Il Corriere Artigiano del Lodigiano - 13 Gennaio 2011 Spazio rosa Il bilancio artistico, economico e sociale del fortunato musical A Casale il “Re Leone” ha ruggito quattro volte D opo quattro magnifiche rappresentazioni sul palcoscenico del Teatro Comunale di Casalpusterlengo (27 e 28 novembre, con replica non programmata il 4 e 5 dicembre) il Re Leone va giustamente a riposarsi. Almeno per ora. Promosso dal Gruppo Donne Impresa di Confartigianato, guidato da Maria Grazia Dotti, con l’ìndispensabile e straordinario apporto artistico del Little Gospel Choir di Michele Fontana e lo Studio Danza Codogno di Ombretta Cremonesi e il prezioso sostegno della Fondazione Banca Popolare di Lodi e dell’Amministrazione comunale di Casale, il Musical ha raccolto l’entusiasmo di un pubblico numerosissimo (“tutto esaurito” in MUSICAL “IL RE LEONE - VIAGGIO NEL CERCHIO DELLA VITA RICAVI Incassi delle 4 serate € 17.460,00 Contributo componenti Gruppo Donne Impresa Contributo Amm. Comunale di Casalpusterlengo Contributo Fondazione Banca Popolare di Lodi TOTALE € 900,00 € 1.200,00 € 2.500,00 € 22.060,00 COSTI Service € 5.500,00 Costumi e trucco € 3.070,00 Affitto teatro € 2.400,00 Costi biglietteria € 120,00 Tecnico del teatro € 720,00 SIAE € 1.008,00 Omaggi € 200,00 Stampati € 542,00 TOTALE ognuno dei quattro spettacoli) e prodotto, in termini di solidarietà attiva, una donazione complessiva netta di € 8.500 (si veda lo schema pubblicato a lato). € 13.560,00 DESTINAZIONE RICAVI NETTI Hospice oncologico Casalpusterlengo € 4.000,00 Hospice oncologico Codogno € 1.000,00 Fondo di solidarietà provinciale € 3.,500,00 TOTALE € 8.500,00 Michele Fontana (Little Gospel Choir): Ombretta Cremonesi (Studio Danza): «E’ stato un viaggio sensazionale» «Sarebbe bello tornare ancora in scena» F ebbraio 2009: mi siedo tra le poltrone del maestoso Lyceum Theatre di Londra in Covent Garden e assisto all’opera mondiale del Re Leone. Un cartone animato reso teatro dalla mente di grandi artisti. Lacrime, emozioni, sussulti, adrenalina, gli attori, i danzatori, l’orchestra, la musica, il palinsesto scenico, i cori, i costumi rapiscono il mio cuore e diventano giorno dopo giorno fonte insaziabile di un ricordo sublime. Agosto 2010: Il ritorno! Con me Ombretta Cremonesi e quegli amici cari che diventeranno da li a pochi giorni i protagonisti di un sogno diventato realtà. Rivivo lo spettacolo, rivivo le stesse emozioni. Dopo due anni di studio di ogni particolare finalmente l’opportunità di salpare il palcoscenico con lo spettacolo che mi ha fatto innamorare del teatro e del musical. Arriva la notizia, dal Gruppo Donne Impresa di Confartigianato – che ha voluto e sostenuto il progetto - arriva il si! Arriva la voglia, lo promessa che lo spettacolo si mette in scena qui, nel nostro territorio, tra la nostra gente, tra i nostri artisti. Tra i nostri cuori. Penso, ripenso, esulto. Mi prendo qualche giorno di pura concentrazione affinchè l’emozione non abbia il soppravvento e cosi comincio a comunicare questa grande notizia che viene accolta come un progetto veramente importante. Parte la trascrizione dei cori, le prove, le registrazioni in sala incisione, l’allestimento vero e proprio. Il copione prende forma, Agostino Dalcerri ci dirige nella recitazione e nell’improvvisazione dei nostri stati d’animo, Ombretta ci insegna i passi, i movimenti, i gest. E poi risuona il canto, la musica… Tutto prende forma giorno dopo giorno. Tante paure, tante difficoltà, il tempo fugge, il lavoro è tanto ma nessuno cede. Tutti attendono il nostro grande primo debutto teatrale e non possiamo fallire. E cosi arriviamo al grande giorno, la prima: il 27 Novembre. Il sipario si apre: il pubblico è gremito. Tutti noi dietro la grande tenda rossa ci guardiamo con l’ansia dell’inizio. Nel silenzio però siamo cullati dal grande calore del pubblico che è li per noi. E li per darci sostegno, perché crede in noi, perché crede nella nostra finalità: vestirci di arte e di musica per portare al cuore di chi soffre un piccolo contributo economico. La scelta finale di questo progetto ovvero quello della storia del re leone è dovuta in parte anche al senso di questo spettacolo. Ogni uomo, nel suo ciclo vitale, incontra e abbraccia la vita. Tante volte inciampa, tante volte gioisce, tante volte soffre. Spesso ci imbattiamo in tanti rischi, in tanti pericoli ma qualcuno accanto noi ci aiuta e ci sostiene. Non siamo mai soli, ogni uomo, ogni creatura è collegata all’altra in un cerchio di speranza e di amore. Ecco perché il copione del musical diventa cosi un inno alla vita, il bene incontra il male, lo sfida e lo vince. Ora mi ritrovo a scrivere queste righe ma non basterebbero cento di questi fogli per descrivere questi mesi davvero travolgenti. Mesi di impegno, lavoro, divertimento, mesi di grande elaborazione artistica. Giorni di grandi riflessioni, giorni di ispirazione musicale, attimi di dolce poesia tra gli occhi di tutto il cast. Qualche lacrima scende nel ricordo di aver vissuto un viaggio sensazionale. Ringrazio tutto l’equipaggio che ha remato duro per salpare l’oceano della passione e con grande professionalità e tenacia è riuscito a far attraccare la nave dei sogni al cuore di ogni spettatore. Grazie di cuore a tutti… Michele Fontana A distanza di una settimana dalla quarta rappresentazione della rivisitazione del musical del Re Leone ripenso con fierezza a tutto il lavoro fatto e a tutte le belle emozioni provate sul palcoscenico e non solo. Rivivo il lavoro in sala in piena estate con le allieve per preparare le coreografie, il caldo torrido è stato il nostro nemico ma l’entusiasmo era alle stelle e la felicità delle ragazze così grande che mi hanno fatto coreografare il tutto in due mesi. Ho partecipato qualche volta alle prove del coro e devo dire che è stato veramente emozionante, l’insieme delle voci da brivido e sentire la registrazione dei brani toccante. Le prove al centro polivalente di Somaglia mi mancano, seguire il movimento scenico dei personaggi e portarli a muoversi in maniera più naturale possibile è stato un bel lavoro. L’aiuto prezioso di un amico come Agostino Dalcerri ha fatto sì che la nostra parte recitativa migliorasse e che entrassimo in punta di piedi nel magico mondo del teatro. Questo progetto mi ha dato la possibilità di conoscere persone meravigliose che hanno dedicato a questo sogno tutto il loro tempo,credendoci immensamente e ottenendo dei risultati ottimi. Sono felice per la realizzazione dei costumi era ciò che avevo in testa. La persona a cui devo un grazie speciale è Michele Fontana perchè ha reso questo progetto possibile, ha creduto in me, nel mio lavoro e insieme siamo riusciti a presentare un prodotto di qualità. Abbiamo regalato al pubblico presente forti emozioni e questo per un’artista è tutto. Spero di cuore che ci possano essere altre rappresentazioni e che qualcuno domani mi dica: si va ancora in scena. Sarebbe meraviglioso! Il sipario si apre diventi un’unica cosa con la musica e le luci, ti elevi e il pubblico ti regala ancora una volta un applauso. Grazie a tutti di cuore. Ombretta Cremonesi AUGURI IN NOTE ALL’INCORONATA Lo splendore del repertorio barocco per il concerto di Natale di Confartigianato per la prima volta ospitato all’Incoronata, a Lodi. Mercoledì 15 dicembre, la meravigliosa voce della mezzosoprano Lucia Cirillo, accompagnata dai musicisti dell’Ensemble Ariodante, ha guidato il repertorio di musiche barocche dell’ormai tradizionale Concerto di Natale che Confartigianato propone come omaggio a Lodi e al territorio. L’immagine ritrae Lucia Cirillo con il clavicembalista e organista Pietro Pasquini; hanno completato l’Ensemblea Marco Testori al violoncello, Vanni Moretto al violone e Michele Pa- sotti al liuto. Tutto esaurito all’Incoronata e grande successo al termine, tributato agli artisti, con un lunghissimo applauso.