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LE NOSTRE INIZIATIVE
MERCOLEDÌ 15 FEBBRAIO 2012
TELEFONINO: PER GLI ADOLESCENTI SVAGO E UTILITÀ
Un piccolo oggetto
Una grande invenzione
— MILANO —
OGGI APPARE difficile pensare che
non si possa usufruire dei servizi offerti dal telefono cellulare. Già, perché
questo apparecchio telefonico risulta
essere uno degli strumenti tecnologici
più evoluti al mondo. Il suo inventore,
Martin Cooper, fece la sua prima telefonata il 3 aprile 1973; solo dopo 10 anni la Motorola produsse un modello
dal costo di 4.000 dollari. Rapidamente i cellulari si sono diffusi nel mondo.
In Italia, nel 2009, il 61% della popolazione lo utilizzava in maniera massiccia e, secondo i dati resi pubblici
dall’Autorità per le telecomunicazioni, i minuti di conversazione hanno superato quelli del telefono fisso (113,8
miliardi contro 103,8). Tre famiglie su
dieci, al momento, hanno eliminato
quello di casa. Il telefonino rappresenta, inoltre, una briglia telematica per
placare le preoccupazioni.
MA SIAMO SICURI che non provochi danni alla salute? La rivista britannica “Lancet” ha ribadito che i minori
di sedici anni non dovrebbero usare il
cellulare perché il sistema nervoso
non è ancora sviluppato e potrebbe es-
sere sensibile alle continue radiazioni
emesse. Un altro problema, manifestato soprattutto in chi ne fa abuso, è l’infiammazione dei nervi delle dita per la
velocità con cui ormai si scrive sulle
mini tastiere; questo, nel peggiore dei
casi, può portare anche a forme gravi
di tendiniti ed artriti. Per di più può
distrarre dalla realtà quotidiana, inde-
bolire l’attenzione e, se acceso durante
la notte, creare stanchezza che si può
ripercuotere l’indomani a scuola. Nessuna certezza, tuttavia, sui rischi e pericoli delle onde elettromagnetiche, nonostante gli innumerevoli studi scientifici. Ma una cosa è certa. Lo scorso
27 maggio, il Consiglio d’Europa ha
deciso di negare l’uso dei cellulari nel-
le scuole e far utilizzare nelle classi i
collegamenti fissi per internet invece
il wi-fi. Lo scopo naturalmente è precauzionale. Nella scuola Ciresola, tutti
gli alunni, ogni mattina, depositano i
telefonini, spenti, nel cassetto della cattedra. Li ritirano solo al termine delle
lezioni. Nelle ore di studio, nessuno
ne sente la mancanza. È un grande segno di civiltà, e non è poco.
PER I GIOVANI IL CELLULARE È IMPORTANTE MA NON INDISPENSABILE
Crescere e comunicare con la tecnologia
— MILANO —
CHE COSA PENSANO gli alunni della
scuola media “Ciresola” dei telefonini?
Gli intervistati hanno una età compresa
tra gli 11 e i 13 anni. Emerge quanto segue: tutti i ragazzi hanno un cellulare,
tranne un solo ragazzo (ma probabilmente lo riceverà a breve); i telefoni vengono
regalati perlopiù dai genitori o dai parenti, e i messaggi sms hanno un posto di
grande rilevanza nei contatti e nelle relazioni interpersonali.
IN PARTICOLAR MODO sembrano
rappresentare il mezzo più utile per comunicare con i coetanei. La maggior parte tiene il cellulare con sé in media 7 o 8 ore al
giorno, acceso di notte ed anche durante
la vita di relazione in compagnia degli
amici. Nelle ore di studio in classe è tenuto spento nel cassetto della cattedra. Questo porta ad una libertà psicologica e ad
un distacco emotivo dall’oggetto.
MASCHERINE di diverso colore, frontalini, cover personalizzate, suonerie sono
segni distintivi dei gusti personali. Tutti,
comunque, ritengono il cellulare uno strumento utile ma non indispensabile. Importante invece risulta essere l’uso dei giochi, il bluetooth per lo scambio delle immagini, l’ascolto della musica, gli sms, e
la navigazione web sui social network, per
poter chattare amabilmente.
I. C. Ciresola - 2F
LA REDAZIONE
Jellica Ancheta, Yari Barbieri, Greta Cariboni, Alessandro Colosi, Annalisa Cuda, Carina Dabbour, Federico Direse, Sara Ferrara, Damiano Garofoli, James Jose, Natal-
ya Kalumarakkalage, Tommaso Lambicchi, Lilibeth
Mallari, Lara Pairo, Christian Pavone, Angelo Pizzicoli,
Edward Provenzano, Denise Raganit, Valentina Rendina, Veronica Rustioni, Manuel Sambasile, Daniele Saracco, Francesco Smaldone, Jefferson Tumale
LA COORDINATRICE Nadia Samburgato
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