NOME SCIENTIFICO: DIGITALIS PURPUREA Linneo SINONIMO: Digitalis tomentosa NOME COMUNE: Ditale della Madonna, Cornucopia FAMIGLIA: Plantaginaceae (Scrophulariaceae) ORIGINE: ALTEZZA: FIORITURA: Europa da cm 60 a m 1,20 Maggio-Agosto HABITUS Erbacea perenne o biennale, eretta FOGLIA Ovato lanceolata, le cauline progressivamente più piccole Contiene numerosi glucosidi velenosi, specialmente nelle foglie durante la fioritura Importante pianta medicinale: contiene il glucoside digitalina, impiegata nelle affezioni cardiache Ripresa: (pp. 1-2): Orto botanico Alpinia, Alpino di Stresa (Novara), Mottarone; (p. 3): giardino dei signori Arnoldi, Peghera, Val Taleggio (Bergamo); (pp. 4-10): Orto botanico Braidense, Milano Brera; (p. 11): internet Digitalis Purpurea – Ditale della Madonna, Cornucopia Il nome venne dato alla pianta per la prima volta nel XV secolo dal Fuchs nella sua Historia Plantarum, perché i fiori ricordano molto da vicino la forma di un ditale. La sua area di diffusione comprende la Gran Bretagna, l’Europa occidentale e centrale, fino alla Scandinavia. In Italia, diversi anni fa, se ne segnalavano colonie nella valle del Caprino alle pendici del monte Baldo, nella Val d’Ossola, nei monti rocciosi di Cima Mullera, nei monti della Val d’Aosta, sul monte Antola in Liguria, e in Sardegna. Oggi la si incontra raramente, su colline asciutte, lungo strade e sentieri delle regioni settentrionali e centrali. Le uniche Digitalis veramente selvatiche sono quelle della Sardegna, le altre probabilmente sono sfuggite alle culture e si sono inselvatichite successivamente. La Digitalis purpurea è una pianta erbacea, ricoperta di peli biancastri. Le foglie sono rugose e tendenti per lo più verso il basso: le radicali sono ovato lanceolate, munite di lunghi piccioli, quelle dello stelo hanno picciolo breve e tendono a rimpicciolire verso la sommità. I fiori sono grandi, lunghi circa cm 5, con la corolla campanulata, piegata verso il basso, nella forma rosa, porpora e raramente bianca, macchiata di porpora all’interno; il racemo porta fiori da una sola parte. © G. LAINO Pagina 1 di 11 Digitalis Purpurea – Ditale della Madonna, Cornucopia © G. LAINO Pagina 2 di 11 Ne esistono una varietà alba, a fiori bianchi, e una maculata superba, particolarmente interessante per la maculatura. La varietà gloxiniaeflora è di più robusta costituzione, porta fiori più grandi su steli più lunghi, fiorisce con maggiore profusione e offre maggiore varietà di colori: bianco, diversi rosa, salmo-ne, giallo, carminio; i fiori sono leggermente ripiegati sull’orlo, molto aperti in basso e tigrati di bruno internamente. Ne esiste anche una varietà monstruosa (sinonimo campanulata) con il fiore apicale solitamente eretto, gigante e a doppia corolla. Un notevole miglioramento è costituito dagli Ibridi Excelsior. I fiori di questa razza non sono più, come nella forma originaria, disposti solo da un lato, ma tutt’attorno allo stelo; sono inoltre più compatti, quasi perpendicolari, e non più volti verso il basso. Tutti questi ibridi misurano da m 1,20 a m 1,80. Digitalis Purpurea – Ditale della Madonna, Cornucopia © G. LAINO Pagina 3 di 11 Digitalis Purpurea – Ditale della Madonna, Cornucopia © G. LAINO Pagina 4 di 11 Digitalis Purpurea – Ditale della Madonna, Cornucopia © G. LAINO Pagina 5 di 11 Digitalis Purpurea – Ditale della Madonna, Cornucopia © G. LAINO Pagina 6 di 11 Digitalis Purpurea – Ditale della Madonna, Cornucopia © G. LAINO Pagina 7 di 11 Digitalis Purpurea – Ditale della Madonna, Cornucopia © G. LAINO Pagina 8 di 11 Digitalis Purpurea – Ditale della Madonna, Cornucopia © G. LAINO Pagina 9 di 11 Digitalis Purpurea – Ditale della Madonna, Cornucopia © G. LAINO Pagina 10 di 11 Varietà MONSTRUOSA (sinonimo Campanulata), con il fiore apicale campanulato Digitalis Purpurea – Ditale della Madonna, Cornucopia © G. LAINO Pagina 11 di 11