dell’istanza di avvio della procedura di verifica di assoggettabilità a V.I.A. ai sensi della l.r. 10/10 e s.m.i.: (variante al piano di coltivazione della cava “MONTE ZUCCONE o BENEO”). La Società Nuova Gioia S.r.l. con sede Via San Martino, 1 a Carrara (MS), nella sua qualità di soggetto proponente dell’opera in oggetto, La Società Apuana Marmi S.r.l. con sede Via Provinciale Carrara-Avenza, 158 a Carrara (MS), nella sua qualità di soggetto proponente dell’opera in oggetto, RENDE NOTO CHE RENDE NOTO CHE - ai sensi e per gli effetti della Legge Regione Toscana n.10 del 12 febbraio 2010 e s.m.i., è stato depositato presso il Comune di Carrara, il progetto dell’opera (variante al piano di coltivazione vigente) e il relativo “studio preliminare ambientale” ai fini dell’attivazione sulla medesima del procedimento di verifica di assoggettabilità a V.I.A.; - ai sensi e per gli effetti della Legge Regione Toscana n.10 del 12 febbraio 2010 e s.m.i., è stato depositato presso il Comune di Carrara, il progetto dell’opera (variante al piano di coltivazione vigente) e il relativo “studio preliminare ambientale” ai fini dell’attivazione sulla medesima del procedimento di verifica di assoggettabilità a V.I.A.; - il progetto di cui trattasi rientra nella tipologia di cui alla lettera h), dell’Allegato B3 alla L.R. 10/10 e s.m.i. - il progetto di cui trattasi rientra nella tipologia di cui alla lettera h), dell’Allegato B3 alla L.R. 10/10 e s.m.i. 150 10.12.2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 49 - il progetto è localizzato nel territorio della Regione Toscana e, in particolare, nel Comune di Carrara (provincia di Massa); - il progetto è localizzato nel territorio della Regione Toscana e, in particolare, nel Comune di Carrara (provincia di Massa); - il progetto dell’opera prevede: La presente variante al piano di coltivazione della cava Monte Zuccone o Beneo si sviluppa interamente all’interno del complesso estrattivo già autorizzato e non prevede coltivazioni in aree di monte vergine che non fossero già state autorizzate in precedenza. La variante trae esclusivamente origine dalla necessità di riorganizzare le lavorazioni nel tempo a differenza di quanto progettato in passato. Gli impatti principali sono di tipo transitorio, polveri e rumore in quanto comunque cava già attiva da svariati anni; - il progetto dell’opera prevede: La presente variante al piano di coltivazione della cava 168 si sviluppa interamente all’interno del complesso estrattivo già autorizzato e non prevede coltivazioni in aree di monte vergine che non fossero già state escavate e/o già autorizzate in precedenza. La variante trae esclusivamente origine dalla necessità di riorganizzare le lavorazioni in funzione dei nuovi assetti societari che hanno determinato una modifica nella tipologia delle lavorazioni che determineranno un più razionale sviluppo del giacimento. Inoltre è previsto l’ampliamento del complesso estrattivo ad un’area di cava attualmente non lavorata ed in cui il presente progetto prevede di realizzare lo stoccaggio temporaneo del detrito di lavorazione. Gli impatti principali sono di tipo transitorio, polveri e rumore in quanto comunque cava già attiva da svariati anni; - il “progetto dell’opera” e lo “studio preliminare ambientale” sono depositati in copia presso il Comune di Carrara che provvede ad inviarne copia alla Provincia di Massa e all’ARPAT di Massa (amministrazioni interessate ai sensi dell’art. 46 della L.R. 10/10); - i principali elaborati del “progetto dell’opera” e lo “studio preliminare ambientale” sono consultabili presso il Comune di Carrara; - entro 45 (quarantacinque) giorni dalla data della presente pubblicazione, chiunque vi abbia interesse può far pervenire le proprie osservazioni al Comune di Carrara Settore Marmo, P.zza II Giugno 1, 54033 Carrara. SOCIETA’ GUALTIERO CORSI S.r.l. CARRARA (Ms) Avviso al pubblico dell’istanza di avvio della procedura di verifica di assoggettabilità a V.I.A. ai sensi della l.r. 10/10 e s.m.i.: (variante al piano di coltivazione della cava “CIMA DI GIOIA” n. 168). La Società Gualtiero Corsi S.r.l. con sede Via San Martino, 1 a Carrara (MS), nella sua qualità di soggetto proponente dell’opera in oggetto; RENDE NOTO CHE - ai sensi e per gli effetti della Legge Regione Toscana n. 10 del 12 febbraio 2010 e s.m.i., è stato depositato presso il Comune di Carrara, il progetto dell’opera (variante al piano di coltivazione vigente) e il relativo “studio preliminare ambientale” ai fini dell’attivazione sulla medesima del procedimento di verifica di assoggettabilità a V.I.A.; - il progetto di cui trattasi rientra nella tipologia di cui alla lettera h), dell’Allegato B3 alla L.R. 10/10 e s.m.i.; - il “progetto dell’opera” e lo “studio preliminare ambientale” sono depositati in copia presso il Comune di Carrara che provvede ad inviarne copia alla Provincia di Massa e all’ARPAT di Massa (amministrazioni interessate ai sensi dell’art. 46 della L.R. 10/10); - i principali elaborati del “progetto dell’opera” e lo “studio preliminare ambientale” sono consultabili presso il Comune di Carrara; - entro 45 (quarantacinque) giorni dalla data della presente pubblicazione, chiunque vi abbia interesse può far pervenire le proprie osservazioni al Comune di Carrara Settore Marmo, P.zza II Giugno 1, 54033 Carrara. UNICA S.r.l. Avviso attivazione procedura di verifica di cui all’art. 20 del D.Lgs 152/06 smi per la attivazione di impianto per il pretrattamento e la tintura di tessili. Tale impianto sarà situato nel Comune di Prato (PO) all’interno dell’area facente parte dello stabilimento produttivo UNICA S.r.l. in viale Montegrappa 377/1, ed individuabile alla Tavola n. 44 del Regolamento Urbanistico del Comune di Prato. Il sottoscritto Tongyu Wang in qualità di legale rappresentante della Società UNICA S.r.l., P.IVA 02309920979, con sede legale e sede di stabilimento nel Comune di Prato, viale Montegrappa, 377/1, in qualità di proponente, comunica di aver formulato ISTANZA DI VERIFICA DI ASSOGGETTABILITÀ ai sensi dell’Allegato IV alla Parte II del D.Lgs 152/06 smi “Progetti sottoposti alla Verifica di assoggettabilità di competenza 10.12.2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 49 151 delle regioni e delle province autonome di Trento e Bolzano”, appartenente alla categoria progettuale n. 5 lettera c): “Impianti per il pretrattamento (operazioni quali il lavaggio, l’imbianchimento, la mercerizzazione) o la tintura di fibre, di tessili, di lana la cui capacità di trattamento supera le 10 tonnellate al giorno.”. Entro 45 (quarantacinque) giorni dalla pubblicazione del presente Avviso Pubblico, chiunque abbia interesse può far pervenire ai sensi delle leggi, le proprie osservazione al “Servizio Ambiente e Energia - Provincia di Prato”, via Cairoli 25 - 59100 Prato, c.a. Dott. Nicola Stramandinoli. Copia cartacea dell’istanza e della Documentazione allegata è stata depositata per la consultazione del pubblico presso gli Uffici della Provincia di Prato - Servizio Ambiente e tutela del territorio, via Cairoli n. 25 - 59100 Prato. Il Responsabile Legale UNICA S.r.l. Tongyu Wang 152 10.12.2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 49 3) Il proprietario, il cui terreno è dotato di idrante, dovrà consentire di deviare l’acqua all’utente sprovvisto della derivazione. SEZIONE II - Decreti AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE DI AREZZO DECRETO 26 novembre 2014, n. 226 Lavori relativi alla rete irrigua ricadente nel comprensorio di “Montedoglio” del Distretto 7 interessante aree nel Comune di Castiglion Fiorentino - Primo stralcio. Costituzione servitù. IL DIRIGENTE Omissis DECRETA 1) E’ disposta a favore della REGIONE TOSCANA (c.f. 01386030488) ai sensi dell’art. 43 della L.R. Toscana n. 34/94 la costituzione del diritto di servitù di acquedotto e di servitù di passaggio sulle particelle di terreno di cui ai seguenti prospetti, così come rappresentate nelle planimetrie allegate al presente documento, necessarie alla realizzazione dell’intervento relativo alla rete irrigua ricadente nel comprensorio di “Montedoglio” del Distretto 7, interessante aree nel Comune di Castiglion Fiorentino – Primo stralcio. 2) La servitù di acquedotto consiste nel vincolo del mantenimento permanente a favore del procedente ed a carico della ditta proprietaria del terreno, di una condotta interrata e relative pertinenze, sia interrate che di superficie (pozzetti di ispezione, di derivazione, di sfiato, di scarico etc). Tutta la fascia interessata viene gravata, inoltre, di una servitù di passaggio in ogni tempo per persone e mezzi, per le operazioni di manutenzione ordinaria e straordinaria dell’impianto. Sulla medesima fascia non potranno essere eseguite piantagioni arboree e arbustive di qualsiasi essenza, manufatti di qualsiasi genere, costruzioni, recinzioni, escavazioni o perforazioni di qualsivoglia natura; non potranno, inoltre, essere deposte o sparse, nel suolo e nel sottosuolo, materie liquide o solide che possano costituire fonte di inquinamento. In caso di tali coltivazioni, manufatti, costruzioni o recinzioni il proprietario non potrà pretendere alcun indennizzo per eventuali danni derivanti dal regolare esercizio della servitù. La condotta nonché i manufatti, le apparecchiature e gli accessori tutti dell’impianto sono inamovibili e sono e rimarranno di proprietà della Regione Toscana, con facoltà di rimuoverli in ogni momento direttamente o a mezzo di terzi autorizzati. 4) L’indennità di occupazione temporanea è stata calcolata per il periodo di 2 (due) anni nella misura di un dodicesimo annuo dell’indennità di esproprio. L’indennità di asservimento è stata calcolata al 100% del valore dell’area per quanto riguarda la larghezza di 1 ml. sopra la tubazione e al 30% del valore dell’area per quanto riguarda la restante fascia di rispetto (da 3 a 5 mt). 5) Il presente Provvedimento - esente da bollo e soggetto alla tassa fissa di registro ed ipotecaria ai sensi dell’art. 37 del R.D. n. 215 del 13.02.1933 e dell’art. 22 del Tab. B) del D.P.R. 26.10.1972 n. 642 - sarà notificato ai proprietari interessati nelle forme di legge, trascritto alla Conservatoria dei Registri Immobiliari di Arezzo, pubblicato per estratto nel B.U.R.T., affisso all’Albo del Comune di Castiglion Fiorentino ed inserito nel sito internet della Provincia di Arezzo: www.provincia. arezzo.it. Entro 30 giorni dalla pubblicazione per estratto sul B.U.R.T. i terzi aventi diritto potranno proporre opposizione. 6) I proprietari che non hanno condiviso l’indennità come sopra determinata, sono invitati con il presente atto a comunicare - nei 30 giorni dalla data del ricevimento – se intendono avvalersi del procedimento di stima peritale previsto dall’art. 21 del D.P.R. 327/2001 per la determinazione definitiva dell’indennità di asservimento relativa all’area sopradescritta, designando allo scopo un tecnico di propria fiducia. In caso di silenzio si provvederà d’ufficio a chiedere la rideterminazione dell’indennità alla Commissione Provinciale Espropri. 7) Una volta trascritto il presente Provvedimento, tutti i diritti relativi agli immobili espropriati potranno essere fatti valere esclusivamente sull’indennità, ai sensi dell’art. 25 del D.P.R. 327/2001. 8) Il presente provvedimento, può essere impugnato per vizi di legittimità con ricorso al T.A.R. della Toscana nel termine di 60 giorni dall’avvenuta notificazione, o con ricorso straordinario al Presidente della Repubblica entro 120 giorni dalla medesima data. 9) I terreni interessati dell’occupazione d’urgenza preordinata all’asservimento, di cui ai Provvedimenti indicati in premessa, si intendono restituiti ai proprietari alla data del presente atto. SEGUE TABELLA 10.12.2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 49 153 COMUNE DI CASTIGLION FIORENTINO – CATASTO TERRENI DITTA FG. P.LLA Agnelli Giovan Battista nato a Foiano della Chiana (AR) il 19.09.1943 c.f. GNL GNB 43P19 D649J proprietà 1/2 41 105 MQ. TOTALE IND. ASSERVIM. (euro) TOTALE IND.OCC. TEMPOR. (euro) TOTALE ACCONTO (euro) TOTALE SALDO (euro) 41 servitù di 4 ml. 57,90 28,40 85,69 80,61 indennità aggiuntiva 80,00 Agnelli Serafino nato a Castiglion F.no (AR) il 09.11.1941 c.f. GNL SFN 41S09 C319U proprietà 1/2 DITTA Vilucchi Graziano nato a Castiglion F.no (AR) il 18.12.1937 c.f. VLC GZN 37T18 C319R proprietà 2/3 Vilucchi Daniele nato a Castiglion F.no (AR) il 10.10.1969 c.f. VLC DNL 69R10 C319V proprietà 1/3 FG. P.LLA MQ. TOTALE IND. ASSERVIM. (euro) TOTALE IND.OCC. TEMPOR. (euro) TOTALE ACCONTO (euro) TOTALE SALDO (euro) 41 110 202 servitù di 4 ml. 1.525,50 739,26 1.423,07 1.331,69 52 140 355 servitù di 4 ml. 26 servitù posta a cavallo del confine per 0,50 ml 6 servitù posta a cavallo del confine di forma a trapezio variabile da 0,50 ml a 2,00 ml indennità aggiuntiva 490,00 10.12.2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 49 154 DITTA Paglicci Reattelli Ferdinando nato a Castiglion F.no (AR) il 18.11.1950 c.f. PGL FDN 50S18 C319K DITTA Gadani Giuseppe nato a Castiglion F.no (AR) il 20.03.1941 c.f. GDN GPP 41C20 C319H DITTA Sarri Anna Maria nata a Monte San Savino (AR) il 13.09.1964 c.f. SRR NMR 64P53 F628E proprietà 1/4 Sarri Carla nata a Monte San Savino (AR) il 14.11.1970 c.f. SRR CRL 70S54 F628M proprietà 1/4 Sarri Paola nata a Arezzo il 10.02.1967 c.f. SRR PLA 67B50 A390X proprietà 1/4 FG. P.LLA MQ. TOTALE IND. ASSERVIM. (euro) TOTALE IND.OCC. TEMPOR. (euro) TOTALE ACCONTO (euro) TOTALE SALDO (euro) 41 100 121 servitù di 4 ml. 357,00 472,43 671,17 158,26 FG. P.LLA MQ. TOTALE IND. ASSERVIM. (euro) TOTALE IND.OCC. TEMPOR. (euro) TOTALE ACCONTO (euro) TOTALE SALDO (euro) 41 106 126 servitù di 4 ml. 470,40 208,36 -- 678,76 FG. P.LLA MQ. TOTALE IND. ASSERVIM. (euro) TOTALE IND.OCC. TEMPOR. (euro) TOTALE ACCONTO (euro) TOTALE SALDO (euro) 41 107 154 servitù di 4 ml. 222,60 85,27 -- 447,87 indennità aggiuntiva 140,00 10.12.2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 49 155 Sarri Santina nata a Monte San Savino (AR) il 04.07.1963 c.f. SRR STN 63L44 F628C proprietà 1/4 DITTA Bartoli Nello nato a Castiglion F.no (AR) il 30.03.1930 c.f. BRT NLL 30C30 C319C DITTA FG. P.LLA MQ. TOTALE IND. ASSERVIM. (euro) TOTALE IND.OCC. TEMPOR. (euro) TOTALE ACCONTO (euro) TOTALE SALDO (euro) 41 108 185 servitù di 4 ml. 271,50 98,88 -- 1.020,38 indennità aggiuntiva 650,00 FG. P.LLA MQ. TOTALE IND. ASSERVIM. (euro) TOTALE IND.OCC. TEMPOR. (euro) TOTALE ACCONTO (euro) TOTALE SALDO (euro) 41 118 78 servitù di 4 ml. 158,70 78,27 -- 236,97 334 33 servitù di 4 ml Colleoni Fiorangela nata a Terno d'Isola (BG) il 06.06.1936 c.f. CLL FNG 36H46 L118B proprietà 1/2 Vilucchi Luca nato a Bergamo il 03.03.1966 c.f. VLC LCU 66C03 A794A proprietà 1/2 DITTA Vilucchi Aldo nato a Castiglion F.no (AR) il 16.09.1942 c.f. VLC LDA 42P16 C319B FG. P.LLA MQ. TOTALE IND. ASSERVIM. (euro) TOTALE IND.OCC. TEMPOR. (euro) TOTALE ACCONTO (euro) TOTALE SALDO (euro) 41 333 121 servitù di 4 ml. 176,10 86,56 -- 262,66 10.12.2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 49 156 DITTA Vilucchi Gian Franco nato a Castiglion F.no (AR) il 18.01.1935 c.f. VLC GFR 35A18 C319W FG. P.LLA MQ. TOTALE IND. ASSERVIM. (euro) TOTALE IND.OCC. TEMPOR. (euro) TOTALE ACCONTO (euro) TOTALE SALDO (euro) 41 332 16 servitù posta a cavallo del confine di forma triangolare da 2,00 ml a 0,00 ml 185,10 138,65 -- 323,75 98 servitù di 4 ml. 17 servitù posta a cavallo del confine di 2,00 ml Il Dirigente con nuovo ponte sull’Arno e raccordo al casello dell’Autosole. Costituzione servitù. Laura Frigieri IL DIRIGENTE AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE DI AREZZO Omissis DECRETA DECRETO 26 novembre 2014, n. 227 1) E’ disposta la costituzione di una servitù di cavidotto - a favore della Regione Toscana (c.f. 01386030488) sulle porzioni di terreno, sotto riportate: Lavori di costruzione della variante in riva destra Arno alla SR 69 da Levane al confine di Provincia COMUNE DI TERRANUOVA BRACCIOLINI - CATASTO TERRENI DITTA Carresi srl con sede in Via Fabio Filzi n. 13 Montevarchi (AR) c.f. 02067710489 FG. P.LLA SUP.soggetta ad asservimento mq. Indennità 56 192 35 € 259,58 2) L’asservimento è imposto in una fascia di terreno della larghezza variabile di ml. 1,00/2,30 perpendicolare alla viabilità principale, al fine di collocare un cavidotto interrato, alla profondità di ml 0,80 circa e relativi pozzetti, per l’allacciamento alla cabina elettrica ENEL posta nella particella 192, così come meglio riportato nell’allegata planimetria catastale. La ditta proprietaria potrà usare la zona asservita compatibilmente con la presenza del cavidotto e relativi pozzetti, non può eseguire nell’area stessa alcuna opera che possa, comunque, ostacolare e/o diminuire il regolare esercizio della servitù. Non potrà eseguire scavi che possano compromettere la sicurezza dell’opera pubblica, piantare alberi di alto fusto ed erigere manufatti di 10.12.2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 49 qualunque genere sull’area asservita. Deve, inoltre, dare preventiva comunicazione alla REGIONE TOSCANA di ogni eventuale cambiamento che intende far ricadere nell’area asservita, al fine di consentire l’accertamento di compatibilità. 3) Il presente provvedimento - esente da bollo e soggetto alla tassa fissa di registro ed ipotecaria, ai sensi dell’art. 22 del Tab. B) del D.P.R. 26.10.1972 n. 642, dell’art. 1 della Tariffa allegata al D.P.R. 131/1986 ed art. 2 della Tariffa allegata al D.Lgs 347/1990 - sarà notificato a cura della Provincia al proprietario interessato nelle forme di legge, trascritto alla Conservatoria dei Registri Immobiliari di Arezzo e pubblicato per estratto nel B.U.R.T. 4) Il presente Provvedimento, può essere impugnato per vizi di legittimità con ricorso al T.A.R. della Toscana nel termine di 60 giorni dall’avvenuta notificazione, o con ricorso straordinario al Presidente della Repubblica entro 120 giorni dalla medesima data. Il Dirigente Laura Frigieri AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE DI FIRENZE 157 viabilità pedonale nel tratto tra il confine comunale e la scuola media. IL PRESIDENTE Visto il Decreto Legislativo 18 agosto 2000, n. 267 Testo unico delle leggi sull’ordinamento degli enti locali ed in particolare l’art. 34 “Accordi di programma”; Preso atto che in data 28/11/2014 si è proceduto alla stipulazione, con firma digitale, dell’Accordo di Programma tra la Provincia di Firenze ed il Comune di Londa per la messa in sicurezza della viabilità pedonale sulla SP 556 Londa Stia nel tratto tra il confine comunale e la scuola media”; DECRETA Di approvare, l’allegato Accordo di Programma tra la Provincia di Firenze ed il Comune di Londa per la messa in sicurezza della viabilità pedonale sulla SP 556 Londa Stia nel tratto tra il confine comunale e la scuola media”; Di disporre la pubblicazione del presente decreto e dell’Accordo di Programma allo stesso allegato sul Bollettino Ufficiale della Regione Toscana ai sensi dell’art. 34, comma 4 del Decreto Legislativo 18 agosto 2000, n. 267. DECRETO 1 dicembre 2014, n. 32 Andrea Barducci Accordo di Programma tra la Provincia di Firenze ed il Comune di Londa per la messa in sicurezza della SEGUE ALLEGATO 158 10.12.2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 49 ACCORDO DI PROGRAMMA Comune di Londa SP 556 “Londa Stia”. Messa in sicurezza della viabilità pedonale nel tratto tra il confine comunale e la scuola media. (Ai sensi dell’articolo 34 del D.lgs. 267/2000) Tra PROVINCIA DI FIRENZE e COMUNE DI LONDA 10.12.2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 49 ACCORDO DI PROGRAMMA TRA LA PROVINCIA DI FIRENZE E IL COMUNE DI LONDA PER LA REALIZZAZIONE DI INTERVENTI DI ADEGUAMENTO E MESSA IN SICUREZZA DELLA VIABILITÀ PEDONALE SULLA SP 556 “LONDA STIA”, NEL TRATTO TRA IL CONFINE COMUNALE E LA SCUOLA MEDIA L’Anno 2014 (duemilaquattordici) il giorno 26 (ventisei ) del mese di novembre TRA Provincia di Firenze – nella persona del Vice Presidente Tiziano LEPRI E Comune di LONDA - nella persona del Sindaco Aleandro MURRAS PREMESSO CHE - l’art. 34 del D.Lgs. 267/2000 dispone: “ per la definizione e l’attuazione di opere, di interventi o di programmi di intervento che richiedono, per la loro completa realizzazione, l’azione integrata e coordinata di comuni, province e regioni, di amministrazioni statali e di altri soggetti pubblici, o comunque di due o più soggetti predetti, il Presidente della Regione o il Presidente della Provincia o il Sindaco, in relazione alla competenza primaria o prevalente sull’opera o sugli interventi o sui programmi di intervento, promuove la conclusione di un Accordo di Programma, anche su richiesta di uno o più soggetti interessati, per assicurare il coordinamento delle azioni e per determinare i tempi, le modalità, il finanziamento ed ogni altro connesso adempimento”; - il miglioramento delle condizioni di sicurezza della percorribilità della Strada Provinciale n. 556, nel tratto che interessa il Comune di Londa fino ad arrivare alla scuola elementare, a beneficio degli utenti e delle comunità residenti, è obiettivo comune degli Enti aderenti al presente accordo; - la Provincia di Firenze, tramite la Direzione Viabilità e G.A.V., a tale proposito, ha redatto il progetto preliminare degli interventi che prevede la realizzazione di un 159 10.12.2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 49 160 marciapiede a servizio dell’abitato esistente. In particolare è rappresentato un percorso continuo intervallato da passaggi carrabili, disposto in modo da garantire la maggiore protezione possibile dei pedoni così come meglio illustrato negli elaborati progettuali approvati con Deliberazione della Giunta Provinciale del 24/09/2014 n.158; - è auspicabile effettuare in tempi brevi i lavori di cui trattasi sul tratto stradale individuato per garantire la sicurezza degli utenti; - per favorire il coordinamento delle azioni finalizzate alla realizzazione delle opere nonché gli aspetti finanziari dell’intervento, la Provincia di Firenze e il Comune di Londa, ai sensi dell’art. 34 del T.U.E.L., ritengono utile promuovere la stipula del presente Accordo di programma; - la somma totale dei costi, così come risultante dal progetto preliminare approvato, ammonta ad euro 570.000,00; - è urgente e necessario avviare la progettazione definitiva e esecutiva e successivamente le procedure di gara. Tutto ciò premesso e considerato, in esecuzione della deliberazione di Giunta Provinciale n 183 del 5/11/2014. e della deliberazione della Giunta del Comune di Londa n. 78 del 27/10/2014 le Amministrazioni come sopra rappresentate convengono e stipulano il seguente accordo di programma Articolo 1 Premesse Le premesse fanno parte integrante del presente Accordo di Programma e costituiscono i presupposti su cui si fonda il consenso delle parti. 10.12.2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 49 Articolo 2 Oggetto dell’Accordo Il presente Accordo prevede la realizzazione di interventi di adeguamento e messa in sicurezza della viabilità pedonale sulla SP 556 “Londa Stia”, nel tratto tra il confine comunale e la scuola media, così come meglio rappresentati negli elaborati che costituiscono il progetto preliminare approvato con Deliberazione della Giunta Provinciale n. 158 del 24/09/2014. Articolo 3 Compiti degli Enti sottoscrittori 1) La Provincia di Firenze si impegna ad elaborare, d’intesa con i Comune di Londa e con proprio personale, il progetto definitivo (entro il 28 febbraio 2015) e quello esecutivo (entro il 30 maggio 2015). Tutti i necessari oneri (quali incentivo per la progettazione, assicurazioni per i progettisti ed i verificatori, indagini geognostiche, prove di laboratorio, collaudo, etc.) per la progettazione e realizzazione dell’opera in oggetto dovranno essere previsti nel quadro economico dell’intervento; 2) Il Comune di Londa si impegna ad acquisire le necessarie aree sia temporaneamente che in via definitiva ai sensi del D.P.R. 327/2001 in qualità di Autorità Procedente nonché assumerà il ruolo di Stazione Appaltante, 3) Il Comune di Londa provvederà ad eseguire la verifica rispettivamente del progetto definitivo ed esecutivo nonché alla validazione di quest’ultimo così come previsto dalla normativa sui Lavori Pubblici. Il quadro economico dell’intervento dovrà contenere anche gli oneri assicurativi, così come previsti dalla vigente legislazione, per i tecnici che effettueranno la verifica sopra richiamata; 4) Il Comune di Londa provvederà a rendere disponibili le aree (sia da espropriare che da occupare temporaneamente) necessarie alla realizzazione dell’opera in oggetto per tutta la durata dei lavori; 161 10.12.2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 49 162 5) La Provincia di Firenze si accolla l’onere complessivo presunto per la realizzazione delle opere, stimato per € 570.000,00 salvo scostamenti da verificare nelle successive fasi progettuali; Articolo 4 Procedura per il trasferimento delle risorse al Comune di Londa La Provincia di Firenze, con atto dirigenziale, erogherà le somme necessarie all’esecuzione dei lavori secondo la seguente tempistica: 5% al momento all’approvazione del progetto definitivo (dichiarazione di pubblica utilità) per la copertura delle spese di esproprio, delle polizze assicurative dei progettisti e dei verificatori, sondaggi geognostici, ecc.; 40% all’aggiudicazione definitiva dell’appalto; 45% previa presentazione di apposita dichiarazione a firma del Responsabile Unico del Procedimento nella quale si attesti l’avvenuta spesa del 70% delle somme erogate, allegando copia delle fatture liquidate oltre al riepilogo degli importi contabilizzati e dei mandati di pagamento; 10% al completamento della rendicontazione e della trasmissione degli atti di collaudo/certificato di regolare esecuzione. Il Comune di Londa potrà utilizzare le eventuali economie di gara per interventi e opere di completamento sul medesimo tratto di strada, qualora si rendessero necessarie, previa approvazione della Provincia di Firenze. Nel caso che nel corso dei lavori si dovessero verificare contenziosi o riserve da parte dell’impresa appaltatrice o altre circostanze che richiedano ulteriori finanziamenti non previsti nel Quadro Economico del progetto esecutivo questi dovranno essere reperiti esclusivamente dal Comune di Londa. Le eventuali varianti in corso d’opera che 10.12.2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 49 modifichino l’importo contrattuale oltre il 5% dovranno essere sottoposte al parere del Collegio di Vigilanza di cui al successivo art. 6. A conclusione dei lavori, il Comune di Londa trasmetterà alla Provincia di Firenze il Certificato di Regolare Esecuzione /Atti di collaudo e provvederà alla restituzione delle eventuali risorse già erogate e non utilizzate con allegata la rendicontazione completa dei costi di intervento. Articolo 5 Impegni dei soggetti sottoscrittori Ciascun soggetto sottoscrittore del presente Accordo si impegna, nello svolgimento delle attività di propria competenza: a) a rispettare i termini previsti nel presente accordo; b) ad utilizzare forme di immediata collaborazione e di stretto coordinamento, con il ricorso in particolare agli strumenti di semplificazione dell’attività amministrativa e di snellimento dei procedimenti di decisione e controllo previsti dalla normativa vigente; c) a procedere periodicamente alla verifica dell’Accordo; d) ad attivare ed utilizzare a pieno ed in tempi rapidi tutte le risorse finanziarie individuate dal presente Accordo; e) a rimuovere ogni ostacolo procedurale ad esso imputabile in ogni fase procedimentale di realizzazione degli interventi e di attuazione degli impegni assunti. Articolo 6 Collegio di vigilanza E’ istituito il Collegio di vigilanza ai sensi del comma 7, dell’articolo 34 del D.Lgs 267/2000, composto dal Presidente della Provincia di Firenze, o suo delegato, che lo presiede e dal Sindaco del Comune di Londa o suo delegato. Il collegio esercita le seguenti funzioni. 163 164 10.12.2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 49 a) vigila sul corretto adempimento dell’Accordo, disponendo ispezioni, anche mediante la richiesta di documenti e informazioni alle Amministrazioni partecipanti e eventualmente, convocando funzionari e rappresentanti; b) delibera in merito all’esercizio dei poteri sostitutivi in caso di inadempimento delle obbligazioni assunte con il presente Accordo, c) in caso di inerzia o ritardo nell’adempimento degli impegni assunti, diffida il soggetto obbligato a provvedere entro un termine non superiore a trenta giorni; d) decorso del termine di cui alla lettera c), il presidente assumerà potere sostitutivo nei confronti dei soggetti inadempienti e potrà valutare, alla luce dei nuovi scenari, l’opportunità di rivedere i termini e la validità del presente accordo. Articolo 7 Responsabile del procedimento e dell’attuazione dell’Accordo E’ costituito un Ufficio del Responsabile del Procedimento. È nominato responsabile del procedimento per l’attuazione dell’Accordo il funzionario del Comune di Londa Arch. Anzilotti Paolo Detto responsabile del procedimento ha i seguenti compiti: a) svolge le funzioni di segretario del Collegio di Vigilanza, verbalizza le sedute nonché sopraintende l’attuazione delle decisioni; b) gestisce e mantiene i necessari contatti con gli uffici e strutture tecniche delle Amministrazioni partecipanti all’Accordo, ponendo in essere ogni attività al fine di coordinamento delle azioni; c) segnala tempestivamente al Collegio di Vigilanza problemi e difficoltà che dovessero eventualmente manifestarsi in ordine alla corretta attuazione dell’Accordo; d) riferisce periodicamente al Collegio di vigilanza sullo stato di attuazione dell’Accordo; 10.12.2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 49 e) fornisce ogni informazione che gli venga richiesta dalla competente struttura provinciale preposta al monitoraggio dell’accordo di programma. Articolo 8 Modifiche Eventuali modifiche al presente Accordo potranno essere apportate con il consenso unanime delle Amministrazioni che lo hanno sottoscritto, mediante sottoscrizione di un atto integrativo. Eventuali variazioni non sostanziali che si dovessero rendere necessarie in fase di realizzazione delle opere saranno approvate con le procedure ordinarie, senza che ciò determini variazione al presente Accordo di programma. Articolo 10 Approvazione ed efficacia Il presente accordo – a seguito della firma delle Amministrazioni partecipanti - sarà formalmente approvato dal Presidente della Provincia che provvederà a pubblicarlo sul BURT. L’accordo produrrà i suoi effetti dalla data di pubblicazione sul B.U.R.T. Letto, approvato e sottoscritto digitalmente: Per la Provincia di Firenze, il Vice Presidente Tiziano LEPRI Per il Comune di Londa, il Sindaco Aleandro MURRAS 165 166 10.12.2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 49 - Disposizioni AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE DI FIRENZE DISPOSIZIONE 17 novembre 2014, n. 4280 Dismissione di un tratto delle strada comunale denominata via del Cantone e contestuale classificazione a comunale di altro tratto di strada in variante nel comune di Sesto Fiorentino. Richiamato: - il Decreto Legislativo 30/04/1992 n. 285 “Nuovo Codice della Strada” il quale all’art. 2, comma 8, prevede che “Il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, nel termine indicato dall’articolo 13, comma 5, procede alla classificazione delle strade statali ai sensi del comma 5, seguendo i criteri di cui ai commi 5, 6 e 7, sentiti il Consiglio superiore dei lavori pubblici, il consiglio di amministrazione dell’Azienda nazionale autonoma per le strade statali, le regioni interessate, nei casi e con le modalità indicate dal regolamento. Le regioni, nel termine e con gli stessi criteri indicati, procedono, sentiti gli enti locali, alle classificazioni delle rimanenti strade ai sensi del comma 5. Le strade così classificate sono iscritte nell’archivio nazionale delle strade previsto dall’articolo 226”; - il DPR 16/12/1992 n. 495 “Regolamento di esecuzione e di attuazione del Nuovo Codice della Strada” il quale all’art. 2, commi 5 e 6, stabilisce che: “5. La classificazione delle strade provinciali, esistenti e di nuova costruzione, è effettuata dagli organi regionali competenti. Viene rispettata l’ulteriore procedura prevista dal comma 4. 6. La classificazione delle strade comunali, esistenti e di nuova costruzione, è effettuata dagli organi regionali competenti. Viene rispettata la ulteriore procedura prevista dal comma 4”; - l’art. 23, comma 1, lettera b, della Legge Regione Toscana n. 88/98, così come modificata dalla Legge Regione Toscana n. 40/2000, con il quale sono state attribuite alle province le funzioni in materia di classificazione, declassificazione e dismissione delle strade comunali;- il DPGR n. 41/R del 02/08/2004 “Regolamento regionale per l’esercizio delle funzioni di competenza regionale in materia di viabilità”; Dato atto che il Comune di Sesto Fiorentino, con nota del 30/10/2014 del Servizio Mobilità e Viabilità, ha trasmesso alla Provincia di Firenze, in quanto organo competente ai sensi dell’art. 23 della L.R. 88/98, gli atti per la dismissione di un tratto della strada comunale denominata via del Cantone, avente perso le caratteristiche di cui all’art. 2 del D.Lgs. 285/1992 e, contestualmente, di classificare come strada comunale, con la medesima denominazione, un altro tratto di strada in variante; Vista la relazione tecnica del Responsabile del Servizio Mobilità del Comune di Sesto Fiorentino con allegata la planimetria catastale dell’area interessata; Vista la delibera CC n. 78 del 20/10/2014 del Comune di Sesto Fiorentino; Preso atto che il tratto di strada da dismettere è individuato nel foglio di mappa 62 del catasto comunale, agli atti della Direzione scrivente, mentre il tratto da classificare è identificato, sempre al foglio di mappa 62, dalle particelle 1281, 269, 1279, 266, 268, 267, 270, 1277, 236, 245, 1009 e 1385; Richiamato l’atto del presidente n. 30/2013 con il quale il sottoscritto è stato nominato Dirigente della Direzione Viabilità e Grandi Assi Viari; Visto l’art. 107 del D.Lgs. 267/2000, in merito alle competenze dei Dirigenti e ravvisata la propria competenza in materia; DISPONE Ai sensi dell’art. 23, comma 1, lettera b, della L.R. n. 88/98 e ss.mm.ii. e del Regolamento Regionale approvato con DPGR n. 41/R del 02/08/2004: 1. di dismettere un tratto della strada comunale, denominata via del Cantone, identificata al CT del Comune di Sesto Fiorentino nel foglio di mappa 62; 2. di classificare a strada comunale, con la medesima denominazione di via del Cantone, un altro tratto di strada in variante identificato al CT del Comune nel foglio di mappa 62, dalle particelle 1281, 269, 1279, 266, 268, 267, 270, 1277, 236, 245, 1009 e 1385; 3. di precisare che: - il presente provvedimento sarà pubblicato sul Bollettino Ufficiale della Regione Toscana ai sensi dell’art. 25 comma 1 del DPGR 41/R del 02/08/2004; - lo stesso avrà effetto, ai sensi dell’art. 2 comma 7 del Dpr 495/92 e dell’art. 25 comma 2 del DPGR sopracitato, dall’inizio del secondo mese successivo a quello nel quale è stato pubblicato sul Bollettino Ufficiale della Regione Toscana; - il Responsabile del Procedimento è il sottoscritto; 4. di trasmettere il presente provvedimento: - al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti – Ispettorato Generale per la Circolazione e la Sicurezza Stradale, ai sensi dell’art. 3 comma 5 del Dpr 495/92, per l’aggiornamento dell’archivio nazionale di cui all’articolo 226 del D.Lgs. 285/92; - al Comune di Sesto Fiorentino; 10.12.2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 49 5. l’inoltro del medesimo all’Ufficio Segreteria per la relativa pubblicazione e raccolta. Il Dirigente Carlo Ferrante AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE DI FIRENZE DISPOSIZIONE 27 novembre 2014, n. 4412 Procedura di verifica di assoggettabilità a V.I.A. ai sensi dell’art. 48 della LR 10/2010, per il progetto “recupero di risorse energetiche nel Fiume Vicano di Pelago - n. 1 impianto mini idroelettrico”, sito in Comune di Pelago (FI). Proponente: SPIKE RENEWABLES S.r.l. IL DIRIGENTE Visto il “Testo Unico degli Enti Locali” Dlgs. n. 267/2000 e successive modifiche e integrazioni, nonché le vigenti norme Statutarie e Regolamentari dell’Ente; Visto il Dlgs. 152/2006 e s.m.i. parte seconda, “Norme in materia ambientale”; Visto il RD 523/1904; Visto il RD 1775/1923; Vista la delibera G.R.T. 20/09/1999 n. 1068 e la delibera G.R.T. 20/09/1999 n. 1069; Richiamata la L. 241/90, la L.R. n.76/1996 e la L.R. 40/2009 capo II concernenti la “Disciplina degli accordi di programma e delle Conferenze di servizi”; Vista la L.R. n.01/2005 “Norme per il Governo del Territorio”; Vista la LR 10/2010 “Norme in materia di valutazione ambientale strategica(VAS), di Valutazione di impatto ambientale (VIA) e di valutazione di incidenza”; Visto l’atto dirigenziale di organizzazione emanato dal dirigente della Direzione Urbanistica e Ambiente n.4196 del 10/11/2014 167 provvedendo anche a depositare gli elaborati inerenti la procedura a tutti gli Enti coinvolti. - In data 18 giugno 2014, la Soc. SPIKE RENEWABLES srl, ai sensi dell’art. 48 comma 4 della LR 10/2010, pubblicherà sul BURT l’avviso dell’avvenuto deposito della documentazione inerente il progetto in oggetto, la stessa pubblicazione avverrà anche presso l’albo pretorio del Comune di Pelago. - In data 13/06/2014 con nota prot. n. 0251033 questa Direzione, dopo aver verificato la completezza della documentazione presentata, considerato che tutte le Amministrazioni interessate hanno ricevuto copia della documentazione, avvia i termini del procedimento di Verifica ai sensi dell’art.48 della LR 10/2010, a decorrere dalla data del 18/06/2014. Con la comunicazione di avvio del procedimento vengono formalmente richiesti i relativi pareri sia agli Enti e alle Amministrazioni interessate e alle Direzioni interne presenti in indirizzo. - Entro la data del 02/08/2014 non sono pervenute a questo Ufficio osservazioni in merito al progetto in oggetto. - In data 01/08/2014, con nota ns. prot. 0329624, questa Direzione ha richiesto integrazioni alla Soc. SPIKE RENEWABLES srl. - In data 01/09/2014 ns. prot. 0367504 la Soc. SPIKE RENEWABLES srl, ha richiesto una proroga per la consegna delle integrazioni. - In data 01/09/2014 ns. prot. 0367760 questo Ufficio ha concesso come ultimo termine, una proroga al giorno giovedì 16 Ottobre 2014 per la presentazione da parte della società SPIKE RENEWABLES srl delle integrazioni richieste. - Con Nota del 15/10/2014, ns. prot. 0462492 del 16/10/2014, la Soc. SPIKE RENEWABLES srl., ha consegnato le integrazioni richieste relative soltanto all’impianto denominato “Confluenza” e richiedendo al contempo il ritiro del progetto relativo all’impianto denominato “Corte”. - In data 16/10/2014 con nota prot. 046429 questo Ufficio ha comunicato il riavvio della procedura a decorrere dal 16/10/2014, con la stessa nota sono stati richiesti i pareri agli enti interessati. - In data 17/10/2014 con nota ns. prot. 0466752 questa Direzione ha archiviato il progetto riguardante l’impianto denominato “Corte”; Dato atto che nel periodo di 45gg evidenza pubblica (18/06/2014 – 02/08/2014) ai sensi dell’art. 48, comma 5 della LR 10/2010, non sono pervenute osservazioni; PREMESSO CHE - In data 12 Giugno 2014, ns. prot. n. 0247899, la Soc. SPIKE RENEWABLES srl, ai sensi dell’art. 48 comma 3 LR10/2010, ha depositato copia degli elaborati relativi alla procedura di Verifica di impatto ambientale del progetto di cui all’oggetto presso la scrivente Direzione, Considerato che ai sensi del Art. 17 comma 3 lettera n) del DPR 233/07 e s.m.i., il Direttore Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici esprime il parere di competenza del Ministero per gli interventi in ambito regionale, che riguardano le competenze di più soprintendenze di settore; 168 10.12.2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 49 Considerata la documentazione consegnata, i pareri espressi dagli Enti e Amministrazioni interessate, il Rapporto Istruttorio, redatto in data 26/11/2014 dal Responsabile del Procedimento l’Arch. Francesca Materazzi, allegato al presente atto quale parte integrante e sostanziale, nel quale si propone di non assoggettare a procedura di valutazione di impatto ambientale l’impianto in esame; Visto l’art. 1 comma 14 della Legge 7 aprile 2014 n. 56 come modificato con D.L. 90/2014, convertito in legge 11 agosto 2014, n. 114 secondo cui “…il Presidente della Provincia e la Giunta Provinciale, in carica alla data di entrata in vigore della presente legge, restano in carica, a titolo gratuito, fino al 31 dicembre 2014 per l’ordinaria amministrazione e per gli atti urgenti e improrogabili; il Presidente assume fino a tale data anche le funzioni del Consiglio Provinciale…”; Dato atto che ricorrono i caratteri di improrogabilità e urgenza previsti dall’art. 1, comma 14, della L. 56/2014; Richiamato l’Atto Dirigenziale n. 2401 del 23.06.2014 del Segretario Generale dell’Amministrazione Provinciale di Firenze, relativo all’attribuzione dell’incarico nella Posizione Organizzativa denominata “P.O. Pianificazione territoriale e valutazioni ambientali” all’Arch. Davide Cardi; Per quanto sopra DISPONE A) Ai sensi dell’art. 49 del L.R. 10/2010, di non sottoporre a procedura di valutazione di impatto ambientale di cui di cui all’art. 50 e seguenti della citata legge, il progetto in oggetto per le motivazioni indicate nel Rapporto Istruttorio predisposto dalla struttura competente e allegato parte integrante e sostanziale del presente atto, impartendo specifiche prescrizioni che il proponente dovrà recepire in fase di autorizzazione e/o realizzazione: Dal punto di vista idraulico: 1. Le opere dovranno essere realizzate secondo quanto previsto nella L.R. n. 21/2012, art. 2; 2. Nelle successive fasi progettuali si richiede un maggior dettaglio delle interferenze tra il nuovo locale tecnico, il relativo canale di restituzione e l’alveo e le sponde del torrente; 3. Le opere elettriche del locale tecnico dovranno essere collocate ad una quota superiore del livello della portata con tempo di ritorno duecentennale; 4. Tutte le opere dovranno essere dimensionate e gestite in modo tale da non aggravare le condizioni di pericolosità e rischio idraulico nella regione fluviale la cui dinamica sia interessata dalle stesse; 5. Tutte le opere facenti parte del progetto in oggetto dovranno essere eseguite tenendo conto dei criteri di cui alla D.G.R. n. 155/1997; 6. Le opere di derivazione e restituzione dovranno integrarsi nella sponda stabile senza significative riduzioni della sezione di deflusso del torrente; 7. Le opere non dovranno comportare indebolimento o altro pregiudizio (es. possibilità di aggiramento dalle piene) per la struttura delle traverse interessate, tenuto conto anche del loro attuale stato di conservazione; 8. Le dimensioni del locale tecnico dovranno essere quelle strettamente necessarie a contenere gli impianti; 9. Preso atto dei consistenti fenomeni erosivi in essere sulla sponda destinata ad ospitare l’impianto, il proponente dovrà provvedere anche alla stabilizzazione di tale sponda con opere radenti (scogliera oppure palificata doppia) armonizzate con l’impianto stesso in modo da non comportare riduzioni di sezione; Dal punto di vista della costruzione 10. Durante la cantierizzazione le eventuali lavorazioni svolte in prossimità dell’alveo dovranno essere effettuate privilegiando l’esecuzione in periodo di magra e con alveo asciutto e con accorgimenti tali da impedire versamenti di qualsiasi materiale sull’alveo ed in acqua, anche utlizzando eventuali paratie di separazione; 11. Tutte le aree facenti parte del cantiere dovranno essere gestite in modo tale che eventuali acque di dilavamento siano raccolte e non vadano ad interessare il torrente. In tale ottica si richiede di operare con tutte le accortezze per evitare comunque qualsiasi interessamento del torrente e delle relative sponde; 12. Dovrà essere tenuto un registro per la fase di cantierizzazione. In particolare dovranno essere specificati gli eventuali i lavori correlati con le briglie, le sezioni interrate, i materiali, i tempi di realizzazione ed infine descritti i percorsi e le tecniche di lavoro all’interno degli alvei in riferimento alla necessità di attraversamento dei cavi in loc. Pelago Confluenza. Inoltre descritte le azioni di mitigazione da mettere in atto per minimizzare gli impatti diretti ed indiretti sulla qualità delle acque. Tale elaborato deve essere presente in cantiere fin dall’inizio dei lavori e a disposizione, ove se ne ravvisasse la necessità, delle autorità competenti; 13. Si dovrà avvisare tempestivamente, in forma scritta con almeno venti giorni di anticipo, la Soprintendenza per i Beni Archeologici della Toscana (fax 055-242213) della data di inizio dei lavori che comportino scavo e movimento terra, al fine di consentire l’espletamento dell’attività istituzionale da parte del personale tecnico della Soprintendenza, compatibilmente con le programmate esigenze di lavoro. Qualora non sia possibile rispettare tale condizione, si renderà opportuna la presenza di un collaboratore archeologo, a carico del committente e/o appaltatore, collaboratore il cui curriculum sia stato sottoposto all’attenzione della Soprintendenza e da essa approvato. Egli dovrà attenersi ai principi e ai contenuti 10.12.2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 49 del Codice Etico di questo Ministero, entrato in vigore il 28 luglio 2011 (consultabile sul sito internet <www. beniculturnli it/mibac/multimedia>) e dovrà presentare le risultanze dei controlli redatte secondo gli standard ministeriali; 14. Qualora, durante l’eventuale realizzazione in oggetto, si verifichino scoperte archeologiche fortuite (anche se prive d’estensione e di ogni apparente rilevanza estetica)- è fatto obbligo (ai sensi del Capo VI, I sezione e dell’art. 90 del D. Lgs. 42/2004; inoltre, a norma degli articoli 822, 823 e, specialmente, 826 del Codice Civile; ai sensi, infine, dell’articolo 733 del Codice Penale) di sospendere immediatamente i lavori; d’avvertire subito dopo la Soprintendenza Archeologica, i sig.ri Sindaci e le Stazioni CC competenti per territorio; nonché di provvedere alla salvaguardia, dei beni rinvenuti, per tutto il periodo intercorrente fra il loro rinvenimento e l’intervento della Soprintendenza Archeologica; 15. Eventuali ritrovamenti archeologici potranno anche comportare le modifiche progettuali necessarie nonché l’effettuazione dì indagini di scavo finalizzate sia alla ricerca e documentazione delle eventuali emergenze archeologiche che ai relativi interventi di salvaguardia e di tutela; Dal punto di vista dei campi elettromagnetici 16. In merito all’impatto del campo magnetico si richiede che i progetti esecutivi siano integrati con la seguente documentazione che dovrà essere trasmessa ad ARPAT per l’espressione del parere di competenza: - Chiara indicazione della potenza di picco dell’impianto; - Schema dettagliato dell’impianto elettrico del locale della centrale, contenente la descrizione e la posizione dei quadri di controllo, sezionamento e distribuzione, con particolare riferimento alla descrizione dell’innesto della linea elettrica di collegamento con la rete pubblica, all’interno del locale tecnico. In particolare dovrà essere indicato se nella cabina elettrica è previsto un trasformatore di potenza per l’innalzamento della tensione della corrente elettrica da immettere in rete o se questa sia consegnata al gestore pubblico in bassa tensione; - Descrizione delle modalità di allacciamento della cabina elettrica con la rete pubblica, con indicazione della tipologia dell’elettrodotto, del tracciato in planimetria, del dettaglio della configurazione e delle caratteristiche della posa della linea interrata in bt di collegamento tra la centrale idroelettrica e la linea aerea; - Descrizione del punto di consegna, specificando la natura del “palo-cabina, indicando la eventuale presenza di un trasformatore ed il calcolo della DPA secondo quanto previsto dal DM 29/05/08; - Relazione per la valutazione dell’impatto del campo magnetico prodotto dalla cabina elettrica e dalla linea elettrica di collegamento con la rete pubblica, con la verifica del rispetto dell’obbiettivo di qualità di 3 μT di 169 cui al D.P.C.M. 08/07/2003, con particolare riferimento alle aree esterne all’impianto; - Eventuali limitazioni e gli accorgimenti adottati per impedire l’accesso alla popolazione in genere”; 17. In relazione al monitoraggio della Funzionalità Fluviale (IFF) in Post Opera visto quanto indicato nelle integrazioni si ritiene invece opportuno che venga ampliato il tratto del Torrente Vicano sottoposto a studio fino a circa 500 metri a monte e 500 metri a valle della traversa, rispetto ai 100 metri dichiarati dal proponente a pag. 8 del documento integrativo; 18. Dovranno essere poste in atto delle attività di monitoraggio delle portate, sia per quanto riguarda quelle derivate attraverso l’impianto ai fini produttivi, sia per quelle rilasciate ai fini del Deflusso Minimo Vitale; Dal punto di vista del paesaggio 19. Le opere dovranno armonizzarsi con il contesto favorendo soluzioni architettoniche che rispondano al carattere ambientale dominante; Dal punto di vista del rumore: 20. Si richiede la presentazione a ARPAT in fase di esercizio dell’impianto di una verifica di impatto acustico; Dal punto di vista della biodiversità 21. Siano previsti, nell’area di cantiere e laddove verranno effettuate lavorazioni, con particolare riguardo per la fascia ripariale, tempestivi interventi di ripristino ambientale post operam utilizzando specie vegetali autoctone (erbacee, arbustive, arboree), attuando le necessarie cure colturali, comprensive degli eventuali risarcimenti, e verificando il successo delle azioni di rinverdimento, nei due anni successivi alla messa a dimora, all’inizio di ogni stagione vegetativa (così come indicato negli elaborati integrativi del proponente); 22. Per quanto concerne la limitazione della diffusione delle eventuali specie arboree invasive (in particolare Ailanto e Robinia), le piante di grosso diametro, non estirpabili, siano disseccate mediante diserbanti chimici sistemici inseriti entro numerosi fori prodotti sotto corteccia, all’interno del floema, e successivamente sigillati; se necessario, l’operazione dovrà essere ripetuta; 23. Sia previsto il monitoraggio dello stato ecologico del corso dell’acqua (a monte e a valle del sito d’impianto; nelle fasi ante, in corso e post-operam), secondo le procedure previste dalle norme vigenti e deliberate anche dal sistema nazionale delle agenzie ambientali, in accordo anche con eventuali prescrizioni di ARPAT, in modo da verificare eventuali fenomeni di alterazione dell’ecosistema fluviale conseguente a modifiche indotte dalla presenza dell’impianto; 24. Il passaggio per i pesci, al fine di favorire la creazione di linee di spostamento e di rifugio adatte agli invertebrati e alle specie bentoniche, oltre ad essere rivestito sul fondo da un “tappeto roccioso”, 170 10.12.2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 49 formato dalla posa di conci di pietra, presenti nelle paratoie prefabbricate in metallo (che delimitano i bacini successivi) un orifizio sul fondo di 0,10 x 0,10 m. Il passaggio per pesci dovrà essere inoltre protetto da un grigliato elettrosaldato calpestabile per impedire la predazione da parte degli uccelli ittiofagi. Il grigliato dovrà risultare anche amovibile per ispezioni; 25. Sia prevista, così come contemplato anche negli elaborati progettuali, la verifica della funzionalità del passaggio per i pesci, fin dalla prima stagione riproduttiva dei Ciprinidi, successiva all’entrata in funzione dell’impianto, e sia svolto un monitoraggio continuo del funzionamento della scala di risalita, attuando la manutenzione ordinaria secondo le modalità e la stagionalità da concordare con l’Ufficio Pesca di questa Amministrazione provinciale; 26. Sia prevista la pianificazione e la realizzazione degli interventi di manutenzione del passaggio per pesci e del sistema di griglie (per impedire alla fauna ittica di accedere al gruppo coclea), per tutta la durata del ciclo di vita dell’impianto, secondo quanto indicato negli elaborati integrativi; 27. sia prevista la programmazione dettagliata delle fasi di smantellamento e degli interventi di ripristino ambientale da eseguirsi a fine vita dell’impianto; 28. Come misure generali per la progettazione e l’esecuzione dei lavori in alveo, per la realizzazione del passaggio per i pesci, per l’attuazione degli interventi di ingegneria naturalistica e per gli interventi a carico della vegetazione ripariale siano osservate le cautele e le prescrizioni contenute: - nelle linee guida (documento denominato “Allegato 4”) per la salvaguardia dell’ittiofauna nell’esecuzione dei lavori in alveo, allegate al Piano Provinciale della Pesca (D.C.P. n. 78/2009); - nel volume “Le scale di Risalita per la tutela del patrimonio ittico”, promosso dall’Assessorato Agricoltura, Caccia e Pesca di questa Amministrazione Provinciale, e nelle “Linee guida per la progettazione, valutazione tecnica e pianificazione di passaggi artificiali per i pesci” dell’Università di Firenze - Dipartimento di Ingegneria Agraria e Forestale; - nelle Direttive sui criteri progettuali per l’attuazione degli interventi in materia di difesa idrogeologica (Deliberazione Consiglio Regionale n. 155/1997); - nel disciplinare attuativo, elaborato dall’Amministrazione Provinciale di Firenze – Direzione Difesa del Suolo (Atto Dirigenziale 1898/2008), e nelle linee guida, recentemente pubblicate dalla Regione Toscana, per interventi di taglio e di gestione della vegetazione riparia. Si ricorda che tutte le opere civili, che presuppongono l’esecuzione di opere strutturali, sono soggette alla disciplina normativa di cui al DPR 380/2001 e alla LR 1/2005; B) di individuare, quali organi tecnici competenti al controllo dell’adempimento delle prescrizioni imposte, ai sensi dell’art. 49, comma 5, L.R. 10/2010, i seguenti Enti: la Regione Toscana Ufficio Genio Civile per le prescrizioni n. 1,2,3,4,5); La Direzione Difesa del suolo - P.O comparti idraulici per le prescrizioni n. 6,7,8,9); l’ARPAT per le prescrizioni 10,11,12,16,17,18,20); la Soprintendenza Archeologica per le prescrizione n. 13,14,15); l’ufficio Gestione PTCP/VIA/VAS della Provincia di Firenze per la prescrizione n. 19, l’ufficio aree protette e biodiversità della Provincia di Firenze per le prescrizioni n. 21,22,23,24,25,26,27,28); C) Con la concessione, ai sensi del Dlgs n.387 del 2003, sarà necessaria la redazione di una variante al Regolamento Urbanistico, come già anticipato nel parere rilasciato dall’Unione dei Comuni Valdarnovaldisieve, che individui in modo puntuale l’intervento sul torrente Vicano (approvazione di competenza del consiglio Comunale). Dovrà essere rilasciata, inoltre, prima dell’inizio dei lavori, l’autorizzazione paesaggistica, rilasciata dalla competente amministrazione Comunale; D) Di procedere alla notifica del presente atto al Proponente; E) Di comunicare il presente atto a tutti gli Enti e le Amministrazioni interessate; F) Di trasmettere il presente atto e tutti i pareri pervenuti nel corso del procedimento, alla PO Risorse Idriche per i successivi adempimenti ai fini della concessione e delle autorizzazioni per cui sono stati richiesti i pareri; G) Di dare atto, ai sensi della L.241/90, che responsabile del procedimento è l’Arch. Francesca Materazzi della Direzione Urbanistica e Ambiente; H) Di dare atto che il presente provvedimento è soggetto a pubblicità in quanto conclusivo di procedimento amministrativo provinciale e che in ragione del particolare rilievo del suo contenuto deve essere portato a conoscenza della generalità dei cittadini, se ne dispone la pubblicazione all’Albo Pretorio della Provincia di Firenze sulla pagina web http://attionline.provincia.fi.it e all’Ufficio Relazioni con il Pubblico. Ai sensi dell’art. 49 comma 7 della LR10/2010 sarà dato avviso sintetico su BURT degli esiti della presente procedura; I) Di precisare che, ai sensi della L. 241/90, il soggetto destinatario del presente atto può presentare ricorso nei modi di legge avverso all’atto stesso alternativamente al TAR della Toscana o al Capo dello Stato rispettivamente entro 60 ed entro 120 giorni dalla notifica del presente atto. 10.12.2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 49 Allegati: Allegato 1 – Rapporto Istruttorio. Il Responsabile della PO Pianificazione Territoriale e Valutazioni Ambientali Davide Cardi - Avvisi AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE DI AREZZO Domanda in data 13/11/2014 per rinnovo di concessione di derivazione di acqua pubblica dal corso d’acqua Canale Maestro della Chiana e Allacciante di Sx in Comune di Foiano della Chiana loc. Chiana - Via del Filo per uso irrigazione. Ditta: Az. Agr. Illuminati G.M.M. Pratica n. RIN002_CSU1950_00002. La Ditta Az. Agr. Illuminati G.M.M., con sede in Via Anatraia, 16 - Foiano della Chiana - ha presentato in data 13/11/2014 domanda per il rinnovo della concessione di derivazione di acqua pubblica dal corso d’acqua Canale Maestro della Chiana e Allacciante di Sx in località Chiana – Via del Filo in Comune di Foiano della Chiana per uso irrigazione, per una portata massima di 10,60 litri/secondo per irrigare 57,50 ettari di terreno. Il Dirigente Leandro Radicchi AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE DI AREZZO Domanda in data 28/11/2014 per rinnovo di concessione di derivazione di acqua pubblica dal corso d’acqua Torrente Ciuffenna in comune di Loro Ciuffenna loc. Molino di Loro Ciuffenna per uso forza motrice. Ditta: Parigi Fabrizio. Pratica n. RIN001_ CSU1919_00004. La Ditta Parigi Fabrizio, residente in Via Bianco da Lanciolina - Loro Ciuffenna - ha presentato in data 28/11/2014 domanda per il rinnovo della concessione di derivazione di acqua pubblica dal corso d’acqua Torrente Ciuffenna in località Molino di Loro Ciuffenna in Comune di Loro Ciuffenna per uso forza motrice, per una portata massima di 100 litri/secondo per produrre forza motrice pari a max 7,45 Kw. Il Dirigente Leandro Radicchi 171 AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE DI FIRENZE Concessione derivazione acqua pubblica. Pratica n. 3564. A seguito istanza di concessione presentata in data 31/07/2009 prot. 367170 (pratica n. 3564) il Dirigente della Provincia di Firenze “Direzione Gestione Immobili, Uff. Progetti Edilizia LL.PP. Difesa del suolo e Protezione Civile” l’Ing. Domenico Ennio Maria Passaniti, ha rilasciato, con Atto Dirigenziale n. 2212 del 05/06/2014, al Condominio Pretena, con sede in via di Pagnolle n. 1113 nel comune di Pontassieve (FI) (C.F. 94119700485), concessione di acqua da pozzo, per uso irriguo verde privato. L’opera di presa consiste in un pozzo ubicato in località Pretena, in terreno individuato al N.C.T. del Comune di Pontassieve (FI) al foglio di mappa n. 37 particella n. 4; per un prelievo di portata massima pari a 0,7 l/sec e volume annuo di 900 mc. La durata della suddetta concessione è stata determinata in 10 anni fino al 31/12/2024 e soggetta a canone annuo in base all’uso irriguo verde privato rivalutato per gli anni successivi in base al tasso d’inflazione programmato. Presso la “Direzione Gestione Immobili Ufficio Progetti Edilizia LL.PP. Difesa del suolo e Protezione Civile” è possibile visionare la domanda e gli elaborati progettuali. Ai sensi del Legge 241/90 il responsabile del procedimento è il Dott Alfredo Galli. AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE DI FIRENZE Concessione derivazione acqua pubblica. Pratica n. 3655. A seguito istanza di nuova concessione presentata in data 28/05/2010 prot. 213053 (pratica n. 3655), il Dirigente della Provincia di Firenze “Direzione Gestione Immobili, Uff. Progetti Edilizia LL.PP. Difesa del suolo e Protezione Civile” l’Ing. Domenico Ennio Maria Passaniti, ha rilasciato, con Atto Dirigenziale n. 3457 del 17/09/2014, alla Cooperativa Case Banelli, con sede in via Giotto n. 25 nel comune di Prato (PO) (Partita Iva 02019780978), concessione per captazione di acque sotterranee con pompa, per uso irriguo verde privato. Il punto di prelievo di acque pubbliche è ubicato in terreno individuato al N.C.T. del Comune di Calenzano (FI) al foglio di mappa n. 55 particella n. 29; in terreno di proprietà del Concessionario, per un prelievo di portata massima pari a 1,1 l/sec e volume annuo di 633 mc. La durata della suddetta concessione è stata determinata in 10 anni fino al 31/12/2024 e soggetta a canone annuo 172 10.12.2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 49 in base all’uso irriguo verde privato rivalutato per gli anni successivi in base al tasso d’inflazione programmato. Presso la “Direzione Gestione Immobili Ufficio Progetti Edilizia LL.PP. Difesa del suolo e Protezione Civile” è possibile visionare la domanda e gli elaborati progettuali. Ai sensi del Legge 241/90 il responsabile del procedimento è il Dott Alfredo Galli. AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE DI FIRENZE Concessione derivazione acqua pubblica. Pratica n. 3710. A seguito istanza di concessione presentata in data 25/11/2010 prot. 472470 (pratica n. 3710) il Dirigente della Provincia di Firenze “Direzione Gestione Immobili, Uff. Progetti Edilizia LL.PP. Difesa del suolo e Protezione Civile” l’Ing. Domenico Ennio Maria Passaniti, ha rilasciato, con Atto Dirigenziale n. 1925 del 13/05/2014, alla Società Autostrade per l’Italia spa, con sede in Roma (RM) (Partita Iva 07516911000), concessione per captazione di acque pubbliche sotterranee, per uso irrigazione verde privato e antincendio. L’opera di presa consiste in un pozzo (dotato di pompa) ubicato nel terreno individuato al N.C.T. del Comune di Firenze al foglio di mappa n. 64 particella n. 698; di proprietà del Concessionario per un prelievo di portata massima pari a 0,50 l/sec e volume annuo di 60,00 mc. La durata della suddetta concessione è stata determinata in 10 anni fino al 31/12/2024 e soggetta a canone annuo in base all’uso irrigazione verde privato e antincendio rivalutato per gli anni successivi in base al tasso d’inflazione programmato. Presso la “Direzione Gestione Immobili Ufficio Progetti Edilizia LL.PP. Difesa del suolo e Protezione Civile” è possibile visionare la domanda e gli elaborati progettuali. Ai sensi del Legge 241/90 il responsabile del procedimento è il Dott Alfredo Galli. AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE DI FIRENZE Concessione derivazione acqua pubblica. Pratica n. 3783. A seguito istanza di concessione presentata in data 25/10/2011 prot. 431180 (pratica n. 3783) il Dirigente della Provincia di Firenze “Direzione Gestione Immobili, Uff. Progetti Edilizia LL.PP. Difesa del suolo e Protezione Civile” l’Ing. Domenico Ennio Maria Passaniti, ha rilasciato, con Atto Dirigenziale n. 1626 del 23/04/2014, alla ditta A.B.M.C. - American Battle Monuments Commission, con sede legale n Francia, in Garches, rue Du Janvier n. 68, (C.F./P. I. 804012230588), concessione per derivare acqua pubblica da pozzo, per uso irrigazione verde privato, potabile, igienico e assimilati. Il punto di prelievo di acque pubbliche è ubicato in località Poggio Secco, nel terreno individuato al N.C.T. del Comune di Firenze al foglio di mappa n. 20 particella C; in terreno di proprietà del Concessionario, per un prelievo di portata massima pari a 12,5 l/sec e volume annuo di 38.880 mc. La durata della suddetta concessione è stata determinata in 10 anni fino al 31/12/2023 e soggetta a canone annuo in base all’uso irrigazione verde privato, potabile, igienico e assimilati rivalutato per gli anni successivi in base al tasso d’inflazione programmato. Presso la “Direzione Gestione Immobili Ufficio Progetti Edilizia LL.PP. Difesa del suolo e Protezione Civile” è possibile visionare la domanda e gli elaborati progettuali. Ai sensi del Legge 241/90 il responsabile del procedimento è il Dott Alfredo Galli. AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE DI FIRENZE Concessione derivazione acqua pubblica. Pratica n. 3814. A seguito istanza di concessione presentata in data 05/03/2012 prot. 99865 (pratica n. 3814) il Dirigente della Provincia di Firenze “Direzione Gestione Immobili, Uff. Progetti Edilizia LL.PP. Difesa del suolo e Protezione Civile” l’Ing. Domenico Ennio Maria Passaniti, ha rilasciato, con Atto Dirigenziale n. 4287 del 09/12/2013, al Comune di Sesto Fiorentino (FI), con sede in Piazza Vittorio Veneto n. 1 nel comune di Sesto Fiorentino (FI) (C.F. 004200010480), concessione per captazione acqua pubblica da pozzo, per uso irriguo verde pubblico. Il punto di prelievo di acque è ubicato in località Doccia, nel terreno individuato al N.C.T. del Comune di Sesto Fiorentino (FI) al foglio di mappa n. 33 particella n. 2724, in terreno di proprietà del Concessionario per un prelievo di portata massima pari a 0,05 l/sec e volume annuo di 648 mc. La suddetta concessione è stata rilasciata dal 9/12/2013 ed è valida fino al 31/12/2018, è soggetta a canone annuo in base all’uso irriguo verde pubblico rivalutato per gli anni successivi in base al tasso d’inflazione programmato. Presso la “Direzione Gestione Immobili Ufficio Progetti Edilizia LL.PP. Difesa del suolo e Protezione Civile” è possibile visionare la domanda e gli elaborati progettuali. 10.12.2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 49 Ai sensi del Legge 241/90 il responsabile del procedimento è il Dott Alfredo Galli. AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE DI FIRENZE Concessione derivazione acqua pubblica. Pratica n. 3845. A seguito istanza di concessione presentata in data 13/06/2010 prot. 243698 (pratica n. 3845) il Dirigente della Provincia di Firenze “Direzione Gestione Immobili, Uff. Progetti Edilizia LL.PP. Difesa del suolo e Protezione Civile” l’Ing. Domenico Ennio Maria Passaniti, ha rilasciato, con Atto Dirigenziale n. 811 del 27/02/2014, alla ditta PIBIEMME S.R.L., con sede in via Vittor Pisani n. 20 nel comune di Milano (MI) (C.F. /P. I. 02768490167), concessione per captazione acqua pubblica da pozzo, per uso industriale. Il punto di prelievo di acque pubbliche è ubicato in località le Micciole, in terreno individuato al N.C.T. del Comune di Campi Bisenzio (FI) al foglio di mappa n. 18 particella n. 668, per un prelievo di portata massima pari a 2,0 l/sec e volume annuo di 63.072 mc. La durata della suddetta concessione è stata determinata in 10 anni fino al 31/12/2024 e soggetta a canone annuo in base all’uso industriale rivalutato per gli anni successivi in base al tasso d’inflazione programmato. Presso la “Direzione Gestione Immobili Ufficio Progetti Edilizia LL.PP. Difesa del suolo e Protezione Civile” è possibile visionare la domanda e gli elaborati progettuali. Ai sensi del Legge 241/90 il responsabile del procedimento è il Dott Alfredo Galli AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE DI FIRENZE Concessione derivazione acqua pubblica. Pratica n. 3846. A seguito istanza di concessione presentata in data 13/06/2010 prot. 243694 (pratica n. 3846) il Dirigente della Provincia di Firenze “Direzione Gestione Immobili, Uff. Progetti Edilizia LL.PP. Difesa del suolo e Protezione Civile” l’Ing. Domenico Ennio Maria Passaniti, ha rilasciato, con Atto Dirigenziale n. 812 del 27/02/2014, alla ditta Società PIBIEMME S.R.L., con sede in via Vittor Pisani n. 20 nel comune di Milano (MI) (C.F./P. I. 02768490167), concessione per captazione acqua pubblica da pozzo, per uso industriale, irrigazione verde privato, igienico. Il punto di prelievo di acque pubbliche è ubicato in località le Miccine, in terreno individuato al N.C.T. del 173 Comune di Campi Bisenzio (FI) al foglio di mappa n. 18 particella n. 459, per un prelievo di portata massima pari a 2,41 l/sec e volume annuo di 75.920 mc. La durata della suddetta concessione è stata determinata in 10 anni fino al 31/12/2024 e soggetta a canone annuo in base all’uso industriale, irrigazione verde privato, igienico rivalutato per gli anni successivi in base al tasso d’inflazione programmato. Presso la “Direzione Gestione Immobili Ufficio Progetti Edilizia LL.PP. Difesa del suolo e Protezione Civile” è possibile visionare la domanda e gli elaborati progettuali. Ai sensi del Legge 241/90 il responsabile del procedimento è il Dott Alfredo Galli. AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE DI FIRENZE Concessione derivazione acqua pubblica. Pratica n. 3706. A seguito istanza di concessione presentata in data 25/10/2010 prot. 420750 (pratica n. 3706) il Dirigente della Provincia di Firenze “Direzione Gestione Immobili, Uff. Progetti Edilizia LL.PP. Difesa del suolo e Protezione Civile” l’Ing. Domenico Ennio Maria Passaniti, ha rilasciato, con Atto Dirigenziale n. 810 del 27/2014, alla ditta PIBIEMME S.R.L., con sede in via Vittor Pisani n. 20 nel comune di Milano (MI) (C.F./P. I. 02768490167), concessione per captazione acqua pubblica da pozzo, per uso industriale, irrigazione verde privato e igienico. Il punto di prelievo di acque è ubicato in località le Miccine, in terreno individuato al N.C.T. del Comune di Campi Bisenzio (FI) al foglio di mappa n. 18 particella n. 459; per un prelievo di portata massima pari a 2,52 l/sec e volume annuo di 79.800 mc. La durata della suddetta concessione è stata determinata in 10 anni fino al 31/12/2024 e soggetta a canone annuo in base all’uso industriale, irrigazione verde privato e igienico, rivalutato per gli anni successivi in base al tasso d’inflazione programmato. Presso la “Direzione Gestione Immobili Ufficio Progetti Edilizia LL.PP. Difesa del suolo e Protezione Civile” è possibile visionare la domanda e gli elaborati progettuali. Ai sensi del Legge 241/90 il responsabile del procedimento è il Dott Alfredo Galli. AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE DI FIRENZE Concessione derivazione acqua pubblica. Pratica n. 3941. 174 10.12.2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 49 A seguito istanza di concessione presentata in data 12/04/2013 prot. 155682 (pratica n. 3941) il Dirigente della Provincia di Firenze “Direzione Gestione Immobili, Uff. Progetti Edilizia LL.PP. Difesa del Suolo e Protezione Civile” l’Ing. Domenico Ennio Maria Passaniti, ha rilasciato, con Atto Dirigenziale n. 3459 del 17/09/2014, alla ditta Olmo S.r.l., con sede in Piazza Alberica n. 9 nel comune di Carrara (MS) (Partita Iva 00101580454), concessione per captazione di acqua pubblica sotterranea, ad uso potabile, igienico ed assimilati. ed irriguo agricolo. Il punto di prelievo di acque pubbliche è ubicato in località Pratellino, nel terreno individuato al N.C.T. del Comune di Pontassieve (FI) al foglio di mappa n. 1 particella n. 24, per un prelievo di portata massima pari a 1,08 l/sec e volume annuo di 33.945 mc. La durata della suddetta concessione è stata determinata in 10 anni fino al 31/12/2014 e soggetta a canone annuo in base all’uso potabile,igienico ed assimilati rivalutato per gli anni successivi in base al tasso d’inflazione programmato. Presso la “Direzione Gestione Immobili Ufficio Progetti Edilizia LL.PP. Difesa del suolo e Protezione Civile” è possibile visionare la domanda e gli elaborati progettuali. Ai sensi del Legge 241/90 il responsabile del procedimento è il Dott Alfredo Galli. AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE DI FIRENZE Concessione derivazione acqua pubblica. Pratica n. 2569. A seguito istanza di concessione preferenziale presentata in data 02/07/2003 prot. 54316 (pratica n. 2569) il Dirigente della Provincia di Firenze “Direzione Gestione Immobili, Uff. Progetti Edilizia LL.PP. Difesa del suolo e Protezione Civile” l’Ing. Domenico Ennio Maria Passaniti, ha rilasciato, con Atto Dirigenziale n. 4457 del 20/12/2013, all’Istituto de Angeli S.R.L., con sede in Via Prulli n. 103/C nel comune di Reggello (FI) (C.F./P.I. 80016450480), concessione per captazione acqua pubblica da pozzo, per uso irrigazione verde privato. Il punto di prelievo di acque pubbliche è ubicato in località Prulli, nel terreno individuato al N.C.T. del Comune di Reggello (FI) al foglio di mappa n. 97 particella n. 245, in terreno di proprietà del Concessionario per un prelievo di portata massima pari a 1,67 l/sec e volume annuo di 6.048 mc. La durata della suddetta concessione è stata determinata in 10 anni fino al 31/12/2023 e soggetta a canone annuo in base all’uso irrigazione verde privato rivalutato per gli anni successivi in base al tasso d’inflazione programmato. Presso la “Direzione Gestione Immobili Ufficio Progetti Edilizia LL.PP. Difesa del suolo e Protezione Civile” è possibile visionare la domanda e gli elaborati progettuali. Ai sensi del Legge 241/90 il responsabile del procedimento è il Dott Alfredo Galli. AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE DI FIRENZE Concessione derivazione acqua pubblica. Pratica n. 3604. A seguito istanza di concessione preferenziale presentata in data 02/07/2003 prot. 54316 (pratica n. 3604) il Dirigente della Provincia di Firenze “Direzione Gestione Immobili, Uff. Progetti Edilizia LL.PP. Difesa del suolo e Protezione Civile” l’Ing. Domenico Ennio Maria Passaniti, ha rilasciato, con Atto Dirigenziale n. 4459 del 20/12/2013, all’Istituto de Angeli S.R.L., con sede in località Prulli n,103/C nel comune di Reggello (FI) (C.F./ P.I.80016450480), concessione per captazione acqua pubblica da pozzo, per uso irriguo verde privato, igienico ed assimilati. Il punto di prelievo è ubicato in località Prulli, nel terreno individuato al N.C.T. del Comune di Reggello (FI) al foglio di mappa n. 97 particella n. 99; per un prelievo di portata massima pari a 1,62 l/sec e volume annuo di 6.300 mc. La durata della suddetta concessione è stata determinata in 10 anni fino al 31/12/2023 e soggetta a canone annuo in base all’uso irriguo verde privato, igienico ed assimilati, rivalutato per gli anni successivi in base al tasso d’inflazione programmato. Presso la “Direzione Gestione Immobili Ufficio Progetti Edilizia LL.PP. Difesa del suolo e Protezione Civile” è possibile visionare la domanda e gli elaborati progettuali. Ai sensi del Legge 241/90 il responsabile del procedimento è il Dott Alfredo Galli. AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE DI FIRENZE Concessione derivazione acqua pubblica. Pratica n. 3608. A seguito istanza di nuova concessione presentata in data 02/07/2003 prot. 54316 (pratica n. 3608) il Dirigente della Provincia di Firenze “Direzione Gestione Immobili, Uff. Progetti Edilizia LL.PP. Difesa del suolo e Protezione Civile” l’Ing. Ennio Passaniti, ha rilasciato, con Atto Dirigenziale n. 4460 del 20/12/2013, alla ditta 10.12.2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 49 L’Istituto de Angeli S.R.L., con sede in via Prulli n,103/C nel comune di Reggello (FI) (C.F./ P.I.80016450480), concessione per captazione acqua pubblica da pozzo, per uso irriguo verde privato ed igienico ed assimilati. Il punto di prelievo di acque pubbliche è ubicato in località Prulli, nel terreno individuato al N.C.T. del Comune di FIRENZE al foglio di mappa n. 97 particella n. 99; per un prelievo di portata massima pari a 1,67 l/sec e volume annuo di 5.355 mc. La durata della suddetta concessione è stata determinata in 10 anni fino al 31/12/2023 e soggetta a canone annuo in base all’uso irriguo verde privato ed igienico ed assimilati rivalutato per gli anni successivi in base al tasso d’inflazione programmato. Presso la “Direzione Gestione Immobili Ufficio Progetti Edilizia LL.PP. Difesa del suolo e Protezione Civile” è possibile visionare la domanda e gli elaborati progettuali. Ai sensi del Legge 241/90 il responsabile del procedimento è il Dott Alfredo Galli. AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE DI FIRENZE Concessione derivazione acqua pubblica. Pratica n. 326. A seguito istanza di concessione presentata alla Regione Toscana in data 02/10/1995 prot. 29162 (pratica n. 326) il Dirigente della Provincia di Firenze “Direzione Gestione Immobili, Uff. Progetti Edilizia LL.PP. Difesa del suolo e Protezione Civile” l’Ing. Ennio Passaniti, ha rilasciato, con Atto Dirigenziale n. 934 del 07/03/2014, alla ditta Cantini Marino Srl, con sede in piazza della Vittoria n. 13/A, nel comune di Vicchio (FI) (C.F. 03660880489), concessione per derivare acqua pubblica mediante pompa, da ubicarsi sulla sponda di un lago alimentato dalle acque di subalveo del fiume Arno, nel Comune di Firenze, ad uso industriale. Il punto di prelievo di acque pubbliche è ubicato in sponda di un corpo idrico superficiale (lago), situato in terreno individuato al N.C.T. del Comune di Firenze al foglio di mappa n. 49 particella n. 98; per un prelievo di portata massima pari a 3 l/sec e volume annuo di 22.836 mc. La durata della suddetta concessione è stata determinata in 10 anni fino al 31/12/2024 e soggetta a canone annuo in base all’uso industriale rivalutato per gli anni successivi in base al tasso d’inflazione programmato. Presso la “Direzione Gestione Immobili Ufficio Progetti Edilizia LL.PP. Difesa del suolo e Protezione Civile” è possibile visionare la domanda e gli elaborati progettuali.. Ai sensi del Legge 241/90 il responsabile del procedimento è il Dott Alfredo Galli. 175 AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE DI FIRENZE Concessione derivazione acqua pubblica. Pratica n. 383. A seguito istanza di concessione presentata in data 10/05/2005 prot. 37181 (pratica n. 383) il Dirigente della Provincia di Firenze “Direzione Gestione Immobili, Uff. Progetti Edilizia LL.PP. Difesa del suolo e Protezione Civile” l’Ing. Domenico Ennio Maria Passaniti, ha rilasciato, con Atto Dirigenziale n. 2995 del 04/08/2014, alla ditta Italbuilt s.r.l., con sede in loc. le Valli – Salceto n. 30/D, nel comune di Rignano sull’Arno (FI) (Partita Iva 0366960483), concessione per derivare acqua di superficie tramite pompa, da corso d’acqua denominato fosso di Salceto per uso industriale, autolavaggio e lavaggio strade. Il punto di prelievo di acque pubbliche è ubicato in terreno individuato al N.C.T. del Comune di Rignano sull’Arno (FI) al foglio di mappa n. 51 particella n. 76; in terreno di proprietà del Concessionario, per un prelievo di portata massima pari a 5 l/sec e volume annuo di 13.320 mc. La durata della suddetta concessione è stata determinata in 10 anni fino al 31/12/2024 e soggetta a canone annuo in base all’uso industriale, autolavaggio e lavaggio, strade rivalutato per gli anni successivi in base al tasso d’inflazione programmato. Presso la “Direzione Gestione Immobili Ufficio Progetti Edilizia LL.PP. Difesa del suolo e Protezione Civile” è possibile visionare la domanda e gli elaborati progettuali.. Ai sensi del Legge 241/90 il responsabile del procedimento è il Dott Alfredo Galli.ocedimento è il Dott Alfredo Galli. AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE DI FIRENZE Concessione derivazione acqua pubblica. Pratica n. 421. A seguito istanza di nuova concessione presentata in data 21/06/2005 prot. 66835 (pratica n. 421) il Dirigente della Provincia di Firenze “Direzione Gestione Immobili, Uff. Progetti Edilizia LL.PP. Difesa del suolo e Protezione Civile” l’Ing. Domenico Ennio Maria Passaniti, ha rilasciato, con Atto Dirigenziale n. 1706 del 30/04/2014, alla ditta A.S.D. Rontese società dilettantistica, con sede in loc. Ronta via Fratelli Rosselli n. 48 nel comune di Borgo San Lorenzo (FI) (C.F. 90000560483), concessione per derivare acqua pubblica dal torrente Ensa, per uso irriguo attrezzature sportive. 176 10.12.2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 49 Il prelievo è realizzato tramite pompa ubicata in destra idraulica del Torrente Ensa, in località Ronta, in terreno individuato al N.C.T. del Comune di Borgo San Lorenzo, foglio di mappa n. 59 particella n. 13, per un prelievo di portata massima pari a 1 l/sec e volume annuo di 712,8 mc. La durata della suddetta concessione è stata determinata in 10 anni fino al 31/12/2024 e soggetta a canone annuo in base all’uso irriguo attrezzature sportive rivalutato per gli anni successivi in base al tasso d’inflazione programmato. Presso la “Direzione Gestione Immobili Ufficio Progetti Edilizia LL.PP. Difesa del suolo e Protezione Civile” è possibile visionare la domanda e gli elaborati progettuali. Ai sensi del Legge 241/90 il responsabile del procedimento è il Dott Alfredo Galli. AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE DI FIRENZE Concessione derivazione acqua pubblica. Pratica n. 738. A seguito istanza di concessione presentata in data 22/06/2010 prot. 246737 (pratica n. 738) il Dirigente della Provincia di Firenze “Direzione Gestione Immobili, Uff. Progetti Edilizia LL.PP. Difesa del suolo e Protezione Civile” l’Ing. Domenico Ennio Maria Passaniti, ha rilasciato, con Atto Dirigenziale n. 4409 del 17/12/2013, alla ditta B.M.G. Barberino srl, con sede in via Meucci snc, nel comune di Barberino di Mugello (FI) (C.Fisc. / Partita Iva 0517607489), concessione per derivare acqua pubblica (tramite pompa) dal Fiume Sieve per uso irriguo verde privato. Il punto di prelievo è ubicato in località Scopicci, in terreno individuato al N.C.T. del Comune di Barberino di Mugello (FI) al foglio di mappa n. 107 particella n. 902; per una portata massima pari a 1,6 l/sec e, volume annuo di 14.722,56 mc. La durata della suddetta concessione è stata determinata in 10 anni fino al 31/12/2023 e soggetta a canone annuo in base all’uso irriguo verde privato rivalutato per gli anni successivi in base al tasso d’inflazione programmato. Presso la “Direzione Gestione Immobili Ufficio Progetti Edilizia LL.PP. Difesa del suolo e Protezione Civile” è possibile visionare la domanda e gli elaborati progettuali. Ai sensi del Legge 241/90 il responsabile del procedimento è il Dott Alfredo Galli. AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE DI FIRENZE Concessione derivazione acqua pubblica. Pratica n. 1770. A seguito istanza di concessione preferenziale presentata in data 16/12/2002 prot. 88803 (pratica n. 1770) il Dirigente della Provincia di Firenze “Direzione Gestione Immobili, Uff. Progetti Edilizia LL.PP. Difesa del suolo e Protezione Civile” l’Ing. Domenico Ennio Maria Passaniti, ha rilasciato, con Atto Dirigenziale n. 4426 del 18/12/2013, alla ditta Toscana Energia spa, con sede in via dei Neri n. 25 nel comune di Firenze (FI) (C.Fiscale/Partita Iva 05608890488), concessione da due pozzi (campo pozzi), per uso irrigazione verde privato e antincendio. L’opera di presa consiste in due pozzi ubicati in terreno individuato al N.C.T. del Comune di Firenze al foglio di mappa n. 33 particella n. 761, per un prelievo di portata massima pari a 0,50 l/sec e volume annuo di 1.500 mc. La durata della suddetta concessione è stata determinata in 10 anni fino al 31/12/2013 e soggetta a canone annuo in base all’uso irrigazione verde privato e antincendio rivalutato per gli anni successivi in base al tasso d’inflazione programmato. Presso la “Direzione Gestione Immobili Ufficio Progetti Edilizia LL.PP. Difesa del suolo e Protezione Civile” è possibile visionare la domanda e gli elaborati progettuali. Ai sensi del Legge 241/90 il responsabile del procedimento è il Dott Alfredo Galli.rocedimento è il Dott Alfredo Galli. AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE DI FIRENZE Concessione derivazione acqua pubblica. Pratica n. 3553. A seguito istanza di concessione presentata in data 07/08/2009 prot. 374656 (pratica n. 3553), il Dirigente della Provincia di Firenze “Direzione Gestione Immobili, Uff. Progetti Edilizia LL.PP. Difesa del suolo e Protezione Civile” l’Ing. Domenico Ennio Maria Passaniti, ha rilasciato, con Atto Dirigenziale n. 4286 del 09/12/2013, al Comune di Sesto Fiorentino (FI), con sede in piazza Vittorio Veneto n. 1, nel comune di Sesto Fiorentino (FI) (C.F. 00420010480), concessione per captazione da pozzo, per uso irrigazione verde pubblico. Il punto di prelievo di acque pubbliche è ubicato in terreno individuato al N.C.T. del Comune di Sesto Fiorentino (FI) al foglio di mappa n. 43 particella n. 1873, per un prelievo di portata massima pari a 0,8 l/sec e volume annuo di 760 mc. La durata della suddetta concessione è stata determinata in 10 anni fino al 31/12/2013 e soggetta a 10.12.2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 49 canone annuo in base all’uso irrigazione verde pubblico rivalutato per gli anni successivi in base al tasso d’inflazione programmato. Presso la “Direzione Gestione Immobili Ufficio Progetti Edilizia LL.PP. Difesa del suolo e Protezione Civile” è possibile visionare la domanda e gli elaborati progettuali. Ai sensi del Legge 241/90 il responsabile del procedimento è il Dott Alfredo Galli.nsi del Legge 241/90 il responsabile del procedimento è il Dott Alfredo Galli. AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE DI FIRENZE Concessione derivazione acqua pubblica. Pratica n. 3945. A seguito istanza di concessione presentata in data 29/03/2013 prot. 128558 (pratica n. 3945) il Dirigente della Provincia di Firenze “Direzione Gestione Immobili, Uff. Progetti Edilizia LL.PP. Difesa del suolo e Protezione Civile” l’Ing. Domenico Ennio Maria Passaniti, ha rilasciato, con Atto Dirigenziale n. 4254 del 14/11/2014, all’Impresa Individuale Giannetti Gino, con sede in via del Borratino n. 122, nel Comune di Reggello (FI), frazione Montanino (C.F./P.I.04947400489), concessione per captazione acqua pubblica da pozzo, per uso irriguo. Il punto di prelievo di acque pubbliche è ubicato in località Montanino, nel terreno individuato al N.C.T. del Comune di Reggello (FI) al foglio di mappa n. 90 particella n. 54; per un prelievo di portata massima pari a 5 l/sec e volume annuo di 7.700 mc. La durata della suddetta concessione è stata determinata in 10 anni fino al 31/12/2024 e soggetta a canone annuo in base all’uso irriguo rivalutato per gli anni successivi in base al tasso d’inflazione programmato. Presso la “Direzione Gestione Immobili Ufficio Progetti Edilizia LL.PP. Difesa del suolo e Protezione Civile” è possibile visionare la domanda e gli elaborati progettuali. Ai sensi del Legge 241/90 il responsabile del procedimento è il Dott Alfredo Galli. AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE DI FIRENZE Concessione derivazione acqua pubblica. Pratica n. 3673. A seguito istanza di concessione presentata in data 20/07/2010 prot. 285095 (pratica n. 3673) il Dirigente della Provincia di Firenze “Direzione Gestione Immobili, Uff. Progetti Edilizia LL.PP. Difesa del suolo e Protezione Civile” l’Ing. Ennio Maria Domenico Passaniti, ha 177 rilasciato, con Atto Dirigenziale n. 4320 del 19/11/2014, all’Amministrazione Comunale di Sesto Fiorentino (C.F.00420010480) con sede in Piazza Vittorio Veneto, n. 1, la concessione per captazione di acqua pubblica da pozzo, per uso irriguo verde pubblico. Il punto di prelievo di acque pubbliche è ubicato nel terreno individuato al N.C.T. del Comune di Sesto Fiorentino (FI) al foglio di mappa n. 53 particelle n. 15671376; per un prelievo di portata massima pari a 4,16 l/sec e volume annuo di 2.244 mc. La durata della suddetta concessione è stata determinata in 10 anni fino al 31/12/2024 e soggetta a canone annuo in base all’uso irriguo verde pubblico rivalutato per gli anni successivi in base al tasso d’inflazione programmato. Presso la “Direzione Gestione Immobili Ufficio Progetti Edilizia LL.PP. Difesa del suolo e Protezione Civile” è possibile visionare la domanda e gli elaborati progettuali. Ai sensi del Legge 241/90 il responsabile del procedimento è il Dott Alfredo Galli. AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE DI FIRENZE Concessione derivazione acqua pubblica. Pratica n. 785. A seguito istanza di concessione presentata in data 18/03/2011 prot. 118052 (pratica n. 785) il Dirigente della Provincia di Firenze “Direzione Gestione Immobili, Uff. Progetti Edilizia LL.PP. Difesa del suolo e Protezione Civile” l’Ing. Ennio Maria Domenico Passaniti, ha rilasciato, con Atto Dirigenziale n. 4317 del 19/11/2014., alla Fattoria di Montecchio Società Agricola Semplice, con sede inVia Montecchio n. 4 località San Donato in Poggio, nel comune di Tavarnelle Val di Pesa (FI), (P.I.06331240488.), concessione per captazione acqua pubblica da pozzo, per uso irriguo agricolo ed antiparassitario. Il punto di prelievo di acque pubbliche è ubicato in località Montecchio, nel terreno individuato al N.C.T. del Comune di Tavarnelle Val di Pesa (FI) al foglio di mappa n. 58 particella n. 253, per un prelievo di portata massima pari a 1 l/sec e volume annuo di 16.000 mc. La durata della suddetta concessione è stata determinata in 10 anni fino al 31/12/2024 e soggetta a canone annuo in base all’uso irriguo rivalutato per gli anni successivi in base al tasso d’inflazione programmato. Presso la “Direzione Gestione Immobili Ufficio Progetti Edilizia LL.PP. Difesa del suolo e Protezione Civile” è possibile visionare la domanda e gli elaborati progettuali. Ai sensi del Legge 241/90 il responsabile del procedimento è il Dott Alfredo Galli. 178 10.12.2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 49 AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE DI FIRENZE Concessione derivazione acqua pubblica. Pratica n. 764. A seguito istanza di concessione presentata in data 23/09/2011 prot. 379779 (pratica n. 764) il Dirigente della Provincia di Firenze “Direzione Gestione Immobili, Uff. Progetti Edilizia LL.PP. Difesa del suolo e Protezione Civile” l’Ing. Ennio Maria DomenicoPassaniti, ha rilasciato, con Atto Dirigenziale n. 4319 del 19/11/2014, alla Sig.ra Montemurro Micaela, con residenza in via Mulina di S. Andrea n. 4, nel Comune di Firenze, (C.F.MNTMCL72L45E472I), concessione per derivazione della risorsa idrica ad uso ittico, tramite sbarramento dell’impluvio denominato “Lago di Romena”, con conseguente formazione di omonimo invaso, ubicato nel Comune di Fiesole. Il punto di prelievo di acque pubbliche è ubicato nel terreno di proprietà individuato al N.C.T. del Comune di Fiesole (FI) al foglio di mappa n. 40 particella n. 338; per un volume pari a quello effettivamente invasato dallo sbarramento, per 24.710 metri cubi; la portata oggetto di concessione è pari a quella necessaria per il reintegro della risorsa idrica evaporata, stimata in 6.000 metri cubi all’anno. La durata della suddetta concessione è stata determinata in 10 anni fino al 31/12/2024 e soggetta a canone annuo in base all’uso irriguo rivalutato per gli anni successivi in base al tasso d’inflazione programmato. Presso la “Direzione Gestione Immobili Ufficio Progetti Edilizia LL.PP. Difesa del suolo e Protezione Civile” è possibile visionare la domanda e gli elaborati progettuali. Ai sensi del Legge 241/90 il responsabile del procedimento è il Dott Alfredo Galli. AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE DI FIRENZE Concessione derivazione acqua pubblica. Pratica n. 3862. A seguito istanza di concessione presentata in data 17/072012 prot. 290157 (pratica n. 3862) il Dirigente della Provincia di Firenze “Direzione Gestione Immobili, Uff. Progetti Edilizia LL.PP. Difesa del suolo e Protezione Civile” l’Ing. Ennio Maria Domenico Passaniti, ha rilasciato, con Atto Dirigenziale n. 4397 del 26/11/2014, all’Amministrazione Comunale di Sesto Fiorentino (C.F.00420010480) con sede in Piazza Vittorio Veneto, n. 1, la concessione per captazione di acqua pubblica da pozzo, per uso irriguo verde pubblico. Il punto di prelievo di acque pubbliche è ubicato nel terreno individuato al N.C.T. del Comune di Sesto Fiorentino (FI) al foglio di mappa n. 43 particelle n. 1604, per un prelievo di portata massima pari a 0,5 l/sec e volume annuo di 2.500 mc. La durata della suddetta concessione è stata determinata in 10 anni fino al 31/12/2024 e soggetta a canone annuo in base all’uso irriguo verde pubblico rivalutato per gli anni successivi in base al tasso d’inflazione programmato. Presso la “Direzione Gestione Immobili Ufficio Progetti Edilizia LL.PP. Difesa del suolo e Protezione Civile” è possibile visionare la domanda e gli elaborati progettuali. Ai sensi del Legge 241/90 il responsabile del procedimento è il Dott Alfredo Galli. AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE DI FIRENZE Concessione derivazione acqua pubblica. Pratica n. 3825. A seguito istanza di concessione presentata in data 23/07/2012 prot. 0297239 (pratica n. 3825) il Dirigente della Provincia di Firenze “Direzione Gestione Immobili, Uff. Progetti Edilizia LL.PP. Difesa del suolo e Protezione Civile” l’Ing. Ennio Maria Domenico Passaniti, ha rilasciato, con Atto Dirigenziale n. 4398 del 26/11/2014, alla Polisportiva Sieci A.S.D. (C.F.0P.I. 03431500481) con sede in via dei Mandorli, n. 2, loc. Sieci nel comune di Pontassieve (FI) la concessione per captazione di acqua pubblica da pozzo, per uso irriguo attrezzature sportive. Il punto di prelievo di acque pubbliche è ubicato nel terreno individuato al N.C.T. del Comune di Pontassieve loc. Sieci (FI) al foglio di mappa n. 89 particelle n. 463, per un prelievo di portata massima pari a 0,4 l/sec e volume annuo di 2106 mc. La durata della suddetta concessione è stata determinata in 10 anni fino al 31/12/2024 e soggetta a canone annuo in base all’uso irriguo attrezzature sportive rivalutato per gli anni successivi in base al tasso d’inflazione programmato. Presso la “Direzione Gestione Immobili Ufficio Progetti Edilizia LL.PP. Difesa del suolo e Protezione Civile” è possibile visionare la domanda e gli elaborati progettuali. Ai sensi del Legge 241/90 il responsabile del procedimento è il Dott Alfredo Galli. AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE DI FIRENZE Concessione derivazione acqua pubblica. Pratica n. 236. 10.12.2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 49 A seguito di istanza di concessione preferenziale presentata in data 30/06/2003 prot. 53786 (pratica n. 236) il Dirigente della Provincia di Firenze “Direzione Gestione Immobili, Uff. Progetti Edilizia LL.PP. Difesa del suolo e Protezione Civile” l’Ing. Ennio Passaniti, ha rilasciato, con Atto Dirigenziale n.4060 del 30/10/2014, alla Società Agricola Lavacchio srl, con sede in via Montefiesole, 55 nel comune di Pontassieve (FI) (Partita Iva 04984810483), concessione per derivare acqua pubblica da pompa, per uso potabile, irriguo agricolo. Il punto di prelievo di acque pubbliche è ubicato in località Monterifrassine, in terreno individuato al N.C.T. del Comune di Pontassieve (FI ) al foglio di mappa n. 68 particella n. 90; per un prelievo di portata massima pari a 0,12/l. sec e volume complessivo annuo di 2.431 mc. La durata della suddetta concessione è stata determinata in 10 anni fino al 31/12/2024 ed è soggetta a canone annuo in base all’uso potabile, irriguo agricolo rivalutato per gli anni successivi in base al tasso d’inflazione programmato. Presso la “Direzione Gestione Immobili Ufficio Progetti Edilizia LL.PP. Difesa del suolo e Protezione Civile” è possibile visionare la domanda e gli elaborati progettuali. Ai sensi del Legge 241/90 il responsabile del procedimento è il Dott Alfredo Galli. AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE DI FIRENZE Concessione derivazione acqua pubblica. Pratica n. 238. A seguito istanza di concessione preferenziale presentata in data 30/06/2003 prot. 53787 (pratica n. 238) il Dirigente della Provincia di Firenze “Direzione Gestione Immobili, Uff. Progetti Edilizia LL.PP. Difesa del suolo e Protezione Civile” l’Ing. Ennio Passaniti, ha rilasciato, con Atto Dirigenziale n. 4057 del 30/10/2014, alla Società Agricola Lavacchio srl, con sede in via Montefiesole, 55 nel comune di Pontassieve (FI) (Partita Iva 04984810483), concessione per derivare acqua pubblica da pozzo, per uso potabile, zootecnico. Il punto di prelievo di acque pubbliche è ubicato in località Quagliodromo, in terreno individuato al N.C.T. del Comune di Pontassieve (FI) al foglio di mappa n. 78 particella n. 34; per un prelievo di portata massima giornaliera pari a 3,50 mc e volume annuo di 1.277,50 mc. La durata della suddetta concessione è stata determinata in 10 anni fino al 31/12/2024 ed è soggetta a canone annuo in base all’uso potabile, zootecnico rivalutato per gli anni successivi in base al tasso d’inflazione programmato. Presso la “Direzione Gestione Immobili Ufficio Progetti Edilizia LL.PP. Difesa del suolo e Protezione 179 Civile” è possibile visionare la domanda e gli elaborati progettuali. Ai sensi del Legge 241/90 il responsabile del procedimento è il Dott. Alfredo Galli. AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE DI FIRENZE Concessione derivazione acqua pubblica. Pratica n. 1386. A seguito istanza di nuova concessione presentata in data 30/05/2005 prot. 72009 (pratica n. 1386) il Dirigente della Provincia di Firenze “Direzione Gestione Immobili, Uff. Progetti Edilizia LL.PP. Difesa del suolo e Protezione Civile” l’Ing. Ennio Passaniti, ha rilasciato, con Atto Dirigenziale n. 4058 del 30/10/2014, alla Società Agricola Lavacchio srl, con sede in via Montefiesole, 55 nel comune di Pontassieve (FI) (Partita Iva 04984810483), concessione per derivare acqua pubblica da pozzo, per uso potabile. Il punto di prelievo di acque pubbliche è ubicato in località Palazzaccio, via di Grignano, in terreno individuato al N.C.T. del Comune di Pontassieve (FI) al foglio di mappa n. 78 particella n. 70; per un prelievo di portata massima pari a 0,17 l/sec e volume annuo di 1.460 mc. La durata della suddetta concessione è stata determinata in 10 anni fino al 31/12/2024 ed è soggetta a canone annuo in base all’uso potabile rivalutato per gli anni successivi in base al tasso d’inflazione programmato. Presso la “Direzione Gestione Immobili Ufficio Progetti Edilizia LL.PP. Difesa del suolo e Protezione Civile” è possibile visionare la domanda e gli elaborati progettuali. Ai sensi del Legge 241/90 il responsabile del procedimento è il Dott Alfredo Galli. AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE DI FIRENZE Concessione derivazione acqua pubblica. Pratica n. 3181. Il/La Richiedente Prunecchi Paolo, residente in via Ettore Pinzani 88 - Dicomano(Codice fiscale PRNPLA62H18D612H) ha presentato domanda, per ottenere Concessione Preferenziale a prelevare un quantitativo di 986 mc/anno di acqua ad uso potabile mediante n. 1 sorgente ubicato in terreno di proprietà di Santoni Carlo, posto in località , località Vicolagna e individuato nei mappali del N.C.T del Comune di Dicomano al foglio di mappa n. 41 particella 31; 180 10.12.2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 49 Presso l’Ufficio Direzione Gestione Immobili, Progetti Edilizia LL.PP. Difesa del suolo e Protezione Civile” è possibile visionare la domanda e gli elaborati progettuali. Le osservazioni e opposizioni dovranno pervenire in forma scritta alla suddetta Direzione entro 30 giorni dalla data di pubblicazione sul B.U.R.T ovvero entro il termine indicato nell’atto di pubblicazione all’albo pretorio del comune di Dicomano. Il Responsabile della U.O. Concessioni acque superficiali Gori Maurizio AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE DI FIRENZE Concessione derivazione acqua pubblica. Pratica n. 293. A seguito istanza di concessione presentata in data 24/03/2011 prot. 342911 (pratica n. 293) il Dirigente della Provincia di Firenze “Direzione Gestione Immobili, Uff. Progetti Edilizia LL.PP. Difesa del suolo e Protezione Civile” l’Ing. Domenco Ennio Maria Passaniti, ha rilasciato, con Atto Dirigenziale n. 3717 del 06/10/2014, al Sig. Matteucci Renzo, residente in via le Pergole Collina n. 6 nel comune di Borgo San Lorenzo (FI) (C.F. MTTRNZ33B28I046Q), concessione per derivare acqua pubblica da fiume per uso venatorio. La derivazione è realizzata tramite opera di presa ubicata in sinistra idraulica del Torrente Fossatino, in località Patrona Fonte Beretta nel Comune di Scarperia e San Piero (FI), in terreno individuato al N.C.T. foglio di mappa n. 72, particelle n. 72 e 278; per un prelievo di portata massima pari a 2 l/sec e volume annuo di 21.081,60 mc. La durata della suddetta concessione è stata determinata in 10 anni fino al 31/12/2024 e soggetta a canone annuo in base all’uso venatorio rivalutato per gli anni successivi in base al tasso d’inflazione programmato. Presso la “Direzione Gestione Immobili Ufficio Progetti Edilizia LL.PP. Difesa del suolo e Protezione Civile” è possibile visionare la domanda e gli elaborati progettuali. Ai sensi del Legge 241/90 il responsabile del procedimento è il Dott Alfredo Galli. AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE DI FIRENZE Concessione derivazione acqua pubblica. Pratica n. 2181. A seguito istanza di concessione presentata in data 30/12/2005 prot. 216286 (pratica n. 2181) il Dirigente della Provincia di Firenze “Direzione Gestione Immobili, Uff. Progetti Edilizia LL.PP. Difesa del Suolo e Protezione Civile” l’Ing. Domenico Ennio Maria Passaniti, ha rilasciato, con Atto Dirigenziale n. 3721 del 06/10/2014, alla Ditta Sacci Spa, con sede in via di Villa Massimo n. 47 nel comune di Roma (RM) (Codice Fiscale 03641151000) concessione per derivare acqua pubblica da pozzo per uso industriale. Il punto di prelievo di acque pubbliche è ubicato in località San Casciano Val di Pesa, in terreno individuato al N.C.T. foglio di mappa n. 103 particella n. 26, per un prelievo di portata massima pari a 1,5 l/sec e volume annuo di 43.362 mc. La durata della suddetta concessione è stata determinata in 10 anni fino al 31/12/2024 e soggetta a canone annuo in base all’uso industriale, rivalutato per gli anni successivi in base al tasso d’inflazione programmato. Presso la “Direzione Gestione Immobili Ufficio Progetti Edilizia LL.PP. Difesa del suolo e Protezione Civile” è possibile visionare la domanda e gli elaborati progettuali. Ai sensi del Legge 241/90 il responsabile del procedimento è il Dott Alfredo Galli. AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE DI FIRENZE Concessione derivazione acqua pubblica. Pratica n. 3138. A seguito istanza di concessione presentata in data 22/01/2008 prot. 23552 (pratica n. 3138) il Dirigente della Provincia di Firenze “Direzione Gestione Immobili, Uff. Progetti Edilizia LL.PP. Difesa del suolo e Protezione Civile” l’Ing. Domenico Ennio Maria Passaniti, ha rilasciato, con Atto Dirigenziale n.3722 del 06/10/2014, alla ditta Sacci Spa, con sede in viale di Villa Massimo n. 47 nel comune di Roma (RM) (Partita Iva 3641151000), concessione per derivare acqua pubblica da pozzo per uso industriale. Il punto di prelievo di acque pubbliche è ubicato in località San Casciano Val di Pesa, in terreno individuato al N.C.T. foglio di mappa n. 88 particella n. 157; per un prelievo di portata massima pari a 1,4 l/sec e volume annuo di 40.471 mc. La durata della suddetta concessione è stata determinata in 10 anni fino al 31/12/2024 e soggetta a canone annuo in base all’uso industriale rivalutato per gli anni successivi in base al tasso d’inflazione programmato. Presso la “Direzione Gestione Immobili Ufficio Progetti Edilizia LL.PP. Difesa del suolo e Protezione Civile” è possibile visionare la domanda e gli elaborati progettuali. Ai sensi del Legge 241/90 il responsabile del procedimento è il Dott Alfredo Galli. 10.12.2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 49 AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE DI FIRENZE Concessione derivazione acqua pubblica. Pratica n. 3942. A seguito istanza di nuova concessione presentata in data 12/04/2013 prot. 155689 (pratica n. 3942) il Dirigente della Provincia di Firenze “Direzione Gestione Immobili, Uff. Progetti Edilizia LL.PP. Difesa del suolo e Protezione Civile” l’Ing. Domenico Ennio Maria Passaniti, ha rilasciato, con Atto Dirigenziale n. 3706 del 03/10/2014, alla ditta Immobiliare Masseto S.r.l., con sede in piazza Alberica n. 9 nel comune di Carrara (MS) (Partita Iva 01234320453), concessione per derivare acqua pubblica da pozzo per usi potabile, igienico assimilati ed irriguo agricolo. Il punto di prelievo di acque pubbliche è ubicato in località Peretola, Borgo San Lorenzo (FI), in terreno individuato al N.C.T. foglio di mappa n. 144 particella n. 87; per un prelievo di portata massima pari a 0,96 l/sec e volume annuo di 30.295 mc. La durata della suddetta concessione è stata determinata in 10 anni fino al 31/12/2024 e soggetta a canone annuo in base all’usi potabile, igienico e assimilati ed irriguo agricolo rivalutato per gli anni successivi in base al tasso d’inflazione programmato. Presso la “Direzione Gestione Immobili Ufficio Progetti Edilizia LL.PP. Difesa del suolo e Protezione Civile” è possibile visionare la domanda e gli elaborati progettuali. Ai sensi del Legge 241/90 il responsabile del procedimento è il Dott Alfredo Galli. AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE DI FIRENZE Concessione derivazione acqua pubblica. Pratica n. 3901. A seguito di istanza di concessione presentata in data 15/11/2012 prot. 457013 (pratica n. 3901) il Dirigente della Provincia di Firenze “Direzione Gestione Immobili, Uff. Progetti Edilizia LL.PP. Difesa del suolo e Protezione Civile” l’Ing. Domenico Ennio Maria Passaniti, ha rilasciato, con Atto Dirigenziale n. 3930 del 22/10/2014, all’Azienda Agricola Caparrini, con sede in via Vecchia Pisana, 254/A nel comune di Lastra a Signa (FI) (Partita Iva 00044780484), concessione per derivare acqua pubblica da pozzo per uso zootecnico. Il punto di prelievo di acque pubbliche è ubicato in località Malmantile, comune di Lastra a Signa (FI), in terreno individuato al N.C.T. foglio di mappa n. 24 particella n. 221; per un prelievo massimo giornaliero pari a 2 mc e volume annuo di 730 mc. 181 La durata della suddetta concessione è stata determinata in 10 anni fino al 31/12/2024 e soggetta a canone annuo in base all’uso zootecnico rivalutato per gli anni successivi in base al tasso d’inflazione programmato. Presso la “Direzione Gestione Immobili Ufficio Progetti Edilizia LL.PP. Difesa del suolo e Protezione Civile” è possibile visionare la domanda e gli elaborati progettuali. Ai sensi del Legge 241/90 il responsabile del procedimento è il Dott Alfredo Galli. AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE DI GROSSETO Concessione preferenziale di derivazione di acqua pubblica dal pozzo ubicato in loc. Cutignolo, nel Comune di Orbetello intestata alla Ditta Sereni Serena. Prat. 7617/2010. Con Determinazione Dirigenziale n. 3011 del 07/10/2014 la ditta Sereni Serena è stata oggetto di Concessione preferenziale pluriennale a derivare acqua pubblica dal pozzo ubicato nel Comune di Orbetello, loc. Cutignolo, per moduli 0,07 (7,00 l/s) per uso irriguo. Pratica 7617/2010. Il Responsabile del Servizio Daniele Poggioni AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE DI GROSSETO Concessione preferenziale di derivazione di acqua pubblica dal pozzo ubicato in loc. Priorato n. 17, nel Comune di Orbetello intestata alla Ditta Fanciullo Luigi. Prat. 8088/2010. Con Determinazione Dirigenziale n. 3012 del la ditta 07/10/2014 è stata oggetto di Concessione preferenziale pluriennale a derivare acqua pubblica dal pozzo ubicato nel Comune di Orbetello, loc. Priorato, n. 17 per moduli 0,15 (15,00 l/s) per uso irriguo. Pratica 8088/2010. Il Responsabile del Servizio Daniele Poggioni AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE DI GROSSETO Concessione preferenziale di derivazione di acqua pubblica dal pozzo ubicato in loc. Pian d’Alma, nel Comune di Scarlino intestata alla Ditta Caturelli Andrea. Prat. 12261/2010. 182 10.12.2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 49 Con Determinazione Dirigenziale n. 3613 del 25/11/2014 la ditta Caturelli Andrea è stata oggetto di Concessione preferenziale pluriennale a derivare acqua pubblica dal pozzo ubicato nel Comune di Scarlino, loc. Pian d’Alma, per moduli 0,005 (0,50 l/s) per uso irriguo. Pratica 12261/2010. Con Determinazione Dirigenziale n. 3611 del 25/11/2014 la ditta Tiribocchi Cesare, Tiribocchi Antonella è stata oggetto di Concessione preferenziale pluriennale a derivare acqua pubblica dal pozzo ubicato nel Comune di Orbetello, loc. Priorato, per moduli 0,05 (5,00 l/s) per uso irriguo. Pratica 19289/2012. Il Responsabile del Servizio Daniele Poggioni Il Responsabile del Servizio Daniele Poggioni AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE DI GROSSETO AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE DI GROSSETO Concessione preferenziale di derivazione di acqua pubblica dal pozzo ubicato in loc. Tre Cerri, nel Comune di Orbetello intestata alla Ditta Colazilli Filomena. Prat. 17220/2011. Concessione preferenziale di derivazione di acqua pubblica dal pozzo ubicato in loc. Polverosa, nel Comune di Orbetello intestata alla Ditta Piersanti Liliana, Bovicelli Silvia, Stella, e Schiano Aurelio Società Agricola. Prat. 21091/2012. Con Determinazione Dirigenziale n. 3643 del 27/11/2014 la ditta Colazilli Filomena è stata oggetto di Concessione preferenziale pluriennale a derivare acqua pubblica dal pozzo ubicato nel Comune di Orbetello, loc. Tre Cerri, per moduli 0,14 (14,00 l/s) per uso irriguo. Pratica 17220/2011. Il Responsabile del Servizio Daniele Poggioni Con Determinazione Dirigenziale n. 3644 del 27/11/2014 la ditta Piersanti Liliana, Bovicelli Silvia, Stella, e Schiano Aurelio Società Agricola è stata oggetto di Concessione preferenziale pluriennale a derivare acqua pubblica dal pozzo ubicato nel Comune di Orbetello, loc. Polverosa, per moduli 0,10 (10,00 l/s) per uso irriguo. Pratica 21091/2012. Il Responsabile del Servizio Daniele Poggioni AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE DI GROSSETO AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE DI LUCCA Concessione preferenziale di derivazione di acqua pubblica dal pozzo ubicato in loc. Priorato, nel Comune di Orbetello intestata alla Ditta Tiribocchi Cesare, Tiribocchi Antonella. Prat. 19287/2012. Domanda per la concessione di derivazione acqua pubblica. Pratica n. 5694. Con Determinazione Dirigenziale n. 3612 del 25/11/2014 la ditta Tiribocchi Cesare, Tiribocchi Antonella è stata oggetto di Concessione preferenziale pluriennale a derivare acqua pubblica dal pozzo ubicato nel Comune di Orbetello, loc. Priorato, per moduli 0,01 (1,00 l/s) per uso irriguo. Pratica 19287/2012. La Ditta Lorenzi srl con sede in Pietrasanta (Lu), ha presentato in data 6 luglio 2012 domanda per ottenere la concessione per derivare acque sotterranee per una quantità media pari a 2,5 litro secondo ed un volume medio annuo di mc. 1200 in Loc. Via della Consuma del Comune di Pietrasanta (Lu) con utilizzo irriguo senza restituzione delle acque utilizzate. (Pratica 5694). Il Responsabile del Servizio Daniele Poggioni Il Responsabile U.O. Giorgio Mazzanti AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE DI GROSSETO Concessione preferenziale di derivazione di acqua pubblica dal pozzo ubicato in loc. Priorato, nel Comune di Orbetello intestata alla Ditta Tiribocchi Cesare, Tiribocchi Antonella. Prat. 19289/2012. AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE DI LUCCA Domanda per la concessione di derivazione acqua pubblica. Pratica n. 5851. La Ditta Bianco Royal srl con sede in Carrara, ha presentato in data 20 ottobre 2014 domanda per ottenere 10.12.2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 49 183 la concessione per derivare acque superficiali meteoriche per una quantità media pari a 0,17 litro secondo ed un volume medio annuo di mc. 3000 in Loc. Orto di Donna del Comune di Minucciano (Lu) con utilizzo Industriale/ Artigianale con parziale recupero delle acque utilizzate. (Pratica 5851). per produrre con il salto utile di metri 185 la potenza nominale media di Kw 117,8922. (Pratica 5849). Il Responsabile U.O. Giorgio Mazzanti AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE DI MASSA CARRARA AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE DI LUCCA Domanda per la concessione di derivazione acqua pubblica. Pratica n. 5853. La Ditta Fratelli Puccetti sas con sede in Lucca, ha presentato in data 20 ottobre 2014 domanda per ottenere la concessione per derivare acque superficiali per una quantità pari a 0,69 litro secondo in Loc. San Pancrazio del Comune di Lucca con utilizzo Servizi Vari con parziale restituzione delle acque utilizzate. (Pratica 5853). Il Responsabile U.O. Giorgio Mazzanti AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE DI LUCCA Domanda per la concessione di derivazione acqua pubblica. Pratica n. 5857. La Azienda Agrituristica Al Molino della Luna con sede in Coreglia Antelminelli (Lu), ha presentato in data 24 novembre 2014 domanda per ottenere la concessione per derivare acque sorgive per una quantità pari a 0,5 litri secondo in Loc. Pian di Coreglia del Comune di Coreglia Antelminelli (Lu) con utilizzo Servizi Vari senza restituzione delle acque utilizzate. (Pratica 5857). Il Responsabile U.O. Giorgio Mazzanti AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE DI LUCCA Domanda per la concessione di derivazione acqua pubblica. Pratica n. 5849. La Ditta Milanesi Maria Paola con sede in Borgo a Mozzano (Lu), ha presentato in data 9 ottobre 2014 domanda per ottenere la concessione per derivare acqua dal Fosso di Terrina in Loc. e dal Fosso di Levigliani per una quantità media complessiva pari a 65 litri secondo in Loc. Pezzo Grande del Comune di Stazzema (Lu) Il Responsabile U.O. Giorgio Mazzanti Richiesta di Autorizzazione Unica per la posa di cavo in fibra ottica a banda larga sulla infrastruttura elettrica esistente, elettrodotti aerei a 15 kV, in località varie del Comune di Massa, del Comune di Pontremoli e del Comune di Filattiera della Provincia di MassaCarrara. Richiedente: ENEL DISTRIBUZIONE SpA (pratica ENEL DI1P0471 e pratica ENEL DI1P0472). In ottemperanza alle disposizioni contenute nella Legge della Regione Toscana numero 39 del 2005 articolo 12 comma 4, si avvisa che ENEL Distribuzione SpA ha richiesto alla Provincia di Massa-Carrara in data 17/11/2014 l’Autorizzazione Unica per la posa di cavo in fibra ottica a banda larga sulla infrastruttura elettrica esistente, elettrodotti aerei con tensione di esercizio a 15 kV denominati CARTARO ( pratica denominata ENEL DI1P0471) e VILLAFRANCA (pratica denominata ENEL DI1P0472), con adeguamento tecnico di alcuni sostegni posti: nel Comune di Massa nelle località Massa, La Rocca, San Carlo, Pariana; nel Comune di Filattiera nelle località Caprio e Scorcetoli; nel Comune di Pontremoli nelle località Santa Giustina e Caldana. La documentazione prodotta da ENEL potrà essere consultata presso la Provincia di Massa-Carrara al Settore Ambiente-Energia che si trova a Massa (MS) in Via Democrazia 17 al secondo piano del Palazzo del Genio Civile nei giorni di martedì e giovedì in orario 9-12 o, previo appuntamento, in altri giorni e orari. Chiunque abbia interesse, singolarmente o in forma associata, potrà inoltrare osservazioni ai Comuni interessati durante il periodo di affissione di questo avviso ai rispettivi Albi Pretori. Le osservazioni potranno essere inoltrate anche alla Provincia di Massa-Carrara entro il termine perentorio di trenta giorni dalla data di pubblicazione di questo avviso sul Bollettino Ufficiale della Regione Toscana (BURT). Sarà cura degli enti coinvolti nel procedimento dare la massima pubblicità a questo avviso. La responsabile del procedimento è l’Architetto Maria Teresa Zattera in qualità di Dirigente del Settore Ambiente-Energia della Provincia di Massa-Carrara. Maria Teresa Zattera 184 10.12.2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 49 AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE DI PISA Autorizzazione unica alla costruzione e all’esercizio di una nuova linea elettrica in cavo sotterraneo da 15 kV da realizzarsi nel Comune di Pisa, loc. Le Rene pratica Enel 284956. - Avviso di conclusione del procedimento. Il Dirigente rende noto che con Determinazione n. 4908 del 24 novembre 2014 è stata rilasciata a Enel Distribuzione S.p.A. l’autorizzazione per la costruzione e l’esercizio di una nuova linea elettrica in cavo sotterraneo da 15 kV da realizzarsi nel Comune di Pisa, loc. “Le Rene” con dichiarazione di pubblica utilità di inamovibilità finalizzata alla costituzione delle servitù di elettrodotto per l’apposizione del vincolo preordinato all’esproprio ai sensi dell’art. 11 comma 4 della LRT 39/2005 e dell’art. 52 - quater del DPR n. 327/01 e ss.mm., e nel rispetto del DM 17 aprile 2008 e della vigente normativa. La suddetta Determinazione n. 4908/2014 è consultabile sul sito della Provincia di Pisa (www. provincia.pisa.it → aree tematiche ambiente → sezione energia → procedimenti conclusi). Il Dirigente Servizio Ambiente Laura Pioli AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE DI PISTOIA Domanda per la concessione di derivazione acqua pubblica. Pratica n. 32092. Il richiedente Comune di Quarrata residente in Comune di Quarrata , Piazza Risorgimento 1 in data 13/11/2014 ha presentato domanda di Concessione per utilizzare un prelievo medio annuo pari a 0,011 litri al secondo di acqua dalle acque sotterranee in località Querciola del Comune di Quarrata per uso beni e servizi. Il Responsabile del Procedimento è il Dirigente dello scrivente Dipartimento Ing. Delfo Valori. La domanda e gli allegati tecnici relativi sono depositati, ai fini di eventuale visione, all’ ufficio del Demanio Idrico dell’ Amministrazione Provinciale; tale visione sarà possibile solo dopo il trentesimo giorno dalla avvenuta presente pubblicazione. Chiunque abbia interesse, può presentare all’ ufficio suddetto, osservazioni, reclami o opposizioni entro cinquanta giorni dalla avvenuta presente pubblicazione, oppure al Comune di Quarrata nei termini previsti nell’ ordinanza istruttoria. AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE DI PISTOIA Domanda per la concessione di derivazione acqua pubblica. Pratica n. 32094. Il richiedente Greentek Srl residente in Comune di Lucca , Via Borgo Giannotti 199/N in data 25/11/2014 ha presentato domanda di Concessione per utilizzare un prelievo con potenza nominale medio 12,24 kwin località Squarciabocconi del Comune di Pescia per uso energetico. Il Responsabile del Procedimento è il Dirigente dello scrivente Dipartimento Ing. Delfo Valori. La domanda e gli allegati tecnici relativi sono depositati, ai fini di eventuale visione, all’ ufficio del Demanio Idrico dell’ Amministrazione Provinciale; tale visione sarà possibile solo dopo il trentesimo giorno dalla avvenuta presente pubblicazione. Chiunque abbia interesse, può presentare all’ ufficio suddetto, osservazioni, reclami o opposizioni entro cinquanta giorni dalla avvenuta presente pubblicazione, oppure al Comune di Pescia nei termini previsti nell’ ordinanza istruttoria. Il Funzionario Michele Caramelli COMUNE DI BARGA (Lucca) Approvazione stralcio Regolamento Urbanistico oggetto di ripubblicazione. IL RESPONSABILE AREA ASSETTO DEL TERRITORIO Visto il Piano Strutturale vigente approvato con Delibera del Consiglio Comunale n. 2 del 15/01/2010; Visto il D.L. n. 152/06 e s. m. e i.; Vista la L.R. n. 10/10 e s.m. e i. con particolare riferimento all’art. 28; Visto il “parere motivato” del Nucleo Comunale di Valutazione (NUVAC), in qualità di “Autorità competente”; Vista la Dichiarazione di sintesi; Visto il Rapporto del Garante della Comunicazione; Il Funzionario Michele Caramelli Vista la Delibera del Consiglio Comunale n. 28 del 10/06/2013; 10.12.2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 49 Vista la Delibera del Consiglio Comunale n. 17 del 22/03/2014, esecutiva; 185 Visti gli atti di ufficio; Visto l’art. 17 della LRT 3 gennaio 2005, n. 1; Considerato che il Consiglio Comunale con la Delibera n. 17/2014 ha disposto la RIPUBBLICAZIONE delle previsioni inerenti le aree descritte nell’elaborato grafico allegato E alla stessa Delibera e ubicate in Barga, Via Mozza e Filecchio, Loc. Seggio; Vista la Delibera del Consiglio Comunale n. 71 del 5/11/2014; Considerato che il Consiglio Comunale ha dato mandato al Responsabile Area Assetto del Territorio di procedere agli adempimenti di cui alle disposizioni vigenti; RENDE NOTO - che con Delibera n. 71 del 5/11/2014 il Consiglio Comunale in qualità di “Autorità procedente”, visti il parere motivato del NUVAC e la Dichiarazione di sintesi di cui alla L.R. n. 10/10, ha approvato lo stralcio di Regolamento Urbanistico adottato con precedente Delibera del Consiglio Comunale n. 28/2013 e ripubblicato in virtù di quanto disposto con Delibera del Consiglio Comunale n. 17 del 22/03/2014; - che il suddetto provvedimento contiene il riferimento puntuale alle osservazioni pervenute e l’espressa motivazione delle determinazioni conseguentemente adottate; - che è stata data comunicazione dell’avvenuta approvazione dello strumento urbanistico in oggetto alla Regione Toscana e all’Amministrazione Provinciale di Lucca; - che gli atti dello strumento urbanistico, il Rapporto Ambientale e la documentazione istruttoria, sono disponibili presso l’Area Assetto del Territorio del Comune di Barga con sede in Via di Mezzo, 45 a Barga; - che è stata disposta la pubblicazione sul sito web dell’Ente degli atti dello strumento urbanistico in oggetto e delle controdeduzioni; - che lo strumento urbanistico in esame acquista efficacia dalla data di pubblicazione del presente avviso. Il Responsabile Area Assetto del Territorio Daisy Ricci RENDE NOTO - che con atto consiliare n. 61 del 06 Novembre 2014, dichiarata immediatamente eseguibile, è stata approvata, ai sensi dell’art. 17 della LRT n. 1/2005, la variante urbanistica al vigente Strumento Urbanistico avente ad oggetto “Variante al Piano Strutturale e al Regolamento Urbanistico U.T.O.E. 3 Area Industriale Prato Grande. Controdeduzioni alle osservazioni e approvazione”; - la Variante al Piano Strutturale e al Regolamento Urbanistico sopra citata è efficace dalla data di pubblicazione del presente avviso sul Bollettino Ufficiale della Regione Toscana; - che la documentazione potrà essere consultata dagli interessati presso l’Ufficio Edilizia Privata – UrbanisticaPatrimonio, nonché sul sito internet www.comune. bientina.pi.it; - che gli atti sono stati trasmessi alla Provincia di Pisa ed alla Regione Toscana. Il Responsabile del Servizio Luca Buti COMUNE DI CAMAIORE (Lucca) Revoca delibera C.C. n. 52 del 27/07/2010. adozione Piano Attuativo del fabbricato denominato “Hotel Marilù” per cambio di destinazione d’uso da alberghiero a residenziale con la formazione di 9 unità immobiliare. IL DIRIGENTE DEL SETTORE PIANIFICAZIONE TERRITORIALE Vista la delibera di Consiglio Comunale n. 57 del 3 Novembre 2014 con la quale è stato adottato revoca delibera C.C. n. 52 del 27/07/2010 adozione Piano Attuativo del fabbricato denominato Hotel Marilù , per cambio di destinazione d’uso da alberghiero a residenziale con la formazione di n. 9 unità. RENDE NOTO COMUNE DI BIENTINA (Pisa) Variante al Piano Strutturale e al Regolamento Urbanistico U.T.O.E. 3 Area Industriale Prato Grande. Controdeduzioni alle osservazioni e approvazione. IL RESPONSABILE DEL SERVIZIO che la deliberazione consiliare di adozione e gli atti allegati sono depositati nella segreteria generale del Comune e presso l’Ufficio Pianificazione Territoriale piazza S. Bernardino n.1, a libera visione del pubblico per un periodo di 30 giorni consecutivi dalla data di pubblicazione del relativo avviso sul Bollettino Ufficiale della Regione Toscana. 186 10.12.2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 49 Entro e non oltre tale termine, chiunque può prendere visione, presentando le osservazioni che ritenga opportune. Il Dirigente del Settore Roberto Lucchesi giorni e negli orari di apertura al pubblico, anche sul sito istituzionale del Comune di Casole d’Elsa all’indirizzo http://www.casole.it/in-comune/amministrazionetrasparente/pianificazione-e-governo-del-territorio/. Il Responsabile del Servizio Urbanistica ed Edilizia privata Valeria Capitani COMUNE DI CASOLE D’ELSA (Siena) Adozione del Piano di Lottizzazione “La Vigna” Pievescola Area UMI SD4G art. 91.4 delle N.T.A. del R.U. IL RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO Vista la L.R. 03.01.2005, n. 1“Norme per il governo del territorio”; COMUNE DI CETONA (Siena) Avviso di adozione della Variante n. 3 al Regolamento Urbanistico e contestuale variante al Piano Strutturale. IL RESPONSABILE DEL SERVIZIO Visti gli atti d’ufficio; Vista la L.R. 10.11.2014, n. 65 “Norme per il governo del Territorio”; Visto il D. Lgs. n. 267/2000 e s.m. i.; AVVISA Che con Deliberazione del Consiglio Comunale n. 141 del 17.11.2014 recante “Piano di Lottizzazione “La Vigna” Area UMI SD4G di cui all’art. 91.4 delle N.T.A. del R.U. Pievescola - Adozione” è stato adottato ai sensi dell’articolo 69 della L.R. 1/2005 il Piano di Lottizzazione dell’Area UMI SD4G; RENDE NOTO che i provvedimenti adottati e tutti gli atti annessi sono depositati presso il Servizio Urbanistica ed Edilizia privata Piazza P. Luchetti 1 Casole d’Elsa per la durata di trenta (30) giorni consecutivi dalla data di pubblicazione del presente avviso sul B.U.R.T.; INFORMA che entro e non oltre il termine di cui sopra (trenta giorni dalla pubblicazione del presente avviso sul BURT) chiunque può: - prendere visione del Piano di Lottizzazione dell’Area UMI SD4G, art. 91.4 N.T.A. del R.U. adottato e presentare osservazioni che dovranno essere indirizzare al Servizio Urbanistica ed Edilizia privata del Comune di Casole d’Elsa redatte in triplice copia esemplare di cui uno in competente bollo; Che tutta la documentazione è consultabile, oltre che presso il Servizio Urbanistica ed Edilizia privata per la durata di trenta (30) giorni consecutivi dalla data di pubblicazione del presente avviso sul B.U.R.T. nei Visto l’art. 19 della L.R. n. 65/2014; RENDE NOTO Che con Deliberazione Consiliare n. 63 del 11.11.2014, dichiarata immediatamente eseguibile, è stata adottata ai sensi dell’art. 17 della L.R. 1/2005, la Variante n. 3 al Regolamento Urbanistico e contestuale variante al Piano Strutturale; Che la deliberazione sopracitata, unitamente agli elaborati di variante e ai suoi allegati, resterà depositata presso l’Ufficio Tecnico del Comune di Cetona, posto in Via Roma, 41, per 60 (sessanta) giorni consecutivi decorrenti dal giorno di pubblicazione del presente avviso sul Bollettino Ufficiale della Regione Toscana; Che, nel periodo suddetto, la documentazione potrà essere consultata dagli interessati presso l’Ufficio Tecnico nell’orario di apertura al pubblico; Che chiunque potrà presentare osservazioni scritte che dovranno essere indirizzate al Responsabile del Servizio Tecnico e che dovranno pervenire all’ufficio protocollo del Comune di Cetona nel termine perentorio di 60 (sessanta) giorni dalla data di pubblicazione del presente avviso sul B.U.R.T. Il Responsabile del Servizio Tecnico Associato Daniele Visconti COMUNE DI CIVITELLA IN VAL DI CHIANA (Arezzo) Variante n. 2 al Piano Strutturale. Adozione. IL RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO 10.12.2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 49 Ai sensi degli artt.16 e 17 e 17 bis L.R.T. 01/2005 e succ. mod. ed integrazioni, nonché dell’art. 25 della L.R.T. 10/2010; RENDE NOTO CHE - nella seduta del Consiglio Comunale del 26.11.2014 con delibera n. 47 ai sensi e con le procedure di cui agli articoli 16, 17 e 17 bis della L.R. 01/05 con le procedure di cui agli articoli 16, 17 e 18 è stata adottata la Variante n. 2 al Piano Strutturale del Comune di Civitella in Val di Chiana; AVVISA CHE - a partire da oggi data di pubblicazione del presente avviso sul Bollettino Ufficiale della Regione Toscana, la delibera completa di tutti gli allegati è depositata presso l’Ufficio Urbanistica del Comune di Civitella in Val di Chiana sede Badia al Pino, via Luigi Settembrini 21 per sessanta (60) giorni consecutivi, durante i quali chiunque ha facoltà di prenderne visione e presentare osservazioni; - inoltre, ai sensi dell’art. 25 comma 2 L.R.T.10/2010 in materia di VAS, la su detta delibera con i relativi allegati, compresi il Rapporto Ambientale e la Sintesi non tecnica, sono a disposizione dei soggetti di cui al comma 3 della norma anzidetta; la documentazione, ai sensi del combinato disposto dall’art. 8 comma 6 e 25 L.R.T. 10/2010 è disponibile presso gli uffici comunali e chiunque ha facoltà di prenderne visione, presentare osservazioni e pareri all’autorità competente e al proponente entro 60 giorni dalla pubblicazione del presente avviso; - gli elaborati tecnici allegati alla Delibera sopra richiamata sono altresì pubblicati sul sito www.civichiana. it. Il Responsabile Marco Magrini COMUNE DI CIVITELLA IN VAL DI CHIANA (Arezzo) 187 - nella seduta del Consiglio Comunale del 26.11.2014 con delibera n. 48 ai sensi e con le procedure di cui agli articoli 16, 17 e 17 bis della L.R. 01/05 con le procedure di cui agli articoli 16, 17 e 18 è stata adottata la Variante n. 13 al Regolamento Urbanistico. AVVISA CHE - a partire da oggi data di pubblicazione del presente avviso sul Bollettino Ufficiale della Regione Toscana, la delibera completa di tutti gli allegati è depositata presso l’Ufficio Urbanistica del Comune di Civitella in Val di Chiana sede Badia al Pino, via Luigi Settembrini 21 per sessanta (60) giorni consecutivi, durante i quali chiunque ha facoltà di prenderne visione e presentare osservazioni; - inoltre, ai sensi dell’art. 25 comma 2 L.R.T.10/2010 in materia di VAS, la su detta delibera con i relativi allegati, compresi il Rapporto Ambientale e la Sintesi non tecnica, sono a disposizione dei soggetti di cui al comma 3 della norma anzidetta; la documentazione, ai sensi del combinato disposto dall’art. 8 comma 6 e 25 L.R.T. 10/2010 è disponibile presso gli uffici comunali e chiunque ha facoltà di prenderne visione, presentare osservazioni e pareri all’autorità competente e al proponente entro 60 giorni dalla pubblicazione del presente avviso; - gli elaborati tecnici allegati alla Delibera sopra richiamata sono altresì pubblicati sul sito www.civichiana. it. Il Responsabile Marco Magrini COMUNE DI COLLE VAL D’ELSA (Siena) Approvazione definitiva variante n. 17 al Regolamento Urbanistico Comunale - comunicazione ai sensi della LR 01/2005 smi e dell’art. 28 della LR 10/2010 smi. IL RESPONSABILE DEL SERVIZIO URBANISTICA Ai sensi e per gli effetti della legge 03.01.2005 n. 1; Variante n. 13 al Regolamento Urbanistico. Adozione IL RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO Ai sensi degli artt.16 e 17 e 17 bis L.R.T. 01/2005 e succ. mod. ed integrazioni, nonché dell’art. 25 della L.R.T. 10/2010 RENDE NOTO CHE Vista la deliberazione del Consiglio Comunale n. 111 del 26.11.2014, con la quale si dà atto che, nei termini stabiliti dalla legge, all’attenzione dell’Amministrazione Comunale di Colle Val d’Elsa non sono giunte osservazioni e contemporaneamente si approva la Variante n. 17 al Regolamento Urbanistico e gli elaborati che la compongono e si dà atto dell’esito favorevole con prescrizioni della procedura di VAS; Visto l’art. 19 del DPR 327/2001 smi; 188 10.12.2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 49 Visto l’art. 17 della Legge Regionale n. 1 del 03.01.2005; Visto l’art. 28 della LR 10/2010 smi; COMUNE DI CORTONA (Arezzo) Piano di Recupero per la ricostruzione di volume parzialmente diruto sito in loc. Riccio - Adozione ai sensi dell’art. 69 della L.R. n. 1/05. Accertata la regolarità delle procedure adottate; IL DIRIGENTE INFORMA RENDE NOTO - Che la Variante n.17 al Regolamento Urbanistico Comunale approvata è depositata presso l’Ufficio Tecnico – Servizio Urbanistica del Comune di Colle di Val d’Elsa, a libera visione del pubblico, a partire dalla data odierna. Il Responsabile Servizio Urbanistica Claudio Mori COMUNE DI COLLE VAL D’ELSA (Siena) che ai sensi dell’art. 69 della L.R. 1/05 la documentazione relativa allo strumento urbanistico di cui in oggetto, adottato con deliberazione C.C. n. 50 del 30/09/2014, sarà depositata negli Uffici della Segreteria Comunale per 45 giorni interi e consecutivi e cioè dal giorno 10/12/2014 al giorno 24/01/2015. Gli atti di cui sopra saranno in visione anche presso l’Ufficio Amministrativo Area Tecnica ubicato in Via Guelfa n. 38. Potranno essere presentate osservazioni entro il giorno 24/01/2015, ai sensi dell’art. 69 della L.R. 1/05. Approvazione del Piano di Lottizzazione di iniziativa privata denominato “ATPA-Via dell’Agresto” e “ATPA-Via di Casabassa” - approvazione definitiva ai sensi della LR 1/2005 smi. IL RESPONSABILE DEL SERVIZIO URBANISTICA Ai sensi e per gli effetti della legge 03.01.2005 n. 1; Vista la deliberazione del Consiglio Comunale n. 112 del 26.11.2014, con la quale, dato atto che nei termini stabiliti dalla legge all’attenzione dell’Amministrazione Comunale di Colle Val d’Elsa non è pervenuta alcuna osservazione, contemporaneamente viene approvato il Piano di Lottizzazione di iniziativa privata denominato “ATPA-Via dell’Agresto” e “ATPA-Via di Casabassa”e gli elaborati che la compongono; Visto l’art. 69 della Legge Regionale n. 1 del 03.01.2005; Accertata la regolarità delle procedure adottate; INFORMA Che il Piano di Lottizzazione di iniziativa privata denominato “ATPA-Via dell’Agresto” e “ATPA-Via di Casabassa”, approvato è depositato presso l’Ufficio Tecnico – Servizio Urbanistica del Comune di Colle di Val d’Elsa, a libera visione del pubblico, a partire dalla data odierna. Il Dirigente Marica Bruni COMUNE DI CORTONA (Arezzo) 3^ variante al Piano di Lottizzazione La Morina approvato con Del. C.C. 28/09 e seguenti in loc. Camucia via dei Mori - adozione ai sensi dell’art. 69 della L.R. n. 1/05. IL DIRIGENTE RENDE NOTO che ai sensi dell’art. 69 della L.R. 1/05 la documentazione relativa allo strumento urbanistico di cui in oggetto, adottato con deliberazione C.C. n. 51 del 30/09/2014, sarà depositata negli Uffici della Segreteria Comunale per 45 giorni interi e consecutivi e cioè dal giorno 10/12/2014 al giorno 24/01/2015. Gli atti di cui sopra saranno in visione anche presso l’Ufficio Amministrativo Area Tecnica ubicato in Via Guelfa n. 38. Potranno essere presentate osservazioni entro il giorno 24/01/2015, ai sensi dell’art. 69 della L.R. 1/05. Il Dirigente Marica Bruni COMUNE DI CORTONA (Arezzo) Il Responsabile Servizio Urbanistica Claudio Mori Variante al Regolamento Urbanistico per l’apposizione del vincolo preordinato all’esproprio 10.12.2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 49 sulle aree interessate dall’opera pubblica di realizzazione di strada comunale in loc. Le Piagge di Cortona - adozione ai sensi dell’art. 17 della L.R. n. 1/05. IL DIRIGENTE RENDE NOTO che ai sensi dell’art. 17 della L.R. 1/05 la documentazione relativa allo strumento urbanistico di cui in oggetto, adottato con deliberazione C.C. n. 53 del 30/09/2014, sarà depositata negli Uffici della Segreteria Comunale per 60 giorni interi e consecutivi e cioè dal giorno 10/12/2014 al giorno 09/02/2015. Gli atti di cui sopra saranno in visione anche presso l’Ufficio Amministrativo Area Tecnica ubicato in Via Guelfa n. 38. Potranno essere presentate osservazioni entro il giorno 09/02/2015, ai sensi dell’art. 17 della L.R. 1/05. Il Dirigente Marica Bruni COMUNE DI LUCIGNANO (Arezzo) Avviso di adozione di un Piano di Recupero in attuazione della scheda C.31V del Regolamento Urbanistico, del comune di Lucignano. IL RESPONSABILE DEL SERVIZIO Vista la Deliberazione di G.C. n. 154 del 22.11.2014 con la quale la Giunta Comunale adottava, ai sensi dell’articolo 69, della L.R. 01/05, quanto in oggetto; RENDE NOTO che la documentazione costitutiva il PIANO DI RECUPERO IN ATTUAZIONE DELLA SCHEDA C.31V DEL REGOLAMENTO URBANISTICO, è depositata presso la Segreteria Comunale in libera visione al pubblico per quarantacinque giorni consecutivi, decorrenti dalla data di pubblicazione del presente avviso sul B.U.R.T., ovvero dal 10/12/2014 al 24/01/2015 in orario di apertura al pubblico. Durante il sopradetto periodo chiunque ha la facoltà di prendere visione degli atti e fare osservazioni. Possono presentare osservazioni, le Associazioni Sindacali, gli Enti Pubblici, le Istituzioni interessate ed i privati cittadini. Il Responsabile del Servizio Alessio Bartolozzi 189 COMUNE DI MARCIANO DELLA CHIANA (Arezzo) Avviso di adozione della variante n. 12/R.U. inerente una zona individuata come B3 ed un comparto di Piano di Recupero in via Molino con modifica alle NTA del RU (Art. 16 c. 1), del Comune di Marciano della Chiana. IL RESPONSABILE DEL SERVIZIO Vista la Deliberazione di C.C. n. 26 del 29.09.2014 con la quale il Consiglio Comunale adottava, ai sensi dell’articolo 17, della L.R. 01/05, quanto in oggetto; RENDE NOTO che la documentazione costitutiva la variante n. 12/R.U. inerente una zona individuata come B3 ed un comparto di Piano di Recupero in via Molino con modifica alle NTA del RU (Art. 16 c. 1), è depositata presso la Segreteria Comunale in libera visione al pubblico per sessanta giorni consecutivi, decorrenti dalla data di pubblicazione del presente avviso sul B.U.R.T., ovvero dal 10/12/2014 al 08/02/2015 in orario di apertura al pubblico. Durante il sopradetto periodo chiunque ha la facoltà di prendere visione degli atti e fare osservazioni. Possono presentare osservazioni, le Associazioni Sindacali, gli Enti Pubblici, le Istituzioni interessate ed i privati cittadini. Il Responsabile del Servizio Alessio Bartolozzi COMUNE DI MARCIANO DELLA CHIANA (Arezzo) Avviso di adozione della variante n. 13/R.U., inerente la disciplina del patrimonio edilizio di valore in territorio extraurbano. Proposta di una variante alla scheda n. 156 ed alle relative norme in allegato alle NTA del Regolamento Urbanistico (Articolo 2, Categoria 4 punto D-4.3), del Comune di Marciano della Chiana. IL RESPONSABILE DEL SERVIZIO Vista la Deliberazione di C.C. n. 27 del 29.09.2014 con la quale il Consiglio Comunale adottava, ai sensi dell’articolo 17, della L.R. 01/05, quanto in oggetto; RENDE NOTO che la documentazione costitutiva la variante n. 13/R.U., inerente la disciplina del patrimonio edilizio di valore in territorio extraurbano. Proposta di una variante 190 10.12.2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 49 alla scheda n. 156 ed alle relative norme in allegato alle NTA del Regolamento Urbanistico (Articolo 2, Categoria 4 punto D-4.3), è depositata presso la Segreteria Comunale in libera visione al pubblico per sessanta giorni consecutivi, decorrenti dalla data di pubblicazione del presente avviso sul B.U.R.T., ovvero dal 10/12/2014 al 08/02/2015 in orario di apertura al pubblico. Durante il sopradetto periodo chiunque ha la facoltà di prendere visione degli atti e fare osservazioni. Possono presentare osservazioni, le Associazioni Sindacali, gli Enti Pubblici, le Istituzioni interessate ed i privati cittadini. Il Responsabile del Servizio Alessio Bartolozzi COMUNE DI MARCIANO DELLA CHIANA (Arezzo) Avviso di adozione della variante n. 14/R.U. finalizzata all’individuazione di una zona Br_Ces08 da assoggettare a Piano di Recupero in via Pescaia, in loc. Cesa, del Comune di Marciano della Chiana. IL RESPONSABILE DEL SERVIZIO RENDE NOTO che il Consiglio Comunale, con deliberazione n. 63 del 28/10/2014, ha approvato, ai sensi dell’art. 17 della legge regionale 3 gennaio 2005, n. 1, “Norme per il governo del territorio”, la Variante n. 09 al Regolamento Urbanistico riguardante la trasformazione di alcune aree del territorio comunale mediante 1. la realizzazione di due nuovi insediamenti industriali. 2. la riqualificazione del tessuto edilizio esistente attraverso due interventi di sostituzione di manufatti produttivi presenti nel tessuto residenziale. 3. il potenziamento degli spazi a parcheggio pubblico; AVVISA che gli atti costituenti l’adozione della Variante sono depositati presso la Segreteria Generale in Via Montalese 474 e presso l’Ufficio Urbanistica in Via Toscanini 1. Tutta la documentazione è inoltre consultabile all’indirizzo www.comune.montemurlo.po.it nella sezione news urbanistiche, cliccando su Strumenti urbanistici on line. Vista la Deliberazione di C.C. n. 28 del 29.09.2014 con la quale il Consiglio Comunale adottava, ai sensi dell’articolo 17, della L.R. 01/05, quanto in oggetto; RENDE NOTO che la documentazione costitutiva la variante n. 14/ R.U. finalizzata all’individuazione di una zona Br_Ces08 da assoggettare a Piano di Recupero in via Pescaia, in loc. Cesa, è depositata presso la Segreteria Comunale in libera visione al pubblico per sessanta giorni consecutivi, decorrenti dalla data di pubblicazione del presente avviso sul B.U.R.T., ovvero dal 10/12/2014 al 08/02/2015 in orario di apertura al pubblico. Durante il sopradetto periodo chiunque ha la facoltà di prendere visione degli atti e fare osservazioni. Possono presentare osservazioni, le Associazioni Sindacali, gli Enti Pubblici, le Istituzioni interessate ed i privati cittadini. Il Responsabile del Servizio Alessio Bartolozzi COMUNE DI MONTEMURLO (Prato) Avviso di approvazione della Variante n. 09 al Regolamento Urbanistico per la trasformazione di alcune aree del territorio comunale. IL RESPONSABILE AREA PROGRAMMAZIONE E ASSETTO DEL TERRITORIO Il Responsabile Giacomo Dardi COMUNE DI PALAIA (Pisa) Aggiornamento quadro conoscitivo del Piano Strutturale del Comune di Palaia. TAV. AG03 “Le Aree Tartufigene”. IL RESPONSABILE DEL SERVIZIO URBANISTICA RENDE NOTO CHE Il Consiglio Comunale di Palaia con delibera n. 40 del 30/10/2014, ha recepito i risultati di ricerca e studio del territorio ai fini della revisione cartografica delle aree tartufigene del territorio del comune di Palaia di cui alla relazione dell’Università di Pisa – Dipartimento di Scienze Agrarie, Alimentari e Agro-Ambientali e approvato l’aggiornamento cartografico delle stesse di cui alla tav. AG03 quale “Quadro Conoscitivo” del Piano Strutturale. La ricerca scientifica e gli estratti della tavola aggiornata sono consultabili presso l’Ufficio Urbanistica nei giorni e negli orari consueti di ricevimenti al pubblico. Il Responsabile Servizio Urbanistica Michele Borsacchi 10.12.2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 49 COMUNE DI PESCAGLIA (Lucca) L.R. 10/2010 e smi, artt. 48 e 49. Procedimento di verifica di assoggettabilità. Avviso di avvenuto deposito della documentazione relativa al progetto denominato “Puccetti” per la ricerca di acque minerali su immobili ubicati in fraz. Monsagrati, Comune di Pescaglia (LU) , presentato dalla Ditta Puccetti SpA. Secondo quanto previsto dall’art. 48 comma 7 della L.R. 10/2010, l’Ufficio SUAP del Comune di Pescaglia, comunica di avere provveduto in data 28/11/2014 a presentare alla Regione Toscana (Settore VIA – VAS – Opere pubbliche di interesse strategico regionale) la domanda di attivazione del procedimento di verifica di assoggettabilità relativamente al progetto denominato “Puccetti” per la ricerca di acque minerali su immobili ubicati in fraz. Monsagrati, presentata dalla Società Puccetti SpA con sede in Lucca (LU) via della Maiolica nc 93, al S.U.A.P. di Pescaglia il 25.11.2014 la prescritta documentazione. L’Ufficio S.U.A.P. ha altresì provveduto a trasmettere la documentazione a: Soprintendenza per i Beni Archeologici della Toscana, Provincia di Lucca Servizio Difesa del Suolo, Conferenza Territoriale Autorità Idrica Toscana n.1 Toscana Nord, GAIA S.p.A., Autorità di Bacino Fiume Serchio, Comando Militare Esercito Toscana, Unione dei Comuni Media Valle del Serchio. Il progetto prevede la realizzazione di opere per la captazione di sorgenti o falde acquifere non affioranti che se risulteranno idonee saranno utilizzate per l’imbottigliamento di acque minerali, nel comune di Pescaglia in località Monsagrati. Il progetto interessa fisicamente il territorio del Comune di Pescaglia (Provincia di Lucca). Copia della documentazione è, dalla data odierna, a disposizione del pubblico per la consultazione, negli orari di apertura degli Uffici, presso: Regione Toscana, Settore VIA – VAS – Opere pubbliche di interesse strategico regionale, Piazza dell’Unità Italiana 1, 50123 Firenze; Comune di Pescaglia, via Roma nc 2, Pescaglia (LU) Provincia di Lucca - Servizio Ambiente, P.za Napoleone - 55100 - Lucca. Il progetto preliminare e lo studio preliminare ambientale sono inoltre pubblicati sul sito web della Regione Toscana all’indirizzo: www.regione.toscana.it/ via. Chiunque abbia interesse può presentare, entro 45 giorni dalla data di pubblicazione del presente avviso, osservazioni e memorie scritte relative alla documentazione depositata a: Regione Toscana, Settore VIA - VAS – Opere pubbliche di interesse strategico regionale, Piazza dell’Unità 191 Italiana 1, 50123 Firenze, pec: regionetoscana@postacert. toscana.it, fax 055 4384390. Il Responsabile Uffico SUAP Lamberto Tovani COMUNE DI PIAZZA AL SERCHIO (Lucca) Adozione di variante al Piano di Recupero di Piazza Bassa. IL RESPONSABILE DEL SERVIZIO ai sensi e per gli effetti dell’art. 111 della Legge Regione Toscana 10 novembre 2014, n. 65, RENDE NOTO che, con deliberazione del Consiglio Comunale n. 45 del 27.11.2014, è stata adottata la Variante al Piano di Recupero di Piazza Bassa; che, prima della pubblicazione del presente avviso, la variante e i relativi elaborati sono stati trasmessi alla Provincia di Lucca; che la variante urbanistica adottata completa degli elaborati tecnici è depositata presso l’Ufficio Urbanistica ed Edilizia Privata del Comune di Piazza al Serchio per la durata di 30 giorni consecutivi dalla data di pubblicazione del presente avviso sul B.U.R.T, e contestualmente pubblicata sul sito internet istituzionale del Comune al seguente indirizzo: http://www.comune.piazzaalserchio. lu.it/; che, entro e non oltre tale periodo di deposito, chiunque può prendere visione della variante adottata e presentare per scritto osservazioni. Il Responsabile del Servizio Urbanistica ed Edilizia Privata Moreno Gaspari COMUNE DI SAN MARCELLO PISTOIESE (Pistoia) Approvazione parziale del Regolamento Urbanistico del Comune di San Marcello P.se, ai sensi degli artt. 17 e 18 della Legge Regione Toscana n. 1 del 03/01/2005 e s.m.i e ripubblicazione a stralcio dello stesso ai fini della partecipazione. IL RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO Richiamate - la L.R. 3 gennaio 2005 n. 1 e s.m.i., recante “Norme per il Governo del Territorio”; 192 10.12.2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 49 - la L.R. 12 dicembre 2010 n. 10 e s.m.i., recante “Norme in materia di valutazione strategica (VAS), di valutazione di impatto ambientale (VIA) e di valutazione di incidenza”; - le disposizioni procedurali di cui al Titolo II Capo II della stessa L.R. 1/2005, con particolare riferimento agli articoli 17 e 17 bis; - l’art. 228 c. 3 della L.R. 10 novembre 2014 n. 65; RENDE NOTO che con deliberazione del Consiglio Comunale n. 25 del 29/08/2014 è stato approvato parzialmente il Regolamento Urbanistico del Comune di San Marcello P.se, ai sensi degli artt. 17 e 18 della Legge Regione Toscana n.1 del 03/01/2005 e s.m.i., costituito dai seguenti elaborati: QUADRO CONOSCITIVO Integrazione del Censimento del Patrimonio Edilizio Esistente QUADRO PREVISIONALE Tav.n 1: Relazione tecnica ed illustrativa generaleDimensionamento del Regolamento urbanistico - Verifica degli Standard urbanistici Tav. n. 2: Norme tecniche generali di Attuazione Tav. n. 2.1 Allegato alle Norme tecniche generali di Attuazione: Comparti Schede Norma Tav. n. 3: Relazione “Programma di Intervento per l’abbattimento delle Barriere Urbanistiche ed Architettoniche Tav. n. 3a: Censimento Barriere Urbanistiche ed Architettoniche Tav. n. 4.0: Legenda Tav. n. 4.a:Territorio Comunale Tav. n. 4.b: Campo Tizzoro Pontepetri Tav. n. 4.c: Oppio Bardalone Tav .n. 4.d: Maresca Tav. n. 4.e: Gavinana Tav. n. 4.f: Limestre Tav. n. 4.g: San Marcello Capoluogo Tav. n. 4.h: Mammiano Tav. n. 4.i: Vizzaneta Pratale Lizzano Tav. n. 4.l: Spignana Lancisa Tav. n. 4.m:Inquadramento Tavole 1:2000 Tav. n. 5: Programma di Intervento per l’abbattimento delle Barriere Urbanistiche ed Architettoniche Tav.n. 6: Relazione di Valutazione Ambientale Strategica Tav. 6.1 Dichiarazione di sintesi INDAGINI GEOLOGICO-TECNICHE DI FATTIBILITÀ: Doc. G: Relazione Geologica Tavv. G1.1÷G1.3 - Aggiornamento del Quadro Conoscitivo. Carta Geomorfologica Tavv. G2.1÷G2.3 - Aggiornamento del Quadro Conoscitivo. Carta della Pericolosità Geomorfologica Cartografia rischio da frana di cui al Piano assetto idrogeologico Autorità di Bacino del Fiume Serchio, 1° aggiornamento approvato il 26/07/2013, consultabile sul sito ufficiale della stessa Autorità di Bacino Tav. G 3 - Carta della pericolosità geomorfologica Tavv. G4.1÷G4.3 - Carta delle ZMPSL Tav. G 5 – Aggiornamento del Quadro Conoscitivo. Carta della Pericolosità Idraulica Doc. H: Scheda di valutazione del rischio per le aree del PAI Reno da sottoporre a verifica Tav. H1: Carta geomorfologica Tav. H2: Zonazione del Rischio che, ai fini della partecipazione, con la medesima deliberazione, è stata disposta la ripubblicazione a stralcio, per 60 giorni consecutivi decorrenti dal 10/12/2014, data di pubblicazione sul B.U.R.T. n. 49 parte II del presente avviso, delle previsioni urbanistiche relative alle seguenti aree: SEGUE TABELLA 10.12.2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 49 n° riferimento scheda Tav. 2.1 elaborati regolamento urbanistico adottato 1 4 5 6 7 8 Riferimento elaborati di regolamento urbanistico approvato a stralcio Tav.n. Mammiano 4.h: Tav. n. 4.i: Vizzaneta Pratale Lizzano Tav. n. 4.i: Vizzaneta Pratale Lizzano Tav. n. 4.i: Vizzaneta Pratale Lizzano Tav. n. 4.i: Vizzaneta Pratale Lizzano Tav. n. 4.g: San Marcello Capoluogo 9 Tav. n. 4.g: San Marcello Capoluogo 10 Tav. n. 4.g: San Marcello Capoluogo 11 Tav. n. 4.g: San Marcello Capoluogo 17 Tav. n. 4.e: Gavinana 18 Tav. n. 4.e: Gavinana 19 Tav. n. 4.e: Gavinana 20 Tav. n. 4.e: Gavinana 21 Tav. n. 4.e: Gavinana 24 25 Tav .n. 4.d: Maresca Tav .n. 4.d: Maresca Nuova destinazione urbanistica prevista negli elaborati di regolamento urbanistico approvato a stralcio Sottozona E2 – aree agricole periurbane (art. 101 NTA di regolamento urbanistico) Sottozona E2 – aree agricole periurbane (art. 101 NTA di regolamento urbanistico) Sottozona E2 – aree agricole periurbane (art. 101 NTA di regolamento urbanistico) Sottozona E2 – aree agricole periurbane (art. 101 NTA di regolamento urbanistico) Sottozona E2 – aree agricole periurbane (art. 101 NTA di regolamento urbanistico) Sottozona E2 – aree agricole periurbane (art. 101) In parte Verde privato (art. 143 NTA di regolamento urbanistico) ed in parte sottozona B1 (art. 81 NTA di regolamento urbanistico) Sottozona E2 – aree agricole periurbane (art. 101 NTA di regolamento urbanistico) Sottozona E2 – aree agricole periurbane (art. 101 NTA di regolamento urbanistico) Sottozona E2 – aree agricole periurbane (art. 101 NTA di regolamento urbanistico) Sottozona E2 – aree agricole periurbane (art. 101 NTA di regolamento urbanistico) Sottozona E2 – aree agricole periurbane (art. 101 NTA di regolamento urbanistico) Sottozona E2 – aree agricole periurbane (art. 101 NTA di regolamento urbanistico), compresa la circostante area destinata a verde privato Sottozona E2 – aree agricole periurbane (art. 101 NTA di regolamento urbanistico) compresa l’adiacente area destinata a verde privato Verde privato (art. 143 NTA di regolamento urbanistico) Verde privato (art. 143 NTA di regolamento urbanistico) 193 10.12.2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 49 194 26 Tav. n. 4.c: Oppio Bardalone 27 Tav. n. 4.b: Campo Tizzoro 28 Tav. n. 4.b: Campo Tizzoro Pontepetri 29 (piani di recupero U5/R3, U5/R4) Tav. n. 4.b: Campo Tizzoro Pontepetri n. 2 aree, aventi destinazione urbanistica a verde privato nel regolamento urbanistico adottato, rispettivamente circostante ed adiacente le aree di espansione di tipo C, interessate dai comparti edificatori sopra indicati ai n. 20 e 21 e rappresentate: - nelle relative schede della Tav. 2.1 del regolamento urbanistico adottato; - nelle corrispondenti aree della Tav. n. 4.e Gavinana, degli elaborati del regolamento urbanistico approvato, con destinazione urbanistica ricavabile dalla tavola stessa; n. 3 aree, aventi destinazione urbanistica a parcheggio pubblico nel regolamento urbanistico adottato, previsti nelle frazioni di Pontepetri, San Marcello P.se e Gavinana, e rappresentati: - nelle tavole n. 4.b Campo Tizzoro Pontepetri, n. 4.g San Marcello Capoluogo e n. 4.e Gavinana, del regolamento urbanistico adottato; - nelle corrispondenti aree delle tavole n. 4.b Campo Tizzoro Pontepetri, n. 4.g San Marcello Capoluogo e n. 4.e Gavinana degli elaborati di regolamento urbanistico approvato, con destinazione ricavabile dalle tavole stesse; che ai fini della presentazione delle osservazioni di cui all’art. 17 c. 2 della L.R. 1/2005, gli elaborati di cui sopra, contenenti le previsioni urbanistiche ripubblicate a stralcio, rimarranno depositati presso l’Ufficio Urbanistica per 60 giorni consecutivi, decorrenti dal 10/12/2014, data di pubblicazione sul B.U.R.T. n. 49 parte II del presente avviso e pertanto fino all’8/02/2015; In parte Sottozona E2 – aree agricole periurbane (art. 101 NTA di regolamento urbanistico) ed in parte sottozona B1 (art. 81 NTA di regolamento urbanistico) Sottozona E7 – aree agricole produttive silvopastorali (art. 106 con particolare riferimento al comma 9 delle NTA di regolamento urbanistico) Sottozona E2 – aree agricole periurbane (art. 101 NTA di regolamento urbanistico) Le modifica delibera riguarda l’inserimento, fra le destinazioni d’uso ammissibili nei comparti, delle “attrezzature culturali didattiche museali ed annesse attività commerciali e/o artigianali” e l’eliminazione di quelle “produttive e residenziali” (vedi quadro prestazioni funzionali delle relative schede); che dalla stessa data ai sensi dell’art. 17 c. 6 della L.R. 1/2005, tutti gli elaborati di regolamento urbanistico saranno accessibili in via telematica sul sito istituzionale del Comune; ai sensi dell’art. 17 c. 7 della L.R. 1/2005, la parte di regolamento urbanistico approvata, acquista efficacia dal 10/12/2014, data di pubblicazione sul B.U.R.T. del presente avviso. Il Responsabile del Procedimento Federica Strufaldi COMUNE DI SAN QUIRICO D’ORCIA (Siena) Avviso di approvazione del Piano Attuativo “PAPMAA con valenza di Piano Attuativo per realizzazione di nuovo fabbricato da destinare a cantina e ristrutturazione fabbricati ad uso magazzinirimessa - Proponente Soc. Agr. Poggiarello s.r.l.” ai sensi dell’art. 111 della L.R. 65/2014. IL RESPONSABILE Vista la L.R. del 10/11/2014 n. 65; RENDE NOTO che con Deliberazione di Consiglio Comunale n. 79 del 29/11/2014 è stato approvato,ai sensi dell’art. 111 della L.R. 65/2014 il Piano Attuativo “PAPMAA con valenza di PIANO ATTUATIVO per realizzazione di nuovo fabbricato da destinare a cantina e ristrutturazione 10.12.2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 49 fabbricati ad uso magazzini-rimessa- Proponente Soc. Agr. Poggiarello s.r.l.” AVVISA Che ai sensi del comma 5 del sopraccitato articolo 111 il suddetto Piano Attuativo è efficace dalla data di pubblicazione del presente avviso sul Bollettino Ufficiale della Regione Toscana ed è reso accessibile anche sul sito istituzionale del comune. Il Responsabile Andrea Marzuoli COMUNE DI REGGELLO (Arezzo) 7° variante urbanistica anticipatrice del 3° R.U.C. - realizzazione Piano Attuativo denominato “Intervento Camiciottoli/Aglietti” posto in frazione I Ciliegi di proprietà Camiciottoli Stefano, Camiciottoli Alessandro e Aglietti Concetta - adozione con contestuale variante al R.U.C. ai sensi degli artt. 65 e 70 della L.R.T 1/2005 con le procedure dell’art. 17. IL RESPONSABILE DEL SETTORE URBANISTICA 195 del Comune suddetto, RENDE NOTO che con deliberazione del Consiglio Comunale n. 112 del 30.10.2014, è stata adottata, ai sensi dell’art. 65 e con le procedure dell’art. 17 della L.R.T. 1/2005 (ora rispettivamente art 19 e 107 della L.R.T. 65/2014), la 7° variante urbanistica anticipatrice del 3° Regolamento Urbanistico Comunale finalizzata alla realizzazione del piano attuativo denominato “Intervento Camiciottoli/ Aglietti” posto in frazione I Ciliegi di proprietà Camiciottoli Stefano, Camiciottoli Alessandro e Aglietti Concetta. La deliberazione anzidetta e tutti gli atti annessi sono depositati presso la Segreteria Comunale e consultabili nel sito internet del Comune di Reggello nella sezione “Servizi / Archivio Atti”. Nei successivi 60 (sessanta) giorni interi e consecutivi decorrenti dalla data di pubblicazione del presente avviso sul B.U.R.T., gli interessati, sia Enti che privati, potranno presentare osservazioni ai fini di un apporto collaborativo al perfezionamento della Variante adottata. Il Responsabile del Settore Urbanistica Stefano Ermini MODALITÀ TECNICHE PER L’INVIO DEGLI ATTI DESTINATI ALLA PUBBLICAZIONE Con l’entrata in vigore dal 1 gennaio 2008 della L.R. n. 23 del 23 aprile 2007 “Nuovo ordinamento del Bollettino Ufficiale della Regione Toscana e norme per la pubblicazione degli atti. Modifiche alla legge regionale 20 gennaio 1995, n. 9 (Disposizioni in materia di procedimento amministrativo e di accesso agli atti)”, cambiano le tariffe e le modalità per l’invio degli atti destinati alla pubblicazione sul B.U.R.T. Tutti gli Enti inserzionisti devono inviare i loro atti per la pubblicazione sul B.U.R.T. in formato esclusivamente digitale. Le modalità tecniche per l'invio elettronico degli atti destinati alla pubblicazione sono state stabilite con Decreto Dirigenziale n. 5615 del 12 novembre 2007. L’invio elettronico avviene mediante interoperabilità dei sistemi di protocollo informatici (DPR 445/2000 artt. 14 e 55) nell’ambito della infrastruttura di Cooperazione Applicativa Regionale Toscana. Le richieste di pubblicazione firmate digitalmente (D.Lgs. 82/2005) hanno come allegato digitale l'atto di cui è richiesta la pubblicazione. Per gli enti ancora non dotati del protocollo elettronico, per i soggetti privati e le imprese la trasmissione elettronica deve avvenire esclusivamente tramite posta certificata (PEC) all’indirizzo [email protected]. Il materiale da pubblicare deve pervenire all’Ufficio del B.U.R.T. entro il mercoledì per poter essere pubblicato il mercoledì della settimana successiva. Il costo della pubblicazione è a carico della Regione. La pubblicazione degli atti di enti locali, altri enti pubblici o soggetti privati obbligatoria per previsione di legge o di regolamento è effettuata senza oneri per l’ente o il soggetto interessato. I testi da pubblicare, trasmessi unitamente alla istanza di pubblicazione, devono possedere i seguenti requisiti formali: • testo - in forma integrale o per estratto (ove consentito o espressamente richiesto); • collocazione fuori dai margini del testo da pubblicare di firme autografe, timbri, loghi o altre segnature; • utilizzo di un carattere chiaro tondo preferibilmente times newroman, corpo 10; • indicazione, all’inizio del testo, della denominazione dell’ente emettitore e dell’oggetto dell’atto sintetizzato nei dati essenziali; • inserimento nel testo di un unico atto o avviso; più atti o avvisi possono essere inseriti nello stesso testo se raggruppati per categorie o tipologie omogenee. Per ogni eventuale chiarimento rivolgersi alla redazione del B.U.R.T. tel. n. 0554384611-4631