L’intervista | La signora della Filosofia
Michelina Borsari, direttore scientifico
del festival Filosofia,
illustra le novità della tre giorni
che ormai è divenuto un tradizionale
appuntamento di settembre
L’idea di
comunità
Sarà questa la parola chiave della nona edizione che si svolgerà
anche quest'anno tra vie, piazze e cortili di Modena, Carpi e Sassuolo.
Centinaia gli appuntamenti, con lezioni magistrali,
mostre d’arte, concerti, spettacoli e iniziative per bambini
di Gianluigi Lanza
rontolo, Cucciolo, Dotto, Eolo,
Gongolo, Mammolo, Pisolo:
ovvero i sette nani più celebri
della storia della letteratura (di loro e
di Biancaneve scrissero i due fratelli
Grimm nel 1812, ma la favola ha radici nel folklore popolare tedesco) e del
cinema («Biancaneve e i sette nani» inaugurò nel 1938 la
serie di capolavori d'animazione prodotti dalla Disney).
Una piccola comunità di veri e onesti lavoratori, che
passa tutto il giorno in miniera per guadagnarsi da vivere e che, assieme agli animali del bosco (che pur nella
loro diversità di specie formano, comunque, una comunità) aiutano la malcapitata principessa a sottrarsi alle
grinfie della perfida matrigna-strega Grimilde, arrivando persino (almeno nella versione cinematografica) a
causare la morte accidentale di quest'ultima durante una
vera e propria caccia finale. E proprio i sette nani, con
B
50 OUTLOOK
un'intuizione geniale assai divertente e divertita,
campeggiano sul manifesto ufficiale della nona edizione del festival Filosofia, il cui tema centrale è
quello di «comunità», che si svolgerà tra Modena,
Carpi e Sassuolo dal 18 al 20 settembre.
Attenzione: Biancaneve giustamente non
appare, e i piccoli testimonial compaiono
sullo sfondo di quello che sembra un
prato verde non con i martelli e le piccozze tipici dei minatori, ma con rastrelli vanghe e ramazze più consoni
ai giardinieri, per guidare con entusiasmo, chi lo vorrà,
nella coltivazione dei grandi temi filosofici, anzi nella nostra vita.
Sicure riconferme e tantissime novità nell'edizione
2009 della manifestazione divenuta uno degli appuntamenti più conosciuti e apprezzati d'Italia, e che ha fatto
di Modena, nel corso degli anni, un centro di richiamo
anche internazionale. Una tre giorni ancora più ricca del
solito, a testimoniare che il festival ha definitivamente
attecchito nel tessuto economico e sociale della nostra
città. Ancora alla guida dello staff operativo, direttore
scientifico dell'evento, Michelina Borsari.
Dottoressa Borsari, quali sono le novità del festival Filosofia 2009?
«La novità di sicuro più eclatante è stata l'istituzione
del "Consorzio per il festival Filosofia" avvenuta il 23
aprile scorso, che ha dato alla manifestazione, dopo otto
anni di vita, una struttura giuridica e gestionale autonoma. I soci storici che hanno partecipato alla realizzazione del festival fin dalla sua nascita, ovvero i Comuni di
Carpi, Modena e Sassuolo, la Provincia di Modena, la
Fondazione Collegio San Carlo e la Fondazione Cassa di
Risparmio di Modena, sono i consorziati fondatori del-
l'ente. Molte le novità anche per quanto riguarda gli
spazi interessati, a cominciare dalla nuova sede operativa del festival, situata a piano terra del Palazzo dei Musei, nei locali che ospitavano il Museo del Risorgimento.
Una collocazione significativa, nel cuore di un complesso
che, assieme a piazza Sant'Agostino e all'ex Ospedale, diverrà il polo culturale della città di Modena. Anche a Carpi
e Sassuolo nuovi spazi si apriranno alle iniziative del
festival: a Carpi il cortile appena restaurato di Palazzo
Pio e lo slargo antistante la biblioteca Loria; a Sassuolo
piazza Piccola, ovvero piazza Garibaldi, nel cuore storico
e commerciale della città. Come sempre dunque il festival agisce come laboratorio di una città culturale futura:
funge da grande enzima, da connettore tra luoghi e
idee».
E poi?
«Poi, una presenza più vicina, più partecipata rispet-
«Il festival
agisce
come laboratorio
di una città
culturale futura:
funge
da grande
enzima,
da connettore
tra luoghi e idee»
OUTLOOK 51
L’intervista | La signora della Filosofia
Il profilo | Una carriera «filosofica»
i formazione filosofica, Michelina Borsari,
dopo un lungo periodo di insegnamento e
ricerca, assume l'incarico di direttore scientifico della Fondazione Collegio San Carlo di Modena e ne cura le attività culturali, editoriali e di
ricerca dal 1987 al 2008. In questa veste, progetta
e dirige la Scuola internazionale di alti studi
«Scienze della Cultura» (dal 1995) e il festival
Filosofia nelle tre sedi di Modena, Carpi e Sassuolo (dal 2001). Dal 2005 al 2008 ha insegna-
D
to al corso di laurea specialistica in Progettazione e gestione di attività culturali dell'Università di Modena e Reggio Emilia. Dal
2009 è direttore scientifico del Consorzio per il
festival Filosofia.
Tra le sue pubblicazioni, «Salute e salvezza.
L'elaborazione religiosa della malattia e della
guarigione», Bper, Modena 2001 (con D. Francesconi); «Famiglia. La costruzione religiosa
del legame sociale», Bper, Modena 2008.
FESTIVAL IN MOSTRA
Sopra, Chiara Pirito, “Expectation #2” (2009) e Toni Thorimbert, “Untitled” (2004):
entrambe le opere fanno parte della mostra al Sant’Agostino «DUE. Fotografie
dalla Collezione della Fondazione Cassa di Risparmio di Modena».
Di fianco a destra, Silvia Levenson, “Piccoli Ulisse”, (vetroresina, 2004)
52 OUTLOOK
to agli altri anni: accanto ai soci fondatori, i sostenitori
istituzionali che hanno accompagnato il festival nella
sua carriera, Confindustria Modena, Camera di Commercio di Modena (che sarà sede di iniziative del festival), Cna, Cassa di Risparmio di Carpi. Risalta, in generale, un accresciuto interesse delle imprese che operano
sul territorio locale, che hanno aderito più numerose e
convinte al progetto del festival. Fra i nuovi marchi segnalo Ratp, Unipol, Hera, la Mercareccia, con i quali si è
stabilito un vero e proprio rapporto di partenariato».
E per quello che riguarda più da vicino il programma del
festival?
«Anche questa voce avrà un segno più: i filosofi che
arriveranno a Modena, Sassuolo e Carpi saranno non
quaranta, ma cinquanta. Confermata la presenza di tut-
ti i più importanti nomi italiani, che tornano o si affacciano per la prima volta alle piazze del festival: Remo Bodei,
Roberto Esposito, il modenese Carlo Galli, Massimo
Cacciari, Carlo Sini, Salvatore Natoli, Stefano Rodotà,
Umberto Galimberti, Eva Cantarella, Enrico Berti, Sergio
Givone, Enzo Bianchi, Antonio Cassese, Maurizio Viroli,
Giacomo Marramao, Elena Pulcini, Enzo Vitiello, Piero
Coda, solo per citarne alcuni. Molti i filosofi stranieri,
circa un terzo del totale, che vengono dai quattro lati del
mondo: tra loro i francesi Jean-Luc Nancy, grande erede
di Jacques Derrida, Etienne Balibar e Marc Augè, che è
entrato a far parte del comitato scientifico del Consorzio;
lo spagnolo Fernando Savater, l'americano Richard
Sennett, il norvegese Jon Elster, l'israeliana Eva Illouz e
il grande pensatore polacco Zygmunt Bauman che, data
Una novità
di quest’anno
è il «Consorzio
per il festival
Filosofia»
che, dopo
otto anni
di vita, dà alla
manifestazione,
una struttura
giuridica
e gestionale
autonoma
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Finprogex
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L’intervista | La signora della Filosofia
l'età, parteciperà inviando un contributo filmato».
Dunque si manterrà la consuetudine delle «Lezioni
magistrali».
«Assolutamente sì. C'è sempre da parte di questi studiosi la soddisfazione di comunicare l'esito delle proprie
ricerche, di rivolgerle anche a un pubblico di non specialisti. Chiediamo di farlo nel modo più comprensibile possibile, senza note e tecnicismi, ma lasciando loro il tempo
di argomentare, cioè i 50 minuti canonici, cui si aggiungono 30 minuti di dibattito aperto. È questa parte "senza
rete" la più impegnativa: al festival fioccano domande
colte, ma anche interrogazioni "innocenti", che possono
rivelarsi filosoficamente più ardue.
Per consolidare questa sua vocazione di pedagogia
pubblica, l'edizione 2009 del festival aggiunge alle lezioni magistrali una nuova sezione: le "Bibliografie viventi", ovvero i grandi libri sulla comunità (da sant’Agostino
a Derrida, da Averroè a Marx, da Hobbes ad Arendt) presentati da altrettanti filosofi. A Modena, questi incontri
saranno dislocati all'ex Ospedale Sant'Agostino, che
ospiterà anche mostre, concerti e spettacoli, cercando di
realizzare l'obiettivo di un palazzo riconsegnato alla vita
culturale della città».
Veniamo al tema dell'edizione 2009 del festival Filosofia,
la comunità: perché questa scelta?
«Il festival raramente sceglie temi su cui si dia un
pensiero già sistematizzato, pronto all'uso. Preferisce
andare a caccia di questioni calde e di pensieri in corso. E
EDIZIONE 2008
132.000
Gli ospiti
del festivaI
Fernando Savater
Marc Augè
Remo Bodei
Roberto Esposito
presenze
87 iniziative
Oltre 10 milioni
le pagine lette sul sito
www.festivalfilosofia.it
Salvatore Natoli
Sergio Givone
80.000
le copie del
programma distribuito
Umberto Galimberti
/D EDQFD SHU OҋLPSUHVD
che la comunità sia una questione calda non c'è dubbio:
sotto la pressione del contesto globale, assistiamo da
tempo all'erosione delle sue forme tradizionali e all'indebolimento dei legami acquisiti. Volendo parlare per
estremi, nell'epoca della globalizzazione, il pensiero
della comunità ci ha presentato, come è stato detto, una
"cattiva polarità"».
In che senso?
«L'ossessione da un lato portata sul "noi", su un comunitarismo di ritorno, difensivo, escludente, immunitario, nel senso che espelle qualunque agente si presenti
che non faccia già parte dell'organismo; per altro verso,
una certa ossessione dell'"io", cioè un individualismo acquisitivo illimitato e narcisistico, che non sente confini di
solidarietà. Due poli molto problematici, sia sul piano
del pensiero sia su quello dell'esperienza vissuta».
Il festival dunque lavorerà su questi concetti.
«Il festival si terrà nello spazio che sta tra questi due
estremi, e cercherà di convocare quei pensatori che, evitando di considerare l'io e il noi come essenze separate,
immutabili e irrevocabili, provano a rimaneggiare categorie, passioni, istanze, presupposti per portare il pensiero della comunità oltre le secche di quella "cattiva
polarità" e renderlo capace di fare presa sul nostro
tempo. Il festival presenterà dunque un lessico a più
voci: ogni lezione magistrale sarà segnalata da una parola chiave e ne mostrerà il lavoro in corso. Filosofi politici,
morali e del diritto, sociologi, antropologi e teologi presenteranno, come in un grande cantiere categoriale a
cielo aperto, che ne è delle figure classiche dell'amicizia e
della fiducia, del risentimento e della rivalità; affronteranno la tensione tra la comunità istituita e i diritti individuali, i concetti di libertà e autodeterminazione; le
forme edificate della comunità, dallo spazio domestico
alle global city, fino alle nuove forme di prossimità e condivisione offerte dai social network».
Un festival Filosofia, quello che sta per cominciare,
talmente ricco di eventi e di proposte che dovrebbe durare non più tre, ma quattro giorni. Curiosando ancora nel
programma, spiccano certamente le mostre, tantissime
e tutte diverse. Ce ne sarà una, dal forte carattere epico,
su Giuseppe Garibaldi, dove sarà esposta persino la
pelle del suo cavallo.
E poi tre mostre fotografiche collegate fra loro, sull'ethos degli italiani, che presenteranno vari momenti
della storia della comunità modenese. E poi ancora
musica dalle sonorità folk, cinema d'autore, teatro, con
nomi come David Riondino, Vinicio Capossela, Ascanio
Celestini, Alessandro Bergonzoni, Moni Ovadia. Perché
il festival è anche scherzo, e insegna a riflettere sui grandi temi della vita anche con molta leggerezza.
OUTLOOK 55