31/03/15 AZIONE PATOGENA DEI BATTERI Malattie da Infezione • Malattie sostenute da microrganismi o virus • Infezione • Incontro del microrganismo con l’ospite: invasione e moltiplicazione del patogeno nell ospite. • Malattia • Comparsa di segni di sofferenza soggettivamente avvertibili e oggettivamente rilevabili. O S U G TU A R ITO Questo materiale non può essere distribuito, modificato o pubblicato né in forma cartacea, né su un sito, né utilizzato per motivi pubblici o commerciali. E’ possibile utilizzare il materiale solo per motivi personali e non commerciali, purché ogni copia di questo materiale preservi tutti i diritti di copyright e di proprietà intellettuale, sempre dopo richiesta rivolta ai Docenti responsabili. Infezioni esogene • Sorgente esterna ITO Materiali inanimati (suolo, acqua, feci) Animali infetti (zoonosi) Altri esseri umani: patogeni obbligati (malattie contagiose o infettive) U SO G TU A R La via d ingresso più frequente ITO Attraverso l inalazione del patogeno presente nell aria, TU A R dove è stato immesso con le gocce di saliva eliminate con la tosse, gli starnuti il linguaggio parlato. Malattie comuni: raffreddore, morbillo, tubercolosi, influenza, polmonite. U TO I • Trasferimento da un distretto U T all’altro A GR O S U • Abnorme espansione numerica Enteriti stafilococciche o da clostridi, candidosi. Endocarditi da streptococchi orali, infezioni delle basse vie urinarie da batteri intestinali Vie di ingresso • Membrane mucose ♦ ♦ ♦ ♦ G TO I TU A R Tratto respiratorio Tratto gastrointestinale Tratto genitourinario Congiuntiva • Cute U Tratto Respiratorio SO Infezioni endogene SO G Tratto gastrointestinale TO I TU A R • Ingestione di cibo e acqua contaminata. • La maggior parte sono eliminati nello stomaco dall HCl, dagli enzimi e dalla bile. • Malattie comuni: dissenteria causata sia da protozoi sia da batteri (Shigellosi), colera, tifo. • Se i patogeni vengono eliminati con le feci possono contaminare cibo e acqua. U SO G 1 31/03/15 Tratto genito-­‐urinario ITO • Una via d ingresso per le malattie trasmesse sessualmente. TU A R • Malattie comuni: AIDS, verruche genitali, uretriti e cerviciti da Clamidia, herpes genitale, sifilide e gonorrea. U SO G Congiuntiva • Malattie comuni: Congiuntivite (S. aureus, S. pyogenes, Herpes simplex), Orzaiolo (S. aureus). U Cute U SO G SO ITO I microrganismi possono entrare nei tessuti e nel sangue circolante attraverso inoculazione diretta come il morso di un animale infetto o la puntura di un artropode ematofago o per penetrazione traumatica di materiale infetto. Malattie comuni: rabbia, tifo esantematico, malaria, tetano. U SO Infezione U SO G G TO I TU A R Trasmissibilità • Estinguersi spontaneamente • Senza evolvere in malattia e senza eliminazione di germi • Senza evolvere in malattia e con eliminazione di germi (portatore sano) • Evolve in malattia +/-­‐ grave senza o con eliminazione di germi (malattie contagiose) TU A R G La via parenterale La pelle integra è impenetrabile per la maggior parte dei microrganismi. Un adulto ha circa 2 m2 di superficie. I patogeni possono entrare attraverso: ♦ Soluzioni di continuità ♦ Follicoli piliferi ♦ Ghiandole sudoripare Alcuni possono colonizzare la pelle: miceti, papillomavirus (verruche) TU A R TO I TU A R • La popolazione microbica residente è generalmente modesta; è costituita prevalentemente da S. epidermidis e S. aureus. ITO TO I TU A R La contagiosità interumana è definita: Orizzontale Rapporti di contiguità spaziale Rapporti diretti Rapporti mediati Verticale SO G Infezioni congenite Infezioni perinatali Infezioni postnatali U 2 31/03/15 Rapporto Ospite-­‐parassita • • • ITO COMMENSALISMO: il microrganismo vive in una nicchia ecologica favorevole nell ospite senza danneggiarlo. SIMBIOSI MUTUALISTICA: sia il microrganismo sia l ospite traggono vantaggio dalla associazione. PATOGENO: un microrganismo che ha la capacità di causare malattia (patogenicità) in un determinato ospite. U SO G TU A R PATOGENI OPPORTUNISTI U Batterio patogeno TO I TU A R • È in grado di danneggiare i tessuti di un organismo umano (Infettività) e di penetrare all’interno delle cellule stesse (Invasività) • Moltiplicarsi • D a n n e g g i a n d o i l n o r m a l e f u n z i o n a m e n t o dell’organismo ospite con la produzione di una o più sostanze tossiche (Tossigenicità) U SO G TO I TU A R U SO G SO G Patogenicità e Virulenza TO I TU A R • La Patogenicità è la capacità di un ceppo batterico di causare una malattia. • La Virulenza misura il grado di Patogenicità; cioè la maggiore o minore capacità di produrre danno nell ospite. U SO G Moltiplicazione Numero di microrganismi La consistenza numerica necessaria a tradurre un infezione in malattia dipende dal patogeno: Salmonella sp. = 106 cellule necessarie per un infezione Shigella sp. = 10 –100 abbastanza per infettare Ma anche dalla capacità di reazione immune dell ospite. TO I TU A R • microrganismi abitualmente incapaci di provocare uno stato morboso • Le infezioni causate da patogeni opportunisti (occasionali) sono dovute all abbassamento delle difese dell ospite o da un cambio di distretto. • Opportunisti in ospedale Infezioni nosocomiali TO I Diffusione del batterio TU A R G O US • Livello della mucosa • Diffusione di prodotti tossici • 3 31/03/15 Moltiplicazione ITO • Possedere la capacità di metabolizzare nelle condizioni fornite dai tessuti dell’ospite. TU A R • Essere in grado di contrastare i meccanismi difensivi dell’ospite che altrimenti lo eliminerebbe. U SO G Leucocidine e coagulasi TO I TU A R • Extracellulare, termolabili • Anatossine: Producono anticorpi • Effetti biologici specifici: Neurotossine: interferiscono con la trasmissione dell impulso nervoso Enterotossine: agiscono sul tratto gastrointestinale. G TO I TU A R • Elaborazione di enzimi che favoriscono la diffusione dei batteri nei tessuti dell’ospite (invasine) Ialuronidasi U • Proteine prodotte e rilasciate da un microrganismo in crescita (principalmente Gram-­‐positivi) che ha effetti tossici diretti sull ospite. U Capsula batterica SO collagenasi Esotossine SO • Azione antifagocitaria G Meccanismo d’azione In funzione dell’organo bersaglio principale • Tossine citolitiche: in grado di ledere le membrane delle cellule bersaglio • Tossine neurotrope: le cellule bersaglio sono localizzate nel SNC o SNP • Enterotossine: attive a livello delle cellule della mucosa intestinale • Tossine pantrope: in grado di danneggiare qualsiasi cellula in possesso di recettori idonei a fissare la tossina U SO G TO I TU A R Enterotossina colerica TO I TU A R Tossine citolitiche U SO G α di C. perfringens emolisina di Ps. aeruginosa β di S. aureus U SO G TO I TU A R 4 31/03/15 Tossina Tetanica U SO G Tossina Botulinica TO I TU A R U SO G TO I TU A R G TO I TU A R Endotossine TO I TU A R Componente strutturale dei Gram-­‐negativi Lipopolisaccaride (LPS) Lipopolisaccaride, termostabile Scarso potere antigene G Effetti generali non specifici U SO U Manifestazioni sistemiche innescate dal Lipide A U SO G TO I TU A R SO Diagnosi Microbiologica di una malattia da infezione • Diretta TO I TU A R – ricerca dell’agente patogeno o dei suoi prodotti • Colturale (tradizionale) G • Non colturale (rapida) • Indiretta U SO – attraverso l’evidenza di un movimento immunitario 5 31/03/15 Diagnosi Microbiologica • Diagnosi Indiretta ITO – Prelievo, conservazione e trasporto dei campioni biologici. TU A R Diagnosi Microbiologica • Diagnosi Diretta • Prelievo nel momento più appropriato • Rapida esecuzione dell’esame • Sangue: +5°C o -­‐20°C* • Cefalo-­‐rachidiano: subito o a -­‐70°C* U SO G TO I TU A R – Tipo di patogeno – Rigorose norme di asepsi – Conoscenza dell’evoluzione della malattia G – Setticemia, meningite, endocardite SO – Tempo minimo tra prelievo ed esecuzione dell’esame U • Specie patogene ‘fragili’ (*) • Campioni polimicrobici (*) *evitare lo scongelamento e congelamento Diagnosi Microbiologica • Diagnosi Diretta – Distretto dell’organismo TU A R ITO • Sterili: sistema cardiovascolare, sistema nervoso, scheletro, articolazioni, muscoli, reni-­‐ureteri-­‐vescica, polmoni. • Transienti: stomaco e tenue prossimale • Fisiologicamente colonizzati: cute, intestino, nasofaringe, mucosa vaginale U SO G TO I TU A R – Prelievo, conservazione e trasporto dei campioni biologici. – Isolamento – Coltivazione – Identificazione – Sensibilità agli antimicrobici SO G Prelievo del campione • Tampone sterile • Dati anamnestici TO I TU A R • Eseguire il prelievo prima di iniziare una terapia antimicrobica • Evitare l’inquinamento di microrganismi estranei • Quantità di materiale sufficiente • Contenitori sterili ed etichettati G • Evitare ogni alterazione del campione nell’ intervallo di tempo tra il prelievo e l’arrivo in laboratorio U • Diagnosi Diretta U Prelievo del campione SO Diagnosi Microbiologica – cute, mucose TO I • Ago-­‐aspirazione mediante siringa TUsterile A R • Intubazione G • Catetere O US • Contenitore sterile – urine, feci – sangue, liquor 6 31/03/15 Terreni di coltura Trasporto del campione • E’ un mezzo a composizione idonea per la crescita, la • Invio immediato in laboratorio • +4°C • Terreni di trasporto TO I TU A R – A base di soluzione tampone priva di sostanze nutritive così da evitare lo sviluppo microbico e nel contempo preservare la vitalità dei batteri durante il trasporto. U SO G conservazione o il trasporto in vitro di microrganismi. • • • • • grado di soddisfare le esigenze metaboliche del batterio che si desidera coltivare. Chimicamente definito Minimo Complesso Sterile “Operare in sterilità” U • Terreni di trasporto ITO – A base di soluzione tampone priva di sostanze nutritive così da evitare lo sviluppo microbico e nel contempo preservare la vitalità dei batteri durante il trasporto. • Terreni liquidi • Terreni solidi SO G TU A R – agarizzati e distribuiti in piastre Petri U SO G • Scelta del terreno: solidi e liquidi Terreni di coltura – brodi di coltura TO I TU A R • Con il terreno di coltura si cerca di riprodurre un ambiente in Terreni di coltura • Terreni di base TO I TU A R – batteri non aventi particolari esigenze nutritive • Peptoni, Sali, Acqua • Agar: estratto polisaccaridico di alghe rosse U SO G Terreni di coltura Terreni di coltura • Terreni arricchiti – Batteri con esigenze nutrizionali complesse • Sangue, siero, carboidrati, estratto di lievito • Terreni selettivi TU A R ITO – Favoriscono la crescita di alcune specie batteriche inibendone altre • Verde di malachite, cristalvioletto, sali organici e inorganici, sali biliari, antibiotici • Terreni differenziali SO G – Utilizzano sostanze che fungono da indicatori del verificarsi di particolari reazioni biochimiche U • Rosso fenolo, blu di bromofenolo • Terreno di arricchimento TO I TU A R – Quando il batterio da isolare è stimato in bassa concentrazione o è a crescita lenta • Terreno di mantenimento – Finalizzato allo sviluppo iniziale e alla conservazione dei batteri U SO G 7 31/03/15 Richiesta di ossigeno • Anaerobi obbligati – metabolismo anaerobico sono sensibili all O2 Lo sviluppo dei batteri in terreni liquidi Latenza Esponenziale Stazionaria • Aerobi -­‐ anaerobi facoltativi TO I TU A R – metabolismo anaerobico ma possono vivere in presenza di O2 • Aerobi obbligati – non vivono senza O2 • Microaerofili SO G – crescono in bene in aria addizionata del 10% di CO2 U U SO G Morte TO I TU A R Log10 CFU/ml Tempo Densità ottica Curva di crescita batterica Lo sviluppo dei batteri in terreni solidi U SO G TO I TU A R Semina su agar U SO G TO I TU A R G TO I TU A R Identificazione batterica Coltura pura Caratteristiche metaboliche Identificazione sierologica Sonde geniche PCR U SO G TO I TU A R Sistemi di identificazione biochimica rapida U SO 8 31/03/15 Identificazione sierologica ITO • Individuazione dell’antigene o degli anticorpi nel siero TU A R – Metodi di immunofluorescenza – Metodi immunoenzimatici – Metodi radioimmunologici U SO G U SO G Northern blotting PCR Da colonia SO G TO I TU A R Da campione clinico U o dell’antigene nel siero PCR Sonde geniche Southern blotting TU A R Identificazione O anticorpi T I degli U SO G TO I TU A R Antibiotico terapia U SO G TO I TU A R Kirby-Bauer U SO G TO I TU A R E-test 9