, . L A .. R.O . E . _~ (I raggi T G.E N. C.I N .RM A T. O.G . R..Il.. F.I A X ~plic at i alla Cinematografia) La cinematografia, di cui la prima idea devesi a Edinson , divel~e prati ca s olo nel 1895 quando i fratelli Lumière escogitarono il mezzo di riprodurre le scene animate mediante l a proiezione lluninosa so- pra un apposito schermo, in ambiente oscuro. Pure nell'anno 1895 risale la celebre s coperta dei raggi X per parte di W.C. Roentgen Professore di fisi ca all'Università di Wuerzburg. Tali raggi, di eccezionale importa~za sperimentale e speculativa per la Fisica , per la Chmica-Fisica, la Chimica generale, hanno trovato la più prezi osa e L~sost&tuib il e appli- Cazione sopratutto nell e discipli ne mediche , a vantaggio del l a diagnostica e Terapeutica uma~a. Nel campo delle indagini i ntrospettive ;n ge- nere e della diagnostioa in parti colare coi raggi X, ordinariamente si CL oSi ge con l'ausilio di due distinti procedimenti radiologici: quello ra- dioscopi co e quello radiografico. Il primo , come è noto, si ottiene co l locando opportfulamente dinanzi ad un tubo per la produzione dei raggi X, UL~o schermo f l uorescente i l qual e, sotto l'az i one dei raggi Roentgen, s'illumina. Se fra i l tubo e lo schermo si interpone l ' cgget to da esaminare , per es. un arto uma~o che presenti nello schel etro , per tr aumi su- biti , soluzioni di continuità (lesioni, incrinature, ecc.), esse diventano r il evabili ed esattamente visibil i all'occhio dell 'osse rvatore , per la propri età che hanno i raggi X di attrawersare l e parti molli del corpo umano , siccome ad essi. tl1asparenti ; mentre l o sono \assai di meno per l e ossa dello schel etro. Tengasi presente che , in tesi generale, i r aggi X attraversano con difT fico l tà progr~ssivamente maggiore l e sostanze, a misura che il peso ato- © Archivio Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia Leonardo da Vinci -2- mico degli elementi chimici componenti, si eleva: per contro le sostanze ad essi più trasparenti, sono que lle a peso atomico più basso. Ma gl'inconvenienti principali dell'ordinario procedimento radioscopico consistono: nelle piccole dimensioni dello schermo fluorescente: la qual cosa fornisce tUla visione cinematica di sintesi,men tre spesso occorre la m;nuta analisi delle immagini e del loro movimento; poscia l a sua scarsa intensità luminosa, unita ad un plUlto di colore obbligato; in terzo luogo, la persistenza delle i mmagini in movimento sullo schermo, altera all'occhio umano il contorno delle im magini stesse, in modo a vol te grave. L I altro procedi mento , il Radiografico, ha peI' iscopo la rappresentazione stat ica di una determina- ta immagine su una l astra fotosensibi l e; vale a dire la formazione di una fotogI'afia radiografica o radiografia della immagine, che risulterebbe altri menti visibile, in un determinato istante, sullo sch ermo fluorescente. ,la se importa-Ylte si present a il processo radiogI'afico per l t esame delle immagini fisse, straordinariamente più. importa->1te e fecondo, dal pULYlto di -vista scientifico, si presenta la radiografia c{ delle immagini mobili\fRoentgencinematografia ~radiocinematografia. , I primi tentativi , per la risoluzione del problema risalgono all'In glese Mac In-tyre nel I897, vale a dire appena due a.1"JIl; dopo la sco perta del Roentgen e dei fratelli Lumière, il quale presentò alla Società di f ilosofia di Glas cow, ULYl f ilm del l a lunghezza di 40 piedi (Mt . I3,4I) colla rappresentazione dei movimenti articolari dm una zampa di rana, registrati direttamente in una serie di lastre succes- © Archivio Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia Leonardo da Vinci -3- sive , posci a riprodotto sopra un f i lm. Nello stesso anno e in quello seguente Roux e Balthazar, nello studi o de l movimento dello stomaco di piccoli a~imali, fissarono l e immagini dello schermo fluorescente registrando di rettamente 16 immagini Sll un film lungo 75 cm. e largo :; cm. nella misura di sei i!lllllagini per minuto primo. Altri tentativi del genere di alcuni ~ece Guillern'rlot nell'intento di ricostru;re il movimento orga~i interni, di piccoli aPimali. Nel I901 Von Eeckmann tentò un metodo per l a registrazione dei movimenti dell' esofago umano, senza approdare a risultati concret i . Carvallo del l' Isti tuto Marey di Pari gi , lavorò ; ntorno al problema diversi anni, con scarso sue cesso. Levy-Dorn nel 1905 dimostrò al primo Congresso dell a Tedesca di Radiologia i di fferent i movima~ti mito ; i films erano compiuti mediante del ginocchio e del go- l'UL~ione fiche isolate e separatamente ottenute, Società di immagini fotogr a - media~te una prollmgata espo- si zione . Nel 1907 Albano Koehler tentò l a rappresentazione del movimento respir atorio uma~o. Nel 1909 Kaestl e , Reider e Rcsenthal, ten- tarono a loro volta la regi strazione di una serie d'immagini dello stomaco dell'uomo , pre se a un minuto seconcID d' i nt ervallo l 'una dall'altra . Nello stesso a~o Van Lichtemberg , Dietlem e Runge oercarono di registrare l e modi f i cazion' di f orma del la vescica umana durante la minzione. Altri tentativi furono fatt~ nel I912 da Hamisch e Van Greammach , Coolidge e Pocher con risultati inc erti , ì procedimenti mi cui si servivano questi speri mentatori , era~o basati sulla realizza- zione, in seri e più o meno rapide , di prese fotografiche ottenute in © Archivio Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia Leonardo da Vinci -4breve spazio di tempo l'v~a le i mmagini isolate, essi dall'altra. Dal l'v~ion e oppor tuna del- otteneva~o proiezio~~ llulliL~o se centi il movimento •• Il qual e ne ri ~lltava riprodu- sempre cosi variamente irrego l are e defor mato, da non servire affatto allo scopo e ta~to , ma~o di ausilio p er indagini sci entifi che e radiocinediagnostiche. Dopo questi tentativi precursori degni di menzione e segnalati i n ordine cronologico, i nuovi esperimenti, ammaestrati dalla prece dente acquisi-t;8 esperienza, si fanno più rezionali, evolvendosi e concludendosi nel metodo cosi detto "di retto" o radio grafi co e nel metodo cindiretto " o radioscopico . Il primo , basato su l a registrazione foto-sensibile di un numero i mportante di radiografie w'dinarie , effe ttuata direttamente su un rullo di film radiografica del l a larghezza dell' ogget-i;o d a studiare . Con tale metodo , per ottenere una buona cinema-t;ografia, è necessario realizzare almeno r 6 immagini per minuto sec ondo , po ichè soltanto in tale caso si può ottenere una soddisfacente concatenazi one delle di verse fasi del movi mento. Però, oc corre trasportare dinanzi all ' otturatore I 6 vo l te almeno, per minuto secondo, in film dell e dimensioni delle i mmagini da r adiogr afare ; I 6 vol :t;e occorre fermarlo per l a necessaria pOSa e r6 vol te occorre arrotond arlo. E' in questo movimento di trasporto intermittente, che risiede l a pi ù grave difficoltà tecnica; mentre il procedi mel'lto enormemente co stoso , rende tale realizzazione destinata a rimanere Q~camente rel egata nell 'amb i to del l aboratorio scienti f ico. Al perfezionamento di tale metodo contribui Groedel de © Archivio Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia Leonardo da Vinci -5Bad-Nauheim, con l'aiuto della Ditta Seimens-Reiniger Veifa di Berlino, mediante lavori compiuti dal I gOg al I 9I4- con l a costituzione di una spe~iale apparecchio, che successivamente trasfor- mato secondo i ritrovati pi ù modern- i, descr i sse verso la fine del I929 sotto la rubrica "Technische ve:rvolkommung der Roentgenkinematograph3..e. Aggiungasi Janker, col proprio apparecchio di pi cco lo formato, destinato alla Radiografia dei piccoli animali, ed altri rice:rcatori. Il metodo "diretto" o radiografico, nel concetto degli Autori, avrebbe dov-uto risolvere il prob l ema del la radiooi- nel!latogr afia, non solo di organi umani interni, ma a..l'J.che di par ti di organi particolarmente difficili all a registrazione del metodo "indiretto"; queli la regione piloro-duodenale , la vescico la biliare, l a cav~tà ra~ale, la vescica, ecc. In realtà in tut- ti questi congegni ed apparecchi, l e difficoltà tecniche da vinoere furono innumerevoli e quelle meooaniohe quasi insormontabìli, per le modificazioni costantemente indispensabili a dispendio.si ssima. Concludendo, risultati scientifioi inferiori alle previ sioni e corr~spettiv amente di prezzo proibitivo. Il seoondo me todo "indiretto" o radiosoopico è basato s ull a trasformazione del rergia raggiante di Roentgen :L1'J. un I al tra fOJ:ma di a1'J.ergia piì.l facile da registrare oon i prooessi fotosensib ili( per es . La lu ce di unc schermo f luorescente ) e con la registrazione di questa © Archivio Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia Leonardo da Vinci -6nergia SUI" un film cinematografico ordinario. Esso ha dato ,luo- go a realizzazioni basate su pricipi totalmente diversi dal me'Godo ti diretto Il kymo~~afia; : la radiocinematogr afia per radiofoto; la radio- la radiocinematografia radioscopica. La radiocL~ema- tografia per radiofoto è stata ideata da Dauvillier e consiste nella trsformazione dei raggi X in raggI luminosi per la telefotografia, mediante la quale costituiva le sue immagini animate. ),nche questo procedimento che ha molti vantaggi sui precedenti ed è veramente interessante, non ha ano ora potuto per molte ragioni entrare nel dominio della pratica. La h.'j.moradiocinematografia consiste nell' impiego del l~Jlmo gral!1111a per generare una im- magine animata sulla rétina dell'occhio dell' osservatore : come è noto, la kymografia è un metodo che permette l'inscrizione ra- dio grafica del movimento degli organi; il kymografo, è l' ~pa- ree chio che permette di ottenere quelle particolari radiografie che si chiamano kymogrammi. Questo ingegnoso procedimento fu - realizzato da Gutt e Rosenthal nel I9I2 e nel I927 modificaw dal . lo Stumpff, ma ha sopr atutto il grave difetto di riprodurre, qu~ to mai slegati, i movimenti delle immaginii' La cinematografia radioscopica consiste nella registra z ione, col mezzo di un apparecchio cinematografico da presa speciale, della immagine degli organi in movimento e di quanto àltro interessa~te , SUI" uno sch~r mo fluorescente. Questo metodo , che è oggi considerato il migliore, se ha potu'co dare rispetto agli altri un rendimento veramente © Archivio Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia Leonardo da Vinci predominante, ha avuto bisogno di attendere la realizzazione di progressi tecnici notevoli , che si riassumono; ficiente pote~~a L~ una suf- dei generatori elettrici ad alta tensione ; in una c@acità elevata di irr agiamento dei tubi ~ Coolidge a catodo inc adescente per l a produzione dei raggi X; in una luminosità adeguata degli schermi fluorescenti ed inoltre nella costruzione di apparecchi cinematofrafici da presa protetti co~ tro i raggi X e mmliti di un sistema meccanico e ottico particolarmente adatto e luminoso; nel sistema di abbassamento della temperat1ll'a dell' anticatodo; nella opportuna scelta di una comQ~e pellicola cinematografica fotosensib ile per l a registra- zione "optimum" dell e i mmagini fluorescenti. I promotori di questo metodo, Lomon e Comandnn su piccoli a~mali. Dopo lung~i fecero dei tentativi nel I9IO studi, nel I 924 , e ssi poterono realizzare una discreta ma inadeguata cinematografia del cuore umano con una proiezione della durat a di soli 25 minuti secondi I I l avori di Luboshez su films a passo ridotto (I6 mVm), portati al secondo Congresso Internazionale di stoccolma nel I928, e di C~ttheimer Pacob sohm, segnano un buon passo avanti nella risoluzione del problema. suc c essivamente Jrorucer, della Clinica Chir1U'gica di Bonn; puntando al1ch' esso decisamente sul metodo radioscopico e mediante appareCChio cinematografico da presa a passo ridotto, munito di obbiettivi lumino sissimi . Egli dimostrò, con discrete ma in adeguate proiezioni , i moviman- © Archivio Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia Leonardo da Vinci -8ti normali e le modificazioni variamente anormali della peristalsi dello stomaco e dell'intestino di piccoli animali sotto l'in- fluenza di determinati medicinali propinati per iniezione, quali l'ipofisina, ID l a morfina; i movimenti normali della gabbia toracica e le modificazioni dei battiti e della forma del cuore nei cambiamenti di pressione. Tutto ciò in piccoli animali vertebrati qual i il gatto e il cane. Tengasi presente che le ficcoltà tecniche da superare in tali circostanze sono in tesi generale, L~­ finitamente minori che nel caso dei più grandi mammiferi e perticolarmente dell'uomo. In Inghilterra Reynolds Russel dell'Università di Cambridge, iniziò i suoi studi in materia nel 1921. Soltanto nel 1925 e dopo avere superato serie difficoltà , l'Autore ottenne un risultato relativamente soddisfacente registrando con un tempo di posa assai lungo i movimenti del torace e dell e principali anticolazioni del corpo uma~O. Con ulteriol~ per- fezionamenti egli pervenne ad ottenere anche buone registrazioni del movimento dei visceri addominali. Nonostante i mezzi te- cnici poderosi e perfezionat i di cvi disponeva, quest o tentativo che è stato forse il più importante in materia , non ha dato i risultati sperati, nè risolto i più importanti e urgenti problemi della radiocinediagnostica umana. In Francia il Dr. Djan dopo mol -ti a nni di ricerche ha anch' esso ottenuto buoni risul tati, ma all'incirca dell'ordine d'importanza dei precedenti. La cronistoria fin qui seguita nella evoluzione della radio cinema- © Archivio Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia Leonardo da Vinci tografia, dai primordi fL~o ai nostri tempi e dei metodi concre- tati per la risoluzione dei problemi ad eSSa connessi, sta a testimoniare la enorme importanza che si è sempre attribuita, dalla scopert a dei raggi X ad 'oggi, alla soddisfacente ed integrale risoluzione scientifica e pratica della , radiooinematografia, sopratutto nel campo della radiocinediagnostica medica e quali siano state le gravi difficoltà teoniche ed economiche che ne hanno . os'bacolato la rapida evoluzione verso i migliori risultati. E come dagli studi compiuti nel c ampo della radiocinamatografia "diretta" e "indiretta" si possa affermare che fino ad oggi il metodo "indiretto" o :radioscopico abbia dato i risultati più pratici e soddisfacenti. Nel metodo "diretto" o radiografico, se le esigenze di ordine meccanico sono state bene superate dagli apparecchi in rapida sintesi cennati, essi però none h~1no potuto approfittare degli stess~ p:rogressi: la luminosità degli schermi rinforzatori e la sensibilità delle films radiografiche, non hanno seguito il ritmo dei progressi raggiunti nelle films fotocinematografiche . Inoltre, non è questione di opporre i due metodi, nè di portare un giudizio definitive sul loro valore retrospet tivo e attuale, specie in ~~ periodo di transi zione: se il meto- do "indiretto" o radiosoopico è risultato relativamente il più semplice a praticarsi e il meno dispendioso e può dare delle bellissime vedute di tutto il campo fluorescente e può informare sull' insieme dal movimento funzionale di un organo umano; per © Archivio Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia Leonardo da Vinci -rocontro i fotogrammi portati sulla pellicola cinematografica sono di così piccole dimensioni (18 x 23 mlm passo 35 m(m) ohe 11immagine non può essere studiata che in proiezione e che &na piccola superficie mala-ca o porzione di essa (per es. piccola nicchia ulcerosa) sfugge necessariamente ad uno studio mo l~o dettagliato. Nel metodo "diretto" o radiografioo dei soliti; il quale, a sua volta, fornisce le dimensioni della ragione da studiare ed ha il valore di una radiografia ordinaria. Ma tali films costano assai oar.i e debbono essere trasportati e ridotti per _~. riproduzione, per potere essere proiettati; con tutti gli irrimediabi1i inconvenienti già segnalati. Allo stato attuale del problema il metodo "indiretto" o radioséopico è risuihtato convenire specialmente allo studio d 1insieme o di sintesi del movimen to dei visceri tunaTJi.; il metodo "dil'etto" o radiografico, allo studio dettagliato di oerte parti soltanto di tali visceri e per quelle regioni del corpo, difficili ad essere scrutate con metodo radioscopico. A questo punto della loro •evoluzione, i due metodi avevano dunque bisogno di ulteriormente perfezionarsi e possibilmente fondersi in lLTJi.cO metodo comprensivo e riassunti- vo dei vantaggi di ciascuno pe:r la risoluzione integrale del problema. Si insi ste su~ ~atto che la Roentgencinematografia ha un vastissimo campo di applicazione. La possiblità di r ipro dur+ re L~ proiezione quadri radiografici in movimento è di orvia e grandissima utilità nello studio delle funzi oni normali e pato- © Archivio Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia Leonardo da Vinci ,-11- logiche umane ; speci almente del cuore , dell 'apparato respira torio, dello stomaco, dell'intestino , della bocca, dell'atto della deglut az ione, ecc. In determinate alterazioni funz ionali cinematiChe degli orga.lli 1}1!la.lli in dipendenza di pr apar ati farmacoterapi ei, somministrati in dos~ t erapeutiche tossiche e l etali (to ssicologi a- e nelle i mportanti e vari e azi oni fisioterapiche (Kine si terapie~ ' ortopedia meccanica). Essa può dare inoltre un i mportante contributo allo st~dio della f isiopato lo gia dei gas da combatt ime~ to; allo studio dell a resistenza dell' uomo sottoposto all' azione prolungata dei vari tipi di ma schera antigas l nella chirur gi a e nell a stomato logi a , Oon la dimostra zione di r i duzioni di fratture , l u s sazioni , ecc; nella medicina sportiva e nello studio dell 'arteriografi a. al di fuori dell'ambito delle discipline mediche, essa può trovare preziosa applicazi one nel campo dell e discipline biolo giChe , .... nell'a~tropologia v ~to ed etnogra- fia , e utile ausilio in quello del l a medic ina l egale e della poli zia scientifica. La Roentgencinematografi a inoltre acqu;sta un gra.lldissimo valore nel campo dell a vo l garizzazione scienti- fica fì'a i frequentatori del pubblici cinematografi , e nel campo didattico Universitario e medio, potendo e ssere di straordinario aiuto per l'insegnamento me di co , dato Q~e con e s sa sarebbe pos- sibil e r i produxre quadri normali e patologici a i ntegrazione dell e i l l ustrazioni teoriche e nel vasto c ampo d elle di sci pline bio- © Archivio Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia Leonardo da Vinci -12- logiohe. In G-ermania il O;'l.ema eduoativo sta raggi1L71gendo sempre più vasti sviluppi: oostituitasi al principio del 1935 la Reichsstelle fuer den Unterricht (Ente di stato per il film didattioo ) a l.L1'l anno appena dalla sua fondazione, l' E-71te ha di stri buito nelle scuole secondarie ciroa sette mila appareoohi da proiezione oon attrezzatuxe sussidiarie per la proiezione sonora. Analogamente si è fatto per le Università i cui insegn~71ti attivamente partecipano all a creazi one dei films didatti ci; e si sono oos1 rese eccessibili a un numero sempre più vasto di uditori) interessanti e importanti indagini, grazi e all' appplic azione dell a Roentgenc;1'lematografia, ohe in Germani a si stuòia a perfezi onare da mol to tempo, per ora con risultati non eccel l enti a giudicare dagli esempl ari " in oiroolazione, IDa tuttav~a teonioamente encomiabili e didatticamente utili. Infine non Va taoiuto ohe la radioc; -'l.ematografia a,pre all' arte cinematografi ca, un nuovo ed importa71te capitolo nella creazione dei soggetti drammatici sensazionali. /' Al pr;1'lcipo dell' annQ 1934 nell'Istituto ortopedico Rizzo- li in Bol ogna, diretto d~:2 Proi. Vittorio Putti, ha!L1'lo avuto ini- z io esperienze sulla Roentgencinematografia; esperienze che, persegui te con al tel"na vioenda ad iniziativa e merito di due tecnici bolognesi, si sono concluse oon risultati cosi brillanti che, si può 2ffermare, da neSS1L1'l preoedente sperimentatore mai raggi1L1'lti. Col loro metodo Roentgencinematografico radioscopico, essi harmo © Archivio Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia Leonardo da Vinci -13- tecnioamente sin dell e raggiQ~to fL~alità risultati che possono ritenersi la sinte- del metodo "diretto " e nindiretto" in modo da soddisfare alle più ardue esigenze soientifiohe, specie nel campo della medicina e della ohirurgia e con l'apporto di una strumentazione ridotta all a più semplioe espressione e alla portata di Ciualsi asi Istituto Radiologico Moderno. Essi sono riusciti con precisione e nitidezza di immagini e asso l uta fedeltà ci nematica, a riprodurre su film normale (35 m/m) ooll a velocità di 24 fotogrammi al secondo, i movimenti umani dell a respirazione, i battiti cardiaci , la peristalsi gastrica, la degluti zione , i movimenti mandibol ari , i movi menti artico l ari del la spalla, gomi to , mano, ginocchio, piede, vert ebre , e numerosi altri ~uadri normali e patol ogici. ~on sarà inopportuno soffermar- si brevemente sui mezzi onde il loro si s tema è basato e di cui si servono nelle loro reali zzazioni. Trattasi come si è detto, di un metodo cinematografico r adioscopico. Le part i principali del sistema, in ordine funzi onale, sono l e seguenti : IO) generat ore elettri co a corrente n e dei raggi X, 2°) tubo per l a produzio- 3°) riduttore di temperatura dell' anticatodo, 4.°) schermo fluorescente, ca con ottica parti colare, le, 35 ~addrizzata, 50) macchim da ripre sa cinemato graf! 6° ) Pellicola negativa f oto-sensibi- m/iìI, 7°) Trattamento chimico speciale della pellicola ne- gati va , dopo e s sere stata i mpression ata, per ottenere l o sviluppo. Qualunque moderno generatore ele ttrico di i st i tuto di radio- lo gi a, serve al lo scopo. Il tubo per l a produz i one dei raggi X © Archivio Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia Leonardo da Vinci -rt>t è un Coolidge a catodo iIlcandescente di adeguata potenza e foca- lità e con particolari caratteristiche , determinate dagli sperimentatori attraverso un numero considerevole di tentativi, calcoli e controlli, che lo hanno reso particolarmente adatto allo soopo. Ad esso è applicato uno speciale dispositivo che consente di mantenere l' anticatoclo a temperatura sufficientemente b assa , e che permette il raggi~~gimento di elevate tensioni elettriche per un tempo prolungato; mentre normalmente ciò è possibile soltanto per qualche istante per le altissime temperature che l'anticatodo subito raggi~~ge e che comprometterebbe le car atteristiche tecniche del tubo e l a sua stessa efficienza. Tutto ciò, senza che l'azione chimico-fisica dei raggi X , danneggi comunque il malato soggetto ad accertamenti cinediagnostici. Parte importantissima è rappresentata dallo schermo fluorescente, per cui sarà opportuno dare qualche noti'zia del fenomeno. Verso l' anno r602 un ciabattino di Bologna, Vincenzo Casciarolo, scopri che, facendo subire una calcinazione parz i ale (tr asformazione L~ so lfuro) allo spato pasante (solfato di baria) che si trovava in discrete quantità nelle vicina.~e della città; mantenendo il solfuro di bario per Clualche tempo alla luoe,lo si aveVa poi ltmnnoso ~u ando veniva messo nella oscurità. Per tale fatto il solfuro di bario si chiamò fosforo di Bologna (per l a somiglianza al fenomeno di al tra natura, present~ to dal fosfo ro) e il fenomeno in parola, seoondo cui la sostanza continua ~d emettere luoe anche dopo ce ~ sata l'azione ecoitatri- ce su di essa, si disse fosforescenza. Sono fosforescel'lti i sol- © Archivio Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia Leonardo da Vinci -15furi alcalino terZ'osi, il diamante, il solfuro di zinco, i sali di ura.1'liaJl[, il "tungstato di calcio, il . silicato di zinco, e nu- merose altre sostanze. In teoria, una brevissima permamenza della luminosità dovrebbe sempre verifi carsi, perchè gli atomi resta.~o sempre per un tempo fiPito, se pvxe brevissimo, nello sta- to di ecci tazione; ma in certi ca si ques to tempo può prolungarsi anche per vari secondi : in c asi ecceziona 1 ; la fosforescenza può durare mol to di più. In molte circostanze però è ~ifficile dire se il fenomeno non si a accompagnano da chimiche reazio~i che ne alterano l a natura , nel quale caso e s so si chiama più propriamente "chemil uminescàenza". che le radiazio~i E' però subito da premettersi del l a regione visibil e dello spettro che me- glio servono all a e ccitazione della fosforescenza, sono quelle dell'estremo viol etto (ol tre le tùtraviol ette ). Le sostanze fo sforescenti sono in genere a.~che fluorescenti, cioè c apaci di ma- nifestare il fenomeno della fnuorescenza, il q l~leèpresentato da varie sostaP~e solide, liquide a gassose , organiche e inorganiche. Tra i so lidi è da citare a.~zitutto lo spato f l uore e f l uorina (fluoruro di calcio natl1xale) che ha dato il nome al fenomeno; esso visto per trasparenza of fre una colorazione verdastra , ma nello stesso tempo manda in tutte l e direzi oni una l uce azzurra. Nelle condizioni più sempli ci l a l uce di fluorescenza, eccit ata con luce monocroroatica, è in generale composta; presentando uno spet tro a r i~he o continv~, secondo i c a si e non conti ene nessu- © Archivio Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia Leonardo da Vinci -I6ne radiazione di frequenza maggiore del l a luce eooi t a"brioe. Nel la fab bricazione degli sohermi usati in radio s oopia si 1mpéggano sostanze fluoresoenti e anche fosforescen"l;i; oon la oondiziono, per queste ultime , ohe oessato il fenomeno della f luorescenza, 1'altro, (o persi. S""c8nZa delle immagiIli ) risulti della minore dura"ta possibile : quelle,più di frequente usate, sono il. pl atinocianuro di bario (fluorescenza verdastra) e il "tv.ngstato di calcio. Ad alcune delle prenominate sostanze , a volte, si aggiuneano oata1i ~z atori per ottenere radiazioni di V.!l determinato punto di 00- lore, una maggiore intensità luminosa e , anche , per ridurre o prolungare il fenomeno della fosforescenza , quando ciò sia utile. La fluorosoenza ptò e s sere eccitata non solo dalla luce visibile , ma Ql1che dai raggi ultravioletti, dai r aggi X, dai raggi gamma . L'l r adioscopia , quando una sorgente di raggi X oolpi s oe uno sohermo r adio s oopioo fluorescente , esso si illumina. Se fra la sorgonte dei rsggi X dello schermo si i nteZ'pol16 . per es. 1l.'l.2\ mano , le par- ti molli di essa verranno attraversa"he d ai raggi X mentre le ossa, sotto forma di ombro e penomb:re_ ver ranno proiettate sullo soherIlIO; perohè le parti molli della mano sono composte di sos'hanzo elementari in oombinazione a peso atomioo b asso (idrogeno, azoto , ossigeno, oarbon1o) trasparenti ai raggi X; mentr e le ossa, formate da elementi a peso atomioo più eleva to , (fosforo , oaloio) , sono, agli stessi, opache. I raggi X sono, come è noto , invisi bili all' ocohio lLmano: nello schermo fluorescente l'energia dei raggi lumino s i eme osi, risulta da.lla trasformazione di quella © Archivio Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia Leonardo da Vinci -I7- dei raggi X assorbiti- Secondo le attuali teorie , gli atomi e le molecole , delle sostanze fluorescenti, cne ordinariamente si trova~o nello stato fondamentale , quando sono messe in presenza di una radi az ione di determi nata fre quenza ( per es. raggi X) possono passare per lo stato fondamentale ad uno stato energeticamente superiore , cioè "eccitarsi" assorbendo energia . Essi resta.~o ecci-Lati di regola per un tempo assai breve e possono tornare all o stato fondamentale , sia direttamertte , cioè in un salto solo , (risonanza) sia passandO a ttraverso uno o pi ù stadi intermedi . In que st 'ult i mo Caso verranno emesse radiazioni successivamente diverse di varia e minore frequenza e si avrà l a f l uorescenza. Nel caso particolare, i raggi X di breve lunghezza d'onda e di alta frequenza, trovano nelle sostanze f l uorescenti dell o schermo radioscopi co dei trasformatori di energia i quali convertono i raggi X invisibil i , in raggi visibili all'occhio uma.l'lO , vale a dire in radiazioni di minore frequen za e di maggiore lilll@lezza d'enda. Ripetesi che la luce r i sultante non è monocromatica , ma a parità di tutte le altre condizioni, è composta. Mediante tecnica co iple usa è possi bile ott enere schermi per radi azioni emergenti ò.i un determinato colore, composto di certa lunghezza d" onda e di frequenza; e a parità di lunghezza d 'onda, di ttna ,òpportLtna ampiezza, da cui dip ende l'intensità luminosa. Questo i mportan te problema del l a natur a dell a sorgente l luninosa radioscopi ca, è sta to in modo soddisfacente risolto dai due tecnici bolognesi •. © Archivio Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia Leonardo da Vinci -r8A tale risoluzione si connette da un lato l 'apparato per la produzione dei raggi Xj dalI ' altro, l'apparato ottico della macchina da presa cinematografica che gli Autori dopo lunghe ricerche hanno fissato in ~~ sistema che dà i più soHdisfacenti risultati , e la pellicola negativa cinematografica fotosensibile , la quale , dopo essere stata 'impre s sionata, deve subire un particolare trattamento chimico per attenerne lo sviluppo. Quantunque in tesi generale, ogni comune pellicola possa servire allo scopo, tuttavia sono da preferirsi soddisfatte tre condizioni: che la pellicola sia particolermente sensibile alle lunghezze d'onda (COlore) delle radiazioni emergenti dello schermo; non lo sia per il fenomeno della fosforescenza , cui è dovuta la persistenza dell'immagine; non sia impressionata dalle immancabili radiazioni attiniche parassi te. Ma se la Roentgencinematografia consiste nel procedimento per la registraBÌone radiosoopica di movimenti reali, gl i autori hanno anche risolto il difficile probl ema del "rallentamento" consistente nel diminuire apporttL~amente l a velocità dei movimenti ripresi allo stato natur ale, allo scopo di anali zzare la natura dei mov-lmenti stessi e specialmente dei più complessi in relazione alle cause che li producono; in questo caso però occorre che la corra~­ te elettrica che alimenta il tubo Coolidge sia continua e non raddrizzata. La trattazione fi~ qui seguita i~ rapidissima sintesi dà una sommaria nozione della i mportanza degli studi compiuti; dell e enormi difficoltà sperimentali superate ; dei brillanti risulta- © Archivio Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia Leonardo da Vinci -I9ti consegui ti. El con piace re che si d eve segnalare s p eoialmente in q uesto periodo di affermazioni nazionali, quest a reali zzazione raggiunta per la prima volta i-"l Italia dai due tecnici bolognesi , col sol o ausilio di me z zi incredibi l ment e mode st i ; ma corrispettivamente sostenuti da 1l..YJ.a gr ande fede n ell' iIIlllla!lc ab il e risultato finale ora raggiunto. Con il nuovo metodo "indiretto b la Roentgencinematografia è portata dal campo dei tent a tivi esclusivamente sci entifici , nel o amp o dell e. pr atiche applicazioni; l e Cluali, prevedibilmente, prender armo , data la semplicità del sistema. di impianto e di funzionamento, una vasta estensione. Esso non marlCherà di r i chi amare l' attenzione e l'interesse degli studiosi dell a Roentgencinematografia, in Italia e fuori e dei Sanitari che se ne vorrarmo valere come ausilio e ffic ace e a volte decisivo e insosti tuibile, a lla loro alta mis sione liunanita ria j ma ancora di tutti coloro che seguono lo SViluppo della tecnica cinematografica applic a t a , per l a soluzione d e i controve r s i e appa s sionanti problemi di a ttualità Sanita ria e di quelli più numerosi e vari di dominio delle scienze naturali; nell' inesa1ll'ibile desiderio di lenire il dolore umano e di raggi1l..YJ.gere le più eccelse vette dell' umano sap ere. © Archivio Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia Leonardo da Vinci