Progetto Bat Box
Museo di Storia Naturale
dell’Università di Firenze:
un pipistrello per amico
Paolo AGNELLI, Laura DUCCI, Giacomo MALTAGLIATI
Museo di Storia Naturale dell’Università di Firenze
Sezione di Zoologia “La Specola”
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2 Convegni Nazionali - 16 maggio 2005 - 14 maggio 2007 - Roma
“ZANZARE – DISINFESTAZIONI – INFORMAZIONE”
Esperienze e Indagini
• Qual’è l’approccio scientificamente corretto al problema estivo
delle zanzare?
Informazione, per una corretta soluzione del problema
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Conclusione dei lavori:
• Gli insetticidi di sintesi (es. piretroidi, esteri fosforici)
fosforici nebulizzati
nell’ambiente e comunemente usati per la lotta alle zanzare non
risolvono il problema: avvelenano il nostro habitat e rendono gli insetti
superstiti via via più resistenti ai trattamenti.
• Sono sostanze tossiche ad alta residualità dichiarata, che rimangono
nel suolo per 10, 20 anni e passano nelle falde acquifere inquinandole.
• Alcuni insetticidi, testati su cellule umane, sono pericolosi per la
salute.
salute In India (2001) il 12% di chi usa repellenti, spirali, piastrine
accusa disturbi respiratori, irritazioni cutanee, ipereccitazione del SNC,
disfunzioni dell’apparato riproduttivo e della crescita, tumori e
immonodepressione.
• Secondo studi recenti, a causa di un generale inquinamento chimico, i
tumori nei bambini sono aumentati in 20 anni del 23% (leucemie), del
49% (sistema nervoso centrale) e del 72% (neuroblastomi)
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Conclusione dei lavori:
• l’allarme per la pericolosità della Aedes albopictus (la zanzara Tigre) è
ingiustificato, poiché, seppure più aggressivo, l’insetto è innocuo nei
nostri climi
• Le disinfestazioni sono dannose all’ecosistema in generale e uccidono
tutti gli insetti,
insetti anche quelli utili come le farfalle,
farfalle le lucciole,
lucciole le api,
api e i
predatori naturali degli insetti come gli anfibi,
anfibi gli uccelli e i pipistrelli
• le api sono decimate dalle irrorazioni chimiche (mortalità annuale del
25% in Svizzera) con gravi ripercussioni sui raccolti: 1/3 delle
coltivazioni per alimentazione umana sono impollinate da insetti Æ di
questi l’80% sono api. Anche erba medica e trifoglio per
l’alimentazione del bestiame dipendono dal lavoro delle api
“Quando scompariranno le api, sarà la fine dell’umanità”
ALBERT EINSTEIN
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Conclusione dei lavori:
il vero pericolo non sono le zanzare, ma la facilità estrema
con la quale chiunque può diffondere veleni nell’ambiente
semplicemente per liberarsi da “insetti molesti”
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Soluzioni proposte:
• impegnare risorse per la Ricerca nell’ambito delle biomolecole
(molecole di derivazione naturale) per sostituire gli attuali pesticidi di
sintesi.
•Nel frattempo è opportuno divulgare, applicare ed incentivare tecniche
naturali e selettive come, ad esempio:
•usare zanzariere e repellenti naturali come l’olio di Neem (Azadirachta indica)
•Bacillus thuringiensis, solo nei tombini e nelle caditoie (mai in
ambienti naturali). Vive sulla vegetazione acquatica e quando viene
predato dalle larve delle zanzare, le uccide in poche ore.
Chiusura tombini
e caditoie con rete basculante
•
Numero di larve e pupe nelle caditoie
3
11
lug
li o
20
ag
05
os
to
13
20
ag
05
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to
22
20
ag
05
os
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29
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20
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05
13
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to
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19
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20
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05
25 em b
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20
05
140
120
100
80
60
40
20
0
Larvicida
Rete Basculante
Ovitrappole “personali”
da svuotare ogni 7 giorni
• Superficie rugosa dove
le zanzare vanno a
deporre le uova
• Foro di troppo pieno
10 cm
1 mm
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Soluzioni proposte:
• “giardini acquatici” con l’introduzione di Anfibi o Pesci.
Pesci
• favorire le popolazioni di animali insettivori (libellule,
libellule anfibi,
anfibi rondini,
rondini
balestrucci,
balestrucci pipistrelli,
pipistrelli ecc.), agevolandone la nidificazione e il
rifugio
UN KILLER PER AMICO
• quantità di insetti predati: da ¼ a ½ del loro peso
in una notte Æ Un pipistrello medio di 20 g preda 510 g di insetti per notte Æ peso insetti 1-100 mg Æ
da 50 a 10.000 insetti per notte
La notte come “nicchia ecologica”
Pipistrello in volo: ali lunghe e affusolate, aerodinamicità del
capo per un volo veloce in spazi aperti a caccia di insetti.
Possiamo definirlo come la “rondine della notte”
La bocca spalancata non
significa atteggiamento
aggressivo! L’animale sta
semplicemente
emettendo ultrasuoni. Le
orecchie captano la loro
eco consentendogli di
“guardare nel buio”.
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Foto di P.Agnelli
Biodiversità dei
Pipistrelli:
circa 1000 specie
nel mondo
ma le 35 specie
europee sono
tutte solo
insettivore
Dove vivono
• Rifugi:
Rifugi
9 rifugi in edifici
9 rifugi in grotte
9 rifugi negli alberi
• Aree di foraggiamento
Ciclo annuale
Pregiudizi e
Superstizioni
L’idea più originale
quanto sciocca è che si
possano attaccare ai
capelli…
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Pregiudizi e superstizioni
La percezione dei Chirotteri:
il limite culturale del
pregiudizio è ancora un
ostacolo per la conservazione...
La protezione dei Chirotteri
• LR Toscana n° 56/2000,
56/2000 All. A2: tutti i
chirotteri sono tra le specie da proteggere.
• European Bat Agreement Il Governo
italiano si è impegnato con la Comunità
Europea per:
• identificare e proteggere i siti di rifugio
• identificare e proteggere le aree di
foraggiamento
• intraprendere misure di divulgazione e
sensibilizzazione del pubblico
• promuovere programmi di ricerca sulla
conservazione e gestione dei Chirotteri
I fattori di minaccia:
Alterazioni habitat e inquinamento
processo di banalizzazione
delle aree agricole
riduzione della biodiversità
degli ambienti e delle prede
disponibili
Alterazioni habitat e inquinamento
processo di banalizzazione
delle aree urbane
L’assenza dei loro predatori naturali nelle aree banalizzate
agevola incredibilmente il proliferare delle zanzare!
Alterazioni habitat e inquinamento
Il massiccio uso di pesticidi per
preservare i raccolti dai danni di
molti insetti non fa altro che
aumentare il tasso di inquinanti
nell’ambiente.
Gli animali che si cibano di insetti accumulano
queste sostanze, così come i loro
predatori, e risalendo sempre più nella
catena alimentare si arriva al
predatore per eccellenza: l’uomo!
I fattori di minaccia: Perdita di rifugi
La “recente” necessità di convivere
con l’uomo ha insegnato ai pipistrelli
“l’arte di arrangiarsi”,
rendendoli capaci di trovare
rifugio nei rifugi altrui
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Perdita di rifugi
I vecchi edifici e quelli monumentali
sono ricchi di anfratti e cavità,
facilmente utilizzabili come rifugio
da molte specie di pipistrelli
Le nuove tecniche edili e
l’utilizzo delle classiche difese
contro alcuni fastidiosi uccelli
concedono sempre meno
opportunità ai pipistrelli
in cerca di rifugio…
Le Bat Box sono un
rifugio alternativo!!
Qual’è la migliore?
Diversi modelli, pensati per diversi tipi di ambiente…
Diffidate delle Bat Box assemblate da chi
non ha le necessarie conoscenze
scientifiche !!
Una Bat Box realizzata
nel modo sbagliato sarà
solo una perdita di
tempo e di soldi…
… e si riempirà, al
massimo, di calabroni,
vespe o formiche!!!
Le specie antropofile più comuni
3
2
1
4
1.
2.
3.
4.
Orecchione grigio
Pipistrello albolimbato
Pipistrello di Savi
Pipistrello nano
Le Bat Box per ambienti urbani
Nel 2007 il Museo di Storia Naturale ha
avviato una sperimentazione che, con la
collaborazione dei cittadini, aiuterà a:
• Migliorare l’efficienza delle Bat Box cittadine,
per dare una casa ai pipistrelli e per
combattere in modo naturale il fastidioso
fenomeno estivo delle zanzare
• Eliminare l’uso di veleni contro gli insetti i cui
effetti sull’uomo e sull’ambiente sono assai più
che fastidiosi…
Posizionamento di circa 150 bat box nel 2007,
soprattutto in Toscana, ma anche in altre
zone d’Italia
Museo di Storia Naturale
Università di Firenze
&
Unicoop Firenze
• Grazie a questa
collaborazione, nel 2008
sono state diffuse 3000
bat box, vendute a prezzo
di costo negli ipermercati
COOP della Toscana
Dove e come installare
le Bat Box
• Posizionamento
• Almeno a 3-4 m dal suolo
• Sul muro al riparo del tetto
• Su pali o alberi, ma in vista
• A non più di 400m da corsi o
specchi d’acqua
• Maschi (N) in ombra
• Colonie Femmine (SW) e al
sole (almeno per 6 ore)
• Tempistica
• Posizionare in primavera
• Monitorare da marzo a ottobre
• Competitori e predatori
• Pulire le BB a marzo
• Non disturbare i pipistrelli
Come monitorare le Bat Box
altezza
piano
calpestio
Controllo ogni 10 gg:
altezza
dal
suolo
Gli escrementi di pipistrello
contengono solo l’esoscheletro degli
insetti predati e possono essere
usati come ottimo fertilizzante!
5mm
Segnalazione dei dati al
Museo di Storia Naturale
• Fax 055 225325
• posta elettronica
[email protected] (allo stesso
indirizzo e-mail potrà essere
richiesta una scheda in formato
elettronico per la trasmissione
dei dati)
• Ulteriori informazioni sul
progetto anche sul nostro sito
web www.msn.unifi.it
Una sola bat box non ci salva certamente dall’invasione
delle zanzare. Ma se anche i nostri vicini installano una bat
box, possiamo risollevare le sorti della popolazione di
pipistrelli e fare la differenza…
I pipistrelli non sono solo degli “insetticidi naturali”, ma anche
dei Bioindicatori di qualità ambientale, e le bat box una
“bandiera” della nostra volontà di gestire l’ambiente in modo
sostenibile. L’unico modo possibile se non vogliamo che la
guerra alle zanzare uccida prima i pipistrelli e poi anche noi…
I pipistrelli ringraziano
per l’attenzione