REGIA Alberto Ghisoni SCENOGRAFIA Arianna Ornetti BALLERINA Il Laboratorio Teatrale Betel presenta I PAESAGGI DELL'ANIMA Rossella Belleri TECNICO LUCI E AUDIO Simone Andrusiani Durata: 60 minuti La messa in scena dello spettacolo “I paesaggi dell'anima” si può accompagnare con la testimonianza/condivisione dell'esperienza delle donne della comunità di vita o con la proiezione di “Tratti di Carità”, docu-film della durata di 15 minuti. Per informazioni: Associazione Casa Betel 2000 Onlus – tel. 030 48977 I paesaggi dell’anima è uno spettacolo che rappres enta ciò che attraversa la vita, ciò che si intr eccia e si dipana nell’animo umano... I paesaggi dell’anima è fru tto di un lab oratori o teatrale a cui hanno par tecipato ospiti, op eratrici e volontari della Comunità di Vita. L'associazione Casa Betel 2000 e La Comunità di Vita L’Associazione Casa Betel 2000 è stata fondata nell'anno del grande Giubileo 2000, per volontà della Diocesi di Brescia, come segno di un'importante iniziativa di carità. L’associazione ha il compito di gestire: • La Comunità di Vita • La mensa “Madre Eugenia Menni” • L'Emergenza freddo femminile “Sorella Lucia Ripamonti” In particolare la Comunità di Vita vuole essere uno spazio di tregua per restituire alla persona libertà e giustizia alla luce dei valori della solidarietà, dalla pace e della tutela dei diritti umani. Durante il periodo di permanenza le donne accompagnate dagli educatori possono ripensare alla propria vita e riprogettare il futuro. L’obiettivo generale del servizio è quello di offrire alle donne, che per vari motivi si trovano in stato di grave disagio e indigenza, un luogo accogliente e sicuro dove possono trovare tempo e mezzi per riconquistare la libertà e la dignità. Il laboratorio teatrale Da febbraio a giugno 2012, le ospiti della Comunità di Vita hanno partecipato a una laboratorio teatrale sviluppato attorno all'idea dell'ascolto: il tema dell’ascolto ha permesso di scavare in profondità nelle vite reali delle attrici, di scoprire e di condividere con loro le gioie, i dolori, le ansie, i desideri di ciascuna. E’ un velo sottile che divide la realtà dai mondi immaginari fatti di desideri, amori, sogni che dentro scorrono lentissimi. Anche se “immaginari”, questi vissuti sono veri e autentici perché parti integranti della persona umana. Il teatro come un mezzo di comunicazione privilegiato permette di relazionare utilizzando il corpo, alcuni oggetti, dei semplici suoni che nella quotidianità non avrebbero alcun significato. E' attraverso l'ascolto e l'attenzione alle piccole cose che si arriva a capire che cosa la persona vuole comunicare di sé. Il tentativo è stato quello di rendere esplicito il senso di solitudine delle donne senza tetto, che spesso la società finge di non vedere, ma rendere esplicito anche il loro forte potenziale umano e spirituale, che spesso la società non è in grado di decodificare. Il tema della “donna” è un tema molto importante che ci interroga sulla realtà sociale intorno a noi. Lo spettacolo “I paesaggi dell'anima” “I paesaggi dell'anima” è uno spettacolo costruito utilizzando emozioni, vissuti, immagini emerse durante il laboratorio teatrale vissuto da ospiti, operatrici e volontari della Comunità di Vita. Lavorare sul tema dell’ascolto senza partire da un copione prestabilito ha permesso di provare ad entrare in universi intimi, dare un nome alle emozioni, condividerle e dare loro un significato. “I paesaggi dell’anima” è uno spettacolo che rappresenta ciò che attraversa la vita, ciò che si intreccia e si dipana nell’animo umano. Ciò che custodiamo e ciò che nascondiamo. Ciò da cui fuggiamo e ciò che proteggiamo. Solitudine e ricerca, rabbia e consolazione, chiusura e amore. Lo spettacolo è metafora del cambiamento, della trasformazione umana, determinata talvolta da forze più grandi dell’uomo, irrazionali. Forze che ci attraversano ogni giorno. Accettare il dolore, concedersi la felicità, farsi attraversare da un temporale o da un vento leggero, tenendo dentro quello che si ritiene più importante, quello che non vogliamo far uscire o quello che stringiamo stretto come un tesoro.