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C4SOCIETÀ E CULTURA
Le mode
Libri d’estate
Davanti
ai loro scaffali
Da sinistra a destra,
e dall’alto in basso,
alcuni personaggi
noti bibliomani:
Fabio Merlini, filosofo;
Erasmo Pelli, vice sindaco
di Lugano; Pino Sergi,
“politico-insegnante”;
Diego Scacchi, storico
ex sindaco di Locarno
CLEMENTE MAZZETTA
S
e è vero che un uomo è
ciò che mangia, a maggior ragione è ciò che
legge. E allora ecco una
rassegna di quello che
c’è nelle biblioteche di
alcuni personaggi ticinesi, dall’intellettuale al politico, dallo studioso all’insegnante. Tutti con un
rapporto unico con i libri.
Cominciamo con una biblioteca
vera e propria, oltre 5 mila libri:
quella di Diego Scacchi, ex sindaco
di Locarno. Riempie un’intera
stanza: “Purtroppo ho perso lo
schedario e così vado a memoria:
mi aiuta il fatto che l’ho suddivisa
in settori, da una parte la filosofia,
dall’altra lo storia, la linguistica, la
letteratura, più un settore locale:
Ticinensia”. Ma volte gli succede di
acquistare un libro che aveva già.
“Pago lo scotto di non essere granché ordinato: e così quando cerco
un libro non lo trovo, poi quando
non lo cerchi salta fuori”. Fra i libri
che salverebbe ad ogni costo Scacchi mette La critica della ragion
pura di Kant, La Divina Commedia
di Dante, i Canti di Leopardi, L’essere e il nulla di Jean Paul Sartre.
Sul tavolo dello studio, in ordine
sparso, gli ultimi acquisti: Ipazia di
Silvia Ronchey, il saggio sull’intelligenza di Locke, il pamphlet di Marinoff Lou: “Aristotele Buddha Confucio. Per essere felici ora”. I tre
grandi filosofi che hanno capito
che l’estremismo è il principale
ostacolo per il perseguimento della
La biblioteca della tua vita
racconta la persona che sei
Bibliomani voraci, disordinati, meticolosi, unici
Gli scaffali che rivelano idee, manie, interessi
Dai testi filosofici
di Diego Scacchi
ai romanzi di Erasmo
Pelli, ai saggi di Fabio
Merlini e Pino Sergi
felicità, della salute e dell’armonia.
Ma si sa, la saggezza arriva nell’età
dove non c’è più furore. La biblioteca di Fabio Merlini - circa 2000 titoli- è “diffusa” in tutto il suo appartamento, nello studio, nell’atrio, in
sala, in un’altra stanza ancora. Organizzatissimo lui che ha da poco
pubblicato in Francia ‘L’époque de
la performance insignifiante’ per
l’edizioni Cerfs. “Non ho bisogno
di elenchi, ho tutto sotto controllo.
L’ho disposta in modo razionale:
nello studio dietro la scrivania la biblioteca di lavoro: le opere di filosofia per autore, da Adorno a Zenone.
Su un altro lato, scaffali per temi:
estetica, economia, tecnologia. Poi
in sala, la libreria per architettura,
musica, storia dell’arte. Nell’atrio la
letteratura”. Merlini salverebbe le
poesie di Saba, la filosofia di Hegel,
La casa di Vetro, di Mawer, e infine
un saggio di Katie Hasner: “Glenn
Goud e la ricerca del pianoforte
perfetto”. Spiega: “È la ricerca della
perfezione tecnica come mezzo
per esprimere la propria anima”.
Per Merlini un libro è soprattutto
un oggetto da toccare, guardare
prendere in mano, sfogliare: “Non
userei mai un ebook: il fascino
della lettura che ho appreso in casa
da ragazzo, passa attraverso le co-
pertine, il tatto, lo sfogliare...”.
Per un politico come Erasmo Pelli,
vicesindaco di Lugano, leggere è
uno spazio di libertà che si ritaglia
nei fine settimana. “Purtroppo lettura e politica mal si conciliano, gli
acquisti non sono proporzionati al
tempo a disposizione”. Collocati in
una libreria stracolma – oltre 400 libri – senza un ordine predeterminato: i classici, anche un paio di Divina Commedia, pure quella illustrata da Gustave Dorè, gialli, molti
romanzi, compresi quelli ticinesi,
da Non invitarmi al tuo matrimonio, del figlio Matteo a Il Becàaria di
Giorgio Genetelli. “Se dovessi salvare quattro libri – dice – salverei la
Divina commedia, il Giocatore di
Fedor Dostoevskij, l’Orlando furioso e Il viaggio di Felicia di Trevor,
ottimo scrittore irlandese”. Un
giallo dalla trama inquietante: una
livida descrizione di una società
alla deriva con l’aggiunta del serial
killer.
Pino Sergi, “politico-insegnante”,
ha una biblioteca personale di circa
2500 libri. Un biblioteca prioritariamente professionale, per la politica e per la scuola. In sala due pareti con libri di economia, politica,
storia. Nello studio, letteratura, romanzi d’autore (è docente di critica
letteraria). “Non ho un rapporto
vincolante con i libri: nel senso che
se un romanzo non mi piace lo
pianto a metà. Un libro è come la
maionese se non monta... E neanche un rapporto proprietario:
molti libri che ho prestato non li ho
più rivisti. Non userei mai l’ebook:
ho bisogno di toccarli, averli in
mano, leggerli comodamente”.
Come in un rito salverebbe il Capitale di Marx, la Storia della rivoluzione russa di Trotski, i Canti di
Leopardi e Se questo è un uomo di
Primo Levi.
[email protected]
Giuseppe Brenna
Xenia Tchoumitcheva
Michel Venturelli
Le forme del cuore
ai piedi dei monti
La storia del potere
in 48 regole d’oro
Spy story politica
in terra scandinava
A
utto quello che bisogna fare per
conquistare e mantenere il potere in
pochi passi. “Le 48 regole del potere” di
Robert Greene e Joost Elffers è il libro
consigliato da Xenia Tchomitcheva, modella,
presentatrice e attrice che lo sta leggendo nel
suo rifugio londinese. “Penso che sia un
grande osservazione geniale delle leggi della
vita, è su ciò che ci sentiamo dire ogni giorno.
Di certo non è convenzionale”, spiega Xenia.
Tra le regole del libro: mai oscurare il maestro,
non fidarsi troppo degli amici, mascherare le
proprie intenzioni, spiegare il meno possibile,
farsi circondare da un alone di mistero, far
lavorare gli altri e prendersi tutti i meriti. Un
libro che nasce dall’analisi di trenta secoli di
storia del potere, dal pensiero dei più profondi
strateghi, dall’esperienza di guerrieri e leader
carismatici, conquistatori di nazioni e
manipolatori di folle. Un volume consigliato sia
a chi vuole conquistare il potere a tutti i costi,
sia a chi vuole riconoscere subito persone del
genere, per starsene alla larga.
T
S
nche per quest’estate Giuseppe Brenna
preferisce scegliere un libro che fa
pensare. La scelta è ricaduta su “Una
volta in Europa” di John Berger, un viaggio
attraverso diversi racconti nella storia del
Novecento. “Mi ha colpito la dolcezza e il
rispetto per la donna che c’è in queste pagine,
a partire dalla copertina, dove la donna è
rappresentata come un giglio”, spiega Brenna.
Cinque le storie del libro: un contadino, Felix,
che, in età matura, dopo la morte della madre
diventa suonatore di fisarmonica e ne fa un
lavoro del quale vivere; nel secondo un
proprietario di pecore e cavalli, Boris, diviene
l’amante di una distinta signora giunta nel
villaggio; nel terzo di Danielle, donna della
montagna, e del taglialegna Pasquale, i quali,
innamoratisi, si trasferiscono a Bergamo; nel
quarto della povera Odile sposa a diciassette
anni, vedova a diciotto e poi di nuovo sposa e
madre; nel quinto del contadino Bruno e della
farmacista Mariette che, in gita a Venezia, si
incontrano e si amano per poi separarsi.
Esperto delle
Alpi ticinesi
e autore
di guide
Modella,
presentatrice
e attrice
ticinese di
origini russe
otto l’ombrellone in compagnia di un
giallo avvincente. È il consiglio per questa
estate di Michel Venturelli, criminologo ed
esperto del mondo della droga e della
prostituzione. “È da poco uscito il decimo libro
della serie del commissario Wallander,
protagonista delle storie scritte dallo svedese
Henning Mankell, ‘L’uomo inquieto’”. In una
fredda giornata d'inverno, Hakan von Enke,
alto ufficiale di marina ora in pensione,
scompare durante la sua abituale passeggiata
mattutina a Stoccolma. Un caso che tocca da
vicino il commissario Wallander. Von Enke è il
futuro suocero di sua figlia Linda, il nonno
della sua nipotina e di recente gli aveva
confidato aspetti soprendenti di un dramma
politico-militare risalente a più di due decenni
prima, quando sottomarini sovietici erano stati
avvistati in acque territoriali svedesi. “È un
libro dove ci si appassiona al personaggio,
soprattutto se si sono già letti gli episodi
precedenti. Colpiscono anche le belle
descrizioni dei paesaggi svedesi".
Criminologo
ed esperto
del mondo
della droga e
della prostitizione