Esame Scritto di Fisica 1 per Biotecnologie - 25 Febbraio 2010 Il tempo a disposizione è di tre ore. E’ ammesso l’uso di calcolatrici. Non è ammesso l’uso di appunti, libri, computer, telefoni, altri dispositivi di comunicazione. Un libro di testo è a disposizione per consultazione. Costanti utili: accelerazione di gravità g = 9.81 m/s2 ; massa dell’elettrone me = 9.10×10−31 kg; carica dell’elettrone e = 1.602×10−19 C; permeabilità dielettrica del vuoto 0 = 8.85 × 10−12 C2 /(Nm2 ). Si raccomanda di spiegare in modo conciso ma chiaro il procedimento seguito. Ogni domanda sarà valutata fino a 4 punti. Problema 1 Uno sciatore di massa M = 70 kg si lancia partendo da fermo giù per un pendio di lunghezza d = 100m e angolo di inclinazione costante θ rispetto al piano dell’orizzonte. Assumiamo che il coefficiente di attrito statico fra sci e neve sia µs = 0.1 e che il coefficiente di attrito dinamico sia lo stesso. Si trascuri la resistenza dell’aria. 1. Qual è l’angolo θm di pendenza minima necessaria perchè lo sciatore possa iniziare a scivolare? 2. Assumendo θ = 2θm , qual è il tempo necessario perchè lo sciatore raggiunga la base del pendio? 3. Che velocità avrà raggiunto in quell’istante? 4. Quanto vale il lavoro fatto dalle forze di attrito? Problema 2 Consideriamo un dipolo formato da un protone e un elettrone a distanza d = 2.0 × 10−10 m ed il piano ortogonale alla retta congiungente le due cariche, passante per centro del dipolo O (il punto della retta equidistante dalle due cariche). 1. Calcolare il campo elettrico nel punto O e in un punto P del piano a distanza y = 1.0 × 10−10 m dal punto O (perchè non serve specificare l’angolo?) 2. Supponiamo che il potenziale elettrico sul piano valga 0 per y → ∞. Quanto vale il potenziale elettrico nel punto O? perchè? Problema 3 Un elettrone penetra con velocità v = 4.5 × 105 m/s, diretta lungo l’asse x, in una zona di spazio (x > 0) dove è presente un campo magnetico uniforme B = 0.12T, diretto lungo z. 1. Che traiettoria percorre l’elettrone nella zona dove è presente il campo magnetico? 2. A che distanza dal punto di ingresso l’elettrone esce dalla zona in cui il campo magnetico è presente, e in che direzione viaggia? 3. Che energia cinetica ha l’elettrone quando esce dalla zona dove il campo magnetico è presente? 1 Esame Scritto di Fisica 1 per Biotecnologie - 25 Febbraio 2010 - Soluzioni Problema 1 Scomponiamo la forza di gravità agente sullo sciatore in componente lungo il piano: f1 = M g sin θ, e normale al piano, f2 = M g cos θ. La reazione vincolare del piano è uguale a −f2 (a meno che lo sciatore non stia sprofondando nella neve!) normale al piano; la forza di attrito è dunque fµ ≤ µs f2 per sciatore fermo, fµ = µd f2 per sciatore in moto. 1. Lo sciatore è fermo se f1 = fµ , cioè sin θ ≤ µs cos θ. Da qui la “solita” condizione tan θm = µs , cioè θm = 5.71o . 2. Ora θ = 11.42o gradi. Lo sciatore percorre un tratto d con velocità iniziale nulla e accelerazione uniforme a =p g(sin θ − µd cos θ) = 0.1g, cioè a = 0.981m/s2 . Dall’equazione del moto: d = at2 /2 si ricava immediatamente t = 2d/a = 14.3s. 3. Velocità finale: v = at = 14.0m/s. 4. Il lavoro fatto dalle forze di attrito (sempre negativo) è uguale alla differenza di energia meccanica (potenziale 2 3 + cinetica) fra arrivo R e partenza: Lµ = M v /2 − M gd sin θ = −6.73 × 10 J. E’ immediato verificare che questo numero è uguale a f µ · dr = −µd M g cos θd. Problema 2 Il campo elettrico è la somma vettoriale dei campi elettrici E+ e E− generati dalle due cariche. Prendiamo l’asse x lungo l’asse del dipolo, l’origine delle coordinate nel centro O del dipolo, la carica positiva in −dx̂, quella negativa in dx̂. 1. Nel punto O: E+ = con E= e x̂ = E− 4π0 d2 −→ E = E x̂ e 1.602 × 10−19 C = = 2.88 × 1011 N C −1 . 2π0 d2 2 · 3.1415926 · 8.85 × 10−12 C 2 N −1 m−2 · 10−20 m2 Prendiamo il punto P sull’asse delle y, che prendiamo per comodità verticale. Nel punto P quindi: E+ = Ex x̂ + Ey ŷ, Ex = e cos θ, 4π0 r2 Ey = e sin θ, 4π0 r2 dove r2 = d2 + y 2 e θ è l’angolo fra l’asse del dipolo e la congiungente fra la carica positiva e il punto P : vale cos θ = d/r. Analogamente si vede che E− = Ex x̂ − Ey ŷ da cui E = E x̂ con E = 2Ex . Questo risultato vale per per tutti i punti su di una circonferenza di raggio y = d con centro in O, per via della simmetria del sistema di cariche (una rotazione attorno all’asse del dipolo lascia il sistema immutato). Se y = d: E = 2Ex = e cos θ 1.602 × 10−19 C · 0.707 = = 1.02 × 10−11 N C −1 . 2π0 r2 2 · 3.1415926 · 8.85 × 10−12 C 2 N −1 m−2 · 2 × 10−20 m2 2. Il calcolo precedente mostra che il campo elettrico su tutti i punti del piano è ortogonale al piano, quindi il lavoro fatto dal campo per portare una carica di prova dall’infinito in O è nullo. In altre parole, il piano è equipotenziale: il potenziale in O ha lo stesso valore che in un qualunque altro punto del piano, quindi VO = 0. Problema 3 Assumiamo il campo B diretto lungo z. Sull’elettrone si esercita la forza di Lorentz, che è diretta lungo y: F = evB ŷ (ricordarsi che x̂ × ẑ = −ŷ e che la carica dell’elettrone è negativa). 1. La forza di Lorentz è una forza centripeta che causa un moto circolare di raggio r, determinato dalla relazione mv 2 /r = evB, e quindi r= 9.1 × 10−31 kg · 4.5 × 105 m/s mv = = 2.13 × 10−5 m. eB 1.6 × 10−19 C · 0.12T 2 2. Dopo aver compiuto mezzo giro, l’elettrone torna nella zona priva di campo magnetico. Questo accade a distanza d = 2r = 4.26 × 10−5 m = 42.6 micron dal punto di entrata. L’elettrone procede con velocità v lungo x, nella direzione negativa. 3. Il campo magnetico non fa lavoro sulla particella, per cui la sua energia cinetica rimane invariata lungo tutta la traiettoria: mv 2 = 0.5 · 9.1 × 10−31 kg · (4.5 × 105 m/s)2 = 9.2 × 10−20 J. E= 2 3