TUNISIA E LIBIA: LE OPPORTUNITA’ DOPO IL CAMBIAMENTO Michela Mercuri LA TUNISIA Page 2 LA SITUAZIONE POLITICA E SOCIALE – Dopo aver inaugurato le rivolte della Primavera araba, la Tunisia sta fungendo da “apripista” anche nel periodo di transizione, che la vede in una fase “più avanzata” rispetto agli altri paesi dell’area – Le elezioni per l’Assemblea Costituente dell’ottobre 2011 hanno visto la vittoria del partito islamico moderato Ennahda con la maggioranza relativa dei seggi. Il presidente delle Repubblica è Moncef Marzouki leader del Partito del Congresso per la Repubblica. Il primo ministro è Hamadi Jebali, segretario di Ennahda. Entrambi sono concordi nel sostenere l’affermazione di uno Stato fondato su valori democratici e volto alla tutela dei diritti umani – Si sono verificati alcuni scontri sporadici che il governo ha saputo sedare dimostrando, seppure appena eletto, una buona capacità di gestione e controllo del territorio – Le elezioni parlamentari e presidenziali si terranno nel 2013 BUONE PROSPETTIVE DI STABILITA’ Page 3 L’ECONOMIA – SITUAZIONE GENERALE Crescita annuale del PIL – Il 2011 ha visto un forte calo del PIL, sia per i disordini causati dalla transizione, sia per la stagnazione dell’Ue (principale partner economico del paese) – Per il 2012 è prevista una crescita in conseguenza della politica espansiva varata dal governo (focus: politiche per l’occupazione, investimenti nelle aree più arretrate del paese) e della ripresa del settore turistico - La ripresa sarà favorita dall’ impegno delle banche di sviluppo nel finanziamento di progetti infrastrutturali (ad es. sviluppo della rete urbana ed extra-urbana) e dell’energia (ad es. potenziamento della rete di distribuzione del gas e dell’elettricità) - Le istituzioni finanziarie internazionali hanno attivato linee di credito per investimenti soprattutto per le PMI per l'espansione/ammodernamento di progetti esistenti nel manifatturiero e nei servizi e lo start up di nuovi progetti Fonte: Fondo Monetario Internazionale Page 4 - La cooperazione italiana ha attivato una linea di credito di 73 milioni di euro per PMI tunisine per acquisto di attrezzature di origine italiana I PUNTI DI FORZA Page 5 I PUNTI DI FORZA (2) Page 6 FOCUS: DOING BUSINESS Si basa su alcuni indicatori (individuati su un “rank” che va da 1 a 183) che valutano le seguenti attività : − Avvio di un’impresa (procedure,tempi , costi) − Ottenimento permessi e licenze (procedure,tempi, costi) − Ottenimento del credito − Sistema di tassazione ( imposte e contributi obbligatori che una società di medie dimensioni deve pagare in un anno) − Registrazione di una proprietà (procedure ,tempi, costi es: iscrizione nel registro di una proprietà) − Impiego del lavoratore (difficoltà ad assumerelicenziare, rigidità orario di lavoro etc.) − Rapporti commerciali con l’estero (procedure per importare-esportare un carico di merci standard) − Rendere vincolanti i contratti (facilità o meno di fare rispettare i contratti es: disputa di pagamento – costo e numero di procedure necessarie) − Chiusura di un’attività (numero procedure, etc.) Best Performer: Singapore (1); Italia (87) Page 7 Fonte: Doing Business 2012 1. Iniziare una attività 2. Ottenere permessi a) Numero di procedure* b) Giorni* a) Numero di procedure** b) Giorni*** Arabia saudita 3 5 9 75 Algeria 14 25 19 281 Bahrain 7 9 12 43 Egitto 6 7 22 218 Emirati Arabi Uniti 7 13 14 46 Giordania 7 12 16 70 Iran 6 8 17 320 Libano 5 9 19 219 Marocco 6 12 15 97 Siria 7 13 23 104 Tunisia 10 11 17 88 Italia 6 6 11 258 Page 8 *B.P:Canada e Nuova Zelanda (1); **B.P: Danimarca (5); ***B.P: Singapore (26) FOCUS: THE CORRUPTION PERCEPTIONS INDEX *Italia: rank 3,9 − Si basa su un rank che va da 1 a 10, dove 10 è pari al minimo di corruzione percepita − L’indice valuta il livello di corruzione percepita nel settore pubblico (corruzione di pubblici ufficiali, tangenti negli appalti pubblici, appropriazione indebita di fondi pubblici, forza e efficacia della lotta alla corruzione) − Il nuovo governo si sta impegnando in via prioritaria nella lotta alla corruzione (principale fattore scatenante delle rivolte del 2010-2011). − E’ plausibile ipotizzare un miglioramento dell’indice nei prossimi anni Fonte: Transparency International, 2012 Page 9 “….Il popolo tunisino ha mostrato una maturità esemplare, ha saputo esigere ed ottenere la partenza di Ben Ali. Per finire la sua rivoluzione, si coinvolge oggi con fermezza e determinazione nella costruzione di un stato democratico appoggiato su delle istituzioni sostenibili (…..) La Tunisia, con le suoi notevole doti, (una mano d’opera istruita, una legislazione attraente ed una stabilità politica a breve termine), ha saputo attrarre negli ultimi anni molti investitori stranieri (......). Le opportunità d’investimento, le ristrutturazioni, il livello di qualificazione della mano d’opera, la padronanza delle nuove tecnologie e la prossimità geografica all’Europa fanno della Tunisia un partner economico ideale. Nei prossimi anni, la Tunisia sarà uno dei centri economici i più attrattivi del Mediterraneo; è il momento giusto per posizionarsi e partecipare attivamente alla costruzione del futuro” Estratto dal Manifesto «Invest in Democracy» Page 10 LA LIBIA Page 11 LA SITUAZIONE POLITICA E SOCIALE – Le prime elezioni del paese per i 200 membri dell‘Assemblea Nazionale si sono svolte il 7 luglio 2012 – Le elezioni hanno visto la sconfitta delle forze islamiste e la vittoria del partito della Coalizione delle Forze Nazionali di Mahmoud Jibril, in controtendenza con i risultati elettorali degli altri Stati della “primavera araba” – La leadership neo-eletta ha tra le proprie priorità l’affermazione di una Libia unitaria e democratica con una visione moderata circa il ruolo dell’Islam nella società e nelle istituzioni e, soprattutto, la completa stabilizzazione del paese dal punto di vista della sicurezza – Le elezioni parlamentari e presidenziali sono previste per il 2013 Page 12 L’ECONOMIA – SITUAZIONE GENERALE Crescita annuale del PIL – Economia tipica di un rentier State: il bilancio pubblico è composto per il 90% da entrate petrolifere. La guerra ha causato l’interruzione delle esportazioni di petrolio, con una forte contrazione del PIL nel 2011 – Attualmente le esportazioni di petrolio sono quasi tornate ai livelli pre-bellici: 1,3 milioni di barili al giorno con conseguente ripresa del PIL – Il governo per il 2012 ha destinato alle spese correnti (es. mantenimento dei sussidi alimentari ed energetici, salari pubblici, etc.) circa 21 miliardi di euro, con un possibile notevole impatto sulla crescita della domanda interna Fonte: Economist Intelligence Unit Page 13 – L’Ue ha fornito assistenza per 85 milioni di euro anche in vista della stipula dell’Accordo quadro per incentivare la cooperazione in vari settori (focus: energia, ambiente, trasporti etc.) I PUNTI DI FORZA Page 14 I PUNTI DI FORZA (2) Page 15 Focus: la Libia e la Tunisia. Un destino comune? •La ricostruzione post-bellica della Libia potrebbe costituire un volano per la ripresa dell’economia tunisina, soprattutto per l’occupazione. •La Tunisia potrebbe essere un “ponte” per la Libia (focus: ricostruzione) grazie alla “familiarità” con il mercato libico Page 16 Quali opportunità dopo il cambiamento? Page 17 GRAZIE A TUTTI PER L’ATTENZIONE Page 18