8 O N L I N E n. 02 30 gennaio 2013 Direct marketing e comarketing su misura per fornitori e distribuzione Kiwari, l’email che vende Rivosecchi: «Siamo garanti per i contatti delle agenzie» Marco Rivosecchi parla italiano con un sensibile accento inglese, perché ha vissuto a lungo negli Usa. Dove di certo ha maturato molte delle competenze che gli sono servite nel 2000 per fondare Kiwari direct!: piattaforma di comunicazione digitale multicanale evoluta, che nel 2012 ha inviato per i suoi clienti qualcosa come 6 miliardi e mezzo di email profilate, ossia su misura per i destinatari. Kiwari dunque è il partner che facilita l’email marketing, per i grandi gruppi come per le piccole e medie imprese e ora, con la consulenza di Marilena Bisio, anche nel turismo, dove Kiwari ha già lavorato per Alitalia e Air France KLM, Trenitalia, Kel 12 e ora Royal Caribbean, Binter Canarias e Idee per Viaggiare, e da pochissimo anche Venere.com. «Siamo organizzatori» Kiwari affianca la campagna di direct marketing digitale, dalla definizione degli obiettivi alla progettazione: targeting, gestione dei contenuti e mix di strumenti – email, ecoupon, survey, member get member, Post- Metasearch sperimentale, prima in Germania Kayak confronta anche i pacchetti Si scalda la concorrenza tra i motori metasearch in Europa – i portali che confrontano il prezzo del prodotto sulle agency online e su altri fornitori – dopo che il colosso Usa Priceline ha comprato Kayak, mentre Expedia ha preso il controllo del tedesco Trivago. Urlaub, holidays, vacanze Così Kayak lancia novità in Germania, proprio dove Trivago domina: su kayak.de sul nuovo canale Urlaub (vacanze) ora si confrontano anche pacchetti, quelli di Expedia e di alcuni t.o., e i K-Packs: «combinazioni di hotel e voli che Kayak elabora assemblando nella stessa data le migliori tariffe per voli e hotel, in pratica facciamo noi invece del cliente per facilitargli la vita. Non produciamo né intermediamo, il cliente prenota direttamente sul sito del fornitore»: parla Isabella Convertini, la giovane country manager Italia di Kayak, che abbiamo intervistato al telefono SOCIAL MEDIA Facebook Graph Search rivoluziona il passaparola Il lancio di Graph Search non ha entusiasmato i mercati intorno a Facebook, ma promette sviluppi importanti per l’industria del turismo. Mark Zuckerberg ha presentato personalmente ai media la nuova funzione che è ancora in betatest, che apparirà in una barra in cima alla pagina e che anzitutto utilizza il linguaggio semantico – ossia la semplice lingua parlata – per ricercare persone, foto, luoghi e interessi specifici, dunque per creare connessioni, esplorare luoghi e attrazioni. Gli utenti di Facebook po- Mark Zuckerberg tranno cercare, per esempio, amici di amici che hanno fatto una certa crociera, quelli che amano sciare, foto degli amici scattate in una certa meta, città visitate dai familiari, attrazioni visitate in Usa Click e altro – gestione del database, analisi e monitoraggio dei profili utente. «Riduciamo il carico di lavoro dei clienti – spiega Rivosecchi – con la gestione del workflow e l’automazione. E non abbiamo liste nostre, gestiamo le loro. Siamo organizzatori, e siamo garanti per le liste clienti fornite dalle agenzie». Questione centrale quando Kiwari fa da perno al comarketing tra operatori e agenzie, come nel caso di Royal Caribbean: «Parliamo ai clienti tramite il trade – spiega Mario Pasquero, il direttore com- merciale – per questo ci serve un partner attrezzato, che anzitutto ci evita ogni conflitto di interesse». Perché Kiwari veicola il messaggio promozionale sulle liste di clienti fornite da un panel di adv partner di RCL, integrandole se del caso con liste geografiche comprate sul mercato. Lo stesso vale da Idee per Viaggiare: «Noi vendiamo lusso, un segmento totalmente intermediato – dice Alessandro Andreucci, responsabile IT – e Kiwari ci aiuta a unire davvero le forze con le agenzie, senza che entriamo in possesso di alcun dato sensibile dei loro clienti». Kiwari capitalizza a fondo il potenziale tecnologico dell’email: «Che si usa spesso come un fax – nota Rivosecchi – mentre è uno strumento molto più sofi- Marco Rivosecchi sticato. Il messaggio è tutto tracciato, il meccanismo anticipa e potenzia ogni sviluppo del cobranding». Nuovi clienti in adv Ad esempio: per email il cliente finale riceve un invito all’acquisto, con buono sconto nominativo non trasferibile da utilizzare solo nell’agenzia che glielo ha inviato. Quando il cliente stam- pa il buono, l’agenzia viene avvertita da un messaggio in automatico e lo richiama a breve. L’obiettivo ragionevole è l’1% di tutti i clienti che cliccano sull’offerta – che sono prospect veri. «Nel nostro caso ogni agenzia che ha partecipato all’operazione ha ottenuto 40 nuovi clienti con cui lavorare» dice Pasquero. «L’importante non è lanciare la mail – sottolinea Rivosecchi – quanto capire come la gente reagisce al tuo messaggio. Di qui in poi si possono fare molti passi avanti. Ad esempio di concerto con il fornitore l’agenzia può inserire sul proprio sito un generatore di coupon. E può lanciare l’iniziativa sui social media, ristretta ai propri clienti…». Marina Firrao www2.kiwari.com dalla sua sede di Zurigo. «Kayak ha il sito italiano dal 2008 – ci dice – ma solo dal 2011 un team dedicato, qui in Svizzera». Il modello di business che ha fatto il successo di Kayak è piuttosto articolato, e ai suoi clienti – olta e fornitori che entrano nella ricerIsabella Convertini ca – offre più formule di partecipazione: il classico pay per click, talvolta la pubblicità, ma soprattutto il CPA, costo per acquisizione del cliente, ossia per la conversione del visitatore del sito in compratore effettivo di servizi. Il che vale anche per gli operatori che entrano nel canale Urlaub, di Kayak.de: «Ma il canale per i pacchetti c’è già in Gran Bretagna e in Francia – dice Isabella – e anche in Italia, alla voce Vacanze. È ancora in test, per ora con un solo solo tour operator. Il problema è tecnologico, per entrare nella ricerca di Kayak il fornitore deve avere una struttura avanzata, e già pronta per la vendita online». E naturalmente in Italia, come su altri mercati europei, il problema è anche strategico: forse ora l’idea di raccogliere clienti su Kayak farebbe gola a molti t.o., non fosse il rischio di una reazione forte da parte delle agen- zie di viaggi, che comunque distribuiscono la quasi totalità del turismo organizzato. E tuttavia, se la tecnologia ci fosse, forse le agenzie stesse potrebbero cercare su Kayak il pacchetto perfetto per i loro clienti, incassando la commissione del caso, su prezzi identici a quelli offerti al cliente che si prenota direttamente. Del resto alcune olta, nate dichiaratamente per il B2C, collaborano ormai da tempo con il trade. Forse non sarà tutto così semplice, ma si è visto che sul campo della tecnologia e del commerciale la realtà finisce sempre per superare ogni più sfrenata fantasia. dagli amici, Paesi che gli amici hanno visitato, i ristoranti preferiti dagli amici a Londra… e così via. Una quasi rivoluzione del passaparola, che si trasforma da passivo in attivo e sistematico, con l’utilizzo di dati che già c’erano, ma andavano ricercati con qualche impegno. Così si troveranno anche possibili compagni di viaggio, suggerimenti per viaggi futuri, amici che lavorano nel turismo, oppure espatriati. Inoltre, spiegano da Facebook, «abbiamo creato Graph Search pensando alla privacy, ogni singola infor- In più alle imprese del turismo Facebook offrirà la possibilità di inserire in Graph Search le loro inserzioni a pagamento: una sfida per i marketer, che dovranno pen- mazione sarà visibile, come finora, solo agli utenti autorizzati da chi l’ha generata. Poi l’implementazione di Graph Search sarà lenta, avremo tempo per aggiustare il tiro in base alle reazioni degli utenti». Pubblicità semantica Così viene subito da chiedersi perché cercare in Google il ristorante, quando si trovano subito su FB quelli consigliati da qualche amico affidabile? che magari ne ha anche postato una foto… Altre prospettive si apriranno con l’arrivo di Mobile Graph Search, perché dal cellulare si potranno anche rintracciare amici che sono qui in questo momento, per esempio nella città che sto visitando per la prima volta. Il booking voli come in borsa E ora su kayak.com per i voli c’è la nuova funzione che stima la tendenza della tariffa, al rialzo o al ribasso entro la settimana, e consiglia book now nel primo caso, e wait nel secondo: più o meno come si fa in borsa. Da Kayak spiegano che la stima è calcolata con algoritmi e modelli matematici basati sullo storico delle tariffe per oltre un miliardo di richieste ricevute e processate nel corso di un anno da due portali di booking, dalle olta, dai consolidatori, e dalle low cost. Il portale indica di volta in volta il grado di affidabilità della stima, e raccomanda in ogni caso: «Se trovi un buon prezzo, prenota». M.F. www.kayak.it sarle in linguaggio semantico, e mirate su specifici target, da selezionare su un universo che nel mondo ha superato il miliardo di utenti. M.F. ◗ NORVEGIA DA URLO. Visit Norway, l’ente del turismo della Norvegia, lancia in versione social l’originale campagna che celebra i 150 anni della nascita di Edvard Munch, il grande artista norvegese che ha dipinto il celebre L’Urlo. «Prendi parte all’urlo più lungo della storia», suggerisce anche il sito italiano di Visit Norway: si filma il proprio urlo e poi lo si carica sul sito della Norvegia. Gli urli più belli si aggiungono a quelli già realizzati da Visit Norway (mentre scriviamo l’urlo dura 2 minuti) e gli autori possono vincere buoni premio fino a 4.000 euro.