Approfondimento ATIPIA E STEREOTIPIA CLINICA L’atipia e la stereotipia clinica rappresentano due caratteristiche sostanziali dell’assistito geriatrico. Il loro riconoscimento viene spesso fatto dagli operatori che sono a diretto contatto con l’assistito e può essere decisivo per salvare vite umane o per prevenire inutili sofferenze correlate alla precipitazione dello stato di salute. Atipia clinica (da C. Zavaroni, in Un certo concetto di salute - Provincia di Pordenone & U.S.L. n. 9 "del Sanvitese" 1994 modificato) Per atipia clinica si intende una presentazione del tutto diversa dal quadro clinico classico di una patologia (tipico dell’età adulta). Esempio di atipia clinica - infarto acuto del miocardio La presentazione atipica dell’infarto acuto del miocardio è, forse, l’esempio più conosciuto di atipia clinica con particolare riferimento ai casi paucisintomatici o silenti. Caratteristico è l’esordio limitato a un solo equivalente ischemico che può ritardare o fuorviare la diagnosi come talora accade nel caso di ipotensione arteriosa acuta, sincope, attacco ischemico transitorio cerebrale, insufficienza renale acuta funzionale. Infarto acuto del miocardio quadro classico presentazione atipica Incostanza del dolore toracico Esordio più comune: dispnea, sincope, vomito e confusione mentale Dolore retrosternale di tipo profondo, irradiato alla regione ulnare di braccio, avambraccio e mano sinistra, con durata tipicamente prolungata (> di 10-15', anche ore), non responsivo a riposo e nitroglicerina Molti casi paucisintomatici o silenti Angoscia, senso di morte imminente, prostrazione, profusa sudorazione fredda, nausea, vomito Presenza di equivalenti ischemici riferibili a cause dell’IMA: crisi ipertensiva aritmia ascrivibili a complicanze dell’IMA (e legati per lo più a riduzione della portata cardiaca): edema polmonare acuto ipotensione arteriosa acuta - sincope insufficienza renale acuta funzionale shock bradiaritmia - tachiaritmia - Area Welfare FVG - Approfondimento Esempio di atipia clinica - scompenso cardiaco congestizio Molto frequente, ma meno nota è invece la presentazione atipica dello scompenso cardiaco, caratterizzata dall’esordio con sintomi e segni legati alla riduzione della portata cardiaca in assenza dei ricercati segni di congestione polmonare o sistemica. Astenia, contrazione della diuresi e stato confusionale inducono - soprattutto in estate - ad attribuire il quadro a disidratazione con potenziali provvedimenti terapeutici opposti a quelli necessari. Scompenso cardiaco quadro classico presentazione atipica Sintomi e segni di congestione polmonare e sistemica: dispnea, ortopnea, tosse (notturna, da primo decubito, da sforzo), emottisi, crepitazioni e/o rantoli crepitanti, a piccole e medie bolle, versamento pleurico; anoressia, senso di peso epigastrico, nausea e vomito, digestione prolungata, stipsi, tensione dolorosa del fegato, versamento ascitico, splenomegalia da stasi; edemi nelle regioni declivi [dorso dei piedi, malleoli, regione pretibiale, regione sacrale (se allettato)] con cute sottile e tesa e/o segno della fovea, cianosi; turgore giugulare Esordio con sintomi e segni legati alla riduzione della portata cardiaca (sindrome asteniforme, sindrome da insufficienza renale progressiva, sindrome confusionale o psico-astenica) Segni cardiocircolatori: tachicardia, ritmo di galoppo, soffio sistolico puntale da insufficienza mitralica relativa per dilatazione ventricolare sinistra in assenza di segni di congestione polmonare o sistemica Sintomi e segni legati alla riduzione della portata cardiaca: contrazione della diuresi, nicturia, astenia; anoressia, insonnia Stereotipia clinica (da C. Zavaroni, in Un certo concetto di salute - Provincia di Pordenone & U.S.L. n. 9 "del Sanvitese" 1994 modificato) La stereotipia clinica è un fenomeno geriatrico per cui la compromissione di certe aree critiche (motricità, cognitività, continenza sfinterica) è spesso l'unico modo di presentarsi delle malattie, indipendentemente dalla loro natura e dal sistema organico inizialmente colpito. Per esempio, è classico il caso di assistiti geriatrici ricoverati e, talvolta, perfino inizialmente trattati con diagnosi di ictus cerebrale, ma in realtà affetti da stereotipia clinica conseguente a una banale infezione delle basse vie urinarie. - Area Welfare FVG - Approfondimento Sintomi aspecifici più frequentemente predittori di patologie acute con presentazione atipica (da K.S. Boockvar, M.S. Lachs, J. Am. Geriatr. Soc. 2003) La letteratura indica i sintomi aspecifici più frequentemente predittori di patologie acute con presentazione atipica: letargia astenia inappetenza agitazione cadute Atipia dei problemi (da C. Zavaroni, in Un certo concetto di salute - Provincia di Pordenone & U.S.L. n. 9 "del Sanvitese" 1994 modificato) Anche i problemi possono avere una presentazione atipica sia in campo psichico sia in campo sociale. Esempio di atipia di problemi psichici - riduzione del tono dell’umore La depressione mascherata ne rappresenta il caso classico in campo psichiatrico. Talora si estrinseca soltanto con espressioni ipocondriache, talaltra fluisce nell’aspetto estremo della pseudodemenza. Riduzione del tono dell’umore quadro classico presentazione atipica depressione mascherata depressione pseudodemenza Esempio di atipia di problemi sociali - vita di comunità In residenza l’atipia di presentazione dei vissuti spaziale e temporale può condurre a una patologia del vissuto corporeo. Lo “spazio concesso” all’anziano è uno “spazio residuo”, negativo di uno spazio più ampio prima abitato totalmente, cioè è uno “spazio obbligato” dove viene meno il carattere di libertà e di intenzionalità, ma è tutto disponibile per l’inattività. L’assistito geriatrico vive la residenza come uno - Area Welfare FVG - Approfondimento “spazio-ghetto”, dimensione non scelta, contornato da “spazi-lavoro” perduti e da “spazi-gioco” sognati nell'età precedente. Se il disagio è minore, l’istituzionalizzazione viene vissuta come recinto della vecchiaia, cioè lo “spazio del meritato riposo”. Anche il vissuto temporale concorre a questa atipia di presentazione: il passato è denso di significati, di realizzazioni, di concretezza; il presente si presenta grigio, amorfo, monotono, privo di accadimenti significativi, cosicché il tempo scorre solo in senso cronologico; il futuro appare impossibile o minaccioso, è già morte. Nei casi più gravi per l’assistito geriatrico aumenta la distanza dagli altri, diminuisce quella da sé (tuffo nella solitudine, nell’isolamento); il linguaggio da dialogo si trasforma in monologo e fluisce nel soliloquio. L’“arresto temporale” produce un tempo senza storia che concorre all’isolamento con afinalismo: ne consegue apatia, sfiducia, chiusura di prospettive, attesa della morte. Prevale il sentimento dell’abbandono: la persona sopravvive solo nel corpo. Vissuto spaziale e temporale nella vita di comunità quadro classico presentazione atipica giovane in collegio anziano in casa di riposo adulto in caserma – o – o – o – o – o – o – o – Nota importante: per approfondire la presentazione atipica di numerosi quadri clinici, suddivisi per sistemi e apparati, si consulti la dispensa “Caratteristiche dell’assistito geriatrico” in Approfondimenti. - Area Welfare FVG -