S.C.PSICHIATRIA febbraio 2008 TERAPIA CRANIO-SACRALE : UN SUPPORTO AL BENESSERE PSICOFISICO La presa in carico della salute e dell’equilibrio dell’individuo nella sua totalità A cura di Milvia Norbiato Collaboratore amm.vo presso il Dipartimento di Salute Mentale La Terapia cranio-sacrale si pone quale approccio al miglioramento della salute della persona di carattere “facilitativo”: il terapeuta (che viene chiamato “facilitatore”) aiuta quei processi intrinseci presenti nel corpo umano di autoguarigione. Se praticata in maniera corretta, la terapia cranio-sacrale può integrare la medicina tradizionale, accrescendo la risposta positiva alle terapie convenzionali. Questa brochure intende fornire alcune informazioni semplici e, speriamo, chiare su questa terapia che dal 2001 viene praticata presso la Struttura Complessa Psichiatria. SOMMARIO 1 2 2 3 3 4 Terapia cranio-sacrale : un supporto al benessere psicofisico Che cos’è il Sistema cranio-sacrale La nascita della Terapia cranio-sacrale Il metodo Alcune indicazioni terapeutiche L’applicazione della terapia presso la Psichiatria “E' nostra convinzione che, per quanto gli esseri umani siano al centro della nostra attenzione, la natura abbia dotato ogni sistema biologico vivente di metodi e processi ingegnosi che gli permettono di sopravvivere e di funzionare rispondendo al continuo mutare delle condizioni imposte dagli ambienti interno ed esterno. Crediamo, inoltre, che i metodi e i processi più funzionali ad un simile adattamento, siano intrinseci a ciascun organismo vivente. Quando un organismo vivente presenta segnali di una capacità di adattamento alterata, crediamo sia di primaria importanza cercare, individuare ed aiutare i processi intrinseci e naturali di adattamento in modo tale da consentirgli di svolgere il loro compito al meglio. In questo modo, le capacità funzionali dell'organismo vivente migliorano e, nel caso di organismi umani, avvicinano il corpo ad una condizione di salute ottimale. Questo approccio al miglioramento della salute umana può essere considerato facilitativo piuttosto che curativo o palliativo. In pratica, l'Istituto Upledger sostiene la facilitazione dei processi intrinseci presenti nel corpo umano, il che corrisponde alla facilitazione dell'autoguarigione”. John E. Upledger Brochure informativa/illustrativa 1 Che cos’è il Sistema cranio-sacrale Il Sistema cranio-sacrale prende nome dalle ossa che, insieme alla colonna vertebrale, circondano il sistema nervoso. Si tratta delle ossa del cranio, tra le quali l’osso frontale e l’osso temporale, e dell’osso sacro. Il cervello ed il midollo spinale sono ricoperti da tre membrane protettive, tra le quali circola il liquido cerebrospinale. La meninge più esterna, chiamata « Dura Madre », è fissata alla parte interna del cranio e ad alcuni punti della colonna vertebrale. Il liquido spinale e cerebrale viene prodotto e riassorbito all’interno della scatola cranica: la sua quantità aumenta e diminuisce regolarmente, cambiando di conseguenza anche la pressione esercitata sulla meninge. Viene così a crearsi un movimento ritmico di tale membrana, detto « ritmo craniosacrale ». Nei punti di saldatura delle ossa del cranio sono presenti vasi sanguigni, terminazioni nervose e tessuti connettivi. Tramite queste strutture vitali le ossa del cranio si muovono insieme alla membrana. Il ritmo cranio-sacrale si propaga dalle ossa del cranio lungo tutta la colonna vertebrale fino all’osso sacro, ed anche nelle parti periferiche del corpo attraverso la fascia connettivale. La nascita della Terapia cranio-sacrale John E. Upledger è stato fra i primi ad effettuare una ricerca scientifica sul Sistema cranio-sacrale, ma il movimento del cranio era già stato osservato da altri ricercatori. In particolare, ad inizio secolo, l’osteopata William G. Sutherland iniziò gli esperimenti sui movimenti delle ossa del cranio, esperimenti che protrasse per più di 20 anni. Utilizzò se stesso per i suoi studi, ed ebbe la prova concreta che diverse pressioni su diverse parti del cranio provocavano od ostacolavano i movimenti delle ossa craniali con conseguenze che andavano dal mal di testa a difficoltà di movimento, da disturbi agli organi a cambiamenti del comportamento. Negli anni ’30 Sutherland pubblicò alcuni articoli sui risultati del suo lavoro, ma le limitate possibilità scientifiche dell’epoca erano insufficienti per provare la fondatezza delle sue scoperte. L’osteopatia cranio-sacrale rimase pressoché sconosciuta. Solo nel 1972 il dottor Upledger riprese le idee di Sutherland, confermando peraltro le sue teorie sui movimenti della meninge. Attraverso la ricerca scientifica, Upledger ebbe la possibilità, nel 1975, di provare definitivamente l’esistenza del Sistema cranio-sacrale e dimostrare amche la validità della Terapia cranio-sacrale. La Terapia cranio-sacrale, sviluppatasi in America, trova interesse anche in Europa. In Italia l’Istituto Upledger Italia (UI) ha iniziato la sua attività nel 1996. Brochure informativa/illustrativa 2 Il metodo La Terapia cranio-sacrale è una tecnica di palpazione delicata e non invasiva; il suo effetto positivo si fonda in larga misura sulle attività fisiologiche autocorrettive del paziente. L’approccio pratico leggero del terapista aiuta le forze idrauliche intrinseche nel Sistema cranio-sacrale a migliorarne il ritmo. Il terapista esercita pressioni molto delicate e verifica il movimento in varie parti del Sistema. E’ possibile palpare il movimento cranio-sacrale in qualunque parte del corpo, anche se la maniera più semplice è palparlo attraverso le ossa del cranio, l’osso sacro ed il coccige, in quanto sono contigui alle membrane che racchiudono il liquido cerebrospinale. La percezione del ritmo cranio-sacrale permette di localizzare i punti in cui certe funzioni sono bloccate a causa di un disturbo del ritmo stesso. Il trattamento va ad allentare le tensioni e le restrizioni corporee, riportando in equilibrio il ritmo cranio-sacrale. Ciò fa sì che l’intero organismo possa riattivare correttamente i propri meccanismi di funzionamento. Il campo di applicazione della terapia è molto ampio ed ogni trattamento è estremamente individuale, adattandosi alla natura del disturbo, alle richieste specifiche del paziente, alle sue condizioni psicofisiche, allo stile di vita. Alcune indicazioni terapeutiche La Terapia cranio-sacrale trova applicazione per la risoluzione o riduzione di disturbi diversi, legati principalmente a patologie psichiatriche/psicologiche, neurologiche, ginecologiche, osteoarticolari, otorinolaringoiatriche, respiratorie. A titolo esemplificativo, si elencano alcune patologie specifiche che vengono normalmente affrontate dai terapeuti craniosacrali: - emicranie e cefalee, disturbi del sonno, depressione, ansia, nevralgie, malattie psicosomatiche; - disturbi della gravidanza, amenorrea, dismenorrea, disturbi della menopausa; - anomalie del morso, traumi da colpi di frusta, lombalgie e cervicalgie, scoliosi; - tinnito, ipoacusia, sinusite cronica; - asma bronchiale, tosse, rinite, insufficienza respiratoria. La così vasta possibilità di utilizzazione della terapia craniosacrale deriva dal fatto che il terapista non mette in primo piano la malattia, bensì le modificazioni strutturali individuali e le cause che le hanno generate. Il Sistema cranio-sacrale non insegna tecniche per determinate malattie, ma per conciliare funzione e disfunzione, prestando attenzione ai fattori ed ai processi che portano alla salute o alla malattia. Per questo due persone con la stessa sintomatologia o la stessa denominazione di malattia possono essere soggette a due trattamenti completamente diversi. Brochure informativa/illustrativa 3 L’applicazione della terapia presso la Psichiatria A CHI RIVOLGERSI La Terapia cranio-sacrale, introdotta presso la nostra struttura in via sperimentale nel 2001 al fine di provare la sua applicazione in ambito psichiatrico, ha avuto nel corso degli anni un incremento quali-quantitativo fino a raggiungere, nel 2007, un numero di sedute pari a 863, per un totale di 125 utenti. L’applicazione della terapia cranio-sacrale presso la Psichiatria è ovviamente diretta alla cura dei disturbi relativi a patologie psichiatriche/psicologiche, benché spesso le persone che accedono a tale prestazione portino inizialmente al terapeuta disturbi di carattere fisico. La nostra esperienza ci ha consentito di rilevare come in tali persone molti segnali e sintomi di carattere fisico siano in realtà espressione di disagi di carattere psichiatrico, i cosiddetti « dolori somatoformi », e come la presa in carico della salute e dell’equilibrio dell’individuo nella sua totalità, assunto di base della terapia cranio-sacrale, possa di fatto risolvere o perlomeno ridurre la sintomatologia fisica e nel contempo portare anche beneficio a livello psichico. Per informazioni rivolgetevi alla segreteria della Psichiatria presso la sede “ex maternità” di via Saint Martin de Corléans 248 – Aosta – telefono 0165 546013 o 546022: sarete messi in contatto con gli operatori che effettuano la Terapia craniosacrale. La terapia è eseguita in regime ambulatoriale e vi si accede tramite il SSN, pagando il ticket di euro 4,90 per una seduta oppure il ticket di euro 36,15 per il ciclo di 8 sedute. SE SIETE GIÀ SEGUITI DAL NOSTRO SERVIZIO, CHIEDETE AL VOSTRO PSICHIATRA CURANTE SE RITIENE OPPORTUNO INTEGRARE L’EVENTUALE TERAPIA GIÀ IN ATTO CON LA TERAPIA CRANIO-SACRALE Molto spesso, presso la nostra Struttura, la terapia craniosacrale viene applicata in supporto ad altre forme di terapia, quali la psicoterapia o quella con psicofarmaci. E’ stata inoltre utilizzata in regime « di urgenza » per il contenimento di situazioni di crisi extra ed intra reparto. Ancora, ha permesso – attraverso la sua fruibilità – di intercettare patologie a rilevanza psichiatrica che diversamente non sarebbero giunte alla nostra diretta osservazione. Testi: Milvia Norbiato Brochure informativa/illustrativa 4