VI TORINO CRONACA la Repubblica LUNEDÌ 7 MARZO 2016 La città della ricerca LA SCHEDA I NUMERI Nell’edizione del 2016 sono arrivate 11.500 iscrizioni alla corsa. Erano 3.500 nella prima edizione; 8mila lo scorso anno. Il contributo minimo era di 15 euro. Molti hanno versato di più IL RICAVATO Una volta detratte le spese di organizzazione, il ricavato (30mila euro nel 2015) viene utilizzato per organizzare convegni di formazione IL WORKSHOP Domani e mercoledì workshop al centro di biotecnologie “Enabling technologies in 3D cancer”, come costruire in laboratorio un tumore in 3D PER SAPERNE DI PIÙ Altre news e immagini sul sito torino.repubblica.it Troppe iscrizioni In overbooking la corsa “fucsia” contro il cancro T-SHIRT E PALLONCINI La folla rosa-fucsia in piazza San Carlo Sotto, Riccardo D’Elicio, presidente del Cus Torino, organizzatore della corsa I soldi della “Just the Woman I am” destinati a finanziare la formazione delle promesse dell’oncologia SARA STRIPPOLI C le iscrizioni per overbooking, “Just the Woman I am” si conferma una delle iniziative più efficaci degli ultimi anni. Un’idea virtuosa firmata da Politecnico, Università e Cus Torino: sport e donne per la ricerca. Si mettono fondi per una allegra corsa in città sotto il sole marzolino, si coglie l’occasione per mostrare orgogliosamente l’appartenenza di genere e si guarda avanti ad una Torino che ambisce a diventare polo all’avanguardia per la formazione medico-scientifica dei giovani. «Strabiliante. Solo tre anni fa non avremmo pensato ad un successo del genere», dice alla partenza il pro-rettore del Politecnico Laura Montanaro che canticchia “Una donna per amico” accanto alla collega dell’Università Elisabetta Barberis. I frutti si vedranno già domani, quando si toccherà con mano dove sono finiti i trentamila euro raccolti l’anno scorso (spese decurtate). Nella sede di via Nizza di HIUSE Biotecnologie è in programma una due giorni di formazione per i giovani studenti di medicina. Relatori d’eccezione quindici fra i migliori oncologi del mondo in arrivo a Torino per il workshop “Enabling technologies in 3d cancer organoids”, lo studio del tumore in tridimensionale. Con un duplice vantaggio: ridurre la sperimentazione sugli animali e fare un salto di qualità nella sperimenta- zione dei farmaci. Era dal febbraio 2011, giorno dell’invasione pink di “Se non ora quando”, che non si vedevano tante donne di tutte le età occupare il centro città da protagoniste. La crescita è esponenziale: al suo terzo anno ha raccolto 11.500 iscrizioni, il primo erano 3.500, 8mila nel 2015. Chi non è donna indossa una parrucca fucsia per gioco oppure non teme di mischiarsi al fiume in rosa che alle 16.30 è transitato sotto l’arco gonfiabile allestito in piazza San Carlo. C’è il rettore del Politecnico Marco Gilli e volti vip come Patrizia Sandretto, donne della politica come le parlamentari Francesca Bonomo o Magda Zenoni, una candidata con carrozzina come Chiara Appendino e una madrina arrivata da Roma come la vicepresidente del Senato Valeria Fedeli: «Sono contenta che una festa così bella arrivi alla vigilia dell’8 marzo, sapendo bene che molto è stato fatto e moltissimo c’è ancora da fare nella battaglia delle donne». A dare il via un Piero Fassino particolarmente ginnico che prima salta giù dal palco e poi arriva ai blocchi di partenza con una corsetta. Non indossa la t-shirt rosa di “Just the Woman I am”, ma batte molti “5” e si presta ai selfie. Il clima di festa è contagioso. Il presidente del Cus Riccardo D’Elicio è entusiasta e in serata la sfida prosegue a calcetto: parlamentari contro studentesse. ©RIPRODUZIONE RISERVATA