Prestazioni. Semplificate.

Comunicato di marketing
Prestazioni. Semplificate.
Prestazioni superiori con meno problemi
e costi inferiori
Per trasformare le prestazioni di elaborazione globali del sistema da mediocri
a eccezionali è necessario incorporare le più recenti tecnologie di memorizzazione.
Di seguito sono elencate le cinque soluzioni da prendere in considerazione tra le
tante tecnologie a disposizione:
• Unità con memoria a stato solido (SSD)
• Unità disco (HDD) con velocità di rotazione superiore
• Combinazione di unità SSD e HDD da installare da soli
• Scheda madre con memoria Flash integrata
• Unità ibride con memoria a stato solido (SSHD)
Ognuna delle cinque tecnologie presenta vantaggi e svantaggi, ma una volta
esaminate le prestazioni offerte sarà chiaro che solo per una di queste tecnologie
i lati positivi sono decisamente più incisivi di quelli negativi.
Prestazioni costose
In generale si ritiene che le unità SSD siano la soluzione migliore per garantire
prestazioni elevate dei sistemi di memorizzazione futuri. È vero che un dispositivo
di memorizzazione con latenza (tempo di attesa) praticamente nullo non solo riduce
i tempi di avvio ma anche tutti i tempi di risposta di elaborazione, dall’esecuzione
di applicazioni alla copia di file di grandi dimensioni da una posizione all’altra.
In base a uno studio condotto da Tom’s Hardware, però, risulta che le prestazioni
delle unità SSD decrescono nel tempo e quindi le prestazioni straordinarie che
caratterizzano l’unità non durano. Inoltre i brevi tempi di risposta delle unità SSD
hanno un caro prezzo. Un’unità SSD per PC portatili da 2,5" e 500 GB costa infatti
da 842 a 1500 dollari, mentre un’unità disco da 500 GB costa circa 70 dollari.
Si tratta evidentemente di una scelta molto costosa per migliorare le prestazioni.
Prestazioni. Semplificate.
Prestazioni superiori con meno problemi e costi inferiori
Prestazioni a regime
Velocità (MB/s)
300
Prestazioni di scrittura casuale con settori da 4 KB, Q=32, Vertice 3 120 GB
A regime
250
200
150
100
50
0
Appena rimossa dalla confezione
0 20 40 60 80 100
Ore
Figura 1. Valutazione delle prestazioni delle unità SSD a regime di Tom’s Hardware1
Velocità di rotazione maggiore. Velocità di trasferimento maggiore.
Carico maggiore.
Negli ultimi 30 anni la velocità di rotazione delle unità disco è aumentata da circa
3.600 giri/min fino a un’incredibile velocità di 15.000 giri/min. Questo aumento
della velocità di rotazione consente alle testine di lettura-scrittura delle unità disco
di accedere ai dati e trasferirli all’interfaccia più velocemente, con conseguente
riduzione dei tempi di risposta del sistema. Ma con l’aumentare della velocità del
sistema, aumenta il carico del sistema e quindi il consumo assorbito dal computer
per mantenere la velocità di rotazione dell’unità. Le vibrazioni di un’unità disco
da 10.000 giri/min sono maggiori a causa della velocità più elevata ed è possibile
che venga generata una quantità di rumore e calore superiore. Queste condizioni
non rappresentano un problema all’interno dello chassis di un server costruito per
tollerare questo tipo di sollecitazioni meccaniche. In un sistema desktop o in un
ambiente aziendale/residenziale la maggiore quantità di rumore, calore e consumo
energetico non è però una situazione auspicabile. Una maggiore velocità di rotazione
dei sistemi di memorizzazione client non è quindi la soluzione ideale per gli utenti finali.
Combinazioni creative per gli utenti avanzati
Molti degli utenti che necessitano di prestazioni elevate hanno implementato una
soluzione innovativa, utilizzando una piccola unità SSD insieme a una grande unità
disco, in modo da potere usufruire sia di rapidi tempi di risposta che di elevata
capacità di memorizzazione a basso costo. Sebbene si tratti di una soluzione molto
creativa, non tutti hanno le capacità o l’hardware necessario per realizzarla. Viste
le dimensioni sempre più piccole dei PC portatili, in realtà è molto difficile avere
a disposizione lo spazio necessario per installare due dispositivi di memorizzazione.
Se però si dispone dello spazio necessario, è possibile installare il sistema operativo
sull’unità di avvio SSD e tutti gli altri programmi e file sull’unità disco. In questo
modo è possibile utilizzare una cache molto veloce per il sistema operativo. È inoltre
possibile acquistare un’unità SSD più grande e installare alcune applicazioni su
di essa, anche se i costi crescono con l’aumentare della capacità dell’unità SSD.
Si tratta di trovare il giusto equilibrio tra le spese per il sistema di memorizzazione
e la disponibilità dell’hardware necessario.
I produttori delle schede madri vengono
in aiuto
Un produttore di schede madri ha realizzato un chipset
per desktop che integra un modulo con cache Flash
sulla scheda madre, in modo da poter utilizzare
tale scheda in combinazione con un’unità disco per
ottenere brevi tempi di avvio. Sebbene alcuni OEM
di PC portatili stiano adottando questa tecnologia, al
momento si tratta solo di un’opzione per PC desktop.
Inoltre l’upgrade di un PC portatile con un’unità disco
per desktop probabilmente richiede all’utente medio
un impegno troppo grande. Per implementare questa
configurazione è inoltre necessario assicurarsi che
il chipset, il BIOS, il driver (nonché il modulo con
cache Flash) e naturalmente l’unità disco siano tutti
compatibili. Si tratta veramente di tanti componenti
solo per rendere più veloce un PC desktop o portatile.
Se lo scopo principale è aumentare le prestazioni
del sistema esistente, l’istallazione di un modulo con
cache Flash non è probabilmente la soluzione migliore.
SSD, velocità di rotazione, combinazione
di unità e scheda madre: sono solo queste
le opzioni disponibili?
Non esiste un’altra possibilità? Non è possibile eliminare
le problematiche derivanti dai costi elevati delle unità
SSD, dal sovraccarico di un’unità con velocità di rotazione superiore, dalla complessità di combinare due
tecnologie, dalla garanzia di compatibilità nella scelta
tra migliaia di schede madri, versioni di sistemi operativi,
chipset, BIOS e applicazioni? Non sarebbe meraviglioso se l’unica operazione richiesta fosse quella di
rimuovere la precedente unità disco e installarne una
nuova per ottenere prestazioni fino a tre volte superiori
rispetto al sistema corrente? E se questo dispositivo
offrisse 750 GB di capacità, una velocità di rotazione
di soli 7.200 giri/min, una velocità di trasferimento dei
dati di 6 Gbit/s e un tempo di avvio del sistema di circa
20 secondi? E se poi questo dispositivo fosse stato
sviluppato a partire da 50 anni di esperienza nel settore
dei sistemi di memorizzazione e potesse essere installato senza problemi in qualsiasi PC portatile, desktop,
netbook o sistema Mac standard? E se infine il costo
fosse pari solo al 10% del prezzo di un’unità SSD da
500 GB?
La risposta è l’unità ibrida con memoria a stato solido
Momentus® XT.
Informazioni utilizzate con autorizzazione. Fonte: http://www.tomshardware.com/reviews/flash-memory-summit-nandreliability,3004-3.html
1
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rispettivi proprietari. Un gigabyte o 1 GB equivale a un miliardo di byte e 1 terabyte o 1 TB equivale a mille miliardi di byte se riferito alla capacità di un’unità. È possibile che il sistema operativo del computer
utilizzi uno standard di misura diverso e indichi quindi una capacità inferiore. Alcune delle capacità elencate sono inoltre valide per funzioni quali la formattazione, ma non sono disponibili per la memorizzazione
dei dati. Seagate si riserva il diritto di modificare, senza preavviso alcuno, le condizioni di offerta o le specifiche tecniche dei prodotti. MB621.1-1111IT, novembre 2011