Festa della Toscana: "La ghigliottina" protagonista al Teatro San Girolamo martedì, 9 dicembre 2014, 14:08 Con la rappresentazione teatrale “La ghigliottina” proseguono a Lucca gli appuntamenti per celebrare la Festa della Toscana 2014. L’iniziativa è promossa dai presidenti del Consiglio provinciale, Andrea Palestini e comunale Matteo Garzella, ed è incentrata sul tema della pena di morte. Alla conferenza stampa di presentazione sono intervenuti, oltre al presidente del consiglio comunale Matteo Garzella, anche il direttore del teatro del Giglio Manrico Ferrucci, la preside dell'istituto Passaglia Giuseppina Palazzo, il regista dell'opera teatrale Dimitri Galli Rohl e l'assessore provinciale alla scuola, Mario Regoli che ha sottolineato: «Celebrare la Festa della Toscana significa riflettere sulla pena capitale ma anche più in generale sulla libertà e sui diritti degli uomini e delle donne ed è importante che su questi temi vengano coinvolti e sensibilizzati i giovani». «Questa performance teatrale» hanno affermato Garzella e Palestini «prosegue il lavoro avviato l’anno scorso con il Liceo Artistico “Passaglia”, quando gli studenti realizzarono una riproduzione dell’ultimo strumento di morte, una ghigliottina appunto, utilizzato nello Stato di Lucca per eseguire le condanne capitali, esposto provocatoriamente in piazza San Michele per alcuni giorni. Quest’anno abbiamo chiesto alla scuola e al Teatro del Giglio di realizzare uno spettacolo che facesse riflettere sul tema della pena di morte, che fosse liberamente ispirato all’ultima esecuzione capitale eseguita a Lucca nel 1845 e all’episodio della distruzione della ghigliottina avvenuto due anni più tardi». L’ultima esecuzione a Lucca ebbe luogo nel prato di Porta San Donato il 29 luglio 1845, e a farne le spese furono cinque malviventi. Il boia fu fatto venire da Parma, a causa dell’età avanzata di quello lucchese. Nella folla ci furono malori e svenimenti e, benché le esecuzioni attirassero sempre grandi folle, il popolo lucchese era contrario alla pena di morte, tanto che quando nel 1847 il duca consegnò anticipatamente la città all’unione con il Granducato di Toscana, il popolo, inferocito, arse sui bastioni delle mura la ghigliottina, la cui lama venne portata a Viareggio e gettata in mare. Mercoledì 10 dicembre alle ore 11 al Teatro San Girolamo si terrà la performance dedicata agli studenti delle scuole superiori che sarà replicata per tutta la cittadinanza (ingresso gratuito) giovedì 11 dicembre alle ore 18.30. La Ghigliottina vede attori-protagonisti gli studenti del Liceo Passaglia sotto la direzione artistica di Teatro del Giglio. Si tratta del “primo atto” della storia dell’ultima esecuzione capitale a Lucca; il “secondo atto” si terrà a Torre del Lago (a cura del Festival Pucciniano) nel febbraio 2015 e riguarderà il seguito di questa storia, il momento in cui la ghigliottina utilizzata a Lucca viene gettata in mare a Viareggio. INFO su Festa della Toscana: http://www.consiglio.regione.toscana.it/default.aspx?nome=FESTATOSCANA info: Scuola per la Pace della Provincia di Lucca tel. 0583 417481 - fax 0583 417231; email: [email protected] - web: www.provincia.lucca.it/scuolapace Studenti attori per celebrare a Lucca la festa della Toscana Martedì, 09 Dicembre 2014 13:51 Con la rappresentazione teatrale La ghigliottina proseguono a Lucca gli appuntamenti per celebrare la Festa della Toscana 2014. L’iniziativa è promossa dai presidenti del Consiglio provinciale, Andrea Palestini e comunale Matteo Garzella, ed è incentrata sul tema della pena di morte. A rappresentarla saranno 25 studenti, trasformati in veri e propri eroi, di cui 23 sono del Passaglia, una ragazza del Machiavelli e un ragazzo dell'Istituo Agrario di Lucca. Domani (10 dicembre) alle 11 al Teatro San Girolamo si terrà la performance dedicata agli studenti delle scuole superiori. Sarà replicata a tutta la cittadinanza (ingresso gratuito) giovedì (11 dicembre) alle 18,30. Alla presentazione sono intervenuti, oltre al presidente del consiglio comunale Matteo Garzella, anche il direttore del teatro del Giglio Manrico Ferrucci, la preside dell'istituto Passaglia Giuseppina Palazzo, il regista dell'opera teatrale Dimitri Galli Rohl e l'assessore provinciale alla scuola, Mario Regoli che ha sottolineato: “Celebrare la Festa della Toscana significa riflettere sulla pena capitale ma anche più in generale sulla libertà e sui diritti degli uomini e delle donne ed è importante che su questi temi vengano coinvolti e sensibilizzati i giovani. La volontà del Consiglio Provinciale e Comunale è stato quella di restituire originalità a questa festa della Toscana - prosegue l'assessore Regoli -. Molto importante è il coinvolgimento delle scuole. Sono tre le scuole di Lucca che partecipano allo spettacolo come spettatori. Di notevole interesse è il fatto che il Passaglia si rende vero e proprio protagonista perché oltre che spettatori i suoi studenti sono anche attori”. “Questa performance teatrale - ha affermato Garzella - prosegue il lavoro avviato l’anno scorso con il liceo artistico Passaglia, quando gli studenti realizzarono una riproduzione dell’ultimo strumento di morte, una ghigliottina appunto, utilizzato nello Stato di Lucca per eseguire le condanne capitali, esposto provocatoriamente in piazza San Michele per alcuni giorni. Quest’anno abbiamo chiesto alla scuola e al Teatro del Giglio di realizzare uno spettacolo che facesse riflettere sul tema della pena di morte, che fosse liberamente ispirato all’ultima esecuzione capitale eseguita a Lucca nel 1845 e all’episodio della distruzione della ghigliottina avvenuto due anni più tardi. Tutto - ha dichiarato Garzella - è stato confezionato in modo tale che la rappresentazione venga realizzata per il meglio. Questo è l'esempio di buona scuola, una scuola cioè che riesce a coinvolgere i ragazzi su progetti di ampio respiro. Questo modello deve essere modello per tutti. Auspico che questa rappresentazione sarà diffusa con vari mezzi e che arrivi a più gente possibile. Questo è il primo anno che viene realizzato uno spettacolo del genere e questo deve essere il punto di partenza per un ragionamento di prospettiva". Il presidente del consiglio comunale, ai margini della presentazione dello spettacolo, invita a riflettere sull'originalità, quest'anno, della celebrazione della Festa della Toscana: "Altrove troviamo cose a volte scontate e banali. Quest'anno Lucca si è saputa differenziare dando un'offerta più elaborata alla cittadinanza". "Questa sarà un'esperienza di integrazione e di inclusione - spiega la preside dell'istituto Passaglia Giuseppina Palazzo -. Ho apprezzato molto il coinvolgimento degli studenti e sono contenta per il fatto che i ragazzi hanno partecipato fuori dagli orari di lezione per un progetto che gli ha appassionati e coinvolti. Questo è un esempio di inclusione perché si tratta di un progetto integrato in cui tutti parlano un linguaggio, compreso quello del corpo, e tutti portano un contributo per il bene comune". Il regista dell'opera teatrale Dimitri Galli Rohl, nonché il pezzo da novanta di questa rappresentazione, subito entrato nel cuore degli studenti, esprime grande soddisfazione per il lavoro svolto. "Abbiamo formato 25 ragazzi e loro sono chiamati a produrre senso per loro stessi e il pubblico - dichiara Dimitri Galli Rohl -. Dovrà emergere cosa pensano loro sulla pena di morte. Qui dentro sono presenti varie opinioni al riguardo, alcuni sono favorevoli altri contrari alla pena di morte. Tuttavia durante il finale dello spettacolo ci saranno alcune conversioni interessanti. Lo spettacolo è stato preso alla larga, si parla del tema della morte (è stato anche acquistato un astice e ucciso per farci il sugo), si parla della dimensione nazionale della pena di morte per giungere infine alla dimensione lucchese. In fondo ogni ragazzo si presenta e illustra la sua posizione sull'argomento". L’ultima esecuzione a Lucca ebbe luogo nel prato di Porta San Donato il 29 luglio 1845, e a farne le spese furono cinque malviventi. Il boia fu fatto venire da Parma, a causa dell’età avanzata di quello lucchese. Nella folla ci furono malori e svenimenti e, benché le esecuzioni attirassero sempre grandi folle, il popolo lucchese era contrario alla pena di morte, tanto che quando nel 1847 il duca consegnò anticipatamente la città all’unione con il Granducato di Toscana, il popolo, inferocito, arse sui bastioni delle mura la ghigliottina, la cui lama venne portata a Viareggio e gettata in mare. Mercoledì 10 dicembre alle 11 al Teatro San Girolamo si terrà la performance dedicata agli studenti delle scuole superiori che sarà replicata per tutta la cittadinanza (ingresso gratuito) giovedì 11 dicembre alle 18,30. La Ghigliottina vede attori-protagonisti gli studenti del Liceo Passaglia sotto la direzione artistica di Teatro del Giglio. Si tratta del primo atto della storia dell’ultima esecuzione capitale a Lucca; il secondo atto si terrà a Torre del Lago (a cura del Festival Pucciniano) nel febbraio 2015 e riguarderà il seguito di questa storia, il momento in cui la ghigliottina utilizzata a Lucca viene gettata in mare a Viareggio. Mirco Baldacci Ultima modifica il Martedì, 09 Dicembre 2014 15:59 Va in scena la ghigliottina, gli studenti riflettono sulla pena di morte Scritto da Lodovico Poschi Meuron Lucca - Uno spettacolo che facesse riflettere sul tema della pena di morte. Lo hanno preparato gli studenti del liceo artistico Passaglia di Lucca, sotto la direzione artistica del teatro del Giglio, ispirandosi all'ultima esecuzione capitale eseguita in città nel 1845 e all'episodio della distruzione della ghigliottina avvenuta qualche anno più tardi. Del resto, non occorre andare indietro nel tempo per avere a che fare con la morte di stato, attualmente in vigore in molte parti del mondo. E i ragazzi non si sono fatti pregare due volte, mettendosi di grande impegno a preparare lo spettacolo che andrà in scena domani alle ore 11 al Teatro San Girolamo per gli studenti delle scuole superiori e per tutta la cittadinanza (ingresso gratuito) giovedì 11 dicembre alle ore 18.30. Si tratta del "primo atto" della storia dell'ultima esecuzione capitale a Lucca; il "secondo atto" si terrà a Torre del Lago (a cura del Festival Pucciniano) nel febbraio 2015. Con questa rappresentazione proseguono gli appuntamenti per celebrare la Festa della Toscana 2014, su iniziativa dei presidenti del Consiglio provinciale, Andrea Palestini e comunale Matteo Garzella. L'ultima esecuzione a Lucca ebbe luogo nel prato di Porta San Donato il 29 luglio 1845, e a farne le spese furono cinque malviventi. Il boia fu fatto venire da Parma, a causa dell'età avanzata di quello lucchese. Ma il popolo lucchese era contrario alla pena di morte, tanto che quando nel 1847 il duca consegnò anticipatamente la città all'unione con il Granducato di Toscana, il popolo, inferocito, arse sui bastioni delle mura la ghigliottina, la cui lama venne portata a Viareggio e gettata in mare.