dal 18 ottobre al 13 dicembre 2014, al TaTÀ L

dal 18 ottobre al 13 dicembre 2014, al TaTÀ
L’autunno dei teatri
sei date per la nuova rassegna del Crest
La Puglia in scena. Con l’intento di sostenere la nuova drammaturgia prodotta negli ultimi anni sul
territorio regionale, le residenze pugliesi del progetto Teatri Abitati promuovono la rassegna
L’autunno dei teatri, cartellone di eventi spettacolari e insieme calendario di attività formative
differenziate. Il grande investimento realizzato in questi anni sia dalla Regione Puglia sia dalle
strutture teatrali destinatarie del progetto Teatri Abitati in direzione della formazione e
dell’ospitalità di tante e diverse esperienze accompagnate dai Maestri del teatro contemporaneo
italiano - da Claudio Morganti a César Brie, da Maria Maglietta ad Elena Bucci, da Marco Martinelli
a Danio Manfredini -, che hanno condotto laboratori e accompagnato la nascita dei nuovi
spettacoli, ha innovato e generato nuova drammaturgia, ma soprattutto una più consapevole
qualità del lavoro teatrale “made in Puglia”. Di qui il desiderio, ma anche la necessità di dare
visibilità sul territorio regionale e nazionale alle nuove produzioni che, peraltro, dimostrano di
essere davvero in sintonia con la realtà dei tanti territori - sociali e naturali - della nostra bella
Puglia. Tra i “presidi artistici” che ospiteranno il festival anche il TaTÀ di Taranto, dove dal 18
ottobre al 13 dicembre prossimi saranno proposti sette eventi in sei date, tutte (tranne una) di
sabato alle ore 21. Invariata la “politica del botteghino” del Crest: solo dieci euro il biglietto,
appena quarantadue euro l’abbonamento (sei spettacoli). Info: 099.4725780 - 366.3473430.
Aprirà il 18 ottobre Il pasto della tarantola, una degustazione teatralizzata di prodotti tipici
salentini “firmata” da Silvio Panini e Paolo Pagliani per Koreja. La performance della durata di 25
minuti, rivolta ad un numero massimo di 30 persone, sarà presentata per quattro volte durante la
serata (ore 19.30 - 20.30 - 22 - 23). La visione (con obbligo di prenotazione) sarà gratuita se
abbinata con lo spettacolo Capatosta, scritto e interpretato da Gaetano Colella (in scena con
Andrea Simonetti), per la regia di Enrico Messina, nuova produzione del Crest-Teatri Abitati.
Siamo in uno dei tanti reparti giganteschi dell’Ilva, Acciaieria 1 reparto RH. Due operai sul posto di
lavoro. Il primo è un veterano, il secondo è una matricola. Solo i gesti, i volti, le voci di attori
possono riuscire a raccontare il sangue di una città ferita e divisa. Oltre l’informazione.
Il 31 ottobre verrà proposto Kater - Memorie dal fondo del mare di Francesco Niccolini, regia
Roberto Aldorasi, Francesco Niccolini, Fabrizio Pugliese e Fabrizio Saccomanno, gli ultimi due
anche interpreti (in scena con Elvis Belushi), produzione Thalassia. Due albanesi aspettano che la
motovedetta Kater salpi. Che l'Italia arrivi. Che le navi militari che li vadano a salvare. Poi accade
l'inimmaginabile. Tutto è visto attraverso una lente deformante, grottesca.
Il 15 novembre sarà la volta di Croce e fisarmonica di Carlo Bruni ed Enrico Messina, regia Carlo
Bruni, con Enrico Messina (in scena con Mirko Lodedo), coproduzione Armamaxa teatro/Diaghilev.
Prediligendo il potere dei segni ai segni del potere, don Tonino Bello ha esercitato il suo mandato
coniugando uno straordinario rigore evangelico con un anticonformismo capace di spiazzare i più
arditi rivoluzionari, associando a una fede profonda una laicità che a molti sembrerebbe
paradossale per un prete.
Il 29 novembre il Teatro dei Borgia presenterà Volevo essere Amy Winehouse di Michela Diviccaro
ed Elena Cotugno, regia Gianpiero Borgia, con Elena Cotugno. Se dici Amy dici droga. E invece sono
due cose molto diverse. Ma che fine ha fatto il suo talento, unico, raro, fragile, vero, potente e
indimenticabile? Che fine hanno fatto quella voce nera, profonda, che le permetteva di surfare tra
le note? Dopo Morrison, Mercury, Joplin, Marley, lei è l’ultima di una serie di icone per giovani e
giovanissimi.
Il 6 dicembre il Teatro Kismet OperA porterà in scena Namur (o della guerra e dell’amore) di
Antonio Tarantino, regia e interpretazione Teresa Ludovico (in scena con Roberto Corradino).
Marta è una donna che ha scelto di rinunciare alla tranquilla finzione della vita domestica per
seguire una libertà che paga a caro prezzo. Ha vissuto tutto, troppo, stanca è pronta anche a
morire, ma l’amore per un il giovane soldato Lucien le restituisce forza e dignità.
Il 13 dicembre chiuderà la rassegna Else. Andante, cantabile con brio, da “La signorina Else” di
Arthur Schnitzler, adattamento scenico Cosimo Severo e Stefania Marrone, regia Cosimo Severo,
con Viviana Strambelli (in scena anche Giovanni Di Lonardo e Fabio Trimigno), produzione Bottega
degli Apocrifi. Il nodo è un piccolo problema economico da risolvere, non c’è mica bisogno di farne
una tragedia, di pensarci troppo, di sicuro non c’è bisogno di spargere la voce. Capita anche nelle
migliori famiglie.
Con l'occasione porgiamo cordiali saluti.
Taranto, 10 ottobre 2014