O R GA N O U F FIC IA L E D E L L A CA S A ED ITR I CE S TU D IO M U S I CA L I CATA IL PEGASO DIRETTORE RESPONSABILE: GAETANO ALICATA I collaboratori della casa editrice STUDIOMUSICALICATA e del periodico IL PEGASO augurano a tutti BUONE FESTE PACHINO, 08 GENNAIO 2017 - 4° TRIMESTRE - REGISTRAZIONE TRIBUNALE DI SIRACUSA N°16 DEL 23.12.2008 COPIA OMAGGIO SOMMARIO Pag. 1 Il melodramma nazionale… G. Alicata Pag. 11 Ballet of Moscow F. Lo savio Pag. 2 Relazione dal 1° Congresso… G. Aleppo Pag. 12 Nicola Lerra G. Alicata Pag. 3 Cantare Mina leggendo poesia… Redazione Pag. 13 Jose Alcacer Dura Pag. 4 La pizzica pizzica e… R. Campisi E. Tricarico Pag. 14 Omaggio al M° Nino Cirinnà Pag. 5 Gran Concerto Città di Pescara Redazione Pag. 15 Baudelaire e Kubrick Pag. 6 Coltivare il talento… P. Suriano Pag. 16 Banda di Acquasanta Terme Pag. 7 Società musicale di Biella Pag. 8 Pagina pubblicitaria Pag. 9 Emanuele Mauceri … Pag. 10 Ballet of Moscow Redazione F. D’Isa C. Guastelluccia Pag. 17 8 STUDI del M° Dipietro Redazione Redazione Redazione Pag. 18 Pietro Pisano Redazione Gakimas Pag. 19 Le svolte da compiere nella vita L. Franzò F. Lo Savio Pag. 20 I.I.S.S. “E.FERMI” di Policoro Redazione HANNO COLLABORATO Adalberto Protopapa Francesco Dipietro Marzia Martino Cinzia Spadola Gakimas Nino Oriolo Costanza Guastelluccia Giancarlo Aleppo Pietro Pisano Dario Colombo Lucia Franzò Pino Suriano Enrico Tricarico Luigi Fiorentini Sebastiano Grasso DIREZIONE, REDAZIONE, GRAFICA, IMPAGINAZIONE, STAMPA E DISTRIBUZIONE IN REDAZIONE STUDIOMUSICALICATA FRANCESCO D’ISA Edizioni Musicali di Alicata Gaetano Via A. Brancati,106 - 96018 Pachino (Sr) Tel: 328.4650606 Fax: 0931.1846143 E-Mail: [email protected] Web Site: www.studiomusicalicata.it vicedirettore caporedattore ****** Rossana Campisi Stefania Leone Francesca Lo Savio ****** Sebastian Agricola grafica e design PAGINA 1 IL PEGASO-4TRIMESTRE 2016 IL MELODRAMMA NAZIONALE IN FRANCIA, GERMANIA E INGHILTERRA. I MAGGIORI ESPONENTI DELL’OPERA. L’opera francese fu molto influenzata dallo stile italiano, tant’è che uno dei primi melodrammi ad essere eseguito nel paese fu l’”Orfeo” di Luigi Rossi nel 1647. Solo verso la fine del 17° sec. l’opera francese ebbe i suoi inizi, da Cambert a Lulli, e fu caratterizzata da: una maggiore aderenza alla poesia poiché trae origine dalla tragedia, intesa come genere, di Corneille e Racine; una solida legatura al testo e nel contempo vi è poco stacco tra l’aria e il recitativo poiché quest’ultimo è accompagnato solo dagli archi e non dal solo clavicembalo; una sinfonia introduttiva che, prelude all’opera, si chiama ouverture e a differenza di quella italiana (allegro, adagio, allegro) presenta i 3 movimenti in (adagio, allegro, adagio); un rinomato balletto che, in Francia, acquista una tale importanza divenendo parte essenziale dello spettacolo e momento preferito dalla Corte Francese. Lulli, che fu il primo compositore a porlo al centro dell’opera, creò l’opera balletto. Si ricorda Cadmo ed Ermione. L’opera tedesca, poiché sottomessa da quella italiana, tardò a rivelarsi. Testi antichi riportano che nel 1627 Heinrich Schutz compose un lavoro intitolato “Dafne”, ma dopo tale opera i compositori tedeschi scrivevano opere su testi in italiano. L’opera tedesca vera e propria, che prendeva soggetti dal genere mitologico pastorale aggiungendo soggetti biblici, si sviluppò a Vienna, Monaco di Baviera e Dresda. I lavori, che prendevano spunto da soggetti particolari, dovevano combattere contro alcuni gruppi denominati puritani i quali vedevano in questi spettacoli un genere diabolico e/o satanico. L’opera inglese, come l’opera tedesca, tardò anch’essa a svilupparsi. Il primo vero lavoro è attribuito a John Blow, nel 1685 e intito- lato Venere ed Adone. Il primo grande compositore fu invece Henry Purcell. Le origini si devono a dei divertimenti aristocratici chiamati masks, ovvero mascheramenti di origine italiana che inneggiavano al Re o a nobili di chiara fama. I primi teatri che proposero questo tipo di manifestazione furono all’aperto e frequentati da un pubblico di ceto medio-basso. Quelli al chiuso erano riservati ad un pubblico più aristocratico o ai nobili in grado di pagare l’entrata. I maggiori esponenti dell’opera francese furono: Lulli, Charpentier, Rameau, Camprà, Destouches. I maggiori esponenti dell’opera tedesca furono: Schutz, Kusser, Keiser, Telemann, i figli di Bach. I maggiori esponenti dell’opera inglese: Davenant, Purcell, Blow. I compositori su citati sono quelli che hanno dato origine e poi sviluppato l’opera nei propri paesi, ma se andiamo aventi col tempo fino ai nostri giorni non possiamo non citare i grandi musicisti che hanno dato un enorme contributo non solo allo sviluppo dell’opera in Europa ma anche a livello mondiale. Si cita Mozart in Austria, Weber in Inghilterra, Wagner in Germania, Verdi in Italia. Di tutti questi ed altri, compresi i nostri grandi compositori italiani, parleremo in pagina propria, apposita e dedicata. a cura di Gaetano Alicata PAGINA 2 IL PEGASO-4TRIMESTRE 2016 RELAZIONE DAL 1° CONGRESSO EUROPEO DI MUSICA PER STRUMENTO A FIATO (1^ parte) ...la musica strumentale italiana di oggi presenta una situazione complessa... A fronte di una significativa presenza di personaggi che operano in quasi tutti i settori musicali e consolidano la tradizione storica dell’Italia, come un popolo dotato di notevole sensibilità specifica ma purtroppo con l’istruzione musicale di massa che non ha seguito l’iter evolutivo culturale di altri paesi europei, l’aggiornamento è stato affidato alla predisposizione spontanea, e quindi non consolidata, di pochi musicisti, che con competenza e coraggio perseguono il recupero culturale dei nostri Complessi Bandistici. Si aggiunga anche la speculazione sulla rendita lasciata dalle grandi figure del passato, che ha procurato sulle nostre generazioni, musicalmente, sia una carenza musicale sul piano didattico, sia un grande svantaggio ed una situazione imbarazzante e sfavorevole sul piano culturale. Così, mentre i Conservatori e i Licei diplomano musicisti preparati che onorano la tradizione, tutto il mondo scolastico non specifico, fatto salvo per una piccola presenza dell’insegnamento musicale nelle scuole secondarie superiori di 1° e 2° grado, non riceve nessuna preparazione in proposito. La situazione della musica strumentale, in genere, sconta una evoluzione storica relativamente lenta a causa del grande successo ottenuto della musica lirica, creazione tutta italiana, che ha affascinato e affascina tutt’oggi il mondo intero continuando ad essere eseguita con successo. Sebbene tra i più importanti strumenti come il violino e il pianoforte siano stati creati e costruiti in Italia, e la musica strumentale, nella fattispecie dei fiati, abbia qui compiuto i suoi primi passi, l’attenzione dei grandi composito- ri italiani, soprattutto dall’Ottocento in poi, è stata rivolta principalmente all’Opera, la quale ha assorbito le migliori risorse, occupato gli spazi concertistici e teatrali, influenzato fortemente le tendenze culturali e il gusto estetico del pubblico, che, attratto dalla spettacolarità e della sensualità del genere, ha sfavorito lo sviluppo della musica strumentale, la quale avrebbe potuto contribuire notevolmente a influenzare anche il processo evolutivo dagli altri stati europei. In quanto alle Bande Musicali occorre tenere conto anche della situazione storica. L‘Italia è uno Stato relativamente giovane rispetto ad altri grandi Stati d’Europa, ha quindi ritardato sia la nascita, sia la crescita e sia l’affermazione dei Complessi Bandistici Militari, dai quali discendono i moderni complessi municipali o quelli amatoriali oggi sotto il nome di Associazioni. L’iter della Banda Musicale italiana, fatte salve le grandi Bande Militari famose in tutto il mondo, ha raggiunto livelli qualitativi insuperabili, ma seppur evolvendosi in modo lusinghiero, ha sempre continuato a coltivare maggiormente la musica lirica. Solo in questi ultimi decenni, grazie a qualche editore coraggioso e alla diffusione della musica originale, purtroppo specificamente estera, si è verificata una inversione di tendenza a favore della musica strumentale tipicamente bandistica. 4 luglio 2002, relazione del M° Aleppo, in rappresentanza dell’ Italia. a cura di Giancarlo Aleppo PAGINA 3 IL PEGASO-4TRIMESTRE 2016 CANTARE MINA LEGGENDO POESIA, RIFLETTENDO SULL’AMORE Un successo lo spettacolo di Daniela Sornatale e Pino Suriano L’arte non si spiega. Non ha molto senso spiegare con parole ciò che si è voluto esprimere con musica, pittura, cinema o teatro. Una volta a Krzysztof Zanussi, grande regista polacco, fu chiesto cosa avesse voluto dire col suo film Konstant. “Se avessi potuto esprimere con parole ciò che ho espresso con il film - rispose all’intervistatore - avrei scritto un sms, non mi sarei sprecato a fare un film. Quel che ho voluto dire è il film stesso”. Inutile, insomma, sostituire un linguaggio con un altro. E’ però possibile, e non poco significativo, il tentativo di introdursi, anche con parole, all’opera d’arte, e cioè di aprirla, con parole o altre espressioni artistiche, a possibili chiavi di lettura e a una più viva comprensione di significato. E’ il tentativo dello spettacolo sperimentale “Viaggio letterario con Mina”, andato in scena il 29 dicembre nel Palazzo Marchesale di Pomarico (due passi da Matera, Capitale della Cultura 2019) con la cantante Daniela Sornatale e il professor Pino Suriano, Presidente del Comitato di Matera della Società Dante Alighieri e nostro collaboratore. La prima a cantare i grandi successi della “tigre della Cremona”, con la sua straordinaria band; il secon- do a introdurli con riflessioni sul senso di quei testi, con il supporto della lettura di brani letterari, citazioni o canzoni letti da Suriano. O, in qualche caso, con la lettura ragionata degli stessi testi che poi sarebbero stati eseguiti. Il risultato? Un silenzio di straordinario interesse da parte di tutto il pubblico. Tutti gli spettatori venivano introdotti da Suriano al senso delle canzoni che stavano per ascoltare; tutti, perciò, più “in ascolto”, più aperti alla profondità dei testi che comunicavano. E così, alle note di “Io penso a te”, inno all’onnipresenza dell’amore, la contrapposizione (in lettura, come fosse una poesia) di un’altra canzone che ne esprime la dimensione totalizzante: “Tu non mi basti mai” del mai troppo amato Lucio Dalla. O, partendo da un passo di “Amor mio” (“Siamo poco ma insieme siamo ancor di più”) riflettere sulla capacità che l’amore ha di dare forza e coraggio, anche nella lotta contro il potere, per arrivare, così, all’espressione letteraria più emblematica del rapporto tra “amore e potere”: I Promessi Sposi di Manzoni. Due ore di silenzio e attenzione. Mina, e qualche brano di Battisti, “hanno parlato” di più. Anche grazie alla voce magnifica di Daniela Sornatale e della sua band composta dai musicisti Angelo Manzara, Camillo Salerno, Antonio Laviero, Alex Milella, Beppe Brizzi e Sabina Matera. Un evento apprezzato, sul quale hanno puntato, a giusta ragione, il Comune di Pomarico e il Consiglio Regionale della Basilicata. A Matera si sta discutendo tanto sull’opportunità di puntare di più, per il 2019, sullo spettacolo o sulla cultura. E se si facessero insieme? PAGINA 4 IL PEGASO-4TRIMESTRE 2016 LA PIZZICA PIZZICA E L’ANTIDOTUM TARANTULAE DI ATHANASIUS KIRCHER Credenze diffuse in antichità nell’area mediterranea, ed in epoca più recente (VXII sec.) nell’Italia meridionale, considerano il tarantismo un fenomeno isterico - convulsivo provocato dal morso di ragni. Gli effetti del morso sono una condizione vagamente assimilabile all’epilessia o all’isteria, e i sintomi sarebbero l’offuscamento delle turbe emotive. Questo sistema complesso e antico del fenomeno del tarantismo era presente sino a pochi decenni fa nel Salento e in Spagna. Le vittime del morso dei ragni erano in genere lavoratori (soprattutto donne) che abitavano negli habitat naturali di tali ragni (la tarantola - Lycosa tarentula e la malmignatta - Latrodectus tredecimguttatus). Tuttavia nel 1959 il famoso etnologo Ernesto De Martino, nel suo celebre libro La terra del rimorso, afferma che il ragno portatore del veleno malefico è in realtà un animale simbolico e una specie di aracnide realmente inesistente. Da qui la considerazione del tarantismo una leggenda e un fenomeno culturale religioso. La comprensione del fenomeno sfocia nella multidisciplinarietà delle scuole di pensiero, e non va considerato il tarantismo frutto dell’ignoranza e della credulità popolare. L’uomo o la donna morsa dal ragno (o comunque provata da quei caratteri sintomatici del morso a cui si attribuisce la causa) viene guarita da un complesso rito terapeutico con i mezzi ritmico musicali (in particolare il tamburello), coreutici e cromatici. Generalmente la persona colpita da questa forma di malessere interiore ed esteriore avvertiva tali sintomi ciclicamente ogni anno all’inizio della stagione estiva. Questo rito terapeutico si può considerare un vero e proprio esorcismo a carattere musicale. La musica e la danza dal ritmo ossessivo e sfrenato, esercitata anche per lunghe ore, induce la tarantata allo sfinimento. Il ballo convulso e stremante rilascia molto sudore ed endorfine, eliminando, così, il veleno assunto dal morso del ragno o comunque aiutando a liberarsi dalle convulsioni. Questo rituale pagano affonda le sue radici sin dal medioevo ed aveva carattere magico e superstizioso. A San Paolo, il quale è sta- to salvato dal morso velenoso di un serpente come è asserito negli Atti degli Apostoli, è attribuita la capacità di far guarire i pizzicati dal morso della tarantola per intercessione della sua grazia. Questo è un tentativo, non riuscito in verità, di cristianizzare il rito pagano del tarantismo. Nella Chiesa di San Pietro e Paolo in Galatina (Le) esiste un pozzo dove venivano condotti i tarantati per far bere loro quell’acqua ritenuta miracolosa. La cappella dove è presente questo pozzo è stata sconsacrata perché i tarantati durante il rito compivano atti osceni, mimando anche orgasmi e atti sessuali. Nell’opera Magnes sive de Arte Magnetica del celebre padre gesuita tedesco Athanasius Kircher (Geisa, 1602 - Roma, 1680), si trovano una serie di tarantelle tra cui la celebre Tarantella Napoletana nel Tono Hypodorico e l’Ottava Siciliana “Stu pettu è fattu cimbalu d’amuri”, un antico canto d’amore pugliese in endecasillabi. Di particolare interesse, per noi, è la serie di Antidotum tarantulae: antidoti musicali, appunto, scritti per lenire lo spasimo provocato dal morso velenoso delle tarantole. Athanasius Kircher è stato un erudito universale, definito “maestro di un centinaio di arti” ed è considerato un genio dell’umanità, secondo solo a Leonardo Da Vinci. Athanasius ha vissuto e operato al Collegio Romano a Roma (oggi sede del Ministero per i Beni e le Attività Culturali) ed ha viaggiato pochissimo. Significativi sono stati i viaggi fatti a Napoli e nel Salento, luoghi dove ha composto i brani sopra citati. La pizzica pizzica è considerata, a ragione, una musica terapeutica non più per alleviare il dolore e le convulsioni provocati dal morso velenoso del ragno ormai estinto (se mai è esistito come ricorda il De Martino), ma una musica che mitiga l’ascoltatore dai mali del giorno d’oggi: lo stress, la depressione e l’ansia. a cura di Enrico Tricarico PAGINA 5 IL PEGASO-4TRIMESTRE 2016 PAGINA 6 IL PEGASO-4TRIMESTRE 2016 “COLTIVARE IL TALENTO” LA BELLISSIMA SERATA PER LA PRESENTAZIONE DELL’ORCHESTRA MUSICALE DELL’ISTITUTO SUPERIORE ENRICO FERMI DI POLICORO Riunire nel giro di poche settimane i ragazzi di un scuola con il pallino della musica, organizzarli e farli lavorare, poco tempo a disposizione, tanto da fare. C’era un’arma infallibile, però: il gusto, cioè l’amore per la musica. Quello dei ragazzi coinvolti, ma anche quello del prof. Gaetano Alicata, che ha saputo esprimerlo e comunicarlo, in un certo senso contagiarlo con l’esplosività dinamica, ma umile, che gli è propria. Non solo ai ragazzi della scuola, ma anche ad altre realtà musicali del territorio, tra cui la Banda Musicale Boleto di Nova Siri, diretta dal Maestro Francesco Guida, che ha preso parte all’evento. E quando la bellezza contagia un contesto, prima o poi riesce a venire fuori. Anche “prima”, non per forza “poi”. E così quel concerto di fine anno tenutosi all’Istituto Fermi di Policoro, in cui si doveva presentare umilmente l’avvio di un’Orchestra scolastica e doveva essere semplicemente una sorta di prova generale, è diventato occasione per un’esperienza emotiva straordinaria. A suscitarla, oltre alla musica, la bellezza scenografica del luogo, curata dall’artista e scenografo Nino Oriolo: una notte stellata lieve e in un certo senso dinamica, ad accompagnare con eleganza gesti e suoni dei musicisti. È stata la professoressa Magda Minervini, invece, a gestire sul piano amministrativo le esigenze artistiche e strutturali dell’evento. Punto emotivo massimo, per chi scrive, l’esecuzione di “E’ la mia vita” di Albano, diretta con la consueta maestria da Alicata. Un momento certamente indimenticabile per i ragazzi. Hanno da crescere e imparare, ma si intravvedono semi di talento, come quelli che ha coltivato, spesso nella solitudine della propria stanza, uno che il talento ha cominciato a diffonderlo: Nicola Lerra, ex allievo del Fermi e oggi fresco vincitore agli Hollywood Music Awards. Il Dirigente Scolastico, professoressa Giovanna Tarantino, lo ha voluto in occasione del concerto per portare una testimonianza sul rapporto tra impegno e passione. Compone musica per la post produzione cinematografica e, a quanto pare, lo fa alla grande. a cura di Pino Suriano PAGINA 7 IL PEGASO-4TRIMESTRE 2016 SOCIETA’ MUSICALE “G.VERDI” CITTA’ DI BIELLA(BI) Fondata nel 1910, da un gruppo di appassionati, la Società Musicale Giuseppe Verdi - Città di Biella nei primi anni di vita si dedica esclusivamente ad eseguire musica da ballo. Dirige il M° Ignazio Pagella, che si dedica anche a scrivere le parti. Era l’epoca in cui la musica bandistica era parte integrante nei divertimenti popolari. Nel 1913 venne inaugurata la prima uniforme sociale con cappello a casco e pennacchio a due punte. Intanto si partecipa al primo concorso musicale di Santhià (giugno 1913), ottenendo il secondo premio, e a Saronno (luglio 1915) portando a casa il quinto posto. A causa della grande guerra 1915/18 (alla quale tutti i componenti del complesso strumentale sono chiamati alle armi - 4 i Caduti) l’attività musicale subisce una sospensione. Nel 1919 si riorganizza, affluiscono nuovi musici, si studia tutte le domeniche mattina sotto la bacchetta del M° Pagella. Dal 1922 si partecipa con buon esito a vari concorsi bandistici del Piemonte. Cessata l’attività del M° Pagella, subentra alla direzione della compagine il M° De Rosa, un esperto di musica che pretendeva che i concerti venissero eseguiti alla perfezione. Nel 1960 fervono i preparativi per il cinquantesimo anno di fondazione, a settembre. Il Maestro De Rosa, un poco sofferente, non poteva più seguire la direzione della Banda. Occorreva un nuovo Maestro, e il gruppo strumentale invitò alla direzione della stessa il giovane Emilio Straudi. Il M° Straudi aveva 28 anni, era un violinista e aveva studiato al Conservatorio “G. Verdi” di Torino. Dirigeva già un’orchestra d’archi, ma non aveva dimestichezza con la Banda. Fu un contratto d’affiatamento che andò sempre più perfezionandosi con l’esecuzione di tanti concerti ben eseguiti. Per un periodo di tempo, a causa di impegni di studio del M° Straudi, la direzione fu affidata al M° Romeo Gremmo di Ponderano, che guidò la formazione fino alla conclusione del ciclo di studi del M° Straudi, che riprese la direzione fino al 1998. Dal 1999 la direzione è affidata al M° Massimo Folli. Sotto la sua direzione il complesso strumentale assume le caratteristiche di ORCHESTRA DI FIATI, conseguendo: nel 2000, il 3° posto al 114esimo Certament International de Bandas de Musica di Valencia (Spagna), nella terza categoria (bande fino a 50 elementi); nel 2003, il 1° premio assoluto al 10º Concorso Città di Cascina (PI); nel 2005, la partecipazione al VI Trofeo Internazionale di Bande di Musica e Maiorettes di Malgrat de Mar (Barcellona) in Spagna. La Società Musicale “G. Verdi” ha accompagnato, in appuntamenti concertistici, illustri cantanti lirici e di musical, strumentisti affermati nel panorama musicale europeo tra i quali: Andrea Durando e Maria Grazia Pavignano al pianoforte, Riccardo Armari al trombone, Fulvio Angelini al flauto, Lucas Berrino all’oboe, Leon Bosch al clarinetto, il quintetto di ottoni del Conservatorio di Novara Brass Fever, Ivano Buat prima tromba del Teatro Regio di Torino, La Zago Boogie Band, Andrea Tofanelli, Francesco Santucci, Giampiero Lo Piccolo, Massimo Tempia, Massimo Serra, jazzisti di fama internazionale; i cantanti Davide Gilardino, Gloria Strippoli, Cecilia Viola, Alessandro Di Cosimo, Enrica Maffeo, PierAntonio Rasolo, Aldo Bertolo, Licia Stara, Bo Ra Cha. Tra i presidenti succedutisi negli anni, si ricordano con particolare affetto, Franco Coda ed il Cav. Diego Coppa, scomparso nell’ottobre del 2004, il quale ha ricoperto la carica ininterrottamente per dodici anni. Dall’anno 2005 la carica di presidente è ricoperta dal M° Vittorio Caprio. Oggi la Società Musicale Giuseppe Verdi - Città di Biella conta tra le sue fila circa una sessantina di musicisti, tra i quali molti giovani. a cura di Costanza Guastelluccia PAGINA 8 IL PEGASO-4TRIMESTRE 2016 È ONLINE IL NUOVO SITO DELLA CASA EDITRICE SEDE LEGALE E OPERATIVA Via A. Brancati, 106 96018 Pachino (sr) Mail: [email protected] Web: www.studiomusicalicata.it tel: 328.4650606 STUDIOMUSICALICATA EDIZIONI MUSICALI www.studiomusicalicata.it Studiomusicalicata è orgoglioso di presentare il nuovo sito web, rinnovato nella grafica e nei colori confortevoli, caratterizzato da una navigazione semplice ed immediata. Per quanto riguarda le produzioni musicali: tutti i brani marciabili, funebri e di musica leggera possono essere scaricati gratuitamente, mentre, tutti gli altri prodotti possono essere acquistati online a prezzi competitivi e con spedizione gratuita. 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Di rito, e nello stile di Zero, il cambio di costume ad ogni canzone proposta e l’arricchimento coreografico, in alcuni brani, affidato alla coppia di ballerini Rosario Fratantonio e Cassandra Sortino. Emanuele Mauceri vanta la partecipazione alla famosa CORRIDA condotta da Corrado e dove ebbe, prima, il suo apprezzamento personale e, dopo, quello del pubblico che lo premiò con lunghi applausi e pregevoli riconoscimenti. del panorama siciliano che affrontano il repertorio zeriano con disinvoltura e padronanza, allieta il pubblico presente alle manifestazioni con i brani più rappresentativi di Renato e per circa due ore e a cura di Gakimas PAGINA 10 IL PEGASO-4TRIMESTRE 2016 A gennaio, presso il Teatro “F. Cilea” di Reggio Calabria, si è conclusa la tournèe del Ballet of Moscow. La giovane compagnia privata di balletto, fondata da Timur Gareev col duplice scopo di sviluppare la grande tradizione del balletto classico russo e di ricercare nuove forme coreografiche, è composta da ballerini provenienti dalle migliori accademie di danza di Mosca, San Pietroburgo, Ufa, Perm e vincitori di numerosi concorsi internazionali di balletto. Avvalendosi di prestigiose collaborazioni con etoile provenienti dai migliori Teatri Stabili di Mosca, San Pietroburgo, Ekaterinburg, ha proposto, nei teatri più rappresentativi d’Italia, un vasto repertorio molto apprezzato dal pubblico: dallo “Schiaccianoci” al “Lago dei Cigni”; dalla “Bella Addormentata” a “Giselle”; dal “Don Chisciotte” alla “Cenerentola” al “Romeo e Giulietta”. Manifestazioni che, iniziate il 26 nov 2016 al Teatro Accademia di Conigliano, hanno visto le sale sempre al culmine dei posti disponibili e con platee che ad ogni performance gratificavano i protagonisti con lunghi applausi e ripetuti bis. L’attivazione e lo sviluppo del progetto si deve PAGINA 11 IL PEGASO-4TRIMESTRE 2016 al M° Armando Randazzo, musicista, manager e presidente della Fondazione Teatro Lirico Siciliano che, attraverso il Ballet of Moscow, ha saputo mixare la composizione drammatica della danza, mostrando il volto umano dei personaggi delle storie, alla musica, come unità inscindibili, dando un fascino speciale e unico carattere agli a cura di Francesca Lo Savio PAGINA 12 IL PEGASO-4TRIMESTRE 2016 NICOLA LERRA Nicola Lerra, artista lucano Nova Siri-Mt, è riconosciuto come uno dei giovani talenti più innovativi nel panorama musicale internazionale. Le sue opere si distinguono per l’integrazione del suono di musica elettronica misto ad arrangiamenti orchestrali tradizionali. È noto per The New Era, la colonna sonora composta e dedicata al Final Trailer del celebre film targato Marvel The Amazing Spider-Man 2 e al cortometraggio di animazione My Grandfather Was a Cherry Tree capolavoro di animazione pluripremiato in tutto il mondo e selezionato nella lista dei settanta migliori cortometraggi di animazione agli “Oscar 2017”. A 21 anni ha composto le cover A Way of Life e Tennessee con speciale dedica al M° Hans Zimmer, autore delle opere originali. A 23 anni, dopo averle pubblicate nel suo sito ufficiale, ammirate e considerate, ricevettero dallo staff e dal Maestro Zimmer i complimenti per la sensibilità di esecuzione manifestata al piano e per la performance svolta negli arrangiamenti orchestrali. Ha prodotto, in quattro anni, più di quaranta produzioni musicali tra cover e lavori ufficiali cinematografici. Negli ultimi quattro anni è stato ospite di teatri cinematografici importanti, per merito delle colonne sonore che ha composto, conoscendo e allacciando rapporti con personaggi internazionali e vincitori di oscar. Veniamo al riconoscimento più importante e attuale, quello ricevuto a Hollywood. L’evento si intitola Hollywood Music in Media Awards, Hollywood Music Awards, prestigioso evento hollywoodiano che riconosce ed onora compositori, produttori, musicisti e cantanti che hanno lavorato per produzioni cinematografiche. Nicola Lerra ha partecipato come compositore di tre opere musicali. Le colonne sonore candidate al concorso erano: Believe, colonna sonora vincitrice, Electro piano, brano tratto dall’album The New Era scritto e dedicato al Final trailer della pellicola The Amazing Spider-Man 2 e Revolution, brano inedito. È stato il primo italiano, a soli 25 anni, a ricevere tre nomination nella categoria best song classical contemporary/instrumental (miglior brano classico contemporaneo/strumentale) e a vincere per età. Nella serata delle nomination erano presenti personalità del calibro di: Alexandre Desplat, premio oscar, Tina Guo, prima violoncellista del maestro Hans Zimmer e di molti suoi lavori, David Longoria, famoso produttore e musicista, Justin Timberlake, Nicholas Britell, nominato ai Golden Globe e tante altre star dell’arte in genere. Negli ultimi sette mesi ha ricevuto sette premi e sette nomination, fra cui si citano: Tre Global Music Awards a Los Angeles; Primo premio a NYC per la colonna sonora Double Quartet all’East West Demo Contest. a cura di Gaetano Alicata PAGINA IL 13 PEGASO-4TRIMESTRE 2016 JOSE ALCACER DURA Nasce a Ribarroja del Turia (Valencia - Spagna) nel 1977. Ha studiato Clarinetto nel Conservatorio Superiore di Musica di Valencia con il Professor Juan Vercher; pedagogía musicale con il Professor Jos Wuytak; direzione di banda con i Maestri: Jose R. Pascual-Vilaplana (compositore e direttore), Eugene Corporon (Università del Texas del Nord), D. Lorenzo Della Fonte (conservatorio di Udine, Italia), D. Enrique Garcia Asensio, Markus Theiner (direttore dell'orchestra della Policia de Bavaria a Monaco di Baviera) e Henrie Adams; composizione con il M° Franco Cesarini (Professore del conservatorio di Lugano, Svizzera). È docente di Clarinetto nel Conservatorio Professionale di Musica di Ribarroja, del C.A.P. e nell'Università di Valencia. Dal 2003 al 2006 ha diretto la Banda dei Musical Corporation del Pobla de Vallbona. Dal 2005 è Direttore del centro di addestramento musicale Mestre Palau de Moncada e della Banda Sinfonica del centro artistico musicale di Moncada. In qualità di Direttore è stato invitato a dirigere la banda Musicale “Città di Procida” in Campania, “l’Orchestra di Fiati Karl Orff” in Sicilia e la Wind Orchestra “U. Giordano” in Puglia. Il M° Alcacer è uno dei più grandi Direttori di Banda affermato in campo nazionale, internazionale e mondiale (nel giugno del 2006 è stato selezionato per partecipare al “WINMAKER” di Vienna, concorso mondiale di direzione di Banda, ed è stato scelto fra i migliori 15 direttori del mondo). Chi lo incontra per la prima volta capisce subito che è una persona speciale, schietta ed elegante. Nella sua direzione: la gestualità è sempre chiara, semplice e significativa; la sua dote straordinaria perché riesce, nel contempo, a soddisfare i musicisti che suonano ed il pubblico che ascolta. a cura di Rossana Campisi PAGINA 14 IL PEGASO-4TRIMESTRE 2016 OMAGGIO AL M° NINO CIRINNA’ bandistico, rappresenta il simbolo più eloquente, prima, in provincia di Siracusa e, poi, a livello nazionale ed internazionale. È stato il primo Maestro a trasmettere ai suoi musicisti un nuovo linguaggio artisticomusicale nel quale prendevano vita, evolvendosi, tutti gli elementi dell’arte musicale. Di rara sensibilità artistica e umana, ha vissuto la sua vita intensamente, alla sua scuola si sono formati professionisti che operano in qualsiasi settore musicale e in importanti istituzioni italiane. ******** Il prossimo 02 febbraio ricorre l’anniversario della dipartita del grande Maestro Nino Cirinnà: il clarinettista, il compositore, il trascrittore di opere liriche e sinfoniche ma soprattutto il Direttore della Banda Musicale Città di Canicattini Bagni e dell’Orchestra di Fiati “Orfeo” Città di Siracusa. Complessi strumentali che grazie al Suo genio hanno dato lustro alle cittadine. La casa editrice vuole ricordare uno degli ultimi professionisti (ci ha lasciato nel 2006) di una generazione post romantica che, inseritosi autorevolmente in un ampio periodo storico bandistico e cogliendo e vivendo le istanze principali, le contraddizioni, e le graduali e decisive metamorfosi che dagli anni 70 agli anni 2000 si sono succedute a livello Antonino Cirinnà, nato a Canicattini Bagni (SR) il 9 Novembre del 1934, si è diplomato in clarinetto e strumentazione per banda presso il conservatorio S. Cecilia di Roma. E’ stato: 1° clarinetto nella Banda dei Carabinieri di Roma; docente di educazione musicale negli istituti di istruzione secondaria di 1° grado; direttore della Scuola Comunale di Musica e della Banda Municipale di Canicattini Bagni dal 1974 al 1992; Fondatore e Direttore Artistico del Raduno Bandistico Città di Canicattini dal 1981 al 1991; fondatore, 1992, dell’orchestra di fiati ORFEO Città di Siracusa con la quale ha ottenuto insperati successi a livello nazionale ed internazionale. a cura della redazione PAGINA IL 15 PEGASO-4TRIMESTRE 2016 BAUDELAIRE E KUBRICK C'è qualcosa che accomuna alcuni film come Det sjunde inseglet, Jungfrukällan, Lancilot o Perceval e finanche Blanche, ed è il senso del non rappresentato, perché non rappresentabile; non perché sia orrido, indecente o inutile, ma semplicemente perché impossibile da rappresentare, pur nascondendosi nelle pieghe della rappresentazione, estremamente prossimo a questa e alle sue più emergenti istanze (come nelle trage- die di Seneca, al di là di ciò che si legga e si rappresenti, esiste un tasso alto di non rappresentato, né rappresentabile — neppure alla immaginazione dello spettatore-lettore — eppure possibile, anzi direi che sia inevitabile presupporlo, o come avviene nei sogni, dove l'onirico non è tanto la parte sognata, emergente dal serbatoio di quanto "rimosso" nella vita del quotidiano, quanto la parte che resta impigliata nel non sognabile, ma possibile, il vero residuato di compatibilità insostenibile dell'esistenza umana). Esiste la paura, che nei film di Bergman, Bresson, Rohmer e Borowczyk non è tanto quanto si veda, ma quanto si possa vedere e pensare, senza vederlo, né pensarlo mai, è il possibile, mai attuale — che è la proiezione di qualcosa prossimo all'esistenza e mai attingibile da essa (una sgradevole eterna compagnia disomogenea e disambientante, non percettibile, né tanto meno visibile o pensabile, un retrogusto amaro e tanto più insostenibile, quanto più insensibile e inintellegibile) — e mai disattuale: è quel qualcosa che, nei tempi ha assunto vari nomi, ma non è mai stato chiamato è quella sensazione-non sensazione, a cui spesso, come adesso, si è pensato ma non è mai stato visto, né pre-visto, non percepito, non dimostrato, ovviamente, non presupposto, ma sempre vicinissimo a tutto questo, alla visione come alla pre-visione, alla percezione, alla dimostrazione e alla presupposizione (è quello che due "registi" notevoli delle emozioni umane hanno chiamato, senza poterlo configurare, spleen o shine). Baudelaire e Kubrick, a distanza di un secolo l'uno dall'altro, in due luoghi differenti, e con procedimenti tecnici differenti, hanno lasciato emergere questa istanza o necessità di rappresentare l'emergenza del possibile (i fanta- smi della nostra storia, della nostra mente, del nostro cuore, l'inamovibile mobilità della natura psichica). Con Le fleur du mal, il pri- mo, poeta del simbolismo, ma anche estremamente prossimo al realismo decaduto della propria epoca, lo ha intriso di necessità conflittuali e, reso "epocale" dalla sua generazione, immortale, come colui che abbia tentato di dire l'indicibile, quanto troppo lontano eppure vicinissimo alle aspettative inattese del "pubblico", ha anticipato The Shining, l'opera di un autore che ha sfruttato le possibilità della decima musa, ponendo il cinema, e quel film specificatamente, su una linea di commistione fra l'esplosione dei fatti e la complessa compressione di altro, che non è appartenente né alla sfera dei ricordi, né a quella delle rimozioni di ogni tipo, né censurato, né inutilizzato, né inesistente. L'altro è sempre stato e sempre sarà del nostro mondo, senza abitare spazi o tempi comuni, e sono alcune opere, della letteratura, del cinema o dell'arte, a farlo più presente. a cura di Francesco D’Isa PAGINA IL 16 PEGASO-4TRIMESTRE 2016 CORPO BANDISTICO CITTA’ DI ACQUASANTA TERME (AP) complesso bandistico ha svolto attività concertistica nelle principali città Italiane: Ro- ma, Firenze, Milano, Genova, Torino, Bologna e come Fanfara Regionale del Gruppo Alpini delle Marche. Il Complesso bandistico Città di Acquasanta Terme viene fondato nel 1873 ad opera dell’Amministrazione Comunale che incarica il M° Marchetti di Pianella per la sua riorganizzazione. Ma solo nel maggio del 1875, grazie al M° Camillo De Berardinis di S. Angelo Teramo, inizia la sua attività musicale. Nel 1896, per un breve periodo, ebbe l’incarico il M° Alfredo Masi, al quale succedette nello stesso anno il M° Pilade Bennati di Maggione Perugia, noto compositore di musica per banda, il quale restò fino al 1906, anno in cui l’Amministrazione Comunale decise di non riconoscere più il complesso bandistico come municipale a causa di problemi finanziari. Furono gli stessi componenti del glorioso corpo musicale a tenerlo in vita incaricando a dirigere un maestro di Acquasanta Giovanni Sabatini, vice maestro della banda delle Filippine, prima tromba della banda dei Marines degli stati Uniti d’America e orchestrale del circo di Bufalo Bill, il quale lasciò l’incarico nel 1946 al figlio, maestro Luigi Sabatini: compositore di musica per banda, vincitore e finalista di diversi concorsi a livello nazionale. Durante i cinquant’anni di direzione del maestro Luigi il Nel 1991 si è gemellata con la banda municipale di Merignac (Bordeaux) Francia. Nel 1997, come tradizione che alla guida del complesso bandistico succede un figlio del maestro uscente, la bacchetta passa nelle mani del figlio Mauro Sabatini diplomato in Clarinetto. Mauro dirige il complesso strumentale dagli inizi degli anni novanta a tutt’oggi. Docente di educazione musicale, presso il 1° istituto superiore di 1° grado di Acquasanta Terme, ha istituito, oltre alla banda musicale cittadina composta da circa 50 elementi, una orchestra di fiati giovanile formata da giovanissimi ragazzi di età compresa tra gli 11 e i 14 anni. Oggi, ex musicisti, hanno raggiunto fama e notorietà nel panorama musicale nazionale ed internazionale. Nell’Agosto del 2004, la banda Città di Acquasanta, si è gemellata con la Union Musical de Paiporta, Valencia. Nell’ auditorium della cittadina spagnola, il complesso strumentale, ha effettuato un concerto ottenendo lusinghieri consensi dal numerosissimo pubblico in sala e dalla critica Nelle pubbliche prestazioni propone un vasto repertorio che spazia: dalla musica tradizionale bandistica alla musica jazz, dalla musica sinfonica e operistica alla musica moderna e leggera, dalla musica afro-cubana alla musica andalusa. CENTRO ARMI DI DOMENICO ARLEO VIA FEDERICO FELLINI, 40 75025 POLICORO (MT) CEL: 349.6764677 CACCIA - PESCA - SPORT - FUOCHI PIROTECNICI PAGINA 17 IL PEGASO-4TRIMESTRE 2016 8 STUDI del M° Francesco Dipietro 8 STUDI, per clarinetto in sib e pianoforte ad uso degli alunni degli istituti musicali superiori d i 1° e 2° grado, ha il duplice scopo di avvicinare e abituare gli allievi alla musica d'insieme e nel contempo offrire orientamenti pedagogico-didattici in quanto i lavori proposti sono in linea con i nuovi programmi ministeriali. Il blocco è racchiuso in carpetta apposita contenente un Cd dei brani e le parti staccati del clarinetto e del pianoforte. SVILUPPO SOFTWARE E SERVIZI INFORMATICI SEMPLICEMENTE...SBALORDITIVI... A MELISSANO (LE) IN VIA C.COLOMBO,25 TEL: 0833.1976417 Seguici anche su facebook PAGINA 18 IL PEGASO-4TRIMESTRE 2016 PIETRO PISANO Indicato agli alunni che studiano per il 1° anno di pianoforte, il quaderno musicale, contiene 40 melodie composte dall’autore e 5 di autori noti: Bach, Grieg, Haendel, Gounod e Brahms. VEXILLA REGIS avanzano i vessilli del re, rifulge il mistero della croce Vexilla Regis è un concerto, proposto nello stile dell’oratorio, per soprano, tenore, quartetto di legni ed organo ideato da Pietro Pisano. Gli avvenimenti della passione di Cristo, insieme all’incarnazione e alla successiva resurrezione, formano uno dei misteri centrali del Cristianesimo. Il desiderio di raccontare attraverso la musica la Passione di Cristo è la più grande storia di sacrificio oblativo e di dolore che accompagna noi uomini da circa due millenni. Il titolo Vexilla Regis è preso da una preghiera, composta da Venanzio Fortunato, cantata i Venerdì Santo in onore della Santa Croce. Il percorso dell’oratorio spazia: dal canto gregoriano ai canti di Sant’Alfonso Maria De Liguori e del beato Tommaso Fusco, da Pergolesi a Mozart, da Gabriel Faurè a compositori della nostra generazione. Tutte le musiche sono legate da un unico filo conduttore LA PASSIONE DI CRISTO mentre i brani sono accompagnati da letture prese dal vangelo e di altri autori inerenti alla Passione. Il luogo adatto alla rappresentazione è la Chiesa ed i lettori vengono scelti tra i partecipanti alla funzione. video promozionale da you tube: https://www.youtube.com/watch?v=IX1ByEPE5X0 a cura della redazione PAGINA 19 IL PEGASO-4TRIMESTRE 2016 LE SVOLTE DA COMPIERE NELLA VITA L’inizio di un nuovo anno ci mette sempre alla prova, risveglia in ognuno di noi tanti buoni propositi, ci pone spesso dinnanzi alla voglia di un profondo rinnovamento, anche se il più delle volte il timore dei grandi cambiamenti della vita ci induce a riporre nel cassetto più nascosto quanto in realtà è un nostro forte bisogno di rinascita. Io ho vissuto in prima persona, qualche tempo fa, l’esigenza della svolta. Ho avuto il coraggio, perché di questo si ha realmente bisogno, di compiere questo salto nel buio. Lo dovevo soprattutto a me stessa, per un senso di onestà verso me stessa prima di tutto. Ho capito che altrimenti avrei continuato a vivere una vita non mia e, siccome non abbiamo molte possibilità di vivere, ho preferito affrontare la tempesta, attraversarla, uscirne ferita, ma finalmente viva. E, soprattutto, consapevole di essere stata leale, in barba alle tante ipocrisie e falsi perbenismi che i più sfoderano miseramente. “...Bisogna sempre sapere quando le equilibrio che tutti ricerchiamo. È così che giungi a quel momento in cui cominci a fare un resoconto della tua vita; è come se la tua vita ti scorresse come in un rewind, lentamente, mettendo a fuoco ciò che di bello e positivo sei riuscito ad ottenere e mantenere con te, ma anche ciò che ha crepato la solidità di quelle che pensavi fossero le indistruttibili e inviolabili fondamenta della tua vita. È in questo preciso momento che si insinua in te la paura di non poter controllare gli effetti che le tue scelte di cambiamento possono generare. Questa paura produce due possibili conseguenze: può farti tornare indietro nelle tue decisioni che stanno per stravolgere la tua vita e spesso quella di chi è a te legato oppure, paradossalmente, può indurti ad avere ancora più coraggio, nel mantenere ferma la volontà di dare una svolta perché si comprende che quella è l’unica strada, pur dolorosa a volte, per imparare a volersi bene, per imparare finalmente, che anche io ho il diritto-dovere verso me stessa di amarmi, di tutelarmi e di proteggermi da quanto nella vita che mi sto lasciando alle una tappa del viaggio giunge al termine. spalle mi ha deluso e amareggiato. Paulo Chiudere un ciclo, sbarrare porte, conclude- Coelho dice ancora: “… Non smettere mai re capitoli non importa come lo diciamo, ciò di avere dubbi. Quando non hai più indeciche importa lasciare nel passato quei mo- sioni vuol dire che ti sei fermata nel tuo menti della vita che sono già stati vissuti. Bi- cammino…” sogna correre dei rischi, seguire alcune stra…e io questo non posso permetterlo... de e abbandonarne altre. Nessuno era in grado di decidere senza paura…” Paulo Coelho. Che cosa magica e grandiosa è la vita di ognuno di noi, un percorso fatto di tante tappe alcune formali, d’obbligo per chi non vuole uscire dai dettami del conformismo a cui, in effetti, un po’ siamo tutti votati, altre più bizzarre perché più vicine ai nostri desideri rimossi, ai bisogni che l’anima umana reclama per mantenere quel delicato e fragi- a cura di Lucia Franzò PAGINA 20 IL PEGASO-4TRIMESTRE 2016 Il Dirigente, prof.ssa Giovanna Tarantino VALORI Il nostro istituto, da sempre, è improntato ai valori della discussione libera e democratica coniugata con la responsabilità individuale verso gli altri e le istituzioni. Sostiene e promuove a valori del dialogo, dell’inclusione, della conoscenza fra culture diverse, dello scambio, del confronto, del valore educativo di ogni azione culturale. Difende e rappresenta i valori della carta costituzionale italiana, in particolare quelli presente nella sezione “principi fondamentali” e nella sezione “diritti e doveri dei cittadini”. Fa sua la bandiera della trasparenza e della correttezza professionale verso le famiglie, gli studenti, gli utenti tutti del mondo della scuola. Il personale della scuola, dirigente, docenti, assistenti tecnici, amministrativi e collaboratori scolastici, condivide appieno i valori contenuti nel codice disciplinare dei dipendenti delle amministrazioni pubbliche (art. 54 dlgs 165/01). MISSION Il Liceo Scientifico “E. Fermi” di Policoro condivide a pieno la missione che la Costituzione della Repubblica Italiana consegna alle istituzioni scolastiche: formare uomini e donne come cittadini responsabili e solidali, condurre l’adolescente alla compiuta formazione di una personalità adulta e globale. La sua attività didattica mira a realizzare percorsi formativi che educhino alla cittadinanza attiva, alla responsabilità personale e sociale, mediante l’acquisizione di conoscenze, lo sviluppo della capacità, la maturazione di competenze, in particolare quella dell’imparare ad imparare. In tal modo s’intende, non solo, innalzare il livello delle conoscenze e delle competenze degli studenti e delle studentesse, prevenire l’abbandono e recuperare la dispersione scolastica, ma fornire loro un valido strumento metodologico spendibile sia nel campo degli studi universitari che nel mondo del lavoro. VISION L’idea di educazione e di istruzione sposata dal Liceo Fermi si raccoglie intorno a poche ma buone essenziali parole -chiave: curiosità intellettuale, amore per la conoscenza, condivisione. La visione educativa del nostro istituto è la condivisione: del piacere di imparare e di crescere culturalmente; dello stare bene a scuola perché ciò determina un ambiente favorevole all’apprendimento. La serenità, la curiosità, il piacere della conoscenza e della scoperta, la gioia della conquista di un risultato didattico nel cammino dell’adolescente lungo il corso dell’apprendimento devono essere elementi non secondari del suo percorso: questo è ciò che ispira il lavoro nelle classi e in tutti i momenti formativi della scuola. STORIA E IDENTITA’ L’istituto, collocato in un contesto produttivo vitale, arricchito dalla presenza di un museo archeologico con reperti preziosi e di mirabile fattura, viene istituito a Policoro nell’a.s. 1967/1968, come sede staccata del Liceo Scientifico di Matera. Allocato inizialmente in una struttura provvisoria priva di palestra e di spazi specifici per insegnanti e alunni, nel 1987 ha ottenuto una sede adeguata e definitiva. È qualificato come una delle realtà scolastiche più dinamiche ed “attraenti” del territorio, tanto da essere frequentato sia da alunni provenienti dall’hinterland circostante e sia da alunni dei paesi della provincia di Potenza e di Cosenza. Attento ai processi di cambiamento della scuola italiana, ha attuato varie forme di sperimentazione, ha ampliato l’offerta formativa con l’istituzione dell’indirizzo linguistico, delle scienze applicate e dell’istituto Tecnico Trasporti e Logistica. ISTITUTO E TERRITORIO L’istituto sorge nella Città di Policoro, in un territorio abbastanza esteso, caratterizzato da una economia basata su una agricoltura avanzata, da attività commerciali e produttive abbastanza dinamiche, da un piccolo tessuto di imprese artigianali a base familiare e da un turismo in continua espansione grazie all’insediamento di strutture ricettive sempre più accoglienti e qualificate sul litorale marino. Le potenzialità economiche hanno trasformato l’originale nucleo abitativo, ubicato sul sito dell’antica Heraclea, in una delle realtà più dinamiche della regione Basilicata. Oggigiorno anche in questa realtà si avvertono consistenti segnali di crisi che rivelano una fase di sostanziale arresto della crescita con un incipiente aumento della disoccupazione, soprattutto giovanile. La scuola si inserisce in tale contesto ed ha un bacino d’utenza di oltre cinquantamila abitanti che si estende anche nelle provincie di Cosenza e di Potenza. Presenta una offerta formativa e culturale variegata, attraverso una pluralità di indirizzi e percorsi didattici che recepiscono i bisogni e le richieste del territorio. Attenta ed aperta alle sollecitazioni del mondo produttivo, del lavoro e della cultura, intende concorrere alla formazione del cittadino consapevole e attivo, in un avanzamento progressivo di traguardi cognitivi e di crescita umana e culturale. La presenza di un indirizzo di Liceo Linguistico e di un indirizzo Trasporti e Logistica (ex ITIS Nautico) ben si concilia con le valenze economicosociali del contesto territoriale. STUDIOMUSICALICATA Edizioni Musicali CASA EDITRICE, CENTRO STAMPE, TIPOGRAFIA e ARTI GRAFICHE. SERVIZI Ristrutturazione e rinnovo parti e partiture musicali manoscritte o antiche. Arrangiamenti personalizzati per qualsiasi gruppo strumentale e corale. Metodi, trattati, prontuari di storia della musica. Trascrizioni di musiche e/o parti manoscritte a pc in qualsiasi formato. Quaderni musicali e quaderni per lo studio dell’armonia e composizione. 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Finocchiaro Michele B. Finocchiaro Giovanni Barone Giovanni Barone Vito Giammarinaro Vito Giammarinaro Dario Colombo Gioacchino Ciavarello Gioacchino Ciavarello Francesco Dipietro Matteo Finocchiaro Matteo Finocchiaro Luigi Fiorentini Luigi Fiorentini Sebastiano Grasso Sebastiano Grasso Nino Ippolito Nino Ippolito Francesco Mulè Francesco Mulè Michele Pupillo Michele Netti Alessandro Sapienza Roberto Basile GENERE SINFONICO AMORE PER LA MUSICA LA FRIULANA TERRA DI SICILIA PERLA IBLEA CORLEONE IN FESTA FASCINO LATINO BRONTOLANDO AMICI DELL’ARTE FLORIDIA IN FIORE PATERNO’ IN FESTA ISNELLESE SUONI DI SICILIA VESANIA Sebastiano Grasso Michele B. Finocchiaro Michele B. Finocchiaro Francesco Fatuzzo Gioacchino Ciavarello Giovanni Barone Nino Ippolito Nino Ippolito Matteo Finocchiaro Matteo Finocchiaro Giuseppe Lotario Giuseppe Lotario Giancarlo Aleppo GENERE FUNEBRE LAMPEDUSA ALLA MEMORIA DEL ... I.N.R.I. FRUSTA E CHIODI WOJTYLA AI CADUTI DEL ‘43 ETERNA LUCE TORMENTO DI PASSIONE OMBRA LACRIMOSA Gioacchino Ciavarello Gioacchino Ciavarello Giovanni Barone Gakimas Gaetano Alicata Michele B. Finocchiaro Michele Netti Enrico Tricarico Sebastiano Grasso Francesco Dipietro OPERE TEORICHE LA MUSICA NEI SECOLI, 1-2 vol. VINCENZO ALEMANNO IL CINEMA E LA SHOAH 1812, analisi formale DANZE ARMENE,analisi formale… PALCOSCENICO, trattato… APPUNTI DI TEORIA MUSICALE UTOPIE LUNATICHE Giancarlo Aleppo Enrico Tricarico Francesco D’Isa Michele Netti Michele Netti Gianni Venuti Adalberto Protopapa Mariachiara Patruno ORIGINALI PER BANDA NOVECENTO (1^ e 2^ serie) SUITE MEDITERRANEA TERRAVECCHIA MUSIQUE POUR UN... MARIACHIARA GIOCHI IN BAND 180mo GLI EROI D’ABRUZZO IMPRESSIONI MOMENTANE SOSPIRI INTROFANFARA SANTA MARIA DEL SOCCORSO ESCAMILLO SYMBIOSIS FESTIVE MARCH Giancarlo Aleppo Giancarlo Aleppo Francesco Fatuzzo Silvio Franchino Gaetano Alicata Giuseppe Lotario Dario Colombo Vincenzo Trovisi Francesco Dipietro Michele Netti Michele Netti Raffaele D’Amico Sebastiano Grasso Mario Gagliani Francesco Netti ARRANGIAMENTI IL RE PASTORE ouverture LA SERVA PADRONA ouverture OH HAPPY DAY (per quintetto) MARCIA TURCA (per quintetto) Mozart-Aleppo Paisiello-Aleppo arr. Giovanni Nicosia Mozart-Nicosia ENSEMBLE AMALGAMA VOCUM SUAVITAS IMPROVVISO per 4tto d’archi WITTY RAG QUINTETTO HELIOS IO SONO LA VIA ARCHIMISTICI ADAGIO E SCHERZO CHILDREN FOLKLORE... Giancarlo Aleppo Giancarlo Aleppo Gaetano Alicata Concezio Leonzi Rosario Fronte Maria Sicari Matteo Finocchiaro Francesco Dipietro Michele Pupillo Francesco Netti DIDATTICA MOMENT’S IMPRESSION’S QUINTETTO ... 45 MELODIE INEDITE E... 8 STUDI per pf e cl PALCOSCENICO TRE PEZZI 3 PICCOLI PEZZI … ELEGIA PARA FRANCISCA 15 STUDI PER FAGOTTO 6 STUDI PER FL E PF STUDI GIORNALIERI per tuba ESERCIZI SUGLI… per corno SAMBA QUARTET TIKA FOUR DRUMS percuss... Francesco Dipietro Rosario Fronte Pietro Pisano Francesco Dipietro Giovanni Venuti Fabrizio Puglisi Antonio Casagrande Sergio Carrubba Vincenzo Trovisi Antonino Cicero Carlo Cattano Antonio Coschina Rocco Mario Vitaliano Francesco Netti Francesco Netti ABBONATI A “IL PEGASO” Permette l’invio gratuito di materiale e gadget della casa editrice; sconto del 25% su tutti i prodotti “studiomusicalicata”; pubblicazione di saggi o articoli; pubblicità del proprio complesso strumentale, del singolo solista, o degli interessati in genere. 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