Municipio Roma I Risoluzione n. 7 del 12.12.2013 Prot. n. CA/102705/2013 Oggetto: Misure di prevenzione e contrasto alla dipendenza patologica dal gioco d’azzardo Proponenti: Gruppo PD, Gruppo SEL, Gruppo M5S, Gruppo L. Civ. Marino PREMESSO Che il fenomeno del gioco d'azzardo oggi in Italia si presenta come uno dei più allarmanti dal punto di vista della pericolosità sociale, avendo subìto un'espansione senza precedenti negli ultimi anni, sia per il volume delle somme che movimenta, sia per il numero di persone coinvolte. Alcuni numeri relativi al solo gioco d’azzardo lecito: 100 miliardi di fatturato, 4% del PIL nazionale, 3° industria italiana, 12% della spesa delle famiglie italiane; 15 milioni di giocatori abituali, 3 milioni a rischio patologico, circa 800.000 i giocatori già patologici; Che la grave crisi economica che sta attraversando il Paese e la profonda insicurezza ed incertezza per il futuro concorrono ad aggravare il grave fenomeno del gioco e della dipendenza dallo stesso; Che dal punto di vista sanitario il fenomeno del gioco d'azzardo patologico (GAP) ha raggiunto in Italia proporzioni allarmanti. Tale patologia è riconosciuta dall'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) già dagli anni ’80; Che secondo un recente rapporto dell’associazione Libera («Azzardopoli, il paese del gioco d'azzardo», 2012), il mercato del gioco d’azzardo illegale raggiungerebbe almeno 10 miliardi di euro; 41 sono i clan che gestiscono 2i giochi delle mafie” in tutto il territorio italiano, facendo della criminalità organizzata 2l’undicesimo concessionario occulto del Monopolio”; Che in questo ambito la criminalità organizzata ha concentrato la sua azione soprattutto nelle macchinette da gioco, essendo quelle che più facilmente possono sfuggire ai controlli; L'AAMS ha posto in essere alcune iniziative nel tentativo di contrastare il fenomeno, come l'ampliamento del portafoglio dei giochi per scoraggiare il gioco illegale e la realizzazione di un sistema di controlli tramite microchip collegati alla rete SOGEI, con lo scopo di verificare gli incassi di queste apparecchiature ma le organizzazioni criminali hanno messo in campo contromisure anche tecnologicamente avanzate per sottrarsi ai controlli; Che il 25 per cento delle famiglie italiane è interessata dal fenomeno, e tale percentuale raggiunge nel Mezzogiorno circa il 30 per cento; Che le spese necessarie per la cura della dipendenza da gioco d'azzardo ammontano a cifre comprese tra i 5 e i 6 miliardi di euro annui. Bisogna tener conto, inoltre, anche dei costi sociali legati alla diffusione della sindrome GAP, soprattutto tra i giovani e i pensionati, con il conseguente indebitamento e l'erosione dei patrimoni delle famiglie, che di conseguenza divengono più facilmente soggette al rischio di cadere nelle maglie del racket dell'usura. VISTO Il dossier dell’Associazione Libera, pubblicato nel gennaio 2012, che evidenzia come Roma Capitale detenga il primato italiano per la diffusione del gioco d’azzardo, con ben 294 sale giochi e più di 50 mila slot machine distribuite tra Roma e Provincia. A Piazza Re di Roma, è presente il più grande locale d’Europa con ben 900 postazioni di gioco; Che i dati pubblicati su Open Data di Roma Capitale, ed aggiornati al giugno 2013, evidenziano una proliferazione del numero di sale giochi (718) sul territorio capitolino, quasi triplicato rispetto al 2012; Che questi dati confermano quanto il gioco d’azzardo sia ormai dilagante e profondamente radicato nel tessuto socio economico del Paese e di Roma, in particolare. Che molti esercizi commerciali, anche non direttamente dedicati all’offerta di gioco, per reagire alla crisi dei consumi ospitano nei loro locali macchinette da gioco che molto facilmente possono sfuggire ai controlli; CONSIDERATO Che la legislazione nazionale di settore, pur essendo stata oggetto di recenti modifiche con Legge n. 189/2012, sembra non essere sufficiente ad arginare il problema del gioco d’azzardo poiché il sistema delle concessioni non è adeguatamente rigido, così come non lo è il sistema dei controlli ed il sistema sanzionatorio; Che in data 05/08/2013 è stata approvata la legge Regionale N. 5 - Disposizioni per la prevenzione e il trattamento del gioco d’azzardo patologico (GAP), Che grazie a tali disposizioni vengono offerte ai Sindaci maggiori responsabilità e strumenti di controllo; posti dei paletti più rigidi, rispetto alle leggi nazionali, per arginare il fenomeno dilagante del gioco d’azzardo e slot machine; viene data alle amministrazioni locali la possibilità di usare le leve fiscali per disincentivare la diffusione delle slot machine. Viene regolamentata la locazione delle sale slot, vietata la pubblicità, istituito un osservatorio ed un marchio per i gestori di bar “virtuosi” che decidono di rimuovere o non installare le slot machine. Che proposte in favore di un Regolamento per le sale giochi e l’installazione di apparecchi da gioco sono all’attenzione della Giunta Capitolina; Che è necessario anche da parte delle Istituzioni locali avviare un impegno serio e costruttivo volto a combattere questo gravissimo fenomeno attraverso il sostegno a tutti quegli esercizi commerciali che si rifiutino e/o rinuncino ad installare macchine da gioco, evitando loro di essere facile preda del racket; Che diversi Comuni d’Italia, tra i quali quelli di Milano, Venezia, Torino, Bologna hanno aderito al Manifesto dei Sindaci per la legalità contro il gioco d’azzardo; Che il Municipio I Centro Storico comprende oltre 200.000 abitanti e ha visto crescere negli anni il fenomeno del gioco d’azzardo con tutte le pericolose conseguenze per le fasce più deboli dei cittadini, non solo residenti, che giornalmente lo popolano; IL CONSIGLIO DEL MUNICIPIO I IMPEGNA IL PRESIDENTE DEL MUNICIPIO E GLI ASSESSORI DI COMPETENZA Ad aderire al Manifesto dei Sindaci per la legalità contro il gioco d’azzardo ed a pubblicare tale adesione sul Sito Istituzionale; Ad intraprendere tutte le iniziative utili ad incoraggiare e a valorizzare comportamenti virtuosi da parte degli esercenti, anche in sinergia con la Regione Lazio per il rilascio del marchio “Slot freeRL” per indicare gli esercizi commerciali dove non ci sono apparecchi per il gioco d’azzardo; A regolamentare, secondo quanto previsto dalla L.R. Agosto 2013 n. 5, art. 4, comma 2, criteri e modalità delle possibili agevolazioni, sui contributi di propria competenza, per i titolari di esercizi pubblici che rimuovano slot-machine o video-lottery o che scelgono di non installarle; Per la realizzazione di una campagna di sensibilizzazione con la partecipazione delle associazioni attive nel campo della cura e della prevenzione del gioco d’azzardo patologico e di tutte le associazioni che a vario titolo operano nel settore del contrasto alla ludopatia, in particolare presso gli Istituti scolastici ed i Centri Sociali Anziani che insistono nel territorio municipale; A rafforzare l’azione della Polizia locale, al fine di far rispettare la normativa vigente in materia, in particolare riguardo al divieto di utilizzo dei terminali per il gioco d’azzardo da parte dei minori di 18 anni, come espresso dall’Art 24, co. 20 DL n. 98/2011; A farsi parte attiva nei confronti del Sindaco, per favorire pubblicità dissuasiva contro il Gioco d’azzardo tramite specifica intesa con ATAC SpA e Agenzia Mobilità Srl, riservando a tale scopo una quota di pubblicità istituzionale sia mobile su autobus e Metro, che fissa su paline di fermata e Stazioni; A farsi parte attiva nei confronti del Sindaco, per prevedere l’adesione obbligatoria al marchio Slot free – RL per tutte le aziende della holding di Roma Capitale; A sollecitare l’inserimento, dopo la dicitura “Slot free – RL”, secondo quanto previsto dall’art. 5 della L.R. n. 5/2013, l’equivalente in lingua italiana del marchio; A sollecitare l’apertura di un tavolo permanente tra il Municipio Roma 1, Roma Capitale e la Regione Lazio, al fine di perseguire una efficace e concreta ricaduta degli effetti della L.R. 5/13 sul territorio di competenza del Municipio Roma I; A trasmettere la presente Risoluzione al Sindaco di Roma Capitale per condividerne gli intenti e le azioni per quanto di competenza. Il Presidente, assistito dai Consiglieri Pollicita, Manca e Marchi, che fungono da scrutatori, pone in votazione, per alzata di mano, la suestesa proposta di Risoluzione che risulta approvata all’unanimità con 19 voti favorevoli. Il Segretario F.to Stefano Alessandroni Il Presidente del Consiglio F.to A. L. Secchi