Gli Hittiti
Gli Hittiti furono una popolazione che si insediò
nella regione anatolica a partire dal 2500 a.C. A
partire dal XVII a.C. i vari villaggi si unificarono
dando origine ad un vero Impero, con capitale
Hattusa. Da questo momento il loro potere si
espanse verso sud e verso occidente.
Nel 1595 a.C. devastarono Babilonia, e due secoli
dopo, nel 1285 a.C. si scontrarono contro l’esercito
egizio di Ramsete II, nella celebre battaglia di
Kadesh, ricordata perché è la prima battaglia ad
essere documentata a livello storiografico. A tale
battaglia seguì un trattato di pace, che garantì agli
Hittiti il dominio sulla Siria, e lasciò agli Egizi il
controllo della regione palestinese. ​L’alleanza fu un
fatto positivo che garantì di fatto la pace nella
regione.
Nel 1210 a.C. salì al trono l’ultimo re Hittita, Suppiluliuma. Attorno al 1200 l’impero Hittita scomparve
improvvisamente, e la capitale Hattusa fu rasa al suolo e saccheggiata.
Gli storici non sono riusciti a spiegare con sufficiente
chiarezza quali siano stati i motivi della scomparsa
degli Hittiti, ma alcuni di loro propendono per
attribuire la responsabilità del fatto ai cosiddetti
Popoli del Mare, che in quel periodo misero a ferro e
fuoco l’intera regione mesopotamica, spingendosi poi
più a sud, verso l’Egitto.
Cultura
Gli Hittiti fornirono all’umanità dei contributi decisamente importanti, in particolare insegnarono l’utilizzo
e l’addestramento del ​cavallo​: inizialmente fu utilizzato in guerra per trainare i ​carri da guerra​, di cui gli
Hittiti furono inventori, in seguito però fu utilizzato per gli utilizzi più disparati. Oltre a questo furono gli
scopritore della tecnica della tempra, tecnica attraverso la quale è possibile migliorare la lavorazione del
ferro, portandolo prima ad alte temperature per poi
raffreddarlo velocemente tramite l’immersione in acqua
fredda.
Società
Gli Hittiti ebbero una monarchia, ma il re veniva eletto da
un’assemblea di nobili aristocratici e perciò non detenne
mai un potere assoluto.
È interessante notare come gli Hittiti furono i primi ad
introdurre il risarcimento pecuniario come pena di fronte ai crimini più lievi; al posto delle cosiddetta legge
del “taglione” che, all’epoca, risultava essere il tipo di applicazione di pena più diffuso, come attesta anche il
codice di Hammurabi, erano soliti infatti commutare la pena corporale in una somma di denaro da versare
alla vittima, o alla famiglia della stessa.