Rivive la Casa dello Studente, di Paolo Angeletti

CULTURA & SPETTACOLI MARCHE 29
MERCOLEDÌ 22 DICEMBRE 2010
RICORDI IN BIANCO E NERO
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L’opera
Gli autori
UN COFANETTO CON DUE DVD
RACCOGLIE TESTIMONIANZE
E IMMAGINI DELL’EPOCA
I GIORNALISTI GIOVANNI LANI
E SOLIDEA VITALI ROSATI,
FONDATORI DI VIDEOMEMORIE
Incredibili quegli anni a Urbino
Rivive la Casa dello Studente
PROTAGONISTI
La Maria
Un documentario ricostruisce fatti ed atmosfere perdute nel tempo
— URBINO —
ORA SI CHIAMA, un po’ pomposamente, Collegio Internazionale. Ma per tutti gli urbinati e
per chi ad Urbino ha trascorso gli
anni dell’univeristà, è ancora la
Casa dello Studente. Quell’edificio razionalista di piazza san Filippo ha tenuto a battesimo gli studenti per quasi sessant’anni: dal
fascismo alle soglie del terzo millennio, la Casa è stata chiusa nel
1994.
Quel cortile, a ben guardare, è lastricato della follia che ha impegnato questi ultimi decenni: quella guerrafondaia e mortale del regime mussoliniano, quella dolce
della goliardia, quella utopica della rivoluzione studentesca e quella mesta e suicida dell’eroina in
cui si è persa la generazione degli
anni Settanta.
Un tentativo, ben riuscito, di raccontare quel che si consumò nella
Casa dello Studente è il documentario prodotto dall’associazione
culturale Videomemorie fondata
dai giornalisti Giovanni Lani e
Solidea Vitali Rosati: un bel cofanetto con 2 dvd . Nelle immagini
e nelle testimonianze raccolte dai
due colleghi rinasce magicamente non solo la storia ma anche l’atmosfera della Casa.
C’E’ LA TESTIMONIANZA
dolce e affondata nella nostalgia
di Maria Andreani titolare, con il
marito, del bar del Circolo. Ci sono i ricordi lucidi del cronista Paolo Nonni, all’epoca corrispondente dalla Città Ducale per il
Carlino. E poi la saga movimenti-
Per 42 anni ha gestito,
assieme al marito
Giovanni Antonioli,
il bar del circolo:
per tutti era la vera
«proprietaria» della
Casa dello Studente
Il Duca
LA PROIEZIONE
Il lavoro di ricerca sarà
proposto oggi alle 17.15
al cinema Nuova Luce
sta dei ‘compagni’ Carlo Migani e
Mauro Murgia; i ricordi goliardici dell’esuberante gioventù di Mario Logli che ora racconta Urbino
attraverso i suoi quadri. E poi il ricordo, quasi un romanzo di formazione, di Vittoriano Solazzi e Giuseppe Lucarini. Ma il vero narratore è il poeta Umberto Piersanti
che unisce nel suo racconto le da-
me, i cavallier, l’armi, gli amori...
che hanno popolato la Casa dello
Studente come quotidiani e amichevoli fantasmi.
Il documentario, patrocinato
dall’Ersu Urbino, «La Casa dello
Studente - Ieri, oggi e domani»,
che si avvale della musica composta per l’occasione da Davide Di
Gregorio, sarà presentato oggi alle 17,15 al cinema Nuova Luce in
via Veterani.
L’ingresso alla proiezione è gratuito e ai presenti sarà regalata copia del cofanetto fino ad esaurimento.
Paolo Angeletti
FRAMMENTI
A sinistra la Casa dello
Studente, ora Collegio
Internazionale,
sopra un’immagine tipica
della contestazione: il pugno
chiuso è di Mauro Murgia
Giovanni De Angelis,
il Duca Materasso II,
è stato l’anima
della goliardia dal 1953
al 1982 anche se nel ’68
la contestazione cancellò
questa consuetudine
TEATRO DOMANI SERA AL TEATRO CONCORDIA DI SAN BENEDETTO VESTIRA’ I PANNI DI DONA FLOR
Caterina Murino, da James Bond a Jorge Amado
— SAN BENEDETTO (AP) —
ABBANDONATI i panni
del Bond-girl, Caterina Murino si confronta con l’ironica vena lirica di Dona Flor e
i suoi due mariti, tratto dal romanzo di Jorge Amado con
l’adattamento e la regia di
Emanuela Giordano, in scena domani al teatro Concordia di San Benedetto, terzo
appuntamento del cartellone in abbonamento realizzato dall’assessorato alle politiche culturali del Comune
di San Benedetto e dal
l’Amat. Nei ruoli comprimari recitano con la Murino Paolo Calabresi e Max
Malatesta e in scena Simonetta Cartia, Claudia Gusmano, Serena Mattace Raso, Laura Rovetti. Juan Diego Puerta ha firmato le e coreografie dello spettacolo,
l’impianto scenico di Andrea Nelson Cecchini, i costumi di Sabrina Chiocchio, le installazioni visive
di Claudio Garofalo. La produzione è della Compagnia
Mario Chiocchio.
Dona Flor è una dolce e pudica creatura sposata in prime nozze con un adorabile
mascalzone, giocatore e
sciupafemmine. Alla cui
morte si risposa con un affettuoso, devoto e morigera-
SPIRITO VIVACE
Paolo Calabresi
e Max Malatesta
saranno i due mariti
REALISMO FANTASTICO La bella Murino tornerà
con Dona Flor e i suoi due mariti a Fano nel marzo prossimo
to farmacista. Ma presto
scopre che il suo appetito
d’amore non si può saziare
con un solo marito. Ce ne
vogliono due e per un idillio perfetto occorre mettere
insieme il meglio di entrambi: onestà e premure da una
parte, fantasia ed erotismo
dall’altra.
Lo spiritello vivace del primo amore si intrufola nel
letto del secondo legittimo
marito regalando a Dona
Flor l’illusione di una pienezza altrimenti irraggiungibile. E la sua sprovveduta
predisposizione all’amore
senza calcolo le fa accettare
uno spregiudicato e imprevedibile ménage à trois.
Il capolavoro di Amado è
un affresco corale: tanti sono i personaggi che si affollano per i vicoli poveri del
Pelorinho, quartiere popolare di Bahia dove la vita si
consuma tra la gente.
Lo spettacolo sarà nuovamente in scena nelle Marche, al teatro della Fortuna
di Fano il 29, 30 e 31 marzo
2011.
Info: 0735.794438
Inizio spettacolo ore 21.