La patata del benessere - Amia ASSOCIAZIONE MEDICI ANTI AGING

La patata del benessere
Salve - giugno 1999 Il pregnenolone lo produce il nostro organismo ma si può ricavare anche da un tubero. Ecco
cosa fa'... Migliora l'umore e la memoria, aiuta a combattere lo stress e la fatica, cura i disturbi
detta menopausa e delta sindrome premestruale, riduce i dolori reumatici, favorisce l'elasticità
della pelle: questi gli effetti che, secondo recenti ricerche effettuate in America, induce il
pregnenolone, l'ormone naturale "del benessere", già presente sugli scaffali dei supermercati
americani e ottenibile in Italia solo dietro ricetta medica. Ricavata da una pianta, la Wild Yam
(patata dolce americana), e resa chimicamente uguale a quella prodotta dal nostro organismo,
usata da sola o associata ai trattamenti tradizionali, questa sostanza potrebbe rappresentare
un'importante svolta nella prevenzione e cura di varie malattie legate all'invecchiamento.
Il pregnenolone è un ormone che viene prodotto principalmente dalle ghiandole surrenali e in
elevate concentrazioni dal cervello, e anche dalla pelle, dai testicoli e dalle ovaie. In particolare
questa sostanza viene "costruita" all'interno delle cellule, nei mitocondri (le fabbriche chimiche
della cellula), in grado di metabolizzare zuccheri, grassi e proteine. Qui il colesterolo viene
trasformato in pregnenolone. La sua produzione viene regolata e coordinata dall'ipofisi, una
ghiandola situata nel cervello, che "comunica" con gli altri organi e consente di mantenerne i
giusti equilibri. Il pregnenolone attraverso la circolazione sanguigna raggiunge tessuti e cellule,
dove viene utilizzato direttamente oppure, e questa è la sua azione "intelligente", a seconda
delle esigenze può dare origine ad altri ormoni, come il Dhea, il progesterone, gli estrogeni e il
testosterone. Il pregnenolone è in grado di esercitare un'azione sul sistema nervoso centrale e
periferico e su organi, pelle, muscoli e nervi.
Con l'avanzare dell'età la sua produzione si riduce e con essa calano anche i livelli di altri
ormoni, come il Dhea e il progesterone, di cui è il pre¬ cursore. Questo "ruolo centrale" svolto
dal pregnenolone nell'economia degli ormoni ha fatto pensare che esso potesse svolgere
un'azione benefica in numerosi settori. Vediamone i principali.
DEPRESSIONE
Recenti studi americani hanno dimostrato che alcuni farmaci antidepressivi come gli SSRI
(inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina) agiscono aumentando nonsolo i livelli
cerebrali della serotonina ma anche quelli del pregnenolone e di alcuni ormoni da questo
derivati, per cui la loro azione benefica sull'umore è strettamente collegata anche con
quest'ultima funzione. Il National Institute of Mental Healt ha effettuato una ricerca che ha
coinvolto 27 persone affette da depressione e io soggetti sani. I ricercatori hanno riscontrato nei
pazienti depressi un livello di pregnenolone ridotto rispetto a quelli sani. In base a questi dati
scientificamente provati è ormai chiaro che l'ormone naturale del benessere assume
sicuramente un ruolo importante per il trattamento di questo disturbo. Il pregnenolone agisce
infatti sul Gaba (l'acido ammibutirrico) e sul glutammato, sostanze chimiche che si trovano nel
cervello e sono coinvolte nella trasmissione dei messaggi nervosi in grado di influenzare
rumore. L'ormone naturale svolge una funzione modulatrice regolando sia reccitazione sia il
rilassamento e può quindi avere un ruolo sia antidepressivo sia sedativo, a seconda delle
necessità dell'organismo. Se una persona è giù di tono la tira su, se invece è ansiosa e agitata
tende a calmarla. In caso di depressione si otterrà un miglioramento dell'umore associato a un
maggiore equilibrio psicologico. Questo si traduce in altri effetti positivi, come aumento
dell'energia psicofisica e della forza muscolare, potenziamento della resistenza fisica e delle
capacità di rilassamento.
Il pregnenolone viene usato efficacemente anche da solo, oppure in associazione con altre
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sostanze, come per esempio riperico, per combattere alcune forme di depressione come quella
che si riscontra nell'uomo legata all'andropausa, i disturbi depressivi della menopausa e della
sindrome premestruale. E' ipotizzabile che queste ultime forme depressive abbiano un
denominatore comune: potrebbero essere infatti scatenate da una sindrome da astinenza da
neurosteroidi (gli ormoni sessuali prodotti dal cervello) dovuta a sua volta al crollo dei livelli di
questi ormoni e in particolare del pregnenolone e degli ormoni da esso prodotti.
SINDROME PREMESTRUALE
La sindrome premestruale colpisce circa l'80% delle donne durante la seconda metà del ciclo,
per poi regredire con la comparsa del flusso. Causata da squilibri dei livelli di estrogeni e
progesterone, è caratterizzata da sintomi sia fisici che psichici, come nervosismo, irritabilità,
depressione, tensione al seno, gonfiore e crampi all'addome, stanchezza, difficoltà di
concentrarsi e voglia smodata di cibi dolci e salati. Secondo i risultati di uno studio clinico, il
progesterone, assunto dal terzo giorno dopo l'ovulazione fino all'inizio delle mestruazioni,
migliora sia la sintomatologia legata all'umore che quella fisica.
La sindrome viene trattata efficacemente anche con il pregnenolone (precursore del
progesterone) e anche se non sono disponibili i risultati di alcune ricerche in corso presso il
Southwest College of Naturopathic Medicine di Temple in Arizona, sappiamo che molte persone
hanno ottenuto un'attenuazione significativa dei sintomi. MENOPAUSA
La menopausa, con la cessazione dell'attività ovarica, determina una drastica riduzione degli
estrogeni e degli altri ormoni sessuali nell'organi' smo. In questo periodo si manifestano vari
disturbi come vampate di calore, aumento di peso, irritazione, insonnia, depressione,
secchezza vaginale e detta pelle. La terapia ormonale sostitutiva che si basa sull'assunzione di
estro progestinici, oltre a ridurre i sintomi protegge la donna dal rischio delle malattie
cardiovascolari, dall'osteoporosi e dal morbo di Alzheimer. I dati scientifici sugli effetti collaterali
a lungo termine della terapia tradizionale sostitutiva sono contrastanti: molti ricercatori
sostengono che la terapia ufficiale che utilizza farmaci a base di estrogeni di sintesi possa
favorire l'insorgenza del tumore al seno. Una valida alternativa è l'associazione di fitoestrogeni
ricavati dalla sola e progesterone naturale, con l'aggiunta di Dhea e melatonina.
Il pregnenolone in futuro potrà sostituire nella terapia sostitutiva entrambi gli ormoni. Per ora il
suo utilizzo si è rivelato utile nel trattamento dei disturbi collegati alla menopausa. Secondo i
risultati di alcuni studi l'ormone svolgerebbe un effetto protettivo sull'osteoporosi perché
interviene sul metabolismo dell'osso inibendone il riassorbimento e stimolando la formazione di
nuovo tessuto osseo. Contrasta inoltre le alterazioni del tono dell'umore come la depressione,
riduce le vampate di calore e migliora l'elasticità della pelle.
STRESS
Se un po' di stress non nuoce alla salute, essendo una normale reazione di tipo adattivo e
protettivo, una situazione di stress prolungato danneggia il nostro organismo e il nostro
equilibrio psicologico. L'eccessiva produzione di cortisolo altera infatti la produzione dei
neurotrasmettitori, causando disturbi ansiosi depressivi e psicosomatici. L'assunzione del
pregnenolone riduce notevolmente gli effetti nocivi legati all'eccesso di cortisolo, modulandone
l'attività, normalizzando l'umore e ripristinando l'energia psicofisica. Inoltre ricarica le "batterie"
delle ghiandole surrenali, che a forza di essere stimolate da uno stato di stress cronico sono
costrette a produrre una quantità maggiore di ormoni, condizione questa che col tempo le
esaurisce. Gli effetti del pregnenolone sullo stress sono stati esaminati fin dagli anni '50
attraverso varie ricerche. Il professor Hudson Hoagland del Experimental Biology del
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Massachusetts, è stato il primo a usare il pregnenolone sperimentandolo su 97 operai addetti a
lavori stressanti. Lo studio ha evidenziato che la somministrazione dell'ormone determinava
diminuzione dell'affaticamento e quindi incremento della resistenza fisica e maggior senso di
benessere.
MEMORIA
Il pregnenolone ha dimostrato di avere un'azione anche sui meccanismi cognitivi superiori come
la memoria e l'apprendimento. L'ormone potenzia la memoria, sia quella breve che quella a
lungo termine agendo su alcuni specifici recettori che si trovano nel cervello. Secondo la
dottoressa Rahmawati Shi, gerontologa della St. Louis University, il pregnenolone nelle persone
anziane di sesso maschile aumenta il senso dell'orientamento,. e per esempio aiuta chi è
impegnato nella guida dell'automobile; netta donna aumenta la memoria verbale, cioè, per
esempio, la capacità di leggere e ripetere un lungo elenco di nomi.
REUMATISMI
Il pregnenolone può essere usato per it trattamento dei dolori reumatici e articolari. In base
all'esperienza del dottor McGavack, il pregnenolone ha un'azione antinfiammatoria che riduce il
dolore e aumenta la mobilità dette giunture. Questo beneficio cessa quando si sospende la
somministrazione terapeutica detta sostanza.
PELLE
Il pregnenolone usato sotto formi di crema interviene sulla sintesi del collagene e dell'acido
ialuronico; questa azione contrasta la formazione delle rughe e idrata la pelle che diventa più
elastica e tonica. La sua efficacia è stata dimostrata da uno studio scientifico che prevedeva
l'uso di una crema contenente pregnenolone da applicarsi solo su un lato del viso. Dopo tre
mesi nelle 86 donne coinvolte si sono notati notevoli miglioramenti, come maggiore idratazione,
rassodamento detta cute e attenuazione dette rughe. Il pregnenolone essendo solubile nei
grassi penetra facilmente nei pori della pelle, apportando benefici, tra cui una forte azione
antiossidante (dovuta at Dhea di cui è il precursore), che protegge la pelle dai danni causati da
radicali liberi e raggi ultravioletti.
RIDUZIONE DI PESO
Il pregnenotone non accelera it metabolismo e non interviene sull'assorbimento dei grassi né
elimina quelli in eccesso, ma agisce con un effetto secondario: curando la depressione che
spesso è all'origine dei sovrappeso. Migliorando il tono dell'umore, la persona è più motivata a
seguire una dieta e a praticare attività fisica. Gli attacchi di fame compulsiva si riducono
drasticamente.
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