PIANO DI GESTIONE DEI BACINI IDROGRAFICI DELLE ALPI ORIENTALI Note sulla Compilazione del web database del Programma Operativo delle Misure Premessa Nei mesi di giugno e luglio 2012 si sono svolti alcuni incontri fra le Autorità di Bacino del fiume Adige e del fiumi dell’Alto Adriatico, le Regioni e Province Autonome competenti per territorio nell’ambito del distretto idrografico delle Alpi Orientali finalizzati alla definizione concertata dei contenuti e delle procedure di compilazione della banca dati del Programma operativo delle misure del corrispondente Piano di gestione. Non essendo stati sempre presenti tutti gli enti interessati si rende necessaria la stesura di queste note al fine di condividere le scelte effettuate e per rendere organica e coerente a scala di distretto la redazione del Programma Operativo delle Misure. I campi della web database sono accompagnati, ove necessario, da una nota descrittiva attivabile con il pulsante che aiuta la compilazione; si ritiene che tale accorgimento renda superflua la redazione di una versione cartacea dell’Help. Si riportano invece di seguito le considerazioni e le informazioni più significative. Anagrafica del Soggetto responsabile dell’attuazione degli interventi Preliminarmente alla compilazione, propriamente detta, della banca dati si richiede alle Regioni e Province Autonome di individuare, relativamente alla propria competenza territoriale, l’elenco dei Soggetti responsabili dell’attuazione degli interventi. Con tale termine si intende designare quei soggetti titolari del procedimento di realizzazione degli interventi (non necessariamente strutturali). Per ciascuno di essi si chiede di identificare un solo referente per la compilazione della banca dati. I relativi riferimenti (indirizzo, telefono, mail) costituiscono parte integrante dell’anagrafica dei soggetti responsabili, individuati una volta per tutte nella fase preliminare, e riportati in calce ad ogni scheda intervento. Nel caso in cui il compilatore sia differente dal referente indicato, tale indicazione deve essere segnalata nell’apposito campo in fondo alla scheda intervento. Operazioni Preliminari I campi in rosso sono obbligatori, i campi in nero sono facoltativi. Una volta inseriti degli interventi, è possibile visualizzarli utilizzando il pulsante xxxxxxxxxxxxxx Dalla schermata di visualizzazione è possibile modificare o eliminare gli interventi inseriti. Inoltre dalla stessa schermata, cliccando sul pulsante è possibile visualizzare tutti gli interventi inseriti da tutti i soggetti attuatori per quell’ambito territoriale così da evitare che uno stesso intervento venga inserito da più soggetti responsabili o compilatori. Interventi non riconducibili ad azioni attuative Laddove si verifichi l’eventualità che un intervento non sia riconducibile ad alcuna azione attuativa, al fine di mantenere coerenza a scala distrettuale sia nella definizione di nuove azioni attuative sia nell’assegnazione di un indicatore (fra quelli proposti dalle linee guida Progress on the implementation of the Programmes of Measures) alla nuova azione, il compilatore contatterà una delle Segreterie tecniche delle Autorità di bacino (riferimenti dott.ssa Paola Sartori tel. 0461236000 e-mail: [email protected] o dott. Alberto Cisotto tel. 041714444 e-mail: [email protected]). In tempi brevi i tecnici delle Segreterie provvedono a individuare una nuova azione attuativa, ad assegnare l’indicatore opportuno e a comunicare a tutti i soggetti responsabili le integrazioni effettuate sul database. Caratteristiche degli interventi da inserire La banca dati del programma operativo chiede sostanzialmente di dettagliare; 1. il programma degli interventi previsti per il conseguimento degli obiettivi di qualità ambientale dei corpi idrici, come individuati e descritti dal PdG; in tal senso si richiede di precisare l’ambito temporale entro il quale si prevede di realizzare l’intervento, riferendolo alla ciclicità di aggiornamento del piano di gestione medesimo (2010-2015, 2016-2021, 2022-2027); si è convenuto che in tale insieme possano rientrare anche gli interventi in corso alla data di adozione del PdG (24 febbraio 2010); 2. il sottoinsieme degli interventi che si prevede di realizzare entro il dicembre 2012 e funzionale alla redazione dell’apposito Report di cui all’art. 15, comma 3, della DQA. Al fine di registrare nel database un quadro degli interventi che abbiano un’attuazione il più possibile concreta e misurabile (quantomeno alla data del dicembre 2015), tali interventi dovranno in linea di massima rispondere ad almeno uno dei seguenti requisiti: 1) Si tratti di interventi in corso di realizzazione; 2) Si tratti di interventi già “coperti” da un impegno di spesa; 3) Si tratti di interventi già presente in un atto di pianificazione vigente con orizzonte di realizzazione a breve medio termine (10 anni) e per il quale vi sia una quantificazione dei costi anche solo a livello di stima. Si lascia comunque discrezionalità al compilatore affinché valuti l’opportunità di inserimento di un intervento secondo considerazioni legate alle prospettive di attuazione del medesimo. RIMANE INTESO CHE IL PROGRAMMA OPERATIVO INDIVIDUA AZIONI STRUTTURALI E NON STRUTTURALI COMUNQUE FUNZIONALI AL RAGGIUNGIMENTO DEGLI OBIETTIVI QUALI-QUANTITATIVI DELLE ACQUE RICHIESTI DALLA DIRETTIVA QUADRO ACQUE. Per quanto attiene le azioni non strutturali, saranno oggetto di segnalazione: - norme, regolamenti e linee guida adottati per adempiere a specifiche azioni attuative (semprechè la loro adozione sia avvenuta in data posteriore a quella del 24 febbraio 2010); - azioni di monitoraggio, anche funzionali a finalità ispettive e di controllo sviluppate a nome e per conto di altre amministrazioni (in questo caso si assume che il Soggetto attuatore sia quello che esegue le azioni di monitoraggio). Sebbene il programma operativo degli interventi debba intendersi, in linea generale, riferito ad azioni promosse da Soggetti istituzionali pubblici, potranno essere segnalati anche interventi di iniziativa privata che concorrono a perseguire gli obiettivi del piano (e comunque riconducibili ad una delle azioni attuative individuate) purchè: - siano soggetti ad approvazione da parte di soggetti pubblici (esempio: progetti di gestione degli invasi); - non costituiscano “misura di mitigazione” di nuove fonti di pressione (esempio: scale di risalita dei pesci); si assume infatti, in questo caso, che l’azione sia indifferente rispetto all’obiettivo di tutela quali-quantitativa delle acque. Nel caso succitato si ritiene, convenzionalmente, che il Soggetto attuatore dell’intervento sia l’Amministrazione che rilascia l’approvazione; nell’apposito campo note potrà essere eventualmente segnalato il riferimento del Soggetto attuatore propriamente detto. Si conviene che il programma operativo NON contenga le azioni ed i procedimenti di carattere amministrativo posti in essere dai Soggetti pubblici per il conseguimento delle misure di piano, nè i relativi costi. Si segnala in ogni caso la necessità che tutte le misure segnalate nel PdG trovino adeguata collocazione nella banca dati. Indicatori Per alcune tipologie di azioni attuative, la struttura di banca dati richiede di compilare il valore relativo ad appositi indicatori, preventivamente individuati in relazione alla tipologia delle azioni stesse. Si segnala la necessità di compilare col massimo scrupolo anche questo dato, in quanto funzionale alla successiva elaborazione di apposite schede di sintesi richieste dalla Commissione Europea. Quantificazione dei costi degli interventi La quantificazione dei costi si intende riferita agli oneri economici sopportati dalla Pubblica Amministrazione. Pertanto, eventuali interventi posti a carico, dal punto di vista economico, di Soggetti privati (vedasi paragrafo precedente) devono essere segnalati come a costo nullo. Nell’apposito campo note (“note sul costo”) si potrà eventualmente segnalare l’ammontare del relativo onere economico. I costi degli interventi dovrebbero far riferimento il più possibile a cifre già indicate in atti di pianificazione, eventualmente aggiornati alla data di compilazione del programma operativo. Per quanto riguarda i costi dei monitoraggi, è necessario definire una metodologia comune a scala di distretto per mantenere una coerenza nell’individuazione delle voci di costo da considerare. Si propongono, a titolo orientativo, le seguenti voci di costo: - stima dei costi del personale addetto al monitoraggio; - stima dei costi delle analisi di laboratorio, come da tariffario; - stima dei costi per l’elaborazione e coordinamento dei dati; - stima dei costi per la manutenzione delle attrezzature (strumenti e reagenti). Stato di attuazione dell’intervento Per ogni intervento viene richiesto di definire lo stato di attuazione. Tale indicazione risulta indispensabile per monitorare l’attuazione delle misure del Piano. Un menù a tendina evidenza le opzioni possibili tra quelle riproposte nelle linee guida delle Progress on the implementation of the Programmes of Measures . Un apposito pulsante richiama il box 1 a pagina 5 di tale documento che riporta una guida all’interpretazione dei termini utilizzati per la definizione dello stato.