N. 49 parte II - Regione Toscana

Anno XLV
Repubblica Italiana
BOLLETTINO UFFICIALE
della Regione Toscana
Parte Seconda n. 49
mercoledì, 10 dicembre 2014
Firenze
Bollettino Ufficiale: piazza dell'Unità Italiana, 1 - 50123 Firenze - Fax: 055 - 4384620
E-mail: [email protected]
Il Bollettino Ufficiale della Regione Toscana è pubblicato esclusivamente in forma digitale, la pubblicazione avviene di norma il mercoledì, o comunque ogni qualvolta se ne ravvisi la necessità, ed è diviso in tre
parti separate.
L’accesso alle edizioni del B.U.R.T., disponibili sul sito WEB della Regione Toscana, è libero, gratuito e senza limiti di tempo.
Nella Parte Prima si pubblicano lo Statuto regionale, le leggi e i regolamenti della Regione, nonché
gli eventuali testi coordinati, il P.R.S. e gli atti di programmazione degli Organi politici, atti degli Organi
politici relativi all'interpretazione di norme giuridiche, atti relativi ai referendum, nonché atti della Corte
Costituzionale e degli Organi giurisdizionali per gli atti normativi coinvolgenti la Regione Toscana, le ordinanze degli organi regionali.
Nella Parte Seconda si pubblicano gli atti della Regione, degli Enti Locali, di Enti pubblici o di altri
Enti ed Organi la cui pubblicazione sia prevista in leggi e regolamenti dello Stato o della Regione, gli atti
della Regione aventi carattere diffusivo generale, atti degli Organi di direzione amministrativa della Regione
aventi carattere organizzativo generale.
Nella Parte Terza si pubblicano i bandi e gli avvisi di concorso, i bandi e gli avvisi per l’attribuzione di
borse di studio, incarichi, contributi, sovvenzioni, benefici economici e finanziari e le relative graduatorie
della Regione, degli Enti Locali e degli altri Enti pubblici, si pubblicano inoltre ai fini della loro massima
conoscibilità, anche i bandi e gli avvisi disciplinati dalla legge regionale 13 luglio 2007, n. 38 (Norme in
materia di contratti pubblici e relative disposizioni sulla sicurezza e regolarità del lavoro).
Ciascuna parte, comprende la stampa di Supplementi, abbinata all’edizione ordinaria di riferimento,
per la pubblicazione di atti di particolare voluminosità e complessità, o in presenza di specifiche esigenze
connesse alla tipologia degli atti.
2
10.12.2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 49
SOMMARIO
SEZIONE I
DELIBERAZIONE 1 dicembre 2014, n. 1085
PRESIDENTE DELLA GIUNTA
REGIONALE
- Decreti
Approvazione e finanziamento del “Progetto di
formazione per i Centri Scolastici Digitali Toscani”.
” 20
_____________
DECRETO 1 dicembre 2014, n. 192
DELIBERAZIONE 1 dicembre 2014, n. 1086
Camera di Commercio, Industria, Artigianato,
Agricoltura di Massa-Carrara. Nomina del rappresentante delle associazioni dei consumatori e degli
utenti nel consiglio camerale.
pag. 9
_____________
DGR 446/2014 “Indirizzi per la realizzazione dell’offerta regionale di istruzione e formazione professionale” - modifica.
” 26
_____________
DELIBERAZIONE 1 dicembre 2014, n. 1090
DECRETO 2 dicembre 2014, n. 193
Conferenza regionale permanente di cui all’arti”9
colo 76-septies della legge regionale n. 40/2005.
L.R. n. 30/2009, art. 15 - Direttive ARPAT
2015.
” 62
_____________
DELIBERAZIONE 1 dicembre 2014, n. 1104
GIUNTA REGIONALE
- Deliberazioni
DELIBERAZIONE 1 dicembre 2014, n. 1077
OCDPC 184/2014 - evento sismico del mese del
21/06/2013 nelle province di Lucca e Massa Carrara
- determinazione della percentuale del contributo per
gli immobili privati di cui al bando approvato con or” 10
dinanza commissariale n. 3/2014.
_____________
DELIBERAZIONE 1 dicembre 2014, n. 1082
Contributo al sostegno della locazione, per la prevenzione dell’esecutività degli sfratti per morosità incolpevole - ripartizione risorse.
” 12
_____________
L.R. 1/06; Delib. C.R. 3/12. Piano regionale Agricolo Forestale (PRAF) 2012-2015. Seconda modifica
al documento di attuazione del Piano per l’anno 2014
approvato con delib. GR 745/2014.
” 84
_____________
DELIBERAZIONE 1 dicembre 2014, n. 1107
Progetto pilota Start up - linea 1.1. e linea 1.3 integrazione della Scheda di dettaglio e della Scheda
relativa ai criteri di selezione e priorità di cui alla Delibera GRT n. 929/2014.
” 94
CONSIGLIO REGIONALE
UFFICIO DI PRESIDENZA
- Deliberazioni
DELIBERAZIONE 6 novembre 2014, n. 88
DELIBERAZIONE 1 dicembre 2014, n. 1084
DGR 301 del 16 aprile 2014, protocollo regionale
tematico tra la Regione Toscana, l’Ufficio Scolastico
Regionale per la Toscana, il Centro Giustizia Minorile Toscana - Umbria, il Centro Giustizia Minorile
Piemonte - Liguria - Valle D’Aosta, Il Provveditorato
Regionale dell’Amministrazione Penitenziaria per la
Toscana, per la realizzazione di azioni congiunte nel
settore dell’istruzione, formazione, orientamento e
lavoro. Approvazione progetto attuativo “Tra le Righe”.
” 15
_____________
Festa della Toscana anno 2014.
_____________
” 101
DELIBERAZIONE 24 novembre 2014, n. 90
Legge regionale 4 febbraio 2009, n. 4 (Spese di rappresentanza del Consiglio regionale) e legge regionale
23 febbraio 2010, n. 15 (Norme sulle sponsorizzazioni
e sul marchio del Consiglio regionale).
” 127
_____________
DELIBERAZIONE 25 novembre 2014, n. 91
10.12.2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 49
Istituzione della Commissione d’inchiesta finalizzata all’accertamento delle responsabilità tecniche e politiche relative alla mancata manutenzione
e ai lavori per la messa in sicurezza delle zone alluvionate.
” 129
GIUNTA REGIONALE
- Dirigenza-Decreti
Direzione Generale Presidenza
Area di Coordinamento Risorse Finanziarie
Settore Tributi e Sanzioni
3
GIUNTA REGIONALE
- Decisioni
DECISIONE 1 dicembre 2014, n. 48
Costituzione Nucleo operativo per la elaborazione e
attuazione dell’accordo di programma sulla reindustrializzazione e sul rilancio economico di Livorno e dell’area
costiera livornese.
” 146
ALTRI AVVISI
BORDIGONI GINA S.r.l.
DECRETO 27 novembre 2014, n. 5517
certificato il 28-11-2014
Tributo speciale per il deposito in discarica dei
rifiuti solidi: modifiche alla scheda di dichiarazione
annuale.
” 130
_____________
Direzione Generale Diritti di Cittadinanza e
Coesione Sociale
DECRETO 2 dicembre 2014, n. 5604
certificato il 02-12-2014
Settore “Politiche per le persone immigrate” - affidamento incarico di responsabilità a scavalco al diri” 135
gente Vinicio Ezio Biagi.
_____________
Avviso al pubblico dell’istanza di avvio della procedura di verifica di assoggettabilità a V.I.A. ai sensi della l.r. 10/10 e s.m.i.: (piano di coltivazione cava
“RAVALUNGA” m33).
” 147
_____________
COOPERATIVA FRA CAVATORI DI GIOIA S.c.r.l.
CARRARA (Ms)
Avviso al pubblico dell’istanza di avvio della procedura di verifica di assoggettabilità a V.I.A. ai sensi
della l.r. 10/10 e s.m.i.: (variante al piano di coltivazio” 148
ne della cava “GIOIA PIASTRONE” n. 173).
_____________
CREMO MARMI S.r.l. CARRARA (Ms)
Direzione Generale Competitività del Sistema
Regionale e Sviluppo delle Competenze
Area di Coordinamento Sviluppo Rurale
Settore Produzioni Agricole Vegetali
Avviso al pubblico dell’istanza di avvio della procedura di verifica di assoggettabilità a V.I.A. ai sensi
della l.r. 10/10 e s.m.i.: (variante al piano di coltivazio” 148
ne della cava “VARA” n. 113).
_____________
DECRETO 1 dicembre 2014, n. 5605
certificato il 02-12-2014
NUOVA GIOIA S.r.l. CARRARA (Ms)
Approvazione modulistica per i corsi per assaggiatori di olio di oliva.
” 138
_____________
Direzione Generale Ambiente, Energia e
Cambiamenti Climatici
Settore Energia, Tutela della Qualitìtà dell’Aria e
dall’Inquinamento Elettromagnetico e Acustico
DECRETO 2 dicembre 2014, n. 5627
certificato il 02-12-2014
Proroga della data di inizio lavori di realizzazione del
“Parco Eolico Poggio Ceraso e il Macchione”, nei Comuni di Casciana Terme Lari e Santa Luce (PI). ” 144
Avviso al pubblico dell’istanza di avvio della procedura di verifica di assoggettabilità a V.I.A. ai sensi
della l.r. 10/10 e s.m.i.: (variante al piano di coltivazione della cava “VENEDRETTA” n. 167).
” 149
_____________
SOCIETA’ APUANA MARMI S.R.L.
Avviso al pubblico dell’istanza di avvio della procedura di verifica di assoggettabilità a V.I.A. ai sensi della
l.r. 10/10 e s.m.i.: (variante al piano di coltivazione della
” 149
cava “MONTE ZUCCONE o BENEO”).
_____________
SOCIETA’ GUALTIERO CORSI S.r.l.
CARRARA (Ms)
4
10.12.2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 49
Avviso al pubblico dell’istanza di avvio della procedura di verifica di assoggettabilità a V.I.A. ai sensi
della l.r. 10/10 e s.m.i.: (variante al piano di coltivazione della cava “CIMA DI GIOIA” n. 168).
” 150
_____________
ficazione a comunale di altro tratto di strada in
variante nel comune di Sesto Fiorentino.
” 166
_____________
UNICA S.r.l.
Procedura di verifica di assoggettabilità a V.I.A.
ai sensi dell’art. 48 della LR 10/2010, per il progetto
“recupero di risorse energetiche nel Fiume Vicano
di Pelago - n. 1 impianto mini idroelettrico”, sito
in Comune di Pelago (FI). Proponente: SPIKE
RENEWABLES S.r.l.
” 167
Avviso attivazione procedura di verifica di cui
all’art. 20 del D.Lgs 152/06 smi per la attivazione di
impianto per il pretrattamento e la tintura di tessili.
Tale impianto sarà situato nel Comune di Prato (PO)
all’interno dell’area facente parte dello stabilimento
produttivo UNICA S.r.l. in viale Montegrappa 377/1,
ed individuabile alla Tavola n. 44 del Regolamento
Urbanistico del Comune di Prato.
” 150
SEZIONE II
- Decreti
AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE DI
AREZZO
DECRETO 26 novembre 2014, n. 226
Lavori relativi alla rete irrigua ricadente nel
comprensorio di “Montedoglio” del Distretto 7
interessante aree nel Comune di Castiglion Fiorentino
” 152
- Primo stralcio. Costituzione servitù.
_____________
DECRETO 26 novembre 2014, n. 227
Lavori di costruzione della variante in riva destra
Arno alla SR 69 da Levane al confine di Provincia
con nuovo ponte sull’Arno e raccordo al casello
dell’Autosole. Costituzione servitù.
” 156
_____________
AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE DI
FIRENZE
DECRETO 1 dicembre 2014, n. 32
Accordo di Programma tra la Provincia di Firenze
ed il Comune di Londa per la messa in sicurezza della
viabilità pedonale nel tratto tra il confine comunale e
la scuola media.
” 157
- Disposizioni
DISPOSIZIONE 27 novembre 2014, n. 4412
- Avvisi
AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE DI
AREZZO
Domanda in data 13/11/2014 per rinnovo di
concessione di derivazione di acqua pubblica dal corso
d’acqua Canale Maestro della Chiana e Allacciante di
Sx in Comune di Foiano della Chiana loc. Chiana - Via
del Filo per uso irrigazione. Ditta: Az. Agr. Illuminati
G.M.M. Pratica n. RIN002_CSU1950_00002.
” 171
_____________
Domanda in data 28/11/2014 per rinnovo di
concessione di derivazione di acqua pubblica dal
corso d’acqua Torrente Ciuffenna in comune di Loro
Ciuffenna loc. Molino di Loro Ciuffenna per uso forza
motrice. Ditta: Parigi Fabrizio. Pratica n. RIN001_
CSU1919_00004.
” 171
_____________
AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE DI
FIRENZE
Concessione derivazione acqua pubblica. Pratica
” 171
n. 3564.
_____________
Concessione derivazione acqua pubblica. Pratica
n. 3655.
” 171
_____________
Concessione derivazione acqua pubblica. Pratica
n. 3710.
” 172
_____________
Concessione derivazione acqua pubblica. Pratica
n. 3783.
” 172
_____________
DISPOSIZIONE 17 novembre 2014, n. 4280
Dismissione di un tratto delle strada comunale
denominata via del Cantone e contestuale classi-
Concessione derivazione acqua pubblica. Pratica
n. 3814.
” 172
_____________
10.12.2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 49
5
Concessione derivazione acqua pubblica. Pratica
n. 3845.
” 173
_____________
Concessione derivazione acqua pubblica. Pratica
n. 3673.
” 177
_____________
Concessione derivazione acqua pubblica. Pratica
” 173
n. 3846.
_____________
Concessione derivazione acqua pubblica. Pratica
” 177
n. 785.
_____________
Concessione derivazione acqua pubblica. Pratica
n. 3706.
” 173
_____________
Concessione derivazione acqua pubblica. Pratica
n. 764.
” 178
_____________
Concessione derivazione acqua pubblica. Pratica
n. 3941.
” 173
_____________
Concessione derivazione acqua pubblica. Pratica
n. 3862.
” 178
_____________
Concessione derivazione acqua pubblica. Pratica
n. 2569.
” 174
_____________
Concessione derivazione acqua pubblica. Pratica
n. 3825.
” 178
_____________
Concessione derivazione acqua pubblica. Pratica
n. 3604.
” 174
_____________
Concessione derivazione acqua pubblica. Pratica
n. 236.
” 178
_____________
Concessione derivazione acqua pubblica. Pratica
n. 3608.
” 174
_____________
Concessione derivazione acqua pubblica. Pratica
n. 238.
” 179
_____________
Concessione derivazione acqua pubblica. Pratica
n. 326.
” 175
_____________
Concessione derivazione acqua pubblica. Pratica
n. 1386. ” 179
_____________
Concessione derivazione acqua pubblica. Pratica
n. 383.
” 175
_____________
Concessione derivazione acqua pubblica. Pratica
n. 3181.
” 179
_____________
Concessione derivazione acqua pubblica. Pratica
n. 421.
” 175
_____________
Concessione derivazione acqua pubblica. Pratica
n. 293.
” 180
_____________
Concessione derivazione acqua pubblica. Pratica
n. 738.
” 176
_____________
Concessione derivazione acqua pubblica. Pratica
n. 2181.
” 180
_____________
Concessione derivazione acqua pubblica. Pratica
n. 1770.
” 176
_____________
Concessione derivazione acqua pubblica. Pratica
n. 3138.
” 180
_____________
Concessione derivazione acqua pubblica. Pratica
n. 3553.
” 176
_____________
Concessione derivazione acqua pubblica. Pratica
n. 3942.
” 181
_____________
Concessione derivazione acqua pubblica. Pratica
n. 3945.
” 177
_____________
Concessione derivazione acqua pubblica. Pratica
n. 3901.
” 181
_____________
6
10.12.2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 49
AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE DI
GROSSETO
Concessione preferenziale di derivazione di
acqua pubblica dal pozzo ubicato in loc. Cutignolo,
nel Comune di Orbetello intestata alla Ditta Sereni
” 181
Serena. Prat. 7617/2010.
_____________
Concessione preferenziale di derivazione di acqua
pubblica dal pozzo ubicato in loc. Priorato n. 17, nel
Comune di Orbetello intestata alla Ditta Fanciullo
Luigi. Prat. 8088/2010.
” 181
_____________
Concessione preferenziale di derivazione di acqua
pubblica dal pozzo ubicato in loc. Pian d’Alma, nel
Comune di Scarlino intestata alla Ditta Caturelli
Andrea. Prat. 12261/2010.
” 181
_____________
Concessione preferenziale di derivazione di
acqua pubblica dal pozzo ubicato in loc. Tre Cerri,
nel Comune di Orbetello intestata alla Ditta Colazilli
Filomena. Prat. 17220/2011.
” 182
_____________
Concessione preferenziale di derivazione di acqua
pubblica dal pozzo ubicato in loc. Priorato, nel Comune di Orbetello intestata alla Ditta Tiribocchi Cesare, Tiribocchi Antonella. Prat. 19287/2012.
” 182
_____________
Concessione preferenziale di derivazione di acqua
pubblica dal pozzo ubicato in loc. Priorato, nel Comune di Orbetello intestata alla Ditta Tiribocchi Cesare, Tiribocchi Antonella. Prat. 19289/2012.
” 182
_____________
Concessione preferenziale di derivazione di acqua
pubblica dal pozzo ubicato in loc. Polverosa, nel
Comune di Orbetello intestata alla Ditta Piersanti Liliana, Bovicelli Silvia, Stella, e Schiano Aurelio Società
Agricola. Prat. 21091/2012.
” 182
_____________
AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE DI LUCCA
Domanda per la concessione di derivazione acqua
pubblica. Pratica n. 5694.
” 182
_____________
Domanda per la concessione di derivazione acqua
pubblica. Pratica n. 5851.
” 182
_____________
Domanda per la concessione di derivazione acqua
pubblica. Pratica n. 5853.
” 183
_____________
Domanda per la concessione di derivazione acqua
pubblica. Pratica n. 5857.
” 183
_____________
Domanda per la concessione di derivazione acqua
” 183
pubblica. Pratica n. 5849.
_____________
AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE DI MASSA
CARRARA
Richiesta di Autorizzazione Unica per la posa di
cavo in fibra ottica a banda larga sulla infrastruttura
elettrica esistente, elettrodotti aerei a 15 kV, in
località varie del Comune di Massa, del Comune
di Pontremoli e del Comune di Filattiera della
Provincia di Massa-Carrara. Richiedente: ENEL
DISTRIBUZIONE SpA (pratica ENEL DI1P0471 e
pratica ENEL DI1P0472).
” 183
_____________
AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE DI PISA
Autorizzazione unica alla costruzione e all’esercizio
di una nuova linea elettrica in cavo sotterraneo da 15
kV da realizzarsi nel Comune di Pisa, loc. Le Rene
pratica Enel 284956. - Avviso di conclusione del pro” 184
cedimento.
_____________
AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE DI
PISTOIA
Domanda per la concessione di derivazione acqua
pubblica. Pratica n. 32092.
” 184
_____________
Domanda per la concessione di derivazione acqua
pubblica. Pratica n. 32094.
” 184
_____________
COMUNE DI BARGA (Lucca)
Approvazione stralcio Regolamento Urbanistico
oggetto di ripubblicazione.
” 184
_____________
COMUNE DI BIENTINA (Pisa)
Variante al Piano Strutturale e al Regolamento Urbanistico U.T.O.E. 3 Area Industriale Prato Grande. Controdeduzioni alle osservazioni e approvazione.
” 185
_____________
10.12.2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 49
COMUNE DI CAMAIORE (Lucca)
Revoca delibera C.C. n. 52 del 27/07/2010.
adozione Piano Attuativo del fabbricato denominato
“Hotel Marilù” per cambio di destinazione d’uso da
alberghiero a residenziale con la formazione di 9 unità
” 185
immobiliare.
_____________
COMUNE DI CASOLE D’ELSA (Siena)
Adozione del Piano di Lottizzazione “La Vigna”
Pievescola Area UMI SD4G art. 91.4 delle N.T.A. del
R.U.
” 186
_____________
COMUNE DI CETONA (Siena)
Avviso di adozione della Variante n. 3 al Regolamento Urbanistico e contestuale variante al Piano
” 186
Strutturale.
_____________
COMUNE DI CIVITELLA IN VAL DI CHIANA
(Arezzo)
Variante n. 2 al Piano Strutturale. Adozione.
_____________
7
Camucia via dei Mori - adozione ai sensi dell’art. 69
della L.R. n. 1/05.
” 188
_____________
Variante al Regolamento Urbanistico per l’apposizione del vincolo preordinato all’esproprio sulle
aree interessate dall’opera pubblica di realizzazione
di strada comunale in loc. Le Piagge di Cortona - ado” 188
zione ai sensi dell’art. 17 della L.R. n. 1/05.
_____________
COMUNE DI LUCIGNANO (Arezzo)
Avviso di adozione di un Piano di Recupero in
attuazione della scheda C.31V del Regolamento Urbanistico, del comune di Lucignano.
” 189
_____________
COMUNE DI MARCIANO DELLA CHIANA
(Arezzo)
Avviso di adozione della variante n. 12/R.U. inerente una zona individuata come B3 ed un comparto
di Piano di Recupero in via Molino con modifica alle
NTA del RU (Art. 16 c. 1), del Comune di Marciano
” 189
della Chiana.
_____________
” 186
Variante n. 13 al Regolamento Urbanistico. Adozione
” 187
_____________
COMUNE DI COLLE VAL D’ELSA (Siena)
Approvazione definitiva variante n. 17 al Regolamento Urbanistico Comunale - comunicazione
ai sensi della LR 01/2005 smi e dell’art. 28 della LR
” 187
10/2010 smi.
_____________
Approvazione del Piano di Lottizzazione di iniziativa privata denominato “ATPA-Via dell’Agresto” e
“ATPA-Via di Casabassa” - approvazione definitiva
ai sensi della L.R. 1/2005 smi.
” 188
_____________
Avviso di adozione della variante n. 13/R.U.,
inerente la disciplina del patrimonio edilizio di valore
in territorio extraurbano. Proposta di una variante
alla scheda n. 156 ed alle relative norme in allegato
alle NTA del Regolamento Urbanistico (Articolo 2,
Categoria 4 punto D-4.3), del Comune di Marciano
della Chiana.
” 189
_____________
Avviso di adozione della variante n. 14/R.U. finalizzata all’individuazione di una zona Br_Ces08 da
assoggettare a Piano di Recupero in via Pescaia, in loc.
Cesa, del Comune di Marciano della Chiana.
” 190
_____________
COMUNE DI MONTEMURLO (Prato)
Avviso di approvazione della Variante n. 09 al
Regolamento Urbanistico per la trasformazione di
alcune aree del territorio comunale.
” 190
_____________
COMUNE DI CORTONA (Arezzo)
COMUNE DI PALAIA (Pisa)
Piano di Recupero per la ricostruzione di volume
parzialmente diruto sito in loc. Riccio - Adozione ai
sensi dell’art. 69 della L.R. n. 1/05.
” 188
_____________
3^ variante al Piano di Lottizzazione La Morina
approvato con Del. C.C. 28/09 e seguenti in loc.
Aggiornamento quadro conoscitivo del Piano
Strutturale del Comune di Palaia. TAV. AG03 “Le
” 190
Aree Tartufigene”.
_____________
COMUNE DI PESCAGLIA (Lucca)
8
10.12.2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 49
L.R. 10/2010 e smi, artt. 48 e 49. Procedimento
di verifica di assoggettabilità. Avviso di avvenuto
deposito della documentazione relativa al progetto
denominato “Puccetti” per la ricerca di acque
minerali su immobili ubicati in fraz. Monsagrati,
Comune di Pescaglia (LU) , presentato dalla Ditta
Puccetti SpA.
” 191
_____________
COMUNE DI PIAZZA AL SERCHIO (Lucca)
Adozione di variante al Piano di Recupero di
Piazza Bassa.
” 191
_____________
Camiciottoli/Aglietti” posto in frazione I Ciliegi di
proprietà Camiciottoli Stefano, Camiciottoli Alessandro
e Aglietti Concetta - adozione con contestuale variante
al R.U.C. ai sensi degli artt. 65 e 70 della L.R.T 1/2005
con le procedure dell’art. 17.
” 195
SUPPLEMENTI
Supplemento n. 139 al B.U. n. 49 del 10/12/2014
GIUNTA REGIONALE
- Deliberazioni
DELIBERAZIONE 1 dicembre 2014, n. 1117
COMUNE DI SAN MARCELLO PISTOIESE
(Pistoia)
Approvazione parziale del Regolamento Urbanistico del Comune di San Marcello P.se, ai sensi degli
artt. 17 e 18 della Legge Regione Toscana n. 1 del
03/01/2005 e s.m.i e ripubblicazione a stralcio dello
stesso ai fini della partecipazione.
” 191
_____________
Recepimento dell’intesa sancita dalla Conferenza
permanente Stato-Regioni in data 20 dicembre 2012
(rep. atti n. 259/CSR) sul documento recante “Discipline
per la revisione della normativa dell’accreditamento”
in attuazione dell’art. 7, comma 1, del nuovo Patto
per la salute per gli anni 2010-2012.
Supplemento n. 140 al B.U. n. 49 del 10/12/2014
COMUNE DI SAN QUIRICO D’ORCIA (Siena)
Avviso di approvazione del Piano Attuativo
“PAPMAA con valenza di Piano Attuativo per realizzazione di nuovo fabbricato da destinare a cantina
e ristrutturazione fabbricati ad uso magazzini-rimessa - Proponente Soc. Agr. Poggiarello s.r.l.” ai
sensi dell’art. 111 della L.R. 65/2014.
” 194
_____________
COMUNE DI REGGELLO (Firenze)
7° variante urbanistica anticipatrice del 3° R.U.C. realizzazione Piano Attuativo denominato “Intervento
- Statuti
COMUNE DI CHIUSI DELLA VERNA (Arezzo)
Statuto comunale. Approvazione con Atto
Consiglio Comunale n. 46 del 26-9-1992. Modificato
con Atto Consiglio Comunale n. 62 del 12-7-1994;
Atto Consiglio Comunale n. 30 del 27-5-1998; Atto
Consiglio Comunale n. 54 del 30-11-2002; Atto
Consiglio Comunale n. 36 del 26-11-2013; Atto
Consiglio Comunale n. 39 del 25-09-2014.
10.12.2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 49
SEZIONE I
PRESIDENTE DELLA GIUNTA
REGIONALE
- Decreti
DECRETO 1 dicembre 2014, n. 192
Camera di Commercio, Industria, Artigianato,
Agricoltura di Massa-Carrara. Nomina del rappresentante delle associazioni dei consumatori e degli
utenti nel consiglio camerale.
IL PRESIDENTE DELLA GIUNTA REGIONALE
Vista la legge 29 dicembre 1993, n. 580 (“Riordinamento delle Camere di Commercio, Industria, Artigianato
e Agricoltura”) ed in particolare l’articolo 12, inerente la
costituzione del Consiglio Camerale;
Visto il D.M. 4 agosto 2011, n. 156 (Regolamento
relativo alla designazione e nomina dei componenti del
consiglio ed all’elezione dei membri della giunta delle
Camere di Commercio in attuazione dell’articolo 12
della legge 29 dicembre 1993, n. 580, come modificata
dal decreto legislativo 15 febbraio 2010 n. 23);
9
organi amministrativi di competenza della Regione), ed
in particolare l’art. 1, comma 1 bis, lettera b), in base al
quale, alla designazione in oggetto, non si applicano le
disposizioni della stessa l.r. 5/2008;
Preso atto, come da documentazione presentata dal
suddetto designato, del possesso da parte del medesimo
dei requisiti di cui all’art. 13 della citata legge 29 dicembre
1993, n. 580 e dell’inesistenza, a suo carico, delle cause
ostative ivi previste;
DECRETA
di nominare il Sig. Giulio Bernacca componente
del Consiglio della Camera di Commercio, Industria,
Artigianato ed Agricoltura di Massa Carrara, in rappresentanza delle Associazione di tutela degli interessi
dei consumatori e degli utenti.
Il presente atto è pubblicato integralmente sul B.U.R.T.
ai sensi degli articoli 4, 5 e 5 bis della l.r. 3/2007 e sulla
banca dati degli atti amministrativi della Giunta regionale
ai sensi dell’articolo 18 della l.r. 23/2007.
Il Presidente
Enrico Rossi
Richiamato il precedente decreto n. 14 del 31.1.2014
con il quale, sulla base delle designazioni trasmesse dalle
associazioni aventi titolo ai sensi dell’articolo 8 del D.M.
n. 501/1996, è stato nominato il Consiglio della Camera
di Commercio, Industria, Artigianato ed Agricoltura di
Massa Carrara;
DECRETO 2 dicembre 2014, n. 193
Considerato che il sopra citato decreto ha rinviato ad
atto successivo le determinazioni relative alla nomina del
membro in rappresentanza delle Associazione di tutela
degli interessi dei consumatori e degli utenti;
Vista la legge regionale 24 febbraio 2005, n. 40 “Disciplina del servizio sanitario regionale” ed in particolare l’articolo 76 septies che istituisce la Conferenza
regionale permanente, con compiti di indirizzo, coordinamento e verifica del sistema di emergenza urgenza territoriale, e ne individua la composizione come di seguito
specificato:
a) l’assessore regionale competente, o suo delegato;
b) i coordinatori dei comitati di area vasta di cui all’articolo 9, comma 4, o loro delegati;
c) il responsabile dell’Osservatorio permanente del
sistema di emergenza urgenza, o suo delegato;
d) il responsabile del coordinamento regionale delle
centrali operative 118, o suo delegato;
e) i legali rappresentanti, o loro delegati, dei due
organismi regionali maggiormente rappresentativi delle
associazioni di volontariato di cui all’articolo 76 ter,
comma 3, sulla base dei seguenti criteri:
1) rappresentanza di associazioni che esercitano l’attività nel territorio di almeno sette aziende unità sanitarie
locali;
Richiamato il decreto n. 166 del 28.10.2014 con il
quale si è provveduto ad assegnare il seggio spettante
alle associazioni di tutela degli interessi dei consumatori
e degli utenti;
Vista la nota del 6/11/2014 con la quale il raggruppamento di associazioni composto da Federconsumatori
e utenti di Massa-Carrara e ADOC Massa Carrara ha
designato il Sig. Giulio Bernacca come componente
del Consiglio della Camera di Commercio, Industria,
Artigianato ed Agricoltura di Massa Carrara, in rappresentanza delle Associazione di tutela degli interessi
dei consumatori e degli utenti;
Vista la legge regionale 8 febbraio 2008, n. 5 (Norme
in materia di nomine e designazioni e di rinnovo degli
Conferenza regionale permanente di cui all’articolo 76-septies della legge regionale n. 40/2005.
IL PRESIDENTE DELLA GIUNTA REGIONALE
10
10.12.2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 49
2) numero di associazioni rappresentate;
f) il legale rappresentante del comitato regionale della
CRI o suo delegato.
Richiamato il proprio precedente decreto del 31 ottobre
2012 n. 193 con il quale è stata costituita la Conferenza
regionale permanente di cui all’articolo 76-septies della
legge regionale n. 40/2005;
Considerato che l’articolo 76 septies della L.R. n.
40/2005 prevede che la composizione della conferenza
in oggetto venga aggiornata ogni due anni;
Vista la nota del 14 novembre 2014 del Direttore
generale della Direzione generale dei Diritti di cittadinanza e coesione sociale nella quale viene proposto
l’aggiornamento della composizione della Conferenza
regionale permanente di cui all’articolo 76-septies della
legge regionale n. 40/2005;
Preso atto che nella medesima nota il Direttore generale conferma la validità del decreto dirigenziale n.
4215/2012 il quale riconosce l’Associazione Nazionale
Pubbliche Assistenze - Comitato regionale toscano, la
Confederazione Nazionale Misericordie d’Italia - Conferenza regionale della toscana, quali organismi regionali
maggiormente rappresentativi delle associazioni di volontariato di cui all’articolo 76 ter, comma 3 della legge
regionale n. 40/2005;
Vista la legge regionale 8 febbraio 2008, n. 5 “Norme
in materia di nomine e designazioni e di rinnovo degli
organi amministrativi di competenza della Regione”, ed
in particolare:
- l’articolo 2 comma 2, lettera d), in forza del quale
la nomina della Conferenza regionale permanente è di
competenza degli organi di governo della regione, in
quanto organismo tecnico;
- l’articolo 2, comma 5, in forza del quale tutte le nomine
e designazioni di competenza degli organi di governo sono
effettuate dal Presidente della Giunta regionale;
- l’articolo 1, comma 1-bis, lettera c), in forza del quale
alla nomina dei componenti della Conferenza regionale
permanente, in quanto effettuata in ragione degli uffici
da questi ricoperti, non si applicano le disposizioni della
medesima;
Preso atto che per l’incarico di cui al presente provvedimento non è prevista l’erogazione di alcun compenso;
legge regionale n. 40/2005, della quale sono membri di
diritto:
- l’assessore regionale al Diritto alla salute, o suo
delegato;
- il coordinatore del comitato di area vasta Nordovest,
o suo delegato;
- il coordinatore del comitato di area vasta Centro, o
suo delegato;
- il coordinatore del comitato di area vasta Sud-est, o
suo delegato;
- il responsabile dell’Osservatorio permanente del
sistema di emergenza urgenza, o suo delegato;
- il responsabile del coordinamento regionale delle
centrali operative 118, o suo delegato;
- il legale rappresentante dell’Associazione Nazionale
Pubbliche Assistenze - Comitato regionale toscano, o suo
delegato;
- il legale rappresentante della Confederazione Nazionale Misericordie d’Italia - Conferenza regionale della
toscana, o suo delegato;
- il legale rappresentante del comitato regionale della
Croce Rossa Italiana, o suo delegato.
La Conferenza regionale permanente è aggiornata nella sua composizione ogni due anni, ai sensi dell’articolo
76-septies della legge regionale n. 40/2005.
Il presente provvedimento è pubblicato integralmente
sul B.U.R.T. ai sensi degli articoli 4, 5 e 5 bis della
legge regionale n. 23/2007 e nella banca dati degli atti
amministrativi della Giunta regionale ai sensi dell’articolo
18 della medesima legge.
Il Presidente
Enrico Rossi
GIUNTA REGIONALE
- Deliberazioni
DELIBERAZIONE 1 dicembre 2014, n. 1077
OCDPC 184/2014 - evento sismico del mese del
21/06/2013 nelle province di Lucca e Massa Carrara
- determinazione della percentuale del contributo per
gli immobili privati di cui al bando approvato con ordinanza commissariale n. 3/2014.
LA GIUNTA REGIONALE
Visto l’articolo 34 dello Statuto regionale;
DECRETA
di aggiornare la composizione della Conferenza regionale permanente di cui all’articolo 76-septies della
Vista la legge 24/02/1992 n. 225 relativa alla istituzione del servizio nazionale della protezione civile ed in
particolare l’articolo 5;
Vista la L.R. n. 67 del 29/12/2003 “Ordinamento
10.12.2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 49
del sistema regionale della protezione civile e disciplina
della relativa attività”;
Preso atto che con DCM del 26 giugno 2013 era stato
dichiarato lo stato di emergenza nazionale per l’evento
sismico verificatosi il 21 giugno 2013 nel territorio di
alcuni comuni delle province di Lucca e Massa Carrara e
che tale stato di emergenza è scaduto il 21/06/2014;
Preso atto che con OCDPC n. 183 del 25/07/2014 la
Regione Toscana è stata individuata quale amministrazione
competente al coordinamento delle attività necessarie
al completamento degli interventi necessari per il superamento del contesto di criticità determinatosi nel
territorio regionale a seguito dell’evento sismico che il
21 giugno 2013 ed il dirigente responsabile del Settore
«Sistema regionale di protezione civile» della regione
Toscana e’ individuato quale responsabile delle iniziative
finalizzate al definitivo subentro della medesima regione
nel coordinamento degli interventi;
Vista la delibera GRT n. 937 del 03/11/2014 di
recepimento dell’OCDPC 183/2014 con cui sono state
dettate le modalità per la prosecuzione della gestione
commissariale da parte della Regione Toscana;
Preso atto che il Commissario delegato aveva approvato il Piano degli interventi con ordinanza commissariale
n. 3 del 26 agosto 2013, poi integrata con ordinanze n. 4
del 16 ottobre 2013, n. 2 del 19 maggio 2014, n. 4 del 9
giugno 2014 e n. 7 del 19 giugno 2014;
Considerato che per il ripristino delle abitazioni
principali distrutte in tutto o in parte o sgomberate a
seguito di provvedimenti delle competenti autorità, il
Commissario delegato con ordinanza n. 3 del 4/06/2014
aveva approvato le disposizioni per l’assegnazione del
primo stanziamento di risorse;
Preso atto che a seguito dell’espletamento da parte
dei comuni colpiti dall’evento sismico, dell’istruttoria
delle domande per il ripristino delle abitazioni principali
presentate dagli aventi titolo secondo quanto indicato
dall’ordinanza commissariale n. 3/2014, è emerso un
fabbisogno finanziario pari ad euro 11.148.002,08;
Considerato che in base alle disposizioni approvate
dal Commissario delegato con ordinanza n. 3/2014, sulla
base del fabbisogno e delle risorse disponibili è possibile determinare, d’intesa con i Comuni interessati, la
percentuale di contributo pari al 100% del medesimo fabbisogno finanziario;
Preso atto che alla copertura del suddetto fabbisogno
finanziario si provvede in parte con le risorse previste
dalla DCM del 18/04/2014 per euro 5.000.000,00, ed in
11
parte con una quota delle risorse assegnate con la DCM
del 30/06/2014 di complessivi euro 16.000.000,00, per
euro 6.148.002,08, risorse già versate sulla contabilità
speciale n. 5769, come risulta dalle note del Dipartimento
di protezione civile del 21/11/2014 prot. ABI/0061398 e
prot. DPC/ABI/61370;
Considerato che i Comuni provvederanno alla relativa liquidazione secondo le modalità di cui alle citate
disposizioni approvate con l’ordinanza n. 3/2014;
Considerato che alcuni Comuni hanno evidenziato la
necessità per i beneficiari del contributo in oggetto di una
proroga per il termine di ultimazione dei lavori previsto
dall’articolo 5 comma 1 delle disposizioni approvate con
l’ordinanza commissariale n. 3/2014, di ulteriori sei mesi
rispetto a quello ivi indicato, indipendentemente dalla
data di inizio dei lavori medesimi;
Ritenuto di accogliere tale richiesta, in relazione ai
tempi di erogazione delle risorse stanziate dal Dipartimento di protezione civile, come risulta dalle note sopra
citate;
A voti unanimi
DELIBERA
1. per la procedura di contributo a favore delle abitazioni principali distrutte in tutto o in parte o sgomberate
a seguito di provvedimenti delle competenti autorità per
l’evento sismico del 21 giugno 2013, di determinare
d’intesa con i Comuni interessati, sulla base del fabbisogno
e delle risorse disponibili, la percentuale di contributo pari al 100% del medesimo fabbisogno finanziario;
2. di stabilire che alla copertura del suddetto fabbisogno
finanziario si provvede in parte con le risorse previste
dalla DCM del 18/04/2014 per euro 5.000.000,00, ed in
parte con una quota delle risorse assegnate con la DCM
del 30/06/2014 di complessivi euro 16.000.000,00, per
euro 6.148.002,08, risorse già versate sulla contabilità
speciale n. 5769 come risulta dalle note del Dipartimento
di protezione civile del 21/11/2014 prot. ABI/0061398 e
prot. DPC/ABI/61370;
3. di prendere atto che i Comuni provvederanno alla
relativa liquidazione secondo le modalità di cui alle citate
disposizioni approvate con l’ordinanza n. 3/2014;
4. di stabilire, su richiesta dei Comuni interessati, la
proroga di sei mesi del termine stabilito dall’articolo 5
comma 1 delle disposizioni approvate con l’ordinanza
commissariale n. 3/2014, indipendentemente dalla data
di inizio dei lavori medesimi.
12
10.12.2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 49
Il presente atto è pubblicato integralmente sul B.U.R.T.
ai sensi degli articoli 4, 5 e 5 bis della L.R. 23/2007 e sulla
banca dati degli atti amministrativi della Giunta regionale
ai sensi dell’art. 18 della L.R. 23/2007.
Segreteria della Giunta
Il Direttore Generale
Antonio Davide Barretta
rilevati dalla Scuola Superiore dell’Amministrazione
dell’Interno - Ufficio Centrale di Statistica, si rileva
sull’intero territorio della Regione Toscana una riduzione
degli sfratti eseguiti in rapporto ai provvedimenti di
sfratto emessi per morosità (si passa infatti dal 61,85 %
del 2010 al 51,44 % del 2013),
Considerato che tale fenomeno potrebbe essere riconducibile anche all’attuazione della misura di prevenzione
sfratti;
DELIBERAZIONE 1 dicembre 2014, n. 1082
Contributo al sostegno della locazione, per la prevenzione dell’esecutività degli sfratti per morosità incolpevole - ripartizione risorse.
LA GIUNTA REGIONALE
Visto il Programma regionale di sviluppo 2011-2015
approvato dal Consiglio regionale con risoluzione n.
49 del 29.6.2011 ed in particolare il progetto integrato
di sviluppo 5.2 “ Abitare sociale in Toscana” - punto 2:
“sostegno alla locazione”;
Visto il Documento di programmazione economica e
finanziaria 2014 approvato con risoluzione del Consiglio
regionale n. 219 del 18.12. 2013 ed in particolare le
“politiche di valorizzazione e qualificazione del patrimonio edilizio - Azione 2 - prosecuzione degli interventi
volti ad evitare l’esecuzione dei provvedimenti di sfratto
in caso di morosità incolpevole attraverso l’erogazione,
tramite i Comuni di specifici contributi che possono
essere utilizzati per sanare in tutto o in parte la morosità;
Visto il Piano sanitario e sociale integrato regionale
2012-2015, approvato con deliberazione C.R. 91 del 5
novembre 2014;
Viste le proprie deliberazioni n. 1088 del 5.12.2011 1151 del 17.12.2012 e 1089 del 16.12.2013, con le quali
sono state attivate misure specifiche volte ad evitare
l’esecuzione di sfratti che riguardano nuclei familiari
in temporanea difficoltà economica determinata dalla
perdita o sensibile diminuzione della capacità reddituale,
cessazione dell’attività, malattia grave, infortunio o decesso di un componente il nucleo familiare, mettendo
a disposizione dei Comuni risorse regionali pari a Euro
12.000.000,00 totali per gli anni 2012 - 2013 e 2014;
Considerato che tali risorse hanno consentito ai Comuni di intervenire nelle situazioni critiche per cercare
di evitare il provvedimento di rilascio, attraverso tutti i
possibili strumenti utili per cercare di evitare la perdita
di una abitazione;
Preso atto che in base ai dati relativi agli sfratti,
Visto il D.L. 102 del 31.8.2013 convertito in Legge 28
ottobre 2013 n. 124, che ha istituito presso il Ministero
delle infrastrutture e dei trasporti un Fondo destinato agli
inquilini morosi incolpevoli, per gli anni 2014 e 2015,
stabilendo che le risorse sono assegnate prioritariamente
alle regioni che abbiano emanato norme per la riduzione del disagio abitativo che prevedono percorsi di
accompagnamento sociale per i soggetti sottoposti a
sfratto anche attraverso organismi comunali;
Visto anche l’art. 1 comma 2, del Decreto interministeriale del 14 maggio 2013, che stabilisce che le
Regioni individuano i Comuni ad alta tensione abitativa,
di cui alla delibera CIPE n. 87 del 13 novembre 2003, ivi
compresi i Comuni capoluogo di provincia non inclusi
nella predetta delibera, cui destinare le risorse del fondo
in oggetto;
Vista la propria delibera n. 1044 del 25.11.2014, con
la quale vengono ripartite le risorse del fondo nazionale
morosità incolpevole ai comuni capoluogo e ad alta tensione abitativa;
Ritenuto, per quanto sopra evidenziato rafforzare tale iniziativa straordinaria mettendo a disposizione dei
Comuni una ulteriore quota di risorse disponibili, pari a
Euro 4.000.000,00 da ripartirsi in base agli sfratti rilevati
nel 2013 secondo i dati ufficiali del Ministero degli Interni;
Considerato altresì che tale ripartizione viene operata
per ciascun ambito L.O.D.E mentre per quanto riguarda
il L.O.D.E fiorentino e quello empolese-valdelsa si stabilisce una ulteriore ripartizione in base ai dati degli
sfratti riconducibili alla competenza dei tribunali di Firenze ed Empoli;
Ritenuto quindi di procedere alla ripartizione delle
ulteriori risorse destinate a ciascun L.O.D.E , secondo
quanto riportato nella tabella di ripartizione “Fondo
sfratti” di cui all’“Allegato A” parte integrante della presente deliberazione;
Ritenuto inoltre, al fine di consentire la massima
semplificazione e tempestività delle procedure di utilizzo
10.12.2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 49
delle risorse, di confermare che i comuni ricorrano ai
soggetti gestori di cui alla citata legge regionale 77/98
per le funzioni riguardanti l’erogazione dei contributi regionali;
Considerato altresì che il periodo iniziale di messa a
regime della misura sperimentale si è ormai consolidato
e che pertanto, al fine di semplificare ulteriormente la
procedura di liquidazione, si ritiene opportuno demandare
al soggetto gestore competente per territorio la verifica
delle risorse effettivamente utilizzate;
Ritenuto opportuno stabilire che, l’utilizzo delle risorse
messe a disposizione con il presente atto, potranno essere
utilizzate, in ambito LODE, dai Comuni Capoluogo e ad
Alta tensione abitativa, subordinatamente al completo
utilizzo delle risorse nazionali di cui alla delibera G.R. n.
1044 del 25.11.2014;
Ritenuto di riconoscere ai soggetti gestori di cui alla
citata legge regionale 77/98, per le funzioni riguardanti
l’erogazione e la rendicontazione dei contributi un rimborso spese pari al 2,5% delle risorse assegnate a ciascun
LODE;
Richiamato l’allegato C, parte integrante della
deliberazione n. 250 del 15.04.2013, “indirizzi operativi,
criteri e modalità” contenente fra l’altro i requisiti dei
destinatari, le specifiche relative alla ripartizione ed
erogazione del contributo e le modalità di rendicontazione
evidenziando che viene lasciata ai L.O.D.E ogni facoltà
in merito a limiti più restrittivi o alla definizione di
ulteriori specifici requisiti in relazione alle condizioni
sociali ed economiche presenti nell’ambito territoriale
di riferimento, nonché ad ulteriori iniziative di sostegno
al nucleo familiare interessato che concorrano al conseguimento delle finalità di cui alla misura in questione
nonché le scelte operative e procedurali relative alle
modalità di attribuzione dei contributi ;
Ritenuto quindi di confermare i criteri e le procedure
per la ripartizione e l’erogazione dei contributi per morosità incolpevole, così come stabiliti dall’allegato C sopra citato;
Ritenuto altresì opportuno, al fine di semplificare le
procedure di messa a disposizione delle risorse per un più
rapido utilizzo, escludere l’obbligo del completo reimpiego delle somme derivanti da economie;
Dato atto che la copertura finanziaria della somma
13
complessiva di € 4.000.000,00 è assicurata sul capitolo
21071 dell’esercizio 2014, che presenta la necessaria disponibilità;
Vista la propria deliberazione n. 2 del 7.1.2014 con la
quale è stato approvato il bilancio gestionale per l’anno
finanziario 2014 e pluriennale 2014-2016;
A voti unanimi
DELIBERA
1. di approvare il riparto tra i L.O.D.E, delle risorse
finalizzate alla prevenzione dell’esecutività degli sfratti
per morosità come risulta dalla tabella di ripartizione
“fondo sfratti” di cui all’ “Allegato A”, parte integrante
del presente provvedimento;
2. di dare atto che la copertura finanziaria della somma
complessiva di € 4.000.000,00 è assicurata sul capitolo
21071 dell’esercizio 2014, che presenta la necessaria
disponibilità;
3. di stabilire che, l’utilizzo delle risorse messe a
disposizione con il presente atto, potranno essere utilizzate, in ambito LODE, dai Comuni Capoluogo e ad Alta
tensione abitativa, subordinatamente al completo utilizzo
delle risorse nazionali di cui alla delibera G.R. n. 1044
del 25.11.2014;
4. di confermare i criteri e le procedure per la ripartizione e l’erogazione dei fondo regionale per la morosità
incolpevole, così come stabiliti dall’allegato C alla propria
delibera n. 250 del 15.4.2013 ad eccezione di quanto
stabilito al punto 5.6 che dispone di subordinare l’erogazione, al completo reimpiego delle somme derivanti
dalle economie;
5. di dare mandato ai settori competenti della Direzione
generale diritti di cittadinanza e coesione sociale per ogni
adempimento conseguente.
Il presente atto è pubblicato integralmente sul B.U.R.T.
ai sensi degli art. 4, 5 e 5 bis della legge regionale 23/2007
e sulla banca dati degli atti amministrativi della Giunta
Regionale, ai sensi dell’art. 18 della 23/2007.
Segreteria della Giunta
Il Direttore Generale
Antonio Davide Barretta
SEGUE ALLEGATO
14
10.12.2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 49
Allegato A
TABELLA DI RIPARTIZIONE "Fondo sfratti" in base ai dati del Ministero dell'interno Sfratti 2013
Provvedimenti di sfratto emessi per
morosità
LODE
Ripartizione a livello LODE
provinciale
Anno
Capoluogo
Provincia
Totali
%
Importo
AREZZO
2013
235
174
409
7,313
€ 292.508,49
FIRENZE
2013
696
682
1.378
24,638
€ 985.517,61
EMPOLI
2013
0
86
86
1,538
€ 61.505,45
GROSSETO
2013
270
86
356
6,365
€ 254.603,97
LIVORNO
2013
299
322
621
11,103
€ 444.126,59
LUCCA
2013
145
372
517
9,244
€ 369.747,90
MASSA CARRARA
2013
78
161
239
4,273
€ 170.927,95
PISA
2013
182
422
604
10,799
€ 431.968,53
PISTOIA
2013
168
397
565
10,102
€ 404.076,52
PRATO
2013
208
245
453
8,099
€ 323.976,40
SIENA
2013
93
272
365
6,526
€ 261.040,59
2.374
3.219
5.593
100,00
€ 4.000.000,00
TOTALI
Da parte della Prefettura di Firenze sono pervenuti i dati disaggregati per i Tribunali di Empoli e Pontassieve Relativamente ad Empoli non sono disponibili i relativi dati disaggregati in quanto non Capoluogo e si riferiscono
al periodo gennaio-settembre a causa della sezione del Tribunale disciolta
10.12.2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 49
DELIBERAZIONE 1 dicembre 2014, n. 1084
DGR 301 del 16 aprile 2014, protocollo regionale
tematico tra la Regione Toscana, l’Ufficio Scolastico
Regionale per la Toscana, il Centro Giustizia Minorile Toscana - Umbria, il Centro Giustizia Minorile
Piemonte - Liguria - Valle D’Aosta, Il Provveditorato
Regionale dell’Amministrazione Penitenziaria per la
Toscana, per la realizzazione di azioni congiunte nel
settore dell’istruzione, formazione, orientamento e
lavoro. Approvazione progetto attuativo “Tra le Righe”.
LA GIUNTA REGIONALE
Visto il Decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 112
Conferimento di funzioni e compiti amministrativi dello
Stato alle Regioni ed agli enti locali, in attuazione del
capo I della legge 15 marzo 1997, n. 59;
Vista la Legge costituzionale 18 aprile 2001, n. 3
“Modifiche al Titolo V della parte seconda della Costituzione”;
Visto il Regolamento recante norme in materia di
autonomia delle istituzioni scolastiche, approvato con
DPR 8 marzo 1999, n. 275;
Visto il Programma Regionale di Sviluppo 2011-2015
adottato dal Consiglio Regionale con risoluzione n. 49
del 29 giugno 2011;
Vista la legge regionale 26 luglio 2002, n. 32 “Testo
unico della normativa della Regione Toscana in materia
di educazione, istruzione, orientamento, formazione professionale e lavoro” e successive modifiche;
Visto in particolare l’art. 7, comma 1) della L.R.
32/02, che prevede la promozione dei servizi e interventi
volti a rendere effettivo il diritto all’apprendimento e
all’istruzione scolastica;
Visto il Piano di Indirizzo Generale Integrato (PIGI)
2012-2015, approvato con Deliberazione n. 32 del 17
aprile 2012 dal Consiglio Regionale della Toscana,
Azione 1.c.2 “ Educazione formale e non formale degli
adulti” che individua, quali destinatari dell’azione, “tutti
i cittadini adulti (over 18), italiani e stranieri, ivi compresi
i cittadini italiani e stranieri sottoposti a trattamenti
privativi o limitativi della libertà.
Vista la LR 24 febbraio 2005, n. 41 “Sistema integrato
di interventi e servizi per la tutela dei diritti di cittadinanza
sociale”, e successive modifiche e integrazioni;
Richiamato il Piano Sanitario e Sociale Integrato
15
Regionale 2012 - 2015, approvato con delibera del Consiglio Regionale 5 novembre 2014, n. 91, in particolare il
punto 2.2.4. “Le risposte alla condizione carceraria”;
Vista la DGR 7 gennaio 2014 n. 3 “Approvazione
schema di Protocollo di intesa tra Regione Toscana,
Ministero della Giustizia, ANCI Toscana, UNCEM
Toscana, UPI Toscana, Tribunale di sorveglianza di
Firenze, Tribunale per i minorenni di Firenze e Tribunale
per i minorenni di Genova, finalizzato al coordinamento
delle politiche regionali in ambito carcerario” che prevede
l’attivazione di Protocolli Tematici Collegati e individua
le azioni da mettere in atto, con riguardo alle esigenze
delle comunità nelle quali insistono gli Istituti di pena, gli
Uffici per l’Esecuzione Penale esterna e gli altri Servizi
del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria e
della Giustizia Minorile, con il comune obiettivo del recupero delle persone in esecuzione di pena considerate
nella loro individualità, della finalità di prevenzione
primaria e secondaria e dell’obiettivo del contenimento
del fenomeno della criminalità;
Dato atto che l’art. 5, punto 3d. dell’Allegato A,
della citata DGR 7 gennaio 2014 n. 3 rinvia, per quanto
nello specifico di Istruzione, Formazione Professionale e
Lavoro, ad uno specifico Protocollo Tematico Regionale
Collegato;
Vista la DGR 301 del 16 aprile 2014, avente ad
oggetto: “Approvazione Protocollo regionale tematico
tra la Regione Toscana, l’Ufficio Scolastico Regionale
per la Toscana, il Centro Giustizia Minorile Toscana
- Umbria, il Centro Giustizia Minorile Piemonte - Liguria - Valle D’Aosta, Il Provveditorato Regionale
dell’Amministrazione Penitenziaria per la Toscana,
per la realizzazione di azioni congiunte nel settore
dell’istruzione, formazione, orientamento e lavoro;
Visto come l’art. 2 del Protocollo tematico citato
al punto precedente, stabilisca che soggetti firmatari
si impegnano a coordinare le proprie funzioni, nel rispetto delle reciproche competenze, per il governo del
sistema integrato di educazione, istruzione, formazione,
orientamento e lavoro, all’interno degli Istituti di pena, attraverso azioni congiunte in specifici ambiti di
intervento, fra cui: l’educazione e l’istruzione formale
e non formale dei giovani e degli adulti; la formazione
linguistica e l’educazione civica dei cittadini stranieri; la
formazione/aggiornamento degli operatori;
Dato atto che all’art. 7 del citato protocollo tematico,
i firmatari si impegnano a garantire, ciascuno nel proprio
ambito di intervento, le condizioni organizzative ottimali
per la realizzazione di quanto previsto dal medesimo
protocollo approvato con DGR 301/2014;
16
10.12.2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 49
Rilevata la necessità, a questo scopo, di attivare modalità di collaborazione con l’Ufficio Scolastico Regionale
per la Toscana anche ai fini del coordinamento della
presente iniziativa con quante correlate all’attuazione
dell’esercizio del diritto allo studio della popolazione
adulta;
Preso atto che il PRAP, in virtù del proprio ruolo,
risulta essere importante interlocutore al fine della
conoscenza del contesto carcerario e del supporto al
coordinamento di iniziative inerenti le tematiche di cui al
citato protocollo tematico;
Vista la comunicazione del Ministero della Giustizia,
Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria, Provveditorato regionale per la Toscana (PRAP), prot. n.
45037.4 del 29 ottobre 2014, che contiene l’analisi del
fabbisogno degli istituti penitenziari, per l’adeguamento
e il potenziamento delle biblioteche carcerarie, con la descrizione delle dotazioni di testi nelle lingue maggiormente
rappresentate dalla popolazione detenuta straniera e di
testi scolastici relativamente alle 25 biblioteche carcerarie,
necessari per favorire la partecipazione dei detenuti ai
percorsi di istruzione primaria e secondaria;
Dato atto che, come risulta dall’analisi di cui al punto
precedente, in Toscana sono presenti 18 Istituti di pena,
all’interno dei quali sono presenti corsi scolastici di ogni
ordine e grado che interessano complessivamente oltre
2.000 detenuti, di cui quasi 1.500 stranieri;
Considerata l’opportunità, in tale contesto e in virtù
di quanto precedentemente riportato, di promuovere
l’attuazione del progetto attuativo del protocollo tematico
di cui alla DGR 301/2014 “TRA LE RIGHE”, allegato A)
parte integrante e sostanziale del presente provvedimento,
quale strumento per favorire la frequenza ai percorsi di
istruzione da parte dei detenuti attraverso la disponibilità
di una adeguata dotazione libraria, atta a garantire la
fruibilità del diritto all’istruzione nelle scuole carcerarie
della Toscana;
per la Toscana che individua l’Istituto “Russell/Newton”
di Scandicci, che opera da molti anni all’interno della
Casa Circondariale di Sollicciano, quale scuola polo per
l’Istruzione in carcere, di seguito nominata “Istituto Polo
Regionale Scuola in Carcere”;
Ritenuto per quanto sopra, di destinare la somma di
€ 86.414,33 (ottantaseimila quattrocentoquattordici/33)
all’Istituto Russell/Newton di Scandicci, Istituto Polo
Regionale Scuola in Carcere, per provvedere all’acquisizione delle dotazioni librarie, in attuazione del progetto attuativo del protocollo tematico di cui alla DGR
301/2014 “TRA LE RIGHE”, allegato A), parte integrante e sostanziale della presente deliberazione;
Ritenuto di demandare al dirigente regionale del Settore Istruzione e Educazione tutti gli atti necessari per la
corretta attuazione del progetto attuativo del protocollo
tematico di cui alla DGR 301/2014 “TRA LE RIGHE”,
citato in precedenza e contenuto nell’Allegato A), parte
integrante e sostanziale del presente provvedimento, ivi
compresa l’assunzione del relativo impegno di spesa,;
Vista la L.R. n. 36 del 6.08.2001 “Ordinamento contabile della Regione Toscana”;
Visto il Regolamento di attuazione della L.R. 36/2001
approvato con decreti del Presidente della Giunta Regionale
n. 61/R del 19 .12.2001 e n. 23/R del 19.05.2008;
Vista la L.R. n. 78 del 24/12/2013 che approva il
Bilancio dell’Esercizio Finanziario 2014 e il Bilancio
Pluriennale 2014-2016;
Vista la D.G.R. n. 2 del 7/1/2014 relativa all’approvazione del Bilancio Gestionale per l’anno 2014 e Pluriennale 2014-2016;
Visto il parere del CTD espresso nella seduta del 20
novembre 2014;
A voti unanimi
Ritenuto necessario, per quanto sopra, al fine di favorire la frequenza ai percorsi di istruzione da parte di
tutti i detenuti, nonché la frequenza ai corsi di istruzione
e di alfabetizzazione da parte dei detenuti stranieri, di
sostenere e finanziare il progetto attuativo del protocollo
tematico di cui alla DGR 301/2014 sopra richiamato “TRA
LE RIGHE”, allegato A) parte integrante e sostanziale del
presente provvedimento, per una spesa complessiva di €
86.414,33 (ottantaseimila quattrocentoquattordici/33), a
valere sulle disponibilità del capitolo 61022 del bilancio
regionale 2014;
1. Di approvare, per le ragioni esposte in premessa,
con la presente proposta di deliberazione, il progetto
attuativo del Protocollo tematico di cui alla DGR
301/2014 “TRA LE RIGHE”, di cui all’Allegato A) parte
integrante e sostanziale del presente atto, finanziando la
relativa spesa di € 86.414,33 a valere sulle disponibilità
del capitolo 61022 del bilancio regionale 2014, sulla base
del citato protocollo.
Visto il Decreto n. 256 del 12 novembre 2014 della
Direzione Generale dell’Ufficio Scolastico Regionale
2. Di dare atto che il progetto “TRA LE RIGHE” è
stato redatto in base all’analisi del fabbisogno trasmessa
DELIBERA
10.12.2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 49
dal Ministero della Giustizia, Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria, Provveditorato regionale per
la Toscana, con nota prot. n. 45037.4 del 29 ottobre
2014.
3. Di dare atto altresì che con Decreto n. 256 del 12
novembre 2014 della Direzione Generale dell’Ufficio
Scolastico Regionale per la Toscana, è stato individuato
nell’Istituto “Russell/Newton” di Scandicci, che opera
da molti anni all’interno della Casa Circondariale di Sollicciano, l’Istituto Polo Regionale Scuola in Carcere.
4. Di destinare, per l’attuazione di quanto previsto
dalla presente Deliberazione e indicato nell’allegato A)
la somma di € di € 86.414,33 (ottantaseimila quattrocentoquattordici/33), all’Istituto Russell/Newton di Scandicci, Istituto Polo Regionale Scuola in Carcere.
17
5. Di demandare tutti gli atti necessari per la corretta
attuazione di quanto contenuto nell’Allegato A), parte
integrante e sostanziale del presente provvedimento, ivi
compreso lo specifico accordo operativo attuativo del
progetto “TRA LE RIGHE”, nonché l’assunzione del
relativo impegno di spesa, al dirigente regionale del Settore Istruzione e Educazione.
Il presente atto è pubblicato integralmente sul B.U.R.T.
ai sensi degli articoli 4, 5, e 5 bis della L.R. 23/2007 e sulla
banca dati degli atti amministrativi della Giunta Regionale
ai sensi dell’art. 18 della legge regionale 23/2007.
Segreteria della Giunta
Il Direttore Generale
Antonio Davide Barretta
SEGUE ALLEGATO
18
10.12.2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 49
Allegato A)
REGIONE TOSCANA
Giunta Regionale
Provveditorato Regionale
dell’Amministrazione Penitenziaria
per la Toscana
Ministero dell’Istruzione,
dell’ Università e della Ricerca
Ufficio Scolastico Regionale
per la Toscana
Direzione Generale
“TRA LE RIGHE”
Premessa
Il presente progetto è in attuazione di quanto previsto nel protocollo regionale
tematico, approvato con Deliberazione della Giunta regionale n. 301 del 16 aprile
2014 “Approvazione Protocollo regionale tematico tra la Regione Toscana, l'Ufficio
Scolastico Regionale per la Toscana, il Centro Giustizia Minorile Toscana - Umbria,
il Centro Giustizia Minorile Piemonte - Liguria - Valle D'Aosta, Il Provveditorato
Regionale dell'Amministrazione Penitenziaria per la Toscana, per la realizzazione di
azioni congiunte nel settore dell'istruzione, formazione, orientamento e lavoro”.
Il progetto, basato sull’analisi di contesto e del fabbisogno specifico, realizzata dal
PRAP, e trasmessa con nota del 29 ottobre 2014, Prot. n. 45037.4, si pone come
obiettivo di rispondere agli specifici fabbisogni di potenziamento delle 25 biblioteche
presenti negli istituti di pena, andando ad integrare le necessarie dotazioni sia di
testi nelle lingue maggiormente rappresentate dalla popolazione detenuta straniera
che di testi per percorsi di istruzione primaria e secondaria attuati dagli istituti
scolastici toscani all’interno degli istituti di pena.
A) Costituzione di micro-dotazioni librarie di testi stranieri nei 18 istituti
penitenziari toscani, nelle 10 lingue più parlate.
L’attuale offerta libraria delle biblioteche penitenziarie, per quanto con le recenti
cospicue donazioni, di circa 9000 volumi, come comunicate dal PRAP nella stessa
nota sopra riportata, sia passata dai 66.348 titoli del 2012 a 75.605 di quest’anno,
presenta una significativa lacuna rispetto alle poche centinaia di testi in lingua
straniera, a fronte di una popolazione straniera che ha raggiunto la media del 47,76
per cento dei detenuti presenti negli istituti di pena: 1610 su 3371 al 31 luglio 2014,
appartenenti a 80 nazionalità, con un ampio ventaglio linguistico riconducibile a 10
lingue più diffuse: arabo, albanese, rumeno, serbo, russo, spagnolo, cinese,
portoghese, francese e inglese.
Le dotazioni previste dovrebbero comprendere, per ciascuna lingua sopra indicata,
ma non solo, testi di narrativa contemporanea e testi di saggistica, a seconda delle
indicazioni che emergeranno dall’analisi interna della domanda, realizzata anche
con la consulenza dei docenti impegnati nei corsi realizzati all’interno degli istituti
carcerari.
Previsione di spesa: 45.000,00 €.
10.12.2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 49
Allegato A)
REGIONE TOSCANA
Giunta Regionale
Provveditorato Regionale
dell’Amministrazione Penitenziaria
per la Toscana
Ministero dell’Istruzione,
dell’ Università e della Ricerca
Ufficio Scolastico Regionale
per la Toscana
Direzione Generale
B) Acquisto di testi scolastici per percorsi di istruzione primaria e secondaria di
primo e secondo grado
Per rispondere al fabbisogno relativo ai libri di testo per i detenuti che frequentano i
percorsi di istruzione primaria e secondaria nei 18 istituti penitenziari toscani, si
procede, invece che all’acquisto di una dote libraria pro-capite per ciascun
detenuto iscritto ai corsi, alla definizione di un budget stabilito in € 4.000,00 per
ciascuno dei 4 istituti con il più alto numero di partecipanti ai corsi di istruzione
secondaria superiore (Prato, San Gimignano, Porto Azzurro, Volterra) e in €
3.000,00 per gli altri 5 Istituti (Sollicciano, Gozzini, Livorno, Massa e Pisa).
Per i corsi di istruzione primaria e secondaria di I grado, nonché per
l’alfabetizzazione dei detenuti stranieri, si prevede uno stanziamento fino a un
massimo di € 700,00 per ciascun istituto penitenziario.
Tali ipotesi consentono l’acquisto di una dotazione libraria, anche se non
individuale, ritenuta adeguata, anche se non esaustiva, rispetto alle esigenze degli
studenti.
Il costo complessivo per l’acquisto dei testi previsti alla presente lettera B) ammonta
a € 41.414,33.
Il costo complessivo del progetto “TRA LE RIGHE” è di € 86.414,33
(ottantaseimilaquattrocentoquattordici/33)
19
20
10.12.2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 49
DELIBERAZIONE 1 dicembre 2014, n. 1085
Approvazione e finanziamento del “Progetto di
formazione per i Centri Scolastici Digitali Toscani”.
LA GIUNTA REGIONALE
Vista la Legge Regionale 26 luglio 2002, n. 32 “Testo
unico della normativa della Regione Toscana in materia
di educazione, orientamento, formazione professionale e
lavoro” e successive modifiche e integrazioni;
Visto il Decreto del Presidente della Giunta Regionale
8 agosto 2003, n. 47/R e successive modifiche e integrazioni con il quale viene approvato il Regolamento di
esecuzione della L.R. n. 32/2002;
Visto il Programma regionale di sviluppo (PRS) 20112015, approvato con risoluzione del Consiglio regionale
n.49/2011, il quale prevede, tra i principi ispiratori,
il ruolo centrale dell’istruzione per la costruzione di
una società della conoscenza in grado di sostenere una
crescita più intelligente, sostenibile e inclusiva; con
particolare riferimento agli obiettivi del miglioramento
della qualità della scuola dell’obbligo e della diminuzione
del fenomeno di abbandono scolastico, e con attenzione
al mantenimento dei servizi nelle aree deboli;
Preso atto che il suddetto PRS 2011-2015 individua nel
contesto degli obiettivi legati alle Politiche integrate per i
territori montani della toscana, quale azione fondamentale,
quella del proseguire l’attività di promozione dell’utilizzo
delle nuove tecnologie, come parziale superamento degli
ostacoli naturali caratteristici di questi territori, a supporto
della formazione, del lavoro (telecentri), della didattica
scolastica (progetti “senza zaino” ed “errequ@dro”),
della fornitura di servizi alla persona (telemedicina) e nei
rapporti tra gli enti (videoconferenze); e che, per il tramite
delle nuove tecnologie, è inteso dare vita ad un sistema di
alta qualità dei servizi alla persona;
Visto il Piano di Indirizzo Generale Integrato (PIGI)
2012-2015 in materia di educazione, istruzione, orientamento, formazione professionale e lavoro” approvato
con Delibera del Consiglio regionale 17 aprile 2012, n.
32 “ ed in particolare:
- l’obiettivo globale “1” avente ad oggetto la promozione di percorsi di sviluppo personale, culturale e
formativo dei cittadini, attraverso l’offerta di opportunità
educative e la crescita qualitativa del sistema scolastico
toscano, nel quadro di un approccio integrato per
l’apprendimento lungo tutto l’arco della vita;
- l’obiettivo specifico “1.b”, avente ad oggetto la
promozione della “innovazione e l’efficacia dell’offerta
didattica per prevenire la dispersione scolastica, migliorare
i livelli di apprendimento e la qualità dell’istruzione facendo
leva sul valore aggiunto della programmazione territoriale
integrata” e l’obiettivo specifico “1.c”, finalizzato a “fornire
alla popolazione opportunità educative e di socializzazione
tese a supportare la realizzazione di percorsi personali di
apprendimento, nonché l’acquisizione e l’aggiornamento
di competenze essenziali per la vita sociale e lavorativa”;
- l’azione di cui al punto “1.b.3”, che è specificatamente
riferita agli “Indirizzi alle istituzioni scolastiche e interventi a sostegno della qualità dell’offerta didattica”;
Visto il D.P.R. 8 marzo 1999, n. 275, con il quale è
stato emanato il regolamento recante norme in materia
di autonomia didattica e organizzativa delle istituzioni
scolastiche, ai sensi dell’art. 21 della legge 59/97 che,
tra l’altro, finalizza l’autonomia organizzativa alla realizzazione della flessibilità, della diversificazione, dell’efficienza e dell’efficacia del servizio scolastico, all’integrazione e al miglior utilizzo delle risorse e delle
strutture, all’introduzione di tecnologie innovative e al
coordinamento con il contesto territoriale;
Visto l’art. 47 del D.L. n. 5 del febbraio 2012, che
prevede, nel settore dell’innovazione tecnologica e nel
quadro delle indicazioni dell’Agenda digitale europea,
l’Agenda digitale italiana;
Visto il Programma regionale per la promozione
e lo sviluppo dell’amministrazione elettronica e della
società dell’informazione e della conoscenza nel sistema
regionale 2012-2015, approvato dal Consiglio regionale
con la Deliberazione 4 dicembre 2012, n. 104, in specifico
obiettivo 2.6 - Sviluppare servizi per la scuola e la
didattica - azione 2.6.1 che prevede la promozione nelle
scuole dell’utilizzo di sistemi e strumenti per favorire
lo sviluppo di un’offerta formativa ed educativa anche
in modalità interattiva (progetto Errequ@dro e progetto
Smart School);
Vista la deliberazione della Giunta regionale n. 814
del 17 settembre 2012, di approvazione dell’accordo per
l’implementazione del Piano nazionale scuola digitale
nelle scuole della Toscana tra Regione Toscana, MIUR
e Ufficio scolastico regionale per la Toscana e per la
messa in opera di azioni prototipali relative alle azioni
[email protected] e [email protected] con l’obiettivo di garantire
, attraverso le Tecnologie della Informazione e della
Comunicazione (TIC), la piena funzionalità delle scuole
di montagna e delle isole in cui il ristretto numero di
studenti non consente l’istituzione di classi secondo i
parametri di cui al DPR 20 marzo 2009, n.81;
Visto il Documento di programmazione economica
e finanziaria, approvato con Risoluzione del Consiglio
regionale n. 219 del 18 Dicembre 2013 (DPEF 2014)
in cui è prevista, nell’ambito della Linea di Intervento
4 dell’area tematica 1 Interventi per migliorare i livelli
10.12.2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 49
di apprendimento e la qualità dell’istruzione, l’Azione 7
giusta la quale “ Saranno attivati Centri Scolastici Digitali Toscani quali strumenti per l’introduzione ed il
consolidamento di nuovi modelli organizzativi e didattici
che utilizzino le nuove tecnologie nella ridefinizione degli
ambienti di apprendimento con particolare riferimento
alle aree montane”;
Vista la Delibera di Giunta Regionale DGRT n. 1031
del 02.12.2013 avente ad oggetto la Ripartizione del
Fondo regionale per la montagna 2013 ed i conseguenti
Decreti Dirigenziali n. 6034 del 31.12.2013 avente ad
oggetto “Fondo regionale per la montagna 2013: ammissione dei progetti e ripartizione delle risorse alle
Unioni e Provincia di Livorno” e n. 6063 del 31.12.2013
avente ad oggetto “Fondo regionale per la montagna
2013: ammissione dei progetti e ripartizione delle risorse
ai Comuni Montani”;
Considerato che mediante i suddetti Decreti Dirigenziali n. 6034/2013 e n. 6063/2013 risultano finanziati
progetti aventi ad oggetto gli acquisti di beni e la realizzazione di opere per l’implementazione dei Centri
Scolastici Digitali Toscani negli Istituti scolastici aventi
sede nei territori dei seguenti Enti Locali assegnatari del
finanziamento: Unione di Comuni Valtiberina, Unione di
Comuni Amiata Grossetano, Unione di Comuni Amiata
Val d’Orcia, Unione di Comuni Garfagnana, Unione di
Comuni Lunigiana, Unione di Comuni Val di Cecina,
Unione di Comuni Montagna Pistoiese, Unione di
Comuni Val di Bisenzio, Comune di Capraia;
Visto altresì il decreto dirigenziale n. 1298 del
03.04.2014 avente ad oggetto l’approvazione delle
Linee tecniche di indirizzo per i Centri Scolastici digitali
Toscani, adottato in adempimento della previsione di
cui al suddetto Protocollo di Intesa e per l’orientamento
negli acquisti da effettuarsi a valere del richiamato Fondo
della Montagna 2013, ed ammessi con i succitati Decreti
Dirigenziali n. 6034/2013 e n. 6063/2013;
Vista la Delibera di Giunta Regionale DGRT n.
783 del 2.09.2013 avente ad oggetto l’approvazione
del Protocollo di Intesa tra Regione Toscana, Ufficio
Scolastico Regionale per la Toscana, Unione Nazionale
Comuni Comunità Enti Montani della Toscana ed Istituto
nazionale di Documentazione, Innovazione e Ricerca
educativa, per lo sviluppo dei Centri Scolastici Digitali
Toscani (d’ora innanzi “Protocollo di intesa CSDT)”;
Visto il suddetto Protocollo di Intesa CSDT, sottoscritto
in data 4.11.2013, ai sensi del cui art. 2 è impegno della
Regione Toscana implementare la qualità dell’offerta
formativa e garantire la fruibilità del diritto all’istruzione
e alla formazione anche nelle aree più disagiate del
territorio toscano promuovendo ed assicurando lo
sviluppo dei Centri Scolastici Digitali Toscani;
21
Visto il Regolamento 26/R/2013 di attuazione dell’articolo 87 della legge regionale 27 dicembre 2011,
n. 68 (Norme sul sistema delle autonomie locali) sulla
ripartizione del Fondo regionale per la montagna, ed in
particolare l’art. 7 comma 1 in cui è stabilito il termine di
36 mesi per la realizzazione dei progetti ammessi;
Considerata pertanto la necessità, in virtù degli
impegni assunti mediante il richiamato Protocollo di
Intesa CSDT e delle istanze provenienti dai territori
interessati, di fronteggiare la esigenza di formazione
degli Istituti scolastici coinvolti nella implementazione
dei Centri Scolastici Digitali Toscani, al fine di consentire
l’avvio del progetto in coerenza e contemporaneità con
gli acquisti effettuati a valere del Fondo della Montagna
2013;
Preso atto, che nell’ambito del Commissione di indirizzo disciplinata dall’art. 4 del Protocollo di Intesa
CSDT, è stato elaborato il “Progetto di formazione per i
Centri Scolastici Digitali Toscani” allegato A) al presente
atto;
Dato atto che i beneficiari del suddetto progetto sono
da individuarsi negli Istituti scolastici aventi sede nei
territori degli Enti Locali sopra elencati, ovvero i cui
progetti sono stati finanziati per la implementazione dei
Centri Scolastici Digitali Toscani a valere del Fondo della
Montagna 2013, e che deve altresì individuarsi quale
beneficiario anche l’Istituto comprensivo del Comune
di Livorno quale necessario riferimento per il Comune
montano di Capraia;
Ritenuto che al fine dell’attuazione del sopra richiamato
progetto di formazione si rende opportuno procedere al
suo finanziamento per un totale di €80.00,00 a valere
del Bilancio regionale 2014 assumendo contestualmente
prenotazione generica di impegno sul capitolo 61022;
Visto il decreto dell’Ufficio Scolastico Regionale per
la Toscana n.253 del 5.11.2014 che individua l’Istituto
“Leonardo Da Vinci” di Firenze quale “Scuola Polo
Regionale PNSD” ovvero scuola polo per l’attuazione
del Piano Nazionale Scuola Digitale in Toscana, che per
disposto di detto Decreto ”è in carica per tutte le attività
riconducibile al Piano Nazionale Scuola Digitale attuate
in Toscana, anche in collaborazione con gli enti ed
associazioni, a livello regionale e nazionale” con i compiti
di “fornire consulenza alle scuole in fase di acquisto dei
materiali per l’attuazione dei progetti riconducibili al Piano
Nazionale Scuola Digitale nelle sue varie articolazioni, e
di - fornire un supporto nella gestione finanziaria dei fondi
a vario titolo riconducibili al Piano Nazionale Scuola
Digitale”;
Ritenuto opportuno pertanto di assegnare le suddette
22
10.12.2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 49
risorse pari ad €80.000,00 all’Istituto “Leonardo Da Vinci”
di Firenze quale Scuola Polo Regionale PNSD affinchè
proceda all’attuazione del “progetto di formazione per i
Centri Scolastici digitali Toscani” in favore degli Istituti
scolastici beneficiari sopra identificati;
Ritenuto di demandare l’adozione dei necessari atti
al dirigente del Settore Istruzione e Educazione per l’attuazione di quanto previsto dalla presente delibera, ivi
comprese la definizione delle modalità di erogazione e
rendicontazione nonché l’assunzione dei relativi impegni
di spesa;
Dato atto che il suddetto intervento comporta oneri
finanziari a carico del Bilancio regionale 2014 per €
80.000,00 (ottantamilaeuro) da impegnarsi sul capitolo
61022 con successivi atti del Dirigente del Settore
Istruzione ed Educazione;
Visto il parere del CTD espresso nella seduta del 20
novembre 2014;
A voti unanimi
DELIBERA
1 - di approvare, per le motivazioni espresse in
narrativa, il “progetto di formazione per i Centri Scolastici
Digitali Toscani” allegato A) al presente atto di cui forma
parte integrale e sostanziale;
2 - di assegnare la somma di € 80.000(ottantamilaeuro),
per il finanziamento del “progetto di formazione per i Centri
Scolastici Digitali Toscani” allegato A) al presente atto,
all’Istituto “Leonardo Da Vinci” di Firenze, assumendo
contestualmente prenotazione generica di impegno sul
capitolo 61022 del Bilancio regionale 2014;
3 - di demandare l’adozione dei necessari atti al dirigente del Settore Istruzione e Educazione per l’attuazione di quanto previsto dalla presente delibera, ivi
comprese la definizione delle modalità di erogazione e
rendicontazione nonché l’assunzione dei relativi impegni
di spesa.
Il presente atto è pubblicato integralmente sul B.U.R.T.
ai sensi degli articoli 4, 5, e 5 bis della L.R. 23/2007 e sulla
banca dati degli atti amministrativi della Giunta Regionale
ai sensi dell’ art. 18 della legge regionale 23/2007.
Segreteria della Giunta
Il Direttore Generale
Antonio Davide Barretta
SEGUE ALLEGATO
10.12.2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 49
Allegato A)
PROGETTO DI FORMAZIONE PER I CENTRI SCOLASTICI DIGITALI
TOSCANI
Finalità:
L’obiettivo dell’intervento è quello di supportare i Centri Scolastici Digitali Toscani (CSDT)
con adeguata formazione del personale docente ai sensi del protocollo con Usrt, Uncem e
Indire di cui alla Dgr 783/2013 sottoscritto il 4/11/2013.
L’attività formativa è fondamentale per il successo dell’attivazione dei CSDT che non può
limitarsi al mero acquisto degli strumenti tecnologici.
L’attività in oggetto era
originariamente prevista a carico di Indire ma, da approfondimenti successivi, a cura della
Commissione di indirizzo (CDI) prevista dall’art 4 del protocollo sopra citato, è emerso che
l’Istituto riesce a coprire esclusivamente le necessità metodologiche relative all’uso delle
ICT in classe in funzione dell’attuazione di due modelli metodologici sviluppati dallo stesso
Istituto per le Piccole scuole.
Per fronteggiare la necessità di formazione tecnologica da parte, in particolare, dei docenti
che operativamente dovranno svolgere attività di docenza attraverso la nuova
impostazione prevista dai CSDT, è stato elaborato dalla CDI il progetto in oggetto.
Le attività previste saranno sostenute attraverso un finanziamento regionale, pari a 80.000
euro, con particolare riferimento alle azioni 1 e 3. Le risorse potranno essere utilizzate
anche per i rimborsi spese, fino ad un massimo del 10% delle risorse suddette, anche per
le attività di partecipazione dei docenti all’azione 2. In generale le attività di formazione
saranno svolte attraverso un coordinamento tra Indire, Regione Toscana e Ufficio scolastico
regionale per la Toscana in collaborazione con Uncem.
Il finanziamento sarà gestito mediante la scuola polo Leonardo da Vinci di Firenze come da
decreto URST n. 253 del 5/11/2014.
I soggetti beneficiari saranno gli istituti scolastici aventi sede nei territori delle Unioni di
Comuni montani e del Comune di Capraia che sono risultati beneficiari del Fondo
regionale per la montagna 2013 di cui ai decreti dirigenziali n. 6034/2013 e il 6063/2013.
Sarà finanziabile anche la formazione l’istituto comprensivo del Comune di Livorno che fa
da riferimento per l’Istituto posto nel Comune di Capraia.
Di seguito la descrizione del progetto.
Obiettivi:
1. Avviare la costruzione di una “comunità educante digitale”;
2. Costruire di un curriculum 2.0;
3. Fornire competenze digitali, a partire da quelle di base, ai docenti affinché possano
esperire le nuove modalità di didattica e di comunicazione;
4. Diffondere e sperimentare nuove soluzioni di didattica, educative e organizzative
con particolare riferimento ai modelli “Didattica digitale” e “Ambiente di
apprendimento allargato”;
5. Rafforzare la collaborazione nel team operante per i Centri Scolastici Digitali
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10.12.2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 49
(dirigenti e docenti);
6. Creare una rete di scambio professionale fra docenti di diverse scuole;
7. Consolidare la motivazione alla partecipazione al progetto.
Modalità:
Le modalità di erogazione della formazione si differenziano per le diverse funzionalità.
Seminari in presenza, laboratori presso la propria sede scolastica, formazione on-line e/o
video conferenza. È previsto il tutoraggio dei docenti.
Destinatari principali:
Dirigenti Scolastici
Docenti
Alunni
Altri destinatari:
Genitori
Operatività:
Il progetto si articola in tre azioni di seguito descritte.
AZIONE 1: Alfabetizzazione
L'azione è destinata ai dirigenti scolastici e ai docenti in particolare per la formazione
di base e si articola in seminari in presenza e/o video-conferenze. I dirigenti, in particolare,
hanno un ruolo determinante per il successo del progetto: sono chiamati in gioco con le
loro capacità gestionali, amministrative e di leadership.
La formazione in oggetto intende fornire in primis la formazione di base relativa all’utilizzo
di strumenti informatici e dei relativi applicativi qualora nello specifico CSDT risultasse una
carenza in tal senso. Sarà possibile inoltre, solo a titolo esemplificativo, sviluppare le
competenze in questi ambiti:
− la rete di classi (finalità ed organizzazione, esperienze e buone prassi a confronto in
ambito nazionale ed internazionale es classi 2.0);
− modalità organizzative del personale docente ed ATA;
− modalità organizzative nell’ambito educativo-didattica (orari, articolazione delle
discipline, disposizione di spazi etc.);
− fundraising;
− conoscenza e forme acquisto di strumentazione digitale;
− la scelta dei software;
− legislazione in merito alla trasparenza, riservatezza, copyright;
− sicurezza on-line e cyberbullismo;
− il registro elettronico e modalità di comunicazione scuola-famiglia.
Le forme di erogazione è quella del Seminario e della video conferenza per favorire il
confronto e la collaborazione fra dirigenti.
I formatori debbono essere tendenzialmente selezionati tra soggetti di riconosciuta
esperienza nel settore e da esperti legislativi per gli ambiti citati.
10.12.2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 49
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Sarà possibile far partecipare ad alcuni momenti dell’azione anche i docenti ed i genitori, in
quanto, parte degli argomenti toccati sono di loro interesse. La partecipazione
contemporanea ad alcuni momenti chiave può aumentare, inoltre, la consapevolezza dei
ruoli e favorisce la collaborazione/crescita della rete.
AZIONE 2: Didattica condivisa e ambienti di apprendimento allargati
L'azione è destinata prioritariamente ai docenti e sarà condotta da INDIRE. Si articola in un
seminario residenziale in una scuola collocata in una posizione tale da consentire la
partecipazione dei docenti referenti della rete dei Centri Scolastici Digitali Toscani. Il
seminario avrà la durata di due mezze giornate ed avrà carattere operativo relativo all’uso
di uno dei due modelli proposti per le attività didattiche dei CSDT: “La didattica condivisa”
e/o “l’Ambiente di apprendimento allargato”. Durante le due giornate gli insegnanti
verranno coinvolti in simulazioni d’uso del modello prescelto e in attività di progettazione
didattica per l’attuazione di attività con altre classi della rete.
La formazione continuerà in modalità on line attraverso la piattaforma nella quale gli
insegnanti potranno utilizzare materiali in autoformazione sulle tematiche relative alla LIM,
ai modelli didattici basati sul one-to-one e all’uso dei sincroni per le attività didattiche in
classe. Il percorso sarà inoltre accompagnato da webinar a cadenza periodica per
approfondire le stesse tematiche.
L’obiettivo generale oltre alla formazione metodologica è quello di creare una rete
nazionale di classi che potranno lavorare insieme su tematiche disciplinari. Il sito pubblico
è infatti dotato di una funzione “cerca-partner” che consentirà ai docenti di intercettare
classi con le stesse caratteristiche di isolamento e/o che lavorano in multilivello.
Il ruolo di INDIRE in questo caso sarà quello di assistere le scuole attraverso un’azione di
coaching.
Di particolare rilievo sarà la figura del Tutor. Uno più docenti, esperti nella didattica 2.0, in
qualità di tutor, saranno affiancati al percorso formativo degli insegnanti delle classi.
Avranno il ruolo di rispondere ai quesiti, indirizzare le ricerche didattiche ed educative,
offrire feed-back rispetto al lavoro che si sta svolgendo.
AZIONE 3: Comunità educante
L'azione in oggetto è destinata ai genitori. Il CSDT mira alla realizzazione di una comunità
educante in cui partecipano gli alunni e gli insegnanti ma, anche, i genitori e gli enti locali.
La scuola rimane aperta oltre l’orario di lezione e mette sui banchi anche i genitori, diviene
un vero e proprio presidio di cultura, ricerca ed incontro. Il continuum scuola-famiglia è
essenziale per la riuscita del progetto. I genitori devono essere formati sulla nuova
didattica ed essere consapevoli ma, soprattutto, partecipare al cambiamento. Devono
essere pronti a supportare i figli nel percorso formativo a casa come a scuola. La
formazione erogata avrà il carattere del laboratorio possibilmente condotti dagli stessi
docenti dei propri figli. Saranno, inoltre, offerte iniziative di formazione che offrano
conoscenze e aprano il dibattito sulla sicurezza nell’utilizzo del web e sul cyberbullismo.
MONITORAGGIO
L’attività di monitoraggio sarà coordinata dalla Commissione di indirizzo prevista dall’art 4
del protocollo sopra citato con cadenza periodica trimestrale.
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10.12.2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 49
DELIBERAZIONE 1 dicembre 2014, n. 1086
DGR 446/2014 “Indirizzi per la realizzazione dell’offerta regionale di istruzione e formazione professionale” - modifica.
LA GIUNTA REGIONALE
Vista la Legge Regionale 26 luglio 2002, n.32 “Testo
unico della normativa della Regione Toscana in materia
di educazione, istruzione, orientamento, formazione professionale e lavoro”;
Visto il D.Lgs. 17 maggio 2005, n. 226 “Norme generali e livelli essenziali delle prestazioni relativi al
secondo ciclo del sistema educativo di istruzione e formazione, a norma dell’art. 2 della L. 28 marzo 2003, n.
53” e in particolare il Capo III;
Vista la Legge 27 dicembre 2006, n. 296 (Legge Finanziaria 2007) e in particolare l’art. 1, commi 622, 624,
632 e successivo DM n.139/2007 concernente l’obbligo
d’istruzione;
Visto il D.P.R. 15 marzo 2010, n.87, recante norme per
il riordino degli istituti professionali a norma dell’art.64,
comma 4, del decreto legge 25.6.2008, n.112, convertito
con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n.133, e, in
particolare, l’art. 2, comma 3, in base al quale gli istituti
professionali possono svolgere, in regime di sussidiarietà
e nel rispetto delle competenze esclusive delle Regioni in
materia, un ruolo complementare e integrativo rispetto al
sistema di istruzione e formazione professionale ai fini
del conseguimento di qualifiche e diplomi professionali
di cui all’art. 17, comma 1, lettere a) e b), del d.lgs.
n.226/2005, inclusi nel repertorio nazionale;
Visto l’Accordo tra il Ministero dell’Istruzione,
dell’Università e della Ricerca, il Ministero del Lavoro e
delle Politiche Sociali, le Regioni e le Province Autonome
di Trento e Bolzano sottoscritto in data 29 aprile 2010,
riguardante il primo anno di attuazione 2010/11 dei
percorsi di Istruzione e Formazione Professionale a
norma dell’art. 27 comma 2 del D.Lgs. 226/2005, che
scaturisce dall’attuazione del Titolo V della Costituzione
relativamente al passaggio di competenze in materia di
istruzione professionale dallo Stato alle Regioni;
Visto il Decreto interministeriale 15 giugno 2010,
adottato dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università
e della Ricerca di concerto con il Ministero del Lavoro
e delle Politiche Sociali, che recepisce il suddetto
accordo riguardante l’avvio dei percorsi di Istruzione e
Formazione Professionale a norma dell’art. 27, comma 2
del decreto legislativo 17 ottobre 2005, n. 226;
Vista la direttiva del Ministro dell’Istruzione, del-
l’Università e della Ricerca del 28 luglio 2010, n. 65
contenente le linee guida per il passaggio al nuovo ordinamento degli istituti professionali a norma dell’art. 8,
comma 6, del D.P.R. 15 marzo 2010, n.87;
Vista l’Intesa approvata in sede di Conferenza Unificata in data 16 dicembre 2010 di cui all’art. 13 comma
1-quinques della Legge n. 40/2007, concernente indicazioni
e orientamenti per la realizzazione di organici raccordi
tra i percorsi quinquennali degli Istituti Professionali e i
percorsi di Istruzione e Formazione Professionale;
Visto l’Accordo in Conferenza Stato - Regioni del
27 luglio 2011 sugli atti necessari per il passaggio a
nuovo ordinamento dei percorsi di Istruzione e Formazione Professionale, recepito con Decreto del Ministro
dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca di concerto
con il Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali dell’11
novembre 2011;
Visto l’Accordo in Conferenza Stato - Regioni del 19
gennaio 2012 riguardante l’integrazione del Repertorio
delle figure professionali di riferimento nazionale approvato con l’Accordo in Conferenza Stato - Regioni del 27
luglio 2011;
Visto il Regolamento di esecuzione della sopra richiamata L.R. 32/2002 emanato con Decreto del Presidente
della Giunta regionale 8 agosto 2003, n. 47/R, così
come modificato con decreto del Presidente della Giunta
regionale del 5 giugno 2009, n. 28/R;
Visto il Programma Regionale di Sviluppo 2011-2015
approvato con Risoluzione del Consiglio regionale n. 49
del 29 giugno 2011;
Visto il Piano di Indirizzo Generale Integrato 20122015 (P.I.G.I) di cui all’articolo 31 della legge regionale
26 luglio 2002, n. 32, approvato con deliberazione del
Consiglio Regionale del 17 aprile 2012, n. 32;
Vista la Deliberazione della Giunta Regionale del 22
giugno 2009, n. 532 avente per oggetto “Approvazione
del disciplinare per l’attuazione del sistema regionale
delle competenze previsto dal Regolamento di esecuzione
della L.R. 26 luglio 2002 n. 32” e s.m.i.;
Vista la Deliberazione della Giunta Regionale del
19 marzo 2012, n. 217 concernente l’Approvazione dell’Accordo di collaborazione tra la Regione Toscana e
l`Ufficio Scolastico Regionale per la realizzazione negli
anni scolastici 2012-2013, 2013-2014 e 2014-2015 di
percorsi di Istruzione e Formazione Professionale in
regime di sussidiarietà da parte degli Istituti Professionali
Statali ai sensi dell`art. 12 comma 3 del D.P.R. 15 marzo
2010, n. 87 “;
10.12.2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 49
Vista la Deliberazione della Giunta Regionale del
28 dicembre 2012, n. 1207 e s.m.i con la quale è stato
approvato il piano regionale relativo alla programmazione
dell’offerta formativa e al dimensionamento delle
istituzioni scolastiche autonome per l’anno scolastico
2013/2014 e in particolare l’allegato C relativo ai
percorsi di istruzione e formazione professionale per
l’anno scolastico 2013/2014;
Vista la Deliberazione della Giunta Regionale
del 29 gennaio 2013, n. 53 avente per oggetto: DGR
217/2012-Approvazione dell’Accordo di collaborazione
tra la Regione Toscana e l`Ufficio Scolastico Regionale
per la realizzazione negli anni scolastici 2012-2013, 20132014 e 2014-2015 di percorsi di Istruzione e Formazione
Professionale in regime di sussidiarietà da parte degli
Istituti Professionali Statali ai sensi dell`art. 12 comma 3
del D.P.R. 15 marzo 2010, n. 87 “Modifica”;
Considerato che le figure di cui ai citati Accordi
del 29 aprile 2010 e del 19 gennaio 2012 identificano
standard formativi nazionali rispetto ai quali le figure
professionali regionali rappresentano contestualizzazione
rispondente ai fabbisogni professionali del territorio, così
come previsto dal D. Lgs. 226/2005, art 27, comma 2,
lettera a);
Vista la Delibera n.420 del 26-05-2014 avente per
oggetto “Istituzione di un Gruppo di pilotaggio per il
coordinamento delle attività sperimentali in materia di
Poli Tecnico Professionali” che prevede tra le attività
sperimentali il potenziamento dei percorsi di istruzione
e formazione professionale a carattere complementare e
l’avvio di un percorso duale rivolto a studenti in uscita
dalla scuola secondaria di primo grado su alcune figure
professionali;
Vista la Deliberazione della Giunta Regionale del
22 aprile 2013, n. 294 concernente l’approvazione degli
“Indirizzi per la realizzazione dell’offerta regionale
di istruzione e formazione professionale” e ss.mm.ii,
che al paragrafo 2.6 “Risorse” prevede per le azioni di
accompagnamento e sostegno ai percorsi di istruzione
e formazione professionale realizzati dagli IPS per
l’anno scolastico e formativo 2014-2015 sono stanziati
3.608.923,55 Euro.
Preso atto delle comunicazioni da parte di ciascuna
Provincia e dall’Unione dei Comuni Circondario
Empolese Valdelsa al Settore Formazione e Orientamento
dell’entità di risorse necessarie per le azioni di
accompagnamento e sostegno ai percorsi di istruzione e
formazione professionale realizzati dagli IPS per l’anno
2014-2015, ai sensi della succitata DGR 294/2013 e
ss.mm.ii, che risulta essere pari a 4.014.490,74 Euro;
27
Visto il Decreto Direttoriale n.6/Segr D.G./2014
del 07/10/2014 con il quale il Ministero del Lavoro e
delle Politiche Sociali ripartisce e assegna alle Regioni
e Provincie Autonome le risorse realtive all’annualità
2013 per il finanziamento dei percorsi finalizzati
all’assolvimento del diritto dovere nell’istruzione e
formazione professionale, ai sensi dell’art.28 comma3
del Decreto Legislativo n.226 del 17/10/2005;
Considerato, necessario, rimodulare il finanziamento
degli interventi previsti al paragrafo 2.6 “Risorse”
della sopra citata DGR 294/2013, e ss.mm.ii. nel modo
seguente:
- 2.7 Risorse. L’’entità delle risorse previste per le
azioni di accompagnamento e sostegno ai percorsi di
Istruzione e Formazione Professionale realizzati dagli
IPS per l’anno scolastico e formativo 2014-2015 viene
quantificata in Euro 4.014.490,74;
Considerato altresì che con DGR n. 956 del 3
Novembre 2014 è stata approvata la modifica al Piano
Esecutivo Regionale della Garanzia per i Giovani e del
documento sulla Governance del Piano di attuazione, di
cui alla DGR 511 del 16/06/2014, incrementando il numero
dei giovani destinatari della misura 2-B “Reinserimento
di giovani 15-18enni in percorsi formativi” e assegnando
complessivamente alla suddetta misura per l’a.s.f. 20142015 Euro 11.610.000,00;
Ritenuto pertanto necessario, rimodulare il
finanziamento degli interventi previsti al secondo
capoverso del paragrafo 3.3 “Risorse” della sopra citata
DGR 294/2013 e ss.mm.ii. nel modo seguente:
- per gli interventi provinciali di formazione per i
drop-out ed integrazione dei sistemi per l’anno 20142015 sono stanziati 7.500.000,00 Euro assegnati a valere
del Piano esecutivo regionale della Garanzia per i giovani
(Fondi YEI);
Con DGR n. 956 del 3/11/2014, che modifica il Piano
Esecutivo Regionale della Garanzia Giovani, sono state
assegnante ulteriori risorse per i drop-out a.s.f. 20142015, pari a 4.110.000.00 Euro.
Nello specifico, sulla base dei fabbisogni finanziari
espressi dalle Provincie/ Unione dei Comuni Circondario
Empolese Valdelsa, le risorse aggiuntive di cui alla
suddetta DGR 956/2014, per interventi drop out a.s.f.
2014-2015 sono ripartite come da tabella seguente:
Province
Massa
Lucca
Firenze
Livorno
Pisa
Risorse aggiuntive
144.831,00
364.424,00
1.540.000,00
1.377.796,00
186.648,00
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10.12.2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 49
Pisa
Grosseto
Unione Comuni
Circondario
Empolese Valdelsa
Totale
186.648,00
233.974,12
259.155,00
4.106.828,12
Considerato di conseguenza necessario apportare le
dovute modifiche alle registrazioni contabili assunte a
fronte della citata DGR 294/2013 e ss.mm.ii prevedendo
di procedere:
- all’azzeramento della prenotazione d’impegno n.
2013589 sul capitolo 61049 del Bilancio Regionale 2013
per l’importo di Euro 482.064,32, in quanto risultano
finanziati tutti gli interventi di accompagnamento e sostegno ai percorsi di Istruzione e Formazione Professionale
realizzati dagli IPS per l’anno scolastico e formativo
2013-2014;
- al conseguente aumento della prenotazione d’impegno n. 2013590 sul capitolo 61049 del Bilancio Regionale 2014, per l’importo di Euro 405.567,19 al fine
di destinare la somma complessiva di euro 4.014.490,74
alle azioni di accompagnamento e sostegno ai percorsi
di Istruzione e Formazione Professionale realizzati dagli
IPS per l’anno scolastico e formativo 2014- 2015;
- all’aumento delle prenotazioni di impegno per euro
3.661.800 a valere sul Piano Esecutivo Regionale delle Regione Toscana della Garanzia per i giovani di cui
alla citata DGR 551 del 16/06/2014 e modifcato con
DGR 956 del 3/11/2014, finalizzata all’attuazione degli
interventi di formazione per i drop- out per l’anno 20142015, sui seguenti capitoli del bilancio 2014 a valere
sulle prenotazioni indicate:
- prenotazione n. 2014703 sul capitolo 61735 per euro 2.746.350;
- prenotazione n. 2014704 sul capitolo 61749 per euro 915.450;
Di dare atto che le risorse residue - pari a euro
448.200,00 - per il raggiungimento del totale delle risorse
aggiuntive, da reperirsi sui capitoli di seguito specificati,
saranno riportate sul bilancio di previsione 2015 a titolo
di avanzo vincolato ai sensi dell’art. 34, comma 6, lettera
a) della L.R. 36/2001:
Bilancio regionale 2015
Capitolo 61735 € 336.150,00
Capitolo 61749 € 112.050,00;
Ritenuto di procedere per le motivazioni di cui sopra
all’approvazione degli “Indirizzi per la realizzazione
dell’offerta regionale di istruzione e formazione professionale”, di cui all’allegato A), parte integrante e sostanziale
della presente deliberazione, che sostituisce l’analogo documento approvato con la DGR 294/2013 e ss.mm.ii;
Ritenuto opportuno demandare al Dirigente del Settore Formazione e Orientamento, l’approvazione degli
ulteriori atti necessari a dare attuazione alla presente deliberazione;
Considerato che l’impegno e l’erogazione delle risorse finanziarie sono subordinati al rispetto dei vincoli del
Patto di stabililità;
Vista la L.R. n. 78 del 24 dicembre 2013 che approva
il “Bilancio di previsione per l’anno finanziario 2014 e
pluriennale 2014 - 2016”;
Vista la Deliberazione di Giunta Regionale del 07
gennaio 2014, n. 2 “Approvazione bilancio gestionale
per l’esercizio finanziario 2014 e bilancio gestionale pluriennale 2014-2016”;
Visto il parere favorevole espresso dal Comitato Tecnico
di Direzione (C.T.D.) nella seduta del 27 novembre 2014;
A voti unanimi
DELIBERA
1. di approvare, per le motivazioni meglio espresse
in parte narrativa, il documento “Indirizzi per la realizzazione dell’offerta regionale di istruzione e formazione
professionale”, di cui all’allegato A), parte integrante e
sostanziale della presente deliberazione, che sostituisce
l’analogo documento approvato con la citata DGR
294/2013 e ss.mm.ii;
2. di rimodulare il finanziamento degli interventi previsti al paragrafo 2.6 “Risorse” della DGR 294/2013 e
ss.mmii, nel modo seguente:
- 2.7 Risorse. L’entità delle risorse previste per le
azioni di accompagnamento e sostegno ai percorsi di
Istruzione e Formazione Professionale realizzati dagli
IPS per l’anno scolastico e formativo 2014-2015 viene
quantificata in Euro 4.014.490,74;
3. di rimodulare il finanziamento degli interventi previsti al secondo capoverso del paragrafo 3.3 “Risorse”
della sopra citata DGR 294/2013 e ss.mm.ii. nel modo seguente:
Per gli interventi provinciali di formazione per i dropout ed integrazione dei sistemi per l’anno 2014-2015 sono
stanziati 7.500.000,00 Euro assegnati a valere del Piano esecutivo regionale della Garanzia per i giovani (Fondi YEI);
Con DGR n. 956 del 3/11/2014, che modifica il Piano
Esecutivo Regionale della Garanzia Giovani, sono state
assegnante ulteriori risorse per i drop-out a.s.f. 20142015, pari a 4.110.000.00 Euro.
Nello specifico, sulla base dei fabbisogni finanziari
espressi dalle Provincie/ Unione dei Comuni Circondario
Empolese Valdelsa, le risorse aggiuntive, di cui alla suddetta DGR 956/2014, per interventi drop out a.s.f. 20142015 sono ripartite come da tabella seguente:
10.12.2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 49
Province
Massa
Lucca
Firenze
Livorno
Pisa
Grosseto
Unione Comuni Circondario Empolese
Valdelsa
Totale
Risorse aggiuntive
144.831,00
364.424,00
1.540.000,00
1.377.796,00
186.648,00
233.974,12
259.155,00
4.106.828,12
4. di apportare le conseguenti modifiche alle registrazioni contabili assunte a fronte della suddetta modifica alla DGR 294/2013 e ss.mm.ii, prevedendo di procedere:
- all’azzeramento della prenotazione d’impegno n.
2013589 sul capitolo 61049 del Bilancio Regionale 2013
per l’importo di Euro 482.064,32, in quanto risultano
finanziati tutti gli interventi di accompagnamento e
sostegno ai percorsi di Istruzione e Formazione Professionale realizzati dagli IPS per l’anno scolastico e formativo 2013-2014;
- al conseguente aumento della prenotazione d’impegno n. 2013590 sul capitolo 61049 del Bilancio Regionale
2014, per l’importo di Euro 405.567,19 al fine di destinare
la somma complessiva di euro 4.014.490,74 alle azioni di
accompagnamento e sostegno ai percorsi di Istruzione e
Formazione Professionale realizzati dagli IPS per l’anno
scolastico e formativo 2014- 2015;
- all’aumento delle prenotazioni di impegno per
euro 3.661.800 a valere sul Piano Esecutivo Regionale
delle Regione Toscana della Garanzia per i giovani di
cui alla citata DGR 551 del 16/06/2014 e modifcato con
29
DGR 956 del 3/11/2014, finalizzata all’attuazione degli
interventi di formazione per i drop- out per l’anno 20142015, sui seguenti capitoli del bilancio 2014 a valere
sulle prenotazioni indicate:
- prenotazione n. 2014703 sul capitolo 61735 per euro 2.746.350;
- prenotazione n. 2014704 sul capitolo 61749 per euro 915.450;
5. di dare atto che le risorse residue - pari a €
448.200,00 - per il raggiungimento del totale delle risorse
aggiuntive, da reperirsi sui capitoli di seguito specificati,
saranno riportate sul bilancio di previsione 2015 a titolo
di avanzo vincolato ai sensi dell’art. 34, comma 6, lettera
a) della L.R. 36/2001:
Bilancio regionale 2015
Capitolo 61735 € 336.150,00
Capitolo 61749 € 112.050,00;
6. di demandare al Dirigente del Settore Formazione e
Orientamento l’approvazione degli ulteriori atti necessari
a dare attuazione alla presente deliberazione.
Il presente atto è pubblicato integralmente sul B.U.R.T.
ai sensi degli articoli 4, 5 e 5 bis della l.r. 23/2007 e sulla
banca dati degli atti amministrativi della Giunta regionale
ai sensi dell’art. 18 della l.r. 23/2007.
Segreteria della Giunta
Il Direttore Generale
Antonio Davide Barretta
SEGUE ALLEGATO
30
10.12.2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 49
REGIONE TOSCANA
Giunta Regionale
Direzione Generale
Competitività del sistema regionale
e Sviluppo delle Competenze
Settore Formazione Orientamento
Allegato A
INDIRIZZI PER LA REALIZZAZIONE DELL’OFFERTA REGIONALE DI ISTRUZIONE
E FORMAZIONE PROFESSIONALE
10.12.2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 49
INDICE
1. PREMESSA.......................................................................................................................... 3
1.1 Il percorso compiuto....................................................................................................... 3
1.2 Gli obiettivi degli Indirizzi ............................................................................................... 4
1.3 Gli aspetti comuni e generali del Sistema Regionale di Istruzione e Formazione
Professionale (IeFP) ............................................................................................................ 4
2. IL SISTEMA REGIONALE DI OFFERTA SUSSIDIARIA REALIZZATO DAGLI ISTITUTI
PROFESSIONALI DI STATO (IPS) ........................................................................................... 6
2.1 Inquadramento ............................................................................................................... 6
2.2 Progettazione................................................................................................................. 8
2.3.1 Progettazione didattica, valutazione ed esame finale .....................10
2.3.2 Settore Industria e Artigianato e Settore Servizi - modello sussidiario
integrativo .................................................................................................11
2.3.3 Settore Servizi- Servizi commerciali - modello sussidiario integrativo12
2.3.4 Settore Servizi per l’enogastronomia e l’ospitalità alberghiera modello sussidiario complementare..........................................................13
2.3.5 Settore Benessere - modello sussidiario complementare................14
2.5 Azioni per allievi in situazioni di disabilità ...................................................................... 15
2.6 Procedure .................................................................................................................... 15
2.6 Risorse ........................................................................................................................ 17
3. NTERVENTI PROVINCIALI DI FORMAZIONE PER I DROP-OUT ED INTEGRAZIONE DEI
SISTEMI ................................................................................................................................. 18
3.1 Inquadramento ............................................................................................................. 18
3.2 Procedure .................................................................................................................... 19
3.3 Risorse ........................................................................................................................ 20
4. AZIONI DI CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE, PASSAGGIO TRA I SISTEMI E
AZIONI DI SISTEMA............................................................................................................... 22
4.1 Azioni di certificazione delle competenze di base ......................................................... 22
4.2 Azioni per la formazione degli operatori ........................................................................ 22
4.3 Risorse ........................................................................................................................ 22
5. MONITORAGGIO E VALUTAZIONE .................................................................................. 24
5.1 Scambio di buone pratiche ........................................................................................... 24
ALLEGATO N. 1 .................................................................................................................... 25
31
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10.12.2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 49
INDIRIZZI PER LA REALIZZAZIONE DELL’OFFERTA REGIONALE DI ISTRUZIONE E FORMAZIONE
PROFESSIONALE
1. PREMESSA
1.1 Il percorso compiuto
Il Sistema Regionale di Istruzione e Formazione Professionale (IeFP) ha preso avvio
dall’anno scolastico e formativo 2011/2012 a seguito di una ridefinizione
dell’architettura del Sistema Regionale in coerenza con le scelte strategiche adottate
dalla Regione Toscana e con l’evoluzione della normativa nazionale di riferimento.
Il D.P.R. 15 marzo 2010 n. 87 “Regolamento recante norme concernenti il riordino
dell’istruzione professionale”, all’art. 2, comma 3, prevede che gli Istituti professionali
possano svolgere, in regime di sussidiarietà e nel rispetto delle competenze
esclusive delle Regioni in materia, un ruolo integrativo e complementare rispetto al
sistema di Istruzione e Formazione Professionale, di cui al capo III del Decreto
Legislativo n. 226/2005, ai fini del rilascio delle qualifiche e dei diplomi professionali
inclusi in un repertorio nazionale previsto dall’art.13 della Legge n. 40/2007.
Tali qualifiche sono state recepite con:
-
Decreto del Ministro dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca di concerto
con il Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali dell’11 novembre 2011
“Recepimento dell'Accordo tra il Ministro dell'istruzione, dell'università e della
ricerca, il Ministro del lavoro e delle politiche sociali, le Regioni e le Province
autonome di Trento e Bolzano, riguardante gli atti necessari per il passaggio a
nuovo ordinamento dei percorsi di istruzione e formazione professionale di cui
al decreto legislativo 17 ottobre 2005, n. 226, sancito in sede di Conferenza
Stato Regioni il 27 luglio 20111”
-
Accordo Stato- Regioni del 19 gennaio 2012 riguardante l’integrazione del
Repertorio delle figure professionali di riferimento nazionale approvato con
l’Accordo in Conferenza Stato- Regioni del 29 aprile 2010
Negli Indirizzi per la realizzazione dell’offerta regionale di Istruzione e Formazione
Professionale per l’anno scolastico e formativo 2011/2012 (Cfr. DGR 549/2011) e per
l’anno scolastico e formativo 2012/2013 (Cfr. DGR 259/2012) sono già confluiti alcuni
elementi caratterizzanti il quadro di riferimento nazionale e la sua integrazione con il
sistema regionale della formazione professionale.
Al fine di fornire direttive sulle modalità di gestione dei percorsi IeFP degli Istituti
Professionali di Stato, la Regione Toscana ha approvato le “Linee guida per la
gestione, il monitoraggio e la rendicontazione dei progetti di Istruzione e Formazione
1
-
-
Con l’Accordo si definiscono alcuni rilevanti elementi del Sistema nazionale:
il format descrittivo delle figure nazionali e i criteri metodologici di descrizione e aggiornamento periodico del
Repertorio nazionale;
le aree professionali di riferimento per le figure del Repertorio;
gli standard formativi minimi (relativi alle competenze tecnico-professionali delle figure che costituiscono
il Repertorio nazionale dell’offerta di IeFP;
gli standard minimi formativi relativi alle comp etenze di base linguistiche, matematiche, scientifiche,
tecnologiche (fatto salvo il riferimento unitario al profilo educativo, culturale e professionale di cui all'articolo 1,
comma 5 e al relativo allegato A) del decreto legislativo 17 ottobre 2005, n. 226);
i modelli e relative note di compilazione di attestato finale di qualifica professionale e di diploma
professionale;
il modello e relative note di compilazione per l’attestazione intermedia delle competenze acquisite per gli
studenti che interrompono i percorsi di formazione prima del conseguimento della qualifica o del diploma
professionale
10.12.2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 49
INDIRIZZI PER LA REALIZZAZIONE DELL’OFFERTA REGIONALE DI ISTRUZIONE E FORMAZIONE
PROFESSIONALE
Professionale e le “Linee guida per lo svolgimento degli esami di Istruzione e
Formazione Professionale realizzati dagli IPS”.
Per la realizzazione dei percorsi IeFP in sussidiarietà, l’Assessorato attività produttive,
lavoro e formazione della Regione Toscana e l’Ufficio Scolastico Regionale per la
Toscana hanno siglato l’accordo (DGR 53/2013), ad integrazione del precedente, per
la realizzazione, negli anni scolastici 2012/2013 – 2013/2014 – 2014/2015, dei percorsi
di Istruzione e Formazione Professionale di durata triennale in regime di sussidiarietà,
da parte degli Istituti Professionali di Stato del territorio regionale, ai sensi dell’art. 2,
comma 3 del DPR 15 marzo 2010, n. 87.
1.2 Gli obiettivi degli Indirizzi
I presenti Indirizzi regionali per la realizzazione dell’offerta regionale di istruzione e
formazione professionale sono validi a partire dall’a.s.f. 2013/2014 (d’ora in avanti
“Indirizzi”). Essi intendono delineare il quadro delle azioni regionali per l’attuazione dei
percorsi triennali e delle misure di accompagnamento per i raccordi tra i sistemi ai
sensi del Decreto Ministeriale n. 4 del 18 gennaio 2011 - Recepimento intesa istruzione
e formazione professionale del 16 dicembre 2010.
Gli Indirizzi forniscono indicazioni sulle modalità di attuazione dell’offerta formativa
regionale nei seguenti ambiti:
1. il sistema regionale di offerta sussidiaria integrativa/complementare realizzato
dagli Istituti Professionali di Stato (IPS), suddiviso per tipologie di offerta
formativa;
2. gli interventi provinciali di formazione per i drop- out ed integrazione dei sistemi;
3. le azioni di certificazione delle competenze, passaggio tra i sistemi e azioni di
sistema;
4. il monitoraggio e la valutazione.
1.3 Gli aspetti comuni e generali del Sistema Regionale di Istruzione e
Formazione Professionale (IeFP)
I percorsi di qualifica di Istruzione e Formazione Professionale (IeFP), sia se realizzati
all’interno degli IPS (punto 1 sopra richiamato) sia nell’ambito dell’offerta regionale di
formazione programmata dalle Province e dal Circondario (punto 2 sopra richiamato) si
connotano come un’offerta unitaria sul territorio regionale. Tale unitarietà è assicurata
dai seguenti elementi chiave comuni:
−
rispondenza dei percorsi a quanto previsto dal Decreto Ministeriale n. 4 del 18
gennaio 2011;
−
conseguimento da parte degli studenti delle unità di competenza previste per
l’obbligo di istruzione, ai sensi del Decreto Ministeriale n.139 del 22 agosto
2007;
−
individuazione delle qualifiche regionali di riferimento per la programmazione
dell’offerta del Sistema Regionale di Istruzione e Formazione Professionale, per
la progettazione e realizzazione dei percorsi e per il rilascio delle qualifiche
professionali e la certificazione delle competenze acquisite dai giovani: le
qualifiche regionali di riferimento sono quelle correlate alle qualifiche triennali di
cui al Decreto Ministeriale dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca di
33
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10.12.2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 49
INDIRIZZI PER LA REALIZZAZIONE DELL’OFFERTA REGIONALE DI ISTRUZIONE E FORMAZIONE
PROFESSIONALE
concerto con il Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali dell’11 novembre
2011 e all’Accordo Stato- Regioni- Province Autonome del 19 gennaio 2012;
−
conseguimento da parte degli studenti delle competenze previste dalle
qualifiche regionali correlate alle qualifiche triennali di cui al Decreto Ministeriale
MIUR- MLPS 11 novembre 2011 e all’Accordo Stato-Regioni- Province
Autonome del 19 gennaio, così come previsto nell’Allegato 1 ai presenti
Indirizzi;
−
rilascio delle suddette qualifiche e certificazioni (comprese le attestazioni
intermedie) a norma della disciplina regionale prevista dal Sistema Regionale
delle Competenze ai sensi della DGR 532\09 e s.m.i. e in coerenza con i
modelli e relative note di compilazione di attestato finale di qualifica
professionale e di attestazione intermedia delle competenze approvate con
Decreto Ministeriale, di cui al punto precedente;
−
attività educative affidate a personale docente in possesso di abilitazione
all'insegnamento e ad esperti in possesso di documentata esperienza maturata
per almeno 5 anni nel settore professionale di riferimento (ai sensi dell’art. 19
D.Lgs. 226/05);
− adozione di un Dossier individuale delle competenze quale documento
progressivo descrittivo degli esiti raggiunti e delle competenze comunque
acquisite dall’allievo per il conseguimento della qualifica di IeFP.
10.12.2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 49
INDIRIZZI PER LA REALIZZAZIONE DELL’OFFERTA REGIONALE DI ISTRUZIONE E FORMAZIONE
PROFESSIONALE
2. IL SISTEMA REGIONALE DI OFFERTA SUSSIDIARIA REALIZZATO
DAGLI ISTITUTI PROFESSIONALI DI STATO (IPS)
2.1 Inquadramento
La Regione assicura l’articolazione di percorsi di Istruzione e Formazione
Professionale (IeFP) di durata triennale ai sensi dell’art. 17 del D. Lgs. 226/2005 per il
conseguimento di una qualifica entro il 18° anno di età.
In Regione Toscana, a partire dall’anno scolastico e formativo 2010-2011, l’offerta
formativa di Istruzione e Formazione Professionale, per il rilascio delle qualifiche
triennali negli IPS, è stata programmata annualmente e attuata in regime di
sussidiarietà integrativa. Per i soli percorsi finalizzati all’acquisizione della qualifica di
Operatore del Benessere (indirizzi Acconciatura ed Estetica), nell’anno scolastico e
formativo 2012/2013, è stato introdotto il modello di offerta in sussidiarietà
complementare.
Il sistema previsto a partire dall’anno scolastico e formativo 2013/2014 si inscrive nel
percorso avviato dai precedenti Indirizzi, introducendo alcuni sostanziali elementi
innovativi e migliorativi. Con l’anno scolastico e formativo 2012/2013 (al termine del
quale si conseguiranno i primi attestati di qualifica professionale negli IPS), si
conclude, infatti, il ciclo sperimentale, iniziato con i percorsi avviati nell’a.s.f.
2010/2011, e prende definitivamente avvio la fase a regime dei percorsi in sussidiarietà
integrativa.
A partire dall’anno scolastico e formativo 2013/2014, la Regione Toscana ha scelto di
modificare tale offerta prevedendo una programmazione triennale. In aggiunta ai
percorsi IeFP in sussidiarietà integrativa, e ai percorsi in sussidiarietà complementare
per il conseguimento della qualifica di Operatore del Benessere (indirizzi Acconciatura
ed Estetica), verranno, inoltre, sperimentati a partire dall’a.s.f. 2013-2014 percorsi in
sussidiarietà complementare, all’interno degli Istituti Professionali di Stato per i Servizi
per l’enogastronomia e l’ospitalità alberghiera, per il conseguimento delle qualifiche
professionali di operatore della ristorazione (indirizzi preparazione pasti e servizi di sala
e bar), con le modalità previste dall’Accordo tra la Regione Toscana e l’USR.
Gli IPS presenteranno pertanto nell’a.s.f. 2013/2014 un progetto contenente la
programmazione didattica dell’intero percorso triennale di qualifica.
Al termine del terzo anno, qualunque sia il modello adottato, sono rilasciati i titoli di
qualifica professionale approvati con Decreto del Ministro dell’Istruzione, dell’Università
e della Ricerca 11 novembre 2011 e con l’Accordo in Conferenza Stato- Regioni del 19
gennaio 2012, e loro eventuali successive modifiche e integrazioni.
Nell’ambito dell’offerta sussidiaria integrativa gli studenti iscritti ai percorsi
quinquennali degli Istituti Professionali, che hanno optato per la realizzazione dei
percorsi triennali di IeFP, possono acquisire al termine del terzo anno i titoli di qualifica
professionale elencati negli Accordi di cui sopra.
Nell’ambito dell’offerta sussidiaria complementare gli Istituti Professionali attivano
percorsi di IeFP in classi autonome, non integrate negli ordinari percorsi quinquennali,
che assumono gli standard formativi e la regolamentazione dell’ordinamento dei
percorsi di IeFP.
Gli Istituti Professionali per i Servizi per l’enogastronomia e l’ospitalità alberghiera, che
realizzano i percorsi in sussidiarietà complementare, favoriscono il passaggio al quarto
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10.12.2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 49
INDIRIZZI PER LA REALIZZAZIONE DELL’OFFERTA REGIONALE DI ISTRUZIONE E FORMAZIONE
PROFESSIONALE
anno e la prosecuzione del percorso nell’ambito dell’istruzione per il conseguimento del
Diploma quinquennale.
La realizzazione dei percorsi di Istruzione e Formazione Professionale di durata
triennale avviene in attuazione dell’Accordo, di cui in premessa, tra l'Ufficio Scolastico
Regionale e la Regione Toscana, ai sensi dell’art.2, comma 3 del D.P.R. 15 marzo
2010, n.87 e alla luce delle comunicazioni pervenute dagli Istituti Professionali di Stato
recepite con le Deliberazioni della Giunta Regionale n. 1207/2012, n. 41/2012 e n.
40/2011.
Per facilitare una programmazione formativa atta al conseguimento della qualifica
triennale di IeFP all’interno degli IPS, la Regione ripartisce tra le Province e il
Circondario le risorse per la realizzazione delle azioni di accompagnamento e
sostegno ai percorsi degli Istituti Professionali di Stato.
Tali azioni saranno atte a rendere adottabili nel percorso di istruzione le metodologie
caratteristiche della formazione professionale, rafforzando, a seconda della tipologia di
qualifica in uscita e/o della tipologia di offerta sussidiaria (integrativa o complementare)
una o più delle azioni tra quelle sotto riportate:
A.
B.
C.
D.
E.
le azioni di tutoraggio per i percorsi di apprendimento in contesto lavorativo;
i laboratori di pratica professionale;
la compresenza dei docenti;
i laboratori per l’acquisizione e il recupero delle competenze;
le attività straordinarie per la gestione dei percorsi (progettazione,
coordinamento, realizzazione degli esami di qualifica, rendicontazione etc.).
A. Azioni di tutoraggio per i percorsi di apprendimento in contesto lavorativo
L’articolazione del percorso nei tre anni prevede la realizzazione di ore dedicate
all’apprendimento in contesto lavorativo, al fine di favorire l’avvicinamento degli allievi
al mondo del lavoro.
A tali attività devono essere finalizzate una parte delle ore del percorso, secondo le
seguenti modalità:
-
-
per gli allievi degli IPS che abbiano già assolto l'obbligo di istruzione (10 anni
nell’Istruzione o nell’IeFP) mediante:
o tirocini curriculari/stage ai sensi dell’articolo 18 della Legge 196 del
1997, e del relativo regolamento di attuazione, DM 142/1998;
o attività didattiche coerenti con quelle definite nell’ambito
dell’alternanza scuola-lavoro2, quali le attività “orientative”
dell’alternanza, che comprendono: visite guidate, simulazione di casi,
simulazione d’impresa, ecc..
per gli studenti che non hanno compiuto il 16esimo anno di età, attraverso le
attività didattiche coerenti con quelle definite nei percorsi di alternanza
scuola-lavoro.
B. Laboratori di pratica professionale
2
Ai sensi della Legge 53 del 2003 e del decreto attuativo n. 77 del 15 aprile 2005 e sulla base della DGR della
Regione Toscana, n. 1111 del 12-12-2011
10.12.2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 49
INDIRIZZI PER LA REALIZZAZIONE DELL’OFFERTA REGIONALE DI ISTRUZIONE E FORMAZIONE
PROFESSIONALE
Gli IPS assicurano il rafforzamento e l’incremento delle attività formative in laboratorio
anche attraverso l’azione congiunta di insegnanti provenienti dall’istruzione e dalla
formazione professionale e dal mondo dell’impresa.
C. Compresenza dei docenti
La compresenza dei docenti potrà essere attuata, oltre che nelle attività di laboratorio
di cui al punto B precedente, anche durante le altre attività formative previste dal
curricolo di ordinamento.
D. Laboratori per l’acquisizione e il recupero delle competenze
Nell’ambito del percorso triennale di Istruzione e Formazione Professionale è possibile
dedicare parte delle ore formative alla realizzazione di laboratori per il recupero e
l’acquisizione delle competenze necessarie per il conseguimento della qualifica
triennale. Le attività riferite a tale azione sono attivabili unicamente dagli Istituti
Professionali dei Servizi per l’enogastronomia e l’ospitalità alberghiera che optano per
l’offerta sussidiaria complementare.
I laboratori (di gruppo o personalizzati) sono finalizzati, in prima e seconda classe,
prioritariamente al recupero delle competenze di base e, in terza classe,
prioritariamente a favorire il passaggio degli allievi al quarto anno dei percorsi di
istruzione.
E. Attività per la gestione dei percorsi
Gli IPS possono utilizzare parte delle risorse a disposizione per le attività di gestione
delle attività strettamente legate alla progettazione, gestione e rendicontazione dei
percorsi IeFP. In tale attività rientra anche la realizzazione degli esami finali di qualifica.
2.2 Progettazione
A partire dall’a.s.f 2013/2014 si richiede agli IPS una progettazione del percorso di
qualifica, che tenga conto della programmazione didattica per le I, II e III classi. Il
progetto riguarderà anche le II e III classi dei percorsi avviati in prima classe negli anni
scolastici e formativi 2011/2012 e 2012/2013.
Nei paragrafi seguenti verranno fornite indicazioni per la progettazione in relazione sia
al modello di offerta sussidiaria (integrativa o complementare) sia alla tipologia di
qualifica in uscita.
Ai fini della progettazione dei percorsi di IeFP, la Regione approverà tramite apposito
atto del Settore competente i formulari per la progettazione dell’offerta sussidiaria:
-
Formulario per l’offerta sussidiaria integrativa;
Formulario per l’offerta sussidiaria complementare
Gli IPS presentano il progetto utilizzando il formulario di cui sopra e lo trasmettono alle
Province territorialmente competenti e al Circondario.
Il Progetto dovrà presentare le seguenti caratteristiche:
- essere riferito allo specifico percorso di qualifica;
- prevedere la programmazione didattica delle I, II e III classi;
- essere declinato per singola annualità a partire dalla definizione del Piano per il
percorso triennale complessivo;
- essere differenziato al suo interno per qualifica, indirizzi, compiti, competenze,
riferite alle UC del Repertorio Regionale delle Figure professionali correlate alle
figure nazionali di cui al Repertorio nazionale dell’offerta di Istruzione e
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10.12.2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 49
INDIRIZZI PER LA REALIZZAZIONE DELL’OFFERTA REGIONALE DI ISTRUZIONE E FORMAZIONE
PROFESSIONALE
Formazione Professionale di cui al Decreto Ministeriale 11 novembre 2011 e
all’Accordo Stato/Regioni del 19 gennaio 2012;
- essere articolato in competenze di “base” e “tecnico-professionale”.
Il formulario richiederà una progettazione di dettaglio che dovrà prevedere almeno i
seguenti elementi minimi:
- figura professionale di riferimento;
- standard formativi e professionali, associati alla figura;
- articolazione progettuale per Unità di Competenze, a cui possono concorrere
diversi insegnamenti;
- metodologia formativa adottata;
- strutturazione e progettazione degli insegnamenti in Unità Formative;
- architettura delle prove di verifica per cui dovrà essere coinvolto un Esperto di
valutazione e certificazione interno o esterno all’istituto scolastico ed inserito
nell’apposito Elenco Regionale (articolazione e struttura delle prove intermedie
finalizzate alla valutazione degli apprendimenti, indicando criteri, indicatori,
tipologia e quantità delle prove, strumenti/documenti, ecc. e progettazione delle
prove finali finalizzate alla verifica delle competenze tecnico- professionali);
- descrizione delle azioni di accompagnamento e sostegno programmate (di cui
ai punti da A ad E sopra richiamati);
- attività inerenti percorsi per l’apprendimento in contesto lavorativo
Il formulario include inoltre una previsione dei costi per la realizzazione delle azioni di
accompagnamento dell’offerta di IeFP, riferita al singolo anno scolastico e formativo.
Il Piano finanziario dovrà contenere, a seconda della tipologia di qualifica in uscita e/o
della tipologia di offerta sussidiaria (integrativa o complementare), l’articolazione del
preventivo dei costi ammissibili:
-
-
costi di personale per:
o co-presenze in aula e laboratorio
o tutoraggio nelle attività dei percorsi per l’apprendimento in contesto
lavorativo;
o progettazione (comprensiva dei costi di progettazione delle prove di
verifica), coordinamento, gestione, rendicontazione e monitoraggio
progetti
o ore aggiuntive del personale ATA al fine di garantire un aumento delle
ore di laboratorio
o ore di docenza per i laboratori per il recupero e l’acquisizione delle
competenze
costi per i materiali di consumo per il rafforzamento delle attività di laboratorio e
le prove di esame;
costi relativi alla Commissione di esame
Il piano finanziario potrà avere un valore massimo, dato dal:
α) coefficiente massimo di risorse per allievo moltiplicato per il numero totale
degli iscritti alle I, II e III classi del singolo percorso di qualifica IeFP. Tale
coefficiente è uguale per tutte le tipologie di indirizzo
sommato al
β) coefficiente massimo di risorse per classe moltiplicato per il numero totale di
classi I, II e III del singolo percorso di qualifica IeFP. Tale coefficiente varia in
riferimento alla tipologia di indirizzo.
Per l’a.s.f. 2014/2015 vengono riconfermati i suddetti coefficienti.
10.12.2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 49
INDIRIZZI PER LA REALIZZAZIONE DELL’OFFERTA REGIONALE DI ISTRUZIONE E FORMAZIONE
PROFESSIONALE
Per i piani finanziari relativi ai percorsi in sussidiarietà complementare per il Settore dei
servizi per l’enogastronomia e l’ospitalità alberghiera viene definito un coefficiente
massimo di risorse per classe utile a coprire il costo del personale docente per le 50
ore di recupero previste nei laboratori.
La Regione Toscana si riserva la facoltà di modificare tali valori in base alle risorse
annualmente disponibili per l’offerta sussidiaria degli IPS.
Per quanto concerne i costi del personale, ed in particolare del personale interno
docente, amministrativo e ausiliario (ATA), sono riconoscibili solo i costi relativi a ore di
servizio “aggiuntive” rispetto al normale orario di lavoro, in coerenza con quanto
stabilito dal CCNL scuola.
La verifica a consuntivo del finanziamento sarà effettuata sui dati di realizzazione, sulla
base dei costi massimi riconoscibili e, per il personale interno, sui costi orari previsti dal
CCNL di riferimento per ciascuna ora di servizio, nel limite del finanziamento
assegnato.
Qualora si ricorra a personale esterno alla scuola, appartenente al mondo del Lavoro
e/o della Formazione Professionale, è possibile fare riferimento ai parametri del FSE di
cui alla DGR 1179/2011 e s.m.i.
2.3.1 Progettazione didattica, valutazione ed esame finale
Gli IPS nel programmare l’attività formativa dei percorsi in sussidiarietà garantiscono
una durata minima annuale di 990 ore (D. Lgs. 226/2005) e una durata massima di
1056 ore annue (D.P.R. 87/2010), secondo il seguente quadro orario:
QUADRO ORARIO
Prima
Seconda
Classe
Istruzione
generale
Materie
d’indirizzo
TOTALE
Terza
min
max
min
max
min
max
619
660
619
660
464
495
371
396
371
396
526
561
990
1056
990
1056
990
1056
Gli IPS utilizzano la quota di autonomia del 20% dei curricoli e gli spazi di flessibilità
(entro il 25% per le prime e seconde classi ed entro il 35% per le terze classi), di cui al
D.P.R. 87/2010, per svolgere un ruolo integrativo e complementare rispetto al sistema
dell’istruzione e della formazione professionale regionale.
Gli IPS, nel programmare i percorsi, garantiscono:
-
-
una quota minima di 1450 ore nell’arco del triennio da dedicare
all’acquisizione delle competenze tecnico- professionali necessarie al
conseguimento della qualifica (incluse le attività inerenti i percorsi di
apprendimento in contesto lavorativo e le attività laboratoriali);
un numero di ore necessarie per l’acquisizione nell’arco del triennio delle
competenze di base finalizzate all’acquisizione della qualifica triennale, di cui al
Decreto del Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della ricerca 11 novembre
2011;
39
40
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PROFESSIONALE
-
-
un aumento delle ore dedicate alle attività di laboratorio rispetto a quanto
previsto dall’ordinamento didattico dell’istruzione (allegati A) e B) del D.P.R.
87/2010);
un numero di ore da dedicare alle attività inerenti i percorsi di apprendimento in
contesto lavorativo non inferiore a 360 ore nell’arco del triennio3. Le ore
riservate a tali attività devono essere previste all’interno delle ore complessive
del percorso triennale
Il percorso formativo dovrà avere struttura modulare ed essere composto da un
insieme di Unità Formative. Per i percorsi in offerta sussidiaria integrativa è prevista
una progettazione per UF relativa alle sole competenze tecnico-professionali; i percorsi
in offerta sussidiaria complementare prevedono invece una progettazione per UF che
tenga conto sia delle competenze di base che delle competenze tecnico-professionali.
Ciascuna Unità Formativa prevede prove per la valutazione degli apprendimenti in
termini di conoscenze e capacità relative alle competenze tecnico-professionali. Gli
Istituti garantiscono, in itinere al percorso formativo, la valutazione degli apprendimenti
relativi alle competenze di base.
L’esame finale di qualifica verifica l’effettivo possesso delle competenze tecnicoprofessionali oggetto della certificazione, ovvero la capacità del candidato di realizzare
le performance associate alle competenze oggetto di certificazione.
La dimensione tecnico- professionale costituisce pertanto l’elemento fondamentale di
riferimento dell’esame e fornisce anche elementi di verifica per quella di base, anche
attraverso forme di accertamento e valutazioni integrate rispetto alle due dimensioni.
L’ammissione all’esame finale è subordinata al raggiungimento, per ogni allievo, della
percentuale minima del 75% di presenza alle attività formative annuali e del minimo
50% di presenza alle attività di apprendimento in contesto lavorativo.
L’ammissione all’esame finale è, inoltre, subordinata al raggiungimento di un punteggio
minimo relativo alla valutazione intermedia del percorso, espresso in centesimi, che
deve essere di almeno 60/100. Il punteggio minimo è dato dalla media aritmetica delle
tre valutazioni riferite a: valutazione andamento del percorso; valutazione degli
apprendimenti a fine UF (escluso UF stage) e valutazione UF Stage.
In casi eccezionali, e debitamente motivati dal Consiglio dei docenti, un allievo può
essere ammesso all’esame anche con un punteggio inferiore al 60/100 sulla
valutazione intermedia del percorso. In tale caso, è necessario documentare le
motivazioni e presentarle, quale documentazione agli atti, alla Commissione di esame.
In tale caso il punteggio comunque attribuito sarà considerato valido ai fini del peso
dello stesso sulla valutazione finale dell’esame.
Nel peso complessivo dell’esame finale (indicato in centesimi) verrà attribuito, per i
percorsi IeFP, un peso obbligatorio del 50% relativo alla valutazione intermedia del
percorso.
Il peso relativo alle prove realizzate nella sessione di esame avrà quindi un peso
residuo del 50%.
3
Il percorso in sussidiarietà complementare per operatore del benessere - estetica deve
prevedere uno stage della durata di almeno 540 ore ai fini del riconoscimento della qualifica ai
sensi della L.r. 28/2004 e del relativo Regolamento di attuazione n. 47/R del 2007.
10.12.2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 49
INDIRIZZI PER LA REALIZZAZIONE DELL’OFFERTA REGIONALE DI ISTRUZIONE E FORMAZIONE
PROFESSIONALE
2.3.2 Settore Industria e Artigianato e Settore Servizi - modello sussidiario integrativo
Gli IPS afferenti al Settore Industria ed Artigianato e al Settore Servizi (per i soli Istituti
Professionali per i Servizi commerciali, si rimanda a quanto detto al § 2.3.3) progettano
i percorsi di Istruzione e Formazione Professionale secondo il modello della
sussidiarietà integrativa.
Gli Istituti Professionali per i Servizi per l’enogastronomia e l’ospitalità alberghiera che
offrono i percorsi di Istruzione e Formazione Professionale in sussidiarietà integrativa
seguono quanto specificato in questo paragrafo.
La Regione Toscana riconosce agli IPS un contributo finanziario per la realizzazione
delle seguenti azioni di accompagnamento e sostegno alla realizzazione dei
percorsi triennali di IeFP:
A.
B.
C.
D.
le azioni di tutoraggio per i percorsi di apprendimento in contesto lavorativo;
i laboratori di pratica professionale;
la compresenza dei docenti;
le attività straordinarie per la gestione dei percorsi (progettazione,
coordinamento, realizzazione degli esami di qualifica, rendicontazione etc.)
Il coefficiente massimo di risorse per allievo per l’anno 2013/2014 è pari a Euro
120,00.
Il coefficiente massimo di risorse per classe riconosciuto per l’anno 2013/2014 è
pari a Euro 3.000,00.
Per l’a.s.f. 2014/2015 vengono riconfermati i suddetti coefficienti.
Esempio per un progetto (annualità 2013/2014) con 2 classi di 20 allievi ciascuna:
a) N. allievi (totale)
40
b) N. classi (totale)
2
c) Coefficiente allievi
120
d) Coefficiente classi
3.000
Totale massimo finanziamento
10.800 Euro (a*c)+(b*d)
I costi relativi alle attività di compresenza in aula e laboratorio, di tutoraggio e i costi
relativi agli esami di qualifica finale dovranno riguardare almeno il 75% del costo totale
di progetto.
Il piano finanziario viene redatto tenendo conto di tali valori massimi sopra definiti.
2.3.3 Settore Servizi- Servizi commerciali - modello sussidiario integrativo
Gli IPS afferenti al Settore Servizi- Servizi commerciali progettano i percorsi di
Istruzione e Formazione Professionale secondo il modello della sussidiarietà
integrativa.
41
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10.12.2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 49
INDIRIZZI PER LA REALIZZAZIONE DELL’OFFERTA REGIONALE DI ISTRUZIONE E FORMAZIONE
PROFESSIONALE
La Regione Toscana riconosce agli IPS un contributo finanziario per la realizzazione
delle seguenti azioni di accompagnamento e sostegno alla realizzazione dei
percorsi triennali di IeFP:
A.
B.
C.
D.
le azioni di tutoraggio per i percorsi di apprendimento in contesto lavorativo;
i laboratori di pratica professionale;
la compresenza dei docenti;
le attività straordinarie per la gestione dei percorsi (progettazione,
coordinamento, realizzazione degli esami di qualifica, rendicontazione etc.)
Il coefficiente massimo di risorse per allievo per l’anno 2013/2014 è pari a Euro
120,00.
Il coefficiente massimo di risorse per classe riconosciuto per l’anno 2013/2014 è
pari a Euro 1.700,00.
Per l’a.s.f. 2014/2015 vengono riconfermati i suddetti coefficienti.
Esempio per un progetto (annualità 2013/2014) con 2 classi di 20 allievi ciascuna:
a) N. allievi (totale)
40
b) N. classi (totale)
2
c) Coefficiente allievi
120
d) Coefficiente classi
1.700
Totale massimo finanziamento
8.200 Euro (a*c)+(b*d)
I costi relativi alle attività di compresenza in aula e laboratorio, di tutoraggio e i costi
relativi agli esami di qualifica finale dovranno riguardare almeno il 75% del costo totale
di progetto.
Il piano finanziario viene redatto tenendo conto di tali valori massimi sopra definiti.
2.3.4 Settore Servizi per l’enogastronomia e l’ospitalità alberghiera - modello
sussidiario complementare
Gli Istituti Professionali per i Servizi per l’enogastronomia e l’ospitalità alberghiera
possono scegliere dall’a.s.f. 2013/2014 di offrire percorsi di Istruzione e Formazione
Professionale scegliendo tra i due modelli di cui al D.P.R. 87/2010 e secondo quanto
previsto dall’Accordo tra la Regione Toscana e l’Ufficio Scolastico Regionale (DGR
53/2013):
-
sussidiarietà integrativa;
sussidiarietà complementare (in via sperimentale).
Per gli IPS che scelgono l’offerta formativa in modalità sussidiaria integrativa si
rimanda a quanto detto al paragrafo precedente per il “Settore Industria e Artigianato e
Settore Servizi” (§ 2.3.2).
I percorsi avviati in prima negli anni scolastici e formativi 2011/2012 e 2012/2013 negli
Istituti che aderiscono alla sperimentazione dell’offerta sussidiaria complementare,
10.12.2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 49
INDIRIZZI PER LA REALIZZAZIONE DELL’OFFERTA REGIONALE DI ISTRUZIONE E FORMAZIONE
PROFESSIONALE
continueranno a svolgersi secondo il modello della sussidiarietà integrativa e secondo
quanto previsto per il “Settore Industria e Artigianato e Settore Servizi” (§ 2.3.2).
In questo paragrafo vengono date informazioni di dettaglio solo per gli IPS che hanno
aderito alla sperimentazione del modello complementare per i percorsi di qualifica di
operatore della ristorazione (indirizzi preparazione pasti e servizi di sala e bar).
La Regione Toscana riconosce agli IPS un contributo finanziario al fine di prevedere:
A. un incremento delle ore di laboratorio (max 50 ore annue in aggiunta alle
1056) destinate, in prima e seconda classe, prioritariamente al recupero e
all’acquisizione delle competenze di base e, in terza classe, prioritariamente
a favorire il passaggio degli allievi al quarto anno dei percorsi di istruzione.
B. la realizzazione degli esami finali di qualifica.
Il coefficiente massimo di risorse per classe per l’anno 2013/2014 è pari a Euro
2.500,00 (per l’anno 2013/2014 non è previsto il costo degli esami finali di qualifica ma
solo dell’incremento delle ore di laboratorio).
Per l’a.s.f. 2014/2015 viene riconfermato il suddetto coefficiente.
2.3.5 Settore Benessere - modello sussidiario complementare
Gli IPS che progettano i percorsi di Istruzione e Formazione Professionale finalizzati al
conseguimento della qualifica professionale di operatore del benessere, indirizzi
acconciatura ed estetica, utilizzano il modello della sussidiarietà complementare.
La Regione Toscana riconosce agli IPS un contributo finanziario per la realizzazione
delle seguenti azioni di accompagnamento e sostegno alla realizzazione dei
percorsi triennali di IeFP:
A.
B.
C.
D.
le azioni di tutoraggio per i percorsi di apprendimento in contesto lavorativo;
i laboratori di pratica professionale;
la compresenza dei docenti;
le attività straordinarie per la gestione dei percorsi (progettazione,
coordinamento, realizzazione degli esami di qualifica, rendicontazione etc.)
Il coefficiente massimo di risorse per allievo per l’anno 2013/2014 è pari a Euro
120,00.
Il coefficiente massimo di risorse per classe riconosciuto per l’anno 2013/2014 è
pari a Euro 3.500,00.
Per l’a.s.f. 2014/2015 vengono riconfermati i suddetti coefficienti.
Per l’a.s.f. 2014/2015 si prevede solo per le terze classi una quota aggiuntiva di Euro
3.500,00 a classe.
I costi relativi alle attività di compresenza in aula e laboratorio, di tutoraggio e i costi
relativi agli esami di qualifica finale dovranno riguardare almeno il 75% del costo totale
di progetto.
Il piano finanziario viene redatto tenendo conto di tali valori massimi sopra definiti.
Esempio per un progetto (annualità 2013/2014) con 2 classi di 20 allievi ciascuna:
a) N. allievi (totale)
40
43
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PROFESSIONALE
b) N. classi (totale)
2
c) Coefficiente allievi
120
d) Coefficiente classi
3.500
Totale massimo finanziamento
11.800 Euro (a*c)+(b*d)
2.5 Azioni per allievi in situazioni di disabilità
Gli Istituti Professionali, al fine di favorire l’inserimento nei percorsi di Istruzione e
Formazione Professionale degli alunni in situazioni di disabilità, e al pari di quanto
avviene nei percorsi di istruzione, possono progettare percorsi personalizzati,
differenziati per obiettivi didattici e formativi rispetto ai normali percorsi IeFP, che
tengano conto delle specificità dell’allievo.
I percorsi personalizzati possono prevedere anche modalità di valutazione degli
apprendimenti differenziati, al fine di accertare le competenze raggiunte.
Gli allievi in situazione di disabilità partecipano agli esami finali di qualifica
professionale, svolgendo, solo ove necessario, prove differenziate, omogenee al
percorso svolto e finalizzate all’attestazione delle competenze acquisite. Per tali allievi
è indispensabile prevedere la disponibilità, durante la prova d’esame, di mezzi che
abbiano funzionalità strumentale al raggiungimento dei medesimi obiettivi (es. ausili,
protesi, tastiere speciali, dizionari braille, etc.).
Agli allievi in situazione di disabilità viene rilasciato, al termine del percorso triennale di
IeFP4:
-
attestato di qualifica professionale nel caso in cui l’allievo sia in grado di
affrontare le prove previste per l’esame finale di qualifica professionale e si
accerti che abbia acquisito tutte le competenze relative alla figura professionale
di riferimento;
-
certificato di competenze relativo alle Unità di Competenze di cui l’allievo ha
dimostrato il possesso in sede di esame finale (modello regionale DGR 532/09)
e attestazione intermedia delle competenze (Modello Allegato 7 dell’Accordo
27 Luglio 2011) che contiene sia le competenze certificate in sede di esame
finale, sia le competenze valutate durante il percorso ma non certificate a
seguito dell’esame finale;
-
attestazione intermedia delle competenze nel caso in cui l’allievo non sia in
grado di affrontare le prove previste per l’esame di qualifica professionale ma si
sia accertata l’acquisizione durante il percorso di singole competenze, ovvero
singole capacità/conoscenze, attraverso le prove intermedie degli
apprendimenti.
2.6 Procedure
Gli IPS presentano il progetto, comprensivo del piano finanziario per l’a.s.f. 2013/2014
alle Province territorialmente competenti e al Circondario entro il 31 maggio 2013.
4
L’attestato di qualifica professionale e l’attestato di competenze sono le certificazioni rilasciate
nell’ambito dei percorsi di IeFP; i modelli sono stati approvati dal Decreto Ministeriale 11 novembre 2011, che recepisce
l’Accordo in Conferenza Unificata Stato- Regioni del 27 luglio 2011. Il certificato di competenze è l’attestazione
regionale rilasciata nell’ambito dei percorsi di formazione professionale regionale.
10.12.2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 49
INDIRIZZI PER LA REALIZZAZIONE DELL’OFFERTA REGIONALE DI ISTRUZIONE E FORMAZIONE
PROFESSIONALE
Le Province e il Circondario valutano i progetti sulla base di una Scheda di valutazione
predisposta dal settore regionale competente e pubblicano l’elenco dei progetti
approvati entro 60 giorni dalla data di cui sopra.
La Regione, sulla base dei dati finanziari preventivati a progetto dagli IPS e approvati
dalle Province/Circondario, assegna e liquida con decreto regionale alle
Province/Circondario il 50% delle risorse richieste.
Le Province/Circondario assegnano e liquidano agli IPS provvisoriamente il 50% delle
risorse richieste nel Piano finanziario presentato da ciascun Istituto entro 30 giorni dalla
data di approvazione del suddetto decreto regionale.
Gli IPS trasmettono comunicazione alle Province/Circondario, entro il 15 Gennaio di
ogni anno, dei dati quantitativi relativi agli iscritti al 15 ottobre ai percorsi IeFP in I, II e
III classe nell’anno scolastico e formativo di riferimento. A tale scopo può essere
utilizzato il modello messo a disposizione dalla Regione Toscana - Settore formazione
e Orientamento. Inoltre, gli IPS forniscono il preventivo rimodulato delle risorse
richieste (mantenendo fermo il riferimento al massimale per allievo e ai parametri per
classe).
Le Province/Circondario approvano i nuovi preventivi riformulati e comunicano alla
Regione il fabbisogno definitivo di risorse.
La Regione assegna le risorse definitive tra le Province/Circondario sulla base del
nuovo preventivo tenendo conto del valore già erogato.
Le Province/Circondario provvedono ad assegnare le risorse definitive agli IPS sulla
base della rimodulazione dei piani finanziari, ed erogano un ulteriore acconto agli IPS
entro 30 giorni dalla data di approvazione del suddetto decreto regionale di
assegnazione definitiva delle risorse, trattenendo per il saldo una quota del 20% del
valore complessivo finale del preventivo di progetto.
La Regione Toscana entro il 30 aprile di ogni anno definisce le risorse (ed
eventualmente i nuovi coefficienti) da destinare alle azioni di accompagnamento a
sostegno dei percorsi di istruzione e formazione professionale realizzati dagli IPS per il
successivo anno scolastico e formativo.
Entro il 31 maggio di ogni anno gli IPS presentano alle Province e al Circondario il
piano finanziario per il successivo anno scolastico e formativo e, in base alle risorse
assegnate dalla Regione e, per sopraggiunte esigenze progettuali, possono presentare
una proposta di rimodulazione delle azioni.
Entro tale data, gli IPS, che hanno manifestato l’intenzione di attivare un percorso per
una nuova qualifica professionale, presentano il progetto triennale corredato del piano
finanziario per il successivo anno scolastico e formativo.
Solo per l’a.s.f. 2014/2015 la scadenza del 31 maggio per la presentazione dei piani
finanziari (ed eventualmente dei progetti per i nuovi percorsi di qualifica attivati) è
prorogata al 30 giugno 2014.
Inoltre, gli IPS che richiedono di dare attuazione all’Azione regionale si impegnano a:
-
-
registrare e documentare quanto realizzato con le modalità e
modulistica che le Province/Circondario e la Regione renderanno
momento dell’approvazione dei progetti e di definizione in via
provvisoria delle risorse;
ad utilizzare il Dossier individuale delle competenze di cui alla
presenti Indirizzi, il cui format verrà aggiornato e approvato
dirigenziale dal Settore regionale competente.
attraverso la
disponibile al
preventiva e
Premessa ai
con decreto
45
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10.12.2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 49
INDIRIZZI PER LA REALIZZAZIONE DELL’OFFERTA REGIONALE DI ISTRUZIONE E FORMAZIONE
PROFESSIONALE
Ai fini del monitoraggio dei percorsi IeFP la Regione Toscana ha scelto di utilizzare il
sistema informativo FSE. Le Province/Circondario provvederanno ad inserire nel
sistema informativo i progetti (avviso/procedura, progetto e attività formativa) degli IPS,
inclusa la scheda di previsione finanziaria. Gli IPS si impegnano invece ad
alimentare il sistema informativo FSE con i dati di monitoraggio fisico e finanziario.
Gli IPS, entro il 31 ottobre di ogni anno, sono tenuti a presentare la documentazione
di rendiconto, come definito dalle “Linee guida di gestione, monitoraggio e
rendicontazione dei progetti di Istruzione e Formazione Professionale”, approvate dal
Settore regionale competente.
2.7 Risorse
L''entità delle risorse previste per le azioni di accompagnamento e sostegno i percorsi
di Istruzione e Formazione Professionale realizzati dagli IPS per l’anno scolastico e
formativo 2014-2015 viene quantificata in Euro 4.014.490,74;
Le attività indicate sono finanziate con i fondi assegnati alla Regione Toscana dal
Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali a valere sulla Legge 144/99 art.68 obbligo
di istruzione/diritto-dovere.
10.12.2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 49
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INDIRIZZI PER LA REALIZZAZIONE DELL’OFFERTA REGIONALE DI ISTRUZIONE E FORMAZIONE
PROFESSIONALE
3. NTERVENTI
PROVINCIALI DI
INTEGRAZIONE DEI SISTEMI
FORMAZIONE
PER
I
DROP-OUT
ED
3.1 Inquadramento
L’offerta formativa regionale per i giovani che hanno assolto l’obbligo di istruzione e
sono fuoriusciti dal sistema scolastico è programmata dalle Province e dal Circondario,
e consente, al termine del percorso, di due anni, l’acquisizione di una qualifica
nell'ambito del sistema regionale della formazione professionale.
Le attività formative programmate dalle Province e dal Circondario dovranno:
− prevedere il riconoscimento dei crediti formativi in ingresso, valorizzando
l’esperienza degli allievi sia nei percorsi formativi formali che nelle esperienze
formative non formali e informali;
− prevedere il raccordo con i Centri per l’Impiego e le Istituzioni scolastiche del
territorio provinciale per garantire il passaggio tra i sistemi e l’inserimento nei
percorsi provinciali degli allievi in fuoriuscita (a rischio drop- out) da percorsi
avviati negli Istituti scolastici;
− integrarsi nell’ambito del mix di azioni previste dal Piano esecutivo regionale
della Garanzia per i giovani;
− attivare percorsi motivazionali e didattici innovativi e mirati, monitorandone
costantemente i risultati; in particolare le Province/circondario dovranno
selezionare i progetti ponendo particolare attenzione nel valorizzare e premiare
le proposte progettuali che prevedono metodologie didattiche innovative e
avanzate, specifiche per il target dei percorsi e in grado di trasferire anche
quelle competenze chiave utili all’inserimento nel mondo del lavoro da parte
degli allievi;
− avere data certa per l’inizio e la fine delle attività. La durata dei progetti deve
corrispondere, in linea di massima, ai tempi del calendario scolastico;
− avere un legame con il mondo produttivo locale tramite offerte di formazione
professionale diversificate nel territorio regionale, individuando i settori di
intervento, per la realizzazione di percorsi di formazione che offrano effettivi
sbocchi occupazionali e individuando gli standard professionali di riferimento tra
le figure previste dalle qualifiche regionali correlate alle qualifiche triennali di cui
all’Allegato 1 all’Accordo Stato- Regioni- Province Autonome del 29 aprile 2010
(e del Repertorio nazionale dell’offerta di Istruzione e Formazione Professionale
di cui all’Accordo del 27 Luglio 2011) e all’Accordo Stato/Regioni del 19
gennaio 2012 così come previsto nell’Allegato 1 ai presenti Indirizzi 2012-2013;
− essere attuate dai soggetti accreditati per la formazione professionale secondo
il sistema di accreditamento toscano;
− prevedere classi con almeno 15 allievi.
Rispettando i Livelli Essenziali di Prestazioni fissati dal MIUR (art. 17, comma 1 del D.
Lgs. 226/2005) e gli standard di percorso definiti dal Sistema Regionale delle
Competenze ai sensi della DGR 532/2009 e s.m.i., il percorso formativo ha durata
biennale pari a 2100 ore, articolato secondo le percentuali sotto indicate:
− 35% attività di lezioni teoriche, di cui:
· il 50% propedeutiche al percorso professionalizzante,
· il 50% propedeutiche all’acquisizione/recupero delle competenze di base,
− 35% di attività laboratoriale coerente con la figura professionale di riferimento
del Progetto,
− 30% tirocinio formativo/stage aziendale.
48
10.12.2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 49
INDIRIZZI PER LA REALIZZAZIONE DELL’OFFERTA REGIONALE DI ISTRUZIONE E FORMAZIONE
PROFESSIONALE
Le ore propedeutiche all’acquisizione delle competenze di base devono essere
dedicate anche alla realizzazione di percorsi di recupero di tali competenze per i
soggetti che abbiano conseguito una certificazione parziale delle competenze di base
ai sensi del DM 139/07 e che siano fuoriusciti dal sistema scolastico.
In base al livello ed al grado di completezza della certificazione delle competenze di
base posseduta in esito al percorso effettuato dagli allievi nell’istruzione a questi
possono essere riconosciuti crediti formativi in ingresso.
L’attività di recupero dovrà essere affidata ad una équipe di lavoro composta dagli
esperti dei quattro assi, ove necessari, ed un mentore (in via transitoria un
tutor/orientatore del Centro per l’Impiego).
L’organizzazione didattica dei percorsi di recupero prevede gruppi non superiori a 15
partecipanti per ogni asse e l’attività può essere svolta anche a latere delle attività
previste per il percorso formativo biennale.
Qualora il numero dei richiedenti la formazione professionalizzante in un determinato
settore e territorio non sia tale da consentire l’attivazione del percorso formativo
richiesto, e quindi la distanza dalla sede del soggetto accreditato che lo eroga richieda
spostamenti tali da non consentire una frequenza regolare del corso, potranno essere
introdotte, dal soggetto accreditato stesso, modalità formative e- learning, utilizzando il
sistema formativo regionale di TRIO, qualora i percorsi presenti sul portale siano
compatibili con la programmazione provinciale e non oltre la percentuale del monte ore
di formazione previsto dalla DGR 532/2009 e smi.
Ai sensi di quanto previsto dall’Allegato A della DGR 609/2012 gli apprendisti
minorenni e maggiorenni assunti in apprendistato per la qualifica potranno usufruire
dell’offerta di IeFP per i drop-out di cui ai presenti indirizzi ed essere inseriti nei
percorsi attraverso una procedura di riconoscimento crediti che garantisca la durata
minima - per gli apprendisti minorenni - delle 600 ore annue di formazione strutturata
secondo gli Indirizzi regionali per l’Apprendistato e si integri con il percorso di
acquisizione delle competenze nell’ambito lavorativo che l’apprendista realizza in
coerenza con il proprio Piano Formativo Individuale.
In tal caso i corsi dovranno prevedere una specifica attività finalizzata all’inserimento
degli apprendisti.
3.2 Procedure
I percorsi formativi dovranno rispondere a specifici avvisi provinciali e del Circondario
ed essere progettati sulla base degli standard di progettazione definiti dal Sistema
Regionale delle Competenze ai sensi della DGR 532/2009, tenendo conto dei relativi
standard di percorso ivi contenuti ed utilizzando il modello di formulario per la
redazione di progetti da finanziare (ex art. 17 lettera a) e c) della Legge Regionale
32/2002) a valere sul POR Ob. CRO 2007-2013.
Gli avvisi provinciali dovranno essere emanati annualmente entro il mese di maggio e
valutati entro il mese di luglio. Le attività dovranno essere avviate entro ottobre.
Solo per l’a.s.f. 2014/2015, gli avvisi provinciali dovranno essere emanati entro il 30
giugno 2014, valutati entro il 15 settembre 2014 e le attività dovranno essere avviate
entro il 31 ottobre 2014.
Per le procedure di attuazione, gestione e rendicontazione si rimanda ai seguenti atti
normativi:
10.12.2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 49
INDIRIZZI PER LA REALIZZAZIONE DELL’OFFERTA REGIONALE DI ISTRUZIONE E FORMAZIONE
PROFESSIONALE
- DGR 532/2009 e s.m.i. - Disciplinare per l’attuazione del Sistema Regionale
delle Competenze, per la progettazione di percorsi sulla base degli standard
regionali utilizzando il modello di formulario per la redazione di progetti da
finanziare;
- DGR 1179/2011 e s.m.i. per la gestione e la rendicontazione degli interventi
formativi di tipo formale;
- DGR 240/11 recante “POR CRO FSE 2007-2013 Reg (CE) 396/2009.
Approvazione documento descrittivo della metodologia di semplificazione“.
Parametro di costo: utilizzo del costo standard eventualmente previsto a livello
nazionale oppure UCS regionali (DGR 240/2011) per la definizione del costo massimo
dei percorsi della categoria CUP “Percorsi scolastici formativi all’interno dell’obbligo
formativo e formazione all’interno dell’obbligo scolastico” per la classe di ore > 1200:
UCS SRP euro 124,3 UCS SFA euro 0,5. Il Settore Formazione e Orientamento
provvederà a fornire indirizzi unitari alle Province in ordine alle UCS da adottare.
Per il monitoraggio delle attività deve essere utilizzato il DB FSE con le eventuali
opportune specifiche che verranno definite per gli interventi finanziati dal Piano
esecutivo regionale della Garanzia per i giovani e deve essere altresì garantito l’utilizzo
del Dossier individuale delle competenze di cui alla Premessa ai presenti Indirizzi - Gli
aspetti comuni e generali del Sistema Regionale di Istruzione e Formazione
Professionale (IeFP).
L’offerta formativa deve essere garantita con continuità nel tempo e risultare evidente
nel territorio valorizzando le proposte realizzate in partenariato: l’affidamento e la
revisione dovrebbero essere almeno biennali.
3.3 Risorse
Per gli interventi provinciali di formazione per i drop- out ed integrazione dei sistemi per
l’anno 2013/2014 sono stanziati complessivi 9.945.076,45 Euro di cui:
-
7.945.076,45 Euro assegnati a valere sulle risorse della L. 144/99 art. 68
obbligo di istruzione/diritto dovere;
-
2.000.000,00 Euro a titolo di anticipazione del ciclo di programmazione
2014/2020; di ciò dovrà essere data opportuna informazione all’utenza, oltre a
dover alimentare il sistema informativo previsto dal programma Garanzia
Giovani;
Per gli interventi provinciali di formazione per i drop-out ed integrazione dei sistemi per
l'anno 2014-2015 sono stanziati 7.500.000,00 Euro assegnati a valere del Piano
esecutivo regionale della Garanzia per i giovani (Fondi YEI);
Con DGR n. 956 del 3/11/2014, che modifica il Piano Esecutivo Regionale della
Garanzia Giovani, sono state assegnante ulteriori risorse per i drop-out a.s.f. 20142015, pari a 4.110.000.00 Euro
Nello specifico, sulla base dei fabbisogni finanziari espressi dalle Provincie/ Unione dei
Comuni Circondario Empolese Valdelsa, le risorse aggiuntive, di cui alla suddetta DGR
956/2014, per interventi drop out a.s.f. 2014-2015 sono ripartite come da tabella
seguente:
49
50
10.12.2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 49
INDIRIZZI PER LA REALIZZAZIONE DELL’OFFERTA REGIONALE DI ISTRUZIONE E FORMAZIONE
PROFESSIONALE
Province
Massa
Lucca
Firenze
Livorno
Pisa
Grosseto
Unione Comuni Circondario Empolese
Valdelsa
Totale
Risorse aggiuntive
144.831,00
364.424,00
1.540.000,00
1.377.796,00
186.648,00
233.974,12
259.155,00
4.106.828,12
Tali risorse potranno essere incrementate da ulteriori risorse residue tra quelle
assegnate alle Province e Circondario che risulteranno da accertamenti su annualità
precedenti.
La ripartizione dei fondi tra le Province/Circondario è attribuito sulla base del
coefficiente di ripartizione quantificato dall’IRPET5.
5
I coefficienti di ripartizione del fondo saranno calcolati su base comunale. Successivamente i comuni saranno
aggregati su base provinciale. Il calcolo sarà il risultato di una procedura a due stadi. Nel primo stadio ad ogni comune
viene attribuito un punteggio pari al peso della popolazione scolastica rispetto al totale region ale (/effetto scala/): i valori
sono quindi ottenuti dal rapporto fra il numero di studenti del comune /i/-esimo e il corrispondente valore regionale. Nel
secondo stadio l´effetto scala viene corretto per tenere conto della distribuzione comunale dell´incidenza del disagio
scolastico (approssimato tramite tre indicatori: ripetente, stranieri, disabili). La formula produce il seguente risultato:
tanto più il disagio scolastico è in linea con la media regionale, quanto più ogni comune riceve un punteggio simile al
suo effetto scala; all´opposto, quanto più il disagio è maggiore (minore) del livello regionale tanto più ogni comune
riceve un punteggio superiore (inferiore) al suo effetto scala.
10.12.2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 49
INDIRIZZI PER LA REALIZZAZIONE DELL’OFFERTA REGIONALE DI ISTRUZIONE E FORMAZIONE
PROFESSIONALE
4.
AZIONI DI CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE, PASSAGGIO TRA I
SISTEMI E AZIONI DI SISTEMA
4.1 Azioni di certificazione delle competenze di base
Con la nota 1208 del 12 aprile 2010 il Capo Dipartimento per l’Istruzione ha diramato il
Decreto Ministeriale n. 9 del 27 gennaio 2010, con il quale è stato adottato il modello di
certificazione dei saperi e delle competenze acquisiti dagli studenti al termine
dell’obbligo di istruzione, in linea con le indicazioni dell’Unione europea sulla
trasparenza delle certificazioni.
Il modello di certificato è adottato formalmente a partire dall’anno scolastico 2010/2011
e sino all’entrata in vigore delle norme di armonizzazione di tutte le certificazioni
scolastiche (DPR 122/2009).
Le certificazioni di cui ai successivi punti a), b), c) devono essere eseguite sul modello
di cui sopra, secondo le seguenti indicazioni:
a) A tutti coloro che al termine del biennio della scuola secondaria di secondo grado
intendono richiedere la certificazione delle competenze prevista dalla normativa
sull’obbligo di istruzione, essa viene rilasciata in modo gratuito dalla scuola cui sono
iscritti.
b) Per coloro che hanno terminato il periodo previsto dall’obbligo di istruzione (10 anni
all’interno del sistema dell’istruzione, anche per coloro che hanno avuto accesso a
detto sistema all’età di 5 anni e che hanno 15 anni) anche prima del termine del
biennio della scuola secondaria di secondo grado, su richiesta dello studente.
c) Per coloro che sono fuori dai percorsi scolastici, la ricostruzione della
documentazione di eventuali competenze acquisite in percorsi formali e non formali, di
norma, è effettuata dai tutor dell'obbligo formativo diritto-dovere come parte della loro
attività.
La certificazione delle competenze di base può essere effettuata, anche in modalità
integrata, da istituzioni scolastiche secondarie di secondo grado, da Centri per
l’Istruzione degli Adulti, da ATS formate da una o più scuole ed agenzie formative
accreditate che, a seguito di avviso emesso dalle amministrazioni locali (Province e
Circondario), manifestino la loro volontà di assolvere a tale funzione.
L’importo massimo omnicomprensivo previsto per ciascuna certificazione delle
competenze di base è di Euro 150, equivalente a tre ore di attività.
4.2 Azioni per la formazione degli operatori
La Regione Toscana, in collaborazione con l’Ufficio Scolastico Regionale per la
Toscana, mette in atto azioni destinate alla formazione degli operatori degli Istituti
Professionali di Stato e allo scambio di buone prassi per la progettazione, gestione e
valutazione dei percorsi in diritto dovere al fine di una piena attuazione dell’offerta
sussidiaria sul territorio regionale.
51
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10.12.2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 49
INDIRIZZI PER LA REALIZZAZIONE DELL’OFFERTA REGIONALE DI ISTRUZIONE E FORMAZIONE
PROFESSIONALE
4.3 Risorse
Per le azioni di sostegno ai processi di certificazione delle competenze di base le
Province possono attivare interventi attingendo dalle risorse attribuite per la
realizzazione degli Interventi provinciali di formazione per i drop-out ed integrazione dei
sistemi di cui al paragrafo precedente.
10.12.2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 49
INDIRIZZI PER LA REALIZZAZIONE DELL’OFFERTA REGIONALE DI ISTRUZIONE E FORMAZIONE
PROFESSIONALE
5.
MONITORAGGIO E VALUTAZIONE
L’azione di monitoraggio e valutazione è finalizzata al governo dell’offerta di IeFP sul
territorio regionale e ad assicurarne la qualità, l’efficacia e l’efficienza, anche attraverso
un processo graduale di miglioramento in itinere delle condizioni organizzative e delle
disposizioni che la regolano.
Infatti, come previsto all'art. 8 dell'Accordo con l'Ufficio scolastico regionale “I percorsi
di Istruzione e Formazione Professionale erogati dagli istituti professionali statali
saranno oggetto di monitoraggio e valutazione, anche ai fini della loro innovazione
permanente e della ricerca e perfezionamento delle metodologie didattiche, da parte
del Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca, del Ministero del Lavoro e Politiche
Sociali e della Regione Toscana, che potranno avvalersi anche della collaborazione
dell’INVALSI, dell’ANSAS e dell’ISFOL.
Nell’ambito della valutazione dei percorsi del sistema di Istruzione e Formazione
Professionale, i risultati di apprendimento dei percorsi dell’offerta sussidiaria saranno
oggetto di valutazione periodica da parte dell’INVALSI, in accordo con la Regione
Toscana e l'Ufficio scolastico regionale.
Inoltre, la Regione, in raccordo con il lavoro del Comitato di Coordinamento previsto
dall’Accordo tra Regione Toscana e USR e con il monitoraggio dei dati degli allievi
realizzato dagli Osservatori scolastici provinciali, avvierà il monitoraggio dei progetti
realizzati dagli IPS attraverso:
- l’individuazione degli indicatori di monitoraggio maggiormente significativi;
- l’analisi e rielaborazione dei dati di avanzamento fisico, procedurale e
finanziario, inerenti i progetti avviati dagli IPS.
Verrà, quindi, attuato il monitoraggio dei progetti per i ragazzi in dispersione scolastica
programmati e gestiti dalle Province/Circondario attraverso l’individuazione degli
indicatori maggiormente significativi e l’analisi e rielaborazione dei dati di avanzamento
fisico, procedurale e finanziario dei progetti gestiti dalle Province/Circondario.
Infine, verrà realizzato il monitoraggio delle azioni di sistema, orientamento e di
certificazione delle competenze attraverso l’individuazione degli indicatori
maggiormente significativi e l’analisi e rielaborazione dei dati di avanzamento fisico,
procedurale e finanziario delle azioni gestite dagli Istituti scolastici e dalle
Province/Circondario.
5.1 Scambio di buone pratiche
L’Amministrazione regionale, al fine di favorire il confronto e lo scambio di buone
pratiche tra gli Istituti Professionali di Stato e gli Enti di Formazione che offrono
percorsi di IeFP sul territorio regionale, mette a disposizione un apposito spazio
virtuale sulla piattaforma TRIO. Tale spazio, con accesso riservato alle istituzioni di
riferimento (Regione, Province, USR, etc.) e ai soggetti che realizzano percorsi di IeFP,
consentirà un confronto sugli aspetti della progettazione didattica dei percorsi di
qualifica, delle prove di verifica intermedie e finale, nonché la possibilità di costruire un
repository dei progetti formativi presentati dai vari Istituti/Enti alle Amministrazioni
provinciali.
53
54
10.12.2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 49
INDIRIZZI PER LA REALIZZAZIONE DELL’OFFERTA REGIONALE DI ISTRUZIONE E FORMAZIONE
PROFESSIONALE
ALLEGATO N. 1
Correlazione tra le figure nazionali - di cui al Decreto del Ministro dell’Istruzione,
Università e Ricerca 11 novembre 2011 e all’Accordo Stato-Regioni del 19
gennaio 2012 - e gli standard regionali di riferimento.
Premessa
Le figure del Repertorio Regionale delle Figure Professionali - RRFP correlate alle 22
figure nazionali - di cui al Decreto Ministeriale 11 novembre 2011 e all’Accordo StatoRegioni del 19 gennaio 2012, rappresentano il riferimento per la progettazione dei
percorsi formativi finalizzati al rilascio della qualifica in esito a percorsi triennali di
Istruzione e Formazione Professionale (IeFP).
Per assicurare agli studenti il conseguimento delle competenze previste dalle qualifiche
regionali e nello stesso tempo garantire la copertura degli standard formativi minimi
relativi alle competenze tecnico-professionali delle 22 figure nazionali e dei relativi
indirizzi, la Regione Toscana ha effettuato un’analisi comparativa dei due repertori
finalizzata alla messa a sistema delle Figure del RRFP per i percorsi misti di Istruzione
e Formazione Professionale.
Le figure regionali di riferimento per i percorsi di IeFP (in totale 27 figure) sono costruite
sia nel rispetto degli standard minimi delle figure nazionali nella versione proposta e
approvata dall’Accordo, sia coerentemente con le specificità territoriali caratterizzanti la
regione toscana e nel rispetto delle professionalità sviluppate sulla base dei fabbisogni
a livello locale. La progettazione dei percorsi di IeFP, pertanto, prende a riferimento gli
standard delle figure del Repertorio Regionale delle Figure Professionali integrati con i
contenuti delle figure nazionali dei percorsi IeFP.
In tale prospettiva vengono individuate due macro tipologie di figure nazionali:
1. figure nazionali prive di indirizzi: a ciascuna figura nazionale corrisponde una figura
regionale del RRFP;
2. figure nazionali con 2 o più indirizzi: ad ogni indirizzo (di ciascuna figura nazionale
6
che lo prevede) corrisponde una figura regionale del RRFP
Rappresenta un’eccezione la figura nazionale di Operatore del benessere suddivisa
nei due indirizzi di “Acconciatura” ed “Estetica” in quanto tali professionalità non sono
previste nel RRFP ma all’interno del Repertorio Regionale delle Qualifiche disciplinate
da normativa di settore.
Per la progettazione del percorso finalizzato al rilascio delle due distinte qualifiche,
infatti, il riferimento è rappresentato dagli standard formativi e professionali previsti
dalle specifiche normative nazionali e regionali per le corrispondenti qualifiche di
Acconciatore-Addetto (Legge n.174/2005) e di Estetista-Addetto (L. n.1/1990, L.R.
n.28/2004, D.P.G-R .47/R/2007) integrati dalle competenze relative alle figure nazionali
di cui all’Accordo Stato-Regioni del 19 gennaio 2012.
6
In questo caso le due distinte figure regionali hanno alcune Aree di Attività in comune tra di loro in virtù del
fatto che rappresentano competenze riferibili ad una unica figura nazionale
10.12.2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 49
INDIRIZZI PER LA REALIZZAZIONE DELL’OFFERTA REGIONALE DI ISTRUZIONE E FORMAZIONE
PROFESSIONALE
Correlazione tra le figure nazionali - di cui Decreto del Ministro dell’Istruzione
Università e ricerca 11 novembre 2011 e all’Accordo Stato-Regioni del 19
gennaio 2012 - e le figure del Repertorio Regionale delle Figure Professionali
della Regione Toscana (RRFP)
Denominazione figura del Repertorio
Regionale delle Figure Professionali
della Regione Toscana
Denominazione figura
nazionale/indirizzo
Tipologia di
offerta
sussidiaria
ADDETTO ALLA REALIZZAZIONE, RIFINITURA E
STIRATURA DI CAPI DI ABBIGLIAMENTO
Operatore dell’abbigliamento
sussidiaria
integrativa
ADDETTO AL MONTAGGIO MECCANIZZATO
DELLA TOMAIA
Operatore delle calzature
sussidiaria
integrativa
ADDETTO AL TRATTAMENTO , ALLA
LAVORAZIONE E ALLA CONSERVAZIONE DI
MATERIE PRIME , SEMILAVORATI E PRODOTTI
CHIMICI
Operatore delle produzioni
chimiche
sussidiaria
integrativa
ADDETTO ALLA REALIZZAZIONE DI OPERE
MURARIE
Operatore edile
sussidiaria
integrativa
ADDETTO ALLA PREPARAZIONE,
INSTALLAZIONE, CONTROLLO E
MANUTENZIONE DEGLI IMPIANTI ELETTRICI
Operatore elettrico
sussidiaria
integrativa
ADDETTO ALLA PREPARAZIONE,
INSTALLAZIONE, CONTROLLO E
MANUTENZIONE DEGLI IMPIANTI ELETTRONICI
Operatore elettronico
sussidiaria
integrativa
ADDETTO ALL ’ORGANIZZAZIONE DEL
PROCESSO DI REALIZZAZIONE GRAFICA , DI
ELABORAZIONE DI UN PRODOTTO GRAFICO E DI
PRODUZIONE E ALLESTIMENTO DEGLI STAMPATI
Operatore grafico - Stampa e
allestimento
sussidiaria
integrativa
ADDETTO ALL ’ORGANIZZAZIONE DEL
PROCESSO DI REALIZZAZIONE GRAFICA , DI
ELABORAZIONE DI UN PRODOTTO GRAFICO E DI
REALIZZAZIONE DI PRODOTTI MULTIMEDIALI
Operatore grafico –
Multimedia
sussidiaria
integrativa
ADDETTO ALLA PREPARAZIONE,
INSTALLAZIONE, CONTROLLO E
MANUTENZIONE DEGLI IMPIANTI TERMO IDRAULICI
Operatore di impianti termoidraulici
sussidiaria
integrativa
Operatore delle lavorazioni
artistiche
sussidiaria
integrativa
ADDETTO ALLA REALIZZAZIONE DI MANUFATTI
LIGNEI
Operatore del legno
sussidiaria
integrativa
ADDETTO ALLE OPERAZIONI DI MONTAGGIO ,
FINITURA E MANUTENZIONE DI IMBARCAZIONI
DA DIPORTO
Operatore del montaggio e
della manutenzione delle
imbarcazioni da diporto
sussidiaria
integrativa
ADDETTO ALLE LAVORAZIONI ORAFE
ADDETTO ALLE LAVORAZIONI DEL MARMO
55
56
10.12.2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 49
INDIRIZZI PER LA REALIZZAZIONE DELL’OFFERTA REGIONALE DI ISTRUZIONE E FORMAZIONE
PROFESSIONALE
Denominazione figura del Repertorio
Regionale delle Figure Professionali
della Regione Toscana
Denominazione figura
nazionale/indirizzo
Tipologia di
offerta
sussidiaria
ADDETTO ALLA RIPARAZIONE DI AUTOVEICOLI E
AUTOARTICOLATI
Operatore alla riparazione dei
veicoli a motore- riparazione
parti meccaniche ed
elettromeccanici del veicolo a
motore
ADDETTO ALLA RIPARAZIONE, SOSTITUZIONE E
VERNICIATURA DI ELEMENTI ACCESSORI DI
AUTOVEICOLI
Operatore alla riparazione dei
sussidiaria
veicoli a motore- riparazione di
integrativa
carrozzerie
ADDETTO ALLA LAVORAZIONE, COSTRUZIONE E
RIPARAZIONE DI PARTI MECCANICHE
Operatore meccanico
sussidiaria
integrativa
ADDETTO ALL 'APPROVVIGIONAMENTO DELLA
CUCINA, CONSERVAZIONE E TRATTAMENTO
DELLE MATERIE PRIME E ALLA PREPARAZIONE
DEI PASTI
Operatore della ristorazione Preparazione pasti
sussidiaria
integrativa o
complementare
ADDETTO ALL 'APPROVVIGIONAMENTO DELLA
CUCINA, CONSERVAZIONE E TRATTAMENTO
DELLE MATERIE PRIME E ALLA DISTRIBUZIONE
DI PIETANZE E BEVANDE
Operatore della ristorazione Servizi di sala e bar
sussidiaria
integrativa o
complementare
ADDETTO AL SERVIZIO DI ACCOGLIENZA ,
ALL'ACQUISIZIONE DI PRENOTAZIONI, ALLA
GESTIONE DEI RECLAMI ED ALL 'ESPLETAMENTO
DELLE ATTIVITÀ DI SEGRETERIA
AMMINISTRATIVA
Operatore ai servizi di
promozione e accoglienza Strutture ricettive
sussidiaria
integrativa
ADDETTO ALLE ATTIVITÀ DI ASSISTENZA E
CONSULENZA TURISTICA AL BANCO E /O AL
TELEFONO
Operatore ai servizi di
promozione e accoglienza Servizi del turismo
sussidiaria
integrativa
ADDETTO ALL 'ORGANIZZAZIONE E GESTIONE
DELLE ATTIVITÀ DI SEGRETERIA,
ALL'ACCOGLIENZA E ALLE INFORMAZIONI
Operatore amministrativo
segretariale
sussidiaria
integrativa
ADDETTO ALLE OPERAZIONI DI ASSISTENZA ,
ORIENTAMENTO , INFORMAZIONE DEL CLIENTE E
ALL'ALLESTIMENTO E RIFORNIMENTO DEGLI
SCAFFALI
Operatore ai servizi di vendita
sussidiaria
integrativa
ADDETTO ALLE OPERAZIONI DI SPEDIZIONE
Operatore dei sistemi e dei
servizi logistici
sussidiaria
integrativa
ADDETTO ALLA CONDUZIONE DI IMPIANTI DI
LAVORAZIONE E CONFEZIONAMENTO DI
PRODOTTI AGROALIMENTARI
Operatore della
sussidiaria
trasformazione agroalimentare integrativa
ADDETTO AGLI INTERVENTI TECNICI ED
AGRONOMICI SULLE COLTIVAZIONI E ALLA
GESTIONE DI IMPIANTI, MACCHINE ED
ATTREZZATURE
Operatore agricolo Coltivazioni arboree, erbacee,
orto-floricole
sussidiaria
integrativa
sussidiaria
integrativa
10.12.2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 49
INDIRIZZI PER LA REALIZZAZIONE DELL’OFFERTA REGIONALE DI ISTRUZIONE E FORMAZIONE
PROFESSIONALE
Denominazione figura del Repertorio
Regionale delle Figure Professionali
della Regione Toscana
Denominazione figura
nazionale/indirizzo
Tipologia di
offerta
sussidiaria
ADDETTO ALLE OPERAZIONI RELATIVE ALLE
SPECIE FAUNISTICHE E ALLA GESTIONE DI
IMPIANTI, MACCHINE ED ATTREZZATURE
Operatore agricolo sussidiaria
Allevamento animali domestici integrativa
ADDETTO ALLE OPERAZIONI RELATIVE ALLA
SILVICOLTURA, ALLA SALVAGUARDIA
DELL ’AMBIENTE E ALLA GESTIONE DI IMPIANTI ,
MACCHINE ED ATTREZZATURE
Operatore agricolo Silvicoltura, salvaguardia
dell'ambiente
sussidiaria
integrativa
ADDETTO ALLE OPERAZIONI DI NAVIGAZIONE ,
PESCA E PRIMA PREPARAZIONE DEL PESCATO E
DI CONTROLLO DEGLI IMPIANTI DI
ACQUACOLTURA /MARICOLTURA
Operatore del mare e delle
acque interne
sussidiaria
integrativa
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58
10.12.2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 49
INDIRIZZI PER LA REALIZZAZIONE DELL’OFFERTA REGIONALE DI ISTRUZIONE E FORMAZIONE
PROFESSIONALE
Correlazione tra la figura nazionale di Operatore del benessere di cui all’Accordo
Stato-Regioni del 19 gennaio 2012 e i profili del Repertorio Regionale delle
Qualifiche disciplinate da normativa di settore
Denominazione del profilo del
Repertorio Regionale delle Qualifiche
disciplinate da normativa di settore
Denominazione figura
nazionale
ACCONCIATORE (ADDETTO)
Operatore del benessere –
Acconciatura
sussidiaria
complementare
ESTETISTA (ADDETTO)
Operatore del benessere Estetica
sussidiaria
complementare
Obiettivi formativi in termini di Competenze e relative Abilità minime e
Conoscenze essenziali, aggiuntivi rispetto al profilo regionale, necessarie a
garantire il pieno riconoscimento nazionale per la qualifica di Acconciatore
(addetto)
COMPETENZA N. 1
Definire e pianificare fasi delle operazioni da compiere sulla base delle istruzioni ricevute e del
sistema di relazioni
ABILITA’ MINIME
CONOSCENZE ESSENZIALI
•
Utilizzare procedure e istruzioni per
predisporre le diverse fasi di attività.
•
Normative di sicurezza, igiene,
salvaguardia ambientale di settore.
•
Applicare criteri di organizzazione del
proprio lavoro relativi alle peculiarità delle
attività da eseguire e dell'ambiente
lavorativo.
•
Principali terminologie tecniche di
settore.
•
Processi di lavoro nei servizi del
settore benessere
Applicare modalità di pianificazione e
organizzazione delle attività nel rispetto
delle norme di sicurezza, igiene e
salvaguardia ambientale specifiche di
settore.
•
Tecniche di comunicazione
organizzativa
•
Tecniche di pianificazione
•
•
Applicare metodiche e tecniche per la
gestione dei tempi di lavoro
10.12.2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 49
INDIRIZZI PER LA REALIZZAZIONE DELL’OFFERTA REGIONALE DI ISTRUZIONE E FORMAZIONE
PROFESSIONALE
COMPETENZA N. 3
Monitorare il funzionamento di strumenti e attrezzature, curando le attività di manutenzione
ordinaria
ABILITA’ MINIME
CONOSCENZE ESSENZIALI
• Applicare le tecniche di monitoraggio e
verificare l’impostazione e il funzionamento di
strumenti, attrezzature.
•
Comportamenti e pratiche nella
manutenzione ordinaria di strumenti,
attrezzature.
• Adottare modalità e comportamenti per la
manutenzione ordinaria di strumenti,
attrezzature.
•
Procedure e tecniche di monitoraggio
•
Procedure e tecniche per
l'individuazione e la valutazione del
malfunzionamento.
•
Utilizzare metodiche per individuare
eventuali anomalie di funzionamento.
COMPETENZA N. 4
Predisporre e curare gli spazi di lavoro al fine di assicurare il rispetto delle norme igieniche e di
contrastare affaticamento e malattie professionali
ABILITA’ MINIME
•
•
CONOSCENZE ESSENZIALI
Applicare procedure, protocolli e tecniche
di igiene, pulizia e riordino degli spazi di
lavoro.
•
Elementi di ergonomia
•
Normative e dispositivi igienico-sanitari nei
processi di servizio alla persona
Adottare soluzioni organizzative della
postazione di lavoro coerenti ai principi
dell’ergonomia
•
Procedure, protocolli, tecniche di igiene,
pulizia e riordino
Adottare soluzioni organizzative e layout
degli spazi e della postazione di lavoro
funzionali al benessere e alla sicurezza
propria e del cliente.
COMPETENZA N. 6
Collaborare alla gestione e promozione dell’esercizio
ABILITA’ MINIME
•
•
Applicare disposizioni e metodiche per
svolgere le comuni operazioni di
carattere contabile e fiscale relative al
rapporto con il cliente e al magazzino
Applicare tecniche di vendita e di
promozione di prodotti e servizi
CONOSCENZE ESSENZIALI
•
Strumenti e modalità di pagamento
•
Tecniche di comunicazione e relazione
interpersonale
•
Tecniche di promozione e di vendita
•
Tipologia di documenti contabili di
base: (ricevute, fatture, bolle, ecc.),
loro caratteristiche e procedure di
emissione, registrazione e
archiviazione
59
60
10.12.2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 49
INDIRIZZI PER LA REALIZZAZIONE DELL’OFFERTA REGIONALE DI ISTRUZIONE E FORMAZIONE
PROFESSIONALE
Obiettivi formativi in termini di Competenze e relative Abilità minime e
Conoscenze essenziali, aggiuntivi rispetto al profilo regionale, necessarie a
garantire il pieno riconoscimento nazionale per la qualifica di “Estetista
(addetto)”
COMPETENZA N. 1
Definire e pianificare fasi delle operazioni da compiere sulla base delle istruzioni ricevute e del
sistema di relazioni
ABILITA’ MINIME
CONOSCENZE ESSENZIALI
•
Utilizzare procedure e istruzioni per predisporre
le diverse fasi di attività.
•
Applicare criteri di organizzazione del proprio
lavoro relativi alle peculiarità delle attività da
eseguire e dell'ambiente lavorativo.
•
•
•
Normative di sicurezza,
igiene, salvaguardia
ambientale di settore.
•
Principali terminologie
tecniche di settore.
Applicare modalità di pianificazione e
organizzazione delle attività nel rispetto delle
norme di sicurezza, igiene e salvaguardia
ambientale specifiche di settore.
•
Processi di lavoro nei servizi
del settore benessere
•
Tecniche di comunicazione
organizzativa
Applicare metodiche e tecniche per la gestione
dei tempi di lavoro
•
Tecniche di pianificazione
COMPETENZA N. 2
Monitorare il funzionamento di strumenti e attrezzature, curando le attività di manutenzione
ordinaria
ABILITA’ MINIME
CONOSCENZE ESSENZIALI
• Applicare le tecniche di monitoraggio e
verificare l’impostazione e il funzionamento di
strumenti, attrezzature.
•
Comportamenti e pratiche nella
manutenzione ordinaria di strumenti,
attrezzature.
• Adottare modalità e comportamenti per la
manutenzione ordinaria di strumenti,
attrezzature.
•
Procedure e tecniche di monitoraggio
•
Procedure e tecniche per
l'individuazione e la valutazione del
malfunzionamento
•
Utilizzare metodiche per individuare
eventuali anomalie di funzionamento
COMPETENZA N. 3
Collaborare alla gestione e promozione dell’esercizio
ABILITA’ MINIME
•
•
Applicare disposizioni e metodiche per
svolgere le comuni operazioni di
carattere contabile e fiscale relative al
rapporto con il cliente e al magazzino
Applicare tecniche di vendita e di
promozione di prodotti e servizi
CONOSCENZE ESSENZIALI
•
Strumenti e modalità di pagamento
•
Tecniche di comunicazione e relazione
interpersonale
•
Tecniche di promozione e di vendita
•
Tipologia di documenti contabili di
base: (ricevute, fatture, bolle, ecc.),
loro caratteristiche e procedure di
emissione, registrazione e
archiviazione
10.12.2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 49
INDIRIZZI PER LA REALIZZAZIONE DELL’OFFERTA REGIONALE DI ISTRUZIONE E FORMAZIONE
PROFESSIONALE
•
•
•
•
COMPETENZA N. 4
Eseguire i trattamenti di base, individuando i prodotti cosmetici in funzione del trattamento da
realizzare
ABILITA’ MINIME
CONOSCENZE ESSENZIALI
Applicare tecniche per identificare i tipi cutanei
• Caratteristiche e patologie
e lo stato della pelle
dell’apparato tegumentario
Applicare procedure e metodiche per
• Elementi di anatomia, fisiologia,
l’individuazione e la predisposizione di prodotti
igiene e cosmetologia funzionali agli
funzionali alle prestazioni e ai trattamenti
interventi
estetici eseguiti sulla superficie del corpo
• Modalità d’uso di strumenti manuali
umano
ed apparecchi elettromedicali di
Applicare tecniche manuali di base per
trattamento
l’esecuzione di trattamenti estetici viso e corpo
• Terminologia tecnica dei processi di
Utilizzare in modo adeguato attrezzature
trattamento estetico
meccaniche ed elettriche
• Tipologia, composizione, modalità
funzionali e di applicazione dei
prodotti cosmetici e funzionali ai
trattamenti estetici
• Principali tipologie di trattamento
estetico (purificante, dermocosmetico,
tonificante, rilassante, linfodrenante)
61
62
10.12.2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 49
DELIBERAZIONE 1 dicembre 2014, n. 1090
tenutasi il 24/11/2014 durante la quale sono state presentate la bozza di direttive 2015;
L.R. n. 30/2009, art. 15 - Direttive ARPAT 2015.
LA GIUNTA REGIONALE
Vista la Legge Regionale 22 giugno 2009, n. 30 “Nuova disciplina dell’Agenzia per la protezione ambientale
della Toscana (A.R.P.A.T.)”;
Vista la Delibera di Consiglio regionale n. 9 del 30
gennaio 2013 “Aggiornamento della Carta dei Servizi
e delle attività dell’Agenzia regionale per la protezione
ambientale della Toscana (A.R.P.A.T.) di cui alla deliberazione del Consiglio regionale n. 7 del 27 gennaio
2010, ai sensi dell’art. 13 della L.R. 22 giugno 2009, n.
30 (Nuova disciplina dell’Agenzia regionale per la protezione ambientale Toscana “A.R.P.A.T.”);
Rilevato che la Carta di cui sopra definisce, tra l’altro,
le attività istituzionali distinguendole in obbligatorie e
non obbligatorie;
Considerato che, ai sensi dell’art. 30 della citata
L.R. 30/2009, è stabilito che le entrate di A.R.P.A.T.
sono costituite, tra le altre, alla lettera a) dal contributo
regionale ordinario annuale da destinare alle attività
istituzionali obbligatorie, e alla lettera b) da contributi
integrativi annuali della Regione e degli altri enti da destinare alle attività istituzionali non obbligatorie;
Richiamato l’art. 15 della L.R. 30/2009 che prevede
l’emanazione da parte della Giunta delle direttive regionali annuali che individuino in particolare:
1. le risorse finanziarie rese disponibili dagli enti;
2. gli indirizzi per l’elaborazione del piano annuale
delle attività di A.R.P.A.T.;
3. i criteri per l’integrazione tra A.R.P.A.T. e le strutture del servizio sanitario regionale;
Dato atto che le presenti direttive sono coerenti con
gli indirizzi del PAER, in corso di approvazione che sostituirà il PRAA e del Piano Integrato Socio Sanitario
Regionale 2012-2015 approvato con delibera di Consiglio
Regionale n. 91 del 10/11/2014 e con il Piano Regionale
Agricolo Forestale 2012- 2015 approvato con la delibera
di Consiglio Regionale n. 3 del 24/01/2012;
Richiamato l’art. 14 della suddetta norma, con il quale
viene prevista, al fine di assicurare la collaborazione fra
la Regione e gli altri enti, l’istituzione della Conferenza
permanente che si articola in un livello regionale ed in un
livello provinciale;
Vista la Conferenza permanente di livello Regionale
Considerato che gli enti locali non hanno comunicato
attività istituzionali non obbligatorie, coperte dai contributi degli enti stessi, da far svolgere ad A.R.P.A.T. nel
2015;
Ritenuto opportuno far predisporre ad A.R.P.A.T. il
piano delle attività 2015 nonché il relativo bilancio di
previsione 2015 e pluriennale 2015/2017;
Ritenuto necessario stabilire che il presente atto sarà
eventualmente integrato successivamente alla eventuale
comunicazione degli enti di cui agli artt. 5 e 10 della
L.R. 30/2009 delle attività istituzionali non obbligatorie
nonché le relative risorse dagli stessi rese disponibili che
intenderanno far svolgere ad A.R.P.A.T. nel corso del
2015;
Ritenuto opportuno stabilire che, ai sensi dell’art. 16
comma 4 delle citata L.R. 30/2009, le eventuali ulteriori
attività che nel corso dell’anno di riferimento dovessero
essere individuate con successivi atti, potranno essere
svolte a condizione che le medesime non interferiscano
con il corretto svolgimento di quelle già programmate e
nel rispetto di quanto previsto dall’articolo 4, comma 4
L.R. 65/2010;
Vista la D.G.R.T. n. 26 del 18 gennaio 2010 con
la quale è stato approvato il del progetto definitivo del
Sistema integrato dei laboratori;
Richiamata la D.G.R.T. n. 719 del 02 settembre 2013
“Approvazione schema di accordo per la gestione del
Centro del telerilevamento delle emissioni del sistema
produttivo del comprensorio del cuoio e di A.R.P.A.T.”;
Visto l’Allegato A “Indirizzi per l’elaborazione del
Piano Annuale delle Attività 2015”, parte integrante e sostanziale del presente atto;
Visto l’Allegato B “Attività Istituzionali Obbligatorie”,
parte integrante e sostanziale del presente atto;
Visto l’Allegato C “Attività Istituzionali Non Obbligatorie Regionali”, parte integrante e sostanziale del presente atto;
Visto l’Allegato D “Elenco finanziamenti di investimento”, parte integrante e sostanziale del presente atto;
Richiamato l’art. 38 della L.R. 30/2009 “Norma finanziaria” così come modificato dall’art.28 della l.r. 27
dicembre 2012 n. 77;
10.12.2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 49
Atteso che, le risorse che costituiscono le entrate
dell’A.R.P.A.T., nel bilancio di previsione 2014/16 annualità 2015 e, per quanto riguarda i capitoli 41098,
42146, 42105, 42106, e 42395 sul bilancio 2014, di cui
all’art. 30 della citata L.R. 30/2009, di parte regionale
ammontano a totali Euro 49.784.198,96 secondo la seguente ripartizione:
1) Allegato B “Attività Istituzionali Obbligatorie” Euro 47.847.098,96;
2) Allegato C “Attività Istituzionali Non Obbligatorie
Regionali”. Euro 887.100,00;
3) Allegato D “Elenco finanziamenti di investimento”
- Euro 1.050.000,00;
Considerato che per l’esecuzione delle attività descritte
nell’allegato B “Attività Istituzionali Obbligatorie”, la
Regione mette a disposizione euro 47.847.098,96 allocati
sui seguenti capitoli del bilancio di previsione 2014/16
annualità 2015:
Capitolo
Descrizione capitolo
26016 “Contributo All’arpat”
43138
Importo euro:
43.942.000,00
“ARPAT Azioni Integrative
2.775.098,96
Previste Dal Praa 2007-2010
- Fondo Sanitario - Spese
Correnti"
42098 "Fondo Per Favorire Minore
1.130.000,00
Produzione Di Rifiuti Attività
Di Recupero Materie Prime
Ed Energia– Trasferimento
Ad Arpat”
TOTALE 47.847.098,96
63
Ritenuto necessario stabilire le modalità di erogazione
delle risorse sopradette secondo il seguente elenco:
1. risorse cap. 26016: trasferimenti in quote mensili
confermando la procedura stabilita dalla propria deliberazione n. 524/2000;
2. risorse cap. 43138:
- 80% successivamente alla presentazione della prima
relazione sullo stato di avanzamento del piano delle attività da presentarsi entro il 31/05/2015 secondo quanto
stabilito nell’Allegato A;
- saldo pari 20 % del totale successivamente alla
presentazione della seconda relazione sullo stato di avanzamento del piano delle attività da presentarsi entro il
30/10/2015 secondo quanto stabilito nell’Allegato A;
3. risorse cap. 42098: trasferimento in un’unica soluzione entro il primo semestre del 2015;
Considerato che per l’esecuzione delle attività descritte nell’“Allegato C”, le relative risorse finanziarie,
per complessivi Euro 887.100,00 sono allocate sui seguenti capitoli del bilancio di previsione 2014/16 annualità 2015, e per quanto riguarda i capitoli 41098, 42146,
42105, 42106 e 42395 sul bilancio 2014:
SEGUE TABELLA
64
10.12.2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 49
Capitolo
Descrizione capitolo
55054
Piano regionale agricolo forestale - finanziamento degli
interventi nel settore della pesca di parte corrente
42393
Importo euro:
60.000,00
Spese di gestione della rete di rilevamento della qualita'
dell'aria di cui all'art. 5, comma 4 l.r. 9/2010
42063
Monitoraggio
dell'inquinamento
elettromagnetico,
acustico e della radiaottivita' ambientale.
41098
Attivita' di monitoraggio qualita' dell'aria eseguite da
(risorse Arpat
2014)
42098
Fondo per favorire la minore produzione di rifiuti, le
attivita' di recupero materie prime ed energia trasferimento ad Arpat
43112
Monitoraggio della laguna di Orbetello ai sensi dell'art. 11
della l.r. 30/2009, a valere sulle risorse derivanti dal
contributo straordinario per la gestione della laguna di
orbetello (art. 44, l.r. 77/2012)
42146
Monitoraggio e studi per la tutela delle acque
(risorse dall'inquinamento (d.lgs. 152/2006) - finanziamento
2014)
statale
104.000,00
42105
Spese per il finanziamento interventi relativi al risparmio
(risorse idrico ed al riuso acque reflue nonchi alle finalita' di cui
2014)
alla l. 183/89 e successive modifiche (art. 18 comma 3 l.
36/94). trasferimenti pubblici
13.602,72
42106
Trasferimenti alle amministrazioni provinciali per il
(risorse finanziamento degli interventi relativi al risparmio idrico
2014)
ed al riuso della acque reflue nonche' alle finalita' di cui
alla l. 183/89 e successive modifiche (art. 18 comma 3 l.
36/97).
8.626,39
41049
5.000,00
Attuazione direttiva habitat e l. r. 56/2000 - azioni per la
tutela di habitat, flora, fauna e forme naturali del territorio
-trasferimenti ad enti pubblici .
42395
Spese di gestione della rete di rilevamento della qualita'
(risorse dell'aria di cui all'art. 5, comma 4 l.r. 9/2010
2014)
42231
Interventi di bonifica - spese correnti
42233
43061
50.000,00
200.000,00
80.000,00
120.000,00
77.770,89
3.100,00
110.000,00
Interventi
prevenzione
produzione
rifiuti
,
implementazione raccolta differenziata e recupero
materiali e per il completamento dell'attuazione dei piani
provinciali - spese correnti
Azioni di sostegno alle attivita' di promozione delle
politiche ambientali
50.000,00
TOTALE
887.100,00
Dato atto che le risorse sul capitolo 43112 per il
monitoraggio della Laguna di Orbetello sono a valere
e in diminuzione della prenotazione n. 201489 assunta
con DGR n.45 del 28/01/2014 (“Approvazione Schema
Accordo art. 15 L. 241/1990 tra Regione Toscana,
Provincia di Grosseto e Comune di Orbetello per la
gestione integrata della Laguna di Orbetello anni 20142016”), sull’annualità 2015 del bilancio pluriennale
2014/2016;
Ritenuto altresì opportuno stabilire che per le risorse
5.000,00
allocate sul capitolo 43061 finalizzate al monitoraggio
e controllo della risorsa ittica, della biodiversità marina
e dell’ecosistema acque interne e marine. Supporto
alla compilazione carta ittica, dovrà essere effettuata
nel corso dell’esercizio 2015 opportuna variazione di
bilancio in via amministrativa, con storno dell’importo
di euro 5.000,00 al corretto capitolo 43154 ai fini della
pertinenza della spesa;
Ritenuto necessario stabilire che i successivi decreti
attuativi delle attività descritte nel citato Allegato C
10.12.2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 49
dovranno essere emanati entro il primo semestre 2015,
dai Dirigenti titolari dei suddetti capitoli che stabiliranno
anche le modalità di esecuzione di tali attività nonché
di erogazione delle risorse, e limitatamente alle risorse
attualmente allocate sul capitolo 43061 successivamente
all’escutività della variazione di bilancio sopradescritta;
Visto l’allegato D “Elenco finanziamenti di investimento” per un totale di Euro 1.050.000,00 allocati nei
seguenti capitoli del bilancio di previsione 2014/16 annualità 2015:
Capitolo
43063
42251
Descrizione capitolo
ARPAT azioni
integrative previste
dal PRAA 2007-10
spese di
investimento
Importo euro:
550.000,00
PRAA 2007-2010
macrobiettivo c
1.incentivi per la
promozione della
mobilita' sostenibile.
investimenti in piste
ciclabili
500.000,00
TOTALE
65
Considerato che la citata L.R. 30/2009 prevedeva,
all’art. 15 che la Giunta Regionale emanasse le direttive
annuali entro il 10 di ottobre e che entro il 31 ottobre
l’A.R.P.A.T. inoltrasse alla regione la proposta di piano
annuale delle attività nonché il bilancio di previsione;
Vista la L.R. n. 78 del 24 dicembre 2013, con la quale
si approva il bilancio di previsione per l’anno finanziario
2014 ed il bilancio pluriennale 2014/2016;
Vista la Delibera di Giunta n. 2 del 7 gennaio 2014
che approva il bilancio gestionale 2014 e il bilancio pluriennale 2014/2016;
Visto il parere del CTD espresso nella seduta del
27/11/2014;
A voti unanimi
1.050.000,00
Considerato altresì le risorse sul capitolo 43063 per euro
181.000,00 sono a valere e in diminuzione della prenotazione
n.2014401 assunta con DGR n.252del 31/03/2014 (“L.R.
30/2009 - art. 16 - approvazione del progetto speciale per il
controllo degli aspetti ambientali connessi con l’economia
sommersa, l’elusione e l’evasione”) sull’annualità 2015 del
bilancio pluriennale 2014/2016;
Dato atto che le risorse di cui sopra dovranno essere
inserite nel piano degli investimenti che l’Agenzia deve
allegare al bilancio di previsione con la descrizione dell’utilizzo secondo le finalità dettagliate nel suddetto allegato;
Ritenuto necessario stabilire che i successivi decreti
attuativi delle attività descritte nel citato Allegato D
dovranno essere emanati entro il primo semestre 2015,
dal Dirigente titolare del suddetto capitolo che stabilirà
anche le modalità di erogazione delle risorse;
DELIBERA
1. di approvare, per le motivazioni di cui alle premesse,
gli allegati “A - Indirizzi per l’Elaborazione del Piano
Annuale delle Attività 2015”, “B - Attività Istituzionali
Obbligatorie”, “C - Attività istituzionali non Obbligatorie
a carico della Regione” e “D- Elenco finanziamenti di
investimento” quali parti integranti e sostanziali della
presente deliberazione;
2. di stabilire che nell’allegato A sopradetto vengono
indicati gli indirizzi delle attività che A.R.P.A.T. dovrà
svolgere nel corso del 2015 per un totale pari a Euro
49.784.198,96 dettagliati nei punti successivi;
3. di stabilire, per le motivazioni espresse in premessa,
che per l’esecuzione delle attività descritte nell’allegato
B “Attività istituzionali obbligatorie” la Regione mette
a disposizione Euro 47.847.098,96 allocati sui seguenti
capitoli del bilancio di previsione 2014/16 annualità
2015:
Capitolo
Descrizione capitolo
26016
“Cotributo all’Arpat”
43138
42098
Considerato che le attività di cui all’ Allegato D finanziati con i fondi allocati nel capitolo 43063 e 42251
soddisfano quanto previsto dall’art. 3 comma 18 della
L. 350/2003 (Legge finanziaria per il 2004) in ordine
al finanziamento mediante ricorso all’indebitamento
delle spese di investimento e che il rispetto di tale condizione verrà verificato anche successivamente in sede
emanazione del decreto di impegno;
Importo euro:
43.942.000,00
“Arpat azioni integrative
2.775.098,96
previste dal praa 20072010 - fondo sanitario spese correnti"
1.130.000,00
"Fondo per favorire minore
produzione di rifiuti attività
di recupero materie prime
ed energia– trasferimento
ad arpat”
TOTALE 47.847.098,96
4. di stabilire le modalità di erogazione delle risorse
sopradette secondo il seguente riepilogo:
- risorse cap. 26016: trasferimenti in quote mensili
66
10.12.2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 49
confermando la procedura stabilita dalla propria deliberazione n. 524/2000;
- risorse cap. 43138:
- 80% successivamente alla presentazione della prima
relazione sullo stato di avanzamento del piano delle attività da presentarsi entro il 31/05/2015 secondo quanto
stabilito nell’Allegato A;
- saldo pari 20 % del totale successivamente alla
presentazione della seconda relazione sullo stato di avanzamento del piano delle attività da presentarsi entro il
30/08/2015 secondo quanto stabilito nell’Allegato A;
Capitolo
55054
42393
42063
41098
(risorse
2014)
42098
43112
42146
(risorse
2014)
- risorse cap. 42098: trasferimento in un’unica soluzione entro il primo semestre del 2015;
5. di stabilire per le motivazioni espresse in premessa,
che per l’esecuzione delle attività descritte nell’Allegato
C “Attività istituzionali non Obbligatorie a carico della
Regione”, le relative risorse finanziarie, per complessivi
Euro 887.100,00 sono allocate sui seguenti capitoli del
bilancio di previsione 2014/16 annualità 2015, e per
quanto riguarda i capitoli 41098, 42146, 42105, 42106,
e 42395 sul bilancio 2014:
Descrizione capitolo
Piano
regionale
agricolo
forestale
finanziamento degli interventi nel settore della
pesca di parte corrente
Spese di gestione della rete di rilevamento
della qualita' dell'aria di cui all'art. 5, comma 4
l.r. 9/2010
Monitoraggio
dell'inquinamento
elettromagnetico, acustico e della radiaottivita'
ambientale.
Attivita' di monitoraggio qualita' dell'aria
eseguite da Arpat
Importo euro:
60.000,00
Fondo per favorire la minore produzione di
rifiuti, le attivita' di recupero materie prime ed
energia - trasferimento ad Arpat
Monitoraggio della laguna di Orbetello ai sensi
dell'art. 11 della l.r. 30/2009, a valere sulle
risorse derivanti dal contributo straordinario
per la gestione della laguna di orbetello (art.
44, l.r. 77/2012)
Monitoraggio e studi per la tutela delle acque
dall'inquinamento
(d.lgs.
152/2006)
finanziamento statale
80.000,00
104.000,00
50.000,00
200.000,00
120.000,00
77.770,89
42105
(risorse
2014)
Spese per il finanziamento interventi relativi al
risparmio idrico ed al riuso acque reflue nonchi
alle finalita' di cui alla l. 183/89 e successive
modifiche (art. 18 comma 3 l. 36/94).
trasferimenti pubblici
13.602,72
42106
(risorse
2014)
Trasferimenti alle amministrazioni provinciali
per il finanziamento degli interventi relativi al
risparmio idrico ed al riuso della acque reflue
nonche' alle finalita' di cui alla l. 183/89 e
successive modifiche (art. 18 comma 3 l.
36/97).
8.626,39
41049
Attuazione direttiva habitat e l. r. 56/2000 azioni per la tutela di habitat, flora, fauna e
forme naturali del territorio -trasferimenti ad
enti pubblici .
Spese di gestione della rete di rilevamento
della qualita' dell'aria di cui all'art. 5, comma 4
l.r. 9/2010
Interventi di bonifica - spese correnti
Interventi prevenzione produzione rifiuti ,
implementazione raccolta differenziata e
recupero materiali e per il completamento
dell'attuazione dei piani provinciali - spese
correnti
Azioni di sostegno alle attivita' di promozione
delle politiche ambientali
TOTALE
5.000,00
42395
(risorse
2014)
42231
42233
43061
3.100,00
110.000,00
50.000,00
5.000,00
887.100,00
10.12.2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 49
6. di dare atto che le risorse sul capitolo 43112 per
il monitoraggio della Laguna di Orbetello sono a valere
e in diminuzione della prenotazione n. 201489 assunta
con DGR n.45 del 28/01/2014 (“Approvazione Schema
Accordo art. 15 L. 241/1990 tra Regione Toscana, Provincia di Grosseto e Comune di Orbetello per la gestione
integrata della Laguna di Orbetello anni 2014-2016”),
sull’annualità 2015 del bilancio pluriennale 2014/2016;
7. di stabilire che le risorse allocate sul capitolo 43061
finalizzate al monitoraggio e controllo della risorsa ittica,
della biodiversità marina e dell’ecosistema acque interne
e marine. Supporto alla compilazione carta ittica, dovrà
essere effettuata nel corso dell’esercizio 2015 opportuna
variazione di bilancio in via amministrativa, con storno
dell’importo di euro 5.000,00 al corretto capitolo 43154
ai fini della pertinenza della spesa;
8. di stabilire che i successivi decreti attuativi delle
attività descritte nel citato Allegato C dovranno essere
emanati entro il primo semestre 2015, dai Dirigenti titolari
dei suddetti capitoli che stabiliranno anche le modalità
di esecuzione di tali attività nonché di erogazione delle
risorse e limitatamente alle risorse attualmente allocate
sul capitolo 43061 successivamente all’escutività della
variazione di bilancio sopradescritta;
9. di stabilire per le motivazioni espresse in premessa, che le risorse descritte nell’allegato D “Elenco
finanziamenti di investimento” per un totale di Euro
1.050.000,00 allocati nei seguenti capitoli del bilancio di
previsione 2014/16 annualità 2015:
Capitolo
43063
42251
Descrizione capitolo Importo euro
550.000,00
ARPAT azioni
integrative previste
dal PRAA 2007-10
spese di
investimento
500.000,00
PRAA 2007-2010
macrobiettivo c
1.incentivi per la
promozione della
mobilita' sostenibile.
investimenti in piste
ciclabili
TOTALE 1.050.000,00
10. di dare atto che altresì le risorse sul capitolo 43063
per euro 181.000,00 sono a valere e in diminuzione della
prenotazione n. 2014401 assunta con DGR n. 252del
67
31/03/2014 (“L.R. 30/2009 - art. 16 - approvazione del progetto speciale per il controllo degli aspetti ambientali connessi con l’economia sommersa, l’elusione e l’evasione”)
sull’annualità 2015 del bilancio pluriennale 2014/2016;
11. di dare atto che le risorse di cui sopra dovranno
essere inserite nel piano degli investimenti che l’Agenzia
deve allegare al bilancio di previsione con la descrizione
dell’utilizzo secondo le finalità dettagliate nel suddetto
allegato;
12. di stabilire che i successivi decreti attuativi delle
attività descritte nel citato Allegato D dovranno essere
emanati entro il primo semestre 2015, dal Dirigente titolare del suddetto capitolo che stabilirà anche le modalità
di erogazione delle risorse;
13. di prenotare a favore di A.R.P.A.T. l’importo
complessivo di Euro 49.784.198,96 a valere sul bilancio
di previsione pluriennale vigente, annualità 2014 e 2015,
sui capitoli e per gli importi indicati rispettivamente nei
precedenti punti 3, 5 e 9;
14. di stabilire che il presente atto, per le motivazioni
espresse in premessa, potrà subire integrazioni successivamente all’eventuale quantificazione delle risorse che
gli enti locali dovessero destinare ad A.R.P.A.T. per attività istituzionali non obbligatorie nel corso del 2015
e che le medesime potranno essere svolte a condizione
che non interferiscano con il corretto svolgimento di
quelle già programmate e nel rispetto di quanto previsto
dall’articolo 4, comma 4 della L.R. 65/2010;
15. di stabilire che A.R.P.A.T., per le motivazioni
espresse in premessa, presenti alla Giunta Regionale, la
proposta di piano annuale delle attività 2015 e il bilancio
preventivo economico annuale 2015 e pluriennale
2015/2017 completo della relazione del collegio dei sindaci, entro 20 giorni dall’approvazione del presente atto.
Il presente atto è pubblicato integralmente sul B.U.R.T.
ai sensi degli art. 4, 5 e 5 bis della L.R. 23/2007 e sulla
banca dati degli atti amministrativi della Giunta regionale
ai sensi dell’art. 18 della medesima L.R. 23/2007.
Segreteria della Giunta
Il Direttore Generale
Antonio Davide Barretta
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10.12.2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 49
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DELIBERAZIONE 1 dicembre 2014, n. 1104
L.R. 1/06; Delib. C.R. 3/12. Piano regionale Agricolo Forestale (PRAF) 2012-2015. Seconda modifica
al documento di attuazione del Piano per l’anno 2014
approvato con delib. GR 745/2014.
LA GIUNTA REGIONALE
Vista la legge regionale 24 gennaio 2006, n. 1 “Disciplina degli interventi regionali in materia di agricoltura
e di sviluppo rurale”, che regola l’intervento della Regione
in materia di agricoltura e di sviluppo rurale con le finalità
di concorrere a consolidare, accrescere e diversificare la
base produttiva regionale e i livelli di occupazione in una
prospettiva di sviluppo rurale sostenibile;
Richiamato l’articolo 2, comma 1, della citata legge
che stabilisce che il piano regionale agricolo forestale
(PRAF) è il documento programmatorio unitario che realizza le politiche agricole, forestali e di sviluppo rurale
definite nel programma regionale di sviluppo (PRS)
e specificate nel documento di programmazione economico-finanziaria (DPEF), assumendone le priorità,
perseguendone gli obiettivi ed applicandone i criteri di
intervento per il periodo di riferimento, nel rispetto degli
indirizzi di politica agricola comunitaria e nazionale ed in
linea con il criterio della gestione flessibile delle risorse
finanziarie;
Visto il Programma Regionale di Sviluppo (PRS)
2011-2015, approvato dal Consiglio Regionale con la Risoluzione n. 49 del 29 giugno 2011;
Visto il Piano Regionale Agricolo Forestale (PRAF)
2012-2015 approvato con Deliberazione di Consiglio
Regionale n. 3 del 24 gennaio 2012;
Visto l’art. 17 comma 2 della L.R. 44/2013 “Disposizioni in materia di programmazione regionale”;
Vista la decisione della Giunta Regionale n. 4 del 7
aprile 2014 “Direttive per la definizione della procedura
di approvazione dei bandi per l’erogazione di finanziamenti”;
Richiamate le Delibere di Giunta Regionale 16 aprile
2014, n. 317, 12 maggio 2014 n. 390 e 23 giugno 2014,
n. 522 che attivano alcune misure e azioni urgenti del
Piano approvando le relative “Schede di attuazione delle
misure e delle azioni del Piano - annualità 2014”;
Richiamata la Delibera di Giunta Regionale 1 settembre 2014, n. 745 di attuazione generale del Piano Regionale Agricolo Forestale per l’anno 2014, secondo le
modalità stabilite dalla L.R. 44/2013;
Richiamata la Delibera di Giunta Regionale 27 ottobre 2014, n. 916 “L.R. 1/06; Delib. C.R. 3/12. Piano Regionale Agricolo Forestale (PRAF) 2012-2015. Modifica
al documento di attuazione del Piano per l’anno 2014
approvato con Delib. G.R. 745/2014”;
Ricordato che il documento di attuazione del Piano è
strutturato nei seguenti 3 allegati:
- Allegato A: procedure generali di attuazione, gestione, finanziamento e controllo del Piano;
- Allegato B: piano finanziario del PRAF - ripartizione
delle risorse fra le misure e le azioni del Piano;
- Allegato C: schede di attuazione delle misure e delle
azioni del Piano;
Ritenuto di apportare al documento di attuazione del
PRAF per l’anno 2014 alcuni correttivi necessari alla
corretta attuazione del Piano;
Ritenuto inoltre opportuno di riapprovare, per alcune
modifiche tecniche apportate dal dirigente responsabile
competente per la materia, la scheda di attuazione del
PRAF misura B.1.1 “Acquacoltura” azione a “Ammodernamento impianti di acquacoltura” attivata con la
delibera di Giunta Regionale 1 settembre 2014, n. 745;
Richiamata la misura A.1.2 “Promozione dell’Innovazione e trasferimento tecnologico nel settore Agricoloforestale” azione g “Attivazione nuovi progetti di ricerca,
sperimentazione, trasferimento dell’innovazione e della
conoscenza di interesse regionale per il settore vivaistico,
come previsto dalla legge regionale 41/2012 art. 2 lettera
c)“ che ha dotazione finanziaria di euro 50.000,00 a
valere sul capitolo 52310;
Ritenuto di azzerare la dotazione finanziaria (euro
50.000,00) della suddetta misura A.1.2 azione g e di incrementare per tale importo la misura A.2.9.a;
Richiamata la misura A.1.12 “Valorizzazione della
filiera ippica” azione b “Iniziative di qualificazione delle
produzioni equine toscane attraverso l’allestimento di
spazi idonei alla valorizzazione e commercializzazione di
cavalli” che ha dotazione finanziaria di euro 80.000,00;
Ritenuto di ridurre la dotazione finanziaria della
suddetta misura per euro 5.000,00 a valere su risorse già
in disponibilità di ARTEA passando da euro 80.000,00 ad
euro 75.000,00 e di incrementare la misura A.2.9.a, come
indicato nel capoverso successivo;
Ritenuto di incrementare la misura A.2.9 “Sostegno
alle attività di valorizzazione delle produzioni agricole,
dei prodotti agroalimentari di qualità, del patrimonio
agricolo forestale, delle aree interne, delle zone rurali
e di montagna” azione a “Sostegno alle attività di
10.12.2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 49
85
valorizzazione delle produzioni agricole, dei prodotti
agroalimentari di qualità, del patrimonio agricolo forestale,
delle aree interne, delle zone rurali e di montagna” per
l’importo di euro 55.000,00 facendo gravare l’importo
per euro 50.000,00 dalla riduzione della misura A.1.2.g
(cap. 52310) ed euro 5.000,00 dalla riduzione della
misura A.1.12.b (risorse già in disponibilità di ARTEA),
passando da euro 170.000,00 ad euro 225.000,00;
Richiamate, altresì, le misure B.1.3 “Tracciabilità
dei prodotti” azione a “Strumenti per l’identificazione
del prodotto ittico lungo la filiera” che ha dotazione finanziaria di euro 27.343,59 e la B.2.1 “Diversificazione
delle attività di pesca” azione a “Sviluppo di attività
secondarie all’attività di pesca e di acquacoltura” con
dotazione finanziaria di euro 116.337,07, risorse finanziate dal capitolo 55042;
Richiamata la misura B.1.8 “Formazione professionale” azione a “Corsi formazione” che ha dotazione
finanziaria di euro 3.104,60;
Ritenuto di azzerare la dotazione finanziaria delle
suddette misure B.1.3.a e B.2.1.a e di ridurre la dotazione
finanziaria della misura B.1.2.a ad euro 124.783,29 con
risorse già in disponibilità di ARTEA;
Ritenuto di azzerare la dotazione finanziaria della
suddetta misura B.1.8.a e di incrementare per l’importo
di euro 3.104,60 la misura B.2.4.a;
Richiamata la misura B.1.9 “Assistenza tecnica”
azione a “Supporto alle Province per l’attuazione della
programmazione annuale”che ha dotazione finanziaria di
euro 6.536,20;
Ritenuto di azzerare la dotazione finanziaria di euro
6.536,20 della suddetta misura B.1.9.a e di incrementare
per tale importo la misura B.2.4.a;
Ritenuto pertanto di incrementare la misura B.2.4
“Gestione delle risorse alieutiche, studi e ricerche” azione a “Studi, ricerche, indagini” di euro 9.640,80 facendo
gravare l’importo sulla riduzione della misure B.1.8.a (per
euro 3.104,60) e B.1.9.a (per euro 6.536,20) - capitolo
55054, passando da euro 40.000,00 ad euro 49.640,80;
Richiamata la linea di intervento G.1.2 “Piano di
comunicazione” che ha dotazione finanziaria di euro
445.000,00 a valere sui capitoli 13118 per euro 150.000,00
e capitolo 52467 per euro 295.000,00;
Ritenuto di incrementare la linea di intervento G.1.2
per l’importo di euro 6.000,00 facendo gravare la somma
sulla disponibilità di bilancio del capitolo di spesa 52467
“Piano Regionale Agricolo Forestale (PRAF) - Spese per
la valorizzazione delle attività a supporto delle produzioni
agricole e dei sistemi rurali” passando da euro 445.000,00
ad euro 451.000,00;
Ritenuto altresì, a seguito della modifica della linea
di intervento G.1.2, di assumere la prenotazione generica
sul capitolo 52467 per la somma di euro 6.000,00;
Richiamata la misura B.1.1 “Ammodernamento impianti di Acquacoltura” azione a “Ammodernamento
impianti di Acquacoltura” che ha dotazione finanziaria di
euro 386.130,29 a valere sul capitolo 55042;
Ritenuto di incrementare la misura B.1.1.a per l’importo complessivo di euro 518.900,05 facendolo gravare
per euro 375.219,39 dalla riduzione della misura B.1.2.a,
euro 27.343,59 dalla riduzione della misura B.1.3.a ed
euro 116.337,07 dalla riduzione della misura B.2.1.a, tutte
a valere sul capitolo 55042, la cui dotazione finanziaria
passa pertanto da euro 386.130,29 ad euro 905.030,34;
Dato atto che a seguito delle modifiche indicate ai
capoversi precedenti è necessario modificare l’allegato
B “Piano finanziario del PRAF: ripartizione delle risorse
fra le misure e le azioni del Piano” della Delib. GR
745/14, sostituendolo con l’allegato A, parte integrante e
sostanziale della presente delibera;
Ritenuto necessario riapprovare la misura sotto riportata attraverso la modifica dell’allegato C “Schede di
attuazione delle misure e delle azioni del Piano - annualità
2014” della Delib. G.R. 745/14 con l’inserimento della
seguente scheda:
Sezione B “Pesca marittima ed acquacoltura”
Misura B.1.1 “Acquacoltura” azione a “Ammodernamento impianti di acquacoltura” di cui all’allegato B
parte sostanziale ed integrante del presente atto;
Visto il parere positivo espresso dal CTD nella seduta
del 27 novembre 2014;
A voti unanimi
DELIBERA
Richiamata la misura B.1.2 “ Porti di pesca” azione
a “Ammodernamento delle aree portuali destinate alla
pesca” che ha dotazione finanziaria di euro 500.002,68,
finanziata per euro 375.219,39 dal capitolo 55042 e
per euro 124.783,29 da risorse già in disponibilità di
ARTEA;
1. di modificare l’allegato C “Schede di attuazione
delle misure e delle azioni del Piano - annualità 2014”
della Delib. G.R. 745/2014, già modificato con delib. GR
916/14, riapprovando la seguente scheda di misura:
Sezione B “Pesca marittima ed acquacoltura”
86
10.12.2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 49
Misura B.1.1 “Acquacoltura” azione a “Ammodernamento impianti di acquacoltura” di cui all’allegato B
parte sostanziale ed integrante del presente atto;
2. di modificare l’allegato B “Piano finanziario del
PRAF: ripartizione delle risorse fra le misure e le azioni
del Piano” della Delib. GR 745/14, già modificato con
delib. GR 916/14, sostituendo la tabella di ripartizione
delle risorse del PRAF fra tutte le misure e azioni con
quella riportata in allegato A, parte integrante e sostanziale
del presente atto;
3. di prenotare l’importo di euro 6.000,00 a valere
sul capitolo 52467 del bilancio di Previsione per l’anno
finanziario 2014 e pluriennale 2015 - 2016;
4. di dare atto che gli interventi previsti dalla presente
delibera soddisfano quanto previsto dall’art. 3 comma 18
della L. 350/2003 (Legge Finanziaria per il 2004) in ordine
al finanziamento mediante ricorso all’indebitamento delle
spese di investimento, e che il rispetto di tale condizione
verrà verificato anche successivamente.
Il presente atto è pubblicato integralmente sul
B.U.R.T. ai sensi degli articoli 4, 5 e 5 bis della l.r.
23/2007 e sulla banca dati degli atti amministrativi della
Giunta Regionale ai sensi dell’art.18 della l.r. 23/2007.
Segreteria della Giunta
Il Direttore Generale
Antonio Davide Barretta
SEGUONO ALLEGATI
10.12.2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 49
ALLEGATO A
PIANO FINANZIARIO DEL PRAF: RIPARTIZIONE DELLE RISORSE FRA LE MISURE E LE AZIONI DEL PIANO - ANNO 2014
Codice
Titolo Misura
Misura
Azione Titolo azione
c
d
e
A.1.2
Promozione dell'Innovazione e trasferimento
tecnologico nel settore Agricoloforestale.
f
g
h
l
A.1.3
A.1.4
A.1.6
Aumento della competitività degli allevamenti
attraverso azioni di miglioramento genetico delle
specie e razze di interesse zootecnico.
PRE PAR
-
127.379,70
52240
SI
820,30
52463
NO
80.000,00
PRE PAR
-
300.000,00
52463
NO
25.000,00
52310
SI
Ripartizione risorse
fra le azioni del
PRAF
-
Promozione progetti di ricerca e innovazione
tramite concessione di contributi
PRAF C.
-
55053
SI
160.000,00
40.000,00
Attività istituzionale dell'Ente Terre regionali
toscane - trasferimento all'Ente, istituito con
LR 80/2012, delle risorse necessarie alla
attuazione del Piano annuale delle attività
dell'Ente
PRE PAR
-
472.734,11
52381
SI
200.000,00
ECO PAR C.
-
198.786,73
PRAF C. Vinc.
-
146.505,06
c
Attività di promozione economica dei
prodotti vinicoli ottenuti nel rispetto del
Regolamento (Ue) 1308/2013 del
Parlamento Europeo e del Consiglio del 17
dicembre 2013 recante organizzazione
comune dei mercati dei prodotti e che
abroga i regolamenti (CEE) n. 922/72,
(CEE) n. 234/79, (CE) n. 1037/2001 e (CE)
1234/2007 del Consiglio.
PRAF C.
-
250.000,00
a
Partecipazione della Regione Toscana ad
organismi
PRE PAR
-
70.000,00
a
investimenti nelle aziende per la tutela del
patrimonio zootecnico regionale soggetto a
predazione attraverso la realizzazione di
opere di prevenzione con erogazione dei
fondi agli Enti competenti.
52238
SI
400.000,00
c
Valorizzazione delle aree forestali e
marginali tramite investimenti nelle aziende
zootecniche finalizzati ad una corretta
gestione del pascolo e del bosco, all'utilizzo
sostenibile delle risorse e alla conservazione
del paesaggio
ECO PAR I.
-
a
Sostegno alle attività di tenuta dei libri
genealogici e dei registri anagrafici e alla
esecuzione dei controlli funzionali delle
specie e razze animali aventi interesse
zootecnico
PRAF C. Vinc.
PRE PAR
52177
SI
1.006.134,32
436.735,66
511.675,08
PRAF C.
-
188.324,92
PRAF I.
-
15.000,00
52485
SI
120.000,00
52310
PRE PAR
SI
-
70.000,00
10.000,00
PRE PAR
-
80.000,00
52310
PRE PAR
PRAF C.
SI
-
30.000,00
30.000,00
5.000,00
PRAF C.
-
62.838,08
PRE PAR
-
12.161,92
52240
SI
116.600,00
b
d
a
Valorizzazione della filiera ippica
Risorse del
bilancio 2014 da
trasferire ad
ARTEA
a
c
A.1.12
Attivazione nuovi progetti di ricerca,
sperimentazione, trasferimento
dell’innovazione e della conoscenza di
interesse regionale tramite prestazione di
servizio e borse di studio
Promozione progetti di ricerca e innovazione
da attuare congiuntamente all’Area di
Coordinamento della “Ricerca” tramite
concessione di contributo.
Supporto alle Reti regionali ed europee per
la conoscenza e l'innovazione nel settore
agricolo, forestale ed agroalimentare prestazione di servizio
Attivazione nuovi progetti di ricerca,
sperimentazione, trasferimento
dell’innovazione e della conoscenza di
interesse regionale per il settore vivaistico,
come previsto dalla legge regionale 41/2012
art. 2 lettera c)
Capitolo di
bilancio 2014 /
ARTEA
Attività di promozione economica dei
prodotti agricoli ed agroalimentari attuata
attraverso risorse trasferite dallo Stato
Attività di promozione economica dei prodotti
agricoli ed agroalimentari.
Partecipazione della Regione Toscana, nelle
materie inerenti lo sviluppo rurale, a società,
associazioni, fondazioni ed altri organismi di diritto
pubblico o privato regionali, nazionali ed europei.
Conclusione progetti di ricerca e
sperimentazione di interesse regionale con
prestazione di servizio, a seguito del
subentro della Regione nelle funzioni di
ARSIA
87
b
c
Incentivazione all’acquisto e all’impiego di
animali iscritti nei libri genealogici e nei
registri anagrafici
Favorire la valutazione genetica degli
animali da riproduzione
Promozione della partecipazione a momenti
di scambio tra allevatori che detengono
animali iscritti ai libri genealogici o ai registri
anagrafici
Strutturazione e miglioramento dell’offerta di
servizi di ammansimento e doma del cavallo
Iniziative di qualificazione delle produzioni
equine toscane attraverso l’allestimento di
spazi idonei alla valorizzazione e
commercializzazione di cavalli.
Convenzione Ispettorato Logistico
dell'esercito presso le strutture del
CEMIVET di Grosseto
500.000,00
88
10.12.2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 49
ALLEGATO A
PIANO FINANZIARIO DEL PRAF: RIPARTIZIONE DELLE RISORSE FRA LE MISURE E LE AZIONI DEL PIANO - ANNO 2014
Codice
Titolo Misura
Misura
A.1.13
Interventi a favore delle filiere produttive vegetali.
A.1.14
Interventi a tutela della sanità animale e pubblica
Azione Titolo azione
b
Promozione di progetti di sviluppo zootecnico
realizzati dall’Istituto Zooprofilattico Sperimentale
per le regioni Lazio e Toscana.
A.1.20
A.1.22
b
52310
SI
50.000,00
b
Progetti di sviluppo in acquacoltura e pesca
dei molluschi
55054
SI
50.000,00
PRE PAR
-
245.000,00
PRAF C.
-
275.000,00
52381
SI
100.000,00
PRAF C. Vinc.
52490
SI
1.329.380,53
404.453,47
52381
SI
2.800.000,00
ECO PAR C.
-
15.000,00
ECO PAR C.
-
40.000,00
ECO PAR C.
-
80.000,00
d
Attività di controllo svolte dall’Organismo
Pagatore Regionale ARTEA in riferimento al
regolamento (CE) n. 1234/2007 recante
organizzazione comune dei mercati agricoli
e disposizioni specifiche per taluni prodotti
agricoli (regolamento unico OCM) ed in
particolare relativamente all’applicazione
dell’ OCM viticola confluita nell’OCM unica
con regolamento (CE) n. 491/2009
PRAF C.
-
40.000,00
g
Implementazione Mercato Crediti Carbonio
ECO PAR C.
-
100.000,00
ECO PAR C.
-
40.000,00
a
Contributi finanziari in favore dei CAA
a
Interventi in materia di credito agrario
Interventi a supporto delle attività svolte
dall’Organismo Pagatore Regionale
(ARTEA) in riferimento al regolamento CE
1698/2005, al Programma di Sviluppo
Rurale della Regione Toscana 2007-2013
(PSR), alla sottomisura 214 a “Pagamenti
agroambientali”, azione 214 a.1
”Introduzione o mantenimento
dell’agricoltura biologica” e azione 214 a.2
”Introduzione o mantenimento
dell’agricoltura integrata”
Interventi a supporto di UNCEM per attività
di animazione per la promozione della filiera
bosco legno energia
c
Assistenza tecnica.
i
l
m
n
c
A.1.25
Erogazione di un contributo per ridurre gli
oneri assicurativi a carico dei produttori
agricoli per polizze a difesa delle avversità
atmosferiche e zootecniche
Erogazione di un contributo per ridurre gli
oneri assicurativi a carico dei produttori
agricoli per polizze a difesa del bestiame
soggetto a predazione
Indennizzi per eventi climatici avversi e
calamità naturali
a
b
A.1.24
150.000,00
100.000,00
Contributi per l'assicurazione alle produzioni
agricole e zootecniche
Erogazione di indennizzi per la salvaguardia dei
redditi dagli eventi climatici avversi e dalle calamità
Contributi finanziari in favore dei CAA per lo
svolgimento delle attività di assistenza
procedimentale in favore di Province, Comunità
Montane ed Artea di cui alla LR 11/98.
Interventi in materia di credito agrario
SI
SI
b
A.1.19
52381
Ripartizione risorse
fra le azioni del
PRAF
52253
a
A.1.17
Risorse del
bilancio 2014 da
trasferire ad
ARTEA
Sostegno in regime de minimis agli allevatori
che mettono a disposizione i propri capi
quali “sentinelle” da Blue Tongue
a
A.1.15
Sostegno alle province toscane per la
gestione di misure di intervento di
programmi europei volti allo sviluppo delle
filiere agricole regionali
Contributi allo smaltimento delle carcasse
degli animali morti in azienda
Capitolo di
bilancio 2014 /
ARTEA
Liquidazioni degli importi dovuti a determinati
beneficiari per la conclusione di procedimenti
amministrativi avviati nella programmazione
precedente alla attuazione del Piano Regionale
Agricolo Forestale.
d
A.2.1
Conservazione delle risorse genetiche animali
a
A.2.2
Tutela e valorizzazione delle risorse genetiche
vegetali.
d
Interventi a supporto delle attività relative ai
controlli di condizionalità svolte
dall'Organismo Pagatore Regionale ARTEA
in riferimento agli art.4, 5 e 6 del
regolamento CE 73/2009 e sm e i che
stabilisce norme comuni relative ai regimi di
sostegno diretto agli agricoltori nell'ambito
della politica agricola comune e istituisce
taluni regimi di sostegno a favore degli
agricoltori
Interventi a supporto di UNCEM per attività
di animazione per la valorizzazione del legno
di Toscana
Sostegno realizzazione fabbricati in legno
Implementazione del portale della "Banca
della Terra" ai sensi dell'articolo 3 della L.R.
80/2012
Liquidazione di importi inerenti eventi
calamitosi nel settore agricoltura riconosciuti
e avviati nelle programmazioni precedenti al
PRAF, al fine della conclusione dei relativi
procedimenti
Regolamento CEE n. 2328/91, art. 25 e 26
(ex Regolamento C.E.E. n. 1609/89),
rimboschimento di terreni agricoli.
Pagamento beneficiari inseriti negli elenchi
di liquidazione per le annualità anteriori al
2009 e non pagati da AGEA
Conservazione delle risorse genetiche
animali
LR 64/04 "Tutela e valorizzazione delle
razze e varietà locali di interesse agrario,
zootecnico e forestale", comma 1 art. 5 Commissioni tecnico-scientifiche
ECO PAR C.
-
80.000,00
52227
SI
100.000,00
ECO PAR C.
-
PRAF C. Vinc.
-
10.000,00
52240
SI
2.837,80
52240
52310
SI
SI
12.000,00
28.000,00
52463
NO
500,00
20.000,00
10.12.2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 49
ALLEGATO A
PIANO FINANZIARIO DEL PRAF: RIPARTIZIONE DELLE RISORSE FRA LE MISURE E LE AZIONI DEL PIANO - ANNO 2014
Codice
Titolo Misura
Misura
A.2.5
Promozione e sostegno della valorizzazione dei
prodotti enogastronomici e del territorio toscano
attraverso la creazione e gestione di percorsi
turistici del vino, dell'olio e dei sapori.
Azione Titolo azione
a
a
b
A.2.6
Attività inerenti l’educazione alimentare, la
valorizzazione dei prodotti agricoli ed agroalimentari
toscani e la tutela della biodiversità autoctona.
c
d
e
A.2.8
A.2.9
Interventi per l’informazione e l’educazione
sull’apicoltura
Sostegno alle attività di valorizzazione delle
produzioni agricole, dei prodotti agroalimentari di
qualità, del patrimonio agricolo forestale, delle aree
interne, delle zone rurali e di montagna.
a
a
a
A.2.13
Usi civici del territorio - spese relative alla gestione
delle competenze in materia di usi civici.
b
c
A.2.14
Agricoltura sociale.
c
A.2.15
Sostegno al sistema territoriale delle produzioni
agricole e dei prodotti agroalimentari di qualità.
a
Iniziative di valorizzazione dei prodotti
certificati toscani
Attività inerenti l’educazione alimentare, la
valorizzazione dei prodotti agricoli ed
agroalimentari toscani e la tutela della
biodiversità autoctona.
Liquidazione degli importi dovuti dalla
Amministrazione Regionale per
l’adempimento di protocolli di intesa
sottoscritti dalla Regione per le finalità della
misura
Liquidazione degli importi dovuti
dall’Amministrazione Regionale per
l’adempimento del protocollo di intesa
sottoscritto dalla Regione Toscana con
Navdanya International Onlus
Attività inerenti l'educazione alimentare e la
valorizzazione dei prodotti agroalimentari
toscani
Attività inerenti la valorizzazione dei prodotti
agricoli ed agroalimentari toscani e la
diffusione delle conoscenze sulle
caratteristiche dei prodotti del territorio
Interventi per l’informazione e l’educazione
sull’apicoltura
Sostegno alle attività di valorizzazione delle
produzioni agricole, dei prodotti
agroalimentari di qualità, del patrimonio
agricolo forestale, delle aree interne, delle
attività finalizzate al raggiungimento della
corretta gestione dei beni civici comunali o
frazionali
attività di ricerca, ricognizione e verifica dei
beni civici in Toscana
Investimenti per la realizzazione di opere di
prevenzione danni causati da predatori per
la tutela dell'esercizio del diritto di uso civico
di pascolo
Interventi di utilizzo dell’attività agricola per
scopi di utilità sociale. Prosecuzione
intervento relativo alla misura A.2.14 azione
a del PRAF annualità 2012
Sostegno al sistema territoriale delle
produzioni agricole e dei prodotti
agroalimentari di qualità.
B.1.1
Ammodernamento impianti di Acquacoltura.
a
Ammodernamento impianti di Acquacoltura.
B.1.2
Porti di pesca.
a
Ammodernamento delle aree portuali
destinate alla pesca
B.1.3
Tracciabilità dei prodotti
a
B.1.8
Azioni con le organizzazioni professionali del
settore.
Formazione professionale.
a
B.1.9
Assistenza tecnica.
a
B.2.1
Diversificazione delle attività di pesca.
a
B.1.7
a
a
c
B2.3
Attuazione di interventi previsti nell’ambito dei piani
di gestione di interesse regionale.
d
B.2.4
Gestione delle risorse alieutiche, studi e ricerche.
C.1.1
Sostegno alle attività di prevenzione dei danni alle
colture causate dalla fauna selvatica.
C.2.1
Contributo regionale per lo svolgimento di attività
delegate ed istituzionale relative alla gestione
faunistico-venatoria.
a
a
a
b
c
C.2.2
C.2.3
D.1.2
Sostegno alle attività di valorizzazione dell'ambiente
e della fauna di interesse regionale.
Attuazione degli interventi di programmazione
faunistico venatoria.
Aggiornamento del personale addetto alle
utilizzazioni forestali ed alle sistemazioni idraulico
forestali.
a
a
a
Strumenti per l’identificazione del prodotto
ittico lungo la filiera
Azioni volte allo sviluppo
dell’associazionismo a livello regionale
Corsi di formazione
supporto alle Province per l'attuazione della
programmazione annuale
Sviluppo di attività secondarie all’ attività di
pesca e di acquacoltura
Gestione delle risorse ittiche
Monitoraggio inerente la consistenza dello
stock regionale di anguilla
Pesca del novellame di anguilla,
ripopolamento e altre azioni previste dal
piano di gestione dell’anguilla – attuazione
regionale
Studi, ricerche, indagini
Sostegno alle attività di prevenzione dei
danni alle colture causati dalla fauna
selvatica
Esercizio delle funzioni amministrative
attribuite ai Comuni
Esercizio delle funzioni attribuite alle
Province
Contributo alle associazioni venatorie
riconosciute a livello nazionale per le proprie
attività e iniziative istituzionali
iniziative e attività di monitoraggio faunistico
di interesse regionale in materia faunisticovenatoria
Attuazione degli interventi di
programmazione faunistico venatoria
Spese non eligibili sulla misura 111 del PSR
2007-2013
89
Capitolo di
bilancio 2014 /
ARTEA
Risorse del
bilancio 2014 da
trasferire ad
ARTEA
52381
SI
100.000,00
52381
SI
100.000,00
PRAF C.
-
20.000,00
52381
SI
30.000,00
Ripartizione risorse
fra le azioni del
PRAF
PRE PAR
-
50.000,00
52381
SI
100.000,00
PRAF C.
-
2.259,97
52173
SI
1.610,84
52381
SI
96.129,19
52381
ECO PAR C.
PRAF C.
SI
-
15,53
109.984,47
125.000,00
52310
SI
50.000,00
52381
SI
50.000,00
52381
SI
50.000,00
52464
NO
65.000,00
52311
SI
30.000,00
PRE PAR
-
800.000,00
52381
SI
50.000,00
55042
SI
905.030,34
55042
PRAF I. Mutuo
PRAF I.
SI
-
93.132,97
31.650,32
55042
SI
55054
SI
150.000,00
55054
SI
-
55054
SI
-
55042
SI
55042
SI
7.129,80
-
55054
SI
25.000,00
55054
SI
50.000,00
55054
SI
49.640,80
55053
SI
584.862,98
55053
SI
175.458,90
55053
SI
350.917,79
55053
SI
160.000,00
55053
SI
300.000,00
55053
SI
3.830.852,54
52226
SI
20.000,00
90
10.12.2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 49
ALLEGATO A
PIANO FINANZIARIO DEL PRAF: RIPARTIZIONE DELLE RISORSE FRA LE MISURE E LE AZIONI DEL PIANO - ANNO 2014
Codice
Titolo Misura
Misura
Azione Titolo azione
Capitolo di
bilancio 2014 /
ARTEA
Risorse del
bilancio 2014 da
trasferire ad
ARTEA
Ripartizione risorse
fra le azioni del
PRAF
D.1.3
Addestramento del personale impiegato nel sistema
regionale di prevenzione e lotta attiva agli incendi
boschivi.
a
Addestramento del personale impiegato nel
sistema regionale di prevenzione e lotta
attiva agli incendi boschivi.
52248
NO
636.993,72
D.1.4
Adeguamento dotazioni strumentali e di sicurezza.
a
Assegnazione agli Enti competenti Per
acquisto DPI, attrezzature, adeguamenti
D.Lgs 81/2008 per le utilizzazioni forestali
52238
SI
400.000,00
D.1.5
Interventi a favore della tartuficoltura.
a
Finanziamento programmi Amministrazioni
provinciali
52173
SI
330.000,00
52227
52264
52238
52226
52311
PRAF I. Mutuo
52227
52227
SI
SI
SI
SI
SI
SI
SI
45.000,00
550.000,00
1.300.000,00
1.515.996,57
40.000,00
920.358,33
653.155,87
830.000,00
a
D.2.1
Interventi pubblici forestali.
c
e
f
D.2.2
D.2.3
D.2.4
D.2.5
D.2.8
Monitoraggio delle fitopatie in ambito forestale e
supporto degli interventi di difesa
Produzione e distribuzione materiale forestale
autoctono.
Previsione, prevenzione e lotta agli incendi
boschivi.
Attività di informazione sui prodotti secondari del
bosco.
Sostegno al processo della “foresta modello”.
D.3.1
Cura e gestione del patrimonio agricolo forestale
regionale.
D.3.2
Interventi per la valorizzazione del patrimonio
agricolo forestale regionale.
Interventi di difesa fitosanitaria
a
Attività vivai regionali
a
Finanziamento agli enti competenti e
contributi ai Comuni
b
Contributi ai soggetti convenzionati
c
Contratti con soggetti privati
d
finanziamento agli Enti competenti e
contributi ai Comuni - investimenti
a
Interventi di informazione ed educazione
a
a
d
e
c
d
E.2.2
E.2.4
F.1.2
Sostegno alle attività di valorizzazione della pesca,
fauna ittica e ambienti acquatici di interesse
regionale.
a
Trasferimenti per interventi di tutela delle risorse
ittiofaunistiche ripristino e mantenimento degli
equilibri biologici.
a
Supporto tecnico alle attività di tutela della fauna
ittica e degli ambienti fluviali.
Organizzazione di manifestazioni espositive
attinenti l’agricoltura le foreste e le attività rurali al
fine di valorizzare le produzioni agricole e artigianali
di qualità con il coinvolgimento dell’artigianato, del
turismo, del commercio, dei sistemi formativi e della
valorizzazione del patrimonio artistico e culturale
regionale
a
a
a
b
F.1.3
Liquidazione spese non eligibili del PSR e di quelle
derivanti dagli incrementi delle aliquote IVA
Copertura spese non eligibili del PSR 20072013 Mis. 226/227
Int. pubblici for. urgenti
Supporto alla programmazione di interventi
di difesa del territorio
a
a
E.2.1
Int. pubblici for. in amministrazione diretta /
spese investimento
c
Trasferimenti agli Enti competenti per
realizzazione Foreste Modello
Cura e gestione PAFR in amministrazione
diretta /spese investimento
Cura e gestione PAFR in affidamento
Cura e gestione PAFR urgenti
Interventi strutturali per la valorizzazione del
PAFR
Interventi di pianificazione per la
valorizzazione del PAFR
Certificazione forestale dei complessi del
PAFR
Contributi per la promozione, sostegno
dell’esercizio della pesca dilettantistica e
quanto ad essa collegato
Finanziamento alle Amministrazioni
provinciali di progetti coerenti con le finalità
di cui alla L.R. 7/2005 e agli atti di
programmazione
Supporto tecnico specialistico da parte di
ARPAT
Compartecipazione nell’organizzazione di
eventi espositivi legati alla valorizzazione
intersettoriale dei territori rurali e dei sistemi
di qualità legati alle produzioni tipiche di
qualità.
integrazione dell’importo dell’IVA per
prestazioni svolte alla Regione Toscana
nell’anno 2013
Spesa per il pagamento dell'IVA per le
misure 111, 226 e 511 del PSR 2007-2013
Spesa per il pagamento dell'IVA relativa a
progetti FEP di interesse comune
52227
SI
50.000,00
52227
SI
25.000,00
52240
PRAF C.
52253
PRE PAR
52253
52240
55053
52249
52198
52381
52362
52491
52248
52247
52252
SI
SI
SI
SI
SI
SI
SI
SI
NO
NO
NO
SI
SI
26.725,70
53.274,30
3.487.000,00
66.022,90
5.000,00
513.000,00
53.977,10
950.000,00
400.000,00
30.000,00
350.000,00
9.302,86
75.703,42
540.000,00
170.000,00
52450
SI
130.000,00
52240
SI
15.000,00
52238
52238
52238
52238
SI
SI
SI
SI
2.300.000,00
1.911.000,00
322.000,00
100.000,00
52375
SI
300.000,00
52375
SI
200.000,00
52375
SI
20.000,00
55053
SI
42.543,72
55054
SI
33.363,28
55054
SI
548.100,00
55054
SI
5.000,00
PRAF C.
-
150.000,00
52381
SI
600,00
52459
52459
NO
NO
13.000,00
154.773,80
52496
NO
140.000,00
d
Copertura spese non eligibili del PSR 20072013 sostenute dall'Agenzia Regionale
Toscana per le Erogazioni in Agricoltura
(ARTEA) nell'ambito della misura 511
PRAF C.
-
160.000,00
F.1.8
Progetto sperimentale per il trattamento e la
commercializzazione della fauna selvatica
a
Progetto sperimentale per il trattamento e la
commercializzazione della fauna selvatica
52311
SI
60.000,00
F.1.10
Cofinanziamento dei Contratti di filiera e di distretto
ai sensi del Decreto Ministeriale 22 novembre 2007
emanato dal Ministro delle politiche agricole
alimentari e forestali.
a
Erogazione di un contributo ad imprese
inserite in un contratto di filiera e di distretto
di interesse regionale
52381
SI
750.000,00
F.1.11
Trasferimenti di risorse per la gestione ottimale
della fauna selvatica e del territorio situato entro il
Parco Regionale della Maremma
b
Trasferimenti al parco Regionale della
Maremma per interventi di investimento su
terreni ricadenti nel territorio del Parco e
volti al recupero e alla protezione
dell'ambiente del Parco Regionale
52311
SI
30.000,00
10.12.2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 49
ALLEGATO A
PIANO FINANZIARIO DEL PRAF: RIPARTIZIONE DELLE RISORSE FRA LE MISURE E LE AZIONI DEL PIANO - ANNO 2014
Codice
Titolo Misura
Misura
F.1.12
Azione Titolo azione
Attivazione di studi, indagini e progetti a supporto
delle attività di programmazione delle misure del
PSR 2014-2020 inerenti la Priorità 1 - “promuovere
il trasferimento di conoscenze e l’innovazione nel
settore agricolo e forestale e nelle zone rurali”
tramite prestazione di servizio.
a
a
F.1.13
Partecipazione della Regione Toscana ad EXPO
Milano 2015
b
c
F.1.14
Attuazione di interventi in materia di conservazione
del lupo "canis lupus" e prevenzione/riduzione delle
predazione in Toscana
G.1.1
TOP UP Piano di Sviluppo Rurale
G.1.2
Piano della Comunicazione
a
Affidamento di studi, indagini e progetti a
supporto delle attività di programmazione
delle misure del PSR 2014-2020 inerenti la
Priorità 1 - “promuovere il trasferimento di
conoscenze e l’innovazione nel settore
agricolo e forestale e nelle zone rurali”
tramite prestazione di servizio
Attività volte a favorire la promozione, la
valorizzazione e la divulgazione di azioni
innovative e buone pratiche del settore
agricolo e agroalimentare della Toscana
nell'ambito di EXPO Milano 2015
Partecipazione della Regione Toscana a
Milano Expo 2015 attraverso la
realizzazione di attività promozionali
Finanziamenti per attività propedeutiche alla
partecipazione della Regione Toscana a
Milano Expo 2015;
Indennizzo aziende zootecniche a seguito
del danno da predazione
PIANO FINANZIARIO DEL PRAF PER L'ANNO 2014
91
Capitolo di
bilancio 2014 /
ARTEA
Risorse del
bilancio 2014 da
trasferire ad
ARTEA
52381
NO
52381
SI
100.000,00
55053
SI
186.615,90
52381
SI
63.384,10
52497
NO
230.000,00
52253
SI
400.000,00
52311
13118
52467
SI
NO
NO
660.000,00
150.000,00
301.000,00
43.804.435,69
Ripartizione risorse
fra le azioni del
PRAF
-
92
10.12.2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 49
Allegato B
Scheda di attuazione PRAF - misura B.1.1 - azione a
Codice misura
B.1.1
Titolo misura:
Acquacoltura
Titolo azione
Azione a: Ammodernamento impianti di acquacoltura
Descrizione dell’ azione:
La misura sostiene investimenti destinati all’ampliamento ed all’ammodernamento di impianti di acquacoltura, in
particolare al fine di migliorare le condizioni di lavoro, l’igiene, la salute dell’uomo o degli animali e la qualità dei
prodotti, ridurre l’impatto negativo o accentuare gli effetti positivi sull’ambiente dell’attività di acquacoltura.
Beneficiari:
Imprese che svolgono attività di acquacoltura; l’aiuto è limitato alle micro, piccole e medie imprese.
Soggetti di diritto pubblico che svolgono attività di acquacoltura.
Limitazioni e condizioni specifiche di accesso
Sono ammissibili esclusivamente domande di contributo per progetti cantierabili al momento della presentazione della
domanda.
Forma del sostegno
Il sostegno consiste in contributi pari al 40% della spesa ammessa per investimenti realizzati da soggetti di diritto
privato e pari al 100% della spesa ammessa per investimenti realizzati da soggetti di diritto pubblico. Il contributo
massimo concedibile è di ¼ 150.000 per domanda.
In alternativa, può essere attivata una forma di aiuto in regime “de minimis” ai sensi del Reg. CE n.717/2014. In tal
caso l’importo massimo concedibile è di euro 30.000 per beneficiario nel triennio di riferimento, come disposto dallo
stesso regolamento.
Priorità
Le domande pervenute e riconosciute ammissibili sono inserite in una graduatoria formata impiegando i seguenti
criteri di priorità:
Criteri di selezione
Descrizione
Progetti i cui lavori sono già conclusi
Progetti che prevedono il mantenimento dei posti di lavoro
Peso%
20
6
Valore
10
3
Progetti che prevedono la creazione di nuovi posti di lavoro
10
5
Presenza di almeno una donna tra i soci della ditta richiedente
10
5
Progetti presentati dalle micro e piccole imprese
Progetto esecutivo provvisto di tutte le autorizzazioni e concessioni previste per
l’avvio dell’investimento
Integrazione verticale delle attività di allevamento
Allevamento di nuove specie con buone prospettive di mercato
Miglioramento delle condizioni lavorative e di sicurezza dei lavoratori
Investimenti relativi al commercio al dettaglio svolto nell’azienda quando tale
commercio formi parte integrante dell’impresa di acquacoltura
Progetti che prevedono l’utilizzo di tecniche di acquacoltura che riducono
l’impatto negativo o accentuano gli effetti positivi sull’ambiente in modo
sostanziale rispetto alle normali pratiche utilizzate nel settore dell’acquacoltura
TOTALE
12
2
6
1
6
8
10
8
3
4
5
4
8
4
100
50
10.12.2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 49
Per le specifiche sui singoli criteri si rimanda al DAR vigente per il fondo FEP.
Spese ammissibili
Per poter essere ammesse a contributo, le spese sostenute dai beneficiari devono essere conformi ai requisiti previsti dai
regolamenti (UE) inerenti i fondi per il sostegno al settore della pesca e dell’acquacoltura e devono essere dimostrate
da fatture quietanzate o da documenti contabili aventi forza probatoria equivalente e dai relativi giustificativi di
pagamento. Non sono ammesse spese in economia.
Responsabile del procedimento.
Il responsabile del procedimento è individuato nell’ambito dell’ufficio che attiva le procedure per la selezione degli
interventi da finanziare e di quello che cura la liquidazione dei contributi.
Modalità attuative e scadenze
I contributi previsti dalla presente misura sono assegnati mediante bando pubblico per la selezione delle domande,
ripartite a livello provinciale.
Il bando viene emanato dalla Regione Toscana, tenendo conto dell’ammontare dei fondi disponibili e dei tempi di
esecuzione richiesti dalle diverse procedure in relazione alla tempistica generale stabilita per il presente PRAF.
93
94
10.12.2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 49
DELIBERAZIONE 1 dicembre 2014, n. 1107
Progetto pilota Start up - linea 1.1. e linea 1.3 integrazione della Scheda di dettaglio e della Scheda
relativa ai criteri di selezione e priorità di cui alla Delibera GRT n. 929/2014.
LA GIUNTA REGIONALE
Richiamata la propria Decisione n. 4 del 7/04/2014
(“Direttive per la definizione della procedura di approvazione dei bandi per l’erogazione di finanziamenti”);
Vista la Delibera di Giunta Regionale n. 566 del
7/7/2014, avente ad oggetto “Prse 2012-2015. Indirizzi
per la riorganizzazione del sistema regionale del trasferimento Tecnologico”, la quale prevede, al punto 6)
del dispositivo: di “predisporre il progetto pilota Start up
house per favorire la presenza di neo imprese negli spazi
disponibili dei centri servizi, dei poli tecnologici, oltre
che degli incubatori presenti sul territorio regionale”;
Ritenuto opportuno, per la linea di azione 1.1 “Start
up house” integrare la Scheda di dettaglio e la Scheda
relativa ai criteri di selezione e priorità , già approvate con
la Delibera GRT n. 929/2014, con ulteriori disposizioni
inerenti la scelta dei beneficiari, i contenuti e le modalità
di realizzazione dell’intervento;
Ritenuto inoltre opportuno, per la linea di azione 1.3
“Start up microcredito Giovani”, aggiornare la Scheda di
dettaglio, correggendo alcuni refusi presenti nel testo già
approvato (allegato 3a alla Delibera GRT n. 929/2014);
Dato atto che le integrazioni apportate non comportano
ulteriori oneri a carico del bilancio regionale;
Visto il parere del CTD espresso nella seduta del 20
novembre 2014;
A voti unanimi
DELIBERA
Vista la Delibera di Giunta Regionale n. 866 del
13/10/2014, avente ad oggetto “PRSE 2012-2015. Por
CReO Fesr 2007-2013. Por Fesr 2014-2020: gestione
in anticipazione. Progetto pilota Start up house ”, con la
quale:
- sono stati approvati il Progetto pilota Start up house
e i relativi indirizzi operativi;
- è stato dato mandato ai Settori competenti della DG
Competitività sistema regionale e sviluppo delle competenze di attivare le procedure delle tre linee di azione
previste dal progetto;
- è stato rimandato a successiva delibera la quantificazione delle risorse necessarie e la definizione dei criteri di selezione degli avvisi in attuazione delle tre linee
di azione previste dal progetto;
1. di approvare, per la linea di azione 1.1 “Start up
house”, la Scheda di dettaglio (allegato 1) e la Scheda
relativa ai criteri di selezione e priorità (allegato 1a),
allegate al presente provvedimento, del quale costituiscono parte integrante e sostanziale, integrate con
ulteriori disposizioni inerenti la scelta dei beneficiari, i
contenuti e le modalità di realizzazione dell’intervento,
in sostituzione di quelle già approvate con la Delibera
GRT n. 929/2014 (1);
Vista la Delibera di Giunta Regionale n. 929 del
27/10/2014, avente ad oggetto “Approvazione delle
schede relative alle tre linee di azione previste dal Progetto pilota Start up house di cui alla Delibera GRT n.
866/2014”, con la quale sono stati approvati i seguenti
documenti:
- per la linea di azione 1.1 “Start up house”: scheda
di dettaglio (allegato 1) e criteri di selezione e priorità
(allegato 1a);
- per la linea di azione 1.2 “Start up impresa giovanile”:
scheda di dettaglio (allegato 2) e criteri (allegato 2a);
- per la linea di azione 1.3 “Start up microcredito Giovani”: scheda di dettaglio (allegato 3a);
Il presente atto è pubblicato integralmente sul B.U.R.T.
ai sensi degli articoli 4, 5 e 5 bis della L.R. 23/2007 e sulla
banca dati amministrativi della Giunta regionale ai sensi
dell’art. 18 della L.R. 23/2007.
2. di approvare, per la linea di azione 1.3 “Start up
microcredito Giovani”, la Scheda di dettaglio (allegato 3),
allegata al presente provvedimento, del quale costituisce
parte integrante e sostanziale, in sostituzione di quella già
approvata con la Delibera GRT n. 929/2014.
Segreteria della Giunta
Il Direttore Generale
Antonio Davide Barretta
SEGUONO ALLEGATI
(1) N.d.r. Pubblicata sul B.U. n. 44/2014
10.12.2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 49
ALLEGATO 1 – SCHEDA DI DETTAGLIO
START UP HOUSE
AZIONE 1.1 START UP HOUSE
Si tratta di incrementare l’utilizzo delle strutture di incubazione e di
innovazione tecnologica presenti nel territorio regionale andando a coordinare
ed agevolare le esigenze del sistema economico imprenditoriale (con
particolare riferimento alle imprese di nuova costituzione ed innovative) con
quelle del sistema della ricerca e del trasferimento tecnologico ed il
Finalità dell’Azione
patrimonio degli enti pubblici (come di seguito dettagliati). L’Azione si
propone pertanto di riqualificare il patrimonio dei soggetti beneficiari
mediante il finanziamento di piccoli lavori di adeguamento degli stessi per
realizzare strutture attrezzate ad accogliere imprese di nuova costituzione.
Enti locali situati sull’intero territorio regionale, Università pubbliche ed Enti
Soggetti beneficiari
di ricerca pubblici.
Ai sensi della L.R. n. 35/2000, gli aiuti per la realizzazione dei progetti di
investimento sono concessi nella forma di contributo in conto capitale nella
misura del 80% dell’investimento ammissibile compreso tra euro 10.000,00 e
euro 50.000,00, con un cofinanziamento del soggetto beneficiario pari al 20%
dell’investimento ammissibile.
Qualora l’intervento di riqualificazione riguardi una struttura con superficie
Tipologia di aiuto
superiore a 250 mq, il progetto potrà essere ripartito in 2 lotti (o in 3 lotti se la
ed intensità
superficie è superiore a 500 mq). Ogni lotto dovrà essere oggetto di domanda
dell’agevolazione
di contributo separata.
Il contributo è concesso a condizione che il modulo sia disponibile per le
imprese entro 6 mesi dalla data di comunicazione dell’avvenuto
riconoscimento del contributo. Gli importi dell’investimento si riferiscono
alla struttura di servizi nel suo complesso.
Sono ammissibili quei progetti per piccoli lavori di adeguamento alle strutture
per consentire l’utilizzo dei moduli da parte delle imprese di nuova
costituzione.
Sono ammissibili le spese per:
− opere edili;
− opere impiantistiche;
− acquisti di attrezzature;
− acquisti di arredi;
Spese Ammissibili
− spese tecniche (nella misura massima del 10% dell’importo delle opere
edili ed impiantistiche del progetto definitivo dell’intervento).
L’imposta sul valore aggiunto (IVA) non costituisce costo ammissibile, salvo
che sia indetraibile.
Il valore complessivo delle spese per opere edili ed impiantistiche non può
essere inferiore al 20% dell’investimento ammissibile.
Criteri di selezione e
priorità
I criteri di selezione dei progetti di investimento sono i seguenti:
− tipologia servizi offerti dalla struttura;
− spesa per singolo modulo;
− tipologia di spese ammissibili;
− localizzazione struttura ospitante i moduli.
Il criterio di priorità dei progetti di investimento è il seguente:
− minore spesa complessiva in termini assoluti.
95
96
10.12.2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 49
Quadro finanziario
Per il dettaglio dei criteri e dei punteggi si rimanda all’Allegato 1a.
Euro 2.000.000,00 (risorse regionali stanziate sui capitoli 54023 e 51384 del
bilancio gestionale 2014 )
10.12.2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 49
Allegato 1a - Criteri di selezione e priorità
AZIONE 1.1 START UP HOUSE
Criteri di selezione
Tipologia servizi offerti
dalla struttura
Spesa per singolo modulo
(investimento
ammissibile/n. moduli)
(valori in euro)
Tipologia di spese
ammissibili di cui è stato
richiesto il finanziamento
punteggio
"Servizi comuni" offerti
direttamente dalla struttura, di
cui all’elenco della specifica
sezione della banca dati del
gestionale
punti 0,3 per ogni
servizio offerto
"Servizi forniti alle imprese"
offerti direttamente dalla
struttura, di cui all’elenco della
specifica sezione della banca
dati del gestionale
punti 0,1 per ogni
servizio offerto
< 2.500,00
¢ 2.500,00 < 5.000,00
¢ 5.000,00 < 10.000,00
¢ 10.000,00 < 25.000,00
¢ 25.000,00
punti
punti
punti
punti
punti
Opere edili e/o impiantistiche
punti 3,0
Opere edili e/o impiantistiche e
attrezzature
punti 2,0
Opere edili e/o impiantistiche,
attrezzature e arredi
punti 1,0
Opere edili e/o impiantistiche,
attrezzature, arredi e spese
tecniche
punti 0,5
5,0
4,0
3,0
2,0
1,0
- Aree interne
(come definite nella delibere della Giunta
Regionale n. 289 del 7.4.2014 e n. 406 del
19.5.2014 e s.m.i.)
Localizzazione struttura
ospitante i moduli
- Territori compresi nell’Area di punti 3,0
crisi di Piombino e nelle altre
Aree di crisi complessa
riconosciute da provvedimento
statale o regionale
Altre aree
Criteri di priorità
Minore spesa complessiva in termini assoluti
punti 1,0
97
98
10.12.2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 49
Allegato 3 – Scheda di dettaglio
AZIONE 1.3. – START UP MICROCREDITO GIOVANI
Finalità generale
Obiettivo operativo
Territori interessati
Realizzare quanto previsto dal Programma Regionale di Sviluppo 2011/2015,
approvato con Risoluzione n.49 del 29/06/2011, che prevede tra l’altro, il
progetto Giovani Sì ed interventi di sostegno all'occupazione giovanile e di
sviluppo economico. In particolare la finalità è quella di favorire l'accesso al
microcredito da parte di giovani tra i 18 ed i 40 anni, che vogliono intraprendere
un’attività imprenditoriale.
Sostenere e sviluppare l’occupazione giovanile che si realizzi con l'avvio di
piccole iniziative imprenditoriali, grazie alla concessione di piccoli
finanziamenti agevolati a tasso zero.
Intero territorio regionale toscano
MPMI la cui costituzione è avvenuta nel corso dei due anni precedenti alla data
di presentazione della domanda di accesso all’agevolazione.
Persone fisiche che costituiranno l’impresa entro sei mesi dalla data di notifica
del provvedimento di concessione.
Soggetti beneficiari e
requisiti di
ammissibilità
Settori ammissibili
In particolare:
a) per le imprese individuali, l’età del titolare dell’impresa non deve essere
superiore a quaranta anni al momento della costituzione;
b) per le società, l’età dei rappresentanti legali e di almeno il cinquanta per cento
dei soci che detengono almeno il cinquantuno per cento del capitale sociale della
società medesima non deve essere superiore a quaranta anni al momento della
costituzione; il capitale sociale deve essere interamente sottoscritto da persone
fisiche.
c) per le cooperative, l’età dei rappresentanti legali e di almeno il cinquanta per
cento dei soci lavoratori che detengono almeno il cinquantuno per cento del
capitale sociale non deve essere superiore a quaranta anni al momento della
costituzione.
La data di costituzione coincide :
a) per le imprese individuali, con la data di iscrizione alla Camera di
Commercio,Industria, Artigianato e Agricoltura;
b) per le società di persone, con la data di costituzione risultante dall’atto
costitutivo;
c) per le società di capitali, con la data di iscrizione nel registro delle imprese
risultante dal certificato di iscrizione alla Camera di Commercio, Industria,
Artigianato e Agricoltura.
Ai fini dell’ammissibilità, verrà verificato, oltre ai requisiti di ammissibilità
normalmente previsti ed elencati nel c.d. “bando standard” approvato con DGR
755 del 9/9/2014, il possesso della redditività economica tale da permettere la
restituzione del prestito (cash-flow).
Non verrà verificato merito di credito, né il possesso di altri parametri
finanziari.
Sono ammissibili le iniziative nei settori che rientrano nelle sezioni della
Classificazione delle attività economiche ATECO ISTAT 2007 così come
definite dalla Raccomandazione della Commissione n. 361/2003, nella forma di:
ditte individuali; società di persone; società cooperative; società di capitale
rientranti nelle tipologie di seguito elencate.
10.12.2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 49
Al bando destinato alle imprese dei settori INDUSTRIA, ARTIGIANATO E
COOPERAZIONE saranno ammessi i seguenti codici ISTAT ATECO 2007:
B - ESTRAZIONE DI MINERALI DA CAVE E MINIERE;
C - ATTIVITÀ MANIFATTURIERE;
D - FORNITURA DI ENERGIA ELETTRICA, GAS, VAPORE E ARIA
CONDIZIONATA;
E – FORNITURA DI ACQUA; RETI FOGNARIE, ATTIVITÀ DI GESTIONE
DEI RIFIUTI E RISANAMENTO;
F – COSTRUZIONI;
G- COMMERCIO ALL’INGROSSO E AL DETTAGLIO; RIPARAZIONE DI
AUTOVEICOLI E MOTOCICLI esclusivamente per i seguenti codici:
45.2 ; 45.40.3, 45.40.30;
H – TRASPORTO E MAGAZZINAGGIO ad esclusione dei seguenti codici:
49.39.01; 52.22.0; 52.22.09
J – SERVIZI DI INFORMAZIONE E COMUNICAZIONE; esclusivamente
per i seguenti codici: 61; 62, 63.1, 63.12, 63.99, 63.99., 63.99.00
M – ATTIVITÀ PROFESSIONALI, SCIENTIFICHE E TECNICHE ad
esclusione dei seguenti codici: 71.11 71.11.00, 73.11, 73.11.0, 73.11.01,
73.11.02, 74.2, 74.3.
N – NOLEGGIO, AGENZIE DI VIAGGIO, SERVIZI DI SUPPORTO ALLE
IMPRESE; ad esclusione di 77.21.02, 77.22, 79, 82.3
Q – SANITÀ E ASSISTENZA SOCIALE;
S – Altre attività di servizi, esclusivamente per i codici 95 e 96.
_____________________
Al bando PER I SETTORI TURISMO E COMMERCIO E CULTURA
saranno ammessi i seguenti codici ISTAT ATECO 2007:
G – COMMERCIO ALL’INGROSSO E AL DETTAGLIO; RIPARAZIONE DI
AUTOVEICOLI E MOTOCICLI, con esclusione dei seguenti codici: 45.2 ,
45.40.3, 45.40.30, 46.1;
H – TRASPORTO E MAGAZZINAGGIO, esclusivamente per i seguenti
codici:
49.39.01, 52.22.0, 52.22.09.
I – ATTIVITÀ DEI SERVIZI DI ALLOGGIO E DI RISTORAZIONE;
J – SERVIZI DI INFORMAZIONE E COMUNICAZIONE; ad esclusione dei
codici 61; 62, 63.1, 63.12, 63.99, 63.99., 63.99.00.
M – ATTIVITÀ PROFESSIONALI, SCIENTIFICHE E TECNICHE
esclusivamente per i codici: 71.11, 73.11.0, 74.2, 74.3
N – NOLEGGIO, AGENZIE DI VIAGGIO, SERVIZI DI SUPPORTO ALLE
IMPRESE; esclusivamente per i codici: 77.21.02; 77.22, 79, 82.3
P – ISTRUZIONE, esclusivamente per i codici 85.52;
R - ATTIVITÀ ARTISTICHE, SPORTIVE, DI INTRATTENIMENTO E
DIVERTIMENTO
S – ALTRE ATTIVITA’ DI SERVIZI:esclusivamente per i seguenti codici:
96.04.2 e 96.04.20.
Gli uffici regionali competenti provvederanno all’emanazione di due bandi
distinti destinati rispettivamente alle imprese dei settori manifatturieri e servizi
e alle imprese dei settori commercio, turismo e cultura.
I bandi specificheranno i codici ATECO esclusi, nel rispetto di quanto disposto
dalla Giunta Regionale con propria deliberazione n. 643 del 28/07/2014.
99
100
10.12.2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 49
Spese ammissibili
Tipologia ed entità
dell’aiuto
Istruttoria e
definizione della
graduatoria
Per investimenti:
− macchinari, attrezzature e arredi (anche usati);
− acquisto di brevetti e software;
− opere murarie ed assimilate comprese quelle per l’adeguamento
funzionale dell’immobile per la ristrutturazione dei locali, nel limite del
50% del totale delle spese ammesse;
− investimenti atti a consentire che l’impresa operi nel rispetto di tutte le
norme di sicurezza dei luoghi di
lavoro, dell’ambiente e del
consumatore e, tra questi, investimenti specifici volti alla riduzione
dell’impatto ambientale, allo smaltimento o riciclaggio dei rifiuti e alla
riduzione dei consumi energetici o idrici.
Per liquidità:
− spese di costituzione;
− acquisizione di consulenze e servizi connessi all’avvio e/o allo sviluppo
dell’attività d’impresa;
− spese generali (es. utenze, affitto, stipendi);
− scorte;
− materie prime;
Il bando specifica le spese escluse ed eventuali ulteriori diverse percentuali di
ammissibilità delle spese sopra elencate.
Finanziamento agevolato a tasso zero, non supportato da garanzie personali e
patrimoniali, concesso ai sensi del Regolamento de minimis.
L’importo del finanziamento va da un minimo di 5.000,00 ad un massimo di
15.000.
La durata del finanziamento va da 36 a 120 mesi, con un preammortamento di
12 mesi.
Sono ammesse le spese sostenute a partire dalla data del 01 ottobre 2014.
A conclusione dell’istruttoria di ammissibilità, è redatta la graduatoria dei
soggetti ammessi all’agevolazione in base all’ordine cronologico di arrivo delle
domande. Seguono i seguenti criteri di priorità:
- minore età anagrafica dei richiedenti;
- giovani provenienti dai percorsi di orientamento e formazione previsti dal
programma youth guarantee (garanzia giovani), in assenza di una analoga
misura regionale o nazionale a loro destinata;
Il bando disciplinerà i tempi e le modalità di presentazione delle domande di
finanziamento.
A conclusione dell’attività istruttoria, finalizzata alla verifica della sussistenza
dei requisiti richiesti, i soggetti ammessi all’agevolazione riceveranno notifica
entro 30 gg. dalla pubblicazione del provvedimento di ammissione.
Modalità di richiesta,
erogazione e
restituzione
Entro il termine di 30 giorni dalla notifica del provvedimento di ammissione
dovrà essere sottoscritto il contratto di finanziamento.
L’erogazione dell’intero finanziamento, subordinata alla suddetta sottoscrizione
del contratto, avverrà a seguito della presentazione della rendicontazione di
almeno il 50% delle spese ammesse
La rendicontazione delle spese relative a tutto il progetto/investimento deve,
comunque, avvenire entro 10 mesi firma del contratto.
L’importo concesso è versato sul conto corrente del beneficiario il primo giorno
del mese successivo alla data di approvazione della rendicontazione.
Tale data è il termine iniziale per l’avvio del piano di pre-ammortamento.
Il rimborso avviene in rate semestrali posticipate costanti.
10.12.2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 49
CONSIGLIO REGIONALE
UFFICIO DI PRESIDENZA
- Deliberazioni
DELIBERAZIONE 6 novembre 2014, n. 88
101
rispettosa dei principi sanciti dalla Carta dei diritti
fondamentali dell’Unione europea;
2. ogni anno la Festa, incentrata su un tema specifico,
viene celebrata con iniziative e manifestazioni che si
svolgono su tutto il territorio regionale, coinvolgendo
soggetti pubblici e privati;
Festa della Toscana anno 2014.
L’UFFICIO DI PRESIDENZA
Viste le norme che definiscono le competenze dell’Ufficio di presidenza ed in particolare:
- l’articolo 15 dello Statuto;
- la legge regionale 5 febbraio 2008, n. 4 (Autonomia
dell’Assemblea legislativa regionale);
- l’articolo 11 del regolamento 27 gennaio 2010, n. 12
(Regolamento interno dell’Assemblea legislativa regionale);
- l’articolo 2 del regolamento interno 24 aprile 2013,
n. 20, (Regolamento interno di amministrazione e contabilità RIAC);
Richiamata la legge regionale 21 giugno 2001, n.
26 con la quale è stata istituita la “Festa della Toscana”
ed, in particolare, l’articolo 2 “Programmi e modalità
organizzative” nel quale si prevede che l’Ufficio di
presidenza del Consiglio regionale determina con propria
deliberazione i programmi e ne stabilisce le modalità
organizzative;
Richiamata la legge regionale 4 febbraio 2009, n.
4 (Spese di rappresentanza del Consiglio regionale) ed
in particolare l’articolo 1, comma 3 bis, nel quale si
prevede che non costituiscono spese di rappresentanza
le spese inerenti la realizzazione di eventi, iniziative e
progetti di carattere istituzionale deliberati dall’Ufficio
di presidenza, direttamente o in compartecipazione con
altri soggetti, volti all’attuazione dei principi e delle
finalità dell’ordinamento regionale di cui agli articoli 3
e 4 dello Statuto, delle disposizioni della legge regionale
21 giugno 2001, n. 26 (Istituzione della Festa della
Toscana) e delle relazioni istituzionali di cui all’articolo
5 della legge regionale 5 febbraio 2008, n. 4 (Autonomia
dell’assemblea legislativa regionale);
Premesso che:
1. con legge regionale 21 giugno 2001, n. 26 è stata
istituita la “Festa della Toscana” quale solenne occasione
per meditare sulle radici di pace e di giustizia del popolo
toscano, per coltivare la memoria della sua storia, per
attingere alla tradizione di diritti e di civiltà, che nella
Regione Toscana hanno trovato forte radicamento
e convinta affermazione, per consegnare alle future
generazioni il patrimonio di valori civili e spirituali, che
rappresentano la sua originale identità, rigorosamente
inserita nel quadro dell’unità della Repubblica Italiana,
Considerato che la Festa della Toscana è un’iniziativa
istituzionale promossa dal Consiglio regionale della
Toscana, rivolta all’attuazione dei principi e delle finalità
dell’ordinamento regionale di cui agli articoli 3 e 4 dello
Statuto e delle disposizioni della legge regionale 21
giugno 2001, n. 26;
Vista la deliberazione dell’Ufficio di presidenza 17
giugno 2014, n. 56 nella quale è stato deciso di:
1. dedicare l’edizione 2014 della Festa della Toscana
al tema “Toscana. Guardare oltre. I nostri confini, le
nostre abitudini, le nostre convinzioni. Per una toscana
terra del mondo”;
2. svolgere, come di consueto, molteplici manifestazioni articolate su tutto il territorio regionale (convegni,
mostre, concerti, spettacoli, pubblicazioni) organizzate
sia direttamente dal Consiglio regionale, sia da soggetti
diversi, quali enti, associazioni, enti locali, scuole;
3. approvare il documento “Linee di indirizzo della
Festa della Toscana, edizione 2014”, concernente anche
i criteri per la gestione delle iniziative realizzate da enti
locali e da altri soggetti pubblici e privati;
4. fissare in euro 350.000,00 la spesa massima per la
realizzazione delle iniziative in programma;
5. pubblicare un avviso pubblico per la concessione di
compartecipazioni finanziarie ad enti locali, enti pubblici
non economici, onlus ed altri soggetti senza scopo di
lucro che intendano promuovere nell’ambito della Festa
della Toscana eventi da inserire nel programma.
Vista la decisione dell’Ufficio di presidenza 25 giugno 2014, n. 2 con la quale sono state approvate le linee
guida per l’utilizzo del marchio della Festa della Toscana
2014;
Vista la deliberazione dell’Ufficio di presidenza 10
luglio 2014, n. 62 con la quale è stato approvato lo schema
dell’avviso pubblico per la presentazione di domande di
compartecipazione per la realizzazione di iniziative e
progetti nell’ambito della Festa della Toscana 2014;
Visto il decreto dirigenziale del 18 luglio 2014 n. 334
“Festa della Toscana edizione 2014. Indizione avviso
pubblico e prenotazione impegno di spesa”;
Considerato che l’Ufficio di presidenza, nella seduta
odierna, ha provveduto:
1. ad esaminare le proposte presentate sulla base
delle schede istruttorie predisposte dal medesimo Settore
102
10.12.2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 49
Rappresentanza e relazioni istituzionali. Assistenza generale alla CPO;
2. a determinare le compartecipazioni finanziarie a
favore di enti locali, enti pubblici non economici, onlus
ed altri soggetti senza scopo di lucro;
Ritenuto di approvare:
1. l’elenco degli eventi promossi direttamente dal
Consiglio regionale, che fa parte integrante e sostanziale
del presente atto (allegato A) prevedendo una spesa massima di euro 69.860,00;
2. l’elenco delle compartecipazioni finanziarie del
Consiglio regionale agli eventi proposti da enti locali,
enti pubblici non economici, onlus ed altri soggetti senza
scopo di lucro, che fa parte integrante e sostanziale del
presente atto (allegato B) per una spesa massima di euro
272.680,00;
A voti unanimi
della Festa della Toscana 2014 sulla base degli elenchi
approvati nella seduta odierna;
4. di autorizzare i destinatari delle compartecipazioni
finanziarie di cui al punto 2) all’utilizzazione del marchio
della Festa della Toscana secondo le modalità indicate nel
disciplinare sull’uso del marchio approvato con decisione
Ufficio di presidenza 25 giugno 2014, n. 2;
5. di rinviare ad atto successivo l’approvazione di
eventuali ulteriori iniziative da compartecipare nell’ambito della Festa della Toscana 2014 con le risorse
eventualmente ancora disponibili;
6. di dare atto che la Festa della Toscana è un’iniziativa
istituzionale promossa dal Consiglio regionale della
Toscana, rivolta all’attuazione dei principi e delle finalità
dell’ordinamento regionale di cui agli articoli 3 e 4 dello
Statuto e delle disposizioni della legge regionale 21
giugno 2001, n. 26;
DELIBERA
1. di confermare la spesa complessiva di massima
di 350.000,00 euro prevista nella citata deliberazione
dell’Ufficio di presidenza 56/2014;
2. di approvare:
a. l’elenco degli eventi promossi direttamente dal
Consiglio regionale, che fa parte integrante e sostanziale
del presente atto (allegato A) prevedendo una spesa
massima di euro 69.860,00;
b. l’elenco delle compartecipazioni finanziarie del
Consiglio regionale agli eventi proposti da enti locali,
enti pubblici non economici, onlus ed altri soggetti senza
scopo di lucro, che fa parte integrante e sostanziale del
presente atto (allegato B), per una spesa massima di euro
272.680,00;
3. di dare mandato al dirigente del Settore Rappresentanza e relazioni istituzionali. Assistenza generale
alla CPO di definire il programma degli eventi culturali
7. di stabilire che i dirigenti competenti per materia
sono tenuti all’attuazione della presente deliberazione
procedendo alla predisposizione dei necessari atti amministrativi e all’attuazione degli adempimenti organizzativi
per la realizzazione della Festa della Toscana 2014.
Il presente atto è pubblicato integralmente sul Bollettino Ufficiale della Regione Toscana ai sensi dell’articolo
5, comma 1, della l.r. 23/2007 e nella banca dati degli atti
del Consiglio regionale ai sensi dell’articolo 18, comma
1, della medesima l.r. 23/2007.
Il Presidente
Giuliano Fedeli
Il Segretario
Alberto Chellini
SEGUONO ALLEGATI
Convegno
"Gli enti locali per un mondo libero dalle armi nucleari"
1 di 3 - Deliberazione Ufficio di presidenza 6 novembre 2014, n. 88 - Allegato A
3
Consiglio regionale
(data da definire)
Matinée per le scuole
Teatro Cantiere Florida, Firenze
25/02/205, ore 10:00
Consiglio regionale, 10/10/2014
Partenariato Pubblico Privato e Project Financing, con riferimento al
contratto di sponsorizzazione dei beni culturali
Progetto articolato consistente in una performance teatrale e readings
“Orizzonte degli eventi – limiti da affrontare, superare e risolvere”
2
a cura di Versiliadanza, in collaborazione con il Liceo Artistico Statale
di Porta Romana e Sesto Fiorentino
1
data/luogo
evento
Festa della Toscana 2014 - Eventi promossi direttamente dal Consiglio regionale
ALLEGATO A
10.12.2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 49
103
Convegno sul tema "La regione toscana per le riviste di cultura" +
allestimento esposizione principali riviste di cultura italiane
a cura di CRIC - Coordinamento Riviste di Cultura italiane
Convegno internazionale "Delitti e pena: 250 anni dopo Beccaria. Il
fallimento del carcere"
a cura del Garante dei diritti dei detenuti
2 di 3 - Deliberazione Ufficio di presidenza 6 novembre 2014, n. 88 - Allegato A
9
8
7
Presentazione del libro "Tracce nascoste - I racconti della non
violenza di Andrea Galasso
a cura dell'Associazione Culturale Concentus
Mostra della Polizia di Stato dal titolo "La polizia di Stato: un viaggio
tra passato e futuro"
La mostra sarà suddivisa in tre sezioni:
Atti eroici
Storia della Polizia di Stato
In nome della Legge - Tracce satiriche della Polizia italiana tra Otto e
6
Novecento
Sono previste giornate sul tema della sicurezza stradale dedicate agli
studenti all'interno delle quali verranno effettuate dimostrazioni dei
cani anti-droga e simulazioni dello stato di ebbrezza attraverso l'ausilio
di particolari occhiali.
Auditorium di Santa Apollonia
21 e 22 novembre 2014
Consiglio regionale della Toscana,
11 dicembre 2014
Palazzo Panciatichi, 25 Novembre 2014
Palazzo Panciatichi e Palazzo Covoni
dal 12 al 26 gennaio 2015
Villa Bardini, Costa San Giorgio 2, Firenze
dal 22 febbraio al 22 marzo 2015
Realizzazione della Mostra fotografica dell’autore George Tatge dal
titolo di “Italia Metafisica"
a cura della Fondazione Parchi Monumentali Bardini e Peyron
5
Presentazione in occasione della giornata
conclusiva
del Premio Franca Pieroni Bortolotti 2014,
Palazzo Bastogi, Sala delle Feste
13 dicembre 2014
Ricerca storica e storiografica in occasione del ventennale del Premio
Franca Pieroni Bortolotti, pubblicazione in formato e-book e
4
distribuzione di un numero limitato di copie
a cura della Società Italiana delle Storiche
104
10.12.2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 49
Seduta Solenne del Consiglio regionale
15
3 di 3 - Deliberazione Ufficio di presidenza 6 novembre 2014, n. 88 - Allegato A
Importo di spesa
Presentazione del volume "La Toscana dei cittadini. La partecipazione
16 della società civile allo Statuto regionale del 2005 e l'evoluzione del
regionalismo di oggi" a cura di Piero Pizzi
Palazzo Aperto
14
12
€
Sala Gonfalone
18 dicembre 2014
Aula Consiliare
30 novembre 2014
69.860,00
Palazzi Bastogi, Covoni e Panciatichi
30 novembre 2014
date da definire
Firenze, 30 novembre - 4 dicembre
Cenacolo di Santa Croce in Firenze
gennaio 2015
(data da definire)
Concerto musiche della corte del Granduca Ferdinando III
a cura del Centro Associazioni culturali fiorentine
11
Safari d'arte - caccia al tesoro: Dante ieri, oggi e domani"
a cura della Societa Dante Aligiheri
Programma radiofonico plurisettimanale: "Incontri musicali in terra di
13
Toscana"
a cura di Rete Toscana Classica
Scuola di guerra aerea di Firenze
dal 10 al 13 dicembre 2014
Ciclo di iniziative "Aeronautica Militare in Toscana: dalla leadership al
Potere aereo"
a cura della Scuola di Guerra aerea
10
10.12.2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 49
105
Volume dal titolo: "La famiglia come
punto di forza nella riabilitazione della €
disabilità"
Convegno "Archivi dei sentimenti e
culture femministe dagli anni '70 ad
€
oggi"
Pubblicazione dal titolo "Dall'Eden alla
terza guerra mondiale. Un inedito di
€
Amintore Fanfani"
titolo iniziativa
Contempoartensemble
Fabbrica d'opera
associazione di
promozione sociale
La Conchiglia Onlus:
amici della Chirurgia
Pediatrica
€
1 di 21 - Deliberazione Ufficio di presidenza 6 novembre 2014, n. 88 - Allegato B
Arezzo e provincia, oltre i confini
Concerto "Histoire du Soldat", musica
di Igor Stravinskij, libretto di C.F.
Ramuz
€
€
Grande concerto di Natale con la
compagnia de "Il festival di Puccini e la
€
sua Lucca"
Intervento psico-educazionale
"Alimentazione e attività motoria. Il
Ben-essere come Stile di vita".
Pubblicazione volume dal titolo
Opificio toscano di
"Vilfredo Pareto minatore e agricoltore €
economia, politica e storia
nella Toscana del secondo Ottocento".
Centro di Studi Storici
Economici e Sociali
"Amintore Fanfani"
Il Giardino dei Ciliegi
Istituto storico aretino della
Resistenza e dell'Età
contemporanea
8
7
6
5
4
3
2
Associazione Toscana
Idrocefalo e Spina Bifida
(A.T.I.S.B.) onlus
1
Proponente
-
1.500,00
2.500,00
1.000,00
1.000,00
2.000,00
2.000,00
2.000,00
compartecipazione
concessa
Sala delle Feste
Sala
servizi tipografici fino a euro
1.500,00
utilizzo gratuito Sala
istituzionale/servizi
tipografici
Festa della Toscana edizione 2014: eventi promossi da enti e associazioni senza scopo di lucro
ALLEGATO B
106
10.12.2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 49
Associazione ArteMia
A.p.S.
€
2 di 21 - Deliberazione Ufficio di presidenza 6 novembre 2014, n. 88 - Allegato B
1.000,00
4.500,00
4.000,00
€
€
2.000,00
2.500,00
compartecipazione
concessa
€
"Confrontiamoci" il patrimonio artistico
della Toscana come ponte culturale per €
un dialogo tra i popoli
Verso un giorno nuovo. Sottotitolo:
"Exactamento" ovvero adattamento
creativo
Ass.C.A. Associazione
Cerebrolesioni Acquisite
Onlus
Toscana. Guardare oltre. I nostri
confini, le nostre abitudini, le nostre
Comune di Portoferraio convinzioni. Per una Toscana terra del
mondo.
.
11
Il mondo toscano e la Toscana nel
Fondazione Scuole Libere
mondo.
12
Il padule di Fucecchio. Dagli Etruschi
Comune di Monsummano
ai Lorena fino ai giorni nostri.
Terme
13
10
9
titolo iniziativa
Proponente
Sala
utilizzo gratuito Sala
istituzionale/servizi
tipografici
10.12.2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 49
107
Fiera del Libro Toscano
Archetipo
La Compagnia delle
Seggiole
Comune di Pisa
Comune di Reggello
Tutte le madri cantano
Il volo di Michelangelo
titolo iniziativa
€
€
Premio scrittore toscano 2014
Conferenza spettacolo "Un popolo e il
deserto" e spettacolo teatrale "Paesi al
di là dal mare"
William Shakespeare vs Galileo Galilei
€
€
€
Toscana Terra del mondo: Zakir, uno di
noi - La Festa della Toscana 2014
€
dedicata a Zakir Hossain
3 di 21 - Deliberazione Ufficio di presidenza 6 novembre 2014, n. 88 - Allegato B
19
18
17
16
15
14
A.P.S. Teatri d'Imbarco
Proponente
-
2.000,00
3.000,00
2.000,00
2.000,00
3.000,00
compartecipazione
concessa
Sala
utilizzo gratuito Sala
istituzionale/servizi
tipografici
108
10.12.2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 49
Museo Galileo – Istituto e
Museo di Storia della
Scienza
Comune di Montaione
(in compartecipazione con
Comune di Gambassi
Terme)
CESVOT
Associazione Habanera
Teatro dell'Elce
Firenze
Progetto "Toscana oltre i confini:
culture a tavola"
Paesaggi musicali toscani d'autunno
titolo iniziativa
€
€
€
“SOCIETY & SOCIAL”. Mostra
internazionale di campagne di
pubblicità sociale per creare la cultura
della solidarietà
Storie di Toscana
Toscana oltre i conflitti: arte, musica e
teatro
€
€
€
“La sordità che unisce: inclusione delle
€
culture straniere in territorio toscano”
“Il museo del Granduca. L’educazione
come fattore di sviluppo per il
superamento dei limiti personali e
sociali”
4 di 21 - Deliberazione Ufficio di presidenza 6 novembre 2014, n. 88 - Allegato B
26
25
24
Ente nazionale per la
protezione e l’assistenza
dei sordi - onlus
23
22
21
20
Comune di Pienza
ente capofila (con Comune
di S. Quirico d'Orcia e
Associazione culturale
musicale Onk Music)
Proponente
-
800,00
2.000,00
500,00
3.000,00
2.000,00
3.000,00
compartecipazione
concessa
sala e servizi tipografici fino
a 1.000,00 euro
sala e servizi tipografici fino
a 1.000,00 euro
utilizzo gratuito Sala
istituzionale/servizi
tipografici
10.12.2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 49
109
titolo iniziativa
Circolo Fotografico Arno
Figline V.no
ABIO
Associazione per il
Bambino in Ospedale
Firenze
Teatro Solare di Fiesole
Città Infinite
Lucca
€
€
€
Mostra "Cento immagini per cento anni
di storia"
€
RICORDI - "Ricordare: dal latino re€
cordis, ripassare dalle parti del cuore"
Guardare oltre i confini del Pronto
Soccorso e degli ambulatori: l'attesa dei
€
bambini…."
Ricerca "La Toscana elettorale (18611946) e seminario di studi per la sua
presentazione
Le "Città infinite" della Toscana aperte
verso il mondo
5 di 21 - Deliberazione Ufficio di presidenza 6 novembre 2014, n. 88 - Allegato B
37
36
35
34
"Un po' di te"
Documentario "Case del Pop - Viaggio
ARCI Comitato territoriale nei luoghi simbolo della cultura civile
€
Firenze
della Toscana"
Associazione Daniele
Mariano onlus (Firenze)
€
1.500,00
800,00
1.500,00
1.000,00
2.000,00
3.000,00
2.000,00
3.500,00
-
Unione Giuristi Cattolici Convegno dal titolo "Nuove tensioni nel
Italiani - Unione locale di
matrimonio civile"
€
Firenze
Grosseto oltre la storia: viaggio tra le
generazioni
-
€
Comune di Grosseto
1.000,00
compartecipazione
concessa
€
Centro Studi Sidney
Sonnino (Montespertoli FI)
33
32
31
30
29
27
Associazione Non mimosa
35 Giallo. Storie dai sottosuoli
ma girasole
Confederazione
Presentazione Associazione Culturale
Multietnica Internazionale OutOf Musica School&Productions
(Firenze)
Florence
28
Proponente
sala
servizi tipografici fino a
1.000,00 euro
Sala
sala e servizi tipografici fino
a 1.000,00 euro
servizi tipografici fino a
1.000,00 euro
utilizzo gratuito Sala
istituzionale/servizi
tipografici
110
10.12.2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 49
Associazione culturale no
profit Toscana Media Arte
Fondazione Valdarno
Associazione per il
Cinema e il Turismo
(Cecina - LI)
Fondazione Giovanni
Michelucci
Associazione culturale
Giotto in Musica
Percorsi Bio Salute
€
€
€
€
Giornata di studio “Razzista chi ?”
“Guardare Oltre. Il Valdarno ai tempi
della globalizzazione. Esperienze”.
€
€
La lirica come capacità di guardare
oltre gli schemi, oltre i confini per
un'apertura al mondo: il contributo della €
Toscana
Giovanni Michelucci - Ernesto
Balducci: la città mondo
Luigi Boccherini esportatore di cultura
Guardare per andare oltre. Dal Piccolo
al Grande
Tradizioni toscane che hanno origini
lontane
Circolo ARCI Isolotto
6 di 21 - Deliberazione Ufficio di presidenza 6 novembre 2014, n. 88 - Allegato B
Unione Nazionale Ufficiali Presentazione libro "Vincenzo Ricasoli
in congedo d'Italia - Sez.
(1814-1891) - Patriota, soldato e
€
Firenze
agricoltore in Maremma"
45
Progetto "La nostra Toscana"
laboratori musicali presso le scuole del
Filarmonica Sangiulianese territorio del comune; rappresentazione
€
teatrale presso Teatro Rossini di
Pontasserchio; escursioni guidate sui
monti pisani
46
TUA
Associazione Compagnia
Spettacolo di teatro danza sul tema
DanzArte
€
della violenza di genere
47
44
43
42
41
40
39
38
titolo iniziativa
Proponente
1.000,00
1.000,00
200,00
1.000,00
1.000,00
1.000,00
2.000,00
700,00
1.000,00
500,00
compartecipazione
concessa
sala e servizi tipografici fino
a 1.000,00 euro
utilizzo gratuito Sala
istituzionale/servizi
tipografici
10.12.2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 49
111
Associazione culturale
Cinemì Cinemà
Teatro D'Almaviva
Carmignano
Associazione Culturale
Hey Art
Comune di Poggio a
Caiano
UISP
sportpertutti
comitato di Grosseto
Centro Internazionale di
Studi sul Religioso
Contemporaneo
(CISRECO)
Arts & Crafts
Grosseto
€
€
Il cielo non ha muri:
viaggio a Betlemme,
manifestazione ad Arezzo (teatro
Virginian) con mostra fotografica e
spettacolo teatrale per l'infanzia,
scaturiti dal viaggio a Betlemme
Apparizioni: azioni teatrali sorprendenti
"Mend of me": intrecci femminili
nell'arte contemporanea toscana"
Autori di oggi, capolavori di ieri. I
classici internazionali del Novecento
riletti da grandi scrittori.
Spettacolo di danza e ginnastica dal
titolo:
Toscana. Guardare oltre. I nostri
confini, le nostre abitudini, le nostre
convinzioni. Per una Toscana terra del
mondo.
€
€
€
€
€
Seminario di studi "Nani sulle spalle di
giganti. Guardare oltre in Toscana nello
€
spazio e nel tempo"
Influenza della rivoluzione francese e
del periodo napoleonico in Toscana:
mostra costumi d'epoca e conferenza
sull'abolizione della pena di morte
LeggendARIA TOSCANA 2014
Festival di arte sulla Toscana
matriarcale: le donne nella leggenda,
nella storia, nell'era contemporanea
Comitato Livornese per la
promozione dei valori
risorgimentali
7 di 21 - Deliberazione Ufficio di presidenza 6 novembre 2014, n. 88 - Allegato B
55
54
53
52
51
50
49
48
titolo iniziativa
Proponente
2.000,00
2.000,00
1.000,00
1.500,00
2.000,00
500,00
1.500,00
1.000,00
compartecipazione
concessa
utilizzo gratuito Sala
istituzionale/servizi
tipografici
112
10.12.2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 49
Sbandieratori dei borghi e
sestieri fiorentini
Figline V.no
L'arte della bandiera: un ponte tra la
Toscana e il mondo
Conferenza divulgativa sull'arte della
bandiera - presentazione volume
"Cinquant'anni"
8 di 21 - Deliberazione Ufficio di presidenza 6 novembre 2014, n. 88 - Allegato B
2.800,00
3.000,00
1.000,00
1.200,00
500,00
1.750,00
2.000,00
€
€
€
€
€
€
2.000,00
2.000,00
compartecipazione
concessa
€
€
Storie liberate - Un percorso itinerante
sulle tracce della Resistenza toscana, tra
musica, teatro, narrazione e
€
illustrazione
titolo iniziativa
Movimento Cristiano
Oltre la crisi: nuovi bisogni e nuove
Lavoratori - Presidenza
risposte. Il ruolo dell'Associazionismo
regionale
58
Coro e Orchestra Desiderio La grande musica in piccoli luoghi della
da Settignano
Toscana
Rassegna musicale
59
Biblioteca Umanistica
Italia-Brasile; culture in contatto
dell'Università degli Studi
di Firenze
60
I ragazzi raccontano: Calenzano terra di
accoglienza, un'opportunità in più in
Comune di Calenzano
Toscana
61
A.Sto.P. Associazione
Podesteria di Poggibonsi - Gli stemmi
Storica Poggibonsese
del Palazzo Pretorio
62
Una finestra diversa oltre i nostri
Comune di Loro Ciuffenna
confini
63
L'altro in casa: temi, problemi,
prospettive dell'integrazione sociale in
Comune di Massa
Toscana
64
57
56
Allibratori A.p.s. onlus
Proponente
utilizzo gratuito Sala
istituzionale/servizi
tipografici
10.12.2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 49
113
Commercio Pistoia Associazione civica del
commercio
Comune di Lastra a Signa
Provincia di MassaCarrara
Comune di Fauglia
Comune di Vecchiano
Associazione Turistica Pro
Loco Jacopo da Fivizzano
Yes, we info
La pena di morte dal 1786 al 2014: la
Toscana guarda oltre
Oltre il muro
Guardare oltre. Incroci di sguardi
Pace e giustizia, guardare oltre i nostri
confini
Fivizzano una città nobile nel mondo
Luigi Nono 1924 - 1990. Maestro di
suoni e silenzi
Amici della Musica di
Arezzo
9 di 21 - Deliberazione Ufficio di presidenza 6 novembre 2014, n. 88 - Allegato B
71
70
69
68
67
66
65
titolo iniziativa
Proponente
€
€
€
€
€
€
€
1.000,00
600,00
2.000,00
900,00
500,00
2.000,00
3.000,00
compartecipazione
concessa
utilizzo gratuito Sala
istituzionale/servizi
tipografici
114
10.12.2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 49
€
Una Toscana di pace. I diritti umani
nelle tavole di Grandi illustratori per
ragazzi. Laboratorio di lettura ed arte
"Stand up for life Onlus nella
cooperazione internazionale: il suo
impegno in Africa"
12° mercatino natalizio di
Oberdrauburg
Chi non è del Chianti…
Toscana IUS SOLI
Gocce di memoria
€
€
€
€
€
€
Liceo Statale "Eugenio
Montale" - Pontedera
Storie e immagini di una Toscana che
guarda oltre
€
Guardare oltre: il confine. Attualiltà e
Istituto d'Istruzione
memoria. Le Colline della Fiora nella I
€
Superiore F. Zuccarelli guerra mondiale: la scoperta del confine
Sorano
Comune di Cerreto Guidi
Città di Fiesole
Comune di Signa
Opificio Chianti
Castellina in Chianti (SI)
Fondazione Arezzo Wave
10 di 21 - Deliberazione Ufficio di presidenza 6 novembre 2014, n. 88 - Allegato B
82
81
80
79
78
77
76
Festa in circolo
€
Pistoia in Palcoscenico - Un viaggio
Impresa + evoluzione dei
giudato tra monumenti, palazzi e piazze
€
mestieri
e il QR code
Pistoia
Arciragazzi Comitato di
Pisa
La Toscana che non ti aspetti. Isola
d'Elba una frontiera enogastronomica:
storie di un territorio.
Elba Taste
Campo nell'Elba (LI)
Azienda pubblica di
75 Servizi alla persona (ASP)
74
73
72
titolo iniziativa
Proponente
2.500,00
2.500,00
1.400,00
-
-
3.000,00
3.000,00
-
1.000,00
1.000,00
4.000,00
compartecipazione
concessa
servizi tipografici fino a
1500 euro
servizi tipografici fino a
500,00 euro
servizi tipografici fino a
1.000,00 euro
sala
utilizzo gratuito Sala
istituzionale/servizi
tipografici
10.12.2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 49
115
Polifonici Senesi
Comune di Foiano della
Chiana - Area Servizi alla
Persona
Comune di Buggiano
Comune di Carrara
Comune di Castel San
Niccolò
C.RE.A. Coop Sociale
Viareggio (LU)
Comune di Cantagallo
Comune di Vernio
titolo iniziativa
€
€
€
€
€
Fior di dolcezza - Suoni nel
Mappamondo - Celesti note entro e
oltre i nostri confini
€
"4 fiorini": i Lanzichenecchi in Toscana
e la cultura mitteleuropea del
€
Rinascimento
Toscana: Guardare oltre. Le nostre
tradizioni. Buggiano terra del mondo
Consiglio comunale solenne
e
Concerto lirico
Oltre il Casentino e la Toscana… il
nostro sguardo verso il mondo
L'arte di stare insieme
Paisajes Interiores/isen ngaya/Paesaggi
interiori
€
Lottare per la libertà della Toscana,
dell'Europa: gli antifascisti della Val di
Bisenzio volontari della Guerra di
€
Spagna (1936-1939)
Castelfiorentino terra di pace… oltre
tutti i confini
11 di 21 - Deliberazione Ufficio di presidenza 6 novembre 2014, n. 88 - Allegato B
91
90
89
88
87
86
85
84
83
Comune di
Castelfiorentino
Proponente
-
500,00
1.000,00
1.000,00
1.000,00
1.000,00
3.000,00
1.000,00
1.000,00
compartecipazione
concessa
servizi tipografici fino a
1500 euro
utilizzo gratuito Sala
istituzionale/servizi
tipografici
116
10.12.2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 49
Comune di Montemurlo
Istituto Comprensivo
Statale "G. Civinini"
Albinia (GR)
Comune di Carmignano
Comunità Ebraica di
Firenze
Comune di Anghiari
Istituto Comprensivo
Gavorrano
Comune di Lucignano
€
€
Dalla Toscana al mondo, andata e
ritorno. Giochi, danze, musiche e
riflessioni… senza frontiere"
Livorno città aperta
Concorso internazionale di Scienza e
Robotica First Lego League italia
World Class learning Unleashed
€
€
€
Un abbraccio con l'arte: la Toscana
terra del mondo
€
ciclo di conferenze
Guardare oltre…
consiglio comunale e piccolo concerto,
€
manifestazione finale in ogni plesso
scolastico
BiograVie di un territorio. Per uno
stradario con luoghi e personaggi di
€
Montemurlo… oltre i propri confini
Consiglio comunale aperto e
Spettacolo teatrale "La capacità di
andare al di là dei propri confini è nel
DNA della nostra regione"
I diritti riaprono le porte: quando
settanta anni fa, dopo le leggi razziali
ricomincia la scuola ebraica
3.000,00
1.000,00
1.500,00
2.000,00
2.000,00
2.000,00
1.000,00
1.500,00
2.000,00
La mia comunità: una finestra aperta sul
mondo
€
compartecipazione
concessa
1.000,00
Qui Gela - andata e ritorno
titolo iniziativa
€
12 di 21 - Deliberazione Ufficio di presidenza 6 novembre 2014, n. 88 - Allegato B
101
Istituto Comprensivo "G.
Mazzini"
Porto Santo Stefano (GR)
Istituto Tecnico
Tecnologico Statale
"Silvano Fedi-Enrico
Fermi" - Pistoia
99
SVS Pubblica Assistenza
Livorno
100
98
97
96
95
94
93
92
Proponente
utilizzo gratuito Sala
istituzionale/servizi
tipografici
10.12.2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 49
117
Comune di Pietrasanta
Comune di Pontedera
Comune di Pontremoli
Dei delitti e delle pene: oltre i nostri
confini, le nostre abitudini. Le nostre
convinzioni.
La genialità senza confini. Quando
l'eccellenza toscana varca i confini
Beyond us: guardare oltre i confini
temporali e spaziali
Dire. Fare. Guardare: la Toscana oltre
la Toscana
titolo iniziativa
Associazione Cinema dei
Ragazzi
(Pisa)
Electra - APS onlus
(Arezzo)
Associazione Pratika
(Arezzo)
Fondazione Terre Medicee
Seravezza (LU)
La Toscana a scuola: la scuola che
voglio
Dai Medici alla Toscana di oggi
Passaggi di tempo: generazioni a
confronto, in una comunità che
mantiene la propria identità ma si apre
al mondo, per guardare oltre…
Toscana all inclusive: la cultura locale
come strumento di inclusione sociale
13 di 21 - Deliberazione Ufficio di presidenza 6 novembre 2014, n. 88 - Allegato B
112
111
110
109
106
Comune di Castelfranco
Guardare oltre
Piandiscò
Zefiro Cooperativa Sociale Si intrecciano i fili e i pensieri / vanno
onlus
gambe e si incrociano i piedi
(Lucca)
107
memoria e conoscenza del territorio:
racconti, filastrocche, leggende,
Comune di Rufina
mitologie popolari
108
105
104
103
102
Comune di Santa Maria a
Monte (PI)
Proponente
-
€
€
€
€
1.500,00
1.000,00
3.000,00
800,00
3.000,00
€
€
2.000,00
1.000,00
1.500,00
1.000,00
3.000,00
€
€
€
€
€
compartecipazione
concessa
servizi tipografici fino a
2000,00 euro
utilizzo gratuito Sala
istituzionale/servizi
tipografici
118
10.12.2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 49
Scuola Normale Superiore
di Pisa
Noidellescarpediverse
Arezzo
ARNO Associazione
Ricerca Neurologica
Viareggio
Comune di San Casciano
in Val di Pesa
Server onlus
Pistoia
Associazione Culturale
Straligut Aps
Monteroni D'Arbia (SI)
Associazione Culture
Attive
San Gimignano (SI)
Comune di Certaldo
Circolo ARCI "La
staffetta"
Vecchiano
€
€
€
€
€
Archivi orali di Toscana: documenti
salvati e da salvare. Uno sguardo
interdisciplinare
Guardare oltre i confini e le abitudini
del nostro cervello
La beffa toscana - sos cabaret
€
€
€
“Una Toscana di cittadini consapevoli”
Concerto del Conservatorio Cherubini €
Orsigna, Toscana: l'ombelico del
mondo
Memoria oltre Toscana
I confini di Suvignano. Per una Toscana
terra di legalità
€
Toscana. Guardare oltre. I nostri
confini, le nostre abitudini, le nostre
convinzioni. Per una Toscana terra del
mondo
Torna a casa, popolo!
Metti una sera… alla Smilea
Comune di Montale
14 di 21 - Deliberazione Ufficio di presidenza 6 novembre 2014, n. 88 - Allegato B
123
Comune di Castel del
Progetto "Di che stoffa siamo fatti?"
€
Piano
Società Filarmonica Santa
Concerto su una terra di "confine":
€
Cecilia
Lunigiana, per una terra senza "confini"
124 Casola in Lunigiana (MS)
122
121
120
119
118
117
116
115
114
113
titolo iniziativa
Proponente
500,00
1.000,00
1.000,00
1.000,00
1.000,00
1.000,00
1.500,00
1.000,00
3.000,00
1.000,00
500,00
2.000,00
compartecipazione
concessa
utilizzo gratuito Sala
istituzionale/servizi
tipografici
10.12.2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 49
119
Comune di Chianni (PI)
Comune di Scansano
Associazione Nausika
Arezzo
Comune di Forte dei
Marmi
Fondazione Luigi Tronci
Pistoia
Comune di Vaglia
Associazione Felix
Impruneta (FI)
Una mela per Eva
Pontassieve (FI)
L.E.D. Libertà e Diritti
Arcigay Cecina
mega + mega
Arezzo
Comune di Pistoia
€
Premio per la pace e la solidarietà
Diversamente Artisti
La Toscana letta e raccontata. Un
percorso letterario di letture e scritture
per raccontare la Toscana
Diario di Siria
III Festival della musica e degli
strumenti a percussione del mondo
I versi dell'orso e i giochi delle stelle
laboratorio intergenerazionale di
indagine antropologica sulla danza
tradizionale locale
Realizzazione video "Guardare oltre il
tempo"
Dalla Toscana: quale futuro per il
nostro cibo
€
€
€
€
€
€
€
€
Guardare oltre. I nostri confini, le
nostre abitudini, le nostre convinzioni. €
Per una Toscana terra del mondo
CC_urbanART
realizzazione opera di arte urbana sul €
muro dell'ex caserma Cadorna
Livorno Queer_Porto di Toscana, Terra
dei Diritti
€
Paper View. Le fotografie di Giorgio
Perini delle cartiere storiche e i musei
della carta in Europa
Associazione Puccini
Opera (Lucca)
15 di 21 - Deliberazione Ufficio di presidenza 6 novembre 2014, n. 88 - Allegato B
136
135
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133
132
131
130
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127
126
125
titolo iniziativa
Proponente
800,00
2.000,00
1.000,00
500,00
1.000,00
1.000,00
1.000,00
1.500,00
2.000,00
1.500,00
2.000,00
1.000,00
compartecipazione
concessa
sala e servizi tipografici fino
a 1.000,00 euro
utilizzo gratuito Sala
istituzionale/servizi
tipografici
120
10.12.2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 49
Comune di Buti
Associazione Culturale
IUBAL
Arezzo
Comune di Rapolano
Terme
Comune di Pergine
Valdarno
Comune di Borgo San
Lorenzo
Coquelicot Teatro
Camaiore (LU)
Fondazione Archivio
Diaristico
Arezzo
US Acli Massa Carrara
Una storia, dieci storie
Ricordo…. Quindi sono
La Toscana nel Mediterraneo
Progetto per le scuole primarie
OLEA
Convegno sull'olio
€
€
€
€
€
Concerti "Oltre le apparenze e gli
schemi compositivi"
€
"La Scuola va a Teatro" - Spettacoli per
la scuola
€
Oltre i confini, guerre e migrazioni, i
diari raccontano
16 di 21 - Deliberazione Ufficio di presidenza 6 novembre 2014, n. 88 - Allegato B
148
147
146
145
€
€
€
€
Toscana terra del limes e del sublime
3 concerti in angoli diversi del Comune €
Opere migranti: uno sguardo oltre le arti
L'abbraccio
Iniziative con i bambini delle scuole
elementari
Incrocio di esperienze
Inaugurazione della Raccolta Museale
dedicata al tenore Amedeo Bassi
Comune di Montespertoli
Istituto Tecnico Agrario
Statale "Dionisio
Anzilotti" Pescia
142
Associazione "Il
Gabbiano"
143 San Giuliano Terme (PI)
Comune di Pratovecchio
Stia
144
141
140
139
138
137
titolo iniziativa
Proponente
-
1.000,00
2.000,00
1.500,00
1.000,00
980,00
1.500,00
500,00
1.500,00
1.000,00
1.000,00
1.000,00
compartecipazione
concessa
servizi tipografici fino a
700,00 euro
utilizzo gratuito Sala
istituzionale/servizi
tipografici
10.12.2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 49
121
ASD La Sorba
Casciano di Murlo (SI)
Comune di Monteriggioni
ARCI Comitato di Siena
Arcobaleno IGL
Istituto Gestalt Lucca
Associazione culturale
Vespa Pendente - Pisa
Istituto Comprensivo
Statale "G. Monaco" Castel Focognano (AR)
Provincia di Lucca
OrientArti
Livorno
Comune di Pontassieve
progetto "Guardare oltre per una
Toscana Terra del mondo"
mostra dei disegni dei bambini delle
scuole elementari,
proiezione cinematografica,
pranzo multietnico e corteo storico
Castel Sant'Angelo
Livorno, città toscana delle nazioni
Scuole a rifiuti zero
titolo iniziativa
"Itinerari"
concorso fotografico, premiazione,
conferenza stampa
I valori dello sport per i cittadini del
futuro: da Murlo a Bruxelles
Evento dedicato all'avviamento allo
sport
Progetto "Orizzonti"
4 conferenze, stage, esposizione di
opere e convegno finale
Oltre i confini
Leaning Vespa Jamboree 2015
NonsoloToscana
Proiezione film, conferenza,
rappresentazioni teatrali
progetto "Maledetti toscani. Oltre lo
stereotipo, a scuola di ironia e satira,
per capire il mondo, per difendere i
propri diritti"
17 di 21 - Deliberazione Ufficio di presidenza 6 novembre 2014, n. 88 - Allegato B
158
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156
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154
153
152
151
150
149
Rifiuti Zero Firenze
Proponente
€
€
€
€
€
€
€
€
€
€
500,00
1.000,00
1.500,00
500,00
500,00
3.000,00
5.000,00
1.000,00
2.500,00
1.000,00
compartecipazione
concessa
servizi tipografici finpo a
1.000,00 euro
utilizzo gratuito Sala
istituzionale/servizi
tipografici
122
10.12.2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 49
Associazione Aeffe
Ponsacco (PI)
Associazione culturale
Amaltea
San Casciano V.P. (FI)
ISIS Vasari
Figline Valdarno
Fondazione I Care
Fucecchio (FI)
Obiettivo Comune
Castiglion Fiorentino (AR)
Comune di Pescia
€
€
€
18 di 21 - Deliberazione Ufficio di presidenza 6 novembre 2014, n. 88 - Allegato B
500,00
1.000,00
1.000,00
1.000,00
500,00
500,00
€
€
€
€
€
500,00
1.000,00
1.000,00
2.000,00
1.000,00
500,00
compartecipazione
concessa
€
Naviganti - Eugenio Bennato incontra I
Matti delle Giuncaie
€
I miei piedi hano una memoria
Spettacolo teatrale "Toscana terra dei
diritti e dell'accoglienza"
Il mondo della Toscana, la Toscana nel
mondo
€
Concorso fotografico on-line
Terra e libertà: guardare oltre le
abitudini e i confini mentali
€
La Toscana vota la vita
titolo iniziativa
Università di Siena
Dip.to Scienze della
La Toscana degli Altri. La Toscana con
formazione, scienze umane
gli altri
e della comunicazione
interculturale
165
Ciclo di incontri per celebrare la Festa
Istituto Paritario Marsilio
della Toscana 2014
Ficino - Diocesi di Fiesole
166
Associazione Carmen
La Toscana, il Valdarno e le sue Pievi –
Campori
incontro tra musica, abitudini e
Reggello (FI)
tradizioni”
167
Associazione Sportiva
Dilettantistica Sport Calcio
“Un gioco oltre ogni confine”
Balilla
168
Officine della cultura
“YULE’ – LA RUOTA DELL’ANNO”
Arezzo
169
Orchestra Multietnica di Concerto dell’Orchestra Multietnica di
Arezzo
Arezzo – OMA
170
164
163
162
161
160
159
Proponente
utilizzo gratuito Sala
istituzionale/servizi
tipografici
10.12.2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 49
123
Pro Loco Pisa
Comune di Licciana Nardi
Comune di Ponsacco
Comune di Casciana
Terme Lari
€
€
Toscana in strada - Rassegna di
Madonnari in 3D per la pace nel Mondo €
Terre di confine. La Toscana terra del
mondo
Noi, guardiamo oltre
500,00
500,00
2.000,00
1.200,00
1. “Progetto robotica: l’esperienza dei
ragazzi di Lari”
2. “Conferenza: la cupola del
Brunelleschi – tecniche costruttive e
€
segreti illustrati dall’architetto Massimo
Ricci”
3. “Il volontariato nel mondo”
2.500,00
€
2.000,00
1.000,00
500,00
€
€
500,00
1.000,00
€
€
compartecipazione
concessa
€
19 di 21 - Deliberazione Ufficio di presidenza 6 novembre 2014, n. 88 - Allegato B
180
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177
176
175
174
173
172
171
titolo iniziativa
“RACCONTI CIVILI” – laboratorio di
narrazione civile e festival teatrale per
ARCI Arezzo
la cittadinanza.
Laboratorio di narrazione civile,
Spettacoli di teatro-narrazione
Società Filarmonica
“I bambini di Svevia – Una storia di
“Giuseppe Verdi”
povertà ed emigrazione”
“Festa della Toscana 2014 oltre i
Città di Follonica
confini, oltre le convinzioni per una
Toscana terra di mondo”
“Bambini e Diritti – una terra senza
Comune di San Gimignano
confini”
“Sguardi oltre i limiti dell’isola: oltre il
Comune di Campo
mare, il muro e le mura del carcere
nell'Elba
granducale di Pianosa”
Centro servizi donne
“Storie toscane dal mondo”
immigrate
Proponente
utilizzo gratuito Sala
istituzionale/servizi
tipografici
124
10.12.2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 49
Comune di Cascina
ARCI Bassa Val di Cecina
Fondazione Ivan Bruschi
Arezzo
Comune di Bibbiena
€
€
“Giorgio la Pira, l’uomo che sapeva
guardare oltre”, realizzazione video
reportage ed evento di presentazione
N. 2 giornate di reading “Toscana: un
ponte tra popoli e culture”
€
Workshop "Photolux Festival"
€
750,00
2.000,00
500,00
1.000,00
Coro del Teatro Garibaldi Festival musicale “Daltrocanto-seconda
€
Figline Valdarno
edizione: Toscana Terra del Mondo:
laboratori/spettacolo “Briciole e
Cosmogonie”
1.000,00
€
progetto “Fantasy Fortress”
Fosca Associazione
Culturale
Firenze
Photo Lux
Lucca
ACLI
Associazioni Cristiane
Lavoratori Italiani
Firenze
Comune di Sesto
Fiorentino
2.500,00
€
20 di 21 - Deliberazione Ufficio di presidenza 6 novembre 2014, n. 88 - Allegato B
193
192
191
190
189
1.500,00
Visita teatrale: "Le 'Sensate esperienze':
Scienza, genio e… follia"
€
2.000,00
1.000,00
€
FASHION-ABLE…CASENTINO!
500,00
Libertas sport day "Lo sport migliora la
tua vita e la nostra società"
€
1.000,00
1.000,00
500,00
€
€
compartecipazione
concessa
€
Compositori toscani alla conquista del
mondo
Sconfinamenti toscani
serie di incontri fra cittadini e migranti
Pomeriggi musicali
titolo iniziativa
“Guardando Oltre”
I pensieri di Bo'
187 Santa Maria a Monte (PI)
FEISCT
Federazione Europea
Itinerari Storici, Culturali e
Turistici
Pisa
188
186
185
184
Centro Provinciale
Sportivo Libertas Siena
Circolo Carrarese Amici
della Lirica "A.
Mercuriali"
183
182
181
Proponente
utilizzo gratuito Sala
istituzionale/servizi
tipografici
10.12.2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 49
125
21 di 21 - Deliberazione Ufficio di presidenza 6 novembre 2014, n. 88 - Allegato B
Totale
Moda: un cultura per il futuro
Università di Firenze, Via Gino
Capponi
Progetto “Oltre la città/Toscana terra
oltre i confini” e convegno sul tema
delle periferie
Associazione culturale
Semi Cattivi
Università degli Studi di
Firenze - Corso di Laurea
Cultura e Progettazione
195
della Moda
194
titolo iniziativa
Proponente
€
€
€
272.680,00
-
500,00
compartecipazione
concessa
servizi tipografici fino a
1.000 euro
utilizzo gratuito Sala
istituzionale/servizi
tipografici
126
10.12.2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 49
10.12.2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 49
DELIBERAZIONE 24 novembre 2014, n. 90
Legge regionale 4 febbraio 2009, n. 4 (Spese di rappresentanza del Consiglio regionale) e legge regionale
23 febbraio 2010, n. 15 (Norme sulle sponsorizzazioni
e sul marchio del Consiglio regionale).
L’UFFICIO DI PRESIDENZA
Viste le norme che definiscono le competenze dell’Ufficio di presidenza ed in particolare:
- l’articolo 15 dello Statuto;
- la legge regionale 5 febbraio 2008, n. 4 (Autonomia
dell’Assemblea legislativa regionale);
- l’articolo 11 del regolamento 27 gennaio 2010, n. 12
(Regolamento interno dell’Assemblea legislativa regionale);
- l’articolo 2 del Regolamento interno 24 aprile 2013,
n. 20 (Regolamento interno di amministrazione e contabilità RIAC);
Vista la legge regionale 4 febbraio 2009, n. 4 (Spese di rappresentanza del Consiglio regionale) ed in particolare:
- l’articolo 1, comma 1, lettera b) “spese per l’acquisto
di oggetti simbolici di rappresentanza, quali targhe,
coppe medaglie realizzazioni artistiche, pubblicazioni
e le spese per manifestazioni di saluti, auguri ed altre
forme di partecipazione a cerimonie, ricorrenze, festività,
commemorazioni ed altri analoghi eventi”;
- l’articolo 1, comma 1, lettera c) “spese per contribuire
ad iniziative promosse da soggetti esterni, ritenute
particolarmente rilevanti e corrispondenti alle finalità
istituzionali del Consiglio per le loro caratteristiche di
promozione sociale, economica, culturale e sportiva,
attraverso la messa a disposizione gratuita di strutture,
servizi o mezzi di pertinenza del Consiglio oppure attraverso contributi finanziari”;
Vista la decisione dell’Ufficio di presidenza 25 giugno 2014, n. 2 (Festa della Toscana 2014: linee guida per
l’utilizzo del marchio), ed in particolare il terzo punto
dell’allegato A;
Visto il Testo unico delle disposizioni organizzative
e procedimentali del Consiglio regionale di competenza
dell’Ufficio di presidenza approvato con deliberazione
Ufficio di presidenza 19 luglio 2012, n. 48 e successive
modificazioni;
Vista la richiesta pervenuta da parte dell’Associazione
“Il Filo - Idee e notizie dal Mugello” di sostegno economico per la pubblicazione del volume “Il Mugello e
la Sieve. Storia antica e moderna di un paesaggio che
scompare” di Giuliano Rodolfi. La pubblicazione raccoglie gli studi sul territorio mugellano realizzati nel
127
corso di alcuni decenni dal geologo Giuliano Rodolfi,
docente universitario;
Vista la richiesta pervenuta da parte di “Emergens,
Associazione di volontariato di promozione civile” di
sostegno economico, servizi tipografici per la stampa di
n. 100 inviti (10x21) n. 30 locandine (A3) n. 150 depliants
piegati 3 parti (A4 fronte) e n. 150 copie pubblicazione
con spillatura centrale max n. 80 pagine, e uso gratuito di
una sala istituzionale per il giorno 15 dicembre 2014 per
la realizzazione del convegno “Pronti al Coordinamento
- Start up di un C.O.C.”. Il convegno è la fase conclusiva
di un progetto svolto dall’Associazione nell’ambito
del potenziamento del volontariato di protezione civile
promosso dal Dipartimento nazionale;
Vista la richiesta pervenuta da parte di “Fondazione
F. Turati” di uso gratuito di una Sala istituzionale per la
realizzazione del convegno “Gli anziani e l’abitazione
- Tra domanda crescente e risposta insufficiente” per il
giorno 4 dicembre 2014;
Valutato che le sopraindicate iniziative sono ritenute
meritevoli di sostegno in quanto corrispondenti alle finalità istituzionali del Consiglio regionale per le loro
caratteristiche di promozione culturale, storico e sociale;
Viste le richieste di autorizzazione all’utilizzo del
marchio della Festa della Toscana 2014 e il relativo inserimento delle iniziative nel programma istituzionale della
Festa avanzate da:
- Comune di Seravezza, per l’organizzazione dell’incontro La cooperazione sanitaria della Regione Toscana
a favore dei bambini palestinesi. L’esperienza di PCRF
Italia in Toscana, in data 30 novembre 2014. L’incontro è
organizzato in collaborazione con l’Associazione PCRF
Italia, assoluta protagonista dell’evento che illustrerà
l’attività svolta in territorio palestinese dall’Associazione
in favore dell’infanzia;
-Associazione “Teatro del Borgo”, per l’organizzazione
dell’iniziativa “La veglia nel borgo - Firenze Folk Studio”,
in data 30 novembre. Si tratta della serata di apertura del
Firenze Folk Studio, uno spettacolo di musiche popolari
con artisti provenienti da tutta la Toscana;
- Comune di Livorno, per l’organizzazione della “XIII
Giornata Internazionale delle Città per la Vita”, in data
30 novembre. L’iniziativa è promossa dalla Comunità
di Sant’Egidio congiuntamente dalla Commissione Europea ed ha l’obiettivo di allargare la rete delle città, in
Europa e nel mondo, che aderiranno alla proposta delle
Nazioni Unite per una nuova moratoria universale delle
esecuzioni capitali;
- Comune di San Miniato, per l’organizzazione della
Seduta Solenne aperta del Consiglio comunale con studenti, in data 1 dicembre 2014;
- Associazione Toscani in Friuli, per l’organizzazione
128
10.12.2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 49
del concerto musicale “Giacomo Puccini nel 90° anniversario dalla morte”, in data 30 novembre 2014. L’Associazione Toscani in Friuli è nata con lo scopo di
valorizzare l’integrazione nella società friulana della
componente rappresentata dai Toscani immigrati in Friuli
e dei loro discendenti;
Valutato che le sopraindicate iniziative sono meritevoli
di essere inserite nel programma della Festa della Toscana
2014 e che i soggetti promotori possono essere autorizzati
all’uso del Logo della Festa della Toscana 2014;
Vista la mostra di “Due toscani nel West - Fabio Civitelli, Giovanni Ticci e … Tex Willer” che si è svolta dal
giorno 17 ottobre 2014 presso il Consiglio regionale;
Visto il notevole interesse riscontrato dalla mostra e
ritenuto di procedere all’acquisto di alcuni cataloghi da
utilizzare come beni di rappresentanza;
Vista l’offerta presentata dalla Ditta “Little Nemo”
per l’acquisto dei cataloghi:
- Il Mio Tex - Fabio Civitelli, al prezzo speciale di €
27.30 ciascuno, per l’acquisto di 10 copie;
- L’Avventura e i ricordi - Giovanni Ticci, al prezzo
speciale di € 34.30 cad, per l’acquisto di 10 copie;
Valutata l’opportunità di acquistare n. 10 cataloghi “Il
Mio Tex” e n. 10 cataloghi “L’avventura e i ricordi”, da
utilizzare come beni di rappresentanza;
Ritenuto di concedere, ai sensi dell’articolo 1, comma
1, lettera c) della legge regionale 4 febbraio 2009, n. 4
(Spese di rappresentanza del Consiglio regionale):
- all’Associazione “Il Filo - Idee e notizie dal Mugello”
un contributo di € 1.500,00 per la pubblicazione del
volume “Il Mugello e la Sieve. Storia antica e moderna
di un paesaggio che scompare” di Giuliano Rodolfi;
- a “Emergens, Associazione di volontariato di promozione civile” un contributo di € 300,00, servizi tipografici
per un costo stimato a carico del Consiglio regionale di €
721,00 e l’utilizzo di una Sala istituzionale del Consiglio
regionale per la realizzazione del convegno “Pronti al
Coordinamento - Start up di un C.O.C.”;
- a “Fondazione F. Turati” di uso gratuito di una Sala istituzionale per la realizzazione del convegno “Gli
anziani e l’abitazione - Tra domanda crescente e risposta
insufficiente”, per il giorno 4 dicembre 2014;
Ritenuto di concedere l’utilizzo del logo della Festa
della Toscana ai seguenti soggetti, prevedendo altresì
l’inserimento delle iniziative nel programma istituzionale
della Festa della Toscana 2014:
- Comune di Seravezza, per l’organizzazione dell’incontro La cooperazione sanitaria della Regione Toscana
a favore dei bambini palestinesi. L’esperienza di PCRF
Italia in Toscana, in data 30 novembre 2014;
- Associazione “Teatro del Borgo”, per l’organizzazione dell’iniziativa “La veglia nel borgo - Firenze Folk
Studio”, in data 30 novembre;
- Comune di Livorno, per l’organizzazione della
“XIII Giornata Internazionale delle Città per la Vita”, in
data 30 novembre;
- Comune di San Miniato, per l’organizzazione della
Seduta Solenne aperta del Consiglio comunale con studenti, in data 1 dicembre 2014;
- Associazione Toscani in Friuli, per l’organizzazione
del concerto musicale “Giacomo Puccini nel 90° anniversario dalla morte”, in data 30 novembre 2014;
Ritenuto di acquistare, ai sensi dell’articolo 1, comma
1, della legge regionale 4 febbraio 2009, n. 4 (Spese di
rappresentanza del Consiglio regionale), n. 10 copie del
catalogo “Il Mio Tex - Fabio Civitelli”, al prezzo speciale
di € 27.30 ciascuno per un totale di € 273,00 e n. 10 copie
del catalogo “L’Avventura e i ricordi - Giovanni Ticci”, al
prezzo speciale di € 34.30 cad, per un totale di € 343,00;
Ritenuto, infine, con il presente atto di incaricare i
dirigenti dei competenti settori di dare attuazione alla
presente deliberazione procedendo all’assunzione dei
necessari adempimenti amministrativi;
A voti unanimi
DELIBERA
1. di concedere, ai sensi dell’articolo 1, comma 1, lettera c) della legge regionale 4 febbraio 2009, n. 4 (Spese
di rappresentanza del Consiglio regionale):
- all’Associazione “Il Filo - Idee e notizie dal Mugello”
un contributo di € 1.500,00 per la pubblicazione del
volume “Il Mugello e la Sieve. Storia antica e moderna
di un paesaggio che scompare” di Giuliano Rodolfi;
- a “Emergens, Associazione di volontariato di promozione civile”:
- un contributo di € 300,00,
- servizi tipografici per la stampa di n. 100 inviti
(10x21) n. 30 locandine (A3) n. 150 depliants piegati 3
parti (A4 fronte) e n. 150 copie pubblicazione con spillatura centrale max n. 80 pagine, per un costo complessivo
stimato a carico del Consiglio regionale di € 721,00,
- l’utilizzo di una Sala istituzionale del Consiglio
regionale per la realizzazione del convegno “Pronti al
Coordinamento - Start up di un C.O.C.”;
- a “Fondazione F. Turati” l’ uso gratuito di una Sala
istituzionale per la realizzazione del convegno “Gli anziani e l’abitazione - Tra domanda crescente e risposta
insufficiente”, per il giorno 4 dicembre 2014;
2. di concedere l’utilizzo del logo della Festa della
Toscana ai seguenti soggetti, prevedendo altresì l’in-
10.12.2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 49
serimento delle iniziative nel programma istituzionale
della Festa della Toscana 2014:
- Comune di Seravezza, per l’organizzazione
dell’incontro La cooperazione sanitaria della Regione
Toscana a favore dei bambini palestinesi. L’esperienza di
PCRF Italia in Toscana, in data 30 novembre 2014;
- Associazione “Teatro del Borgo”, per l’organizzazione dell’iniziativa “La veglia nel borgo - Firenze Folk
Studio”, in data 30 novembre;
- Comune di Livorno, per l’organizzazione della
“XIII Giornata Internazionale delle Città per la Vita”, in
data 30 novembre;
- Comune di San Miniato, per l’organizzazione della
Seduta Solenne aperta del Consiglio comunale con studenti, in data 1 dicembre 2014;
- Associazione Toscani in Friuli, per l’organizzazione
del concerto musicale “Giacomo Puccini nel 90°
anniversario dalla morte”, in data 30 novembre 2014;
3. di acquistare ai sensi dell’articolo 1, comma 1,
della legge regionale 4febbraio 2009, n. 4 (Spese di
rappresentanza del Consiglio regionale): n. 10 copie del
catalogo “Il Mio Tex - Fabio Civitelli”, al prezzo speciale
di € 27.30 ciascuno, per un totale di € 273,00 e n. 10
copie del catalogo “L’Avventura e i ricordi - Giovanni
Ticci”, al prezzo speciale di € 34.30 cad, per un totale di
€ 343,00;
4. di incaricare i dirigenti dei competenti settori di
dare attuazione alla presente deliberazione procedendo
all’assunzione dei necessari adempimenti amministrativi.
Il presente atto è pubblicato integralmente sul Bollettino Ufficiale della Regione Toscana ai sensi dell’articolo
5, comma 1, della l.r. 23/2007 e nella banca dati degli atti
del Consiglio regionale ai sensi dell’articolo 18, comma
1, della medesima l.r. 23/2007.
Il Presidente
Alberto Monaci
Il Segretario
Alberto Chellini
DELIBERAZIONE 25 novembre 2014, n. 91
Istituzione della Commissione d’inchiesta finalizzata all’accertamento delle responsabilità tecniche e
politiche relative alla mancata manutenzione e ai lavori per la messa in sicurezza delle zone alluvionate.
- l’articolo 15 dello Statuto;
- la legge regionale 5 febbraio 2008, n. 4 (Autonomia
dell’Assemblea legislativa regionale);
- l’articolo 11 del regolamento 27 gennaio 2010, n.
12 (Regolamento interno dell’Assemblea legislativa
regionale);
- l’articolo 2 del Regolamento interno 24 aprile 2013,
n. 20 (Regolamento interno di amministrazione e contabilità RIAC);
Visto che lo Statuto, all’articolo 21, comma 1, attribuisce al Consiglio regionale la facoltà di istituire
commissioni d’inchiesta su questioni relative a materie
di interesse regionale;
Rilevato che, ai sensi dell’articolo 21, comma 2,
dello Statuto, le commissioni d’inchiesta sono istituite
anche senza voto consiliare quando ne facciano richiesta
almeno un quinto dei consiglieri;
Rilevato, altresì, che ai sensi dell’articolo 56, comma
2, del regolamento interno n. 12/2010, le commissioni di
inchiesta sono istituite anche senza voto consiliare, con
deliberazione dell’Ufficio di presidenza del Consiglio,
quando ne faccia richiesta un numero di consiglieri di
minoranza pari ad almeno un quinto dei componenti del
Consiglio;
Vista la richiesta sottoscritta dai consiglieri appartenenti
ai gruppi consiliari di minoranza del 12 novembre u.s.,
relativa alla istituzione di una commissione d’inchiesta
finalizzata all’accertamento delle responsabilità tecniche
e politiche relative alla mancata manutenzione e ai lavori
per la messa in sicurezza delle zone alluvionate;
Visto che ai sensi dell’articolo 21, comma 3, dello
Statuto, non possono essere attive nello stesso tempo
più di due commissioni d’inchiesta istituite senza il voto
consiliare;
Visto, l’articolo 56, comma 3, del regolamento interno
n. 12/2010;
Ritenuto, pertanto, di istituire una commissione
d’inchiesta finalizzata all’accertamento delle responsabilità tecniche e politiche relative alla mancata manutenzione e ai lavori per la messa in sicurezza delle zone
alluvionate;
Ritenuto di stabilire che la commissione d’inchiesta
presenti, ai sensi dell’articolo 56, comma 8, del regolamento interno n. 12/2010, la relazione finale entro il 26
gennaio 2015;
L’UFFICIO DI PRESIDENZA
A voti unanimi
Viste le norme che definiscono le competenze dell’Ufficio di presidenza ed in particolare:
129
DELIBERA
130
10.12.2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 49
1. di istituire ai sensi dell’articolo 21, comma 2,
dello Statuto e dell’articolo 56 del regolamento interno
n. 12/2010, una commissione d’inchiesta finalizzata
all’accertamento delle responsabilità tecniche e politiche
relative alla mancata manutenzione e ai lavori per la
messa in sicurezza delle zone alluvionate;
2. di stabilire che la commissione presenti, ai sensi
dell’articolo 56, comma 8, del regolamento interno n.
12/2010, la relazione finale entro il 26 gennaio 2015.
Il presente atto è pubblicato integralmente sul Bollettino Ufficiale della Regione Toscana ai sensi dell’articolo
5, comma 1, della l.r. 23/2007 e nella banca dati degli atti
del Consiglio regionale ai sensi dell’articolo 18, comma
1, della medesima l.r. 23/2007.
Il Presidente
Alberto Monaci
Il Segretario
Alberto Chellini
GIUNTA REGIONALE
- Dirigenza-Decreti
Direzione Generale Presidenza
Area di Coordinamento Risorse Finanziarie
Settore Tributi e Sanzioni
Vista la legge 28 dicembre 1995 n. 549, art. 3, commi
da 24 a 40, istitutiva del tributo speciale per il deposito in
discarica dei rifiuti solidi;
Vista la legge regionale 29 luglio 1996, n. 60 recante
“Disposizioni per l’applicazione del tributo speciale per il
deposito in discarica dei rifiuti solidi di cui all’art. 3 della
L. 549/1995”, ed in particolare l’art. 7 che disciplina la
dichiarazione annuale da presentare alla Regione entro
il 31 gennaio di ogni anno, redatta su apposita scheda
approvata dalla Regione;
Visto il decreto dirigenziale n. 5985 del 18 dicembre
2012 (1), con il quale era approvato il modello di
dichiarazione annuale del tributo speciale per il conferimento in discarica dei rifiuti solidi, ai sensi del citato
art. 7 della L.R. 60/96;
Vista la legge regionale 27 dicembre 2012, n. 77
(modifiche dell’art. 30 quater della legge regionale 18
maggio 1998, n. 25) che assoggetta:
- con l’art. 52 i rifiuti in uscita dagli impianti di trattamento dei rifiuti urbani indifferenziati e l’eccedenza
degli scarti e sovvalli all’aliquota di 12,00 a tonnellata,
per i conferimenti effettuati dal 01/01/2014;
-con l’art. 53 modifica gli scaglioni e le aliquote
per i rifiuti urbani e assimilati agli urbani conferiti dal
01/01/2014 al 31/12/2015;
Tributo speciale per il deposito in discarica dei
rifiuti solidi: modifiche alla scheda di dichiarazione
annuale.
Rilevata la necessità di apportare le seguenti modifiche
alla sezione “D Conferimenti” già approvato con decreto
dirigenziale n. 5985/2012:
- modifica dell’aliquota di tributo da applicare ai rifiuti di cui alla tipologia B bis) concernente i rifiuti in
uscita dagli impianti di trattamento dei rifiuti urbani
indifferenziati diversi dagli scarti e sovvali;
- modifica degli scaglioni e delle aliquote da applicare
ai rifiuti di tipologia D) “rifiuti urbani e assimilati”;
IL DIRIGENTE
DECRETA
Vista la legge regionale 8 gennaio 2009, n. 1 “Testo
unico in materia di organizzazione e ordinamento del
personale”, in particolare artt. 6 e 9 inerenti alle competenze dei responsabili di settore;
Di approvare, per quanto espresso in narrativa, le
modifiche della scheda di dichiarazione annuale del
tributo speciale per il deposito in discarica dei rifiuti
solidi, allegata al presente atto come parte integrante e
sostanziale, precisando che dette modifiche sono da applicarsi fin dalla prossima dichiarazione.
DECRETO 27 novembre 2014, n. 5517
certificato il 28-11-2014
Visto il decreto n. 5145 del 21 ottobre 2010 con il
quale il sottoscritto è stato nominato responsabile del
“Settore Tributi e Sanzioni”;
Visto il DPGR 95 del 23 aprile 2012 che alloca presso
la D.G. Presidenza le competenze in materia di Politiche
Finanziarie e di Bilancio;
Il presente atto è pubblicato integralmente sul B.U.R.T.
ai sensi degli articoli 4, 5 e 5 bis della L.R. 23/2007 e sulla
banca dati degli atti amministrativi della Giunta regionale
ai sensi dell’art. 18 della L.R. 23/2007.
Il Dirigente
Alessio Ferracani
Visto il Decreto 1936 del 10 maggio 2012 del Direttore Generale della D.G. Presidenza che definisce il nuovo assetto organizzativo della medesima DG;
SEGUONO ALLEGATI
(1) N.d.r. Pubblicato sul B.U. n. 1/2013
10.12.2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 49
TRIBUTO SPECIALE PER IL DEPOSITO IN DISCARICA DEI RIFIUTI SOLIDI DI CUI ALL'ART. 3
DELLA L. 28.12.1995, N. 549 (L.R. 29 Luglio 1996, n. 60)
DICHIARAZIONE ANNUALE (Art. 7 L.R. n. 60/96)
ANNO DI RIFERIMENTO: ……………
A. Impianto
Tipologia:
(Specificare se trattasi di discarica o di impianto di incenerimento senza recupero di energia)
Categoria:
Aut. n.
Data rilascio
Data scadenza
(Solo in caso di discarica specificare se per rifiuti INERTI, NON PERICOLOSI o PERICOLOSI)
Ubicazione: (località) ………………………………………. (Comune) ………………………………. (Prov) …………….
Solo in caso di discarica indicare:
Volumi totali autorizzati dal progetto
Volumi ancora non utilizzati
…………………………………. M3
disponibili ………………………………. M3
Data inizio attività:
Data cessazione attività:
B. Gestore
Persona fisica
Cognome e nome:
Soggetto diverso da persona fisica (indicare se S.p.a., S.r.l., ecc…)
Denominazione/Ragione Sociale:
Sede: Via/Piazza …………………….………………..………………. N. ……… (Località) ……..…………...…………….
C.A.P. ……………….. Comune ……………….……………………………………………………. Prov. …………………….
n. Tel./Fax ……………...………..…………………. indirizzo e.mail …………………………………………………………
Codice fiscale:
Data inizio:
Data cessazione:
C. Legale rappresentante
Cognome e nome:
Codice fiscale:
Data di nascita:
Comune di nascita:
Residenza: Via/Piazza …………………….………………..………………. N. ……… (Località) ………………...…………….
C.A.P. ……………….. Comune …………………………………………………………………. Prov. …………………….
Data inizio:
Data cessazione:
131
25,82
B3) speciali pericolosi diversi da B2)
D) Rifiuti urbani e assimilati con
produzione pro capite anno
< 500 kg
riciclaggio e compostaggio
di selezione automatica,
scarti e sovvalli di impianti
C) Fanghi, anche palabili,
D1) raccolta differenziata < 35% più
addizionale
D2) raccolta differenziata> 35% e <
50% più addizionale
D3) raccolta differenziata> 50% e <
65% più addizionale
D4) raccolta differenziata> 65%
C7) Scarti e sovvalli 20% di B bis)
C6) Scarti e sovvalli 20% di B1)
C5) Fanghi 20% di B3)
C4) Fanghi 20% di B2)
C3) Fanghi 20% di B1)
C2) Fanghi 20% di A2)
C1) Fanghi 20% di A1)
B bis) Rifiuti in uscita da impianti di B bis)
trattamento di urbani indiff. esclusi
gli scarti e sovvalli
10,33
7,00
11,00
16,00
23,00
2,07
2,07
5,16
2,07
2,07
1,47
0,87
12,00
10,33
B1) speciali non pericolosi diversi da
A)
B2) speciali pericolosi stabili e non
reattivi
B) Rifiuti speciali non pericolosi
diversi da A) e rifiuti speciali
pericolosi
7,33
Cer 110206 - diversi Cer 110205
diversi da 11 02 05
4,33
aliquote
A2) Cer 01 - Cer 17 - Cer 10 -
A1) inerti non pericolosi
dettaglio tipologia
imposta
(Euro/Ton)
Cer 01, 17, 10, 11 02 06 e
speciali non pericolosi cod.
A) Rifiuti inerti non pericolosi,
di rifiuti
Tipologie
D Conferimenti
1° Trim.
Quantità Tonnellate
2° trim.
3° trim.
4° trim.
Totale Tonnellate
132
10.12.2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 49
D5) raccolta differenziata < 35% più
addizionale
D6) raccolta differenziata> 35% e <
50% più addizionale
D7) raccolta differenziata> 50% e <
65% più addizionale
D8) raccolta differenziata> 65%
dettaglio tipologia
E) Rifiuti smaltiti in impianti di
incenerimento senza
recupero di energia
D) Rifiuti urbani e assimilati ad
aliquota massima
0,87
1,47
2,07
2,07
5,16
4,60
3,20
2,20
1,40
5,00
3,60
2,60
1,8
E1=20% di A2)
E2=20% di B1)
E2=20% di B2)
E2=20% di B3)
E3=20% di D1)
E3=20% di D2)
E3=20% di D3)
E3=20% di D4)
E3=20% di D5)
E3=20% di D6)
E3=20% di D7)
E3=20% di D8)
25,82
5,17
8,00
13,00
20,00
9,00
13,00
18,00
25,00
aliquote
imposta
(Euro/Ton)
E1=20% di A1)
D13) più addizionale
D) Rifiuti urbani e assimilati con
D9) raccolta differenziata < 35% più
produzione pro capite anno
addizionale
< 500 kg per i Comuni disagiati che D10) raccolta differenziata> 35% e <
hanno diritto alla riduzione
50% più addizionale
di 3 euro
D11) raccolta differenziata> 50% e <
65% più addizionale
D12) raccolta differenziata> 65%
D) Rifiuti urbani e assimilati con
produzione pro capite anno
> 500 kg
di rifiuti
Tipologie
1° Trim.
Quantità Tonnellate
2° trim.
3° trim.
4° trim.
Totale Tonnellate
10.12.2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 49
133
2,60
1,60
1,03
1,03
E3=20% di D10)
E3=20% di D11)
E3=20% di D12)
E3=20% di D13)
2,07
4,00
aliquote
E3=20% di D9)
dettaglio tipologia
imposta
(Euro/Ton)
Tributo importo pagato Euro
Settore Tributi e Sanzioni - Via di Novoli 26 - 50127 Firenze
Area di Coordinamento Risorse Finanziarie
Regione Toscana - Direzione Generale Presidenza
Il presente modulo deve essere riempito in ogni sua parte e spedito a :
totale versamenti
4° trimestre
3° trimestre
2° trimestre
1° trimestre
E. Versamenti effettuati
(*) Indicare i soli fanghi di risulta di cui alle finalità dell'art. 21 della L.R. 29/7/1996 n. 60
F) Fanghi di risulta di cui
all'art.3 comma 27 secondo
periodo, della L. 549/95 (*)
E) Rifiuti smaltiti in impianti di
incenerimento senza
recupero di energia
di rifiuti
Tipologie
Addizionale 20%
1° Trim.
2° trim.
Totale pagato Euro
3° trim.
4° trim.
data versamento
Totale Tonnellate
Timbro e Firma ___________________________________ Data _____/_____/_________
pagato Euro
Quantità Tonnellate
134
10.12.2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 49
10.12.2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 49
Direzione Generale Diritti di Cittadinanza e
Coesione Sociale
DECRETO 2 dicembre 2014, n. 5604
certificato il 02-12-2014
Settore “Politiche per le persone immigrate” - affidamento incarico di responsabilità a scavalco al dirigente Vinicio Ezio Biagi.
IL DIRETTORE GENERALE
Visto l’articolo 2 della legge regionale 8 gennaio
2009, n. 1 “Testo unico in materia di organizzazione e
ordinamento del personale”;
Visto il decreto del Presidente della Giunta regionale
n. 99 del 31.05.2013, con il quale al sottoscritto, a
decorrere dalla data del 1° giugno 2013, è stato conferito
l’incarico di direttore generale della direzione generale
“Diritti di cittadinanza e coesione sociale”;
Visto quanto disposto dalla citata legge regionale n.
1/2009 e, in particolare, l’articolo 7 inerente le competenze del direttore generale;
Preso atto della deliberazione della Giunta regionale n.
602 del 14.06.2010 e le successive che ne hanno modificato
e integrato il contenuto, con le quali sono state definite,
nel numero e nelle competenze, le direzioni generali di
propria competenza e le relative aree di coordinamento,
tra le quali l’area di coordinamento “Sistema sociosanitario regionale” e l’area di coordinamento “Politiche
sociali di tutela, legalità, pratica sportiva e sicurezza urbana. Progetti integrati strategici”;
Preso atto, inoltre, della deliberazione n. 223 del
24.03.2014, con la quale la Giunta regionale ha provveduto a modificare, così come di seguito indicato, la
denominazione e la declaratoria delle due aree di coordinamento citate al punto precedente:
- area di coordinamento “Sistema sanitario regionale”;
- area di coordinamento “Politiche di solidarietà sociale e integrazione socio-sanitaria”;
Richiamato il decreto n.1463 del 10 aprile 2014
per effetto del quale è stato parzialmente modificato
l’assetto organizzativo della direzione generale “Diritti
di cittadinanza e coesione sociale” e, in particolare,
nell’ambito dell’area di coordinamento “Politiche di
solidarietà sociale e integrazione socio-sanitaria” è stato
costituito il settore “Politiche per le persone immigrate”
con responsabilità affidata al Dr. Giovanni Lattarulo,
dirigente dipendente del Ministero dell’Interno in regime
di comando presso la Regione Toscana;
135
Preso atto che per effetto di quanto disposto dal decreto n. 5091 dell’11 novembre 2014 il comando del Dr.
Lattarulo, a seguito di richiesta presentata dallo stesso,
sarà revocato a decorrere dalla data del 1° dicembre 2014;
Ritenuto, dunque, necessario provvedere alla copertura del settore “Politiche per le persone immigrate” a
decorrere dalla medesima data;
Sentito il coordinatore dell’area di coordinamento
“Politiche di solidarietà sociale e integrazione sociosanitaria”;
Visto l’articolo 19 (Incarichi di funzioni dirigenziali)
del decreto legislativo n.165/2001 e successive modifiche
e integrazioni;
Richiamato l’articolo 10 (Affidamento incarichi dirigenziali) del CCNL per il quadriennio normativo 20022005 e per il biennio economico 2002-2003 relativo
all’area della dirigenza del comparto “Regioni-Autonomie locali”;
Visto l’accordo decentrato integrativo del personale
regionale di qualifica dirigenziale per il periodo 19982001 siglato in data 20.04.2000 e richiamato, in particolare, l’articolo 8 relativo all’affidamento e revoca degli
incarichi dirigenziali;
Visti gli accordi decentrati integrativi del personale
regionale della dirigenza sottoscritti in data 25.09.2002 e
06.02.2004 in relazione al cumulo degli incarichi e preso
atto dell’integrazione agli accordi del 06.02.2004, siglata
in data 15.02.2006;
Ritenuto, nell’attesa della conclusione delle procedure
dirette a provvedere alla necessaria copertura del settore
“Politiche per le persone immigrate” con una figura
dirigenziale titolare, di conferire al dirigente Vinicio Ezio
Biagi, coordinatore dell’area di coordinamento “Politiche
di solidarietà sociale e integrazione socio-sanitaria”, per
le motivazioni sopra riportate e sulla base dei suddetti
accordi sindacali dell’area dirigenza, la responsabilità a
scavalco del medesimo settore per un periodo non superiore a sei mesi, a decorrere dal 1° dicembre 2014 e
sino al 31 maggio 2015;
Visto il decreto legislativo 30 giugno 2003, n.196,
“Codice in materia di protezione dei dati personali”;
Vista la direttiva per l’attuazione del decreto legislativo 30 giugno 2003 n. 196, recante “Codice in materia
di protezione dei dati personali”, approvata con deliberazione della Giunta regionale n. 319 del 28.4.2014, che
attribuisce ai direttori generali la nomina dei responsabili
dei trattamenti;
136
10.12.2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 49
DECRETA
1. di attribuire, per le motivazioni espresse in narrativa, al dirigente Vinicio Ezio Biagi l’incarico a scavalco per la responsabilità del settore “Politiche per le
persone immigrate”, per un periodo non superiore a sei
mesi, a decorrere dal 1° dicembre 2014 e sino al 31 maggio 2015;
2. di attribuire al Dr. Biagi la responsabilità dei trattamenti dei dati personali, come definiti dal decreto legislativo 30 giugno 2003, n. 196, relativamente alle attività ed alle funzioni di competenza disponendo che il
medesimo, in qualità di responsabile del trattamento,
adotti, nell’ambito della struttura dirigenziale diretta, i
provvedimenti e le misure attuative del “Codice in materia
di protezione dei dati personali” secondo le disposizioni
di dettaglio contenute nella direttiva regionale approvata
con deliberazione della Giunta regionale n.319 del
28.04.2014 e nel rispetto delle istruzioni di cui all’allegato
n.1 al presente decreto.
Il presente atto è pubblicato integralmente sul Bollettino Ufficiale della Regione Toscana ai sensi degli articoli
4, 5 e 5 bis della legge regionale n. 23/2007 e sulla banca
dati degli atti amministrativi della Giunta regionale ai
sensi dell’articolo 18 della medesima legge regionale n.
23/2007.
Il Direttore Generale
Valtere Giovannini
SEGUE ALLEGATO
10.12.2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 49
Allegato 1
Istruzioni per il responsabile del trattamento dati personali ex articolo 29 comma 5 del
decreto legislativo n.196/2003
Il trattamento dei dati personali effettuati nell’ambito delle attività e delle funzioni della struttura
dirigenziale in oggetto, che risultano dall’archivio regionale dei trattamenti dati (procedura
informatizzata TDP), deve avvenire nel rispetto delle disposizioni della normativa vigente in
materia di protezione dei dati personali e delle ulteriori disposizioni impartite con direttiva della
Giunta regionale approvata con deliberazione n.319/2014 e sue successive modifiche ed
integrazioni.
In particolare il Dr. Vinicio Ezio Biagi, in qualità di responsabile del trattamento dei dati personali,
deve:
a)
b)
c)
d)
e)
f)
g)
h)
i)
j)
nominare con ordine di servizio gli incaricati del trattamento; fornire loro le istruzioni relative
alle operazioni da compiere e vigilare sulla corretta osservanza delle istruzioni impartite;
aggiornare sistematicamente l’individuazione dell’ambito di trattamento consentito ai singoli
incaricati, qualora se ne presentino le condizioni;
tenere aggiornato l’archivio regionale dei trattamenti dati di propria competenza (procedura
TDP);
dare l’informativa agli interessati, preferibilmente per iscritto, sugli elementi previsti
dall’articolo 13 del decreto legislativo n.196/2003, ogniqualvolta si provveda alla raccolta dei
dati personali, predisponendo la necessaria modulistica e facendo espressamente riferimento
agli obblighi e i compiti in base al quale è effettuato il trattamento, in caso di dati sensibili e
giudiziari;
adottare e far adottare dagli incaricati del trattamento le misure di sicurezza secondo quanto
previsto dal decreto legislativo n.196/2003 e dalla direttiva regionale approvata con
deliberazione della Giunta regionale n.25 del 24.01.2012;
procedere con propria determinazione, per conto del titolare, alla designazione del
responsabile esterno, qualora l’affidamento all’esterno di un determinato servizio, relativo
all’ambito di propria competenza, comporti anche il trattamento di dati personali, con espressa
richiesta di idonea garanzia del pieno rispetto delle vigenti disposizioni in materia di
trattamento dei dati personali, ivi compreso il profilo relativo alla sicurezza;
rispondere alle richieste degli interessati, ai fini dell’esercizio dei diritti dell’interessato, ai
sensi degli articoli 7-10 del decreto legislativo n.196/2003 e collaborare con l’Ufficio privacy
regionale per rispondere alle istanze del Garante per la protezione dei dati personali;
segnalare all’Ufficio privacy regionale la necessità di provvedere alla notificazione al Garante
ex articolo 37 del decreto legislativo n.196/2003;
identificare le tipologie di dati sensibili e giudiziari trattati nell’ambito delle attività di
rilevante interesse pubblico inerenti la propria struttura dirigenziale, nonché le operazioni
eseguibili, ai sensi degli articoli 20 e 21 del decreto legislativo n.196/2003, e procedere
periodicamente alla verifica della loro completezza e al loro aggiornamento;
sovrintendere ai procedimenti di comunicazione, diffusione, blocco, aggiornamento,
rettificazione, integrazione e cancellazione dei dati personali;
conformare il proprio comportamento alle ulteriori regole previste nella deliberazione della
Giunta regionale n.319 del 28.04.2014 per la corretta attuazione del decreto legislativo
n.196/2003 da parte degli uffici regionali.
137
138
10.12.2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 49
Direzione Generale Competitività del Sistema
Regionale e Sviluppo delle Competenze
Area di Coordinamento Sviluppo Rurale
Settore Produzioni Agricole Vegetali
DECRETO 1 dicembre 2014, n. 5605
certificato il 02-12-2014
Approvazione modulistica per i corsi per assaggiatori di olio di oliva.
IL DIRIGENTE
Vista la legge regionale 8 gennaio 2009 n. 1 “Testo
unico in materia di organizzazione e ordinamento del
personale” ed in particolare l’articolo 2 “Rapporti tra
organi di direzione politica e dirigenza”, comma 4, e
l’articolo 9 “Responsabile di Settore”;
Vista la deliberazione della Giunta Regionale n. 602
del 14 giugno 2010 con la quale sono state rispettivamente
definite nel numero e nelle competenze le Direzioni Generali e le relative Aree di Coordinamento;
Visto il decreto del Direttore Generale n. 5192 del 26
ottobre 2010, con il quale è stata attribuita al sottoscritto la
responsabilità del Settore “Produzioni agricole vegetali”
della Direzione Generale “Competitività del sistema regionale e sviluppo delle competenze”;
Visto il decreto del Direttore Generale n. 1389 del 19
aprile 2013 che apporta modifiche all’assetto organizzativo
dell’area di coordinamento “Sviluppo Rurale” e alla
declaratoria del Settore “Produzioni agricole vegetali”
della Direzione Generale “Competitività del sistema regionale e sviluppo delle competenze”;
Vista la Delibera Giunta Regionale n. 911 del
27/10/2014 con la quale sono state aggiornate le procedure
per l’autorizzazione dei corsi per assaggiatori di olio
di oliva e per la gestione dell’articolazione regionale
dell’elenco nazionale dei tecnici ed esperti degli oli di
oliva vergini ed extravergini;
Richiamato in particolare l’allegato A alla sopra richiamata Delibera GR 911/2014 relativo alle “procedure
amministrative per il rilascio dell’autorizzazione per la
realizzazione di corsi per assaggiatori di olio di oliva”;
Considerato che le procedure contenute nel sopra
citato allegato A prevedono che con decreto del dirigente
responsabile del settore Produzioni agricole vegetali sia
definita la modulistica per fornire le informazioni da allegare alla domanda di autorizzazione per la realizzazione
dei corsi per assaggiatori di olio di oliva;
Considerato che le procedure contenute nel sopra
citato allegato A prevedono altresì che con decreto del
dirigente responsabile del settore Produzioni agricole
vegetali sia definita la modulistica per dichiarare il
rispetto delle condizioni previste nella realizzazione dei
corsi per assaggiatori di olio di oliva che deve pervenire
al settore sopra citato entro 30 giorni dalla data di termine
del corso;
Ritenuto pertanto di dover procedere all’approvazione
delle modulistiche sopra richiamate;
DECRETA
1 - di approvare la modulistica per fornire le
informazioni da allegare alla domanda di autorizzazione
per la realizzazione dei corsi per assaggiatori di olio di
oliva, denominata Modulo 1, riportata in allegato A che
costituisce parte integrante e sostanziale del presente
decreto;
2 - di approvare la modulistica per dichiarare il
rispetto delle condizioni previste nella realizzazione dei
corsi per assaggiatori di olio di oliva, denominata Modulo
2, riportata in allegato B che costituisce parte integrante e
sostanziale del presente decreto;
3 - di trasmettere il presente decreto al Ministero
delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, all’Unioncamere Toscana ed alle Camere di Commercio della
Toscana;
4 - che il presente atto è pubblicato integralmente
sul B.U.R.T. ai sensi degli articoli 4, 5 e 5 bis della l.r.
23/2007 e sulla banca dati degli atti amministrativi della
Giunta regionale ai sensi dell’art. 18 della l.r. 23/2007.
Il Dirigente
Stefano Barzagli
SEGUONO ALLEGATI
10.12.2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 49
Allegato A
Modulo 1
INFORMAZIONI RELATIVE AL CORSO PER ASSAGGIATORI DI OLIO DI OLIVA
(da allegare alla domanda di autorizzazione che deve pervenire alla Regione Toscana – Giunta
Regionale – Direzione Generale competitività e sviluppo delle competenze – Settore Produzioni
Agricole Vegetali – via di Novoli, 26 – 50127 Firenze - regione [email protected]
almeno 45 giorni prima della data di inizio del corso)
Ente o organismo organizzatore del corso __________________________________________ (1) ,
con sede legale nel Comune di ______________________________________________________ ,
Provincia di ____________ , via /piazza _______________________________________ , n. ___ ,
C.F. o partita IVA __________________, tel. __________________ , fax ___________________ ,
e-mail________________________ indirizzo PEC _____________________________________ ,
Eventuali altri enti o organismi che collaborano all’organizzazione del corso:
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
Sede del corso ___________________________________________________________________ ,
Comune di ____________________________________________ , Provincia di ______________ ,
via/piazza __________________________ , n. ____ , tel. ______________ fax _______________ .
Data di inizio del corso __________ . Data di termine del corso __________ .
Durata complessiva del corso ___ ore.
Responsabile del corso: ___________________________________________________________ ,
nato/a a _____________________________________________ , Provincia di _______________ ,
il __________ , residente in ________________________________________________________ ,
via/piazza _______________________________________________________________ , n. ____ ,
C.F. ________________________, tel. _____________________ cell._____________________
fax _____________________ , e-mail_______________________________
capo panel in possesso di attestato di idoneità conseguito al termine di un corso autorizzato dal
Mipaaf rilasciato il _____________ e responsabile del comitato di assaggiatori denominato
__________________ , riconosciuto dal Mipaaf con Decreto ______________,
designato quale responsabile del corso con atto n. __________ , del __________ / da designare.
Esigenze in base alle quali è stata prevista l’organizzazione del corso:
(specificare se il corso è stato programmato per far fronte a richieste, istanze già espresse, ad un
interesse comunque esistente o in base ad altre esigenze)
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
Numero di partecipanti previsto: ___
Modalità di scelta dei partecipanti:
(precisare le modalità, l’ambito territoriale e i criteri di scelta dei partecipanti, nonché l’eventuale
preselezione con verifica dei requisiti fisiologici previsti nell’allegato XII al Reg. (CEE) n.
2568/91)
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
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________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
E’ previsto il pagamento, da parte dei partecipanti, di una quota di iscrizione, pari a Euro ______,
per partecipante;
Non è previsto il pagamento, da parte dei partecipanti di alcuna quota di iscrizione.
Per l’organizzazione e la realizzazione del corso si prevede di dover sostenere un costo complessivo
di Euro ______ .
A tale costo si prevede di far fronte attraverso le seguenti fonti di finanziamento:
FONTI DI FINANZIAMENTO
Quote di iscrizione partecipanti
Risorse proprie dell’ente o organismo organizzatore
Finanziamenti di altri enti o organismi che collaborano all’organizzazione:
Finanziamenti di altri soggetti pubblici (specificare):
Finanziamenti di altri soggetti privati (specificare):
Altre fonti di finanziamento (specificare):
TOTALE FINANZIAMENTI
Euro
(1) Denominazione o ragione sociale dell’ente o organismo organizzatore del corso, che presenta la
domanda di autorizzazione
Documentazione da allegare alla domanda:
1 – Programma del corso con indicazione delle date e degli orari in cui è previsto lo svolgimento:
o
delle prove selettive di verifica dei requisiti fisiologici di ciascun candidato,
specificate nell’allegato XII al Reg. (CEE) n. 2568/91 con almeno 4 serie di prove
per ognuno dei 4 attributi ivi indicati (riscaldo/morchia, avvinato, rancido, amaro);
o
di almeno 4 prove pratiche atte a familiarizzare l’assaggiatore con le numerose
varianti oflatto-gustativo-tattili che offrono gli oli di oliva vergini, nonché con la
metodologia sensoriale prevista nell’allegato XII al Reg. (CEE) n. 2568/91;
o
delle lezioni sulle materie di base del comparto: principi agronomici della coltura
dell’olivo, tecnologia della trasformazione e della conservazione degli oli,
caratteristiche chimiche e chimico-fisiche degli oli di oliva vergini e relativa
normativa, specificando gli argomenti trattati, i nominativi dei docenti e i loro titoli
di qualificazione.
10.12.2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 49
2 – Copia dell’attestato di idoneità rilasciato al capo panel designato o da designare quale
responsabile del corso, conseguito al termine di un corso di formazione per capi panel:
- autorizzato dal Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, ai sensi dell’art. 3
del decreto ministeriale 18 giugno 2014,
- oppure autorizzato dal Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, prima del
29/8/2014 (data di entrata in vigore del decreto ministeriale 18 giugno 2014) ai sensi
dell’art. 3 del decreto ministeriale 28 febbraio 2012,
- oppure autorizzato dal Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, prima del
27/4/2012 (data di entrata in vigore del decreto ministeriale 28 febbraio 2012), ai sensi del
decreto ministeriale 30 luglio 2003,
- oppure organizzato, prima del 7/9/2003 (data di entrata in vigore del decreto ministeriale 30
luglio 2003), dal Consiglio Oleicolo Internazionale (C.O.I.).
3 – La documentazione di cui al precedente punto 2 deve essere integrata con una copia della
dichiarazione rilasciata dal Centro di Ricerca per l’Olivicoltura e l’Industria Olearia (CRA-OLI) di
Città S. Angelo (Pescara) o dal soggetto titolare del comitato di assaggio, dalla quale risulti che il
capo panel designato o da designare quale responsabile del corso è responsabile di un comitato di
assaggio riconosciuto dal Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali;
4 - Bozza dell’attestato di idoneità fisiologica da rilasciare ai partecipanti al termine del corso, che
deve contenere, fra l’altro, la dicitura: “Corso realizzato secondo i criteri stabiliti nel Reg. CEE n.
2568/91 e nel DM 18 giugno 2014 ed autorizzato dalla Regione Toscana con decreto dirigenziale n.
____ del __________” .
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10.12.2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 49
Allegato B
Modulo 2
CORSO PER ASSAGGIATORI DI OLIO DI OLIVA
DICHIARAZIONE RELATIVA AL RISPETTO DELLE CONDIZIONI PREVISTE
(da far pervenire al Settore Produzioni Agricole Vegetali della Direzione Generale Competitività
del sistema regionale e sviluppo delle competenze della Giunta Regionale entro 30 giorni dalla data
di termine del corso)
Alla Regione Toscana – Giunta Regionale
Direzione Generale Competitività del sistema
regionale e sviluppo delle competenze
Settore Produzioni Agricole Vegetali
Via di Novoli, 26
50127 FIRENZE
regione [email protected]
Il/La sottoscritto/a ________________________________________________________________ ,
nato/a a _________________________________________________ , Provincia di ___________ ,
il __________ , residente in ________________________________________________________ ,
via/piazza ________________________________________________________________ , n. ___ ,
nella sua qualità di legale rappresentante dell’organismo __________________________________
____________________________________________________________________________ (1),
con sede legale nel Comune di ______________________________________________________ ,
Provincia di ____________ , via /piazza _______________________________________ , n. ___ ,
C.F. o partita IVA __________________, tel. __________________ , fax ___________________,
e-mail____________________________, indirizzo PEC ________________________________ ;
DICHIARA
- che il corso per assaggiatori di olio di oliva autorizzato dalla Regione Toscana con decreto
dirigenziale n. ____ , del __________ , si è svolto presso __________________________________
__________________________________________________________________ (sede del corso),
Comune di ____________________________________________ , Provincia di ______________ ,
via/piazza __________________________ , n. ____ , tel. ______________ fax _______________ ,
dal __________ (data di inizio del corso), al __________ (data di termine del corso), con una durata
complessiva pari a ___ ore;
- di aver designato, con atto n. ____ , del __________ , quale responsabile del corso il Sig./Sig.ra
_______________________________________________________________________________ ,
nato/a a _____________________________________________ , Provincia di _______________ ,
il __________ , residente in ________________________________________________________ ,
via/piazza _______________________________________________________________ , n. ____ ,
C.F. ________________________, tel. ______________________ cell______________________,
fax _____________________ , e-mail____________________________;
capo panel in possesso di attestato di idoneità conseguito al termine di un corso autorizzato dal
Mipaaf rilasciato il______________________________ e responsabile del comitato di assaggiatori
10.12.2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 49
denominato_____________________________.___________ riconosciuto dal Mipaaf con Decreto
____________ ;
,
- che hanno partecipato al corso complessivamente n. ___ soggetti, dei quali, n. ___ hanno
conseguito l’attestato di idoneità fisiologica all’assaggio dell’olio di oliva, avendo frequentato il
corso e superato le prove selettive;
-
che sono state rispettate tutte le condizioni prescritte nel provvedimento di autorizzazione della
Regione Toscana (rilasciata con decreto dirigenziale n. ____ del __________ ).
Data __________
FIRMA
____________________________
________________________________________________________________________________
(1) Ragione sociale o denominazione dell’organismo organizzatore del corso
Documentazione da allegare alla dichiarazione:
1 – Calendario di svolgimento del corso con indicazione delle date e degli orari di effettiva
realizzazione delle:
o
delle prove selettive di verifica dei requisiti fisiologici di ciascun candidato,
specificate nell’allegato XII al Reg. (CEE) n. 2568/91 con almeno 4 serie di prove
per ognuno dei 4 attributi ivi indicati (riscaldo/morchia, avvinato, rancido, amaro);
o
di almeno 4 prove pratiche atte a familiarizzare l’assaggiatore con le numerose
varianti oflatto-gustativo-tattili che offrono gli oli di oliva vergini, nonché con la
metodologia sensoriale prevista nell’allegato XII al Reg. (CEE) n. 2568/91;
o
delle lezioni sulle materie di base del comparto: principi agronomici della coltura
dell’olivo, tecnologia della trasformazione e della conservazione degli oli,
caratteristiche chimiche e chimico-fisiche degli oli di oliva vergini e relativa
normativa, specificando gli argomenti trattati, i nominativi dei docenti e i loro titoli
di qualificazione.
Occorre evidenziare e motivare le variazioni rispetto al programma allegato alla domanda di
autorizzazione.
2 – Relazione sottoscritta dal capo panel responsabile del corso contenente una descrizione dello
svolgimento dei lavori (evidenziando eventuali problematiche verificatesi), una valutazione sui
risultati conseguiti in rapporto agli obiettivi prefissati e dalla quale risulti che le 16 prove selettive
sui quattro attributi previsti dall’allegato XII del Reg. CEE n. 2568/91 (riscaldo/morchia, avvinato,
rancido e amaro) ripetuti per quattro volte si sono svolte conformemente alla metodologia stabilita
nell’allegato XII al Reg. CEE n. 2568/91.
3 – Elenco completo dei partecipanti al corso con l’indicazione di coloro che hanno conseguito
l’attestato di idoneità fisiologica all’assaggio dell’olio di oliva.
4 – Una copia completa della documentazione e del materiale didattico distribuito ai partecipanti
durante il corso.
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10.12.2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 49
Direzione Generale Ambiente, Energia e
Cambiamenti Climatici
Settore Energia, Tutela della Qualitìtà dell’Aria e
dall’Inquinamento Elettromagnetico e Acustico
DECRETO 2 dicembre 2014, n. 5627
certificato il 02-12-2014
Proroga della data di inizio lavori di realizzazione
del “Parco Eolico Poggio Ceraso e il Macchione”, nei
Comuni di Casciana Terme Lari e Santa Luce (PI).
IL DIRIGENTE
Vista la legge regionale 08 gennaio 2009, n. 1 “Testo
unico in materia di organizzazione e ordinamento del
personale”;
Visto l’articolo 2 della legge regionale 08 gennaio
2009, n. 1, che affida alla dirigenza regionale la gestione
finanziaria, tecnica ed amministrativa dell’Ente;
Vista la delibera n. 602 del 14/06/2010 con la quale
sono state individuate le direzioni generali e le aree di coordinamento e ne sono state definite le relative competenze,
e successive modifiche ed integrazioni, in particolare
quelle di cui alla D.G.R. n. 230 del 02/04/2013;
- D.Lgs. 3 marzo 2011, n. 28 “Attuazione della direttiva 2009/28/CE sulla promozione dell’uso dell’energia
da fonti rinnovabili, recante modifica e successiva abrogazione delle direttive 2001/77/CE e 2003/30/CE”;
- Legge regionale 24.02.2005, n. 39 “Disposizioni
in materia di energia”, e successive modifiche ed integrazioni, in particolare l’art. 3 che definisce le competenze
della Regione;
Visto il Decreto Dirigenziale n. 3398 del 09/07/2010
con cui è stata rilasciata alla richiedente società European Windfarms Italy srl, una Autorizzazione Unica
alla costruzione e all`esercizio di un impianto eolico
della potenza di 18,00 MWe più altri eventuali 8,00
MWe, denominato “Parco Eolico Poggio Ceraso e il
Macchione” nei Comuni di Casciana Terme (PI) e Santa Luce (PI). Lo stesso atto dispone che “Il termine per
l’inizio dei lavori non può essere superiore ad un anno
dalla data dell’autorizzazione unica; il termine di ultimazione dei lavori, non può essere superiore a tre anni
dall’inizio dei lavori. Per comprovate motivazioni, indipendenti dalla volontà del richiedente, il termine per
l’inizio e l’ultimazione dei lavori può essere prorogato,
con provvedimento motivato”;
Visto il decreto del Direttore Generale della DG Politiche Ambientali, Energia e Cambiamenti Climatici n.
2145 del 29/05/2014 con il quale è stata attribuita alla
sottoscritta la responsabilità del Settore “Energia, tutela
della qualità dell’aria e dall’inquinamento elettromagnetico e acustico”;
Visto il Decreto Dirigenziale n. 4901 del 07/11/2011
con cui si è provveduto in particolare a:
1) riconoscere la voltura alla Società “Parco eolico
Casciana Terme-Santaluce S.r.l.” con sede legale a Firenze, Via A. Poliziano n. 8 - 50129, dell’autorizzazione
unica alla costruzione e all`esercizio dell’impianto eolico
della potenza di 18,00 MWe più altri eventuali 8,00
MWe, denominato “Parco Eolico Poggio Ceraso e il
Macchione” nei Comuni di Casciana Terme (PI) e Santa
Luce (PI) di cui al decreto dirigenziale n. 3398 del 09
luglio 2010;
2) riconoscere alla stessa società una proroga fino al
09/11/2011 della data di inizio lavori di realizzazione del
suddetto impianto eolico, mantenendo inalterate le altre
prescrizioni del decreto dirigenziale n. 3398 del 09 luglio
2010;
Viste le seguenti disposizioni normative:
- D.lgs. 29.12.2003, n. 387 “Attuazione della direttiva
2001/77/CE relativa alla promozione dell’energia elettrica prodotta da fonti energetiche rinnovabili nel mercato interno dell’elettricità” e successive modifiche ed
integrazioni, in particolare l’art. 12 che detta norme
sull’autorizzazione alla costruzione ed esercizio degli
impianti di produzione di energia elettrica alimentati da
fonti energetiche rinnovabili;
- D.M. 10 Settembre 2010 con cui sono state emanate
le “Linee guida per l’autorizzazione degli impianti alimentati da fonti rinnovabili” ai sensi dell’art. 12 comma
10 del D.lgs. 387/2003;
Visti altresì:
- il decreto dirigenziale n. 1768 del 26/04/2012 con il
quale si riconosceva alla società “Parco eolico Casciana
Terme-Santaluce Srl” la proroga fino al 09/05/2012 della
data di inizio lavori di realizzazione del “Parco Eolico
Poggio Ceraso e il Macchione”, mantenendo inalterate le
altre prescrizioni del decreto dirigenziale n. 3398 del 09
luglio 2010;
- il decreto dirigenziale n. 4615 del 08/10/2012 con il
quale si riconosceva alla società “Parco eolico Casciana
Terme-Santaluce Srl” la proroga fino al 09/11/2012 della
data di inizio lavori di realizzazione del “Parco Eolico
Poggio Ceraso e il Macchione”, mantenendo inalterate le
Vista la Delibera n. 405 del 03/06/2013 recante la soppressione dell’Area di coordinamento “Ambiente, energia
e cambiamenti climatici”, riconducendone le competenze,
e contestualmente strutture dirigenziali, insieme a relativo
personale assegnato, e posizioni organizzative con relativi
incaricati, a quelle presidiate dalla Direzione Generale afferente;
10.12.2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 49
altre prescrizioni del decreto dirigenziale n. 3398 del 09
luglio 2010;
- il decreto n. 5649 del 04/12/2012 con il quale si
riconosceva alla società “Parco eolico Casciana TermeSantaluce Srl” la proroga fino al 09/05/2013 della data
di inizio lavori di realizzazione del “Parco Eolico Poggio
Ceraso e il Macchione”, mantenendo inalterate le altre
prescrizioni del decreto dirigenziale n. 3398 del 09 luglio
2010;
- il decreto n. 2300 del 13/06/2013 con il quale si
riconosceva alla società “Parco eolico Casciana TermeSantaluce Srl” la proroga fino al 09/11/2013 della data
di inizio lavori di realizzazione del “Parco Eolico Poggio
Ceraso e il Macchione”, mantenendo inalterate le altre
prescrizioni del decreto dirigenziale n. 3398 del 09 luglio
2010;
Visto, inoltre, il Decreto Dirigenziale n. 2980 del
14/07/2014 con il quale:
a) si riconosce la voltura alla “Società Fabbriche
Energie Rinnovabili Alternative srl” con sede legale a
Milano, Piazza Cavour n.7 -20121, dell’autorizzazione
unica alla costruzione e all`esercizio dell’impianto eolico
della potenza di 18,00 MWe più altri eventuali 8,00 Mwe,
denominato “Parco Eolico Poggio Ceraso e il Macchione”
nei Comuni di Casciana Terme (PI) e Santa Luce (PI) di
cui al decreto dirigenziale n. 3398 del 09 Luglio 2010;
b) si riconosce alla società “Società Fabbriche Energie Rinnovabili Alternative srl” una proroga fino al
09/11/2014 della data di inizio lavori di realizzazione
del “Parco Eolico Poggio Ceraso e il Macchione”, nei
Comuni di Casciana Terme (PI) e Santa Luce (PI), di cui è
stata autorizzata la costruzione e l’esercizio con il decreto
dirigenziale n. 3398 del 09 Luglio 2010, mantenendo altresì inalterate le altre prescrizioni di tale decreto;
Vista la richiesta di proroga per ulteriori 12 mesi (fino
al 09/11/2015) dell’autorizzazione unica del parco eolico
di 18+8 MW da realizzare in località “Poggio Ceraso e
il Macchione”, comuni di Casciana Terme (PI) e Santa
Luce (PI), inviata mediante PEC dalla stessa Soc. FERA
CF/PIVA 13393960151, protocollo in arrivo del settore
AOOGRT/248518 del 10/10/2014/P.120.060, con la quale la Società specifica come motivazioni a sostegno di
tale richiesta:
- che il Comune di Casciana Terme alla data della
suddetta richiesta, non ha ancora provveduto alla modifica del piano di classificazione acustica, come previsto
nell’Autorizzazione Unica della Regione Toscana (decreto n. 3398 del 09/07/10);
- che la Soc. FERA ha intenzione di presentare presso
la Regione Toscana una variante all’A.U. rispetto al
progetto autorizzato con DD 3398 del 09/07/2010, inerentemente le modifiche che hanno già ottenuto pronuncia favorevole di compatibilità ambientale con con DGR
dell’08/08/2014 n. 702.
145
Vista la Delibera G.R.T. n.275 del 08/03/2010 recante
pronuncia favorevole sulla compatibilità ambientale del
Parco Eolico Poggio Ceraso ed Il Macchione nonché le
determinazioni circa il rilascio delle autorizzazioni in
ordine al vincolo idrogeologico ed in ordine al vincolo
paesaggistico, nella quale si stabilisce in anni cinque la
durata dell’efficacia:
- della pronuncia di compatibilità ambientale, ai sensi
dell’art. 18 comma 7 della L.R. 79/98;
- dell’autorizzazione ai fini del vincolo paesaggistico,
di cui all’art. 146 del D.Lgs. n. 42/04, ai sensi del medesimo articolo;
- dell’autorizzazione ai fini del vincolo idrogeologico,
di cui al R.D.L. 3267/23, alla L.R. 39/2000 e al DPGR
48/R03;
Dato atto che:
- con nota dello scrivente Ufficio datata 20/10/2014
(nostro Prot. n. AOOGRT/256795/P.120.060 del 20/10/2014),
inviata al Comune di Casciana Terme, e, per quanto di
conoscenza, al Comune di Santa Luce, alla Provincia di
Pisa ed alla Società F.E.R.A. srl, si chiedeva riscontro in
relazione a quanto affermato dalla Società riguardo alla
non ancora effettuata modifica del piano di classificazione
acustico;
- l’autorizzazione unica effettivamente prevede la
modifica di tale piano come attività preliminare all’inizio
dei lavori (art.B-2, punto 3.1);
Rilevato quindi che le motivazioni apportate dal richiedente per la richiesta di proroga del termine per
l’inizio lavori concernono fatti indipendenti dalla sua volontà;
Ritenuto quindi, per quanto sopra, di concedere alla
richiedente società la proroga per l’inizio lavori fino
alla data del termine dell’efficacia della pronuncia di
compatibilità ambientale, dell’autorizzazione ai fini del
vincolo paesaggistico e dell’autorizzazione ai fini del
vincolo idrogeologico e cioè il 07/03/2014;
DECRETA
1) di riconoscere alla società “Società Fabbriche
Energie Rinnovabili Alternative srl” una proroga fino
al 07/03/2015 (compreso) della data di inizio lavori di
realizzazione del “Parco Eolico Poggio Ceraso e il Macchione”, nei Comuni di Casciana Terme (PI) e Santa Luce
(PI), di cui è stata autorizzata la costruzione e l’esercizio
con il decreto dirigenziale n. 3398 del 09 luglio 2010 (1),
mantenendo altresì inalterate le altre prescrizioni di tale
decreto;
2) di comunicare il presente decreto ai Comuni e alla
Provincia interessati.
(1) N.d.r. Pubblicato sul B.U. n. 29/2010
146
10.12.2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 49
Il presente atto è pubblicato integralmente sul B.U.R.T.
ai sensi dell’art. 5 comma 1 lett. f) della Legge Regionale
23/2007 e sulla banca dati degli atti amministrativi della
Giunta Regionale ai sensi dell’art. 18 comma 2 della medesima L.R. 23/2007.
Il Dirigente
Carla Chiodini
GIUNTA REGIONALE
- Decisioni
DECISIONE 1 dicembre 2014, n. 48
Costituzione Nucleo operativo per la elaborazione e
attuazione dell’accordo di programma sulla reindustrializzazione e sul rilancio economico di Livorno e dell’area
costiera livornese.
LA GIUNTA REGIONALE
Vista la delibera G.R. n. 140 del 24.2.2014, con la
quale è stata approvata la richiesta al MISE per il riconoscimento di area di crisi industriale complessa del polo
produttivo della componentistica automotive di Livorno
e Collesalvetti, ai sensi dell’art. 1 comma 3 del decreto
ministeriale del 31 gennaio 2013, attuativo dell’art. 27,
comma 8, del decreto-legge 22 giugno 2012 n. 83;
Preso atto del perdurare della situazione di crisi
economica in cui versa l’Area in questione, anche alla
luce delle recenti decisioni assunte da rilevanti imprese presenti sul territorio che hanno determinato il
deterioramento del tessuto produttivo e manifatturiero locale, concentrando nell’area urbana condizioni di rischio
sociale significative;
Ritenuto pertanto promuovere un d’accordo di programma tra la Regione, le Istituzioni locali e il Governo
per porre in essere tutte le possibili azioni per favorire
nuove condizioni per il rilancio competitivo dell’area
costiera livornese, una reindustrializzazione dei poli di
produzione, la promozione di processi di sostenibilità
territoriale;
Considerato che i temi nodali e strategici sui quali
attivare il Progetto Livorno possono essere così individuati:
sviluppo economico
- riconoscimento di area di crisi industriale complessa
- interventi ex legge 181
- pacchetto integrato di agevolazioni per favorire
insediamenti produttivi
- priorità interventi orizzontali (ingegneria finanziaria)
per consolidamento produttivo
- censimento aree per insediamenti produttivi
formazione e lavoro
- politiche attive del lavoro
- ammortizzatori sociali
- formazione specializzata
- organizzazione del lavoro portuale
logistica integrata e mobilità
- completamento iter pianificazione del porto
- piano di investimenti per lo sviluppo del porto
- area retroportuale: interporto di Guasticce
- riconoscimento zona franca doganale
- integrazione porto/aeroporto di Pisa
- nodo ferroviario Livorno: potenziamento linea tirrenica e integrazione Pisa-Vada
- viabilità di lunga percorrenza: completamento tirrenica
- potenziamento Pisa-Vada per accesso porto e interporto
- accessibilità veloce Roma
sostenibilità territoriale
- sviluppo nuove infrastrutture energetiche
- bonifiche aree SIN e SIR
- interventi di rigenerazione urbana
Ritenuto opportuno pertanto, al fine di favorire una
efficace e successiva attuazione dell’Accordo di Programma
istituire un Nucleo operativo, quale organismo tecnico di
supporto alla Giunta Regionale, composto dalle strutture
regionali interessate dalle linee di intervento regionale,
attribuendone il coordinamento al Responsabile dell’Area
di coordinamento Artigianato, Industria e Innovazione
tecnologica della DG Competitività del sistema regionale
e sviluppo delle competenze, stabilendo altresì che lo
stesso provveda a relazionarsi con le strutture tecniche
della Presidenza del Consiglio dei Ministeri e delle
Agenzie firmatarie dell’Accordo nonché con le altre DG
Regionali eventualmente interessate se non rappresentate
nel Nucleo;
Visto il programma di attività di Logistica Toscana
scrl, che include studi sullo sviluppo della portualità di
Livorno e della sua interconnessione con le reti TEN-T;
Tenuto, sempre ai fini della predisposizione e dell’attuazione dell’Accordo, di dover assicurare un raccordo tra la Giunta Regionale e le strutture regionali
competenti mediante l’individuazione di un Assessore
di riferimento nonché di una figura interna al Gabinetto
del Presidente;
A voti unanimi
DECIDE
10.12.2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 49
147
a) di individuare l’Assessore alle Attività produttive,
credito e lavoro quale referente della Giunta Regionale
per l’attività elaborativa e per applicazione dell’Accordo
di programma per la reindustrializzazione e il rilancio
economico e produttivo di Livorno e dell’area costiera;
DG Competitività del sistema regionale e sviluppo delle competenze cui compete altresì il raccordo tecnico
con le strutture ministeriali interessate nonché con le
altre Direzioni Generali regionali per le parti di loro
competenza se non rappresentate nel Nucleo;
b) di assegnare al Responsabile della Segreteria politica del Presidente, in collaborazione con il Presidente
di Logistica Toscana scrl, le funzioni di raccordo tra il
Nucleo Operativo di seguito istituito, la Presidenza della Regione Toscana e gli organi decisionali delle amministrazioni locali e centrali
g) di dare mandato al Coordinatore del Nucleo Operativo di produrre un report quindicinale commentato da
trasmettere al Presidente, all’Assessore alle Attività produttive, credito e lavoro, al Responsabile della Segreteria
politica del Presidente, nonché agli Enti Sottoscrittori,
sullo di avanzamento delle azioni e degli interventi dell’
Accordo di Programma;
c) di istituire un Nucleo Operativo quale organismo
tecnico di supporto alla predisposizione ed attuazione
dell’AdP con le funzioni di:
- presidiare la stesura ed attuazione delle Linee di
Azioni del futuro AdP da parte dei rispettivi soggetti attuatori
- assicurare il monitoraggio delle attività
- assicurare il raccordo tecnico con gli enti territoriali
e con i Ministeri firmatari l’Accordo di Programma;
d) di dare atto che il Nucleo Operativo, che si riunisce
ordinariamente ogni quindici giorni, sarà composto, in
relazione alle Linee di azione, dai Responsabili delle
seguenti strutture regionali:
- Area di Coordinamento Programmazione
- Area di Coordinamento Industria, Artigianato,
Innovazione Tecnologica
- Area di Coordinamento Formazione, Orientamento
e Lavoro
- Settore Controllo Strategico e di Gestione
- Area di Coordinamento Attività legislative, giuridiche ed Istituzionali
- Settore Rifiuti e Bonifiche
- Settore Energia, Tutela Della Qualità Dell’aria e
dall’inquinamento Elettromagnetico e Acustico
- Settore Programmazione Porti Commerciali, Interporti e Porti e Approdi Turisti;
e) Settore Pianificazione del Territorio di dare atto
che sono stabilmente invitati a partecipare alle sedute del
Nucleo un rappresentante di ARPAT per le problematiche
di carattere ambientale e per le procedure di bonifica da
realizzare e un rappresentante di Logistica Toscana per
gli aspetti legati alla promozione e lo sviluppo dei servizi
di logistica portuale. Al Nucleo sono altresì invitati, sulla
base dell’ordine del giorno, i rappresentanti dell’Autorità
Portuale di Livorno del Comune di Livorno e del Comune
di Collesalvetti e della Provincia di Livorno;
f) di attribuire il coordinamento dell’attività del Nucleo
Operativo al Responsabile dell’Area di coordinamento
Artigianato, Industria e Innovazione tecnologica della
h) di dare atto che il Nucleo Operativo assicura un
sistema unitario di monitoraggio anche con riferimento ad
altri accordi per l’area costiera livornese, nonché il coordinamento degli interventi nello stesso previsti, laddove
correlati alle azioni dell’Accordo di Programma.
Il presente atto è pubblicato sul B.U.R.T. ai sensi
degli articoli 4, 5 e 5 bis della l.r. 23/2007 e sulla banca
dati degli atti amministrativi della Giunta regionale ai
sensi dell’art.18 della L.R. 23/2007.
Segreteria della Giunta
Il Direttore Generale
Antonio Davide Barretta
ALTRI AVVISI
BORDIGONI GINA S.r.l.
Avviso al pubblico dell’istanza di avvio della procedura di verifica di assoggettabilità a V.I.A. ai sensi della l.r. 10/10 e s.m.i.: (piano di coltivazione cava
“RAVALUNGA” m33).
La Società BORDIGONI GINA S.r.l. con sede in
CARRARA, via Don Minzoni n. 25, nella sua qualità di
soggetto proponente dell’opera in oggetto;
RENDE NOTO CHE
- ai sensi e per gli effetti della Legge Regione Toscana
n. 10 del 12 febbraio 2010 e s.m.i., è stato depositato
presso il Comune di MASSA, il progetto dell’opera
(piano di coltivazione) e il relativo “studio preliminare
ambientale” ai fini dell’attivazione sulla medesima del
procedimento di verifica di assoggettabilità a V.I.A.;
- il progetto di cui trattasi rientra nella tipologia di cui
alla lettera h), dell’Allegato B3 alla L.R. 10/10 e s.m.i.;
- il progetto è localizzato nel territorio della Regione
148
10.12.2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 49
Toscana e, in particolare, nel Comune di Massa (Provincia
di Massa);
- il progetto è localizzato nel territorio della Regione
Toscana e, in particolare, nel Comune di Carrara (provincia di Massa);
- il progetto dell’opera prevede: Il progetto si inserisce in un sito, definito bacino industriale, già interessato in maniera cospicua da diversi secoli di presenza
dell’attività estrattiva legata alla presenza di un bacino
marmifero in cui sono attive altre cave. Il progetto
riguarda il piano di coltivazione in prosecuzione delle
attività previste dal piano vigente. Il progetto si sviluppa
interamente all’interno del complesso estrattivo già autorizzato e riguarda principalmente una coltivazione a
cielo aperto su due gradoni. Gli impatti principali sono
di tipo transitorio, polveri e rumore in quanto comunque
cava già attiva da svariati anni.
- il progetto dell’opera prevede: La presente variante
al piano di coltivazione della cava 173 si sviluppa interamente all’interno del complesso estrattivo già autorizzato e non prevede coltivazioni in aree di monte
vergine che non fossero già state escavate e/o già autorizzate in precedenza. La variante trae esclusivamente origine dalla necessità di coordinare le lavorazioni con le
modifiche progettuali delle cave limitrofe determinate
dai nuovi assetti societari. Gli impatti principali sono di
tipo transitorio, polveri e rumore in quanto comunque
cava già attiva da svariati anni;
- il “progetto dell’opera” e lo “studio preliminare ambientale” sono depositati in copia presso il Comune di
Massa che provvede ad inviarne copia alla Provincia di
Massa e all’ARPAT di Massa (amministrazioni interessate
ai sensi dell’art. 46 della L.R. 10/10);
- il “progetto dell’opera” e lo “studio preliminare ambientale” sono depositati in copia presso il Comune di
Carrara che provvede ad inviarne copia alla Provincia di
Massa e all’ARPAT di Massa (amministrazioni interessate
ai sensi dell’art. 46 della L.R. 10/10);
- i principali elaborati del “progetto dell’opera” e lo
“studio preliminare ambientale” sono consultabili presso
il Comune di Massa;
- entro 45 (quarantacinque) giorni dalla data della
presente pubblicazione, chiunque vi abbia interesse può
far pervenire le proprie osservazioni al Comune di Massa
Settore Cave, Via Simon Musico, 54100 Massa (MS).
- i principali elaborati del “progetto dell’opera” e lo
“studio preliminare ambientale” sono consultabili presso
il Comune di Carrara;
- entro 45 (quarantacinque) giorni dalla data della
presente pubblicazione, chiunque vi abbia interesse può
far pervenire le proprie osservazioni al Comune di Carrara
Settore Marmo, P.zza II Giugno 1, 54033 Carrara.
COOPERATIVA FRA CAVATORI DI GIOIA S.c.r.l.
CARRARA (Ms)
CREMO MARMI S.r.l. CARRARA (Ms)
Avviso al pubblico dell’istanza di avvio della procedura di verifica di assoggettabilità a V.I.A. ai sensi
della l.r. 10/10 e s.m.i.: (variante al piano di coltivazione della cava “GIOIA PIASTRONE” n. 173).
Avviso al pubblico dell’istanza di avvio della procedura di verifica di assoggettabilità a V.I.A. ai sensi
della l.r. 10/10 e s.m.i.: (variante al piano di coltivazione della cava “VARA” n. 113).
La Cooperativa fra Cavatori di Gioia s.c.r.l. con sede
Via San Martino, 1 a Carrara (MS), nella sua qualità di
soggetto proponente dell’opera in oggetto,
La Società Cremo Marmi S.r.l. con sede Via Igino
Cocchi, 1 a Carrara (MS), nella sua qualità di soggetto
proponente dell’opera in oggetto,
RENDE NOTO CHE
RENDE NOTO CHE
- ai sensi e per gli effetti della Legge Regione Toscana
n.10 del 12 febbraio 2010 e s.m.i., è stato depositato presso
il Comune di Carrara, il progetto dell’opera (variante
al piano di coltivazione vigente) e il relativo “studio
preliminare ambientale” ai fini dell’attivazione sulla medesima del procedimento di verifica di assoggettabilità a
V.I.A.;
- ai sensi e per gli effetti della Legge Regione Toscana
n. 10 del 12 febbraio 2010 e s.m.i., è stato depositato
presso il Comune di Carrara, il progetto dell’opera
(variante al piano di coltivazione vigente) e il relativo
“studio preliminare ambientale” ai fini dell’attivazione
sulla medesima del procedimento di verifica di assoggettabilità a V.I.A.;
- il progetto di cui trattasi rientra nella tipologia di cui
alla lettera h), dell’Allegato B3 alla L.R. 10/10 e s.m.i.
- il progetto di cui trattasi rientra nella tipologia di cui
alla lettera h), dell’Allegato B3 alla L.R. 10/10 e s.m.i.
10.12.2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 49
149
- il progetto è localizzato nel territorio della Regione
Toscana e, in particolare, nel Comune di Carrara (provincia di Massa);
- il progetto è localizzato nel territorio della Regione
Toscana e, in particolare, nel Comune di Carrara (provincia di Massa);
- il progetto dell’opera prevede: Il progetto riguarda
una modesta variante del più ampio progetto di bonifica
a confine tra la cava “Vara” e “Belgia C” già autorizzato
in raccordo ed aggiornamento del piano di coltivazione
della cava 113 anch’esso già autorizzato. Il progetto
prevede quindi sia le opere di bonifica del versante sud
orientale verso Vara che la prosecuzione dei lavori nei
diversi suoi cantieri. Le lavorazioni non interesseranno
aree di monte vergine che non fossero già state escavate
e/o autorizzate in precedenza. Gli impatti principali sono
di tipo transitorio, polveri e rumore in quanto comunque
cava già attiva da svariati anni.
- il progetto dell’opera prevede: La presente variante
al piano di coltivazione della cava 167 si sviluppa interamente all’interno del complesso estrattivo già autorizzato e non prevede coltivazioni in aree di monte vergine che non fossero già state escavate e/o già autorizzate
in precedenza. La variante trae esclusivamente origine
dalla necessità di riorganizzare le lavorazioni in funzione
dei nuovi assetti societari che hanno determinato una
modifica nella tipologia delle lavorazioni che determineranno un più razionale sviluppo del giacimento. Gli
impatti principali sono di tipo transitorio, polveri e rumore
in quanto comunque cava già attiva da svariati anni.
- il “progetto dell’opera” e lo “studio preliminare ambientale” sono depositati in copia presso il Comune di
Carrara che provvede ad inviarne copia alla Provincia di
Massa e all’ARPAT di Massa (amministrazioni interessate
ai sensi dell’art. 46 della L.R. 10/10);
- il “progetto dell’opera” e lo “studio preliminare ambientale” sono depositati in copia presso il Comune di
Carrara che provvede ad inviarne copia alla Provincia di
Massa e all’ARPAT di Massa (amministrazioni interessate
ai sensi dell’art. 46 della L.R. 10/10);
- i principali elaborati del “progetto dell’opera” e lo
“studio preliminare ambientale” sono consultabili presso
il Comune di Carrara;
- i principali elaborati del “progetto dell’opera” e lo
“studio preliminare ambientale” sono consultabili presso
il Comune di Carrara;
- entro 45 (quarantacinque) giorni dalla data della
presente pubblicazione, chiunque vi abbia interesse può
far pervenire le proprie osservazioni al Comune di Carrara
Settore Marmo, P.zza II Giugno 1, 54033 Carrara.
- entro 45 (quarantacinque) giorni dalla data della
presente pubblicazione, chiunque vi abbia interesse può
far pervenire le proprie osservazioni al Comune di Carrara
Settore Marmo, P.zza II Giugno 1, 54033 Carrara.
NUOVA GIOIA S.r.l. CARRARA (Ms)
SOCIETA’ APUANA MARMI S.R.L.
Avviso al pubblico dell’istanza di avvio della procedura di verifica di assoggettabilità a V.I.A. ai sensi
della l.r. 10/10 e s.m.i.: (variante al piano di coltivazione della cava “VENEDRETTA” n. 167).
Avviso al pubblico dell’istanza di avvio della procedura di verifica di assoggettabilità a V.I.A. ai sensi
della l.r. 10/10 e s.m.i.: (variante al piano di coltivazione della cava “MONTE ZUCCONE o BENEO”).
La Società Nuova Gioia S.r.l. con sede Via San Martino, 1 a Carrara (MS), nella sua qualità di soggetto proponente dell’opera in oggetto,
La Società Apuana Marmi S.r.l. con sede Via Provinciale Carrara-Avenza, 158 a Carrara (MS), nella sua
qualità di soggetto proponente dell’opera in oggetto,
RENDE NOTO CHE
RENDE NOTO CHE
- ai sensi e per gli effetti della Legge Regione Toscana
n.10 del 12 febbraio 2010 e s.m.i., è stato depositato presso
il Comune di Carrara, il progetto dell’opera (variante
al piano di coltivazione vigente) e il relativo “studio
preliminare ambientale” ai fini dell’attivazione sulla medesima del procedimento di verifica di assoggettabilità a
V.I.A.;
- ai sensi e per gli effetti della Legge Regione Toscana
n.10 del 12 febbraio 2010 e s.m.i., è stato depositato presso
il Comune di Carrara, il progetto dell’opera (variante
al piano di coltivazione vigente) e il relativo “studio
preliminare ambientale” ai fini dell’attivazione sulla medesima del procedimento di verifica di assoggettabilità a
V.I.A.;
- il progetto di cui trattasi rientra nella tipologia di cui
alla lettera h), dell’Allegato B3 alla L.R. 10/10 e s.m.i.
- il progetto di cui trattasi rientra nella tipologia di cui
alla lettera h), dell’Allegato B3 alla L.R. 10/10 e s.m.i.
150
10.12.2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 49
- il progetto è localizzato nel territorio della Regione
Toscana e, in particolare, nel Comune di Carrara (provincia di Massa);
- il progetto è localizzato nel territorio della Regione
Toscana e, in particolare, nel Comune di Carrara (provincia di Massa);
- il progetto dell’opera prevede: La presente variante
al piano di coltivazione della cava Monte Zuccone o
Beneo si sviluppa interamente all’interno del complesso
estrattivo già autorizzato e non prevede coltivazioni in
aree di monte vergine che non fossero già state autorizzate
in precedenza. La variante trae esclusivamente origine
dalla necessità di riorganizzare le lavorazioni nel tempo
a differenza di quanto progettato in passato. Gli impatti
principali sono di tipo transitorio, polveri e rumore in
quanto comunque cava già attiva da svariati anni;
- il progetto dell’opera prevede: La presente variante
al piano di coltivazione della cava 168 si sviluppa interamente all’interno del complesso estrattivo già autorizzato
e non prevede coltivazioni in aree di monte vergine che
non fossero già state escavate e/o già autorizzate in
precedenza. La variante trae esclusivamente origine dalla
necessità di riorganizzare le lavorazioni in funzione dei
nuovi assetti societari che hanno determinato una modifica
nella tipologia delle lavorazioni che determineranno un
più razionale sviluppo del giacimento. Inoltre è previsto
l’ampliamento del complesso estrattivo ad un’area di
cava attualmente non lavorata ed in cui il presente progetto prevede di realizzare lo stoccaggio temporaneo del
detrito di lavorazione. Gli impatti principali sono di tipo
transitorio, polveri e rumore in quanto comunque cava
già attiva da svariati anni;
- il “progetto dell’opera” e lo “studio preliminare ambientale” sono depositati in copia presso il Comune di
Carrara che provvede ad inviarne copia alla Provincia di
Massa e all’ARPAT di Massa (amministrazioni interessate
ai sensi dell’art. 46 della L.R. 10/10);
- i principali elaborati del “progetto dell’opera” e lo
“studio preliminare ambientale” sono consultabili presso
il Comune di Carrara;
- entro 45 (quarantacinque) giorni dalla data della
presente pubblicazione, chiunque vi abbia interesse può
far pervenire le proprie osservazioni al Comune di Carrara
Settore Marmo, P.zza II Giugno 1, 54033 Carrara.
SOCIETA’ GUALTIERO CORSI S.r.l.
CARRARA (Ms)
Avviso al pubblico dell’istanza di avvio della procedura di verifica di assoggettabilità a V.I.A. ai sensi
della l.r. 10/10 e s.m.i.: (variante al piano di coltivazione della cava “CIMA DI GIOIA” n. 168).
La Società Gualtiero Corsi S.r.l. con sede Via San
Martino, 1 a Carrara (MS), nella sua qualità di soggetto
proponente dell’opera in oggetto;
RENDE NOTO CHE
- ai sensi e per gli effetti della Legge Regione Toscana
n. 10 del 12 febbraio 2010 e s.m.i., è stato depositato presso
il Comune di Carrara, il progetto dell’opera (variante
al piano di coltivazione vigente) e il relativo “studio
preliminare ambientale” ai fini dell’attivazione sulla medesima del procedimento di verifica di assoggettabilità a
V.I.A.;
- il progetto di cui trattasi rientra nella tipologia di cui
alla lettera h), dell’Allegato B3 alla L.R. 10/10 e s.m.i.;
- il “progetto dell’opera” e lo “studio preliminare ambientale” sono depositati in copia presso il Comune di
Carrara che provvede ad inviarne copia alla Provincia di
Massa e all’ARPAT di Massa (amministrazioni interessate
ai sensi dell’art. 46 della L.R. 10/10);
- i principali elaborati del “progetto dell’opera” e lo
“studio preliminare ambientale” sono consultabili presso
il Comune di Carrara;
- entro 45 (quarantacinque) giorni dalla data della
presente pubblicazione, chiunque vi abbia interesse può
far pervenire le proprie osservazioni al Comune di Carrara
Settore Marmo, P.zza II Giugno 1, 54033 Carrara.
UNICA S.r.l.
Avviso attivazione procedura di verifica di cui
all’art. 20 del D.Lgs 152/06 smi per la attivazione di
impianto per il pretrattamento e la tintura di tessili.
Tale impianto sarà situato nel Comune di Prato (PO)
all’interno dell’area facente parte dello stabilimento
produttivo UNICA S.r.l. in viale Montegrappa 377/1,
ed individuabile alla Tavola n. 44 del Regolamento
Urbanistico del Comune di Prato.
Il sottoscritto Tongyu Wang in qualità di legale
rappresentante della Società UNICA S.r.l., P.IVA
02309920979, con sede legale e sede di stabilimento nel
Comune di Prato, viale Montegrappa, 377/1, in qualità
di proponente, comunica di aver formulato ISTANZA
DI VERIFICA DI ASSOGGETTABILITÀ ai sensi dell’Allegato IV alla Parte II del D.Lgs 152/06 smi “Progetti
sottoposti alla Verifica di assoggettabilità di competenza
10.12.2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 49
151
delle regioni e delle province autonome di Trento e
Bolzano”, appartenente alla categoria progettuale n. 5
lettera c): “Impianti per il pretrattamento (operazioni
quali il lavaggio, l’imbianchimento, la mercerizzazione)
o la tintura di fibre, di tessili, di lana la cui capacità di
trattamento supera le 10 tonnellate al giorno.”.
Entro 45 (quarantacinque) giorni dalla pubblicazione
del presente Avviso Pubblico, chiunque abbia interesse
può far pervenire ai sensi delle leggi, le proprie osservazione al “Servizio Ambiente e Energia - Provincia di
Prato”, via Cairoli 25 - 59100 Prato, c.a. Dott. Nicola
Stramandinoli.
Copia cartacea dell’istanza e della Documentazione
allegata è stata depositata per la consultazione del pubblico presso gli Uffici della Provincia di Prato - Servizio
Ambiente e tutela del territorio, via Cairoli n. 25 - 59100
Prato.
Il Responsabile Legale
UNICA S.r.l.
Tongyu Wang
152
10.12.2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 49
3) Il proprietario, il cui terreno è dotato di idrante,
dovrà consentire di deviare l’acqua all’utente sprovvisto
della derivazione.
SEZIONE II
- Decreti
AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE DI
AREZZO
DECRETO 26 novembre 2014, n. 226
Lavori relativi alla rete irrigua ricadente nel
comprensorio di “Montedoglio” del Distretto 7
interessante aree nel Comune di Castiglion Fiorentino
- Primo stralcio. Costituzione servitù.
IL DIRIGENTE
Omissis
DECRETA
1) E’ disposta a favore della REGIONE TOSCANA
(c.f. 01386030488) ai sensi dell’art. 43 della L.R. Toscana
n. 34/94 la costituzione del diritto di servitù di acquedotto
e di servitù di passaggio sulle particelle di terreno di
cui ai seguenti prospetti, così come rappresentate nelle
planimetrie allegate al presente documento, necessarie
alla realizzazione dell’intervento relativo alla rete
irrigua ricadente nel comprensorio di “Montedoglio” del
Distretto 7, interessante aree nel Comune di Castiglion
Fiorentino – Primo stralcio.
2) La servitù di acquedotto consiste nel vincolo del
mantenimento permanente a favore del procedente ed a
carico della ditta proprietaria del terreno, di una condotta
interrata e relative pertinenze, sia interrate che di superficie
(pozzetti di ispezione, di derivazione, di sfiato, di scarico
etc). Tutta la fascia interessata viene gravata, inoltre,
di una servitù di passaggio in ogni tempo per persone
e mezzi, per le operazioni di manutenzione ordinaria e
straordinaria dell’impianto. Sulla medesima fascia non
potranno essere eseguite piantagioni arboree e arbustive
di qualsiasi essenza, manufatti di qualsiasi genere,
costruzioni, recinzioni, escavazioni o perforazioni di
qualsivoglia natura; non potranno, inoltre, essere deposte
o sparse, nel suolo e nel sottosuolo, materie liquide o
solide che possano costituire fonte di inquinamento.
In caso di tali coltivazioni, manufatti, costruzioni o
recinzioni il proprietario non potrà pretendere alcun
indennizzo per eventuali danni derivanti dal regolare
esercizio della servitù. La condotta nonché i manufatti,
le apparecchiature e gli accessori tutti dell’impianto
sono inamovibili e sono e rimarranno di proprietà della
Regione Toscana, con facoltà di rimuoverli in ogni
momento direttamente o a mezzo di terzi autorizzati.
4) L’indennità di occupazione temporanea è stata
calcolata per il periodo di 2 (due) anni nella misura
di un dodicesimo annuo dell’indennità di esproprio.
L’indennità di asservimento è stata calcolata al 100%
del valore dell’area per quanto riguarda la larghezza di
1 ml. sopra la tubazione e al 30% del valore dell’area
per quanto riguarda la restante fascia di rispetto (da 3 a
5 mt).
5) Il presente Provvedimento - esente da bollo e
soggetto alla tassa fissa di registro ed ipotecaria ai sensi
dell’art. 37 del R.D. n. 215 del 13.02.1933 e dell’art. 22
del Tab. B) del D.P.R. 26.10.1972 n. 642 - sarà notificato
ai proprietari interessati nelle forme di legge, trascritto
alla Conservatoria dei Registri Immobiliari di Arezzo,
pubblicato per estratto nel B.U.R.T., affisso all’Albo
del Comune di Castiglion Fiorentino ed inserito nel
sito internet della Provincia di Arezzo: www.provincia.
arezzo.it. Entro 30 giorni dalla pubblicazione per estratto
sul B.U.R.T. i terzi aventi diritto potranno proporre
opposizione.
6) I proprietari che non hanno condiviso l’indennità
come sopra determinata, sono invitati con il presente atto
a comunicare - nei 30 giorni dalla data del ricevimento
– se intendono avvalersi del procedimento di stima
peritale previsto dall’art. 21 del D.P.R. 327/2001 per la
determinazione definitiva dell’indennità di asservimento
relativa all’area sopradescritta, designando allo scopo un
tecnico di propria fiducia. In caso di silenzio si provvederà
d’ufficio a chiedere la rideterminazione dell’indennità
alla Commissione Provinciale Espropri.
7) Una volta trascritto il presente Provvedimento,
tutti i diritti relativi agli immobili espropriati potranno
essere fatti valere esclusivamente sull’indennità, ai sensi
dell’art. 25 del D.P.R. 327/2001.
8) Il presente provvedimento, può essere impugnato
per vizi di legittimità con ricorso al T.A.R. della Toscana
nel termine di 60 giorni dall’avvenuta notificazione, o
con ricorso straordinario al Presidente della Repubblica
entro 120 giorni dalla medesima data.
9) I terreni interessati dell’occupazione d’urgenza
preordinata all’asservimento, di cui ai Provvedimenti
indicati in premessa, si intendono restituiti ai proprietari
alla data del presente atto.
SEGUE TABELLA
10.12.2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 49
153
COMUNE DI CASTIGLION FIORENTINO – CATASTO TERRENI
DITTA
FG. P.LLA
Agnelli Giovan Battista
nato a Foiano della
Chiana (AR)
il 19.09.1943
c.f. GNL GNB 43P19
D649J
proprietà 1/2
41
105
MQ.
TOTALE IND.
ASSERVIM.
(euro)
TOTALE
IND.OCC.
TEMPOR.
(euro)
TOTALE
ACCONTO
(euro)
TOTALE
SALDO
(euro)
41
servitù di
4 ml.
57,90
28,40
85,69
80,61
indennità
aggiuntiva
80,00
Agnelli Serafino
nato a Castiglion F.no
(AR) il 09.11.1941
c.f. GNL SFN 41S09
C319U
proprietà 1/2
DITTA
Vilucchi Graziano
nato a Castiglion
F.no (AR) il
18.12.1937
c.f. VLC GZN
37T18 C319R
proprietà 2/3
Vilucchi Daniele
nato a Castiglion
F.no (AR) il
10.10.1969
c.f. VLC DNL
69R10 C319V
proprietà 1/3
FG.
P.LLA
MQ.
TOTALE IND.
ASSERVIM.
(euro)
TOTALE
IND.OCC.
TEMPOR.
(euro)
TOTALE
ACCONTO
(euro)
TOTALE
SALDO
(euro)
41
110
202
servitù di
4 ml.
1.525,50
739,26
1.423,07
1.331,69
52
140
355
servitù di
4 ml.
26
servitù
posta a
cavallo del
confine per
0,50 ml
6
servitù
posta a
cavallo del
confine di
forma a
trapezio
variabile da
0,50 ml a
2,00 ml
indennità
aggiuntiva
490,00
10.12.2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 49
154
DITTA
Paglicci Reattelli
Ferdinando
nato a Castiglion
F.no (AR) il
18.11.1950
c.f. PGL FDN
50S18 C319K
DITTA
Gadani Giuseppe
nato a Castiglion
F.no (AR) il
20.03.1941
c.f. GDN GPP
41C20 C319H
DITTA
Sarri Anna Maria
nata a Monte San
Savino (AR)
il 13.09.1964
c.f. SRR NMR
64P53 F628E
proprietà 1/4
Sarri Carla
nata a Monte San
Savino (AR)
il 14.11.1970
c.f. SRR CRL
70S54 F628M
proprietà 1/4
Sarri Paola
nata a Arezzo
il 10.02.1967
c.f. SRR PLA
67B50 A390X
proprietà 1/4
FG.
P.LLA
MQ.
TOTALE IND.
ASSERVIM.
(euro)
TOTALE
IND.OCC.
TEMPOR.
(euro)
TOTALE
ACCONTO
(euro)
TOTALE
SALDO
(euro)
41
100
121
servitù di
4 ml.
357,00
472,43
671,17
158,26
FG.
P.LLA
MQ.
TOTALE IND.
ASSERVIM.
(euro)
TOTALE
IND.OCC.
TEMPOR.
(euro)
TOTALE
ACCONTO
(euro)
TOTALE
SALDO
(euro)
41
106
126
servitù di
4 ml.
470,40
208,36
--
678,76
FG.
P.LLA
MQ.
TOTALE IND.
ASSERVIM.
(euro)
TOTALE
IND.OCC.
TEMPOR.
(euro)
TOTALE
ACCONTO
(euro)
TOTALE
SALDO
(euro)
41
107
154
servitù di 4
ml.
222,60
85,27
--
447,87
indennità
aggiuntiva
140,00
10.12.2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 49
155
Sarri Santina
nata a Monte San
Savino (AR)
il 04.07.1963
c.f. SRR STN
63L44 F628C
proprietà 1/4
DITTA
Bartoli Nello
nato a Castiglion
F.no (AR) il
30.03.1930
c.f. BRT NLL 30C30
C319C
DITTA
FG.
P.LLA
MQ.
TOTALE IND.
ASSERVIM.
(euro)
TOTALE
IND.OCC.
TEMPOR.
(euro)
TOTALE
ACCONTO
(euro)
TOTALE
SALDO
(euro)
41
108
185
servitù di 4
ml.
271,50
98,88
--
1.020,38
indennità
aggiuntiva
650,00
FG.
P.LLA
MQ.
TOTALE IND.
ASSERVIM.
(euro)
TOTALE
IND.OCC.
TEMPOR.
(euro)
TOTALE
ACCONTO
(euro)
TOTALE
SALDO
(euro)
41
118
78
servitù di
4 ml.
158,70
78,27
--
236,97
334
33
servitù di
4 ml
Colleoni Fiorangela
nata a Terno d'Isola
(BG) il 06.06.1936
c.f. CLL FNG 36H46
L118B
proprietà 1/2
Vilucchi Luca
nato a Bergamo
il 03.03.1966
c.f. VLC LCU 66C03
A794A
proprietà 1/2
DITTA
Vilucchi Aldo
nato a Castiglion
F.no (AR)
il 16.09.1942
c.f. VLC LDA
42P16 C319B
FG.
P.LLA
MQ.
TOTALE IND.
ASSERVIM.
(euro)
TOTALE
IND.OCC.
TEMPOR.
(euro)
TOTALE
ACCONTO
(euro)
TOTALE
SALDO
(euro)
41
333
121
servitù di 4
ml.
176,10
86,56
--
262,66
10.12.2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 49
156
DITTA
Vilucchi Gian
Franco
nato a Castiglion
F.no (AR)
il 18.01.1935
c.f. VLC GFR
35A18 C319W
FG.
P.LLA
MQ.
TOTALE IND.
ASSERVIM.
(euro)
TOTALE
IND.OCC.
TEMPOR.
(euro)
TOTALE
ACCONTO
(euro)
TOTALE
SALDO
(euro)
41
332
16
servitù
posta a
cavallo del
confine di
forma
triangolare
da 2,00 ml
a 0,00 ml
185,10
138,65
--
323,75
98
servitù di
4 ml.
17
servitù
posta a
cavallo del
confine di
2,00 ml
Il Dirigente
con nuovo ponte sull’Arno e raccordo al casello
dell’Autosole. Costituzione servitù.
Laura Frigieri
IL DIRIGENTE
AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE DI
AREZZO
Omissis
DECRETA
DECRETO 26 novembre 2014, n. 227
1) E’ disposta la costituzione di una servitù di cavidotto
- a favore della Regione Toscana (c.f. 01386030488) sulle porzioni di terreno, sotto riportate:
Lavori di costruzione della variante in riva destra
Arno alla SR 69 da Levane al confine di Provincia
COMUNE DI TERRANUOVA BRACCIOLINI - CATASTO TERRENI
DITTA
Carresi srl
con sede in Via Fabio
Filzi n. 13 Montevarchi
(AR)
c.f. 02067710489
FG.
P.LLA
SUP.soggetta ad
asservimento
mq.
Indennità
56
192
35
€ 259,58
2) L’asservimento è imposto in una fascia di terreno
della larghezza variabile di ml. 1,00/2,30 perpendicolare
alla viabilità principale, al fine di collocare un cavidotto
interrato, alla profondità di ml 0,80 circa e relativi
pozzetti, per l’allacciamento alla cabina elettrica ENEL
posta nella particella 192, così come meglio riportato
nell’allegata planimetria catastale.
La ditta proprietaria potrà usare la zona asservita
compatibilmente con la presenza del cavidotto e relativi
pozzetti, non può eseguire nell’area stessa alcuna opera
che possa, comunque, ostacolare e/o diminuire il regolare
esercizio della servitù. Non potrà eseguire scavi che
possano compromettere la sicurezza dell’opera pubblica,
piantare alberi di alto fusto ed erigere manufatti di
10.12.2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 49
qualunque genere sull’area asservita. Deve, inoltre, dare
preventiva comunicazione alla REGIONE TOSCANA
di ogni eventuale cambiamento che intende far ricadere
nell’area asservita, al fine di consentire l’accertamento di
compatibilità.
3) Il presente provvedimento - esente da bollo e
soggetto alla tassa fissa di registro ed ipotecaria, ai
sensi dell’art. 22 del Tab. B) del D.P.R. 26.10.1972 n.
642, dell’art. 1 della Tariffa allegata al D.P.R. 131/1986
ed art. 2 della Tariffa allegata al D.Lgs 347/1990 - sarà
notificato a cura della Provincia al proprietario interessato
nelle forme di legge, trascritto alla Conservatoria dei
Registri Immobiliari di Arezzo e pubblicato per estratto
nel B.U.R.T.
4) Il presente Provvedimento, può essere impugnato
per vizi di legittimità con ricorso al T.A.R. della Toscana
nel termine di 60 giorni dall’avvenuta notificazione, o
con ricorso straordinario al Presidente della Repubblica
entro 120 giorni dalla medesima data.
Il Dirigente
Laura Frigieri
AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE DI
FIRENZE
157
viabilità pedonale nel tratto tra il confine comunale e
la scuola media.
IL PRESIDENTE
Visto il Decreto Legislativo 18 agosto 2000, n. 267
Testo unico delle leggi sull’ordinamento degli enti locali
ed in particolare l’art. 34 “Accordi di programma”;
Preso atto che in data 28/11/2014 si è proceduto
alla stipulazione, con firma digitale, dell’Accordo di
Programma tra la Provincia di Firenze ed il Comune di
Londa per la messa in sicurezza della viabilità pedonale
sulla SP 556 Londa Stia nel tratto tra il confine comunale
e la scuola media”;
DECRETA
Di approvare, l’allegato Accordo di Programma tra
la Provincia di Firenze ed il Comune di Londa per la
messa in sicurezza della viabilità pedonale sulla SP 556
Londa Stia nel tratto tra il confine comunale e la scuola
media”;
Di disporre la pubblicazione del presente decreto
e dell’Accordo di Programma allo stesso allegato sul
Bollettino Ufficiale della Regione Toscana ai sensi
dell’art. 34, comma 4 del Decreto Legislativo 18 agosto
2000, n. 267.
DECRETO 1 dicembre 2014, n. 32
Andrea Barducci
Accordo di Programma tra la Provincia di Firenze
ed il Comune di Londa per la messa in sicurezza della
SEGUE ALLEGATO
158
10.12.2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 49
ACCORDO DI PROGRAMMA
Comune di Londa SP 556 “Londa Stia”. Messa in sicurezza della viabilità pedonale nel
tratto tra il confine comunale e la scuola media.
(Ai sensi dell’articolo 34 del D.lgs. 267/2000)
Tra
PROVINCIA DI FIRENZE
e
COMUNE DI LONDA
10.12.2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 49
ACCORDO DI PROGRAMMA TRA LA PROVINCIA DI FIRENZE E IL COMUNE
DI LONDA PER LA REALIZZAZIONE DI INTERVENTI DI ADEGUAMENTO E
MESSA IN SICUREZZA DELLA VIABILITÀ PEDONALE SULLA SP 556 “LONDA
STIA”, NEL TRATTO TRA IL CONFINE COMUNALE E LA SCUOLA MEDIA
L’Anno 2014 (duemilaquattordici) il giorno 26 (ventisei ) del mese di novembre
TRA
Provincia di Firenze – nella persona del Vice Presidente Tiziano LEPRI
E
Comune di LONDA - nella persona del Sindaco Aleandro MURRAS
PREMESSO CHE
- l’art. 34 del D.Lgs. 267/2000 dispone: “ per la definizione e l’attuazione di opere, di
interventi o di programmi di intervento che richiedono, per la loro completa realizzazione,
l’azione integrata e coordinata di comuni, province e regioni, di amministrazioni statali e di
altri soggetti pubblici, o comunque di due o più soggetti predetti, il Presidente della
Regione o il Presidente della Provincia o il Sindaco, in relazione alla competenza primaria o
prevalente sull’opera o sugli interventi o sui programmi di intervento, promuove la
conclusione di un Accordo di Programma, anche su richiesta di uno o più soggetti
interessati, per assicurare il coordinamento delle azioni e per determinare i tempi, le
modalità, il finanziamento ed ogni altro connesso adempimento”;
-
il miglioramento delle condizioni di sicurezza della percorribilità della Strada
Provinciale n. 556, nel tratto che interessa il Comune di Londa fino ad arrivare alla
scuola elementare, a beneficio degli utenti e delle comunità residenti, è obiettivo
comune degli Enti aderenti al presente accordo;
-
la Provincia di Firenze, tramite la Direzione Viabilità e G.A.V., a tale proposito, ha
redatto il progetto preliminare degli interventi che prevede la realizzazione di un
159
10.12.2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 49
160
marciapiede a servizio dell’abitato esistente. In particolare è rappresentato un percorso
continuo intervallato da passaggi carrabili, disposto in modo da garantire la maggiore
protezione possibile dei pedoni così come meglio illustrato negli elaborati progettuali
approvati con Deliberazione della Giunta Provinciale del 24/09/2014 n.158;
-
è auspicabile effettuare in tempi brevi i lavori di cui trattasi sul tratto stradale
individuato per garantire la sicurezza degli utenti;
-
per favorire il coordinamento delle azioni finalizzate alla realizzazione delle opere
nonché gli aspetti finanziari dell’intervento, la Provincia di Firenze e il Comune di
Londa, ai sensi dell’art. 34 del T.U.E.L., ritengono utile promuovere la stipula del
presente Accordo di programma;
-
la somma totale dei costi, così come risultante dal progetto preliminare approvato,
ammonta ad euro 570.000,00;
-
è urgente e necessario avviare la progettazione definitiva e esecutiva e successivamente
le procedure di gara.
Tutto ciò premesso e considerato, in esecuzione della deliberazione di Giunta Provinciale
n 183 del 5/11/2014. e della deliberazione della Giunta del Comune di Londa n. 78 del
27/10/2014 le Amministrazioni come sopra rappresentate convengono e stipulano il
seguente accordo di programma
Articolo 1
Premesse
Le premesse fanno parte integrante del presente Accordo di Programma e costituiscono i
presupposti su cui si fonda il consenso delle parti.
10.12.2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 49
Articolo 2
Oggetto dell’Accordo
Il presente Accordo prevede la realizzazione di interventi di adeguamento e messa in
sicurezza della viabilità pedonale sulla SP 556 “Londa Stia”, nel tratto tra il confine
comunale e la scuola media, così come meglio rappresentati negli elaborati che
costituiscono il progetto preliminare approvato con Deliberazione della Giunta Provinciale
n. 158 del 24/09/2014.
Articolo 3
Compiti degli Enti sottoscrittori
1) La Provincia di Firenze si impegna ad elaborare, d’intesa con i Comune di Londa e con
proprio personale, il progetto definitivo (entro il 28 febbraio 2015) e quello esecutivo
(entro il 30 maggio 2015). Tutti i necessari oneri (quali incentivo per la progettazione,
assicurazioni per i progettisti ed i verificatori, indagini geognostiche, prove di laboratorio,
collaudo, etc.) per la progettazione e realizzazione dell’opera in oggetto dovranno essere
previsti nel quadro economico dell’intervento;
2) Il Comune di Londa si impegna ad acquisire le necessarie aree sia temporaneamente che
in via definitiva ai sensi del D.P.R. 327/2001 in qualità di Autorità Procedente nonché
assumerà il ruolo di Stazione Appaltante,
3) Il Comune di Londa provvederà ad eseguire la verifica rispettivamente del progetto
definitivo ed esecutivo nonché alla validazione di quest’ultimo così come previsto dalla
normativa sui Lavori Pubblici. Il quadro economico dell’intervento dovrà contenere anche
gli oneri assicurativi, così come previsti dalla vigente legislazione, per i tecnici che
effettueranno la verifica sopra richiamata;
4) Il Comune di Londa provvederà a rendere disponibili le aree (sia da espropriare che da
occupare temporaneamente) necessarie alla realizzazione dell’opera in oggetto per tutta la
durata dei lavori;
161
10.12.2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 49
162
5) La Provincia di Firenze si accolla l’onere complessivo presunto per la realizzazione delle
opere, stimato per € 570.000,00 salvo scostamenti da verificare nelle successive fasi
progettuali;
Articolo 4
Procedura per il trasferimento delle risorse al Comune di Londa
La Provincia di Firenze, con atto dirigenziale, erogherà le somme necessarie all’esecuzione
dei lavori secondo la seguente tempistica:
ƒ
5% al momento all’approvazione del progetto definitivo (dichiarazione di pubblica
utilità) per la copertura delle spese di esproprio, delle polizze assicurative dei progettisti
e dei verificatori, sondaggi geognostici, ecc.;
ƒ
40% all’aggiudicazione definitiva dell’appalto;
ƒ
45% previa presentazione di apposita dichiarazione a firma del Responsabile Unico del
Procedimento nella quale si attesti l’avvenuta spesa del 70% delle somme erogate,
allegando copia delle fatture liquidate oltre al riepilogo degli importi contabilizzati e dei
mandati di pagamento;
ƒ
10% al completamento della rendicontazione e della trasmissione degli atti di
collaudo/certificato di regolare esecuzione.
Il Comune di Londa potrà utilizzare le eventuali economie di gara per interventi e opere di
completamento sul medesimo tratto di strada, qualora si rendessero necessarie, previa
approvazione della Provincia di Firenze.
Nel caso che nel corso dei lavori si dovessero verificare contenziosi o riserve da parte
dell’impresa appaltatrice o altre circostanze che richiedano ulteriori finanziamenti non
previsti nel Quadro Economico del progetto esecutivo questi dovranno essere reperiti
esclusivamente dal Comune di Londa. Le eventuali varianti in corso d’opera che
10.12.2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 49
modifichino l’importo contrattuale oltre il 5% dovranno essere sottoposte al parere del
Collegio di Vigilanza di cui al successivo art. 6.
A conclusione dei lavori, il Comune di Londa trasmetterà alla Provincia di Firenze il
Certificato di Regolare Esecuzione /Atti di collaudo e provvederà alla restituzione delle
eventuali risorse già erogate e non utilizzate con allegata la rendicontazione completa dei
costi di intervento.
Articolo 5
Impegni dei soggetti sottoscrittori
Ciascun soggetto sottoscrittore del presente Accordo si impegna, nello svolgimento delle
attività di propria competenza:
a) a rispettare i termini previsti nel presente accordo;
b) ad utilizzare forme di immediata collaborazione e di stretto coordinamento, con il
ricorso in particolare agli strumenti di semplificazione dell’attività amministrativa e di
snellimento dei procedimenti di decisione e controllo previsti dalla normativa vigente;
c) a procedere periodicamente alla verifica dell’Accordo;
d) ad attivare ed utilizzare a pieno ed in tempi rapidi tutte le risorse finanziarie individuate
dal presente Accordo;
e) a rimuovere ogni ostacolo procedurale ad esso imputabile in ogni fase procedimentale
di realizzazione degli interventi e di attuazione degli impegni assunti.
Articolo 6
Collegio di vigilanza
E’ istituito il Collegio di vigilanza ai sensi del comma 7, dell’articolo 34 del D.Lgs
267/2000, composto dal Presidente della Provincia di Firenze, o suo delegato, che lo
presiede e dal Sindaco del Comune di Londa o suo delegato.
Il collegio esercita le seguenti funzioni.
163
164
10.12.2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 49
a) vigila sul corretto adempimento dell’Accordo, disponendo ispezioni, anche mediante la
richiesta di documenti e informazioni alle Amministrazioni partecipanti e
eventualmente, convocando funzionari e rappresentanti;
b) delibera in merito all’esercizio dei poteri sostitutivi in caso di inadempimento delle
obbligazioni assunte con il presente Accordo,
c) in caso di inerzia o ritardo nell’adempimento degli impegni assunti, diffida il soggetto
obbligato a provvedere entro un termine non superiore a trenta giorni;
d) decorso del termine di cui alla lettera c), il presidente assumerà potere sostitutivo nei
confronti dei soggetti inadempienti e potrà valutare, alla luce dei nuovi scenari,
l’opportunità di rivedere i termini e la validità del presente accordo.
Articolo 7
Responsabile del procedimento e dell’attuazione dell’Accordo
E’ costituito un Ufficio del Responsabile del Procedimento.
È nominato responsabile del procedimento per l’attuazione dell’Accordo il funzionario del
Comune di Londa Arch. Anzilotti Paolo
Detto responsabile del procedimento ha i seguenti compiti:
a) svolge le funzioni di segretario del Collegio di Vigilanza, verbalizza le sedute nonché
sopraintende l’attuazione delle decisioni;
b) gestisce e mantiene i necessari contatti con gli uffici e strutture tecniche delle
Amministrazioni partecipanti all’Accordo, ponendo in essere ogni attività al fine di
coordinamento delle azioni;
c) segnala tempestivamente al Collegio di Vigilanza problemi e difficoltà che dovessero
eventualmente manifestarsi in ordine alla corretta attuazione dell’Accordo;
d) riferisce periodicamente al Collegio di vigilanza sullo stato di attuazione dell’Accordo;
10.12.2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 49
e) fornisce ogni informazione che gli venga richiesta dalla competente struttura
provinciale preposta al monitoraggio dell’accordo di programma.
Articolo 8
Modifiche
Eventuali modifiche al presente Accordo potranno essere apportate con il consenso
unanime delle Amministrazioni che lo hanno sottoscritto, mediante sottoscrizione di un
atto integrativo.
Eventuali variazioni non sostanziali che si dovessero rendere necessarie in fase di
realizzazione delle opere saranno approvate con le procedure ordinarie, senza che ciò
determini variazione al presente Accordo di programma.
Articolo 10
Approvazione ed efficacia
Il presente accordo – a seguito della firma delle Amministrazioni partecipanti - sarà
formalmente approvato dal Presidente della Provincia che provvederà a pubblicarlo sul
BURT. L’accordo produrrà i suoi effetti dalla data di pubblicazione sul B.U.R.T.
Letto, approvato e sottoscritto digitalmente:
Per la Provincia di Firenze, il Vice Presidente Tiziano LEPRI
Per il Comune di Londa, il Sindaco Aleandro MURRAS
165
166
10.12.2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 49
- Disposizioni
AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE DI
FIRENZE
DISPOSIZIONE 17 novembre 2014, n. 4280
Dismissione di un tratto delle strada comunale
denominata via del Cantone e contestuale
classificazione a comunale di altro tratto di strada in
variante nel comune di Sesto Fiorentino.
Richiamato:
- il Decreto Legislativo 30/04/1992 n. 285 “Nuovo
Codice della Strada” il quale all’art. 2, comma 8, prevede
che “Il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, nel
termine indicato dall’articolo 13, comma 5, procede alla
classificazione delle strade statali ai sensi del comma
5, seguendo i criteri di cui ai commi 5, 6 e 7, sentiti il
Consiglio superiore dei lavori pubblici, il consiglio di
amministrazione dell’Azienda nazionale autonoma per
le strade statali, le regioni interessate, nei casi e con
le modalità indicate dal regolamento. Le regioni, nel
termine e con gli stessi criteri indicati, procedono, sentiti
gli enti locali, alle classificazioni delle rimanenti strade ai
sensi del comma 5. Le strade così classificate sono iscritte
nell’archivio nazionale delle strade previsto dall’articolo
226”;
- il DPR 16/12/1992 n. 495 “Regolamento di
esecuzione e di attuazione del Nuovo Codice della
Strada” il quale all’art. 2, commi 5 e 6, stabilisce che:
“5. La classificazione delle strade provinciali, esistenti
e di nuova costruzione, è effettuata dagli organi regionali
competenti. Viene rispettata l’ulteriore procedura prevista
dal comma 4.
6. La classificazione delle strade comunali, esistenti e
di nuova costruzione, è effettuata dagli organi regionali
competenti. Viene rispettata la ulteriore procedura
prevista dal comma 4”;
- l’art. 23, comma 1, lettera b, della Legge Regione
Toscana n. 88/98, così come modificata dalla Legge
Regione Toscana n. 40/2000, con il quale sono state
attribuite alle province le funzioni in materia di
classificazione, declassificazione e dismissione delle
strade comunali;- il DPGR n. 41/R del 02/08/2004
“Regolamento regionale per l’esercizio delle funzioni di
competenza regionale in materia di viabilità”;
Dato atto che il Comune di Sesto Fiorentino, con
nota del 30/10/2014 del Servizio Mobilità e Viabilità,
ha trasmesso alla Provincia di Firenze, in quanto organo
competente ai sensi dell’art. 23 della L.R. 88/98, gli atti
per la dismissione di un tratto della strada comunale
denominata via del Cantone, avente perso le caratteristiche
di cui all’art. 2 del D.Lgs. 285/1992 e, contestualmente,
di classificare come strada comunale, con la medesima
denominazione, un altro tratto di strada in variante;
Vista la relazione tecnica del Responsabile del
Servizio Mobilità del Comune di Sesto Fiorentino con
allegata la planimetria catastale dell’area interessata;
Vista la delibera CC n. 78 del 20/10/2014 del Comune
di Sesto Fiorentino;
Preso atto che il tratto di strada da dismettere è
individuato nel foglio di mappa 62 del catasto comunale,
agli atti della Direzione scrivente, mentre il tratto da
classificare è identificato, sempre al foglio di mappa 62,
dalle particelle 1281, 269, 1279, 266, 268, 267, 270,
1277, 236, 245, 1009 e 1385;
Richiamato l’atto del presidente n. 30/2013 con
il quale il sottoscritto è stato nominato Dirigente della
Direzione Viabilità e Grandi Assi Viari;
Visto l’art. 107 del D.Lgs. 267/2000, in merito
alle competenze dei Dirigenti e ravvisata la propria
competenza in materia;
DISPONE
Ai sensi dell’art. 23, comma 1, lettera b, della L.R. n.
88/98 e ss.mm.ii. e del Regolamento Regionale approvato
con DPGR n. 41/R del 02/08/2004:
1. di dismettere un tratto della strada comunale,
denominata via del Cantone, identificata al CT del
Comune di Sesto Fiorentino nel foglio di mappa 62;
2. di classificare a strada comunale, con la medesima
denominazione di via del Cantone, un altro tratto di strada
in variante identificato al CT del Comune nel foglio di
mappa 62, dalle particelle 1281, 269, 1279, 266, 268,
267, 270, 1277, 236, 245, 1009 e 1385;
3. di precisare che:
- il presente provvedimento sarà pubblicato sul
Bollettino Ufficiale della Regione Toscana ai sensi
dell’art. 25 comma 1 del DPGR 41/R del 02/08/2004;
- lo stesso avrà effetto, ai sensi dell’art. 2 comma 7 del
Dpr 495/92 e dell’art. 25 comma 2 del DPGR sopracitato,
dall’inizio del secondo mese successivo a quello nel quale
è stato pubblicato sul Bollettino Ufficiale della Regione
Toscana;
- il Responsabile del Procedimento è il sottoscritto;
4. di trasmettere il presente provvedimento:
- al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti –
Ispettorato Generale per la Circolazione e la Sicurezza
Stradale, ai sensi dell’art. 3 comma 5 del Dpr 495/92, per
l’aggiornamento dell’archivio nazionale di cui all’articolo
226 del D.Lgs. 285/92;
- al Comune di Sesto Fiorentino;
10.12.2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 49
5. l’inoltro del medesimo all’Ufficio Segreteria per la
relativa pubblicazione e raccolta.
Il Dirigente
Carlo Ferrante
AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE DI
FIRENZE
DISPOSIZIONE 27 novembre 2014, n. 4412
Procedura di verifica di assoggettabilità a V.I.A.
ai sensi dell’art. 48 della LR 10/2010, per il progetto
“recupero di risorse energetiche nel Fiume Vicano
di Pelago - n. 1 impianto mini idroelettrico”, sito
in Comune di Pelago (FI). Proponente: SPIKE
RENEWABLES S.r.l.
IL DIRIGENTE
Visto il “Testo Unico degli Enti Locali” Dlgs. n.
267/2000 e successive modifiche e integrazioni, nonché
le vigenti norme Statutarie e Regolamentari dell’Ente;
Visto il Dlgs. 152/2006 e s.m.i. parte seconda, “Norme
in materia ambientale”;
Visto il RD 523/1904;
Visto il RD 1775/1923;
Vista la delibera G.R.T. 20/09/1999 n. 1068 e la
delibera G.R.T. 20/09/1999 n. 1069;
Richiamata la L. 241/90, la L.R. n.76/1996 e la L.R.
40/2009 capo II concernenti la “Disciplina degli accordi
di programma e delle Conferenze di servizi”;
Vista la L.R. n.01/2005 “Norme per il Governo del
Territorio”;
Vista la LR 10/2010 “Norme in materia di valutazione
ambientale strategica(VAS), di Valutazione di impatto
ambientale (VIA) e di valutazione di incidenza”;
Visto l’atto dirigenziale di organizzazione emanato
dal dirigente della Direzione Urbanistica e Ambiente
n.4196 del 10/11/2014
167
provvedendo anche a depositare gli elaborati inerenti la
procedura a tutti gli Enti coinvolti.
- In data 18 giugno 2014, la Soc. SPIKE RENEWABLES
srl, ai sensi dell’art. 48 comma 4 della LR 10/2010,
pubblicherà sul BURT l’avviso dell’avvenuto deposito
della documentazione inerente il progetto in oggetto, la
stessa pubblicazione avverrà anche presso l’albo pretorio
del Comune di Pelago.
- In data 13/06/2014 con nota prot. n. 0251033 questa
Direzione, dopo aver verificato la completezza della
documentazione presentata, considerato che tutte le
Amministrazioni interessate hanno ricevuto copia della
documentazione, avvia i termini del procedimento di
Verifica ai sensi dell’art.48 della LR 10/2010, a decorrere
dalla data del 18/06/2014. Con la comunicazione di avvio
del procedimento vengono formalmente richiesti i relativi
pareri sia agli Enti e alle Amministrazioni interessate e
alle Direzioni interne presenti in indirizzo.
- Entro la data del 02/08/2014 non sono pervenute
a questo Ufficio osservazioni in merito al progetto in
oggetto.
- In data 01/08/2014, con nota ns. prot. 0329624,
questa Direzione ha richiesto integrazioni alla Soc.
SPIKE RENEWABLES srl.
- In data 01/09/2014 ns. prot. 0367504 la Soc. SPIKE
RENEWABLES srl, ha richiesto una proroga per la
consegna delle integrazioni.
- In data 01/09/2014 ns. prot. 0367760 questo
Ufficio ha concesso come ultimo termine, una proroga
al giorno giovedì 16 Ottobre 2014 per la presentazione
da parte della società SPIKE RENEWABLES srl delle
integrazioni richieste.
- Con Nota del 15/10/2014, ns. prot. 0462492 del
16/10/2014, la Soc. SPIKE RENEWABLES srl., ha
consegnato le integrazioni richieste relative soltanto
all’impianto denominato “Confluenza” e richiedendo
al contempo il ritiro del progetto relativo all’impianto
denominato “Corte”.
- In data 16/10/2014 con nota prot. 046429 questo
Ufficio ha comunicato il riavvio della procedura a
decorrere dal 16/10/2014, con la stessa nota sono stati
richiesti i pareri agli enti interessati.
- In data 17/10/2014 con nota ns. prot. 0466752 questa
Direzione ha archiviato il progetto riguardante l’impianto
denominato “Corte”;
Dato atto che nel periodo di 45gg evidenza pubblica
(18/06/2014 – 02/08/2014) ai sensi dell’art. 48, comma 5
della LR 10/2010, non sono pervenute osservazioni;
PREMESSO CHE
- In data 12 Giugno 2014, ns. prot. n. 0247899, la Soc.
SPIKE RENEWABLES srl, ai sensi dell’art. 48 comma
3 LR10/2010, ha depositato copia degli elaborati relativi
alla procedura di Verifica di impatto ambientale del
progetto di cui all’oggetto presso la scrivente Direzione,
Considerato che ai sensi del Art. 17 comma 3 lettera n)
del DPR 233/07 e s.m.i., il Direttore Regionale per i Beni
Culturali e Paesaggistici esprime il parere di competenza
del Ministero per gli interventi in ambito regionale,
che riguardano le competenze di più soprintendenze di
settore;
168
10.12.2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 49
Considerata la documentazione consegnata, i pareri
espressi dagli Enti e Amministrazioni interessate, il
Rapporto Istruttorio, redatto in data 26/11/2014 dal
Responsabile del Procedimento l’Arch. Francesca
Materazzi, allegato al presente atto quale parte integrante
e sostanziale, nel quale si propone di non assoggettare a
procedura di valutazione di impatto ambientale l’impianto
in esame;
Visto l’art. 1 comma 14 della Legge 7 aprile 2014
n. 56 come modificato con D.L. 90/2014, convertito in
legge 11 agosto 2014, n. 114 secondo cui “…il Presidente
della Provincia e la Giunta Provinciale, in carica alla data
di entrata in vigore della presente legge, restano in carica,
a titolo gratuito, fino al 31 dicembre 2014 per l’ordinaria
amministrazione e per gli atti urgenti e improrogabili; il
Presidente assume fino a tale data anche le funzioni del
Consiglio Provinciale…”;
Dato atto che ricorrono i caratteri di improrogabilità e
urgenza previsti dall’art. 1, comma 14, della L. 56/2014;
Richiamato l’Atto Dirigenziale n. 2401 del 23.06.2014
del Segretario Generale dell’Amministrazione Provinciale
di Firenze, relativo all’attribuzione dell’incarico nella
Posizione Organizzativa denominata “P.O. Pianificazione
territoriale e valutazioni ambientali” all’Arch. Davide
Cardi;
Per quanto sopra
DISPONE
A) Ai sensi dell’art. 49 del L.R. 10/2010, di non
sottoporre a procedura di valutazione di impatto
ambientale di cui di cui all’art. 50 e seguenti della citata
legge, il progetto in oggetto per le motivazioni indicate
nel Rapporto Istruttorio predisposto dalla struttura
competente e allegato parte integrante e sostanziale del
presente atto, impartendo specifiche prescrizioni che il
proponente dovrà recepire in fase di autorizzazione e/o
realizzazione:
Dal punto di vista idraulico:
1. Le opere dovranno essere realizzate secondo quanto
previsto nella L.R. n. 21/2012, art. 2;
2. Nelle successive fasi progettuali si richiede un
maggior dettaglio delle interferenze tra il nuovo locale
tecnico, il relativo canale di restituzione e l’alveo e le
sponde del torrente;
3. Le opere elettriche del locale tecnico dovranno
essere collocate ad una quota superiore del livello della
portata con tempo di ritorno duecentennale;
4. Tutte le opere dovranno essere dimensionate e
gestite in modo tale da non aggravare le condizioni di
pericolosità e rischio idraulico nella regione fluviale la
cui dinamica sia interessata dalle stesse;
5. Tutte le opere facenti parte del progetto in oggetto
dovranno essere eseguite tenendo conto dei criteri di cui
alla D.G.R. n. 155/1997;
6. Le opere di derivazione e restituzione dovranno
integrarsi nella sponda stabile senza significative
riduzioni della sezione di deflusso del torrente;
7. Le opere non dovranno comportare indebolimento
o altro pregiudizio (es. possibilità di aggiramento dalle
piene) per la struttura delle traverse interessate, tenuto
conto anche del loro attuale stato di conservazione;
8. Le dimensioni del locale tecnico dovranno essere
quelle strettamente necessarie a contenere gli impianti;
9. Preso atto dei consistenti fenomeni erosivi in
essere sulla sponda destinata ad ospitare l’impianto, il
proponente dovrà provvedere anche alla stabilizzazione
di tale sponda con opere radenti (scogliera oppure
palificata doppia) armonizzate con l’impianto stesso in
modo da non comportare riduzioni di sezione;
Dal punto di vista della costruzione
10. Durante la cantierizzazione le eventuali lavorazioni
svolte in prossimità dell’alveo dovranno essere effettuate
privilegiando l’esecuzione in periodo di magra e con
alveo asciutto e con accorgimenti tali da impedire
versamenti di qualsiasi materiale sull’alveo ed in acqua,
anche utlizzando eventuali paratie di separazione;
11. Tutte le aree facenti parte del cantiere dovranno
essere gestite in modo tale che eventuali acque di
dilavamento siano raccolte e non vadano ad interessare
il torrente. In tale ottica si richiede di operare con tutte le
accortezze per evitare comunque qualsiasi interessamento
del torrente e delle relative sponde;
12. Dovrà essere tenuto un registro per la fase di
cantierizzazione. In particolare dovranno essere specificati
gli eventuali i lavori correlati con le briglie, le sezioni
interrate, i materiali, i tempi di realizzazione ed infine
descritti i percorsi e le tecniche di lavoro all’interno degli
alvei in riferimento alla necessità di attraversamento dei
cavi in loc. Pelago Confluenza. Inoltre descritte le azioni
di mitigazione da mettere in atto per minimizzare gli
impatti diretti ed indiretti sulla qualità delle acque. Tale
elaborato deve essere presente in cantiere fin dall’inizio
dei lavori e a disposizione, ove se ne ravvisasse la
necessità, delle autorità competenti;
13. Si dovrà avvisare tempestivamente, in forma scritta
con almeno venti giorni di anticipo, la Soprintendenza per
i Beni Archeologici della Toscana (fax 055-242213) della
data di inizio dei lavori che comportino scavo e movimento
terra, al fine di consentire l’espletamento dell’attività
istituzionale da parte del personale tecnico della
Soprintendenza, compatibilmente con le programmate
esigenze di lavoro. Qualora non sia possibile rispettare
tale condizione, si renderà opportuna la presenza di un
collaboratore archeologo, a carico del committente e/o
appaltatore, collaboratore il cui curriculum sia stato
sottoposto all’attenzione della Soprintendenza e da essa
approvato. Egli dovrà attenersi ai principi e ai contenuti
10.12.2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 49
del Codice Etico di questo Ministero, entrato in vigore
il 28 luglio 2011 (consultabile sul sito internet <www.
beniculturnli it/mibac/multimedia>) e dovrà presentare
le risultanze dei controlli redatte secondo gli standard
ministeriali;
14. Qualora, durante l’eventuale realizzazione in
oggetto, si verifichino scoperte archeologiche fortuite
(anche se prive d’estensione e di ogni apparente rilevanza
estetica)- è fatto obbligo (ai sensi del Capo VI, I sezione
e dell’art. 90 del D. Lgs. 42/2004; inoltre, a norma degli
articoli 822, 823 e, specialmente, 826 del Codice Civile;
ai sensi, infine, dell’articolo 733 del Codice Penale) di
sospendere immediatamente i lavori; d’avvertire subito
dopo la Soprintendenza Archeologica, i sig.ri Sindaci
e le Stazioni CC competenti per territorio; nonché di
provvedere alla salvaguardia, dei beni rinvenuti, per
tutto il periodo intercorrente fra il loro rinvenimento e
l’intervento della Soprintendenza Archeologica;
15. Eventuali ritrovamenti archeologici potranno
anche comportare le modifiche progettuali necessarie
nonché l’effettuazione dì indagini di scavo finalizzate sia
alla ricerca e documentazione delle eventuali emergenze
archeologiche che ai relativi interventi di salvaguardia e
di tutela;
Dal punto di vista dei campi elettromagnetici
16. In merito all’impatto del campo magnetico si
richiede che i progetti esecutivi siano integrati con la
seguente documentazione che dovrà essere trasmessa ad
ARPAT per l’espressione del parere di competenza:
- Chiara indicazione della potenza di picco
dell’impianto;
- Schema dettagliato dell’impianto elettrico del locale
della centrale, contenente la descrizione e la posizione
dei quadri di controllo, sezionamento e distribuzione,
con particolare riferimento alla descrizione dell’innesto
della linea elettrica di collegamento con la rete pubblica,
all’interno del locale tecnico. In particolare dovrà
essere indicato se nella cabina elettrica è previsto un
trasformatore di potenza per l’innalzamento della tensione
della corrente elettrica da immettere in rete o se questa
sia consegnata al gestore pubblico in bassa tensione;
- Descrizione delle modalità di allacciamento della
cabina elettrica con la rete pubblica, con indicazione della
tipologia dell’elettrodotto, del tracciato in planimetria,
del dettaglio della configurazione e delle caratteristiche
della posa della linea interrata in bt di collegamento tra la
centrale idroelettrica e la linea aerea;
- Descrizione del punto di consegna, specificando la
natura del “palo-cabina, indicando la eventuale presenza
di un trasformatore ed il calcolo della DPA secondo
quanto previsto dal DM 29/05/08;
- Relazione per la valutazione dell’impatto del campo
magnetico prodotto dalla cabina elettrica e dalla linea
elettrica di collegamento con la rete pubblica, con la
verifica del rispetto dell’obbiettivo di qualità di 3 μT di
169
cui al D.P.C.M. 08/07/2003, con particolare riferimento
alle aree esterne all’impianto;
- Eventuali limitazioni e gli accorgimenti adottati per
impedire l’accesso alla popolazione in genere”;
17. In relazione al monitoraggio della Funzionalità
Fluviale (IFF) in Post Opera visto quanto indicato
nelle integrazioni si ritiene invece opportuno che venga
ampliato il tratto del Torrente Vicano sottoposto a studio
fino a circa 500 metri a monte e 500 metri a valle della
traversa, rispetto ai 100 metri dichiarati dal proponente a
pag. 8 del documento integrativo;
18. Dovranno essere poste in atto delle attività di
monitoraggio delle portate, sia per quanto riguarda quelle
derivate attraverso l’impianto ai fini produttivi, sia per
quelle rilasciate ai fini del Deflusso Minimo Vitale;
Dal punto di vista del paesaggio
19. Le opere dovranno armonizzarsi con il contesto
favorendo soluzioni architettoniche che rispondano al
carattere ambientale dominante;
Dal punto di vista del rumore:
20. Si richiede la presentazione a ARPAT in fase
di esercizio dell’impianto di una verifica di impatto
acustico;
Dal punto di vista della biodiversità
21. Siano previsti, nell’area di cantiere e laddove
verranno effettuate lavorazioni, con particolare riguardo
per la fascia ripariale, tempestivi interventi di ripristino
ambientale post operam utilizzando specie vegetali
autoctone (erbacee, arbustive, arboree), attuando le
necessarie cure colturali, comprensive degli eventuali
risarcimenti, e verificando il successo delle azioni di
rinverdimento, nei due anni successivi alla messa a
dimora, all’inizio di ogni stagione vegetativa (così come
indicato negli elaborati integrativi del proponente);
22. Per quanto concerne la limitazione della diffusione
delle eventuali specie arboree invasive (in particolare
Ailanto e Robinia), le piante di grosso diametro, non
estirpabili, siano disseccate mediante diserbanti chimici
sistemici inseriti entro numerosi fori prodotti sotto
corteccia, all’interno del floema, e successivamente
sigillati; se necessario, l’operazione dovrà essere
ripetuta;
23. Sia previsto il monitoraggio dello stato ecologico
del corso dell’acqua (a monte e a valle del sito d’impianto;
nelle fasi ante, in corso e post-operam), secondo le
procedure previste dalle norme vigenti e deliberate
anche dal sistema nazionale delle agenzie ambientali,
in accordo anche con eventuali prescrizioni di ARPAT,
in modo da verificare eventuali fenomeni di alterazione
dell’ecosistema fluviale conseguente a modifiche indotte
dalla presenza dell’impianto;
24. Il passaggio per i pesci, al fine di favorire la
creazione di linee di spostamento e di rifugio adatte
agli invertebrati e alle specie bentoniche, oltre ad
essere rivestito sul fondo da un “tappeto roccioso”,
170
10.12.2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 49
formato dalla posa di conci di pietra, presenti nelle
paratoie prefabbricate in metallo (che delimitano i
bacini successivi) un orifizio sul fondo di 0,10 x 0,10
m. Il passaggio per pesci dovrà essere inoltre protetto
da un grigliato elettrosaldato calpestabile per impedire
la predazione da parte degli uccelli ittiofagi. Il grigliato
dovrà risultare anche amovibile per ispezioni;
25. Sia prevista, così come contemplato anche
negli elaborati progettuali, la verifica della funzionalità
del passaggio per i pesci, fin dalla prima stagione
riproduttiva dei Ciprinidi, successiva all’entrata in
funzione dell’impianto, e sia svolto un monitoraggio
continuo del funzionamento della scala di risalita,
attuando la manutenzione ordinaria secondo le modalità
e la stagionalità da concordare con l’Ufficio Pesca di
questa Amministrazione provinciale;
26. Sia prevista la pianificazione e la realizzazione
degli interventi di manutenzione del passaggio per pesci
e del sistema di griglie (per impedire alla fauna ittica di
accedere al gruppo coclea), per tutta la durata del ciclo
di vita dell’impianto, secondo quanto indicato negli
elaborati integrativi;
27. sia prevista la programmazione dettagliata delle
fasi di smantellamento e degli interventi di ripristino
ambientale da eseguirsi a fine vita dell’impianto;
28. Come misure generali per la progettazione e
l’esecuzione dei lavori in alveo, per la realizzazione del
passaggio per i pesci, per l’attuazione degli interventi
di ingegneria naturalistica e per gli interventi a carico
della vegetazione ripariale siano osservate le cautele e le
prescrizioni contenute:
- nelle linee guida (documento denominato “Allegato
4”) per la salvaguardia dell’ittiofauna nell’esecuzione dei
lavori in alveo, allegate al Piano Provinciale della Pesca
(D.C.P. n. 78/2009);
- nel volume “Le scale di Risalita per la tutela
del patrimonio ittico”, promosso dall’Assessorato
Agricoltura, Caccia e Pesca di questa Amministrazione
Provinciale, e nelle “Linee guida per la progettazione,
valutazione tecnica e pianificazione di passaggi artificiali
per i pesci” dell’Università di Firenze - Dipartimento di
Ingegneria Agraria e Forestale;
- nelle Direttive sui criteri progettuali per l’attuazione
degli interventi in materia di difesa idrogeologica
(Deliberazione Consiglio Regionale n. 155/1997);
- nel disciplinare attuativo, elaborato dall’Amministrazione Provinciale di Firenze – Direzione Difesa
del Suolo (Atto Dirigenziale 1898/2008), e nelle linee
guida, recentemente pubblicate dalla Regione Toscana,
per interventi di taglio e di gestione della vegetazione
riparia.
Si ricorda che tutte le opere civili, che presuppongono
l’esecuzione di opere strutturali, sono soggette alla
disciplina normativa di cui al DPR 380/2001 e alla LR
1/2005;
B) di individuare, quali organi tecnici competenti al
controllo dell’adempimento delle prescrizioni imposte,
ai sensi dell’art. 49, comma 5, L.R. 10/2010, i seguenti
Enti: la Regione Toscana Ufficio Genio Civile per le
prescrizioni n. 1,2,3,4,5); La Direzione Difesa del suolo
- P.O comparti idraulici per le prescrizioni n. 6,7,8,9);
l’ARPAT per le prescrizioni 10,11,12,16,17,18,20);
la Soprintendenza Archeologica per le prescrizione n.
13,14,15); l’ufficio Gestione PTCP/VIA/VAS della
Provincia di Firenze per la prescrizione n. 19, l’ufficio
aree protette e biodiversità della Provincia di Firenze per
le prescrizioni n. 21,22,23,24,25,26,27,28);
C) Con la concessione, ai sensi del Dlgs n.387 del
2003, sarà necessaria la redazione di una variante al
Regolamento Urbanistico, come già anticipato nel parere
rilasciato dall’Unione dei Comuni Valdarnovaldisieve,
che individui in modo puntuale l’intervento sul torrente
Vicano (approvazione di competenza del consiglio
Comunale). Dovrà essere rilasciata, inoltre, prima
dell’inizio dei lavori, l’autorizzazione paesaggistica,
rilasciata dalla competente amministrazione Comunale;
D) Di procedere alla notifica del presente atto al
Proponente;
E) Di comunicare il presente atto a tutti gli Enti e le
Amministrazioni interessate;
F) Di trasmettere il presente atto e tutti i pareri pervenuti
nel corso del procedimento, alla PO Risorse Idriche per i
successivi adempimenti ai fini della concessione e delle
autorizzazioni per cui sono stati richiesti i pareri;
G) Di dare atto, ai sensi della L.241/90, che
responsabile del procedimento è l’Arch. Francesca
Materazzi della Direzione Urbanistica e Ambiente;
H) Di dare atto che il presente provvedimento è
soggetto a pubblicità in quanto conclusivo di procedimento
amministrativo provinciale e che in ragione del
particolare rilievo del suo contenuto deve essere portato
a conoscenza della generalità dei cittadini, se ne dispone
la pubblicazione all’Albo Pretorio della Provincia di
Firenze sulla pagina web http://attionline.provincia.fi.it e
all’Ufficio Relazioni con il Pubblico. Ai sensi dell’art. 49
comma 7 della LR10/2010 sarà dato avviso sintetico su
BURT degli esiti della presente procedura;
I) Di precisare che, ai sensi della L. 241/90, il soggetto
destinatario del presente atto può presentare ricorso nei
modi di legge avverso all’atto stesso alternativamente al
TAR della Toscana o al Capo dello Stato rispettivamente
entro 60 ed entro 120 giorni dalla notifica del presente
atto.
10.12.2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 49
Allegati: Allegato 1 – Rapporto Istruttorio.
Il Responsabile della PO
Pianificazione Territoriale
e Valutazioni Ambientali
Davide Cardi
- Avvisi
AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE DI
AREZZO
Domanda in data 13/11/2014 per rinnovo di
concessione di derivazione di acqua pubblica dal corso
d’acqua Canale Maestro della Chiana e Allacciante di
Sx in Comune di Foiano della Chiana loc. Chiana - Via
del Filo per uso irrigazione. Ditta: Az. Agr. Illuminati
G.M.M. Pratica n. RIN002_CSU1950_00002.
La Ditta Az. Agr. Illuminati G.M.M., con sede in Via
Anatraia, 16 - Foiano della Chiana - ha presentato in data
13/11/2014 domanda per il rinnovo della concessione di
derivazione di acqua pubblica dal corso d’acqua Canale
Maestro della Chiana e Allacciante di Sx in località
Chiana – Via del Filo in Comune di Foiano della Chiana
per uso irrigazione, per una portata massima di 10,60
litri/secondo per irrigare 57,50 ettari di terreno.
Il Dirigente
Leandro Radicchi
AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE DI
AREZZO
Domanda in data 28/11/2014 per rinnovo di
concessione di derivazione di acqua pubblica dal
corso d’acqua Torrente Ciuffenna in comune di Loro
Ciuffenna loc. Molino di Loro Ciuffenna per uso forza
motrice. Ditta: Parigi Fabrizio. Pratica n. RIN001_
CSU1919_00004.
La Ditta Parigi Fabrizio, residente in Via Bianco
da Lanciolina - Loro Ciuffenna - ha presentato in data
28/11/2014 domanda per il rinnovo della concessione
di derivazione di acqua pubblica dal corso d’acqua
Torrente Ciuffenna in località Molino di Loro Ciuffenna
in Comune di Loro Ciuffenna per uso forza motrice, per
una portata massima di 100 litri/secondo per produrre
forza motrice pari a max 7,45 Kw.
Il Dirigente
Leandro Radicchi
171
AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE DI
FIRENZE
Concessione derivazione acqua pubblica. Pratica
n. 3564.
A seguito istanza di concessione presentata in data
31/07/2009 prot. 367170 (pratica n. 3564) il Dirigente
della Provincia di Firenze “Direzione Gestione Immobili,
Uff. Progetti Edilizia LL.PP. Difesa del suolo e Protezione
Civile” l’Ing. Domenico Ennio Maria Passaniti, ha
rilasciato, con Atto Dirigenziale n. 2212 del 05/06/2014,
al Condominio Pretena, con sede in via di Pagnolle n. 1113 nel comune di Pontassieve (FI) (C.F. 94119700485),
concessione di acqua da pozzo, per uso irriguo verde
privato.
L’opera di presa consiste in un pozzo ubicato in
località Pretena, in terreno individuato al N.C.T. del
Comune di Pontassieve (FI) al foglio di mappa n. 37
particella n. 4; per un prelievo di portata massima pari a
0,7 l/sec e volume annuo di 900 mc.
La durata della suddetta concessione è stata determinata
in 10 anni fino al 31/12/2024 e soggetta a canone annuo
in base all’uso irriguo verde privato rivalutato per gli anni
successivi in base al tasso d’inflazione programmato.
Presso la “Direzione Gestione Immobili Ufficio
Progetti Edilizia LL.PP. Difesa del suolo e Protezione
Civile” è possibile visionare la domanda e gli elaborati
progettuali.
Ai sensi del Legge 241/90 il responsabile del
procedimento è il Dott Alfredo Galli.
AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE DI
FIRENZE
Concessione derivazione acqua pubblica. Pratica
n. 3655.
A seguito istanza di nuova concessione presentata
in data 28/05/2010 prot. 213053 (pratica n. 3655), il
Dirigente della Provincia di Firenze “Direzione Gestione
Immobili, Uff. Progetti Edilizia LL.PP. Difesa del suolo
e Protezione Civile” l’Ing. Domenico Ennio Maria
Passaniti, ha rilasciato, con Atto Dirigenziale n. 3457 del
17/09/2014, alla Cooperativa Case Banelli, con sede in
via Giotto n. 25 nel comune di Prato (PO) (Partita Iva
02019780978), concessione per captazione di acque
sotterranee con pompa, per uso irriguo verde privato.
Il punto di prelievo di acque pubbliche è ubicato in
terreno individuato al N.C.T. del Comune di Calenzano
(FI) al foglio di mappa n. 55 particella n. 29; in terreno di
proprietà del Concessionario, per un prelievo di portata
massima pari a 1,1 l/sec e volume annuo di 633 mc.
La durata della suddetta concessione è stata determinata
in 10 anni fino al 31/12/2024 e soggetta a canone annuo
172
10.12.2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 49
in base all’uso irriguo verde privato rivalutato per gli anni
successivi in base al tasso d’inflazione programmato.
Presso la “Direzione Gestione Immobili Ufficio
Progetti Edilizia LL.PP. Difesa del suolo e Protezione
Civile” è possibile visionare la domanda e gli elaborati
progettuali.
Ai sensi del Legge 241/90 il responsabile del
procedimento è il Dott Alfredo Galli.
AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE DI
FIRENZE
Concessione derivazione acqua pubblica. Pratica
n. 3710.
A seguito istanza di concessione presentata in data
25/11/2010 prot. 472470 (pratica n. 3710) il Dirigente
della Provincia di Firenze “Direzione Gestione Immobili,
Uff. Progetti Edilizia LL.PP. Difesa del suolo e Protezione
Civile” l’Ing. Domenico Ennio Maria Passaniti, ha
rilasciato, con Atto Dirigenziale n. 1925 del 13/05/2014,
alla Società Autostrade per l’Italia spa, con sede in
Roma (RM) (Partita Iva 07516911000), concessione
per captazione di acque pubbliche sotterranee, per uso
irrigazione verde privato e antincendio.
L’opera di presa consiste in un pozzo (dotato di
pompa) ubicato nel terreno individuato al N.C.T. del
Comune di Firenze al foglio di mappa n. 64 particella
n. 698; di proprietà del Concessionario per un prelievo
di portata massima pari a 0,50 l/sec e volume annuo di
60,00 mc.
La durata della suddetta concessione è stata
determinata in 10 anni fino al 31/12/2024 e soggetta a
canone annuo in base all’uso irrigazione verde privato e
antincendio rivalutato per gli anni successivi in base al
tasso d’inflazione programmato.
Presso la “Direzione Gestione Immobili Ufficio
Progetti Edilizia LL.PP. Difesa del suolo e Protezione
Civile” è possibile visionare la domanda e gli elaborati
progettuali.
Ai sensi del Legge 241/90 il responsabile del
procedimento è il Dott Alfredo Galli.
AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE DI
FIRENZE
Concessione derivazione acqua pubblica. Pratica
n. 3783.
A seguito istanza di concessione presentata in data
25/10/2011 prot. 431180 (pratica n. 3783) il Dirigente
della Provincia di Firenze “Direzione Gestione Immobili,
Uff. Progetti Edilizia LL.PP. Difesa del suolo e Protezione
Civile” l’Ing. Domenico Ennio Maria Passaniti, ha
rilasciato, con Atto Dirigenziale n. 1626 del 23/04/2014,
alla ditta A.B.M.C. - American Battle Monuments
Commission, con sede legale n Francia, in Garches, rue
Du Janvier n. 68, (C.F./P. I. 804012230588), concessione
per derivare acqua pubblica da pozzo, per uso irrigazione
verde privato, potabile, igienico e assimilati.
Il punto di prelievo di acque pubbliche è ubicato in
località Poggio Secco, nel terreno individuato al N.C.T.
del Comune di Firenze al foglio di mappa n. 20 particella
C; in terreno di proprietà del Concessionario, per un
prelievo di portata massima pari a 12,5 l/sec e volume
annuo di 38.880 mc.
La durata della suddetta concessione è stata
determinata in 10 anni fino al 31/12/2023 e soggetta a
canone annuo in base all’uso irrigazione verde privato,
potabile, igienico e assimilati rivalutato per gli anni
successivi in base al tasso d’inflazione programmato.
Presso la “Direzione Gestione Immobili Ufficio
Progetti Edilizia LL.PP. Difesa del suolo e Protezione
Civile” è possibile visionare la domanda e gli elaborati
progettuali.
Ai sensi del Legge 241/90 il responsabile del
procedimento è il Dott Alfredo Galli.
AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE DI
FIRENZE
Concessione derivazione acqua pubblica. Pratica
n. 3814.
A seguito istanza di concessione presentata in data
05/03/2012 prot. 99865 (pratica n. 3814) il Dirigente della
Provincia di Firenze “Direzione Gestione Immobili, Uff.
Progetti Edilizia LL.PP. Difesa del suolo e Protezione
Civile” l’Ing. Domenico Ennio Maria Passaniti, ha
rilasciato, con Atto Dirigenziale n. 4287 del 09/12/2013,
al Comune di Sesto Fiorentino (FI), con sede in Piazza
Vittorio Veneto n. 1 nel comune di Sesto Fiorentino (FI)
(C.F. 004200010480), concessione per captazione acqua
pubblica da pozzo, per uso irriguo verde pubblico.
Il punto di prelievo di acque è ubicato in località
Doccia, nel terreno individuato al N.C.T. del Comune di
Sesto Fiorentino (FI) al foglio di mappa n. 33 particella
n. 2724, in terreno di proprietà del Concessionario per un
prelievo di portata massima pari a 0,05 l/sec e volume
annuo di 648 mc.
La suddetta concessione è stata rilasciata dal 9/12/2013
ed è valida fino al 31/12/2018, è soggetta a canone annuo in
base all’uso irriguo verde pubblico rivalutato per gli anni
successivi in base al tasso d’inflazione programmato.
Presso la “Direzione Gestione Immobili Ufficio
Progetti Edilizia LL.PP. Difesa del suolo e Protezione
Civile” è possibile visionare la domanda e gli elaborati
progettuali.
10.12.2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 49
Ai sensi del Legge 241/90 il responsabile del
procedimento è il Dott Alfredo Galli.
AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE DI
FIRENZE
Concessione derivazione acqua pubblica. Pratica
n. 3845.
A seguito istanza di concessione presentata in data
13/06/2010 prot. 243698 (pratica n. 3845) il Dirigente
della Provincia di Firenze “Direzione Gestione
Immobili, Uff. Progetti Edilizia LL.PP. Difesa del suolo
e Protezione Civile” l’Ing. Domenico Ennio Maria
Passaniti, ha rilasciato, con Atto Dirigenziale n. 811 del
27/02/2014, alla ditta PIBIEMME S.R.L., con sede in
via Vittor Pisani n. 20 nel comune di Milano (MI) (C.F.
/P. I. 02768490167), concessione per captazione acqua
pubblica da pozzo, per uso industriale.
Il punto di prelievo di acque pubbliche è ubicato in
località le Micciole, in terreno individuato al N.C.T. del
Comune di Campi Bisenzio (FI) al foglio di mappa n. 18
particella n. 668, per un prelievo di portata massima pari
a 2,0 l/sec e volume annuo di 63.072 mc.
La durata della suddetta concessione è stata determinata
in 10 anni fino al 31/12/2024 e soggetta a canone annuo in
base all’uso industriale rivalutato per gli anni successivi
in base al tasso d’inflazione programmato.
Presso la “Direzione Gestione Immobili Ufficio
Progetti Edilizia LL.PP. Difesa del suolo e Protezione
Civile” è possibile visionare la domanda e gli elaborati
progettuali.
Ai sensi del Legge 241/90 il responsabile del
procedimento è il Dott Alfredo Galli
AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE DI
FIRENZE
Concessione derivazione acqua pubblica. Pratica
n. 3846.
A seguito istanza di concessione presentata in data
13/06/2010 prot. 243694 (pratica n. 3846) il Dirigente
della Provincia di Firenze “Direzione Gestione Immobili,
Uff. Progetti Edilizia LL.PP. Difesa del suolo e Protezione
Civile” l’Ing. Domenico Ennio Maria Passaniti, ha
rilasciato, con Atto Dirigenziale n. 812 del 27/02/2014,
alla ditta Società PIBIEMME S.R.L., con sede in via
Vittor Pisani n. 20 nel comune di Milano (MI) (C.F./P.
I. 02768490167), concessione per captazione acqua
pubblica da pozzo, per uso industriale, irrigazione verde
privato, igienico.
Il punto di prelievo di acque pubbliche è ubicato in
località le Miccine, in terreno individuato al N.C.T. del
173
Comune di Campi Bisenzio (FI) al foglio di mappa n. 18
particella n. 459, per un prelievo di portata massima pari
a 2,41 l/sec e volume annuo di 75.920 mc.
La durata della suddetta concessione è stata
determinata in 10 anni fino al 31/12/2024 e soggetta a
canone annuo in base all’uso industriale, irrigazione
verde privato, igienico rivalutato per gli anni successivi
in base al tasso d’inflazione programmato.
Presso la “Direzione Gestione Immobili Ufficio
Progetti Edilizia LL.PP. Difesa del suolo e Protezione
Civile” è possibile visionare la domanda e gli elaborati
progettuali.
Ai sensi del Legge 241/90 il responsabile del
procedimento è il Dott Alfredo Galli.
AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE DI
FIRENZE
Concessione derivazione acqua pubblica. Pratica
n. 3706.
A seguito istanza di concessione presentata in data
25/10/2010 prot. 420750 (pratica n. 3706) il Dirigente
della Provincia di Firenze “Direzione Gestione Immobili,
Uff. Progetti Edilizia LL.PP. Difesa del suolo e Protezione
Civile” l’Ing. Domenico Ennio Maria Passaniti, ha
rilasciato, con Atto Dirigenziale n. 810 del 27/2014, alla
ditta PIBIEMME S.R.L., con sede in via Vittor Pisani n.
20 nel comune di Milano (MI) (C.F./P. I. 02768490167),
concessione per captazione acqua pubblica da pozzo, per
uso industriale, irrigazione verde privato e igienico.
Il punto di prelievo di acque è ubicato in località le
Miccine, in terreno individuato al N.C.T. del Comune di
Campi Bisenzio (FI) al foglio di mappa n. 18 particella n.
459; per un prelievo di portata massima pari a 2,52 l/sec
e volume annuo di 79.800 mc.
La durata della suddetta concessione è stata
determinata in 10 anni fino al 31/12/2024 e soggetta a
canone annuo in base all’uso industriale, irrigazione
verde privato e igienico, rivalutato per gli anni successivi
in base al tasso d’inflazione programmato.
Presso la “Direzione Gestione Immobili Ufficio
Progetti Edilizia LL.PP. Difesa del suolo e Protezione
Civile” è possibile visionare la domanda e gli elaborati
progettuali.
Ai sensi del Legge 241/90 il responsabile del
procedimento è il Dott Alfredo Galli.
AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE DI
FIRENZE
Concessione derivazione acqua pubblica. Pratica
n. 3941.
174
10.12.2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 49
A seguito istanza di concessione presentata in data
12/04/2013 prot. 155682 (pratica n. 3941) il Dirigente
della Provincia di Firenze “Direzione Gestione Immobili,
Uff. Progetti Edilizia LL.PP. Difesa del Suolo e Protezione
Civile” l’Ing. Domenico Ennio Maria Passaniti, ha
rilasciato, con Atto Dirigenziale n. 3459 del 17/09/2014,
alla ditta Olmo S.r.l., con sede in Piazza Alberica n. 9
nel comune di Carrara (MS) (Partita Iva 00101580454),
concessione per captazione di acqua pubblica sotterranea,
ad uso potabile, igienico ed assimilati. ed irriguo
agricolo.
Il punto di prelievo di acque pubbliche è ubicato
in località Pratellino, nel terreno individuato al N.C.T.
del Comune di Pontassieve (FI) al foglio di mappa n. 1
particella n. 24, per un prelievo di portata massima pari a
1,08 l/sec e volume annuo di 33.945 mc.
La durata della suddetta concessione è stata
determinata in 10 anni fino al 31/12/2014 e soggetta
a canone annuo in base all’uso potabile,igienico ed
assimilati rivalutato per gli anni successivi in base al
tasso d’inflazione programmato.
Presso la “Direzione Gestione Immobili Ufficio
Progetti Edilizia LL.PP. Difesa del suolo e Protezione
Civile” è possibile visionare la domanda e gli elaborati
progettuali.
Ai sensi del Legge 241/90 il responsabile del
procedimento è il Dott Alfredo Galli.
AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE DI
FIRENZE
Concessione derivazione acqua pubblica. Pratica
n. 2569.
A seguito istanza di concessione preferenziale
presentata in data 02/07/2003 prot. 54316 (pratica n.
2569) il Dirigente della Provincia di Firenze “Direzione
Gestione Immobili, Uff. Progetti Edilizia LL.PP. Difesa
del suolo e Protezione Civile” l’Ing. Domenico Ennio
Maria Passaniti, ha rilasciato, con Atto Dirigenziale n.
4457 del 20/12/2013, all’Istituto de Angeli S.R.L., con
sede in Via Prulli n. 103/C nel comune di Reggello (FI)
(C.F./P.I. 80016450480), concessione per captazione
acqua pubblica da pozzo, per uso irrigazione verde
privato.
Il punto di prelievo di acque pubbliche è ubicato
in località Prulli, nel terreno individuato al N.C.T. del
Comune di Reggello (FI) al foglio di mappa n. 97 particella
n. 245, in terreno di proprietà del Concessionario per un
prelievo di portata massima pari a 1,67 l/sec e volume
annuo di 6.048 mc.
La durata della suddetta concessione è stata
determinata in 10 anni fino al 31/12/2023 e soggetta a
canone annuo in base all’uso irrigazione verde privato
rivalutato per gli anni successivi in base al tasso
d’inflazione programmato.
Presso la “Direzione Gestione Immobili Ufficio
Progetti Edilizia LL.PP. Difesa del suolo e Protezione
Civile” è possibile visionare la domanda e gli elaborati
progettuali.
Ai sensi del Legge 241/90 il responsabile del
procedimento è il Dott Alfredo Galli.
AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE DI
FIRENZE
Concessione derivazione acqua pubblica. Pratica
n. 3604.
A seguito istanza di concessione preferenziale
presentata in data 02/07/2003 prot. 54316 (pratica n.
3604) il Dirigente della Provincia di Firenze “Direzione
Gestione Immobili, Uff. Progetti Edilizia LL.PP. Difesa
del suolo e Protezione Civile” l’Ing. Domenico Ennio
Maria Passaniti, ha rilasciato, con Atto Dirigenziale n.
4459 del 20/12/2013, all’Istituto de Angeli S.R.L., con
sede in località Prulli n,103/C nel comune di Reggello
(FI) (C.F./ P.I.80016450480), concessione per captazione
acqua pubblica da pozzo, per uso irriguo verde privato,
igienico ed assimilati.
Il punto di prelievo è ubicato in località Prulli, nel
terreno individuato al N.C.T. del Comune di Reggello
(FI) al foglio di mappa n. 97 particella n. 99; per un
prelievo di portata massima pari a 1,62 l/sec e volume
annuo di 6.300 mc.
La durata della suddetta concessione è stata
determinata in 10 anni fino al 31/12/2023 e soggetta
a canone annuo in base all’uso irriguo verde privato,
igienico ed assimilati, rivalutato per gli anni successivi in
base al tasso d’inflazione programmato.
Presso la “Direzione Gestione Immobili Ufficio
Progetti Edilizia LL.PP. Difesa del suolo e Protezione
Civile” è possibile visionare la domanda e gli elaborati
progettuali.
Ai sensi del Legge 241/90 il responsabile del
procedimento è il Dott Alfredo Galli.
AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE DI
FIRENZE
Concessione derivazione acqua pubblica. Pratica
n. 3608.
A seguito istanza di nuova concessione presentata
in data 02/07/2003 prot. 54316 (pratica n. 3608) il
Dirigente della Provincia di Firenze “Direzione Gestione
Immobili, Uff. Progetti Edilizia LL.PP. Difesa del suolo
e Protezione Civile” l’Ing. Ennio Passaniti, ha rilasciato,
con Atto Dirigenziale n. 4460 del 20/12/2013, alla ditta
10.12.2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 49
L’Istituto de Angeli S.R.L., con sede in via Prulli n,103/C
nel comune di Reggello (FI) (C.F./ P.I.80016450480),
concessione per captazione acqua pubblica da pozzo, per
uso irriguo verde privato ed igienico ed assimilati.
Il punto di prelievo di acque pubbliche è ubicato
in località Prulli, nel terreno individuato al N.C.T. del
Comune di FIRENZE al foglio di mappa n. 97 particella
n. 99; per un prelievo di portata massima pari a 1,67 l/sec
e volume annuo di 5.355 mc.
La durata della suddetta concessione è stata
determinata in 10 anni fino al 31/12/2023 e soggetta a
canone annuo in base all’uso irriguo verde privato ed
igienico ed assimilati rivalutato per gli anni successivi in
base al tasso d’inflazione programmato.
Presso la “Direzione Gestione Immobili Ufficio
Progetti Edilizia LL.PP. Difesa del suolo e Protezione
Civile” è possibile visionare la domanda e gli elaborati
progettuali.
Ai sensi del Legge 241/90 il responsabile del
procedimento è il Dott Alfredo Galli.
AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE DI
FIRENZE
Concessione derivazione acqua pubblica. Pratica
n. 326.
A seguito istanza di concessione presentata alla
Regione Toscana in data 02/10/1995 prot. 29162 (pratica
n. 326) il Dirigente della Provincia di Firenze “Direzione
Gestione Immobili, Uff. Progetti Edilizia LL.PP. Difesa
del suolo e Protezione Civile” l’Ing. Ennio Passaniti, ha
rilasciato, con Atto Dirigenziale n. 934 del 07/03/2014,
alla ditta Cantini Marino Srl, con sede in piazza della
Vittoria n. 13/A, nel comune di Vicchio (FI) (C.F.
03660880489), concessione per derivare acqua pubblica
mediante pompa, da ubicarsi sulla sponda di un lago
alimentato dalle acque di subalveo del fiume Arno, nel
Comune di Firenze, ad uso industriale.
Il punto di prelievo di acque pubbliche è ubicato in
sponda di un corpo idrico superficiale (lago), situato in
terreno individuato al N.C.T. del Comune di Firenze al
foglio di mappa n. 49 particella n. 98; per un prelievo di
portata massima pari a 3 l/sec e volume annuo di 22.836
mc.
La durata della suddetta concessione è stata determinata
in 10 anni fino al 31/12/2024 e soggetta a canone annuo in
base all’uso industriale rivalutato per gli anni successivi
in base al tasso d’inflazione programmato.
Presso la “Direzione Gestione Immobili Ufficio
Progetti Edilizia LL.PP. Difesa del suolo e Protezione
Civile” è possibile visionare la domanda e gli elaborati
progettuali..
Ai sensi del Legge 241/90 il responsabile del
procedimento è il Dott Alfredo Galli.
175
AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE DI
FIRENZE
Concessione derivazione acqua pubblica. Pratica
n. 383.
A seguito istanza di concessione presentata in data
10/05/2005 prot. 37181 (pratica n. 383) il Dirigente della
Provincia di Firenze “Direzione Gestione Immobili, Uff.
Progetti Edilizia LL.PP. Difesa del suolo e Protezione
Civile” l’Ing. Domenico Ennio Maria Passaniti, ha
rilasciato, con Atto Dirigenziale n. 2995 del 04/08/2014,
alla ditta Italbuilt s.r.l., con sede in loc. le Valli – Salceto
n. 30/D, nel comune di Rignano sull’Arno (FI) (Partita
Iva 0366960483), concessione per derivare acqua di
superficie tramite pompa, da corso d’acqua denominato
fosso di Salceto per uso industriale, autolavaggio e
lavaggio strade.
Il punto di prelievo di acque pubbliche è ubicato in
terreno individuato al N.C.T. del Comune di Rignano
sull’Arno (FI) al foglio di mappa n. 51 particella n. 76; in
terreno di proprietà del Concessionario, per un prelievo
di portata massima pari a 5 l/sec e volume annuo di
13.320 mc.
La durata della suddetta concessione è stata
determinata in 10 anni fino al 31/12/2024 e soggetta a
canone annuo in base all’uso industriale, autolavaggio e
lavaggio, strade rivalutato per gli anni successivi in base
al tasso d’inflazione programmato.
Presso la “Direzione Gestione Immobili Ufficio
Progetti Edilizia LL.PP. Difesa del suolo e Protezione
Civile” è possibile visionare la domanda e gli elaborati
progettuali..
Ai sensi del Legge 241/90 il responsabile del
procedimento è il Dott Alfredo Galli.ocedimento è il Dott
Alfredo Galli.
AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE DI
FIRENZE
Concessione derivazione acqua pubblica. Pratica
n. 421.
A seguito istanza di nuova concessione presentata in
data 21/06/2005 prot. 66835 (pratica n. 421) il Dirigente
della Provincia di Firenze “Direzione Gestione Immobili,
Uff. Progetti Edilizia LL.PP. Difesa del suolo e Protezione
Civile” l’Ing. Domenico Ennio Maria Passaniti, ha
rilasciato, con Atto Dirigenziale n. 1706 del 30/04/2014,
alla ditta A.S.D. Rontese società dilettantistica, con sede
in loc. Ronta via Fratelli Rosselli n. 48 nel comune di
Borgo San Lorenzo (FI) (C.F. 90000560483), concessione
per derivare acqua pubblica dal torrente Ensa, per uso
irriguo attrezzature sportive.
176
10.12.2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 49
Il prelievo è realizzato tramite pompa ubicata in
destra idraulica del Torrente Ensa, in località Ronta, in
terreno individuato al N.C.T. del Comune di Borgo San
Lorenzo, foglio di mappa n. 59 particella n. 13, per un
prelievo di portata massima pari a 1 l/sec e volume annuo
di 712,8 mc.
La durata della suddetta concessione è stata
determinata in 10 anni fino al 31/12/2024 e soggetta
a canone annuo in base all’uso irriguo attrezzature
sportive rivalutato per gli anni successivi in base al tasso
d’inflazione programmato.
Presso la “Direzione Gestione Immobili Ufficio
Progetti Edilizia LL.PP. Difesa del suolo e Protezione
Civile” è possibile visionare la domanda e gli elaborati
progettuali.
Ai sensi del Legge 241/90 il responsabile del
procedimento è il Dott Alfredo Galli.
AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE DI
FIRENZE
Concessione derivazione acqua pubblica. Pratica
n. 738.
A seguito istanza di concessione presentata in data
22/06/2010 prot. 246737 (pratica n. 738) il Dirigente della
Provincia di Firenze “Direzione Gestione Immobili, Uff.
Progetti Edilizia LL.PP. Difesa del suolo e Protezione
Civile” l’Ing. Domenico Ennio Maria Passaniti, ha
rilasciato, con Atto Dirigenziale n. 4409 del 17/12/2013,
alla ditta B.M.G. Barberino srl, con sede in via Meucci
snc, nel comune di Barberino di Mugello (FI) (C.Fisc. /
Partita Iva 0517607489), concessione per derivare acqua
pubblica (tramite pompa) dal Fiume Sieve per uso irriguo
verde privato.
Il punto di prelievo è ubicato in località Scopicci, in
terreno individuato al N.C.T. del Comune di Barberino di
Mugello (FI) al foglio di mappa n. 107 particella n. 902;
per una portata massima pari a 1,6 l/sec e, volume annuo
di 14.722,56 mc.
La durata della suddetta concessione è stata determinata
in 10 anni fino al 31/12/2023 e soggetta a canone annuo
in base all’uso irriguo verde privato rivalutato per gli anni
successivi in base al tasso d’inflazione programmato.
Presso la “Direzione Gestione Immobili Ufficio
Progetti Edilizia LL.PP. Difesa del suolo e Protezione
Civile” è possibile visionare la domanda e gli elaborati
progettuali.
Ai sensi del Legge 241/90 il responsabile del
procedimento è il Dott Alfredo Galli.
AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE DI
FIRENZE
Concessione derivazione acqua pubblica. Pratica
n. 1770.
A seguito istanza di concessione preferenziale
presentata in data 16/12/2002 prot. 88803 (pratica n.
1770) il Dirigente della Provincia di Firenze “Direzione
Gestione Immobili, Uff. Progetti Edilizia LL.PP. Difesa
del suolo e Protezione Civile” l’Ing. Domenico Ennio
Maria Passaniti, ha rilasciato, con Atto Dirigenziale n.
4426 del 18/12/2013, alla ditta Toscana Energia spa, con
sede in via dei Neri n. 25 nel comune di Firenze (FI)
(C.Fiscale/Partita Iva 05608890488), concessione da due
pozzi (campo pozzi), per uso irrigazione verde privato e
antincendio.
L’opera di presa consiste in due pozzi ubicati in
terreno individuato al N.C.T. del Comune di Firenze al
foglio di mappa n. 33 particella n. 761, per un prelievo
di portata massima pari a 0,50 l/sec e volume annuo di
1.500 mc.
La durata della suddetta concessione è stata
determinata in 10 anni fino al 31/12/2013 e soggetta a
canone annuo in base all’uso irrigazione verde privato e
antincendio rivalutato per gli anni successivi in base al
tasso d’inflazione programmato.
Presso la “Direzione Gestione Immobili Ufficio
Progetti Edilizia LL.PP. Difesa del suolo e Protezione
Civile” è possibile visionare la domanda e gli elaborati
progettuali.
Ai sensi del Legge 241/90 il responsabile del
procedimento è il Dott Alfredo Galli.rocedimento è il
Dott Alfredo Galli.
AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE DI
FIRENZE
Concessione derivazione acqua pubblica. Pratica
n. 3553.
A seguito istanza di concessione presentata in data
07/08/2009 prot. 374656 (pratica n. 3553), il Dirigente
della Provincia di Firenze “Direzione Gestione Immobili,
Uff. Progetti Edilizia LL.PP. Difesa del suolo e Protezione
Civile” l’Ing. Domenico Ennio Maria Passaniti, ha
rilasciato, con Atto Dirigenziale n. 4286 del 09/12/2013,
al Comune di Sesto Fiorentino (FI), con sede in piazza
Vittorio Veneto n. 1, nel comune di Sesto Fiorentino
(FI) (C.F. 00420010480), concessione per captazione da
pozzo, per uso irrigazione verde pubblico.
Il punto di prelievo di acque pubbliche è ubicato
in terreno individuato al N.C.T. del Comune di Sesto
Fiorentino (FI) al foglio di mappa n. 43 particella n.
1873, per un prelievo di portata massima pari a 0,8 l/sec
e volume annuo di 760 mc.
La durata della suddetta concessione è stata
determinata in 10 anni fino al 31/12/2013 e soggetta a
10.12.2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 49
canone annuo in base all’uso irrigazione verde pubblico
rivalutato per gli anni successivi in base al tasso
d’inflazione programmato.
Presso la “Direzione Gestione Immobili Ufficio
Progetti Edilizia LL.PP. Difesa del suolo e Protezione
Civile” è possibile visionare la domanda e gli elaborati
progettuali.
Ai sensi del Legge 241/90 il responsabile del
procedimento è il Dott Alfredo Galli.nsi del Legge 241/90
il responsabile del procedimento è il Dott Alfredo Galli.
AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE DI
FIRENZE
Concessione derivazione acqua pubblica. Pratica
n. 3945.
A seguito istanza di concessione presentata in data
29/03/2013 prot. 128558 (pratica n. 3945) il Dirigente
della Provincia di Firenze “Direzione Gestione Immobili,
Uff. Progetti Edilizia LL.PP. Difesa del suolo e Protezione
Civile” l’Ing. Domenico Ennio Maria Passaniti, ha
rilasciato, con Atto Dirigenziale n. 4254 del 14/11/2014,
all’Impresa Individuale Giannetti Gino, con sede in
via del Borratino n. 122, nel Comune di Reggello (FI),
frazione Montanino (C.F./P.I.04947400489), concessione
per captazione acqua pubblica da pozzo, per uso irriguo.
Il punto di prelievo di acque pubbliche è ubicato in
località Montanino, nel terreno individuato al N.C.T.
del Comune di Reggello (FI) al foglio di mappa n. 90
particella n. 54; per un prelievo di portata massima pari a
5 l/sec e volume annuo di 7.700 mc.
La durata della suddetta concessione è stata determinata
in 10 anni fino al 31/12/2024 e soggetta a canone annuo
in base all’uso irriguo rivalutato per gli anni successivi in
base al tasso d’inflazione programmato.
Presso la “Direzione Gestione Immobili Ufficio
Progetti Edilizia LL.PP. Difesa del suolo e Protezione
Civile” è possibile visionare la domanda e gli elaborati
progettuali.
Ai sensi del Legge 241/90 il responsabile del
procedimento è il Dott Alfredo Galli.
AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE DI
FIRENZE
Concessione derivazione acqua pubblica. Pratica
n. 3673.
A seguito istanza di concessione presentata in data
20/07/2010 prot. 285095 (pratica n. 3673) il Dirigente
della Provincia di Firenze “Direzione Gestione Immobili,
Uff. Progetti Edilizia LL.PP. Difesa del suolo e Protezione
Civile” l’Ing. Ennio Maria Domenico Passaniti, ha
177
rilasciato, con Atto Dirigenziale n. 4320 del 19/11/2014,
all’Amministrazione Comunale di Sesto Fiorentino
(C.F.00420010480) con sede in Piazza Vittorio Veneto,
n. 1, la concessione per captazione di acqua pubblica da
pozzo, per uso irriguo verde pubblico.
Il punto di prelievo di acque pubbliche è ubicato
nel terreno individuato al N.C.T. del Comune di Sesto
Fiorentino (FI) al foglio di mappa n. 53 particelle n. 15671376; per un prelievo di portata massima pari a 4,16 l/sec
e volume annuo di 2.244 mc.
La durata della suddetta concessione è stata determinata
in 10 anni fino al 31/12/2024 e soggetta a canone annuo in
base all’uso irriguo verde pubblico rivalutato per gli anni
successivi in base al tasso d’inflazione programmato.
Presso la “Direzione Gestione Immobili Ufficio
Progetti Edilizia LL.PP. Difesa del suolo e Protezione
Civile” è possibile visionare la domanda e gli elaborati
progettuali.
Ai sensi del Legge 241/90 il responsabile del
procedimento è il Dott Alfredo Galli.
AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE DI
FIRENZE
Concessione derivazione acqua pubblica. Pratica
n. 785.
A seguito istanza di concessione presentata in data
18/03/2011 prot. 118052 (pratica n. 785) il Dirigente
della Provincia di Firenze “Direzione Gestione
Immobili, Uff. Progetti Edilizia LL.PP. Difesa del suolo
e Protezione Civile” l’Ing. Ennio Maria Domenico
Passaniti, ha rilasciato, con Atto Dirigenziale n. 4317 del
19/11/2014., alla Fattoria di Montecchio Società Agricola
Semplice, con sede inVia Montecchio n. 4 località San
Donato in Poggio, nel comune di Tavarnelle Val di Pesa
(FI), (P.I.06331240488.), concessione per captazione
acqua pubblica da pozzo, per uso irriguo agricolo ed
antiparassitario.
Il punto di prelievo di acque pubbliche è ubicato in
località Montecchio, nel terreno individuato al N.C.T. del
Comune di Tavarnelle Val di Pesa (FI) al foglio di mappa
n. 58 particella n. 253, per un prelievo di portata massima
pari a 1 l/sec e volume annuo di 16.000 mc.
La durata della suddetta concessione è stata determinata
in 10 anni fino al 31/12/2024 e soggetta a canone annuo
in base all’uso irriguo rivalutato per gli anni successivi in
base al tasso d’inflazione programmato.
Presso la “Direzione Gestione Immobili Ufficio
Progetti Edilizia LL.PP. Difesa del suolo e Protezione
Civile” è possibile visionare la domanda e gli elaborati
progettuali.
Ai sensi del Legge 241/90 il responsabile del
procedimento è il Dott Alfredo Galli.
178
10.12.2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 49
AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE DI
FIRENZE
Concessione derivazione acqua pubblica. Pratica
n. 764.
A seguito istanza di concessione presentata in data
23/09/2011 prot. 379779 (pratica n. 764) il Dirigente della
Provincia di Firenze “Direzione Gestione Immobili, Uff.
Progetti Edilizia LL.PP. Difesa del suolo e Protezione
Civile” l’Ing. Ennio Maria DomenicoPassaniti, ha
rilasciato, con Atto Dirigenziale n. 4319 del 19/11/2014,
alla Sig.ra Montemurro Micaela, con residenza in
via Mulina di S. Andrea n. 4, nel Comune di Firenze,
(C.F.MNTMCL72L45E472I),
concessione
per
derivazione della risorsa idrica ad uso ittico, tramite
sbarramento dell’impluvio denominato “Lago di
Romena”, con conseguente formazione di omonimo
invaso, ubicato nel Comune di Fiesole.
Il punto di prelievo di acque pubbliche è ubicato nel
terreno di proprietà individuato al N.C.T. del Comune di
Fiesole (FI) al foglio di mappa n. 40 particella n. 338;
per un volume pari a quello effettivamente invasato dallo
sbarramento, per 24.710 metri cubi; la portata oggetto
di concessione è pari a quella necessaria per il reintegro
della risorsa idrica evaporata, stimata in 6.000 metri cubi
all’anno.
La durata della suddetta concessione è stata determinata
in 10 anni fino al 31/12/2024 e soggetta a canone annuo
in base all’uso irriguo rivalutato per gli anni successivi in
base al tasso d’inflazione programmato.
Presso la “Direzione Gestione Immobili Ufficio
Progetti Edilizia LL.PP. Difesa del suolo e Protezione
Civile” è possibile visionare la domanda e gli elaborati
progettuali.
Ai sensi del Legge 241/90 il responsabile del
procedimento è il Dott Alfredo Galli.
AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE DI
FIRENZE
Concessione derivazione acqua pubblica. Pratica
n. 3862.
A seguito istanza di concessione presentata in data
17/072012 prot. 290157 (pratica n. 3862) il Dirigente
della Provincia di Firenze “Direzione Gestione Immobili,
Uff. Progetti Edilizia LL.PP. Difesa del suolo e Protezione
Civile” l’Ing. Ennio Maria Domenico Passaniti, ha
rilasciato, con Atto Dirigenziale n. 4397 del 26/11/2014,
all’Amministrazione Comunale di Sesto Fiorentino
(C.F.00420010480) con sede in Piazza Vittorio Veneto,
n. 1, la concessione per captazione di acqua pubblica da
pozzo, per uso irriguo verde pubblico.
Il punto di prelievo di acque pubbliche è ubicato
nel terreno individuato al N.C.T. del Comune di Sesto
Fiorentino (FI) al foglio di mappa n. 43 particelle n.
1604, per un prelievo di portata massima pari a 0,5 l/sec
e volume annuo di 2.500 mc.
La durata della suddetta concessione è stata determinata
in 10 anni fino al 31/12/2024 e soggetta a canone annuo in
base all’uso irriguo verde pubblico rivalutato per gli anni
successivi in base al tasso d’inflazione programmato.
Presso la “Direzione Gestione Immobili Ufficio
Progetti Edilizia LL.PP. Difesa del suolo e Protezione
Civile” è possibile visionare la domanda e gli elaborati
progettuali.
Ai sensi del Legge 241/90 il responsabile del
procedimento è il Dott Alfredo Galli.
AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE DI
FIRENZE
Concessione derivazione acqua pubblica. Pratica
n. 3825.
A seguito istanza di concessione presentata in data
23/07/2012 prot. 0297239 (pratica n. 3825) il Dirigente
della Provincia di Firenze “Direzione Gestione Immobili,
Uff. Progetti Edilizia LL.PP. Difesa del suolo e Protezione
Civile” l’Ing. Ennio Maria Domenico Passaniti, ha
rilasciato, con Atto Dirigenziale n. 4398 del 26/11/2014,
alla Polisportiva Sieci A.S.D. (C.F.0P.I. 03431500481)
con sede in via dei Mandorli, n. 2, loc. Sieci nel comune
di Pontassieve (FI) la concessione per captazione di acqua
pubblica da pozzo, per uso irriguo attrezzature sportive.
Il punto di prelievo di acque pubbliche è ubicato nel
terreno individuato al N.C.T. del Comune di Pontassieve
loc. Sieci (FI) al foglio di mappa n. 89 particelle n. 463,
per un prelievo di portata massima pari a 0,4 l/sec e
volume annuo di 2106 mc.
La durata della suddetta concessione è stata
determinata in 10 anni fino al 31/12/2024 e soggetta
a canone annuo in base all’uso irriguo attrezzature
sportive rivalutato per gli anni successivi in base al tasso
d’inflazione programmato.
Presso la “Direzione Gestione Immobili Ufficio
Progetti Edilizia LL.PP. Difesa del suolo e Protezione
Civile” è possibile visionare la domanda e gli elaborati
progettuali.
Ai sensi del Legge 241/90 il responsabile del
procedimento è il Dott Alfredo Galli.
AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE DI
FIRENZE
Concessione derivazione acqua pubblica. Pratica
n. 236.
10.12.2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 49
A seguito di istanza di concessione preferenziale
presentata in data 30/06/2003 prot. 53786 (pratica n.
236) il Dirigente della Provincia di Firenze “Direzione
Gestione Immobili, Uff. Progetti Edilizia LL.PP. Difesa
del suolo e Protezione Civile” l’Ing. Ennio Passaniti, ha
rilasciato, con Atto Dirigenziale n.4060 del 30/10/2014,
alla Società Agricola Lavacchio srl, con sede in via
Montefiesole, 55 nel comune di Pontassieve (FI) (Partita
Iva 04984810483), concessione per derivare acqua
pubblica da pompa, per uso potabile, irriguo agricolo.
Il punto di prelievo di acque pubbliche è ubicato in
località Monterifrassine, in terreno individuato al N.C.T.
del Comune di Pontassieve (FI ) al foglio di mappa n. 68
particella n. 90; per un prelievo di portata massima pari a
0,12/l. sec e volume complessivo annuo di 2.431 mc.
La durata della suddetta concessione è stata
determinata in 10 anni fino al 31/12/2024 ed è soggetta
a canone annuo in base all’uso potabile, irriguo agricolo
rivalutato per gli anni successivi in base al tasso
d’inflazione programmato.
Presso la “Direzione Gestione Immobili Ufficio
Progetti Edilizia LL.PP. Difesa del suolo e Protezione
Civile” è possibile visionare la domanda e gli elaborati
progettuali.
Ai sensi del Legge 241/90 il responsabile del
procedimento è il Dott Alfredo Galli.
AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE DI
FIRENZE
Concessione derivazione acqua pubblica. Pratica
n. 238.
A seguito istanza di concessione preferenziale
presentata in data 30/06/2003 prot. 53787 (pratica n.
238) il Dirigente della Provincia di Firenze “Direzione
Gestione Immobili, Uff. Progetti Edilizia LL.PP. Difesa
del suolo e Protezione Civile” l’Ing. Ennio Passaniti, ha
rilasciato, con Atto Dirigenziale n. 4057 del 30/10/2014,
alla Società Agricola Lavacchio srl, con sede in via
Montefiesole, 55 nel comune di Pontassieve (FI) (Partita
Iva 04984810483), concessione per derivare acqua
pubblica da pozzo, per uso potabile, zootecnico.
Il punto di prelievo di acque pubbliche è ubicato in
località Quagliodromo, in terreno individuato al N.C.T.
del Comune di Pontassieve (FI) al foglio di mappa n.
78 particella n. 34; per un prelievo di portata massima
giornaliera pari a 3,50 mc e volume annuo di 1.277,50
mc.
La durata della suddetta concessione è stata determinata
in 10 anni fino al 31/12/2024 ed è soggetta a canone annuo
in base all’uso potabile, zootecnico rivalutato per gli anni
successivi in base al tasso d’inflazione programmato.
Presso la “Direzione Gestione Immobili Ufficio
Progetti Edilizia LL.PP. Difesa del suolo e Protezione
179
Civile” è possibile visionare la domanda e gli elaborati
progettuali.
Ai sensi del Legge 241/90 il responsabile del
procedimento è il Dott. Alfredo Galli.
AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE DI
FIRENZE
Concessione derivazione acqua pubblica. Pratica
n. 1386.
A seguito istanza di nuova concessione presentata in
data 30/05/2005 prot. 72009 (pratica n. 1386) il Dirigente
della Provincia di Firenze “Direzione Gestione Immobili,
Uff. Progetti Edilizia LL.PP. Difesa del suolo e Protezione
Civile” l’Ing. Ennio Passaniti, ha rilasciato, con Atto
Dirigenziale n. 4058 del 30/10/2014, alla Società Agricola
Lavacchio srl, con sede in via Montefiesole, 55 nel
comune di Pontassieve (FI) (Partita Iva 04984810483),
concessione per derivare acqua pubblica da pozzo, per
uso potabile.
Il punto di prelievo di acque pubbliche è ubicato
in località Palazzaccio, via di Grignano, in terreno
individuato al N.C.T. del Comune di Pontassieve (FI) al
foglio di mappa n. 78 particella n. 70; per un prelievo
di portata massima pari a 0,17 l/sec e volume annuo di
1.460 mc.
La durata della suddetta concessione è stata determinata
in 10 anni fino al 31/12/2024 ed è soggetta a canone annuo
in base all’uso potabile rivalutato per gli anni successivi
in base al tasso d’inflazione programmato.
Presso la “Direzione Gestione Immobili Ufficio
Progetti Edilizia LL.PP. Difesa del suolo e Protezione
Civile” è possibile visionare la domanda e gli elaborati
progettuali.
Ai sensi del Legge 241/90 il responsabile del
procedimento è il Dott Alfredo Galli.
AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE DI
FIRENZE
Concessione derivazione acqua pubblica. Pratica
n. 3181.
Il/La Richiedente Prunecchi Paolo, residente in
via Ettore Pinzani 88 - Dicomano(Codice fiscale
PRNPLA62H18D612H) ha presentato domanda, per
ottenere Concessione Preferenziale a prelevare un
quantitativo di 986 mc/anno di acqua ad uso potabile
mediante n. 1 sorgente ubicato in terreno di proprietà
di Santoni Carlo, posto in località , località Vicolagna
e individuato nei mappali del N.C.T del Comune di
Dicomano al foglio di mappa n. 41 particella 31;
180
10.12.2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 49
Presso l’Ufficio Direzione Gestione Immobili, Progetti
Edilizia LL.PP. Difesa del suolo e Protezione Civile” è
possibile visionare la domanda e gli elaborati progettuali.
Le osservazioni e opposizioni dovranno pervenire in
forma scritta alla suddetta Direzione entro 30 giorni dalla
data di pubblicazione sul B.U.R.T ovvero entro il termine
indicato nell’atto di pubblicazione all’albo pretorio del
comune di Dicomano.
Il Responsabile della U.O.
Concessioni acque superficiali
Gori Maurizio
AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE DI
FIRENZE
Concessione derivazione acqua pubblica. Pratica
n. 293.
A seguito istanza di concessione presentata in data
24/03/2011 prot. 342911 (pratica n. 293) il Dirigente della
Provincia di Firenze “Direzione Gestione Immobili, Uff.
Progetti Edilizia LL.PP. Difesa del suolo e Protezione
Civile” l’Ing. Domenco Ennio Maria Passaniti, ha
rilasciato, con Atto Dirigenziale n. 3717 del 06/10/2014,
al Sig. Matteucci Renzo, residente in via le Pergole
Collina n. 6 nel comune di Borgo San Lorenzo (FI) (C.F.
MTTRNZ33B28I046Q), concessione per derivare acqua
pubblica da fiume per uso venatorio.
La derivazione è realizzata tramite opera di presa
ubicata in sinistra idraulica del Torrente Fossatino, in
località Patrona Fonte Beretta nel Comune di Scarperia
e San Piero (FI), in terreno individuato al N.C.T. foglio
di mappa n. 72, particelle n. 72 e 278; per un prelievo
di portata massima pari a 2 l/sec e volume annuo di
21.081,60 mc.
La durata della suddetta concessione è stata determinata
in 10 anni fino al 31/12/2024 e soggetta a canone annuo
in base all’uso venatorio rivalutato per gli anni successivi
in base al tasso d’inflazione programmato.
Presso la “Direzione Gestione Immobili Ufficio
Progetti Edilizia LL.PP. Difesa del suolo e Protezione
Civile” è possibile visionare la domanda e gli elaborati
progettuali.
Ai sensi del Legge 241/90 il responsabile del
procedimento è il Dott Alfredo Galli.
AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE DI
FIRENZE
Concessione derivazione acqua pubblica. Pratica
n. 2181.
A seguito istanza di concessione presentata in data
30/12/2005 prot. 216286 (pratica n. 2181) il Dirigente
della Provincia di Firenze “Direzione Gestione
Immobili, Uff. Progetti Edilizia LL.PP. Difesa del Suolo
e Protezione Civile” l’Ing. Domenico Ennio Maria
Passaniti, ha rilasciato, con Atto Dirigenziale n. 3721
del 06/10/2014, alla Ditta Sacci Spa, con sede in via di
Villa Massimo n. 47 nel comune di Roma (RM) (Codice
Fiscale 03641151000) concessione per derivare acqua
pubblica da pozzo per uso industriale.
Il punto di prelievo di acque pubbliche è ubicato in
località San Casciano Val di Pesa, in terreno individuato
al N.C.T. foglio di mappa n. 103 particella n. 26, per un
prelievo di portata massima pari a 1,5 l/sec e volume
annuo di 43.362 mc.
La durata della suddetta concessione è stata determinata
in 10 anni fino al 31/12/2024 e soggetta a canone annuo in
base all’uso industriale, rivalutato per gli anni successivi
in base al tasso d’inflazione programmato.
Presso la “Direzione Gestione Immobili Ufficio
Progetti Edilizia LL.PP. Difesa del suolo e Protezione
Civile” è possibile visionare la domanda e gli elaborati
progettuali.
Ai sensi del Legge 241/90 il responsabile del
procedimento è il Dott Alfredo Galli.
AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE DI
FIRENZE
Concessione derivazione acqua pubblica. Pratica
n. 3138.
A seguito istanza di concessione presentata in data
22/01/2008 prot. 23552 (pratica n. 3138) il Dirigente della
Provincia di Firenze “Direzione Gestione Immobili, Uff.
Progetti Edilizia LL.PP. Difesa del suolo e Protezione
Civile” l’Ing. Domenico Ennio Maria Passaniti, ha
rilasciato, con Atto Dirigenziale n.3722 del 06/10/2014,
alla ditta Sacci Spa, con sede in viale di Villa Massimo n.
47 nel comune di Roma (RM) (Partita Iva 3641151000),
concessione per derivare acqua pubblica da pozzo per
uso industriale.
Il punto di prelievo di acque pubbliche è ubicato in
località San Casciano Val di Pesa, in terreno individuato
al N.C.T. foglio di mappa n. 88 particella n. 157; per un
prelievo di portata massima pari a 1,4 l/sec e volume
annuo di 40.471 mc.
La durata della suddetta concessione è stata determinata
in 10 anni fino al 31/12/2024 e soggetta a canone annuo in
base all’uso industriale rivalutato per gli anni successivi
in base al tasso d’inflazione programmato.
Presso la “Direzione Gestione Immobili Ufficio
Progetti Edilizia LL.PP. Difesa del suolo e Protezione
Civile” è possibile visionare la domanda e gli elaborati
progettuali.
Ai sensi del Legge 241/90 il responsabile del
procedimento è il Dott Alfredo Galli.
10.12.2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 49
AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE DI
FIRENZE
Concessione derivazione acqua pubblica. Pratica
n. 3942.
A seguito istanza di nuova concessione presentata
in data 12/04/2013 prot. 155689 (pratica n. 3942) il
Dirigente della Provincia di Firenze “Direzione Gestione
Immobili, Uff. Progetti Edilizia LL.PP. Difesa del suolo
e Protezione Civile” l’Ing. Domenico Ennio Maria
Passaniti, ha rilasciato, con Atto Dirigenziale n. 3706
del 03/10/2014, alla ditta Immobiliare Masseto S.r.l., con
sede in piazza Alberica n. 9 nel comune di Carrara (MS)
(Partita Iva 01234320453), concessione per derivare
acqua pubblica da pozzo per usi potabile, igienico
assimilati ed irriguo agricolo.
Il punto di prelievo di acque pubbliche è ubicato in
località Peretola, Borgo San Lorenzo (FI), in terreno
individuato al N.C.T. foglio di mappa n. 144 particella n.
87; per un prelievo di portata massima pari a 0,96 l/sec e
volume annuo di 30.295 mc.
La durata della suddetta concessione è stata
determinata in 10 anni fino al 31/12/2024 e soggetta a
canone annuo in base all’usi potabile, igienico e assimilati
ed irriguo agricolo rivalutato per gli anni successivi in
base al tasso d’inflazione programmato.
Presso la “Direzione Gestione Immobili Ufficio
Progetti Edilizia LL.PP. Difesa del suolo e Protezione
Civile” è possibile visionare la domanda e gli elaborati
progettuali.
Ai sensi del Legge 241/90 il responsabile del
procedimento è il Dott Alfredo Galli.
AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE DI
FIRENZE
Concessione derivazione acqua pubblica. Pratica
n. 3901.
A seguito di istanza di concessione presentata
in data 15/11/2012 prot. 457013 (pratica n. 3901) il
Dirigente della Provincia di Firenze “Direzione Gestione
Immobili, Uff. Progetti Edilizia LL.PP. Difesa del suolo
e Protezione Civile” l’Ing. Domenico Ennio Maria
Passaniti, ha rilasciato, con Atto Dirigenziale n. 3930 del
22/10/2014, all’Azienda Agricola Caparrini, con sede in
via Vecchia Pisana, 254/A nel comune di Lastra a Signa
(FI) (Partita Iva 00044780484), concessione per derivare
acqua pubblica da pozzo per uso zootecnico.
Il punto di prelievo di acque pubbliche è ubicato
in località Malmantile, comune di Lastra a Signa (FI),
in terreno individuato al N.C.T. foglio di mappa n. 24
particella n. 221; per un prelievo massimo giornaliero
pari a 2 mc e volume annuo di 730 mc.
181
La durata della suddetta concessione è stata determinata
in 10 anni fino al 31/12/2024 e soggetta a canone annuo in
base all’uso zootecnico rivalutato per gli anni successivi
in base al tasso d’inflazione programmato.
Presso la “Direzione Gestione Immobili Ufficio
Progetti Edilizia LL.PP. Difesa del suolo e Protezione
Civile” è possibile visionare la domanda e gli elaborati
progettuali.
Ai sensi del Legge 241/90 il responsabile del
procedimento è il Dott Alfredo Galli.
AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE DI
GROSSETO
Concessione preferenziale di derivazione di
acqua pubblica dal pozzo ubicato in loc. Cutignolo,
nel Comune di Orbetello intestata alla Ditta Sereni
Serena. Prat. 7617/2010.
Con Determinazione Dirigenziale n. 3011 del
07/10/2014 la ditta Sereni Serena è stata oggetto di
Concessione preferenziale pluriennale a derivare acqua
pubblica dal pozzo ubicato nel Comune di Orbetello,
loc. Cutignolo, per moduli 0,07 (7,00 l/s) per uso irriguo.
Pratica 7617/2010.
Il Responsabile del Servizio
Daniele Poggioni
AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE DI
GROSSETO
Concessione preferenziale di derivazione di acqua
pubblica dal pozzo ubicato in loc. Priorato n. 17, nel
Comune di Orbetello intestata alla Ditta Fanciullo
Luigi. Prat. 8088/2010.
Con Determinazione Dirigenziale n. 3012 del la ditta
07/10/2014 è stata oggetto di Concessione preferenziale
pluriennale a derivare acqua pubblica dal pozzo ubicato
nel Comune di Orbetello, loc. Priorato, n. 17 per moduli
0,15 (15,00 l/s) per uso irriguo. Pratica 8088/2010.
Il Responsabile del Servizio
Daniele Poggioni
AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE DI
GROSSETO
Concessione preferenziale di derivazione di acqua
pubblica dal pozzo ubicato in loc. Pian d’Alma, nel
Comune di Scarlino intestata alla Ditta Caturelli
Andrea. Prat. 12261/2010.
182
10.12.2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 49
Con Determinazione Dirigenziale n. 3613 del
25/11/2014 la ditta Caturelli Andrea è stata oggetto di
Concessione preferenziale pluriennale a derivare acqua
pubblica dal pozzo ubicato nel Comune di Scarlino, loc.
Pian d’Alma, per moduli 0,005 (0,50 l/s) per uso irriguo.
Pratica 12261/2010.
Con Determinazione Dirigenziale n. 3611 del
25/11/2014 la ditta Tiribocchi Cesare, Tiribocchi
Antonella è stata oggetto di Concessione preferenziale
pluriennale a derivare acqua pubblica dal pozzo ubicato
nel Comune di Orbetello, loc. Priorato, per moduli 0,05
(5,00 l/s) per uso irriguo. Pratica 19289/2012.
Il Responsabile del Servizio
Daniele Poggioni
Il Responsabile del Servizio
Daniele Poggioni
AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE DI
GROSSETO
AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE DI
GROSSETO
Concessione preferenziale di derivazione di
acqua pubblica dal pozzo ubicato in loc. Tre Cerri,
nel Comune di Orbetello intestata alla Ditta Colazilli
Filomena. Prat. 17220/2011.
Concessione preferenziale di derivazione di acqua
pubblica dal pozzo ubicato in loc. Polverosa, nel
Comune di Orbetello intestata alla Ditta Piersanti
Liliana, Bovicelli Silvia, Stella, e Schiano Aurelio
Società Agricola. Prat. 21091/2012.
Con Determinazione Dirigenziale n. 3643 del
27/11/2014 la ditta Colazilli Filomena è stata oggetto di
Concessione preferenziale pluriennale a derivare acqua
pubblica dal pozzo ubicato nel Comune di Orbetello, loc.
Tre Cerri, per moduli 0,14 (14,00 l/s) per uso irriguo.
Pratica 17220/2011.
Il Responsabile del Servizio
Daniele Poggioni
Con Determinazione Dirigenziale n. 3644 del
27/11/2014 la ditta Piersanti Liliana, Bovicelli Silvia,
Stella, e Schiano Aurelio Società Agricola è stata oggetto
di Concessione preferenziale pluriennale a derivare acqua
pubblica dal pozzo ubicato nel Comune di Orbetello, loc.
Polverosa, per moduli 0,10 (10,00 l/s) per uso irriguo.
Pratica 21091/2012.
Il Responsabile del Servizio
Daniele Poggioni
AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE DI
GROSSETO
AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE DI LUCCA
Concessione preferenziale di derivazione di acqua
pubblica dal pozzo ubicato in loc. Priorato, nel
Comune di Orbetello intestata alla Ditta Tiribocchi
Cesare, Tiribocchi Antonella. Prat. 19287/2012.
Domanda per la concessione di derivazione acqua
pubblica. Pratica n. 5694.
Con Determinazione Dirigenziale n. 3612 del
25/11/2014 la ditta Tiribocchi Cesare, Tiribocchi
Antonella è stata oggetto di Concessione preferenziale
pluriennale a derivare acqua pubblica dal pozzo ubicato
nel Comune di Orbetello, loc. Priorato, per moduli 0,01
(1,00 l/s) per uso irriguo. Pratica 19287/2012.
La Ditta Lorenzi srl con sede in Pietrasanta (Lu), ha
presentato in data 6 luglio 2012 domanda per ottenere
la concessione per derivare acque sotterranee per una
quantità media pari a 2,5 litro secondo ed un volume
medio annuo di mc. 1200 in Loc. Via della Consuma del
Comune di Pietrasanta (Lu) con utilizzo irriguo senza
restituzione delle acque utilizzate. (Pratica 5694).
Il Responsabile del Servizio
Daniele Poggioni
Il Responsabile U.O.
Giorgio Mazzanti
AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE DI
GROSSETO
Concessione preferenziale di derivazione di acqua
pubblica dal pozzo ubicato in loc. Priorato, nel
Comune di Orbetello intestata alla Ditta Tiribocchi
Cesare, Tiribocchi Antonella. Prat. 19289/2012.
AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE DI LUCCA
Domanda per la concessione di derivazione acqua
pubblica. Pratica n. 5851.
La Ditta Bianco Royal srl con sede in Carrara, ha
presentato in data 20 ottobre 2014 domanda per ottenere
10.12.2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 49
183
la concessione per derivare acque superficiali meteoriche
per una quantità media pari a 0,17 litro secondo ed un
volume medio annuo di mc. 3000 in Loc. Orto di Donna
del Comune di Minucciano (Lu) con utilizzo Industriale/
Artigianale con parziale recupero delle acque utilizzate.
(Pratica 5851).
per produrre con il salto utile di metri 185 la potenza
nominale media di Kw 117,8922. (Pratica 5849).
Il Responsabile U.O.
Giorgio Mazzanti
AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE DI MASSA
CARRARA
AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE DI LUCCA
Domanda per la concessione di derivazione acqua
pubblica. Pratica n. 5853.
La Ditta Fratelli Puccetti sas con sede in Lucca, ha
presentato in data 20 ottobre 2014 domanda per ottenere
la concessione per derivare acque superficiali per una
quantità pari a 0,69 litro secondo in Loc. San Pancrazio
del Comune di Lucca con utilizzo Servizi Vari con parziale
restituzione delle acque utilizzate. (Pratica 5853).
Il Responsabile U.O.
Giorgio Mazzanti
AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE DI LUCCA
Domanda per la concessione di derivazione acqua
pubblica. Pratica n. 5857.
La Azienda Agrituristica Al Molino della Luna con
sede in Coreglia Antelminelli (Lu), ha presentato in data
24 novembre 2014 domanda per ottenere la concessione
per derivare acque sorgive per una quantità pari a 0,5
litri secondo in Loc. Pian di Coreglia del Comune di
Coreglia Antelminelli (Lu) con utilizzo Servizi Vari senza
restituzione delle acque utilizzate. (Pratica 5857).
Il Responsabile U.O.
Giorgio Mazzanti
AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE DI LUCCA
Domanda per la concessione di derivazione acqua
pubblica. Pratica n. 5849.
La Ditta Milanesi Maria Paola con sede in Borgo
a Mozzano (Lu), ha presentato in data 9 ottobre 2014
domanda per ottenere la concessione per derivare acqua
dal Fosso di Terrina in Loc. e dal Fosso di Levigliani per
una quantità media complessiva pari a 65 litri secondo
in Loc. Pezzo Grande del Comune di Stazzema (Lu)
Il Responsabile U.O.
Giorgio Mazzanti
Richiesta di Autorizzazione Unica per la posa di
cavo in fibra ottica a banda larga sulla infrastruttura
elettrica esistente, elettrodotti aerei a 15 kV, in località
varie del Comune di Massa, del Comune di Pontremoli
e del Comune di Filattiera della Provincia di MassaCarrara. Richiedente: ENEL DISTRIBUZIONE
SpA (pratica ENEL DI1P0471 e pratica ENEL
DI1P0472).
In ottemperanza alle disposizioni contenute nella
Legge della Regione Toscana numero 39 del 2005
articolo 12 comma 4, si avvisa che ENEL Distribuzione
SpA ha richiesto alla Provincia di Massa-Carrara in data
17/11/2014 l’Autorizzazione Unica per la posa di cavo
in fibra ottica a banda larga sulla infrastruttura elettrica
esistente, elettrodotti aerei con tensione di esercizio a 15
kV denominati CARTARO ( pratica denominata ENEL
DI1P0471) e VILLAFRANCA (pratica denominata
ENEL DI1P0472), con adeguamento tecnico di alcuni
sostegni posti: nel Comune di Massa nelle località
Massa, La Rocca, San Carlo, Pariana; nel Comune di
Filattiera nelle località Caprio e Scorcetoli; nel Comune
di Pontremoli nelle località Santa Giustina e Caldana.
La documentazione prodotta da ENEL potrà essere
consultata presso la Provincia di Massa-Carrara al Settore
Ambiente-Energia che si trova a Massa (MS) in Via
Democrazia 17 al secondo piano del Palazzo del Genio
Civile nei giorni di martedì e giovedì in orario 9-12 o,
previo appuntamento, in altri giorni e orari.
Chiunque abbia interesse, singolarmente o in forma
associata, potrà inoltrare osservazioni ai Comuni
interessati durante il periodo di affissione di questo
avviso ai rispettivi Albi Pretori.
Le osservazioni potranno essere inoltrate anche alla
Provincia di Massa-Carrara entro il termine perentorio di
trenta giorni dalla data di pubblicazione di questo avviso
sul Bollettino Ufficiale della Regione Toscana (BURT).
Sarà cura degli enti coinvolti nel procedimento dare
la massima pubblicità a questo avviso.
La responsabile del procedimento è l’Architetto
Maria Teresa Zattera in qualità di Dirigente del Settore
Ambiente-Energia della Provincia di Massa-Carrara.
Maria Teresa Zattera
184
10.12.2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 49
AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE DI PISA
Autorizzazione unica alla costruzione e all’esercizio
di una nuova linea elettrica in cavo sotterraneo da 15
kV da realizzarsi nel Comune di Pisa, loc. Le Rene
pratica Enel 284956. - Avviso di conclusione del
procedimento.
Il Dirigente rende noto che con Determinazione
n. 4908 del 24 novembre 2014 è stata rilasciata a Enel
Distribuzione S.p.A. l’autorizzazione per la costruzione e
l’esercizio di una nuova linea elettrica in cavo sotterraneo
da 15 kV da realizzarsi nel Comune di Pisa, loc. “Le Rene”
con dichiarazione di pubblica utilità di inamovibilità
finalizzata alla costituzione delle servitù di elettrodotto
per l’apposizione del vincolo preordinato all’esproprio ai
sensi dell’art. 11 comma 4 della LRT 39/2005 e dell’art.
52 - quater del DPR n. 327/01 e ss.mm., e nel rispetto del
DM 17 aprile 2008 e della vigente normativa.
La suddetta Determinazione n. 4908/2014 è
consultabile sul sito della Provincia di Pisa (www.
provincia.pisa.it → aree tematiche ambiente → sezione
energia → procedimenti conclusi).
Il Dirigente Servizio Ambiente
Laura Pioli
AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE DI
PISTOIA
Domanda per la concessione di derivazione acqua
pubblica. Pratica n. 32092.
Il richiedente Comune di Quarrata residente in Comune
di Quarrata , Piazza Risorgimento 1 in data 13/11/2014
ha presentato domanda di Concessione per utilizzare
un prelievo medio annuo pari a 0,011 litri al secondo di
acqua dalle acque sotterranee in località Querciola del
Comune di Quarrata per uso beni e servizi.
Il Responsabile del Procedimento è il Dirigente dello
scrivente Dipartimento Ing. Delfo Valori.
La domanda e gli allegati tecnici relativi sono
depositati, ai fini di eventuale visione, all’ ufficio del
Demanio Idrico dell’ Amministrazione Provinciale; tale
visione sarà possibile solo dopo il trentesimo giorno dalla
avvenuta presente pubblicazione.
Chiunque abbia interesse, può presentare all’ ufficio
suddetto, osservazioni, reclami o opposizioni entro
cinquanta giorni dalla avvenuta presente pubblicazione,
oppure al Comune di Quarrata nei termini previsti nell’
ordinanza istruttoria.
AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE DI
PISTOIA
Domanda per la concessione di derivazione acqua
pubblica. Pratica n. 32094.
Il richiedente Greentek Srl residente in Comune di
Lucca , Via Borgo Giannotti 199/N in data 25/11/2014
ha presentato domanda di Concessione per utilizzare
un prelievo con potenza nominale medio 12,24 kwin
località Squarciabocconi del Comune di Pescia per uso
energetico.
Il Responsabile del Procedimento è il Dirigente dello
scrivente Dipartimento Ing. Delfo Valori.
La domanda e gli allegati tecnici relativi sono
depositati, ai fini di eventuale visione, all’ ufficio del
Demanio Idrico dell’ Amministrazione Provinciale; tale
visione sarà possibile solo dopo il trentesimo giorno dalla
avvenuta presente pubblicazione.
Chiunque abbia interesse, può presentare all’ ufficio
suddetto, osservazioni, reclami o opposizioni entro
cinquanta giorni dalla avvenuta presente pubblicazione,
oppure al Comune di Pescia nei termini previsti nell’
ordinanza istruttoria.
Il Funzionario
Michele Caramelli
COMUNE DI BARGA (Lucca)
Approvazione stralcio Regolamento Urbanistico
oggetto di ripubblicazione.
IL RESPONSABILE AREA ASSETTO DEL
TERRITORIO
Visto il Piano Strutturale vigente approvato con
Delibera del Consiglio Comunale n. 2 del 15/01/2010;
Visto il D.L. n. 152/06 e s. m. e i.;
Vista la L.R. n. 10/10 e s.m. e i. con particolare
riferimento all’art. 28;
Visto il “parere motivato” del Nucleo Comunale
di Valutazione (NUVAC), in qualità di “Autorità
competente”;
Vista la Dichiarazione di sintesi;
Visto il Rapporto del Garante della Comunicazione;
Il Funzionario
Michele Caramelli
Vista la Delibera del Consiglio Comunale n. 28 del
10/06/2013;
10.12.2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 49
Vista la Delibera del Consiglio Comunale n. 17 del
22/03/2014, esecutiva;
185
Visti gli atti di ufficio;
Visto l’art. 17 della LRT 3 gennaio 2005, n. 1;
Considerato che il Consiglio Comunale con la
Delibera n. 17/2014 ha disposto la RIPUBBLICAZIONE
delle previsioni inerenti le aree descritte nell’elaborato
grafico allegato E alla stessa Delibera e ubicate in Barga,
Via Mozza e Filecchio, Loc. Seggio;
Vista la Delibera del Consiglio Comunale n. 71 del
5/11/2014;
Considerato che il Consiglio Comunale ha dato
mandato al Responsabile Area Assetto del Territorio
di procedere agli adempimenti di cui alle disposizioni
vigenti;
RENDE NOTO
- che con Delibera n. 71 del 5/11/2014 il Consiglio
Comunale in qualità di “Autorità procedente”, visti
il parere motivato del NUVAC e la Dichiarazione di
sintesi di cui alla L.R. n. 10/10, ha approvato lo stralcio
di Regolamento Urbanistico adottato con precedente
Delibera del Consiglio Comunale n. 28/2013 e
ripubblicato in virtù di quanto disposto con Delibera del
Consiglio Comunale n. 17 del 22/03/2014;
- che il suddetto provvedimento contiene il riferimento
puntuale alle osservazioni pervenute e l’espressa
motivazione delle determinazioni conseguentemente
adottate;
- che è stata data comunicazione dell’avvenuta
approvazione dello strumento urbanistico in oggetto alla
Regione Toscana e all’Amministrazione Provinciale di
Lucca;
- che gli atti dello strumento urbanistico, il Rapporto
Ambientale e la documentazione istruttoria, sono
disponibili presso l’Area Assetto del Territorio del
Comune di Barga con sede in Via di Mezzo, 45 a Barga;
- che è stata disposta la pubblicazione sul sito web
dell’Ente degli atti dello strumento urbanistico in oggetto
e delle controdeduzioni;
- che lo strumento urbanistico in esame acquista
efficacia dalla data di pubblicazione del presente avviso.
Il Responsabile Area Assetto del Territorio
Daisy Ricci
RENDE NOTO
- che con atto consiliare n. 61 del 06 Novembre 2014,
dichiarata immediatamente eseguibile, è stata approvata,
ai sensi dell’art. 17 della LRT n. 1/2005, la variante
urbanistica al vigente Strumento Urbanistico avente ad
oggetto “Variante al Piano Strutturale e al Regolamento
Urbanistico U.T.O.E. 3 Area Industriale Prato Grande.
Controdeduzioni alle osservazioni e approvazione”;
- la Variante al Piano Strutturale e al Regolamento
Urbanistico sopra citata è efficace dalla data di
pubblicazione del presente avviso sul Bollettino Ufficiale
della Regione Toscana;
- che la documentazione potrà essere consultata dagli
interessati presso l’Ufficio Edilizia Privata – UrbanisticaPatrimonio, nonché sul sito internet www.comune.
bientina.pi.it;
- che gli atti sono stati trasmessi alla Provincia di Pisa
ed alla Regione Toscana.
Il Responsabile del Servizio
Luca Buti
COMUNE DI CAMAIORE (Lucca)
Revoca delibera C.C. n. 52 del 27/07/2010.
adozione Piano Attuativo del fabbricato denominato
“Hotel Marilù” per cambio di destinazione d’uso da
alberghiero a residenziale con la formazione di 9 unità
immobiliare.
IL DIRIGENTE DEL SETTORE
PIANIFICAZIONE TERRITORIALE
Vista la delibera di Consiglio Comunale n. 57 del
3 Novembre 2014 con la quale è stato adottato revoca
delibera C.C. n. 52 del 27/07/2010 adozione Piano
Attuativo del fabbricato denominato Hotel Marilù , per
cambio di destinazione d’uso da alberghiero a residenziale
con la formazione di n. 9 unità.
RENDE NOTO
COMUNE DI BIENTINA (Pisa)
Variante al Piano Strutturale e al Regolamento
Urbanistico U.T.O.E. 3 Area Industriale Prato Grande.
Controdeduzioni alle osservazioni e approvazione.
IL RESPONSABILE DEL SERVIZIO
che la deliberazione consiliare di adozione e gli atti
allegati sono depositati nella segreteria generale del
Comune e presso l’Ufficio Pianificazione Territoriale
piazza S. Bernardino n.1, a libera visione del pubblico
per un periodo di 30 giorni consecutivi dalla data di
pubblicazione del relativo avviso sul Bollettino Ufficiale
della Regione Toscana.
186
10.12.2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 49
Entro e non oltre tale termine, chiunque può prendere
visione, presentando le osservazioni che ritenga
opportune.
Il Dirigente del Settore
Roberto Lucchesi
giorni e negli orari di apertura al pubblico, anche sul sito
istituzionale del Comune di Casole d’Elsa all’indirizzo
http://www.casole.it/in-comune/amministrazionetrasparente/pianificazione-e-governo-del-territorio/.
Il Responsabile del Servizio Urbanistica
ed Edilizia privata
Valeria Capitani
COMUNE DI CASOLE D’ELSA (Siena)
Adozione del Piano di Lottizzazione “La Vigna”
Pievescola Area UMI SD4G art. 91.4 delle N.T.A. del
R.U.
IL RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO
Vista la L.R. 03.01.2005, n. 1“Norme per il governo
del territorio”;
COMUNE DI CETONA (Siena)
Avviso di adozione della Variante n. 3 al
Regolamento Urbanistico e contestuale variante al
Piano Strutturale.
IL RESPONSABILE DEL SERVIZIO
Visti gli atti d’ufficio;
Vista la L.R. 10.11.2014, n. 65 “Norme per il governo
del Territorio”;
Visto il D. Lgs. n. 267/2000 e s.m. i.;
AVVISA
Che con Deliberazione del Consiglio Comunale n.
141 del 17.11.2014 recante “Piano di Lottizzazione “La
Vigna” Area UMI SD4G di cui all’art. 91.4 delle N.T.A.
del R.U. Pievescola - Adozione” è stato adottato ai sensi
dell’articolo 69 della L.R. 1/2005 il Piano di Lottizzazione
dell’Area UMI SD4G;
RENDE NOTO
che i provvedimenti adottati e tutti gli atti annessi
sono depositati presso il Servizio Urbanistica ed Edilizia
privata Piazza P. Luchetti 1 Casole d’Elsa per la durata di
trenta (30) giorni consecutivi dalla data di pubblicazione
del presente avviso sul B.U.R.T.;
INFORMA
che entro e non oltre il termine di cui sopra (trenta
giorni dalla pubblicazione del presente avviso sul BURT)
chiunque può:
- prendere visione del Piano di Lottizzazione
dell’Area UMI SD4G, art. 91.4 N.T.A. del R.U. adottato
e presentare osservazioni che dovranno essere indirizzare
al Servizio Urbanistica ed Edilizia privata del Comune di
Casole d’Elsa redatte in triplice copia esemplare di cui
uno in competente bollo;
Che tutta la documentazione è consultabile, oltre
che presso il Servizio Urbanistica ed Edilizia privata
per la durata di trenta (30) giorni consecutivi dalla data
di pubblicazione del presente avviso sul B.U.R.T. nei
Visto l’art. 19 della L.R. n. 65/2014;
RENDE NOTO
Che con Deliberazione Consiliare n. 63 del 11.11.2014,
dichiarata immediatamente eseguibile, è stata adottata ai
sensi dell’art. 17 della L.R. 1/2005, la Variante n. 3 al
Regolamento Urbanistico e contestuale variante al Piano
Strutturale;
Che la deliberazione sopracitata, unitamente agli
elaborati di variante e ai suoi allegati, resterà depositata
presso l’Ufficio Tecnico del Comune di Cetona, posto
in Via Roma, 41, per 60 (sessanta) giorni consecutivi
decorrenti dal giorno di pubblicazione del presente avviso
sul Bollettino Ufficiale della Regione Toscana;
Che, nel periodo suddetto, la documentazione potrà
essere consultata dagli interessati presso l’Ufficio Tecnico
nell’orario di apertura al pubblico;
Che chiunque potrà presentare osservazioni scritte
che dovranno essere indirizzate al Responsabile del
Servizio Tecnico e che dovranno pervenire all’ufficio
protocollo del Comune di Cetona nel termine perentorio
di 60 (sessanta) giorni dalla data di pubblicazione del
presente avviso sul B.U.R.T.
Il Responsabile del Servizio Tecnico Associato
Daniele Visconti
COMUNE DI CIVITELLA IN VAL DI CHIANA
(Arezzo)
Variante n. 2 al Piano Strutturale. Adozione.
IL RESPONSABILE
DEL PROCEDIMENTO
10.12.2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 49
Ai sensi degli artt.16 e 17 e 17 bis L.R.T. 01/2005
e succ. mod. ed integrazioni, nonché dell’art. 25 della
L.R.T. 10/2010;
RENDE NOTO CHE
- nella seduta del Consiglio Comunale del 26.11.2014
con delibera n. 47 ai sensi e con le procedure di cui agli
articoli 16, 17 e 17 bis della L.R. 01/05 con le procedure
di cui agli articoli 16, 17 e 18 è stata adottata la Variante
n. 2 al Piano Strutturale del Comune di Civitella in Val
di Chiana;
AVVISA CHE
- a partire da oggi data di pubblicazione del presente
avviso sul Bollettino Ufficiale della Regione Toscana,
la delibera completa di tutti gli allegati è depositata
presso l’Ufficio Urbanistica del Comune di Civitella in
Val di Chiana sede Badia al Pino, via Luigi Settembrini
21 per sessanta (60) giorni consecutivi, durante i quali
chiunque ha facoltà di prenderne visione e presentare
osservazioni;
- inoltre, ai sensi dell’art. 25 comma 2 L.R.T.10/2010
in materia di VAS, la su detta delibera con i relativi
allegati, compresi il Rapporto Ambientale e la Sintesi
non tecnica, sono a disposizione dei soggetti di cui al
comma 3 della norma anzidetta; la documentazione,
ai sensi del combinato disposto dall’art. 8 comma 6
e 25 L.R.T. 10/2010 è disponibile presso gli uffici
comunali e chiunque ha facoltà di prenderne visione,
presentare osservazioni e pareri all’autorità competente
e al proponente entro 60 giorni dalla pubblicazione del
presente avviso;
- gli elaborati tecnici allegati alla Delibera sopra
richiamata sono altresì pubblicati sul sito www.civichiana.
it.
Il Responsabile
Marco Magrini
COMUNE DI CIVITELLA IN VAL DI CHIANA
(Arezzo)
187
- nella seduta del Consiglio Comunale del 26.11.2014
con delibera n. 48 ai sensi e con le procedure di cui agli
articoli 16, 17 e 17 bis della L.R. 01/05 con le procedure
di cui agli articoli 16, 17 e 18 è stata adottata la Variante
n. 13 al Regolamento Urbanistico.
AVVISA CHE
- a partire da oggi data di pubblicazione del presente
avviso sul Bollettino Ufficiale della Regione Toscana,
la delibera completa di tutti gli allegati è depositata
presso l’Ufficio Urbanistica del Comune di Civitella in
Val di Chiana sede Badia al Pino, via Luigi Settembrini
21 per sessanta (60) giorni consecutivi, durante i quali
chiunque ha facoltà di prenderne visione e presentare
osservazioni;
- inoltre, ai sensi dell’art. 25 comma 2 L.R.T.10/2010
in materia di VAS, la su detta delibera con i relativi
allegati, compresi il Rapporto Ambientale e la Sintesi
non tecnica, sono a disposizione dei soggetti di cui al
comma 3 della norma anzidetta; la documentazione,
ai sensi del combinato disposto dall’art. 8 comma 6
e 25 L.R.T. 10/2010 è disponibile presso gli uffici
comunali e chiunque ha facoltà di prenderne visione,
presentare osservazioni e pareri all’autorità competente
e al proponente entro 60 giorni dalla pubblicazione del
presente avviso;
- gli elaborati tecnici allegati alla Delibera sopra
richiamata sono altresì pubblicati sul sito www.civichiana.
it.
Il Responsabile
Marco Magrini
COMUNE DI COLLE VAL D’ELSA (Siena)
Approvazione definitiva variante n. 17 al
Regolamento Urbanistico Comunale - comunicazione
ai sensi della LR 01/2005 smi e dell’art. 28 della LR
10/2010 smi.
IL RESPONSABILE
DEL SERVIZIO URBANISTICA
Ai sensi e per gli effetti della legge 03.01.2005 n. 1;
Variante n. 13 al Regolamento Urbanistico.
Adozione
IL RESPONSABILE
DEL PROCEDIMENTO
Ai sensi degli artt.16 e 17 e 17 bis L.R.T. 01/2005
e succ. mod. ed integrazioni, nonché dell’art. 25 della
L.R.T. 10/2010
RENDE NOTO CHE
Vista la deliberazione del Consiglio Comunale n. 111
del 26.11.2014, con la quale si dà atto che, nei termini
stabiliti dalla legge, all’attenzione dell’Amministrazione
Comunale di Colle Val d’Elsa non sono giunte
osservazioni e contemporaneamente si approva la
Variante n. 17 al Regolamento Urbanistico e gli elaborati
che la compongono e si dà atto dell’esito favorevole con
prescrizioni della procedura di VAS;
Visto l’art. 19 del DPR 327/2001 smi;
188
10.12.2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 49
Visto l’art. 17 della Legge Regionale n. 1 del
03.01.2005;
Visto l’art. 28 della LR 10/2010 smi;
COMUNE DI CORTONA (Arezzo)
Piano di Recupero per la ricostruzione di volume
parzialmente diruto sito in loc. Riccio - Adozione ai
sensi dell’art. 69 della L.R. n. 1/05.
Accertata la regolarità delle procedure adottate;
IL DIRIGENTE
INFORMA
RENDE NOTO
- Che la Variante n.17 al Regolamento Urbanistico
Comunale approvata è depositata presso l’Ufficio
Tecnico – Servizio Urbanistica del Comune di Colle di
Val d’Elsa, a libera visione del pubblico, a partire dalla
data odierna.
Il Responsabile Servizio Urbanistica
Claudio Mori
COMUNE DI COLLE VAL D’ELSA (Siena)
che ai sensi dell’art. 69 della L.R. 1/05 la
documentazione relativa allo strumento urbanistico
di cui in oggetto, adottato con deliberazione C.C. n.
50 del 30/09/2014, sarà depositata negli Uffici della
Segreteria Comunale per 45 giorni interi e consecutivi
e cioè dal giorno 10/12/2014 al giorno 24/01/2015. Gli
atti di cui sopra saranno in visione anche presso l’Ufficio
Amministrativo Area Tecnica ubicato in Via Guelfa n.
38.
Potranno essere presentate osservazioni entro il
giorno 24/01/2015, ai sensi dell’art. 69 della L.R. 1/05.
Approvazione del Piano di Lottizzazione di iniziativa privata denominato “ATPA-Via dell’Agresto” e
“ATPA-Via di Casabassa” - approvazione definitiva
ai sensi della LR 1/2005 smi.
IL RESPONSABILE
DEL SERVIZIO URBANISTICA
Ai sensi e per gli effetti della legge 03.01.2005 n. 1;
Vista la deliberazione del Consiglio Comunale n. 112
del 26.11.2014, con la quale, dato atto che nei termini
stabiliti dalla legge all’attenzione dell’Amministrazione
Comunale di Colle Val d’Elsa non è pervenuta alcuna
osservazione, contemporaneamente viene approvato il
Piano di Lottizzazione di iniziativa privata denominato
“ATPA-Via dell’Agresto” e “ATPA-Via di Casabassa”e
gli elaborati che la compongono;
Visto l’art. 69 della Legge Regionale n. 1 del
03.01.2005;
Accertata la regolarità delle procedure adottate;
INFORMA
Che il Piano di Lottizzazione di iniziativa privata
denominato “ATPA-Via dell’Agresto” e “ATPA-Via
di Casabassa”, approvato è depositato presso l’Ufficio
Tecnico – Servizio Urbanistica del Comune di Colle di
Val d’Elsa, a libera visione del pubblico, a partire dalla
data odierna.
Il Dirigente
Marica Bruni
COMUNE DI CORTONA (Arezzo)
3^ variante al Piano di Lottizzazione La Morina
approvato con Del. C.C. 28/09 e seguenti in loc.
Camucia via dei Mori - adozione ai sensi dell’art. 69
della L.R. n. 1/05.
IL DIRIGENTE
RENDE NOTO
che ai sensi dell’art. 69 della L.R. 1/05 la
documentazione relativa allo strumento urbanistico
di cui in oggetto, adottato con deliberazione C.C. n.
51 del 30/09/2014, sarà depositata negli Uffici della
Segreteria Comunale per 45 giorni interi e consecutivi
e cioè dal giorno 10/12/2014 al giorno 24/01/2015. Gli
atti di cui sopra saranno in visione anche presso l’Ufficio
Amministrativo Area Tecnica ubicato in Via Guelfa n.
38.
Potranno essere presentate osservazioni entro il
giorno 24/01/2015, ai sensi dell’art. 69 della L.R. 1/05.
Il Dirigente
Marica Bruni
COMUNE DI CORTONA (Arezzo)
Il Responsabile Servizio Urbanistica
Claudio Mori
Variante al Regolamento Urbanistico per
l’apposizione del vincolo preordinato all’esproprio
10.12.2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 49
sulle aree interessate dall’opera pubblica di
realizzazione di strada comunale in loc. Le Piagge di
Cortona - adozione ai sensi dell’art. 17 della L.R. n.
1/05.
IL DIRIGENTE
RENDE NOTO
che ai sensi dell’art. 17 della L.R. 1/05 la
documentazione relativa allo strumento urbanistico
di cui in oggetto, adottato con deliberazione C.C. n.
53 del 30/09/2014, sarà depositata negli Uffici della
Segreteria Comunale per 60 giorni interi e consecutivi
e cioè dal giorno 10/12/2014 al giorno 09/02/2015. Gli
atti di cui sopra saranno in visione anche presso l’Ufficio
Amministrativo Area Tecnica ubicato in Via Guelfa n.
38.
Potranno essere presentate osservazioni entro il
giorno 09/02/2015, ai sensi dell’art. 17 della L.R. 1/05.
Il Dirigente
Marica Bruni
COMUNE DI LUCIGNANO (Arezzo)
Avviso di adozione di un Piano di Recupero in
attuazione della scheda C.31V del Regolamento
Urbanistico, del comune di Lucignano.
IL RESPONSABILE DEL SERVIZIO
Vista la Deliberazione di G.C. n. 154 del 22.11.2014
con la quale la Giunta Comunale adottava, ai sensi
dell’articolo 69, della L.R. 01/05, quanto in oggetto;
RENDE NOTO
che la documentazione costitutiva il PIANO DI
RECUPERO IN ATTUAZIONE DELLA SCHEDA
C.31V DEL REGOLAMENTO URBANISTICO, è
depositata presso la Segreteria Comunale in libera
visione al pubblico per quarantacinque giorni consecutivi,
decorrenti dalla data di pubblicazione del presente avviso
sul B.U.R.T., ovvero dal 10/12/2014 al 24/01/2015 in
orario di apertura al pubblico. Durante il sopradetto
periodo chiunque ha la facoltà di prendere visione degli
atti e fare osservazioni. Possono presentare osservazioni,
le Associazioni Sindacali, gli Enti Pubblici, le Istituzioni
interessate ed i privati cittadini.
Il Responsabile del Servizio
Alessio Bartolozzi
189
COMUNE DI MARCIANO DELLA CHIANA
(Arezzo)
Avviso di adozione della variante n. 12/R.U.
inerente una zona individuata come B3 ed un comparto
di Piano di Recupero in via Molino con modifica alle
NTA del RU (Art. 16 c. 1), del Comune di Marciano
della Chiana.
IL RESPONSABILE DEL SERVIZIO
Vista la Deliberazione di C.C. n. 26 del 29.09.2014
con la quale il Consiglio Comunale adottava, ai sensi
dell’articolo 17, della L.R. 01/05, quanto in oggetto;
RENDE NOTO
che la documentazione costitutiva la variante n. 12/R.U.
inerente una zona individuata come B3 ed un comparto di
Piano di Recupero in via Molino con modifica alle NTA
del RU (Art. 16 c. 1), è depositata presso la Segreteria
Comunale in libera visione al pubblico per sessanta
giorni consecutivi, decorrenti dalla data di pubblicazione
del presente avviso sul B.U.R.T., ovvero dal 10/12/2014
al 08/02/2015 in orario di apertura al pubblico. Durante
il sopradetto periodo chiunque ha la facoltà di prendere
visione degli atti e fare osservazioni. Possono presentare
osservazioni, le Associazioni Sindacali, gli Enti Pubblici,
le Istituzioni interessate ed i privati cittadini.
Il Responsabile del Servizio
Alessio Bartolozzi
COMUNE DI MARCIANO DELLA CHIANA
(Arezzo)
Avviso di adozione della variante n. 13/R.U.,
inerente la disciplina del patrimonio edilizio di valore
in territorio extraurbano. Proposta di una variante
alla scheda n. 156 ed alle relative norme in allegato
alle NTA del Regolamento Urbanistico (Articolo 2,
Categoria 4 punto D-4.3), del Comune di Marciano
della Chiana.
IL RESPONSABILE DEL SERVIZIO
Vista la Deliberazione di C.C. n. 27 del 29.09.2014
con la quale il Consiglio Comunale adottava, ai sensi
dell’articolo 17, della L.R. 01/05, quanto in oggetto;
RENDE NOTO
che la documentazione costitutiva la variante n.
13/R.U., inerente la disciplina del patrimonio edilizio di
valore in territorio extraurbano. Proposta di una variante
190
10.12.2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 49
alla scheda n. 156 ed alle relative norme in allegato alle
NTA del Regolamento Urbanistico (Articolo 2, Categoria
4 punto D-4.3), è depositata presso la Segreteria
Comunale in libera visione al pubblico per sessanta
giorni consecutivi, decorrenti dalla data di pubblicazione
del presente avviso sul B.U.R.T., ovvero dal 10/12/2014
al 08/02/2015 in orario di apertura al pubblico. Durante
il sopradetto periodo chiunque ha la facoltà di prendere
visione degli atti e fare osservazioni. Possono presentare
osservazioni, le Associazioni Sindacali, gli Enti Pubblici,
le Istituzioni interessate ed i privati cittadini.
Il Responsabile del Servizio
Alessio Bartolozzi
COMUNE DI MARCIANO DELLA CHIANA
(Arezzo)
Avviso di adozione della variante n. 14/R.U.
finalizzata all’individuazione di una zona Br_Ces08
da assoggettare a Piano di Recupero in via Pescaia, in
loc. Cesa, del Comune di Marciano della Chiana.
IL RESPONSABILE DEL SERVIZIO
RENDE NOTO
che il Consiglio Comunale, con deliberazione n. 63
del 28/10/2014, ha approvato, ai sensi dell’art. 17 della
legge regionale 3 gennaio 2005, n. 1, “Norme per il
governo del territorio”, la Variante n. 09 al Regolamento
Urbanistico riguardante la trasformazione di alcune aree
del territorio comunale mediante
1. la realizzazione di due nuovi insediamenti
industriali.
2. la riqualificazione del tessuto edilizio esistente
attraverso due interventi di sostituzione di manufatti
produttivi presenti nel tessuto residenziale.
3. il potenziamento degli spazi a parcheggio
pubblico;
AVVISA
che gli atti costituenti l’adozione della Variante sono
depositati presso la Segreteria Generale in Via Montalese
474 e presso l’Ufficio Urbanistica in Via Toscanini 1.
Tutta la documentazione è inoltre consultabile
all’indirizzo
www.comune.montemurlo.po.it
nella
sezione news urbanistiche, cliccando su Strumenti
urbanistici on line.
Vista la Deliberazione di C.C. n. 28 del 29.09.2014
con la quale il Consiglio Comunale adottava, ai sensi
dell’articolo 17, della L.R. 01/05, quanto in oggetto;
RENDE NOTO
che la documentazione costitutiva la variante n. 14/
R.U. finalizzata all’individuazione di una zona Br_Ces08
da assoggettare a Piano di Recupero in via Pescaia, in
loc. Cesa, è depositata presso la Segreteria Comunale in
libera visione al pubblico per sessanta giorni consecutivi,
decorrenti dalla data di pubblicazione del presente avviso
sul B.U.R.T., ovvero dal 10/12/2014 al 08/02/2015 in
orario di apertura al pubblico. Durante il sopradetto
periodo chiunque ha la facoltà di prendere visione degli
atti e fare osservazioni. Possono presentare osservazioni,
le Associazioni Sindacali, gli Enti Pubblici, le Istituzioni
interessate ed i privati cittadini.
Il Responsabile del Servizio
Alessio Bartolozzi
COMUNE DI MONTEMURLO (Prato)
Avviso di approvazione della Variante n. 09 al
Regolamento Urbanistico per la trasformazione di
alcune aree del territorio comunale.
IL RESPONSABILE AREA PROGRAMMAZIONE
E ASSETTO DEL TERRITORIO
Il Responsabile
Giacomo Dardi
COMUNE DI PALAIA (Pisa)
Aggiornamento quadro conoscitivo del Piano
Strutturale del Comune di Palaia. TAV. AG03 “Le
Aree Tartufigene”.
IL RESPONSABILE DEL SERVIZIO URBANISTICA
RENDE NOTO CHE
Il Consiglio Comunale di Palaia con delibera n. 40
del 30/10/2014, ha recepito i risultati di ricerca e studio
del territorio ai fini della revisione cartografica delle
aree tartufigene del territorio del comune di Palaia di
cui alla relazione dell’Università di Pisa – Dipartimento
di Scienze Agrarie, Alimentari e Agro-Ambientali e
approvato l’aggiornamento cartografico delle stesse di
cui alla tav. AG03 quale “Quadro Conoscitivo” del Piano
Strutturale.
La ricerca scientifica e gli estratti della tavola
aggiornata sono consultabili presso l’Ufficio Urbanistica
nei giorni e negli orari consueti di ricevimenti al
pubblico.
Il Responsabile Servizio Urbanistica
Michele Borsacchi
10.12.2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 49
COMUNE DI PESCAGLIA (Lucca)
L.R. 10/2010 e smi, artt. 48 e 49. Procedimento
di verifica di assoggettabilità. Avviso di avvenuto
deposito della documentazione relativa al progetto
denominato “Puccetti” per la ricerca di acque minerali
su immobili ubicati in fraz. Monsagrati, Comune di
Pescaglia (LU) , presentato dalla Ditta Puccetti SpA.
Secondo quanto previsto dall’art. 48 comma 7 della
L.R. 10/2010, l’Ufficio SUAP del Comune di Pescaglia,
comunica di avere provveduto in data 28/11/2014 a
presentare alla Regione Toscana (Settore VIA – VAS
– Opere pubbliche di interesse strategico regionale) la
domanda di attivazione del procedimento di verifica di
assoggettabilità relativamente al progetto denominato
“Puccetti” per la ricerca di acque minerali su immobili
ubicati in fraz. Monsagrati, presentata dalla Società
Puccetti SpA con sede in Lucca (LU) via della Maiolica
nc 93, al S.U.A.P. di Pescaglia il 25.11.2014 la prescritta
documentazione. L’Ufficio S.U.A.P. ha altresì provveduto
a trasmettere la documentazione a: Soprintendenza per
i Beni Archeologici della Toscana, Provincia di Lucca
Servizio Difesa del Suolo, Conferenza Territoriale
Autorità Idrica Toscana n.1 Toscana Nord, GAIA S.p.A.,
Autorità di Bacino Fiume Serchio, Comando Militare
Esercito Toscana, Unione dei Comuni Media Valle del
Serchio.
Il progetto prevede la realizzazione di opere per la
captazione di sorgenti o falde acquifere non affioranti
che se risulteranno idonee saranno utilizzate per
l’imbottigliamento di acque minerali, nel comune di
Pescaglia in località Monsagrati.
Il progetto interessa fisicamente il territorio del
Comune di Pescaglia (Provincia di Lucca).
Copia della documentazione è, dalla data odierna,
a disposizione del pubblico per la consultazione, negli
orari di apertura degli Uffici, presso:
Regione Toscana, Settore VIA – VAS – Opere
pubbliche di interesse strategico regionale, Piazza
dell’Unità Italiana 1, 50123 Firenze;
Comune di Pescaglia, via Roma nc 2, Pescaglia (LU)
Provincia di Lucca - Servizio Ambiente, P.za
Napoleone - 55100 - Lucca.
Il progetto preliminare e lo studio preliminare
ambientale sono inoltre pubblicati sul sito web della
Regione Toscana all’indirizzo: www.regione.toscana.it/
via.
Chiunque abbia interesse può presentare, entro
45 giorni dalla data di pubblicazione del presente
avviso, osservazioni e memorie scritte relative alla
documentazione depositata a:
Regione Toscana, Settore VIA - VAS – Opere pubbliche
di interesse strategico regionale, Piazza dell’Unità
191
Italiana 1, 50123 Firenze, pec: regionetoscana@postacert.
toscana.it, fax 055 4384390.
Il Responsabile Uffico SUAP
Lamberto Tovani
COMUNE DI PIAZZA AL SERCHIO (Lucca)
Adozione di variante al Piano di Recupero di
Piazza Bassa.
IL RESPONSABILE DEL SERVIZIO
ai sensi e per gli effetti dell’art. 111 della Legge
Regione Toscana 10 novembre 2014, n. 65,
RENDE NOTO
che, con deliberazione del Consiglio Comunale n. 45
del 27.11.2014, è stata adottata la Variante al Piano di
Recupero di Piazza Bassa;
che, prima della pubblicazione del presente avviso,
la variante e i relativi elaborati sono stati trasmessi alla
Provincia di Lucca;
che la variante urbanistica adottata completa degli
elaborati tecnici è depositata presso l’Ufficio Urbanistica
ed Edilizia Privata del Comune di Piazza al Serchio per la
durata di 30 giorni consecutivi dalla data di pubblicazione
del presente avviso sul B.U.R.T, e contestualmente
pubblicata sul sito internet istituzionale del Comune al
seguente indirizzo: http://www.comune.piazzaalserchio.
lu.it/;
che, entro e non oltre tale periodo di deposito,
chiunque può prendere visione della variante adottata e
presentare per scritto osservazioni.
Il Responsabile del Servizio Urbanistica
ed Edilizia Privata
Moreno Gaspari
COMUNE DI SAN MARCELLO PISTOIESE
(Pistoia)
Approvazione parziale del Regolamento Urbanistico del Comune di San Marcello P.se, ai sensi degli
artt. 17 e 18 della Legge Regione Toscana n. 1 del
03/01/2005 e s.m.i e ripubblicazione a stralcio dello
stesso ai fini della partecipazione.
IL RESPONSABILE
DEL PROCEDIMENTO
Richiamate
- la L.R. 3 gennaio 2005 n. 1 e s.m.i., recante “Norme
per il Governo del Territorio”;
192
10.12.2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 49
- la L.R. 12 dicembre 2010 n. 10 e s.m.i., recante
“Norme in materia di valutazione strategica (VAS), di
valutazione di impatto ambientale (VIA) e di valutazione
di incidenza”;
- le disposizioni procedurali di cui al Titolo II Capo II
della stessa L.R. 1/2005, con particolare riferimento agli
articoli 17 e 17 bis;
- l’art. 228 c. 3 della L.R. 10 novembre 2014 n. 65;
RENDE NOTO
che con deliberazione del Consiglio Comunale n.
25 del 29/08/2014 è stato approvato parzialmente il
Regolamento Urbanistico del Comune di San Marcello
P.se, ai sensi degli artt. 17 e 18 della Legge Regione
Toscana n.1 del 03/01/2005 e s.m.i., costituito dai
seguenti elaborati:
QUADRO CONOSCITIVO
Integrazione del Censimento del Patrimonio Edilizio
Esistente
QUADRO PREVISIONALE
Tav.n 1: Relazione tecnica ed illustrativa generaleDimensionamento del Regolamento urbanistico - Verifica
degli Standard urbanistici
Tav. n. 2: Norme tecniche generali di Attuazione
Tav. n. 2.1 Allegato alle Norme tecniche generali di
Attuazione: Comparti Schede Norma
Tav. n. 3: Relazione “Programma di Intervento
per l’abbattimento delle Barriere Urbanistiche ed
Architettoniche
Tav. n. 3a: Censimento Barriere Urbanistiche ed
Architettoniche
Tav. n. 4.0: Legenda
Tav. n. 4.a:Territorio Comunale
Tav. n. 4.b: Campo Tizzoro Pontepetri
Tav. n. 4.c: Oppio Bardalone
Tav .n. 4.d: Maresca
Tav. n. 4.e: Gavinana
Tav. n. 4.f: Limestre
Tav. n. 4.g: San Marcello Capoluogo
Tav. n. 4.h: Mammiano
Tav. n. 4.i: Vizzaneta Pratale Lizzano
Tav. n. 4.l: Spignana Lancisa
Tav. n. 4.m:Inquadramento Tavole 1:2000
Tav. n. 5: Programma di Intervento per l’abbattimento
delle Barriere Urbanistiche ed Architettoniche
Tav.n. 6: Relazione di Valutazione Ambientale
Strategica
Tav. 6.1 Dichiarazione di sintesi
INDAGINI
GEOLOGICO-TECNICHE
DI
FATTIBILITÀ:
Doc. G: Relazione Geologica
Tavv. G1.1÷G1.3 - Aggiornamento del Quadro
Conoscitivo. Carta Geomorfologica
Tavv. G2.1÷G2.3 - Aggiornamento del Quadro
Conoscitivo. Carta della Pericolosità Geomorfologica
Cartografia rischio da frana di cui al Piano assetto
idrogeologico Autorità di Bacino del Fiume Serchio, 1°
aggiornamento approvato il 26/07/2013, consultabile sul
sito ufficiale della stessa Autorità di Bacino
Tav. G 3 - Carta della pericolosità geomorfologica
Tavv. G4.1÷G4.3 - Carta delle ZMPSL
Tav. G 5 – Aggiornamento del Quadro Conoscitivo.
Carta della Pericolosità Idraulica
Doc. H: Scheda di valutazione del rischio per le aree
del PAI Reno da sottoporre a verifica
Tav. H1: Carta geomorfologica
Tav. H2: Zonazione del Rischio
che, ai fini della partecipazione, con la medesima
deliberazione, è stata disposta la ripubblicazione a stralcio,
per 60 giorni consecutivi decorrenti dal 10/12/2014, data
di pubblicazione sul B.U.R.T. n. 49 parte II del presente
avviso, delle previsioni urbanistiche relative alle seguenti
aree:
SEGUE TABELLA
10.12.2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 49
n° riferimento
scheda Tav. 2.1 elaborati regolamento urbanistico adottato
1
4
5
6
7
8
Riferimento elaborati di regolamento urbanistico approvato a stralcio
Tav.n.
Mammiano
4.h:
Tav. n. 4.i: Vizzaneta Pratale Lizzano
Tav. n. 4.i: Vizzaneta Pratale Lizzano
Tav. n. 4.i: Vizzaneta Pratale Lizzano
Tav. n. 4.i: Vizzaneta Pratale Lizzano
Tav. n. 4.g: San
Marcello Capoluogo
9
Tav. n. 4.g: San
Marcello Capoluogo
10
Tav. n. 4.g: San
Marcello Capoluogo
11
Tav. n. 4.g: San
Marcello Capoluogo
17
Tav. n. 4.e: Gavinana
18
Tav. n. 4.e: Gavinana
19
Tav. n. 4.e: Gavinana
20
Tav. n. 4.e: Gavinana
21
Tav. n. 4.e: Gavinana
24
25
Tav .n. 4.d: Maresca
Tav .n. 4.d: Maresca
Nuova destinazione urbanistica
prevista negli elaborati di regolamento
urbanistico approvato a stralcio
Sottozona E2 – aree agricole periurbane (art. 101 NTA di regolamento
urbanistico)
Sottozona E2 – aree agricole periurbane (art. 101 NTA di regolamento
urbanistico)
Sottozona E2 – aree agricole periurbane (art. 101 NTA di regolamento
urbanistico)
Sottozona E2 – aree agricole periurbane (art. 101 NTA di regolamento
urbanistico)
Sottozona E2 – aree agricole periurbane (art. 101 NTA di regolamento
urbanistico)
Sottozona E2 – aree agricole periurbane (art. 101)
In parte Verde privato (art. 143
NTA di regolamento urbanistico) ed in
parte sottozona B1 (art. 81 NTA di regolamento urbanistico)
Sottozona E2 – aree agricole periurbane (art. 101 NTA di regolamento
urbanistico)
Sottozona E2 – aree agricole periurbane (art. 101 NTA di regolamento
urbanistico)
Sottozona E2 – aree agricole periurbane (art. 101 NTA di regolamento
urbanistico)
Sottozona E2 – aree agricole periurbane (art. 101 NTA di regolamento
urbanistico)
Sottozona E2 – aree agricole periurbane (art. 101 NTA di regolamento
urbanistico)
Sottozona E2 – aree agricole periurbane (art. 101 NTA di regolamento
urbanistico), compresa la circostante
area destinata a verde privato
Sottozona E2 – aree agricole periurbane (art. 101 NTA di regolamento
urbanistico) compresa l’adiacente area
destinata a verde privato
Verde privato (art. 143 NTA di regolamento urbanistico)
Verde privato (art. 143 NTA di regolamento urbanistico)
193
10.12.2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 49
194
26
Tav. n. 4.c: Oppio Bardalone
27
Tav.
n.
4.b:
Campo Tizzoro
28
Tav.
n.
4.b:
Campo Tizzoro Pontepetri
29 (piani di recupero
U5/R3, U5/R4)
Tav.
n.
4.b:
Campo Tizzoro Pontepetri
n. 2 aree, aventi destinazione urbanistica a verde privato
nel regolamento urbanistico adottato, rispettivamente
circostante ed adiacente le aree di espansione di tipo C,
interessate dai comparti edificatori sopra indicati ai n. 20
e 21 e rappresentate:
- nelle relative schede della Tav. 2.1 del regolamento
urbanistico adottato;
- nelle corrispondenti aree della Tav. n. 4.e Gavinana,
degli elaborati del regolamento urbanistico approvato,
con destinazione urbanistica ricavabile dalla tavola
stessa;
n. 3 aree, aventi destinazione urbanistica a parcheggio
pubblico nel regolamento urbanistico adottato, previsti
nelle frazioni di Pontepetri, San Marcello P.se e Gavinana,
e rappresentati:
- nelle tavole n. 4.b Campo Tizzoro Pontepetri,
n. 4.g San Marcello Capoluogo e n. 4.e Gavinana, del
regolamento urbanistico adottato;
- nelle corrispondenti aree delle tavole n. 4.b Campo
Tizzoro Pontepetri, n. 4.g San Marcello Capoluogo e n.
4.e Gavinana degli elaborati di regolamento urbanistico
approvato, con destinazione ricavabile dalle tavole
stesse;
che ai fini della presentazione delle osservazioni di
cui all’art. 17 c. 2 della L.R. 1/2005, gli elaborati di cui
sopra, contenenti le previsioni urbanistiche ripubblicate a
stralcio, rimarranno depositati presso l’Ufficio Urbanistica
per 60 giorni consecutivi, decorrenti dal 10/12/2014, data
di pubblicazione sul B.U.R.T. n. 49 parte II del presente
avviso e pertanto fino all’8/02/2015;
In parte Sottozona E2 – aree agricole periurbane (art. 101 NTA di regolamento urbanistico) ed in parte sottozona B1 (art. 81 NTA di regolamento urbanistico)
Sottozona E7 – aree agricole produttive silvopastorali (art. 106 con particolare riferimento al comma 9 delle
NTA di regolamento urbanistico)
Sottozona E2 – aree agricole periurbane (art. 101 NTA di regolamento
urbanistico)
Le modifica delibera riguarda
l’inserimento, fra le destinazioni d’uso
ammissibili nei comparti, delle “attrezzature culturali didattiche museali ed
annesse attività commerciali e/o artigianali” e l’eliminazione di quelle
“produttive e residenziali” (vedi quadro prestazioni funzionali delle relative
schede);
che dalla stessa data ai sensi dell’art. 17 c. 6 della
L.R. 1/2005, tutti gli elaborati di regolamento urbanistico
saranno accessibili in via telematica sul sito istituzionale
del Comune;
ai sensi dell’art. 17 c. 7 della L.R. 1/2005, la parte
di regolamento urbanistico approvata, acquista efficacia
dal 10/12/2014, data di pubblicazione sul B.U.R.T. del
presente avviso.
Il Responsabile del Procedimento
Federica Strufaldi
COMUNE DI SAN QUIRICO D’ORCIA (Siena)
Avviso di approvazione del Piano Attuativo
“PAPMAA con valenza di Piano Attuativo per
realizzazione di nuovo fabbricato da destinare a
cantina e ristrutturazione fabbricati ad uso magazzinirimessa - Proponente Soc. Agr. Poggiarello s.r.l.” ai
sensi dell’art. 111 della L.R. 65/2014.
IL RESPONSABILE
Vista la L.R. del 10/11/2014 n. 65;
RENDE NOTO
che con Deliberazione di Consiglio Comunale n. 79
del 29/11/2014 è stato approvato,ai sensi dell’art. 111
della L.R. 65/2014 il Piano Attuativo “PAPMAA con
valenza di PIANO ATTUATIVO per realizzazione di
nuovo fabbricato da destinare a cantina e ristrutturazione
10.12.2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 49
fabbricati ad uso magazzini-rimessa- Proponente Soc.
Agr. Poggiarello s.r.l.”
AVVISA
Che ai sensi del comma 5 del sopraccitato articolo
111 il suddetto Piano Attuativo è efficace dalla data di
pubblicazione del presente avviso sul Bollettino Ufficiale
della Regione Toscana ed è reso accessibile anche sul sito
istituzionale del comune.
Il Responsabile
Andrea Marzuoli
COMUNE DI REGGELLO (Arezzo)
7° variante urbanistica anticipatrice del 3°
R.U.C. - realizzazione Piano Attuativo denominato
“Intervento Camiciottoli/Aglietti” posto in frazione I
Ciliegi di proprietà Camiciottoli Stefano, Camiciottoli
Alessandro e Aglietti Concetta - adozione con
contestuale variante al R.U.C. ai sensi degli artt. 65 e
70 della L.R.T 1/2005 con le procedure dell’art. 17.
IL RESPONSABILE
DEL SETTORE URBANISTICA
195
del Comune suddetto,
RENDE NOTO
che con deliberazione del Consiglio Comunale n.
112 del 30.10.2014, è stata adottata, ai sensi dell’art. 65
e con le procedure dell’art. 17 della L.R.T. 1/2005 (ora
rispettivamente art 19 e 107 della L.R.T. 65/2014), la
7° variante urbanistica anticipatrice del 3° Regolamento
Urbanistico Comunale finalizzata alla realizzazione del
piano attuativo denominato “Intervento Camiciottoli/
Aglietti” posto in frazione I Ciliegi di proprietà
Camiciottoli Stefano, Camiciottoli Alessandro e Aglietti
Concetta.
La deliberazione anzidetta e tutti gli atti annessi sono
depositati presso la Segreteria Comunale e consultabili
nel sito internet del Comune di Reggello nella sezione
“Servizi / Archivio Atti”.
Nei successivi 60 (sessanta) giorni interi e consecutivi
decorrenti dalla data di pubblicazione del presente avviso
sul B.U.R.T., gli interessati, sia Enti che privati, potranno
presentare osservazioni ai fini di un apporto collaborativo
al perfezionamento della Variante adottata.
Il Responsabile del Settore Urbanistica
Stefano Ermini
MODALITÀ TECNICHE PER L’INVIO DEGLI ATTI
DESTINATI ALLA PUBBLICAZIONE
Con l’entrata in vigore dal 1 gennaio 2008 della L.R. n. 23 del 23 aprile 2007 “Nuovo ordinamento del Bollettino
Ufficiale della Regione Toscana e norme per la pubblicazione degli atti. Modifiche alla legge regionale 20 gennaio
1995, n. 9 (Disposizioni in materia di procedimento amministrativo e di accesso agli atti)”, cambiano le tariffe e le
modalità per l’invio degli atti destinati alla pubblicazione sul B.U.R.T.
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La pubblicazione degli atti di enti locali, altri enti pubblici o soggetti privati obbligatoria per previsione di
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